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Eng Fra, déi bei der Inspektioun vun der Police schafft a wéinst engem Virfall vu Polizeigewalt tëschent d'Fronte geréit, ee Mann, dee seng Duechter an der marokanescher Wüst op enger Rave Party sicht an d'Brutalitéit vun der Natur fënnt - den zweeten Dag vun der Compétitioun belount eis weider mat spannende Filmer - an enge rméiglecher Palme? Dem Jeff Schinker a Marc Trappendreher hir Analyse vun „Dossier 137“ vum Dominik Moll a „Sirât“ vum Oliver Laxe.
Una richiesta collettiva di riconoscimento, da parte del Governo, dello stato di calamità naturale dopo la tragica ondata di maltempo dello scorso 17 aprile. A farla sono i sindaci dei Comuni della Valle dell'Agno e di Arzignano, decisi a far fronte comune. E lanciano un appello a parlamentari e consiglieri regionali vicentini
On parle des choses qu’on ne nettoie pas assez souvent chez nous, on jase des impacts méconnus d’une grossesse sur le corps, on joue au Détecteur de mensonges avec des auditrices et on dénonce nos collègues les plus désagréables.
TRASCRIZIONE E VOCABOLARIOPuoi sostenere il mio lavoro con una donazione su Patreonhttps://www.patreon.com/italianosiPer €2 al mese riceverai le trascrizioni di tutti i PodcastPer €3 al mese riceverai, oltre alle trascrizioni, anche una lista dei vocaboli più difficili, con spiegazione in italiano e traduzione in inglese.ESPRESSIONI: “Battersi la fronte” è un modo di dire che indica una reazione a un errore, a una dimenticanza, a qualcosa che ci fa sentire frustrati, pentiti o sorpresi. “Leggere in fronte” si usa quando le emozioni e i pensieri di una persona sono evidenti, sono impossibili da nascondere. MY YOUTUBE CHANNELSupport the show
Mentre Harvard ha avviato una causa legale conto la Casa Bianca per il congelamento dei finanziamenti federali, dopo che l'ateneo si era rifiutato di adeguarsi alle richieste dell'amministrazione Trump, oltre cento università e college hanno fatto fronte comune, pubblicando una lettera congiunta in cui condannano l'ingerenza politica del presidente statunitense nel sistema educativo. Ne parliamo con l'economista Alberto Forchielli e con il giornalista Beppe Severgnini. A seguire, facciamo il punto sui dazi e sui colloqui Cina-Usa con la sinologa Giada Messetti.Nella seconda ora, con il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury, torniamo a parlare dell'ingiusta detenzione del ricercatore Ahmad-Reza Jalali nelle carceri iraniane, nell'anniversario del suo arresto. Infine, alla vigilia della Festa della Liberazione, il regista teatrale Renato Sarti ci racconta il suo spettacolo "Nome di battaglia Lia", dedicato alla partigiana milanese Gina Galeotti Bianchi.
Nell'intervento di questa mattina la psicologa Simona Barbero ci illustra i diversi casi di depressione e nei casi meno gravi spiega come affrontarli.
