Un podcast de "La Civiltà Cattolica" per accompagnare questo "cambiamento d'epoca" con meditazioni a partire da libri, musica, film. Il titolo è un verso di Emily Dickinson: viviamo, infatti, nella possibilità di un futuro che non conosciamo e cerchiamo parole, immagini, musiche che accompagnino il tempo che viviamo adesso, e che ci aiutino a immaginare il “dopo”. Il podcast, come la newsletter da cui nasce, è a cura di p. Claudio Zonta S.I., scrittore della nostra rivista. Il motto della newsletter è di un anonimo gesuita: "Non coerceri a maximo sed contineri a minimo, divinum est", cioè "Non essere costretto dallo spazio più grande, ma essere capaci di stare nello spazio più ristretto. Questo è divino".
“La mappa delle piccole cose perfette” è un adattamento cinematografico del racconto dello scrittore fantasy Lev Grossman. L'idea non è del tutto originale: molti altri film hanno come idea centrale quella di persone intrappolate in un loop temporale, costrette a rivivere sempre lo stesso giorno più volte. La pellicola diretta da Samuels, che ha come protagonisti due adolescenti, lo fa comunque con freschezza, cercando di mettere al centro la narrativa del viaggio interiore. Questa produzione, se non si staglia per l'originalità della trama, tuttavia è molto apprezzabile per la poeticità dei dettagli narrativi.Ascolta la nota di Marco Piaia S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
“Nessuno lo ha mai visto. Le vie dimenticate per rinascere” è un percorso umano e artistico di 198 fotografie a cura di due sacerdoti impegnati nell'ambito culturale, intellettuale, sociale e giovanile. Alberto Lolli, Rettore dell'Almo Collegio Borromeo di Pavia, e Pietro Raimondi, già cappellano del carcere di San Vittore a Milano, è stato missionario in Timor Est e insegna ora presso i centri di formazione professionale delle suore salesiane, colgono la presenza di Dio attraverso un'interpretazione moderna, aperta e includente delle opere di misericordia.Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
“Il giorno mangia la notte”, opera prima della scrittrice e giornalista Silvia Bottani, è un romanzo di intrecci inaspettati e contrastanti che generano emozioni viscerali attraverso una scrittura che richiama le periferie di Milano, con i suoi fantasmi e le sue violenze. È il racconto dell'incontro tra due estremi: Naima, ragazza nata in Italia ma di origini marocchine, e Stefano, promettente avvocato e attivo militante tra le file di gruppi di estrema destra. Due vite che si sfideranno a viso scoperto, sia sul ring della palestra dove si allenano, sia nelle vicissitudini quotidiane sul ring di una periferia che brucia di cemento, di afa estiva e di roghi dolosi.Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
“The Gunner's Dream” è un brano dei Pink Floyd, scritto nel 1982 per l'album The Final Cut. A distanza di quasi 40 anni Roger Waters, bassista ed ex componente del gruppo, pubblica una nuova versione della canzone. Il brano racconta gli ultimi pensieri di un aviatore mentre sta precipitando dopo esser stato colpito. Nel post che introduce la canzone, Waters ricorda la storia di un colonnello dell'esercito sovietico che durante il suo turno di notte, il 26 settembre 1983, si accorse di un falso allarme dovuto ad un errore del satellite ed evitò il lancio di missili verso obiettivi strategici occidentali. “L'uomo in questione è Stanislav Petrov - scrive Waters -. L'anno prima che Stanislav salvasse il mondo, nel 1982, ho scritto The Gunner's Dream”.Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Mulan, nella sua versione del 2020, fa parte delle serie di lungometraggi in live action che Disney sta riproponendo a distanza di qualche anno dagli originali animati. Queste nuove versioni rispondono maggiormente alle aspettative di Millennials ormai adulti e alle prese con le odierne sfide culturali. Temi e immaginario cambiano, abbandonando i tratti fanciulleschi per complicarsi in tratti più sfumati e in cui il chiaroscuro ha preponderanza. Mulan, inoltre, è anche un omaggio alla grande civiltà cinese, alla sua storia, ai suoi valori, alla sua cultura e alla sua visione dell'uomo e della società. Ascolta la nota di Marco Piaia S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Con cinque