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Ci sono insegnamenti e lezioni che possono arricchire la nostra esistenza, se siamo disposti ad aprirci alla bellezza del messaggio che portano con sé.Insieme ad Enrico Ruggini, psicologo e psicoterapeuta, abbiamo parlato dell'esperienza del Cerchio Firenze 77.I maestri del Cerchio Firenze 77 hanno lasciato i loro insegnamenti, che hanno come obiettivo quello di andare oltre la separatività, che caratterizza la nostra condizione umana, e arrivare, ampliando la propria coscienza, all'apertura verso l'altro.Si tratta quindi di accrescere la conoscenza del proprio mondo interiore e la propria consapevolezza, prendendo coscienza che la vita è un insieme di eventi che, per esperienza e livelli di conoscenza, ci porta al momento che viviamo, il tutto all'interno di un processo evolutivo. L'uomo parte da uno stato di evoluzione basso, in cui si sente separato dal tutto e da tutti, e, nel corso della sua esistenza, evolve attraverso precisi apprendimenti e insegnamenti che gli arrivano dalle esperienze che vive.Siamo qui per imparare, crescere, evolvere e connetterci sempre di più all'altro.
Tutti vogliamo stare bene e ognuno cerca delle strategie per poter accrescere il proprio benessere emotivo.Ma da dove possiamo partire? Quali sono i passaggi per fare una valutazione sul nostro stato emotivo?Prestare attenzione alle proprie emozioni e comprendere come valutare il proprio stato emotivo è di fondamentale importanza. Il benessere emotivo non consiste nell' essere sempre felici, ma nel saper gestire efficacemente le diverse emozioni che si provano. Per valutare il benessere emotivo possiamo iniziare con l'identificazione delle emozioni provate e la valutazione dell'intensità da 1 a 10 in situazioni specifiche. Possiamo, per esempio, valutare diverse situazioni come la frustrazione, il conflitto e la rinuncia alla gratificazione e le emozioni provate in tali contesti. E' importante essere onesti con se stessi nella valutazione del proprio benessere emotivo e prestare attenzione al fatto che valori elevati di emozioni negative possono richiedere un lavoro di gestione e miglioramento.Ma quali sono i sintomi legati al malessere emotivo a cui prestare attenzione?In primo luogo, il pensiero dicotomico, ossia la tendenza a vedere le situazioni in modo polarizzato, con la necessità di dimostrare di avere ragione o di considerare gli altri come nemici. Questo può generare reattività e tensioni nelle relazioni interpersonali.In secondo luogo, il pensiero catastrofico, che consiste nella tendenza a immaginare scenari negativi e catastrofici anche di fronte a situazioni di minore entità. Questo tipo di pensiero può alimentare ansia e preoccupazione costante. Inoltre, la personalizzazione, ovvero la tendenza a personalizzare situazioni ed eventi, come se il mondo girasse intorno a noi.Infine la difficoltà di gestire le emozioni di secondo livello, ovvero quelle generate dalla mente, riflettendo sulle situazioni che scatenano queste emozioni e a registrando quando si verificano, per poter lavorare sulla comprensione delle situazioni e dei pensieri associati, al fine di modificare la percezione e le reazioni emotive. L'obiettivo è sviluppare una migliore gestione delle emozioni.Cosa possiamo fare? Osservare e riconoscere le proprie emozioni, attraversarle senza paura e smettere di giudicarle. Fare un check-up delle situazioni che attivano le emozioni e valutare l'intensità di sintomi come la rabbia, la paura o la tristezza. Praticare la meditazione per osservare e riconoscere i propri pensieri, senza cercare di zittire la mente.Questi sono solo alcuni esempi di strategie da utilizzare per iniziare a lavorare con le proprie emozioni e aumentare il proprio benessere emotivo.
Dopo mesi di attesa incomincio una nuova avventura lavorativa, con qualche dubbio, riflessione sul passato e sul modo di vivere
Torna a Milano per la sua seconda edizione, dal 26 settembre al 2 ottobre, la Milano Beauty Week, la settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere, settimana che celebra al pari della design e della fashion week, da cui tra l'altro raccoglierà il testimone a settembre, l'eccellenza di un settore, quello cosmetico, che nel 2022 ha superato i 13 miliardi di fatturato, in crescita sia sul 2021 che sul 2019, l'anno pre-covid preso sempre come riferimento nel mondo dei consumi. Un settore in cui l'export rappresenta il 44% del fatturato totale.Dalle piante potenziate anti inquinamento domestico fino alle affissioni ad energia eolica: focus sui trend dedicato a natura, nuovi prodotti e nuovi servizi.Riflessione finale dedicata ai mestieri del futuro: dallo specialista di ingegneria familiare all'illusionista algoritmico: come rintracciare i segnali di un futuro ancora tutto da scrivere e governare.
Il primo passo per iniziare un rapporto sano e costruttivo con il proprio meccanismo di acquisizione di informazioni e di difesa psicologica è proprio la riflessione sul proprio funzionamento e sugli elementi che lo compongono.Oggi esaminiamo insieme quel primo momento di indagine personale.Iscriviti al #podcast, commenta e condividi con i tuoi amici le #puntate di #thebigfatvoice, seguiti sui #social, rimani in contatto e buon ascolto!Visita il sito www.mbgvoice.com Segui la pagina Facebook https://www.facebook.com/mbgvoice Segui il profilo Instagram https://www.instagram.com/mbgvoice Puoi metterti in contatto con Massimiliano scrivendo a info@mbgvoice.comFai girare la voce… o meglio… fai girare #thebigfatvoiceMusica originale by #audiio @helloaudiio www.audiio.com
Trasformare il dolore: le fasi dell'elaborazione del lutto.La prima cosa da tenere in considerazione quando parliamo di lutto è che Il dolore non è qualcosa di negativo. Elaborare il dolore vuol dire vivere emozioni e riconoscerle.Il lutto e il dolore non sono solo legate alla morte di una persona. Il lutto è la perdita, la separazione e perdita di identità, la fine di una storia di amore, di una amicizia, allontanamento dei figli (cambia qualcosa nel rapporto), una malattia inaspettata, un evento traumatico, , etc.Cosa vuol dire elaborare? Il punto di partenza dell'elaborazione del lutto è comprendere che non ci sono scorciatoie per il dolore. L'unica cosa che possiamo fare per integrare ed elaborare il dolore è attraversarlo.Spesso incappiamo in due errori:• Evitare il dolore• Rimanerci incastrati dentro.Come possiamo accorgerci che siamo ancora nella non elaborazione? Se mettiamo in atto questi comportamenti:• comportamenti compulsivi: non riuscire a non fare qualcosa (mangio troppo, bevo troppo, dipendenze, ) qualcosa che non è più sotto il mio controllo;• ritiro dalle relazioni: isolamento.• iperattività: segno che non vogliamo contattare quel dolore. Vogliamo evitare il dolore con il fare, ma questo crea un loop e ti mantiene nel dolore; finchè eviti non cresci e non vai avanti.• Insonnia-iper-reattività: disturbi del sonno ( non riuscire a dormire bene), essere molto irritabili, reazioni spropositate al minimo stimolo.Elaborare invece significa confrontarsi con il fatto accaduto (morte, malattia, relazione finita), confrontarsi con le emozioni che il fatto genera.Secondo il modello di Kubler-Ross le fasi dell'elaborazione del lutto sono 5: • Negazione: sensazione anche inconscia che non è possibile, non mi sembra vero ciò che è accaduto; • Rabbia: spesso noi abbiamo difficoltà a riconoscerla, a viverla ed accettarla; cerchiamo subito di scacciare la rabbia; è una fase naturale ed è naturale se è una fase, cioè se passa; è necessaria perché risponde a due situazioni che viviamo (impedimento al benessere e all'ingiustizia); • Contrattazione: cercare di aggiustarsi la realtà; è un vero e proprio patteggiamento con la vita, cercando una soluzione, che di solito è solo razionale; è la fase della razionalizzazione.• Depressione: è la fase della disperazione, come se tutte le difese precedenti mollano e il dolore invade e ti arrendi al dolore come se non ci fosse più nulla da sperare;• Accettazione: quando accetto ciò che è successo, le emozioni che provo e le integro e finalmente torno alla vita. È la porta per uscire dal dolore dopo aver attraversato le diverse fasi; senza idealizzare.Quali sono i passaggi necessari?• Confrontarci con quelle fasi e capire dove stiamo, dove ci stiamo incastrando• Confrontarci con il vissuto• Evitare di evitare.
