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L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.Lo stop definitivo al test di ingresso a Medicina trova posizioni critiche in quei docenti che devono realizzare una didattica che presumibilmente sarà per un numero elevato di studenti. Il rischio è che le strutture non siano sufficienti e che la didattica possa risentirne. Ne parliamo con Riccardo Zucchi, Rettore dell'Università di Pisa, medico, Professore ordinario di Biochimica presso il Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell'Area Critica.
PALERMO (ITALPRESS) - “Questo per l'ateneo è un momento di festa e di sintesi del primo triennio insieme: al di là del tema dell'intelligenza artificiale, che nei prossimi anni modificherà i nostri comportamenti e su cui abbiamo la possibilità di creare una coscienza critica affinché venga adoperata al meglio, questo può essere un momento di sintesi dei risultati”. Così il rettore dell'Università di Palermo Massimo Midiri a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico 2024/2025, tenutasi nell'Aula Magna di Ingegneria. “Il triennio appena concluso ha visto l'ateneo in continua crescita e ci colloca al quarto posto tra i mega atenei italiani - prosegue Midiri, - È un dato importante legato all'aumento degli iscritti, dei servizi, dei corsi, dell'internazionalizzazione: è aumentato il personale tecnico-amministrativo, così come le progressioni di carriera e i docenti. Pur non avendo raggiunto l'equilibrio di genere sicuramente abbiamo registrato un'importante impennata: da non trascurare anche lo studente e la vita dello studente. Questo posto non dev'essere solo un'erogazione di dati, skills, informazioni e professionalità, ma anche un punto in cui si diventa cittadini responsabili: per il benessere degli studenti abbiamo attivato anche un servizio psicologico di recente formazione. I ragazzi sanno che a Palermo trovano un ateneo moderno, europeo, aperto al mondo e che tiene conto delle condizioni di tutti gli studenti”. xd8/tvi/red
In occasione dalla settimana nazionale delle discipline STEM 2025, Roma Tre Radio ha proposto uno speciale sul tema “I generi nella scienza e la scienza dei generi”, giovedì 6 febbraio 2025 dalle 12 alle 13.30, condotto dalla speaker Alessandra Melis e da Andrea De Iacovo, Ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica. Sono stati mandati in onda i contributi di 11 docenti di 8 diversi dipartimenti dell'Università Roma Tre con l'idea di discutere, con un approccio il più possibile multidisciplinare, il modo in cui le differenze di genere influiscano sulla ricerca scientifica e come, viceversa, la scienza si occupi di studiare la questione di genere. Lo speciale è stato inaugurato dagli interventi del Prof. Massimiliano Fiorucci, Rettore, e della Prof.ssa Anna Lisa Tota, Prorettrice Vicaria dell'Ateneo.
Arriva finalmente al Bazar Atomico Gianni Canova, critico cinematografico conosciuto anche come "il cinemaniaco", accademico e divulgatore culturale italiano. Professore di Storia del cinema, è stato Rettore dell'università IULM di Milano dal 2018 al 2024. Ha curato volumi e mostre sul cinema, è critico per Sky Cinema, ha scritto per importanti testate ed ha fondato e diretto la rivista Duel, trasformata successivamente in duellanti.
Francesca Michielin ha portato sul palco del Festival di Open a Parma una puntata speciale live di Maschiacci. Due straordinarie ospiti al suo fianco: Angelica, cantautrice intensa, talentuosa, scelta per aprire il tour europeo di Miles Kane, lo scorso marzo ha pubblicato il suo terzo album da solista Sconosciuti superstar, particolarmente apprezzato dalla critica che le ha permesso di calcare numerosi e prestigiosi palchi; e Ditonellapiaga, cantautrice vincitrice di una Targa Tenco per la migliore opera prima per il bellissimo Camouflage, che ha conquistato il largo pubblico grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo in coppia con Rettore. Con loro Francesca ha affrontato il tema della discografia italiana, alle prese con un grave problema riguardante una visione, quella femminile, che indubbiamente manca. Grazie al Festival di Open per averci ospitati! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L’Università Luiss Guido Carli inserisce un corso sull’intelligenza artificiale nei curriculum di tutti gli studenti. Rifiutare l’AI non ha più senso, bisogna conoscerla e imparare a sfruttarne le potenzialità.Gli ospiti di oggi:Paolo Boccardelli, Rettore università Luiss Guido Carli.Emanuela Girardi, Founder POP AI and Chairman of The AI, Data and Robotics Association (ADRA).Federico Cabitza, Professore presso il Dipartimento di Informatica dell'Università di Milano-Bicocca, dove insegna interazione uomo-macchina.Andrea Di Nicola, Criminologo e scrittore, professore di Criminologia alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento.Si può fare - Storie dal socialeQuando le imprese accolgonoSi chiama "Impresa accogliente" ed è il progetto che a Torino è portato avanti dall'associazione "La goccia di Lube" e che prevede l'inserimento lavorativo per le persone che stanno terminando di scontare la pena. Un progetto che sta crescendo e sta contribuendo ad abbattere i rischi di recidiva.
NAPOLI (ITALPRESS) - Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, promotore della campagna PizzaUnesco ed ex ministro, ha celebrato il settimo anniversario del riconoscimento dell'arte del pizzaiuolo napoletano come patrimonio dell'umanità Unesco. L'evento si è svolto presso l'antica Pizzeria Brandi, in occasione dell'inaugurazione di un nuovo presepe artigianale realizzato dal maestro De Filippo. Alla cerimonia hanno partecipato il Magnifico Rettore dell'Università Federico II, Matteo Lorito, i titolari della storica pizzeria, Eduardo e Paolo Pagnani, il maestro presepiale Gennaro De Filippo e la vicepresidente del consiglio comunale di Napoli Flavia Sorrentino. Pecoraro Scanio ha sottolineato l'importanza del riconoscimento Unesco: "In sette anni, l'arte del pizzaiuolo napoletano ha visto un vero e proprio boom, sia nella richiesta di pizzaioli formati secondo la tradizione napoletana, sia nell'export di prodotti agroalimentari campani e italiani. Questo riconoscimento ha dato un contributo significativo alla lotta contro l'italian sounding e ha favorito l'occupazione".(ITALPRESS).
NAPOLI (ITALPRESS) - Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde, promotore della campagna PizzaUnesco ed ex ministro, ha celebrato il settimo anniversario del riconoscimento dell'arte del pizzaiuolo napoletano come patrimonio dell'umanità Unesco. L'evento si è svolto presso l'antica Pizzeria Brandi, in occasione dell'inaugurazione di un nuovo presepe artigianale realizzato dal maestro De Filippo. Alla cerimonia hanno partecipato il Magnifico Rettore dell'Università Federico II, Matteo Lorito, i titolari della storica pizzeria, Eduardo e Paolo Pagnani, il maestro presepiale Gennaro De Filippo e la vicepresidente del consiglio comunale di Napoli Flavia Sorrentino. Pecoraro Scanio ha sottolineato l'importanza del riconoscimento Unesco: "In sette anni, l'arte del pizzaiuolo napoletano ha visto un vero e proprio boom, sia nella richiesta di pizzaioli formati secondo la tradizione napoletana, sia nell'export di prodotti agroalimentari campani e italiani. Questo riconoscimento ha dato un contributo significativo alla lotta contro l'italian sounding e ha favorito l'occupazione".(ITALPRESS).
Neste episódio do Ypocast, recebemos Stefano Rettore, um líder global no agronegócio com uma trajetória inspiradora que conecta culturas, negócios e inovação. Com raízes italianas, experiências em Paris, Suíça, Brasil e além, Stefano compartilha os desafios e aprendizados de sua jornada, desde sua formação em Torino e Harvard até sua atuação em grandes empresas e boards internacionais. Mergulhe conosco nas discussões sobre sustentabilidade, transição alimentar e o impacto do agronegócio nas comunidades ao redor do mundo. Stefano aborda com profundidade a importância da governança, as tendências de economia circular e como a tecnologia pode transformar o futuro da produção alimentar. Uma conversa imperdível sobre liderança, propósito e as mudanças necessárias para alimentar o mundo de forma sustentável. ----------------------------------------------------------------- Disponível nas principais plataformas de streaming ou no YouTube.
