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Cosa si nasconde dietro i sogni? Sono solo immagini casuali o portano con sé significati profondi? Ogni notte, la nostra mente elabora ricordi, emozioni e paure, trasformandoli in scenari onirici che spesso ci affascinano o ci turbano. Ma come funzionano davvero i sogni? In questa puntata esploriamo il legame tra sogni, memoria ed esperienze personali, scoprendo il ruolo che il nostro cervello gioca mentre dormiamo. Parleremo anche della Smorfia napoletana, l'antica tradizione che collega i sogni ai numeri, usata da secoli per interpretare il mondo onirico e tentare la fortuna. Tratteremo anche altri sogni premonitori storici che ci sono giunti fino a noi. Sognare un animale, un viaggio o una caduta ha davvero un significato? Nostra ospite, Milena Adelfi, copriamo insieme a lei alcuni elementi educativi e cambiamenti in campo pseudopedagogico che potrebbero aiutare a capire le influenze del attività reali nei nostri sogni. Buon ascolto! Dani & Lia ~~ What Lies Behind Dreams? Are they just random images, or do they carry deeper meanings? Every night, our minds process memories, emotions, and fears, transforming them into dreamlike scenarios that often fascinate or unsettle us. But how do dreams work? This episode explores the connection between dreams, memory, and personal experiences, uncovering our brain's role while we sleep. We will also talk about the Smorfia Napoletana, the ancient tradition that links dreams to numbers, which has been used for centuries to interpret the dream world and try one's luck. Additionally, we'll discuss historical premonitory dreams passed down through time. Does dreaming of an animal, a journey, or falling genuinely have a meaning? Let's find out together!
(00:00:00) Rumors are in the Air (00:00:14) Introduzione al Mondo Apple (00:01:38) Il Fascino dei Rumor (00:02:22) Perché i Rumor Sono Così Popolari? (00:04:23) La Trasformazione di Apple nel Tempo (00:07:26) La Strategia dei Leaker e il Marketing (00:10:51) Beta e Rumor: Un Confine Sottile (00:13:28) La Questione delle Beta Pubbliche (00:15:58) La Cultura dei Rumor e delle Aspettative (00:18:10) Rumor e Innovazione: Un Doppio Gioco (00:21:02) Le Differenze tra Rumor e Fatti (00:23:38) Rumor e Frivolezza nella Tecnologia (00:25:40) L'Impatto dei Rumor sulla Percezione (00:29:30) Sognare con la Tecnologia (00:33:49) L'Ipotesi dell'iPhone 17 Air (00:37:09) Le Scommesse sul Futuro di Apple (00:39:23) I Controsensi dell'iPhone 17 Air (00:42:05) Conclusioni sui Rumor e la Realtà (00:44:02) Riflessioni Finali e Prossimi Passi In questa puntata, insieme a Mario Mario Baluci, affronto il tema più caldo e controverso del mondo tech: i rumor su Apple. Partendo dalla domanda “perché ci appassionano così tanto?”, analizziamo il business che ruota attorno alle indiscrezioni, il ruolo dei leaker, la differenza tra speculazione e informazione, e come i rumor – tra hype, clickbait e aspettative – plasmano la percezione dei prodotti Apple. Un viaggio tra sogni, delusioni e la sottile linea tra desiderio e realtà.Segui Mario su TikTok e InstagramAscolta Fix it in postDimmi la tua su Twitter, su Threads, su Telegram, su Mastodon, su BlueSky o su Instagram.Mail jacoporeale@yahoo.it Scopri dove ascoltare il podcast e lascia una recensione su Apple Podcast o Spotify.Ascolta An iPad guy su YouTube Podcast.Supporta il podcast
SOGNI E INCUBI RICORRENTI: UNA VISIONE SPIRITUALESogni e incubi ricorrenti: cosa ci stanno davvero dicendo? In questo nuovo video esploriamo il significato spirituale dei sogni ripetuti e degli incubi, e come possiamo trasformarli in strumenti di crescita interiore.Nel video, iniziamo con alcune riflessioni sul nostro stato di coscienza e sulla consapevolezza, per poi analizzare come costruiamo le realtà a cui partecipiamo.Inoltre, vi propongo diverse modalità per lavorare sui sogni, approfondendo in particolare il tema del sogno lucido e come questo possa aiutarci nel nostro cammino di evoluzione.Vi lascio al video per gli approfondimenti.Buona visioneDiego Giaimi
In questo episodio di Triciclo abbiamo avuto il piacere di ospitare Daniel Oss, uno degli uomini più esperti e generosi del gruppo, protagonista assoluto nelle classiche del nord.Gregario instancabile, Daniel ha contribuito in modo decisivo alla vittoria di Greg Van Avermaet alla Parigi-Roubaix, offrendo un lavoro impeccabile nei momenti chiave della corsa.Un contributo così prezioso che Peter Sagan lo ha voluto assolutamente al suo fianco, portandolo con sé tra le sue fila come uomo di fiducia nelle grandi corse.Con Daniel abbiamo parlato del Giro delle Fiandre, una delle cinque classiche monumento, corsa iconica fatta di muri, pavé e battaglie leggendarie.Ci ha raccontato cosa significa davvero affrontarla, tra preparazione, sacrifici e passione pura.Un episodio intenso, pieno di aneddoti e storie vissute nel cuore del gruppo.Ascoltalo ora su Spotify, YouTube e tutte le piattaforme!
Una fiaba per dormire, riflettere e sognare in cui seguiremo le avventure di Arianna, una ragazza caduta da un pianeta lontano. Insieme ad un umile e ingenuo pescatore di nome Athos, la ragazza dovrà recuperare i frammenti di un medaglione che la riporterà sul suo pianeta che lei considera "perfetto". Tra vari incontri e avventure, la ragazza capirà sempre di più di quanto sia sottile il mondo che divide la perfezione dall'imperfezione finendo per dover compiere delle scelte importanti. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il colpo di sonno è tra le principali cause di incidenti stradali, soprattutto per gli autotrasportatori, che trascorrono molte ore alla guida. Ma se fosse possibile prevederlo in anticipo? In questo episodio parliamo con Riccardo Groppo, Ceo di SAT (Sleep Advice Technologies), start-up che ha sviluppato una famiglia di algoritmi capaci di analizzare i segnali fisiologici del conducente e prevedere un episodio di sonno da 1 a 8 minuti prima che si verifichi. Un'innovazione che potrebbe rivoluzionare la sicurezza stradale.