Ben 18 spunti di riflessione. In questa intro vi segnalo l'approfondimento su ChatGPT riservato ai membri caffeinomani www.caffe20.it/membri (30 giorni gratis, poi da 3 euro al mese).ChatGPT in Italia e' trattato in termini astratti. Pochi hanno le competenze per comprendere l'effetto degli aspetti conversazioni e i modi di interrogazioni di uno strumento statistico che non comprende ma quantifica quello che legge e che dice.Una occasione per stimolare metodologie sognate, ma impensabili cosi' in fretta: tutte in grado di migliorare il pensiero critico, oppure farci passare per i buffoni come Topolino in Fantasia e i suoi secchi d'acqua. Apprendista mago, senza le competenze del mago. Come finisce, lo sappiamo.Nell'approfondimento i 18 punti di riflessione ed esempi concreti per migliorare il nostro lavoro, in tempo, quantità e qualità, senza sostituirlo.---Quando ho iniziato a realizzare questo episodio non pensavo di realizzare un contenuto che non esito a chiamare epocale.Sono 18 esempi di uso di ChatGPT che cambiano il modo di lavorare.Non c'e' nulla di vero sul fatto che ChatGPT toglierà lavoro.Toglierà i lavori stupidi cosi' come la calcolatrice o Excel ci evitano di fare i compiti a mano.Il problema e' che non ci rendiamo conto dei compiti che oggi ci fanno perdere tanto tempo, oppure che rinunciamo a lavorare in un certo modo semplicemente perche' oggi e' antieconomico.Ma con ChatGPT e' possibile.In soli 30 minuti di puro futuro, gia' pronto sotto le nostre dita.Se siete professori scoprirete come usarlo con i vostri studenti. Se scrivete contratti, scoprirete come farli meglio. Ma ce n'e' per tutti.Segue l'indice dei 18 usi che possiamo (o non possiamo) sperimentare in proprio o in azienda.ChatGPT:riassumescrive beneoffre spunti nuovinon sa farlo (latino)non mi scoprono / risparmio tempo / non mi interessa il problemaperfetto per lo studio delle linguenon aiuta a esprimermiChatGPT vs Google e Wikipedia: cosa hanno in comune e in cosa si distinguonoda aggiungere nei curriculasimulatore, non solo in ambito psichiatricol'uso che ne hanno fatto giudici e avvocatiimparare a calcolare o imparare la matemativcail pensiero criticola divisione dei compiti da svolgereagente conversazionale, non un documentogeneratore di esercizilo stile e il contestoeducazioni e pregiudizi
Il potere delle relazioni. Scopri come avere relazioni vere.Come possiamo creare relazioni sane e nutrienti?Ci sono delle capacità necessarie per poter avere relazioni sane e intime. E' importante coltivare ed allenare ogni giorno queste capacità. Quali sono?Ne abbiamo parlato insieme ad un piccolo gruppo della Community Relazioniamoci. Avere relazioni vere non è semplice. ma se dovessimo tracciare un profilo delle qualità necessarie a coltivare relazioni autentiche, certamente potremmo partire dalla CURA. Avere cura vuol dire avere a cuore, prestare attenzione all'altro, accoglierlo senza giudizio. Infatti, il NON GIUDIZIO è un'altra delle capacità fondamentali. Parlando di relazioni vere occorre inoltre considerare l' IMPEGNO necessario per la cura e la VOLONTA' necessaria per stare in relazione. È nella relazione che ci mettiamo in gioco. È nella relazione che rischiamo ed è nella relazione che possiamo crescere ed evolvere. Accogliendo i conflitti per poterli affrontare; accogliendo il confronto per poter costruire; accogliendo l'apertura per poter cambiare.Quindi, è possibile avere relazioni vere?Qui ve ne è una testimonianza.Grazie, Antonio
Chiusura del mese di Maggio con la processione mariana dalla Cattedrale al Santuario Madonna della Guardia di Tortona: la riflessione di mons. Guido Marini
Da una parte l'inflazione e la contrazione dei volumi nelle vendite, dall'altra le nuove sensibilità e abitudini dei consumatori: quali scenari si delineano nel prossimo futuro per il largo consumo? Questo il tema del primo approfondimento, grazie alle voci raccolte in occasione de Linkontro 2023, l'evento di NielsenIQ punto di riferimento per il settoreFocus sui trend: cresce l'offerta di prodotti e servizi legati alla longevity economy e anche la comunicazione si adegua. Modelle, influencer, testimonial, tutte rigorosamente over 60, ridefiniscono l'immaginario dell'invecchiamento, demolendo gli stereotipi e costruendo una nuova narrazione all'insegna di quella che viene definita "age positive attitude".Riflessione finale dedicata all'estetica aumentata: qualità e bellezza come fattori chiave per il Made in Italy.