PALERMO (ITALPRESS) - “Guttuso è un'icona della nostra città. La Vucciria è uno dei quadri più noti del panorama artistico italiano ed è visitata da migliaia di persone, ma Palazzo Steri contiene altri tesori meno noti ai più: l'Università è depositaria di un patrimonio enorme e ha un ricchissimo potere divulgativo. Il nostro sistema museale è molto avanzato e speriamo che la cittadinanza, non solo palermitana, possa impadronirsi di un concetto di ateneo che non rimane arroccato in un palazzo chiuso ma trasferisce giornalmente le proprie conoscenze: dobbiamo contribuire con tutti gli strumenti possibili a fare in modo che i nostri giovani vadano all'Università e diventino i professionisti del futuro”. Lo ha detto il Rettore dell'Università di Palermo, Massimo Midiri, in occasione della presentazione degli eventi per festeggiare i 50 anni della Vucciria, il dipinto di Renato Guttuso. xd8/pc/gsl
PALERMO (ITALPRESS) - “Guttuso è un'icona della nostra città. La Vucciria è uno dei quadri più noti del panorama artistico italiano ed è visitata da migliaia di persone, ma Palazzo Steri contiene altri tesori meno noti ai più: l'Università è depositaria di un patrimonio enorme e ha un ricchissimo potere divulgativo. Il nostro sistema museale è molto avanzato e speriamo che la cittadinanza, non solo palermitana, possa impadronirsi di un concetto di ateneo che non rimane arroccato in un palazzo chiuso ma trasferisce giornalmente le proprie conoscenze: dobbiamo contribuire con tutti gli strumenti possibili a fare in modo che i nostri giovani vadano all'Università e diventino i professionisti del futuro”. Lo ha detto il Rettore dell'Università di Palermo, Massimo Midiri, in occasione della presentazione degli eventi per festeggiare i 50 anni della Vucciria, il dipinto di Renato Guttuso. xd8/pc/gsl
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Il summit sul clima, Mattarella frena Musk, governo e migranti, Fitto e l'UE. Con il Dott. Nicola Macchione abbiamo parlato di Movember, un movimento globale in programma ogni mese di novembre, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica e raccogliere fondi per la salute maschile, in particolare per la prevenzione e la ricerca del cancro alla prostata, del cancro ai testicoli e per la promozione della salute mentale degli uomini. La caporedattrice di Donna Moderna, Liliana Di Donato, ci ha parlato dell'articolo "Voglia di Tenerezza" tra film, libri, serie tv ricompare quel romanticismo che sembrava un pò sparito. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Le Nitto ATP Finals, il prestigioso torneo che si svolge nella città di Torino commentate dal nostro Massimo Caputi. L'università di Napoli. La Federico II è la terza università al mondo in Farmacia secondo il ranking di Shangai 2024. Con noi il Prof. Matteo Lorito, Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Lla Cop29 in corso in Azerbaigian, a Baku. Ce ne ha parlato Giacomo Talignani, giornalista di Repubblica. L'attualità, commentata dal direttore editoriale del giornale Libero, Daniele Capezzone. All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi,
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7962MIRACOLI RARI: I SANTI CON I CORPI INCORROTTI di Roberto de MatteiLo scorso 12 settembre 2024, al termine del Sinodo della Chiesa Armena Cattolica, è avvenuta la traslazione da Roma a Beirut, in Libano, delle spoglie mortali del Servo di Dio, cardinale Gregorio Pietro (in armeno Krikor Bedros) Agagianian, quindicesimo patriarca di quella Chiesa, morto a Roma nel 1971. Il feretro è stato accolto nella capitale libanese dal Patriarca Minassian, dal Primo ministro Najīb Mīqātī e dalle massime personalità religiose e politiche. Ciò che ha reso straordinaria questa traslazione è che il corpo del cardinale Agagianian, oltre mezzo secolo dopo la sua morte, malgrado non sia stato imbalsamato, è incorrotto, perfettamente integro. Il suo volto è tranquillo e sorridente. Sul blog di Padre Livio troverete alcune immagini veramente sorprendenti.Il corpo del cardinale Agagianian, ha attraversato la città di Beirut, in un 'urna trasparente, applaudito dalla folla che lanciava petali di rose come al passaggio di un santo, fino alla cattedrale armena dei Santi Elia e Gregorio Illuminatore, dove è stato sepolto.IL CARDINALE AGAGIANIANMa chi era il cardinale Agagianian? Nato in Georgia nel 1895, Gregorio Pietro Agagianian studiò a Roma fin da giovanissimo presso il Pontificio Collegio Armeno, di cui fu in seguito sia vice-rettore che Rettore e venne ordinato sacerdote nel 1917. Nominato Vescovo l '11 luglio 1935 da Papa Pio XI, il 30 novembre 1937 fu eletto Patriarca di Cilicia degli Armeni cattolici.Il 18 febbraio 1946 Papa Pio XII lo creò cardinale assegnandogli il titolo di San Bartolomeo all 'Isola. Alla morte di Pio XII, Silvio Negro, vaticanista del "Corriere della Sera", lo indicava come favorito dai pronostici in conclave, per la sua conoscenza della curia, la sua competenza di giurista e la sua pietà esemplare. Fu eletto invece Giovanni XXIII. Il cardinale Agagianian, sostenuto dai conservatori, fu un papabile anche nel conclave del 1963 che elesse Paolo VI. Guidò in veste di prefetto, la Congregazione di Propaganda Fide dal 1958 al 1970 e partecipò al Concilio Vaticano II. Morì a Roma il 16 maggio 1971, in fama di santità. Nel 2022 è stata avviata la sua causa di beatificazione e ha quindi il titolo di Servo di Dio.Nei processi di beatificazione e canonizzazione è prevista la ricognizione canonica dei resti dei candidati alla santità e quando, al momento della riesumazione, il corpo appare non decomposto, senza che vi sia stata un 'imbalsamazione, la Chiesa considera il corpo incorrotto come un segno soprannaturale. Il corpo incorrotto non è in sé stesso una prova di santità, ma ne costituisce una conferma, tanto che la Chiesa lo dichiara al momento della canonizzazione.I santi con i corpi incorrotti sono comunque rari. Infatti i santi canonizzati dalla Chiesa negli ultimi cinque secoli sono stati circa 1700 e di essi poco più di un centinaio sono stati trovati incorrotti. Tra questi santa Cecilia, il cui corpo fu scoperto intatto oltre 1500 anni dopo la morte, santa Chiara da Montefalco e santa Caterina da Bologna, santa Caterina Labouré e santa Bernadette Soubirous, san Giovanni Bosco e san Luigi Orione. Nel bel libro di don Charles Murr L 'anima segreta del Vaticano (Fede e Cultura, Verona 2024), tra i numerosi episodi che Suor Pascalina racconta al giovane sacerdote americano suo amico vi è anche questo. Quando nel 1956 Pio XII volle aprire la causa di beatificazione di Pio IX e fu riesumato il suo corpo, mandò la sua collaboratrice a rivestire il corpo del Papa, dopo che monsignor Enrico Dante e la commissione ne ebbero esaminato lo stato. «Quando la bara fu aperta - ricorda suor Pascalina - non riuscivo a credere ai miei occhi. Sembrava non morto, ma addormentato! Il corpo era perfettamente intatto! Non solo, ma le dita, i polsi, le braccia erano morbidi, flessibili». Suor Pascalina dovette tagliare i capelli, radere la barba e spuntare le unghie di Pio IX, prima di rivestirlo con gli abiti pontifici.Si è parlato di incorruttibilità del corpo anche per Giovanni XXIII, ma il corpo di papa Roncalli, a differenza di quello di Pio IX fu imbalsamato e quando i corpi dei Papi subiscono questo trattamento il fenomeno non può essere definito di origine soprannaturale e l 'ipotesi dell 'incorruttibilità viene esclusa.IL GIUDIZIO UNIVERSALEPerché il numero dei santi che sono sfuggiti al processo di decomposizione è così esiguo? La risposta sta nel dogma centrale della Chiesa cattolica, che è quello della Risurrezione dei morti. I corpi degli uomini sono destinati a decomporsi dopo la morte per poi ricongiungersi con le loro anime alla fine del mondo. La morte è la separazione dell 'anima dal corpo e quando il corpo degli uomini è privato dell 'anima, che è il suo principio unitario e vivificatore, si decompone e torna in cenere. Però, il giorno del Giudizio universale, tutte le anime si riuniranno con i loro corpi che verranno resi incorruttibili, sia quelle degli eletti che quelle dei dannati. In Paradiso e all 'Inferno si andrà con anima e corpo per l 'eternità. Tuttavia, solo i corpi di coloro che saranno in Paradiso riceveranno un corpo glorioso, spirituale, conforme a quello di Cristo risorto. Per questo san Paolo dice «E i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati. È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d 'incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d 'immortalità» (1 Cor 15, 52-53).Dio, che destina gli uomini alla corruzione dei corpi, per renderli incorruttibili quando risorgeranno, ha disposto tuttavia che alcuni di essi, eccezionalmente, sfuggano al processo di decomposizione. I loro corpi possono essere accompagnati anche da altri fenomeni soprannaturali, quali il profumo che emanano, il ringiovanimento e talora il movimento. Nel caso del cardinale Agagianian colpisce, ad esempio il ringiovanimento. Basta paragonare le immagini del suo volto riesumato e quelle delle sue ultime fotografie per rendersi conto che il corpo del cardinale dimostra molto meno dei 76 anni che aveva quando è morto. Ciò che è inspiegabile deve rimandarci all 'esistenza di Dio Creatore, che nella sua infinita Sapienza ha la capacità di modificare le leggi della natura per il bene delle anime. Per questo non dobbiamo trascurare i segni che la Divina Provvidenza mette spesso davanti ai nostri occhi. Nel caso del Servo di Dio Gregorio Pietro Agagianian fa riflettere anche il suo arrivo nella Terra dei Cedri, il Libano, proprio nel momento in cui il Medio Oriente è in fiamme, come a significare che solo la santità può spegnere quelle fiamme che rischiano di incendiare il mondo.
