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Di segni e di forme - Architetti e designer italiani si raccontano
Metà svizzero, metà italiano: è così che si sente Mario Botta, uno degli architetti più influenti della scena internazionale. Rigoroso nella forma ma libero nella visione, il suo percorso attraversa confini geografici e culturali, dalla Svizzera all’Italia, dai grandi maestri dell’architettura alle opere iconiche che hanno segnato il nostro tempo.Dopo una formazione a Milano e Venezia, Botta sviluppa uno stile unico e riconoscibile, che trova espressione nei luoghi della cultura e della spiritualità. Dalle biblioteche al MOMA di San Francisco, dal Mart di Rovereto fino a chiese, sinagoghe e moschee. La sua architettura è un costante dialogo tra memoria e innovazione.In questo episodio, Chiara Albicocco ci accompagna alla scoperta della visione di un uomo che, con carta e matita, ha ridato splendore a edifici simbolici, come il Teatro alla Scala di Milano. Un racconto pacato e ispirante, alla scoperta dei progetti che hanno illuminato la sua brillante carriera.
Let me take you on a trip to the old country, back to 1843. Thats where our story today starts. Nestled in the Tennessee landscape is Old Dominick. This was an excellent episode with Clark. Hope you find value in it. And we have a coupon code to use you wanna buy a bottle for yourselfhttps://bit.ly/od-whiskey-shaman code: whiskeyshaman25Olddominick.comTexaswhiskeyfestival.comBadmotivatorbarrels.com/shop/?aff=3https://www.instagram.com/zsmithwhiskeyandmixology?utm_source=ig_web_button_share_sheet&igsh=ZDNlZDc0MzIxNw==1843Domenico Canale is born in San Pietro di Rovereto on the Italian Riviera. A year after his birth, three of his mother's brothers leave for America, settling in Memphis, where they start a successful wholesale grocery business that includes liquor and wine.1859DOMENICO CANALE ARRIVES IN AMERICASixteen-year-old Domenico Canale sails for America, landing in New Orleans after a 65 day-long voyage. From there, he travels up the Mississippi to Memphis, Tennessee where he worked for his uncle, Abraham Vaccaro, running a modest fruit cart up and down the streets of Memphis.1866Canale formally establishes food wholesaler D. Canale & Co., and sets up operations in a warehouse at 8 Madison St. near Front. Among its offering is a whiskey, sold in ceramic jars and bottles, that Canale names Old Dominick.1880Canale develops the Dominick Toddy, a bourbon-based cordial with fruity overtones that must have spoken to the former fruit stand operator. It was described as the “one of which we are the proudest” and its label featured the now iconic Dominicker Rooster.1919Just three days before the ratification of the 18th Amendment to the United States Constitution, better known as Prohibition, Domenico Canale passes away at the age of 75 in his Midtown home.1921During Prohibition, Domenico's eldest son, John Dominick Canale, expanded D. Canale's food and product operations. With distribution up and down the Mississippi from Chicago to the Gulf of Mexico, as far east as Atlanta, and west into Indian Territory, it was one of the largest grocery distributors in the region.1933By the time Prohibition was repealed in 1933, D. Canale and Company was operating the largest refrigerated warehouses in Memphis, which caught the attention of Anheuser-Busch. Most beer at the time was unpasteurized and had to be refrigerated, as a result of their refrigeration and an established distribution footprint, D. Canale was awarded exclusive regional distribution rights for Anheuser-Busch beers.1965A young John D. Canale, Jr. becomes President of D. Canale following his father's untimely death. A graduate of Yale and a Lieutenant in the Navy, John D., known by many as “The Bear”, led D. Canale into some of its most prosperous years by diversifying into institutional food and banking. He conceived of the company bywords, “Quality Products, Quality Service, by Quality People,” which we remember to this day.1982John D. Canale Jr and his wife, Peggy, had two sons; John D. Canale III and Chris W. Canale. Planning for future generations, John D. Canale Jr. spun both the food business and the beer business out from under the parent company D. Canale and Company in 1982, thereby creating D. Canale Food Services, Inc., and D. Canale Beverages, Inc.1999After 125 years of continuous operation, D. Canale Food Services is sold. At the 125th Anniversary celebration, a grateful John D. Canale Jr. reminded his friends, family, customers, and the company's hundreds of employees that “Quality and Service are remembered long after the price is forgotten.” With the beverage industry trending towards craft beer, wine and spirits, the family sold D. Canale Beverages at its peak in 2010.
Giorgio Gizzi "Inventario della nostalgia"Edizioni Atlantidewww.edizioniatlantide.it“La memoria è un inciampo, come vorrebbero le pietre in metallo posate davanti alle case dove vissero le vittime della Shoah: un ostacolo in cui cadi e ricadi nel corso della vita, un vecchio argento di famiglia da lucidare strofinandolo di buona lena con un panno imbevuto di Sidol dall'odore ferroso e giallastro, tanto che si è ossidato a lasciarlo lì, senza cura alcuna. La memoria richiede un'attenzione costante e i ricordi richiedono rispetto. La memoria prende tempo mentre indietro nel tempo ti porta. La memoria è una corda che si logora, ma non si spezza. La memoria ti rammenta che appartieni a una storia, che tu stesso non sei che il mucchio di storie che ti hanno raccontato e a cui hai voluto credere e che finiscono con l'essere tutto ciò che possiedi. Di lucidare i ricordi e nessuno con cui confrontarli: io ne ho fatto una passione malinconica e mi accorgo che mi piace perfino, anche se fa bene e male insieme, starmene solo abbracciato alla memoria mia”.Tra romanzo e memoria, Inventario della nostalgia è un libro affascinante, inusuale e coraggiosamente personale, al cui centro ci sono un tempo e un mondo che non esistono più̀ – l'Italia e Roma tra gli anni Sessanta e i primi Ottanta – e insieme un racconto di formazione ambientato in una famiglia che si dissolve. Il bambino protagonista, nato nell'anno del boom demografico italiano, scopre suo malgrado come si fa a vivere senza più̀ l'amore del padre e senza più̀ quelle sicurezze economiche e familiari che ha conosciuto fin dalla propria nascita e che un giorno come un altro, insieme alla figura paterna, si diradano improvvisamente, lasciando solo un'assenza e l'ombra di un tempo che non tornerà̀, se non nella nostalgia e nel ricordo.Giorgio Gizzi è nato a Roma nel 1964. È stato reporter e poi è diventato libraio. Ha diretto librerie in Italia e all'estero, indipendenti e di catena, adesso è titolare dell'Arcadia di Rovereto. Appassionato lettore e viaggiatore, si occupa della formazione di nuovi librai, organizza rassegne culturali ed è il direttore editoriale della rivista «Risguardi». È autore de Gli introvabili. Alla ricerca di libri perduti, pubblicato da Manni nel 2021. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare a pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Silvia Turato"Il viaggio del divano letto"Pierre JourdePrehistorica Editorewww.prehistoricaeditore.itAlla morte della madre, che non l'aveva mai davvero amata, riceve in eredità un divano letto particolarmente brutto. Incarica quindi i due figli e la nuora di trasportare la reliquia dalla banlieue parigina fino alla casa di famiglia, in Alvernia – nel cuore del Massiccio Centrale. Durante questa traversata della Francia in furgone, i tre accompagnatori si scambiano ricordi mentre altri oggetti, non meno ridicoli e ingombranti del divano, finiscono per occupare un posto determinante. Tramite la storia del divano e di questi oggetti è tutta la storia della famiglia a essere raccontata, così come la relazione stretta e conflittuale tra i due fratelli. Ruotando attorno alla figura della madre, prende corpo una narrazione giubilante, ora esilarante ora feroce nella descrizione di certe nevrosi familiari, colma di ruvida tenerezza, di comica collera, d'irridente erudizione.Pierre Jourde è nato nel 1955 a Créteil, ma da bambino usava passare le vacanze nella casa di famiglia, situata nella remota regione dell'Auvergne, fra le montagne di cui narra Paese perduto. Nel panorama letterario francese è una delle voci più autorevoli, probabilmente la più schietta e coraggiosa in assoluto. Autore del fortunato blog letterario Confitures de culture, Pierre Jourde si è sempre distinto per la sorprendente varietà di ispirazione, che gli ha permesso di spaziare dal romanzo al racconto, per arrivare all'autobiografia, alla poesia, al saggio filosofico e alla critica letteraria. Nel corso degli anni ha ottenuto numerosi premi, tra cui spiccano il RENAUDOT DES LYCÉENS, il GRAND PRIX THYDE MONNIER DE LA SGDL, il PRIX VALÉRY LARBAUD, il PRIX VIRILO, il PRIX VIALATTE e il prestigiosissimo GRAND PRIX DE L'ACADÉMIE FRANCAISE; questo testo in particolare gli è valso il PRIX GÉNÉRATION DU ROMAN. Fondatore della rivista culturale “Hespéris”, è docente di letteratura francese presso l'Università di Grenoble III. In Francia, è attualmente pubblicato dalla celeberrima casa editrice Gallimard. Paese perduto è la prima opera di Pierre Jourde pubblicata in Italia.La traduzioneSilvia Turato si occupa di editoria da una decina d'anni, collaborando con diverse case editrici. Dopo aver ricoperto quasi tutti i mestieri del libro, ha scelto di dividersi stabilmente tra il lavoro di traduttrice e quello di libraia all'Arcadia di Rovereto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nella 133° puntata di Illuminismo Psichedelico, andata in scena dal vivo l'8 novembre 2024 allo Smart Lab di Rovereto, torna con noi Michele Metelli, psicologo e fondatore di Holotropic Italy. Con Michele stavolta abbiamo parlato delle ombre che si allungano nel momento del crepuscolo del Rinascimento Psichedelico, e allungandosi ci consentono di vederle. E sono ombre legate a dilemmi di natura morale ed etica, in parte anche favoriti dal contesto di fatto, in cui il proibizionismo ancor oggi crea un sottobosco underground, con tutti i relativi rischi del caso. Da chi fa cerimonie senza riuscire a garantire al meglio la sicurezza dei partecipanti, ai terapeuti che magari provano a fare di nascosto terapie assistite con sostanze senza poter correttamente azionare il paracadute della supervisione, fino a rischi che si scorgono in contesti anche legali, come quelli dei trial dove magari avvengono in ogni caso abusi, o ancora al modo surrentizio in cui le case farmaceutiche provano a speculare modificando la struttura di molecole che provengono dalle piante sacre. Dovunque ci sia potere c'è un rischio legato a diversi piani etici, tenerli sotto controllo è la sfida che deve affrontare la psichedelia nei prossimi anni.