La battaglia dentro di noi: come risolvere i conflitti interiori. Cosa è il conflitto interno? Come possiamo riconoscerlo? A cosa serve? Il conflitto interno è una delle cause principali della nostra sofferenza. Noi passiamo molto tempo in conflitti interni più che nei conflitti con gli altri. Il conflitto è costituito da tensioni emotive o mentali causate da idee, sentimenti, convinzioni o valori contrastanti; si tratta di due forze che vanno o che tirano in direzioni opposte. Di solito si tratta di un conflitto tra conscio ed inconscio.Come possiamo riconoscere i nostri conflitti interni? Possiamo farlo prestando attenzione a cosa producono in noi: • ansia e pura • stress • irritabilità • indecisione e blocco • evitamento Ma perché si creano i conflitti? Dentro di noi abbiamo tante parti. Quello che è importante comprendere è che tutte le nostre parti vogliono raggiungere le stesso obiettivo, ma in maniera diversa. Per poter andare oltre il conflitto è necessario imparare la mediazione interna, partendo dalla considerazione che ogni parte: • ha la sua dignità • vuole essere vista e ascoltata e accettata • agisce per la tua felicità • fa il meglio che sa fare il punto di partenza è riconoscere il conflitto e prendere in considerazione il fatto che le parti inconsce sono molto più potenti di quelle razionali; una volta rintracciato il conflitto, possiamo instaurare un vero e proprio dialogo tra le parti, fatto di negoziazione e mediazione tra le parti, cercando di focalizzarsi sempre sulle intenzioni positive e costruttive che la parte ha nei nostri confronti.
Spesso sottovalutiamo l'importanza delle relazioni nella nostra vita.Eppure le relazioni hanno un impatto enorme sul nostro benessere psicologico. E vi è una ricerca che dimostra la validità di questa affermazione.La ricerca parla dell'importanza delle relazioni nella nostra vita e di come esse possano influenzare la nostra felicità, salute e longevità. Robert Waldinger, insieme ad un gruppo di ricercatori, ha studiato la vita di un gruppo di persone con differenti caratteristiche per 75 anni e ha scoperto che coloro che hanno curato le proprie relazioni hanno tratto molti benefici. Tra questi benefici ci sono: * la riduzione dello stress * il miglioramento dell'umore * il rafforzamento del sistema immunitario * l'aumento della resilienza * il miglioramento della salute mentale.Al contrario, chi ha relazioni tossiche può avere un deterioramento fisico ed emotivo e vivere meno. Ma quali sono le caratteristiche delle relazioni sane? Le relazioni sane sono quelle in cui è presente: * una comunicazione aperta e onesta: vuol dire parlare di sé, del proprio sentire; * supporto: devo sapere di poter contare sull'altro; * empatia: so sentire il sentire dell'altro? noto cosa l'altro prova e sente? * affetto fisico: sono presenti contatto fisico o abbracci nelle mie relazioni? * tempo di qualità insieme: la qualità delle relazioni ha un impatto positivo sulla felicità e consente di costruire relazioni forti, durature e di qualità. * risoluzione dei conflitti: le buone relazioni non sono quelle in cui non ci sono conflitti, ma quelle in cui i conflitti vengono risolti.
ll cinema dentro di te: come le storie ci lavorano dentro. Con un ospite speciale, Giovanni Covini, life coach e filmaker, parliamo di storie. Le storie che raccontiamo; le storie che ci raccontiamo; le storie che ascoltiamo e che ci lavorano dentro. Le storie arricchiscono la nostra vita. Aprirsi ad accogliere le storie è un aspetto che ci consente di crescere. Sia che si tratti della nostra storia, sia che si tratti delle storie degli altri.Il racconto, di sé e dell'altro, parte dall'ascolto. Ascoltare vuol dire accogliere e raccogliere quello che si muove nell'altro. Il contrario di questo sentire è il conflitto. Nelle storie generalmente è presente un conflitto. Ma per quanto noi siamo abituati, parlando del conflitto, a sottolinearne gli elementi che sono in opposizione, per stabilire un'opposizione, un conflitto, la prima cosa da fare è stabilire e trovare un punto di comunione, ciò che unisce le parti in conflitto.Quando noi prendiamo parte alla storia, ci accorgiamo che ci sono tanti punti di vista e che la storia è una coscienza, all'interno della quale c'è una presa di coscienza, che ci consente di non identificarci in un punto di vista parziale e unico. Se io posso contenere il tuo punto di vista, allora io contengo in me potenzialmente tutto il sentire del cosmo. Noi siamo il cosmo che fa esperienza di noi.Una storia diventa storia se c'è il rischio. Nelle storie cosa c'è da rischiare? C'è da rischiare la nostra mappa del mondo, ossia l'interpretazione personale, il nostro modo di vedere il mondo e quindi di giudicarlo. Quando ci apriamo davvero alla storia che stiamo ascoltando, allora ci apriamo al rischio di metterci in discussione, di acquisire nuovi punti di vista che cambiano il nostro sguardo, di lasciare che le storie ci lavorino dentro e che quindi possano aiutarci a cambiare.Il modo in cui ci approcciamo alle storie può divenire il paradigma di come ci approcciamo al nostro mondo interiore e alle relazioni. Si genera così un intreccio di sentire.
Torna a trovarci Niccolò Magnani , in questa puntata addizionale dedicata all'Intelligenza Artificiale. Un tema certamente parecchio dibattuto nelle ultime settimane e da cui non potevamo nuovamente esimerci. Soprattutto per farci raccontare da Niccolò, in veste di inviato a SXSW, le vibrazioni - positive e negative - d'oltreoceano su un tema così attuale e scottante.Scopriremo che i dubbi e le esitazioni non sono proprie solo del sistema Europa. Nessuna industria infatti è immune dagli influssi dell'intelligenza artificiale. A maggior ragione, quelle particolarmente guidate dalla creatività come il design, la moda, il cinema, la TV ne risentono. Nella sessione dedicata alla settima arte i fondatori di Wonder Dynamics, Nikola Todorovic e Tye Sheridan , insieme ad Angjoo Kanazawa (Assistant Professor dell'UC Berkeley) e Antonio Torralba (Professor and Head of AI and Decision Making del MIT) hanno esplorato come l'AI venga utilizzata per automatizzare e migliorare il processo creativo. John Maeda, che avevamo intervistato lo scorso anno in esclusiva, in qualità di vicepresidente del settore Design e AI di Microsoft, ha presentato il suo Design in Tech Report 2023, incentrato sulle sfide e le opportunità della progettazione di sistemi AI etici e incentrati sull'uomo. Il report è disponibile per il download.E già che c'eravamo, ci siamo fatti raccontare, sempre da Niccolò, quali impatti sta avendo l'intelligenza artificiale sul processo creativo: nell'agenzia di cui è Partner hanno sviluppato un framework che la vede coinvolta in tutti i passaggi, dal brief all'idea creativa. Da qui, un approfondimento sull'evoluzione dell'organizzazione e dei compiti interni all'agenzia non poteva mancare. Buon ascolto!