PALERMO (ITALPRESS) - “Il messaggio che vogliamo dare ai nostri laureati è che l'Ateneo non si è impegnato solo per la loro formazione, ma lotta giornalmente per creare condizioni, prospettive, sogni e visioni di lavoro". Così il rettore dell'Università di Palermo, Massimi Midiri, a margine del tradizionale Graduation day, svoltosi nel campus di viale delle Scienze, a Palermo, e suggellato, sul modello americano, dal lancio collettivo del tocco. All'evento, svoltosi nel piazzale antistante al complesso di Ingegneria, hanno preso parte 378 ragazzi laureati nelle sessioni di marzo, luglio e ottobre."Vogliamo convincere i nostri ragazzi - aggiunge Midiri - a restare al sud, o quantomeno andare al nord per implementare il proprio bagaglio conoscitivo e poi tornare: questo è un sistema che sta migliorando ed è in stretto contatto con il mondo. Il dato più significativo è che l'impresa è dietro l'angolo e sta diventando uno dei motori più importanti dell'Università: i nostri corsi di studio nascono come iniziative per le imprese, l'idea di sapere e saper fare sta diventando sempre più importante e questo sta iniziando a creare un background in grado di rendere lo studente un professionista competente, nonché pronto per affrontare sfide complicate come siccità e biodiversità. Su queste avremo bisogno delle migliori competenze possibili”. Il dialogo con il mondo d'impresa siciliano, aggiunge il Rettore, “va benissimo ed è sempre più ricco. Stiamo creando le condizioni per nuovi posti di lavoro, con i nostri ragazzi che vengono assunti nelle imprese del territorio e non solo: in più lavoriamo per far crescere il livello di competenze delle piccole imprese, che a loro volta si rivolgono a quelle più grandi che hanno contatti a livello europeo. Stiamo intercettando una serie di bisettrici innovative in cui i ragazzi potranno fare la loro parte”. xd8/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - “Il messaggio che vogliamo dare ai nostri laureati è che l'Ateneo non si è impegnato solo per la loro formazione, ma lotta giornalmente per creare condizioni, prospettive, sogni e visioni di lavoro". Così il rettore dell'Università di Palermo, Massimi Midiri, a margine del tradizionale Graduation day, svoltosi nel campus di viale delle Scienze, a Palermo, e suggellato, sul modello americano, dal lancio collettivo del tocco. All'evento, svoltosi nel piazzale antistante al complesso di Ingegneria, hanno preso parte 378 ragazzi laureati nelle sessioni di marzo, luglio e ottobre."Vogliamo convincere i nostri ragazzi - aggiunge Midiri - a restare al sud, o quantomeno andare al nord per implementare il proprio bagaglio conoscitivo e poi tornare: questo è un sistema che sta migliorando ed è in stretto contatto con il mondo. Il dato più significativo è che l'impresa è dietro l'angolo e sta diventando uno dei motori più importanti dell'Università: i nostri corsi di studio nascono come iniziative per le imprese, l'idea di sapere e saper fare sta diventando sempre più importante e questo sta iniziando a creare un background in grado di rendere lo studente un professionista competente, nonché pronto per affrontare sfide complicate come siccità e biodiversità. Su queste avremo bisogno delle migliori competenze possibili”. Il dialogo con il mondo d'impresa siciliano, aggiunge il Rettore, “va benissimo ed è sempre più ricco. Stiamo creando le condizioni per nuovi posti di lavoro, con i nostri ragazzi che vengono assunti nelle imprese del territorio e non solo: in più lavoriamo per far crescere il livello di competenze delle piccole imprese, che a loro volta si rivolgono a quelle più grandi che hanno contatti a livello europeo. Stiamo intercettando una serie di bisettrici innovative in cui i ragazzi potranno fare la loro parte”. xd8/vbo/gtr
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Nell'ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dalla fondazione, l'Università degli Studi di Napoli Federico II lancia un nuovo programma di internazionalizzazione, partendo da New York, capitale della finanza e dell'innovazione, dove l'ateneo ha una sede dislocata presso il Tata Center della Cornell University (Roosevelt Island, NYC). Una due giorni che mira soprattutto a presentare su un palcoscenico globale l'offerta formativa e le attività di ricerca. In programma, poi, un segmento dedicato al tema del trasferimento tecnologico e dell'open innovation. La Federico II, infatti, ha lanciato una serie di collaborazioni di altissima qualità con aziende ed investitori. "Questa è una conferenza che segna una partenza dell'attività della Federico II a Cornell Tech, meraviglioso campus in cui la nostra presenza diventa concreta - ha detto all'Italpress il rettore, Matteo Lorito -. In questo noi vediamo un'opportunità anche per una connessione con New York perché Napoli è una grande città con tanti problemi e le università contribuiscono a cercare di affrontare questi problemi. New York è una grandissima città con grandi problemi anche lei e sarebbe davvero interessante trovare delle connessioni e vedere come due università su alcuni temi importanti, riguardo l'intelligenza artificiale, la transizione ecologica e l'azione digitale, possano lavorare insieme".fsc/gsl (intervista di Stefano Vaccara)
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Nell'ambito delle celebrazioni per gli 800 anni dalla fondazione, l'Università degli Studi di Napoli Federico II lancia un nuovo programma di internazionalizzazione, partendo da New York, capitale della finanza e dell'innovazione, dove l'ateneo ha una sede dislocata presso il Tata Center della Cornell University (Roosevelt Island, NYC). Una due giorni che mira soprattutto a presentare su un palcoscenico globale l'offerta formativa e le attività di ricerca. In programma, poi, un segmento dedicato al tema del trasferimento tecnologico e dell'open innovation. La Federico II, infatti, ha lanciato una serie di collaborazioni di altissima qualità con aziende ed investitori. "Questa è una conferenza che segna una partenza dell'attività della Federico II a Cornell Tech, meraviglioso campus in cui la nostra presenza diventa concreta - ha detto all'Italpress il rettore, Matteo Lorito -. In questo noi vediamo un'opportunità anche per una connessione con New York perché Napoli è una grande città con tanti problemi e le università contribuiscono a cercare di affrontare questi problemi. New York è una grandissima città con grandi problemi anche lei e sarebbe davvero interessante trovare delle connessioni e vedere come due università su alcuni temi importanti, riguardo l'intelligenza artificiale, la transizione ecologica e l'azione digitale, possano lavorare insieme".fsc/gsl (intervista di Stefano Vaccara)
Questa sera vi portiamo a Bari, dove si sta svolgendo il III Festival delle Regioni e delle Province autonome, nel corso del quale il mondo delle regioni presenta le proprie attività, le proprie peculiarità e le proprie eccellenze e best practice amministrative. Il tema di quest'anno è “La Regione del Futuro tra Digitale e Green: quali competenze per azzerare le distanze?” e tra le casistiche presentate c'è quanto sta facendo la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), che ha avviato una serie di collaborazioni con grandi aziende internazionali per sviluppare soluzioni basate sull'IA dedicate al mondo universitario: tra queste, il tutor multilingua per aiutare gli studenti a orientarsi nei servizi universitari o nella scelta dei corsi, o gli strumenti di ricerca avanzati per l'estrazione dati dai verbali dei consigli di dipartimento e da altra documentazione. Ne parliamo con Francesco Cupertino (nella foto qui sotto), Rettore del Politecnico di Bari e delegato CRUI sui temi dell'ICT.