Nella mattinata di mercoledì 26 febbraio, nel programma Degiornalist – condotto dai nostri Fabiana Paolini e Claudio Chiari – è stato ospite Silvio Irilli, l'artista che con il progetto "Ospedali Dipinti" sta migliorando l'esperienza ospedaliera di molti bambini: «Ospedali Dipinti nasce nel 2012 ed è un progetto di umanizzazione dei reparti ospedalieri che attraverso l'arte diventano ambienti di speranza, emozione e colore. Per un bambino entrare in un reparto dipinto a tema è come entrare in un bosco incantato oppure come tuffarsi nei fondali marini dove può incontrare i delfini, le tartarughe e sognare. Questo serve anche ai familiari e ai medici».I BAMBINI SI RILASSANO E SOGNANO – «Quando un bambino deve fare la radioterapia si deve coricare sul lettino e c'era purtroppo bisogno di sedarlo. Invece grazie alle pareti dipinte il bambino coricandosi sul lettino immagina che intorno a sé nuotino i delfini e le tartarughe per proteggerlo e che lui stesso sia il capitano di un sottomarino. Non è più necessario sedare i bambini».SOGNARE A COLORI - «È appena partita la campagna "Sognare a colori", si tratta di un grande progetto per la nuova palazzina dell'Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi di Milano dove ogni stanza avrà un tema, ci sarà la stanza della formica del grillo, eccetera, diventerà un percorso emozionale. Contiamo sul sostegno delle aziende e di tante persone».
PALERMO (ITALPRESS) - “Dal punto di vista delle infrastrutture la Sicilia e la Calabria sono le due regioni dove ad esempio Anas ha investito di più, per la prima volta credo nella storia del paese, e sicuramente anche sul fronte ferroviario. Noi abbiamo importantissimi cantieri in Sicilia che hanno avuto problemi anche di ritardo dei lavori a causa della mancanza d'acqua che c'è stata quest'anno, per le talpe per fare le gallerie ma che sono ripartiti. È evidente che tutto si lega anche alla realizzazione del ponte sullo Stretto perché questo collegherebbe l'intero territorio nazionale e farebbe diventare sostanzialmente la Sicilia un grande collegamento con tutto il bacino del Mediterraneo per l'intero paese. Per noi è fondamentale perché vuol dire nei periodi di punta impiegarci tre minuti per attraversare lo stretto invece che quasi due ore o a volte anche più di due ore. È evidente che questo vuol dire cambiare completamente la mobilità, vuol dire calmierare i voli aerei, vuol dire gestire le situazioni e rendere completamente diversa anche l'appettibilità della regione sugli insediamenti industriali. Vuol dire avere l'alta velocità che collega con il resto del paese ma anche con il resto d'Europa e vuol dire poter investire anche su tutta la rete ferroviaria siciliana che oggi è isolata per forza di cose dal resto del continente perché anche se mettessimo la rete ad alta velocità poi dovremmo perdere due ore per traghettare il convoglio sul continente. È un unicum significherebbe cambiare la mentalità al paese". Così Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine del "Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo", al Teatro Massimo di Palermo. "Noi dobbiamo essere un Paese che torna a fare grandi cose, che fa capire al mondo che l'Italia è ancora quell'Italia che sa stupire, che sa fare grandi cose anche in prospettiva del fatto che il futuro dell'Europa sarà sempre più sul Mediterraneo, sempre più sul bacino di questo splendido mare, sul Nord Africa dove gli italiani dovranno essere i protagonisti e non comparse - aggiunge -. Per esserlo dobbiamo dimostrare che a casa nostra siamo in grado di fare grandi cose”. “Bisogna accettare delle sfide - sottolinea Rixi - e fare in modo che il nostro paese possa diventare sempre di più un paese all'avanguardia e possa far tornare a sognare i nostri giovani e soprattutto a sognare che qua possono avere un futuro. Perché se noi non lasciamo il paese più ricco di come l'abbiamo trovato rischiamo di determinare poi la povertà delle prossime generazioni. Quindi le infrastrutture sono fondamentali e collegare la Sicilia alla Calabria vuol dire dare una risposta in tutto il Mezzogiorno d'Italia. E' un'opera complessa, sicuramente avvenieristica, però sono le grandi cose che fanno grandi un paese. Se no, vuol dire che noi ci dobbiamo abituare aessere un paese in lento declino, come purtroppo ogni tanto si sta abituando il continente europeo, che è l'unico continente che non cresce. Io non credo che il futuro dei nostri figli o dei nostri nipoti può essere in un continente che non cresce. Quindi credo che il nostro paese abbia il dovere di tornare a esercitare una forte influenza sul Mediterraneo e far capire che noi italiani non siamo secondi a nessuno. Io ci credo e bisogna solo ogni tanto riuscire ad avere la costanza nelle cose ed avere un progetto comune”. xd6/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - “Dal punto di vista delle infrastrutture la Sicilia e la Calabria sono le due regioni dove ad esempio Anas ha investito di più, per la prima volta credo nella storia del paese, e sicuramente anche sul fronte ferroviario. Noi abbiamo importantissimi cantieri in Sicilia che hanno avuto problemi anche di ritardo dei lavori a causa della mancanza d'acqua che c'è stata quest'anno, per le talpe per fare le gallerie ma che sono ripartiti. È evidente che tutto si lega anche alla realizzazione del ponte sullo Stretto perché questo collegherebbe l'intero territorio nazionale e farebbe diventare sostanzialmente la Sicilia un grande collegamento con tutto il bacino del Mediterraneo per l'intero paese. Per noi è fondamentale perché vuol dire nei periodi di punta impiegarci tre minuti per attraversare lo stretto invece che quasi due ore o a volte anche più di due ore. È evidente che questo vuol dire cambiare completamente la mobilità, vuol dire calmierare i voli aerei, vuol dire gestire le situazioni e rendere completamente diversa anche l'appettibilità della regione sugli insediamenti industriali. Vuol dire avere l'alta velocità che collega con il resto del paese ma anche con il resto d'Europa e vuol dire poter investire anche su tutta la rete ferroviaria siciliana che oggi è isolata per forza di cose dal resto del continente perché anche se mettessimo la rete ad alta velocità poi dovremmo perdere due ore per traghettare il convoglio sul continente. È un unicum significherebbe cambiare la mentalità al paese". Così Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine del "Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo", al Teatro Massimo di Palermo. "Noi dobbiamo essere un Paese che torna a fare grandi cose, che fa capire al mondo che l'Italia è ancora quell'Italia che sa stupire, che sa fare grandi cose anche in prospettiva del fatto che il futuro dell'Europa sarà sempre più sul Mediterraneo, sempre più sul bacino di questo splendido mare, sul Nord Africa dove gli italiani dovranno essere i protagonisti e non comparse - aggiunge -. Per esserlo dobbiamo dimostrare che a casa nostra siamo in grado di fare grandi cose”. “Bisogna accettare delle sfide - sottolinea Rixi - e fare in modo che il nostro paese possa diventare sempre di più un paese all'avanguardia e possa far tornare a sognare i nostri giovani e soprattutto a sognare che qua possono avere un futuro. Perché se noi non lasciamo il paese più ricco di come l'abbiamo trovato rischiamo di determinare poi la povertà delle prossime generazioni. Quindi le infrastrutture sono fondamentali e collegare la Sicilia alla Calabria vuol dire dare una risposta in tutto il Mezzogiorno d'Italia. E' un'opera complessa, sicuramente avvenieristica, però sono le grandi cose che fanno grandi un paese. Se no, vuol dire che noi ci dobbiamo abituare aessere un paese in lento declino, come purtroppo ogni tanto si sta abituando il continente europeo, che è l'unico continente che non cresce. Io non credo che il futuro dei nostri figli o dei nostri nipoti può essere in un continente che non cresce. Quindi credo che il nostro paese abbia il dovere di tornare a esercitare una forte influenza sul Mediterraneo e far capire che noi italiani non siamo secondi a nessuno. Io ci credo e bisogna solo ogni tanto riuscire ad avere la costanza nelle cose ed avere un progetto comune”. xd6/vbo/gtr