Understanding factors that make each person with autism different has been a challenge, affecting diagnosis, interventions and the way we think about autism in general. Researchers at Istituto Italiano di Tecnologia, Rovereto, Italy, used computers to see how language, intellectual ability, motor and adaptive functioning grouped individuals into different categories. It turns out there are … Continue reading "Factors That Influence Heterogeity and How"
Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata. Protagonisti gli ospiti e gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervenite in diretta via WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Sofiia Yaremchuk, maratoneta ucraina naturalizzata italiana , primatista italiana di Maratona; Marco Marsilli, reggente della Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto; Don Marco Saiani, vicario di Zona del vescovo Lauro Tisi (da Ala a Trento) Giulia Robol, Sindaco di Rovereto; Fabrizio Paternoster, tesoriere della Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto; Elena Albertini, consigliere di Reggenza e membro del Comitato esecutivo della Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto; Arianna Miorandi, Assessora alla cura e al benessere sociale del Comune di Rovereto e consigliera di Reggenza della Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto; Francesco Bocchetti, direttore deil'Associazione Trentini nel mondo; Micol Cossali, assessora alla promozione artistica e culturale e al turismo del Comune di Rovereto; Pietro de Martin Topranin, primo consigliere politico della Rappresentanza permanente della Repubblica italiana alle Nazioni Unite; Giuseppe Zaffuto, portavoce del Consiglio d'Europa; Oksana Kalynychenko, membro del personale di accoglienza della Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto; Cinzia Zaus, membro del personale di accoglienza della Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto; Paolo Aldi, fotografo. Conducono Andrea De Angelis e Silvia Giovanrosa, con Giancarlo La Vella e Marcello Filotei in diretta da Rovereto A cura di Andrea De Angelis, Silvia Giovanrosa, Giancarlo La Vella e Marcello Filotei Hanno collaborato i colleghi Marina Tomarro, Luca Collodi, Olivier Bonnel e Gianmarco Murroni Tecnici del suono Gustavo Messina e Bruno Orti
Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata. Protagonisti gli ospiti e gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervenite in diretta via WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Marcelo Garcia della Costa, Capo dell'Unità di risposta alle emergenze e aiuti umanitari CESVI, più volte a Gaza in questi mesi di guerra; don Andrea Vena, Officiale del Dicastero per la Comunicazione; Mauro Marcantoni, storico; Pietro Monti, ex reggente della Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto; Lorenzo Saiani, vicereggente della Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto; Paolo Mirandola, segretario della Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto; Giampaolo Daicampi, maestro del Minicoro di Rovereto. Conducono Andrea De Angelis e Stefania Ferretti, con Giancarlo La Vella e Marcello Filotei in diretta da Rovereto A cura di Andrea De Angelis, Stefania Ferretti, Giancarlo La Vella e Marcello Filotei Hanno collaborato i colleghi Marina Tomarro, Roberta Barbi, padre Adrian Danca e Gianmarco Murroni Tecnici del suono Gustavo Messina e Bruno Orti
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone L'assicurazione clima, Europa e Ucraina, l'attacco di Israele in Libano. Seconda edizione di Wired Next Fest Trentino, dal 27 al 29 settembre a Rovereto, il più grande evento gratuito dedicato a Innovazione, Tecnologia, Scienza e Cultura. Tema di quest'anno: "impossibile". 180 ospiti, 100 eventi. Ne abbiamo parlato con Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia. Compleanno speciale per l'autostrada A8: l'arteria lombarda che collega Milano a Varese compie 100 anni. Ne abbiamo parlato con Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l'Italia. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Ludo Marafini.
Un des cornistes canadiens les plus actifs, le montréalais Louis-Philippe Marsolais s'impose depuis plus de 20 ans sur les scènes de partout dans le monde. Il partage sa vie musicale entre le solo, la musique de chambre et l'orchestre. Sa carrière de soliste démarre lorsqu'il devient, en 2005, lauréat de trois prix au prestigieux concours de l'ARD de Munich. Ces prix s'ajoutent à la longue liste de récompenses obtenues lors des concours internationaux de Genève, Trévoux et Rovereto. Depuis, il s'est produit comme concertiste avec plusieurs orchestres au Canada et aux États-Unis et à travers l'Europe. Louis-Philippe est cor solo de l'Orchestre Métropolitain depuis 2009 et un collaborateur fréquent des Violons du Roy et de l'Orchestre de chambre I Musici de Montréal. Il est aussi très actif en tant que chambriste. Avec le quintette à vent Pentaèdre, dont il est membre depuis 2003, il se produit à travers le Canada, les États-Unis, l'Europe et le Moyen-Orient. Ses nombreux enregistrements, tant en solo et en musique de chambre qu'au sein de l'orchestre, ont été applaudis par la critique et se sont vu décerner plusieurs prix. Musicien curieux, il s'intéresse à toutes les époques musicales. Ainsi, son expertise au cor baroque et au cor naturel l'amène à se produire avec plusieurs ensembles de musique ancienne, et sa virtuosité sur cor moderne a inspiré de nombreux compositeurs à écrire des œuvres qu'il a créées. Louis-Philippe Marsolais est professeur agrégé à la faculté de musique de l'Université de Montréal. Il enseigne aussi à l'Académie du Domaine Forget et est président de l'Association québécoise du cor depuis sa fondation, en 2013. Instagram :https://www.instagram.com/laprescriptiondrfred/?hl=frFacebook :https://www.facebook.com/people/La-prescription-avec-Dr-Fred-Lambert/100078674880976/ Hébergé par Acast. Visitez acast.com/privacy pour plus d'informations.
Vittorio Sgarbi"Arte e Fascismo"La nave di Teseowww.lanavediteseo.eu"Libri a Castello" Racconigi (Cuneo)Martedì 10 settembre, ore 21:00Vittorio Sgarbi presenta il libro “Arte e Fascismo” (La nave di Teseo).“Un ventennio. Vent'anni del Novecento, dalla marcia su Roma nell'ottobre 1922 al drammatico epilogo della seconda guerra mondiale nel 1945, che sono stati giudicati dalla storia come il momento più triste del secolo che abbiamo alle spalle. Gli stessi anni, nell'arte, sono il tempo di ‘Valori Plastici', di ‘Novecento', del gruppo di artisti che si raccoglie attorno a Margherita Sarfatti. Una tale ricchezza di esperienze, autori, circoli che ha fatto dire a una grande studiosa, Elena Pontiggia, che ‘gli anni trenta non sono un decennio, mi fanno pensare a un secolo'.”Vittorio Sgarbi segue il filo dell'arte in una storia che inizia prima del Fascismo, che dentro il ventennio cresce, e dopo il Fascismo viene spazzata via insieme alla naturale condanna del regime. Sgarbi distingue l'espressione artistica dal potere e per questo, a fianco di de Chirico, Morandi, Martini, salva dall'oblio Wildt, Guidi, la grande stagione dell'architettura e della grafica, ma anche Depero, il Futurismo e oltre, fino alla rivelazione di due scultori formidabili mai apparsi all'onore della critica, Biagio Poidimani e Domenico Ponzi.“Un crocevia di dimenticanze e di rimozioni ha reso difficile la ricostruzione dello stato dell'arte durante il Fascismo. Ci sono voluti decenni, ma alla fine la verità storica si impone. Per capire chi siamo stati, come siamo stati e a quale storia apparteniamo.” (Dalla prefazione di Pierluigi Battista)Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara. Critico e storico dell'arte, professore ordinario di Storia dell'arte, accademico di San Luca, ha curato mostre in Italia e all'estero. È sottosegretario alla Cultura, prosindaco di Urbino, presidente del MART di Rovereto, presidente della Fondazione Canova di Possagno, presidente di Ferrara Arte, commissario per le arti di Codogno, presidente del MAG – Museo dell'Alto Garda e presidente della Fondazione Cavallini Sgarbi che conserva le sue opere. Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54a Biennale d'Arte di Venezia. La serie di volumi dedicata al Tesoro d'Italia, una storia e geografia dell'arte italiana, comprende Il tesoro d'Italia. La lunga avventura dell'arte (2013), Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo (2014), Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio (2015), Dall'ombra alla luce. Da Caravaggio a Tiepolo (2016), Dal mito alla favola bella. Da Canaletto a Boldini (2017), Il Novecento. Volume I: dal Futurismo al Neorealismo (2018), Il Novecento. Volume II: da Lucio Fontana a Piero Guccione (2019). Tra le sue pubblicazioni più recenti, La Costituzione e la Bellezza (con Michele Ainis, 2016), Leonardo. Il genio dell'imperfezione (2019), Caravaggio. Il punto di vista del cavallo (nuova edizione 2021), Ecce Caravaggio. Da Roberto Longhi a oggi (2021), Raffaello. Un Dio mortale (2022), Canova e la bella amata (2022), Roma (nuova edizione 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Fabrizio Gavosto"Festival Mirabilia"www.festivalmirabilia.itAlba: 26-28 luglioPiozzo: 30-31luglioSavigliano: 3-4 agostoVernante: 8-11 agostoBusca: 22-25 agostoCuneo: 28 agosto - 1° settembre“Oh, una tempesta sta minacciandoproprio la mia vita oggiSe non trovo riparoOh yeah, scomparirò“GIMME SHELTER (ROLLING STONES, 1969)GIMME SHELTERXVIIIma edizione di Mirabilia International Circus & Performing Arts FestivalIdeato e organizzato dall'Associazione IdeAgorà con la direzione artistica di Fabrizio Gavosto. Un'edizione che titola come l'ottavo album inglese dei Rolling Stones, pubblicato il 29 novembre del 1969: Gimme shelter.Mirabilia inizia il 26 luglio le sue date “On the Road” con l'appuntamento di Alba, e poi Savigliano, Vernante e Busca per terminare nella città di Cuneo che accoglierà Mirabilia The Festival dal 28 agosto all'1 settembre con un cartellone di grande rilevo internazionale.Nel 2024 Mirabilia compie diciotto anni…e si sa: i 18 si festeggiano! Un cartellone di grandi Compagnie nazionali e internazionali, grandi spettacoli, e una programmazione di articolati percorsi di scoperta delle aree più innovative delle performing arts.La XVIIIma edizione del Festival invaderà dunque la meravigliosa città di Cuneo dal 28 agosto all' 1 settembre 2024 “occupando” come sempre molteplici spazi (non solo nel centro storico): cortili, vie, piazze, tendoni, site specific, giardini, sale,…) e sarà preceduta, come già nelle passate edizioni, da Mirabilia “On the road”: prima tappa nella “capitale delle Langhe”, Alba, dal 26 al 28 luglio nel suggestivo Cortile della Maddalena; si prosegue al “Baladin Open Garden” di Piozzo dal 30 luglio al 2 agosto; quindi a Savigliano il 3 e 4 agosto negli affascinanti spazi del Museo Ferroviario Piemontese; a Vernante, con un'intensa programmazione che coinvolge per tre giorni, dal 9 all'11 agosto, lo splendido comune montano; infine Mirabilia On the Road arriva nell' incantevole centro storico di Busca, dal 22 al 25 agosto.Numerose le eccellenze artistiche programmate per la XVIIIma edizione del Festival, ecco alcune primissime anticipazioni: dalla Spagna la storica Compagnia Los Galindos con l'imperdibile pluripremiato spettacolo MDR_Muerto De Risa; dalla Svizzera, Mirabilia in partnership con il Festival OrienteOccidente di Rovereto, porta in prima nazionalei Panorama Kino, spettacolo innovativo, partecipativo e site specific. Torna la meravigliosa Compagnia italiana Teatro dei Venti presentando il suo nuovo grande spettacolo itinerante Don Chisciotte; in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo al Festival 2024 il Teatro La Ribalta diretto da Antonio Viganò; i partecipanti-spettatori di La Scelta, dell'artista, autore e regista catalano Roger Bernat/FFF, saranno la direzione partecipata che sceglierà uno spettacolo per Mirabilia 2025! A oggi sono già otto i festival in Europa che hanno determinato un titolo di spettacolo per la loro futura edizione grazie alle scelte compiute dai propri spettatori durante questo spettacolo. Torna inoltre per 1 mese di tournée “On the Road” lo stra acclamato e pluripremiato dolcissimo e struggente Zloty di Pau Palaus Come sempre il Festival affiancherà proposte gratuite per il pubblico a spettacoli a biglietto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
ROMA (ITALPRESS) - “Democrazia sovrana e popolare è una formazione politica che declina il sovranismo popolare. Noi ci rivolgiamo anche a quelli che non votano, che non hanno tutti i torti. Quando la politica non conta niente, le persone non vanno a votare. A Rovereto, in Trentino Alto-Adige, dove sono residente, ha votato il 49,8 per cento, e c'erano 400 candidati. Significa che non hanno votato neanche i parenti”. Lo ha dichiarato Marco Rizzo, capolista (nelle Marche, nell'Umbria, in Toscana e nel Lazio) alle prossime Europee per la lista Democrazia sovrana e popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano - Elezioni Europee" dell'agenzia Italpress. “C'è sovranismo e sovranismo: uno è di cartone, ed è usato con le maschere dai potenti dell'Occidente. Per esempio il Movimento 5 Stelle, che diceva cose giuste e poi quando va al governo ne fa di sbagliate; inoltre, si dicono contro la guerra, però quando si è votata la missione nel Mar Rosso, un mese fa, hanno votato a favore”. I conflitti bellici e geopolitici sono al centro dell'agenda di Rizzo: “Oggi esiste un unico partito dell'informazione: il popolo italiano è contro la guerra, eppure i partiti votano tutti per la guerra. La rappresentazione parlamentare va a senso unico perché anche l'informazione va a senso unico. C'è un conflitto tra il mondo unipolare a guida statunitense, e un mondo multipolare fatto dalle nuove emergenti Nazioni (India, Cina, Russia, Brasile, Sudafrica), che non è un blocco, ma sono Paesi che non stanno più dietro al tema del dollaro che informa il commercio generale". Secondo Rizzo, “l'Europa poteva mediare questa diatriba, e invece i gruppi dirigenti europei si sono accostati alle scelte statunitensi, penalizzando le nostre economie. La guerra tra Usa e Russia viene pagata principalmente dall'Europa. Noi vorremmo che l'Europa tendesse a una politica di pace. Chiederemo l'uscita dell'Italia dall'Unione Europea e dalla Nato: sono strade percorribili. Se l'Italia interviene a favore dei Paesi invasi e contro gli invasori, allora dovremmo farlo anche con la Palestina”. xp2/mgg/mrv
ROMA (ITALPRESS) - “Democrazia sovrana e popolare è una formazione politica che declina il sovranismo popolare. Noi ci rivolgiamo anche a quelli che non votano, che non hanno tutti i torti. Quando la politica non conta niente, le persone non vanno a votare. A Rovereto, in Trentino Alto-Adige, dove sono residente, ha votato il 49,8 per cento, e c'erano 400 candidati. Significa che non hanno votato neanche i parenti”. Lo ha dichiarato Marco Rizzo, capolista (nelle Marche, nell'Umbria, in Toscana e nel Lazio) alle prossime Europee per la lista Democrazia sovrana e popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano - Elezioni Europee" dell'agenzia Italpress. “C'è sovranismo e sovranismo: uno è di cartone, ed è usato con le maschere dai potenti dell'Occidente. Per esempio il Movimento 5 Stelle, che diceva cose giuste e poi quando va al governo ne fa di sbagliate; inoltre, si dicono contro la guerra, però quando si è votata la missione nel Mar Rosso, un mese fa, hanno votato a favore”. I conflitti bellici e geopolitici sono al centro dell'agenda di Rizzo: “Oggi esiste un unico partito dell'informazione: il popolo italiano è contro la guerra, eppure i partiti votano tutti per la guerra. La rappresentazione parlamentare va a senso unico perché anche l'informazione va a senso unico. C'è un conflitto tra il mondo unipolare a guida statunitense, e un mondo multipolare fatto dalle nuove emergenti Nazioni (India, Cina, Russia, Brasile, Sudafrica), che non è un blocco, ma sono Paesi che non stanno più dietro al tema del dollaro che informa il commercio generale". Secondo Rizzo, “l'Europa poteva mediare questa diatriba, e invece i gruppi dirigenti europei si sono accostati alle scelte statunitensi, penalizzando le nostre economie. La guerra tra Usa e Russia viene pagata principalmente dall'Europa. Noi vorremmo che l'Europa tendesse a una politica di pace. Chiederemo l'uscita dell'Italia dall'Unione Europea e dalla Nato: sono strade percorribili. Se l'Italia interviene a favore dei Paesi invasi e contro gli invasori, allora dovremmo farlo anche con la Palestina”. xp2/mgg/mrv
Puntata speciale di Due di denari in diretta dal Festival dell'Economia di Trento e all'insegna dell'educazione finanziaria. Una fiaba può aiutare i bambini a capire il denaro? E' proprio quello che farà al FuoriFestival Fondazione Caritro e ce lo racconta Riccardo Galvagni (Area Comunicazione Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto). Passiamo ai più grandi, con un progetto biennale di educazione finanziaria che sta realizzando l'Istituto tecnico economico di Trento "Tambosi". Ai nostri microfoni la testimonianza della prof.ssa Chiara Guglielmetti e della studentessa Angelica Iandolo.
