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Nahr-e-Serraj was taken in Operation Panther's Claw last summer. Has the area progressed since then? Produced by Josh Fortune. This video available in high definition.
The soldiers of 16 Air Assault Brigade work side by side with their counterparts in the Afghan National Army to bring stability and peace to Nahr-e-Serraj, Helmand. This version includes graphics and reporter voiceover.
La conferenza internazionale di Parigi ha cercato di spianare la strada alle elezioni che il paese aspetta da anni — ma, tra la discesa in campo del figlio di Gheddafi e la presenza scomoda del generale Haftar, non è affatto certo quando si andrà alle urne Venerdì 12 novembre si è tenuta a Parigi una conferenza sulla Libia per cercare di risolvere le tensioni tra le parti coinvolte e portare a una stabilizzazione del paese. Per la prima volta i paesi dell'Unione europea erano sostanzialmente allineati nella questione libica — dopo un decennio che ha visto una vera e propria guerra per procura anche tra paesi membri dell'Ue. La conferenza ha prodotto un documento che spera di velocizzare il processo per ottenere una legge elettorale che vada bene a tutte le parti in causa e stabilire delle sanzioni verso coloro che ostacoleranno le elezioni — oltre al ritiro delle milizie russe. Com'è la situazione in Libia? Dopo il cessate il fuoco dell'ottobre 2020 è stato istituito un governo provvisorio guidato da al-Manfi e Dbeibah, che tenta di unire le due fazioni che si erano combattute con Haftar e Al-Serraj. La Libia esce da un lungo periodo di guerra civile, iniziato con le proteste del 2011 che avevano portato alla cacciata di Gheddafi — e che dopo un periodo di turbolenza aveva portato alla sostanziale divisione del paese in due, con il governo di Haftar a Tobruk e quello di Serraj a Tripoli. Nel paese si sono combattuti diversi interessi contrapposti, con la Turchia di Erdogan che ha appoggiato i rappresentanti locali della fratellanza musulmana, l'Egitto di al-Sisi a sostenere Haftar. E ovviamente i paesi europei, con la Francia e la Turchia stessa che hanno cercato sostanzialmente di scalzare il ruolo di primo piano che l'Italia ha sempre avuto nel paese dal dopoguerra — soprattutto legato agli interessi della grande multinazionale petrolifera italiana, l'Eni. I colloqui per fissare una data per le elezioni vanno avanti da quasi un anno: non è stato semplice mettere d'accordo tutti. Alla fine si è trovato una data ufficiale per il 24 dicembre, anche se — per usare un eufemismo — non è affatto chiaro se verrà rispettata. Ora che però le urne sembrano essere una possibilità concreta, si iniziano anche a profilare i primi possibili candidati e le relative polemiche: ad esempio quella del figlio del colonnello Gheddafi, Saif Gheddafi, che ha annunciato la sua discesa in campo. Gheddafi è stato a lungo detenuto dalle stesse forze che per lungo tempo l'hanno tenuto incarcerato — nel 2015 Saif Gheddafi era addirittura stato condannato a morte, ma era stato in seguito scarcerato. Anche Haftar in persona ha scelto di candidarsi: condivide con Gheddafi un passato estremamente controverso, dato che entrambi i personaggi sono accusati di crimini di guerra e contro l'umanità — non proprio delle ottime premesse per una pace duratura nel paese. Show Notes In Libya, a Gaddafi makes a play for power | Muammar Gaddafi News | Al Jazeera Libya: Saif al-Islam Gaddafi to run for president | Middle East Eye Libya's Haftar steps down from role to run for president | Reuters Declaration of the Paris International Conference for Libya | Élysée Non ci si aspetta molto, dalla conferenza di Parigi sulla Libia - Il Post Europeans make final push for Libyan elections – POLITICO Libia: uno spiraglio di luce in fondo al tunnel Turkey rebuffs French call for troop withdrawal from Libya | Recep Tayyip Erdogan News | Al Jazeera La Grecia si arma contro la Turchia: a breve comprerà caccia francesi Libia-Turchia, accordo ai confini dell'Europa: l'intesa economica e militare tra al-Sarraj ed Erdogan - Open Libia: NATO annuncia indagini sull'incidente tra Francia e Turchia | Sicurezza internazionale | LUISSSostieni l'informazione indipendente di the Submarine: abbonati a Hello, World! La prima settimana è gratisin copertina, una grafica del 2018 dall
Le premier roman de Loubna Serraj, "Pourvu qu'il soit de bonne humeur", a remporté le Prix Orange 2021. Soundouss Chraibi et Murtada Calamy reviennent sur cette parution, articulée autour des violences conjugales, et discutent de son actualité au fil des générations.