PALERMO (ITALPRESS) - “Dal punto di vista delle infrastrutture la Sicilia e la Calabria sono le due regioni dove ad esempio Anas ha investito di più, per la prima volta credo nella storia del paese, e sicuramente anche sul fronte ferroviario. Noi abbiamo importantissimi cantieri in Sicilia che hanno avuto problemi anche di ritardo dei lavori a causa della mancanza d'acqua che c'è stata quest'anno, per le talpe per fare le gallerie ma che sono ripartiti. È evidente che tutto si lega anche alla realizzazione del ponte sullo Stretto perché questo collegherebbe l'intero territorio nazionale e farebbe diventare sostanzialmente la Sicilia un grande collegamento con tutto il bacino del Mediterraneo per l'intero paese. Per noi è fondamentale perché vuol dire nei periodi di punta impiegarci tre minuti per attraversare lo stretto invece che quasi due ore o a volte anche più di due ore. È evidente che questo vuol dire cambiare completamente la mobilità, vuol dire calmierare i voli aerei, vuol dire gestire le situazioni e rendere completamente diversa anche l'appettibilità della regione sugli insediamenti industriali. Vuol dire avere l'alta velocità che collega con il resto del paese ma anche con il resto d'Europa e vuol dire poter investire anche su tutta la rete ferroviaria siciliana che oggi è isolata per forza di cose dal resto del continente perché anche se mettessimo la rete ad alta velocità poi dovremmo perdere due ore per traghettare il convoglio sul continente. È un unicum significherebbe cambiare la mentalità al paese". Così Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine del "Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo", al Teatro Massimo di Palermo. "Noi dobbiamo essere un Paese che torna a fare grandi cose, che fa capire al mondo che l'Italia è ancora quell'Italia che sa stupire, che sa fare grandi cose anche in prospettiva del fatto che il futuro dell'Europa sarà sempre più sul Mediterraneo, sempre più sul bacino di questo splendido mare, sul Nord Africa dove gli italiani dovranno essere i protagonisti e non comparse - aggiunge -. Per esserlo dobbiamo dimostrare che a casa nostra siamo in grado di fare grandi cose”. “Bisogna accettare delle sfide - sottolinea Rixi - e fare in modo che il nostro paese possa diventare sempre di più un paese all'avanguardia e possa far tornare a sognare i nostri giovani e soprattutto a sognare che qua possono avere un futuro. Perché se noi non lasciamo il paese più ricco di come l'abbiamo trovato rischiamo di determinare poi la povertà delle prossime generazioni. Quindi le infrastrutture sono fondamentali e collegare la Sicilia alla Calabria vuol dire dare una risposta in tutto il Mezzogiorno d'Italia. E' un'opera complessa, sicuramente avvenieristica, però sono le grandi cose che fanno grandi un paese. Se no, vuol dire che noi ci dobbiamo abituare aessere un paese in lento declino, come purtroppo ogni tanto si sta abituando il continente europeo, che è l'unico continente che non cresce. Io non credo che il futuro dei nostri figli o dei nostri nipoti può essere in un continente che non cresce. Quindi credo che il nostro paese abbia il dovere di tornare a esercitare una forte influenza sul Mediterraneo e far capire che noi italiani non siamo secondi a nessuno. Io ci credo e bisogna solo ogni tanto riuscire ad avere la costanza nelle cose ed avere un progetto comune”. xd6/vbo/gtr
Bentornati al PORETCAST! In questo episodio (EP.13 della Stagione 3) abbiamo l'onore di ospitare Giuliano Sangiorgi, la voce e anima dei Negramaro. A poco tempo dall'uscita dell'ultimo album "FreeLove" insieme abbiamo camminato, in bilico, in un viaggio emozionante attraverso sogni, musica e ispirazioni. Giuliano ci racconta come ha imparato a sognare, le sfide dietro il successo e i momenti più significativi della sua carriera e della sua vita personale. Una conversazione autentica, ricca di riflessioni e aneddoti imperdibili parando di musica, anima, fede ma anche di...marziani. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Dentro ai miei sogni distorti...tra invasioni zombie e fantasmi dei momenti passati che mi portano in giro in camion.. #4tu #pensieri #notte
Nel nuovo episodio parliamo di "libri delle feste": vi consiglio 7 titoli che vi faranno sognare e viaggiare con la fantasia!
Questo episodio è sostenuto da KoRo - Scoprilo su koro-shop.it e usa subito il codice KOROTHERAPY per avere uno sconto sempre valido sui tuoi ordini. Vuoi iniziare un percorso di TV Therapy? Scopri la nostra terapia di gruppo e prenota un primo colloquio conoscitivo
Jorge Martin può sognare il titolo. Domani in Malesia primo match point per lo spagnolo che oggi si è aggiudicato la Sprint Race sul circuito di Sepang.
Nella mattinata di giovedì 31 ottobre, nel programma Degiornalist, Fabiana e Claudio Chiari hanno intervistato Angelo Pittro, direttore di Lonely Planet Italia per parlare della pubblicazione della Best in travel 2025, arrivata alla quindicesima edizione parlando di viaggi, destinazioni e cose da fare in giro per il mondo. Pittro spiega come Best in travel guidi verso le migliori avventure e stili delle classifiche guidando il turismo internazionale con obiettivi ben precisi. Nella guida vengono infatti raccolti 10 suggerimenti dividendoli in paesi, città e regioni badando anche ad altri variabili come il budget. Quest'anno è stata aggiunta un nuovo capitolo che si chiama tendenze: spunti per chi vuole viaggiare in treno, piuttosto che visitare mercati cosmopoliti o paradisi di mare. Secondo le classifiche, il Camerun è tra i vincitori sia per la sua vita notturna, che per le sue bellezze paesaggistiche come spiagge e parchi nazionali. L'obiettivo è far sognare su qualcosa di inaspettato, proprio come il Camerun che non è la prima meta che verrebbe in mente. Altro tema fondamentale che analizza Angelo Pittro è la battaglia contro l'overtourism: fenomeno dannoso per chi viaggia e per chi è local. Altre mete "insolite" nella classifica sono: Lituania, Slovacchia, Armenia, mentre nella sezione delle città si trova Tolosa. Tornando all'Italia, dopo la Toscana nel 2024, il prossimo anno si celebrerà Genova che sta facendo un gran percorso per rendere la città smart e fruibile ai suoi cittadini e ai turisti per collegamenti migliori e rendere il capoluogo ligure sostenibile. L'Italia è l'unico paese al mondo che è presente nella Best in travel ogni anno.
