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Vi ricordate di quanto a lungo abbiamo dovuto subire la fandonia propagandistica, secondo la quale quella tra Mosca e Kiev era essenzialmente una guerra “per procura”, combattuta cioè dagli stolti Ucraini, i quali si lasciavano abbindolare da un aggressivo Occidente che, cinicamente, li manovrava contro un Paese pacifico e democratico come la Russia di Putin? Davvero strano – ci siamo subito domandati allo scoppio del conflitto – che l'Unione Europea volesse assurdamente rimanere al freddo e rallentare i giri del suo motore economico, andando a molestare proprio il suo principale fornitore di gas a prezzi che, tra l'altro, erano, generalmente, sempre stati piuttosto ragionevoli…Strano anche che gli Stati Uniti, con tutti i problemi che, da anni, dichiarano di avere sullo scacchiere indo – pacifico, dispiegassero intenzionalmente tanti mezzi finanziari e militari per contrastare un'economia che in fondo – non dimentichiamolo – ha pur sempre un PIL che non eguaglia neanche quello della Spagna e che, quindi, in definitiva, agli occhi di Washington – come a suo tempo ben chiarito dall'ex presidente Obama – rappresenta prevalentemente una potenza regionale. Eppure, questa visione distorta della realtà dei fatti, ha pericolosamente preso campo in strati abbastanza larghi delle società europee, tanto da coinvolgere, ai massimi livelli, anche qualche esponente religioso che si è spinto fino a parlare – vogliamo, di cuore, sperare per disinformazione e non per pregiudizio ideologico – di una NATO che, da troppo tempo, avrebbe abbaiato ai confini della Federazione Russa. Strano allora che, nel 2014, dinanzi all'annessione della Crimea – avvenuta certamente al di fuori delle regole del diritto internazionale – l'Occidente si fosse lasciato sfuggire un'occasione così ghiotta per regolare i conti con il Cremlino, preferendo, invece, fare assolutamente finta di non vedere quanto stesse succedendo… E poi, diciamocelo francamente, che razza di “guerra per procura” sarà mai quella in cui le armi vengono fornite a Zelensky con ritardi, vincoli e severi ammonimenti a farne un uso esclusivamente difensivo, al fine di non nuocere troppo al nemico? A ben riflettere, ci viene da ipotizzare che, forse, di “guerra per procura” se ne possa magari cominciare a discutere – sia pure a parti invertite – solamente adesso: soprattutto alla luce della delega che Putin sembra conferire all'emissario di Trump ogni volta che questo si reca a Mosca e, dopo aver ingoiato inospitali anticamere di otto ore, entra nella sala presidenziale, presentandosi all'autocrate russo con la mano appoggiata sul cuore in segno di devozione…Se questi sono i mediatori inviati da Trump, diventa allora corretto parlare di “guerra” o di “diplomazia” per procura, nel senso che, giunti ad un punto di così avvilente svendita della dignità americana, Putin può tranquillamente trattenere a casa i suoi ministri ed i suoi ambasciatori, perché tanto c'è l'Amministrazione Trump a sostenere la validità delle ragioni che lo hanno indotto ad aggredire uno Stato sovrano confinante… E a Zelensky non resta altro che fare buon viso a cattivo gioco, perché, in caso contrario, è ormai chiaro che il palazzinaro newyorkese non esiterà neanche un attimo ad abbandonarlo al suo destino…che poi, è quello, già segnato, dell' agnello sacrificale da dare in pasto all'orso moscovita."Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Quali esiti sortirà la telefonata tra #trump e #Putin? Proviamo a formulare delle ipotesi partendo da quella più estrema: che Trump sia completamente ricattato dal Cremlino e sia costretto a piegarsi a tutte le richieste russe. Ma in quel caso come si comporterebbero gli europei? Si sottometterebbero alle decisioni dell'autocrate o avrebbero uno scatto di dignità? E gli Ucraini avrebbero la possibilità di sottrarsi al ricatto? Putin alle 18:00 ora in cui sarebbe dovuta iniziare la conference call con Trump era ancora intento rispondere a domande banali in un evento organizzato da tempo. E ha tenuto a far sapere al mondo che Trump lo avrebbe aspettato pazientemente mentre per lui non c'era motivo di affrettarsi. Insomma il bullo che tratta #zelensky in malo modo si lascia umiliare pubblicamente da Putin senza fare un plissé.
Parliamo tanto di geopolitica, di corsa al riarmamento, di economie internazionali e non vorrei che ci dimenticassimo che alla base di tutte queste discussioni ci sono le vite delle persone. Per questo nella puntata di oggi ho voluto intervistare la giornalista de La Provincia di Como Martina Toppi che un paio di settimane fa è stata in Ucraina per raccogliere le testimonianze di chi lì ci vive tutti i giorni. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Secondo autorevoli studi di analisi mineraria, il sottosuolo ucraino custodirebbe una ricchezza valutabile in circa quindicimila miliardi di dollari: un tesoro dinanzi al quale ci si può, quindi, dimenticare, senza troppe esitazioni, di centinaia di soldati migliaia morti o mutilati, di bambini deportati chissà dove, di città rase al suolo e di qualsiasi richiamo ad un equo ristabilimento dello scenario geopolitico internazionale. Domani Zelensky è atteso a Washington dove dovrebbe firmare, con gli Stati Uniti, un accordo di cui si ignorano praticamente tutti i dettagli, ma che avrà, comunque, per oggetto lo sfruttamento di quelle “terre rare” che, stando almeno a quanto comincia a trapelare dall'incrociarsi delle dichiarazioni, sembrano sollecitare gli appetiti non del solo Donald Trump, ma anche quelli di Vladimir Putin. Anzi, il Cremlino si è persino sbilanciato fino al punto di far notare che anche il suo sottosuolo è particolarmente ricco – forse ancor di più di quello ucraino – ed offre, pertanto, “grandi opportunità” per