Il racconto di sé è una delle forme più potenti di espressione umana.Quando raccontiamo la nostra storia, ci confrontiamo con le nostre esperienze passate, le nostre emozioni e la nostra identità. Ma la vera magia accade quando siamo in grado di trasformare la nostra storia in un racconto di crescita e di trasformazione.L'autobiografia consiste nello scrivere il racconto della propria vita. Come possiamo fare? A cosa serve? Cosa può produrre?Noi abbiamo dentro a livello inconscio tutta la nostra storia; il problema è che non ce l'abbiamo ordinata, ma è dentro di noi come un groviglio. Finchè non facciamo ordine, non sappiamo narrare la nostra vita. Scrivere significa proprio mettere coerenza interna nel nostro vissuto. Cosa possiamo ottenere scrivendo la nostra autobiografia?• Innanzitutto ci premette un lavoro di introspezione e consapevolezza: entriamo dentro di noi e ci rendiamo consapevoli di ciò che abbiamo vissuto. Iniziamo a cogliere dei nessi tra gli eventi che normalmente non riusciamo a cogliere. Non si tratta di scrivere come in un diario, non è annotare qualcosa, ma si tratta scrivere la narrazione della propria vita. Si tratta di rivedere la propria vita e ordinarla, cogliendo i nessi. • Catarsi ed espressione emotiva: spesso pensiamo di aver superato emozioni legate a determinati fatti, ma non è così. Scrivere episodi della nostra vita ci consente di rielaborare e rileggerli con nuova consapevolezza. • Crea contatto e distacco: scrivere la nostra storia ci mette in contatto con la storia che abbiamo vissuto e ci permette di elaborarla e distaccarcene. • Ridefinizione di sé: quando rileggiamo la nostra storia la rivediamo per intero, ci comprendiamo anche di più, ci ridefiniamo. • Condivisione e connessione: condividere con altri la nostra storia crea maggiore comprensione e conoscenza dell'altro, un legame più profondo.Quanto più ci pacifichiamo con la nostra storia, tanto più noi possiamo essere nell'adesso.Ma come si scrive l'autobiografia? La prima cosa da tenere in considerazione è che va scritta in modo libero. Possiamo seguire, per aiutarci, delle tracce relative a: • Ricordi spontanei: attingiamo alla memoria e decidiamo di scrivere in un tempo definito, scrivendo cosa emerge. La cosa importante è collocare ogni ricordo nel tempo. • Temi specifici: possiamo scrivere su argomenti specifici, per es. dell'amicizia, della relazione con i genitori, etc. • Periodi e Fasi: divedere per fasi la propria vita e scrivere i ricordi per quel periodo di tempo specifico.Una volta scritti episodi e ricordi della nostra vita, bisogna organizzare la storia sulla linea del tempo. Come? Rivedendo quello che abbiamo scritto e ordinandolo nel tempo. L'importante è costruire una storia, attraverso il racconto scritto di sé.E ricorda: l'autobiografia è il ponte tra il nostro passato e il nostro futuro, un viaggio interiore che nutre l'anima e fortifica la mente.
Come il buonumore può cambiare la tua vita (e come farlo durare)Quanto conta il buonumore nella nostra vita? Come possiamo coltivarlo? E perchè è fondamentale per stare meglio?Sorridere, ridere e godersi i momenti felici è fondamentale per il nostro benessere psicologico e fisico. Anche nei momenti difficili, il potere del buonumore può fare la differenza!Abbiamo dialogato con Gianni Fantoni, autore, attore, comico, programmatore e scrittore, del tema del buonumore, partendo proprio dalle sue esperienze di vita.Spesso siamo abituati a vedere la parte più superficiale di chi e di ciò che abbiamo difronte, senza riuscire a cogliere cosa c'è più nel profondo. Da questo dialogo con Gianni Fantoni è emersa la sua profondità, lo spessore ben oltre il personaggio. Attraverso il racconto delle sue esperienze Gianni Fantoni ha condiviso episodi della sua vita dai quali è emersa la ricchezza interiore e la lucida capacità riflessiva rispetto alle difficoltà di esprimersi e farsi strada nella società attuale.Grazie a Gianni Fantoni per le sue condivisioni.
Spunti per un ragionamento su strutture e servizi turistici in montagnaTorniamo volentieri sul tema "Skylodge" cogliendo lo stimolo di una lettrice proprietaria del "Rifugio dell'anima" ad Usseglio. Se da una parte riteniamo che ogni situazione vada ben contestualizzata per essere compresa dall'altra vogliamo ampliare il discorso cercando di raccogliere elementi utili ad una riflessione: quando e dove la costruzione di una nuova struttura o erogazione di un servizio turistico contribuiscono al valore della montagna? E quando e dove invece la banalizzano? Sicuramente originalità o proliferazione è un discrimine da tenere presente, ma molti sono gli aspetti che si possono considerare. Serafin ci propone alcuni spunti il cui fine è alimentare un collettivo e costruttivo ragionamento.Fatti in breveNei fatti in breve di questa settimana ciclismo, alpinismo e climbing. Si parla infatti del progetto che rimette in circolo i copertoni usati delle bici sotto altra forma, dell'avvenuta selezione del CAI Eagle Team e del ritorno del Melloblocco.
Due anni fa come oggi concludevo il mio percorso accademico per entrare nel mondo del lavoro, ma paradossalmente, rispetto anche solo ad un anno fa, le cose non sono migliorate
Si può guarire dal narcisismo? Se il narcisismo è un veleno per le nostre relazioni, quali possono essere gli antidoti che ci aiutano a guarire?Ognuno di noi ha un tratto narcisistico che spesso viene mascherato con l'amore. Il primo passo per poter iniziare a guarire dal narcisismo è vederlo. In noi e negli altri.Per vedere il narcisismo in noi è necessario uno specchio, cioè iniziare a guardarci con onestà.Lo specchio: come vedere i propri tratti narcisistici e che fare?• Riconoscere il proprio narcisismo: per guarire dal narcisismo è necessario fare un lavoro di auto-osservazione, autoriflessione. Possiamo farci le seguenti domande: quando ho bisogno di conferme? Quando è che voglio avere ragione per forza? Quando provo quel piacere che so più degli altri? Quando ho piacere di avere il controllo sull'altro? quando è che sono manipolativo?• Accettare la responsabilità: il secondo passo per guarire dal narcisismo è accettare le proprie responsabilità, senza condannarsi e senza giustificarsi. Vuol dire vedere quando siamo nel narcisismo, quando giudichiamo gli altri, quando ci sentiamo superiori.• Tenere un diario di autoriflessione: scriviamo ciò che osserviamo; cerchiamo quando i nostri atteggiamenti sono narcisistici e appuntiamo. Questo ci aiuta a guarire dal narcisismo.• Chiedere feedback: i feedback non piacciono alla nostra parte narcisistica, al nostro ego perché avere feedback è come ricevere un giudizio; è necessaria l'umiltà di accettare quelle che sono le risposte degli altri.• Confrontarsi con le proprie paure: il narcisismo ha origine soprattutto in fattori genetici, ambientali (famiglia- troppo lodato, troppo sminuito), nella paura (non ho strategie per affrontare le situazioni e compenso nascondendo le paure che ho dietro la maschera di grandiosità…ho paura di stare alla pari, ho paura del confronto e reagisco con la maschera di grandiosità e superiorità).Quando vediamo il narcisismo dell'altro, invece, è necessario imparare a difenderci.Lo scudo: come proteggerci dalle parti narcisistiche dell'altro?• Riconoscere i segni del narcisismo: love bombing, manipolazione, sminuire gli altri sono tutti segnali delle parti narcisistiche degli altri; quando le riconosciamo possiamo imparare a difenderci; • Stabilire confini chiari: per capire come mettere confini chiari possiamo scrivere ciò che vogliamo permettere o non permettere all'altro; iniziamo la frase ‘va bene tutto tranne….' E continuiamo.• Accrescere l'indipendenza emotiva: possiamo chiederci: quanto ho bisogno dell'altro per stare bene? quanto permetto all'altro di tessere le fila delle mie emozioni?• Non alimentare il narcisismo: disinnescare i conflitti, non lasciarsi trascinare dentro i meccanismi del narcisismo è fondamentale per non alimentarlo.• Imparare a comunicare efficacemente: esprimere quello che si sta provando.• Creare un network relazionale: avere relazioni sane e nutrienti è uno degli aspetti principali per non cadere nelle parti narcisistiche dell'altro.