pubblicazioni all'attivo, di cui due per Feltrinelli Comics, il vignettista napoletano Mattia Labadessa riscuote grande successo tra giovani e giovanissimi. La sua arma vincente consiste nella capacità di saper cogliere, da un lato, gli aspetti tragicomici della nostra epoca e, dall'altro, quello di saper analizzare con una profondità singolare le paure e i dubbi di una mente che non smette di pensare. Come accade in “Bernando Cavallino”, “Mezza fetta di limone” e “Piccolo”, il suo quinto libro. Ascolta la nota di Mariano Iacobellis S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Com'è la vita prima della vita? Quali qualità umane, esistenziali, relazionali precedono la nascita di un bambino? E cosa avviene nella vita dei futuri genitori? Paolo Di Paolo, con il libro “Lontano dagli occhi”, edito da Feltrinelli, mette in scena un trittico di nascite che in vario modo si presentano difficili, ostacolate, non desiderate. Al centro tre madri, due donne e una ragazza, che per ragioni diverse si trovano ad affrontare il percorso della maternità da sole. Consigliato per chi sta pensando di adottare un figlio.Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Mai più sola nel bosco. Dentro le fiabe dei fratelli Grimm di Simona Vinci è un libro a cavallo tra il saggio e il diario, con la quale l'autrice ci parla di sé, della propria infanzia e delle favole che l'hanno accompagnata nella crescita. Tra le pagine più belle scritte da Simona Vinci ci sono quelle in cui descrive il mondo dell'infanzia abitato da creature magiche, a volte benevole, più spesso misteriose e minacciose. Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Con “La città dei vivi” Nicola Lagioia ricostruisce in modo minuzioso, usufruendo di informazioni, colloqui e interviste raccolte in anni di lavoro, un episodio di cronaca nera che ebbe una grandissima eco, avvenuto nei primi giorni di marzo del 2016. La storia raccontata è quella di due giovani romani di buona famiglia che uccisero senza motivo, e in modo brutale, un ragazzo di 23 anni. Un saggio-romanzo la cui forza e bellezza è nell'equilibrio che cerca di dare un senso: da un lato, senza demonizzare e senza giustificare, dall'altro lato, con lo sforzo umanizzante di dare un nome ai gesti, ai pensieri e alle emozioni.Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Con il romanzo “Cose che succedono di notte”, Peter Cameron lascia le atmosfere minimaliste nordamericane descritte in “Gli inconvenienti della vita” del 2018. Nel nuovo romanzo, dalle atmosfere metafisiche e straniate, i protagonisti sono un uomo e una donna, entrambi senza nome. Sono sposati, hanno tentato per anni di avere un figlio senza riuscirci e hanno deciso di ricorrere all'adozione. Giungono in un paese straniero fantastico, dove la notte e la neve fanno da padroni. E una domanda rimane viva fino all'ultima pagina: avverrà l'adozione del bambino, oppure no?Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Un amore può durare tutta una vita? Con “Desiderio”, Giorgio Montefoschi racconta con grande delicatezza la storia di una relazione che segna la vita di un uomo e di una donna dalla giovinezza spensierata fino alla prima vecchiaia. La vicenda si svolge in una Roma descritta in modo minuzioso ed emerge poco alla volta attraverso i dialoghi, che catturano i lenti movimenti degli affetti, le sintonie inattese e le impreviste lontananze, i momenti di pace e le inquietudini che attraversano un cuore umano. Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Francesco Piccolo nel 2015 scrisse un libricino, "Momenti di trascurabile infelicità", séguito del più famoso "Momenti di trascurabile felicità", di qualche anno precedente. Oggi, in tempi di Covid, la sua lettura aiuta a strappare un sorriso. L'opera, a metà strada tra il diario personale e il saggio, è un libro pieno di ironia, le pagine sono soffuse di sottile e benevola disillusione. Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Atiq Rahimi con "I portatori d'acqua" costruisce un romanzo raffinato e potente, nel quale si affiancano due vicende afghane: una si svolge a Kabul, l'altra in esilio in Europa, tra Parigi e Amsterdam. Protagonisti sono due uomini, Tom – o Tamil – e Yussef, entrambi malati d'amore, legati da sottili differenze e da più profonde similitudini. Su tutto incombe la vicenda delle gigantesche statue del Buddha nella valle di Bamiyan, che i talebani distrussero l'11 marzo 2001. Nel romanzo si intrecciano i temi delle origini e dell'identità, insieme a quelli della memoria, del ricordo, del doppio, del sogno e del delirio.Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Street artist americana, Corie Mattie, nome d'arte "LA Hope Dealer" utilizza la strada e i muri periferici come cornici per la sua arte. Nata sulla costa Est degli Stati Uniti, si è trasferita a Los Angeles per inseguire i suoi sogni e i suoi desideri. Ha studiato all'Università del Maryland, terminando successivamente il suo percorso formativo con un master alla Georgetown University. Ispirandosi a Banksy, l'artista pensa alle sue opere d'arte come a moderne pitture rupestri che possano imprimere idee costruttive in una società spesso contraddittoria e in crisi.Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
I più grandi scrittori in poche pagine abbracciano vite intere. Tra questi possiamo considerare Javier Marías, uno degli autori spagnoli contemporanei di maggior spicco. La sua ultima raccolta di racconti, con molta sobrietà, si intitola “Tutti i Racconti”. La silloge è uscita in Spagna già nel 2012, ma solo da poco ne disponiamo in traduzione italiana. Consigliato per chi vuole regalarsi un lungo viaggio nel quale non contano le grandi mete, ma i dettagli del percorso.Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Gossip, feste esclusive, abiti alla moda, amori tormentati: è facile capire perché Bridgerton, serie prodotta da Netflix, sia diventata un successo, in particolare tra i giovani. Ambientata a inizio Ottocento, la serie è tratta dai libri di Julia Quinn che raccontano le vicende della famiglia Bridgerton e dell'aristocratica società londinese. A caratterizzare la serie, alcuni tratti scenografici, come quello di mescolare costumi e maniere ottocentesche con dettagli della pop culture e il colour-blind casting, con attori che vengono scelti indipendentemente dal colore della loro pelle.Ascolta la nota di Marco Piaia S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Nogales è una città divisa a metà tra il Messico e gli Stati Uniti. È uno dei tanti punti di passaggio per i messicani che cercano di attraversare illegalmente il confine. Qui si trova il muro di cui abbiamo sentito parlare tanto in questi anni dalle cronache politiche di oltreoceano. Un'altissima e imponente «cicatrice» che dà il titolo alla graphic novel di Renato Chiocca e Andrea Ferraris che al seguito di un gruppo di volontari raccontano il complesso equilibrio tra agenti di polizia, volontari e migranti. Edito da Oblomov Edizioni, la Cicatrice è un fumetto intenso anche per la sua brevità (sono solo 36 pagine), e dispiace che finisca così presto.Ascolta la recensione di Leonardo Vezzani S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Nel mezzo degli Stati Uniti si trova la piccola U.S. Center Chapel. Non è mai stata chiusa e accoglie tutti. All'interno: un crocifisso sopra l'effigie degli Stati Uniti su cui è dipinta la bandiera americana. È questa la scena iniziale del video «The Middle» di Bruce Springsteen. Un video che ripercorre i simboli che hanno accompagnato il cantautore per tutta la vita e che vengono inquadrati nei particolari del susseguirsi delle scene. Il video si apre con una lunga strada dritta, solitaria, in mezzo alla neve, che si dirige verso l'infinito: la strada che l'uomo deve compiere, attraverso il proprio desiderio di realizzazione.Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
La regina degli scacchi è una miniserie di Netflix tratta da un romanzo del 1983 di Walter Tevis. Ha per protagonista Beth (Anya Taylor-Joy), una ragazzina che ha perduto i genitori. Nel seminterrato dell'orfanotrofio che la accoglie, grazie al custode, scopre il suo talento per gli scacchi, ma cade in una precoce dipendenza da calmanti e alcool. La narrazione, ricca di rimandi e flashback, è accompagnata da una colonna sonora pregevole e ripercorre la storia di Beth, dall'infanzia al successo, attraverso difficoltà e solitudine. Una storia di redenzione a partire dalle sfide di una passione che nutre immedesimazione e speranza. Ascolta la nota