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L'Italia sta crescendo più di tutte le altre economie avanzate. Infatti, l'Istat ieri ha registrato un vero e proprio balzo in avanti, dopo che la nostra economia aveva già accumulato un progresso del 10,9% nel biennio 2021-2022. In questo primo trimestre del 2023 l'Italia precede tutte le principali economie europee avanzate: Spagna +0,5% (sempre rispetto al quarto trimestre del 2022), Francia +0,2%, Gran Bretagna +0,1%, Germania -0,3%. Non solo. Fa meglio anche di Giappone +0,4% e Stati Uniti +0,3%.Se prendiamo come riferimento il quarto trimestre 2019, precedente lo scoppio del Covid-19, il Pil italiano è oggi del 2,5% sopra i livelli precrisi. Oggi in un suo editoriale sul Sole 24 Ore il professor Fortis ricorda che l 11 ottobre scorso il Fondo monetario internazionale diffondeva il suo World Economic Outlook nel quale si prevedeva che nel 2023 due sole grandi economie del mondo, a parte la belligerante Russia, sarebbero finite in recessione: la Germania -0,3% e l Italia -0,2%. Ancora una volta le previsioni, quando si tratta di Italia, sono state completamente sbagliate. Ne parliamo con Marco Fortis, docente di Economia industriale e Commercio estero presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università Cattolica di Milano, è anche direttore e vicepresidente della Fondazione Edison.Manager in Italia, crescono anche in tempo di crisiIl prossimo 13 giugno si terrà a Roma la Centesima assemblea di Manageritalia, la Federazione nazionale dirigenti, che associa oltre 41.000 manager. Tra gli aspetti più interessanti che verranno discussi anche l'elemento positivo che i profili manageriale crescono anche in tempi di crisi: Dirigenti privati secondo ultimi dati disponibili INPS sono cresciuti nel 2021 del 5,4%: +13,5% le donne +3,6% gli uomini. Rispetto ai settori: +9% il terziario, +1% quelli dell industria. Nel 2022 i dati sui dirigenti del terziario confermano crescita con +8,3% in totale; +12,2% delle donne. Ne parliamo con Mario Mantovani, presidente Manageritalia.Brennero. Salvini contro l'Ausitra. Anche Berlino chiede una risoluzione"Il Consiglio prenda atto della insostenibilità economica e ambientale della situazione al Brennero e invitiamo la Commissione a intervenire come custode dei Trattati per ripristinare il diritto alla piena libertà di circolazione per tutti i cittadini europei". Così il vicepremier Matteo Salvini al Consiglio Trasporti in corso in Lussemburgo. "O la libera circolazione di uomini e merci vale per tutti oppure i Trattati per qualcuno valgono un po' di meno", ha sottolineato Salvini, aggiungendo che "il corridoio del Brennero non appartiene solo all'Austria, all'Italia o alla Germania ma è essenziale per l'intera Europa". Berlino, tramite il ministro dei trasporti tedesco Volker Wissing ha risposto: "La situazione al Brennero è drammatica, abbiamo code di 50 chilometri in Baviera e, senza una soluzione, saranno ancora più lunghe nelle aree confinanti. Dobbiamo evitarlo. E' necessario trovare una soluzione comune per assicurare la fruibilità di questo collegamento tra il Nord e il Sud" dell'Europa. Ne parliamo con Paolo Uggè, Presidente di FAI-Conftrasporto.Pnrr, il governo sposta il controllo della Corte dei Conti ex postIntorno alle 16 è iniziato a Palazzo Chigi l'incontro tra governo e Corte dei Conti, dopo che l'esecutivo ha presentato alla Camera un emendamento al decreto P.a. che esclude il Pnrr dal controllo concomitante della Corte e ha prorogato di un anno lo scudo per il danno erariale. "Relativamente al Pnrr la disciplina sul controllo della Corte dei Conti sui progetti del piano è regolato dall'art.7 del decreto legge 77 del 2021 approvato dal governo Draghi che affida alla magistratura contabile il controllo dei fondi del Pnrr nella modalità del controllo successivo sulla gestione e non nel controllo concomitante". Lo ha detto il ministro Raffaele Fitto al question time in Senato ribandendo che il Governo non vuole limitare "le competenze e il ruolo della corte dei Conti",ma anzi "vuole attuare una politica di coordinamento con l'amministrazione contabile" nel quadro di quanto previsto dal decreto 77 per il Pnrr. A tal proposito il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino rispondendo stamattina in commissione Affari Costituzionali ha dichiarato che "Non si può parlare di bavaglio" alla Corte da parte del Governo. "Abbiamo potuto intervenire con delle relazioni". E che "Il controllo concomitante in corso di gestione ha un valore propulsivo" e "tende ad accelerare i tempi dell'azione" amministrativa. Approfondiamo il tema con Gianni Trovati, del Sole 24 Ore.
Ottenere un mutuo, stipulare un'assicurazione sulla vita, adottare un figlio trovare un lavoro fisso: sono alcune delle possibilità negate nel nostro Paese a chi è guarito da un tumore. Da noi infatti, racconta Vera Martinella, manca la norma che consente a chi ha superato la malattia di non rivelare informazioni sul suo passato sanitario. Adesso però qualcosa si sta muovendo: ed è importante anche per chi si sta ancora curando, spiega Elisabetta Iannelli segretaria generale della Federazione delle associazioni del volontariato oncologico (Favo).Per altri approfondimenti:Oblio oncologico, il ministro Schillaci: “Presto la legge”. Che cos'è e dove esiste giàLa Spagna vara l'oblio oncologico: che cosa sta facendo l'Italia?Sportello Cancro, il portale di Corriere della Sera/Fondazione Veronesi
Una mostra alla biblioteca di Leichhardt a Sydney racconta la storia della Federazione italiana lavoratori emigranti e famiglie in Australia.