Video podcast 2023 : È ormai lo sport preferito degli adulti criticare i giovani...anzi criticare a priori tutto e tutti!
Anche il mondo del cibo è fatto di mode e tendenze, di prodotti che rispondono alle nuove istanze dei consumatori, in termini di attenzione alla salute, per esempio, ma anche alla sostenibilità oppure in termini di gusto, perché utilizzano ingredienti, profumi, modalità di cottura emergenti. Sul futuro, più o meno vicino, del cibo, riflettori puntati su Cibus Connecting Italy, salone internazionale dell'alimentazione. Dal cibo ai cosmetici, un settore sempre sotto i riflettori, focus sui trend dedicato ai prodotti, i servizi e le campagne di comunicazione che fanno scuola. Riflessione finale dedicata invece a un tema innescato dalla pandemia ma ancora attualissimo: grandi dimissioni, quiet quitting e work-life balance.
Cosa è il narcisismo? Il narcisismo è un tratto, una subpersonalità, che ha uno sviluppo nel corso del tempo e comprende diversi livelli che partono da quello che è sano narcisismo (giusto amore e giusta visione di sé, visione ed ecologica-fa bene a me e agli altri) fino ad arrivare al disturbo narcisistico di personalità. Come riconoscere i tratti narcisistici in noi e negli altri? Ci sono alcuni segnali che possiamo imparare a conoscere per poter riconoscere il narcisismo nelle relazioni.Eccone alcuni: • Comunicazione unilaterale: parlo solo io e parlo di me. • Il bisogno di ammirazione: abbiamo bisogno di approvazione e la ricerchiamo continuamente. • Svalutazione degli altri: cerchiamo la grandezza sminuendo gli altri • No empatia e comprensione: mancanza di interesse per il vissuto dell'altro. • Manipolazione e coercizione: il segnale che siamo preda di una parte narcisista si manifesta nella mancanza di voglia e capacità di entrare in una relazione libera, vera e profonda, autentica, di connessione emotiva; per non entrare in una relazione vera scelgo la manipolazione o la coercizione.Quando usiamo la manipolazione o la coercizione siamo preda delle nostre parti narcisistiche. Non esiste la vittima ma esiste la codipendenza. Mancano i meccanismi di comunicazione, si esasperano i tratti narcisistici.Come rendersi conto di quanto è grave e sviluppato il tratto?Valutare • La frequenza e intensità dei comportamenti • E quanto è ecologico il comportamento Si tratta si supervisionare le parti interne ed educarle, dar loro il giusto spazio, senza lasciare alle parti piccole al comando.Possiamo distinguere due tipi di narcisismo:1) Narcisismo grandioso: è caratterizzato da un senso di grandiosità e superiorità; ha una eccessiva autostima, domina le conversazioni parlando principalmente di se stesso; mostra esibizionismo e ricerca costante ammirazione e attenzione; mostra poca empatia e ha comportamenti arroganti e prepotenti.2) Narcisismo vulnerabile: è caratterizzato da un senso di inadeguatezza e di insicurezza: ha una bassa autostima e di pende dall'approvazione degli altri; è ipersensibile alle critiche e al rifiuto; usa la manipolazione attraverso comportamenti passivo-aggressivi; manifesta difficoltà nelle relazioni intime. Entrambi i tipi di narcisismo sono forme di indisponibilità e incapacità ad una relazione vera intima e profonda.Vi è un meccanismo che il narcisista mette in atto, chiamato gaslighting. Consiste nel: • Negare eventi e conversazioni passate: mina il senso di realtà • Sminuire sentimenti e preoccupazioni • Creare confusione: menzogne e falsità. Inserendo qualcosa di non vero, aumenta la confusione. • Promuovere Isolamento sociale • Proiezione dei comportamenti negativi
Riflessione di Pietro Terna sul crack bancario in California e sul futuro del sistema creditizio. #siliconvalleybank #fintech #creditsuisse
Migliorare la COMUNICAZIONE per creare buone RELAZIONI.La comunicazione è davvero il materiale con cui costruiamo le nostre relazioni, è ciò che decide le sorti delle nostre relazioni. Se impariamo a comunicare bene e in modo efficace possiamo avere relazioni sane e nutrienti. Ma cosa rovina le nostre relazioni? E come possiamo rimediare?Tutti noi vorremmo costruire delle relazioni sane, belle, nutrienti, ma perché spesso non ci riusciamo? Perché non sappiamo come fare! Migliorare la comunicazione e fondamentale per le nostre relazioni. Molto spesso questo dipende dal fatto che nella nostra comunicazione sono presenti 5 veleni che possono rovinare le nostre relazioni.Vediamo quali sono i 5 veleni.1) Mancanza di ascolto: ascolto di noi stessi e dell'altro. L'ascolto è una capacità che va allenata. Spesso ci soffermiamo sull'ascolto della mente torturatrice. La mancanza di ascolto produce fraintendimento. Il bravo comunicatore è quello che sa ascoltare.2) Comunicazione aggressiva: noi comunichiamo in modo aggressivo non solo quando gridiamo o accusiamo; abbiamo una comunicazione aggressiva anche quando usiamo una comunicazione svalutante o quando siamo poco chiari nella comunicazione, ambigui, mandiamo doppi messaggi o usiamo equivalenti aggressivi.3) Essere giudicante: è un'aggressività più diretta. Notate quante volte dici “tu” e quante dici “io”. Il passaggio da tu ad io ci salva la vita. L'unica via per arrivare a non giudicare è quando impari a vedere chi sei tu. Osservare se stessi e conoscersi allenta il giudizio.4) Non esprimere i propri sentimenti: bisogna partire da noi stessi, da ciò che sentiamo, da quali sono le nostre emozioni e sviluppare una comunicazione assertiva. 5) Non essere coerenti: la coerenza è far corrispondere il pensare, il dire e il fare; come esseri umani siamo tendenzialmente incoerenti. Portare la coerenza nella propria comunicazione e quindi nelle proprie relazioni vuol dire imparare a togliere le maschere.Ci sono però 5 antidoti a questi veleni, che possono liberare le relazioni. Tutti portano a migliorare la nostra comunicazione per evitare le relazioni tossiche.1) Ascolto attivo: non si tratta di mettere in pratica una tecnica, ma si tratta di un atteggiamento interno per il quale siamo davvero interessati a chi stiamo ascoltando, a ciò che dice e sta condividendo con noi.2) Comunicazione assertiva: dire ciò che pensiamo e ciò che sentiamo in modo pulito e aperto, dichiarando noi stessi, parlando di noi.3) Feedback costruttivo: è il contrario del giudizio; dare feedback vuol dire non giudicare; il feedback parla di qualcosa di oggettivo, si tratta di oggettivare.4) Esprimere i propri sentimenti: quando non lo facciamo coviamo dentro rabbia ed emozioni negative, siamo sulla difensiva.5) I messaggi coerenti: ciò che sentiamo corrisponde a ciò che comunichiamo.E tu, quale veleno usi nella tua comunicazione?