Una memoria non condivisa: Ramelli e Fausto e Iaio. Il 13 ottobre 2022, nel suo discorso di insediamento a Palazzo Madama, Ignazio La Russa aveva ricordato quattro nomi uccisi negli anni Settanta (il commissario Luigi Calabresi, il giovane missino Sergio Ramelli, i ragazzi del Leoncavallo Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci detto Iaio), chiedendo una pacificazione. Per Ramelli c'è una giustizia penale. Per Tinelli e Iannucci non c'è alcun processo. E la memoria resta non non può essere condivisa. I fatti. Il 13 marzo 1975, Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, venne ucciso a colpi di chiave inglese da uno spezzone del servizio d'ordine di "Avanguardia Operaia", sotto la sua abitazione milanese. Morì il 29 aprile dello stesso anno. Per il suo assassinio si tenne un processo con sentenza passata in giudicato: i responsabile dell'aggressione vennero identificati dieci anni dopo l'aggressione durante l'inchiesta dell'allora giudice istruttore Guido Salvini. Il 18 marzo 1978, sempre a Milano, nel quartiere Casoretto, due giorni dopo il rapimento di Aldo Moro e l'uccisione degli uomini della sua scorta, un commando di killer formato da tre persone con ogni probabilità giunti da Roma, aiutati da altri camerati di Milano, ammazzano con otto colpi di pistola Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, due ragazzi che frequentavano il Centro sociale Leoncavallo. Un duplice omicidio senza colpevoli. Le indagini iniziarono male e proseguirono ancora peggio. Numerosi magistrati aprirono e chiusero il fascicolo, fino all'archiviazione del Gup Clementina Forleo del 2000: "Pur in presenza dei significativi elementi indiziari a carico della destra eversiva ed in particolari degli attuali indagati, appare evidente allo stato la non superabilità in giudizio del limite appunto indiziario di questi elementi, e ciò soprattutto per la natura de relato delle pur rilevanti dichiarazioni". Dal gennaio 2024 si è aperta l'ultima inchiesta della Procura di Milano su richiesta dell'intero consiglio comunale di Milano e del sindaco Sala. Un paese civile darebbe ai familiari di Fausto e Iaio non solo una verità storica, ma anche un processo, una giustizia, anche molti anni dopo, per uno dei tanti, troppi omicidi politici e stragi rimasti irrisolti, con assassini ancora impuniti. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
La piazza che divide. Pietro Nenni, uno dei padri del socialismo italiano, dopo le elezioni del 18 aprile 1948 vinte a man bassa dalla Democrazia Cristiana contro il Fronte popolare, aveva declamato una frase che dipingeva in modo preciso la difficile ricerca dell'unità della sinistra italiana: piazze piene, urne vuote. Nel corso di 77 anni della storia italiana, queste parole sono state spesso evocate per smorzare i facili entusiasmi, dinanzi ai più vistosi momenti di mobilitazione popolare. È vero che in alcuni passaggi storici, le piazze piene della sinistra hanno trovato un riscontro nelle urne, ma per diversi decenni non è più accaduto, così come dal 22 settembre 2022, da quando cioè la destra è andata al potere. La sinistra in cerca di una identità. Sabato pomeriggio due piazze si sono riempite a Roma, piazza del Popolo e piazza Barberini, ma le urne restano sempre più aride e l'orizzonte dei partiti che potenzialmente fanno riferimento a quelle piazze appare ancora fosco. I leader che compongono la frammentata e rissosa coalizione di centrosinistra, e di sinistra, si sono affacciati alla piazza in cerca di visibilità, per tentare di colmare il vuoto tra il loro elettorato e la crisi di rappresentanza politica. Si sono viste le bandiere di una Europa che approva un investimento di 800 miliardi nel settore degli armamenti e quelle della pace. Ognuno ha portato in quelle piazze le sue idee di Europa, ma anche le contraddizioni nette, radicali, tra un mondo proiettato verso la guerra permanente, uno che continua a credere ad una pace vera e uno che sta a guardare dalla finestra. Per dirla come il prof. Francesco Barbera nel suo libro 'Piazze vuote, Ritrovare gli spazi della politica', “il distacco tra partiti e fermento sociale è anche dovuto a un meccanismo di auto-esclusione dovuto al intrinseca gratificazione che queste esperienze trasmettono a chi le anima… È, in altri termini, il buon funzionamento della micro-politica che può contribuire a disincentivare la presa in carico in prima persona dell'azione nella politica istituzionale”. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
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L'assedio dell'Alcázar di Toledo fu una delle pagine più epiche della Guerra civile spagnola, che tra il 1936 e il 1939 vide lo scontro cruento tra le forze nazionaliste e cattoliche da una parte e il Fronte popolare repubblicano e socialcomunista dall'altra. L'assedio iniziò il 21 luglio 1936, qualche giorno dopo l'inizio della Guerra civile e si prolungò fino al 27 settembre, quando gli assediati furono liberati dall'esercito del generale Francisco Franco.