Il mio NUOVO libro "La dura vita del dittatore": https://amzn.to/3BLc2FlUn ringraziamento enorme al collaboratore, storico e giornalista, Paolo Arigotti per la fase di fact checking e scriptaggio dell'episodio. Per informazioni su Paolo:Youtube https://bit.ly/3adusljFacebook.com/paoloarigottiInstagram paolo_arigotti_writerfonti:www.confindustria.it/home/crisi-ucraina/sanzioni it.euronews.com/my-europe/2023/02/15/von-der-leyen-il-decimo-pacchetto-di-misure-contro-mosca-colpira-anche-entita-iraniane finanza.lastampa.it/News/2023/01/11/eurozona-deficit-partite-correnti-3-trimestre-sale-oltre-90-miliardi/ it.investing.com/economic-calendar/current-account-81 www.bancaditalia.it/pubblicazioni/bollettino-economico/2022-4/boleco-4-2022.pdf www.ft.com/content/3e05b491-d781-4865-b0f7-777bc95ebf71 www.italiabrics.it/2023/02/14/i-brics-consolideranno-la-discesa-del-dollaro/www.bloomberg.com/opinion/articles/2023-01-26/the-dollar-will-vanquish-pretenders-to-its-throne “Le gravi conseguenze della Guerra in Ucraina sul nostro cibo” Canale YouTube Nova Lectio - www.youtube.com/watch?v=LJzB2j6xAHswww.agi.it/economia/news/2023-02-17/prezzo-gas-scende-sotto-50-euro-ai-minimi-da-settembre-2021-20147484/ www.lantidiplomatico.it/dettnews-inflation_reduction_act_leuropa_sotto_assedio_statunitense/5871_48757/ notizie.tiscali.it/economia/articoli/domani-scatta-bando-ue-carburanti-raffinati-russia-00001/ www.lantidiplomatico.it/dettnews-leffettoboomerang_delle_sanzioni_contro_la_russia/5871_48737/ www.ilpost.it/2022/03/04/sanzioni-russia-oligarchi-banca-centrale-rublo/ www.metallirari.com/quanti-paesi-non-hanno-sanzionato-russia-143-paesi-su-195/ www.ispionline.it/it/pubblicazione/tutti-i-buchi-delle-sanzioni-alla-russia www.ilsole24ore.com/art/le-sanzioni-europee-russia-evoluzione-normativa-e-interrogativi-ancora-aperti-AEXC85nC www.askanews.it/economia/2023/01/31/lfmi-alza-le-stime-del-pil-italia-e-globale-per-il-2023-la-russia-evita-la-recessione-top10_20230131_074419/ www.nytimes.com/2023/01/31/world/europe/russias-economic-growth-suggests-western-sanctions-are-having-a-limited-impact.html assomac.it/it/news/news-dal-mondo/il-commercio-turco-russo-potrebbe-vivere-il-suo-periodo-di-maggior-crescita-nella-storia-della-turchia/www.startmag.it/economia/sanzioni-russia-tesi-porro-travaglio/ www.linkiesta.it/2023/02/sanzioni-russia-ue-economia/
Le associazioni dei gestori dei distributori di carburanti hanno proclamato lo stato di agitazione unitario della categoria su tutta la rete. Una decisione, evidenziano la Faib-Confesercenti, la Fegica e la Figisc-Confcommercio, assunta per ristabilire la verità e “porre fine all'ondata di fango contro lavoratori onesti”. Il 25 e il 26 gennaio i benzinai incroceranno le braccia per due giornate di sciopero e si ritroveranno sotto Montecitorio. Il Governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui Gestori che diventano i destinatari degli insulti degli automobilisti esasperati, sottolinea la Federazione italiana che tutela i gestori degli impianti.abr/gsl
Torniamo sull'aumento dei carburanti e capiamo come impattano sui gestori degli impianti di rifornimento con Giuseppe Sperduto, presidente della Faib, la Federazione dei gestori carburanti Confesercenti.In apertura parliamo di numero chiuso per fronteggiare gli impatti negativi del turismo nelle località dove la vocazione turistica è più forte. Vediamo qual è la situazione in alcune delle destinazioni dove il tema è più sentito. A Venezia sentiamoClaudio Scarpa, direttore associazione veneziana albergatori. Nelle 5 terre troviamoFabrizia Pecunia, sindaca di Riomaggiore (5 Terre). A Bolzano sentiamo Daniel Alfreider, assessore alla mobilità della provincia di Bolzano. Quali sono le strategie per affrontare questo problema all'estero?Alessandra Priante, Direttore per l'Europa di UNWTO, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di turismo a livello globaleParliamo di sicurezza nelle aree di sosta. Un tema che riguarda tutti gli utenti ma in particolare le persone che in questi luoghi svolgono i loro turni di lavoro diurni e notturni. Barbara Ducoli, Nuova Sidap Valleggia (Sv), Lavoratrice Delegata sindacale Uiltucs e Rsu e Rosita Tracà, delegata RSA Filcams Cgil Autogrill "Sacchitello Nord" Autostrada CT - PA (A19)Lontananza da casa e stipendi bassi. Sono alcune delle ragioni del declino della professione di autotrasportatore, ne servirebbero 20 mila. Ci racconta di più Tiziano D'Aprile, autotrasportatoreSmartphone ai più piccoli. Paolo Ferri, docente di "Teoria e tecnica dei nuovi media" all'università Bicocca di Milano La farina di grillo entra nei cibi europei -Luisa Torri, professore associato di scienza e tecnologia del cibo e responsabile del Laboratorio di Analisi Sensoriale UNISG (Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – CN) I trofei sul campo di calcio e due lauree all'Università per Raphael "Rapha" Odogwu, attaccante del Sud Tirol, che milita in Serie B
Aggiornamento sull'aggressione a Termini con Camilla Mozzetti del Messaggero Le condizioni dei senza fissa dimora a Termini - Alessandro Radicchi, presidente Binario 95 Pavia, RFI chiude la stazione e i sottopassi dalle 2 alle 4 di notte. Una decisione che potrebbe mettere in pericolo i senzatetto che in questi spazi trovano riparo - Alessandro Pezzoni, vice presidente della Federazione italiana organismi per le persone senza fissa dimora Smartworking non come privilegio ma come modello di organizzazione del lavoro fondato su meritocrazia e fiducia - Mariano Corso, responsabile dell'Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano Sicurezza stradale. Con la ripresa della mobilità dopo la pandemia sono cresciuti gli incidenti stradali, soprattutto tra i giovani, sempre più spesso vittime di incidenti stradali mortali - Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona componente del gruppo di coordinamento delle Polizie Locali in Anci, ed esperto di infortunistica stradale Rimini. Un test sulla reattività e velocità autolimitata in alcune zone per noleggiare i mezzi in sharing - Roberta Frisoni, assessora alla Mobilità del Comune di Rimini Mobilità a Milano con Marco Mazzei, consigliere comunale di Milano e presidente della sottocommissione Mobilità attiva e accessibilità Il Registro pubblico delle opposizioni non ferma le chiamate dei call center - Massimiliano Dona, presidente di Unione Nazionale Consumatori Benedetto XVI nel ricordo del Cardinale Angelo Scola, intervista esclusiva raccolta da Catia Caramelli. Raccoglie 80 chili di mozziconi di sigarette a Venezia e convince altre 32 persone a imitarlo in giro per l'Italia. In cambio si ottengono alberi da piantare - Roberto Longo, referente a Vicenza dell'Associazione Plastic Free Lo Sport con il nostro Giovanni Capuano
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Le cose positive dell'anno che finisce, la lotta contro il covid e le pensioni. I consigli della rivista Starbene. Ci ha raggiunto la sua direttrice Francesca Pietra. Come combattere la pancetta messa su durante pranzi e cene del periodo di festa? La Federazione italiana pubblici esercizi di Confcommercio ha pubblicato uno studio relativo al cenone di Capodanno sugli italiani che hanno scelto di prenotare in un ristorante, e di quanti esercizi abbiano scelto di rimanere aperti. Il punto con Aldo Cursano, vicepresidente vicario della Federazione italiana pubblici. La situazione in Iran diventa sempre più difficile. Rivolte, arresti e esecuzioni capitali. La vita soprattutto per le donne, è a rischio. Ne abbiamo parlato con l'Associazione ADDI, che raccoglie le donne iraniane in Italia. Shahed Sholeh, rifugiata politica, da 30 anni non torna nel suo Paese. Mancano poche ore al cenone di Capodanno. Come si preparano correttamente lenticchie e cotechino? C'è qualche piatto interessante da preparare all'ultimo momento? Lo chiediamo allo chef Domenico Stile dell'Enoteca La Torre di Roma. Classe '89, è ad oggi uno dei più giovani chef in Italia con due stelle Michelin. Il 31 dicembre è il momento per fare un bilancio dell'anno che si chiude. Lo facciamo grazie al libro dei fatti dell'Adnkronos, il cui curatore, Antonello Spila, è stato nostro ospite. Questa sera torna Big&Bang, il Capodanno di RTL 102.5 e Radio Zeta, in onda a reti unificate da Piazza Brà a Verona. Le anticipazioni insieme ad Angelo Baiguini. Lo show del 31 dicembre inizierà questa sera alle 21:00 in radiovisione con Federica Gentile, Carolina Rey e Mario Vai. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Antonio Sica.
Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde, insieme ad Alessandro Circiello ha annunciato in un video l'adesione della Federazione italiana cuochi all'iniziativa che premierà con la nuova moneta dedicata al panettone l'artigianalità lombarda. pc/gtr
Lo sport è un'attività molto importante nella vita di ogni individuo. E così in quella di ogni europeo. Sono diversi gli obiettivi Ue dello sport, tre in particolare: agonistici, educativi, e ricreativi. Non va dimenticato l'aspetto economico, in quanto settore in continua espansione che contribuisce alla crescita dell'occupazione. Genova che è è stata designata "Capitale europea dello Sport 2024". A deciderlo è stata Aces Europa, la Federazione delle Capitali Europee dello Sport che si designano ogni anni, e come sostiene il presidente AGES Gian Francesco Lupatelli l'obiettivo è rilanciare lo sport di base con i valori della salute dei cittadini europei e dell'inclusione. E ci sono ricadute su turismo sportivo e su territorio come spiegano le istituzioni locali comunali e regionali. I casi virtuosi non mancano in Italia. Spostandoci in Lombardia, esempio dei servizi sportivi dedicati al territorio è da sempre MilanoSport società del Comune di Milano che offre la più ampia gamma di servizi sportivi ai cittadini, sempre vicina con le sue decine di impianti e a prezzi accessibili, un modello virtuoso in evoluzione come spiega Rosanna Volpe Presidente del Consiglio di Amministrazione at Milanosport S.p.A., un asset fondamentale anche per Milano Cortina 2026. In Lazio, la Scuola Sportiva ELIS è una società sportiva dilettantistica, agonistica e amatoriale, che opera a Roma, nel quartiere Tiburtino. Un esempio di un soggetto no profit che si occupa del territorio coordinandosi con atri soggetti, istituzioni e privati in rete. Le sue squadre competono nei campionati regionali e provinciali di calcio, basket e volley. Un modello che non punta soltanto all'insegnamento tecnico: vuole trasmettere valori attraverso lo sport, e attraverso allenatori e studenti che completano la formazione nella struttura Sportiva della scuola, con 6 ore alla settimana per esempio di atletica leggera e rugby.