Un professore, direttore del Liceo cittadino e la sua giovane nipote vengono barbaramente uccisi nel loro appartamento. Cos'è successo? E cosa c'entra Cesare Battisti? Buon ascolto di questo nuovo episodio, basato sulle indagini, le parole e il materiale archivistico raccolto dal giornalista e appassionato di storia Maurizio Panizza, che ringrazio per il grande regalo che ci ha fatto: ricostruire una storia criminale di ben 124 anni fa.
Carla Weber"Convivio"Esperienze di crescita e conoscenzaCasa del Teatro Ragazzi e GiovaniSalone Internazionale del Libro / OffUn ciclo di incontri su filosofia, musica e mito con Ugo Morelli, Carlo Boccadoro e Carla Weber Terzo appuntamento con Carla Weber in collaborazione con il Salone Off lunedì 13 maggio ore 17.30 Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (Corso Galileo Ferraris 266, Torino) Torino, 3 maggio 2024. Dopo le lectio di Ugo Morelli sul linguaggio della filosofia e di Carlo Boccadoro sul linguaggio della musica, prosegue e termina Convivio.Esperienze di crescita e conoscenza, il ciclo di incontri organizzato dalla Fondazione TRG alla Casa del Teatro rivolto prevalentemente alle e agli insegnanti, ma aperti alla collettività, per riflettere su tre diversi linguaggi teatrali legati ad altrettanti spettacoli in stagione. Da anni la Fondazione TRG, attraverso progetti legati al teatro e soprattutto a una ricca e variegata programmazione con spettacoli pensati per le famiglie, per i giovani e per le scuole, propone temi utili alla crescita delle nuove generazioni nella realtà contemporanea, dalla guerra all'etica, dalla giustizia alle nuove tecnologie, per coinvolgerle nel dibattito attuale e fornire loro strumenti utili per poter leggere e interpretare la realtà del presente. Il tema di quest'anno è legato alla valorizzazione del linguaggio nelle sue molteplici declinazioni - virtuale, sonoro, del mito, della natura, della scienza... - come strumento di comprensione e comunicazione, nella consapevolezza che i linguaggi teatrali possano dare un contributo alla crescita di tutte e tutti. Il terzo e ultimo appuntamento, in collaborazione con il Salone Off, si terrà lunedì 13 maggio alle ore 17.30 con la psicologa, psicoterapeuta, psicoanalista e psicosocioanalista Carla Weber e sarà dedicato al linguaggio del Mito.Nella sua lectio “Perché il mito? A che cosa serve?” Carla Weber, a partire dall'opera teatrale di e con Paola Fresa P come Penelope (che replicherà sempre il 13 maggio alle ore 19,30 alla Casa del Teatro) racconterà le conoscenze tacite di cui il mito è portatore e quali orientamenti individuali e collettivi forma e trasmette nel tempo. Il mito che è parola, narrazione, contribuisce a sviluppare conoscenza per una via altrettanto importante e per niente ancillare a quella basata sulla ragione e lascienza. I miti in cui siamo immersi non li vediamo ma li pratichiamo, regolano cioè quello che sentiamo, immaginiamo, pensiamo e facciamo. La spinta emancipativa delle ragazze incontra i miti loro trasmessi da generazioni precedenti di donne e ne incontra altri che si affermano nel loro tempo di vita. I processi di educazione e cura possono permettere alle ragazze di riconoscere la funzione del mito e la doppia presenza nel mito di fattori emancipativi e di altri protettivi, di replica di una condizione di minorizzazione della donna.“P come Penelope” è una riscrittura del noto personaggio della moglie di Ulisse, che racconta al mondo la sua versione dei fatti con l'intento esplicito di cambiare, se possibile, un finale che sembra già scritto. Uno spettacolo sul potere della parola, una parola data, in questo caso, a chi non l'ha mai avuta perché da sempre è stata raccontata dalle parole di altri - parole maschili - chiamate a interpretare un universo intimo, di complessa decifrazione, ma soprattutto femminile.Paola Fresa ha ricevuto per la sua interpretazione il Premio Nazionale Franco Enriquez 2024 - Città di Sirolo XX edizione, per la categoria Teatro Classico e Contemporaneo sezione Migliore Attrice e Autrice. Carla Weber ha fondato e dirige lo Studio Akoé di Trento. Vanta trentacinque anni di attività clinica e di training nel campo della ricerca azione, della formazione-intervento in gruppi, istituzioni e comunità sociali. Ha avuto incarichi pluriennali di insegnamento nel Master di Politiche di genere presso l'Università di Trento e di ricerca nel Laboratorio di Scienze Cognitive all'Università di Rovereto. Contribuisce attivamente alla ricerca scientifica in psicoanalisi in quanto componente da anni del Comitato scientifico di ASP, Associazione di Studi psicoanalitici di Milano, di cui è stata presidente e già da dodici anni delegata in IFPS, International Federation of Psychoanalytic Societies. Numerose sono le sue pubblicazioni scientifiche. Co-dirige la rivista di psicosocioanalisi Educazione sentimentale, ed ha curato l'Archivio personale di Luigi Pagliarani, in quanto socia della Fondazione Luigi Pagliarani. È vicepresidente di ARIELE, Associazione Italiana di Psicosocioanalisi di Milano. L'ingresso alle lectio è gratuito con prenotazione obbligatoria.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Martedi di festa. C'è il pubblico.Omar Korichi, consigliere comunale a Rovereto, è proPalestina e si corregge dopo un suo post.Tony da Milano, il coro e Anna da Roma.Filippo e Nevio, il ritorno.Il Brasiliano e Michelle Comi, che coppia.Gabriel Galli e i piedi.
