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Il grande campione italiano di atletica leggera, campione italiano sulle distanze dei 5 e 10 mila metri piani, si è spento nei giorni scorsi in Altovicentino, dove era giunto nel 1961. Era originario di Lecco. Aveva 87 anni. La messa di suffragio sarà celebrata sabato, alle 10, nella chiesa del Sacro Cuore nel centro di Schio. Domani alle 18 la veglia di preghiera.
L'atletica leggere vicentina scopre un nuovo talento agli Europei Juniores conclusi ieri in Slovacchia, gli azzurri a primeggiare nel medagliere. Medaglia di bronzo invece sfiorata dalla 17enne di Dueville, vittoriosa in semifinale e poi giunta a soli 11 centesimi dal terzo posto occupato da un'atleta francese. Sofia era al debutto a livello internazionale.
Il dolore al tendine di Achille destro non mi fa correre quanto e come vorrei, e devo farmi andar bene le uscite in mountain bike (una Eleglide M2), le nuotate in mare (almeno 20 minuti al giorno), e le tante camminate in paese (dai 7 ai 15 km). Faccio più attività fisica possibile e cerco di controllare l'alimentazione (zero grassi, pochi carboidrati, molta frutta, molta verdura, le giuste proteine) ma dovrà passare almeno il mese prima di azzardare altro.➝ Note della puntata: https://riccardo.im/podcast/run-is-it-39/➝ Running Club di Run Is It: https://www.strava.com/clubs/runisitRinuncio così ad ogni idea di partecipare alla Maratona di Parma del 15 ottobre 2023 e punto solo a superare l'estate, a far finire agosto, sperando che il fresco d'autunno mi permetta di sfiammare i tendini e l'umore. Questa puntata è tutta qua: un aggiornamento sulla mia condizione fisica e qualche chiacchiera su cosa mi dà sollievo.
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Mancano due giorni alla Maratona di Milano 2023 e mi trovo fermo da cinque giorni perché positivo al COVID-19. Per la prima volta dagli inizi della pandemia, mi ammalo di COVID dopo un viaggio di lavoro che non ho voluto perdere; e mi scopro con i fastidi e i dolorini di un corpo che era abituato a tanto movimento ma che adesso non capisce e si ribella.➝ Note della puntata: https://riccardo.im/podcast/run-is-it-35/➝ Running Club di Run Is It: https://www.strava.com/clubs/runisitAd ogni modo questa puntata non serve a ricordare l'occasione persa, le 16 settimane di preparazione buttate, e le promesse di un test di Yasso corso senza bonus: serve a riconoscere come una vita senza corsa sia povera, senza sfumature, poco sensibile, poco viva. Questa puntata di Run Is It serve a onorare ancora una volta il gesto della corsa e, mai come adesso, a riconoscere quanto è bello poterlo fare.
Ho deciso: correrò la Maratona di Milano di domenica 2 aprile 2023, e poco dopo la Mezza Maratona di Orbetello. Per migliorare la mia corsa, aumenterò gli esercizi di potenziamento (palestra, pesi) e l'integrazione alimentare (gel, preparati pre e post lavori).➝ Note della puntata: https://riccardo.im/podcast/run-is-it-33/La 33ª puntata di Run Is It è un resoconto delle ultime settimane di allenamento: lunghi, lavori in pista, tanta corsa lenta, e test su 21 km e 10 km. Ho approfittato della tabella per partecipare a qualche gara: ho corso 28 km alla Maratona Maga Circe del 5 febbraio scorso, e ne sono uscito bene, con buone sensazioni. Mi ha aiutato a prendere una decisione e ignorare la tentazione di ripiegare su una mezza (quella di Genova, probabilmente) ma non è stato semplice scegliere ancora di affrontare la vera fatica dei 42 km tirati, e tornare a portare rispetto verso quella distanza.Mancano ancora sette settimane, ma ascoltate la seconda parte del podcast per saperne di più.
Tutto pronto per la spedizione azzurra agli Europei di atletica leggera che cominceranno a Ferragosto a Monaco di Baviera. Una settimana di grande spettacolo dal 15 al 21 agosto.