un eventuale sfruttamento congiunto, da realizzarsi avvalendosi proprio della tecnologia in possesso delle aziende americane. Ed è musica per le orecchie dell'affarista che risiede alla Casa Bianche, il quale, non a caso, ha subito manifestato il suo pieno interesse per “chiudere un accordo sui minerali russi”. Mosca non dispone dei mezzi tecnologici e delle competenze professionali per valorizzare, da sola, tutto il potenziale che può derivare dal suo sottosuolo: ecco, dunque, il motivo per cui l'insperato aiuto del nuovo amico statunitense potrebbe, per lei, rappresentare un'autentica “manna dal cielo”. Urge però, a questo punto, per entrambe le parti, chiudere al più presto quella fastidiosissima “rottura di scatole” che è tuttora rappresentata dall'ostinata resistenza incarnata da quegli insopportabili Ucraini, i quali pretendono – pensate un po' con quanta arroganza – di conoscere, almeno a grandi linee, quale sarà il loro destino…Succede, in pratica, che di fronte alle “avances” affaristiche che le due superpotenze nucleari si stanno scambiando reciprocamente – sorvolando beatamente su ogni barlume di rispetto per la libertà e l'indipendenza degli altri – Putin si stia rivelando un interlocutore molto meno ostico di quanto l'ingenuità europea potesse aspettarsi: lui, infatti, è sempre pronto quando si tratta di fare dei soldi…Si smetta dunque, al più presto, di combattere e se Macron e qualche altro guerrafondaio come l'inglese Starmer ci tengono proprio a mandare un velleitario contingente di “peace keeping” sul campo, lo facciano pure…Tanto, adesso, ci sono ben altri affari ai quali doversi dedicare… "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
‘IN HOC PROGRAMMA’, ‘WHEELOCK’S LATIN 6th Ed., CAPUT PRIMUM, PAGINAS 1-8’ ‘SEQUIMUR’ [QUIA ‘NUNTII IN LINGUA LATINA’ ‘INSTRUMENTUM’ ‘AD LATINUM DISCENDUM ET DOCENDUMQUE’ ‘EST’]. ‘NUNTII IN LINGUA LATINA’ ‘IN LINGUA LATINA, ANGLICA ET GERMANICA ‘*AUDIS’! TRANSLATIONES A CASANDRA FREIRE VERSA SUNT. RES PUBLICA GERMANIAE. ‘GERMANIA’. ‘OPTIO ALTERA PRO GERMANIA (A-EF-DE) ET UNIO DEMOCRATICA CHRISTIANA GERMANIAE (CE-DE-U: ‘REM VITANDAM’ ‘*SEDAT’. ‘*DUX CONSERVATIVUS’, [‘*QUI’ ‘IN PRIMA ACIE’ ‘IN EXITUS MIGRATIONIS’ ‘*FUIT’], ‘"FUNEM VALETUDINIS" INTER SUAM FACTIONEM, [‘*ID’ ‘*EST’ UNIO DEMOCRATICA CHRISTIANA GERMANIAE], ET DEXTRAM EXTREMAM ‘*DEBILITAVIT’. “¿Quid debemus cogitare” {De Wheelock 6th capite primo. Wheelock Sententia in pagina 7, quod supra est, inveni}. GAZA. ‘GAZA ‘. ‘SAXUM PRO SAXO’. ‘*NON MULTUM’ ‘*RELINQUUM’ ‘EIUS PAUCUM MANET DOMORUM SUORUM IN GAZA’. ‘DUM LUNAE DIE’ ‘*FACTIONES ET MEDIATORES BELLIGERANTES’ ‘IN VASINGTONIA’ ‘*DISPUTAVERUNT’ [‘SI PROXIME FUTURA ‘*HANC RES’ IN TUTO ‘COLLOCARE *POSSIT’ SALUTI GAZAE’]. “Festina lente”. {De Wheelock 6th capite primo. Wheelock Sententia in pagina 6, quod supra est, inveni}. UNTII IN LINGUA LATINA’ ‘IN LINGUA LATINA, ANGLICA ET ITALICA’ ‘*AUDIS’! TRANSLATIO A FERNANDA SOLÍS VERSAM EST. ITALIA ‘*GIORGIA MELONI’, ‘PRIMA MINISTRA ITALIAE’ ‘*INVESTIGATUR EST’ ‘PROPTER LIBERATIONEM CAPITIS VIGILIS LIBIAE’. ‘CURIA IURIS GENTIUM’ HOC VIGILEM ‘QUAERIT’ ‘PROPTER BELLI SCELERA’. “Rumor volat”. {De Wheelock 6th capite primo. Wheelock Sententia in pagina 7, quod supra est, inveni}. ‘NUNTII IN LINGUA LATINA’ ‘IN LINGUA LATINA ET ANGLICA’ ‘*AUDIS’! TRUMP “nihil conservat”. {De Wheelock 6th capite primo. Duo vocabula ex Wheelock lexico in paginis 5 et 6 inveni}. ‘*FUTURUS’ ‘EX CIVITATIBUS FOEDERATARUM OFFICIO PRO PROGRESSO INTERNATIONALI’ ‘IN DUBIUM’ ‘*EST’ [QUIA ‘*DONALDUS TRUMP’ ‘*DICIT’ ‘*DEMENTES EXTREMI’ ‘HOC’ ‘*DUCUNT’]. ‘ELON MUSK’ ‘DICIT’ ‘TRUMP POTESTATEM’ ‘AD HOC CLAUDENDUM’ ‘HABERE’. VASINGTONIA DISTRICTU COLUMBIAE. ‘GAZA’ ‘ATTONITA’ ‘EST’. ‘DONALDUS TRUMP’ ‘*ADNUNTIAVIT’ [QUOD ‘CIVITATES FOEDERATAE AMERICAE’ ‘GAZAE’ ‘POTESTATEM CAPIET’ ET ‘SUAM POPULATIONEM’ ‘TRANSMOVEBIT’]. {De Wheelock 6th capite primo. ¿Verba, modo indicativo, tempore praesente invenis? ¿Quare?}. ‘NUNTII IN LINGUA LATINA’ ‘IN LINGUA LATINA, ANGLICA ET GALLICA’ ‘*AUDIS’! TRANSLATIONES A SAID RAYMUNDO DELGADO VERSA SUNT. ISRAELE. LIBERTAIO OBSIDUM. '*HAMAS' 'OBSIDES TRES ISRAELIS' PER 'CENTUM OCTOGINTA CIVES CAPTOS PALESTINAE' 'KALENDIS FEBRUARIIS' '*MUTAVIT'. “Bis das, si cito das”. {De Wheelock 6th capite primo. Wheelock Sententia in pagina 7, quod supra est, inveni}. SINIS. SINAE. MAIUS QUAM PENTAGONUM. '*SINAE' 'MAGNUM MILITARE PRAESIDIUM OPERUM' 'IN OCCIDENTE PECHINI' '*AEDIFICAT.' “Nihil me terret”. {De Wheelock 6th capite primo. Wheelock Sententia in pagina 7, quod supra est, inveni}. ‘NUNTII IN LINGUA LATINA’ ‘IN LINGUA LATINA, ANGLICA ET HISPANICA’ ‘*AUDIS’! HISPANIA. TRANSLATIO AB ALISSA SOUSA VERSAM EST. ‘HAC HEBDOMADA MATRITI’, ‘*LUIS RUBIALES’, ‘PRISTINUS PRAESES FOEDERATIONIS PEDILUDII HISPANIAE’, ‘IN IUDICIUM’ ‘*VOCATUS EST’. ‘ACCUSATUS EST’ ‘QUOD’ ‘*JENNIFER HERMOSO, PEDILUSTRICEM,’ ‘SEXUALITER ‘AGGRESSUS SIT’, EAM’ ‘IN LABRIS OSCULANDO’ ‘DUM’ ‘VICTORIAM’ ‘IN MUNDIALI MULIERUM CALICE’ ‘ANNO BIS MILLESIMO VICESIMO TERTIO’ ‘*CELEBRARET’. “Saepe peccamus” {De Wheelock 6th capite primo. Wheelock Sententia in pagina 6, quod supra est, inveni}. MEXICO. IN SINU GUANTANAMENSIS, CUBA. DE MIGRANTIBUS. ‘PENTAGONON’ ‘TRESCENTOS MILITES’‘AD CASTRUM NAVALE IN SINU GUANTANAMENSIS’ ‘MITTIT’ ‘AD TRIGINTA MILLIA TABERNACULA PRO MIGRANTIBUS AEDIFICANDA’. {De Wheelock 6th capite primo. ¿Verbum, coniugatione prima et secunda, modo indicativo, tempore praesente invenis? ¿Quare?