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Municipality in Tolima Department, Colombia

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libano

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Ecovicentino.it - AudioNotizie
Viaggio apostolico di Papa Leone XIV, oggi ultimo giorno in Libano

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Dec 2, 2025 1:38


Prima la visita all'ospedale psichiatrico de la Croix, poi la preghiera al porto di Beirut. Infine la messa al Beirut Waterfront, prima del suo ritorno a Roma.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 14.00 02.12.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Dec 2, 2025 10:00


I titoli Leone XIV in volo verso Fiumicino, nell'ultimo discorso in Libano cita san Giovanni Paolo II: non siete solo un Paese, ma un messaggio Il Papa ai leader politici: ascoltate il grido dei popoli che invocano pace In mattinata la visita del Pontefice nell'ospedale psichiatrico di Beirut: voi malati siete nel cuore di Dio Conduce: Gianmarco Murroni In regia: Daniele Giorgi

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 08.00 02.12.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Dec 2, 2025


Si conclude oggi il primo viaggio apostolico di Papa Leone XIV in Turchia e Libano. Il pontefice in visita ora all'ospedale “de la croix” di Beirut, poi l'attesa Celebrazione Eucaristica al porto della capitale libanese, già affollato da migliaia di persone Ieri l'incontro di Papa Leone con i giovani libanesi: “Avete il dono del tempo, usatelo per sognare e costruire la pace” E sempre ieri nell'incontro ecumenico e interreligioso il richiamo del Papa a contrastare l'intolleranza, superare la violenza, bandire l'esclusione

Nessun luogo è lontano
Negoziati e corruzione, la settimana decisiva per l'Ucraina

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Dec 1, 2025


Mentre il caso corruzione esplode nei palazzi del potere di Kiev, Zelensky vola a Parigi per incontrare il presidente Macron e il mediatore americano, Steve Witkoff, si appresta a raggiungere Putin a Mosca. Gli ingranaggi della diplomazia si stanno muovendo dunque. Li analizziamo con Davide Maria De Luca, giornalista per Il Domani a Kiev, e con Danilo Ceccarelli, nostro collaboratore a Parigi.Il Papa arriva in Libano. Il senso della visita di Leone XIV con Carlo Marroni, vaticanista de Il Sole 24Ore.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 08.00 01.12.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Dec 1, 2025 10:00


Siate operatori di pace uniti per superare ferite e ingiustizia, così il Papa nel suo primo discorso alle autorità in Libano Questa mattina il Papa sarà al monastero di San Maroun e poi al Santuario di Nostra Signora del Libano, ieri sul volo da Istanbul ai giornalisti ha detto la Turchia ha un ruolo importante per la pace in Medio Oriente e Ucraina Diplomazia ancora a lavoro per la tregua in Ucraina. Ieri l'incontro fra Washington e Kyiv. Oggi Witkoff a Mosca

Inside
Maria Luisa Fantappiè: La visita di Papa Leone XIV in Libano

Inside

Play Episode Listen Later Dec 1, 2025 4:36


Maria Luisa Fantappiè, Responsabile del Programma Mediterraneo, Medioriente e Africa dello IAI, è intervenuta a Il Vicino Oriente, la trasmissione di Radio Radicale condotta da Francesco De Leo. Fantappiè analizza la visita di Papa Leone XIV in Libano e la situazione nella regione.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 14.00 01.12.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Dec 1, 2025 10:00


Leone XIV alla Chiesa libanese: tra le macerie del mondo offrite strade di rinascita Il Papa: prega sulla tomba di San Charbel: protegga il Libano e il suo popolo Prosegue il cammino diplomatico sul piano di pace in Ucraina. Domani l'incontro fra Stati Uniti e Russia.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Papa oggi in Libano, ieri a Istanbul: dai conflitti in Medio Oriente e in Ucraina alle sfide tecnologiche e al clima

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Nov 30, 2025 1:13


Questa mattina al termine della Liturgia Divina, presieduta dal Patriarca Bartolomeo I, nella Chiesa Patriarcale di San Giorgio, a Istanbul, Papa Leone XIV ha citato le sfide che le due Chiese devono affrontare, anche in merito all'uso delle nuove tecnologie, specialmente nel campo della comunicazione e ha parlato poi della minacciosa crisi ecologica.

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Occhi su Gaza, diario di bordo #87

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Nov 29, 2025 2:12


Jenin è il punto da cui si deve partire oggi. Il video che circola da ieri mostra due uomini che escono da un garage con le mani alzate, la maglietta sollevata per mostrare il ventre nudo, nessuna minaccia. Poi li costringono a inginocchiarsi, li colpiscono, li trascinano qualche metro e li finiscono a terra. Le “indagini interne” annunciate da Israele valgono quanto valgono sempre: un tempo morto che serve a spegnere l'attenzione finché il silenzio torna utile. Intorno, la solita claque di ministri che chiama «eroi» i soldati e «terroristi» i cadaveri. Nelle stesse ore, in Cisgiordania, i blindati entrano e escono dai villaggi come fosse un diritto naturale. Arresti a decine, case perquisite, adolescenti portati via di notte. Da Tubas arrivano le immagini delle strade sfondate dai bulldozer e dei corpi feriti sulle barelle improvvisate. È la guerra che continua oltre la guerra, senza tregue ufficiali da sventolare. Fuori dalla Palestina il fronte non si allenta. Nel sud della Siria un raid ha colpito un edificio residenziale causando vittime civili, mentre nel sud del Libano le famiglie restano sospese sotto il rumore costante dei droni. Le mappe diplomatiche parlano di stabilizzazione; la geografia reale racconta un'altra storia, fatta di quartieri sventrati e funerali senza telecamere. E poi c'è la vicenda del sedicenne palestinese-americano liberato ieri dopo mesi di detenzione militare. Esce dimagrito, con la pelle segnata dalla scabbia, dopo un patteggiamento costruito sulle accuse di sempre. La versione ufficiale parla di “ordine pubblico”. Il suo corpo racconta un'altra definizione. Intanto la giornata politica si appunta sul viaggio del papa ad Ankara, sulle parole di Erdogan, sugli appelli alla pace. Belle cornici, ma fragili come carta bagnata se messe davanti alla sequenza di Jenin. È questo il paradosso delle ultime ore: mentre tutti rivendicano un ruolo da mediatori, l'unica immagine davvero nitida è quella di due uomini stesi a terra che non si rialzano più. E forse da lì bisogna ripartire, ogni giorno. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Radio Vaticana con voi
Radio Vaticana con Voi 28.11.2025 - Puntata speciale per il Viaggio Apostolico di Papa Leone XIV in Türkiye e Libano