di Angelo Stella S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Padre Nostro è il terzo lungometraggio di Claudio Noce che vede Pierfrancesco Favino come co-protagonista. Il regista racconta se stesso da bambino, figlio del vice questore di Roma Alfonso Noce, vittima di un attentato da parte della organizzazione terrorista NAP, in cui persero la vita un poliziotto e un criminale. Padre Nostro è un film ambivalente sulla solitudine e la tragedia che hanno vissuto intere famiglie, sulla paura di vedere ammazzato un proprio familiare. Le vittime sono i bambini, anche quelli dei terroristi: i figli pagano la colpa dei crimini efferati compiuti dai genitori.Ascolta la nota di Mariano Iacobellis S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
La grande onda di Kanagawa di Katsushika Hokusai è tra le opere giapponesi più celebri. Vi si ispirò anche Van Gogh ne "La notte stellata" e Debussy per l'opera orchestrale "La mer". È una xilografia del 1830, appartenente a una serie più ampia, come viene testimoniato dal titolo in giapponese "Trentasei vedute del monte Fuji / al largo di Kanagawa / sotto un'onda". L'opera è stata stampata in più copie che si trovano nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America, al Museo d'Arte Orientale di Torino, al British Museum di Londra. Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Le opere dell'archimandrita Zinon sono considerate oggi tra le più importanti testimonianze dell'arte liturgica orientale contemporanea. Padre Zinon è riuscito a trasmettere la ricchissima eredità dell'arte bizantina attraverso un dialogo capace di coinvolgere tradizioni iconografiche differenti. Nel suo lavoro s'intreccia la storia artistica e liturgica delle chiese d'oriente e d'occidente. L'arte di p. Zinon respira lo spirito della santa liturgia e si lascia pervadere da uno sguardo di fede illuminato da una profonda vita spirituale. Il suo lavoro si caratterizza per un'abilissima tecnica pittorica, una coraggiosa sperimentazione artistica e una riflessione teologica aperta e dialogante.Ascolta la nota di Luigi Territo S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
A Shinjuku, uno dei quartieri di Tokyo, c'è una piccola locanda che apre solo dalla mezzanotte fino alle sette del mattino. Ha solo un piatto nel menù, ma tutti sanno che, se possiede gli ingredienti, il cuoco prepara tutto quello che i clienti gli chiedono. In questo ristorante, dove a malapena entrano una decina di persone, sono ambientate le storie autoconclusive che sono raccolte nei 22 volumi del manga, ancora in corso di pubblicazione, La taverna di Mezzanotte di Yaro Abe. In Italia è uscito da poco il secondo volume.Ascolta la recensione di Leonardo Vezzani S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Il film “Antropocene – L'epoca umana” si riferisce all'ipotesi, divulgata negli anni 2000 dal chimico Paul Crutzen, secondo la quale l'impatto delle attività umane sull'ecosistema globale darebbe inizio a una nuova epoca geologica. Sebbene tale scenario sia oggetto di contestazione, il film ci aiuta a riflettere sul cambiamento radicale del modo di interpretare i rapporti fra la nostra specie e la Terra. Non è un documentario di divulgazione scientifica ma soprattutto un'opera di poesia, che usa l'estetica per muovere la nostra sensibilità e trasformare la nostra immaginazione. Ascolta la nota di Mauro Bossi S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Street art, arte di strada, ma soprattutto arte per la città, per la salvaguardia e la riqualificazione delle periferie. È il caso dei due monumentali murales che Jorit ha completato sulle facciate di due palazzi che si affacciano sulla piazza della metropolitana di Scampia, raffiguranti Pierpaolo Pasolini e l'attivista statunitense Angela Davis. Street artist di origini napoletane, Jorit ha creato murales in Africa, Argentina, in Bolivia, Cile e Cina, in Palestina, in Russia rielaborando soprattutto volti di personaggi che hanno un forte valore simbolico e che hanno aiutato a prendere coscienza dei valori, dei diritti e del senso di giustizia all'interno della storia.Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Ambrogio Sparagna musicista, etnomusicologo, ricercatore infaticabile dei canti delle tradizioni popolari ha appena pubblicato sui social il brano "Tempo", anticipazione del suo prossimo album. Il testo della canzone appartiene ad Andrea Camilleri, noto soprattutto per la scrittura giallistica e per il suo commissario Montalbano, mentre le immagini del video che accompagna la canzone sono tratte dal film-doc “Scherza con i fanti”, del regista Gianfranco Pannone. Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Nausicaa della Valle del Vento è un racconto epico che si sviluppa in sette volumi. Come tutti i grandi racconti epici il suo autore si prende il tempo di creare un mondo, i popoli che lo abitano, una storia complessa, all'interno della quale inserisce le vicende della sua protagonista e di una serie di compagni che il lettore avrà il tempo di conoscere lungo il viaggio con loro. In questa opera che Hayao Miyazaki realizza tra il 1982 e il 1994 senza l'aiuto di nessun collaboratore, troviamo tutti i classici temi della sua poetica, in particolare quello della difficile convivenza tra il mondo naturale e quello della tecnica; tuttavia, in nessun altro racconto si trova un personaggio della forza di Nausicaa, che attraverso i sette volumi e le circa 1400 pagine del manga ci parla del desiderio di pace che anima tutta l'umanità e del suo bisogno di Qualcuno che l'aiuti a dargli spazio.Ascolta la recensione di Leonardo Vezzani S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Ristrutturazioni, edito per l'etichetta discografica «Maremmano Records», è il titolo del terzo album di Agnese Valle, cantautrice romana con alle spalle una formazione musicale al conservatorio di Santa Cecilia di Roma come clarinettista. Il termine che dà il nome al titolo dell'album rinvia a una rielaborazione o ridefinizione di aspetti già presenti, come lei stessa afferma: «L'album racconta un processo di cambiamento: una ristrutturazione vera e propria di un edificio complesso come quello dell'essere umano, che conservando le fondamenta, tenta di dare una nuova forma allo spazio da abitare nel suo presente». Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Enola Holmes è una rivisitazione contemporanea dell'universo poliziesco creato da Conan Doyle. Tratto da una serie di romanzi di Nancy Springer, unisce l'ambientazione britannica a una trama e a dei personaggi permeati di spirito statunitense: tra teiere e vestiti vittoriani, fanno capolino inviti all'indipendenza personale e a costruire i propri sogni al di là dei canoni. Il film affronta un tema particolarmente caro alle produzioni hollywoodiane di questi ultimi anni, influenzate dal movimento #MeToo: non solo la protagonista è una giovane ragazza, ma femminili sono anche gli altri personaggi principali della trama. Il fatto poi che la vicenda si svolga nell'epoca vittoriana e nel momento in cui nasce il movimento delle Suffragette è una conferma di questi richiami.Ascolta la nota di Marco Piaia S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Ninù è un brano cantato da Lavinia Mancusi durante l'ultima edizione di Musicultura 2019: una ragazza rom si trova davanti al plotone di esecuzione tedesco in un campo di concentramento nella Seconda guerra mondiale. Il testo è esile come la vita stessa di Ninù, poche parole, qualche immagine, tanta paura, con un “tu” continuo che dà forza in una condizione estrema. Davanti ai fucili spianati non piange ma canta il vento freddo dei Balcani. Ninù si alza sopra la morte e sopra l'odio sistematico del genere umano, cantando la passione per la libertà, nella propria lingua. In questa versione, eseguita dal vivo, suonano anche musicisti rom, portando quelle atmosfere che arrivano da lontano, che sono sopravvissute ai tanti cammini, ai rifiuti, alle condanne e agli stermini. Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
La fotografia surrealista dell'artista catalano Victor Enrich si fa interprete delle visioni distorte delle nostre periferie. Attraverso frammentazioni, scomposizioni, esplosioni di forme, Enrich rimodella gli spazi metropolitani secondo volumi ed equilibri impossibili. Tutto si piega alla volontà creativa dell'artista, come un sogno infantile capace di trasformare i palazzi in mongolfiere, e le strade in fantasiose rampe di lancio. Vere e proprie «eterotopie urbane», dove frontiere invisibili delimitano aree consacrate alle «diversità», nell'illusorio intento di preservare la «normalità» dei nostri centri. Piazze e vie solitamente affollate assomigliano a periferie anonime e devitalizzate. Città chiuse e senza vita, come musei deserti, come teatri abbandonati.Ascolta la nota di Luigi Territo S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