}. ‘NUNTII IN LINGUA LATINA’ ‘IN LINGUA LATINA, ANGLICA ET RUSSICA’ ‘*AUDIS’! RUSSIA. “IBI INFERNUS EST”. ‘PROELIUM’ ‘PRO POKROVSK’ ‘IN DONBAS’ ‘CONTINUAT’. ‘NUNTIUS’ ‘EX MEDUZA’ ‘EST’. ‘*COPIAE RUSSICAE’ ‘AGGRESSIONEM’ ‘IN POKROVSK’ ‘IN DONETSK VEL FORNACES REGIONEM’ ‘*CONTINUANT’. ‘POKROVSK *CAPTURA’ ‘COPIIS RUSSICIS’ ‘IN DONETSK REGIONE’ ‘PROGREDI’ ‘*PERMITTET’. ‘UCRAINAE *MILITES’ ‘AD WALL STREET JOURNAL’ ‘*DIXERUNT’ [‘QUOD PEDITATUS *DESUNT’ ET ‘CUM AEROPLANIS NON GUBERNATIS’ ‘HANC PENURIAM’ ‘*COMPENSANT’]. ‘*UCRAINI’ ‘DECEMPLICEM COPIAS’ ‘*REQUIRUNT’. ‘*IBI’ ‘INFERNUS’ ‘*EST’: ‘*UCRAINI’ ‘*ADNUNTIAVERUNT’. {De Wheelock 6th capite primo. ¿Verba, coniugatione prima et secunda, modo indicativo, tempore praesente invenis? ¿Quo numero et persona sunt?}. ‘NUNTII IN LINGUA LATINA’ ‘IN LINGUA LATINA, ANGLICA ET SINENSIS PINYIN’ ‘*AUDIS’! SINIS. ‘FOCHIENAE PROVINCIAE FACTIONIS *CONSILIUM’ ET ‘PROVINCIAE *REGIMEN’ ‘SYMPOSIUM’ ‘PRO PRIVATORUM INCEPTUM’ ‘*ADHIBUERUNT’. ‘INNOVATIONEM’ ‘IN SINIS’ ‘DUCERE’ ‘*COMMENDAVERUNT’. {De Wheelock 6th capite primo. ¿Verba, coniugatione prima et secunda, modo indicativo, tempore praesente invenis? ¿Quare?}. ‘SECUNDUM ALPIPAY’; ‘PRO INCOLIS HONGCONGI ’ ‘CHUNGKINA; WUHAN, FUZHOU, SCIAMHAEVUM, PECHINUM ET QUANTUNIA’ ‘DESTINATIONES PERIEGETICAS POPULARISIMAS’ ‘*SUNT’. LEXICON: Adnuntio. Abusus sexualis. Castra navalia sinus Guantanamensis. Certamen Mundanum murierum Pedilusorium. Chungkina. Civitates Foederatarum officium pro progressu internationali. Commendo. Compenso. Dementes extremi. Dextra extrema. Fochienae Pronviciae Factionis Consilium. Funis valetudinis. Futurus. Fuzhou. Infernus. Innovatio. Hongcongum. Muto. Obses. Optio Altera pro Germania (AFD). Pechinum. Pedilusor. Pedilustrix. Peditatus. Pentagonon. Periegeta. Praeses Foederationis Pediludii Hispaniae. Prima acies. Privatorum inceptum. Quantunia. Res vitanda. Saxum pro saxo. Symposium. Transmoveo. Unio Democratica Christiana Germaniae (CDU). Vasingtonia Districtu Columbiae. Wuhan. SENTENTIA EX WHEELOCK, 6th, in paginis 6 et 7 IN HOC ‘NUNTII IN LINGUA LATINA’ EVENTO. Festina lente. Saepe peccamus. Quid debemus cogitare? Rumor volat. Nihil me terret. Bis das, si cito das. SI NUNTII IN LINGUA LATINA TRADUCTOR ESSE VOLUERIS, QUAESO LITTERAM ELECTRONICAM AD lpesquera@up.edu.mx MITTAS’. If you would like to collaborate as a translator in Nuntii in Lingua Latina, please send an email to lpesquera@up.edu.mx
Puntata del 15 Febbraio 2025UE più debole con Trump, Palestinesi e Ucraini penalizzati, Meloni super alleata USA, la debole sinistra Italiana, femminicidi magistratura e opinione pubblica, Cattolicesimo sociale e Comunismo
1) L'Ucraina, Trump, e l'Unione Europea. Il piano di pace del presidente statunitense demolisce le vecchie relazioni transatlantiche. Tra gli Ucraini, però, il sentimento più diffuso è la stanchezza. (Roberto Festa, Mario Meda - WeWorld) 2) Gaza con il fiato sospeso. Hamas promette di liberare sabato tre ostaggi israeliani come previsto. Per il momento la crisi sembra rientrata, ma la popolazione teme che la tregua crolli da un momento all'altro. (Giulio Cocchini - Cesvi) 3) La chiusura di Usaid fa collassare il sistema della cooperazione internazionale. I paesi africani sono tra quelli che soffriranno di più. (Nicoletta Dentico) 4) Narendra Modi alla corte di Trump. Il premier indiano spera di riallacciare i rapporti con il presidente Usa nel tentativo di evitare una guerra commerciale. (Simona Vittorini - SOAS Londra) 5) “Coloriamo il futuro dei bambini rifugiati”. La campagna di Unhcr per garantire l'accesso a scuola a 250mila bambini. (Laura Iucci - Unhcr) 6) World Music. Alla Cité de la Musique di Parigi, la mostra “Disco I'm Coming Out”, che riabilita un genere musicale snobbato dalla sinistra. (Marcello Lorrai)
L'anno 2024 si chiude registrando una situazione che, per quanto riguarda il conflitto in Ucraina - al di là di tutte le entusiastiche (ma precipitose) aspettative che l'elezione di Trump alla Casa Bianca aveva suscitato nei putinisti di casa nostra – non sembra affatto evolversi verso una rapida soluzione. Gli Ucraini non ci stanno, infatti, a sottomettersi all'arroganza del Cremlino e, non a caso, Zelensky continua a chiedere aiuti militari e finanziari a chiunque sia disposto a fornirglieli. A sua volta, Putin ha manifestato, in modo inequivocabile, la sua intenzione di non mollare la presa, nel momento in cui ha posto - come condizione per sedersi ad un tavolo di trattativa - il fatto che prima si siano tenute regolari elezioni in Ucraina, poiché l'attuale presidente sarebbe illegittimo. E poiché è ben difficile ipotizzare lo svolgimento di normali consultazioni elettorali sotto le bombe, risulta abbastanza chiaro che il piccolo zar, in questo momento, a tutto pensa tranne che al cessate il fuoco. C'è chi sostiene, soprattutto in Italia, che questa guerra non avrebbe mai dovuto iniziare e che l'Ucraina avrebbe, quindi, dovuto arrendersi immediatamente: noi però, a questa vulgata obiettiamo che se Kiev avesse, fin da subito, rinunciato a qualsiasi accenno di opposizione di fronte ad una così clamorosa violazione del diritto internazionale, Putin, con ogni probabilità, non si sarebbe più fermato e avrebbe poi attaccato anche la Moldavia e magari pure i Paesi Baltici. Per nostra fortuna però, il popolo ucraino ha scelto di sacrificarsi e di combattere anche per la libertà dell'Europa intera, mandando in frantumi certi piani di restaurazione dell'epopea zarista che, comunque, continuano evidentemente a frullare nella mente del presidente russo. Il fatto è che in Ucraina – così come negli altri Paesi dell'Est europeo che hanno vissuto l'esperienza del Patto di Varsavia - di tornare a soffocare sotto la pressione dei Russi (siano essi sovietici o neo zaristi) non ne vogliono proprio sentir parlare...E questo è un aspetto della questione che, purtroppo, in Italia sono in molti a sottovalutare, ma che nella memoria degli Ucraini – che, ad esempio, nella grande carestia ( imposta da Stalin all'inizio degli Anni Trenta) raccolsero circa 7 milioni di vittime - è, invece, ancora ben impresso. Grosse responsabilità per tutto