Im Kulturbetrieb wird die Exzellenz gesucht und besprochen, selten wird in ihrem Schatten der Stellenwert des breiten Mittelmaßes für unser Kulturschaffen mitgedacht. Doch besteht die große Kunst in einem Wurf nicht gerade darin, genau die Mitte zu treffen? Wie beim Bogenschießen dorthin zu zielen, wo sich alle Linien treffen, wo es den maximalen Schnittpunkt und die größtmögliche Berührung gibt.Dennis Isaia, der Direktor der Sammlung MART in Rovereto, ist der Demarkationslinie des Mittelmaßes auf der Spur. Er zeichnet für Kulturelemente ein Porträt des Sammlers Gian Enzo Sperone, der sich selbst als höchst mittelmäßig, als Mann ohne Eigenschaften, bezeichnet, und gerade darin seinen Erfolg vermutet. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/saltobz/message
Benvenuti all'ultima puntata di Oikos! Attraverso otto episodi, abbiamo esplorato una serie di iniziative locali che pongono l'accento sul benessere umano ed ecologico, privilegiando la giustizia sociale e ambientale rispetto al mero profitto. Il podcast si ferma qui, ma questo viaggio di scoperta non deve finire. Spetta ora a ognuno di noi continuare ad esplorare e sostenere la diversità economica del Trentino Alto Adige. Oggi, Bianca Elzembaumer e Flora Mammana ci raccontano la loro esperienza all'interno di La Foresta, un'accademia di comunità che sta crescendo in Vallagarina, Trentino e che, dal 2021, abita uno spazio rigenerato presso la stazione dei treni di Rovereto. La Foresta è un luogo di incontro e mutuo aiuto aperto e gestito collettivamente, un catalizzatore di progetti volti a costruire un nuovo tipo di welfare.Ulteriori informazioni sul progetto: https://laforesta.net/ --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/saltobz/message
Cruciani torna a Milano e riapriamo il circo.Riccardo Manca contro la chiusura di quei "lager" chiamati circhi. Dura lotta con Parenzo e col conduttore.Giovedi Capezzone. Parenzo muto.Maurizio Ruggiero contro Radio 24. Un labirinto che porta al suicidio. La nostra Roberta non dovrebbe fare la regista a detta di Ruggiero.Omar Karichi, consigliere comunale a Rovereto sostiene la causa palestinese.Priscilla Italia con due slave. Tutto in Viale Sarca.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2504IL SACERDOTE CHE CON IL SUO GENIO SCIENTIFICO CATALOGO' OLTRE 1000 SPECIE DI FUNGHI di Barbara SartoriI colleghi statunitensi lo consideravano un maestro, «the most learned in the world». Richieste di consulenze gli arrivavano da tutta Europa.Ma, in Italia, al di fuori di una ristretta cerchia di esperti, restava un modesto parroco della Val di Sole.È un sacerdote trentino vissuto a cavallo tra Otto e Novecento il più grande micologo italiano, l'abate Giacomo Bresadola. La Biblioteca della sede piacentina dell'Università Cattolica - che ne conserva gran parte delle opere, vere rarità editoriali, donate da Giuseppe Fogliani, dal 1960 al '92 docente della Facoltà di Agraria - vuol rendere omaggio al suo genio scientifico. Fino al 28 settembre, nell'atrio d'onore, è possibile ammirare alcuni testi originali e riproduzioni delle tavole dipinte dal Bresadola per illustrare i funghi analizzati in cinquant'anni di ricerche. Si calcola, limitandosi alle sole nuove specie, che ne abbia catalogate ben 1017.Nato a Ortisé nel 1847, Giacomo Bresadola è indirizzato dal padre alle scuole tecniche a Rovereto, per farne un ingegnere. Lui preferisce il seminario: nel 1870 è sacerdote.Non dimentica però la passione per le scienze. A Baselga di Piné il giardino della canonica diventa un orto botanico. A Roncegno comincia lo studio delle fanerogame, piante della famiglia dei faggi e degli abeti, sotto la guida Francesco Ambrosi, direttore e bibliotecario del Museo di storia naturale di Trento. È lui a proporgli di occuparsi di muschi e licheni, presentandogli il biologo Venturi. Si deve invece al cappuccino Giovanella da Cembra, se, mentre era curato a Magras, tra il 1878 e l'83, inizia a interessarsi di funghi. Ma i testi su cui lavorare - si accorse il sacerdote - erano imprecisi.Decise perciò di scrivere ad Andrea Saccardo, docente di botanica all'Università di Padova, chiedendogli di inviargli le sue opere e proponendosi «per la ricerca di qualche fungo o altro che riguarda la Micologia, che specialmente in questi paesi montuosi è ricca, e vergine dalle ricerche degli scienziati». È l'inizio della carriera di micologo. Nel 1881 entra in contatto con gli studiosi nordamericani e pubblica la sua prima opera, Fungi tridentini novi vel nondum delineati, un atlante di 281 specie locali, descritte e illustrate dall'autore.Seguiranno Mycromicetes tridentini (1889) e la divulgativa Funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media , in italiano (pubblicata postuma).Il rigore dello studio e la finezza del tratto sono la peculiarità del metodo del Bresadola, che non si accontentava di vaghe descrizioni, ma - seguendo l'insegnamento del francese Lucien Quélet - corredava le sue schede con note critiche e minuziosi disegni, frutto di un attento esame al microscopio. Il suo credito crebbe a tal punto che i musei di Londra, Parigi, Uppsala, Liegi, Washington, Kiev gli inviavano da analizzare le loro collezioni più preziose e ancora oggi custodiscono testimonianze del suo infaticabile lavoro. Senza spostarsi da Trento - nel 1884 era stato nominato amministratore all'Ordinariato vescovile e nel 1887 al capitolo della Cattedrale poté revisionare miceti da ogni latitudine, con l'obiettivo di dare ordine alla catalogazione esistente: ottocento specie furono dichiarate non valide.A dispetto dei riconoscimenti nel 1927 la laurea honoris causa in scienze naturali a Padova, il titolo di socio fondatore conferito dall'Accademia pontificia dei Nuovi Lincei, dalla Società micologica britannica e da varie accademie europee - restò l'umile prete di sempre. Le ristrettezze economiche lo costrinsero a vendere al museo di Stoccolma un erbario con 30mila specie. Alcuni editori stranieri avevano messo gli occhi sulla documentazione prodotta in una vita di studio, qualcosa come 1250 tavole a colori, disegnate a mano. Le avrebbero ottenute, se il Museo tridentino di storia naturale e alcuni studiosi italiani non fossero intervenuti per promuovere la monumentale Iconographia Mycologica .Furono raccolte sottoscrizioni in tutto il mondo e, insieme al denaro, arrivavano attestati di stima nei confronti dell'anziano abate. Prima di morire, nel '27, riuscì a vedere pubblicati i primi 12 dei 26 volumi di cui si compone l'opera, conclusa nel '33. Rarissima, sul mercato librario è quotata sui diecimila euro. Ora, grazie alla 'Società Micologica Bresadola' di Trento, gli appassionati possono consultarla in versione digitale.
Benvenuti ad Archicad Talks!L'armonia è un concetto tanto semplice quanto dificile da raggiungere: già averlo nella vita privata è un traguardo ragguardevole e cercarlo nella vita professionale e nei progetti è entusiasmante quanto faticoso da ottenere.Direi una vera e propria filosofia di vita quella di Andrea Arlanch che ha trovato nel BIM il mezzo ideale per ottenere questo traguardo. Il suo punto di vista è davvero molto interessante, non solo perchè lavora in Svizzera, incentrato sulla figura di architetto che crea valore e che soprattutto sa realizzare i sogni del Cliente.Il lavoro di squadra per arrivare a questo livello è fondamentale ed il team ha anche un nome: Open Architects da cui noi tecnici possiamo trarre ispirazione. Le basi di questo lavoro sono Archicad e la formazione continua che è passata attraverso il BIM Specialist Program di Graphisoft che porta al raggiungimento di nuovi traguardi come testimoniano i progetti che ci ha raccontato Andrea con passione e sincerità.Buon ascolto!CAPITOLI[0.00.20] Andrea Arlanch[0.04.20] Lavorare in armonia col BIM[0.07.30] Lavorare in Svizzera[0.11.15] Lavorare in Italia[0.18.05] Template per la Svizzera[0.22.10] Perché fare BIM?[0.34.15] BIM nell'ambito pubblico[0.37.20] BIM specialist al lavoro[0.40.50] Corso BIM specialist Graphisoft[0.49.00] Open Architects[1.00.35] 5 appartamenti a Zurigo[1.04.05] Residenza Evy[1.07.05] Appartamento AM e Appartamento GP[1.08.45] Innovation Studio a Rovereto[1.14.00] Studio fisioterapico a Rovereto[1.15.25] Padiglione della Danza[1.16.05] SalutiVideo corsi presenti della piattaforma Graphisoft LearnBlog di Graphisoft Italia
Nel corso del PN1 di mercoledì 18 ottobre con Miky Boselli e Marco Vignoletti, è intervenuto il musicista Gigi Giancursi per parlare del rapporto che si è instaurato tra musica e intelligenza artificiale, in attesa del suo incontro in programma giovedì 19 ottobre nell'ambito del Festival Informatici senza frontiere di Rovereto (Tn). Una sfida che è già nel presente: «L'intelligenza artificiale è in mezzo a noi - ha affermato Gigi - e se cerchi in rete puoi scovare pezzi dei Nirvana con la voce di John Lennon, oppure i Beatles "interpretati" da Freddy Mercury, all'insegna di un rimescolamento un tempo impensabile». Riuscirà l'intelligenza artificiale a sostituire i veri cantanti? «In alcuni casi c'è da augurarselo - ha scherzato Giancursi -, senza dimenticare che nella musica l'unicità dell'essere umano continuerà a fare la differenza». Ci piace sperarlo.
9th Episode (one more till we get to 10!!!)! This time I had the honor to sit down and talk to Giuliano Roverato, the Game of the Year award-winning game designer from Brazil! Giuliano Roverato is a Brazilian game designer that lives for good food, exploring the weird dungeons on the forgotten corners of our reality and doom scrolling on twitter. Made Bakto's Terrifying Cuisine and Brave Zenith, and is currently delving into obscure PS2 games in his spare time. I love how Giuliano Roverato work mixes the weird and the whimsical, with a touch that it is unique to being a Brazilian. We talked about how his fascination for the weird lead to Indie RPGs, how video games are a inspiration to his work, and how he believes they are more adept at exploring the weird than most RPGs are (and we discussed how many of these did that) That maybe our longest episode to that but it's totally worth it. We talk game design in various instances, we talk about a very fascinating book called the House of Leaves. And as usual, we get weird and talk about the metaphysical and our believes. You are gonna like this one! So get weird, with Giuliano Roverato! Here's links to Giuliano's work! https://roll4tarrasque.itch.io -> gameshttps://spearwitch.com/products/pre-order-baktos-terrifying-cuisine-> Baktohttps://twitter.com/KnightRamen -> socials Thank you for listening! Please subscribe to the show to keep up with new episodes! If you would like to support the show, leave a review and/or head to our ko-fi page and pay us a coffee! It will help keep the podcast going! It would really help! https://ko-fi.com/wgnwp You can also support me buy buying one of my games! Kosmosaurs just got released in print, and it is my new RPG inspired by Saturday morning cartoons about Space Dinosaur Rangers defending the galaxy from evildoers! Get your copy right here: bit.ly/kosmosaurs
In questo audio il prezioso incontro con Luigi Cattivelli biotecnologo, e Marzia Migliora artista. L'intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Artribune.com e Parallelo42.it In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Luigi Cattivelli e Marzia Migliora ci raccontano di genomica e arte, ricerche storiche e intuizioni, delle regole di trasmissione genetica si progettano evoluzioni. Le piante sono addomesticate per divenire nutrimento per gli esseri umani, da dodicimila anni con l'agricoltura nasce e si evolve con la civiltà umana. La realizzazione di un'opera nasce dall'approfondimento di un argomento, della sua storia, e muove verso forme straniate che narrano altri punti di vista. Ed ancora, parliamo di ricerca dell'autentico, curiosità, necessario ripensamento del luogo della tecnologia, tra storia e presente la natura non temporeggia la maturazione e molto altro. GUARDA IL VIDEO!! https://youtu.be/CksoIzaD2XY BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI Luigi Cattivelli Direttore del CREA Centro Ricerca Genomica e Bioinformatica, 1986 Laurea in Scienze agrarie alla Cattolica di Piacenza, dottorato al Max Planck Institute di Colonia. Insegna Genetica vegetale alla Facoltà di Biotecnologie dell'Università di Verona 1997-2003, dal 1991 lavora presso l'Istituto Sperimentale Ricerca Cereale di Fiorenzuola d'Arda. E nel 2004 è direttore del CREA Cereal Research Center di Foggia, interesse principale in allevamento, genetica, metabolomica e tecnologia di lavorazione del grano duro.Dal 2010 è direttore del CREA Centro di Ricerca di Genomica e Bioinformatica, coordina 40 ricercatori che si occupano di genomica vegetale, fisiologia vegetale e bioinformatica. Coordinatore di autorevoli progetti internazionali, dirige gruppi di ricerca e gestisce importanti fondi: AGROGEN, sulla genomica del grano duro, ottiene 11 milioni dal MIUR 2007-2010. Poi BIOTECH dedicato al genome editing, Biotecnologie sostenibili in Agricoltura, 2018-2022 e molti altri. Inoltre, rappresenta l'Italia nel comitato di ricerca di Wheat Initiative, per il coordinamento della ricerca sul grano approvata dai ministri dell'Agricoltura del G20. È copresidente di Genomica e allevamento gruppo di esperti sul grano duro. Infine, autore di oltre 200 pubblicazioni con oltre 13.000 citazioni; membro dei comitati editoriali: “Plant Science” e “Journal of Cereal Science”. Marzia Migliora artista usa un'ampia gamma di linguaggi, tra cui fotografia, video, suono, performance, installazione e disegno. Le tematiche ricorrenti nel suo lavoro sono la memoria come strumento di articolazione del presente e l'analisi dell'occupazione lavorativa come affermazione di partecipazione alla sfera sociale. Nella maggior parte dei suoi lavori l'elemento dell'assenza invita lo spettatore a una relazione esclusiva con l'opera e i suoi potenziali significati.Ha esposto in numerosi prestigiosi musei tra i quali: Museo delle Civiltà, Roma; Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. E presso: MART, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; MA*GA, Museo arte Gallarate; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid. Ed anche presso: Museo del Novecento, Milano; MAMbo, Museo d'Arte Moderna di Bologna; Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma, Serlachius Museum, Mänttä. Infine, invitata al Padiglione Italia, 56° Biennale d'Arte, Venezia. Altre autorevoli istituzioni private hanno esposto il suo lavoro: Radius Center for Contemporary Art and Ecology, Delft; Dhaka Art Summit; Fondazione Prada, Milano. Ed anche: Fondazione Merz, Torino; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; FACT, Foundation for Art and Creative Technology, Liverpool; Ca' Rezzonico, Venezia. Poi ancora: OGR Officinie Grandi Riparazioni, Torino; Carré d'Art, Nîmes; Le MAGASIN Centre National d'Art Contemporain, Grenoble; e altri.
Live del 30 settembre al Festival Moltiplicazioni di Rovereto dal titolo "C'era una volta la crisi climatica". Con Alessia Iotti, in arte Alterales, abbiamo parlato del potere dell'arte, delle storie e di Gilberto Pichetto Fratin, nella lotta alla crisi climatica.▪️ Festival Moltiplicazionihttps://www.moltiplicazioni.com/▪️ Alessia Iottihttps://www.instagram.com/alterales/
In questo episodio:Alessandro Artusi, Presidente del Gruppo Riello International dichiara che i giovani vanno tutti a colloquio accompagnati dalle mamme. Però poi non risponde alle nostre telefonate.La non-notizia del ristoratore di Rovereto che ha acquistato un robot per servire ai tavoli, ma non intende sostituire i camerieri.Enrico Artusi, titolare dello storico pastificio che il Messaggero definisce "il pastificio del granchio blu, dichiara di non trovare lavoratori, ma forse li ha cercato "troppo vicino". Un nostro lettore si è arrabbiato perchè l'azienda Flexopack dichiara in televisione di non trovare lavoratori, ma poi non risponde alle telefonate e ai cv inviati. Forse ne ha ricevuti troppi.link alle notizie:Riello non trova lavoratori per colpa delle mamme l'articolo originale: https://www.ildiariodellavoro.it/alessandro-riello-aermec-cerchiamo-50-assunzioni-non-ne-troviamo-nemmeno-una/l'articolo rimaneggiato da L'Arena:https://www.larena.it/argomenti/economia/aermec-operai-colloqui-riello-1.10230451Il ristorante di Rovereto che ha un robot per camerierehttps://corrieredeltrentino.corriere.it/notizie/cronaca/23_agosto_28/roveerto-offre-stipendio-da-2-800-euro-ma-non-trova-camerieri-per-fortuna-sparecchia-bella-il-mio-robot-a6c5fdbd-b47a-41bf-ae2e-2e8df8f7exlk.shtmlIl pastificio del granchio blu non trova collaboratorihttps://www.ilmessaggero.it/italia/pastificio_ravioli_granchio_blu_cerca_personale_contratto_non_lo_trova-7595544.htmlCredits:La chitarra è quella di Humble Hey e il brano si chiama "This or That"La musica del trailer è "Humans" di Rag'n' Bone Mane per entrambe sono stati regolarmente pagati i diritti SIAESe questo episodio ti è piaciuto, sostienilo con un caffè: https://ko-fi.com/umanerisorseDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/umane-risorse-osvaldo-danzi--5744881/support.
Ludovico Maria Gadaleta"Simposi Rosminiani Straordinari"Rosmini e l'Italia. Storia, cultura, religionePalazzo dei Congressi di Stresadal 21 al 25 agosto 2023Interverranno:Jacopo De Sanctis, Maria Gabriella di Savoia, Ludovico Maria Gadaleta, Ernesto Galli della Loggia, Ettore Gotti Tedeschi, Federica La Manna, Luca Mana, Eduino Menestrina, Alberto Mingardi, Aldo Alessandro Mola, Rocco Pezzimenti, Elisabetta Rizzioli, Maria Paola Ruffino, Vittorio Sgarbi, Andrea Spiriti, Samuele F. Tadini, Giovanni Maria Vian, Giovanni Carlo Federico Villa.Nati come Cattedra Rosmini nel 1967 per iniziativa del filosofo Michele Federico Sciacca, all'indomani della nascita del Centro Internazionale di Studi Rosminiani, per offrire ai partecipanti lezioni e riflessioni sul pensiero rosminiano, nel 2000 divennero i Simposi Rosminiani per sottolineare il carattere di apertura a orientamenti e argomenti diversi che nel frattempo l'evento aveva assunto. I Simposi Rosminiani Straordinari, che si terranno per la prima volta quest'anno e per i prossimi sei anni, presenteranno al mondo ecclesiastico e laico la figura di Rosmini a tutto tondo - come sacerdote, religioso, filosofo, scrittore, teologo, letterato, uomo di cultura e patriota - in vista del secondo centenario della fondazione dell'Istituto della Carità (Rosminiani). I Simposi di quest'anno avranno per filo conduttore il volume, edito da Città Nuova, Scritti autobiografici. Diari, a cura di p. Ludovico Maria Gadaleta, che conclude l'Edizione Nazionale e Critica. “Un poderoso sforzo che, in mezzo secolo, ha prodotto 60 volumi in 66 tomi,” dichiara p. Ludovico Maria Gadaleta. “I Diari ci restituiscono un Rosmini più autentico e più umano. Tra gioie e dolori, successi e incomprensioni, rimane certa quella intuizione avuta a sedici anni e registrata nel Diario personale: «conobbi che non vi era altra vera sapienza che in Dio». I Simposi sono l'evento culturale più alto dell'anno rosminiano. Sono un momento di confronto e dialogo tra il pensiero rosminiano e la cultura contemporanea. Tornare a Rosmini è urgente oggi più che mai, perché il pensiero di Rosmini nella sua interezza e completezza ha ancora molto da dire all'uomo di oggi, alla Chiesa, alla Società civile.”L'opera Scritti autobiografici. Diari di Antonio Rosmini, a cura di padre Ludovico Maria Gadaleta, ricopre un arco temporale di quasi 58 anni della vita del teologo e conclude l'Edizione Nazionale e Critica, voluta nel 1975 dal filosofo Michele Federico Sciacca per ripubblicare tutte le opere edite e inedite di Antonio Rosmini con l'aggiunta di un appropriato apparato critico-storiografico. L'argomento di questo primo corso dei Simposi Rosminiani Straordinari sarà «Rosmini e l'Italia: storia, cultura, religione». Come di consueto, è prevista la partecipazione di relatori di chiara fama provenienti dal mondo istituzionale, ecclesiastico e accademico: la prolusione e la conclusione saranno tenute da esponenti del mondo istituzionale. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
E chi avrebbe mai immaginato di andare lassù a Rovereto? Invece ci sono andata e ho trovato delle cose belle e interessanti. E non vedo l'ora di tornarci! Vi metto tutti i link in fondo alla pagina, e se andate dalla Signora Luisa, salutatela da parte mia! TRASCRIZIONE [ENG translation below]A me a volte capita di immaginare di fare una piccola fuga, una piccola vacanza, mini vacanza di qualche giorno, lontano da tutto e da tutti e me lo immagino sempre in questa cornice di pace e tranquillità, a volte in riva al mare, a volte però mi piacerebbe andare anche in montagna.Non sono una grande amante della montagna, anche perché sono una donna di mare, mi piace molto la spiaggia, però ogni tanto mi vengono in mente questi quadretti idilliaci.Adesso finalmente ho trovato un posto, una piccola perla nascosta, dove fare una di queste piccole fughe in montagna, e l'occasione mi è stata data dalla visita che ho fatto a mio figlio, che ora studia all'università a Rovereto, all'Università di Trento, però dalla sede staccata di Rovereto.Mai sarei andata in vita mia a Rovereto anche perché conoscevo il nome del paese, un piccolo paese, però niente mi aveva attirato ad andare là. E invece poi ci sono andata, ci ho trascorso qualche giorno ed è stata una vera e propria rivelazione.Anzitutto perché c'è il Museo MART, che è molto bello, d'arte moderna, tra l'altro c'era una bellissima mostra su Klimt quando sono andata a vederlo, ma diciamo tutto, dall'inizio, da quando ho prenotato il mio soggiorno, ho trovato questa piccola perla, questo posto arrampicato su una montagna appena appena appena fuori dal centro abitato, sono 10 minuti a piedi perché Rovereto è molto piccola, si sale su per questa collina e si vede tutta la valle, tutte le montagne, per me, ripeto donna di mare, una vista mozzafiato, mi sentivo come Heidi che rincorre le sue caprette, e poi ho avuto la fortuna di trovare questa gentilissima signora, la signora Luisa che gestisce una una piccola piccola pensione che si chiama Dolce dormire e che è situata lì in una situazione pazzesca, con questa stanza che mi dava questo piccolo giardino indipendente, mio privato. No, insomma, è stata un'esperienza molto, molto positiva, anche dal punto di vista organizzativo, perché non appena ho fatto la prenotazione per questa stanza, la signora Luisa mi ha mandato, m'ha detto che esiste questa app, Trentino guest card, riservata evidentemente alle persone che vanno in visita nel Trentino e questa app dà un sacco di agevolazioni, incluso l'ingresso gratuito a tutti i musei che ci sono a Rovereto, e ce ne sono tanti, è una piccola città però ci sono tantissimi musei, e soprattutto mi ha affascinato la Casa d'arte futurista Depero che è un bagno di futurismo incredibile. Insomma, viva Rovereto.TRANSLATIONIt happens to me sometimes to imagine taking a little getaway, a little vacation, mini vacation of a few days, away from everything and everyone, and I always imagine it in this peaceful and tranquil setting, sometimes by the sea, but sometimes I would also like to go to the mountains.I am not a great lover of the mountains, also because I am a woman of the sea, I really like the beach, however, every now and then I am reminded of these idyllic pictures.Now I have finally found a place, a little hidden gem, where I can make one of these little escapes to the mountains, and the opportunity was given to me by a visit I made to my son, who is now studying at the university in Rovereto, at the University of Trento, however from the Rovereto branch.Never in my life would I have gone to Rovereto also because I knew the name of the town, a small town, however, nothing had attracted me to go there. But instead I then went there, spent a few days there, and it was a real revelation.First of all because there is the MART Museum, which is very nice, of modern art, by the way there was a very nice exhibition on Klimt when I went to see it, but let's say everything, from the beginning, from when I booked my stay, I found this little gem, this place climbed on a mountain just just barely out of the town, it's 10 minutes walk because Rovereto is very small, you go up this hill and you can see the whole valley, all the mountains, for me, I repeat woman of the sea, a breathtaking view, I felt like Heidi chasing her little goats, and then I was lucky enough to find this very kind lady, Mrs. Luisa who runs a small little guesthouse called Dolce dormire, and it's situated there in a spectacular location, with this room that gave me this little independent garden, my own private.No, I mean, it was a very, very positive experience, also from the organizational point of view, because as soon as I made the reservation for this room, Mrs. Luisa sent me, told me that there is this app, Trentino guest card, dedicated obviously to people who are visiting Trentino, and this app gives a lot of concessions, including free admission to all the museums that there are in Rovereto, and there are a lot of them, it's a small town however there are a lot of museums, and especially I was fascinated by the Depero House of Futurist Art which is an incredible bath of futurism. In short, hurray for Rovereto!LINKSLa pensione Dolce Dormire la signora Luisa ogni mattina per colazione mette in tavole un sacco di torte e biscotti fatti da lei, gnamm! Mi raccomando, salutatela da parte mia!https://www.visittrentino.info/it/dove-dormire/cerca-prenota/DOLCE-DORMIRE-Bed-Breakfast-Rovereto_ad-37209814?activeTab=%23detailsLa Trentino Guest Card che dà molti vantaggi, incluso l'ingresso gratuito nei musei di Rovereto (e immagino in un sacco di altri musei della regione) https://www.visittrentino.info/it/articoli/info-pratiche/app-trentino-guest-cardIl Museo MART https://www.mart.tn.it/La Casa d'Arte Futurista Depero in un interessante documentario della RAI https://www.raicultura.it/arte/articoli/2020/05/Casa-dArte-Futurista-Depero-59c5873c-59e2-47c4-babb-2bab1daf3415.html