ROMA (ITALPRESS) - “Il Sud non ha bisogno di essere ancor più depresso. Il Sud ha bisogno di reagire e di iniezioni di fiducia, ha bisogno di qualcuno che lo convinca della sua bellezza, della sua potenzialità e della sua capacità di sognare. Mi sono prestato nel raccontare questo sogno calcistico un po' velleitario, qualcosa che non si potrebbe realizzare. Ma bisogna essere ambiziosi nel sogno. Nel Sud abbiamo bisogno di fare sogni grandi, di capire che veramente possiamo riscattarci e che possiamo avere un ruolo determinante nella società. Io stimo il Nord ma amo il Sud. Sono molto contento di avere avuto l'occasione di raccontare un meridionale che sogna alla grande”. Così Rocco Papaleo oggi alla Festa del cinema di Roma, durante la conferenza stampa di "Us Palmese", il nuovo film di Marco e Antonio Manetti, incentrato su un appassionato di calcio e tifoso della Palmese, squadra di calcio dilettantistico, che organizza una raccolta fondi per far comprare alla società un campione del Milan, frenato dal carattere difficile e rissoso. xp2/tvi/mrv
Ne “Il Palazzo dei Sogni”, Ismail Kadare porterà il lettore a riflettere tanto sul valore del sogno quanto su cosa voglia dire essere albanese sotto l'Impero ottomanoIscriviti al canale Telegram per guardare tutta la lista di tutti gli eventi (ad oggi) confermati ed avvisatemi se ne conoscete altri Qui trovi Medio Oriente e Dintorni Music, un mio podcast uscito 2 anni fa solo per Spotify in cui scoprirai la storia e le canzoni di artisti e band che hanno fatto (o stanno facendo) la storiaMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
E' l'appuntamento irrinunciabile per il mercato internazionale della nautica e per gli appassionati del mare, piattaforma di confronto istituzionale, tecnico, di mercato e - perché no - anche di costume sul settore: il Salone Nautico di Genova, giunto quest'anno alla sua 64esima edizione, è l'occasione per fare il punto sulle nuove tendenze di un settore fiore all'occhiello del made in Italy, fortemente radicato nella storia e nella tradizione italiana ma con uno sguardo costantemente rivolto al futuro, lo testimoniano le istanze che lo attraversano.
“Pensieri Franchi” è il mio editoriale, i miei pensieri in libertà. Oggi rifletto su due oggetti molto costosi che sono stati presentati la scorsa settimana. Due "giocattoli", se vogliamo, su cui per abbiamo discusso tanto. Al centro della discussione, il prezzo. Ma è davvero il prezzo il problema? #InsalataMistaPodcast Leggi la puntata su Insalata Mista: https://www.insalatamista.blog Per supportarmi: lascia una recensione su Spotify o Apple Podcast, oppure condividi la newsletter o questo podcast! ----------- Iscriviti gratuitamente a Insalata Mista, la newsletter di tecnologia, intrattenimento e attualità da cui questo podcast prende spunto. Iscrivi subito qui
Sognare l'Oceano è bello, realizzare questo sono è un grande impegno. Un percorso, però, che può trasformarsi in una grande opportunità professionale. Domenico Caparrotti è un giovane velista sardo che dopo aver sognato la Mini Transat ha intrapreso un percorso che lo ha portato a trasferirsi in Francia nel gotha della vela oceanica dove oggi lavora con i team più importanti del panorama delle course ou large. La nuova puntata di Voci Sottocoperta è una storia che racconta un sogno e un'opportunità. Benvenuti a Voci Sottocoperta, il podcast che racconta le storie di vela, di nautica e di sport, ideato e condotto da Laura Doria e Cecila Zorzi e prodotto da HiNelson, il tuo brand di fiducia per gli accessori nautici. INSTAGRAM https://www.instagram.com/hinelsondotcom/FACEBOOK https://www.facebook.com/hinelsondotcom Usa il codice sconto PODCASTHN10 per i tuoi acquisti sul sito di HiNelson. Illustrazioni di Kemiemo Art Music from #Uppbeat (free for Creators!): https://uppbeat.io/t/light-patterns/grassland License code: SHWSK57U8UXCSUDT
In aggiornamento...
#Francia #summit tra #Macron e #Meloni @FrancescoBechis ; #WallStreet , #Francoforte #Tokyo #Borse in caduta libera a causa dei titoli tecnologici in ribasso #Amazon #Apple @AnnaGuaita ; #Cinema #Film #Thriller #Trap l'ultimo di #Shyamalan @GloriaSatta; #olimpiadi #parigi #tennis #paolini #doppio @AndreaSorrentino
Nel 2001 pulivo i bagni nel cantiere autostradale di Bolzano. Oggi, a 40 anni, sono Revenue Manager in una multinazionale americana. Nel primo episodio di questa mini serie ti racconto i momenti decisivi di questa trasformazione e condivido con te una “lista degli ingredienti” per creare la tua personale ricetta del successo.Vuoi scoprire come trasformare le difficoltà in opportunità?Per non perdere i prossimi episodi di questa mini-serie seguimi e attiva le notifiche!Trovi maggiori info sul sito www.stellamarzetta.com o su instagram @stellamarzetta . A presto
Nel 2024 due azzurri sono scesi sotto i 10 secondi nei 100 metri durante la stessa gara e l’Italia ha capito di avere davvero imparato a essere veloce. Viaggio dentro una distanza che definisce il sogno: i miti dello sprint hanno lasciato un’impronta sulla storia dell’umanità. Ecco perché la gara delle gare ai Giochi coinvolge così tanto. Ed ecco come noi ci abbiamo messo dentro il tricolore.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Rasatura confortevole, regolazione perfetta, rifinitura precisa, tutte in un unico strumento.Philips OneBlade è ideale per la barba di ogni giorno: scoprilo qui
Amadeus e Giovanna Civitillo sono gli ospiti della prima puntata della nuova stagione di “Mamma Dilettante”. Sveleranno a Diletta quali sono i segreti per una relazione duratura e quanto è importante il supporto della famiglia nei momenti più importanti della vita, anche la costruzione e conduzione di tanti Festival di Sanremo. Tra gli aneddoti sulla “scossa”-colpo di fulmine, le partite del piccolo José con l'Inter e il racconto della gelosia di Amadeus, Diletta riceve preziosi consigli sull'essere mamma e sull'organizzazione di un matrimonio divertente e spensierato. Il loro mantra per i figli Alice e José: sognate in grande! Produzione Dopcast. Learn more about your ad choices. Visit podcastchoices.com/adchoices