quanto sta accadendo da ormai tre anni a questa parte, ricadono sull'Occidente – e non perché la NATO fosse andata ad “abbaiare al confine” dell'autocrazia moscovita – ma, al contrario, per l'imperdonabile leggerezza con la quale ha voluto ignorare le mire espansioniste di un regime pericolosamente ispirato alla dottrina della missione imperiale della Grande Russia. Stiamo, dunque, attenti visto che Putin, nella sua conferenza stampa di fine anno, ha cercato di accarezzare il pelo anche al nostro Paese, dove sa di poter contare oltre che su un vice premier che, in una foto scattata non troppo tempo fa sulla Piazza Rossa, metteva in mostra la sua bella felpa con l'immagine dell'ex colonnello del KGB stampigliata sopra, anche sulla cecità di altre forze politiche che magari non sono neanche idealmente filo putiniane, ma che pur di esprimere la propria avversione verso tutto ciò che sa di occidentale, andrebbero beatamente – contente loro - a finire nelle fauci dell'orso russo, sventolando ingenuamente il drappo arcobaleno della pace ad ogni costo. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
L'anno 2024 si chiude registrando una situazione che, per quanto riguarda il conflitto in Ucraina - al di là di tutte le entusiastiche (ma precipitose) aspettative che l'elezione di Trump alla Casa Bianca aveva suscitato nei putinisti di casa nostra – non sembra affatto evolversi verso una rapida soluzione. Gli Ucraini non ci stanno, infatti, a sottomettersi all'arroganza del Cremlino e, non a caso, Zelensky continua a chiedere aiuti militari e finanziari a chiunque sia disposto a fornirglieli. A sua volta, Putin ha manifestato, in modo inequivocabile, la sua intenzione di non mollare la presa, nel momento in cui ha posto - come condizione per sedersi ad un tavolo di trattativa - il fatto che prima si siano tenute regolari elezioni in Ucraina, poiché l'attuale presidente sarebbe illegittimo. E poiché è ben difficile ipotizzare lo svolgimento di normali consultazioni elettorali sotto le bombe, risulta abbastanza chiaro che il piccolo zar, in questo momento, a tutto pensa tranne che al cessate il fuoco. C'è chi sostiene, soprattutto in Italia, che questa guerra non avrebbe mai dovuto iniziare e che l'Ucraina avrebbe, quindi, dovuto arrendersi immediatamente: noi però, a questa vulgata obiettiamo che se Kiev avesse, fin da subito, rinunciato a qualsiasi accenno di opposizione di fronte ad una così clamorosa violazione del diritto internazionale, Putin, con ogni probabilità, non si sarebbe più fermato e avrebbe poi attaccato anche la Moldavia e magari pure i Paesi Baltici. Per nostra fortuna però, il popolo ucraino ha scelto di sacrificarsi e di combattere anche per la libertà dell'Europa intera, mandando in frantumi certi piani di restaurazione dell'epopea zarista che, comunque, continuano evidentemente a frullare nella mente del presidente russo. Il fatto è che in Ucraina – così come negli altri Paesi dell'Est europeo che hanno vissuto l'esperienza del Patto di Varsavia - di tornare a soffocare sotto la pressione dei Russi (siano essi sovietici o neo zaristi) non ne vogliono proprio sentir parlare...E questo è un aspetto della questione che, purtroppo, in Italia sono in molti a sottovalutare, ma che nella memoria degli Ucraini – che, ad esempio, nella grande carestia ( imposta da Stalin all'inizio degli Anni Trenta) raccolsero circa 7 milioni di vittime - è, invece, ancora ben impresso. Grosse responsabilità per tutto quanto sta accadendo da ormai tre anni a questa parte, ricadono sull'Occidente – e non perché la NATO fosse andata ad “abbaiare al confine” dell'autocrazia moscovita – ma, al contrario, per l'imperdonabile leggerezza con la quale ha voluto ignorare le mire espansioniste di un regime pericolosamente ispirato alla dottrina della missione imperiale della Grande Russia. Stiamo, dunque, attenti visto che Putin, nella sua conferenza stampa di fine anno, ha cercato di accarezzare il pelo anche al nostro Paese, dove sa di poter contare oltre che su un vice premier che, in una foto scattata non troppo tempo fa sulla Piazza Rossa, metteva in mostra la sua bella felpa con l'immagine dell'ex colonnello del KGB stampigliata sopra, anche sulla cecità di altre forze politiche che magari non sono neanche idealmente filo putiniane, ma che pur di esprimere la propria avversione verso tutto ciò che sa di occidentale, andrebbero beatamente – contente loro - a finire nelle fauci dell'orso russo, sventolando ingenuamente il drappo arcobaleno della pace ad ogni costo. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è stato sfiduciato dal Bundestag, la camera bassa del parlamento della Germania. Con Uski Audino, giornalista, da Berlino.Il 17 dicembre il generale russo Igor Kirillov è rimasto ucciso in un attentato davanti all'ingresso di un edificio residenziale a Mosca. Con Andrea Pipino, editor di Europa di Internazionale.Oggi parliamo anche di:Conflitti • “La seconda era atomica” di Jessica T. Matthewshttps://www.internazionale.it/magazine/jessica-t-mathews/2024/12/12/la-seconda-era-atomicaDocumentari • Caschi bianchi di Khaled Khateeb, su NetflixCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Massiccio attacco al sistema energetico dell'Ucraina. Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina tra ieri pomeriggio e questa mattina anche con quattro missili ipersonici, i cosiddetti 'Kinzhal' come scrive su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev. Le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.Iscriviti e segui "Notizie dall'Ucraina": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Amazon Music: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc I podcast Adnkronos: Eurofocus: https://www.adnkronos.com/speciali/eurofocus_europa/ Fa notizia da 60 anni: https://www.adnkronos.com/speciali/adnkronos60_podcast/ Aggiungi contatto: https://www.adnkronos.com/speciali/aggiungi_contatto/ Notizie dall'Ucraina: https://www.adnkronos.com/speciali/notizie_ucraina/ Israele sotto attacco: https://www.adnkronos.com/speciali/israele_sotto_attacco/ Le Storie, La Storia: https://www.adnkronos.com/speciali/le_storie_la_storia/ Sanremo Express: https://www.adnkronos.com/speciali/sanremo_podcast_2024 Resta in contatto con noi: https://www.adnkronos.com/ https://x.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/ Ph: AFP Musiche su licenza Machiavelli Music. AdKey:zP-94qNWQqj3XM
