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Culto evangelico valdese a cura di Gianni Genre su Marco 9, andato in onda domenica 6 ottobre 2024.
Culto evangelico valdese a cura di Gianni Genre su Marco 8, andato in onda domenica 29 settembre 2024.
Culto evangelico valdese a cura di Gianni Genre su Marco 7, andato in onda domenica 15 settembre 2024.
Culto evangelico valdese a cura di Gianni Genre su Matteo 22, andato in onda domenica 22 ottobre 2023.
Culto evangelico valdese a cura di Gianni Genre su Matteo 11, andato in onda domenica 18 dicembre 2022.
Si è svolta al Servizio Cristiano di Riesi, in Sicilia, l'assemblea generale della Cepple, Conferenza delle chiese protestanti dei paesi latini d'Europa. La Cepple raduna chiese protestanti del Belgio, Svizzera, Portogallo, Spagna, Francia e Italia. Per l'occasione è stato organizzato un convegno teologico sul tema "Chiese protestanti latine, quale evoluzione?". Una riflessione su come le chiese protestanti del sud dell'Europa vivono la loro condizione di minoranza, di frontiera, di confine e su come riescono a essere testimonianza vivente dell'Evangelo in un contesto di secolarizzazione.Abbiamo chiesto a Sabina Baral, membro uscente del comitato esecutivo Cepple, le sue impressioni: "Il concetto di diaspora è stato centrale, perché tutte queste chiese condividono una condizione di minoranza. forse proprio per questo sono anche più attrezzate per far fronte a questo essere diaspora. Forse, addirittura, le nostre chiese hanno saputo trasformare questa condizione in un'opportunità. La diaspora, quindi, non va tanto vissuta come sinonimo di declino, ma anche come opportunità di essere "chiesa sulla soglia", cioè chiesa per i membri che già ne fanno parte, ma anche per chi cerca un percorso di senso e sono incuriositi da noi". La Cepple ha rinnovato anche le cariche della presidenza e del segretariato generale, che passano rispettivamente al pastore Gianni Genre e al pastore Ulrich Rusen-Weinhold.Ascolta l'intervista con Sabina Baral
Culto evangelico valdese a cura di Gianni Genre su Luca 16, andato in onda domenica 18 settembre 2022.
Le pain et le vin, symboles de l'amour de Dieu pour l'humanité, sont échangés entre le Temple vaudois de Pinerolo et la Cathédrale de San Donato. Ce signe couronne un long parcours œcuménique et souligne le désir d'un témoignage commun, dans un monde marqué par l'égoïsme et la violence. La célébration sera présidée par les pasteurs Gianni Genre et Mauro Pons, avec la participation de l'évêque de Pinerolo, Mgr Derio Olivero. La musique vous est proposée par la chorale vaudoise de Pinerolo, sous la direction de Giuseppe Maggi, le chœur inter paroissial du diocèse de Pinerolo, sous la direction de Diego Destefanis, ainsi que l'ensemble de cuivres « Val Pellice Brass Ensemble ».
"Spirito di pace, guarisci il mondo": il culto di Pentecoste di domenica 5 maggio in eurovisione sarà trasmesso da Pinerolo. La regia è curata, come sempre, da Protestantesimo.Un culto speciale e un po' diverso dal solito, come ci spiega Gianni Genre, pastore della chiesa valdese di Pinerolo, pensato anche a livello ecumenico. La chiesa cattolica di Pinerolo è stata coinvolta in questo progetto, che avrà dei momenti di scambio tra le due realtà religiose valdese e cattolica. Un progetto che intende sottolineare una testimonianza comune in un mondo segnato dall'egoismo e dalla violenza.Il culto andrà in onda domenica 5 giugno dalle 10 alle 11 su Raidue e anche in Francia, Svizzera di lingua francese, Olanda, Belgio.
La chiesa valdese di Pinerolo organizza alcuni eventi legati al XVII febbraio a Saluzzo (Cn).Come ricorda il pastore Gianni Genre della chiesa valdese di Pinerolo: «Saluzzo ci ricorda tempi passati molto dolorosi e complicati. Nel carcere della Castiglia furono imprigionati migliaia di valdesi. Un falò in quel luogo sarà quindi particolarmente significativo, e il pensiero non può non correre alle persone che sono morte in quei tempi in condizioni veramente disumane».Martedì 15 febbraio alle 21 incontro «Credere nella Libertà», a cui parteciperanno il pastore Gianni Genre, monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione per l'Ecumenismo e il Dialogo della CEI, e Paolo Allemano, già sindaco di Saluzzo. L'appuntamento alla Sala tematica del Quartiere (piazza Montebello, 1). Mercoledì 16 sarà falò alle 20,45 in piazza Castello. Interverrà la moderatora della Tavola Valdese Alessandra Trotta, il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni ed il vescovo di Saluzzo monsignor Cristiano Bodo. Intervista con il pastore Gianni Genre
Culto evangelico valdese a cura di Gianni Genre su Genesi 11, andato in onda domenica 11 luglio 2021.
Culto evangelico valdese a cura di Gianni Genre su Genesi 4, andato in onda domenica 4 luglio 2021.
La chiesa valdese e la diocesi cattolica di Pinerolo propongono due incontri online in vista della Pasqua. Il tema scelto è "Croce e risurrezione - sguardi differenti, unica ricchezza". Gli incontri sono coordinati da Gianni Genre, pastore della chiesa valdese di Pinerolo, e don Paolo Scquizzato, prete della Diocesi di Pinerolo.Spiega Gianni Genre: «Vogliamo provare a confrontarci sui temi della croce e della risurrezione, ascoltando anche quanto viene dalle altre religioni. Siamo convinti che la diversità sia fondamentale e ponga delle riflessioni costruttive: mettendo da parte le nostre reticenze, il senso delle nostre appartenenze, lasciamoci interrogare profondamente dai racconti biblici e proviamo a restituire un interesse, cercando di legarlo anche all'attualità che stiamo vivendo».Gli appuntamenti sono previsti per giovedì 11 e giovedì 18 marzo, alle ore 18,15 online su piattaforma Meet. Chi desidera collegarsi può fare domanda inviando una mail info@sddsilenzio.org.Intervista con Gianni Genre
Le chiese valdesi e cattoliche di Pinerolo hanno motivato in un comunicato stampa la decisione di sospendere, per le prossime domenica 15 e 22 novembre, i momenti cultuali. Altre chiese valdesi delle valli Pellice, Chisone e Germanasca si uniscono alla decisione, così come in altre zone d'Italia.Abbiamo commentato la notizia con il pastore Gianni Genre, della chiesa valdese di Pinerolo, che dice: "Crediamo sia un gesto responsabile e coerente sia rispetto all'emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ma anche di testimonianza civile. Le chiese non sono "al di sopra o al di là della legge". La volontà di dire che le chiese sono pienamente con i piedi nel nostro mondo".Ascolta l'intervista.
35 In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all'altra riva». 36 E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano delle altre barche con lui. 37 Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. 38 Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi moriamo?» 39 Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia. 40 Egli disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?» 41 Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?»
35 In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all'altra riva». 36 E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano delle altre barche con lui. 37 Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che questa già si riempiva. 38 Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi moriamo?» 39 Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia. 40 Egli disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?» 41 Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?»
