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Lasy Podcast
6 Film Estivi da non perdere

Lasy Podcast

Play Episode Listen Later Jan 11, 2023 66:41


Siete stanchi anche voi delle basse temperature? Guardate fuori e non riuscite a non pensare al mare? Odiate tutti questi tramonti alle 5 di pomeriggio? Nessun problema, perchè qua a supportarvi c'è la nostra TOP 6 FILM ESTIVI che vi aiuterà a dimenticare il gelo e ricordare la stupenda sensazione della brezza marina che vi accarezza la faccia. Io e l'Ari abbiamo infatti deciso di riesumare un'antica classifica cinematografica seppellita nei meandri delle cartelle pc da luglio/agosto. Sperando che l'episodio possa essere di vostro gradimento, vi ringraziamo come sempre per il supporto e ci risentiamo a brevissimo. Buon ascolto ;)

3' Grezzi di Cristina Marras
3' grezzi Ep. 366 Regalo

3' Grezzi di Cristina Marras

Play Episode Listen Later Jan 1, 2023 3:01


Per il primo episodio della seconda serie ho per voi un regalo. Come sempre, improvvisato davanti al microfono. TRASCRIZIONE (translation below)Se mi state ascoltando seduti a casa, cercate una scusa per uscire, anche un giro dell'isolato va bene. Se avete l'ascensore scendete a piedi e contate le scale, contate quanti gradini in ogni rampa e poi quando arrivati giù, fate la moltiplicazione per vedere quanti sono i gradini totali nelle vostre scale. Uscite fuori per strada e camminate coscienti del fatto che state camminando. Guardate in avanti ma sollevate anche lo sguardo. Cercate con gli occhi la cima dei palazzi, magari trovate un tappeto steso, dei vasi di fiori che non avevate mai notato. Guardate i lampioni, le città avvolte nel lampioni hanno, soprattutto nel centro storico, degli stemmi. Avete mai fatto caso? Ci sono degli stemmi? Ci sono dei fiori? Ci sono dei fregi? Usate i cinque sensi. Se vedete un muro che ha una struttura interessante, avvicinatevi e passate la mano sul muro. Sentite la superficie, dipendentemente dalla stagione, se ascoltate questo che è estate il muro, magari sarà caldo perché siete usciti a fare questo giro dell'isolato dopo pranzo col sole forte. Se invece inverno sentirete che è freddo il muro, magari sono quei muri un po antichi, un po' scrostati e vi ritroverete un po' di polverina, un po' di intonaco sulle dita. Sentite gli odori che ci sono attorno. Se siete in una zona un po fuori città, magari c'è odore di quell'albero che è appena fiorito in pieno inverno, anche gli odori dei gas di scarico, delle macchine che passano. O magari state ascoltando questo e siete all'interno del mercato dove vendono i pesci e ci sono i rumori della gente che vende e c'è anche l'odore del pesce. Sentite che odori ci sono lì attorno. Guardate in alto, guardate il cielo, guardate che forma hanno le nuvole, e il cielo è coperto? C'è il sole? Oppure è notte? Sentite le cose che vi accadono attorno, guardate il pavimento, guardate un po' che tipo di struttura il pavimento è asfalto, oppure state camminando su una zona erbosa? Che colori ci sono attorno a voi? Ci sono, c'è la biancheria stesa alle finestre? Ci sono dei palazzi e che cosa sta succedendo? Insomma, volevo riprendere a fare i 3' GREZZI, questa seconda stagione, oggi è il primo giorno, facendovi un piccolo regalo, un regalo che vi invito ad accogliere, andare fuori e godervi un po' lo spazio che vi sta attorno. E anche se in questo momento magari non state al meglio della vostra forma e non state benissimo, ricordate che comunque anche stare male, è sempre stare. Sono felice di essere tornata e mi siete mancati tutti.TranslationIf you're listening to me sitting at home, find an excuse to go out, even a walk around the block is fine. If you have an elevator, walk down and count the stairs, count how many steps in each flight and then when you get down, multiply to see how many total steps are in your stairs. Go out into the street and walk aware that you are walking. Look in front of you but also look up. Look for the tops of the buildings, maybe you'll find a carpet spread out, some vases of flowers that you've never noticed before. Look at the lampposts, the cities' lampposts have coats of arms, especially in the historic centre. Have you ever noticed? Are there any emblems? Are there any flowers? Are there friezes? Use the five senses. If you see a wall that has an interesting texture, go closer and run your hand across the wall. Feel the surface, depending on the season, if you listen to this in summer, the wall maybe is going to be warm because you went out for this walk around the block after lunch in the strong sun. If, on the other hand, it's winter you feel that the wall is cold, perhaps they are those walls that are a little old, a little peeling and you will find a little dust, a little plaster on your fingers. Feel the smells that are around us. If you are in an area a little out of town, maybe there is the smell of that tree that has just flowered in the middle of winter, even the smells of exhaust fumes, of passing cars. Or maybe you are listening to this and you are inside the market where they are selling fish and there are the sounds of people selling and there is also the smell of fish. Feel what smells are around there. Look up, look at the sky, look at the shape of the clouds, and is the sky overcast? Is it sunny? Or is it night? Feel the things happening around you, look at the floor, look at what kind of texture, is the floor asphalt, or are you walking on a grassy area? What colors are around you? Are there, is there laundry hanging on the windows? Are there any buildings and what is going on? In short, I wanted to go back to doing my podcast (3 unedited minutes), this second season, today is the first day, giving you a small gift, a gift that I invite you to welcome, go outside and enjoy the space around you a bit. And even if right now you may not be in your best shape and you don't look great, remember that feeling bad is still 'feeling'. Glad to be back and missed you all.

Calabozos y Controles
E97 - Metal Slug Doble Mechingan

Calabozos y Controles

Play Episode Listen Later Dec 29, 2022 72:34


¿Otra vez te mandaron por las tortillas? Guardate ese cambio porque en el nivel de hoy, continuaremos hablando de la historia de uno de los juegos icónicos de las arcadas, ¡Metal Slug! ¡Tomen sus dados, carguen sus mandos, acomoden sus fichas y prepárense para los roles, pues ya comienza Calabozos y Controles! ¡Recuerda sintonizarnos todos los jueves, sabemos que no te arrepentirás! Síguenos en nuestras redes y distintas plataformas: https://linktr.ee/CalabozosyControles #podcast #Videojuegos #MetalSlug

ALLATRA TV ITALIA
Serpente velenoso. Parabola buddista

ALLATRA TV ITALIA

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022 2:00


Se una persona ha preso qualcosa che non le appartiene, prima o poi sarà punita: questa è una delle leggi fondamentali del nostro mondo. Ma cosa succede se si prende qualcosa che apparteneva a una persona morta? ✅ Volete saperne di più su come i morti influenzano la vita dei vivi? Guardate la versione completa di “Come non finire all'inferno | Caleidoscopio dei fatti 27”:

ALLATRA TV ITALIA
Affari sulla morte | Storia dei riti funebri

ALLATRA TV ITALIA

Play Episode Listen Later Dec 19, 2022 10:04


Questo video racconta come è cambiato nel tempo l'atteggiamento delle persone nei confronti della morte. Si tratta anche della misura in cui le priorità dell'umanità si sono spostate dagli obiettivi spirituali a quelli materiali.

BF Studio Podcast
Guardate all'opportunità e non all'oscurità ( niente cose religiose tranquilli )

BF Studio Podcast

Play Episode Listen Later Dec 5, 2022 13:46


Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Sperare in un Dio misericordioso – Giona 3 | 27 Novembre 2022