Djarah Kan"Festival Monte Verità, Ascona"23 marzo 2024, ore 21:00"Il filo di lava delle Parche"«La poesia deve essere fatta da tutti, non da uno.»Conte di Lautréamont.Cento anni fa i surrealisti hanno scatenato le forze del sogno contro i diktat della ragione. Nel nostro mondo ultrarazionalizzato si pone la domanda: esistono ancora spazi per sognare? È ancora possibile sognare? Sognare, che cosa?Nella mitologia romana la Parche sono le divinità che presiedono al destino dell'uomo, le cui vite sono sospese ai fili che filano. Da Dante a Margaret Atwood, passando per Goethe e John Milton, nella storia della letteratura queste figure sono state regolarmente reinterpretate con occhi diversi. Al Monte Verità la scrittrice Djarah Kan, la fumettista Fumettibrutti e l'artista e attivista Alesa Herero, propongono un dialogo performativo dove le mani di tre Parche contemporanee intrecciano le voci tra dialogo e performance, lasciando correre le dita sui fili dei destini, fili come vene che portano il sangue, il sogno e la rabbia dal mondo e dalla pelle verso il cuore. La performance prenderà anche la forma di creazione audio originale per Rete Due, nell'ambito del programma Vulcano. Moderazione: Vanni Bianconi.Djarah Kan è una scrittrice, femminista e attivista culturale italo-ghanese cresciuta a Castel Volturno Nel 2019 ha pubblicato Il mio nome nella raccolta di racconti Future – il domani narrato dalle voci di oggi (Effequ) e nel 2020 la sua prima raccolta di racconti brevi Ladri di denti (People)Fumettibrutti, pseudonimo di Josephine Yole Signorelli, è un'artista transgender e fumettista italiana nata a Catania nel 1991. Nel 2018 ha inaugurato la collana Feltrinelli Comics diventando un caso letterario e culturale. Romanzo esplicito (2018), P. La mia adolescenza trans (2019) e Anestesia (2020) costituiscono la sua trilogia autobiografica.Alesa Herero (1984, Roma), artista e scrittrice nera, donna e queer, riflette sulla sua identità oscillando tra attivismo e arte. È autrice di Eppure c'era odore di pioggia, parte dell'antologia Future. Il domani raccontato dalle voci di oggi (2019, effequ). Nel 2020 ha debuttato la sua prima performance personale Headless & Neckless.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Lasciati avvolgere dalla mia voce che ti racconta una storia per dormire dai toni commoventi e riflessivi. La storia narra delle vicende di Rafael un ragazzo cresciuto in un quartiere difficile che, attraverso molte avventure, capirà quali sono le cose veramente preziose della vita. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Cuentahabientes, si son de los que se mueven como remolinos al dormir y al otro día les duele la espalda y sienten que no descansaron nada, viene Claudio Cervantes, CEO de Sognare, a darnos la solución para que de una vez por todas puedan descansar bien.
Les vamos a decir cuáles son las razones por las que sí o sí tienen que invertir en un cubre colchón infernal y para eso vino mi querido Claudio Cervantes, Director General de Sognare.
La storia della nostra chiesa è fatta di nascita, crescita, frutti, gioie, dolori... vissuti assieme per 26 anni. A conclusione di questa lunga avventura, cosa si può dire? E' stato solo un sogno? Se lo è stato, lo abbiamo fatto assieme... Ed era un sogno che bisognava sognare.---Predicatore: Marco Delle Monache CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 12 minutiTempo di ascolto audio: 25 minutiE così siamo giunti all'ultimo messaggio. Solo che stavolta non è l'ultimo messaggio di una serie di predicazioni. Ma è davvero l'ultimo messaggio il messaggio terminale, finale di questa nostra chiesa.Pur non essendo non essendone più pastore da circa dieci mesi, pur non essendo chi la conduce, permettetemi comunque come pastore emerito di questa chiesa e come uno dei fondatori della Chiesa della Vera Vite di dire alcune parole a conclusione di una storia che è proseguita in interrottamente per 26 lunghi anni.Era il gennaio del 1997 (siamo nell'altro millennio) quando iniziammo a fare studi biblici nelle case in quattro persone tra Montefiascone e Tuscania, per poi iniziare con i culti in casa, nelle case delle delle persone che allora frequentavano; e poi la prima sala a via della Croce qua a Montefiascone, e poi questa sala da dove vi parlo ora e che, come sentite, in questo momento è vuota.Ma attenzione: non vi inganni ciò che vedete con gli occhi o che sentite con le vostre orecchie, ma dovete imaginare dietro le mie spalle, qui dove sta quel crocifisso che ha simboleggiato per tanti anni la nostra identità, una folla di oltre 200 persone che negli anni hanno frequentato questa chiesa, di cui 130 l'hanno frequentata assiduamente, e di questi oltre 40 membri di chiesa che che sono stati attivi servitori che si sono alternati nelle varie attività di questa chiesa e di questa meravigliosa avventura.E oltre questi, tutte le persone che hanno letto, ascoltato, o visto gli oltre 4.000 messaggi che abbiamo pubblicato sul sito in 20 anni per quasi 2.000 ore di predicazione, ovvero più di 83 giorni ininterrotti di predicazione... E sono tutte là, e rimarranno come storia.Dietro di me ci sono sono anche gli oltre 200 pastori e responsabili di chiesa che hanno partecipato negli anni ai nostri seminari sulla chiesa e i quasi 400 studenti dei corsi estivi di inglese (vi ricordate gli English Camp?) Ma ci sono anche gli i più di 30 migranti che abbiamo accudito, nutrito, sostenuto e aiutato durante un periodo molto importante della nostra chiesa, quando qua a Montefiascone c'era un centro di prima accoglienza. E anche i sordomuti che sono stati presenti in questa sala e hanno ricevuto le traduzioni LIS, o quelli che hanno ascoltato tramite i gesti che faceva la nostra traduttrice nella lingua dei segni.La storia di questa chiesa non è iniziata a caso ma per volontà del Signore; non è stato né Marco né Bernardino né Michele a fondare questa chiesa, ma è stato il Signore che l'ha piantata, nutrita e fatta crescere in un paese, in una zona dove non c'era mai stata nessuna chiesa evangelica prima.Non siamo stati bravi noi a sognare questa chiesa, ma è stato il Signore a mettere in noi quel sogno, Perché questa era la necessità perché c'era bisogno di sognarlo quel sogno di una chiesa che si chiamava Chiesa della Vera Vite. Perché serviva a testimoniare di lui in questo luogo dove nessun altro aveva mai parlato, e nei vari paesi da cui noi proveniamo.Questo abbiamo fatto per 26 lunghi anni; fedelmente, non scendendo a compromessi che forse avrebbero fatto crescere di più la nostra comunità e più in fretta, ma siamo rimasti fedeli alla sua Parola e al progetto di creare una comunità dove tutti potessero ascoltare la parola del Signore almeno una volta nella propria vita. Dove potessero sentirsi a casa, dove potessero sentirsi amati, accolti, e dove potessero avere una possibilità di partecipare, non soltanto di ascoltare la Parola del Signore.Ci siamo riusciti? Talvolta sì, talvolta no. E ora il Signore ci sta chiedendo di voltare pagina Attenzione, non è un fallimento! Non è un fallimento; le chiese nascono, crescono, si consolidano e muoiono... Pensate una cosa: nel Nuovo Testamento ci sono tante chiese. Tante chiese, ma nessuna delle chiese che leggiamo nel Nuovo Testamento è sopravvissuta; e si trattava di chiese enormi. Non Roma, non