Aspettando la finale di domenica tra Francia e Argentina, fa discutere la conferenza stampa del Presidente FIFA Infantino che, oltre a tornare sul tema diritti umani e civili, ufficializza l'arrivo nel 2025 del Mondiale per club a 32 squadre. Legittimo farsi domande sull'affollamento dei calendari, considerando anche l'allargamento del numero di squadre di Champions e Mondiale. Di tutto questo parliamo con Fabrizio Biasin, Franco Ordine e col nostro inviato in Qatar Dario Ricci che ha assistito alla conferenza stampa del numero uno del calcio mondiale. Santos ha salutato il Portogallo e la Federazione vorrebbe Mourinho. Ma Mou e la Roma vorrebbero anche il Portogallo? Lo chiediamo alla giornalista portoghese Claudia Garcia e a Massimo Cecchini della Gazzetta.
Presentato al Coni anche il volume celebrativo e il francobollo che raccontano la storia della Federazione.spf/gm/gtr
L'associazionismo dei militari congedati e pensionati nasce, al pari di quello di altre categorie, allo scopo di sostenere gli associati e di garantire loro dei benefici, nonché il sostentamento dei propri cari in caso di morte. Si trattava delle società di mutuo soccorso. Anche i Carabinieri (congedati e pensionati) si diedero da fare su base locale, talvolta riuscendo ad espandersi anche a livello regionale dalla seconda metà dell'Ottocento sino al primo Dopoguerra. L'episodio, si concentra sulla nascita della federazione del Carabinieri Reale nel 1925 con lo scopo di aggregare sotto un'unica direzione le spinte associative pre-esistenti sin dalla fine del XIX secolo. Evidentemente non fu cosa facile, ma si riuscì. La federazione passò attraverso 3 presidenze, la prima del generale Luigi Morcaldi che cessò con la sua morte; la seconda piuttosto breve (due anni circa) nelle mani di Balduino Caprini e la terza, dalla fine del 1934, sapientemente guidata da Amedeo Ademollo. Questi fu nominato commissario straordinario; probabilmente sarebbe dovuto rimanere in carica poco tempo ma non fu così. Non solo portò avanti l'associazione con nuovo statuto e nome di Associazione Nazionale del Carabiniere Reale in Congedo (1935), ma la guidò nel corso del secondo Conflitto Mondiale traghettandola nella Repubblica Italiana. Fonti consultate: Niccolà Mirenna, L'associazione nazionale Carabinieri e la sua storia, Roma, Stilgrafica, s.d. [ma 2006]; Laura Secchi, Il vessillo della Regina, in Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri, a. I - 2016, n. 1 gennaio-febbraio, pp. 46-47. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Presentate le iniziative dedicate a bambini, famiglie e istituti penitenziari minorili. Il presidente federale Abbagnale: "Speriamo di avere un'importantissima adesione".spf/glb/gm/gtr
In questa edizione:- Il pallone racconta - Argentina prima finalista, ora Francia-Marocco- Messi annuncia “Domenica ultima mia gara di un Mondiale”- Roma, Belotti si ferma ancora- Al via tre progetti sociali della Federazione italiana Canottaggio/gtr
Si è svolta nell'Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati la prima edizione dell'Albo d'Oro dei Cuochi, organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi. L'obiettivo dell'evento: premiare chi ha assunto come missione di vita e carriera l'arte culinaria italiana, diffondendone i sani valori e principi attraverso il proprio saper fare e promuovendo il Made in Italy.Durante l'evento sono stati premiati 97 ambasciatori dell'arte culinaria italiana e distribuiti numerosi riconoscimenti, tra cui, ad esempio, quelli dedicati ai Giovani Cuochi e agli Ambasciatori della Cucina Italiana nel Mondo.
Luis Enrique lascerà la panchina della nazionale spagnola, ad ufficializzare la notizia è stata la Federazione risolvendo dunque il contratto che scadeva a fine dicembre. Ad Enrique è pesata molto probabilmente l'eliminazione prematura ai Mondiali in Qatar, con la sconfitta da parte del Marocco negli ottavi di finale ai rigori.
Con il direttore del CorSport Ivan Zazzaroni partiamo dalla notizia del giorno, ossia l'addio di Luis Enrique alla Nazionale Spagnola. Al suo posto la Federazione ha scelto un altro Luis, De La Fuente, fino ad ora tecnico dell'Under 21. Ci colleghiamo poi con il nostro inviato in Qatar Dario Ricci, oggi presente alle conferenze stampa dei protagonisti dei primi match dei quarti di finale del Mondiale. Il Governo dice no alla rateizzazione senza interessi e senza sanzioni dei debiti dei club di Serie A. Lo ha ufficializzato ieri il Ministro dello sport Abodi ed è quello che auspicava anche il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi, oggi ospite ai nostri microfoni.Ma il tifoso bianconero Massimo Zampini come sta vivendo queste giornate di articoli di giornale, intercettazioni e caos attorno alla sua Juventus?
Appena atterrato dal Qatar, viene a trovarci negli studi di Radio 24 Filippo Maria Ricci per parlare dei due grandi sconfitti della giornata di ieri: da un lato la Spagna che perde ai rigori con la sorpresa Marocco, dall'altro Cristiano Ronaldo che ha assistito dalla panchina al successo per 6-1 del suo Portogallo contro la Svizzera. Per la verità, l'amareggiato CR7 in campo ci è anche entrato, ma ormai aveva fatto tutto il suo piccolo erede Gonçalo Santos, autore di una tripletta. Nel frattempo, dall'altra parte del mondo, Pozzecco è a Orlando in missione Azzurro Banchero. Simone Sandri ha seguito l'incontro tra il fenomeno dei Magic e la Federazione italiana e ci racconta com'è andata.
In questa edizione:- Dalla Spagna, "Federazione aspetta dimissioni Luis Enrique"- Argentina, il momento no di Lautaro Martinez- Real Madrid, Asensio è a un bivio- Ferrari, Leclerc premiato dalla Fia il 9 dicembregtr/
Il Salotto delle Alchimie di Roma ha ospitato la Festa del Pentathlon 2022, evento di chiusura della stagione organizzato dalla Federazione Italiana Pentathlon Moderno. La serata si è svolta al termine del Campionato Assoluto di Pentathlon Moderno, ultima gara della stagione, che ha visto trionfare Elena Micheli e Giorgio Malan.spf/gm/gtr
LA STRAGE DEI CICLISTI Marco Scarponi, fratello del ciclista Michele Scarponi e presidente della fondazione a lui intitolata Claudio Magliulo Responsabile italiano della campagna Clean Cities, Elisa Gallo Giornalista, attivista della Federazione italiana amici della biciclettaIL PASSO INDIETRO DI PECHINO SULLE RESTRIZIONI ANTI COVID Il nostro corrispondente Gabriele Battaglia LO SCIOPERO GENERALE DEI SINDACATI DI BASE Diretta dalle iniziative e dal corteo di Milano Prisma è condotto da Lorenza Ghidini. In redazione Massimo Alberti
Ospite degli studi di Milano dell'Agenzia Italpress, il presidente della Federazione italiana sci nautico e wakeboard traccia un bilancio più che positivo del 2022: "Stagione esaltante".glb/gm/gsl
Nei primi mesi del 2022 in Italia sono state giunte 7.814 richieste di soccorso da donne vittime di violenza, il 61,4% ha affermato di subire abusi o discriminazioni da diversi anni. Parte da questi dati la campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Federazione degli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. sat/gsl
"La sfida delle macchine, dell'intelligenza artificiale ci interroga sul nostro ruolo e sui rapporti con il paziente", sottolinea il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri.col/ads/gsl
"E' stato un anno fantastico, soprattutto perchè è un anno di ripresa dopo la pandemia" le parole del numero uno della Federazione italiana Taekwondo.gm/mrv
L'impennata dei costi delle materie prime alimentari, insieme a quella dell'energia, rischia di far implodere il servizio di mensa all'interno di scuole, ospedali, strutture pubbliche ed imprese private. A lanciare l'allarme è Carlo Scarsciotti, presidente di Angem, l'associazione nazionale di categoria legata a Fipe-Confcommercio, in occasione degli Stati Generali della Ristorazione Collettiva che si sono tenuti oggi a Roma con gli interventi del sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, del presidente di Confcommercio-Imprese per l'Italia, Carlo Sangalli, e del presidente di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, Lino Enrico Stoppani.