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Ai Campionati Italiani Assoluti di Rieti spicca la super prestazione di Elena Vallortigara che conquista il titolo ottenendo il secondo posto nelle liste mondiali della stagione. La 30enne di Schio conquista il quarto titolo italiano di salto in alto dimostrando di essere tornata l'atleta dei tempi migliori, l'azzurra è riuscita saltare 1,98 metri al terzo tentativo. Dal 2018 quando a Londra sfondava il muro dei due metri con un sontuoso 2,02, non si era più spinta così in alto. Ora la vicentina è attesa ai Mondiali di Eugene, in programma tra tre settimane e successivamente agli Europei di Monaco, ad agosto.
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Tra tre settimane gli atleti "nostrani" Laura Bellò, Federica Del Buono, Elena Vallortigara e Johanelis Herrera tra le donne, e Matteo Galvan ed Eyob Faniel tra gli uomini, tenteranno di conquistarsi una medaglia rappresentando l'Italia in Giappone. I 6 atleti saranno in pista a Sapporo dal 30 luglio. Delusione per la cassolesa Laura Strati, fuori per un soffio.
L'atletica italiana esulta per Marcell Jacobs. Il lunghista e velocista nato a El Paso in Texas quasi 27 anni fa, centra in batteria il nuovo record azzurro nei 100 metri piani al Meeting di Savona: 9″95.
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L’ho già detto in altre puntate, correndo mi sono reso conto che questo sport è in molti casi una metafora della vita.E la corsa, così come la vita, mi ha regalato emozioni di vario genere, alti e anche bassi.Ci sono obiettivi prefissati, una strada da percorrere per raggiungerli, a volte semplice altre meno, a volte ci sono dei compagni di viaggio. Ed infine c’è il raggiungimento del traguardo.Correre mi ha insegnato e tutt’ora mi sta insegnando molte cose, che mi stanno facendo crescere e migliorare, molto più come persona, che come atleta, a dirla tutta.La corsa mi ha insegnato a pormi degli obiettivi. Ma che siano corretti, raggiungibili.Infatti, ho imparato ad accettare alcuni dei miei limiti. Mi pongo degli obiettivi, sì, ma non esagero. La competizione, chiamiamola così, la faccio più con me stesso che con gli altri. Il che non significa arrendersi. Si può fare davvero tutto, specialmente in uno sport come questo, anche correre per ore ed ore. Ma occorre essere consapevoli di ciò che siamo e di quello che possiamo fare. Si migliorerà, ma in modo graduale.Mi ha insegnato la costanza. Senza essere costante negli allenamenti questi obiettivi non sono perseguibili. E senza una preparazione adeguata, raggiungerli diventa davvero complesso.Ho scoperto che, pur essendo costanti, bisogna essere anche flessibili. Infatti, non riesco mai a seguire al 100% una tabella allenamenti, per svariati motivi. Ma non importa: un po’ di elasticità mentale fa sempre bene.Ho capito che si corre anche e soprattutto con la testa. E correre spesso migliora la mia situazione: riesco a fare ordine nelle mie cose, nelle mie priorità.Ho appreso come ascoltare meglio il mio corpo. Comprendendo le sensazioni che restituisce. Sto pian pianino imparando a sentire quando mi sta lanciando dei segnali di attenzione. Dove devo fermarmi o comunque diminuire gli sforzi profusi.E di conseguenza ho scoperto di come il recupero (attivo e non) sia importante.Ho anche imparato a fare qualche piccolo sacrificio (tipo ore di sonno), in nome di una cosa che mi appassiona.Ho imparato anche a mangiare meglio. Ponendo più attenzione a ciò che metto sotto i denti. Sfatando il falso mito che si corre per poter mangiare di più. Purtroppo, non è vero! Non che non si possa dimagrire correndo, ma quasi nessuno corre davvero per questo motivo.Ho capito che correre da solo mi fa bene. Perché per me è un po’ un momento di meditazione, nel quale mi isolo da tutto e mi rilasso. Questo mi accade tendenzialmente durante i lunghi lenti o al limite durante qualche corsetta facile mattutina.Certo, correre in compagnia è sicuramente