Cresce il fronte a sostegno della manifestazione pro Europa del 15 marzo. Dopo l'appello di Michele Serra sulle pagine di Repubblica, cresce il fronte politico, sindacale, della società civile, per la manifesta a sostegno dell'Europa dopo i duri attacchi del presidente americano Donald Trump. Si terrà il 15 marzo in piazza del Popolo, e nell'intento degli organizzatori non deve apparire come una iniziativa di destra o di sinistra, bensì trasversale, in difesa dei valori europei, di libertà e di autodeterminazione dei popoli. Ma nell'assenza di una leadership forte , la piazza per l'Europa rischia di diventare un'occasione di visibilità dei partiti, per altro divisi sulle finalità. Partecipanti e contrari alla manifestazione. Ci saranno certamente i sindaci delle città come Gualtieri a Roma e Sala a Milano. Saranno presenti Calenda di Azione, Magi di +Europa, Renzi di Italia Viva che sostengono Zelensky contro Trump e Putin. Confermano vari esponenti del Pd che risultano però uniti sul progetto di una identità europea forte, e al contempo divisi sull'invio di nuove armi a Kiev e sull'aumento di spese militari come chiesto dal presidente americano e dalla Nato. Ci sarà Avs, ma con una connotazione pacifista contro la guerra. In forse viene data Forza Italia, molto più tiepidi quelli di Fratelli d'Italia, contraria la Lega. Il M5s si sfila e si concentra su un appuntamento contro il Governo il prossimo 5 aprile. Serra si immagina piazza del Popolo come un luogo emotivo, di orgoglio europeo in un momento in cui l'Europa vive una situazione molto complicata, e rischia grosso perché da una parte c'è Trump e dall'altra c'è Putin. Ma non ci ha detto ancora quale Europa vuole: quella dei volenterosi disposti a schierare una forza di interposizione, quella che ha finanziato la guerra oppure l'Europa cdi pace e progresso che riprende i valori scritti nella sua Costituzione. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
LUCA STEINMANN - VITE AL FRONTE - a cura di Massimo Alberti
Il governo è al lavoro su un nuovo "decreto bollette" per ridurre l’impatto del caro energia su famiglie e imprese. I tecnici stanno definendo il pacchetto di misure che dovrebbe approdare proprio oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri. Noi nel frattempo ci chiediamo di quale entità potranno essere gli aumenti, annunciati da più fronti, per le utenze di luce e gas nel 2025. Con Redi Vyshka - co-founder e COO di Switcho - facciamo il punto sugli aspetti da prendere in considerazione per valutare un possibile cambio di tariffa o di operatore.In apertura di trasmissione dedichiamo uno spazio agli aggiornamenti sulla vicenda Fwu. Venerdì 21 febbraio l'organo di vigilanza lussemburghese (Caa, Commissariat aux Assurances) ha fornito nuovi importanti chiarimenti a favore dei risparmiatori titolari di polizze Fwu, la compagnia assicurativa in liquidazione che ha stipulato polizze vita con oltre 100mila famiglie italiane. Ci sono quindi importanti informazioni sulla procedura semplificata per l’ammissione al passivo. Ci colleghiamo con l'avv. Antonio Pinto, legale di Confconsumatori.
Nella giornata di ieri si sono accumulate tantissime storie relative al mondo della tecnologia, difficile raccontarle tutte in una sola puntata, ma ci proviamo. La prima vicenda riguarda openAI. Sul fronte dell'intelligenza artificiale, ci sono novità importanti in arrivo. Molteplici anticipazioni su prossime uscite e sono tutte molto interessanti. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Federico Fubini spiega perché Trump vuole introdurre nuove tariffe sull'importazione di acciaio e alluminio che potrebbero colpire l'Ue. Giovanni Bianconi parla del caso delle presunte indagini su Gaetano Caputi, capo di gabinetto di Giorgia Meloni, di cui il procuratore di Roma già al centro delle polemiche per il caso Almasri aveva chiesto conto (e ora la procura di Perugia si muove). Andrea Laffranchi presenta l'edizione n. 75 del Festival.I link di corriere.it:Il segreto dei dazi europei applicati ai prodotti americaniLo Voi, la Procura di Perugia avvia l'inchiesta sull'esposto del Dis sulla rivelazione di segretoFestival di Sanremo 2025, lo speciale del Corriere della Sera
Mosca – Mentre a quanto pare Donald Trump e Vladimir Putin inizieranno fra non molto a trattare il destino degli ucraini (sulle loro teste), la Russia sembra voler accelerare sul piano militare per conquistare più territori possibili del Donbas ancora sotto il controllo dell'esercito di Kiev.