WELL WEEK | MOBILITY FORUM 2024 | Talk Show | Smart City & Social Innovation |"PER UN NUOVO CONCETTO DI CITTÀ: TRA SALUTE, SOSTENIBILITÀ E CONNESSIONE TRA LE PERSONE"Il Talk Show intende trattare il ripensamento dell'idea di città, finalizzato a promuovere e migliorare l'interazione sociale - attraverso la tecnologia, ma non solo - la salute e il benessere individuale. Saranno analizzate soluzioni per integrare infrastrutture per sport e attività fisica, migliorare l'accessibilità e incentivare l'uso di mezzi di trasporto ecologici, con l'obiettivo di delineare un futuro urbano sostenibile e una vita qualità per tutti i cittadini.Conduce: Giuseppe Ricciuti, Direttore Generale di KuriU.Intervengono:Salvatore Amaduzzi, Delegato del Rettore alla Sostenibilità presso l'Università degli Studi di Udine.Tommaso Cecchini, EVP Divisione R&D in SICE Telecomunicazioni.Andrea Gallo, Editore di FASI.euRiccardo Nicolè, GNSS Services and Application Expert in Telespazio/SpaceOpal.Massimiliano Pontillo, Presidente di Pentapolis Group - Direttore Responsabile di Eco in Città - Responsabile Relazioni Istituzionali in AssoBenefit.Per collaborare come Speaker e Partner agli eventi di Comunicazione Italiana: marketing@comunicazioneitaliana.it
VITERBO (ITALPRESS) - "I territori come il nostro sono aree da valorizzare ed è proprio l'economia della cultura il mezzo per farlo. Come Università parliamo di economia della cultura anche legata alla formazione. Non possiamo continuare a vivere basandoci soltanto sulla storia, dobbiamo valorizzarla e valorizzare i territori come i nostri". Lo ha detto il rettore dell'Università della Tuscia, Stefano Ubertini, in occasione del via a Viterbo della prima edizione del Festival dell'Economia della Cultura. xi2/fsc/gtr
Resumen Informativo de Radio Diputados correspondiente a la semana del 7 al 11 de octubre de 2024, con los testimonios de: ▪ Diputado Mauro Godein ▪ Diputado Juan Manuel Rossi ▪ Diputada Silvia Moreno ▪ Lisandro Minigutti, secretario del Tribunal Electoral ▪ Martín Rettore, director de la Unidad de Control de Inmuebles
VITERBO (ITALPRESS) - "I territori come il nostro sono aree da valorizzare ed è proprio l'economia della cultura il mezzo per farlo. Come Università parliamo di economia della cultura anche legata alla formazione. Non possiamo continuare a vivere basandoci soltanto sulla storia, dobbiamo valorizzarla e valorizzare i territori come i nostri". Lo ha detto il rettore dell'Università della Tuscia, Stefano Ubertini, in occasione del via a Viterbo della prima edizione del Festival dell'Economia della Cultura. xi2/fsc/gtr
Rosangela Bonsignorio"Festival della Comunicazione"www.festivalcomunicazione.itDall'intelligenza artificiale all'evoluzione umana, fra novità scientifiche e implicazioni dello sviluppo tecnologico, l'undicesima edizione del Festival della Comunicazione in programma a Camogli da giovedì 12 a domenica 15 settembre coinvolge molte delle più autorevoli istituzioni della ricerca e delle personalità scientifiche del nostro paese per ragionare di Speranze, tema di quest'anno.Un tema che mette al centro la fiducia verso il bene dell'umanitàPortare al centro dell'attenzione la parola Speranze significa rinnovare la fiducia verso il buono dell'umanità: valorizzare le risorse, le capacità tecniche e tecnologiche di cui disponiamo, le scoperte e le innovazioni che l'umanità porta alla luce e produce nella sua incessante spinta al miglioramento delle proprie condizioni, ma significa anche guardare ai talenti e alle competenze, alla forza delle connessioni fisiche e virtuali, alla capacità di fare rete, alla creatività individuale e collettiva. L'invito implicito è a scommettere sulla forza propositiva dell'innovazione, dell'inclusione, del confronto, con la piena consapevolezza dei nostri molteplici modi di intervenire sul mondo, su chi siamo e sui prossimi traguardi che vogliamo raggiungere: un invito raccolto anche dai partner scientifici del Festival della Comunicazione: Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova.Il mondo scientifico sarà protagonista già nel pomeriggio di inaugurazione del Festival con le lectio magistralis di Nello Cristianini (Università di Bath) “La storia di un incontro tra l'uomo e la macchina. Machina sapiens: noi e l'IA” e di SahraTalamo (Università di Bologna) “Oltre i confini del tempo: la speranza, forza implacabile dell'evoluzione umana, ieri come oggi”, a cui seguirà il doppio incontro “La divulgazione della scienza attraverso il gioco” a cui parteciperà anche il Rettore dell'Università di Genova Federico Delfino.Verteranno sulla tecnologia, sull'innovazione e sulla ricerca anche molti degli oltre 100 eventi con più di 160 ospiti dell'edizione di quest'anno del Festival. Per citarne alcuni: Guido Babujani(Università di Ferrara) prima con la lectio “Homo sapiens. Come vedevano il futuro gli scienziati dell'Ottocento?” e poi con il sequel de “La nostra grande Storia” insieme a Mario Tozzi, che in coppia con Lorenzo Baglioni porterà sul palco anche lo spettacolo inedito – tra scienza e musica – “Cinquanta sfumature di Sapiens”. Dario Bressanini con Beatrice Mautino guarderanno “Dietro le etichette: la scienza, i dubbi e le verità sul cibo e i cosmetici” e tra le lectio ci saranno Telmo Pievani(Università di Padova) con “Tutti i mondi possibili”, Silvia Ferrara (Università di Bologna) con “La speranza di trovare un'invenzione: l'Isola di Pasqua e i suoi misteri” e Alberto Diaspro (Università di Genova) con “Intelligenza futura: un viaggio nella scienza tra aspettative e speranze”.A proposito di ambiente, “La meraviglia delle scogliere coralline. Dalle Maldive a Genova: l'ultima frontiera per salvare gli oceani”sarà al centro del dialogo tra Silvia Lavorano e Severino Salvemini, che con Sara Rattaro sarà protagonista della colazione con l'autore dal titolo “Io sono Marie Curie”. Massimo Temporelli e Rodolfo Zunino cercheranno di rispondere, pensando ai più giovani, alla domanda “Come sarà il mondo quando saremo grandi?”, mentre “L'acqua per la vita e il benessere. Quanto vale e come proteggere la nostra più preziosa risorsa?” sarà un dialogo tra Virman Cusenza (Acea) e Federico Ferrazza (Wired), che insieme a Monica Gori (IIT) parlerà invece di “Donne nella scienza: è ancora una sfida?”. Ancora, Maurizio Ferraris (Università di Torino) affascinerà con una riflessione su “Animali speranzosi. Perché noi speriamo e i computer no”, e Silvano Fuso con Marco Pruni metteranno a confronto tra scienza e metafisica con “Speranza o illusione? Lo spiritismo tra aspettative e inganni”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
PALERMO (ITALPRESS) - "Si tratta di un progetto economicamente sostenibile e che permetterà di valorizzare un'area della città come quella della Kalsa che pensiamo possa diventare il giardino culturale di Palermo". Così Massimo Midiri, rettore dell'Università degli studi di Palermo intervenuto in occasione della presentazione della doppia iniziativa 'Destinazione Palermo' e 'Palermo Culture Pass' patrocinata dal Comune e in collaborazione con l'Assessorato ai Beni Culturali e CoopCulture."È il segnale di una chiara integrazione tra Università di Palermo, Comune e Regione con il suo assessorato ai Beni Culturali", aggiunge.xi6/col3/gsl
Giustizia: via libera della Camera al ddl Nordio, è legge. Ne parliamo con Giovanni Negri, esperto de Il Sole 24 ORE. QS Ranking: il Politecnico di Milano primo ateneo italiano in Europa. Sentiamo Stefano Ronchi, vice Rettore con delega alla didattica. Spazio: un successo il lancio del razzo europeo Ariane 6. Ci racconta tutto Emilio Cozzi, giornalista, conduttore e autore esperto di spazio.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7827APOSTOLO DEL SACRO CUORE E PADRE SPIRITUALE DI SANTA MARGHERITA MARIA ALACOQUE di Roberto de MatteiLa devozione al Sacro Cuore che caratterizza il mese di giugno è legata soprattutto alla figura di santa Margherita Maria Alacoque, (1647-1690), suora dell'ordine della Visitazione, fondato da san Francesco di Sales e santa Giovanna di Chantal. Fu a questa umile suora che la Provvidenza affidò un grande rimedio soprannaturale contro una nuova eresia che nasceva nel XVII secolo.Questa nuova eresia era il giansenismo, una corrente religiosa che sul piano dogmatico stravolgeva la dottrina cattolica della grazia, spingendola verso il calvinismo, e sul piano morale rinchiudeva la vita cristiana in un tetro e insopportabile rigorismo. I giansenisti ignoravano il ruolo della misericordia, appellandosi solo alla implacabile giustizia divina. Ma al di là degli errori teologici e morali, la peggiore insidia giansenista stava nel suo tentativo di voler riformare la Chiesa dall'interno e non più dall'esterno, come aveva cercato di fare il protestantesimo. Il giansenismo intendeva rimanere dentro la Chiesa, senza essere condannato, ma cercando anzi la condanna dei suoi avversari che, in quel momento, erano soprattutto i gesuiti, i più fedeli difensori dell'ortodossia romana.I disegni della Divina Provvidenza sconvolsero questo programma di distruzione della Chiesa. Margherita Maria Alacoque, lo strumento di questo straordinario intervento della grazia, nacque in Borgogna nel 1647, e dovette vincere la resistenza dei genitori per entrare, a ventiquattro anni, nelle visitandine del convento di Paray-le-Monial, dove fu incompresa dalle consorelle e malgiudicata dai superiori, finché, nel 1675 fu nominato Rettore del Collegio gesuita di Paray-le-Monial il padre Claudio de La Colombière, che aveva allora 34 anni, ma si era già distinto per la sua pietà e la sua dottrina. D'accordo con il suo Superiore, oltre al voto di obbedienza al Papa, il padre de La Colombière aveva pronunciato quello, eroico, di osservare sotto pena di peccato tutte le regole del suo OrdineUN INCARICO APPARENTEMENTE SECONDARIOI superiori gli affidarono un incarico apparentemente secondario, perché sapevano che nel Monastero della Visitazione, si trovava una religiosa favorita da rivelazioni del Cielo. Margherita Maria, da parte sua, aspettava