piacevole. Il tempo passa più in fretta e non è una cosa che rinnego od evito. Però avere ogni tanto uno spazio tutto mio credo che mi faccia solo che bene.E ho scoperto che non solo solo, dopotutto. Ci sono tanti “malati” (in senso buono) come me, o anche di più. Volontari, dalle Parkrun sino alle gare, che lo fanno solo per piacere personale, senza nessun tornaconto tangibile, se si esclude quello umano.Ma ho anche scoperto che i coglioni ci sono anche in questo mondo, come in tutti, del resto.Ho capito di non esaltarmi troppo per una prestazione, perché senza la giusta attenzione, si potrebbe cadere da un momento all’altro. Ma, al contrario, ho anche capito che dopo un momento no spesso poi torna il sereno. Un acciacco ci può tener fuori qualche giorno, ma poi si riesce a tornare a correre e a godersi questi momenti.Ho imparato ad apprezzare di più la mia città, vivendola in orari che altrimenti non avrei mai vissuto.E anche ad affrontare meglio il freddo e la pioggia.Ho imparato (parola grossa) a fare un podcast. Diciamo che sto migliorando. E sto imparando a parlare e ad esprimermi meglio… almeno spero!La corsa mi ha dimostrato che, passo dopo passo, gradualmente, si può fare tutto. Partendo dal fare un podcast, fino al correre una gara lunghissima. Del resto, sono partito che facevo fatica a correre 6km di fila e sono arrivato a correre una maratona. Come l’ho fatto io, ce la può fare chiunque!----------------------Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!https://da0a42.home.blog/contatti/----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Obiettivo per chi inizia spesso è correre per 60 minuti.Come fare?Dipende ovviamente dalla condizione fisica, dallo stato di forma e da 1000 altri fattori.In ogni caso è necessario avere pazienza e fare le cose per gradi. Ci sono passato anche io. L'importante è non partire a bomba.Per chi inizia da zeroPrima di partire vi consiglio la visita medica. Poi un paio di scarpe da running e potete iniziare. Link alla puntata sul come scegliere le scarpe: https://gopod.me/da0a42-013All'inizio è meglio alternare corsa e camminata per un po'. Su internet ci sono svariate tabelle. Ve ne linko alcune.Tabella 1: https://www.runnek.it/blog/tabella-di-allenamento-come-correre-per-unora-di-fila/Tabella 2: https://www.runlovers.it/2011/programma-facile-facile-per-chi-vuole-iniziare/Servono costanza e pazienza. Minimo 3 uscite settimanali. Il riposo comunque è fondamentale.In media ci vogliono dalle 10 alle 14 settimane, ma non dovete avere fretta. Ascoltate il vostro corpo. Pazienza se ci mettete di più.Evitate di farvi prendere dall’entusiasmo iniziale. Nelle tabelle le settimane sono solo indicative, ma dovrete passare alla settimana successiva soltanto nel momento in cui vi sentirete bene e non affaticati al termine di un’uscita.Ricordatevi, quando correre, di farlo lentamente. Assecondare il vostro corpo, senza fretta.Per chi inizia da una base più solida (4/5km di corsa di fila) il percorso sarà più breve.Qui porto la mia esperienza.Ci ho messo circa 4 settimane.3 o 4 allenamenti settimanali. Allenamento leggermente più lungo nel weekend. Ma in questo caso la differenza tra un'uscita e l'altra era minima.Sono salito gradualmente.Solo corsa lenta, a sensazione.In entrambi i casi si cresce piano piano, senza ansie da tempi e prestazioni.----------------------Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!https://da0a42.home.blog/contatti/----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Come fatto in precedenza per la mia Mezza Maratona di Vienna, voglio raccontarvi, ad un anno di distanza, di un’altra gara alla quale ho preso parte: la Guarda Firenze 2019.Pur essendo una gara da poco più di 10km, devo dire che è vero il fatto che ogni gara ti regala qualcosa. E questa non ha fatto eccezione.Approfittando dell’ospitalità e dell’assistenza di quella santa donna della mia ragazza, che ha casa a Firenze, ho deciso di partecipare