La dirigente calabrese è stata eletta presidente della Federazione italiana Squash e traccia un bilancio del suo primo periodo da numero uno federale.gm/mrv
A cura di Daniele Biacchessi Il calcio non si riforma, si adegua e sceglie la stessa legge che vige in Qatar: il proibizionismo. La Fifa nega alle squadre l'utilizzo della fascia “One Love”. L'idea dei capitani europei di manifestare il loro dissenso al regime del Qatar, a sostegno alla comunità Lgbtq+, attraverso una fascia tematica arcobaleno, è stata bocciata dalla Federazione. L'organizzazione presieduta da Gianni Infantino ha minacciato i capitani di sanzioni disciplinari: ogni fascia non autorizzata, oltre alla multa, sarebbe costata al calciatore un cartellino giallo. Una sanzione sportiva che avrebbe compromesso la partecipazione dei giocatori alla Coppa del mondo. Le selezioni europee, quindi, sono state costrette a fare marcia indietro e a rinunciare a questo simbolico gesto di ribellione. “Siamo molto frustrati dalla decisione della Fifa che riteniamo senza precedenti“, dice la Football Association inglese. E dopo le proteste delle sette nazionali europee, è arrivata l'ennesima rettifica della Fifa: si tratta di una concessione alle selezioni, ma resta è soltanto un debole compromesso: “Per i capitani delle 32 squadre che partecipano ai Mondiali 2022 in Qatar sarà possibile indossare la fascia No Discrimination fin da subito, e non più a partire dai quarti di finale, come inizialmente previsto dalla campagna”, scrive la Fifa. Nei fatti il direttivo della Federazione non ha voluto concedere alle selezioni nazionali questo piccolo gesto di protesta nei confronti delle politiche discriminatorie praticate nell'emirato del Qatar, il Paese ospitante dei Mondiali 2022. La Fifa ha negato la possibilità di indossare la fascia arcobaleno, minacciando interventi disciplinari, perché si sarebbe trattato di un gesto politico. La mancanza di coraggio della Fifa è proverbiale, ma con questo gesto dimostra la debolezza della sua dirigenza.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7217L'ITALIA E' SCHIAVA DI UN'IDEOLOGIA CONTRO LA VITA, LA FAMIGLIA E LA FEDE CATTOLICA di Mauro FaverzaniSecondo l'art. 21 della Costituzione italiana, tutti avrebbero «diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione». Ma è proprio così? O anche in Italia serpeggia un «mainstream» sostanzialmente, magari subdolamente avverso alla cultura ed anche alla sola presenza cattolica nel sociale? O anche qui si cerca di mettere il bavaglio a chiunque non voglia uniformarsi al coro e preferisca ragionare con la propria testa, col proprio cuore e con la propria fede? Possibile che quelle censure, quei boicottaggi, quelle aggressioni, di cui tante volte diamo conto su Corrispondenza Romana, non avvengano soltanto all'estero, bensì anche qui, nella democraticissima, civilissima, "cattolicissima" Italia?Quanto accaduto negli ultimi anni indurrebbe a risponder di sì a questa serie di interrogativi, inquietanti certo, ma corroborati dai fatti.LA MARCIA NAZIONALE PER LA VITA (2014)Ciò che disturba molto è la presenza nel sociale del mondo e dei valori cattolici, specie quando significativa. Come dimenticare quando nel 2014, a Roma, la giunta di Centrosinistra dell'allora sindaco Ignazio Marino, che pur si definiva cattolico, negò la richiesta di patrocinio alla Marcia nazionale per la Vita col risibile pretesto della mancanza di fondi...? Niente wc chimici, niente volontari della Protezione Civile e neanche la distribuzione di bottigliette d'acqua ai partecipanti, che anzi han dovuto ripulire le strade dopo l'evento. Solo poche settimane dopo lo stesso primo cittadino accordò invece il patrocinio al Gay Pride tenutosi nella Capitale e partecipò anche personalmente alla manifestazione, facendo esporre in Campidoglio ed in tutte le sedi municipali le bandiere arcobaleno. Due pesi e due misure vergognosamente ideologiche, ignobili ed inaccettabili.E che dire dell'edizione 2019 sempre della Marcia nazionale per la Vita, seguita in diretta dall'emittente americana Ewtn, ma ignorata totalmente dalla televisione di Stato, la Rai? Si trattò di una censura scandalosa contro il maggior evento pro-life italiano, che pur fu in grado di richiamare a Roma migliaia di persone. Questo provocò il lancio di una petizione online di protesta, dimostratasi in grado di raccogliere in pochi giorni migliaia di adesioni.Nel 2015 nuovo episodio di boicottaggio: niente patrocinio del Comune di Mogliano e niente comunicazione ai genitori degli alunni da parte dei dirigenti scolastici in merito ad un dibattito promosso dall'A.Ge.-Associazione Genitori sul tema dell'educazione all'affettività nelle scuole. Evidentemente c'è chi è convinto di poter infischiarsene di regole e regolamenti, quando si tratti di ostacolare e discriminare i fautori del no all'ideologia gender.ASSOCIAZIONE MEDICI CATTOLICI ITALIANI (2016) E MANIFESTI CONTRO LA PILLOLA RU486 (2020)Nel 2016 nel mirino è finito il diritto all'obiezione di coscienza all'aborto: il Consiglio d'Europa ha accolto il ricorso presentato in merito dalla Cgil, atto definito «sconcertante» ed «assolutamente intollerabile» dall'Associazione Medici Cattolici Italiani e dalla Federazione europea delle Associazioni mediche cattoliche: «È intollerabile che la democrazia diventi demagogia - hanno scritto in una memorabile nota - L'obiezione di coscienza è un diritto lecito e doveroso. Il medico non può compiere, contro la propria coscienza, azioni di soppressione della vita. Occorre ricordare che nessuna autorità politica può imporre ai medici ed agli operatori della Sanità azioni ritenute non necessarie e dannose; tanto meno nessuna legge può imporre loro di compiere azioni non condivise. Gli operatori sanitari sono chiamati dalla professione e dalla propria deontologia a curare e sostenere la vita sin dal concepimento e pretendono di essere rispettati nella propria autonomia. L'obiezione di coscienza è un diritto fondamentale della persona, costituzionalmente tutelato dall'art. 9 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, per cui l'intervento del Consiglio d'Europa si configura palesemente come violazione di una norma costituzionale e merita censura da parte dei cittadini europei».V'è poi tutta l'azione di censura operata nel 2020 con la rimozione dei manifesti contro la pillola Ru486 già regolarmente affissi a Ravenna, a Milano e a Bergamo (circa quest'ultima, da due anni il sindaco, Giorgio Gori, non risponde all'interrogazione, presentata in merito dal consigliere comunale orobico Filippo Bianchi, che definisce tale prolungato ed ingiustificato silenzio «un'omissione di atti d'ufficio»).UNPLANNED, LA VERA STORIA DI ABBY JOHNSON (2022)Passiamo al mondo dei media: inutile soffermarci sulla derisione, sullo scherno, sull'aggressione, sull'ostilità, di cui nei talk show ed in molti programmi "d'informazione" presunta sono oggetto e bersaglio la morale ed i valori cattolici, poiché gli esempi sono per quantità, qualità e frequenza tanto numerosi, da non necessitare nemmeno di spiegazioni: a chiunque, accendendo il televisore, sarà prima o poi capitato d'imbattersi in casi di questo tipo. Ma anche nel cinema, benché ambiente più composto ed ovattato, non sono un mistero le difficoltà incontrate da due pellicole in particolare ovvero la prima nel 2013, Cristiada, sulle violente persecuzioni patite negli Anni Venti del secolo scorso dai cattolici messicani a causa del governo anticlericale e massonico del presidente Plutarco Elías Calles e la seconda nel 2021, Unplanned, che racconta la vera storia di Abby Johnson, ex- dipendente di una delle cliniche della multinazionale Planned Parenthood, divenuta pro-life convinta dopo aver scoperto cosa realmente accada, al di là delle menzogne, durante un aborto. Entrambi i film, pur potendo contare su cast d'eccezione e sull'impatto emotivo di vicende autentiche, benché "scomode", sono state rifiutate, boicottate, ignorate in molti, troppi casi, nelle sale e sulla stampa. Ad Unplanned, oltre tutto, il Ministero dei Beni Culturali ha inflitto un'assurda censura, vietandone la visione ai minori di 14 anni, negli stessi giorni in cui al Festival di Venezia veniva premiata col Leone d'Oro una pellicola filo-abortista, assolutamente frutto di fantasia. A 14 anni, a quanto pare, in Italia si può abortire, ma non guardare un film, che spieghi cosa sia davvero l'aborto e quali le sue conseguenze.UNIVERSITARI PER LA VITA (2022)Venendo ai nostri giorni è possibile annoverare tra i fatti di (triste) cronaca la Sala della Promoteca in Campidoglio negata a fine ottobre ai promotori pro-family di un convegno sui temi della disforia di genere e della riassegnazione sessuale; la vile aggressione perpetrata lo scorso 20 ottobre da una ventina di membri del Collettivo femminista di Scienze Politiche dell'Università La Sapienza di Roma ai danni di cinque studenti dell'associazione Universitari per la Vita, "rei" soltanto di aver volantinato contro l'aborto nel piazzale antistante l'ingresso dell'Ateneo, peraltro con regolare autorizzazione della Questura (riprovevole episodio, che fa il bis con quanto avvenuto nell'ottobre del 2018 nella medesima Università); l'esclusione dell'associazione ProVita&Famiglia onlus dal Consiglio delle Donne di Bergamo, organo consultivo del consiglio comunale. La sua richiesta di adesione è stata bocciata con 11 no, 6 sì e 16 astensioni: un fatto senza precedenti, un esito fortemente voluto dalle Sinistre, una decisione «molto grave - come ha commentato Filippo Bianchi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia - Il Consiglio delle Donne, presieduto e partecipato a maggioranza dalle Sinistre, si dimostra ancora una volta strumento politico di censura, che non tollera il confronto ed il pluralismo, ma soprattutto discriminatorio nei confronti dei soggetti e delle iniziative a difesa dei valori della vita e della famiglia». Già nel febbraio 2019, però, sempre a Bergamo, all'ultimo minuto, il Consiglio delle Donne con un solo voto in più (16 sì, 15 no, 1 astenuto) escluse il presidente di FederVita Lombardia, Paolo Picco, dal novero dei relatori al convegno «Nascere a Bergamo: presente e prospettive future» con una motivazione, a dir poco, discriminatoria e aberrante: per non rendere cioè «il Consiglio delle Donne ostaggio dell'azione di conservatori e anti-abortisti, portatori di una visione retrograda e svilente della donna e dei suoi diritti», come dichiarato dalle ultrafemministe di Non una di meno, sigla che peraltro non faceva nemmeno parte di detto organismo consultivo del consiglio comunale orobico, da cui si dimisero a quel punto, prendendone le distanze, molti membri, non condividendo più il modo di procedere, dichiaratamente ideologico.Patrocini e spazi negati, norme e regolamenti ignorati, manifesti strappati, eventi "silenziati", film censurati, boicottaggi, aggressioni, relatori "scomodi" cancellati, organismi pubblici vietati contro qualsiasi regola, zero copertura massmediatica... I casi sono due: o in Italia la democrazia è schiava di un'ideologia contraria alla vita, alla famiglia ed alla fede cattolica, il che sarebbe molto grave, configurando una situazione di dittatura de facto, di odio etico e religioso: oppure è la democrazia in quanto tale ad essere malata, avvelenata, corrotta dal cancro di un'ideologia onnipervasiva, il che sarebbe ancora più grave, ponendo un serio problema istituzionale. In entrambi i casi, possiamo davvero dire che in Italia morale, valori ed ideali cattolici non siano vittime di una persecuzione reale, sia pur fatta coi guanti di velluto (ovviamente rosso...)?
“La presenza delle donne nel mondo dei Pubblici esercizi è ormai una realtà consolidata, ma per fare un ulteriore passo in avanti è necessaria una nuova mentalità. Vivere all'interno delle cucine non è più sufficiente: per dare un futuro al settore occorre diventare prima di tutto manager, trasferendo la propria visione del mondo all'interno dei locali. Un cambio di prospettiva che può essere guidato prima di tutto dalle donne”. Così Valentina Picca Bianchi, presidente del Gruppo Donne di Fipe Confcommercio, ha aperto la sua relazione in occasione dell'Assemblea annuale della categoria, alla presenza del presidente della Federazione italiana dei Pubblici esercizi, Lino Enrico Stoppani.Il quadro dal quale si muove la riflessione di Picca Bianchi è nei numeri. Dopo il crollo registrato nel 2020 a causa dei paesanti lockdown, il numero di imprese a titolarità femminile è tornato ai livelli pre Covid, superando le 112.700 unità a fine 2021. Ciò che ancora rimane in passivo è il dato sull'occupazione, con 411mila ragazze al lavoro in bar, ristoranti e imprese di catering contro le quasi 480mila del 2019. Colpa anche di un settore, quello della ristorazione, che sta perdendo il proprio appeal soprattutto nei confronti del mondo femminile, a causa di orari poco compatibili con la vita personale e a causa dell'alto tasso di mortalità delle imprese. Da qui la sfida lanciata dalla presidente del Gruppo Donne a tutto il settore: “Oggi è donna il 51,8% delle lavoratrici dei pubblici esercizi, mentre solo un'impresa su tre è a titolarità femminile – spiega Picca Bianchi - Nei prossimi anni l'obiettivo deve essere quello di ribaltare queste percentuali”.
"La mia idea è quella di esserci al cento per cento, ma con la Federazione non ci parliamo da diversi mesi". Così la campionessa olimpica di short track, Arianna Fontana, a margine della cerimonia di consegna dei Collari d'oro.spf/ari/gtr
Trentamila imprese della ristorazione a rischio chiusura e la perdita di 130 mila posti di lavoro. E' il quadro tracciato da Fipe-Confcommercio, nel corso dell'assemblea annuale della Federazione. mgg/sat/gsl
Con il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi molte imprese rischiano la chiusura. È l'allarme lanciato da Ettore Fortuna, vicepresidente di Mineracqua, la Federazione italiana delle industrie delle acque minerali naturali e delle acque di sorgente, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress €conomy.sat/mrv
Instabilità, insicurezza e preoccupazioni sono il tratto dominante di contesto: se la confortante ripresa del Turismo è stato un toccasana per l'economia del Paese, la guerra, la diffusione di nuove varianti Covid, i costi dell'energia e delle materie prime fuori controllo, il pesante ritorno dell'inflazione, proiettano l'ombra della recessione sul futuro, con 30mila imprese a rischio chiusura e la conseguente perdita di almeno 130mila posti di lavoro, che andrebbero ad appesantire l'emorragia di occupati subita dal settore durante la pandemia. Trovarsi in crisi permanente significa dover prendere nuove decisioni, impone capacità di adattamento e di visione sul futuro, comporta essere sottoposti ad un continuo stress, individuale e collettivo.A mettere in fila problemi e priorità per garantire una prospettiva al settore è Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, nel corso dell'assemblea annuale della Federazione, organizzata a Roma alla presenza del neo Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del Presidente della Conferenza delle Regioni, il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
La riforma della sanità territoriale è la priorità da cui ripartire secondo la Federazione italiana dei medici di medicina generale, sindacato che ne riunisce oltre 25mila, circa due terzi del totale. Ne parla in un'intervista all'Italpress Giacomo Caudo, riconfermato presidente nazionale della Fimmg.sat/gtr
Riva del Garda Fierecongressi annuncia di aver siglato un accordo di collaborazione con FAITA FederCamping, la Federazione delle Associazioni Italiane dei complessi turistico-ricettivi all'aria aperta. La partnership prevede lo sviluppo di una serie di contenuti esclusivi e la realizzazione di attività volte ad ampliare l'offerta espositiva delle imprese del settore outdoor nell'ambito della 47a edizione di Hospitality – Il Salone dell'Accoglienza, la fiera internazionale dedicata agli operatori dell'Horeca, in programma dal 6 al 9 febbraio 2023 al quartiere fieristico di Riva del Garda.