Sono oltre 300 le firme raccolte in meno di una settimana contro la realizzazione, a Montecchio Precalcino, di una piattaforma multifunzionale per il recupero di rifiuti sanitari e per la produzione di "EoW" ("End of Waste") per fonderie il cui progetto è stato reso pubblico dal soggetto proponente, Silva Srl, lo scorso novembre.
L'attualità internazionale in primo piano con Andrew Spannaus ospite in studio. Le novità dall'amministrazione Trump e un aggiornamento sul fronte russo-ucraino con il ritiro dalla guerra del contingente coreano. Poi rientriamo su tematiche italiane per tornare, tra i vari temi, sull'invasione turistica di pullman da Napoli a Roccaraso per la quale la magistratura sta valutando se ci siano reati di riciclaggio e evasione.
Il 31 gennaio 1969 a Viareggio scomparve un bambino di 12 anni, Ermanno Lavorini. Lo stesso giorno alla famiglia arrivò una richiesta di riscatto di 15 milioni di lire. Poi non ci fu più alcun messaggio da parte dei sequestratori. Il corpo di Ermanno Lavorini venne ritrovato il 9 marzo 1969 sepolto sotto 40 centimetri di sabbia sula spiaggia di Marina di Vecchiano. Le indagini si concentrarono su presunti frequentatori omosessuali della Pineta di Ponente, a Viareggio. I media aderirono senza esitazioni a questa ipotesi accanendosi contro quelli che allora venivano chiamati capovolti e anormali. Due ragazzi, sentititi dai carabinieri fecero una serie di nomi di persone, poi risultate assolutamente estranee alla vicenda, cambiando però numerose volte la loro versione. Le vite di alcune persone, indicate dalla stampa come colpevoli, come mostri, furono stravolte. Un uomo, Adolfo Meciani, che con quella storia non c'entrava assolutamente nulla, si suicidò in cella, nel carcere di Pisa. Solo mesi più tardi, grazie anche al lavoro di un giornalista, Marco Nozza del quotidiano Il Giorno, venne individuata la pista che poi, anche a livello processuale, si rivelò quella vera. La Pineta di Ponente e i presunti cosiddetti festini tra omosessuali non c'entravano nulla. A tentare di rapire Ermanno Lavorini e poi a ucciderlo erano stati tre ragazzi, tra cui i due che avevano fatto le dichiarazioni ai magistrati, aderenti al Fronte giovanile monarchico e al Movimento sociale italiano. Il rapimento di Ermanno Lavorini sarebbe servito, nelle intenzioni, a finanziare attività eversive per contrastare l'avanzare dei movimenti giovanili di sinistra. La verità processuale arrivò sei anni dopo la morte di Ermanno Lavorini quando la vita di persone totalmente estranee alla vicenda era già stata distrutta. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il 31 gennaio 1969 a Viareggio scomparve un bambino di 12 anni, Ermanno Lavorini. Lo stesso giorno alla famiglia arrivò una richiesta di riscatto di 15 milioni di lire. Poi non ci fu più alcun messaggio da parte dei sequestratori. Il corpo di Ermanno Lavorini venne ritrovato il 9 marzo 1969 sepolto sotto 40 centimetri di sabbia sula spiaggia di Marina di Vecchiano. Le indagini si concentrarono su presunti frequentatori omosessuali della Pineta di Ponente, a Viareggio. I media aderirono senza esitazioni a questa ipotesi accanendosi contro quelli che allora venivano chiamati capovolti e anormali. Due ragazzi, sentititi dai carabinieri fecero una serie di nomi di persone, poi risultate assolutamente estranee alla vicenda, cambiando però numerose volte la loro versione. Le vite di alcune persone, indicate dalla stampa come colpevoli, come mostri, furono stravolte. Un uomo, Adolfo Meciani, che con quella storia non c'entrava assolutamente nulla, si suicidò in cella, nel carcere di Pisa. Solo mesi più tardi, grazie anche al lavoro di un giornalista, Marco Nozza del quotidiano Il Giorno, venne individuata la pista che poi, anche a livello processuale, si rivelò quella vera. La Pineta di Ponente e i presunti cosiddetti festini tra omosessuali non c'entravano nulla. A tentare di rapire Ermanno Lavorini e poi a ucciderlo erano stati tre ragazzi, tra cui i due che avevano fatto le dichiarazioni ai magistrati, aderenti al Fronte giovanile monarchico e al Movimento sociale italiano. Il rapimento di Ermanno Lavorini sarebbe servito, nelle intenzioni, a finanziare attività eversive per contrastare l'avanzare dei movimenti giovanili di sinistra. La verità processuale arrivò sei anni dopo la morte di Ermanno Lavorini quando la vita di persone totalmente estranee alla vicenda era già stata distrutta. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Giorgio Provinciali è il corrispondente del quotidiano La Ragione (www.laragione.eu) dalle zone di guerra in Ucraina.Da tre anni viaggia incessantemente lungo tutto il fronte e quindi, al contrario dei molti inviati da salotto (o da hotel), è un testimone diretto della situazione sul campo. Con lui abbiamo parlato a lungo di come si vive in Ucraina, della codardia dei paesi occidentali, della eroica resistenza dei soldati ucraini di fronte ad un esercito preponderante.Ne è scaturito un eccezionale affresco della guerra che non troverete su nessuna altra fonte di informazione.