Cela fait plusieurs années que Les Inrockuptibles accompagnent le Festival d'Automne à Paris. À année exceptionnelle, initiative inédite. Mettant l'accent sur la place des femmes artistes programmées pour sa 49e édition, les podcasts Voix d'Automne vous donnent rendez-vous chaque mois avec des metteuses en scène, chorégraphe, plasticienne, commissaire d'exposition, etc.Ce septième épisode donne la parole à la comédienne et metteuse en scène Emmanuelle et à l'actrice, toutes deux membres du collectif "L'encyclopédie de la parole". See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
La Libia è forse il dossier più importante per la politica estera italiana. Eppure i due governi presieduti da Giuseppe Conte, diversi per composizione politica e agenda internazionale, hanno avuto un approccio identico alla questione: confuso e rinunciatario. L’Italia non ha compreso che il paese nordafricano, nostra ex colonia e fondamentale per l’approvvigionamento energetico della Penisola, è diventato un terreno di scontro dove piccole, medie e grandi potenze non hanno paura di utilizzare ogni mezzo per difendere i propri interessi. L'Italia ha rinunciato a tutto questo, forse per mancanza di strategia o forse perché ha deciso di ignorare che il mondo è cambiato. Nel terzo episodio della 3ª stagione di Cavour, Francesco Maselli ne discute con Claudia Gazzini, senior analyst dell'International Crisis Group, e Giuseppe De Giorgi, Ammiraglio ed ex Capo di Stato Maggiore della Marina.
MENA Now Morning Briefing, November 2, 2020 *This daily morning briefing covers news as presented by the media, and does not present the views of MENA Now. * All sources were drawn from publicly available online news sources Lebanon Today Arslan's Party Warns Hariri against 'Tampering with Druze Representation'; https://bit.ly/3jP5Dy7 Rai tells Lebanese politicians to 'step down'; https://bit.ly/3mIA7U5 Protesters clash with security forces over prophet cartoon; https://bit.ly/3oVCQM7 Lebanon under new curfew, 115 towns under lockdown; https://bit.ly/37X2slA Lebanon confirms 1,699 new coronavirus cases, 12 deaths; https://bit.ly/35XqZ7d Regional Overview US claims Iranian hackers accessed voter information; https://bit.ly/35XqZ7d Iraq clears sit-in square, a year after mass protests began; https://bit.ly/3828e5p Algeria votes on new constitution amid opposition boycott; https://bit.ly/2GiTvrg Tunisia to investigate Mahdi Organisation over Nice attack -state media; https://reut.rs/2TLSdrO Libyan PM al-Serraj takes back resignation; https://bit.ly/3kPKMMl Sudan, US sign deal to restore sovereign immunity; https://bit.ly/3efRd8Z Thousands protest in Jerusalem against Israeli PM; https://bit.ly/37ZpnwA
Poucas regiões no mundo vem tendo uma tensão crescente, de forma tão acelerada, quanto o Mediterrâneo Oriental, o chamado East Med. Depois de a Turquia assinar um acordo com o governo líbio de Serraj, foi a vez de a Grécia se movimentar, assinando acordos com o Egito e a Itália, de modo a marcar posição na região. Esse é o tema da coluna de hoje do Tanguy Baghdadi. Quer se tornar apoiador do Petit Journal? Acesse nosso site www.petitjournal.com.br e acesse a aba "Apoie o Petit" E o link para o curso "China: Ascensão, Poder e Afirmação" tá aqui, ó: talks.clippingcacd.com.br/cursopetitjournal03 E, se você quiser assistir à aula gratuita do Petit Journal, sobre a geopolítica das redes sociais, taí o link: youtu.be/YXSe0oAyvPs
La représentante spéciale par intérim du secrétaire général de l'ONU en Libye, Stephanie Williams, a salué vendredi les points d'accord conclus pour un cessez-le-feu et des élections en Libye. Stephanie Williams a salué chaleureusement les points d'accord exprimés dans les déclarations publiées par le Premier ministre du gouvernement libyen soutenu par l'ONU, Fayez Al-Serraj, et par le président de la Chambre des Représentants (Parlement) établie dans l'est de la Libye, Aguila Saleh, a indiqué la Mission de soutien des Nations Unies en Libye dans un communiqué de presse. Mme Williams a appelé à mettre en oeuvre rapidement l'appel des deux dirigeants à reprendre la production et l'exportation de pétrole, ajoute ce communiqué. La responsable de l'ONU a également appelé les parties à "se montrer à la hauteur de cette occasion historique et à endosser leur pleine responsabilité devant le peuple libyen". MM. Serraj et Saleh ont publié ce même jour des déclarations annonçant un cessez-le-feu dans le pays et appelant à la reprise des exportations pétrolières et à l'organisation d'élections dans ce pays. Ces initiatives "ont créé l'espoir de parvenir à une solution politique pacifique à la crise de longue date en Libye, ce qui affirmera le désir du peuple libyen de vivre dans la paix et la dignité", a souligné Mme Williams. L'armée basée dans l'est de la Libye et le gouvernement soutenu par les Nations Unies ont mené pendant plus d'un an un conflit armé meurtrier pour le contrôle de Tripoli, la capitale libyenne, avant que le gouvernement reconnu par l'ONU n'annonce avoir pris le contrôle de tout l'ouest du pays suite au retrait de cette région de l'armée basée dans l'est de la Libye. Après le départ de l'ouest de la Libye de l'armée installée dans l'est du pays, le gouvernement soutenu par l'ONU a tenté de prendre le contrôle de la ville de Syrte et du district de Jufra dans le centre du pays. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/aziz-mustaphi/message
Viaggio in Libia con Michela Mercuri. Docente universitario, analista di politica estera, consulente, autrice, editorialista ed esperta di Libia. Per capire cosa succede a poche miglia dalla Sicilia e perchè ce ne dobbiamo assolutamente interessare.