26 Diceva ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, 27 e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. 28 La terra da se stessa porta frutto: prima l'erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato. 29 Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l'ora della mietitura è venuta». 30 Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 32 ma quando è seminato, cresce e diventa più grande di tutti gli ortaggi; e fa dei rami tanto grandi, che all'ombra loro possono ripararsi gli uccelli del cielo». 33 Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere. 34 Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
26 Diceva ancora: «Il regno di Dio è come un uomo che getti il seme nel terreno, 27 e dorma e si alzi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce senza che egli sappia come. 28 La terra da se stessa porta frutto: prima l'erba, poi la spiga, poi nella spiga il grano ben formato. 29 Quando il frutto è maturo, subito il mietitore vi mette la falce perché l'ora della mietitura è venuta». 30 Diceva ancora: «A che paragoneremo il regno di Dio, o con quale parabola lo rappresenteremo? 31 Esso è simile a un granello di senape, il quale, quando lo si è seminato in terra, è il più piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; 32 ma quando è seminato, cresce e diventa più grande di tutti gli ortaggi; e fa dei rami tanto grandi, che all'ombra loro possono ripararsi gli uccelli del cielo». 33 Con molte parabole di questo genere esponeva loro la parola, secondo quello che potevano intendere. 34 Non parlava loro senza parabola; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
La Tavola Valdese ha stanziato 8 milioni di euro dell'Otto per Mille delle chiese valdesi e metodiste, per far fronte alle innumerevoli difficoltà che bisognerà affrontare, superata l'emergenza sanitaria del coronavirus. 50mila euro saranno stanziati per il Centro Ecumenico d'Ascolto di Pinerolo, una realtà presente da 30 anni, gestita dalla Caritas Diocesana e dalla Chiesa Valdese di Pinerolo, che ha cerca di affrontare il problema delle povertà cittadine in modo unitario e coordinato. Abbiamo intervistato il pastore Gianni Genre, della chiesa valdese di Pinerolo, che spiega: "Passata l'emergenza più acuta per il coronavirus, ora dovremo affrontare una situazione di grande crisi economica, con le macerie che ne conseguono. Questo investimento ci darà la possibilità di rispondere in modo più struturato alle difficoltà a a cui dovremo far fronte nei prossimi mesi. Il Centro Ecumenico d'Ascolto segue circa 300 nuclei familiari, sia single che famiglie con figli, in buona parte italiani, pinerolesi che si trovano ad attraversare un momento di difficoltà. Prevediamo un incremento delle richieste d'aiuto e di sostegno e continueremo a collaborare con la chiesa cattolica per fornire ascolto e assistenza".Il Centro Ecumenico di Ascolto di Pinerolo apre la porta a chiunque si trovi in difficoltà economica e non solo, offrendo un'opportunità di esporre i propri problemi e di avere un'accoglienza, un ascolto e un aiuto fraterno.Il Centro si trova in via del Pino 61, a Pinerolo.Sito web www.centroecumenicoascolto.org.
La Tavola Valdese ha stanziato 8 milioni di euro dell'Otto per Mille delle chiese valdesi e metodiste, per far fronte alle innumerevoli difficoltà che bisognerà affrontare, superata l'emergenza sanitaria del coronavirus. 50mila euro saranno stanziati per il Centro Ecumenico d'Ascolto di Pinerolo, una realtà presente da 30 anni, gestita dalla Caritas Diocesana e dalla Chiesa Valdese di Pinerolo, che ha cerca di affrontare il problema delle povertà cittadine in modo unitario e coordinato. Abbiamo intervistato il pastore Gianni Genre, della chiesa valdese di Pinerolo, che spiega: "Passata l'emergenza più acuta per il coronavirus, ora dovremo affrontare una situazione di grande crisi economica, con le macerie che ne conseguono. Questo investimento ci darà la possibilità di rispondere in modo più struturato alle difficoltà a a cui dovremo far fronte nei prossimi mesi. Il Centro Ecumenico d'Ascolto segue circa 300 nuclei familiari, sia single che famiglie con figli, in buona parte italiani, pinerolesi che si trovano ad attraversare un momento di difficoltà. Prevediamo un incremento delle richieste d'aiuto e di sostegno e continueremo a collaborare con la chiesa cattolica per fornire ascolto e assistenza".Il Centro Ecumenico di Ascolto di Pinerolo apre la porta a chiunque si trovi in difficoltà economica e non solo, offrendo un'opportunità di esporre i propri problemi e di avere un'accoglienza, un ascolto e un aiuto fraterno.Il Centro si trova in via del Pino 61, a Pinerolo.Sito web www.centroecumenicoascolto.org.
Sabina BaralAlberto Corsani"Credenti in bilico"La fede di fronte alla fratture dell'esistenzaClaudiana Editricewww.claudiana.itSabina Baral e Alberto Corsani – in dialogo con Massimo Recalcati, Bruno Forte, Bruna Peyrot, Stefano Levi Della Torre, Eraldo Affinati, Vivian Lamarque, Michel Kocher, Elisabetta Ribet e Gianni Genre – raccontano di una fede che, oggi, mostra una certa esitazione a palesarsi, aggrappandosi a dettagli e piccole cose, per tentare egualmente il salto verso il «progetto più grande che Dio ha per noi».«Perché balbettiamo quando si tratta di spiegare al nostro vicino di casa in cosa consiste la nostra fede? Perché ci sentiamo orgogliosi della nostra chiesa e del suo agire sociale, ma al contempo siamo titubanti nel dire che a muoverci è l'Evangelo? Nella Bibbia leggiamo che la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono: ma come dire, oggi, che quanto non si vede ha per noi credenti un significato? La bellezza della fede è che non dà risposte immediate, fornisce però un senso alla nostra vita. Oggi la ritroviamo nei dettagli, negli interstizi, nelle lacune, negli spiragli. Con l'aiuto di alcuni interlocutori, in queste pagine abbiamo cercato lo slancio per ripartire da qui senza rassegnazione e guardare al di là di un presente ripiegato su se stesso».Sabina Baral, responsabile della segreteria del moderatore della Tavola valdese, è coautrice di La Parola e le pratiche. Donne protestanti e femminismi (Claudiana 2007) e, con Alberto Corsani, di Di' al tuo prossimo che non è solo (Claudiana 2013).Alberto Corsani, direttore del settimanale “Riforma”, ha pubblicato Il libro che affiora. Suggestioni dal cinema di Ingmar Bergman (Seb27, 2008) e Il Vangelo secondo Robert Bresson. Il cinema come ricerca spirituale (Claudiana 2011).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
“Verso il Natale… una Parola, due voci” è il titolo del ciclo di incontri che il pastore valdese Gianni Genre e don Paolo Squizzato, della Diocesi cattolica di Pinerolo, propongono in queste settimane che precedono il Natale.I primi due appuntamenti si sono svolti con un buon successo di pubblico, ne restano ancora due di cui approfittare: martedì 10 dicembre si parlerà di “La visita dei Magi. (Matteo 2, 1-12). La grazia dell’inquietudine.” Mercoledì 18 dicembre di “La strage degli innocenti (Matteo 2, 13-19). Storia di un mito di drammatica attualità”.Ne parliamo con il pastore valdese Gianni Genre
“Verso il Natale… una Parola, due voci” è il titolo del ciclo di incontri che il pastore valdese Gianni Genre e don Paolo Squizzato, della Diocesi cattolica di Pinerolo, propongono in queste settimane che precedono il Natale.I primi due appuntamenti si sono svolti con un buon successo di pubblico, ne restano ancora due di cui approfittare: martedì 10 dicembre si parlerà di “La visita dei Magi. (Matteo 2, 1-12). La grazia dell'inquietudine.” Mercoledì 18 dicembre di “La strage degli innocenti (Matteo 2, 13-19). Storia di un mito di drammatica attualità”.Ne parliamo con il pastore valdese Gianni Genre