Francamente, ci sembra poco credibile che la decisione presa da Joe Biden, in merito alla fornitura ed all'utilizzo di missili a lungo raggio da parte degli Ucraini, non sia stata concordata durante l'incontro – durato ben due ore - che il presidente uscente ha avuto con il neo eletto Donald Trump. D'altra parte, vi pare possibile che i due acerrimi avversari di sempre, posti finalmente uno di fronte all'altro, siano rimasti per 120 minuti a guardarsi in faccia o a parlare dei loro nipotini? Noi siamo più propensi ad ipotizzare che qualcosa, sul conflitto in corso nel Vecchio Continente, debbano, invece, essersela detta... E' senz'altro vero che non saranno gli Atacms americani o gli Storm Shadow britannici a decidere le sorti della guerra, tuttavia permetteranno comunque, ai soldati di Zelensky, di creare non pochi problemi all'avanzata russa, colpendola alla fonte, attraverso una più precisa distruzione dei suoi arsenali e della sua industria bellica. Il tutto, andando a favorire, in vista del fatidico prossimo 20 gennaio, la definizione di uno scenario in cui Donald Trump potrà, eventualmente, iniziare il suo negoziato con Putin da una posizione resa più vantaggiosa dallo stallo di un'offensiva russa costretta a rivedere i suoi - forse un po' troppo ottimistici - sogni di gloria. In altre parole, a Washington, tra i due schieramenti che non si sono certamente scambiati amorosi sensi in campagna elettorale, potrebbe essere maturata una soluzione di compromesso che consentirebbe, da un lato, a Biden di non passare alla storia come l'uomo che ha sacrificato l'Ucraina e, dall'altro, al suo successore di iniziare, nel migliore dei modi, il suo mandato, facendo tacere, dopo quasi tre anni, le armi nel cuore dell'Europa, senza però darla troppo vinta a quel Putin che, adesso, immaginiamo tormentato da dubbi amletici sul come gestire questa alzata di toni – probabilmente inattesa – da parte americana (e di riflesso franco – britannica). Formalmente, la prima reazione del Cremlino è stata quella di pubblicare una nuova dottrina nucleare nazionale – per altro già illustrata e preannunciata dallo stesso Putin a settembre - che, di fatto, rimette in discussione il principio classico della deterrenza reciproca tra potenze nucleari, lasciando, quindi, campo libero al diritto di Mosca di utilizzare armi atomiche persino in presenza di attacchi tipicamente convenzionali, qualora questi siano giudicati come una “minaccia per la sua sovranità”. Ora è implicitamente chiaro che - con le nuove forniture missilistiche che hanno concesso in questi giorni all'Ucraina - Stati Uniti, Francia e Regno Unito stanno mostrando di non prendere troppo sul serio le minacce di Putin e di non avere poi nemmeno troppo timore nell'andare a “vedere” il suo bluff. Ecco, dunque, perché immaginiamo, in queste ore, l'uomo del Cremlino tormentarsi tra “l'Essere” che gli imporrebbe di dimostrare che sta facendo sul serio quando parla di potenziali conseguenze catastrofiche e il “non essere” che gli suggerisce, invece, di non scherzare col fuoco, visto che, con ogni probabilità, neanche un individuo disinvolto come Trump se la sentirebbe poi di negoziare con un “apprendista stregone” dell'energia atomica… "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Francamente, ci sembra poco credibile che la decisione presa da Joe Biden, in merito alla fornitura ed all'utilizzo di missili a lungo raggio da parte degli Ucraini, non sia stata concordata durante l'incontro – durato ben due ore - che il presidente uscente ha avuto con il neo eletto Donald Trump. D'altra parte, vi pare possibile che i due acerrimi avversari di sempre, posti finalmente uno di fronte all'altro, siano rimasti per 120 minuti a guardarsi in faccia o a parlare dei loro nipotini? Noi siamo più propensi ad ipotizzare che qualcosa, sul conflitto in corso nel Vecchio Continente, debbano, invece, essersela detta... E' senz'altro vero che non saranno gli Atacms americani o gli Storm Shadow britannici a decidere le sorti della guerra, tuttavia permetteranno comunque, ai soldati di Zelensky, di creare non pochi problemi all'avanzata russa, colpendola alla fonte, attraverso una più precisa distruzione dei suoi arsenali e della sua industria bellica. Il tutto, andando a favorire, in vista del fatidico prossimo 20 gennaio, la definizione di uno scenario in cui Donald Trump potrà, eventualmente, iniziare il suo negoziato con Putin da una posizione resa più vantaggiosa dallo stallo di un'offensiva russa costretta a rivedere i suoi - forse un po' troppo ottimistici - sogni di gloria. In altre parole, a Washington, tra i due schieramenti che non si sono certamente scambiati amorosi sensi in campagna elettorale, potrebbe essere maturata una soluzione di compromesso che consentirebbe, da un lato, a Biden di non passare alla storia come l'uomo che ha sacrificato l'Ucraina e, dall'altro, al suo successore di iniziare, nel migliore dei modi, il suo mandato, facendo tacere, dopo quasi tre anni, le armi nel cuore dell'Europa, senza però darla troppo vinta a quel Putin che, adesso, immaginiamo tormentato da dubbi amletici sul come gestire questa alzata di toni – probabilmente inattesa – da parte americana (e di riflesso franco – britannica). Formalmente, la prima reazione del Cremlino è stata quella di pubblicare una nuova dottrina nucleare nazionale – per altro già illustrata e preannunciata dallo stesso Putin a settembre - che, di fatto, rimette in discussione il principio classico della deterrenza reciproca tra potenze nucleari, lasciando, quindi, campo libero al diritto di Mosca di utilizzare armi atomiche persino in presenza di attacchi tipicamente convenzionali, qualora questi siano giudicati come una “minaccia per la sua sovranità”. Ora è implicitamente chiaro che - con le nuove forniture missilistiche che hanno concesso in questi giorni all'Ucraina - Stati Uniti, Francia e Regno Unito stanno mostrando di non prendere troppo sul serio le minacce di Putin e di non avere poi nemmeno troppo timore nell'andare a “vedere” il suo bluff. Ecco, dunque, perché immaginiamo, in queste ore, l'uomo del Cremlino tormentarsi tra “l'Essere” che gli imporrebbe di dimostrare che sta facendo sul serio quando parla di potenziali conseguenze catastrofiche e il “non essere” che gli suggerisce, invece, di non scherzare col fuoco, visto che, con ogni probabilità, neanche un individuo disinvolto come Trump se la sentirebbe poi di negoziare con un “apprendista stregone” dell'energia atomica… "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
La guerra in Ucraina sta mostrando il suo volto più cinico: quello della stanchezza. Non quella dei soldati in trincea, ma quella ben più insidiosa dei salotti occidentali, dove i calcoli politici hanno iniziato a prevalere sugli impegni presi. I numeri dell'ultimo sondaggio Gallup sono impietosi quanto rivelatori: il 52% degli ucraini ora chiede una pace negoziata. Una resa mascherata da pragmatismo? No, il risultato di un doppio tradimento. Il primo tradimento è evidente: viene da una Russia che ha violato ogni principio del diritto internazionale, invadendo un paese sovrano con la scusa della "denazificazione". Un'invasione che ha trasformato città in macerie e vite in statistiche. Ma il secondo tradimento, più sottile e forse più doloroso, viene da quell'Occidente che aveva promesso vittoria totale, protezione, integrazione, un futuro europeo. Guardate i numeri: nel 2022, il 73% degli ucraini era pronto a combattere fino alla vittoria. Una determinazione granitica, alimentata dalle promesse di sostegno "incondizionato" dell'Occidente. Oggi quel numero si è dimezzato. Non è solo la stanchezza della guerra: è la delusione di chi ha creduto nelle parole altisonanti pronunciate nei palazzi di Bruxelles e Washington. La verità è che qualcuno ha venduto agli ucraini un sogno che non erano pronti a difendere fino in fondo. Ora il 52% di coloro che vogliono negoziare è disposto anche a cedere territorio per la pace. Un prezzo altissimo per chi aveva creduto nelle promesse di sostegno “incondizionato" sventolato da certi politici ora in ritirata. Zelensky dice che la fine della guerra è più vicina di quanto pensiamo. Ha ragione, ma non nel modo in cui sperava. Chissà se qualcuno ci spiegherà che anche gli ucraini sono solo “pacifinti”. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
La guerra e l'arte dell'inganno, già l'antico trattato cinese ‘L'arte della guerra', del VI secolo avanti Cristo, ne elogiava l'uso. In Ucraina, un conflitto altamente tecnologico, ingannare, accecare i sistemi difensivi nemici è un obiettivo non secondario. ISCRIVITI E SEGUI NOTIZIE DALL'UCRAINA: YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Google Podcasts: https://bit.ly/3lfNzUy Amazon Podcast: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc I PODCAST ADNKRONOS: Fa notizia da 60 anni: https://www.adnkronos.com/speciali/adnkronos60_podcast/ Aggiungi contatto: https://www.adnkronos.com/speciali/aggiungi_contatto/ Notizie dall'Ucraina: https://www.adnkronos.com/speciali/notizie_ucraina/ Israele sotto attacco: https://www.adnkronos.com/speciali/israele_sotto_attacco/ Le Storie, La Storia: https://www.adnkronos.com/speciali/le_storie_la_storia/ Sanremo Express: https://www.adnkronos.com/speciali/sanremo_podcast_2024 RESTA IN CONTATTO CON NOI: https://www.adnkronos.com/ https://twitter.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
Abbiamo invitato Carlo Ferrari che è appena tornato dall'#ucraina dove ha consegnato un'ambulanza e medicinali ad un ospedale nell''Oblast di Kharkiv. Ci racconta quello che ha visto durante il suo viaggio di mille chilometri attraverso una nazione martoriata la cui popolazione sta eroicamente resistendo all'invasione scatenata da un regime sanguinario mafioso. Gli Ucraini combattono anche per noi che vigliaccamente rifiutiamo di inviare armi e lesiniamo persino i medicinali per curare i civili colpiti dai droni, dai missili e dalle artiglierie russe.Una vergogna infinita di cui sono responsabili le autorità di governo.
Ansa - di Rosanna Puglese.Marc è tedesco, ha lasciato la sua città e il suo lavoro per trasferirsi a Bucha, dove ha già soccorso ed evacuato 150 bambini dall'inizio della guerra. Li prende nel loro letto e li accompagna fino al reparto che li accoglie in Europa, “ovunque sia”. Il salvataggio avviene a bordo di un'ambulanza unica e speciale, che dà il nome ad una piccola ong “Ambulance for kids”. Ma le donazioni sono in netto calo, racconta all'ANSA, e senza risorse la sua missione è a rischio. Bank transfer (payment transactions): Kontoname: Geschäftsgirokonto Inhaber: AMBULANCE FOR KIDS gUG IBAN: DE37 3605 0105 0002 7992 29BIC: SPESDE3EXXXhttps://ambulanceforkids.org/en/donate-now/
Per tutta la settimana seguente alla caduta di Vuhledar, le Forze armate russe hanno continuato a registrare progressi lenti ma costanti. Questo conferma la volontà russa di riprendere il controllo del Donbas ucraino, anche a costo di enormi perdite umane.