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Nov 27, 2022


CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 24 minutiOggi è la prima domenica in cui per tradizione accendiamo la prima delle candele della Corona dell'Avvento,  quella che ci ricorda la Speranza. Paolo ha detto:“Questa speranza poi non ci porta alla delusione, perché, accada quel che accada, sappiamo che Dio ci ama e sentiamo dentro di noi il calore del suo amore che, per mezzo dello Spirito Santo, ci ha riempito il cuore.” (Romani 5:5 PV)E forse avrete notato anche che il titolo della serie di messaggi è cambiato: non è più una misericordia inaspettata,ma una misericordia promessa. Dio aveva promesso che avrebbe mandato qualcuno a riscattarci... ma nessuno si sarebbe aspettato che avrebbe mandato il Figlio a farlo.Ma questa è la natura di Dio: Dio è amore. Se qualcuno ti ama, lui ti ascolta; è per quello che la speranza è indissolubilmente legata alla preghiera: ecco cosa dice Dio nei Salmi, a proposito della preghiera.“...poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai.” (Salmo 50:15)“Benedetto sia Dio, che non ha respinto la mia preghiera e non mi ha negato la sua grazia.” (Salmo 66:20) “Egli ascolterà la preghiera dei desolati e non disprezzerà la loro supplica.” (Salmo 102:17)“Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.” (Salmo 32:6)Possiamo rivolgerci a Dio in qualsiasi occasione, in qualsiasi circostanza. Non importa cosa abbiamo fatto. Non importa in quale stato emotivo ci troviamo. Nulla dovrebbe impedirci di rivolgerci a Dio.Eppure... spesso ci fermiamo. E quando lo facciamo, ci troviamo in una lunga fila di persone che hanno fatto lo stesso. Non a caso Giona fa parte di queste. Soprattutto alla luce dell'ultimo versetto.“Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.” (Salmo 32:6) Leggiamo la situazione in cui si trova Giona:“Il Signore fece venire un gran pesce per inghiottire Giona. Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, il suo Dio, e disse: «Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto; dalla profondità del soggiorno dei morti ho gridato e tu hai udito la mia voce. Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare; la corrente mi ha circondato, tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi hanno travolto. Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo! Come potrei vedere ancora il tuo tempio santo?” Le acque mi hanno sommerso, l'abisso mi ha inghiottito; le alghe si sono attorcigliate alla mia testa. Sono sprofondato fino alle radici dei monti, la terra ha chiuso le sue sbarre su di me per sempre; ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici con canti di lode, adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal Signore». E il Signore diede ordine al pesce, e il pesce vomitò Giona sulla terraferma.” (Giona 2:1-11)Ciò che ha pregato Giona nel ventre del pesce,sono le medesime parole (parola più parola meno) che il Signore aveva messo in cuore a Davide, Asaf e agli altri che hanno scritto i Salmi:"Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto." (Giona 2:3).“Nella mia angoscia ho invocato il Signore, ed egli mi ha risposto.” (Salmo 120:1). “...ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio!” (Giona 2:7 b).“Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità; salva la tua vita dalla fossa, ti corona di bontà e compassioni...”(Salmo 103:2-4).“Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia...” (Giona 2:9)“Detesto quelli che si affidano alle vanità ingannatrici; ma io confido nel Signore.”(Salmo 31:6).La Bibbia è un unico lungo piano, di libro in libro, di generazione in generazione, di evento in evento, che parla di Speranza, di una misericordia promessa, e che ci esorta a parlare con Dio.La scorsa volta avevamo detto che lo Spirito Santo ci aiuta quando non sappiamo cosa pregare. Ma la stessa cosa vale per la Bibbia. Quante volte vi è capitato che in una situazione vi venga in mente una Scrittura che parla proprio di quella situazione? Oppure state valutando cosa fare in una situazione di vita e vi viene in mente una parola della Scrittura e riconoscete che quella è la risposta che cercavate?La Bibbia, la Parola di Dio, è un “serbatoio” da cui potete attingere... ma solo se la leggete, la studiate, la memorizzate.Giona evidentemente lo aveva fatto. Ma che tipo di preghiera è? Potrebbe sembrare una preghiera di pentimento, in cui Giona torna in sé e confessa umilmente al Signore di aver peccato. Giona vede che Dio vuole avere misericordia di Ninive e che ha scelto Giona come suo strumento.Ho detto “potrebbe sembrare”... perché al capitolo 4 leggiamo:“Giona ne provò gran dispiacere e ne fu irritato. Allora pregò e disse: «O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato. 3 Perciò, Signore, ti prego, riprenditi la mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere».” (Giona 4:1-3)Al capitolo 4 Giona è di nuovo sulla terraferma, è vivo e salvo, e non accetta la misericordia di Dio per Ninive; così, prega con rabbia.Ma al capitolo 2, invece, lui sta pregando quella che si definisce la "preghiera della trincea"; era quella che pregavano i soldati nella 1° Guerra Mondiale, dove gli eserciti si affrontavano l'uno di fronte all'altro e scavavano trincee per conquistare il terreno.Ogni giorno i soldati entravano nella trincea, e non sapevano se ne sarebbero usciti vivi; e così pregavano: "Dio, se mi tiri fuori da questa situazione, farò tutto quello che vuoi".Giona sta recitando una preghiera da trincea. Osservate i tempi della preghiera "Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore..." (Giona 2:2)."Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia..." (Giona 2:3)"Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo!" (Giona 2: 4).“...ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. (Giona 2:7-8)Giona non spera... è semplicemente disperato. Pensava di voler solo essere gettato in mare e farla finita. Ma adesso realizza che è ancora vivo … o forse è morto (non lo sappiamo), ma comunque ancora pensa, riflette... e finalmente prega!. È una preghiera da trincea.Guardate l'atteggiamento di Giona nella preghiera: "Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare..." (Giona 2: 4)Mica è vero! E' stato lui a dire ai marinai di gettarlo come zavorra dalla nave per far placare i venti!E adesso invece dice che è Dio ad averlo buttato a mare! Dio è il colpevole!“Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore” (Giona 2:8).C'è voluto un bel po' per far decidere Giona di parlare con Dio! E adesso, nel ventre del pesce, pensa: “Bisogna che succeda qualcosa prima che parta della digestione del pesce”. E si ricorda solo allora di pregare! Ma non ricorda che forse dovrebbe confessare il suo peccato, e magari chiedere scusa... anzi!“IO ho gridato al Signore... IO mi sono ricordato...la mia preghiera è giunta...” “Io l'ho fatto! La mia pietà. La mia spiritualità. I miei sforzi.”"Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici con canti di lode, adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal Signore».”. (Giona 2:9-10)"Guardami Dio. Non sono come quei pagani che non ti adorano. Sono molto meglio. Ti seguirò. Sarò fedele!”A dirla tutta, proprio in questo momento in superficie, su un mare calmo, quei cosiddetti marinai senza valore, adoratori di idoli, invocano il nome del Signore. E il loro timore di Dio è diventato timore., stupore, meraviglia, riverenza... per il Signore!Capita, quando ci troviamo nella trincea, di ricordare a Dio perché dovrebbe salvarci... evitando accuratamente di ricordare perché dovrebbe non farlo. Per i nostri peccati, per le nostre mancanze, per i nostri rifiuti... Se fossimo onesti, Dio dovrebbe girarsi dall'altra parte... e non guardare Giona... e nemmeno noi!Ma non lo fa! Giona viene salvato dalla misericordia inaspettata di Dio. Le preghiere di Giona possono essere pronunciate nella più completa disperazione, ma Dio le ascolta comunque. E Dio risponde ancora ad esse. Risponde a Giona... e anche a noi!Non perché ci siamo umiliati. Non perché abbiamo detto le parole giuste. Non perché abbiamo l'atteggiamento giusto. E certamente non perché in qualche modo siamo migliori degli altri. Ma solo perché il suo carattere è la misericordia.Giona non aveva visto la misericordia promessa da Dio all'opera, noi si, in quel primo Natale... senza che avessimo chiesto scusa, senza che ci fossimo pentiti... solo perché Dio aveva promesso che avrebbe avuto misericordia di noi.Per Giona aveva scelto un pesce per portare la Salvezza; per tutti noi ha scelto una Vergine Ha mandato un bambino, attraverso una giovane donna:“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele.” (Isaia 7:14) "...che tradotto vuol dire 'Dio con noi'". (Matteo 1:23 b)È un momento che racchiude pienamente la misericordia inaspettata di Dio che ci da Speranza.Anni dopo, a quel figlio, nato da una Vergine, qualcuno avrebbe chiesto un altro segno:“Allora alcuni scribi e farisei presero a dirgli: «Maestro, noi vorremmo vedere da te un segno». Ma egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera chiede un segno; segno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti.” (Matteo 12:38-40)Qual è il segno? Un luogo che dovrebbe essere un luogo di morte definitiva, dopo tre giorni si rivela un luogo di vita. Il ventre di un pesce gigante. E il cuore della terra, che è una tomba.Non si va deliberatamente in questi luoghi e non ci si aspetta di tornare. Ma Giona lo fece. E Gesù dice ai farisei che lo farà anche lui. Sappiamo che è esattamente quello che è successo. È successo perché un Dio misericordioso ha voluto salvare un popolo peccatore che si trovava in una situazione disperata.Dio ha fatto questo in quel primo Natale, ancor prima che coloro che fuggono da Lui si rendessero conto che Egli sta attivamente creando una strada, una via, una salvezza.Gesù viene a Natale per aprirla: dalla morte certa alla vita eterna. Dal ventre della morte, che sia un grande pesce, una tomba, o una vita lontana dal Padre, alla speranza di un altro giorno, di un'altra vita, di una vita nuova in Cristo. Rinati!Il segno di Giona è la Speranza! La speranza per noi peccatori che pregano nella trincea, che affondano disperatamente, che mangiano le alghe, che vivono nella trincea. E' la misericordia inattesa di Dio, ma che Dio aveva promesso... e Dio è fedele! La misericordia che salverà. Il segno di Cristo è la Speranza... quella con la esse maiuscola, giunta sulla terra attraverso una Vergine che partorisce colui che sarà la misericordia inattesa ma promessa, di Dio che ci trae fuori dalla morte del peccato e ci proietta verso una vita vissuta assieme al nostro Padre. Nascerà Emmanuele, Dio con noi! Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---   GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

ALLATRA TV ITALIA
L'unica opportunità di sopravvivenza per tutta l'umanità!

ALLATRA TV ITALIA

Play Episode Listen Later Nov 25, 2022 5:34


Calabozos y Controles
E92 - Metal Slug ¡Racket Lawnchair!

Calabozos y Controles

Play Episode Listen Later Nov 24, 2022 81:07


Te mandaron por las tortillas? Guardate ese cambio porque en el nivel de hoy, hablaremos de la historia de uno de los juegos icónicos de las arcadas, Metal Slug! ¡Tomen sus dados, carguen sus mandos, acomoden sus fichas y prepárense para los roles, pues ya comienza Calabozos y Controles! ¡Recuerda sintonizarnos todos los jueves, sabemos que no te arrepentirás! Síguenos en nuestras redes y distintas plataformas: https://linktr.ee/CalabozosyControles #podcast #Videojuegos #arcadegames #arcade #retrogames #metalslug

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
La nostra identità davanti a un Dio misericordioso - Giona 2 | 20 Novembre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Nov 20, 2022