Radio Vaticana con voi

Play Episode Listen Later Nov 28, 2025 104:02


Dialogo e unità tra i cristiani di tutte le confessioni e poi il tema della pace. Queste le cifre del primo viaggio apostolico di Papa Leone in occasione del 1700° anniversario del Concilio di Nicea. In questa puntata speciale di Radio Vaticana con Voi, precedeuta dalla radiocronaca dell'incontro di preghiera nella Basilica del Santo Spirito ad Istanbul, curata da Rosario Tronnolone, abbiamo seguito la seconda giornata assieme agli ascoltatori e ai loro messaggi, con numerosi ospiti. In ordine di presenza, sono intervenuti: Suor Irene Camilleri, Piccole Sorelle dei Poveri Paolo Pugliese, delegato dei frati cappuccini a Istanbul In radiovisione: Andrea Iacomini, Portavoce Unicef Italia Emmanuel Albano, Coordinatore dell'Istituto Ecumenico "San Nicola" della Facoltà Teologica Pugliese Hanno collaborato i colleghi: Fabio Colagrande, Andrea De Angelis, Pierluigi Morelli, Giulia Zaccardelli, Marco Guerra In conduzione: Silvia Giovanrosa e Francesco De Remigis Tecnici del suono: Damiano Caprio, Daniele Giorgi, Alberto Giovannetti

Nessun luogo è lontano
Guerre e conflitti, le donne e le violenze

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Nov 27, 2025


I dati parlano chiaro: la parità di genere non è ancora stata raggiunta in nessun Paese del mondo e nei contesti difficili, di emergenza e di guerra, le differenze tra uomini e donne si amplificano ulteriormente. In occasione del lancio dell'Atlas "Claiming Space" di WeWorld ne discutiamo con Martina Albini, coordinatrice del Centro studi WeWorld.È denso di contenuti e appuntamenti il viaggio di Papa Leone XIV in Turchia e in Libano. Un primo viaggio ecumenico che si colloca nel solco del lavoro fatto da Papa Francesco, con l'auspicio di un avvicinamento tra Occidente e Oriente. Ne parliamo con Matteo Matzuzzi de Il Foglio e con Carlo Marroni, vaticanista de Il Sole 24Ore.La guerra civile in Sudan tra l'esercito governativo e le milizie RSF del generale Mohamed Hamdan Dagalo, noto come Hemeti, prosegue senza esclusione di colpi. I combattimenti più intensi si concentrano nelle regioni del sud e nord Kordofan, nel Darfur e nelle aree di confine con la Libia. Ne parliamo con Vittorio Oppizzi, responsabile dei programmi di Medici senza frontiere in Sudan e Sud Sudan.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 08.00 27.11.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Nov 27, 2025 10:00


I titoli: Il papa in viaggio per la Turchia (Türkiye), il 5° pontefice in visita nel Paese. Poi la tappa in Libano, in un percorso di promozione di pace e unità. I “cristiani nei contesti di conflitto”. Questo il tema al centro delle intenzioni di preghiera di Leone XIV per il mese di dicembre. Tavolo diplomatico ancora al lavoro per perfezionale il piano di pace statunitense per risolvere il conflitto in Ucraina. Sul campo ancora vittime. Conduce: Paola Simonetti In regia: Alberto Giovannetti

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 14.00 27.11.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Nov 27, 2025 10:00


I titoli: Il Papa è in Turchia. Ankara la prima tappa, poi andra' in Libano. Attentato a Washington. Trump: "E' terrorismo”. Altri 500 militari nella Capitale A Roma la quinta edizione degli Stati generali della natalità. Mattarella: "tema vitale per Italia e Europa" Luca Collodi

Il Mondo
La tregua in Libano è sempre più a rischio. Un caso giudiziario scuote la politica spagnola.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Nov 26, 2025 22:58


Il 23 novembre Israele ha ucciso il capo militare di Hezbollah in un attacco a un edificio alla periferia sud di Beirut, che secondo le autorità libanesi ha causato cinque morti. Con Cyrille Nême, giornalista, da Beirut. ll 20 novembre il procuratore generale spagnolo Álvaro García Ortiz è stato condannato dalla corte suprema a due anni d'interdizione dai pubblici uffici per rivelazione di segreto d'ufficio. Con Mariangela Paone, giornalistaOggi parliamo anche di:Ucraina • "Rifugiati sottoterra" di Vadym Petrasjukhttps://www.internazionale.it/magazine/vadym-petrasjuk/2025/11/20/rifugiati-sottoterraDisco • Víkingur Ólafsson, Opus 109 (Beethoven, Bach, Schubert)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan ZentiCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

Radio Bullets
26 novembre 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Nov 26, 2025 24:10


Gaza, la pioggia allaga le tende degli sfollati. L'Onu parla di collasso senza precedenti. La papamobile di Papa Francesco diventa una clinica mobile per i bambini di GazaUSA e Russia trattano sul piano di pace in Ucraina, che passa da 28 a 19 puntiBrasile, Bolsonaro inizia la pena: 27 anni di carcere per il tentato colpo di StatoStati Uniti, il gruppo venezuelano Cartel de los Soles designato come organizzazione terroristica. Anche alcune sezioni della Fratellanza Musulmana in Libano, Egitto e Giordania verso la stessa classificazioneSudan, nuovi scontri mentre gli Stati Uniti spingono per una tregua umanitariaEtiopia, l'eruzione vicino all'Erta Ale provoca disagi ai voli, ma avrà un impatto minimo sul clima globaleCina, avvertimento a Stati Uniti e Giappone sulla questione TaiwanTaiwan, il presidente annuncia 40 miliardi di dollari in più per la difesaPakistan scivola verso l'autocraziaQuesto e molto altro nel Notiziario Mondo - a cura di Stefania Cingia