1 Novembre 1970, lo squarcio. La spada nella roccia friabile del pentagramma italiano. Un'ascia di parole e poesia, declinate in musica e voce. La Buona Novella compie 50 anni e si attesta come il capolavoro indiscusso, di sicuro l'album concept più riuscito di De André, se non il più riuscito della discografia italiana, forse persino il suo miglior disco, dal quale non a caso pescherà massicciamente in occasione della sua ultima tournée.Ascolta la nota di Mariano Iacobellis S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Celestia è una graphic novel di Manuele Fior. Racconta la storia di una piccola isola - Celestia - i cui abitanti, per difendersi dalla grande invasione, fecero saltare il ponte che la collegava alla terraferma. Dopo una grande guerra, questa isola rimane uno dei pochi luoghi ancora abitati. La storia dell'isola si inserisce in una storia più grande, solo accennata, e richiamata con riferimenti comprensibili ai personaggi, ma non a chi legge. Una storia di cui abbiamo solo indizi e non sappiamo come inizi, né come termini. Quasi come se il compito dell'autore fosse quello di mettere nelle mani del lettore qualcosa che sta a lui continuare. Ascolta la recensione di Leonardo Vezzani S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Volevo nascondermi, ultima fatica di Giorgio Diritti, è un film intenso che racconta la ricerca di senso di un uomo, apparentemente abbandonato da tutto e da tutti, che trova finalmente un modo per riuscire a esprimere il suo sfavillante mondo interiore con il disegno e l'arte figurativa. L'incredibile biografia di Antonio Ligabue, uno dei principali pittori italiani del ‘900, consente allo spettatore di fare un'esperienza visiva quasi mistica del colore. È Elio Germano a dare un volto e un'umanità indimenticabili a questo Ligabue, oltre a compiere una prova attoriale vigorosa, di rara freschezza e intensità. Ascolta la nota di Mariano Iacobellis S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Il sale della terra è un documentario monumentale, che traccia l'itinerario artistico e umano del fotografo brasiliano Sebastião Salgado che da oltre quarant'anni attraversa i continenti seguendo le tracce di un'umanità in costante mutamento. Co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, figlio dell'artista, Il sale della terra è un'esperienza estetica esemplare e potente, un'opera sullo splendore del mondo e sull'irragionevolezza umana che rischia di spegnerlo.Ascolta la nota di Mariano Iacobellis S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Avital meets Avital è un album di incontro musicale tra il mandolinista Avi Avital e il contrabbassista e suonatore di oud Omer Avital. Il gioco dell'omonimia del cognome diviene occasione per un discorso che parte da una radice comune ai due musicisti, ossia il luogo d'origine, Israele, da cui prendono strade differenti. Classico e jazz s'incontrano, così come due strumenti di per sé contrapposti per sonorità: acuto il mandolino, grave il contrabbasso; unico elemento unificante diviene il legno, stagionato e antico. Fanno da cornice il pianoforte di Yonathan Avishai e le percussioni di Itamar Doari, che amalgamano i suoni, creano un tappeto sonoro fluttuante e armonioso.Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Jordi Savall è un musicista itinerante, un filologo, un'artista. I suoi itinerari solcano le vie della storia riscoprendo spartiti sepolti e strumenti musicali dimenticati. Insieme agli ensemble musicali da lui fondati ha fatto conoscere in tutto il mondo il patrimonio corale, orchestrale e cameristico del XVI e del XVII secolo. Il suo ultimo lavoro, Le Voyage d'Ibn Battuta, è dedicato al viaggiatore e storico musulmano Ibn Battuta, nato in Marocco nel 1300, considerato in Medioriente il Marco Polo musulmano.Ascolta la nota di Luigi Territo S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Samuele Bersani, cantautore tra i più premiati dal Club Tenco, ritorna sulle scene dopo sette anni con l'album intitolato Cinema Samuele: 10 "cortometraggi" musicali nei quali il cantante descrive, dal proprio punto di vista poetico e ironico, il mondo contemporaneo, con le sue paure, idiosincrasie, fobie e bellezze.Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Paolo Cognetti ha scritto “A pesca nelle pozze più profonde” come manuale di scrittura creativa per gli appassionati del genere dei racconti brevi. Facendosi aiutare dalla propria esperienza di scrittore e dai racconti di alcuni autori particolarmente amati, ne viene fuori un percorso che utilizza la riflessione sulla scrittura dei racconti per presentare spunti stimolanti anche per chi, senza ambizioni di scrittura, desidera uno sguardo nuovo sulla realtà.Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Se il mondo delle piante diventasse una nazione, se gli alberi e le piante prendessero carta e penna scrivessero una specialissima Carta Costituzionale che cosa leggeremmo noi uomini? Stefano Mancuso, esperto di fama internazionale del mondo delle piante, parte da questa «ipotesi giocosa» per scrivere "La nazione delle piante". Lo studioso, nato a Catanzaro e docente all'Università di Firenze, rilegge alcune caratteristiche del mondo delle piante e ne distilla regole di socialità e convivenza.Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Il romanzo Gli squali di Giacomo Mazzariol racconta la storia di Max, un giovane in procinto di prendere la maturità che inventa una app per aiutare i coetanei a decidere a quale università iscriversi. L'idea viene notata dal proprietario di una incubatrice di start-up e nel giro di pochi giorni la sua vita viene travolta. Un po' alla volta Max scopre il mondo degli adulti e si ritrova coinvolto in qualcosa molto differente rispetto alla sua idea iniziale. Il romanzo esprime in modo godibile la difficoltà dei giovani a decidere, la ritrosia e la fatica nell'entrare nel mondo degli adulti. Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Il libro La Straniera di Claudia Durastanti, finalista al premio Strega nel 2018, appartiene al genere autobiografico, seppur in modo imperfetto. Composta per sezioni successive, la materia del libro si scandisce in una serie di capitoli, riuniti da un tema comune – la vita, i viaggi, l'amore, etc – che dà l'occasione all'autrice di parlare di sé e al tempo stesso di alcune sfaccettature del reale, nella forma di saggi brevi sul nostro tempo.Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Presentato fuori concorso a Venezia 77, Assandira è il quinto lungometraggio del regista Salvatore Mereu. In Assandira, come nella maggior parte dei suoi film, Mereu narra la cultura e le tradizioni sarde, affascinanti, ancestrali e antropologicamente ricche di significati. L'isola è come una pietra, dura e affascinante, da osservare nelle sue mille sfaccettature. Assandira è liberamente tratto dal libro omonimo di Giulio Angioni, romanzo del 1975 che fece scalpore per la dura descrizione del lavoro di pastore. Ascolta la nota di Mariano Iacobellis S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Ormai da anni il concerto finale a Melpignano de «La Notte della Taranta» è solito sottolineare l'esuberanza dell'estate, attraverso le stupende pizziche e tarante, accompagnate da danze vorticose. Quest'anno, a causa delle precauzioni per il Covid-19, il concerto si è svolto a porte chiuse. Le scenografie di Giancarlo Sforza, insieme all'Orchestra popolare e dell'Orchestra Roma Sinfonietta, dirette dal maestro Paolo Buonvino, hanno saputo esprimere questa peculiarità: la musica non si è inchinata al virus, ma ha comunicato la drammaticità del tempo che si sta vivendo.Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Cresciuto artisticamente nell'ambiente neoclassico francese, Théodore Géricault visse un breve soggiorno a Roma dove ebbe la possibilità di studiare le opere di Raffaello, Michelangelo e Caravaggio. Ritornato a Parigi, il suo gusto per il naturalismo lo condusse a un realismo macabro e disperato. Attratto dalla follia e dall'alienazione psichica ed esistenziale rivoluzionò i canoni estetici del suo tempo spalancando le porte al futuro realismo francese.Ascolta la nota di Luigi Territo S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Nel 1996 De André pubblicò l'album "Anime Salve", scritto a quattro mani con l'amico e collega Ivano Fossati. Durante un concerto spiegò il significato di quell'album come una sorta di elogio della solitudine. Questo elogio della solitudine nella canzone Anime Salve diventa anche una riflessione sul tempo che passa, dove questo status consente di osservare meglio se stessi e la propria epoca, guardando sia al passato che al futuro, in una complessa dialettica di tempo interno e tempo esterno.Ascolta la nota di Mariano Iacobellis S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
La morte di un giovane adolescente è sempre una tragedia. Che cosa accade quando a morire per suicidio è il figlio di un capo della Sacra Corona Unita? Che cosa accade se a provocare il gesto è un bacio negato e l'ombra della colpa si stende su una ragazzina? "Io sono la bestia" di Andrea Donaera è il racconto di un dramma che si abbatte sulla vita di quattro persone, su di una famiglia, e la distrugge. Il romanzo respira le atmosfere del dramma greco, nel quale tutti «quasi innocenti» vengono travolti dal destino. È un mondo che si piega su se stesso, si spezza e cade in frantumi, e tutto avviene per lo sguardo di una ragazza.Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Con I ragazzi della Nickel, Colson Whitehead ha vinto il premio Pulitzer per la fiction nel 2020. Il romanzo, che trae spunto dalle vicende di una scuola riformatorio in Florida, racconta l'ingiustizia sociale attuata nei confronti dei più poveri attraverso la storia di Elwood Curtis, un giovane ragazzo di colore, negli anni in cui un giovane Martin Luther King dà voce a chi lotta contro il razzismo. La vicenda è di finzione, ma si nutre di resoconti, diari, saggi e testimonianze di uomini che hanno vissuto il sistema di quelle scuole e dei riformatori. Consigliato per chi si interroga sulle radici delle tensioni sociali negli Stati Uniti che negli ultimi mesi hanno destato l'attenzione internazionale con il caso di George Floyd.Ascolta la recensione di Diego Mattei S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Teresa Radice e Stefano Turconi sono una coppia di autori che negli anni hanno dimostrato di essere capaci di raccontare storie intense usando tanti stili grafici e generi letterari diversi. In questa graphic novel ambientata durante la Campagna di Russia, un soldato tedesco, Fuchs, e Attilio Limonta, un italiano, fuggono da una prigione russa prendendo in ostaggio Vanja, una guardia che hanno incrociato durante la fuga. La terra, il cielo, i corvi non è solo il titolo del volume, ma anche la cornice in cui si inserisce il viaggio dei protagonisti. Una graphic novel dove testo e disegni si integrano con grande equilibrio e si mettono l'uno al servizio dell'altro in una storia che non poteva essere raccontata attraverso nessun altro mezzo.Ascolta la recensione di Leonardo Vezzani S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Spesso si sentono canzoni con contaminazioni spagnole o sudamericane facilmente orecchiabili e cantabili. Tuttavia è opportuna un'analisi di una parte della musica flamenca che riunisce in sé il carattere popolare e una modalità colta e attenta delle tradizioni. Il video Singin' in the Cave'19: Rocío Márquez (El último organito) – un estratto di un concerto dal vivo all'interno della suggestiva grotta di San José, presso Vall d'Uixó, entro cui scorre un fiume sotterraneo – può aiutare a comprendere il valore, la potenzialità e il mistero che accompagna la musica. Ascolta la nota di Claudio Zonta S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.
Bello, intrigante e ironico: tutto ciò che si può dire di un giallo da gustare dall'inizio alla fine. "Cena con delitto" è una complessa macchina cinematografica, un esempio virtuoso di intrattenimento. Un film di Rian Johnson in cui l'intelligenza e il divertimento riescono a procedere con passo fermo e sicuro nel nome di Agatha Christie. Un film pieno di trovate riuscite e che si diverte a smascherare cliché e elementi ricorrenti del genere, riuscendo così a essere particolarmente autoironico ed acuto.Ascolta la nota di Mariano Iacobellis S.I., dalla newsletter de "La Civiltà Cattolica", Abitare nella possibilità.