La chiesa valdese di Pinerolo e la Diocesi cattolica organizzano "Discorsi a tavola". Momenti conviviali, in vari ristoranti e trattorie del pinerolese, in cui cogliere l'occasione per approfondire tematiche di grande attualità.Incontri vietati per chi ha assolute certezze e seguono fondamentalismi di ogni sorta e orientamento.Curano gli incontri il pastore valdese Gianni Genre e don Paolo Scquizzato, della Diocesi di Pinerolo. Il titolo vuol essere un ricordo dei "discorsi a tavola" che Martin Lutero era solito tenere con amici, simpatizzanti, studenti, persone bisognose o influenti. Il calendario prevede: - 24 ottobre, al Gran Truc di Pramollo: "Come si è arrivati ad un cristianesimo listato a lutto"- 28 novembre, alla Coustera di Luserna San Giovanni: "Tolleranza, dialogo, rispetto. Gli inganni della relazione"- 30 gennaio all'Orso di Prarostino: "Il Dio inutile. Contro il Dio tappabuchi"- 27 febbraio, al Monte Brun di Garzigliana: "L'amore diverso. LGBT e il male dell'intransigenza"- 26 marzo, a Pinareul Arios del Talucco di Pinerolo: "Cosa significa il diritto a perseguire la felicità di cui parla la Dichiarazione d'indipendenza americana?"Prenotazione obbligatoria a info@sddsilenzio.orgIntervista con Gianni Genre e don Paolo Scquizzato
La chiesa valdese di Pinerolo e la Diocesi cattolica organizzano "Discorsi a tavola". Momenti conviviali, in vari ristoranti e trattorie del pinerolese, in cui cogliere l'occasione per approfondire tematiche di grande attualità.Incontri vietati per chi ha assolute certezze e seguono fondamentalismi di ogni sorta e orientamento.Curano gli incontri il pastore valdese Gianni Genre e don Paolo Scquizzato, della Diocesi di Pinerolo. Il titolo vuol essere un ricordo dei "discorsi a tavola" che Martin Lutero era solito tenere con amici, simpatizzanti, studenti, persone bisognose o influenti. Il calendario prevede: - 24 ottobre, al Gran Truc di Pramollo: "Come si è arrivati ad un cristianesimo listato a lutto"- 28 novembre, alla Coustera di Luserna San Giovanni: "Tolleranza, dialogo, rispetto. Gli inganni della relazione"- 30 gennaio all'Orso di Prarostino: "Il Dio inutile. Contro il Dio tappabuchi"- 27 febbraio, al Monte Brun di Garzigliana: "L'amore diverso. LGBT e il male dell'intransigenza"- 26 marzo, a Pinareul Arios del Talucco di Pinerolo: "Cosa significa il diritto a perseguire la felicità di cui parla la Dichiarazione d'indipendenza americana?"Prenotazione obbligatoria a info@sddsilenzio.orgIntervista con Gianni Genre e don Paolo Scquizzato
24 La folla, dunque, quando ebbe visto che Gesù non era là e che non vi erano i suoi discepoli, montò in quelle barche, e andò a Capernaum in cerca di Gesù. 25 Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei giunto qui?» 26 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. 27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà; poiché su di lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio sigillo». 28 Essi dunque gli dissero: «Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?» 29 Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 30 Allora essi gli dissero: «Quale segno miracoloso fai, dunque, perché lo vediamo e ti crediamo? Che operi? 31 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto:"Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"».32 Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. 33 Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo».34 Essi quindi gli dissero: «Signore, dacci sempre di questo pane».35 Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete.
24 La folla, dunque, quando ebbe visto che Gesù non era là e che non vi erano i suoi discepoli, montò in quelle barche, e andò a Capernaum in cerca di Gesù. 25 Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei giunto qui?» 26 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che voi mi cercate, non perché avete visto dei segni miracolosi, ma perché avete mangiato dei pani e siete stati saziati. 27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà; poiché su di lui il Padre, cioè Dio, ha apposto il proprio sigillo». 28 Essi dunque gli dissero: «Che dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?» 29 Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». 30 Allora essi gli dissero: «Quale segno miracoloso fai, dunque, perché lo vediamo e ti crediamo? Che operi? 31 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come è scritto:"Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"».32 Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico che non Mosè vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi dà il vero pane che viene dal cielo. 33 Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo».34 Essi quindi gli dissero: «Signore, dacci sempre di questo pane».35 Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete.
1 Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici[, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua; 4 perché un angelo scendeva nella vasca e metteva l'acqua in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che l'acqua era stata agitata era guarito di qualunque malattia fosse colpito].5 Là c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» 7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 In quell'istante quell'uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.10 Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all'uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"». 12 Essi gli domandarono: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina?"» 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c'era molta gente. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». 15 L'uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che l'aveva guarito era Gesù. 16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo; perché faceva quelle cose di sabato.
1 Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici[, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua; 4 perché un angelo scendeva nella vasca e metteva l'acqua in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che l'acqua era stata agitata era guarito di qualunque malattia fosse colpito].5 Là c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» 7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 In quell'istante quell'uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.10 Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all'uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"». 12 Essi gli domandarono: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina?"» 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c'era molta gente. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». 15 L'uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che l'aveva guarito era Gesù. 16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo; perché faceva quelle cose di sabato.
Due incontri ecumenici di approfondimento intorno alla Pasqua proposti dal pastore Gianni Genre e da don Paolo Scquizzato, della chiesa cattolica.Il titolo degli incontri è "Una parola, due voci". Una ricerca di spiritualità che esce dalle mura dei templi o delle chiese, per entrare in una dimensione più "laica" e culturale.Gli incontri si svolgeranno infatti al Circolo dei Lettori in via Duomo 1, a Pinerolo, alle 18,30 di mercoledì 10 aprile e martedì 16 aprile.I testi scelti fanno riferimento al sacrificio (non compiuto) di Isacco "il sacrificio sospeso" e alla "lavanda dei piedi" di Gesù.
Due incontri ecumenici di approfondimento intorno alla Pasqua proposti dal pastore Gianni Genre e da don Paolo Scquizzato, della chiesa cattolica.Il titolo degli incontri è "Una parola, due voci". Una ricerca di spiritualità che esce dalle mura dei templi o delle chiese, per entrare in una dimensione più "laica" e culturale.Gli incontri si svolgeranno infatti al Circolo dei Lettori in via Duomo 1, a Pinerolo, alle 18,30 di mercoledì 10 aprile e martedì 16 aprile.I testi scelti fanno riferimento al sacrificio (non compiuto) di Isacco "il sacrificio sospeso" e alla "lavanda dei piedi" di Gesù.