Israele: il governo apre il fronte in Cisgiordania - Effetto Trump: Putin accelera le relazioni con la Cina
Molti quotidiani aprono raccontando la liberazione dei primi tre ostaggi israeliani nell'ambito della tregua trovata tra Israele e Hamas e iniziata il 19 gennaio. Spazio anche all'investitura di Donald Trump a Washington e alle analisi su quale sarà il suo impatto sui conflitti internazionali. Fronte italiano, l'appello di Papa Francesco per riportare in crescita le nascite e l'aumento dei biglietti del cinema tra i giovanissimi.
L'agguato a Sergio Ramelli avvenne a Milano il 13 marzo del 1975, durante gli “anni di piombo”. La vittima è uno studente di diciannove anni simpatizzante di destra, che aveva contatti con il Fronte nazionale della gioventù, aggredito sotto la sua abitazione da un gruppo di militanti legati ad Avanguardia operaia. Sergio Ramelli morirà dopo quaranta giorni di coma. Per lo più, il gruppo che partecipò all'agguato era composto da studenti di medicina prossimi alla laurea. Quando i responsabili saranno chiamati a rispondere di quell'omicidio in aula entreranno rispettabili anestesisti, psicologici, medici. Una produzione Emons Record e GOG edizioni in mediapartneship con Open Il podcast è tratto dall'omonimo libro di Nicola Ventura e David Barra pubblicato da GOG Materiali audio Spazio70 e Radio Radicale I prossimi episodi saranno disponibili: puntata 15, mercoledì 22 gennaio puntata 16, lunedì 27 gennaio puntata 17, mercoledì 29 gennaio Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il console generale di Sydney Gianluca Rubagotti ha tenuto una conferenza per la stampa italiana del NSW nella quale ha confermato un aumento del quattro per cento degli italiani in NSW e del 30 per cento delle iscrizioni all'Aire.
Il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, il generale Carmine Masiello, ha detto che il prossimo fronte di guerra che coinvolgerà l'Occidente sotto diversi aspetti si sposterà dal Medio Oriente all'Africa. Partiamo da questa considerazione per occuparci di attualità internazionale nella prima parte di programma. A seguire parliamo del caso di Monica Busetto, al centro di un controverso caso giudiziario legato all'omicidio di Lida Taffi Pamio, un'anziana trovata morta nella sua casa a Mestre nel dicembre 2014. Per questo omicidio, poi confessato da un'altra persona, è stata condannata a 25 anni di cui 10 già scontati.
Ansa - di Tullio Giannotti.Attacco al 'fronte antirepubblicano'. La manovra sarà prorogata.
Puntata dedicata all'attualità internazionale, dal conflitto in Siria alla crisi della Volkswagen in Germania con relative ripercussioni sociali passando dalle cronache USA con Andrew Spannaus ospite in studio. Nella seconda parte di programma ci occupiamo invece del via libera dal Consiglio d'Europa a una minore protezione del lupo attraverso l'autorizzazione agli abbattimenti.