a questa competizione, organizzata dallo stesso gruppo della Firenze Marathon, per vedere se, 4 settimane dopo la mezza maratona di Vienne, avevo nelle gambe anche 10km fatti bene.Pur essendo il 5 maggio, le condizioni climatiche della giornata erano decisamente negative.Pioveva a dirotto e, pur essendo ormai primavera inoltrata, faceva anche freddo.Nel pre-gara ho cercato di trovare un compromesso dignitoso tra il riscaldarmi e il bagnarmi il meno possibile, ma tanto sotto sotto sapevo che una volta iniziata la gara mi sarebbe importato molto poco della pioggia.Infatti, in questi ormai due anni di corsa regolare (pausa Covid-19 a parte) mi sono reso conto di come mi piaccia correre con la pioggia, entro certi limiti, e anzi di come le mie prestazioni con il freddo siano nettamente superiori a quelle con il caldo. Ovviamente, quest’ultima cosa è abbastanza normale e comune a tanti runner, perché il freddo ci fa sudare meno.Il percorso non era esattamente adatto a fare un personale sui 10km, dato che il tracciato prevedeva a metà gara una salita abbastanza impegnativa che portava dal centro di Firenze, con partenza in Piazza del Duomo, fino a Piazzale Michelangelo, che quasi tutti coloro che sono stati a Firenze conosceranno, in quanto punto panoramico sulla città. Per chi non lo conoscesse, si tratta di una grossa piazza su una collina, che sovrasta la città e che permette una splendida vista sul territorio sottostante. Da qui il nome della gara “Guarda Firenze”.E, proprio nella salita verso Piazzale Michelangelo, la pioggia, mai sopita per tutta la gara, si è pure trasformata in grandine. E’ stato un momento comunque memorabile, perché mi stavo veramente godendo il momento, correndo in salita, con i chicchi di grandine che mi sbattevano contro e che mi si incastravano tra i capelli. Sembrerò scemo e masochista, ma mi sono divertito moltissimo in quel momento.La mia strategia di gara prevedeva di incollarmi ai pacer dei 5 minuti al km, per poi vedere se avessi avuto ancora benzina nel finale per sorpassarli e scendere sotto i 50 minuti.Peccato che questi pacer si siano sgretolati un po’ lungo la salita: metà ha tenuto il passo regolare e metà ha rallentato significativamente. Solo una volta raggiunto l’apice della salita si sono accorti e si sono ricompattati. Io, ingenuamente, ho seguito quelli che andavano più piano e, per recuperare i secondi perduti, mi sono scapicollato a bomba giù per la discesa che riportava in centro città.Comunque, grazie a questa mossa tattica, chiamiamola così, sono tornato in media, recuperando i miei pacer di riferimento.E, verso l’ottavo/nono km sentivo anche di avere qualcosa margine. Così ho pure accelerato, sorpassandoli. La gara, tuttavia, pur essendo stata presentata come una 10km era circa 500/600 metri in più.Così, non sono riuscito a chiuderla sotto i 50 minuti, ma secondo il tempo ufficiale di TDS ci ho messo 52 minuti e 14, chiudendo praticamente a metà classifica: 209° su 405 atleti.Tempo che resta tutt’ora il mio personale ufficiale sulla 10km, dato che non mi ci sono più cimentato, puntando direttamente alla maratona, senza preparare la distanza.Però i miei 10km effettivamente li avevo fatti in meno di 50 minuti. Secondo il Garmin, per quanto si sappia non essere perfetto, 49 minuti e 21.E’ stata una gara molto divertente, anche per via della pioggia e della grandine, che avrei fatto nuovamente molto volentieri quest’anno, se non ci fossero state le note vicende Coronavirus.Un tracciato molto bello, in grado di unire in 10km sia le bellezze del centro storico di Firenze, che la vista su di essa, con l’ascesa al piazzale.Spero che nel 2021 si potrà correre nuovamente questa competizione, che quest’anno avrebbe raggiunto la 48esima edizione.