Con Paolo Schirru, membro della chiesa valdese di Torino, parliamo del GEP, Gruppo Escursionisti Protestantil GEP propone una serie di facili escursioni, da questa primavera al prossimo mese di settembre, per condividere la riflessione intorno al creato. Si tratta di 6 passeggiate in montagna con brevi soste di lettura biblica durante il percorso, pranzo condiviso e preghiera in cima alla montagna.Il calendario delle prossime uscite prevede: - sabato 6 aprile RIFUGIO INVINCIBILI (Villar Pellice)- sabato 11 maggio RIFUGIO AMPRIMO E TOESCA (S. Giorio Susa)- sabato 8 giugno LAGO BLU (Saint Jacques Val d'Ayas - Aosta)- sabato 6 luglio RIFUGIO ORESTES HUTTE (Val di Gressoney - Aosta)- sabato 7 settembre RIFUGIO FONTE MURA (Coazze)Con il pastore Gianni Genre della chiesa valdese di Pinerolo parliamo invece dell'appuntamento di venerdì 15 marzo a Cuneo, per la VXII Giornata del dialogo cristiano-islamico.
Con Paolo Schirru, membro della chiesa valdese di Torino, parliamo del GEP, Gruppo Escursionisti Protestantil GEP propone una serie di facili escursioni, da questa primavera al prossimo mese di settembre, per condividere la riflessione intorno al creato. Si tratta di 6 passeggiate in montagna con brevi soste di lettura biblica durante il percorso, pranzo condiviso e preghiera in cima alla montagna.Il calendario delle prossime uscite prevede: - sabato 6 aprile RIFUGIO INVINCIBILI (Villar Pellice)- sabato 11 maggio RIFUGIO AMPRIMO E TOESCA (S. Giorio Susa)- sabato 8 giugno LAGO BLU (Saint Jacques Val d’Ayas - Aosta)- sabato 6 luglio RIFUGIO ORESTES HUTTE (Val di Gressoney - Aosta)- sabato 7 settembre RIFUGIO FONTE MURA (Coazze)Con il pastore Gianni Genre della chiesa valdese di Pinerolo parliamo invece dell'appuntamento di venerdì 15 marzo a Cuneo, per la VXII Giornata del dialogo cristiano-islamico.
Con il pastore Gianni Genre parliamo di alcuni appuntamenti che riguarderanno la comunità di Pinerolo nei prossimi giorni e settimane.In ordine cronologico partiamo con il concerto di venerdì 16 novembre sul tema “100 anni dopo… ricordi di guerra”. Partecipano il gruppo vocale Musikà, il coro Voci della Foresta di Dolmezzo (Udine) e il coro Bric Boucie gruppo Ana di Pinerolo. La colletta raccolta sarà devoluta in beneficenza.Domenica 18 novembre il gruppo dell'Amicizia islamo-cristiana propone un incontro dal titolo Fedi e perdono, alle ore 15,30, nei locali del Circolo dei lettori di Pinerolo. Si tratta di un confronto sul tema del perdono all'interno del cristianesimo, dell'islam e della società civile. Partecipano il vescovo di Pinerolo, Monsignor Derio Olivero, il pastore Gianni Genre, il portavoce dell'Associazione islamica delle Alpi di Torino, Brahim Baya e il Senatore Elvio Fassone.Proseguono anche gli incontri sul tema della morte organizzati alla sala conferenze della casa dell'anziano di Pinerolo. Nell'appuntamento di venerdì 23 si parlerà del tema "Cure palliative e Biotestamento”. Ricordiamo inoltre gli incontri di studio biblico organizzati mensilmente con la comunità di San Secondo. E infine il pastore Genre ci ricorda una serata, il 6 dicembre, organizzata in collaborazione con il gruppo di Auto Mutuo Aiuto di Pinerolo, dedicata a genitori che hanno vissuto il dramma della perdita di un figlio.
Con il pastore Gianni Genre parliamo di alcuni appuntamenti che riguarderanno la comunità di Pinerolo nei prossimi giorni e settimane.In ordine cronologico partiamo con il concerto di venerdì 16 novembre sul tema “100 anni dopo… ricordi di guerra”. Partecipano il gruppo vocale Musikà, il coro Voci della Foresta di Dolmezzo (Udine) e il coro Bric Boucie gruppo Ana di Pinerolo. La colletta raccolta sarà devoluta in beneficenza.Domenica 18 novembre il gruppo dell’Amicizia islamo-cristiana propone un incontro dal titolo Fedi e perdono, alle ore 15,30, nei locali del Circolo dei lettori di Pinerolo. Si tratta di un confronto sul tema del perdono all’interno del cristianesimo, dell’islam e della società civile. Partecipano il vescovo di Pinerolo, Monsignor Derio Olivero, il pastore Gianni Genre, il portavoce dell’Associazione islamica delle Alpi di Torino, Brahim Baya e il Senatore Elvio Fassone.Proseguono anche gli incontri sul tema della morte organizzati alla sala conferenze della casa dell'anziano di Pinerolo. Nell'appuntamento di venerdì 23 si parlerà del tema "Cure palliative e Biotestamento”. Ricordiamo inoltre gli incontri di studio biblico organizzati mensilmente con la comunità di San Secondo. E infine il pastore Genre ci ricorda una serata, il 6 dicembre, organizzata in collaborazione con il gruppo di Auto Mutuo Aiuto di Pinerolo, dedicata a genitori che hanno vissuto il dramma della perdita di un figlio.
1 Il piccolo Samuele serviva il SIGNORE sotto gli occhi di Eli. La parola del SIGNORE era rara a quei tempi, e le visioni non erano frequenti. 2 In quel medesimo tempo, Eli, la cui vista cominciava a intorbidarsi e non gli consentiva di vedere, se ne stava un giorno coricato nel suo luogo consueto; 3 la lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del SIGNORE dove si trovava l'arca di Dio. 4 Il SIGNORE chiamò Samuele, il quale rispose: «Eccomi!» 5 Poi corse da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Eli rispose: «Io non ti ho chiamato, torna a coricarti». Ed egli andò a coricarsi.6 Il SIGNORE chiamò Samuele di nuovo. Samuele si alzò, andò da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Egli rispose: «Figlio mio, io non ti ho chiamato; torna a coricarti». 7 Ora Samuele non conosceva ancora il SIGNORE e la parola del SIGNORE non gli era ancora stata rivelata.8 Il SIGNORE chiamò di nuovo Samuele, per la terza volta. Ed egli si alzò, andò da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Allora Eli comprese che il SIGNORE chiamava il bambino. 9 Ed Eli disse a Samuele: «Va' a coricarti; e, se sarai chiamato ancora, dirai: "Parla, SIGNORE, poiché il tuo servo ascolta"». Samuele andò dunque a coricarsi al suo posto.10 Il SIGNORE venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!» E Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta». 11 Allora il SIGNORE disse a Samuele: «Ecco, io sto per fare in Israele una cosa tale che chi la udrà ne avrà intronati tutt'e due gli orecchi. 12 In quel giorno io compirò contro Eli, dal principio fino alla fine, tutto ciò che ho detto circa la sua casa. 13 Gli ho predetto che avrei esercitato i miei giudizi sulla sua casa per sempre, a causa dell'iniquità che egli ben conosce, poiché i suoi figli hanno attirato su di sé la maledizione ed egli non li ha sgridati. 14 Perciò io giuro alla casa di Eli che l'iniquità della casa di Eli non sarà mai espiata né con sacrifici né con oblazioni».15 Samuele rimase coricato fino alla mattina, poi aprì le porte della casa del SIGNORE. Egli temeva di raccontare a Eli la visione. 16 Ma Eli chiamò Samuele e disse: «Samuele, figlio mio!» Egli rispose: «Eccomi». 17 Ed Eli: «Qual è la parola che egli ti ha detto? Ti prego, non me la nascondere! Dio ti tratti con il massimo rigore, se mi nascondi qualcosa di tutto quello che egli ti ha detto». 18 Samuele allora gli raccontò tutto, senza nascondergli nulla. Allora Eli disse: «Egli è il SIGNORE: faccia quello che gli parrà bene».19 Samuele intanto cresceva e il SIGNORE era con lui e non lasciò andare a vuoto nessuna delle sue parole. 20 Tutto Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, riconobbe che Samuele era stabilito come profeta del SIGNORE. 21 Il SIGNORE continuò ad apparire a Silo, poiché a Silo il SIGNORE si rivelava a Samuele mediante la sua parola.