che il Signore adempisse la promessa di inviarle un suo "servo fedele e amico perfetto ", per realizzare la missione alla quale la destinava: manifestare al mondo le ricchezze imperscrutabili del suo amore.Giunto nella sua nuova destinazione il padre de La Colombière, incontrò suor Margherita Maria e ne divenne direttore spirituale, orientandola nella sua vita spirituale e suggerendogli di mettere per iscritto tutto ciò che passava nella sua anima. Durante l'ottava del Corpus Domini 1675, Gesù, mostrando il suo Cuore a Margherita, le disse: "Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e in contraccambio non riceve che ingratitudini, disprezzo, irriverenze, sacrilegi e freddezza in questo Sacramento d'amore ".Quella del giansenismo era una concezione di Dio oppressiva ed angosciante. Il Sacro Cuore appare a santa Margherita Maria Alacoque affermando, invece, che bisogna abbandonarsi al suo Amore, e formulando la grande promessa dei primi Nove Venerdì del mese: "Io ti prometto nell'eccesso della misericordia del mio Cuore che il mio Amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno al primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi, la grazia della perseveranza finale; essi non morranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, servendo loro il mio cuore di asilo sicuro in quell'ora estrema ". Il Signore disse poi alla religiosa visitandina: "Rivolgiti al mio servo, il Padre de La Colombière, e digli da parte mia di fare il possibile per propagare questa devozione e di fare questo piacere al mio Cuore divino... Sappia che è onnipotente colui che diffida interamente di se stesso per confidare solo in me ".Margherita comunicò il suo messaggio al Padre e tutti e due, il 21 giugno, si consacrarono al Cuore di Gesù e moltiplicarono i loro sforzi per diffondere questa devozione. La loro fu un'inscindibile amicizia spirituale dai frutti straordinari.Dopo un anno e mezzo di permanenza a Paray-le-Monial, nel 1676 il padre de La Colombière fu destinato a Londra, come cappellano della giovane duchessa di York, Maria Beatrice d'Este, nota in Inghilterra come Mary of Modena, perché era figlia del duca di Modena Alfonso d'Este. Maria di Modena aveva sposato Giacomo Stuart, duca di York, che, alla morte del fratello Carlo II, nel 1685, avrebbe regnato con il nome di Giacomo II, fino alla Rivoluzione del 1688, che stroncò la possibilità di una restaurazione cattolica dell'Inghilterra. Giacomo si era segretamente convertito al cattolicesimo, mentre la moglie Maria subiva una dura opposizione a causa della sua fede cattolica.LA MISSIONE A LONDRANella Londra ferocemente protestante, esisteva però un'enclave cattolica, che aveva il suo centro nella chiesa di St. James nella Spanish Place dove, dal 1676 al 1679 il padre de La Colombière, predicò, dedicandosi all'istruzione nella vera fede di cattolici o ex-cattolici inglesi. In questa Chiesa sarebbe stato battezzato, due secoli dopo, l'11 ottobre 1865, Rafael Merry del Val, futuro cardinale di Santa Romana Chiesa.Improvvisamente, alla fine del 1678, il padre de La Colombière fu arrestato sotto l'accusa calunniosa di essere coinvolto in uno pseudo "complotto papale ". Fu imprigionato nel carcere di King's Bench, dove restò durante tre settimane, sottoposto a gravi privazioni, ma in virtù della sua posizione a corte e della sua cittadinanza francese, sfuggì alla condanna a morte e fu espulso dall'Inghilterra. Tornò a Paray-le-Monial dove morì, a soli 41 anni, il 15 febbraio 1682. Da quel giorno, nella sua preghiera personale, alle litanie dei santi santa Margherita Maria aggiungeva: "San Claudio, prega per noi! "Nel 1929, Claudio de La Colombière fu beatificato da papa Pio XI e nel 1992 canonizzato da Giovanni Paolo II. La casa editrice AdP ha ripubblicato nel 2023 il suo Diario spirituale, che merita di essere letto da chiunque voglia approfondire la devozione al Sacro Cuore, ma anche da chiunque voglia capire come vivere in spirito di completo abbandono alla Divina Provvidenza. Nel Diario, san Claudio traccia questo programma: "Vivere giorno per giorno. Sperare di morire nell'occupazione che svolgiamo ". Cercare, in una parola, la perfezione nel momento presente, non preoccupandoci del nostro domani e affidandoci ciecamente a Dio. "Mio Dio, - scrive - sono intimamente persuaso che non sarà mai troppa la fiducia che ho in Te e che, ciò che otterrò da Te, sarà sempre al di sopra di ciò che avrò sperato ".Lo spirito di abbandono alla Provvidenza e la devozione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria, sono più che mai necessari per infondere vita e calore soprannaturale in un'epoca, come la nostra, in cui le anime sembrano così spesso raggelate e prive del fuoco dell'Amore divino.
Qual è l’idea di Apple per portare l’IA sugli smartphone? Cos’è e come funziona Apple Intelligence e cosa c’entra ChatGPT? Enrico Pagliarini ne parla con Roberto Pezzali, esperto di tecnologia della redazione di Dday.it, appena tornato da Cupertino.Con Luigi Bignami, esperto di spazio, parliamo delle future missioni umane verso la Luna; dell’importanza dei test di Starship e della centralità dell’industria italiana nella costruzione dei moduli delle stazioni lunari, in orbita e in superficie.Ci occupiamo di start up e del mercato italiano del venture capital con alcune novità della settimana, come la nascita dell’Italian Founders Fund, commentate da Emil Abirascid, esperto di startup e direttore di Startupbusiness.it Torniamo a parlare di Intelligenza Artificiale e del possibile impatto sulla società e incontriamo il prof. Francesco Profumo, ex Ministro dell'Istruzione, e oggi Rettore dell’Università online OPIT, Open Institute of technology.E come sempre le notizia di innovazione e tecnologia più importanti della settimana.
Le elezioni europee sono una cartina di tornasole che permette di valutare lo stato di salute della democrazia dell'Unione europea e dei singoli paesi che la compongono. Negli ultimi anni infatti la democrazia di stampo liberal-democratico sembrerebbe essere entrata in uno stato di profonda crisi in diversi paesi, conseguenza di governi che hanno preferito inseguire il consenso immediato al posto di scelte difficili, impegnative o pianificazioni future a lungo termine.Il Professor Mario Monti analizza a Laser lo stato di salute delle democrazie europee e l'importanza dell'Unione Europea a partire dalla sua recente pubblicazione Demagonia. Dove porta la politica delle illusioni (Solferino, 2024). La crisi della democrazia – la demagonia – non è però irreversibile, ci sono delle soluzioni nelle istituzioni stesse della democrazia, applicate con una politica seria e responsabile.Mario Monti, Senatore a vita della Repubblica Italiana, è stato Presidente del Consiglio dei ministri fra il 2011 e il 2013 ed ha una grande esperienza nell'Unione europea, prima come Commissario Europeo per il Mercato Unico (1995-1999) e poi per la Concorrenza (1999-2004). E' stato inoltre Professore di Economia presso le Università di Trento e di Torino, e poi alla Bocconi, di cui è stato anche Rettore (1989-1994) e Presidente (1994-2022).
Fabio Roversi Monaco, già Rettore dell'Università di Bologna per 15 anni nonché professore emerito di Diritto Amministrativo e promotore della Magna Charta Universitatum, ha tenuto la sua Lectio magistralis sul tema dell'evoluzione della medina contemporanea il 20 maggio 2022 in occasione del conferimento della Laurea ad honorem in Medicina e Chirurgia. Il video completo è disponibile sul canale YouTube di Ateneo: https://youtu.be/Mr4KSpLuru4
Un tempo si andava a scuola per cercare lavoro, ora sono le aziende che vanno nelle scuole per cercare i lavoratori di domani.Ci sono molte università in cui gli studenti trovano occupazione ancor prima di laurearsi o comunque in altissima percentuale entro il primo anno dalla laurea.Le aziende vanno a caccia di talenti e pur di assicurarseli sono disposti ad assumerli ancor prima che completino i loro percorsi di studi. Non è però l'unica ragione alla base della cooperazione tra mondo accademico e aziende.Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori.Le aziende conoscono il valore di assumere risorse giovani e qualificate, in possesso di specifiche skill, in grado di favorire innovazione e cambiamenti migliorativi.Allo stesso tempo, un contatto e un dialogo costanti contribuiscono a definire piani formativi specifici per i vari percorsi degli studenti.EY è un esempio della preziosa collaborazione tra università e aziende.Grazie al lavoro svolto con il Politecnico di Bari EY ha assunto ben 700 professionisti in 5 anni al servizio del competence center pugliese. Ma di casi ce ne sono tanti altri. E tante altre opportunità potrebbero aprirsi in futuro.Occorre però rimuovere alcune criticità, che pure non mancano.
Un tempo si andava a scuola per cercare lavoro, ora sono le aziende che vanno nelle scuole per cercare i lavoratori di domani.Ci sono molte università in cui gli studenti trovano occupazione ancor prima di laurearsi o comunque in altissima percentuale entro il primo anno dalla laurea.Le aziende vanno a caccia di talenti e pur di assicurarseli sono disposti ad assumerli ancor prima che completino i loro percorsi di studi. Non è però l'unica ragione alla base della cooperazione tra mondo accademico e aziende.Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori.Le aziende conoscono il valore di assumere risorse giovani e qualificate, in possesso di specifiche skill, in grado di favorire innovazione e cambiamenti migliorativi.Allo stesso tempo, un contatto e un dialogo costanti contribuiscono a definire piani formativi specifici per i vari percorsi degli studenti.EY è un esempio della preziosa collaborazione tra università e aziende.Grazie al lavoro svolto con il Politecnico di Bari EY ha assunto ben 700 professionisti in 5 anni al servizio del competence center pugliese. Ma di casi ce ne sono tanti altri. E tante altre opportunità potrebbero aprirsi in futuro.Occorre però rimuovere alcune criticità, che pure non mancano.