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 14.00 26.11.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Nov 26, 2025 10:00


I titoli: - Il Papa all'Udienza generale: Dio sostiene l'umanità anche quando si piega a guerre e discriminazioni. Necessario impegnarsi per un'economia solidale e la cura del Creato - Turchia e Libano attendono il Pontefice per il suo primo viaggio apostolico. Parolin ai media vaticani: in Medio Oriente Leone XIV sarà messaggero di concordia dialogo e pace - Cautela di Mosca sulle proposte di Trump alla pace in Ucraina: aspetti positivi ma alcuni punti richiedono una discussione. Intanto il nuovo piano incassa il sì di Zelensky

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 08.00 26.11.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Nov 26, 2025 10:00


A Nicea un messaggio di unità per i cristiani, in Libano per la pace, così Papa Leone descrive il suo primo viaggio apostolico che inizia domani. E parlando con i giornalisti a castel Gandolfo, Il Pontefice lancia un nuovo appello per il cessate il fuoco in Ucraina La nostra intervista al cardinale Parolin: in Medio Oriente il Papa messaggero di concordia e dialogo In Nigeria liberate 24 studentesse rapite nei giorni scorsi. Il grido dei vescovi locali: “Fermare la violenza che devasta il Paese”

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 14.00 25.11.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Nov 25, 2025 10:00


La Dottrina della Fede pubblica la nota Una caro: la monogamia non è un limite, sposarsi è promessa di infinit Presentato il primo viaggio apostolico di Papa Leone XIV in Turchia e Libano: un evento dalla forte impronta ecumenica Ucraina e Stati Uniti trattano sul piano per la pace in 19 punti: Zelensky chiede un incontro con Trump entro novembre

Radio Bullets
24 novembre 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Nov 24, 2025 20:56


Israele e la tregua che non c'è: colpisce Beirut, ucciso capo militare di Hezbollah mentre muoiono a Gaza in media due bambini al giorno dal cessate il fuoco.Ginevra, pace o resa? Il piano Trump che divide l'Ucraina e l'Occidente.Camerun, l'oppositore in fuga: Issa Tchiroma chiede asilo in Gambia.Nigeria, rapiti oltre 300 studenti: cinquanta riescono a fuggire.Brasile: COP30, il compromesso che brucia: il mondo non rinuncia al petrolio. Il mondo senza Washington: il G20 va avanti.Malesia: stop ai social per i minori di 16 anni. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli Introduzione: l prezzo della pace, l'Occidente davanti allo specchio della propria coscienza.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 08.00 24.11.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Nov 24, 2025 10:00


Accorato appello di Leone XIV al termine dell'angelus: siano liberati subito gli ostaggi rapiti in Nigeria e Camerun Pubblicata la lettera apostolica “In unitate fidei”, Papa incoraggia un rinnovato slancio nell'unità della fede “Costruttivi”, così sono stati definiti i colloqui tra le delegazioni americana e ucraina, svoltisi a Ginevra nel weekend. In Medio Oriente raid israeliani sul Libano, ucciso il capo di Stato Maggiore di Hezbollah

ESC - MustárFM
Italiano: Voci che non tremano - Gaza, i coloni, e il fantasma di Sarajevo

ESC - MustárFM

Play Episode Listen Later Nov 24, 2025 36:25


In questo episodio di Voci che non tremano attraversiamo Gaza, la Cisgiordania, il Libano e Sarajevo per raccontare ciò che la retorica internazionale continua a chiamare “conflitto”, ma che resta un genocidio documentato ogni giorno da droni, testimonianze e rapporti indipendenti.Dalle piogge devastanti che allagano tende e rifugi, agli aiuti umanitari bloccati nonostante un cessate il fuoco che non cessa; dal muro che Israele sta costruendo al confine col Libano, fino ai coloni in Cisgiordania che avanzano come strumento strategico di occupazione.Parliamo dell'inchiesta su Sarajevo: del turismo macabro durante la guerra bosniaca, dei “cecchini per un giorno”, e del modo in cui lo sguardo occidentale continua a feticizzare la sofferenza altrui, allora come oggi.Una puntata politica, diretta, senza neutralità... perché la neutralità, davanti alle violazioni, non è un'opzione.Con una testimonianza audio da Gaza e un focus sulle responsabilità storiche e contemporanee.Perché raccontare è già resistere.LINK UTILI:Piogge e devastazione a GazaRisoluzione Onu su GazaCisgiordaniaTemporary International force in GazaInchiesta sarajevoLibano e il muro oltre la linea bluReport General Assembly UN 07/2025Episodio Scanner Valerio Nicolosi

News dal pianeta Terra
Com'è andata, alla fine, la Cop30

News dal pianeta Terra

Play Episode Listen Later Nov 24, 2025 11:03


combustibili fossili o la riduzione della deforestazione e con grande delusione rispetto alle aspettative iniziali. Piccoli passi in avanti sulla giusta transizione e interesse per una nuova iniziativa che si terrà in Colombia con tutti i paesi che sostengono l'uscita dai combustibili fossili. Per la prima volta si è tenuto un vertice del G20 in Africa, ospitato dal Sudafrica, con un focus sulle disuguaglianze economiche e gli aiuti per la transizione energetica. Israele ha bombardato di nuovo la capitale libanese Beirut uccidendo l'attuale capo militare di Hezbollah, le milizie di cui avevano già ucciso il leader Nasrallah un anno fa. Il cessate il fuoco con il Libano – come quello a Gaza - è decisamente poco rispettato.  Ascolta la puntata speciale appena uscita: Alle Seychelles per far accoppiare i coralli Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it.  Rassegna stampa: Cop30, nell'ultima bozza di accordo non si cita l'uscita delle fonti fossili, Andrea Barolini 

Corriere Daily
Il Piano B per l'Ucraina. Cop30 al ribasso. Israele bombarda il Libano