Tavares se ne va: l’uomo dei 100 milioni - Siria: il nuovo fronte del radicalismo islamico
Parlando prima del vertice del G20 a Rio de Janeiro, Starmer ha dichiarato: “Rafforzare il sostegno all'Ucraina sarà in cima alla mia agenda al G20”. Il primo ministro britannico si pone quindi l'obiettivo di “raddoppiare” il sostegno all'Ucraina e di consolidare l'appoggio a Kiev prima dell'insediamento alla presidenza di Donald Trump. Ne parliamo con Tiziana Prezzo, corrispondente Sky tg24, tra poco in uscita con “Il regno Fragile” (edizioni People), con Alessandro Marrone, responsabile del programma “Difesa” di IAI (Istituto Affari Internazionali), e con Daniel Mosseri, giornalista free lance a Berlino.
Il 28 ottobre il parlamento israeliano ha approvato due leggi che impediranno all'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi di lavorare in Israele e vietano ai dipendenti del governo israeliano di collaborare ufficialmente con l'agenzia. Con Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati.La Corea del Nord ha inviato in Russia diverse migliaia di soldati che saranno addestrati e mandati a combattere nella guerra contro l'Ucraina. Con Junko Terao, editor di Asia di Internazionale. Disco • Strawberry hotel degli UnderworldCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Strage senza fine a Gaza, ma ripartono i negoziati. Hamas apre alle sue condizioni.
Rusi majú strategickú iniciatívu od začiatku roka a postupujú ďaleko rýchlejšie, než doteraz. Ukrajinci nerozhodujú, kde sa bude bojovať, hovorí v podcaste generál vo výslužbe Pavel Macko. „Od začiatku augusta postupne zvyšujúci tlak. Snažia sa získať vďaka tejto iniciatíve čo najviac a čo najlepšie si upevniť pozíciu, ale že by sme videli, že to smeruje k tomu, že za pár mesiacov skončí táto vojna, tak určite nie sme v takej situácii," hovorí v podcaste.V rozhovore tiež rozoberáme, ako je to s nasadením severokórejských vojakov na Ukrajine. Generál hovorí, že zatiaľ nie je priamo potvrdené, že by sa vojaci zo Severnej Kórey priamo zapájali do bojov. „No je pravda že na fronte naozaj zahynuli kórejskí dôstojníci. Ale my nevieme, že či boli naozaj zapojení do bojov alebo boli to len poradcovia a inštruktori. Pokiaľ by sa ale potvrdilo, že boli severokórejské vojská zapojené do vojny, bolo by to mimoriadne zlá správa, lebo by to znamenalo internacionalizáciu konfliktu."Nemyslí si však, že by sa Severná Kórea zapojila priamo. „Najpravdepodobnejší variant bude, že formálne vyvedú z ozbrojených síl KĽDR a budú bojovať pod vlajkou Ruskej federácie. Nepredpokladám, že by Severná Kórea priamo bez prevlajkovania nasadila svoje vojská proti Ukrajine," hovorí Macko.V podcaste hovoríme aj tom, či si naši spojenci všímajú cestu europoslanca Smeru Ľuboša Blahu do Moskvy. Podľa Macka sme čoraz nedôveryhodnejší partner. „Na druhej strane Aliancia je ďaleko pevnejšia. Nerozkýva sa na výstrelkoch a nezmyselných misiách ľudí, ako je Ľuboš Blaha alebo konkrétni individuálni politici," uzatvára.Moderuje Denisa Hopková.
Rusi majú strategickú iniciatívu od začiatku roka a postupujú ďaleko rýchlejšie, než doteraz. Ukrajinci nerozhodujú, kde sa bude bojovať, hovorí v podcaste generál vo výslužbe Pavel Macko. „Od začiatku augusta postupne zvyšujúci tlak. Snažia sa získať vďaka tejto iniciatíve čo najviac a čo najlepšie si upevniť pozíciu, ale že by sme videli, že to smeruje k tomu, že za pár mesiacov skončí táto vojna, tak určite nie sme v takej situácii," hovorí v podcaste.V rozhovore tiež rozoberáme, ako je to s nasadením severokórejských vojakov na Ukrajine. Generál hovorí, že zatiaľ nie je priamo potvrdené, že by sa vojaci zo Severnej Kórey priamo zapájali do bojov. „No je pravda že na fronte naozaj zahynuli kórejskí dôstojníci. Ale my nevieme, že či boli naozaj zapojení do bojov alebo boli to len poradcovia a inštruktori. Pokiaľ by sa ale potvrdilo, že boli severokórejské vojská zapojené do vojny, bolo by to mimoriadne zlá správa, lebo by to znamenalo internacionalizáciu konfliktu."Nemyslí si však, že by sa Severná Kórea zapojila priamo. „Najpravdepodobnejší variant bude, že formálne vyvedú z ozbrojených síl KĽDR a budú bojovať pod vlajkou Ruskej federácie. Nepredpokladám, že by Severná Kórea priamo bez prevlajkovania nasadila svoje vojská proti Ukrajine," hovorí Macko.V podcaste hovoríme aj tom, či si naši spojenci všímajú cestu europoslanca Smeru Ľuboša Blahu do Moskvy. Podľa Macka sme čoraz nedôveryhodnejší partner. „Na druhej strane Aliancia je ďaleko pevnejšia. Nerozkýva sa na výstrelkoch a nezmyselných misiách ľudí, ako je Ľuboš Blaha alebo konkrétni individuálni politici," uzatvára.Moderuje Denisa Hopková.