Sesto incontro nazionale delle eco-comunità dal 4 al 6 novembre a Napoli, organizzato dalla Glam, Commissione globalizzazione e ambiente della Fcei, Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Il titolo dell'incontro, che sarà arricchito da momenti di conferenza e tavole rotonde, è “Piantare un seme”.Ne parliamo con la coordinatrice della Glam, Maria Elena Lacquaniti, che ci ricorda che "questo evento è importante anche perché ci si rivedrà nuovamente in presenza. Vogliamo ricominciare piantando un seme, prenderci cura di ciò che verrà. I frutti che attendiamo possiamo chiamarli come vogliamo: che siano frutti della pace, della transizione ecologica ed energetica, di un rinnovato modo di vivere. Le eco-comunità sono nate nel 2009. Durante l'incontro rilasceremo il diploma di eco-comunità autonoma alla chiesa battista di Civitavecchia, che ha terminato il percorso previsto per la formazione e la consapevolezza di eco-comunità". Programma completo dell'incontro sulla pagina Fb.
Prima trasferta di Giorgia Meloni a Bruxelles. Ci colleghiamo con Barbara Fiammeri, commentatrice politica del Sole 24 Ore oggi a Bruxelles. In farmacia carenza di antidolorifici e antinfiammatori, nonché di farmacisti. Rientrano intanto quelli no vax. Con noi Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. Ordine dei medici di Milano: "Preoccupa il calo delle quarte dosi anti-Covid". Con noi RobertoCarlo Rossi, presidente Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano. I prezzi degli affitti allontanano gli studenti dalle università. Sentiamo Giovanni Sotgiu, coordinatore nazionale dell'UDU (Unione degli Universitari). Europa League: oggi Feyenoord-Lazio e Roma-Ludogorets. Fiorentina impegnata in Conference League contro il Riga. Ci aggiornaGiovanni Capuano.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7197GLI SCACCHI E LA CHIESA: UN MATRIMONIO REALIZZATO di Roberto BerettaIl Bianco muove e matta in tre mosse. Se è difficile dare scacco al Re, figuriamoci al Papa. [...] Giovanni Paolo II, infatti, potrebbe essere un avversario ostico anche sulla scacchiera.Wojtyla dispone i pezzi da lunga data, pratica gli arrocchi con disinvoltura fin dai tempi del liceo, sposta pedoni e alfieri secondo le regole del giocatore scaltrito. Lo rivela la rivista L'Italia scacchista, [...] proprio con un articolo sul Papa, pubblicando tre problemi (di cui uno inedito) che Wojtyla avrebbe composto negli anni anteguerra per una rivista polacca. Il futuro Papa, infatti, allora diciottenne, si dilettava (come peraltro molti connazionali) di scacchi ed era diventato persino compilatore della colonna di settore sulla rivista degli universitari cattolici di Cracovia; in quella sede avrebbe pubblicato, come usa nelle rubriche di genere, dei "problemi" scacchisti anonimi, che sono stati conservati negli archivi della Federazione polacca e ora tornano alla luce a lui attribuiti con una sicurezza del 90% in particolare uno, del 1938, appare persino in un manuale inglese del 1984 per principianti. L'autore della "scoperta" è Adolivio Capece, direttore de L'Italia scacchistica, che ha ripreso la notizia da riviste di settore e l'ha rilanciata in Italia. Ma Capece è anche "maestro nazionale" ed ha quindi titolo per commentare il livello tecnico di Giovanni Paolo II: "Non si tratta di problemi trascendentali, le sue sono composizioni semplici e lineari da giocatore medio. Sono temi che si basano su quello definito in gergo "scacco di scoperta", ovvero il pezzo che muove e ne "scopre" un altro che dà scacco: un approccio abbastanza comune, ma sempre simpatico. Soprattutto è importante che non siano presenti le cosiddette "demolizioni", ovvero la possibilità di più soluzioni". [...]UNA PARTITA PAPALE PAPALENon solo: di Giovanni Paolo II, allora neppure prete, si sarebbe conservata un'intera partita, giocata con una signora dell'aristocrazia di Cracovia; ma qui l'attribuzione è molto più incerta. Mentre due altri, problemi del Papa, pubblicati nel 1987 in Inghilterra e spacciati addirittura come composti nei primi anni di pontificato, si sono presto rivelati apocrifi; anzi, in quell'occasione la Segretaria di stato chiese (e ottenne) la pubblicazione di una smentita e le scuse del falsario. I falsi scacchistici non sono del resto materia nuova per i Pontefici. Già di Giovanni Paolo I, conosciuto per discreto giocatore, era stata tramandata una partita giocata da Vescovo di Vittorio Veneto contro il suo medico personale; ma si tratta di un'attribuzione molto dubbia. E anche Leone XIII, appassionato giocatore (da cardinale sfidava spesso un prete di Perugia), è stato vittima di un falso, in quanto gli venne assegnata un match disputato invece da altri. Tra i Papi scacchisti si segnalano poi il cinquecentesco Leone X, che fin da quando era solo Giovanni de' Medici risultava gran giocatore e continuò anche dopo (tanto da meritarsi una citazione in tal senso persino nell'austera Storia dei Papi del von Pastor), e in misura minore Pio V (1566-1572), mecenate di alcuni noti scacchisti dell'epoca.Prima di loro, tuttavia, non è che gli scacchisti godessero di una buona fama in casa cattolica, come documenta l'articolo di Capece. San Pier Daminani, per esempio, nel 1061 scrisse una filippica contro torri e cavalli, "disonesti, assurdi e libidinosi" perché distoglievano i sacerdoti dai doveri pastorali e perché erano troppo simili a un gioco d'azzardo: in quel periodo, infatti, per quanto assurdo possa sembrare la mossa dei pezzi era decisa dal lancio dei dadi, così da vivacizzare le partite e non far vincere sempre i più bravi, e la cosa si prestava alle scommesse. Ancora nel 1128 Bernardo di Chiaravalle interdisse la scacchiera ai Templari e una serie di concili locali del XIII secolo (particolarmente severo il Bitterrense del 1255) ribadirono la proibizione. [...] Pure San Luigi IX di Francia vietò gli scacchi nel 1254, mentre San Bernardino da Siena in una predica del 1425 riuscì a far bruciare in piazza un numero imprecisato di scacchiere. Medesimi roghi innalzò, e per due volte, il Savonarola (che pure sapeva giocare) sul finire del secolo XV. Invece un concilio messicano nel 1585 minacciò di scomunica i chierici che giocavano in pubblico. La "svolta" era però già in atto, soprattutto per opera di quattro grandi santi: Francesco Saverio, che convertì un marinaio battendolo a scacchi durante uno dei suoi viaggi missionari; Teresa d'Avila, che nel cammino di perfezione cita in dettaglio e in più punti gli scacchi (e per questo verrà proclamata nel 1944 "patrona degli scacchisti"); Francesco di Sales, che ufficialmente dichiara lecito il gioco, purché non si ecceda al punto da stancarsi troppo psichicamente; e infine il grande Carlo Borromeo, che - sorpresa! - una volta vinse in una memorabile partita notturna la dote di una monaca. [...]APERTURE DA PRETE: LA SPAGNOLA, LA SICILIANA, LA PONZIANIFu così che primo "campione del mondo" degli scacchi divenne un vescovo, lo spagnolo Ruy Lopez de Segura, il quale nel 1560 - venuto in Italia per un conclave - sfidò e vinse tutti i più forti giocatori nazionali; al ritorno scrisse un manuale in 5 volumi, ideò la "spagnola" (una delle aperture oggi più in voga) ed ebbe da Filippo II un vitalizio come "miglior scacchista del secolo".Un exploit solo parzialmente ripetuto da altri ecclesiastici, come il siciliano Pietro Carrera che nel 1617 compose prima un poemetto latino e poi un trattato sugli scacchi sostenendo la "difesa siciliana", l'apertura tuttora e di gran lunga più giocata. Oppure don Domenico Ponziani, canonico a Modena, autore de Il giuoco incomparabile degli scacchi (1769). O ancora il cappellano inglese Henry Loveday, che a Delhi intorno al 1850 elaborò la composizione scacchistica nota come "problema indiano".Per finire [...] tuttora si contano parecchi preti giocatori: qualcuno nei tornei, qualcuno per posta; il migliore, monsignor Pierluigi Sartorelli, prima categoria nazionale, era addirittura arcivescovo e nunzio apostolico. [...]Nota di BastaBugie: il problema di scacchi attribuito a Carol Wojtyla (vedi immagine: la casella in alto a sinistra è a8) ha la seguente soluzione: 1. c8=C Ra3 2. Cb6 axb6 3. axb6#