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Nov 23, 2025 19:28


Mara Gergolet racconta com'è andato il vertice fra Usa, Ue e una rappresentanza di Kiev a Ginevra, dove è stata presentata una proposta alternativa per la pace a quella elaborata da Mosca e Washington. Sara Gandolfi spiega che cosa c'è (e soprattutto che cosa manca) nel documento finale della Conferenza Onu sul clima di Belém. Marta Serafini parla della nuova azione militare dell'Idf, che ha ucciso il numero 2 di Hezbollah.I link di corriere.it:Ecco i 24 punti della controproposta Ue al piano di pace di Trump: «Cessate il fuoco, trattativa che parte dalla linea di contatto, nessuna riduzione della difesa di Kiev»Cop30, cosa prevede la Global Mutirão Decision punto per puntoRaid israeliano a Beirut: ucciso il numero due di Hezbollah

Noticias ONU
La ONU en Minutos 21 de noviembre de 2025

Noticias ONU

Play Episode Listen Later Nov 21, 2025 6:19


Dos niños son asesinados por Israel cada día en Gaza pese al alto el fuego. El plan de paz de Ucrania debe respetar su integridad territorial, dice el Secretario General de la ONU. Un incendio y los combustibles fósiles complican las negociaciones finales de la cumbre del clima.  

Radio Bullets
19 novembre 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Nov 19, 2025 22:54


L'Onu approva il piano di Trump per Gaza. Israele promette di bloccare qualsiasi percorso verso uno Stato palestinese.Libano: raid israeliano su campo profughi, 13 morti.Trump assolve MBS sul caso Khashoggi e sigla maxi-accordi con Riyad.COP30 al bivio: il mondo spinge per uscire dai combustibili fossili.  ONU: Cuba primo Paese al mondo per detenzioni arbitrarie Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli Introduzione: Prigioni occulte: le vite spezzate nel silenzio dell'occupazione

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Occhi su Gaza, diario di bordo #74

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Nov 16, 2025 2:08


16 novembre. A Gaza l'inverno entra dalle fessure. Le tende degli sfollati affondano sotto la pioggia, i bambini raccolgono l'acqua con le mani, l'Unrwa ripete che i rifornimenti per il freddo restano fermi ai valichi e che le restrizioni israeliane violano il diritto internazionale. La tregua sembra un telo bagnato che non regge. A New York si prepara il voto sul piano americano per il dopo-Gaza, mentre la Russia rilancia un testo alternativo che cancella l'autorità di transizione immaginata dagli Usa. In parallelo, l'esercito israeliano lavora già all'ipotesi di un collasso della tregua: un dettaglio che vale più di molte dichiarazioni. Sul fronte nord il Libano porta all'Onu il reclamo contro il muro costruito da Israele, definito una ferita alla propria sovranità. È il segno che la “calma” non ha smesso di scricchiolare. La contabilità dei corpi continua a scorrere su due lati: a Tel Aviv le famiglie tornano in piazza per chiedere il rientro degli ultimi tre ostaggi; a Gaza arrivano altre quindici salme, una lista che supera le trecento e che resta in gran parte senza nome. Lo stesso giorno Abu Mazen compie novant'anni, icona di un'Autorità palestinese che partecipa ai colloqui sulla “fase successiva” da una posizione sempre più laterale. In Italia Tajani ripete la formula del «rafforzare la tregua» e guarda al voto di lunedì, legando l'esito alle scelte di Cina e Russia. La Cisl consegna 553mila euro alla Croce Rossa e richiama l'unico orizzonte possibile, «due popoli, due Stati», mentre nelle città italiane restano i gesti minimi: i ventimila nomi dei bambini di Gaza scritti dai loro coetanei a Brescia; una madre e un bimbo accolti in parrocchia; un blitz per ricordare che il silenzio consuma. L'ambasciatore israeliano in Italia dice che il problema non è il governo, ma l'opinione pubblica. A Gaza, sotto l'acqua, il problema ha un altro nome: sopravvivere alla tregua. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Spazio 70
[438] Speciale Prima Linea. Parlano Donat Cattin, Sandalo e Viscardi

Spazio 70

Play Episode Listen Later Nov 11, 2025 76:35


Diventa un supporter di questo podcast: clicca qui.➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: clicca quiNel primo contributo proponiamo la deposizione di Marco Donat Cattin, ex dirigente dell'organizzazione armata Prima Linea, nel corso di una udienza del processo alla rivista Metropoli (Roma, 21 ottobre 1986). Nel secondo contributo, l'ex Prima Linea Roberto Sandalo parla in qualità di collaboratore di giustizia nel corso di un'udienza del Processo 7 Aprile (1983). Nel terzo e ultimo contributo, il collaboratore di giustizia, ed ex Prima Linea, Michele Viscardi, noto alla stampa come «il killer dagli occhi di ghiaccio», risponde alle domande della Corte nell'ambito di un'udienza del processo 7 Aprile (1984). Si ringrazia Radio radicale per la condivisione dei reperti. Tra i principali temi toccati durante le deposizioni: 1) «Il sequestro Moro? Ci siamo meravigliati dell'impresa e abbiamo cercato di prendere contatti con le Br»; 2) «Dicemmo che non avremmo appoggiato l'operazione Moro»; 3) Sul «comando unificato» Prima linea-Formazioni comuniste combattenti; 4) «La colonna romana? La consideravamo la più movimentista e per questo la più vicina a noi»; 5) Il primo incontro a Roma col bierre Seghetti; 6) Il secondo incontro a Roma con Seghetti e Gallinari; 7) Sulle «difficoltà di comprensione» delle rispettive «terminologie»; 8) Sull'ipotesi di un «aggancio-comune» Br-PL; 9) Sulla rivista Metropoli e il ruolo di Oreste Scalzone; 10) «I Comitati comunisti rivoluzionari? Ci offrirono alcune armi provenienti dal Libano»; 11) L'interesse per la Fiat di Cassino e Napoli; 12) «I primi contatti coi brigatisti? All'inizio del '77, a Torino»; 13) «Prima Linea? Nel '79 ebbe un bilancio di oltre un miliardo di lire»; 14) Sul ruolo delle rapine di autofinanziamento e il reperimento di armi; 15) «Il fine? Era quello di scatenare la guerra civile in Italia»; 16) «Abbiamo confuso il malcontento con la disponibilità di prendere un mitra in mano»; 17) Il corteo del 1° maggio 1977 a Milano; 18) La «ricerca» di un dirigente della Magneti Marelli per sparargli alle gambe; 19) «Oggi mi sono reso conto del nulla che c'era dietro la lotta armata»; 20) «Alessandrini? E' stata una operazione difensivistica»; 