Le reazioni all'annuncio di Trump, lo scontro tra al-Serraj e Haftar, l'accordo per il governo in Irlanda.
Rieccoci, i due partiti di governo sono in crisi nera e Di Maio e Zingaretti non sanno che pesci prendere. Nel frattempo la situazione in Libia resta molto accesa e Facebook ha fatto chiarezza sulle sue regole a riguardo la pubblicità elettorale.https://www.ilpost.it/2020/01/08/crisi-movimento-5-stelle/https://www.ilpost.it/2020/01/03/nunzio-angiola-lascia-movimento-5-stelle/https://www.agi.it/politica/de_toma_silvestri_m5s_misto-6856494/news/2020-01-09/https://www.repubblica.it/politica/2020/01/09/news/movimento_cinque_stell_lasciano_altri_due_deputati-245342039/https://www.ilsole24ore.com/art/di-maio-espelle-paragone-m5s-senatore-espulso-nulla-ACvRCM9https://www.repubblica.it/politica/2020/01/03/news/crisi_del_m5s_anche_il_deputato_angiola_lascia_il_gruppo_e_va_nel_misto-244880265/https://www.ilsole24ore.com/art/cacciati-o-delusi-ecco-19-parlamentari-che-hanno-lasciato-m5s-ACAn3c9https://www.fanpage.it/politica/i-deputati-de-toma-e-silvestri-lasciano-il-movimento-5-stelle-passano-al-gruppo-misto/http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/M5S-deputati-Angiola-e-Rospi-lasciano-e-passano-al-gruppo-misto-695ef41d-7fda-476d-a2ca-886df53ef254.html?refresh_cehttps://www.ilfattoquotidiano.it/2019/12/15/di-maio-presenta-la-riorganizzazione-del-m5s-sei-facilitatori-affiancati-da-12-team-tematici-servira-per-riscrivere-accordo-governo/5618492/https://medium.com/@CDFerrara/il-trasformismo-5-stelle-14acb36998cehttps://medium.com/@CDFerrara/il-rispetto-per-i-propri-elettori-b6f2a7299e56https://medium.com/@CDFerrara/larte-della-creazione-del-capro-espiatorio-df12a57dd1adhttps://medium.com/@CDFerrara/ma-allora-il-pd-97705573c3ehttps://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/01/10/news/la_sfida_di_zingaretti_vecchio_pd_addio_ecco_la_mia_svolta_-245441274/https://www.linkiesta.it/it/article/2020/01/11/zingaretti-scioglie-partito-democratico/45029/https://www.nextquotidiano.it/perche-zingaretti-vuole-sciogliere-il-pd/https://www.today.it/politica/zingaretti-scioglie-pd.htmlhttps://medium.com/@CDFerrara/ceravamo-tanto-amati-d5a3f5246002https://www.ilpost.it/2019/08/28/carlo-calenda-dimissioni-pd/http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/libia-di-maio-al-cairo-basta-ingerenze-fissare-data-conferenza-4f1db089-4f06-4b11-b474-f13e28ff505f.htmlhttps://www.open.online/2020/01/06/la-missione-europea-in-libia-non-solo-rinviata-dine-die-ma-mai-annunciata/https://www.open.online/2020/01/04/crisi-in-libia-di-maio-in-egitto-l8-gennaio-il-giorno-prima-missione-ue-a-tripoli-la-corsa-contro-il-tempo-della-diplomazia-europea/https://www.ilpost.it/2020/01/07/europa-iran-crisi/https://www.politico.eu/article/macron-eyes-role-as-trump-united-states-iran-peacemaker/https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2020/01/09/news/haftar-a-roma-da-conte-la-scelta-dell-italia-fa-infuriare-il-premier-sarraj-1.38304239https://tg.la7.it/politica/litalia-tenta-il-colpo-grosso-diplomatico-sulla-libia-che-per%C3%B2-si-trasforma-in-figuraccia-08-01-2020-146031https://www.linkiesta.it/it/article/2020/01/09/di-maio-esteri-serraj-haftar/44998/https://www.ilpost.it/2020/01/09/figuraccia-italia-libia/https://www.repubblica.it/politica/2020/01/08/news/libia_serraj_haftar_conte-245255193/?ref=RHPPLF-BH-I245256506-C8-P1-S1.8-T1https://www.ilfoglio.it/esteri/2020/01/08/news/erdogan-e-putin-ottengono-la-tregua-in-libia-prego-europa-295523/?underPaywall=truehttps://www.ilpost.it/2020/01/08/guerra-libia-haftar-serraj-conte/https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/01/08/news/libia_cosi_e_fallito_il_blitz_italiano_per_siglare_una_tregua_a_roma_tensione_tra_il_premier_e_di_maio-245287961/https://www.linkiesta.it/it/article/2020/01/06/libia-iran-erdogan/44961/https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/11/libia-conte-incontra-sarraj-a-roma-dopo-le-polemiche-per-la-visita-di-haftar-per-pace-serve-ue-unita-leader-tripoli-haftar-si-ritiri/5664962/https://about.fb.com/news/2020/01/political-ads/https://www.html.it/10/01/2020/facebook-non-limitera-ladvertising-elettorale/https://www.theguardian.com/technology/2019/oct/30/twitter-ban-political-advertising-us-electionhttps://support.google.com/adspolicy/answer/6014595?hl=ithttps://news.mrwebmaster.it/google-nuove-policy-advertising-elettorale_15053.htmlhttps://news.mrwebmaster.it/google-basta-advertising-elettorale_15021.htmlhttps://www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2019/12/27/news/facebook_ricorso_casapound-244487443/https://www.open.online/2019/12/13/casapound-torna-online-la-pagina-ufficiale-da-facebook-studiano-le-prossime-mosse-valutiamo-le-opzioni-disponibili/https://www.open.online/2019/12/27/casapound-facebook-contro-lordinanza-diffondono-odio-organizzato-la-replica-sembrate-militanti-dei-centri-sociali/https://www.ilpost.it/2019/12/12/facebook-casapound-riattivazione-pagina-tribunale-roma/https://www.ilpost.it/2019/09/09/facebook-e-instagram-casapound/https://www.nytimes.com/2020/01/09/technology/facebook-political-ads-lies.html
Bentornat* a TRAPPIST, l’unico podcast narrativo sulla Terza guerra mondiale.Il 2020 è iniziato con l’aggressione statunitense all’Iran e un ulteriore aggravamento della situazione in Libia — due fronti su cui sarebbe lecito aspettarsi che l’Italia svolga importanti funzioni diplomatiche. Ma invece Roma si muove goffamente, con Di Maio vistosamente in difficoltà e Conte che si fa dare buca da al–Serraj.Abbiamo chiesto a Laura Silvia Battaglia e Luca Misculin di mandarci due contributi per rispondere a una domanda tutt’altro che semplice — perché l’Italia non riesce ad avere una politica estera decente?E se è vero che questi ultimi mesi sembrano una caduta libera interminabile, il problema non nasce con l’arrivo di Di Maio alla Farnesina — ma è una situazione di vecchia data, dalle dimissioni di Terzi Sant’Agata per il caso dei marò alla “doppia posizione” di Moavero Milanesi sul Venezuela, passando per crisi serie come il caso Shalabayeva, e semiserie, come l’espulsione dell’ambasciatore nordcoreano a Roma.Leggi le note dell’episodio complete su: https://thesubmarine.it/2020/01/09/trappist-049/
Bentornat* a TRAPPIST, l'unico podcast narrativo sulla Terza guerra mondiale.Il 2020 è iniziato con l'aggressione statunitense all'Iran e un ulteriore aggravamento della situazione in Libia — due fronti su cui sarebbe lecito aspettarsi che l'Italia svolga importanti funzioni diplomatiche. Ma invece Roma si muove goffamente, con Di Maio vistosamente in difficoltà e Conte che si fa dare buca da al–Serraj.Abbiamo chiesto a Laura Silvia Battaglia e Luca Misculin di mandarci due contributi per rispondere a una domanda tutt'altro che semplice — perché l'Italia non riesce ad avere una politica estera decente?E se è vero che questi ultimi mesi sembrano una caduta libera interminabile, il problema non nasce con l'arrivo di Di Maio alla Farnesina — ma è una situazione di vecchia data, dalle dimissioni di Terzi Sant'Agata per il caso dei marò alla “doppia posizione” di Moavero Milanesi sul Venezuela, passando per crisi serie come il caso Shalabayeva, e semiserie, come l'espulsione dell'ambasciatore nordcoreano a Roma.Leggi le note dell'episodio complete su: https://thesubmarine.it/2020/01/09/trappist-049/
Rieccoci, episodio pre-natalizio. Oggi parliamo dell'intervento turco in Libia, del processo di impeachment di Trump, della sentenza della corte europea sul caso dell'ex vice presidente catalano Junqueras e dell'impatto sul mercato del lavoro del reddito di cittadinanza.https://www.agi.it/estero/libia_serraj_mosca_ankara-6773542/news/2019-12-20/https://www.agi.it/estero/di_maio_libia_haftar_serraj_inviato_speciale-6756702/news/2019-12-17/https://stream24.ilsole24ore.com/video/mondo/libia-maio-nomina-inviato-speciale-e-pensa-missione-europea/AC4opN7http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/12/19/siria-lira-turca-introdotta-nel-nord_d490a3fe-f31d-4020-9ef0-90dde52bb244.htmlhttp://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/12/20/erdogan-pure-litalia-legittima-haftar_42a2fcba-efa4-46d6-86bd-519c9d316077.htmlhttps://www.repubblica.it/esteri/2019/12/17/news/libia_di_maio