Morte: esperienza di vita Nella diretta Chantal Dejean ha raccontato le sue esperienze tra i mondi sottili. La vita non è solo quello che conosciamo noi. Chantal raccontando la sua esperienza ci apre alla possibilità di comprendere che ci sono altre dimensioni, altri luoghi di coscienza, delle realtà più sottili. Anche la materia non è solo quella che conosciamo noi, ma è infinita. Ciò che cambia è la frequenza e le vibrazioni di cui siamo consapevoli. Noi siamo esseri multidimensionali e siamo chiamati a compiere il nostro viaggio di conoscenza di noi stessi, come parte del tutto, e dello scopo del nostro viaggio: conoscere il nostro potenziale interiore e svilupparlo. Tutto ciò che esiste è a servizio della nostra coscienza. Anche nell'aldilà continuiamo a conoscere se stessi e chi siamo. Cosa cambia quando ci apriamo alla possibilità di scoprire la Vita a diversi livelli?
Da anni insisto sull'importanza di apprendere le basi della psicologia. Sogno una scuola che dia più importanza a questa materia, tuttavia negli ultimi anni (grazie ad internet) le “parole della psicologia sono sulla bocca di tutti” e questo porta sia dei vantaggi che degli svantaggi. Nella puntata 470 del Podcast vediamo insieme come utilizzare al meglio “le parole della psicologia” e perché potrebbero risultare pericolose se usate male.Clicca qui per approfondire sul blog: (link attivo dalle 5:00 AM del 27/02/23) https://psinel.com/troppa-psicologia-fa-male-una-riflessione-importante/Se ti piace il podcast adorerai il mio Nuovo libro: “Restare in piedi in mezzo alle Onde - Manuale di gestione delle emozioni”... https://amzn.eu/d/1grjAUS- Vuoi Imparare a Meditare? Scarica Gratis Clarity: https://clarityapp.it/- Instagram: https://www.instagram.com/gennaro_romagnoli/- Test sull'Ansia: https://psinel.com/test-ansia-ig-pd/I NOSTRI CORSI:- Dall'Ansia alla Serenità: https://psinel.com/ansia-serenita-sp/- Emotional Freedom: https://psinel.com/emotional-freedom-sp/- Self-Kindness: https://psinel.com/self-kindness-sp/- MMA (Master in Meditazione Avanzata): https://psinel.com/master-meditazione-avanzata-sp/- Scrivi la Tua Storia: https://psinel.com/scrivi-la-tua-storia-sp/- Self-Love: https://psinel.com/self-love-sp/Credits (traccia audio): https://www.bensound.com
In questa puntata del Caffettino Podcast parliamo della sospensione di un arbitro (Alessandro Iuliano, arbitro della Sezione di Mestre) causa dei video che ha postato su TikTok in cui spiegava le regole del calcio in modo creativo. Discutiamo della giusta gestione dei social media nel mondo del calcio e riflettiamo sull'importanza di avvicinare i giovani allo sport in modo innovativo. Account di Arbitrino su TikTok: https://www.tiktok.com/@arbitriamotiktok_ ==== Non vuoi perderti nessuna puntata? Segui il canale: https://t.me/mariomoronicanale Vuoi collaborare con me o chiamarmi per un evento: mario@mariomoroni.it Buon Caffettino! Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A distanza di mesi incontro nuovamente i miei ex compagni di università, qualcuno ancora nelle stesse condizioni altri invece che condividone le mie stesse dinamiche da qualche mese a questa parte
Spesso non siamo in grado di riconoscere il nostro vero valore. Ad impedircelo sono degli errori della nostra mente che generano alcuni tipi di pensieri e comportamenti. E allora come possiamo riconoscere il nostro valore? Per poter percepire il nostro valore è necessario connetterci alla nostra parte più profonda. Spesso incontriamo degli ostacoli nel nostro tentativo di ricerca del nostro valore, che sono il pensiero svalutante e il confronto con il nostro sé ideale o con gli altri. Come possiamo contattare la nostra parte più vera e quindi non aver bisogno di confronti? Non è vincendo il confronto che facciamo il vero passo verso noi stessi. Finchè siamo nel confronto non stiamo contattando il nostro vero valore. Se abbiamo bisogno di essere migliori di qualcuno per darci valore, siamo nel nostro ego. Perché solo l'ego vive di confronti, alimenta proiezioni e si sente separato da tutto. Ma nel confronto si genera uno scontro tra il sé ideale e la realtà. Spesso c'è un conflitto tra le nostri parti interne, che hanno bisogni propri e specifici e che vogliono soddisfare. Cosa possiamo fare? Una negoziazione tra le parti, ovvero fare dialogare queste parti, sentire le ragioni di ognuna, integrandole in modo armonico.
Riconoscere il nostro valore è fondamentale per poter avere il giusto equilibrio. Spesso però non siamo capaci di vedere qual è il nostro vero valore.Cosa ci impedisce di farlo? Degli errori sistematici della nostra mente. Si tratta di errori per lo più inconsapevoli, che nascono tutti da alcuni tipi di pensieri che possiamo classificare così:• pensiero negativo: ci concentriamo più su ciò che non va; il pensiero non è mai neutro. Quando ci concentriamo solo sul pensiero negativo produciamo un effetto di svalutazione.• pensiero catastrofico: il pensiero catastrofico è un'esagerazione del pensiero negativo; consiste nell' esasperare le conseguenze e i tratti negativi di un'esperienza. • pensiero generalizzato: una cosa piccola diventa tutto ciò che io sono. Passiamo da quello che facciamo a chi siamo.• pensiero dicotomico o polarizzato: è il nucleo del malessere poichè polarizziamo e separiamo.• pensiero distorto: è un tipo di pensiero non aderente ai dati di realtà. Esasperiamo i dati e distorciamo la percezione.Oltre al pensiero, c'è un comportamento che mettiamo in atto che peggiora l'idea che abbiamo di noi stessi: il confronto. Ci confrontiamo con * il sè ideale: come dovrei/vorrei essere (avrei dovuto/sarei dovuto) e come vogliono che io sia * l'altro: quando ci confrontiamo con gli altri prendiamo il meglio di ognuno e ci confrontiamo con il loro sé ideale. E da questo tipo di confronto ne usciamo sempre sconfitti.Il vero Valore ce lo ricaviamo se c'è connessione al nostro sé superiore. Come possiamo connetterci? Attraverso: • apprezzamento, • umiltà: capire qual è il proprio posto nel mondo e starci bene; • leggerezza • condivisione: stiamo condividendo? • Dono: stiamo donando qualcosa di noi stessi all'altro? • Contributo: stiamo contribuendo al mondo?