Nella tempesta, come credenti abbiamo due possibilità: tacere, ed essere zavorra inutile, o proclamare Dio, e portare conforto e salvezza. Anche quando la tempesta è dentro di noi.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: XX minutiLa settimana scorsa abbiamo concluso con Giona nella città di Iafo  che pagava il biglietto per salpare verso Tarsis.Abbiamo detto che Giona lo faceva per due ragioni: il timore di andare in una città di omicidi e perché trovava troppo inquietante la misericordia che Dio  stava estendendo alla città di Ninive.Un breve riassunto visivo delle azioni di Giona può essere visto guardando una mappa. La città natale di Giona è Gat-Efer. Ninive è il luogo in cui Dio ha chiamato Giona a fare l'annuncio. La città portuale di Iafo (l'attuale Giaffa) è il luogo in cui Giona si reca a prendere la barca. La località dove Giona era diretto è Tarsis, probabilmente in Spagna. Giona sta letteralmente andando nella direzione opposta... il più lontano possibile.Che cosa fa il Signore a questo proposito?  Il Signore manda una tempesta. Leggiamo Giona 1:4-16"Il Signore scatenò un gran vento sul mare, e vi fu sul mare una tempesta così forte che la nave era sul punto di sfasciarsi. I marinai ebbero paura e invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono a mare il carico di bordo, per alleggerire la nave. Giona, invece, era sceso in fondo alla nave, si era coricato e dormiva profondamente. Il capitano gli si avvicinò e gli disse: «Che fai qui? Dormi? Àlzati, invoca il tuo dio! Forse egli si darà pensiero di noi e non periremo».  Poi si dissero l'un l'altro: «Venite, tiriamo a sorte e sapremo per causa di chi ci capita questa disgrazia». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona. Allora gli dissero: «Spiegaci dunque per causa di chi ci capita questa disgrazia! Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?»Egli rispose loro: «Sono Ebreo e temo il Signore, Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terraferma». Allora quegli uomini furono presi da grande spavento e gli domandarono: «Perché hai fatto questo?» Quegli uomini infatti sapevano che egli fuggiva lontano dalla presenza del Signore, perché egli li aveva messi al corrente della cosa.  Poi gli dissero: «Che dobbiamo fare di te perché il mare si calmi per noi?» Il mare infatti si faceva sempre più tempestoso. Egli rispose: «Prendetemi e gettatemi in mare, e il mare si calmerà per voi; perché io so che questa gran tempesta vi piomba addosso per causa mia».  Tuttavia quegli uomini remavano con forza per raggiungere la riva; ma non riuscivano, perché il mare si faceva sempre più tempestoso e minaccioso. Allora gridarono al Signore e dissero: «Signore, non lasciarci perire per risparmiare la vita di quest'uomo e non accusarci del sangue innocente; poiché tu, Signore, hai fatto come ti è piaciuto».  Poi presero Giona, lo gettarono in mare e la furia del mare si calmò.  Allora quegli uomini furono presi da un grande timore del Signore; offrirono un sacrificio al Signore e fecero dei voti." (Giona 1:4-17)Quando si scatena la tempesta Giona sa perfettamente perché. Non è la prima tempesta che vediamo nelle Scritture; anzi, la Bibbia ne è piena. Il profeta Geremia ne aveva annunciata una:“Ecco, la tempesta del Signore! Il furore scoppia, la tempesta imperversa, scroscia sul capo degli empi.  L'ira del Signore non si placherà, finché non abbia eseguito, compiuto i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni lo capirete appieno.” (Geremia 23:19-20)I marinai sono esperti di quel tratto di mare, e subito capiscono che non si tratta di una tempesta “normale”; nessuna nuvola, nessun vento, nessun temporale l'ha preceduta ed annunciata; è scoppiata così, all'improvviso.E' per questo che, invece di remare, di lascare la randa, o di fare altro per governare la nave, si mettono tutti a pregare.Si, ma quale dio pregare? Provenendo probabilmente da più parti del medio oriente ognuno ne aveva uno o più: quale era quello che si era adirato, e perché? “ È il dio del mare che è stato offeso?  O il dio dei marinai?  O il dio dei venti?  Era il tuo dio o il mio?” Alla fine, tanto vale pregarli tutti!Ma una cosa la fanno per governare la nave:  gettano il carico in mare:  era una mossa disperata,  perché in pratica stavano gettando in mare il motivo per cui sarebbero stati pagati una volta a Tarsis. Ma dovevano alleggerire la nave, innalzare la linea di galleggiamento per farla stare un po' più in alto nell'acqua,  in modo da avere meno possibilità  che le onde la sommergessero.E Giona dove è? Dov'è il profeta che sente la voce di Dio? Quello che sa esattamente qual è il Dio da pregare?  Dove si trova? Cosa sta facendo? Semplicemente, dorme beato! Agli occhi del capitano  che Giona non ci provi nemmeno.   è un atto di assoluto egoismo  e di totale disprezzo per tutti gli altri sulla nave Avrebbe dovuto essere sul ponte a pregare assieme a tutti gli altri... pregare il suo dio, non dormire beato!Guardate questi due versetti:“La parola del SIGNORE fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, in questi termini: «Àlzati, va' a Ninive, la gran città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me».” ( Giona 1:2)“Il capitano gli si avvicinò e gli disse: «Che fai qui? Dormi? Àlzati, invoca il tuo dio! Forse egli si darà pensiero di noi e non periremo». (Giona 1:6)In cosa si somigliano?  Nella frase “ALZATI!” Capiamo che Giona  è uno di quelli che preferisce NON fare... evitare, lasciare ad altri... Paolo parla di quelli come lui in Romani:“Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c'è chi lo annunci?” (Romani 10:14)Giona avrebbe potuto salire sul ponte, dire a tutti :”Un attimo, è inutile che preghiate a questi dei inesistenti: ora pregherò io il vero Dio, colui che può placare la tempesta!” Che testimonianza sarebbe stata? Quanti si sarebbero convertiti? Quanti avrebbero rinunciato ai falsi dei? Perché è vero, offrono un sacrificio a Dio... ma quale Dio? Un Dio che non conoscono, perché Giona,   ancora una volta, fugge.Due applicazioni per  noi.  La prima.Quando vediamo altri nel pericolo che invocano altri dei, preghiamo assieme a loro, indicandogli il vero Dio, oppure dormiamo? Attenzione, perché nei momenti di pericolo, noi abbiamo sì Dio...  ma spesso anche noi abbiamo una serie infinita  di altri piccoli dei accessori... Il danaro, la fama, il sesso, l'amico potente... tutte cose che pensiamo possano “aiutare”, se non sostituire il vero Dio.Come credenti siamo tenuti a salire sul ponte  dove tutti ci vedono, e ci guardano, e a dare testimonianza di quale Dio sia in controllo di tutto.La seconda. Ve la spiego con il versetto di Romani che viene prima di quello che abbiamo letto:“...perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato...” (Romani 10:9)Se abbiamo confessato con la bocca, e creduto col cuore, allora abbiamo libero accesso all'aiuto del Padre; si chiama: preghiera. Paolo afferma:“Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.” (Filippesi 4:6)Ed ecco, Giona affronta  una situazione che ha bisogno di preghiera.  Giona si alza e va sul ponte... Ma mentre gli altri pregano...lui no.  Non c'è traccia di Giona che parla a Dio.Non cambia nulla quando non parliamo con Dio. Giona tace. La tempesta continua.  Viene quindi attuata una nuova strategia. Opinabile. Tirare a sorte. Ma Dio la usa per puntare il dito su GionaE inizia l'interrogatorio dei marinai per capire perché Dio ce l'ha con Giona: “Che tipo di lavoro fai? Da dove vieni? Qual è il tuo Paese? Di quale popolo sei?". Io me l'immagino come se a Giona piovessero addosso tutte le domande assieme, urlate nella tempesta. E Giona risponde a fatica:“Sono un ebreo.  Sono nato nella famiglia dell'alleanza di Dio  e godo della speranza di essere adottato come figlio di Dio.  Ho la legge, il culto del tempio  e promesse che non sono state date a nessun'altra nazione.  La mia terra è Israele,  la terra promessa da Dio come suo luogo. Adoro l'Eterno, il Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terra.”I marinai erano contenti di prendere i soldi di Giona che stava scappando dal suo Dio... Ma adesso capiscono che Giona stava fuggendo da qualcosa di veramente importante, e anche se non conoscono quel suo Dio, lo temono, e lo incolpano: “Perché hai fatto questo?”  gli dicono.E' la stessa frase con cui Dio si rivolge ad Eva: (letteralmente la stessa nell'originale in ebraico):“Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato»” (Genesi 3:13 CEI)Eva credeva forse che Dio non avrebbe vista? Giona credeva forse che Dio non lo avrebbe seguito? Assurdo! Irrealizzabile!  Ma anche noi, talvolta... spesso...  facciamo lo stesso!Se vi è di conforto (per me lo è)  sappiate che siamo in buona compagnia... il grande re Davide è un nostro sodale:“Davanti a te ho ammesso il mio peccato, non ho taciuto la mia iniquità. Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al SIGNORE», e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato.” (Salmo 32:5)Basterebbe che Giona si pentisse, ammettesse la colpa, pregasse chiedesse perdono,  e tornasse al Signore... ma non lo fa... Nel capitolo 4 leggeremo queste parole: "O SIGNORE, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato.".(Giona 4:2)Giona aveva capito il piano di Dio; salvare Ninive... e non gli piaceva! trovava troppo inquietante  il pensiero della misericordia inattesa di Dio verso i Niniviti; non la voleva, non la accettava. quindi fugge, quindi rimane in silenzio.E Giona, da credente, da figlio di Dio ribellandosi tacendo, diventa “altro”.“I marinai ebbero paura e invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono a mare il carico di bordo, per alleggerire la nave. Giona, invece, era sceso in fondo alla nave, si era coricato e dormiva profondamente.” (Giona 1:5)."«Prendetemi e gettatemi in mare, e il mare si calmerà per voi; perché io so che questa gran tempesta vi piomba addosso per causa mia».". (Giona 1:12)“Poi presero Giona, lo gettarono in mare e la furia del mare si calmò.” (Giona 1:15).I marinai avevano gettato la merce che ormai era zavorra  per alleggerire la nave; Giona in questo momento non è più un figlio di Dio... è “zavorra”, un peso inutile, un peso di cui ci si può disfare...Mi chiedo quante volte sono stato solo zavorra perché non ho parlato con Dio, perché non ho parlato di Dio e perché ho disobbedito a Dio, e perché mi sono ostinato a non ammettere il mio errore.Credere in Cristo, si va bene,   ma seduto  al posto di pilotaggio,  vivendo a modo mio,  facendo le mie scelte,  seguendo i miei desideri  e non cercando il Signore in queste decisioni. Sono un cittadino del cielo.  Ma mi affido al mio denaro,  alla mia carriera,  al mio status,  al mio lavoro,  alla mia conoscenza,  alla mia abilità  e alla mia attenzione molto mondana.  Non ho parlato con Dio di tutto questo.Se faccio così, posso diventare “zavorra”. Zavorra che appesantisce la nave mia e degli altri, piuttosto che salvarla dalle onde.E questo spesso succede perché non accettiamo che la misericordia imprevista di Dio  è anche per noi,  quando capisco di aver smesso di parlare con Dio e di affidarmi a lui.E sarebbe bastato un  “Perdonami! Ho sbagliato, avevi ragione tu, ritorno ad ascoltare e a parlare con te” e non sarei più stato zavorra.Qual è la nostra identità? Non è quella di essere un peso; anche quando attraversiamo momenti di ribellione,  di interrogativi irrisolti,  di dubbio.Forse è una crisi di fede.  Forse siamo sopraffatti dagli eventi. Forse ci sentiamo come se le nostre parole rimbalzassero sul soffitto, e Dio ci avesse dimenticato.E non riusciamo ad accettare  che la misericordia inaspettata di Dio sia anche per noi,   nei dubbi, nella ribellione, nel fuggire lontano...Se, anzi, quando ci troviamo lì,  continuiamo a parlare con Dio.  Forse non sappiamo nemmeno cosa dobbiamo dire.  Anche lì Dio, nella sua misericordia, ha coperto quella situazione.“Nello stesso modo, anche lo Spirito Santo ci aiuta giorno per giorno nei nostri problemi e nelle nostre preghiere. Perché, in realtà, noi non sappiamo neppure per che cosa pregare, né pregare nel modo giusto, ma lo Spirito Santo prega per noi con tale sentimento, che non si può esprimere a parole.” (Romani 8:26 PV)“Dio, eccomi... vorrei parlare... ma non ho le parole.” Lo Spirito di Dio dentro di noi dice:  "Stai tranquillo, ci penso io".Questa è la misericordia inattesa di Dio. Questa è l'identità di essere figli... amati, ricercati, compresi, aiutati, perdonati.Giona non riuscì ad accettarla... ma noi non siamo Giona... e non vogliamo essere zavorra.E non dobbiamo fare nulla di più che parlare al nostro Dio.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---   GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

L'italiano in podcast
Episodio N°586 - 13 novembre 2022 - Festa di compleanno!

L'italiano in podcast

Play Episode Listen Later Nov 14, 2022 34:15


13 novembre 2022 - Italiano in Podcast. Podcast domenicale fuori programma per recuperare l'assenza di venerdì. Un fine settimana tra giorni super pieni, pigrizia e una bella domenica in famiglia. Il venerdì è stato un giorno pieno di incontri che ha reso davvero difficile registrare l'episodio del Podcast. Lezioni fino a tardi, appuntamenti col dentista e , soprattutto, finalmente la scelta di un alloggio per la prossima fuga in una bellissima città italiana. Sabato più tranquillo con solo due lezioni e molta pigrizia. Ottima domenica, molto più attiva con una buona corsa, ancora un paio di lezioni e una bel pranzo in famiglia per festeggiare il compleanno del più grande dei nipoti. Guardate bene in fondo alla descrizione, una richiesta per tutti voi: cosa vorreste sapere o quale curiosità avete sulla vita privata di Paolo? Le domande saranno usate per realizzare il primo episodio speciale di Italiano in Podcast. Domani si riparte col programma regolare, con Paolo, iSpeakItaliano e la prossima puntata di Italiano in Podcast. Il negozio di iSpeakItaliano https://www.ispeakitaliano.it/merchandise/ Tutti i collegamenti del progetto iSpeakItaliano Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee --- Send in a voice message: https://anchor.fm/ispeakitaliano/message

Esoterismo On Air
I Consigli del Lunedì: I Rosacroce a Venezia Lara Pavanetto

Esoterismo On Air

Play Episode Listen Later Oct 24, 2022 7:14


La Rubrica del Lunedì è tornata e anche alla grande, con un argomento che mi sta particolarmente a cuore da molti anni. Guardate il video per sapere di cosa si tratta e il libro di Lara Pavanetto vi aspetta da domani al Sigillo! Per dubbi o curiosità seguici sui nostri social: https://www.facebook.com/LibreriaEsotericailSigillo?locale=it_IT%2F https://www.instagram.com/libreriaesotericailsigillo/ https://www.youtube.com/channel/UC71ncDLmdQL9_Hyai2F-YRA Oppure acquista sul nostro sito www.libreriailsigillo.it La Libreria Esoterica il Sigillo è a Padova in via Beato Pellegrino 102 Esoterismo On Air è un podcast originale della Libreria Esoterica il Sigillo, la voce è di Fabio Todeschini --- Send in a voice message: https://anchor.fm/libreria-il-sigillo/message

TechnoPillz
The Morning Rant del 17 ottobre 2022: Guardate The Bear!

TechnoPillz

Play Episode Listen Later Oct 18, 2022 9:47


The Bear è una serie televisiva PAZZESCA, dura solo 8 corti episodi ed è magistrale, nella storia, ambientazione, personaggi e, porca puttana, regia!