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Occhi su Gaza, diario di bordo #69

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Nov 11, 2025 2:18


Perfino la cosiddetta tregua ha un suono di metallo. Nella notte Gaza City ha sentito i droni, Khan Younis i colpi d'artiglieria: l'agenzia Wafa segnala demolizioni nel quartiere di Zeitoun e mezzi israeliani che sparano a est della città, mentre sulla fascia occidentale i sorvoli non si sono fermati. È un cessate il fuoco che non smette di essere guerra, solo più amministrata e meno dichiarata. I numeri lo confermano. In Egitto è stato annunciato l'allestimento di 16 campi destinati a ospitare fino a 100 mila famiglie palestinesi: uno schema che stabilizza lo sfollamento invece di preparare il ritorno. Dentro Gaza, nuove aree di tende sono state montate nel complesso dei ministeri, oltre 400 strutture aggiuntive, mentre tre convogli di aiuti (circa 50, 30 e 40 camion) hanno raggiunto il nord. È soccorso di sopravvivenza senza un progetto politico di rientro, ricostruzione, autodeterminazione. La “forza di stabilizzazione” che dovrebbe gestire il dopo continua a svuotarsi. Gli Emirati hanno fatto sapere che «probabilmente» non parteciperanno perché manca un quadro chiaro: niente mandato, niente regole d'ingaggio, niente definizione su responsabilità e catena di comando. Non si mandano truppe dentro un vuoto. È un messaggio che vale per tutti i Paesi che finora hanno annunciato, esposto bandiere e poi rimesso le mani in tasca. A nord la situazione resta tesa: nelle ultime ore un'auto è stata colpita nei pressi di Sidone, nel sud del Libano, e a Houla alcuni edifici sono stati distrutti da esplosioni dopo colpi di artiglieria. Il confine resta una frontiera instabile che può riaccendere tutto. Tregua fragile, sfollamento normalizzato, missione senza pilastri: la guerra non scompare, cambia forma e si sposta di stanza in stanza. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
La visita di Abu Mazen in Italia, tra prospettive e incertezze

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later Nov 7, 2025


Il leader dell'autorità nazionale palestinese Abu Mazen è in Italia, e dopo l'incontro di ieri con Papa Leone XIV, oggi i vertici con la Premier Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle Nazioni Unite sono invece cominciate le discussioni informali sulla bozza di risoluzione presentata dagli Stati Uniti, mentre Israele attacca il Sud del Libano. Parliamo di tutto questo insieme a Marco Di Liddo, Direttore del Centro Studi Internazionali. In testa alla classifica delle buone notizie di questa settimana l'impegno dei comuni nella lotta al cambiamento climatico: sono stati piantati tre milioni di nuovi alberi in Italia, mai così tanti. A questo si aggiunge il vertice mondiale dei sindaci di Rio, a cui ha partecipato anche Stefano Lo Russo, sindaco di Torino e Vicepresidente Anci, che sentiamo.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 08.00 07.11.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Nov 7, 2025 10:00


I titoli: Lunedì al via in Brasile la Cop30, Conferenza Onu sui cambiamenti climatici. Ieri pre vertice a Belem dei capi di Stato e di governo. All'Onu pronta la bozza Usa di risoluzione per il futuro di Gaza Chiesta una forza internazionale con il compito di disarmare Hamas. Nuovi attacchi di Israele in Libano. Incontro ieri in Vaticano fra Papa Leone e il presidente dello Stato di Palestina, Mahmoud Abbas. Al centro del colloquio gli sforzi per la fine del conflitto nella Striscia. Conduce: Paola Simonetti In studio: Daniele Giorgi

Incontri ravvicinati
Il futuro che non c'è: intervista a Lama Tauk

Incontri ravvicinati

Play Episode Listen Later Nov 6, 2025 38:09


Lama Tauk è una regista, antropologa visiva, musicista, scrittrice e attivista libanese.Profondamente impegnata in questioni sociali, il suo lavoro esplora la classe sociale, la cultura e le complesse intersezioni tra antropologia, politica, economia e ambiente libanesi. Attraverso il cinema e la musica, cerca di sfidare le ingiustizie, reimmaginando al contempo le narrazioni di identità e resistenza in Libano e in Medio Oriente.Dal 24 al 26 ottobre 2025 ha partecipato al film festival organizzato dall'associazione studentesca universitaria “Femminismi Contemporanei” chiamato “Specchi Radicali”. Un festival dedicato alla proiezione e discussione di opere audiovisive autoprodotte – documentari e videoarte – realizzate da donne, persone LGBTQIA+ e soggettività queer. Il festival nasce con l'intento di dare spazio a voci emergenti e sperimentali, a produzioni dal basso che si distinguono per approcci radicali, decoloniali, transfemministi e queer.Durante il festival, Lama ha portato due dei suoi film: “That May or May Never Be” (30 mins) and “Train Stations; A Loner Journal” (7 mins). In particolare, il primo è èarte di un progetto più ampio per la sua tesi magistrale, che si concentra sulla riscrittura e la reinterpretazione della memoria collettiva libanese, delle storie frammentate del suo passato in nuove narrazioni identitarie plasmate dalle nuove generazioni.