1 Il piccolo Samuele serviva il SIGNORE sotto gli occhi di Eli. La parola del SIGNORE era rara a quei tempi, e le visioni non erano frequenti. 2 In quel medesimo tempo, Eli, la cui vista cominciava a intorbidarsi e non gli consentiva di vedere, se ne stava un giorno coricato nel suo luogo consueto; 3 la lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del SIGNORE dove si trovava l'arca di Dio. 4 Il SIGNORE chiamò Samuele, il quale rispose: «Eccomi!» 5 Poi corse da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Eli rispose: «Io non ti ho chiamato, torna a coricarti». Ed egli andò a coricarsi.6 Il SIGNORE chiamò Samuele di nuovo. Samuele si alzò, andò da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Egli rispose: «Figlio mio, io non ti ho chiamato; torna a coricarti». 7 Ora Samuele non conosceva ancora il SIGNORE e la parola del SIGNORE non gli era ancora stata rivelata.8 Il SIGNORE chiamò di nuovo Samuele, per la terza volta. Ed egli si alzò, andò da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Allora Eli comprese che il SIGNORE chiamava il bambino. 9 Ed Eli disse a Samuele: «Va' a coricarti; e, se sarai chiamato ancora, dirai: "Parla, SIGNORE, poiché il tuo servo ascolta"». Samuele andò dunque a coricarsi al suo posto.10 Il SIGNORE venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!» E Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta». 11 Allora il SIGNORE disse a Samuele: «Ecco, io sto per fare in Israele una cosa tale che chi la udrà ne avrà intronati tutt'e due gli orecchi. 12 In quel giorno io compirò contro Eli, dal principio fino alla fine, tutto ciò che ho detto circa la sua casa. 13 Gli ho predetto che avrei esercitato i miei giudizi sulla sua casa per sempre, a causa dell'iniquità che egli ben conosce, poiché i suoi figli hanno attirato su di sé la maledizione ed egli non li ha sgridati. 14 Perciò io giuro alla casa di Eli che l'iniquità della casa di Eli non sarà mai espiata né con sacrifici né con oblazioni».15 Samuele rimase coricato fino alla mattina, poi aprì le porte della casa del SIGNORE. Egli temeva di raccontare a Eli la visione. 16 Ma Eli chiamò Samuele e disse: «Samuele, figlio mio!» Egli rispose: «Eccomi». 17 Ed Eli: «Qual è la parola che egli ti ha detto? Ti prego, non me la nascondere! Dio ti tratti con il massimo rigore, se mi nascondi qualcosa di tutto quello che egli ti ha detto». 18 Samuele allora gli raccontò tutto, senza nascondergli nulla. Allora Eli disse: «Egli è il SIGNORE: faccia quello che gli parrà bene».19 Samuele intanto cresceva e il SIGNORE era con lui e non lasciò andare a vuoto nessuna delle sue parole. 20 Tutto Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, riconobbe che Samuele era stabilito come profeta del SIGNORE. 21 Il SIGNORE continuò ad apparire a Silo, poiché a Silo il SIGNORE si rivelava a Samuele mediante la sua parola.
1 Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, 2 ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo. 3 Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell'alto dei cieli, 4 divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato. 5 Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato? E ancora: Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio? 6 Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: Lo adorino tutti gli angeli di Dio. 7 Mentre degli angeli dice: Egli fa i suoi angeli simili al vento, e i suoi ministri come fiamma di fuoco, 8 al Figlio invece dice: Il tuo trono, Dio, sta nei secoli dei secoli; Lo scettro del tuo regno è scettro di equità; 9 hai amato la giustizia e odiato l'iniquità,perciò Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato con olio di esultanza, a preferenza dei tuoi compagni.
1 Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, 2 ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo. 3 Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell'alto dei cieli, 4 divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato. 5 Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato? E ancora: Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio? 6 Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: Lo adorino tutti gli angeli di Dio. 7 Mentre degli angeli dice: Egli fa i suoi angeli simili al vento, e i suoi ministri come fiamma di fuoco, 8 al Figlio invece dice: Il tuo trono, Dio, sta nei secoli dei secoli; Lo scettro del tuo regno è scettro di equità; 9 hai amato la giustizia e odiato l'iniquità,perciò Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato con olio di esultanza, a preferenza dei tuoi compagni.
32 Mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: 33«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, 34lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà». 35Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». 37Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». 38Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». 39Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. 40Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».41Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. 42Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. 43Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, 44e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. 45Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
32 Mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: 33«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, 34lo derideranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà». 35Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». 37Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». 38Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». 39Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. 40Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».41Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. 42Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. 43Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, 44e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. 45Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Musica al Tempio per Natale: concerto del duo Dinara Segizbayeva e Anastasiia Stovbyr.Il pastore Gianni Genre aprirà il pomeriggio con una breve meditazione natalizia. Il concerto sarà alle ore 17 nel tempio valdese, in via Diaz.
Musica al Tempio per Natale: concerto del duo Dinara Segizbayeva e Anastasiia Stovbyr.Il pastore Gianni Genre aprirà il pomeriggio con una breve meditazione natalizia. Il concerto sarà alle ore 17 nel tempio valdese, in via Diaz.