Il governo Meloni ha come priorità abbattere tutte le ultime norme, restrizioni ed eredità giuridiche riguardanti la lotta alla pandemia: ieri il nuovo ministro alla Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato che il bollettino sull'andamento della pandemia in Italia diventerà settimanale e non più quotidiano. Non è chiaro se ciò significherà la fine della diffusione e della disponibilità di dati per il pubblico o semplicemente il ministero smetterà di aggregarli — ma probabilmente lo si capirà già oggi.Ci sono però anche misure più sostanziali: il governo sta infatti lavorando a un provvedimento che disponga il rientro in servizio del personale sanitario sospeso per inadempienza all'obbligo vaccinale. Il ministro ha dichiarato che ritiene “opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità” incassando anche il sostegno del presidente della Federazione degli ordini dei medici, che ha sorprendentemente definito la decisione “di buon senso e saggezza.” Dovrebbero anche avere termine le sanzioni per gli over 50 che non hanno effettuato nemmeno la prima dose di vaccino.Ma quanto era atteso questo provvedimento? In realtà il fenomeno no-vax in Italia è stato piuttosto contenuto rispetto a molti altri paesi europei: ad oggi l'85,8% della popolazione ha iniziato il ciclo vaccinale, l'84% ha avuto una dose di richiamo e il 68% due — la quarta dose invece è stata effettuata solo dal 7% della popolazione, anche a causa di una campagna sottotono gestita dal precedente governo. È interessante notare però che la fascia di popolazione meno vaccinata, quella tra i 40 e i 49 anni, che ha una copertura con prima dose solo dell'89,6%, è anche una di quelle che ha votato più volentieri Fratelli d'Italia alle urne.Il provvedimento più forte di tutti però sarà la probabile abrogazione totale dell'obbligo delle mascherine, anche negli ospedali. L'obbligo di indossarla sul posto di lavoro scade il 31 ottobre e, se il governo deciderà di non prorogarlo, semplicemente non si rinnoverà automaticamente. La Fiaso, federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, ha però messo le mani avanti, chiedendo che in questo caso “le direzioni sanitarie valutino l'obbligo mascherine per operatori sanitari sulla base dei rischi, reparto per reparto, a tutela dei fragili.”Nel frattempo sembra proprio che la commissione d'inchiesta sulla gestione dell'emergenza sanitaria si farà: due proposte sono state già depositate da Lega e FdI, mentre l'autoproclamato Terzo polo e il Pd si sono detti favorevoli — anche se Francesco Boccia, del Pd, ha chiesto che “allora si parli di tutto, anche delle responsabilità delle Regioni del Nord.” Il governo per il momento sembra comunque essere fortunato: secondo il consueto — per ora? — report settimanale dell'Iss, l'incidenza e i ricoveri sono in calo in tutto il paese. L'occupazione delle terapie intensive è intorno al 2,2%, mentre quella delle aree mediche è al 10,8% — numeri che comunque parlano di una pandemia, sebbene meno grave di due anni fa, ben lontana dall'essere conclusa.Sostieni l'informazione indipendente di the Submarine: abbonati a Hello, World! La prima settimana è gratis -> https://thesubmarine.it/hw-abbonati/
Liliana Russo, nel nuovo episodio di TuttoLibri, racconta Le erbe che curano, di "Il Salvagente" in collaborazione con Federazione Erboristi Italiani
Le forze militari di Kiev sono avanzate in modo decisivo verso Lyman, snodo cruciale nella regione di Donetsk che proprio oggi il presidente russo Putin annetterà alla Federazione russa, insieme a quelle di Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Ne abbiamo parlato conEleonora Tafuro Ambrosetti di Ispi e Jacopo Giliberto del Sole 24Ore. Domenica 3 ottobre il Brasile voterà il suo presidente. I due contendenti sono il presidente uscente Jair Bolsonaro, populista e di destra, e l'ex presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva. Ne abbiamo parlato con Roberto Da Rin, inviato del Sole 24Ore in America Latina.
Come ampiamente previsto il 95% dei votanti di Donetsk e Lugansk, le regioni occupate militarmente dall'esercito di Mosca il 24 febbraio, si è detto favorevole all'integrazione nella Federazione russa. Un esito scontato, visto il clima d'intimidazione in cui si è svolta la consultazione, come racconta l'inviato Francesco Battistini. Ma adesso, per Putin (e solo per lui), lo status di quelle terre cambia: con quali conseguenze sulla guerra? A rispondere è il professor Piero Graglia, che insegna Storia delle Relazioni internazionali all'Università statale di Milano.Per altri approfondimenti:- L'imbroglio del voto per diventare “russi”: soldati alle spalle, schede aperte e lavatrici in premio https://bit.ly/3xZ4deg- Ucraina, ai referendum-farsa vincono i sì: che cosa cambia ora https://bit.ly/3rhot7c- La Cina sui referendum in Ucraina: il messaggio a Putin e il “passo di lato” di Xi Jinping https://bit.ly/3rfbwL1
Anticipato da tanti segnali preoccupanti l'autunno arriva con l'Europa alle prese con il settimo mese di guerra in Ucraina. Una circostanza che condiziona un quadro che prima dell'invasione russa del 24 febbraio scorso sembrava orientato alla ripresa. Ora, invece, facciamo i conti con uno scontro senza precedenti tra l'Unione europea e la Federazione russa. Con l'esodo di milioni di persone dalle zone più esposte dell'Ucraina granaio d'Europa, con la spirale energetica, le divisioni nazionali sulle risposte al Cremlino, con una serie di rincari che arrivano ai fondamentali della vita quotidiana. Questa settimana Eurostat ha presentato il rapporto sul pane. Dalla baguette francese ai bretzel tedeschi, il pane nel mercato europeo non è mai stato così caro: ad agosto è cresciuto mediamente dell'Unione del 18% rispetto allo stesso mese del 2021. Gli aumenti maggiori, nel periodo agosto 2021-agosto 2022, in Ungheria (+66%) in Lituania (+33%), in Estonia e Slovacchia (+32%). I Paesi meno colpiti sono stati invece la Francia (+8%), l'Olanda e il Lussemburgo (+10%). In questo contesto l'Italia si colloca al di sotto della media Ue, con listini del pane nostrano in rialzo del 13,5%.Ne parliamo con Massimo Montanari, docente ordinario di Storia medievale alla Scuola di Lettere e Beni Culturali dell'Università di Bologna, dove insegna anche Storia dell'alimentazione e dirige il Master europeo "Storia e cultura dell'alimentazione".