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Cosa fare se non si trova la parrocchia adatta

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Oct 5, 2022 10:55


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7115COSA FARE SE NON SI TROVA LA PARROCCHIA ADATTA di Miria CiucciOrmai da diversi anni ci definiamo cattolici erranti, come pecore senza pastore in cerca di scampoli di Chiesa viva e vera. E dobbiamo essere grati al Signore che, in questa landa spesso desolata, non ci ha lasciati mai troppo tempo senza incontrare qualche luce e qualche piccola oasi che rinfranchi il cuore. Occorre tener desto il desiderio e investire tempo e spesso macinare parecchi chilometri. E così quattro anni fa, si direbbe quasi per caso, ma piuttosto direi per una di quelle che una nostra amica monaca chiama "Dio-incidenze", siamo approdati a un corso di esercizi spirituali guidati da un sacerdote mai sentito nominare. Ma il tema degli esercizi, "I Novissimi", ormai completamente sparito da omelie, catechesi e meditazioni, faceva sperare di poter trovare un pastore ancora degno di tale nome. Nello spazio di condivisione finale mio marito disse: "Faccio volentieri trecento chilometri per incontrare un prete normale". Già, un prete normale, ed è lui stesso a dire, a chi lo definisce speciale, che non fa altro che proporre quello che la Chiesa ha sempre indicato, ma che purtroppo non propone più, se non in qualche oasi sperduta, come appunto Staggia Senese. Mai sentita nominare prima di questa circostanza questa località che non è neanche un comune, ma una frazione di poco più di duemila abitanti. Ma questo è il metodo del Signore, che sceglie sempre ciò che non è degno di nota, anche in luoghi come Betlemme e Nazaret, per manifestare la Sua gloria.E cosa è mai accaduto in questo luogo? È arrivato un sacerdote che, iniziando col riunire un gruppo di quattro giovani, si ritrova oggi a guidare una comunità viva dove sono presenti anche giovani famiglie che non hanno paura di mettere al mondo dei figli e, udite udite, nascono anche vocazioni alla vita consacrata. Il segreto di tutto questo non sembra essere qualche sbalorditiva trovata pastorale, ma sano nutrimento con la Parola di Dio ed il Catechismo della Chiesa cattolica, con conferenze per conoscere le nostri radici cristiane e mettere in guardia dalle derive che oggi infestano la nostra realtà, con una scuola parentale per proteggere i più piccoli dall'azione di indottrinamento che ormai è lo scopo principale della scuola di Stato. Aria da respirare a pieni polmoni, per cui da tutta Italia molti partecipano agli esercizi spirituali proposti e accompagnano i loro figli al campo-scuola estivo.UN SACERDOTE CHE CREDE VERAMENTEFinalmente quest'anno siamo riusciti anche noi a far partecipare nostra figlia al campo-scuola guidato da don Stefano, anche forzando un po' la mano perché a tredici anni ormai le proposte dei genitori si accolgono con reticenza, per non parlare della fede che si cerca di trasmettere e che a quell'età viene messa in discussione. Ormai da tempo la nostra piccola, che a cinque-sei anni, con entusiasmo, partecipava al rosario in parrocchia, guidando anche la recita di una posta, andava a messa malvolentieri e rifiutava la proposta di approfondire il catechismo con me per supplire a quello piuttosto banale proposto dalla parrocchia, incentrato sui temi più disparati come amicizia, adolescenza, solidarietà e molto poco su Gesù Cristo e la Sua Chiesa, e ci giudicava strani, quando non pazzi e comunque sempre esagerati. L'abbiamo accompagnata in questo luogo meraviglioso in mezzo al bosco, lasciandola, imbronciata e diffidente, tra una quarantina di ragazzini e ragazzine che non conosceva, con la promessa che se non le fosse piaciuto non ci sarebbe tornata più. In una chiesa di un paesino poco distante ho acceso una candela davanti alla statua della Madonna affidando a Lei questa esperienza. Da una parte eravamo certi che il suo cuore potesse essere raggiunto, ma dall'altra la sua resistenza sembrava così forte da non lasciare spazio a troppe certezze sull'esito.L'esito, devo dire, è stato migliore di ogni più rosea aspettativa. D'altronde come in tutte le cose che fa il Signore. Se all'andata non vedeva l'ora di venir via, quando è arrivato il momento di ripartire non è stato facile convincerla a salutare e andare. Come non ricordare le parole del salmo 125? "Nell'andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni". Se le opere si giudicano dai frutti, come giustamente ci indica Gesù, questa è inequivocabilmente opera Sua. Don Stefano è uno strumento, come tutti gli animatori ed aiutanti che mettono a disposizione il loro tempo per supportarlo. L'impressione che ho avuto riprendendo mia figlia e sentendola raccontare questa esperienza è quella di uno sconvolgimento, un mutamento soprattutto di giudizio, dato dall'incontro con qualcosa di nuovo e affascinante che non aveva messo in conto. Il sentimento più evidente che ha manifestato è la meraviglia. "Mamma, tutta un'altra cosa". Che cosa? "Praticamente tutto". "Don Stefano è un sacerdote che crede veramente": evidentemente quelli incontrati sulla sua strada finora non le avevano trasmesso questa certezza della fede. "Quanto è bello stare tra cristiani": evidentemente non aveva fatto mai esperienza di comunità cristiana. E a noi genitori, prima scartati come pazzi, si è aperta la possibilità di una revisione del giudizio, perché forse l'esperienza che più l'ha toccata è stata quella di sentirsi a casa, di non sentirsi strana.DOVE FIORISCE LA CHIESA SI INCONTRA GESÙLa nostra società ormai è talmente scristianizzata che chi prova a proporre davvero la fede si sente un extraterrestre. Normale, visto che Gesù stesso ci ha detto "Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia" (Gv 15,18-19). Il problema è che questo accade anche dentro le realtà ecclesiali, spesso pervase e corrotte dal pensiero del mondo, in nome dell'inclusione e della misericordia che si traduce nel non distinguere più il bene dal male per non offendere la sensibilità di qualcuno. È la Chiesa liquida, figlia della società liquida dalla quale non vuole sentirsi odiata. Questo processo però mi fa ricordare un passo della Scrittura: "Come pecore sono avviate agli Inferi, sarà loro pastore la morte" (Salmo 49). Se non si distingue il bene dal male, l'uomo, naturalmente inclinato al male, si farà trascinare inevitabilmente verso il basso.Il campo-scuola, una full immersion di soli cinque giorni, ma evidentemente intensi, ha aiutato nostra figlia a maturare un giudizio sulla sostanza delle cose, o meglio, a distinguere ciò che ha sostanza da ciò che non ne ha, ciò che ha sapore da ciò che non ne ha. Inaspettatamente al ritorno è stata disponibile a riprendere l'approfondimento del catechismo, non come un peso, come gli appariva le poche volte che ero riuscita a proporglielo, ma con interesse e partecipazione. E non è stata l'esperienza giocosa che molti possono immaginare ad entusiasmarla. Ci ha raccontato la giornata: due ore di gruppo studio la mattina e due ore il pomeriggio. Ragazzini dagli undici ai tredici anni. Se quanto proposto non fosse stato ricco di sostanza sarebbero fuggiti a gambe levate. E poi mi ha colpito un'altra cosa del suo racconto: "Nel tempo libero Don Stefano era spesso presente e potevamo fargli delle domande o parlare", per cui anche il tempo libero che poteva essere dedicato al gioco veniva magari impiegato ad approfondire qualcosa. E, meraviglia delle meraviglie, il momento più bello? Quello del silenzio. Mezz'ora di silenzio per la riflessione personale ogni giorno. Ce li vedete i ragazzini undici-tredici anni? No, perché nessuno li prende sul serio e nessuno gli propone qualcosa di interessante. È il segno della vittoria sul mondo della nostra fede.Allora io ho un suggerimento per le alte cariche della Chiesa: smettete di inventare strategie pastorali (ho visto addirittura che sono proposti dei master di pastorale!) e di rincorrere il mondo per allargare le fila dei fedeli che puntualmente invece si riducono. Dice sempre mio marito che qualunque azienda con un minimo di spirito di sopravvivenza di fronte agli evidenti risultati fallimentari di questo metodo avrebbe cambiato strategia. Guardate dove crescono i frutti e proponete Gesù, la Sua Parola e la dottrina di sempre della Sua Chiesa e la vedrete fiorire come a Staggia, dove non è stato seminato altro che questo, e da tutta Italia ce ne andiamo a nutrire. E dove fiorisce la Chiesa si incontra Gesù e il nostro cuore e quello di ogni uomo della terra, che ricerca Lui, in Lui trova pace.

FastLetter!
L'E-Commerce di Google è ovunque: 7 punti sul Futuro!

FastLetter!