«Tutto quello che scrive Han Kang si sprigiona dai corpi, ma in una maniera che non somiglia all'ossessione identitaria e classificatoria che tiene in scacco la cultura occidentale». Con queste parole la scrittrice Elena Stancanelli chiosa su “La Repubblica” l'attribuzione del premio Nobel per la letteratura ad Han Kang, prima scrittrice a portare l'ambito riconoscimento in Corea del Sud. L'approfondimento di Rete Due affronterà dunque la scrittura della neolaureata con lo sguardo di Elena Stancanelli, tratteggerà poi le sfide di traduzione che sono state affrontate ospitando Lia Iovenitti, traduttrice dal coreano che ha firmato la versione in italiano di L'ora di greco e poi, assieme a Domitilla Pirro, sonderà il ruolo della figura femminile nella letteratura della Han. Ospiti in diretta:Lia Iovenitti, traduttrice dal coreano, per Adelphi ha tradotto L'ora di greco.Elena Stancanelli, scrittrice e sceneggiatrice collabora con il quotidiano “La Repubblica”.Domitilla Pirro, giornalista e direttrice di Fronte del Borgo di Torino, Fronte del Borgo è la sede della Biblioteca della Scuola Holden.
In pochi giorni abbiamo assistito al più grande e pericoloso aumento del livello dello scontro tra Israele e Hezbollah da decenni. Parliamo di cosa potrebbe succedere con Rolla Scolari, giornalista di SkyTg24 esperta di Medio Oriente. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. I consigli di Rolla Scolari – "Beirut Blues" di Hanan al-Shaykh – "Implosions" di Hyam Yared – Il film "L'insulto" di Ziad Doueiri Sul Post – Migliaia di persone stanno lasciando il sud del Libano – Che cos'è Hezbollah – Tutte le volte che Israele ha invaso il Libano – Una guerra tra Israele e Hezbollah sarebbe una cosa diversa Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Israele: il fronte nord e la guerra (per procura) di Hezbollah - Boccia: da grande accusatrice ad accusata
Start learning Italian today!1. Explore more simple Italian lessons: https://italianmatters.com/1522. Download the Italian Verb Conjugation Blueprint: https://bit.ly/freebieverbblueprint3. Subscribe to the YouTube lessons: https://www.youtube.com/italianmattersThe goal of the Italian Matters Language and Culture School is to help English speakers build fluency and confidence to speak the Italian language through support, feedback, and accountability. The primary focus is on empowering Italian learners to speak clearly and sound natural so they can easily have conversations in Italian. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Žiūrint į valdymo pultą karas gali atrodyti saugesnis, net imersinis. Tačiau atsidūrus ant žemės, virš kurios skraido dronai, jis toks pat archajiškas ir šaltas. Autorius ir fotografas Denis Vėjas Tekstą skaito Karolis Pilypas Liutkevičius Tekstas publikuotas rugpjūčio 28 d. Visa publikacija: https://nara.lt/lt/articles-lt/dronai-virs-zmoniu
Mentre a a Doha riprendono i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza, a cui Hamas ha reso noto che non parteciperà, volgiamo lo sguardo verso il Libano.