Ecclesiaste 11:7-87 La luce è dolce, ed è cosa piacevole agli occhi vedere il sole. 8 Se dunque un uomo vive molti anni, si rallegri tutti questi anni e pensi ai giorni delle tenebre, che saranno molti; tutto quello che avverrà è vanità.Ecclesiaste 12:1-31 Rallègrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio! 2 Bandisci dal tuo cuore la tristezza, e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l'aurora sono vanità. 3 Ma ricòrdati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: «Io non ci ho più alcun piacere»
Ecclesiaste 11:7-87 La luce è dolce, ed è cosa piacevole agli occhi vedere il sole. 8 Se dunque un uomo vive molti anni, si rallegri tutti questi anni e pensi ai giorni delle tenebre, che saranno molti; tutto quello che avverrà è vanità.Ecclesiaste 12:1-31 Rallègrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio! 2 Bandisci dal tuo cuore la tristezza, e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l'aurora sono vanità. 3 Ma ricòrdati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: «Io non ci ho più alcun piacere»
Ecclesiaste 11:1-61 Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai. 2 Fanne parte a sette, e anche a otto, perché tu non sai che male può avvenire sulla terra. 3 Quando le nuvole sono piene di pioggia, la riversano sulla terra; e se un albero cade verso il sud o verso il nord, dove cade, là rimane. 4 Chi bada al vento non seminerà; chi guarda alle nuvole non mieterà. 5 Come tu non conosci la via del vento, né come si formino le ossa in seno alla donna incinta, così non conosci l'opera di Dio, che fa tutto. 6 Fin dal mattino semina la tua semenza e la sera non dar posa alle tue mani; poiché tu non sai quale dei due lavori riuscirà meglio: se questo o quello, o se ambedue saranno ugualmente buoni.
Ecclesiaste 11:1-61 Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai. 2 Fanne parte a sette, e anche a otto, perché tu non sai che male può avvenire sulla terra. 3 Quando le nuvole sono piene di pioggia, la riversano sulla terra; e se un albero cade verso il sud o verso il nord, dove cade, là rimane. 4 Chi bada al vento non seminerà; chi guarda alle nuvole non mieterà. 5 Come tu non conosci la via del vento, né come si formino le ossa in seno alla donna incinta, così non conosci l'opera di Dio, che fa tutto. 6 Fin dal mattino semina la tua semenza e la sera non dar posa alle tue mani; poiché tu non sai quale dei due lavori riuscirà meglio: se questo o quello, o se ambedue saranno ugualmente buoni.
Ecclesiaste 1:1-181 Parole dell'Ecclesiaste, figlio di Davide, re di Gerusalemme.2 Vanità delle vanità, dice l'Ecclesiaste, vanità delle vanità, tutto è vanità.3 Che profitto ha l'uomo di tutta la fatica che sostiene sotto il sole? 4 Una generazione se ne va, un'altra viene, e la terra sussiste per sempre. 5 Anche il sole sorge, poi tramonta, e si affretta verso il luogo da cui sorgerà di nuovo. 6 Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione; va girando, girando continuamente, per ricominciare gli stessi giri. 7 Tutti i fiumi corrono al mare, eppure il mare non si riempie; al luogo dove i fiumi si dirigono, continuano a dirigersi sempre. 8 Ogni cosa è in travaglio, più di quanto l'uomo possa dire; l'occhio non si sazia mai di vedere e l'orecchio non è mai stanco di udire. 9 Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà; non c'è nulla di nuovo sotto il sole. 10 C'è forse qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questo è nuovo?» Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto. 11 Non rimane memoria delle cose d'altri tempi; così di quanto succederà in seguito non rimarrà memoria fra quelli che verranno più tardi.Vanità della saggezza umana12 Io, l'Ecclesiaste, sono stato re d'Israele a Gerusalemme, 13 e ho applicato il cuore a cercare e a investigare con saggezza tutto ciò che si fa sotto il cielo: occupazione penosa, che Dio ha data ai figli degli uomini perché vi si affatichino. 14 Io ho visto tutto ciò che si fa sotto il sole: ed ecco tutto è vanità, è un correre dietro al vento. 15 Ciò che è storto non può essere raddrizzato, ciò che manca non può essere contato. 16 Io ho detto, parlando in cuor mio: «Ecco io ho acquistato maggiore saggezza di tutti quelli che hanno regnato prima di me a Gerusalemme; sì, il mio cuore ha posseduto molta saggezza e molta scienza». 17 Ho applicato il cuore a conoscere la saggezza, e a conoscere la follia e la stoltezza; ho riconosciuto che anche questo è un correre dietro al vento. 18 Infatti, dov'è molta saggezza c'è molto affanno, e chi accresce la sua scienza accresce il suo dolore.
Ecclesiaste 3:1-151 Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: 2 un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato, 3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire; 4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare, 5 un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; 6 un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttar via, 7 un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare; 8 un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.9 Che profitto trae dalla sua fatica colui che lavora? 10 Io ho visto le occupazioni che Dio dà agli uomini perché vi si affatichino. 11 Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità, sebbene l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta. 12 Io ho riconosciuto che non c'è nulla di meglio per loro del rallegrarsi e del procurarsi del benessere durante la loro vita, 13 ma che se uno mangia, beve e gode del benessere in mezzo a tutto il suo lavoro, è un dono di Dio. 14 Io ho riconosciuto che tutto quel che Dio fa è per sempre; niente c'è da aggiungervi, niente da togliervi; e che Dio fa così perché gli uomini lo temano. 15 Ciò che è, è già stato prima, e ciò che sarà è già stato, e Dio riconduce ciò ch'è passato.
Ecclesiaste 3:1-151 Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: 2 un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato, 3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire; 4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare, 5 un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci; 6 un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttar via, 7 un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare; 8 un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.9 Che profitto trae dalla sua fatica colui che lavora? 10 Io ho visto le occupazioni che Dio dà agli uomini perché vi si affatichino. 11 Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo: egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità, sebbene l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta. 12 Io ho riconosciuto che non c'è nulla di meglio per loro del rallegrarsi e del procurarsi del benessere durante la loro vita, 13 ma che se uno mangia, beve e gode del benessere in mezzo a tutto il suo lavoro, è un dono di Dio. 14 Io ho riconosciuto che tutto quel che Dio fa è per sempre; niente c'è da aggiungervi, niente da togliervi; e che Dio fa così perché gli uomini lo temano. 15 Ciò che è, è già stato prima, e ciò che sarà è già stato, e Dio riconduce ciò ch'è passato.
Ecclesiaste 1:1-181 Parole dell'Ecclesiaste, figlio di Davide, re di Gerusalemme.2 Vanità delle vanità, dice l'Ecclesiaste, vanità delle vanità, tutto è vanità.3 Che profitto ha l'uomo di tutta la fatica che sostiene sotto il sole? 4 Una generazione se ne va, un'altra viene, e la terra sussiste per sempre. 5 Anche il sole sorge, poi tramonta, e si affretta verso il luogo da cui sorgerà di nuovo. 6 Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione; va girando, girando continuamente, per ricominciare gli stessi giri. 7 Tutti i fiumi corrono al mare, eppure il mare non si riempie; al luogo dove i fiumi si dirigono, continuano a dirigersi sempre. 8 Ogni cosa è in travaglio, più di quanto l'uomo possa dire; l'occhio non si sazia mai di vedere e l'orecchio non è mai stanco di udire. 9 Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà; non c'è nulla di nuovo sotto il sole. 10 C'è forse qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questo è nuovo?» Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto. 11 Non rimane memoria delle cose d'altri tempi; così di quanto succederà in seguito non rimarrà memoria fra quelli che verranno più tardi.Vanità della saggezza umana12 Io, l'Ecclesiaste, sono stato re d'Israele a Gerusalemme, 13 e ho applicato il cuore a cercare e a investigare con saggezza tutto ciò che si fa sotto il cielo: occupazione penosa, che Dio ha data ai figli degli uomini perché vi si affatichino. 14 Io ho visto tutto ciò che si fa sotto il sole: ed ecco tutto è vanità, è un correre dietro al vento. 15 Ciò che è storto non può essere raddrizzato, ciò che manca non può essere contato. 16 Io ho detto, parlando in cuor mio: «Ecco io ho acquistato maggiore saggezza di tutti quelli che hanno regnato prima di me a Gerusalemme; sì, il mio cuore ha posseduto molta saggezza e molta scienza». 17 Ho applicato il cuore a conoscere la saggezza, e a conoscere la follia e la stoltezza; ho riconosciuto che anche questo è un correre dietro al vento. 18 Infatti, dov'è molta saggezza c'è molto affanno, e chi accresce la sua scienza accresce il suo dolore.