Play Episode Listen Later Oct 3, 2022 17:54


FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 29 - 3 Ottobre 2022Di cosa parliamoLa più grande Rivoluzione di YouTubeL'E-Commerce di Google è ovunqueAltre cose fighe per l'evento di GoogleIl Q-Commerce è finito?Mondo Social: da TikTok a InstagramStrumentiDa leggereIntervisteSalutiPremessa: lo avevo detto che questi mesi sarebbero stati molto impegnativi ed in effetti è così. Non sono riuscito a terminare il CORSO di HTML per SEO che slitta di qualche settimana e sinceramente non pensavo di scrivervi. Anche se è passato un mese dall'ultima edizione, ed un giorno scriverò con più frequenza, pensavo di prendermi qualche momento di pausa più lungo. Ma eccoci qua. Il mondo sta cambiando di nuovo e la voglia di raccontarlo è troppo forte.YouTube e Google stanno facendo cose molto interessanti, quindi è importante dirle e focalizzarle.Nel caso ne parleremo anche a voce, ecco gli appuntamenti di Ottobre:il 5 ottobre sarò a Milano per Advanced SEO Toolgiorno 11 Ottobre sarò sempre a Milano, allo SMAU con questo workshop!Il 26 Ottobre sarò a Padova a presentare il libro Google Liquido. Da qui potete registrarvi gratis Inoltre, vi segnalo che c'è un tema che mi piace molto: il Q-Commerce. Ho chiesto un approfondimento a Riccardo Bassetto di Tecnicismi (una newsletter che vi consiglio di seguire).Partiamo da YouTube.LA PIÙ GRANDE RIVOLUZIONE DI YOUTUBESono stato al Product Expert Summit di Google, a Dublino, e ho avuto una forte botta di adrenalina, vorrei farci un video su questa esperienza. In contemporanea ricevo un messaggio di Filippo Trocca; Fil quando c'è una novità su YouTube o Google mi scrive e mi dice: “avevi ragione, lo avevi detto”, memore dei tempi dove mi si prendeva in giro per aver aperto un canale Video dicendo che YouTube era il futuro.Allora al rientro mi sono messo a guardare tutti i video del Creator Insider di YouTube per vedere i lanci degli ultimi mesi.E niente, YouTube è nel Futuro con la più grande rivoluzione dalla sua nascita. La TV del Mondo sta diventando multiformato (mai sentito parlare di podcast? e di vVod?), personalizzando la home dei canali, internazionalizzando, con più modi di monetizzare e un cambiamento sul programma di Parnership che ha lanciato la Creator Economy 15 anni fa. Senza contare le grandi novità sul copyright musicale che stanno arrivando (e sulle quali farò un video su FastForward).Su tutto questo ci ho fatto un video. E poi sul Canale Creator Pro ho fatto un focus sugli Shorts.Contrariamente alle ultime volte, c'è un entusiasmo particolare e lo testimoniamo i commenti di Creator sotto al video. Prese singolarmente le notizie non sono entusiasmanti, a parte qualcuna, ma se mettiamo in fila tutto quello che sta accandendo…è pazzesco. È come se stesse lanciando tante frecce in aria molto velocemente e queste colpiranno il nemico tutte insieme. Guardate i video, almeno quello sulla rivoluzione. Ne varrà la pena. I canali YouTube di ogni Creator stanno per diventare un luogo molto figo. E tutto questo è dentro l'ecosistema di Google. Infatti stanno per potenziare il collegamento che c'è tra YouTube e il mondo E-commerce e tra YouTube e Google Maps. Già da domani su FastForward e CreatorPro usciranno due video dedicati a YouTube che entrerranno un po' più nel dettaglio di due novità: Musica e Copyright, la Partnership!Ma a proposito di Google, di Ecosistema, di Liquidità, ci sono delle notizie dal mondo e-commerce che vorrei approfondire.E vi lascio al commento di Filippo Trocca che me la condivide scrivendomi“Come sempre sei l'oracolo del digital :)”Sono contento di questo, non solo non posso negarlo ma ogni tanto mi piace raccontarvelo perché in questi anni in tanti hanno preso da me senza darmene credito. Ultimamente avviene meno e sono grato a tutte le persone che quando Google lancia update di questo tipo mi citano sottolineando la divulgazione che faccio da tempo, la visione e il libro che ho pubblicato.L'E-COMMERCE DI GOOGLE È OVUNQUECome sapete la settimana scorsa c'è stato l'evento di Google dove vengono presentate le novità. E dopo l'evento di Google escono i vari articoli. Uno di questi si chiama: “9 nuove caratteristiche per rendere facile fare shopping su Google”.Il primo passaggio mentale è importante: non su Google Search, su Google. Il secondo lo è ancora di più: il motore di tutto questo è lo Shopping Graph, che grazie al nuovo modello di intelligenza artificiale comprende più di 35 miliardi di schede prodotto.Per chi ha letto Google Liquido non è niente di nuovo, ma per chi ancora associa queste cose alla SEO vecchia e che legge l'articolo con la mentalità vecchia dei motori di ricerca si stupisce di cosa è in grado di fare Google e si trova spiazzato.Shopping Graph & Entità: una di quelle cose che ci fanno dire che non siamo più fermi al 2007 :)Mettiamo in fila le 9 caratteristiche:se nella ricerca metti la parola shop e poi i prodotti le SERP si trasformano in un e-commerce con etichette e filtri. Questo vale per il cibo, per i posti, per i prodotti: tutto per aiutarci ad approfondire la nostra ricercaesiste la look views, una ricerca più visuale che ti mostra quali prodotti stanno bene con quello che vuoi comprare. Quindi associa, per esempio, un pantalone ad una giaccac'è un box in più: prodotti in tendenza ora!il 3D sempre più evidente e più facile da crearedirettamente in SERP, le guide all'acquisto dei prodotti: cerchi una bici? Ti incomincia a mostrare dei risultati di ricerca espandibili e di solito questi filtri corrispondono a delle euristiche di categoriainformazioni da parti terze sul prodotto, con articoli e recensionipersonalizzazione: puoi salvare i tuoi brand preferiti così Google potrà mostrare nei risultati di ricerca e in futuro nel suo ecosistema, i prodotti di quei brandetichette multiple che approfondiscono la ricerca e ti permettono di andare nel profondo della ricerca stessa!in Google Discover, mostra abiti secondo il tuo stile preferito, basato su quello che hai cercato. Se ti piace lo stile Vintage, ecco che ti mostra una selezioneDiscover, il social senza gli amici, con le cose che interessano a te.Quindi, per categorizzare, abbiamo SERP che cambiano forma, nuove funzionalità, nuovi box, espansione del database e della capacità dello Shopping Graph, esperienze visive immersive dei prodotti, personalizzazione, distribuzione nell'ecosistema.Il Google Liquido ipotizzato 3 anni fa sta diventando sempre più evidente. Bisogna muoversi a cambiare approccio e visione, lo richiede il mercato, lo richiede il nostro lavoro come consulenti.I 7 punti sui quali lavorare per il futuro, secondo me, sonoprodotto tecnologico: culturalmente siamo indietro sulle PWA, bisogna andare più veloce. La UX e le Performance, comunque, non sono delle cose da avere perché fa figo. Sono la base. produzione di contenuti: bisogna produrre, bisogna abbracciare la multidimensionalità delle risorse, diventare la fonte. dati strutturati: i nostri dati devono avere una struttura, devono essere facilmente distribuibili. E queste informazioni devono essere il più possibile descritte, archiviate, elaborate. Una domanda frequente che mi capita di fare come consulente: questa cosa è strutturata a database? il Merchant Center: sarà integrato ovunque e facilmente. Non sottovalutiamo questo aspetto, in futuro qualsiasi Creator potrà fare una recensione inserendo nel video di YouTube il collegamento diretto al prodotto, per esempio.autorevolezza: bisogna puntare in alto. Bisogna dimostrare di essere il punto di riferimento in ogni zona del nostro progetto. touchpoint: stanno aumentando, in modo considerevole, quelli di Google e su Google. Per questo abbracciare una visione di un Google Liquido vi aiuta.anticipare Google, per le persone: ci sono molte aree dove il nostro progetto può anticipare le mosse del motore di ricerca se ci mettiamo in ottica utente, per davvero. Tutti questi filtri ed etichette che stanno arrivando non fanno altro che andare in questa direzione: ma davvero noi non possiamo fare un'architettura delle informazioni fatta bene con tutto ciò che è necessario alla persona che sta cercando?Una piccola nota: le euristiche di categorie portate alla luce dal Messy Middle sono diventate la mia passione, quando faccio consulenza non riesco a smettere di pensarci nel momento in cui guardo una scheda prodotto. Addirittura devo dirmi di non pensarci troppo per non eccedere nell'analizzarle lì dove non serve. Ma guardando bene queste novità di Google, ci sono alcune indicazioni chiare sulle euristiche di categorie. Molte volte ci chiediamo cosa sia un'euristica di categoria in un prodotto specifico e ora molti filtri di Google sembrano mostrarla. Basta saper guardare.È incredibile come tutta questa esperienza SEO, dove una delle prime cose fondamentali è l'osservazione di cosa c'è in SERP, possa tornare utile in molte attività.ALTRE COSE FIGHE DALL'EVENTO GOOGLEAldilà della spinta alla sostenibilità, con Google Maps che mostrerà i percorsi a secondo del carburante della nostra auto, è la Multisearch ad attirare l'attenzione degli addetti ai lavori.Noi ne parliamo oramai da tempo, non dovrebbe stupire più. Google scrive nel post ufficiale in Italiano: Immaginiamo un mondo in cui sarete in grado di trovare esattamente ciò che state cercando combinando immagini, suoni, testo e voce, proprio come fanno le persone nella vita di tutti i giorniMarco Quadrelle le chiama ricerche multimodali.A breve le vedremo anche in Italiano, è previsto nei prossimi mesi. Inoltre hanno aggiunto una nuova funzionalità che in autunno sarà in Beta solo in USA: Stiamo portando questa funzionalità ancora più avanti con "multisearch near me", che consente di scattare una foto di un oggetto sconosciuto, come un piatto o una pianta, e di trovarlo in un luogo vicino, come un ristorante o un negozio di giardinaggio.Ma è tutto il potere di Google Lens e della fotocamera che sta esplodendo: la traduzione di un testo sopra un'immagine ora tiene in considerazione l'

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
La chiesa: ai vostri posti, pronti, via! Seconda parte: pronti… ovvero riunirsi |2 Ottobre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Oct 2, 2022


Una delle maniere più potenti che abbiamo come credenti per testimoniare Cristo al mondo è il riunirsi; non visitando un edificio una volta alla settimana, ma essendo coinvolti gli uni con gli altri. Sia che ci troviamo in una grande chiesa sia in una piccola comunità, il risultato sarà quello di mostrare la gioia della salvezza al mondo.---Predicatrice: Jean GuestCLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 8 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 30 minutiQuando le guerre erano basate più sul corpo a corpo che sulla tecnologia a distanza, era difficile sapere in mezzo al caos dove si trovasse il proprio schieramento; così si usava esporre uno stendardo, o una bandiera, per segnalare "qui è dove si trova la tua gente, qui è dove ci stiamo radunando". Era anche il luogo in cui si trovava il comandante e da lì partivano gli ordini. C'è un esempio di questo nell'Esodo...“E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere contro Amalec; domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano».  Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combatté contro Amalec; e Mosè, Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle.  E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec.  Ma le mani di Mosè si facevano pesanti. Allora essi presero una pietra, gliela posero sotto ed egli si sedette; Aaronne e Cur gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l'altro dall'altra. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.  E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada.” (Esodo 17:9-13)Lo stendardo qui era il bastone sorretto da Mosè. È lo stesso bastone a cui si riferisce Gesù in Giovanni 3: “E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato,  affinché chiunque crede in lui [non perisca, ma] abbia vita eterna.” (Giovanni 3:14-15)In Giovanni 12 dice anche questo“...e io, quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me...” (Giovanni 12:32)Gesù si riferisce chiaramente alla sua morte sulla croce, ma ci sono implicazioni per noi come Chiesa. In che modo Gesù viene innalzato oggi? In che modo le persone vengono attirate a Lui nel 2022? Succede quando ricordiamo che siamo i suoi portabandiera riuniti per far conoscere la sua presenza e tenere alto il suo vessillo d'amore. Come dice Tyler Staton, pastore della chiesa di Bridgetown:  "Il compito della chiesa non è comprovare la narrazione biblica, ma incarnarla in modo tale che le persone sappiano senza alcun dubbio che questa è la dimora di Dio".Quindi la prima cosa che siamo come popolo riunito di Dio è un indicatore della sua presenza viva nel mondo.La seconda cosa che siamo secondo Gesù è questa...“E insegnava, dicendo loro: «Non è scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le genti”?».” (Marco 11:17 a)Gesù sta citando Isaia 56:7 ed è nel contesto in cui sgombera il tempio dagli usurai e da coloro che traggono profitto dalla vendita delle offerte sacrificali; dice che hanno trasformato il tempio in un "covo di ladri". Stanno rubando ai fedeli e a Dio perché hanno eretto delle false barriere: solo chi ha abbastanza denaro può permettersi di entrare, mettendo Dio fuori dalla portata della maggior parte delle persone.  Guardate cosa succede subito dopo:“E disse loro: «È scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera”, ma voi ne fate un covo di ladri». Allora vennero a lui, nel tempio, dei ciechi e degli zoppi, ed egli li guarì.” (Matteo 21:13-14)Coloro che erano rimasti fuori hanno improvvisamente accesso alla presenza di Dio, sono accolti e guariti.L'idea che il tempio sia una casa di preghiera ad accesso libero può essere fatta risalire al momento in cui Davide prese finalmente il suo posto di re. Davide aveva trascorso sette anni dopo l'unzione da parte di Samuele, impedito di occupare il posto che gli spettava sul trono; si potrebbe pensare che in tutti questi sette anni avrebbe pianificato un'incoronazione fantasmagorica. Ma questo è ciò che accadde.“Davide era cinto di un efod di lino e danzava a tutta forza davanti al Signore.  Così Davide e tutta la casa d'Israele trasportarono su l'arca del Signore con gioia e a suon di tromba, Portarono dunque l'arca del Signore e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide le aveva montato; e Davide offrì olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti al Signore.  Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di riconoscenza, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore degli eserciti  e distribuì a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d'Israele, uomini e donne, un pane per uno, una porzione di carne e un grappolo di uva passa. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua.” (2 Samuele 6:14-15, 17-19)Davide non è al centro dell'attenzione, entra come sacerdote e non come re; al centro dell'attenzione c'è l'arca del Signore. Davide aveva recuperato l'arca da dove Saul l'aveva abbandonata e stava riportando la rappresentazione fisica della presenza di Dio nel cuore della comunità. La colloca in una tenda (o tabernacolo) a cui tutto il popolo ha accesso e da cui benedice tutto il popolo. Per citare ancora Tyler Staton: "Quando diamo priorità alla preghiera e all'adorazione nella chiesa, si ottiene il Regno nella città e la gente viene benedetta".Essere chiesa riguarda il modo in cui viviamo e il modo in cui preghiamo. La Chiesa primitiva lo sapeva.I credenti formano una comunità“Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli.  Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune;  vendevano le proprietà e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.  E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,  lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:42-47)Vediamo cosa possiamo imparare, ma prima di farlo, notate il titolo I credenti formano una comunità. La nostra salvezza è personale, ma il modo in cui viene vissuta è in comunità, non visitando un edificio una volta alla settimana, ma essendo coinvolti gli uni con gli altri.La parola "perseveranti" significa "continuamente saldi".   Significa abbracciare completamente qualcosa, essere immersi in qualcosa, essere totalmente fedeli.  La fedeltà è dura, è una fatica, richiede lavoro e intenzionalità. Si sa che i maratoneti di solito si allenano in gruppo perché è più facile continuare a percorrere la lunga distanza quando ci sono altri che ti incoraggiano. Gesù ha detto "rimanete in me", in altre parole, "rimanete fedeli" e questo è più facile da fare nella comunità dei credenti.Notate le cose a cui si dedicavano: l'insegnamento/apprendimento, la comunione fraterna, il mangiare insieme e la preghiera - non necessariamente attività di gruppo, ma più facili da praticare se praticate in compagnia.  Questo mi porta alla prossima frase evidenziata: la condivisione.Nel brano è menzionata più di una volta. I credenti condividevano i pasti, il tempo, i beni, il denaro. Ciò significava che nessuno rimaneva senza, nessuno rimaneva con un bisogno non soddisfatto, nessuno si sentiva solo. Voglio dare un contesto a questo particolare modo di condividere. All'improvviso c'era un gran numero di visitatori stranieri che erano diventati credenti - probabilmente non avevano avuto nessuna intenzione di rimanere a Gerusalemme più di qualche giorno, ma erano qui e avevano bisogno di cose basilari.Ora, non lo dico per creare una giustificazione, "allora era così, oggi è cosà", ma per dimostrare che la chiesa era flessibile, adattabile e rispondeva ai bisogni immediati delle persone intorno a loro (tenete a mente questo pensiero per la terza parte di questa serie). È una reazione che è caratteristica di quella "generosità gioiosa" che Paolo dice essere il modo in cui la chiesa dovrebbe essere in 2 Corinzi 9. Sia che ci troviamo in una grande chiesa continuamente inondata di nuovi convertiti, sia che ci presentiamo fedelmente per incontrare solo alcuni, il risultato sarà lo stesso: condividere chi siamo e ciò che abbiamo con generosità produrrà gioia, (vedi Atti 2:46 “prendevano il loro cibo insieme, con gioia”).E adoravano. Notate che continuano a frequentare il tempio ogni giorno: è qui che andavano a pregare ed è probabilmente il modo in cui potevano riunirsi in un gruppo numeroso (chi ha spazio per 3000 persone nella propria casa)? Ma si riunivano anche nelle case per condividere la Cena del Signore. Al centro del loro culto c'era l'Eucaristia, la Cena del Signore, la Messa, la Comunione, in qualsiasi modo vogliamo chiamarla oggi nelle nostre tradizioni; lo scopo di celebrarla non è cambiato in 2000 anni. "Nel pane e nel vino dell'Eucaristia il passato e il futuro si incontrano nel presente. Attraverso l'Eucaristia veniamo rafforzati dalla presenza e dalla vita di Gesù, non solo per sconfiggere il male nella nostra vita, ma anche per far risplendere la luce di Dio nel mondo. ... abbiamo bisogno che la sua vita trasformante sia la nostra vita per trasformarci per la sua missione nel mondo."  N.T. WrightE come dice Paolo in 1 Corinzi 10:17, parla della nostra unità in lui: “Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane.” (1 Corinzi 10:17)Torniamo al capitolo 2 di Atti:“E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,  lodando Dio.” (Atti 2:46-47 a)C'era sia un luogo di culto formale che uno informale - notate "lodando Dio" (si parla di "mentre andate per i vostri affari quotidiani, lodatelo"). Trovo davvero interessante che Paolo, nel bel mezzo di un lunghissimo elenco di ciò che sembra essere la vita giusta, e ciò che certamente non dovrebbe esserla, inserisca questa piccola frase:“...parlandovi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al Signore...” (Efesini 5:19)Nel suo senso più elementare, l'adorazione è praticare la presenza di Dio; se lo facciamo, i nostri cuori, i nostri occhi e le nostre motivazioni hanno maggiori possibilità di rimanere fedeli e santi. L'adorazione mette sia Dio che noi al nostro giusto posto.“… lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati.” (Atti 2:47)Inoltre, ci indirizza verso la missione; l'adorazione è un ricevere e un dare, un ritmo di vita del regno di Dio che viene. “Liberamente riceviamo, liberamente diamo” suggerisce Gesù. Non è una coincidenza o un caso che la chiesa primitiva, grazie alla sua adorazione e generosità verso la missione, si sia arricchita ogni giorno di credenti nuovi. Ed è qui che ci dirigeremo la prossima volta.Amen.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD 