_italia-243728401/https://www.avvenire.it/attualita/pagine/di-maio-in-libia-vedra-serraj-e-haftarhttps://www.lastampa.it/esteri/2019/12/18/news/di-maio-media-tra-haftar-e-sarraj-ora-un-inviato-italiano-in-libia-1.38225109https://medium.com/@CDFerrara/libia-memorandum-2-0-9c8b9fba182bhttps://medium.com/@CDFerrara/guerra-turco-siriana-mosca-ringrazia-aecb9541f577https://medium.com/@CDFerrara/la-proxy-war-tra-francia-e-italia-ae12916ea7c7https://medium.com/@CDFerrara/catalogna-serve-una-prospettiva-federale-europea-f9acf301ae3ehttps://www.ilpost.it/2019/05/30/carles-puigdemont-parlamento-europeo/https://www.repubblica.it/esteri/2019/10/14/news/catalogna_verdetto_sugli_indipendentisti_13_anni_di_prigione_a_oriol_junqueras-238504205/https://www.repubblica.it/esteri/2019/12/19/news/spagna_junqueras_immunita_catalogna_ue_eurodeputato-243843716/http://lnx.svimez.info/svimez/wp-content/uploads/2019/11/rapporto_svimez_2019_sintesi.pdfhttps://thevision.com/politica/reddito-di-cittadinanza/https://tg24.sky.it/politica/2018/09/28/manovra-luigi-di-maio-esultanza.htmlhttps://www.ilpost.it/2019/10/05/reddito-di-cittadinanza-lavoro/https://www.ilpost.it/2019/04/13/di-maio-navigator/https://www.ilpost.it/2019/03/28/decreto-legge-reddito-cittadinanza-legge/https://www.youtube.com/watch?v=ika0Ym-6074https://www.vox.com/impeachment-explained-podcasthttps://www.ilpost.it/2019/12/19/impeachment-trump-approvato/https://www.ilpost.it/2019/09/26/denuncia-telefonata-trump-zelensky/https://www.ilpost.it/2019/12/10/trump-abuso-potere-impeachment/https://www.foxnews.com/media/hannity-exclusive-senate-majority-leader-mcconnell-says-theres-no-chance-president-trump-is-removedhttps://www.youtube.com/watch?v=LJ-qnp9QLV8https://www.nytimes.com/2019/10/07/us/politics/trump-impeachment-ukraine.htmlhttps://www.cnbc.com/2019/10/10/democrats-subpoena-giulianis-ukraine-associates-in-impeachment-inquiry.htmlhttps://www.bbc.com/news/world-us-canada-49842600https://www.nytimes.com/2019/11/26/us/politics/trump-whistle-blower-complaint-ukraine.htmlhttps://medium.com/@CDFerrara/le-democrazie-occidentali-si-stanno-orientalizzando-95c223981b64https://medium.com/@CDFerrara/le-differenze-comunicative-tra-trump-e-obama-4153b2f24e9d
Since the overthrow of long-time dictator Muammar Al Qadafi in 2011, with the support of NATO, Libya was thrown into chaos with no foreseen end. For the past few years a power struggle has emerged between the internationally recognized government led by Prime Minister Fayez al-Serraj and the self-proclaimed Libyan National Army led by General Khalifa Haftar who receives military support from regional powers, and the US and Russia The latest episode in this power struggle started in April with the advancement of General Haftar towards the Capital, Tripoli. The confrontations have so far claimed hundreds of lives. Also earlier this month an air strike by the Haftar forces on the Tajoura immigration detention centre in eastern Tripoli claimed the lives of at least 40 refugees and migrants, and injured more than 80. Amnesty International said that around 600 people were trapped in the detention center with no way to escape, AND called for the attack to be independently investigated as a war crime. Khalil Bendib speaks with Ali Ahmida, Professor of Political Science at the University of New England in Maine. He asks him about the regional and international players who are fueling the conflict as well as latest on the battle for Tripoli . Next we speak with attorney Zoha Khalil from Palestine Legal about the resolution proposed by congresswoman Ilhan Omar of Minnesota which aims to protect the use of boycott as a constitutionally protected free speech and as a tool for social change. It comes around the same time, the congressional Democrats are advancing an non-binding resolution to condemn the Boycott Divestment and Sanctions or the BDS movement against Israel. Although the resolution does not reference Israel or BDS specifically it is understood to be in response to national and state legislations attempting to criminalize those engaging in boycott activities against Israel.