Alessandro di Cagliostro (1743 ou 1749 - 1795) é mais um mistério do século XVIII: em sua Carta ao povo inglês de 1786, ele admitiu não ser "conde, nem marquês, nem capitão", embora tenha assumido esses títulos como "aqueles que querem manter o anonimato" fazem. Ao mesmo tempo, ele negou veementemente ser o trapaceiro palermitano Giuseppe Balsamo, nascido em 1743 e desaparecido em 1775, um ano antes da aparição repentina do "Conde de Cagliostro" em Malta em 1776. Cagliostro persistiu nessa negação (assim como na negação da identidade de sua esposa Serafina Feliciani com Lorenza Feliciani, que havia se casado com Balsamo) durante toda a sua vida, afirmando ter nascido em 1749. Essa questão continua a intrigar e dividir os biógrafos até os dias de hoje. Logo ele foi acusado de bruxaria e apropriação indevida do colar de uma cliente (acusação falsa), o que o levou a passar algum tempo na prisão. Em 1777, ele teve que deixar a Inglaterra, onde havia sido iniciado na maçonaria. Ele passou por Haia, Mitau, São Petersburgo, Varsóvia, deixando em todos esses lugares uma reputação de mago e curandeiro. Em 1779, ele chegou a Estrasburgo, importante centro ocultista, onde suas habilidades como taumaturgo lhe garantiram uma recepção triunfal e a amizade do cardeal de Rohan, amigo pessoal do rei Luís XVI. Esse foi um período filantrópico na vida de Cagliostro, que curava e curava - como testemunhas, mesmo as hostis, afirmavam - recusando-se categoricamente a receber pagamento. Em 1783-84, ele passou por Nápoles e Lyon, e nessas duas cidades fundou um novo rito maçónico, a Maçonaria Egípcia, da qual se proclamou Grande Copta. Em 1785, ele chegou a Paris, famoso e participou do congresso dos Filadelfos convocado por Savalette de Langes para unificar o maior número possível de ritos maçónicos, o que, como muitas iniciativas desse tipo, acabou em um fracasso total. Introduzido na corte pelo cardeal de Rohan, ele se envolveu em um dos casos mais obscuros do século, o do colar da rainha, comprado pelo cardeal que acreditava estar agindo secretamente em nome de Maria Antonieta, mas que na verdade havia sido enganado pela condessa de La Motte. Quando a La Motte foi descoberta, ela acusou Cagliostro e sua esposa, que foram presos juntamente com o próprio cardeal de Rohan. Cagliostro (a quem os colares definitivamente não trouxeram boa sorte) conseguiu provar sua inocência no caso e, além disso, demonstrou ter avisado o cardeal sobre a La Motte. Ele foi absolvido após passar quase um ano na Bastilha, mas teve que deixar a França. Ressentido, ele dirigiu seus ataques à Bastilha, profetizando em uma Carta aos franceses que um dia a fortaleza-prisão se tornaria "um passeio público e então será o símbolo da liberdade". Em 1789, com o surgimento do símbolo revolucionário da Bastilha, essa profecia foi lembrada, e isso levantou suspeitas sobre Cagliostro em várias polícias europeias como um perigoso revolucionário. Sua fama, um pouco enfraquecida após o caso do colar, ainda despertava interesse, e ele continuava percorrendo a Europa exercendo a profissão de curandeiro e abrindo lojas maçónicas "egípcias": Londres, Bienne, Turim, Gênova, Rovereto, Trento. Aqui, o bispo Pietro Virgilio Thun o aconselhou, em 1789, a ir para Roma, assegurando-lhe que lá ele não seria tão mal visto. No entanto, o ano foi mal escolhido porque as ideias revolucionárias eram atribuídas à maçonaria egípcia de Cagliostro (segundo alguns, até mesmo o primeiro uso do lema "Liberdade, igualdade ou morte", ancestral de "Liberdade, Igualdade, Fraternidade", que parece ser de origem apenas no século XIX), o que não poderia ser popular no Estado Pontifício em 1789. Além disso, a maçonaria havia sido condenada pela Igreja Católica, e Cagliostro não conseguiu resistir à abertura de uma loja "egípcia" em Roma, o que atraiu poucos adeptos. Poucos, mas o suficiente para chamar a atenção das autoridades, que, obtendo também um testemunho questionável de sua esposa Serafina-Lorenza (que terminaria seus dias em um convento) e mais uma vez identificando o conde como Giuseppe Balsamo, sempre procurado por seus antigos crimes, o prenderam e condenaram em 1791. Encarcerado na fortaleza de San Leo, surgiram todo tipo de lendas, inclusive a de que ele teria escapado disfarçado de monge e ido para os Estados Unidos, onde ainda levaria uma existência imortal. No entanto, parece crível a versão oficial de que ele teria morrido em 1795 devido a um ataque de apoplexia. Cagliostro deixou para o mundo da magia iniciática a figura mítica do iniciado perseguido pelo Trono e pelo Altar, mas também um ritual egípcio destinado a fazer sucesso. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/malhete-podcast/message
Spazio ai volontari: oggi a BuongiornoPNR abbiamo intervistato Paolo Astori del team organizzazione dell'evento la 24 ore di basket di Borgo Rovereto che quest'anno giunge alla 18° edizione
L'ultimo rapporto di ricerca condotto dall'IRVAPP (istituto per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche) della fondazione Bruno Kessler, su commissione del Comitato pari opportunità dell'Ordine degli avvocati di Rovereto, conferma i sospetti: per le donne che esercitano la professione forense è oggettivamente penalizzante farsi chiamare “avvocata”, salvo che la professionista in questione non sia anche cassazionista o in possesso di un elevata qualificazione.>> Leggi anche l'articolo: https://bit.ly/44G60DI>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
Il mondo della corsa e del trail running è in costante espansione. Per fortuna ci sono persone e gruppi di persone che sono in grado di arricchire questo ambiente.Nella chiacchierata di oggi, Alessandro Libardi ci parla di Gente Fuori Strada e della loro nuova gara, la Jurassic Miles!Versione video su Youtube: https://youtu.be/Gvpuj1MAoVoJurassic Miles Endurance RunSito: https://www.jurassicmiles.it/Instagram: https://www.instagram.com/jurassic_miles_endurance_run/Gente Fuori StradaSito: https://www.gentefuoristrada.com/Instagram: https://www.instagram.com/gentefuoristrada/Facebook: https://www.facebook.com/gentefuoristrada/Instagram di Alessandro: https://www.instagram.com/libardialessandro/----------------------Supporta questo progetto tramite un contributo mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42In alternativa, puoi fare una donazione "una-tantum".PayPal: https://www.paypal.com/paypalme/lorenzomaggianiBuymeacoffee: https://www.buymeacoffee.com/da0a42Acquista il materiale ufficiale del podcast: https://da0a42.home.blog/shop/Iscriviti a "30 giorni da runner": https://da0a42.home.blog/30-giorni-da-runner/Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!https://da0a42.home.blog/contatti/Il mio microfono, HyperX Quadcast: https://amzn.to/3bs06wC----------------------Un grazie a tutti i miei sostenitori:Matteo Bombelli, Antonio Palma, George Caldarescu, Dorothea Cuccini, Alessandro Rizzo, Calogero Augusta, Mauro Del Quondam, Claudio Pittarello, Massimo Cabrini, Fabio Perrone, Roberto Callegari, Jim Bilotto, Cristiano Paganoni, Luca Felicetti, Andrea Borsetto, Massimo Ferretti, Bruno Gianeri.----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Sequenziato il genoma del krill antartico : è 15 volte quello umano ed è il più grande di tutto il mondo animale mai sequenziato fino ad ora. Il krill antartico (Euphausia superba) è l'organismo animale più abbondante sul pianeta, con una biomassa tra i 300 e i 500 milioni di tonnellate. Studiarne la biologia, ci aiuta a comprendere le capacità di adattamento a un ambiente in continua evoluzione a causa degli effetti del riscaldamento globale. Come ci spiega Cristiano De Pittà, docente di genetica all'Università di Padova. Il suo progetto di ricerca ha vinto il bando lanciato da Human Technopole, con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca, che prevede un finanziamento di 200.000 euro destinato a giovani scienziati per sostenere la loro attività di ricerca. Federico Rossi attualmente è ricercatore alla University College London, ma sta per tornare in Italia. Grazie al premio che ha vinto aprirà un laboratorio all'Istituto Italiano di Tecnologia di Rovereto: studierà l'organizzazione dei circuiti cerebrali che coordinano la vista con i movimenti.
In this month's bonus episode, I am joined by Kat & Remy of Frenndiagram! We are diving in to part 2 of our crossover, where I tell them all about the fungus from some of their favorite media! We are going to be covering Yellow Stainers from Phantom Thread and Liberty Caps from Midsommar! So, if you liked those movies, or even just enjoy a good fungal fun fact, you are REALLY going to dig this episode! Make sure you check out the other part of this crossover on their podcast, where we talk about those two movies PLUS current my favorite fungal horror movie! You can listen to it anywhere you get your podcasts (but also using this link). Follow Kat & Remy! Instagram Twitter Letterboxd Podcast Sources: https://en.wikipedia.org/wiki/Set_and_setting https://en.wikipedia.org/wiki/Psilocybin https://doubleblindmag.com/blue-bruising-mushrooms/ https://www.jstor.org/stable/2801183 https://oaktreereview.com/a-brief-history-of-swedish-psychedelia/ https://en.wikipedia.org/wiki/Psilocybe_semilanceata Keay SM, Brown AE (1989). "Interactions between Psilocybe semilanceata and fungi of its habitat". Mycological Research. Finlay AR, McCracken AR (1991). "Microbial suppression of Phytophthora cinnamomi". In Lucas, John (ed.). Phytophthora: Symposium of the British Mycological Society, the British Society for Plant Pathology, and the Society of Irish Plant Pathologists held at Trinity College, Dublin, September 1989. Cambridge, England: Published for the British Mycological Society by Cambridge University Press. Gartz J. (1994). "New aspects of the occurrence, chemistry and cultivation of European hallucinogenic mushrooms". Annali del Museo Civico di Rovereto. Looking for more Rooted Content? Check out our corner of the internet! You'll find our transcripts, show notes, and so much more. *Disclaimer- This content is for entertainment purposes only. I am just a lady who likes plants, which in no way qualifies me to give you advice on well...anything, really. As always, please consult with your medical care team before making any changes to your diet or medications. * --- Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/rooted-podcast/support
Lorenzo ha incontrato Paolo Torboli de l'Osteria del Pettirosso che ci ha raccontato della trasformazione dell'osteria, dall'identità differenziante alle attività esterne al locale.