Il nuovo segretario della Nato ha subito definito le sfide più urgenti per l'alleanza
Putin Sgancia La Termobarica: Ecco Cosa Provoca Agli Ucraini!La Russia ha utilizzato una bomba termobarica contro l'Ucraina. Ecco che cosa è successo!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #bomba #conflitto #conseguenze #danni #ingenti #putin #russia #termobarica #ucraina
Gli Istituti Penali per Minori non sono stati mai così pieni. Un dato in peggioramento da quando è stato approvato il decreto Caivano. Addirittura, per la prima volta, il tasso di affollamento ha toccato il 110%, con un'azione di recupero e reinserimento nella società dei ragazzi che è diventato sempre più difficile. Intanto parliamo della continua escalation tra Israele e Iran e dell'esecuzione di 16 prigionieri di guerra ucraini. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questi giorni centinaia di giovani russi si sono recati nelle zone coinvolte nei combattimenti e nei campi profughi per portare conforto a chi ha dovuto abbandonare le proprie case. Parla Anastasia, volontaria russa per i rifugiati.
Da tre giorni è in corso nella regione russa di Kursk un'incursione dell'esercito di Kiev, la prima su territorio russo dall'inizio del conflitto, oltre 900 giorni fa.
Via libera tra le polemiche al decreto carceri
ANSA - di Alberto Zanconato.Il maggior affondo. 'Colpiti civili, provocazione su larga scala'.
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione: - Ucraini e offensiva a Kursk: “Risposta ad aggressione russa” - Alta velocità sospesa tra Roma e Napoli per incendio - Giovane morto in vacanza, genitori accusano: “Picchiato in discoteca” - Accoltellato durante una lite, ucciso 38enne nel Pesarese - Confcommercio: più telefoni e meno cibo nelle famiglie italiane - Balneari divisi sullo sciopero di domani - Picco di caldo nel weekend, massime fino a 40° - Referendum autonomia, Zaia: “Si va avanti” - Previsioni 3B Meteo 9 Agostogsl
Situazione critica nel Donetsk, nei pressi del villaggio di Prohres dove centinaia di soldati ucraini sono accerchiati dalle forze russe: 2 battaglioni si trovano di fronte a una scelta difficile, combattere per aprirsi una via di uscita o sperare nell'arrivo di rinforzi.ISCRIVITI E SEGUI NOTIZIE DALL'UCRAINA: YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Google Podcasts: https://bit.ly/3lfNzUy Amazon Podcast: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc I PODCAST ADNKRONOS: Fa notizia da 60 anni: https://www.adnkronos.com/speciali/adnkronos60_podcast/ Aggiungi contatto: https://www.adnkronos.com/speciali/aggiungi_contatto/ Notizie dall'Ucraina: https://www.adnkronos.com/speciali/notizie_ucraina/ Israele sotto attacco: https://www.adnkronos.com/speciali/israele_sotto_attacco/ Le Storie, La Storia: https://www.adnkronos.com/speciali/le_storie_la_storia/ Sanremo Express: https://www.adnkronos.com/speciali/sanremo_podcast_2024 RESTA IN CONTATTO CON NOI: https://www.adnkronos.com/ https://twitter.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
A 3 mesi esatti dall'inizio della battaglia per Chasiv Yar, arriva la notizia della ritirata delle truppe ucraine dalla parte orientale della cittadina strategica per il controllo del Donetsk. ISCRIVITI E SEGUI NOTIZIE DALL'UCRAINA: YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Google Podcasts: https://bit.ly/3lfNzUy Amazon Podcast: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc I PODCAST ADNKRONOS: Fa notizia da 60 anni: https://www.adnkronos.com/speciali/adnkronos60_podcast/ Aggiungi contatto: https://www.adnkronos.com/speciali/aggiungi_contatto/ Notizie dall'Ucraina: https://www.adnkronos.com/speciali/notizie_ucraina/ Israele sotto attacco: https://www.adnkronos.com/speciali/israele_sotto_attacco/ Le Storie, La Storia: https://www.adnkronos.com/speciali/le_storie_la_storia/ Sanremo Express: https://www.adnkronos.com/speciali/sanremo_podcast_2024 RESTA IN CONTATTO CON NOI: https://www.adnkronos.com/ https://twitter.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
E' stato un mese di duri scontri lungo la linea del fronte, soprattutto nelle regioni nord-orientali del Paese con i russi che sono avanzati di 70 chilometri quadrati nel Donetsk, più a nord, nel Kharkiv, sono gli ucraini a riconquistare 27.5 chilometri quadrati nei salienti di Liptsy e Vovchansk.Iscriviti e segui "Aggiungi contatto" anche su:YouTubeApple PodcastsSpotifyGoogle PodcastsAmazon Music / Audibleadnkronos.comI podcast Adnkronos:Fa notizia da 60 anni: https://www.adnkronos.com/speciali/adnkronos60_podcast/Aggiungi contatto: https://www.adnkronos.com/speciali/aggiungi_contatto/Notizie dall'Ucraina: https://www.adnkronos.com/speciali/notizie_ucraina/Israele sotto attacco: https://www.adnkronos.com/speciali/israele_sotto_attacco/Le Storie, La Storia: https://www.adnkronos.com/speciali/le_storie_la_storia/Sanremo Express: https://www.adnkronos.com/speciali/sanremo_podcast_2024Resta in contatto con noi:https://www.adnkronos.com/https://twitter.com/Adnkronoshttps://www.facebook.com/AgenziaAdnKronoshttps://www.instagram.com/adnkronos_/Musiche su licenza Machiavelli Music.AdKey:zP-94qNWQqj3XM
Il podcast di Alessandro Orsini: Lezioni di Storia e Geopolitica
In questo episodio, il Professore Alessandro Orsini affronta due temi: 1) il piano di pace proposto da Putin che prevede il ritiro degli ucraini dalle regioni annesse dalla Russia e la fuoriuscita dalla Nato; 2) il fondo di 50 miliardi per l'Ucraina deciso dal G7 usando i profitti derivanti dai fondi rusi congelati in Occidente.#Orsini #Russia #Ucraina #Putin Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-podcast-di-alessandro-orsini-lezioni-di-storia-e-geopolitica--5975490/support.
Rivne - Nessun caccia francese, inglese o americano s'è librato ieri in volo per difendere i cieli di Sloviansk, quando l'ennesimo attacco combinato di missili e droni russi ha squarciato le facciate di quattro condomini provocando un cratere enorme, da cui continua a trafilare acqua.