ALLATRA TV ITALIA
Crisi globale: USA | Conferenza internazionale online, 24 settembre 2022

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Play Episode Listen Later Sep 25, 2022 179:06


➡️ Gli Stati Uniti: perché oggi ci sentiamo senza speranza? Mentre sentiamo che il nostro Paese sta cadendo a pezzi, perché ci sembra che nulla possa essere cambiato in questa folle svolta della storia? Perché ci è stato insegnato a pensare così. Tuttavia, possiamo certamente cambiare le cose insieme! Ogni cittadino americano ha la possibilità di vedere la via d'uscita. Per trovare la risposta, dobbiamo prima identificare con cosa abbiamo realmente a che fare.

ALLATRA TV ITALIA
Ciò che dissero i profeti sulla Società Creativa

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Play Episode Listen Later Sep 24, 2022 15:31


Tutti i profeti che sono venuti ci hanno lasciato dei precetti per far sì che le persone vivano felici e in pace tra loro; hanno parlato di unire tutte le persone e di costruire un'unica società pacifica e prospera - la Società Creativa. Ma cosa vediamo oggi? ⠀ Che cosa consideravano i profeti come il bisogno fondamentale di ogni essere umano in tutti i tempi? ⠀ Chi ha effettivamente diviso i credenti in diverse religioni? ⠀ Perché oggi la gente ha perso la Verità? ⠀ Quello che sta accadendo oggi è il nostro "destino"? O è una conseguenza delle nostre scelte comuni? ⠀ Oggi, nonostante tutto, abbiamo ancora la possibilità di realizzare il sogno dei profeti di una Società Creativa, indipendentemente dalla religione di appartenenza! Anche gli atei vogliono una vita serena e felice, non è vero? ⠀ Oggi più che mai c'è la possibilità di unire le persone e costruire una Società Creativa.È davvero molto semplice, basta un piccolo sforzo da parte di tutti e il mondo cambierà! ⠀ ▶️ Guardate la versione integrale del video “SEGNO PREMONITORE” con la partecipazione di Igor Mikhailovich Danilov, un estratto del quale è presentato in questo video. ▶️ “SEGNO PREMONITORE”

Italiano con letteratura
Favole al telefono: Il buon Gilberto, Gianni Rodari

Italiano con letteratura

Play Episode Listen Later Sep 23, 2022 2:20


Il buon Gilberto Il buon Gilberto era molto desideroso di imparare e perciò stava sempre attento a quello che dicevano i grandi. Una volta sentì dire da una donna: - Guardate la Filomena come vuol bene alla sua mamma: le porterebbe l'acqua nelle orecchie. Il buon Gilberto rifletté: «Magnifiche parole, le voglio proprio imparare a memoria». Qualche tempo dopo la sua mamma gli disse: - Gilberto, vammi a prendere un secchio d'acqua alla fontana. - Subito, mamma, - disse Gilberto. Ma intanto pensava: «Voglio mostrare alla mamma quanto le voglio bene. Invece che nel secchio, l'acqua gliela porterò nelle orecchie». Andò alla fontana, ci mise sotto la testa e si riempì d'acqua un orecchio. Ce ne stava quanto in un ditale e per portarla fino a casa il buon Gilberto doveva tenere la testa tutta storta. - Arriva quest'acqua? - brontolò la mamma che ne aveva bisogno per fare il bucato. - Subito, mamma, - rispose Gilberto, tutto affannato. Ma per rispondere drizzò la testa e l'acqua uscì dall'orecchio e gli andò giù per il collo. Corse alla fontana a riempire l'altro orecchio: ci stava esattamente tanta acqua come nel primo e il buon Gilberto doveva tenere la testa storta dall'altra parte e prima di arrivare a casa l'acqua si era tutta versata. - Arriva quest'acqua? - domandò la mamma stizzita. «Forse ho le orecchie troppo piccole», pensò rattristato il buon Gilberto. Intanto però sua madre aveva perso la pazienza, credeva che Gilberto se ne fosse stato a giocherellare alla fontana e gli allungò due scapaccioni, uno per orecchio. Povero buon Gilberto. Si prese in santa pace i due scapaccioni e decise che un'altra volta avrebbe portato l'acqua col secchio.

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Il Codice degli Dei. Civiltà extraterrestri. Loro impatto sulla storia| Caleidoscopio dei fatti 26

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Play Episode Listen Later Sep 15, 2022 373:21


Continua l'incredibile ricerca dei misteri della storia. Fatti scomodi sulla vera storia dell'umanità ci permettono di conoscere la verità sul nostro passato e di prevedere il futuro. ⠀ Guardate in questo episodio: ⠀ ✅ Come è cambiata la nostra storia sotto l'influenza di civiltà extraterrestri? ✅Perché gli apexiani sono venuti sulla Terra? ✅ L'emergere del potente stato insulare di Atlantide ✅ L'ingegneria genetica degli atlantidei ✅ Perché Atlantide fu distrutta? ✅ La formazione delle religioni ✅ I portatori del gene degli apexiani ✅ I tempi della fine ✅ Le prospettive di sviluppo dell'umanità ✅ Il codice divino ⠀ Tutte le ricerche sono svolte su base volontaria. Ciò significa che tutti coloro che sono interessati a questo tema e che non sono indifferenti al loro futuro e a quello dell'intera umanità possono partecipare al progetto Caleidoscopio dei fatti! Invitiamo tutti gli scienziati e gli esperti interessati a comprendere i veri eventi del passato. ⠀ Insieme siamo forti! ⠀ ❗️ È ora di restituire la verità alla gente! ⠀ ▶️ Playlist “Caleidoscopio dei fatti”

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Il Codice degli Dei. | TRAILER | Caleidoscopio dei fatti 26

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Play Episode Listen Later Sep 9, 2022 1:09


Le civiltà extraterrestri e il loro impatto sulla nostra storia. Il contatto tra esseri umani e alieni è uno dei temi più misteriosi e interessanti che continuiamo a esplorare nell'ambito del progetto di ricerca internazionale “Caleidoscopio dei Fatti”. ⠀ In uno degli episodi di “Paleocontatto. Civiltà aliena. Rivelare i misteri", sono già state raccolte e presentate informazioni uniche su questo argomento. Questi fatti permettono di dare uno sguardo diverso alla nostra storia. ⠀ ❓❓❓❓ Nuove domande dimostrano l'interesse delle persone a conoscere la verità: ⠀ ✅Come ha influito il paleocontatto sullo sviluppo della nostra società? ✅Perché alcune persone copiano alcuni gesti? ✅Cosa hanno in comune il segno dei Kohanim e le mummie aliene del Perù? ✅Cosa non sappiamo della nostra vera storia? ⠀ Insieme troveremo le risposte a queste e altre domande nel nuovo episodio "Il Codice degli Dei. Le civiltà extraterrestri e il loro impatto sulla nostra storia | Caleidoscopio dei fatti 26". ⠀ Guardate la trasmissione in diretta il 13 settembre 2022. ⠀ ❗️È ora di restituire la verità alla gente! ⠀ ▶️ Playlist “Caleidoscopio dei fatti”

ALLATRA TV ITALIA
Unire le persone e costruire una Società Creativa è l'unica opportunità per l'UMANITÀ

ALLATRA TV ITALIA

Play Episode Listen Later Aug 12, 2022 9:33


L'umanità si trova attualmente a un punto di scelta. Ci sono due modi per uscire da questa situazione. Tuttavia, solo nell'unità e nella costruzione di una società creativa abbiamo la possibilità di sopravvivere e di costruire un mondo bello per noi e per i nostri discendenti.