Corinto, non Galazia, non Filippi, nemmeno Tessalonica e nemmeno Efeso ci sono più; queste chiese sono scomparse.Ecco prendete ad esempio Efeso. Efeso era una città straordinaria; era un porto di mare sulla costa dell'odierna Turchia, conteneva monumenti di straordinaria importanza, imponenti, come il tempio di Artemide (che sarebbe Diana per i Romani) che era forse il più grande edificio al mondo presente all'epoca, una delle sette meraviglie del mondo si diceva.Era la capitale della provincia importante Romana dell'Asia Minore e aveva ha dentro di sé 200.000 abitanti; pensate quant'era grande! Era la terza città più potente del mondo dopo Roma e Alessandria d'Egitto e proprio lì, in questa città enorme, in questa città potente nacque una chiesa famosa, grande davanti agli occhi del Signore, così importante da diventare sede di uno dei più importanti concili ecumenici, quello del 43, uno dei primi concili della Chiesa Cristiana, e ad avere un libro intero intitolato a lei nel Nuovo Testamento, la Lettera agli Efesini.Pensate quanto era importante questa chiesa; cosa potete pensare si immaginassero gli Efesini della propria chiesa? “Ah una chiesa del genere, questa chiesa sarà non sarà mai smossa. Questa chiesa continuerà per sempre, per sempre frutterà persone, ci saranno persone che verranno...” Ma poi, il mare si ritirò, il porto di Efeso divenne una distesa di sabbia lontana dal mare e le persone cominciarono ad andarsene. E così, come se ne andarono le persone normali dei 200.000, anche le persone di chiesa cominciarono ad andarsene; non perché non l' amassero più, non perché non avessero più progetti per il Signore, ma semplicemente perché la loro vita non era più lì, non era più in quel luogo.Dove andarono? Questo non lo sappiamo, non è scritto nella Parola; probabilmente si disperso nelle chiese lì a fianco, lì vicino, a gruppetti, a singoli, là dove andarono ciascuno a vivere; e sono sicuro che continuarono a parlare alla gente di Cristo.La loro missione continuò tra le altre persone, continuarono a benedire le comunità dove erano andati parlando del Signore attraverso i doni che avevano loro.A Montefiascone non c'è mai stato un mare che si è ritirato, ma molti hanno traslocato e molti continuano a farlo seguendo il mare della vita, il futuro familiare diverso, il lavoro e gran parte di quelle 200 persone di cui parlavo all'inizio che hanno frequentato la nostra chiesa in questi 26 anni anni ora sono altrove, non sono più qua, ma continuano a parlare di Cristo, continuano a benedire gli altri, continuano ad esercitare i loro doni in altre strutture, in altre comunità. Non farò elenchi perché potrei rischiare di scordare qualcuno o qualcuna, ma voi avete ben chiaro di chi parlo, vero?Ma la vita è così; le chiese nascono, le chiese crescono, le chiese invecchiano, le chiese muoiono... Ed è quello che è successo alla nostra. Vedete, per me che sono stato usato dal Signore per piantare la prima chiesa evangelica di sempre in questa città, nella mia città, che ho predicato il primo messaggio di chiesa, credetemi, predicare l'ultimo messaggio in una sala vuota è come perdere un figlio amato.E devo stare attento; devo stare molto attento a non commettere tre errori, che corrispondono a tre peccati. E vorrei che nessuno di voi che mi ascolta in questo momento cadesse in questa trappola, che è una trappola del maligno.Per cui per prima cosa:1) Rifiutate di essere amareggiati per ciò che è accadutoPotremmo essere amari... e forse un po' lo siamo. Ma se ci aggrappiamo all'amarezza facciamo solo male a noi stessi. L'amarezza prolunga il dolore, non lo affievolisce o lo dimezza. C'è stato un tempo per seminare, c'è stato un tempo per raccogliere... e ora è il tempo di cambiare terreno.Seconda cosa:2) Rifiutate di incolpare qualcuno Così come nessuno, neppure io, posso prendermi il merito della nascita di questa chiesa, di aver piantato la Chiesa della Vera Vite, allo stesso modo nessuno è la causa del suo scioglimento. Vedete, la tranquillità con cui abbiamo accettato e deciso tra responsabili che era ora di sciogliere la chiesa è un gran conforto. Credetemi è un gran conforto che mi indica che non siamo noi a decidere di sciogliere questa chiesa, ma chi l'aveva piantata. Ci sta chiedendo di porre le nostre radici altrove.E, terza cosa:3) Rifiutatevi di spettegolare e di giudicareLa Bibbia dice più e più volte che una delle cose che Dio odia in maniera totale nella vita sono i pettegolezzi. Non siete voi, non sono io, non siamo noi il giudice; non dobbiamo dire in giro “Ah, la mia chiesa si è chiusa a causa di...”. Non siate amareggiati, non date la colpa a nessuno e non giudicate nessuno.Non fate tutto ciò: rifiutate di essere amareggiati, rifiutate di incolpare qualcheduno e rifiutatevi di spettegolare o di giudicare. Non fate tutto ciò; neppure io debbo farlo!Quello che invece vorrei fare io e che desidero voi facciate assieme a me, sono tre azioni che invece di essere tre peccati corrispondono a tre virtù cristiane.La prima:1) Mostrate grazia ai vostri leader Sto parlando non di un leader, non di quello che sta parlando in questo momento, ma di quelli che abbiamo avuto per questi lunghi 26 anni qua in sala... E anche qui non farò nomi, ma li conoscete bene; persone che gratuitamente si sono messe al nostro e al vostro servizio, che hanno faticato, hanno pianto, si sono disperate, che nella loro imperfezione e nei loro errori (e io sono il primo, il capostipite della serie degli errori) hanno fatto sì che Dio li usasse per portare grazia agli altri e per far vivere e prosperare questa nostra chiesa.Persone che hanno predicato, persone che hanno insegnato, organizzato eventi, realizzato gruppi giovanili, cantato, suonato, tradotto, pianificato, retto le finanze, pulito la sala...Lo hanno fatto per voi, lo hanno fatto per noi... Lo hanno fatto gratis, togliendo ore alla famiglia e al sonno!Per cui, secondo punto:2) Siate loro grati Seconda virtù: siate loro grati. Dobbiamo essere grati per tutti i modi in cui Dio ha usato la Chiesa della Vera Vite in tutti i modi. Siate grati per tutti i modi in cui Dio ha usato anziani, pastori, diaconi, diaconesse, adoratori e semplici membri di chiesa nel corso degli anni per proclamare la Parola del Signore in questo luogo.Se vorrete un giorno scrivere a queste persone un biglietto, un WhatsApp, una mail di ringraziamento a coloro che hanno fatto crescere (e sto dicendo di tutte le persone indistintamente che hanno servito in questi 26 anni di chiesa anche quelli che ormai sono all'estero o che sono lontani da questa nostra chiesa), sono sicuro che loro apprezzeranno. Perché l'emozione più sana della vita è l'atteggiamento di gratitudine.E infine, terza cosa, e questa