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Occhi su Gaza, diario di bordo #64

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Nov 5, 2025 1:49


La tregua che prometteva silenzio oggi parla con la voce dei feriti. Nella scuola Al-Zahra, trasformata in rifugio, un matrimonio si è concluso tra le urla: quattro bambini colpiti da schegge, dicono i medici locali. Al largo, cinque pescatori sono stati sequestrati, tre di loro fratelli. Accade dentro quella che Israele chiama «yellow line», la fascia che dovrebbe garantire sicurezza ai civili. Ogni giorno ne ride la realtà. A New York, intanto, si scrive il dopo. Gli Stati Uniti hanno presentato una bozza di risoluzione Onu che prevede una forza internazionale di stabilizzazione per Gaza, con mandato di due anni e obiettivo dichiarato di demilitarizzazione. Un «Consiglio di pace» gestirebbe sicurezza e ricostruzione insieme a Egitto, Israele e partner regionali. Nomi già sul tavolo: Indonesia, Azerbaigian, Turchia, Egitto. Ankara avverte che tutto dipenderà dal calendario del ritiro israeliano. La pace, ancora una volta, viene progettata fuori dal luogo in cui dovrebbe vivere. Israele ha consegnato quarantacinque corpi di palestinesi il giorno dopo la restituzione dei resti di tre soldati israeliani. A Kiryat Gat la direttrice dell'intelligence Usa Tulsi Gabbard supervisiona la «fase due» della tregua: Washington come garante, Tel Aviv come custode armata. Sullo sfondo, il parlamento israeliano discute la pena di morte per i terroristi, mentre nel Sud del Libano un'abitazione salta in aria e a Teheran migliaia di persone marciano contro Israele e Stati Uniti. Si chiama “stabilizzazione”, ma odora di commissariamento. A Gaza le bombe si fermano solo per il tempo necessario a cambiare il lessico della guerra. La tregua, come la chiamano nei palazzi, qui resta un verbo al futuro. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Occhi su Gaza, diario di bordo #62

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Nov 3, 2025 1:49


La guerra d'Israele oggi si racconta più dalle mura delle caserme che dal fronte. La procuratrice generale dell'Idf, Yifat Tomer-Yerushalmi, è stata ritrovata viva dopo ore di scomparsa: la stessa che aveva ammesso di aver fatto diffondere il video delle torture su un detenuto palestinese a Sde Teiman. Quel filmato, secondo Netanyahu, sarebbe «l'attacco di propaganda più grave contro Israele». In realtà mostra il punto di rottura dentro l'esercito: quando la legalità implode, la verità filtra dall'interno. Nelle stesse ore, Hamas ha consegnato alla Croce rossa tre corpi di israeliani uccisi, mentre le forze israeliane hanno rivendicato nuovi raid a Gaza City e l'uccisione di un «terrorista». Secondo il movimento palestinese, i morti dopo la “tregua” sono già 236. È una pace amministrata da chi occupa, una tregua con diritto di fuoco unilaterale. Sul fronte nord, Katz annuncia che gli attacchi contro Hezbollah «saranno intensificati», e l'Idf rivendica l'uccisione di quattro miliziani in Libano. Ogni scandalo interno trova una distrazione esterna, ogni verità viene sepolta da un nuovo bombardamento. Intanto i numeri dicono che la guerra economica è totale: l'Organizzazione internazionale del lavoro calcola un crollo del 29 per cento dell'economia palestinese, con Gaza ridotta dell'87 per cento. È la prova che il cessate il fuoco non sospende la distruzione: la prolunga in silenzio, giorno dopo giorno, vita dopo vita. La scena di oggi è questa: una generale costretta a denunciare le torture del suo esercito, tre bare restituite da Hamas, un confine nord che brucia. Israele cerca di difendere la sua reputazione, ma la verità, come sempre, si difende da sola. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Occhi su Gaza, diario di bordo #59

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Oct 31, 2025 1:52


Nel giorno in cui Trump e Xi si scambiano elogi per la “tregua riuscita”, a Gaza si contano altri 104 morti, tra cui 46 bambini, in 24 ore di bombardamenti. È la tregua celebrata nei palazzi: il 29 ottobre Washington parlava di «stabilizzazione» e oggi Axios rivela che gli Stati Uniti lavorano a una “forza internazionale” per gestire il dopoguerra, senza spiegare chi controllerà i territori né chi ricostruirà le case distrutte. Sul terreno la realtà è opposta. Israele ha eretto quasi mille nuove barriere in Cisgiordania dall'inizio della guerra, secondo Peace Now e confermato dall'ANP. Ogni villaggio diventa un'isola, ogni spostamento un atto sospetto. E nel frattempo ottantuno soccorritori turchi restano fermi al valico di Rafah: Israele non ha ancora dato l'autorizzazione all'ingresso dei convogli medici. A nord, nel Libano, un dipendente comunale è stato ucciso a Blida durante un nuovo attacco israeliano. Il presidente Michel Aoun ha ordinato all'esercito di «reagire a ogni incursione», mentre Hezbollah parla di «violazione della tregua». La missione ONU UNIFIL invita alla calma, ma ammette che la linea blu “non regge più”. Nel frattempo, Haaretz diffonde un video di un detenuto palestinese torturato in un centro israeliano: l'IDF annuncia un'indagine “interna”, la prima in due anni. E in Europa crescono le proteste contro le navi israeliane: a Corfù, cittadini bloccano l'approdo di una crociera; a Taranto, la USB denuncia l'arrivo della nave SeaSalvia con “un nuovo carico di morte”. La guerra, intanto, cambia solo tono: meno visibile, più metodica. Mille barriere, convogli bloccati, prigionieri picchiati. È la pace come architettura dell'assedio. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 14.00 27.10.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Oct 27, 2025 10:00


I titoli: Reso noto il programma del viaggio apostolico del Papa in Turchia e Libano: a Istanbul visiterà la Moschea Blu. In Libano preghiera al porto di Beirut. Stamani in Vaticano il premier ungherese Orban Trump a Putin: la Russia 'dovrebbe finire la guerra in Ucraina, giunta al quarto anno, non testare missili' Aperto a Roma il Giubileo del Mondo educativo

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 08.00 22.10.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Oct 22, 2025 10:00


I titoli - Nella notte attacco aereo russo su Kyiv e altre città ucraine: almeno 2 morti. Il presidente americano Trump: vedo ancora la possibilità di un cessate il fuoco - Gaza: “La tregua è concreta, sono ottimista sulla pace”. Così il vicepresidente Usa Vance in missione in Israele. Pressioni su Hamas e Netanyahu per rispettare gli accordi - Papa Leone sarà in Libano e in Turchia per il suo primo viaggio apostolico dal 30 novembre al 2 dicembre: "E' un messaggio di pace, riconciliazione e democrazia per tutto il Medio Oriente”, dice monsignor Khairallah, vescovo di Batroun dei Maroniti, ai media vaticani In conduzione: Francesco De Remigis In regia: Gabriele Di Domenico