Tutto Esaurito
Colpo Di Fulmine E Cosa Guardate In Una Persona 12-07-2022

Tutto Esaurito

Play Episode Listen Later Jul 14, 2022


Marco Galli presenta l'esclusivo podcast di Tutto Esaurito

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M5S, Grillo: «Guardate che con Conte andiamo d'accordo, smettetela di raccontare non cose»

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Play Episode Listen Later Jun 28, 2022 1:04


«Guardate che andiamo d'accordo con Conte, smettetela di raccontare non cose». Queste le parole del garante del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, rivolte ai giornalisti prima di salire a bordo del taxi che lo ha portato a Montecitorio assieme al capogruppo del M5s alla Camera, Davide Crippa. Si legge sul sito web dell'Ansa che c'è stato un siparietto da parte del cofondatore dei 5Stelle mentre saliva sulla vettura: «Beppe Grillo ha mostrato una banconota da mille euro, taglio inesistente. Il garante del M5s, in giacca blu e camicia a fantasia floreale, era uscito dall'hotel Forum tenendo in mano la cartamoneta finta. Una volta a bordo dell'auto, ha mostrato la banconota al capogruppo del Movimento Davide Crippa seduto al suo fianco, e poi l'ha appoggiata al finestrino, a favore di telecamere», riporta l'agenzia di stampa. Scarica l’app di Ascolta la Notizia per Android: https://bit.ly/2F3ptXR o iPhone: https://apple.co/2F8zEdU Attiva la skill di Ascolta la Notizia nel tuo dispositivo Alexa: https://amzn.to/3K7RTfU

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Melilla, Salvini: «Guardate le immagini dell'invasione verso l'Europa»

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Play Episode Listen Later Jun 27, 2022 0:50


«Guardate le immagini dell’invasione verso l’Europa». Lo ha scritto su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini, condividendo un video dei fatti che hanno coinvolto migranti al confine tra Spagna e Marocco- «Melilla, città spagnola sulla costa del Marocco invasa da circa 2mila clandestini armati di pietre e bastoni. Morti anche agenti di Polizia. Immagini impetuose. In Italia e Europa c’è posto per tutti? No, assolutamente no», ha commentato Salvini. Almeno 23 migranti sono rimasti uccisi venerdì scorso nel corso di un tentativo di entrare in massa nell'enclave iberica di Melilla per l'intervento delle forze di sicurezza marocchine. Scarica l’app di Ascolta la Notizia per Android: https://bit.ly/2F3ptXR o iPhone: https://apple.co/2F8zEdU Attiva la skill di Ascolta la Notizia nel tuo dispositivo Alexa: https://amzn.to/3K7RTfU

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Perle, maiali e feste: le parabole di Gesù - Parte 2: Immagini del quotidiano |19 Giugno 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Jun 19, 2022


Le immagini  che Gesù usa nelle parabole sono tratte sempre dal quotidiano di chi ascolta... ma spingono sempre chi ascolta a pensare oltre quelle immagini della quotidianità, per divenire esempi di vita. --- Predicatrice: Jean Guest CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 36 minuti Uno dei miei romanzi preferiti  è “Se una notte d'inverno un viaggiatore” di Italo Calvino. È un capolavoro della narrazione e non posso che consigliarvelo fortemente. Ma attenzione! È anche la lettura più frustrante, perché lo scopo del romanzo è quello di iniziare ogni capitolo con un primo verso ben noto, sulla falsariga di "Se una notte d'inverno un viaggiatore bussasse alla tua porta", catturare l'attenzione con metafore familiari, tessere una trama intrigante, presentare personaggi affascinanti, inserire un colpo di scena o una svolta inaspettata nel racconto e poi terminare senza concludere la storia, passando direttamente a quella successiva. Accidenti! Cosa succede dopo? La genialità del romanzo sta nel fatto che si pensa di sapere cosa si sta leggendo, ma non si riesce ad anticipare mai il colpo di scena che sta per arrivare.  Sapete - È un po' come quando leggiamo le parabole. Sono così familiari, spesso sono le prime storie della Bibbia che raccontiamo ai nostri figli, e pensiamo di conoscerle così bene da dimenticare che potrebbe esserci un colpo di scena. Ma cos'è una parabola? La definizione che userò è quella più ampia - cioè, una parabola è un insegnamento che utilizza un'immagine per trasmettere una verità spirituale.  Anche se mi piace molto questa definizione del filosofo Kierkegaard.  Una comunicazione indiretta che “inganna” l'uditore  portandolo alla verità - Soren Kierkegaard Non lasciatevi ingannare dalla parola “inganna”, non significa ingannare o imbrogliare, ma piuttosto è una storia così ordinaria nella sua normalità che vi coglie di sorpresa - è di nuovo il colpo di scena della storia. La definizione ampia che useremo comprende anche quegli insegnamenti di Gesù di una sola riga, come "Io sono il pane della vita", o "Io sono la vite, voi i tralci". Se includiamo queste brevi frasi illustrate, Gesù ha raccontato circa 60 parabole - che noi conosciamo! “Tutte queste cose disse Gesù in parabole alla folla e senza parabole non diceva loro nulla.” (Matteo 13:34) È chiaro che le parabole sono importanti negli insegnamenti di Gesù, ma non sono un'esclusiva sua, si trovano in tutti gli scritti e gli insegnamenti del mondo antico e di tutte le culture, ed è un modo particolarmente rabbinico di insegnare la Torah.  Ma ciò che colpisce è la frequenza con cui Gesù insegnava in parabole e la varietà delle immagini che utilizzava; egli sfrutta un modo di insegnare riconoscibile e cattura l'attenzione dei suoi ascoltatori con immagini tratte dalla loro vita quotidiana.  Le immagini che utilizza possono essere suddivise in quattro categorie Come vivevano i suoi ascoltatori: l'agricoltura, gli oggetti domestici di tutti i giorni.Come funziona la società: matrimoni, banchetti, relazioni, giudici. Il denaro: averlo o non averloAltro Le immagini sono fondamentali, le parabole sono visive, non concettuali. Quando ascoltiamo la parabola del seminatore abbiamo un'immagine in testa, per questo le frasi che iniziano con  "Io sono" possono essere considerate parabole;  "Io sono il buon pastore", possiamo capire cosa intende. C'è anche una varietà nel tipo di narrazione che utilizza. Si va dalle lunghe e complesse parabole allegoriche come la parabola del Seminatore, dove l'allegoria è la chiave per comprenderla, ai ricchi racconti narrativi come la parabola del Figliol Prodigo e la parabola del Buon Samaritano, alle brevi istantanee illustrative come il lievito nel pane.  E proprio come Italo Calvino, Gesù era ben felice di lasciare i suoi ascoltatori e noi in sospeso senza un vero e proprio finale: cosa ne sarà del fratello maggiore nella parabola del Figliol Prodigo? A volte è assolutamente chiaro il significato di una parabola, mentre altre volte ci si gratta la testa dicendo: "Cosa vorrà dire?". Ma non preoccupatevi troppo di questo, i discepoli erano esattamente come noi. “I suoi discepoli gli si avvicinarono, dicendo: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».” (Matteo 13:36 b)  Le parabole avevano lo scopo di far riflettere chi le ascoltava: cosa intendeva dire? Vediamo quando i discepoli hanno frainteso in modo comico. “E Gesù disse loro: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei e dei sadducei». Ed essi ragionavano tra di loro e dicevano: «È perché non abbiamo preso dei pani».  Ma Gesù se ne accorse e disse [loro]: «Gente di poca fede, perché discutete tra di voi del fatto di non aver pane?  Non capite ancora? Non vi ricordate dei cinque pani dei cinquemila uomini e quante ceste ne portaste via?  Né dei sette pani dei quattromila uomini e quanti panieri ne portaste via?  Come mai non capite che non è di pani che io vi parlavo? Ma guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei».  Allora capirono che non aveva loro detto di guardarsi dal lievito dei pani, ma dall'insegnamento dei farisei e dei sadducei.” (Matteo 16:6:12) Per essere corretti nei confronti dei discepoli, avevano già sentito Gesù dire anche questo: “Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre misure di farina, finché la pasta sia tutta lievitata».” (Matteo 13:33) Quindi, a volte l'immagine del lievito era positiva, altre no. Ma il punto di entrambi è il lievito stesso, così piccolo eppure in grado di avere un effetto significativo. L'ascoltatore deve riflettere e capire qual'è lo scopo dell'immagine. Dobbiamo impegnarci ancora di più perché non viviamo nella Palestina del I secolo. Il teologo Kenneth Bailey dice che la parabola che illustra meglio questo aspetto è quella delle due persone che costruiscono la loro casa una sulla roccia, l'altra sulla sabbia. “Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande”. (Matteo 7:24-27)  Nel XXI secolo, con le nostre conoscenze scientifiche, ascoltiamo questa parabola e scartiamo immediatamente la persona stolta che costruisce la sua casa sulla sabbia, perché è palesemente sciocco farlo. Siamo quindi pronti subito a concludere che il senso della storia è: costruisci la tua casa (la vita) sulla roccia (Dio). Ma nell'arido paesaggio del deserto in cui viveva Gesù la terra sabbiosa s'indurisce al sole, diventando dura come la roccia , e non è immediatamente evidente quale sia roccia e quale sabbia,  e l'unico modo per essere certi di essere sulla roccia è scavare molto in profondità e questo richiede un duro lavoro.  Solo quando arrivano le piogge la sabbia torna ad essere sabbia e le fondamenta sprofondano.  Quindi sì, la parabola parla di costruire la propria vita su Dio, ma tu, credente, dovrai lavorare duramente per gettare solide fondamenta, costruendo la tua fede nella conoscenza e nella verità, in modo che, quando arriva la pioggia, tu possa reggere in piedi.  Lo stolto non sembra più così evidentemente stolto, e forse ci assomiglia un po' di più? Come diceva sempre Gesù alla fine di una parabola, chi ha orecchie per udire dovrebbe ascoltare e intendere! Come ascoltatori del XXI secolo, dobbiamo anche controllare la nostra comprensione rispetto alla saggezza percepita e alle interpretazioni precedenti. So che continuo a sollevare la questione del patriarcato con voi, ma per buoni motivi. Guardate il capitolo 15 di Luca.  Luca capitolo 15 “La parabola della pecora smarrita”“La parabola della dramma perduta”“La parabola del figlio prodigo” Gesù racconta intenzionalmente una serie di tre parabole che trattano della condizione umana di essere perduti e di come Dio ci ritrova - tutte e tre sono bellissime immagini di redenzione.  Vi garantisco che a tutti noi è stato detto che la parabola della pecora riguarda Dio come buon pastore e la parabola del figlio prodigo riguarda Dio come padre amorevole, ma la parabola della moneta perduta? Dio come donna diligente che restaura le ricchezze della famiglia e dà una festa? No, è solo una donna. Perché? Per quale motivo Gesù avrebbe insegnato queste parabole in successione, ma solo due di esse dovrebbero indicare il carattere e la natura di Dio? Non ha senso.  Le diverse interpretazioni ci aprono nuove idee. L'interpretazione tradizionale del seme di senape è che il seme è così piccolo eppure cresce fino a diventare un albero così grande da offrire riparo agli uccelli: il punto della parabola è che il Regno di Dio inizia in piccolo, ma cresce fino a diventare qualcosa di significativo.  Ma uno scrittore contemporaneo all'epoca di Gesù parla del seme di senape in questo modo: “Estremamente benefico per la salute. Cresce soprattutto allo stato selvatico, anche se viene migliorata quando trapiantato; ma d'altra parte, una volta seminato è difficile liberarsene, perché il seme, una volta caduto, germoglia subito". (Plinio il Vecchio) Cresce come un'erbaccia che, per quanto ci si sforzi, non si riesce a eliminare, e diventa un albero così grande che gli uccelli vi si posano: è la rovina dell'agricoltore!  Quindi, forse, come dice la teologa Paula Gooder: "È possibile che, anziché presentare l'immagine di un idillio pastorale, questa parabola suggerisca qualcosa di sovversivo e molto meno gradito: il Regno dei cieli è come un'erbaccia perniciosa che, una volta piantata, non può essere sradicata. Cresce e cresce fino a diventare così grande che coloro che sono meno desiderati nei nostri campi ordinati e ben pianificati trovano una casa e vi riposano." (Paula Gooder) La seconda interpretazione è più dirompente della prima, pone più domande a noi come Chiesa. Entrambe sono possibili, entrambe sono plausibili.  Chi ha orecchie per udire dovrebbe ascoltare e intendere! E va bene che si discuta sul significato delle parabole. Viviamo in tempi, culture e contesti diversi, ma esse avranno al centro una verità spirituale che è pertinente per noi oggi. E a volte la nostra mancanza di comprensione potrebbe indicare qualcos'altro. Torniamo a Marco 4 e alla parabola del seminatore. “«Ascoltate: il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli [del cielo] vennero e lo mangiarono. Un'altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma quando il sole si levò, fu bruciata e, non avendo radice, inaridì. Un'altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto. Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno». Poi disse: «Chi ha orecchi per udire oda». Quando egli fu solo, quelli che gli stavano intorno con i dodici lo interrogarono sulle parabole. Egli disse loro: «A voi è dato [di conoscere] il mistero del regno di Dio; ma a quelli che sono di fuori tutto viene esposto in parabole…” (Marco 4:3-11) Ci sono “intenditori” che comprendono il mistero del regno di Dio e persone estranee o “di fuori” che non lo comprendono.  Per i quattro capitoli successivi i discepoli sono gli “intenditori” e poi, nel capitolo 8, diventano di nuovo “di fuori”, estranei quando non capiscono cosa Gesù intenda con il lievito dei farisei. Egli ripete loro esattamente la stessa cosa: “ Ma egli, accortosene, disse loro: «Perché state a discutere del non aver pane? Non riflettete e non capite ancora? Avete [ancora] il cuore indurito?  Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate?” (Marco 8:17-18) E dobbiamo ricordare che molti "estranei" hanno riconosciuto e capito chi era Gesù e che cosa era: la donna al pozzo, la donna con l'emorragia, l'uomo posseduto. Fondamentale per comprendere il regno di Dio è  un incontro con Gesù e il modo in cui gli rispondiamo.  Le parabole non sono state usate da Gesù per nascondere la verità del regno di Dio, ma per vedere chi dei suoi ascoltatori era pronto ad affrontarle e a trovarlo. Volevano, vogliamo diventare degli "intenditori"?  Oppure erano, siamo, come il giovane che dopo aver ascoltato la parabola del Buon Samaritano era contento di andarsene deluso perché è troppo difficile da mettere in pratica?  Le Scritture, e in particolare le parabole, hanno lo scopo di farci cambiare, cambiare il nostro modo di pensare, cambiare il nostro modo di agire. Ho un detto preferito riguardo alle Scritture: "Sconvolge chi si sente a proprio agio e conforta chi è sconvolto". Non dovremmo essere come il giovane, ma come questo: “Il regno dei cieli è anche simile a un mercante che va in cerca di belle perle; e, trovata una perla di gran valore, se n'è andato, ha venduto tutto quello che aveva e l'ha comprata.” (Matteo 13:45-46) Amen.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD  (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