è la più importante fratelli e sorelle, la più importante, la fondamentale, la cosa più importante di tutta questo gran discorso in conclusione, ed è assolutamente vitale per te e per me:3) Rimanete concentrati sul piano di Dio Non sul nostro dolore, non sull'amarezza, non sui problemi del passato, ma sul vincitore di tutti i problemi, su Cristo. Rimaniamo focalizzati su di lui. Facciamo che le nostre vite si nutrano di lui, anche se non sarà in questa sala.E' così che Gesù ha sopportato il dolore della croce; e noi siamo invitati dalla scrittura a fare la stessa cosa, a essere suoi seguaci, a seguire il suo esempio. Nel dodicesimo capitolo di Ebrei ci è detto di tenere gli occhi su Gesù, nostro leader e nostro istruttore, di tenere gli occhi su colui che non ci deluderà mai.Pensate, Gesù egli era disposto a morire in un modo vergognoso, la croce, per la gioia che aveva davanti, perché sapeva che gli sarebbe stata data gloria in seguito; cercò la gioia che gli era posta davanti, non quella che aveva in quel momento.Allo stesso modo noi non guardiamo al nostro dolore attuale, per comprendere che tutto ciò che abbiamo fatto assieme potrebbe essere sembrato solo un sogno, ma che era un sogno che andava sognato In conclusione vorrei ringraziare tutti, ma proprio tutti, davvero tutti. Tutti quelli che sono stati al mio fianco, che sono stati al nostro fianco, che hanno aiutato in qualche modo da vicino o da lontano la Chiesa della Vera Vite a nascere, a crescere, a consolidarsi e a prosperare per 26 lunghi anni.Ma credetemi, ringrazio davvero tutti, anche quelli che sono arrivati in chiesa avendo una propria agenda personale, che sono rimasti con noi solo perché volevano trasformarla; trasformare la nostra comunità in qualcosa che avevano loro in mente che a loro sembrava migliore di quello che facevamo, e che poi se ne sono andati , magari in silenzio, magari consegnando soltanto le chiavi, magari sbattendo la porta e magari qualcuno spettegolando...Ma ringrazio anche quelli. Anche quelli ringrazio, perché sono convinto che non l'hanno mai fatto con malizia; lo facevano forse in buona fede, magari sbagliando, ma non l'hanno fatto mai con malizia. Ma soprattutto perché hanno permesso al Signore di dimostrare, ancora una volta, che ciò che lui aveva piantato sarebbe continuato a vivere e a crescere, come in effetti è accaduto.Tutte le gravi crisi, le grosse crisi della nostra chiesa, si sono risolte con una maggiore unità e un maggiore impegno di chi rimaneva. E hanno dimostrato, in quel in quel momento, che l'unione che ci legava era un'unione superiore a quella soltanto di un club di persone un pochino strane che avevano aperto una chiesa evangelica. In quei momenti noi ci siamo amati davvero di più l'uno l'altro.Tempo di terminare questo messaggio, questo ultimo messaggio, e vorrei concludere con le parole di Salomone dall'Ecclesiaste dai versetti 1 a 8 del capitolo t3:"Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato, un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire; un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare cordoglio e un tempo per ballare, un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttar via, un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare; un tempo per odiare e un tempo per amare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.” (Ecclesiaste 3:1-8)C'è stato un tempo in cui il Signore ha piantato la sua chiesa e ora è il tempo in cui ci chiede umiltà, e ci chiede di sciogliere questa chiesa . Abbiamo sognato assieme, abbiamo piantato assieme, abbiamo atteso assieme, abbiamo lavorato assieme, abbiamo sognato assieme una comunità unita che crescesse e portasse frutto.Abbiamo sognato per 26 anni questo... E non era un nostro sogno, ma quello che il Signore ci aveva messo nel cuore: era un sogno che bisognava sognare.---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Invité a Claudio Cervantes, el CEO de Sognare, EL experto para que nos diga de una vez por todas, cuáles son las ventajas de tener una buena almohada, cómo es que mejora la calidad de sueño, pero sobre todo y la pregunta del millón de euros ¿cuál es la almohada que sí o sí debemos de comprar?
De Laurentiis non molla sulla clausola per liberare Spalletti, ma anche la FIGC vuole andare diritto. L'ex romanista cerca di rilanciarsi all'Aston Villa. La Capitale accoglie Paredes e Renato Sanches: faranno la differenza?
Questa settimana volevamo riportarvi la chiacchierata che avevamo fatto con Francesco Simoneschi nel 2021. Francesco è un imprenditore seriale nato. Cresciuto a Roma, con una passione per l'informatica, il suo percorso imprenditoriale inizia da giovanissimo. Nel 2006, appena entrato all'università fonda con due amici, Luca Martinetti e Massimo Andreasi Basi, la sua prima start-up, DomainsBot - nel 2010 vendono una parte dell'azienda a una società Tedesca che chiede ai tre founders di trasferirsi a San Francisco per aprire la loro filiale in Silicon Valley. Dopo 2 anni decidono di lasciare DomainsBot e lanciare un'altra start-up: Staq.iq, che aiuta gli sviluppatori di videogiochi a capire come fidelizzare e monetizzare i giocatori, e entrano nel prestigioso acceleratore Techstars a Seattle. Dopo pochissimo vendono lo societa a Playhaven. Ma non si fermano sicuramente qui, nel 2014, Francesco decide di aprire un fondo di Venture Capital, Mission and Market che è ancora operativo e sotto la guida di Francesco, ha investito in più di 50 startup.E poi il breakthrough: nel 2016 Francesco e Luca si trasferiscono a Londra e lanciano TrueLayer. In pochi anni TrueLayer diventa uno dei principali fornitori mondiali di API finanziarie. La loro missione è far crescere l'economia dell'Open Banking creando una piattaforma veramente globale per consentire alle aziende di sviluppare nuovi servizi e prodotti finanziari. TrueLayer ha negoziato partnerships di integrazione con la maggior parte delle principali banche europee, conquistando una serie di aziende leader come clienti, firmando una partnership globale con Visa e assicurando investimenti da aziende come Tencent e Temasek. Proprio qualche giorno fa TrueLayer ha chiuso il suo round D di fundraising di $70 milioni che porta la loro raccolta di capitali totale a $142 milioni. Parlare con una persona come Francesco è stato sicuramente divertentissimo, umilissimo ma con mille idee in testa! Abbiamo cercato di ripercorrere il suo percorso ma pensando più a cosa ogni step ha voluto dire per lui e cosa lo ha spinto ad arrivare fino a qui.
Ya saben que yo me tomo muy en serio esto de la higiene del colchón, cuentahabientes, y por eso regresa Claudio Cervantes, CEO de Sognare para explicarnos todo lo que nos urge saber del cubrecolchón.