Radio Bullets
17 ottobre 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Oct 17, 2025 24:10


Israele e Palestina: Trump minaccia Hamas: “Se non si disarma, li uccideremo”.   Yemen: ucciso il capo di stato maggiore degli Houthi in un raid israeliano.Kenya: caos e morti ai funerali di Raila Odinga.Perù: un morto e decine di feriti nelle proteste contro il nuovo presidente Jeri.Trump e Putin verso un vertice a Budapest per fermare la guerra in Ucraina, ucciso un giornalista. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli e con Elena Pasquini in collegamento dal Libano. Introduzione: Quando il mare tace, la verità continua a navigare

Radio Bullets
15 ottobre 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Oct 15, 2025 24:25


Madagascar, la rivolta dei giovani rovescia Rajoelina: il presidente in fuga dopo il golpe militare.Israele e Palestina: Hamas riafferma il controllo nella caotica Gaza.Venezuela e Stati Uniti: nuovo attacco in mare, sei morti.Nuovi scontri a fuoco tra eserciti di Pakistan e Afghanistan.Messico, il fiume inghiotte i villaggi: almeno 64 morti e centinaia di migliaia di sfollati nel cuore del Paese  Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli con Elena Pasquini in collegamento dal LibanoIntroduzione: Gaza: il marketing della pace

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
Occhi su Gaza, diario di bordo #41

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Oct 12, 2025 2:19


Molti giornali, festanti e sconnessi dalla realtà perché offuscati dalla propaganda di pace – che poi è solo propaganda di guerra vestita di bianco – raccontano che gli abitanti di Gaza starebbero “tornando a casa”. Le foto che accompagnano quei titoli mostrano volti smarriti. Ma no, non ci sono case: Gaza in macerie, appunto. Dopo quasi due anni di assedio e bombardamenti, oltre 191.000 edifici sono stati distrutti o gravemente danneggiati, più del 92 % degli alloggi; il 92 % delle strade primarie è in rovina. Sessantasettemila palestinesi, per lo più civili – compresi migliaia di bambini – hanno perso la vita e circa 170.000 sono rimasti feriti. Oltre l'80 % delle terre agricole è stato distrutto o reso inaccessibile; scuole, ospedali e siti culturali giacciono a terra. Solo 14 ospedali su 36 restano parzialmente operativi. Questa sarebbe la legittima difesa di chi oggi reclama di costruire la pace. Mentre l'Europa applaude al cessate il fuoco come se fosse la fine di una guerra, le bombe cadono sul Libano. Ieri i raid israeliani hanno colpito Tiro e Baalbek, con vittime civili e infrastrutture ridotte in cenere. È la stessa musica, cambiato solo il fronte: il suono della “pace” è quello delle esplosioni. Da Israele arriva intanto la notizia che due medici palestinesi non saranno rilasciati: il dottor Hussam Abu Safiya, pediatra e direttore dell'ospedale Kamal Adwan, arrestato insieme a 240 tra medici, infermieri e pazienti, e il dottor Marwan al-Hams, responsabile degli ospedali da campo. Nelle stesse ore in cui la propaganda celebra la “ricostruzione”, i testimoni italiani rientrati da Israele raccontano violenze e abusi subiti nei centri di detenzione: pestaggi, privazione del sonno, sequestri di telefoni e documenti. A Gaza, la protezione civile continua a scavare sotto le macerie: trentacinque corpi recuperati nelle ultime ore, diciannove solo a Gaza City. Le immagini mostrano famiglie che camminano sulle rovine delle proprie case, con lo sguardo fisso sull'orizzonte: nessuno di loro sa dove dormirà stanotte. La ciurma di terra ha un solo imperativo: tenere la rotta e gli occhi dritti su Gaza. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 14.00 07.10.2025

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Oct 7, 2025 10:00


Annunciato il primo viaggio apostolico di Papa Leone XIV: sarà in Turchia e in Libano dal 27 novembre al 2 dicembre. Pubblicato anche il messaggio per la GMG del 2025: Siate missionari di Cristo nel mondo Il 7 ottobre di due anni fa l'attentato di Hamas in Israele e l'inizio della guerra a Gaza. Parolin: inaccettabile ridurre le persone a vittime collaterali.

Noticias ONU
La ONU en Minutos 1 de octubre de 2025

Noticias ONU

Play Episode Listen Later Oct 1, 2025 4:35


Desde el inicio de la guerra, 151 niños han perdido la vida en la Franja de Gaza debido a la desnutrición aguda. Entre ellos estaba Jana, una niña de 9 años. Al menos 103 civiles han muerto en ataques israelíes en Líbano desde el alto el fuego. “Si los Estados miembros quieren que la ONU funcione deben pagar” sus cuotas, dice la presidenta de la Asamblea General

Smooth Brain Society
EJOP #2. Emotion Regulation via Attentional Deployment - Dr. Daniel Rojas Libano

Smooth Brain Society

Play Episode Listen Later Sep 18, 2025 60:07 Transcription Available


Join us in this insightful episode as we dive into the world of emotion regulation and attentional deployment with Dr. Daniel Rojas Líbano of Universidad Diego Portales. Santiago, Chile. Discover how shifting focus can influence emotional responses and explore the implications of these findings in real-world applications. Perfect for psychology enthusiasts and anyone curious about the science behind our emotions. Don't miss out on this engaging conversation! Read the entire research paper here!https://ejop.psychopen.eu/index.php/ejop/article/view/15803/15803.htmlSupport the showSupport us and reach out!https://smoothbrainsociety.comhttps://www.patreon.com/SmoothBrainSocietyInstagram: @thesmoothbrainsocietyTikTok: @thesmoothbrainsocietyTwitter/X: @SmoothBrainSocFacebook: @thesmoothbrainsocietyMerch and all other links: Linktreeemail: thesmoothbrainsociety@gmail.com