Un tempo si andava a scuola per cercare lavoro, ora sono le aziende che vanno nelle scuole per cercare i lavoratori di domani.Ci sono molte università in cui gli studenti trovano occupazione ancor prima di laurearsi o comunque in altissima percentuale entro il primo anno dalla laurea.Le aziende vanno a caccia di talenti e pur di assicurarseli sono disposti ad assumerli ancor prima che completino i loro percorsi di studi. Non è però l'unica ragione alla base della cooperazione tra mondo accademico e aziende.Lo scambio di conoscenze tra atenei e aziende e l'attuazione di progetti comuni sono fondamentali per l'attrattività delle università, la competitività delle aziende, l'occupabilità dei laureati e la crescita economica e sociale dei territori.Le aziende conoscono il valore di assumere risorse giovani e qualificate, in possesso di specifiche skill, in grado di favorire innovazione e cambiamenti migliorativi.Allo stesso tempo, un contatto e un dialogo costanti contribuiscono a definire piani formativi specifici per i vari percorsi degli studenti.EY è un esempio della preziosa collaborazione tra università e aziende.Grazie al lavoro svolto con il Politecnico di Bari EY ha assunto ben 700 professionisti in 5 anni al servizio del competence center pugliese. Ma di casi ce ne sono tanti altri. E tante altre opportunità potrebbero aprirsi in futuro.Occorre però rimuovere alcune criticità, che pure non mancano.
A cura di Ferruccio Bovio Non saremo certo noi, generazioni sessantottarde, a biasimare l'occupazione di un liceo o di una facoltà universitaria: con tutte le fesserie che abbiamo fatto in gioventù non ne avremmo proprio le carte in regola...Anzi, probabilmente, siamo oggi quasi istintivamente portati a non dare troppa rilevanza a quelle che, da almeno un mese a questa parte, vengono purtroppo ripetute negli atenei di mezzo mondo...E così, con colpevole leggerezza, non ci facciamo neanche caso se, alla ormai vetusta barba caraibica di Fidel Castro, i nostri novelli campioni dell'anti occidentalismo stanno sostituendo – contenti loro - la kefiah di Yassir Arafat e di tanti altri bei democratici capi e capetti mediorientali. Tuttavia, cari amici della Sinistra italiana ed europea, è forse giunto il momento di cominciare a riflettere, con un minimo di attenzione in più, sulla svolta inquietante che il moto spontaneo di solidarietà filo palestinese ha assunto in questi ultimi tempi. Nelle aule dei nostri istituti universitari si è, infatti, partiti dalla discutibilissima pretesa di disdire ogni rapporto con la comunità accademica israeliana per poi approdare – in un crescendo rossiniano di istanze sempre meno lucide – addirittura alla trasformazione delle sale occupate in moschee, nelle quali - come è avvenuto di recente a Torino - si pronunciano, beatamente, dei sermoni che inneggiano alla Jihad non solo a Gaza, ma anche all'ombra della Mole Antonelliana... Francamente, nel leggere, il resoconto di quanto è avvenuto venerdì scorso, ci siamo chiesti se fossimo sulle pagine di cronaca del maggiore quotidiano piemontese oppure su quelle del famoso romanzo di Michel Houellebecq...Un'istituzione laica ed universale – dalla quale è lecito aspettarsi solo autonomia ed equidistanza – aveva aperto le sue porte ad una religione (non importa quale), nella sostanziale impotenza di un Rettore, che si è limitato a precisare di non avere più il controllo di quello che succede “li dentro”, da quando l'Ateneo è occupato. E' accettabile che sia soltanto un gruppo (tra l'altro più rumoroso, che maggioritario) di studenti a stabilire chi possa parlare e chi no all'interno di un'università italiana? Forse in Iran i pasdaran possono farlo, ma, nella Torino di Norberto Bobbio o di Franco Antonicelli, la cosa ci sembra stonare davvero... ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
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In apertura il punto di vista di Paolo Mieli sulle principali notizie della giornata.Per oltre mezzo secolo, la popolazione dei 27 Paesi membri è cresciuta, da 354 milioni nel 1960 a 447 milioni nel 2022. Secondo un rapporto del centro statistico Eurostat, dopo aver toccato un picco nel 2026, il numero di abitanti nell'Unione europea è destinato a calare progressivamente. Che cosa significherà questo per il vecchio continente? Ne parliamo con Francesco Billari, Rettore dell'Università Bocconi, demografo, autore di Domani è oggi - costruire il futuro con le lenti della demografia e Manuela Naldini, ordinario di Sociologia della famiglia all'Università di Torino. Autrice con Chiara Saraceno del libro Sociologia della famiglia edito da Il Mulino.
In apertura il punto di vista di Paolo Mieli sulle principali notizie della giornata.L’Accademia della Crusca scrive all’Unibo: “Così muore la lingua italiana". La lettera segue la notizia secondo cui, all'Università di Bologna, sede di Rimini, il corso di laurea in Economia del turismo, a partire dall'anno accademico 2024/2025, cesserà, mentre rimarrà in essere quello denominato 'Economics of Tourism and Cities', i cui insegnamenti si svolgeranno interamente in lingua inglese. In seguito a questa notizia, sono state diverse le segnalazioni arrivate all’Accademia della Crusca. Ripercorriamo questa vicenda sentendo proprio Giovanni Molari, il Rettore dell'Università di Bologna e Paolo D'Achille, ordinario di Linguistica italiana e presidente dell'Accademia della Crusca.
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L'episodio di oggi è prodotto in collaborazione con Spriano Communication, advisor di comunicazione corporate e finanziaria, e Italia Economy, progetto editoriale multicanale su base regionale sulle tendenze dell'economia in Italia.Nel corso di questo episodio parleremo di innovazione, attraverso le parole dei protagonisti dell'evento “Disegnare il futuro” il roadshow di Italia Economy che ha richiamato pochesettimane fa al Talent Garden Fondazione Agnelli di Torino istituzioni, associazioni e imprenditori di piccole e grandi realtà. Dopo Toscana e Veneto, il forum dell'innovazione ha fatto tappa in Piemonte, dove negli ultimi anni è particolarmente cresciuta l'attività di ricerca in molti campi: dalla cultura al farmaceutico, dal turismo alla robotica, dall'agroalimentare all'economia sociale e al welfare 4.0. Disegnare il futuro vuol dire innovare, fare rete, puntare sulla formazione. Sono questi gli strumenti per affrontare le grandi sfide dell'innovazione, senza perdere di vista il valore del capitale umano.Il forum è stato aperto ufficialmente da Giuliano Bianucci, direttore responsabile di Italia Economy, che ha posto l'attenzione sull'importanza di far convivere la Pubblica Amministrazione e le istituzioni da una parte e le aziende e il privato sociale dall'altra, mondi che abitualmente si parlano poco, ricordando la necessità di fare sistema tra settore pubblico e privato, prestando grande attenzione alla formazione e ai giovani.L'evento è entrato nel vivo con i 3 panel, in cui, prima il mondo delle istituzioni e poi quello delle imprese, si sono confrontati sui temi più stringenti della formazione, del fare impresa e come coniugare in modo efficiente e inclusivo i due ecosistemi nell'attuale contesto economico. Tavole rotonde distinte, ma virtualmente dialoganti tra loro. Nel tavolo istituzionale ascolteremo gli interventi di Andrea Notari, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte, Barbara Graffino, Co-founder e Ceo di Talent Garden Fondazione Agnelli – partner tecnico dell'evento, Giancarlo Rocchietti, Presidente del Club degli Investitori Piemonte e Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino.Per presentare la sessione dedicata alleimprese, il microfono è passato a Stefano Luccisano, imprenditore e Ceo di Macoev, oltre che Presidente dei giovani industrial di Confindustria Toscana. DI questo panel ci concentreremo sugli interventi di Mirella Ferrero, Presidente di Osai Automation System, Daniela Scaramuccia, responsabile Servizi di Consulenza per il Settore Pubblico e Sanità IBM Italia, Alessandro Cenerini CFO di Polaris Engineering– partner del roadshow, Paolo Pari, Ceo e Founder di Digisky, Roberto Marsella, vincitore del Premio Business Angel dell'anno 2023, Matteo Rossi Sebaste, Amministratore delegato di Golosità dal 1885, e Stefano Piccin, Ceo di Astrospace.Lo scopo principale di questo progetto è amplificare, attraverso contenuti multimediali, lo sviluppo della cultura economico politico sociale a disposizione della Società e del Paese, proponendo al pubblico i contenuti discussi nelle conferenze piu' prestigiose e che riteniamo piu' interessanti.Maggiori informazioni sul sito www.zeroin.itBuon ascolto.
Join us in this cheeky and candid episode of "Interior Designers Unfiltered" as we chat with Melissa Rettore, the brilliant mind from the Design School. Discover what happens behind the scenes at the Design School and how Melissa found her true calling as a design teacher. Melissa shares her unique teaching approach and the inspiring moments she experiences with her students. If you've ever wondered what it takes to become a design teacher and how to find your true purpose within the design world, this episode is a must-listen. Get ready for some laughter, some "aha" moments, and a ton of real talk as we dive deep into the world of design with the wonderful Melissa Rettore.