Commento al Vangelo di don Nicola
Non preoccuparti del domani (Mt 6,24-34)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Jun 18, 2022 5:46


Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

La Gioia del Vangelo
Sabato della XI settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 17, 2022 3:56


Dal Vangelo di Matteo 6,24-34 In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro.Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena». --- Send in a voice message: https://anchor.fm/vangelo/message

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Sab 18] Vangelo: 2 Cr 24, 17-25; Sal 88; Mt 6, 24-34.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Jun 17, 2022 1:48


In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: "Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?". Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Fratelli di Crozza
Crozza Red Ronnie: "Quando guardate il TG dovete prendere l'Omeprazolo…"

Fratelli di Crozza

Play Episode Listen Later May 30, 2022 4:11


Maurizio Crozza nei panni di Red Ronnie in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXw See omnystudio.com/listener for privacy information.

ALLATRA TV ITALIA
Potere delle Immagini | IN ANTEPRIMA | Caleidoscopio dei Fatti 23

ALLATRA TV ITALIA

Play Episode Listen Later May 28, 2022 1:50


⚡️ Ognuno di noi è in schiavitù fin dalla nascita. Siamo controllati e manipolati e non ce ne accorgiamo nemmeno. ⠀

Caffe 2.0
2442 California - i genitori possono far causa per i figli addicted da social networks

Caffe 2.0

Play Episode Listen Later May 24, 2022 7:12


Tuo figlio smania per i social ?Tu pure ?In California i genitori potranno chiedere i danni (nota: e' una proposta di legge)Quali tecniche dietro allo sviluppo di un bisogno ? Come si costruisce l'ansia ? Perche' abbiamo bisogno del riconoscimento, dei premi ?Tecniche tutte ben note.Guardate, sul sito rinnovato, in linkografia "addicted" per leggere il testo di legge californiano e il libro che vi consiglio: hooked (link affiliato)Creare prodotti e servizi per catturare i clienti (Hooked) - 1 : Eyal, Nir, Sala, V. B.

BASTA BUGIE - Cinema
Amore senza rimorso** (2003) - Sette consigli per educare i giovani al rispetto del corpo

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later May 23, 2022 11:58


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=266SETTE CONSIGLI PER EDUCARE I GIOVANI AL RISPETTO DEL CORPOIl coraggio di un giudizio controcorrente su tatuaggi, piercing, parolacce, moda, maleducazione, ecc.Tatuaggi, capelli alla "moicana", parolacce, moda trasandata, stravaganze variopinte. Perché? un cattolico non è indifferente di fronte a questi fenomeni giovanili. Il coraggio di un giudizio cristiano controcorrente.Salire su un autobus urbano di buon mattino può essere un'esperienza molto istruttiva: anche lo sguardo più distratto non può ignorare le stravaganze che affliggono la varia umanità giovanile che si accalca per raggiungere le scuole di ogni ordine e grado. Capelli rossi e tagli alla moicana; orecchini multipli alle orecchie, sul naso, sulle labbra; tatuaggi stile vecchio lupo di mare; abbigliamento trasandato, sciatto, ma spesso "firmato"; linguaggio pieno zeppo di volgarità che farebbero impallidire uno scaricatore di porto. Ciò che più colpisce in questo scenario sono due aspetti inquietanti: da un lato, l'omologazione verso il basso dei due sessi. Le ragazze vestono, si muovono, parlano, dicono parolacce né più né meno dei loro coetanei. Si direbbe si siano lasciate convincere che quello è l'unico "passaporto" per entrare nel gruppo, per essere notate dal ragazzino verso il quale nutrono segrete simpatie adolescenziali. L'altro elemento allarmante di questo "ritratto" della gioventù è che, salvo eccezioni sempre più rare e isolate, l'armamentario negativo che abbiamo descritto è diventato una vera e propria divisa dei ragazzi di questo nuovo millennio. L'aspetto più desolante e meno "giovanile" di questa situazione è che stiamo coltivando una generazione di conformisti: portano tutti le stesse scarpe (rigorosamente di ginnastica, poveri piedi), gli stessi pantaloni (rigorosamente jeans), vestono il taglio d'abito all'ultima moda che si restringe e si allarga ciclicamente, si acconciano i cappelli all'unisono, usano il medesimo linguaggio sboccato. Qualche decennio fa, certi modi di vestire e certi atteggiamenti pur deprecabili avevano almeno qualche significato di rottura, di sincera contestazione dell'esistente; adesso questi poveri ragazzi si sono lasciati ritagliare addosso una divisa, un po' come i tristissimi "pigiami" della Rivoluzione culturale comunista cinese. Hanno dato in affitto, poveretti, i loro corpi, lasciando che altri scelgano per loro che cosa mettersi, come pettinarsi, dove e quanto bucarsi il corpo con pezzettini di metallo, come parlare, dove divertirsi, quando impasticcarsi. L'importante è che pensino poco, male, e tutti uguale.Di fronte a questa realtà, i cattolici che cosa hanno da dire? Vediamo di mettere insieme qualche buona idea da tradurre in pratica.1. EVITARE IL MODELLO STRUZZOInnanzitutto, evitiamo di ascoltare i "cattolici modello struzzo", quelli che preferiscono non affrontare la realtà. Per costoro "i giovani non sono tutti come quelli che abbiamo descritto, anzi la maggioranza sono bravi, i nostri figli saranno diversi". Un settimanale di ispirazione cristiana riportava il mese scorso un'indagine condotta su un campione di 150 giovani tra i 20 e i 24 anni, per conoscere le loro idee in materia di sessualità: ne è venuto fuori che il 50% non considera essenziale la fedeltà di coppia, che il 65% ritiene il sesso sia disgiunto dall'affettività, che il 70% giudica l'omosessualità "eticamente e socialmente ammissibile", e che la stragrande maggioranza predica e pratica i rapporti prematrimoniali. Il settimanale in questione concludeva che "converrà in ogni caso evitare di porsi di fronte a questo quadro utilizzando giudizi di valore". Che è, appunto, la "legge dello struzzo".2. FORMULARE GIUDIZI DI VALOREIl Timone, invece, crede che il nostro compito di cristiani pensanti sia proprio quello di formulare "giudizi di valore" alla luce del Vangelo e del Magistero ecclesiale. Facile comprendere che in questo scenario sarà sempre più difficile educare i nostri ragazzi a uno stile di vita sano, se tutte le loro principali compagnie dalla scuola, all'oratorio, alla squadra di calcio hanno stili diametralmente opposti: "Se loro lo fanno, papà, perché io no?".3. NON DIRE "NON C'È NULLA DI MALE"Un altro pericolo da evitare è concludere come farebbe il "cattolico modello struzzo", che "comunque, non c'è nulla di male a tingersi i capelli di rosso e a mettersi l'orecchino al naso, anzi...". Il problema vero, è che invece c'è molto di male a "maltrattare" il proprio corpo, perché questo è il sintomo di una malattia mortale per la fede: il disprezzo verso se stessi. Come sempre, la verità cristiana è una verità paradossale, che si presenta ribaltata rispetto all'immagine che ne fornisce il mondo. Una di queste leggende sostiene e riesce a far credere che la Chiesa di Cristo nega valore e significato al corpo dell'uomo, riducendone il valore alla dimensione spirituale. Nulla di più falso. Anzi: chi afferma che il cristianesimo detesta e disprezza il corpo dell'uomo, dice un'eresia.4. TUTTA LA VITA SI MANIFESTA ATTRAVERSO IL CORPOBasterebbe a sciogliere ogni dubbio in proposito il modo con cui Gesù si presenta ai suoi discepoli dopo la resurrezione: "Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!" (Lc 24.39). La fede dei cristiani è la fede dell'incarnazione, di Dio che si fa uomo non semplicemente rivestendosi di un involucro antropomorfo come vorrebbe il manicheismo ma diventando autenticamente e pienamente uomo, fuorché nel peccato. Soffermiamoci a pensare per qualche istante: Gesù ebbe fame e sete nel deserto, gustò i cibi prelibati delle nozze di Cana, pianse lacrime calde sulla tomba di Lazzaro, ebbe paura e sudò sangue nel Getsemani, soffrì l'atroce umiliazione dei soldati romani e la terribile agonia della croce. Certo, la Chiesa ci insegna che non esiste un materialismo sano: l'uomo è il suo corpo e la sua anima. Ma si potrebbe dire che il cristiano è portatore sano di un materialismo, cioè della consapevolezza che tutta la sua vita, compresa quella eterna, si gioca e si manifesta attraverso il corpo.5. L'AMORE SI MANIFESTA ATTRAVERSO IL CORPOPensiamo, se ancora non bastasse, alla "materialità" che caratterizza i sacramenti: senza un po' di pane e un po' di vino, fatti da mani d'uomo, non vi può essere Eucaristia. Gesù fatto pane viene ad abitare dentro il nostro cuore, il nostro corpo. E ancora: pensiamo al Gesù-medico dei Vangeli che si curva a curare e guarire migliaia di malati. Certo, senza mai dimenticare che il vero grande male è il peccato, ma rivelando che l'amore si manifesta attraverso un gesto, una carezza, un abbraccio, un bacio. Attraverso il nostro corpo.6. LO SPIRITUALISMO È IL NEMICODunque, oggi il nemico più agguerrito del cristianesimo sembra non essere più il materialismo, ma lo spiritualismo: il separare fittiziamente l'anima dal corpo, per cui posso tenere comportamenti immorali e contrari alla dignità della mia persona, ma ritenere l'anima preservata dal male compiuto dal corpo. Ciò è impossibile. Come insegna Gesù, dal nostro cuore escono i peccati, cioè la volontà al male; ma è con le nostre azioni sia della mente che del corpo che il male prende forma corrodendo il nostro corpo, che è tempio dello Spirito Santo.7. DOMANI POTREBBE ESSERE TROPPO TARDITutte queste considerazioni sembrano averci portato lontano. E invece siamo stati ricondotti all'interno del nostro autobus delle 7 e 20, pieno zeppo di ragazzi mal vestiti e mal consigliati. Il modo con cui maltrattano il loro corpo rivela che non hanno capito il tesoro che hanno a disposizione, anzi, il tesoro che sono. Normale poi che svendano se stessi sulla strada del sesso facile, della contraccezione, del matrimonio a termine, di qualche droga che faccia evadere verso la felicità. La felicità: sarebbe in realtà nelle loro mani, nei loro sguardi, nella pulizia delle loro facce, nei loro corpi vestiti con tanta semplicità e conformemente agli impegni della giornata. Mostriamo loro il volto incarnato di Gesù, sveliamo loro che la fede è vita, che Cristo è vicinissimo e non un dio lontano e inafferrabile. Questa nuova evangelizzazione essi si attendono da noi; questa franchezza gli educatori cristiani devono ai loro ragazzi. Oggi, subito. Perché domani potrebbe essere troppo tardi.