Riflessione di Nane cantatore sul concetto di guerra giusta, declinato sul caso ucraino.
Riflessione di Nane cantatore sul concetto di guerra giusta, declinato sul caso ucraino.
Viviamo in una società in cui siamo sempre più isolati per una serie di fattori. Le relazioni sono cambiate e si stanno sgretolando e stanno assumendo nuove forme. Come si inserisce in questo contesto la solitudine?Che cosa è la solitudine? Spesso banalizziamo il concetto della solitudine con l'assenza di persone vicino a noi. In realtà la solitudine è altro. Infatti ci sono momenti in cui siamo in mezzo a tante persone, ma ci sentiamo soli e ci sono altre volte in cui non c'è nessuno intorno a noi e non percepiamo il senso di solitudine. Non dipende dall'esterno. La solitudine è una sensazione, è un senso di isolamento. È il senso di mancata connessione. Cosa ci fa sentire soli? 1) Convinzione: nessuno mi ama…è una delle prime cose che ci fa sentire soli. Se e quando diamo valore a questo pensiero ci sentiamo soli. Se crediamo al pensiero, questo si trasforma nella sensazione che proviamo. Ogni dato che ci arriva contrario alla convinzione viene smentito. 2) Sensazione: nessuno mi capisce…proviamo la sensazione di incomprensione e la solitudine che deriva dal non sentirsi compresi. 3) Fissazione su una persona…spesso cadiamo in questa dinamica: mi sento solo perché non c'è una persona specifica. Ma questa è una visione ristretta. 4) Paura del contatto intimo: c'è una lotta principale in ognuno di noi, una lotta tra due paure che si equivalgono e se non l'affrontiamo ci paralizza la vita: paura della solitudine e paura del contatto intimo. Intimità è mostrarsi all'altro, conoscersi e mostrarsi a se stesso. La paura della solitudine produce il falso amore, ovvero crea dipendenza. La paura del contatto intimo produce il senso di solitudine. In questo conflitto si crea un loop. Se non lo spezziamo diventa irrisolvibile. Il problema non è la solitudine, ma la paura della solitudine.
L'inizio del nuovo anno ha tristemente combiato con la chiusura di molte attività sul territorio. Alcune per motivi logistici semplicemente, altre per mancanza di possibilità di proseguimento a causa dei vari rincari. Riflessione sul cambiamento degli ambienti, che in certi casi, può combaciare anche con noi stessi
Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d'Elci e Livio Pacella.La conclusione di The Walking Dead, alla fine della sua 11esima e ultima stagione, fa tornare attuale una puntata di un paio di anni fa. In questo episodio del podcast esploriamo in particolare i diversi modelli di società post-apocalittiche incontrati dai protagonisti della serie nel corso delle diverse stagioni. Dal Governatore a Terminus, dal Regno ai Saviors. E le difficoltà di provare a ricostruire forme di convivenza a fronte di una minaccia esistenziale permanente - quella dei morti viventi, quella degli altri umani.Era una delle prime del nostro podcast, registrata a metà della decima stagione: manca quindi tutto il capitolo finale, quello del Commonwealth. Ma la riflessione hce ne è venuta fuori è ancora attuale, anche alla luce del finale dello show…“1 classico in 2” è uno dei format del podcast di Mondoserie: conversazioni a due voci su serie che hanno segnato l'immaginario. Leggi il nostro articolo sulla fine della serie: https://www.mondoserie.it/the-walking-dead/ MUSICA: Measured Paces di Kevin MacLeod è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribuzione 4.0. https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1100164Artista: http://incompetech.com/Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/ Collegati a MONDOSERIE sui social:https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Il mio NUOVO libro "La dura vita del dittatore": https://amzn.to/3BLc2FlEpisodio dedicato alla mancata crisi dei missili in Polonia. Alcune riflessioni sulle posizioni scaturite dopo la mancata escalation e sulle prospettive del conflitto in corso.Un ringraziamento enorme al collaboratore, storico e giornalista, Paolo Arigotti per la fase di fact checking e scriptaggio dell'episodio. Per informazioni su Paolo:Youtube https://bit.ly/3adusljFacebook.com/paoloarigottiInstagram paolo_arigotti_writerFonti:insideover.ilgiornale.it/politica/altra-verita-missili-in-polonia.htmlwww.notiziegeopolitiche.net/polonia-missili-o-parti-di-essi-caduti-su-un-villaggio-due-morti/www.lindipendente.online/2022/11/16/biden-il-missile-caduto-in-polonia-potrebbe-essere-ucraino/www.lindipendente.online/2022/11/15/missili-in-polonia-la-russia-smentisce-gli-usa-gettano-acqua-sul-fuoco/www.la7.it/otto-e-mezzo/video/missili-in-polonia-caracciolo-la-russia-non-ammettera-mai-anche-un-incidente-e-un-segnale-15-11-2022-460232www.ilsole24ore.com/art/ucraina-ultime-notizie-biden-improbabile-che-missili-polonia-siano-partiti-russia-AE2tAUHCwww.lindipendente.online/2022/11/15/missili-caduti-in-polonia-membro-nato-gli-usa-accusano-la-russia/www.lantidiplomatico.it/dettnews-i_misteri_irrisolti_del_missile_ucraino_in_polonia/45289_47948/edition.cnn.com/europe/live-news/russia-ukraine-war-news-11-15-22/h_0e9998b95cc350da4c684f162b3f2f9ewww.corriere.it/esteri/22_novembre_16/polonia-cosa-sappiamo-missili-caduti-34a96a6e-6586-11ed-9758-a021e00ba84b.shtmlwww.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/11/16/missile-caduto-in-polonia-potrebbe-essere-ucraino_d5e6730d-6b06-44c8-a413-00e25ad57b12.htmlwww.adnkronos.com/missili-in-polonia-potrebbero-essere-razzi-antiaereo-ucraini_2dgWps8leY1WFvHLKiZOhzwww.repubblica.it/esteri/2022/11/16/news/perche_il_missile_sulla_polonia_ha_messo_in_allerta_la_nato_cosa_dicono_gli_articoli_4_e_5_dellalleanza-374773054/www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/11/16/mosca-ce-stato-un-tentativo-di-provocare-lo-scontro-nato-russia_6ad53721-c0e4-444f-b7f7-bfba78a087e1.htmledition.cnn.com/2022/11/17/europe/poland-missile-restraint-reaction-intl-hnk/index.htmltass.com/pressreview/1538005www.bbc.com/news/63648958www.aljazeera.com/news/2022/11/16/ukraine-allies-say-kyiv-behind-strike-on-poland-but-blame-russiaMissili sulla Polonia, terrore in Turchia (canale YouTube Aldo Giannuli) www.youtube.com/watch?v=xPS0k9HINZwwww.