Il 20 luglio degli aerei da guerra israeliani hanno bombardato il porto di Haedidia, nello Yemen, controllato dagli houthi, provocando almeno sei morti e ottanta feriti. A Fos-sur-mer, l'area dove si concorrano il 30 per cento delle industrie francesi, si registra un tasso doppio di tumori e di malattie croniche.CONLorenzo Trombetta, corrispondente dell'Ansa per il Medio OrienteMarina Forti, giornalistaYemen:https://stream24.ilsole24ore.com/video/italia/raid-israele-yemen-houthi-risponderemo-attaccando-tel-aviv/AFIy6eyCFos: https://www.youtube.com/watch?v=g6eoZGEML2cArticolo migranti: Il sapere sprecato dei migranti in Europa di E. Hollowood, J. Braun, J. Webber, S. Aníbalhttps://www.internazionale.it/magazine/e-hollowood/2024/07/18/il-sapere-sprecato-dei-migranti-in-europaSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
Gino strada è stato un medico e filantropo italiano. Nel 1994 insieme a sua moglie Teresa Sarti fondò Emergency, un'associazione umanitaria che ha l'obiettivo di offrire cure mediche e chirurgiche alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà, promuovendo una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Il suo primo progetto è in Ruanda, per la precisione all'ospedale di Kigali, dove Strada ristruttura e riapre il reparto di chirurgia e riattiva quello di ostetricia e psicologia. Le attività di Emergency negli anni sono cresciute fino a raggiungere un totale di 19 Paesi, tra cui Iraq, Afghanistan, Eritrea, Cambogia e altri, garantendo cure gratuite a più di 12 milioni di persone. Ma cosa rende Gino Strada un personaggio così straordinario? Proviamo a scoprirlo assieme ad Elena Canosi: infermiera ed ex volontaria di Emergency a Kabul e in numerosi altri fronti di guerra. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
Marco Ascione riassume i risultati del secondo turno delle amministrative, dove l'opposizione ha vinto in tutti e 6 i capoluoghi di regione in cui si votava per il sindaco. Francesco Battistini spiega che cosa significa l'annuncio di Netanyahu, che vuole spostare le truppe verso il Libano, allentando la pressione su Gaza. Andrea Nicastro racconta che cosa è successo nella repubblica russa attaccata dagli estremisti islamici.I link di corriere.it:Ballottaggi: dove ha vinto il centrosinistra e dove il centrodestraIl cambio di fronte di Netanyahu: «Sposteremo le truppe verso il Libano»Chi sono i terroristi che hanno colpito in Daghestan
(00:40) Alessandra Muglia spiega perché quella del premier Narendra Modi, che ha conquistato il suo quarto mandato, è una vittoria a metà.(06:17) Guido Olimpio parla del ritorno della tensione ai confini settentrionali di Israele.(11:15) Luciano Ferraro racconta di una nuova tendenza dei produttori, che stanno recuperando una tradizione antichissima: quella della conservazione nella terracotta.I link di corriere.it:Modi, vittoria dimezzata: ora l'India non è più il suo imperoLa lezione di democrazia che arriva dall'IndiaLibano, i timori di Crosetto: “Può aprirsi un fronte nell'area dei nostri soldati”
Rusi pokračujú v cvičeniach s jadrovými zbraňami neďaleko Ukrajiny. Tam medzitým Rusi otvárajú nové fronty a Ukrajinci stále statočne odolávajú. Prečo Rusi opäť rinčia jadrovými zbraňami a čo má ich cvičenie pri Ukrajinských hraniciach znamenať? Pomáhajú Kyjevu spojenci a môže niečo vyriešiť chystaná mierová konferencia vo Švajčiarsku?Kremeľ ale začal šíriť aj nebezpečné dezinformácie a konšpiračné teórie o atentáte na nášho premiéra. Všímajú si to aj naše bezpečnostné zložky? Sme na to pripravení? Alebo sme boj proti dezinformáciám vymenili za kúsok medenej strechy na Redute? Braňo Závodský sa rozprával s analytikom Slovenskej spoločnosti pre zahraničnú politiku Alexandrom Dulebom.
La storia, purtroppo, è ricca di eventi tristi, sconvolgenti e, in molti casi, atroci. Quello che è successo di fronte al Castello Estense quella notte del 1943 ne è un esempio e, in una delle sue opere meglio riuscite, Bassani ce la descrive, in tutta la sua atrocità. Scopriamo insieme il racconto "Una notte del '43" di Giorgio Bassani.