Proverbi 1:7-97 Il timore del SIGNORE è il principio della scienza;gli stolti disprezzano la saggezza e l'istruzione.8 Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padree non rifiutare l'insegnamento di tua madre;9 poiché saranno un fregio di grazia sul tuo capoe monili al tuo collo.Proverbi 3:1-81 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento,e il tuo cuore custodisca i miei comandamenti,2 perché ti procureranno lunghi giorni,anni di vita e di prosperità.3 Bontà e verità non ti abbandonino;legatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore;4 troverai così grazia e buon sensoagli occhi di Dio e degli uomini.5 Confida nel SIGNORE con tutto il cuoree non ti appoggiare sul tuo discernimento.6 Riconoscilo in tutte le tue vieed egli appianerà i tuoi sentieri.7 Non ti stimare saggio da te stesso;temi il SIGNORE e allontanati dal male;8 questo sarà la salute del tuo corpoe un refrigerio alle tue ossa.
Proverbi 1:7-97 Il timore del SIGNORE è il principio della scienza;gli stolti disprezzano la saggezza e l'istruzione.8 Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padree non rifiutare l'insegnamento di tua madre;9 poiché saranno un fregio di grazia sul tuo capoe monili al tuo collo.Proverbi 3:1-81 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento,e il tuo cuore custodisca i miei comandamenti,2 perché ti procureranno lunghi giorni,anni di vita e di prosperità.3 Bontà e verità non ti abbandonino;legatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore;4 troverai così grazia e buon sensoagli occhi di Dio e degli uomini.5 Confida nel SIGNORE con tutto il cuoree non ti appoggiare sul tuo discernimento.6 Riconoscilo in tutte le tue vieed egli appianerà i tuoi sentieri.7 Non ti stimare saggio da te stesso;temi il SIGNORE e allontanati dal male;8 questo sarà la salute del tuo corpoe un refrigerio alle tue ossa.
Vi presentiamo la Relazione dell'Ambiente in Piemonte 2016 da parte di ARPA Piemonte che l'ha presentata questa mattina con il direttore Angelo Robotto. Poi continueremo il discorso sull'allargamento del centro culturale islamico. Dopo aver sentito la comunità musulmana, saremo con Gianni Genre, pastore protestante a Pinerolo, Piergiorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo e Luca Salvai, il sindaco di Città di Pinerolo.
Culto per i 500 anni della riforma protestante - Pinerolo 14 maggio 2017. Liturgia a cura di Erika Tomassone, Claudio Pasquet e Gianni Genre. Lettrice Paola Schellembaum. Organista Vjera Sostarec.
Culto per i 500 anni della riforma protestante - Pinerolo 14 maggio 2017. Liturgia a cura di Erika Tomassone, Claudio Pasquet e Gianni Genre. Lettrice Paola Schellembaum. Organista Vjera Sostarec.
Domenica 22 gennaio si proporrà a PInerolo una una visita culturale ecumenica, gratuita, alle diverse realtà religiose della città: tempio Valdese, Chiesa Ortodossa di Santo Stefano il Grande e Duomo di San Donato.Una visita per incontrare tre “modi” di raccontare la fede.Il ritrovo è fissato alle ore 15 davanti al tempio valdese in Via Diaz, la conclusione in Duomo con la Messa celebrata dal vescovo mons. Debernardi e predicazione del pastore Gianni Genre, con la partecipazione del Coro del Duomo e della corale valdese di Pinerolo.Silvia Richiardone, dell'Ufficio per la Pastorale del Turismo ci parla dell'iniziativa.
Domenica 22 gennaio si proporrà a PInerolo una una visita culturale ecumenica, gratuita, alle diverse realtà religiose della città: tempio Valdese, Chiesa Ortodossa di Santo Stefano il Grande e Duomo di San Donato.Una visita per incontrare tre “modi” di raccontare la fede.Il ritrovo è fissato alle ore 15 davanti al tempio valdese in Via Diaz, la conclusione in Duomo con la Messa celebrata dal vescovo mons. Debernardi e predicazione del pastore Gianni Genre, con la partecipazione del Coro del Duomo e della corale valdese di Pinerolo.Silvia Richiardone, dell'Ufficio per la Pastorale del Turismo ci parla dell'iniziativa.
Le chiese valdesi di San Secondo e di Pinerolo organizzano e propongono un ciclo di studi biblici dedicati ai 500 anni della Riforma Protestante. Appuntamento ogni secondo giovedì del mese alle 20,45 nei locali della chiesa valdese di Pinerolo, in via dei Mille.Gli incontri saranno guidati dai pastori valdesi Gianni Genre e Claudio Pasquet.
Le chiese valdesi di San Secondo e di Pinerolo organizzano e propongono un ciclo di studi biblici dedicati ai 500 anni della Riforma Protestante. Appuntamento ogni secondo giovedì del mese alle 20,45 nei locali della chiesa valdese di Pinerolo, in via dei Mille.Gli incontri saranno guidati dai pastori valdesi Gianni Genre e Claudio Pasquet.
Luca 16, V.V. 19-3119 «C'era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente; 20 e c'era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri, 21 e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri. 22 Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. 23 E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; 24 ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma". 25 Ma Abraamo disse: "Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. 26 Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi". 27 Ed egli disse: "Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento". 29 Abraamo disse: "Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli". 30 Ed egli: "No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno". 31 Abraamo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita"».
Luca 16, V.V. 19-3119 «C'era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e di bisso, e ogni giorno si divertiva splendidamente; 20 e c'era un mendicante, chiamato Lazzaro, che stava alla porta di lui, pieno di ulceri, 21 e bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; e perfino i cani venivano a leccargli le ulceri. 22 Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. 23 E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; 24 ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma". 25 Ma Abraamo disse: "Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. 26 Oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi". 27 Ed egli disse: "Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, 28 perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, e non vengano anche loro in questo luogo di tormento". 29 Abraamo disse: "Hanno Mosè e i profeti; ascoltino quelli". 30 Ed egli: "No, padre Abraamo; ma se qualcuno dai morti va a loro, si ravvedranno". 31 Abraamo rispose: "Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita"».