Cristina Acidini"L'arte della moda"L'età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968Forlì, Museo Civico San DomenicoFino al 2 luglio 2023http://www.mostremuseisandomenico.itTintoretto, William Hamilton, George Romney, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, James Tissot, Giovanni Boldini, Vittorio Corcos, Henry Matisse, Josef Hoffmann, Giacomo Balla, Piet Mondrian, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Damien Hirstinsieme con Charles Frederick Worth, Ventura, Mariano Fortuny, Paul Poiret, SalvatoreFerragamo, Coco Chanel, Germana Marucelli, Valentino Garavani e Pierpaolo Piccioli, Giorgio Armani, Christian Dior per John Galliano, Gucci, Prada, Tom Ford, Cristobal Balenciaga, Yohij Yamamoto: sono soltanto alcuni dei 100 artisti e dei 50 stilisti e couturier protagonisti di L'arte della moda. L'età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968, la grande mostra ideata e realizzata da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì negli spazi del Museo Civico San Domenico, fino al 2 luglio 2023. Diretta da Gianfranco Brunelli e curata da Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca, l'esposizione è dedicata all'affascinante rapporto fra arte e moda. Il periodo preso in considerazione attraversa tre secoli: dall'Ancien Régime al secondo Novecento. Un racconto unico. Un percorso espositivo di confronti che comprende oltre 300 opere, tra quadri, sculture, accessori, abiti d'epoca e contemporanei. L'esposizione forlivese, la prima del suo genere, somiglia a un vero e proprio kolossal. Le opere, che a partire dal Settecento attraversano la Rivoluzione francese, il Romanticismo, la Macchia, l'Impressionismo, il Simbolismo e tutte le Avanguardie novecentesche fino a oggi, identificano un rapporto tra arte e moda dove l'arte rispecchia, crea e si fa moda e la moda appartiene definitivamente alle arti. La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L'abito che modella, nasconde, dissimula e promette il corpo. L'abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Come cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L'arte come racconto e come sentimento del tempo Tra le opere esposte Ritratto dell'avvocato Carlo Manna (1907) di Umberto Boccioni, Ritratto di Emiliana Concha de Ossa (1888) di Giovanni Boldini, Grande composizione A con nero, rosso, grigio giallo e blu (1919) di Piet Mondrian, Donna e anemoni (1920-1921) di Henry Matisse a cui fanno da contrappunto due completi ricamati di Giorgio Armani, il Panciotto di Marinetti (1923 – 1924) di Fortunato Depero, la Camicia Orlando (A/I 2001-02) di Gianfranco Ferré, il Delphos in seta con sopravveste in velluto (1920 circa) di Mariano Fortuny in dialogo con una Kore di tipo Eleusidella fine del II secolo, l'Abito da giorno “Linea Assira” (1961) di Germana Marucelli e un abito da sera inedito di Elsa Schiaparelli. Accompagnato dal catalogo edito da Dario Cimorelli Edizioni, il progetto espositivo, curato dall'architetto Alessandro Lucchi, si è avvalso della preziosa collaborazione dei più importanti musei d'arte, degli archivi, dei musei e maison di moda. L'esposizione forlivese porta in Italia capolavori provenienti da importanti istituzioni museali internazionali quali, tra gli altri, il Musée d'Orsay di Parigi, la Galleria Belvedere di Vienna, il Musée d'Art et d'Histoire di Ginevra, la Klimt Foundation e il MAK- Museum of Applied Arts, di Vienna, la Galerie Neue Meister di Dresda, Le Domaine de Trianon | Château de Versailles, il Kunstmuseum de l'Aia, il Museum National di Cracovia, il Castello Reale di Varsavia. Accanto ad essi i maggiori musei italiani: le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Pinacoteca di Brera di Milano, i Musei Civici di Mantova, l'Istituto per il Teatro e il Melodramma - Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, l'Accademia di Belle Arti di Brera, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, le Gallerie Nazionali d'Arte Antica di Roma, la Fondazione Magnani Rocca di Fontanellato, le Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Fondazione Cariverona, il Museo Palazzo Ricci di Macerata, la Biblioteca Nazionale Centraledi Firenze, i Musei Civici di Padova, la Galleria d'Arte Moderna di Roma, il Museo Revoltella di Trieste, la Galleria d'Arte Moderna Restivo di Palermo. Prestigiosi anche i prestiti degli abiti e degli accessori provenienti da fondamentali case di moda come Giorgio Armani, Curiel, Prada, Christian Dior Couture, Archivio Storico Gucci, Maison Valentino, Lanvin, Max Mara; e da importanti istituzioni come Palazzo Morando | Costume Moda Immagine di Milano, Archivio Renato Balestra, il Museo Stibbert di Firenze, Centro di ricerca Gianfranco Ferré, il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti di Firenze, Archivio Storico Galitzine, il Museo Ferragamo di Firenze, il Museo Boncompagni Ludovisi di Roma, il Museo del Costume - Castello di Donnafugata di Ragusa, il Museo dell'Aeronautica Caproni di Trento, il Museo Mariano Fortuny y Madrazo e il Museo Correr di Venezia, la Fondazione Archivio Capogrossi di Roma, l'Archivio Germana Marucelli di Milano, gli Archivi Mazzini di Massa Lombarda, Fortuny di Venezia, la Collezione Tirelli Trappetti di Roma e la Collezione Massimo Cantini Parrini. Importanti anche i prestiti da collezioni private fra cui quella di AlbertoTagliabue e Giovanna Frossi. Ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e il Museo Civico San Domenico, la mostra è frutto del lavoro del prestigioso comitato scientifico presieduto ad honorem da Antonio Paolucci e composto da Marco Antonio Bazzocchi, Silvia Casagrande, Simona Di Marco, Fabriano Fabbri, Mario Finazzi, Gioia Mori, Francesco Parisi, Paola Refice, Giorgio Restelli, Stefania Ricci, Ines Richter, Chiara Squarcina, Ulisse Tramonti. Anche per L'arte della moda. L'età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968 si conferma la preziosa collaborazione avviata nel 2014 tra la Fondazione e Mediafriends, l'Associazione Onlus di Mediaset, Mondadori e Medusa, nel segno di arte e solidarietà, grazie alla quale una parte del biglietto di ingresso alla mostra verrà devoluto per sostenere il progetto “Scuola di Vita”, rivolto a ragazze e ragazzi che non hanno ancora trovato una strada.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
È stata una delle più importanti artiste italiane del XX secolo e una delle poche ad essere riconosciuta a livello internazionale. Il suo percorso artistico è stato breve, dal 1964 al 1975, ma densissimo di attività e sperimentazioni. A Firenze, dove vive con il marito e il figlio Michelangelo, Gaetana detta Ketty, maestra elementare, incontra il Gruppo 70, diventando una degli esponenti della “Poesia visiva”. La riflessione sul linguaggio percorre tutto il suo lavoro, dai primi collage realizzati insieme ai poeti visivi, fino ai lavori individuali, sviluppati dopo il primo impatto con il tumore, che se la porterà via a 38 anni. I suoi temi ricorrenti - la subalternità della donna, la mercificazione della società, la disuguaglianza tra nord e sud del mondo - sono trattati in modo più intimo nella seconda parte del suo lavoro, quando il rifiuto del linguaggio verbale la conduce a rivalutare il valore comunicativo del corpo, del gesto. Sperimenta dunque diverse forme espressive, dal collage, alla scultura, alla fotografia, alla performance - tanto da essere anche definita la prima body artist italiana. Nel 1972 partecipa alla Biennale di Venezia con uno dei primi video mai realizzati in ambito artistico. Le sue opere sono conservate in numerose collezioni, dal MART di Rovereto al MOMA di New York e la sua figura è stata riscoperta negli ultimi anni, grazie alle ricerche su “arte e femminismo”. Si ringrazia la fondazione La Quadriennale di Roma per la gentile concessione di Ketty La Rocca, Verbigerazione, 1973.
La tenuta La Scolca® è stata acquistata nel 1919 dal bisnonno di Giorgio Soldati, che è stato un grande interprete del Gavi DOCG. Oggi conduce l'azienda la figlia Chiara Soldati, quarta generazione con uno sguardo già al terzo millennio. II passato ed il futuro convivono in questa azienda che coniuga al meglio la naturalezza di chi vive in questo mondo da sempre con la rapidità di coloro che guardano avanti con la lungimiranza di capitani coraggiosi: mai come nel caso della famiglia Soldati i nomi hanno un significato simbolico. Il nome dell'appezzamento derivava dall'antico toponimo “Sfurca” ovvero “Guardare lontano” e la cascina che vi sorgeva era stata in passato appunto una postazione di vedetta. Il cognome rispecchia in pieno il carattere fiero e tenace dei proprietari e dei loro vini.Al momento dell'acquisto, la proprietà era in parte coperta da boschi, in parte coltivata a grano. Fu un'intuizione ben studiata piantare nel 1900 vigneti di Cortese in un territorio esclusivamente vocato alla coltivazione dei vigneti a bacca rossa: mai, come in questo caso, il nome dell'Azienda risultò profetico. La produzione ben presto divenne una primaria attività tecnica ed imprenditoriale. La Scolca è quindi l'azienda più antica della zona, per la continuità di gestione da parte della medesima famiglia, ma allo stesso tempo è la più moderna.Giorgio si è dimostrato un validissimo ed estroso innovativo interprete: sua è la creazione di vini e spumanti di successo senza mai tradire la fedeltà alla terra di Gavi e al vitigno cortese. Ma il compito più arduo che si è assunto, insieme alla famiglia, è stato quello di mantenere la leadership conquistata dall'azienda negli anni rafforzando ulteriormente l'immagine e la fama della Scolca con volontà tutta piemontese e la filosofia della massima qualità possibile.
Nicoletta Boschiero"Depero Automatico Acrobatico"Palazzo della Ragione, MantovaMostra aperta fino al 26 febbraio 2023https://deperomantova.itAl Palazzo della Ragione a Mantova, la mostra dedicata a Fortunato Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960), intelligente creatore dell'estetica futurista teorizzata in Ricostruzione futurista dell'Universo, firmato con Giacomo Balla nel 1915. Depero automatico acrobatico porterà per la prima volta a Mantova circa 80 opere significative attraverso l'arco temporale 1917-1938.La mostra è stata ideata da Electa in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, in esclusiva per gli spazi di Palazzo della Ragione. La cura è di Nicoletta Boschiero, responsabile della Casa d'Arte Futurista Depero.Il titolo della mostra Depero automatico acrobatico evoca, in prima battuta, la passione dell'artista per l'automa, già nel 1916 infatti nel progetto di Le chant du rossignol, aveva creato dei costumi realizzati con tessuti induriti e tesi su fili di ferro che costringevano i ballerini a rigidi movimenti quasi robotici. Quest'esperienza consente all'artistadi predisporre danzatori-marionette dal movimento stilizzato che gli permettono di padroneggiare totalmente lo spazio e la scena nei Balli Plastici. Pure la definizione di acrobatico si adatta all'artista perché pioniere di un'idea di arte poliespressiva che spazia dalla pittura alle arti applicate, dall'editoria alla pubblicità, dalla scenografia alla performance. L'attitudine all'acrobazia dell'artista è viva, il richiamo del pericolo e della pura ostentazione, tipici dello spettacolo circense, rientrano nel suo carattere sempre proiettato al superamento delle difficoltà. Nel 1915 entra nel movimento Futurista e firma con Giacomo Balla il Manifesto Ricostruzione futurista dell'universo che apre una nuova stagione del Futurismo. Nel 1957, in collaborazione con il Comune di Rovereto, allestisce la sua Galleria Permanente e Museo, istituzione che, dopo un lungo restauro, ha riaperto i battenti nel 2009, con la dicitura Casa d'Arte Futurista Depero in occasione del centenario del Futurismo.Depero nella sua lunga esperienza artistica ha costruito una forma d'arte totale che ha spaziato dalla pittura al teatro, dalla scenografia alle arti applicate, dall'editoria alla pubblicità divenendo uno dei protagonisti del movimento futurista. La rassegna è un viaggio attraverso questi molteplici ambiti creativi, scandita nelle tre tappe geografiche del suo percorso artistico: Capri, Parigi, New York.Catalogo Electa.immagine coordinata Studio Leonardo Sonnoli.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Paolo Miorandi"Nannetti. La polvere delle parole"Exòrma Edizionihttp://www.exormaedizioni.com/Questa è la storia del più noto recluso del manicomio di Volterra e del suo libro di pietra.Paolo Miorandi visita più volte i padiglioni abbandonati dell'Ospedale Psichiatrico, raccogliendo i frammenti con cui ricostruire la vicenda di Oreste Fernando Nannetti. Torna infine a Volterra, assieme al fotografo Francesco Pernigo, per documentare ciò che resta e farsi interprete della straziante banalità dell'istituzione manicomiale e del lavoro compiuto dal tempo, sulle parole di Nannetti e sui volti e i ricordi delle persone, in un luogo sempre più eroso dall'abbandono.Oreste Fernando Nannetti «era una di quelle cose per cui non c'è posto al mondo», uno tra le migliaia di uomini e donne senza voce internati nell'istituto psichiatrico. Aldo Trafeli, che al manicomio lavora come infermiere, si accorge che giorno dopo giorno Nannetti sta trasformando il muro del padiglione Ferri in un immenso libro. Incide con la fibbia del panciotto parole a prima vista indecifrabili e disegni. Aldo è il solo che presta attenzione alla sua voce, poi nel corso degli anni copia e trascrive il graffito, mentre il muro a poco a poco si sbriciola e le parole tornano a essere polvere, pagine strappate da un quaderno di sabbia e calce.Paolo Miorandi è nato e vive a Rovereto in Trentino, un buon posto dove stare – dice – ammesso che uno abbia delle vie di fuga. Lavora come psicoterapeuta e dedica alla scrittura parte del suo tempo. Oltre a contributi in ambito specialistico ha pubblicato: In basso a sinistra. Un viaggio in Cile (2003); Ospiti (2010); Nannetti (2012) da cui è stato tratto il cortometraggio Libro di sabbia, realizzato con il regista Lucio Fiorentino; Lessico di Hiroshima (2015) portato in scena con le musiche originali composte da Roberto Conz.