Dal lavoro alle pensioni, gli effetti devastanti dell'inverno demograficoGiancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia e delle Finanze, intervenendo l'altro giorno a 'Sky 20 anni', spiegava che "il tema della natalità" è un tema importante "perché con questi tassi di fertilità del paese il sistema pensionistico non regge". Un dato fotografato bene oggi da Marco Rogari oggi in apertura del Sole 24 Ore, nella quale riporta le stime tutt'altro che ottimistiche scritte nel governo nella Nadef. Il conto della spesa pensionistica tra la fine del 2022 e il 2026 si presenta salato: oltre 64 miliardi in più in soli quattro anni. Con tanto di impennata di più di 23 miliardi il prossimo anno, dovuta in gran parte all effetto indicizzazione. Dallo scenario di medio-lungo periodo, che è stato tratteggiato dalla Ragioneria generale dello Stato, emerge che «Dal 2030 il rapporto tra spesa e Pil riprende ad aumentare fino a raggiungere il 17% nel 2042», sottolineano i tecnici del Mef. Che evidenziano anche come questa dinamica sia essenzialmente dovuta «all incremento del rapporto fra numero di pensioni e numero di occupati indotto dalla transizione demografica, solo parzialmente compensato dall innalzamento dei requisiti minimi di accesso al pensionamento». Una quota che rende la spesa pensionistica del tutto insostenibile. Gli effetti del calo demografico hanno effetti diretti inevitabilmente anche sul mondo del lavoro: nelle scorse settimane il vicepresidente di Federmeccanica, Diego Andreis, commentando la difficoltà delle aziende nel trovare lavoratori ha dichiarato: "Come può la seconda manifattura europea essere competitiva se il 70% delle aziende del settore chiave non riesce a trovare le competenze che servono? Occorre trovare soluzioni su larga scala. Se non riusciremo a vincere la sfida sulle competenze non saremo in grado di affrontare le altre difficilissime sfide che ci attendono, per un semplice motivo: non c'è partita se manca la squadra". La pensa allo stesso modo anche Gian Carlo Blanciardo, già presidente Istat: "Dal 1977 la popolazione italiana è sotto il livello del ricambio generazionale. Dobbiamo avere la consapevolezza che siamo in un'emergenza che riguarda tutti"."A parità di condizioni - prosegue l'esperto- il solo effetto demografico comporterà una perdita di 500miliardi di Pil nell'arco di una ventina d'anni". Ne parliamo con Francesco Bìllari, Rettore dell'Università Bocconi e professore di Demografia, esperto di migrazioni.
Piercarlo Grimaldi"Di lune e di falò"Cesare Pavese: antropologia del romanzo dell'addioRubbettino Editorehttps://rubbettinoeditore.itÈ possibile fornire un'interpretazione antropologica del romanzo La luna e i falò di Cesare Pavese? Se ampia è la critica letteraria dell'opera pavesiana, parziale è lo sguardo antropologico. Lo scopo di questa ricerca è quello di sostenere che l'ultimo romanzo di Pavese è l'autobiografia dell'addio. La luna e i falò è lo specchio romanzato della sua storia di vita, metaforico testamento poetico, scientifico ed esistenziale che contiene e spiega le ragioni della maturata morte. Cesare Pavese vive a cavaliere tra le affettive native colline di Langa della tradizione e la strumentale città della complessità sociale. Il romanzo è l'inesausto tentativo di riappaesarsi alle colline delle giovanili radici perdute nel rumore del conoscere e dell'interpretare le spaesate strade del mondo. Una trasparente, approfondita ricerca del paese, della condizione contadina, delle tradizioni che narrano il suo ritorno in collina, volto ad acquisire una coscienza attiva della comunità. Commutatore sociale e culturale dell'esistenza dello scrittore tra la campagna e la città è l'amico Pinolo Scaglione, il falegname del Salto, il Nuto de La luna e i falò, mentore, mediatore, contadino solco diritto che porta Pavese per mano a scoprire e a riscoprire i miti e i riti della Langa del Belbo. Il tentativo dello scrittore di scollinare verso la terra delle origini per recuperarne le radici, per costruirsi una memoria di paese che gli permetta di sopravvivere a qualche “giro di stagione”, è un doloroso viaggio verso la drammatica impossibilità di costruire una memoria che lo appaesi, che lo faccia sentire parte sostantiva della comunità.PIercarlo Grimaldi, nato a Cossano Belbo nel 1945, è stato professore ordinario di Antropologia culturale e Rettore dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Bra. Tra i suoi libri ricordiamo: Il calendario rituale contadino. Il tempo della festa e del lavoro fra tradizione e complessità sociale; Tempi grassi, tempi magri. Percorsi etnografici; Rivoltare il tempo: percorsi di etno-antropologia (curatela); Cibo e rito. Il gesto e la parola nell'alimentazione tradizionale, e per Rubbettino Orizzonti di bellezza. Calosso: un paese di memorie e di futuro, con Enrico Ercole e Di lune e di falò. Cesare Pavese: antropologia del romanzo dell'addio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Il 17 Gennaio 2023 il Liceo Classico e Musicale "G. Palmieri" di Lecce, ha avuto l'onore di ospitare in presenza il prof Piergiorgio Odifreddi per una Lectio Magistralis sull'eterno fascino della Matematica. L'evento si è svolto nell'aula SP4 dell'Istituto Sperimentale Tabacchi in via F. Calasso alla presenza del Magn.co Rettore prof. Fabio Pollice e del Presidente del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” dell'Università del Salento, prof. Michele Campiti. Disponibile in streaming sul canale YouTube di TelePalmieri Evento realizzato con la Collaborazione di: Università del Salento e CNR NANOTECH --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vito-rodolfo-albano7/message
Trailer del prossimo episodio:L'Innovatore Rampante. Intervista ad Andrea Prencipe, Magnifico Rettore LUISS Guido Carli
Nell'episodio di oggi l'intervista ad Andrea Prencipe, Magnifico Rettore dell'Università Luiss Guido Carli di Roma sul tema della formazione e dell'innovazione in Italia.Con oltre venti anni di esperienza di ricerca nel settore dell'innovazione, Andrea Prencipe è Rettore della Luiss dal giugno 2018 e Professore di Organizzazione e Innovazione presso lo stesso Ateneo.Ha ricoperto incarichi accademici presso l'Università del Sussex, l'INSEAD e l'Università G. d'Annunzio; è stato Visiting Professor alla Rotterdam School of Management, alla BINorwegian Business School e all'Imperial College di Londra. Il suo impegno è volto a sostenere l'innovazione accademica, incoraggiare gli studenti ad assumere un ruolo attivo nella propria formazione e assicurare che l'Università contribuisca concretamente al progresso socioeconomico. Giunto al secondo mandato di Rettore della Luiss, i principi che lo ispirano in questo ruolo sono innovazione, internazionalizzazione e interdisciplinarità.Nell'intervista si fa particolare riferimento al saggio “L'innovatore rampante” scritto con Massimo Sideri ed edito dalla Luiss University Press, disponibile al link: https://luissuniversitypress.it/pubblicazioni/linnovatore-rampante/Riguardo l'Università, la Luiss – Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli - è un Ateneo non statale promosso da Confindustria, che ospita circa 10.000 studenti e anima una community di oltre 50.000 Alumni nel mondo. È un'Università internazionale, specializzata nel campo delle scienze sociali, che offre un ambiente di apprendimento basato su imprenditorialità, responsabilità e sostenibilità, e adotta un modello educativo che combina rigore accademico e rilevanza pratica per stimolare la curiosità intellettuale degli studenti, incoraggiando lo sforzo individuale e il pensiero critico. La Luiss è al 1° posto in Italia, al 2° nell'UE e al 14° nel mondo per gli Studi Politici e Internazionali secondo il QS World University Rankings by Subject 2023, mentre il Corso di Laurea magistrale in Management nel 2022 ha raggiunto il 53° posto al mondo nella classifica dei Top 100 Master in Management del Financial Times e il 1° posto per progressione di carriera dei suoi laureati.Andrea Prencipe è intervistato da Vincenzo Marzetti, fondatore del podcast insidefinance.Se apprezzate il nostro lavoro come occasione unica di divulgazione economico-finanziaria vi invitiamo a sostenere il podcast condividendo i nostri episodi nelle vostre pagine social.Maggiori informazioni sul sito www.zeroin.it oppure inviando una mail a segreteria@insidefinance.Buon ascolto
Oggi a Roma si è tenuto un workshop dal titolo 'Lo sguardo lungo: il dividendo demografico nell'analisi dell'economia italiana', organizzato da Banca d'Italia e Istat. Durante l'evento, il governatore Visco è tornato a ricordare l'impatto della questione demografica sul lavoro e quindi sulla crescita del Paese. Basti ricordare che in soli tre anni, dal 2019, il numero di persone convenzionalmente definite in età da lavoro (tra i 15 e i 64 anni) è diminuito di quasi 800.000 unità. Secondo le proiezioni demografiche dell Istat, nello scenario centrale entro il 2040 la popolazione residente si dovrebbe ridurre di due milioni e mezzo di persone; quella tra i 15 e i 64 anni di oltre sei. Già la settimana scorsa Visco, nelle Considerazioni finali, aveva dichiarato: Nei prossimi decenni la dinamica della popolazione mondiale continuerà a essere fortemente sbilanciata: alla crescita sostenuta nei Paesi in via di sviluppo si contrapporrà quella debole o negativa nei Paesi avanzati; tra questi l Italia si caratterizza per un processo di invecchiamento fra i più rapidi. Lo scorso 12 maggio il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in un videomessaggio agli Stati Generali della natalità ha dichiarato: da qui al 2042 con gli attuali tassi di fecondità il nostro Paese rischia di perdere per strada percentuali del Pil impressionanti, pari al 18%. Questo è un primo dato da cui partire». Approfondiamo il tema con Francesco Bìllari, Rettore dell'Università Bocconi e professore di Demografia. Decreto Pa e controlli sul Pnrr, passa la fiducia alla Camera È arrivato alla Camera il decreto Pa. Montecitorio ha confermato la fiducia al governo sul testo con 203 voti a favore, 34 contrari e tre astenuti. L'Assemblea, dalle 15.30, è passata all'esame dei 149 ordini del giorno che sono stati presentati quasi tutti dall'opposizione, che farà ostruzionismo. A infiammare lo scontro politico sono gli emendamenti che limitano i controlli della Corte dei conti sulle spese del Pnrr. Fra le novità introdotte durante l esame delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro, la proroga del cosiddetto scudo erariale di un anno al 30 giugno 2024 e l esclusione del controllo concomitante della Corte dei Conti su Pnrr. Ieri, durante l'assemblea straordinaria l Associazione dei magistrati della Corte dei conti, è emersa preoccupazione soprattutto per lo scudo erariale perché, spiega sempre la nota diffusa ieri, «impedisce di perseguire i responsabili e di recuperare le risorse distratte, facendo sì che il danno resti a carico della collettività». In questo modo il correttivo voluto dal Governo «riduce di fatto la tutela della finanza pubblica». Ne parliamo con Alberto Orioli, vicedirettore de Il Sole 24 Ore.