----------------------Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!https://da0a42.home.blog/contatti/----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Dato che siamo obbligati a stare in casa, può essere l'occasione buona per migliorare la propria tecnica di corsa.Di seguito i link dei video citati.Esco a correre: https://youtu.be/uu2gOcQNfOsPersonal Running Coach: https://youtu.be/YM2p0-Nz6PoPlaylist RunLovers: https://www.youtube.com/playlist?list=PLvk9ccxIF_mwPzKQkDIhHrq-bXyoGHgUyUna buona tecnica di corsa ci farà fare meno fatica, perché sarà più economica in termini di spreco energetico. In sostanza, vuol dire poter fare più km e pure più velocemente.Oltre ad evitare fastidi e piccoli infortuni.Io stesso non ho una tecnica di corsa impeccabile.Questo perché si ritiene che la corsa sia un gesto naturale (e in effetti lo è), ma lo si dà per acquisito, visto che fin da bambini si corre. Invece, come per gli altri sport, occorre saper gestire la tecnica. Tutti i runner vogliono migliorare i propri tempi. E lo fanno spesso con sessioni di allenamento durissime, ripetute, ecc. Quando invece basterebbe imparare a correre meglio.Visto che io stesso non ho una tecnica di corsa particolarmente efficace, non sono nella posizione per insegnare niente. Ma vi voglio segnalare le mie solite fonti di conoscenza. Ovviamente, se avete un buon coach non avrete bisogno di questi consigli.I video sono di Simone Luciani, in un suo vecchissimo video, del coach Roberto Martini e di RunLovers. Quest'ultimo link è in realtà una playlist.In questi video trovate degli esercizi/andature da seguire per migliorare la propria tecnica.Guardate, prendete spunto ed allenatevi anche da casa.----------------------Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!Telegram: https://t.me/lorenzomaggianiE-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Un appello, soprattutto rivolto ai runner delle mie parti. Salutiamoci!Non serve fermarsi, ovviamente. Ma scambiamoci un cenno. Siamo tutti sulla stessa barca, sia per la fatica, che per la passione che ci mettiamo. Specialmente chi corre ad orari improbabili. Siamo in pochi a farlo. E allora salutiamoci!Qua non accade quasi mai: perché?Lo fanno tutti coloro che sono accomunati da una passione. Tipo i motociclisti. Perché non dovremmo farlo noi?Quando capita è un piacere. È un momento di condivisione.E anche in gara, mi è capitato di provare alcune volte a fare una battuta. Ci sono persone con le quali ho parlato per qualche metro ed è stato bello. Però ho trovato anche alcuni che non mi hanno cagato di striscio. Se parlavo con te, vuol dire che non ti stavi giocando la vittoria, rilassati! Non sarà certo un sorriso a farti perdere secondi preziosi, anzi.----------------------Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!Telegram: https://t.me/lorenzomaggianiE-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Esercizi di core stability: https://www.youtube.com/watch?v=booMpofLa4EI miei esercizi:7 minutes workout: https://www.youtube.com/watch?v=FKJstVC2mF4Esercizi Gambe e Glutei: https://www.youtube.com/watch?v=JmIfN7iG48cEsercizi di potenziamento per il corpo, che ogni runner dovrebbe svolgere e che sono tornati di moda ora che con il Coronavirus siamo un po’ costretti a casa, come alternativa alla corsa. In verità non sono un’alternativa, ma una integrazione.Sono utili sempre, abbastanza indistintamente dalla distanza che si vuole percorrere. Anche se sono mediamente più adatti a chi corre distanze più brevi.Tuttavia, almeno un allenamento a settimana di questo tipo ci sta anche per chi corre le maratone, le ultra o i trail.Il core sarebbe il tronco: la zona che va tra il diaframma e le anche... O più semplicemente tutta la fascia che abbiamo intorno alla pancia. La core stability è una componente fondamentale per il benessere di ogni persona e di ogni atleta.Questi esercizi si possono fare facilmente a casa e, per noi runner, si possono svolgere benissimo anche a corpo libero.L’unico strumento che potrebbe servire è un tappeto da mettere per terra, in modo da non lavorare sul pavimento, che è duro. Basta un tappetino da yoga o simili, da pochi