Corriere Daily
Israele attacca Unifil. Volonterosi a Parigi. Google se la cava

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Sep 3, 2025 21:24


Andrea Nicastro parla delle reazioni (nazionali e internazionali) dopo l'attacco di droni contro la Forza di interposizione dell'Onu in Libano, attualmente guidata dall'Italia. Stefano Montefiori presenta il nuovo vertice della coalizione, incentrato sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina in caso di cessate il fuoco. Michela Rovelli spiega la sentenza di un giudice federale Usa che non costringerà il gigante del tech a vendere Chrome.I link di corriere.it:Droni israeliani attaccano i caschi blu dell'Unifil in LibanoI Volonterosi si riuniscono a Parigi: «Pronti ad assumerci le nostre responsabilità, aspettiamo gli Usa»Google non deve vendere Chrome, ma dovrà condividere i dati di ricerca con la concorrenza

Prima Pagina
29 agosto: Meloni: Putin vuole la guerra; Iran, nuove sanzioni ; Elezioni, spunta Vendola

Prima Pagina

Play Episode Listen Later Aug 29, 2025 10:45


E dopo la drammatica situazione in Ucraina parliamo di politica e di accordi per le elezioni amministrative con l'analisi di Andrea Bulleri, quindi andiamo a Libano con l'inviato Lorenzo Vita e lo scenario dopo il ritiro delle truppe Onu, per le storie di sport ci spostiamo in Olanda con Massimo Boccucci.

Laser
Giordania: l'isola di stabilità in Medio Oriente

Laser

Play Episode Listen Later Jul 16, 2025 22:35


® Anche se ha subito un inevitabile contraccolpo economico e diplomatico dalla guerra a Gaza e dalla crisi in Siria, la Giordania resta un'isola di stabilità in un Medio Oriente turbolento. Legata a Israele da un trattato di pace sottoscritto nel 1994, ha oltre il 60 percento di cittadini di origine palestinese su una popolazione di undici milioni di persone, gran parte delle quali stanno vivendo in prima persona il massacro in corso a Gaza. Nell'ultimo anno e mezzo la monarchia hashemita guidata da re Abdallah II di Giordania si è mossa in una situazione molto difficile, da un lato condannando Israele e facilitando l'accesso agli aiuti a Gaza, dall'altro ha lasciato però intatti i rapporti con Tel Aviv e Washington fondati su accordi politico-militari di lunga data.Alla fine di gennaio Amman ha sottoscritto anche un nuovo partenariato strategico con l'Unione Europea, un accordo che conferma, una volta di più, che il Paese sulla sponda orientale del fiume Giordano è il partner più affidabile di Bruxelles in Medio Oriente. In questo reportage che ci ha portati dalla capitale Amman all'entità economica autonoma di Aqaba, affacciata sul Mar Rosso, abbiamo cercato di comprendere come ha fatto la Giordania a mantenere una stabilità invidiabile e una buona condizione economica interna considerando che confina con aree di grande crisi come la Siria, il Libano, l'Iraq e la Palestina.Prima emissione: 8 maggio 2025

24 Mattino
La giornata in 24 minuti del 30 giugno

24 Mattino

Play Episode Listen Later Jun 30, 2025


L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Ora che la guerra tra Israele e Iran è finita, il Medio Oriente torna a guardare ai focolai di crisi ancora accesi. Su tutti Gaza dove si continua a morire di fame, ma anche al Libano dove continua la missione delle Nazioni Unite che coinvolge circa 1000 soldati italiani. Ne parliamo con Andrea Tenenti, portavoce UNIFIL.

Esteri
Esteri di venerdì 20/06/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 20, 2025 28:17


1) Guerra Iran – Israele. A Ginevra iniziati i colloqui tra Teheran e ministri europei sul nucleare, mentre Tel Aviv avverte l'esercito di prepararsi ad una guerra lunga. Decine di migliaia di persone in piazza in Iran, Iraq e Libano contro Israele. (Francesco Giorgini, Paola Rivetti - Univ. di Dublino) 2) A Gaza una siccità causata dall'uomo. L'Unicef denuncia la situazione umanitaria nella striscia, dove sempre più bambini rischiano di morire di fame e di sete. (Andrea Iacomini - Unicef) 3) La Spagna dice no. Il governo Sanchez si oppone all'aumento al 5% della spesa per la difesa per i paesi NATO. “E' incompatibile con la tenuta del welfare” dice Madrid. (Giulio Maria Piantedosi) 4) India, il governo Modi stringe la morsa discriminatoria contro la popolazione Musulmana. New Delhi accusata di deportare cittadini di religione islamica in Bangladesh. (Sara Farinella, Nicola Missaglia - ISPI) 5) Mondialità. La scomparsa del diritto internazionale e il ritorno alla politica di potenza. (Alfredo Somoza)

Esteri
Esteri di venerdì 06/06/2025

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 6, 2025 26:15


1) Eid di sangue a Gaza e in Libano. Nel primo giorno della festa del sacrificio, Israele bombarda Beirut e continua a colpire la striscia. (Chawki Senouci, Mauro Pompili) 2) “Complicità in genocidio”. La procura anti terrorismo francese apre un'inchiesta nei confronti di franco-israeliani sospettati di aver partecipato ad operazioni di blocco degli aiuti umanitari a Gaza. E' la prima volta per un paese europeo. (Francesco Giorgini) 3) Il silenzio complice del Marocco sulla Palestina, le esercitazioni militari con Tel Aviv e le preoccupazioni della Spagna per il Sahara Occidentale. (Giulio Maria Piantedosi) 4) Guerra in Ucraina, arriva la vendetta di Mosca. Nella notte colpito con un pesante bombardamento la capitale Kiev. (Piero Meda - We World) 5) Il carattere mitologico della politica americana. Lo scontro Trump – Musk mostra il carattere irrazionale e millenarista di una democrazia svuotata che soggioga invece di liberare. (Roberto Festa) 6) Mondialità. L'inadeguatezza delle potenze del passato davanti alla realtà. (Alfredo Somoza)

Noticias ONU
La ONU en Minutos 28 de marzo de 2025

Noticias ONU

Play Episode Listen Later Mar 28, 2025 5:09


Los ataques de Israel en Gaza “llevan el sello distintivo de los crímenes atroces”.La responsable de la ONU en el Líbano ha expresado su preocupación por el “intercambio de fuego a través de la Línea Azul”.Un gran terremoto, de 7,7 grados, ha sacudido Myanmar, con temblores que se han sentido en Tailandia y Bangladesh.