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Roberta Corradini"Cannoli siciliani"Mare, amore e altre cose buoneGiunti Editorehttps://giunti.itMare, sole, amore: la Sicilia d'estate ha molte promesse, ma non per Arianna, che lavora senza sosta alla redazione di due libri in due lingue diverse. Si consola con le tante delizie che l'isola offre anche agli stacanovisti come lei: granite, gelati, cannoli e menu di pesce. Nel frattempo, seduta a cena col laptop aperto, guarda distrattamente Nisso, diminutivo di Dionisso, chef belloccio e un po' arrogante che le ricorda un giovane Antonio Banderas e manda avanti due ristoranti. Lui ha vissuto sempre in Sicilia, lei è cittadina del mondo. Lui ha poco più di trent'anni, lei poco più di cinquanta. Nessuno dei due ha tempo e voglia di innamorarsi. Ognuno dei due ha un sogno. Diverso. Ma non così tanto. Il destino se ne frega della iniziale riluttanza dei due e tesse trame al posto loro, finendo per intrecciarli stretti in una storia che, anno dopo anno, li porta a confrontarsi e a costruire insieme case, menu, ristoranti, progetti reali e immaginari. Respireranno modi di pensare, stili di vita, cibi e spezie prima sconosciuti. E realizzeranno tante cose buone, da mangiare e non solo, per chi siede ai tavoli del loro ristorante sulla piazzetta di una borgata di mare e per tutta la comunità locale, a partire dalle molte donne a cui Arianna mostrerà che nella vita si può sempre scegliere, e cambiare vita è sempre un'opzione valida. Sullo sfondo, la bellezza mozzafiato della Sicilia barocca, il mare splendente e le colline degli Iblei. Una storia d'amore scritta con uno stile ironico e sagace e con un finale a sorpresa che vi farà ridere, pensare, piangere e sognare. E chissà, anche cambiare.Roberta Corradin ha scritto Ho fatto un pan pepato... Ricette di cucina emotiva (Zelig 1995), Un attimo, sono nuda (Piemme 1999), Le cuoche che volevo diventare (Einaudi 2008), La repubblica del maiale (Chiarelettere 2013), Piovono mandorle (Piemme 2019). Traduce dal francese e dall'inglese le fortunate serie di Katherine Pancol e Richard Osman. Ha avuto il privilegio di vivere in luoghi affascinanti, tra cui Parigi, New York, Cambridge, la Sicilia sudorientale, dove ambienta i suoi libri. Seguitela su Instagram @rocorradin per conoscere i suoi nuovi progetti in Sicilia e per visitare e soggiornare con lei nelle location del libro.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Dal giocare nel campetto di casa sua fino all'NBA, coronando il sogno di ogni ragazzo appassionato di Basket. Simone Fontecchio è passato dal BSMT. Classe 1995, Simone è nato a Pescara da papà ostacolista e mamma e nonno cestisti di ottimo livello. Con una famiglia così e con 203 cm di altezza Simone non poteva che diventare un atleta. Inizia a coltivare la passione per il Basket da piccolissimo. Dopo aver vissuto la sua giovinezza nella squadra giovanile della Virtus Bologna, esordisce in serie A1 per poi passare nel 2016 all'Olimpia Milano. Nel dicembre del 2017 ufficializza il suo passaggio alla Vanoli Cremona prima di lasciare l'Italia e trasferirsi in Germania all'Alba Berlino. Nel 2021 firma un contratto con la squadra spagnola del Saski Baskonia e, nel 2022, dopo anni di successi in Europa, firma il suo primo contratto in NBA con gli Utah Jazz. Una crescita esponenziale ma allo stesso tempo silenziosa, che l'ha portato a essere uno dei pochissimi italiani nella storia a giocare nella lega di pallacanestro più ambita al mondo. Una carriera strepitosa conquistata punto dopo punto con determinazione, talento e senza mai farsi abbattere dagli ostacoli. Buona Visione! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Cuentahabientes, ¿cuál es el lugar más sucio de su casa? Piénsenlo porque se van a traumar cuando sepan cuál es, por eso invité a Claudio Cervantes, director general de Sognare, que nos expliqué todo sobre esto.
Alcuni scienziati della Monash University hanno scoperto l'enzima di un batterio che converte l'idrogeno nell'aria in elettricità.
Oggi avremo il piacere di fare un viaggio con Andrea Presti, un ragazzo che ha dedicato la sua vita al bodybuilding, fino a incoronare il sogno di partecipare a Mr. Olympia. Il dream team di One More Time e’ composto da: Giovanni Zaccaria, Mauro Medaglia, Davide Tessari, Alice Gagliardi e Filippo Perbellini.See omnystudio.com/listener for privacy information.
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17 gennaio 2023 - Italiano in Podcast. Martedì pieno quasi il lunedì. Molto lavoro ma in modo più rilassato e focalizzato su un compito specifico. Quasi tutto il tempo di iSpeakItaliano è stato dedicato alla realizzazione di una pagina per un nuovo tipo di gioco per il blog. Un piccolo gioco sul vocabolario per passare qualche minuto con un esercizio facile ma utile. Solo tre lezioni ma tutte molto buone e tanti altri piccoli lavoretti che hanno completato la giornata di lavoro. Continua questo ottimo periodo di calma, creatività e ottima produttività. Gli obiettivi sono fissati, non resta che fare un passo alla volta per realizzare il programma. Nessuna notizia importante e per chiudere una bella frase di un importante intellettuale italiano. Alla prossima con Italiano in Podcast e iSpeakItaliano. A presto! Abbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee Il negozio di iSpeakItaliano https://www.ispeakitaliano.it/merchandise/ Tutti i collegamenti del progetto iSpeakItalianov --- Send in a voice message: https://anchor.fm/ispeakitaliano/message
In this episode of Coffee Break Italian Season 3 we are focusing on all of the possible ways to form a hypothetical clause (or 'if' clause) in Italian. We listen to a dialogue between two friends Michele and Giada, who are discussing the prospect of Michele losing his job and how a lottery win would ease his troubles. Listen out for our ancora una cosina: chi non risica, non rosica!If you'd like to take advantage of bonus materials, lesson notes and a translation challenge, you can access the full Coffee Break Italian Season 3 course on the Coffee Break Academy. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Nuovo appuntamento con il sabato di «Corriere Daily»: l'editorialista torna sugli argomenti di cui ha scritto durante la settimana nella sua rubrica «Il Caffè», integrandoli con i commenti nel frattempo ricevuti dai lettori.Per altri approfondimenti:- Liza, la bambina con la sindrome di Down uccisa dai missili a Vinnytsia https://bit.ly/3RUqeTJ- Caldo, i 40 gradi sono la nuova normalità: perché le ondate tenderanno a estremizzarsi https://bit.ly/3OrP1f1- Draghi dopo la crisi: un governo bis sarebbe durato un giorno https://bit.ly/3vaxkdb