euro.Nella mia tabella ne ho in programma una sessione a settimana.Ma che cos’è questa core stability?La core stability, come dice il nome stesso, ha come funzione primaria il dare stabilità ed equilibrio al nostro corpo. Da qui il nome.Potenziare questa zona ci permette di essere più stabili, oltre a migliorare la coordinazione stessa dei nostri arti. In sostanza: corriamo meglio.Ma non solo: questi esercizi ci permettono di ridurre il rischio di infortuni, ci fanno contrastare il mal di schiena, ci migliorano la postura ed i movimenti, sia di corsa che quelli quotidiani.E per noi runner?Già detto in parte: migliorare coordinazione e postura, oltra a ridurre gli infortuni.Ma non solo: faremo lavorare anche una parte del nostro corpo che la corsa non ci fa sviluppare molto, come spalle e petto.Ricordiamoci che per correre non bastano gambe e testa, ma anche il resto del corpo viene coinvolto.Come allenare la core stability?Esistono tonnellate di filosofie ed esercizi, quasi tutti a corpo libero o con piccoli pesi.Il più famoso è sicuramente il plank e le sue varianti. Il plank consiste nello stare N secondi nella stessa posizione, con braccia, gambe e tutto il corpo in tensione, in modo che vengano coinvolti quasi tutti i muscoli. Questa spiegazione fa schifo, ma quando lo vedrete capirete meglio di cosa si tratti.Il bello è che con pochissimi minuti ci possiamo togliere la paura. Non è come quando si va in palestra, che siamo costretta a sessioni di un’ora, un’ora e mezza. Questa tipologia di allenamento dura poco tempo: 10/15/20 minuti, mezz’oretta.Ovviamente, all’inizio ci si limiterà a davvero una manciata di minuti e poi col tempo si andrà un po’ ad aumentare.Così, riusciremo a sudare e a sentirci soddisfatti dell’aver fatto lavorare un po’ il nostro corpo anche con poco tempo a disposizione.Tornando agli esercizi, via podcast risulta difficile raccontarli e farli vedere. Ed io sono anche probabilmente scarso a farli. E’ meglio che non li guardiate fatti da me!Ci sono una marea di articoli, app per smartphone e video, che li fanno vedere. Vi linko in particolare un video YouTube dal quale potete prendere spunto. Ricordatevi di procedere gradualmente, come sempre in questo genere di cose.Io, quando faccio potenziamento, non lavoro solo sulla core stability.Infatti, mi sono basato sul “7 minutes workout”, modificandolo leggermente. Vi linko anche questo, assieme ad un altro video con gli esercizi che faccio io.Si tratta di un allenamento di 7 minuti, composto da 12 esercizi ad alta intensità. 30 secondi per esercizio e 10 secondi di recupero tra un esercizio e l’altro. Non sono proprio tutti tutti legati al core, per cui oltre a questi ne ho aggiunti degli altri, adatti in special modo a chi corre, soprattutto per rinforzare gambe e glutei.Qua sta a voi scegliere quali sono quelli più adatti a voi, in base alla vostra preparazione atletica ed ai vostri obiettivi.Ognuno è fatto diversamente e visto che non sono un allenatore o un preparatore, l’ideale sarebbe proprio chiedere ad un esperto del settore.----------------------Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!Telegram: https://t.me/lorenzomaggianiE-Mail: dazeroaquarantadue@gmail.com----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
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Preparatore Fisico Baseball, Atletica Leggera, Insegnante di Educazione Fisica. Tanta, tanta, tanta esperienza raccolta nella 93° puntata del Talk show Scienze Motorie, in conversazione con Giacomo Catalani. Oggi parla Gianni Natale, un uomo che ha girato il globo e lavorato con tanti atleti di alto livello nel Baseball.
Preparatore Fisico Baseball, Atletica Leggera, Insegnante di Educazione Fisica. Tanta, tanta, tanta esperienza raccolta nella 93° puntata del Talk show Scienze Motorie, in conversazione con Giacomo Catalani. Oggi parla Gianni Natale, un uomo che ha girato il globo e lavorato con tanti atleti di alto livello nel Baseball.