Quando si parla della strategia italiana in Libia, bisogna immaginare un quadrilatero: quattro uomini che dal 2016 al 2018 hanno cercato di costruire, per l’Italia, un ruolo centrale nel paese africano. Non solo per affrontare la crisi dell’immigrazione, ma anche per evitare che uno stato a pochi chilometri dalle nostre coste continuasse ad essere una terra di nessuno. Il primo dei quattro protagonisti è Giuseppe Perrone, ambasciatore italiano a Tripoli dal gennaio 2017 all’agosto 2018. Il secondo è Alberto Manenti, ex direttore dell’Aise, i servizi segreti italiani per l’estero. Il terzo è Marco Minniti, ex ministro dell’Interno. Il quarto è l’ex Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Il quadrilatero ha raggiunto molti risultati, con effetti positivi ma anche negativi. Poi è arrivato il governo gialloverde, e molto è cambiato. Nel suo terzo episodio, Cavour racconta la strategia italiana in Libia, grazie all’uomo che ha costituito questo quadrilatero, l’ha guidato e ne era l’angolo più importante. Ma adesso che è terminata l’esperienza del suo governo, sta vedendo tutto questo lavoro pian piano sgretolarsi. Francesco Maselli intervista Paolo Gentiloni, ex Presidente del Consiglio e oggi deputato e presidente del Partito Democratico.
L'Italia "non è a favore di Serraj né a favore di Haftar, ma è a favore del popolo libico". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa a Pechino. "In realtà - ha affermato il premier - non sostengo un singolo attore sullo scenario libico: l'Italia, il governo, mira a ottenere la stabilizzazione del Paese e riteniamo che per raggiungere questo risultato l'opzione militare non sia assolutamente affidabile". Secondo Conte, "l'intenzione di Haftar, appoggiata da alcuni Paesi, di unificare il territorio libico, di unificare l'esercito, le forze di sicurezza, può anche avere una logica ispiratrice, una sua plausibilità, ma di fatto la nostra posizione si sta rivelando lungimirante alla luce della concreta evoluzione dello scenario libico: non è con l'opzione militare che si può stabilizzare la Libia".
Ventitreesima rubrica della quarta stagione (2018/19) della trasmissione radiofonica Equilibrium Network: https://www.facebook.com/EquilibriumNetwork/In collaborazione con Geopoliticalcenter.com: https://www.facebook.com/GeoPoliticalCenter/TEMI TRATTATI: - Nuova guerra civile in Libia- Il ruolo dell'Italia- L'avversario Francia- Le altre potenze- Rischi ed evoluzioniIn onda ogni martedì, dalle 22:00, su NeverwasRadio: https://www.facebook.com/neverwasradio/ Conduttori della trasmissione EQ Network: Alessandro Leonardi e Fabrizio Pizzolato
Ventitreesima rubrica della quarta stagione (2018/19) della trasmissione radiofonica Equilibrium Network: https://www.facebook.com/EquilibriumNetwork/In collaborazione con Geopoliticalcenter.com: https://www.facebook.com/GeoPoliticalCenter/TEMI TRATTATI: - Nuova guerra civile in Libia- Il ruolo dell'Italia- L'avversario Francia- Le altre potenze- Rischi ed evoluzioniIn onda ogni martedì, dalle 22:00, su NeverwasRadio: https://www.facebook.com/neverwasradio/ Conduttori della trasmissione EQ Network: Alessandro Leonardi e Fabrizio Pizzolato
On today's episode of Loud & Clear, Brian Becker and John Kiriakou are joined by Pedro Rios, Director of the American Friends Service Committee’s U.S./Mexico Border Program.Kirsten Nielsen, Secretary of the Department of Homeland Security, resigned yesterday after a meeting with President Trump. The move came amid reports of Trump’s unhappiness over Nielsen’s inability to close ports of entry along the southern border and to stop accepting asylum seekers. Critics of the administration fear that this is a precursor to an intensification of anti-immigrant policies in the run up to the 2020 election Libya sank deeper into chaos over the weekend, with more than 2800 people fleeing fighting in Tripoli, according to the United Nations. Forces under General Khalifa Haftar are approaching the city, and seeking to wrest control of the country from UN-backed Prime Minister Fayez al-Serraj. Libya has been wracked by violence since the US-led NATO attack on the country that resulted in the death of Muammar al-Qaddafi in 2011. Vijay Prashad, Director of the Tricontinental: Institute for Social Research and Chief Editor of LeftWord Books, joins the show. Israelis will go to the polls tomorrow to elect members of parliament, who in turn will elect a prime minister. The vote will bring to an end a race that has pitted Prime Minister Benjamin Netanyahu against Benny Gantz, the leader of a trio of generals who could end his uninterrupted decade as Prime Minister. Brian and John speak with Nicole Roussell, Sputnik News analyst and one of the producers of this show.President Trump today placed the Iran’s Islamic Revolutionary Guard Corps, or IRGC, on the list of international terrorist groups. Iran warned that the move would destabilize the region and it retaliated by officially declaring the U.S. military a terrorist organization. Kevin Zeese. He’s the co-coordinator of