Giovanni 5, V.V. 1-161 Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici[, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua; 4 perché un angelo scendeva nella vasca e metteva l'acqua in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che l'acqua era stata agitata era guarito di qualunque malattia fosse colpito].5 Là c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» 7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 In quell'istante quell'uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.10 Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all'uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"». 12 Essi gli domandarono: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina?"» 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c'era molta gente. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». 15 L'uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che l'aveva guarito era Gesù. 16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo; perché faceva quelle cose di sabato.
Giovanni 5, V.V. 1-161 Dopo queste cose ci fu una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c'è una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. 3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici[, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua; 4 perché un angelo scendeva nella vasca e metteva l'acqua in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che l'acqua era stata agitata era guarito di qualunque malattia fosse colpito].5 Là c'era un uomo che da trentotto anni era infermo. 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» 7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che, quando l'acqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me». 8 Gesù gli disse: «Àlzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». 9 In quell'istante quell'uomo fu guarito; e, preso il suo lettuccio, si mise a camminare.10 Quel giorno era un sabato; perciò i Giudei dissero all'uomo guarito: «È sabato, e non ti è permesso portare il tuo lettuccio». 11 Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"». 12 Essi gli domandarono: «Chi è l'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina?"» 13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, perché in quel luogo c'era molta gente. 14 Più tardi Gesù lo trovò nel tempio, e gli disse: «Ecco, tu sei guarito; non peccare più, ché non ti accada di peggio». 15 L'uomo se ne andò, e disse ai Giudei che colui che l'aveva guarito era Gesù. 16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesù e cercavano di ucciderlo; perché faceva quelle cose di sabato.
Isaia 30, V.V. 1-151 Guai, dice il SIGNORE, ai figli ribelliche formano dei disegni, ma senza di me,che contraggono alleanze, ma senza il mio Spirito,per accumulare peccato su peccato;2 che vanno giù in Egitto senza aver consultato la mia bocca,per rifugiarsi sotto la protezione del faraone,e cercare riparo all'ombra dell'Egitto!3 La protezione del faraone vi tornerà a confusione,e il riparo all'ombra dell'Egitto, a vergogna.4 I prìncipi di Giuda sono già a Soane i suoi ambasciatori sono già arrivati a Canes;5 ma tutti saranno delusi di un popolo che a nulla giova loro,che non reca aiuto né giovamento alcuno,ma è la loro infamia e la loro vergogna.6 È pronto il carico delle bestie per la regione meridionale;attraverso un paese di pericoli e angoscia,da cui vengono la leonessa e il leone,la vipera e il drago volante;essi portano le loro ricchezze sul dorso degli asinellie i loro tesori sulla gobba dei cammelli,a un popolo che non gioverà loro nulla.7 Poiché il soccorso dell'Egitto è un soffio, una vanità;per questo io chiamo quel paese: Gran rumore per nulla.Is 28:14-22; Gr 5:23-29; Sl 52:7; 62:9-118 Ora vieni e traccia queste cose in loro presenza sopra una tavola,e scrivile in un libro,perché rimangano per i giorni futuri,per sempre.9 Poiché questo è un popolo ribelle,sono figli bugiardi,figli che non vogliono ascoltare la legge del SIGNORE,10 che dicono ai veggenti: «Non vedete!»E a quelli che hanno visioni: «Non ci annunciate visioni di cose vere!Diteci cose piacevoli,vedete cose immaginarie!11 Uscite fuori di strada,abbandonate il sentiero retto,allontanateci dagli occhi il Santo d'Israele!»12 Perciò così dice il Santo d'Israele:«Poiché voi disprezzate questa parolae confidate nell'oppressione e nelle vie oblique,e ne fate il vostro appoggio,13 questa iniquità sarà per voicome una breccia che minaccia rovina,che sporge in un alto muro,il cui crollo avviene a un tratto, in un istante,14 e che si spezza come si spezza un vaso del vasaioche uno frantuma senza pietà,e tra i rottami del quale non si trova frammentoche serva a prendere fuoco dal focolareo ad attingere acqua dalla cisterna.15 Poiché così aveva detto il Signore, DIO, il Santo d'Israele:«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza;nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza».
Isaia 30, V.V. 1-151 Guai, dice il SIGNORE, ai figli ribelliche formano dei disegni, ma senza di me,che contraggono alleanze, ma senza il mio Spirito,per accumulare peccato su peccato;2 che vanno giù in Egitto senza aver consultato la mia bocca,per rifugiarsi sotto la protezione del faraone,e cercare riparo all'ombra dell'Egitto!3 La protezione del faraone vi tornerà a confusione,e il riparo all'ombra dell'Egitto, a vergogna.4 I prìncipi di Giuda sono già a Soane i suoi ambasciatori sono già arrivati a Canes;5 ma tutti saranno delusi di un popolo che a nulla giova loro,che non reca aiuto né giovamento alcuno,ma è la loro infamia e la loro vergogna.6 È pronto il carico delle bestie per la regione meridionale;attraverso un paese di pericoli e angoscia,da cui vengono la leonessa e il leone,la vipera e il drago volante;essi portano le loro ricchezze sul dorso degli asinellie i loro tesori sulla gobba dei cammelli,a un popolo che non gioverà loro nulla.7 Poiché il soccorso dell'Egitto è un soffio, una vanità;per questo io chiamo quel paese: Gran rumore per nulla.Is 28:14-22; Gr 5:23-29; Sl 52:7; 62:9-118 Ora vieni e traccia queste cose in loro presenza sopra una tavola,e scrivile in un libro,perché rimangano per i giorni futuri,per sempre.9 Poiché questo è un popolo ribelle,sono figli bugiardi,figli che non vogliono ascoltare la legge del SIGNORE,10 che dicono ai veggenti: «Non vedete!»E a quelli che hanno visioni: «Non ci annunciate visioni di cose vere!Diteci cose piacevoli,vedete cose immaginarie!11 Uscite fuori di strada,abbandonate il sentiero retto,allontanateci dagli occhi il Santo d'Israele!»12 Perciò così dice il Santo d'Israele:«Poiché voi disprezzate questa parolae confidate nell'oppressione e nelle vie oblique,e ne fate il vostro appoggio,13 questa iniquità sarà per voicome una breccia che minaccia rovina,che sporge in un alto muro,il cui crollo avviene a un tratto, in un istante,14 e che si spezza come si spezza un vaso del vasaioche uno frantuma senza pietà,e tra i rottami del quale non si trova frammentoche serva a prendere fuoco dal focolareo ad attingere acqua dalla cisterna.15 Poiché così aveva detto il Signore, DIO, il Santo d'Israele:«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza;nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza».
Il pastore Gianni Genre ha predicato su Salmo 71: 1-6 e Luca 13: 10-17, nel culto di apertura del Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste 2016."Gesù raddrizza, cioè restituisce la possibilità di vedere il mondo perché questo mondo e la vita sono belli. Per questo, per il carattere di dono della vita, la gioia è possibile". Ascolta la predicazione del pastore Gianni Genre.
Il pastore Gianni Genre ha predicato su Salmo 71: 1-6 e Luca 13: 10-17, nel culto di apertura del Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste 2016."Gesù raddrizza, cioè restituisce la possibilità di vedere il mondo perché questo mondo e la vita sono belli. Per questo, per il carattere di dono della vita, la gioia è possibile". Ascolta la predicazione del pastore Gianni Genre.