Studenti accampati, il governo si muove. Quali sono le possibili soluzioni?Mentre dilaga la protesta degli studenti contro il caro affitti, con le tende che spuntano davanti ad 9 atenei (Milano, Pavia, Padova, Venezia, Bologna, Perugia, Firenze, Roma, Verona; e nei prossimi giorni toccheranno altre città, tra cui Trento), ieri il governo ha sbloccato la partita sul fondo da 660 milioni istituito dal decreto Aiuti ter per l acquisizione di nuovi posti letto da destinare, coinvolgendo imprese e operatori privati, ad alloggi universitari, in attuazione della riforma 1.7 della Missione 4, Componente 1, del Pnrr. Si apre così l unica strada che appare percorribile per affrontare davvero l emergenza abitativa degli studenti fuorisede con strutture pubbliche e graduatorie trasparenti, mentre le altre ipotesi come gli affitti calmierati aprono evidenti incognite di gestione e legittimità. L'obiettivo è provare a realizzare davvero 52.500 nuovi posti letto entro il 2026, che si aggiungeranno agli 8.581 già attivati per 300 milioni a inizio 2023 per trovarsi, tra tre anni, con almeno 60mila posti in più rispetto ai poco più di 40mila attualmente disponibili. Il ministero dell Università è pronto a procedere con la manifestazione d interesse. E la ministra Anna Maria Bernini, che presto potrebbe incontrare le associazioni studentesche, ha reso noto di aver chiesto «un censimento degli immobili inutilizzati affinché vengano messi a disposizione degli studenti». Ma oltre a questo investimento, quali sono le soluzioni per poter garantire veramente il diritto allo studio? Ne parliamo con Francesco Bìllari, Rettore dell'Università Bocconi e professore di Demografia.
Il rapporto sul sistema immigrazione australiano di Martin Parkinson, Rettore della Macquarie University ed ex alto funzionario pubblico, invita ad una riforma dalle radici, avvisando che cambiamenti marginali non farebbero che peggiorare la situazione.
Continua la discussione avviata nei giorni scorsi sulla mancanza di lavoratori e sui dati plumbei dell'inverno demografico italiano, tra un Lollobrigida che parla di "sostituzione etnica" (dichiarazione dalla quale anche la Lega ha preso le distanze) e un post su Facebook della ministra Roccella dove scrive "la verità è che la sinistra non vuole una cultura che stimoli il lavoro e la natalità". Aldilà della battaglia politica anche oggi la ministra del Lavoro Calderone ha ricordato che mancano circa 1.200.000 posti di lavoroNe parliamo con Francesco Bìllari - Rettore dell'Università Bocconi e professore di Demografia, esperto di migrazioni. Transizione energetica, da Intesa Sanpaolo nuovo impulso agli investimenti delle imprese e allo sviluppo delle comunità energetiche Intesa Sanpaolo ha lanciato oggi il programma 'Motore Italia Transizione Energetica' che potrà contare su un plafond di 76 miliardi di euro, nell'ambito del più ampio piano da 410 miliardi a sostegno del Pnrr. L'obiettivo è favorire gli investimenti in fonti rinnovabili e accelerare i processi di autonomia energetica delle imprese aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali per la collettività, in un'ottica di rinnovata collaborazione tra pubblico e privato. Ne parliamo con Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria. Ponte sullo Stretto. Bruxelles è pronta a coprire il 50% dei costi Bruxelles è pronta a coprire il 50% dei costi per l'aggiornamento degli studi sull'impatto ambientale del Ponte sullo Stretto. Lo ha spiegato il coordinatore della Commissione Ue per il corridoio Ten-T Scandinavo-Mediterraneo Pat Cox, al Mit per un incontro con il vicepremier e ministro Matteo Salvini.Conftrasporto parla anche di 6 miliardi di euro all'anno risparmiati per l'economia siciliana grazie al Ponte sullo stretto.Ne parliamo con Paolo Uggè - Presidente di Conftrasporto. Tim, scivolone in Borsa dopo le nuove offerte per la rete da Kkr e Cdp-Macquarie Tim scivola in Borsa all indomani delle nuove offerte per la rete da parte di Kkr e Cdp. Il titolo Telecom Italia arriva a perdere oltre il 7% ed è sceso già nella prima parte della seduta sotto i 30 centesimi.Ne parliamo con Andrea Biondi Il Sole 24 ORE
Ieri si è tenuto il click day per l'ingresso di lavoratori stranieri in Italia. Le domande arrivate sono state circa 245mila, il triplo del numero di quote previste dal decreto flussi dello scorso anno, cioè 82.705. Il governo sta valutando se aprire un altro clickday a breve nei prossimi mesi, in vista di un nuovo decreto flussi. La riflessione è legata al fatto che il mismatching tra domanda e offerta cresce in maniera esponenziale e sono sempre di più le aziende che denunciano difficoltà a reperire lavoratori. A questo si aggiunge la denatalità che affligge da due decenni il nostro Paese.Ne parliamo con Francesco Bìllari, Rettore dell'Università Bocconi e professore di Demografia, esperto di migrazioni. L'aggiornamento sulla giornata dei mercati, a pochi minuti dalla chiusura delle borse, è affidato a Chiara Di Cristofaro di Radiocor Il Sole24 ORE. Per la Commissione Europea "illegali" gli aiuti di stato ad Alitalia - e intanto Ita perde 500 milioni Anche l'ultimo dei prestiti ponte concessi alla moribonda Alitalia era illegale. Lo ha rilevato ieri la Commissione Europea sottolineando che, con il versamento finale da 400 milioni di euro, l'Italia ha chiuso entrambi gli occhi sull'impossibilità del vettore di rimborsare i prestiti, preoccupandosi solamente di mantenerlo artificialmente in vita. Una condotta illecita, rea di alterare la competizione sul mercato europeo, e che ora l'Italia dovrà espiare recuperando l'intero ammontare dei sussidi - 1,3 miliardi di euro - maggiorati degli interessi.Intanto, per oggi è convocato proprio il Cda di Ita Airways, che potrebbe esaminare il bilancio. la compagnia ha archiviato il 2022 con oltre 500 milioni di perdite, superando le previsioni che parlavano di un rosso di 460 milioni. Ne parliamo con Andrea Giuricin, Docente di Economia dei Trasporti all'Università Bicocca di Milano, autore di"Alitalia La privatizzazione infinita". Oggi in consiglio dei Ministri il "Decreto Bollette" per calmierare le tariffe nel secondo trimestre dell'anno È stato convocato per le 17 di oggi a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri. Fra i provvedimenti all'ordine del giorno c'è anche il nuovo decreto legge con i sostegni a famiglie e imprese per le bollette che dovrebbero entrare in vigore dal 1° aprile. La bozza contiene 22 articoli. Il decreto confermerà gran parte delle misure già in vigore, introducendo però anche qualche novità. Facciamo il punto con Celestina Dominelli - Il Sole 24 ORE.
Nonostante la chiacchierata vittoria di Eros Ramazzotti con Adesso tu e l'altrettanto discusso secondo posto di Renzo Arbore con Il clarinetto, il Festival 1986 è dominato dalle presenze femminili: Loretta Goggi è la mattatrice assoluta sul palcoscenico, mentre le cantanti in gara Loredana Bertè, Anna Oxa, Marcella e Rettore danno spettacolo con look destinati a entrare nella storia di Sanremo. A parlarcene sarà il bellissimo dell'epoca, Giovanni Scialpi, che proprio in quel 1986 debutterà al Festival con No East no West. Ottanta voglia di Sanremo è un podcast di Vanity Fair in dieci puntate, scritto e condotto da Federico Rocca e Andrea Tomasi con la partecipazione di Nick Cerioni. Learn more about your ad choices. Visit podcastchoices.com/adchoices