Popular Resistance, joins the show. The hosts continue the regular segment “Education for Liberation with Bill Ayers,” where Bill helps us look at the state of education across the country. What’s happening in our schools, colleges, and universities, and what impact does it have on the world around us? Bill Ayers an activist, educator and the author of the new book “about Becoming a Teacher”, joins Brian and John.The new book, “The Russian Peace Threat: Pentagon on Alert”, has been released to rave reviews. It reports on the propaganda that informed US-Russian relations from the Bolshevik Revolution to the present. He takes us through historical events forgotten by time and shaped by propaganda to explain a history that is largely unknown in the west. Brian and John speak with Ron Ridenhour, the author of the book.The hosts continue the weekly half hour segment Technology Rules with Chris Garaffa—a weekly guide on how monopoly corporations and the National Surveillance State are threatening cherished freedoms, civil rights and civil liberties. Web developer and technologist Chris Garaffa joins the show.
I governi europei hanno responsabilità chiare per quanto riguarda gli episodi di abusi e torture sui migranti in Libia, secondo Amnesty Internaional, che ha pubblicato questa mattina un rapporto dedicato al Paese nordafricano. Inoltre, si afferma che i fondi europei per la Libia siano finiti alle autorità che collaborano con le milizie e i trafficanti di esseri umani.Elisa De Pieri, ricercatrice del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International, racconta i punti chiave di questo rapporto.
I governi europei hanno responsabilità chiare per quanto riguarda gli episodi di abusi e torture sui migranti in Libia, secondo Amnesty Internaional, che ha pubblicato questa mattina un rapporto dedicato al Paese nordafricano. Inoltre, si afferma che i fondi europei per la Libia siano finiti alle autorità che collaborano con le milizie e i trafficanti di esseri umani.Elisa De Pieri, ricercatrice del programma Europa e Asia centrale di Amnesty International, racconta i punti chiave di questo rapporto.
Il premier libico Fayez al-Sarraj e il generale della Cirenaica, Khalifa Haftar, si sono incontrati nella notte tra il 2 e il 3 maggio 2017 per cercare di mettere fine alla crisi nel Paese. Tra gli scenari che si aprono ora, nuove elezioni entro marzo 2018 e lo scioglimento di tutte le milizie irregolari. Inoltre, si fa strada l'ipotesi di un nuovo consiglio presidenziale che ha lo scopo di gestire le forze armate.Ne parliamo con Tiberio Graziani, presidente di IsAG, l'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie.
Il premier libico Fayez al-Sarraj e il generale della Cirenaica, Khalifa Haftar, si sono incontrati nella notte tra il 2 e il 3 maggio 2017 per cercare di mettere fine alla crisi nel Paese. Tra gli scenari che si aprono ora, nuove elezioni entro marzo 2018 e lo scioglimento di tutte le milizie irregolari. Inoltre, si fa strada l'ipotesi di un nuovo consiglio presidenziale che ha lo scopo di gestire le forze armate.Ne parliamo con Tiberio Graziani, presidente di IsAG, l'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie.
Sirte, milizie di Al Serraj - Preso il controllo del quartier generale dell’IsisL'articolo Sirte, milizie di Al Serraj – Preso il controllo del quartier generale dell’Isis proviene da Il Fatto Quotidiano.
«L'obiettivo è stabilizzare la Libia». Parola del ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni, in un'intervista oggi al Corriere della Sera. Stabilizzare, stabilizzazione. E' una complessa, complicata, rete di operazioni (politiche e diplomatiche) per cercare di dare una forma istituzionale e di governo alla Libia. Il premier designato libico Fayez Al Serraj non si è ancora insediato a Tripoli. A lui si è arrivati dopo una lunga trattativa, durata un anno e mezzo, tra il Congresso Nazionale di Tripoli e il Parlamento di Tobruk. La stabilizzazione della Libia, con l'atteso insediamento del governo di unità nazionale, appare come l'unica alternativa concreta ad una guerra, ad un intervento militare. Perché? E' lo stesso Gentiloni a spiegarlo. «L'Italia, insieme ai partner internazionali e regionali – dice il ministro degli esteri al Corriere - sostiene la determinazione del governo di accordo nazionale guidato da Fayez al Serraj di installarsi a Tripoli”. L'obiettivo è dunque stabilizzare il paese. «Tutto questo deve avvenire – prosegue Gentiloni - in tempi ragionevoli, altrimenti si rischia di far prevalere l'impostazione di chi sostiene che stabilizzare la Libia è una chimera e quindi bisogna far partire una campagna aerea massiccia contro le postazioni jihadiste». Attenzione, sembra dire Gentiloni, occorre fare in fretta con il governo di unità nazionale altrimenti arriveranno i bombardieri. Della Libia sull'orlo del dilemma tra opzione politica ed opzione bellica Memos ne ha parlato oggi con il nostro Farid Adly e Alessandro Colombo, ordinario di relazioni internazionali all'Università degli Studi di Milano.