Lorenzo Cremonesi racconta le incursioni con droni contro le raffinerie e le operazioni condotte da militari irregolari al di là del confine. Valentina Iorio (dal minuto 6'38") spiega tutte le novità introdotte dalla direttiva dell'Unione europea sulla riduzione progressiva di emissioni di gas serra e consumi energetici degli edifici. Roberta Scorranese (dal minuto 14'06") segnala un evento artistico che sta per chiudersi (a Parigi) e uno che sta per aprire (a Firenze).I link di corriere.it:I russi che combattono per Kiev attaccano i villaggi oltreconfineCase green, stop ai bonus dal 2025 (e alle caldaie dal 2040)Case green, come si sale di classe energetica
Oggi parliamo dell'aumento del recupero dell'evasione fiscale (e della diminuzione del tax gap); dell'aumento delle tariffe dei parcheggi per i SUV a Parigi e dei bambini ucraini trasferiti in Russia. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Per la prima volta, quest'anno gli ucraini celebrano il Natale il 25 dicembre. Un cambiamento annunciato dal presidente Zelenskyj per allontanarsi dalla tradizione della Chiesa ortodossa russa. Intanto a Betlemme niente albero di Natale e niente turisti in una città "vuota e triste".
Nel 2019 gli ucraini regolarmente registrati come residenti in Russia erano circa 800mila, la metà dei quali a Mosca. Ma erano molti di più quelli che facevano avanti e indietro lavorando come stagionali nell'edilizia o facendo piccoli commerci.
Il fotogiornalista Flavio Brancaleone ha raccolto alcune drammatiche immagini degli sfollati ucraini che si sono rifugiati in Moldavia e che sono esposte alla mostra fotografica Head On alla galleria dei Paddington Reservoir Gardens.
Il monologo di Maurizio Crozza sull'immigrazione e non solo in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwSee omnystudio.com/listener for privacy information.
L'inviata del Corriere Marta Serafini è andata a Leopoli in un ospedale gestito da Soleterre, in cui gli psicologi si prendono cura dei traumi subiti dai più piccoli a causa dei bombardamenti russi. E Damiano Rizzi, presidente della onlus, racconta come lui e il suo staff, che in origine si occupavano dell'assistenza ai minori malati di tumore, hanno dovuto rimettersi a studiare per affrontare questa nuova emergenza.Per altri approfondimenti:L'odissea di 15 scolari e degli altri 20.000 bambini ucraini deportati in Russia«Sono sopravvissuto e ora mi sento in colpa»: così in una clinica ucraina si curano i traumi psicologiciRussia, addestramento militare a scuola: si comincia dall'asilo
In un'intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica dall'ex presidente della corte costituzionale Giuliano Amato ha detto che l'aereo fu abbattuto per errore da un caccia francese. Il faccia a faccia tra Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan non è servito a convincere Mosca a rilanciare l'accordo da cui è uscita lo scorso luglio. Eric Jozsef, corrispondente di LibérationGabriele Crescente, editor di Europa di Internazionale LINKUstica: https://www.youtube.com/watch?v=6OAV1HgMUv8Video cereali: https://www.ilsole24ore.com/art/ultime-notizie-mondo-oggi-vertice-putin-erdogan-sochi-russia-distrugge-droni-e-motoscafi-kiev-AFifyij?refresh_ce=1 Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcast Scrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni, con Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
La Russia ha danneggiato circa 40mila tonnellate di grano a seguito di bombardamenti nei porti del sud dell'Ucraina, vicino al Danubio.
Francesco Battistini ha trascorso alcuni giorni nella zona di Zaporizhzhia, nel sud-est dell'Ucraina, dove le truppe di Kiev stanno avanzando con più fatica del previsto. Un po' per le armi in loro possesso (poche e non tutte modernissime), un po' perché i russi non si sono fatti cogliere impreparati. E anzi, hanno contrattaccato non solo sul terreno, ma anche ricominciando a bombardare le città. A partire proprio dalla capitale.Per altri approfondimenti:Kiev alza il ritmo dell'offensiva. Colpi russi su Kherson allagataKiev conquista ancora villaggi. La Nato inizia la maxi esercitazioneLa campagna dei villaggi: ora Kiev deve trasformare i successi tattici in risultati strategici
Registro un inquietante cambio nelle modalità d'attacco contro le città ucraine: prima di puntare al bersaglio i droni ora volteggiano a bassa quota, descrivendo traiettorie circolari.
Perché è (sempre stato) un problema la Rai nelle mani della destra.Bombe sugli ospedali ucraini, ma anche spiragli di pace.Donna aggredita a Milano da quattro agenti della Polizia Municipale, ecco cosa è accaduto prima.Riforma fiscale, anche l'Ufficio parlamentare di Bilancio la boccia: a rischio i conti pubblici e il welfare.Per scriverci: dailyfive@cncmedia.itSeguici su Instagram:@emiliomola1@cnc_mediaDaily Five, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 17:00 con Emilio Mola.Una produzione CNC MediaDirezione creativa e post produzione Likeabee Creative CompanyMusica Giovanni Ursoleo
Il Fatto di domani 24 maggio. Ucraini da addestrare, i “putiniani” di Fi rompono il fronte meloniano. Ponte di Genova, Mion indagato o teste? La scelta che può far crollare l'inchiesta
Bianca Ghiselli, psicologa responsabile dei servizi di salute mentale di Medici per i Diritti Umani, assiste i rifugiati ospitati nei centri di accoglienza in Ucraina.
Oggi parliamo dell'avvio della procedura di infrazione dell'Unione europea nei confronti dell'Italia in merito al reddito di cittadinanza e l'assegno unico, dell'assoluzione di Silvio Berlusconi nel processi Ruby ter e dei seimila minori ucraini nei campi di rieducazione russi. ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://linktr.ee/podclasseditori Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com
Oggi parliamo dello stop deciso dal Parlamento europeo della produzione di auto a diesel e benzina a partire dal 2035, di come il Pd vinca (e di molto) a Milano e nelle grandi città, mentre perde poi nel totale delle province e dell'unità di soldati russi che combatte a fianco del popolo ucraino. ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://linktr.ee/podclasseditori Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com
Primo giorno di referendum per le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. I cittadini ucraini dovranno scegliere se unirsi o meno alla Russia. Ma quale fondamento giuridico hanno queste votazioni? Lo abbiamo chiesto a Luigi Crema, professore di Diritto internazionale all'Università degli studi di Milano. Nei territori liberati, le forze ucraine stanno scoprendo le prove delle torture inflitte dai militari russi ai civili. Ne abbiamo parlato con Maksym Klymovets, procuratore dell'ufficio distrettuale di Kharkiv.
Prima di una serie di puntate sulla guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina. Oggi cerchiamo una luce nel buio della guerra e proviamo ad essere ottimisti. La resistenza degli Ucraini, la "svalutazione" di Putin e potenzialmente altri leader anti democratici, il fallimento del blietzkrieg Russo, il risorgimento di istituzioni in difficoltà come la NATO, la UE e l'ONU, la reazione mondiale pressoché unanime contro la guerra e l'accoglienza ai rifugiati forse ci insegnano che non tutto il male vien per nuocere.