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/11/16/usa-missile-in-polonia-ucraino-ma-responsabile-e-russia-_d5e6730d-6b06-44c8-a413-00e25ad57b12.htmlwww.askanews.it/politica/2022/11/16/missili-su-polonia-meloni-responsabilit%c3%a0-accaduto-%c3%a8-tutta-russa-pn_20221116_00062/insideover.ilgiornale.it/guerra/attacco-malfunzionamento-o-s-300-ucraino-le-tre-ipotesi-sul-missile-caduto-in-polonia.htmlwww.limesonline.com/polonia-missile-russo-ucraina-guerra-nato/130027www.la7.it/omnibus/video/missili-sulla-polonia-lanalisi-di-dario-fabbri-evidente-che-gli-usa-non-vogliono-incolpare-16-11-2022-460316www.la7.it/otto-e-mezzo/video/missili-in-polonia-caracciolo-la-russia-non-ammettera-mai-anche-un-incidente-e-un-segnale-15-11-2022-460232www.lantidiplomatico.it/dettnews-associated_press_missile_che_ha_colpito_la_polonia_lanciato_dalle_forze_ucraine/45289_47906/www.lantidiplomatico.it/dettnews-i_missili_in_polonia_lattentato_a_istanbul_e_le_trattative_segrete/45289_47920/insideover.ilgiornale.it/guerra/nato-g7-e-usa-perche-tutti-cercano-di-evitare-lescalation.htmlwww.remocontro.it/2022/11/21/missili-fuori-bersaglio-nato-istericamente-invocata-e-usa-e-russia-muovono-le-super-spie-a-trattare-direttamente/www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/17/il-missile-in-polonia-mostra-le-due-facce-della-nato-i-baltici-allattacco-contro-mosca-ma-la-prudenza-usa-abbassa-i-toni-dello-scontro/6876685/www.ilriformista.it/troppa-fiducia-a-zelensky-sul-missile-in-polonia-il-presidente-ucraino-ha-mentito-330479/www.ilpost.it/2022/11/20/missili-polonia-guerra-ucraina-russia/insideover.ilgiornale.it/guerra/kherson-e-linverno-apriranno-allo-scenario-coreano-in-ucraina.htmlinsideover.ilgiornale.it/guerra/segnali-di-negoziato-e-bombe-la-difficile-partita-per-accordo.htmlwww.ilsussidiario.net/news/missili-caduti-in-polonia-un-incidente-che-non-cambia-le-sorti-della-guerra-e-del-dialogo/2440695/www.nytimes.com/2022/11/17/opinion/ukraine-economy-putin-war.htmlwww.ilfoglio.it/esteri/2022/11/18/news/il-missile-in-polonia-la-reazione-ucraina-e-la-fatica-di-dover-sempre-ribadire-chi-attacca-e-chi-difende-4672989/www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/17/travaglio-a-la7-il-mondo-ha-capito-che-non-possiamo-piu-fidarci-di-zelensky-calenda-e-letta-non-dovrebbero-piu-uscire-di-casa/6876473/www.la7.it/otto-e-mezzo/video/missili-in-polonia-lucio-caracciolo-i-russi-non-ne-azzeccano-una-15-11-2022-460238
Nel corso delle ultime ore abbiamo commesso un errore qui sul podcast. Grazie @Mauro per la segnalazione!Qualcuno di voi potrebbe essersene accorto e, per questo, abbiamo pensato di girare questo episodio speciale dedicato solo agli ascoltatori del podcast - questa è una vera limited edition ;) - in cui ricostruisco l'accaduto e mi aggancio alle ragioni sottese al "dietro le quinte" che, in realtà, riguardano spesso la vita di tutti noi.Buon ascolto!
Riflessione sulla musica oggi: qualità o fiasco? Audio estratto da una conversazione in studio tra Filippo Ruggieri e Michele Canova, marzo 2022. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il giorno dopo le elezioni. Una riflessione con voi. Infine, i fatti gravissimi in Iran.
La crisi energetica apre il dibattito sulle chiusure anticipate dei negozi. Finisce l'era delle aperture notturne, del 7 su 7 h24, della formula always open, che da qualche anno si è affacciata anche in Italia? La necessità dei risparmi energetici impone nuove riflessioni sulla cosiddetta midnight economy, l'industria del consumo notturno: supermercati e fastfood, ma anche coworking, asili nido, palestre. Quali le possibili ripercussioni sull'offerta commerciale e sulla vivibilità delle città? Focus sui trend dedicato alla repair economy. Dagli smartphone ricondizionati alla tendenza upcycling, si è aperta l'era dei "consumi aggiustati": progetti che, a seconda dei brand, diventano comunicazione, offerta di prodotto o modello di business. Riflessione finale dedicata al boom del social anti-Instagram Be Real.
Analizziamo quello che è stato l'andamento di questo ultimo mese, che ha visto un recupero della maggior parte degli asset finanziari, e come possiamo affrontare la seconda parte dell'anno. “Il modo più sicuro di raddoppiare il tuo denaro è di piegarlo in due e metterlo nella tua tasca.” Kin Hubbard Sigla di Eric Buffat Per chi vuole acquistare i libri, il cui ricavato andrà totalmente a favore dell'associazione Dravet Italia: https://www.amazon.it/kindle-dbs/entity/author/B08FF1ZFV9 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questa puntata racconto e condivido una cosa molto personale. Ho riletto diari di molti anni fa e qyesta è stata la mia reazione/riflessione. Ps. Ecco alcuni link utili: Accedi alla community di Yogi gratuita
Ascolta tutte le mie Podcast Series e gli Audiobooks su Audible >>> https://bit.ly/3xMBND4 Scopri tutte le mie attività >>> https://linktr.ee/filippo_ruggieri Seguimi su Instagram >>> @filippo_ruggieri Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Israele-Palestina e Russia-Ucraina sono la stessa cosa? Riflessione di Michele Boldrin Sostieni Liberi Oltre le Illusioni diventando socio: vai su www.liberioltreleillusioni.it nella sezione "ASSOCIATI" e diventa socio. Ti aspettiamo #Israele #Palestina ?== #Russia #Ucraina ----------------------------
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Sempre più spesso non riusciamo a trovare un senso alle cose. Come reagire davanti alla confusione che ci circonda? Ecco la mia riflessione.