«L'obiettivo è stabilizzare la Libia». Parola del ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni, in un'intervista oggi al Corriere della Sera. Stabilizzare, stabilizzazione. E' una complessa, complicata, rete di operazioni (politiche e diplomatiche) per cercare di dare una forma istituzionale e di governo alla Libia. Il premier designato libico Fayez Al Serraj non si è ancora insediato a Tripoli. A lui si è arrivati dopo una lunga trattativa, durata un anno e mezzo, tra il Congresso Nazionale di Tripoli e il Parlamento di Tobruk. La stabilizzazione della Libia, con l'atteso insediamento del governo di unità nazionale, appare come l'unica alternativa concreta ad una guerra, ad un intervento militare. Perché? E' lo stesso Gentiloni a spiegarlo. «L'Italia, insieme ai partner internazionali e regionali – dice il ministro degli esteri al Corriere - sostiene la determinazione del governo di accordo nazionale guidato da Fayez al Serraj di installarsi a Tripoli”. L'obiettivo è dunque stabilizzare il paese. «Tutto questo deve avvenire – prosegue Gentiloni - in tempi ragionevoli, altrimenti si rischia di far prevalere l'impostazione di chi sostiene che stabilizzare la Libia è una chimera e quindi bisogna far partire una campagna aerea massiccia contro le postazioni jihadiste». Attenzione, sembra dire Gentiloni, occorre fare in fretta con il governo di unità nazionale altrimenti arriveranno i bombardieri. Della Libia sull'orlo del dilemma tra opzione politica ed opzione bellica Memos ne ha parlato oggi con il nostro Farid Adly e Alessandro Colombo, ordinario di relazioni internazionali all'Università degli Studi di Milano.
«L'obiettivo è stabilizzare la Libia». Parola del ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni, in un'intervista oggi al Corriere della Sera. Stabilizzare, stabilizzazione. E' una complessa, complicata, rete di operazioni (politiche e diplomatiche) per cercare di dare una forma istituzionale e di governo alla Libia. Il premier designato libico Fayez Al Serraj non si è ancora insediato a Tripoli. A lui si è arrivati dopo una lunga trattativa, durata un anno e mezzo, tra il Congresso Nazionale di Tripoli e il Parlamento di Tobruk. La stabilizzazione della Libia, con l'atteso insediamento del governo di unità nazionale, appare come l'unica alternativa concreta ad una guerra, ad un intervento militare. Perché? E' lo stesso Gentiloni a spiegarlo. «L'Italia, insieme ai partner internazionali e regionali – dice il ministro degli esteri al Corriere - sostiene la determinazione del governo di accordo nazionale guidato da Fayez al Serraj di installarsi a Tripoli”. L'obiettivo è dunque stabilizzare il paese. «Tutto questo deve avvenire – prosegue Gentiloni - in tempi ragionevoli, altrimenti si rischia di far prevalere l'impostazione di chi sostiene che stabilizzare la Libia è una chimera e quindi bisogna far partire una campagna aerea massiccia contro le postazioni jihadiste». Attenzione, sembra dire Gentiloni, occorre fare in fretta con il governo di unità nazionale altrimenti arriveranno i bombardieri. Della Libia sull'orlo del dilemma tra opzione politica ed opzione bellica Memos ne ha parlato oggi con il nostro Farid Adly e Alessandro Colombo, ordinario di relazioni internazionali all'Università degli Studi di Milano.
Un dia abans de la Catanyada i escalfant motors per a la nostra festa de Castaween, la Maria i la Judit no ens deceben amb les seves seccions. A més, abans de tancar el programa, parlem amb l'entesa en panellets Laura Serrajòrdia, del taller de pa Serrajòrdia de Sant Cugat. Ho tenim tot preparat!
Un dia abans de la Castanyada, festa de castanyes, moniatos i panellets, vam parlar amb Laura Serrajòrdia, del taller de pa Serrajòrdia de Sant Cugat del Vallès. Amb ella, vam descobrir que la innovació en un producte tan tradicional com els panellets és possible.