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Welcome to Episode 1066 in which Stevie Kim moderates Clubhouse's Ambassadors Corner. In this episode Jay Di Donato with Marc Zani. These sessions are recorded from Clubhouse and replayed here on the Italian Wine Podcast! Listen in on this series as Italian Wine Ambassadors all over the world chat with Stevie and their chosen wine producer. Which producer would you interview if you had your pick? About about today's guest host: Jay Di Donato is an Italian Wine Ambassador through Vinitaly International Academy, WSET 3, and a certified Italian Wine Specialist from the North American Sommelier Association. He has worked part-time as a sommelier and at various wine retail and restaurants in Chicago and San Diego since 2016. Jay commissioned as a Surface Warfare Officer in the United States Navy in 2012. He deployed multiple times to the Mediterranean Sea, Red Sea, and Indian Ocean. In 2019 he earned his law degree from Loyola University of Chicago School of Law and still serves in the Navy as a Judge Advocate General, stationed in San Diego. Traveling throughout Europe with the Navy spurred his love of wine and he hopes to be stationed in Italy again soon!" To learn more visit: https://www.linkedin.com/in/julian-didonato/details/skills/ About today's guest producer: Marco Zani is one of the newer additions to the Selection Massale portfolio, but he already feels very much part of the family. The family domaine was put together by his father, who bought the castle (yep, there really is one, and Marco makes his wine with in its 10th Century cellars) and surrounding vineyards, which are situated on the lower slopes of the mountains that tower either side of the little town of Rovereto. Although his father was not a vigneron (like most growers in the village, he sold each years' crop to the cooperative), Marco knew from an early age that he wanted to make wine, and since 1989, Marco has been (fanatically) tending the vineyards and making the wine at Castel Noarna, as well as helping his wife to run the best hotel/restaurant in town. The castle and the vineyards lie on east/southeast facing slopes at about 350 meters above sea level -- these are high alititude vineyards, similar to those of Belluard in the Haute-Savoie, and Knauss and Beurer in Swabia. The soils, which Marco has worked organically since 2008 are rich in minerals and poor in organic matter, and exactly what's needed for making of grands vins. Limestone, our favorite, quartz, slate, silt. If you want to learn more visit: https://www.selectionmassale.com/marco-zani.html More about the moderator Stevie Kim: Stevie hosts Clubhouse sessions each week (visit Italian Wine Club & Wine Business on Clubhouse), these recorded sessions are then released on the podcast to immortalize them! She often also joins Professor Scienza in his shows to lend a hand keeping our Professor in check! You can also find her taking a hit for the team when she goes “On the Road”, all over the Italian countryside, visiting wineries and interviewing producers, enjoying their best food and wine – all in the name of bringing us great Pods! To find out more about Stevie Kim visit: Facebook: @steviekim222 Instagram: @steviekim222 Website: https://vinitalyinternational.com/wordpress/ Let's keep in touch! Follow us on our social media channels: Instagram @italianwinepodcast Facebook @ItalianWinePodcast Twitter @itawinepodcast Tiktok @MammaJumboShrimp LinkedIn @ItalianWinePodcast If you feel like helping us, donate here www.italianwinepodcast.com/donate-to-show/
you can find our beans at: https://coffeeclubpod.com/ - we appreciate the support :) back again with lots of things to discuss this week! we start off with a little review of Euro's and then move into previewing all our races for this week. Olli is racing a 1500m in Lausanne, Switzerland and George & Morgan are racing a 5000m in Rovereto, Italy. after this we take some time to discuss the new world's qualifying times that were confirmed this week by World Athletics. this moves into a more general discussion of the classic "making the sport better" stuff and our thoughts on it. hope you guys enjoy! Insta: https://www.instagram.com/coffeeclubpod/ Morgan: https://www.instagram.com/morganmcdon... Ollie: https://www.instagram.com/ollihoare/ George: https://www.instagram.com/georgebeamish/
Torna Copertina dopo un'assenza più lunga del solito, ma niente panico, non vi abbiamo abbandonati.Il primo ospite di questa puntata è Giorgio Gizzi, librario della libreria Arcadia di Rovereto e anche autore del libro “Gli Introvabili” dedicato a titoli fuori catalogo ma che varrebbe la pena recuperare. Per la rubrica dedicata alla traduzione, Gaia Cenciarelli ci racconta il suo curioso esordio da traduttrice, mentre eccezionalmente il consiglio d'autore ci arriva da Bruno Tognolini, maestro della letteratura di infanzia, che ci suggerisce un libro perfetto ora che le vacanze estive sono alle porte.Libri consigliati nella puntata:IL SIGNOR SO TUTTO IO di John Waters, PlaygroundDELITTO SUL LAGO di Dario Sardelli, EinaudiLA CRONOLOGIA DELL'ACQUA di Lidia Yuknavitch, nottetempoIl libraio Giorgio Gizzi della libreria Arcadia di Rovereto ci consiglia:IL SUONO PERDUTO DELLA SIBERIA di Sophy Roberts, MondadoriMELMA ROSA di Fernanda Trías, SURL'insegnante e traduttrice Gaia Cenciarelli, tra i libri che ha tradotto ci suggerisce:IL CIELO DEI VIOLENTI di Flannery O'Connor, minimumfaxLo scrittore per l'infanzia Bruno Tognolini ci ha invitato a leggere (o rileggere):VACANZE ALL'ISOLA DEI GABBIANI di Astrid Lindgren, Salani
Job Tales - I interview professionals to help you become who you wish to be
Welcome to another episode of Job Tales: the podcast that shares personal accounts of professional pathways taken by people like you and me throughout the world. Sara Debora is a musician, in particular she is a violinist. She started playing when she was 4, and has been a musician ever since. Listen to Debora's personal story.Here is a sample of Sara's work:https://fb.watch/dptXMOL-KF/ Handel Sonatahttps://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2278612722377369&id=100006859906318 Tartini Sonata 'Didone Abbandonata'https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2278611312377510&id=100006859906318 Biber Sonata in A 1681https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2573859122852726&id=100006859906318 Biber Sonata La Crossifissionehttps://m.youtube.com/watch?v=HJsvN2D2hOU&feature=youtu.be From the Premio Bonporti in Rovereto. Extracts from Tartini Violin Concerto
Luca Bertolo"Lo strano posto della religione nell'arte contemporanea" di James ElkinsJohan & LeviA chi ama l'arte non sarà sfuggito un fatto tanto eclatante quanto poco dibattuto: l'assenza nelle gallerie e nei musei di arte contemporanea di opere genuinamente religiose, in cui il sentimento religioso non sia inquinato, cioè, da ironia o irriverenza. La frattura fra arte e religione non è effetto di una congiura del mondo dell'arte, ha radici profonde. Avviata per gradi durante il Rinascimento, si è accentuata nel XIX secolo fino ad arrivare a quel divario che oggi ci appare insanabile. Per ricucire lo strappo bisognerebbe smantellare il discorso su cui si è edificato l'intero progetto modernista.Questo libro, in cui rigore e sperimentazione vanno a braccetto, rompe l'assordante silenzio che avvolge una questione particolarmente difficile da affrontare, tanto nei circuiti ufficiali dell'arte quanto nel campo dell'educazione artistica. Un silenzio che lascia gli studenti a coltivare la loro religiosità di nascosto, pena l'esclusione dal sistema. Forte della sua esperienza alla School of the Art Institute of Chicago, James Elkins affronta con innovativo pragmatismo un ginepraio di pratiche, opinioni e fraintendimenti, e sceglie cinque tra i suoi studenti a rappresentare altrettante posizioni di artisti: cinque racconti esemplari che tracciano una cartografia del travagliato rapporto tra religione e arte contemporanea.Affinché l'abisso di incomprensione fra i due schieramenti possa colmarsi, come si augura l'autore, non basta la buona volontà di figure isolate, servono nuove forme di dialogo, conversazioni inclusive che lascino spazio al portato emozionale ed esperienziale dei partecipanti. Elkins va già in questa direzione, fornendo ad artisti, studenti, docenti e studiosi la strumentazione necessaria per iniziare un dibattito costruttivo e appassionante.James ElkinsStorico e critico d'arte americano, docente alla School of the Art Institute of Chicago, è da sempre impegnato nella decostruzione dei canoni della storia dell'arte accademica attraverso una prospettiva critica originale e interdisciplinare. Si occupa in particolare di scrittura e di teoria dell'immagine. Tra le sue numerose pubblicazioni, La pittura cos'è. Un linguaggio alchemico (1998), Dipinti e lacrime (2001), Why Art Cannot Be Taught (2001), What Heaven Looks Like (2017), What is Interesting Writing in Art History? (2017) e Visual Worlds (con Erna Fiorentini, 2019).Luca Bertolo è pittore. Ha vissuto a Milano, San Paolo, Londra, Berlino e Vienna. Dal 2015 insegna pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra le numerose mostre in istituzioni pubbliche e private si segnalano: Luca Bertolo, Mart, Rovereto (2018); Se non qui dove, MAN, Nuoro (2017); Oltreprima, Fondazione del Monte, Bologna (2017), Le Belle Parole, SpazioA, Pistoia (2017); Everybody Is Always Right, Arcade, Londra (2017); If Anything, Marc Foxx, Los Angeles (2016); Recto Verso, Fondazione Prada, Milano (2015); Il metodo. Ci interessa il metodo, GAM, Torino (2014); Figura 2: natura morta, GNAM, Roma (2013); La figurazione inevitabile, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (2013); A Painting Cycle, Nomas Foundation, Roma (2012). I suoi testi sono apparsi su cataloghi monografici e riviste, tra cui «Flash Art», «Il Giornale dell'Arte», «exibart», «Artribune», «Warburghiana», «doppiozero», «Le parole e le cose», «ATP Diary».IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Giorgio Gizzi"Gli introvabili"Alla ricerca di libri perdutiIntroduzione di Alberto RolloManni Editorihttps://www.mannieditori.it/Giorgio Gizzi ha intrapreso un viaggio – un viaggio che nessuna carta potrebbe riprodurre con sufficiente credibilità – dove i libri sono la destinazione e, insieme, sono indicazioni segnaletiche per destinazioni diverse: città, valli, strade, anime, personaggi, sintesi brucianti, versi, brecce dentro l'ottusità, illuminazioni, insomma il mondo.Alberto RolloGiorgio Gizzi ci porta con sé alla ricerca di alcuni libri che non si trovano più, dei luoghi di cui raccontano e dei viaggi fatti per scovarli.Una caccia ai titoli che non sono i soliti noti, tra piccole e grandi case editrici, vicende di diritti persi e miopie editoriali.Le note perdute di Monsieur Chouchani, maestro rabbinico di cui è incerta perfino l'esistenza; il sogno americano in Montana agli inizi del Novecento raccontato in Bad Land di Jonathan Raban; i viaggi di Alberto Moravia e Richard Storry; l'antesignana delle biografie delle città Salonicco, città di fantasmi di Mark Mazower; l'art brut di Nannetti e Wölfli; l'unico romanzo di Chris Fuhrman Vite pericolose di bravi ragazzi, considerato un nuovo Il giovane Holden; l'arte di lasciarsi di Carla Lonzi e Pietro Consagra; il manifesto del pacifismo scritto da Aldo Capitini; Il profilo delle nuvole di Luigi Ghirri e Gianni Celati, cantori della pianura; le poesie di e.e. cummings tradotte da Quasimodo e i cinema di Londra; l'antologia dedicata alla nebbia curata da Umberto Eco e Remo Ceserani; la Roma degli artisti e dei librai di Paola Pitagora; l'eleganza e l'estro di Franco Maria Ricci; la Lucania di Carlo Levi; il viaggio nell'arte di Giorgio Soavi; l'Afghanistan di Arrigo Boetti e della moglie Annemarie Sauzeau; la storia della boxe raccontata dal filosofo Philonenko; la Fargo di Steinbeck.Gli introvabili è un testo appassionante per gli amanti dei libri e dei viaggi; perché si viaggia attraverso le pagine dei buoni libri anche cercandoli, nei posti in cui sono ambientati e in cui sono nati e poi scomparsi.E perché i buoni libri ti spingono altrove.Giorgio Gizzi, nato a Roma nel 1964, è stato reporter e poi, per caso, è diventato libraio. Ha diretto librerie in Italia e all'estero, indipendenti e di catena, adesso è titolare dell'Arcadia di Rovereto.Appassionato lettore e viaggiatore, si occupa di formazione di nuovi librai, è consulente per alcune case editrici, organizza rassegne culturali.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/