Antonio Canu"Il mondo in un carrello"Come la nostra spesa cambia le sorti di ecologia, economia e culturaIl Saggiatorehttps://www.ilsaggiatore.com/C'è un luogo nelle nostre città in cui, volenti o nolenti, ci rechiamo tutti almeno una volta a settimana. È un luogo fatto di luci led e annunci all'altoparlante, banchi frigo e frutta variopinta, confezioni convenienza e bustine biodegradabili. Un luogo dove sembra dominare il caos ma in realtà tutto è disposto secondo un ordine calcolato. Ciò cui solitamente non pensiamo, entrando in un supermercato, è quante storie contenga. O meglio, quanto «mondo» ci sia in ognuno degli articoli che finiscono nei nostri carrelli della spesa.Antonio Canu ci conduce in un curioso viaggio attraverso i corridoi di un supermercato, alla scoperta delle vite di cibi e oggetti che acquistiamo ogni giorno. Spostandosi di scaffale in scaffale, Canu ci racconta da dove arriva ogni singolo prodotto e in che modo la sua presenza su questo Pianeta si è intersecata con la storia dell'umanità: dal limone, «inventato» come ibrido di cedro e arancio in India ed esportato da Cristoforo Colombo nelle Americhe, al formaggio, nato forse per caso oltre 8000 anni fa e diventato una delle pietanze fondamentali nella dieta dei nostri avi; dal tonno in scatola, figlio dell'intuizione della famiglia Florio che lo introdusse in tutti i continenti, al merluzzo essiccato, la cui fortuna si lega a quella di Erik il Rosso e dei suoi eredi; dal pollo, il cui allevamento è oggi una delle cause dei cambiamenti climatici, fino alla contraddittoria soia, assieme perno dell'alimentazione vegetariana e tra i responsabili principali della deforestazione.Il mondo in un carrello ci spinge a confrontarci con il ruolo che le nostre scelte alimentari e di acquisto hanno su ciò che ci circonda. Arricchita dalle illustrazioni di Bianca Buoncristiani, quest'opera incrocia economia e antropologia, geografia e storia ambientale per offrirci un punto di vista inedito sul nostro sviluppo e sulla sua sostenibilità. Per quanto ci possa sembrare strano, il cambiamento potrebbe iniziare proprio dalla nostra prossima lista della spesa.«Mai avrei pensato che qualche minuto in un supermercato equivalesse a un viaggio sul Pianeta.»Un giro del mondo a bordo di un carrello della spesa: per scoprire le storie dei prodotti che compriamo e in che modo le nostre scelte di acquisto influiscono su tutto ciò che ci circonda.Antonio Canu (Roma, 1960), esperto in gestione di aree protette, giornalista e scrittore, attualmente fa parte del consiglio direttivo della Federazione italiana dei parchi naturali ed è presidente di WWF Travel. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Lettera a mia figlia sulla Terra (Einaudi, 2001), Roma selvatica (Laterza, 2015) e Andare per Parchi nazionali (il Mulino, 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La crisi umanitaria prodotta da due mesi di guerra in Ucraina è così vasta e ancora dinamica da rendere difficile una valutazione complessiva della sua portata. Di certo, 5 milioni di profughi oltre confine e più di 7 milioni di sfollati interni impongono all'Unione Europea che sostiene il governo di Kiev un impegno tanto oneroso quanto vasto. In questa puntata di Europa Europa, in onda sabato a partire dalle 12,30, facciamo il punto della situazione ascoltando le voci degli esperti raccolte lungo i confini orientali. Dalla Bulgaria, alla Slovacchia a Polonia faremo il punto sulle misure di accoglienza, mentre a nord di Varsavia vi raccontiamo cosa accade lungo gli oltre 200 chilometri di confine tra l'Unione europea e la Federazione russa. Nella piccola capitale regionale di Olstzyn ne abbiamo parlato con Lukasz Biewezki, direttore delle relazioni internazionali del voivodato di Varmia - Masuria, una regione polacca intrisa di storia, che oggi torna a fare i conti con un confine ingombrante. Nella seconda parte facciamo il punto sull'attesa di Bruxelles per il voto presidenziale francese.
Vladimir Vladimirovič Putin, nato a Leningrado (oggi San Pietroburgo) il 7 ottobre del 1952 è il Presidente della Federazione russa. Formatosi nei servizi segreti sovietici, come primo ministro (1999) e presidente della Repubblica (2000, rieletto per il quarto mandato consecutivo nel 2018) è oggi all'attenzione della comunità internazionale per aver scatenato un aggressione contro l'Ucraina, paese libero e democratico. Per Storiainpodcast, la giornalista Anna Zafesova, racconta la sua vita. La giovinezza, la formazione, il comunismo, l'esperienza da Vice sindaco di San Pietroburgo, la nomina a Primo ministro, la successione a Eltzin nella Presidenza della Repubblica, l'economia, la Cecenia e l'ultima guerra contro l'Ucraina: queste le parti del racconto.Anna Zafesova Giornalista e massima esperta in Italia di Russia e Putin, dopo esperienze con diversi giornali sovietici e italiani, dal 1992 scrive per La Stampa ed è analista politica per Il Foglio e Linkiesta. Fino al 2004 è stata corrispondente del quotidiano torinese a Mosca, dal 2005 vive e lavora in Italia. A lei si devono importanti libri tradotti dal russo, come I cinocefali e ha firmato la postfazione de Nel primo cerchio di Aleksandr Solzenicyn (Voland, 2018). Ha scritto recentemente Navalny contro Putin, il primo saggio sull'oppositore russo e sulla fine del putinismo, edito da Paesi Edizioni. In questo saggio, Putin e Navalny sono i due protagonisti di uno scontro politico – ma anche una battaglia culturale e un conflitto generazionale – che trent'anni dopo la fine dell'Urss potrebbe rappresentare tanto una svolta storica quanto un disastro epocale per la Federazione Russa e il suo leader, sempre più isolato nel suo bunker mentre altri poteri interni cercano di sostituirsi a lui.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
La sicurezza nella nostra vita quotidiana è fondamentale per il nostro benessere. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il 4 aprile del 1949, a Washington, fu firmato il trattato istitutivo della NATO – Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord – con lo scopo di garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri attraverso mezzi politici e militari. In questo podcast, Stefano Silvestri racconta la storia di un'organizzazione – di cui si parla tanto dopo l'invasione da parte della Russia all'Ucraina – che promuove i valori democratici e consente ai membri di consultarsi e collaborare in materia di difesa e sicurezza per risolvere i problemi, creare fiducia e, nel lungo termine, prevenire i conflitti.La NATO si impegna a risolvere pacificamente le controversie e in caso di fallimento degli sforzi diplomatici, ha il potere militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi. Tali operazioni devono essere condotte in base alla clausola di difesa collettiva presente nel trattato fondativo della NATO – Articolo 5 del Trattato di Washington o dietro mandato delle Nazioni Unite, da soli o in collaborazione con altre organizzazioni internazionali. La NATO è tenuta a seguire il principio secondo il quale un'aggressione a uno dei suoi membri equivale a un'aggressione a tutti. Si tratta del principio di difesa collettiva, presente nell'articolo 5 del Trattato di Washington. Finora l'articolo 5 è stato invocato solo una volta, nel 2001, in occasione degli attacchi terroristici dell'11 settembre negli Stati Uniti.Stefano Silvestri è stato presidente dell'Istituto Affari Internazionali dal 2001 al 2013, Sottosegretario di Stato alla Difesa, consigliere del sottosegretario agli Esteri incaricato per gli Affari europei e consulente della Presidenza del Consiglio sotto diversi governi. Ha svolto e svolge lavoro di consulenza sia per il Ministero degli Esteri che per quelli della Difesa e dell'Industria. E' stato anche docente sui problemi di sicurezza dell'area mediterranea, presso il Bologna Center della Johns Hopkins University e ha lavorato presso l'International Institute for Strategic Studies di Londra. E' membro del Consiglio d'Amministrazione della Federazione aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza (Aiad) e della Commissione Trilaterale.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura