Podcasts about il natale

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Best podcasts about il natale

Latest podcast episodes about il natale

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Guerra in Ucraina, Erdogan sente Putin e Zelensky. Il leader russo ordina il cessate il fuoco per il Natale ortodosso

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jan 5, 2023 1:31


Mentre sul fronte continuano i combattimenti tra le truppe russe e le forze armate ucraine, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan tenta l'ennesima mediazione. Il leader di Ankara ha sentito telefonicamente prima il presidente russo Vladimir Putin e poi quello ucraino Volodymyr Zelensky.

Tutto nel mondo è burla
Tutto nel Mondo è Burla Stasera all'opera Natale - I Soprani e il Natale

Tutto nel mondo è burla

Play Episode Listen Later Jan 3, 2023 33:14


Tutto nel Mondo è Burla Stasera all'opera Natale - I Soprani e il Natale

Meditazioni di don Giulio Maspero
Il Vangelo con Ratzinger: il Natale

Meditazioni di don Giulio Maspero

Play Episode Listen Later Jan 3, 2023 30:48


Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero

Alle sorgenti della fede in Terra Santa
Il Natale del luogo senza luogo

Alle sorgenti della fede in Terra Santa

Play Episode Listen Later Dec 27, 2022 50:48


Il Natale del luogo senza luogoTrascrizione (non corretta dall'autore)

Zoom: una notizia alla settimana | RRL
212- PERSECUZIONE RELIGIOSA - Il Natale calpestato

Zoom: una notizia alla settimana | RRL

Play Episode Listen Later Dec 26, 2022 5:04


Anche quest'anno si è rinnovato il tradizionale scambio di auguri natalizi. Di persona o con bigliettini, tramite web o social. Tra familiari, amici, conoscenti, colleghi. Ci è parso normale, spontaneo, quasi scontato. In realtà non è così. Non lo è per niente. Almeno non ovunque.In Arabia Saudita, ad esempio, Paese rigorosamente musulmano, viene severamente vietato qualsiasi altro culto pubblico. Per cui Natale ed anche capodanno - espressione del calendario gregoriano, quindi cristiano - possono essere celebrati solo in casa e di nascosto, pena pesanti sanzioni per i trasgressori.Ma il Natale è fuorilegge anche altrove, essendo considerato un pericolo per l'islam: in Brunei dal 2014, può costare a chi lo festeggi 20 mila euro di multa e fino a cinque anni di carcere; in Somalia è stato bandito dal 2015, lo stesso anche in Tagikistan, dove è proibito anche solo scambiarsi regali o raccogliere fondi per beneficenza; ma nella black list dei Paesi «Grinch» ce n'è anche uno comunista, la Corea del Nord, dove dal 2016 il dittatore Kim Jong-Un ha trasformato il 25 dicembre nella festa della «sacra madre della rivoluzione» ovvero di sua nonna.

PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Ricordi Disneyani: I Tre Caballeros e quell'estate del 2015

PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali

Play Episode Listen Later Dec 26, 2022 15:22


Quando viene dicembre...beh, anni fa significava una sola cosa: Disney. Un cartone animato che riuniva tutti quanti in sala per passare un'ora e mezza all'insegna del divertimento e dell'intrattenimento. Ne sono cambiate di cosa da allora e la Disney ha smarrito la retta via ma ho deciso di ripercorrere la mia personale storia con questa casa di produzione che ha fagocitato l'industria hollywoodiana ma che un tempo era capace anche di offrire un po' di arte e passione. Il Natale si è concluso e quindi ritengo opportuno concludere l'anno con una visione leggera. Magari stupefacente. E quindi ecco "I Tre Caballeros", delirio visivo e cinematografico che porta la politica di buon vicinato tra la Disney e l'America Latina a livelli...strani.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
La misericordia di un Dio che discende a salvarci - Giona 6 - Natale 2022 | 25 Dicembre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Dec 25, 2022


Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operavano il bene, ma per tutti.  E' un Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà",  quello che è realmente disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 27 minutiQuesto è il giorno in cui accendiamo l'ultima delle candele della nostra Corona dell'Avvento, quella centrale, che ci rammenta che il Salvatore è venuto. Giovanni ha scritto:“La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. È venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto;  ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio  E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.” (Giovanni 1:9-14)La misericordia di un Dio “compassionevole, lento all'ira e di gran bontà” era stata promessa dai profeti:«Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni.  Perciò egli li darà in mano ai loro nemici, fino al tempo in cui colei che deve partorire partorirà; e il resto dei suoi fratelli tornerà a raggiungere i figli d'Israele». Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. E quelli abiteranno in pace, perché allora egli sarà grande fino all'estremità della terra. Sarà lui che porterà la pace. (Michea 5:1-4)“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele.” (Isaia 7:14)Queste parole venivano scritte da Michea e da Isaia attorno al 736 avanti Cristo, circa trenta anni dopo che Giona era stato a Ninive: Dio prometteva misericordia a tutto il  popolo. Ed era una misericordia inaspettata; piuttosto che punire la nostra ribellione, Dio decideva di venire in soccorso... esattamente come aveva fatto a Ninive.Giona era stato chiamato a salvare un'intera città e, forse, l'intera nazione di cui Ninive era capitale, a dimostrare una misericordia che Dio avrebbe poi esteso a “tutto il popolo” Questo fece di Giona un "estensore della misericordia".Come ci si comporta, o come ci si dovrebbe comportare dinanzi a un Dio che elargisce gratuitamente il suo perdono? Che manda nelle nostre vite speranza, fede, gioia, pace? Leggiamo  Giona 4:5-11 "Poi Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città; là si fece una capanna e si riparò alla sua ombra, per poter vedere quello che sarebbe successo alla città.  Dio, il Signore, per calmarlo della sua irritazione, fece crescere un ricino che salì al di sopra di Giona per fare ombra sul suo capo. Giona provò una grandissima gioia a causa di quel ricino.  L'indomani, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rosicchiare il ricino e questo seccò.  Dopo che il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un soffocante vento orientale e il sole picchiò sul capo di Giona così forte da farlo venir meno. Allora egli chiese di morire, dicendo: «È meglio per me morire che vivere».  Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti così a causa del ricino?» Egli rispose: «Sì, faccio bene a irritarmi così, fino a desiderare la morte».  Il Signore disse: «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito;  e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»” (Giona 4:5-11)Non c'è speranza, né fede, né gioia, né pace in Giona; invece di essere in città a festeggiare con i Niniviti, Giona se ne va in preda alla frustrazione.Il versetto 5 dice che “Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città... per poter vedere quello che sarebbe successo alla città”. Giona voleva vedere la punizione, e invece vede il perdono. Giona voleva vedere il fuoco dal cielo, e invece vede la benedizione che scende dal cielo. Giona era stato mandato per essere un “estensore di grazia”. Anche se riluttante, Giona aveva comunque adempiuto ai piani di salvezza di Dio.Esattamente come aveva anticipato attraverso Isaia e Michea, Dio diceva avrebbe mandato un Salvatore. Il piano di Dio, da sempre, non è stato quello di giudicare, ma di salvare: Giovanni dirà:“Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.” (Giovanni 3:17)Notate l'ultima parte del versetto: “perché il mondo sia salvato”: gli angeli avevano parlato di una “grande gioia per tutto il popolo”. Il mondo, il popolo; Natale è il compimento dell'opera di un Dio “lento all'ira e di gran bontà” verso tutti, offerta per coloro che avrebbero riconosciuto in quel bimbo, nato da una giovane donna, il Salvatore.E' facile per noi giudicare Giona: dire “Hai sbagliato!” Dovevi subito obbedire al tuo Signore! Non dovevi essere così riluttante!”. Facile, perché abbiamo il Natale, perché abbiamo visto la misericordia, inaspettata ma promessa, di Dio scendere e farsi uomo. Giona conosceva per “sentito dire” le caratteristiche di Dio, noi le abbiamo viste. Dio ha mandato ben più di Giona a recare la “... buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà” (Luca 2:10)” E noi? Quale è il nostro compito a Natale?  Noi che abbiamo visto la misericordia in azione? Essere il popolo che riceve, oppure essere un Giona migliore che annuncia? Paolo ha detto:“Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. (Romani 8:28)Paolo dice che che tutte le cose cooperano al bene, ed è come dire che “Dio coopera al bene"; Dio non può e non vuole operare da solo per la salvezza del mondo e del popolo. Dio da sempre ha voluto coinvolgere “quelli che amano Dio” nella sua opera di salvezza per il popolo.  Coloro che amano Dio non stanno fermi attendendo che il bene gli piova addosso, ma si muovono verso il bene, lo trasmettono agli altri, sono testimoni, non riluttanti come Giona; è solo allora che Dio aggiunge la sua benedizione.Non limitiamoci a festeggiare il Natale “tra di noi”, tra “quelli che amano Dio” , ma testimoniamolo e operiamo sapendo che la salvezza è davvero discesa sulla Terra. Perché quando non lo facciamo, possiamo diventare un po' come Giona; testimoni riluttanti della misericordia di Dio.E cosa ne sarà di quel missionario riluttante di Giona? Dio punirà il suo atteggiamento di riprovazione perché si dimostra nei fatti  “lento all'ira e di gran bontà” con i Niniviti?  Incredibilmente Dio, non punisce, ma insegna qualcosa a Giona attraverso una semplice pianta.Una piccola parentesi: nell'originale in ebraico non dice che pianta fosse, e non so perché in Italia i traduttori abbiano deciso per un ricino, che è un albero si, ma che ci mette un bel pò a diventare adulto da dare ombra e che non fa tanta ombra. Era dunque una pianta che aveva foglie larghe da dare molta ombra.Dio fa nascere una pianta per dare ristoro a Giona; lui ne prova piacere e pensa “Dio mi sta benedicendo”. Poi Dio gli toglie la pianta, e Giona è così avvilito che chiede di morire: “ Lo sapevo ; hai fatto quello che non volevo, salvare i Niniviti che odio, ora mi togli anche la pianta e l'ombra. Sei contro di me!” Capita anche a noi, di avere periodi in cui vediamo i frutti della nostra testimonianza, e vediamo che la nostra vita “va bene”: la famiglia, il lavoro, il mondo che ci ruota attorno... tutto vè in sintonia: Ed associamo la benedizione al nostro testimoniare; il che, può essere.Ma poi, quando la situazione si mette male, ed in famiglia, al lavoro, nella nostra vita sorgono problemi, pensiamo “Dio non si cura più di me! Dio è contro di me! Dio mi ha abbandonato!”.Il pericolo, per chi ha creduto in quel primo Natale, è che  il nostro impegno a testimoniare agli altri della Luce discesa in terra sia definito dalle circostanze della nostra vita, non dalla nostra relazione con l'Onnipotente.Dio sta aiutando Giona ad acquisire una prospettiva differente, più alta; a smettere di pensare solo a se stesso, a smettere di pensare solo al momento. Ad avere una prospettiva più ampia,  una visione per “tutto il popolo”, non solo per una parte del popolo.Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operano il bene, ma per tutti. Paolo afferma:“Come dicono le Scritture: «Non cʼè nessuno che sia giusto, nemmeno uno....Tutti, senza, distinzione, sono dei peccatori senza la gloria di Dio, ma possono essere resi giusti gratuitamente, per dono di Dio, mediante la redenzione, che troviamo soltanto in Gesù Cristo.” (Romani 3:10, 23-24 PV)Nessun giusto; tutti hanno bisogno del Dio che scende in terra e nasce a Natale.Il Libro di Giona si conclude in modo “anomalo” per un libro della Bibbia: con una domanda che Dio fa a Giona... e a ciascuno di noi:“Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti così a causa del ricino?»... «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito;  e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»” (Giona 5:9-11)Nel turbine della nostra vita, possiamo tendere a dimenticare il Natale; a dimenticare che Dio è sceso in terra ed è venuto a saldare il conto per l'intera umanità, non solo per  coloro che sono “del suo partito”. La salvezza doveva essere accessibile a tutti, non ad una sola casta, ad un solo popolo, ma a “tutto il popolo”. Questa è la natura di un Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”. Questa è la natura del Natale.Non dobbiamo mai dimenticare che siamo tenuti a testimoniare di questa misericordia in qualsiasi modo e in qualsiasi momento della nostra vita, lieto o doloroso. Quando ci sposiamo, promettiamo all'altro di amarlo e essergli a fianco e di supporto “nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza o povertà, in salute o malattia”.  Se promettiamo questo ad un altro essere umano, come figli e figlie di Dio, siamo tenuti a una promessa ben più solenne; essere  testimoni della nascita di Gesù, indipendentemente da chi siamo, cosa facciamo, come viviamo. Fare quello che fecero i primi testimoni di quella nascita miracolosa:“Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto sapere». Andarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia;  e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. (Luca 2:15-18)La domanda di Dio a Giona è ancora valida ai giorni nostri: e merita una risposta. Se la risposta è “Si, sappiamo che sei un Dio “lento all'ira e di gran bontà” che hai misericordia di tutto il popolo”, allora quale deve essere il nostro atteggiamento verso i mondo?Il Natale non è solo la gioia di vedere la misericordia inaspettata ma promessa di Dio all'opera, ma anche una  sfida per ciascuno che vede, crede, accetta e segue quel bimbo che diverrà un uomo e salirà il Golgota al posto nostro.Nel mezzo di tutte le emozioni che stiamo vivendo, usciti da una pandemia, con una guerra tremenda alle porte di casa, una crisi energetica ed economica che affligge ciascuno di noi, potremmo sentire frustrazione e rabbia; la domanda per Giona vale anche per noi: «Fai bene a irritarti così?».Il Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”,  che non vuole che nessuno perisca, ma che tutti giungano al pentimento, è realmente disceso: anche se non il 25 dicembre, ma è disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.Buon Natale.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

Esercizi Spirituali
don Luigi Maria Epicoco - Il Natale dalla parte di Giuseppe

Esercizi Spirituali

Play Episode Listen Later Dec 25, 2022 43:45


Catechesi di don Luigi Maria Epicoco del 14 dicembre 2018 a San Giorgio Jonico (TA).

Italiano con Amore
100. Festeggiamo il Natale e l'episodio 100!

Italiano con Amore

Play Episode Listen Later Dec 25, 2022 15:53


Buone Feste a tutti! La trascrizione dell'episodio è su Patreon: CLICCA QUI.

Prima Pagina
Uccide la moglie per gelosia; Manovra approvata il 29 dicembre; In America il Natale più freddo di sempre: 25 dicembre di Italo Carmignani

Prima Pagina

Play Episode Listen Later Dec 25, 2022 9:18


#Trapani uccide #moglie per #gelosia; #Manovra, si torna in aula il 27 per approvare il 29 dicembre; Scontri a #Parigi tra manifestanti e polizia; In #America il #Natale più freddo di sempre

PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Pendente: Parole a vanvera su...Topolino e il Natale vent'anni fa

PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali

Play Episode Listen Later Dec 24, 2022 41:01


Rispolverando l'albo 2405 del settimanale "Topolino", il sottoscritto si è ritrovato a ripercorrere (per l'ennesima volta, questo mese) il viale dei ricordi. Ricordi di un tempo in cui le preoccupazioni erano poche eppure ostinate, il mondo era stato sconvolto da una delle più grandi tragedie della storia contemporanea e "Topolino" era una presenza regolare in casa. Inutile dire che gli albi dedicati al Natale erano quelli più attesi. Ed eccomi qui con un numero speciale a cui sono sempre stato legato tra le mani. In compagnia di Francesco Artibani, Lello Arena, Silvio Camboni, Carlo Panaro, Andrea Ferraris, Marco Bosco, Salvatore Deiana, Stefano Ambrosio, Donald Soffritti, Romano Scarpa e ovviamente la Banda Disney al completo.

Learn Italian with Luisa
Auguri di Natale 2022

Learn Italian with Luisa

Play Episode Listen Later Dec 24, 2022 6:16


Il Natale è la festa che più di ogni altra ci fa pensare a la nascita di Gesu Cristo! Per questo vi sento particolarmente vicino e desidero augurarVi di trascorrere questi giorni di festa in serenità assieme ai vostri cari.Tantissimi Auguri… Buon Natale!Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premiumRoyalty free music from https://www.FesliyanStudios.comLicense acquired via Donation Purchase License Code: a5a4df71-1839-4960-b2d2-e27ba1681e77

16NONI
16NONI | Il Natale, la Famiglia e la generazione Z

16NONI

Play Episode Listen Later Dec 24, 2022 24:09


Puntata Natalizia per 16NONI, in questa puntata parliamo di un film Francese, in italiano “La Linea” una linea che distanzia una famiglia, una generazione di donne, l'amore. “Confusi” è la serie generazionale che arriva su Rai Play; 4 giovani, 1 appartamento e le loro storie di vita quotidiana, sullo sfondo l'università e Milano. Up&Down con […] L'articolo 16NONI | Il Natale, la Famiglia e la generazione Z proviene da Young Radio.

Il podcast del disagio
Traumi di Natale live show

Il podcast del disagio

Play Episode Listen Later Dec 24, 2022 76:37


Il Natale, senza girarci intorno, è un disastro, condito da parentado invadente e saccarina non richiesta. Se ti emozioni per le lucine e le belle canzoni, dovresti lavorare su te stess*; Vee Tridente e Veronique Bunny, invece, delle Feste colgono la componente disagiata e la celebrano con illustri colleghi come Laura Sky di @vabbemisonofattadipeggio ed Enrico Caruso e Mattia Sterzi di Queerscream.

Questione di riflessi
Puntata 177 - Xmas Movies vol. 3

Questione di riflessi

Play Episode Listen Later Dec 24, 2022 37:35


Il Natale quando arriva arriva, diceva una celebre pubblicità di un panettone. La terza Top 5 sui miei film preferiti da guardare aspettando l'arrivo di Babbo Natale.

Ma t'l'è viste queste?
Natale: Dickens: l'uomo che inventò il Natale Vs Natale a Miami

Ma t'l'è viste queste?

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022 42:12


Be Radio!
Cambiamo il Natale! (con Emanuele Tumolo)

Be Radio!

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022 49:09


Chiudiamo questo 2022 con un super ospite! Infatti è passato a trovarci Emanuele Tumolo, attore, stand-up comedian, speaker radiofonico e... pino (sentire la puntata per capire). Con lui abbiamo parlato di come cambiare il Natale, una festa fin troppo ripetitiva... per farla diventare qualcosa di più adatto ai giorni nostri! Ci saremo riusciti? O avremo buttato tutto in caciara? La risposta non è scontata...

Cocai Italiano
Il Natale - 3 minutes Italian

Cocai Italiano

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022 7:57


Il Natale è qui! Christmas is here!Learn how Italians spent the most important holiday of the year in easy Italian by listening to 3 minutes Italian!*** Useful links ***Learn Italian from scratchHave a private lesson with meMore contentSupport the show

Esteri
Esteri di venerdì 23/12/2022

Esteri

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022 27:25


1-Pandemia. 250 milioni di cinesi avrebbero preso il Covid negli ultimi 20 giorni. secondo il Financial Times il dato è stato fornito dal governo in un vertice a porte chiuse. ( Gabriele Battaglia) 2. Ucraina. Le feste al buio. A Kiev sono in vigore numerosi blackout di emergenza. Secondo le autorità locali il deficit di elettricità è del 50% ( Natalia Onipko – Soleterre Onlus Kiev) 3-Francia. 3 persone uccise a Parigi nei pressi del centro culturale curdo. L'assassino sarebbe un militante di estrema destra, già incriminato per violenze armate di carattere razzista. Ma la procura di Parigi ha aperto un'inchiesta per omicidio e non per terrorismo. 4-Slovenia, il giorno del giuramento di Natasha Pirc Musar, la prima donna presidente. Il suo predecessore Boris Pahor ha chiuso il suo mandato con un'iniziativa altamente simbolica la storia di esteri. ( Stefano Lusa Capodistria) 5-Il Natale è la prima festa globale, è il tema della rubrica sulla mondialità. ( Alfredo Somoza)

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
4700 - Il Natale 2022 ha il sapore e le fragranze dei prodotti di Caffè Corsini

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022 4:09


Dai cofanetti con i caffè più pregiati del mondo, alle confezioni a tema contenenti le miscele più esclusive e amate. Il Natale 2022 ha il sapore e le fragranze dei prodotti di Caffè Corsini, che per l'occasione ha inserito nel suo catalogo una serie di idee regalo originali e di qualità per celebrare con gusto le festività, offrendo un'ampia scelta di proposte adatte a soddisfare ogni esigenza, con particolare attenzione alle filiere di produzione e alla tutela dell'ambiente.

Italiano con letteratura
Pillola di storia: Il Natale prima del Natale: le origini pagane della festa, Maurizio Bettini

Italiano con letteratura

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022 10:46


Per il testo, iscriviti a https://italianoconletteratura.substack.com

Querty
It's Morhpin Time! - Power Rangers 01

Querty

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022 173:22


Il Natale arriva anche a Angels Falls, e i nostri eroi dovranno salvarlo un'altra volta, se non vogliono che i bambini di tutto il mondo si trovino i regali sostituiti da del carbone alieno in grado di ipnotizzare chi lo tocca!Per festeggiare queste vacanza invernalli abbiamo anche rilasciato Haunted B&B, che trovate gratuito sul nostro sitohttps://www.fumblegdr.it/products/haunted-b-b

Fumble GDR - Giochi di ruolo in radio
It's Morhpin Time! - Power Rangers 01

Fumble GDR - Giochi di ruolo in radio

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022 173:22


Il Natale arriva anche a Angels Falls, e i nostri eroi dovranno salvarlo un'altra volta, se non vogliono che i bambini di tutto il mondo si trovino i regali sostituiti da del carbone alieno in grado di ipnotizzare chi lo tocca!Per festeggiare queste vacanza invernalli abbiamo anche rilasciato Haunted B&B, che trovate gratuito sul nostro sitohttps://www.fumblegdr.it/products/haunted-b-b

MELOG Il piacere del dubbio
Il Natale che ci ha rovinato il Natale

MELOG Il piacere del dubbio

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022


Più tradizionale di pandoro e panettone, arriva la puntata dedicata ai racconti dei vostri Natali da incubo. In cambio, in omaggio, imperdibili libri infami.

Le interviste di Radio Number One
Prof. Santipolo: «Il Natale moderno nasce nel '800 con Charles Dickens»

Le interviste di Radio Number One

Play Episode Listen Later Dec 22, 2022 6:17


Su Radio Number One il professor Matteo Santipolo ci parla della nascita delle tradizioni legate al NataleOggi 22 dicembre, ai microfoni del Buena Onda con Laura Basile, è stato ospite il professor Matteo Santipolo con l'ultimo appuntamento dell'anno. Il tema che ci ha portato il professore riguarda il Natale e più precisamente il giorno in cui si è iniziato a festeggiarlo in maniera moderna: «Il 19 dicembre del 1843 viene pubblicato A Christmas Carol di Charles Dickens e, dopo il grande successo del libro, il Natale in quanto festività inizia ad assumere un significato simile a quello odierno».LE TRADIZIONI - Storicamente in inglese la parola Natale non veniva tradotta solo con Christmas, spiega Santipolo, «ma anche con la parola Yultide che rimanda al periodo di festeggiamento dei 12 giorni a cavallo con il solstizio d'inverno». Per quanto riguarda invece la tradizione dell'albero di Natale ci sono più interpretazioni: la prima si lega al culto degli antichi romani ed egizi mentre l'altra al culto vgermanico dell'Yggdrasil.

Orecchie e Segnalibri
#256 - Mario Pomilio - "Il Natale del 1833"

Orecchie e Segnalibri

Play Episode Listen Later Dec 22, 2022 14:39


HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
4677 - Festività e cibo a domicilio Uber Eats presenta il decalogo dell'Accademia Italiana Galateo

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Dec 22, 2022 5:01


Il Natale si avvicina e i tempi cambiano, ma le buone maniere restano una pratica fondamentale per gestire in modo impeccabile le migliori occasioni d'incontro, a partire dalle cene e dai pranzi che gli italiani organizzeranno nelle proprie case in occasione delle festività in arrivo. Viene così presentato il decalogo delle buone maniere, realizzato da Uber Eats e dall'Accademia Italiana Galateo, per gestire gli ospiti e il cibo in occasione di pranzi e cene ordinate a domicilio.“Spesso non abbiamo tempo oppure non siamo bravi in cucina e per questo decidiamo di non invitare parenti e amici, - commenta Samuele Briatore, presidente dell'Accademia Italiana Galateo. - In passato il Natale per molte persone rappresentava un tour de force in cucina, dove l'ansia da prestazione, la competizione e spesso anche l'obbligo erano elementi che potevano limitare la gioia, la spensieratezza e la voglia di casa e famiglia che dovrebbero essere presenti nelle occasioni natalizie”.

RADIOIMMAGINARIA
#Ravenna Come cambieremo il Natale

RADIOIMMAGINARIA

Play Episode Listen Later Dec 21, 2022 30:01


Radioimmaginaria RavennaHey, tu che stai leggendo, a te piace il Natale? A noi sì, però lo vorremmo cambiare un po'. Attenzione però, non parleremo solo di questo, parleremo della miglior festività secondo noi (con pareri differenti) e poi i 2 assenti (Andrea e Tommaso) parleranno del loro migliore e peggiore Natale. State connessi!

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Carte, cibo, alberi vecchi e imballaggi inquinano il Natale: i consigli di Etra per ridurre i rifiuti

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Dec 21, 2022 1:41


Nel periodo delle feste i rifiuti si moltiplicano a dismisura e differenziarli può diventare un'impresa. Dal cibo avanzato alle carte regalo, dagli imballaggi all'albero di Natale, Etra dà i consigli per un Natale sostenibile.

Italiano ON-Air
Il Natale in Italia - Episodio speciale

Italiano ON-Air

Play Episode Listen Later Dec 21, 2022 6:00 Transcription Available


Puntata speciale dedicata al Natale! Katia e Alessio ci raccontano come passeranno le vacanze di Natale e lo chiederanno anche ad alcuni ospiti. Scopri con Italiano ON-Air come si trascorre il Natale in Italia.Segui il nostro podcast sulla lingua italiana "Italiano ON-Air" su: https://podcast.scuolaleonardo.comoppure sulle principali piattaforme di podcast:Apple Podcasts | Spotify | Amazon Music | Google PodcastPer informazioni sui corsi della Scuola Leonardo da Vinci:  www.scuolaleonardo.com----------- ENGLISH ------------A special episode dedicated to Christmas! Katia and Alessio tell us how they will spend the Christmas holidays and they will also ask some guests. Find out with Italiano ON-Air, how Christmas is celebrated in Italy.Follow our podcast  on the Italian language "Italiano ON-Air"  by Scuola Leonardo da Vinci: https://podcast.scuolaleonardo.comor on the leading podcast platforms:Apple Podcasts | Spotify | Amazon Music | Google PodcastFor information on the Scuola Leonardo da Vinci courses:  www.scuolaleonardo.com

Corriere Daily
Al freddo e al buio, ma cantando: il Natale di guerra a Kiev

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Dec 20, 2022 9:50


Come molte altre città dell'Ucraina, la capitale vive giorni difficilissimi a causa dei bombardamenti russi che danneggiano le infrastrutture di energia e acqua. Ma gli abitanti resistono in mille modi, anche simbolici: non rinunciando, per esempio ai simboli delle feste. A partire dai cori sacri. Il racconto di Marta Serafini.Per altri approfondimenti:I 52 rifugi nella pancia di Kiev: “Qui ci sentiamo (quasi) al sicuro"Putin da Lukashenko, i timori ucraini: pronta una nuova offensivaKherson, due reporter italiani colpiti da una bomba: “La scritta Press era visibile”

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia della notte e del giorno di Natale - Anno A

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Dec 20, 2022 14:54


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7180OMELIA DELLA NOTTE E DEL GIORNO DI NATALE - ANNO A di Giacomo Biffi1) MESSA DELLA NOTTELa celebrazione natalizia - prima di tutto con questa Eucaristia notturna e poi con i vari riti di questi giorni, ma anche con le molte manifestazioni festose e luminose che l'accompagnano in ogni angolo della cristianità - è un grande inno di riconoscenza e di lode a Dio, che ha rischiarato la nostra notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo.UNA LUCE RIFULGE NELLA NOTTECome aveva detto il profeta, su coloro che abitavano in terra tenebrosa, una grande luce rifulse (Is 9,1). Davvero tenebrosa è la nostra terra e noi ce ne accorgiamo sempre più, anche perché si sono spenti o stanno spegnendosi tutti i bagliori ingannevoli. La nostra epoca ha visto via via esaltati i miti più falsi e più ossessivi: il mito del nazionalismo, della inevitabile lotta di classe, del razzismo, dello scientismo senza saggezza e senza amore, del permissivismo senza buon senso, dell'edonismo sfrenato. Agli inizi le ideologie sembrano sempre luccicanti e fascinose; poi, quando si impongono e si assolutizzano, si rivelano tutte soffocanti e crudeli.Stregato e illuso da questi dogmi infondati e senza verità, il nostro secolo - il secolo dell'affermazione spavalda della ragione rattrappita in se stessa e dell'umanesimo senza Dio - ci ha regalato stragi e catastrofi sociali che non trovano paragoni nella storia: le guerre totali, gli eccidi di popolazioni innocenti reclamati dalle utopie del momento, i genocidi, la soppressione legalizzata e ufficialmente propagandata di vite incolpevoli, il dissenso ecologico, il dissesto morale. Immersa in questa notte, di cui solo adesso si può cominciare a misurare interamente l'orrore, l'umanità ha però conservato un filo di luce e un piccolo germoglio di speranza: ha sempre continuato, anche nei momenti più ottusi e più tetri, a celebrare il Natale.E proprio dal Natale la fiducia può rifiorire; proprio grazie all'annuncio di gioia e di salvezza dato ai poveri e agli umili si supera ogni avvilimento. Da Betlemme ci giunge ogni buon auspicio possibile, se però ci riconosciamo - noi, uomini tutti - poveri di bene vero e di sapienza; se ci vogliono collocare tra i semplici, che non dalle voci e dalle infatuazioni mondane attendono di essere illuminati; se prendiamo posto non tra i personaggi potenti e famosi, ma tra i pastori che con cuore limpido vegliano nella notte e aspettano senza scoraggiarsi l'alba di Dio.La gloria del Signore li avvolse di luce (Lc 2,9) - abbiamo ascoltato - perché non avevano una loro gloria da difendere e da vantare.IL NATALE CI È OFFERTO PER CONSENTIRCI DI CONTINUARE A SPERARECome disperare dell'uomo, quando Dio ha voluto farsi uno di noi?Come si può temere che non ci sia più un futuro per questa famiglia di creature fragili e spavalde, dotte e dissennate, calcolatrice e prodighe, che però quasi d'istinto ogni anno bene o male si pone in ascolto del canto degli angeli che annuncia pace e salvezza?Il Natale ci è dato proprio per consentirci di proseguire a sperare. Ed è la cosa che oggi, forse più che ogni altra, avvertiamo il bisogno.È vero, la vicenda in cui siamo immersi è troppo spesso deludente e ingrata; e lo è anche per colpa nostra, cioè di ciascuno di noi: il cristiano sa che la prima critica è sempre verso se stesso. Ma non possiamo abbandonarci al pessimismo, se - come ci ha esortato san Paolo e come l'odierna festa ci incoraggia - aspettiamo sul serio, nei pensieri e nelle opere, la manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo (Tt 2,13).Quel neonato bambino, che oggi contempliamo nell'incredibile indigenza di una mangiatoia, ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo che gli appartenga (Tt 2,14): questo bambino è dunque il principio di un'umanità nuova, cui dobbiamo sempre tentare e ritentare di dare spazio, a cominciare dalla nostra coscienza e dalla nostra vita.UN TRAGICO PARADOSSOL'odierna festa ci ripresenta ogni volta un tragico paradosso: da una parte i figli di Adamo, che sembra si compiacciono di degradarsi sempre più, di allontanare da sé e censurare ogni prospettiva che li salvi dalla disperazione e dell'assurdo, di scalzare dalla propria cultura ogni persuasione che dia qualche adeguata motivazione all'agire secondo dignità e secondo giustizia; e dall'altra parte Dio che non si arrende davanti a tanta stoltezza, e tenacemente li insegue col suo amore: li insegue magari anche solo con l'incanto innegabile del Natale e la nostalgia della innocenza perduta.Un grande scrittore antico, gloria e vanto della nostra regione, quasi sbigottito di fronte all'enigma del volontario scadimento umano, così esclamava in una sua omelia natalizia: "O uomo, perché così ti avvilisci, tu che agli occhi di Dio sei tanto prezioso? Perché tu, così onorato da Dio, a questo modo ti disonori? Perché indaghi scientificamente sulla tua origine, e non ti domandi mai quale sia il senso e lo scopo della tua venuta nel mondo?" (Pietro Crisologo, Sermone, 148,2).Le interrogazioni appassionate di San Pietro Crisologo, dopo quindici secoli, centrano ancora il nostro vero problema, e ancora ci possono aiutare a vivere nell'autenticità questi giorni privilegiati.La poesia del Natale - per chi la sa cogliere - è un grande dono e può, almeno inizialmente, consolarci dello sconforto e dell'amarezza dei tempi che stiamo vivendo. Ma un dono incomparabilmente più grande è passare dall'emozione effimera alla verità eterna, dal godimento spensierato alla percezione del mistero sostanziale dell'incarnazione del Figlio di Dio, dal gioco superficiale dei sentimenti al coinvolgimento profondo della vita.E questo dono appunto vogliamo oggi per noi e per tutti implorare dal Signore.2) MESSA DEL GIORNODi questi tempi non sono molte le buone notizie. La lettura dei giornali è quasi ogni giorno deprimente; dalla radio alla televisione ci sono offerti spesso motivi di profondo sconforto. Qualche volta si ha l'impressione di vivere in un mondo che si stia sgretolando e non trovi punti di riferimento affidabili per avviare una qualche ripresa.PROROMPETE INSIEME CON CANTI DI GIOIA, ROVINE DI GERUSALEMMESi è allora tentati di usare, per descrivere la situazione, la parola "rovina", che abbiamo ascoltato nella prima lettura, della profezia di Isaia: le "rovine di Gerusalemme" possono ben rappresentare la società in cui viviamo, soprattutto in rapporto agli ideali e ai valori.Il secolo ventesimo però non era cominciato così: aveva anzi fatto balenare la prospettiva allettante di un'umanità illuminata da una scienza rigorosamente autonoma e fiera di sé; aveva sventolato il vessillo di una libertà senza vincoli; aveva promesso una giustizia terrena senza il timore di un giudizio trascendente e un umanitarismo senza la virtù cristiana della carità. E molto di valido e di apprezzabile è stato anche attuato. Ma del grande progetto ideologico oggi ci restano soprattutto vistose e deludenti macerie. Ci limitiamo a richiamare qualche esempio.Prima di tutto "le rovine della ragione"; che sono molte, ma ne indichiamo una sola: gli uomini che, in omaggio alla razionalità (o meglio al razionalismo), hanno estromesso dalla loro attenzione tutta la realtà invisibile ed eterna, oggi sono comicamente arrivati a una fede quasi universale nell'oroscopo e nei responsi dei maghi e dei cartomanti.Poi le "rovine della libertà". Molti, specialmente giovani, ai quali è stata predicata l'emancipazione da ogni autorità e da ogni principio, si sono trovati sottoposti alle più tragiche schiavitù, come quelle della droga e delle varie aberrazioni morali.Infine le "rovine della serenità di spirito". Censurato il pensiero di Dio e del rendiconto finale da dare a lui, le paure non sono scomparse, sono anzi dilagate fino a diventare ossessive: paura dell'aria inquinata che respiriamo, dei cibi sofisticati, delle malattie e dei contagi senza rimedio, degli infarti improvvisi, delle crisi economiche ricorrenti, degli stranieri che ci invadono, della violenza e della disonestà che non si riesce più a frenare.Dove si estingue la fiducia in un Padre che ci ha creato e ci ama, nasce fatalmente un mondo atterrito.Una riflessione a parte meritano le "rovine della famiglia", che stanno all'origine di molti nostri guai.I bambini dell'inizio del secolo avevano a disposizione una padre, una madre e una mezza dozzina tra fratelli e sorelle. I bambini di oggi non hanno più né fratelli né sorelle; in compenso qualche volta hanno una mezza dozzina tra padri, madri, succedanei e facenti funzioni. Che meraviglia, se poi sono sempre più numerosi i nevrotici, i disadattati, i ribelli?PERCHÉ L'UOMO RINASCAA questo punto qualcuno potrebbe chiedere: ma che cosa centra tutto questo col Natale? C'entra, perché, in mezzo a questo squallore il Natale è l'unica "buona notizia".La parola di Dio, che ci ha parlato di "rovine", ci ha detto che anche queste "rovine" possono ricominciare a sperare: Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo (Is 52,9).Dal momento che il verbo di Dio - cioè la parola, il pens

Le tue ali ON AIR
Il Natale si avvicina: gli auguri dei Presidenti Agostoni e Fumagalli

Le tue ali ON AIR

Play Episode Listen Later Dec 19, 2022 30:55


Nell'episodio di oggi, condotto dal Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, abbiamo un ospite molto speciale: Il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio Plinio Agostoni. Con il Presidente Agostoni faremo un resoconto del periodo giugno-dicembre 2022, primo semestre del nuovo mandato. I due Presidenti colgono inoltre l'occasione per augurare a tutti gli associati e all'Associazione un buon Natale

La Vera Storia Della Chiesa
Viva il Natale viva la vita! - Ospiti: Maria e Stefano, Maristella Saraceno

La Vera Storia Della Chiesa

Play Episode Listen Later Dec 19, 2022 65:40


Viva il Natale viva la vita! - Ospiti: Maria e Stefano, Maristella Saraceno

Quilisma
Capolavori musicali per il natale

Quilisma

Play Episode Listen Later Dec 18, 2022 29:28


Non Stop News
Non Stop News: i regali per il Natale, FISI News e la finale del Mondiale

Non Stop News

Play Episode Listen Later Dec 18, 2022 131:10


Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Le ultime indiscrezioni sulla manovra di bilancio, le parole di Crosetto sulle BCE. Oggi è tornata a trovarci Francesca Magni, direttrice di Casa Facile, con lei abbiamo parlato dei regali per la casa. A volte è il materiale a fare la differenza... Nello spazio in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Invernali "Fisi News" abbiamo incontrato Lisa Vittozzi, atleta della squadra di biatlon. Oggi pomeriggio alle 16:00 la finale dei mondiali di calcio Argentina-Francia! Ne abbiamo parlato in "Diario mondiale", uno degli appuntamenti giornalieri con cui raccontiamo i mondiali in Qatar! Come ogni mattina abbiamo avuto con noi il nostro Paolo Pacchioni insieme a Massimo Caputi. Ultima settimana prima del Natale. Come stanno andando i consumi? Al netto dei rincari, gli italiani stanno facendo acquisti per le feste? Ne abbiamo parlato con Lino Stoppani, vicepresidente vicario di Confcommercio. Per commentare gli ultimi temi sul tavolo dell'attualità torna a trovarci Alessandro Barbano, giornalista, condirettore del Corriere dello Sport, in libreria con "L'inganno. Antimafia. Usi e soprusi dei professionisti del bene", edito da Marsilio. Non Stop News è condotto da Barbara Sala, Luigi santarelli e Antonio Sica

Un libro tira l'altro
Il presepe, un abbraccio universale nel nome della speranza

Un libro tira l'altro

Play Episode Listen Later Dec 18, 2022


La rappresentazione della Natività di Gesù, proposta per la prima volta a Greccio da San Francesco, simboleggia la forza della speranza che avevamo da bambini e che rivive attraverso il presepe – spiega Padre Enzo Fortunato nel suo libro "Una gioia mai provata. San Francesco e l'invenzione del Natale" (San Paolo, 160 p., € 14,00) . Se il presepe ideato da San Francesco raffigura la natività, quello napoletano rappresenta l'umanità, la teatralizzazione della vita sullo sfondo dell'eterna battaglia della luce contro le tenebre - scrivono Elisabetta Moro e Marino Niola nel libro "Il presepe" (Il Mulino, 244 p., € 16,00) .RECENSIONI"Canto di Natale" di Charles Dickens (Neri Pozza, 144 p., € 20,00)"Il canto di Mr Dickens" di Samantha Silva (Neri Pozza, 288 p., € 19,00)"Il Circolo Pickwick" di Charles Dickens (Mattioli 1885, 664 p., € 24,00)"Il presepe di legno (e altre storie americane)" di James Kilgo (Lindau, 112 p., € 14,00)IL CONFETTINO"Parola al Presepe" di Isabella Salmoirago, Marco Antonio Rosso, Elisa Enedino (Edizioni Paoline, 112 p., € 18,00)"La magia del Natale. Tradizione, curiosità e racconti" di Anna Mainoli, Laura Maggioni, Alessio Montemurro (24 ORE Cultura, 128 p., € 24,90)"Il compito di Natale" di Daniele Bergesio (Verba Volant edizioni, 176 p., € 15,00)"Gesù e Giuseppe nell'arte. Storia di una paternità eccezionale" di François Bœspflug (Jaca Book, 178 p., € 70,00)"Il Natale tra pittura e letteratura" di Simone M. Varisco e Paolo Alliata (Ancora, 48 p., € 8,50)"Il mio primo Natale. Morbido e da abbracciare" di Jacob Vium-Olesen (Edizioni Paoline, 8 p., € 11,30)"Il piccolo gufo di Natale" di Ellen Kalish e Gideon Sterer (De Agostini, 40 p., € 14,90)"Il sogno di Natale" a cura di Rossana Papagni (24 ORE Cultura, 32 p., € 14,90)

Radio 24 Podcast
Il giardino segreto - Il natale della natura

Radio 24 Podcast

Play Episode Listen Later Dec 17, 2022


Sono sempre più numerosi coloro che, ormai da anni, stanno dimostrando un crescente desiderio e un bisogno di verde, piante, fiori e profumi pur abitando in città. Il programma è rivolto a loro, e propone consigli pratici per chi coltiva su davanzale, o su come disporre le piante per depurare gli interni o decorarli , un Giro d'Italia alla scoperta dei giardini più suggestivi, testimonianze di personaggi che hanno un "giardino segreto" e contributi di architetti, paesaggisti, studiosi e ricercatori che divulgano in materia , consigli pratici su come risparmiare (es. Bonus verde) e poi le degli orti botanici urbani, mostre mercato, eventi, libri o film, corsi, visite guidate …Una boccata d'ossigeno nello smog, pratico e insieme poetico.

Young Radio Magazine
Young Radio Magazine | Gli appuntamenti per il Natale

Young Radio Magazine

Play Episode Listen Later Dec 17, 2022 30:25


In questa puntata tutte le notizie sul Qatar, mondiali e scandali, gli appuntamenti per il Natale con Chiara Pederzoli de Cittadino di Monza e Brianza e le notizie di economia, sociali e dal territorio. L'articolo Young Radio Magazine | Gli appuntamenti per il Natale proviene da Young Radio.

Sardegna DigitalLibrary - Audio del giorno
Passo a due : Il Natale e i presepi, n. 02

Sardegna DigitalLibrary - Audio del giorno

Play Episode Listen Later Dec 15, 2022


Il termine presepio deriva dalla parola latina praesaepe, che siginifica mangiatoia, composto da prae (innanzi) e saepes (recinto), ovvero luogo che ha davanti un recinto. Nel significato comune il presepe indica la scena della nascita di Cristo, derivata dalle sacre rappresentazioni medievali. La tradizione, tutta italiana, del Presepe risale all'epoca di San Francesco d'Assisi che ne XIII secolo realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività.

Il meglio di Anna Pettinelli e Sergio Friscia
Perché il Natale non piace a tutti? Risponde la dott.ssa Eleonora Iacobelli

Il meglio di Anna Pettinelli e Sergio Friscia

Play Episode Listen Later Dec 15, 2022 5:05


WakeUp
14 Dicembre

WakeUp

Play Episode Listen Later Dec 14, 2022 1:26


WAKEUP! … D'AVVENTO!Il Natale si passa in famiglia. A meno che…

Radio Unint
IRRISOLTO | IL NATALE DI RICCIOLI D'ORO

Radio Unint

Play Episode Listen Later Dec 14, 2022 9:14


È la notte di Natale del 1996, quando la vita della famiglia Ramsey cambiò per sempre. Questa è la storia di una reginetta di bellezza, di sua figlia riccioli d'oro, e di un padre il cui comportamento è sempre rimasto troppo sospetto. Oggi Francesca vi racconta la storia della piccola JonBenét Ramsey. . . . Iniziativa autonoma degli studenti #UNINT che si avvale del finanziamento dell'Università degli Studi Internazionali di Roma.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Non estinguere la Gioia di un Dio misericordioso - Giona 5 | 11 Dicembre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Dec 11, 2022


Gesù è disceso a Natale per portare la Gioia a tutti: non solo ai "giusti", ma soprattutto a coloro che non conoscono un Dio "lento all'ira e di gran bontà". Scendiamo in strada, e festeggiamo assieme a loro la Gioia che viene.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 25 minutiOggi è la terza domenica di Avvento,  e  quella che ci rammenta la Gioia. L'angelo aveva detto ai pastori:"Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore.” (Luca 2 10:11)Da dove proviene la gioia nella nostra vita?  Quali eventi ci recano gioia, e quali ce la tolgono?Parlando di Giona, penso che vedere una intera città di centoventimila persone  convertirsi a Dio dovrebbe portare gioia, non è vero?  Sotto ogni aspetto si tratta di una campagna evangelistica di successo;  tutta la città ha risposto.Se avessi la possibilità di predicare a 120.000 persone  e dieci di queste venissero alla fede,  proverei gioia.  Lo faremmo tutti.   Sarà cos' anche per Giona? Vediamo:“Giona ne provò gran dispiacere e ne fu irritato. Allora pregò e disse: «O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato. Perciò, Signore, ti prego, riprenditi la mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere». Il Signore gli disse: «Fai bene a irritarti così?»” (Giona 4:1-4)Giona non prova gioia, ma rabbia.  Che strano profeta è lui! Giona è un profeta che conosce bene come Dio sia incline  dal recedere dalle punizioni promesse:  basta leggere il libro di 'Esodo e quello di Numeri;  Dio è tornato  costantemente indietro dalle sue decisioni   anche se il popolo si è dimostrato "un popolo dal collo duro"  che non è mai stato grato per ciò che Dio stava facendo.Giona sembra dimenticare che, anche verso di lui,  Dio ha cambiato idea,  altrimenti  sarebbe morto in fondo al mare!  Dio è coerente con il suo carattere...  ma questo non porta gioia a Giona.“Anche quando ero a casa, a Gat-Efer sapevo che sarebbe successo. Sapevo che sarei andato a Ninive a predicare e che la gente si sarebbe pentita e che tu avresti perdonato. Lo sapevo. Tu sei un Dio lento all'ira e e di gran bontà, un Dio che recede dal mandare calamità. È sbagliato che tu sia così. E' sbagliato che tu perdono quella schifezza di gente dei Niniviti! Loro si MERITANO la tua punizione, Dio!””"Lento all'ira e di gran bontà": troverete questa frase 9 volte nella Bibbia;  solo che le altre volte era per vantare la bontà di Dio.  Questa volta invece e per fare una ramanzina a Dio:  “Dio, non si fa! Non puoi e non devi cambiare idea con quelle persone! Anzi, lo sai che c'è? La tua decisione è così sbagliata che, piuttosto di vedere i Niniviti salvi, preferisco morire. Ammazzami e facciamola finita!”Giona ha vinto il premio per l'evangelista di successo più ingrato di sempre.  Pensate quando torna a casa dalla moglie:  "Com'è andato il viaggio, caro?". "Beh, ho avuto una piccola deviazione, ma quando sono arrivato lì 120.000 persone si sono pentite in meno di tre giorni". "WOW! Stupendo!".  "Ma che dici! E' stata la mia peggiore crociata evangelistica da sempre".Persone come Giona ce ne sono a bizzeffe;  sono quelli che chiamo gli  "estintori della gioia",  ovvero quelli che vogliono spegnere la gioia  di scoprire un Dio che ha misericordia di noi, nonostante tutto.  Quelli che vogliono un Dio clemente con me,  che sono bravo e prego, e vado in chiesa, e do la decima,  e spietato con l'altro,  che bestemmia, ruba e non crede in Dio, figuriamoci andare in chiesa.Vi ricordate la parabola del figliuol prodigo?   Il figlio minore prende la sua eredità e la sperpera.  Il padre aspetta e, quando il figlio ritorna, corre da lui e lo tratta con il meglio.  L'estintore della gioia è il figlio maggiore:"Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici.  Ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato”." (Luca 15:29-30)Non c'è gioia per il ritorno del fratello perduto,  o  per una famiglia riunita.  Tutto ciò che prova è la sensazione di essere rimasto “fregato”:  “Io sono quello bravo, io sono quello che merita misericordia, non lui!” .  La misericordia del padre gli sembra mal riposta, eccessiva, sbagliata.  E la gioia, in questo modo, si estingueOppure nella parabola degli operai della vigna.  Gli operai che erano riusciti a lavorare alle 6 del mattino, all'inizio della giornata,  per tutto il giorno hanno assistito all'arrivo di un numero sempre maggiore di operai;   alle 9, a mezzogiorno, alle tre del pomeriggio  e un gruppo persino alle cinque del pomeriggio. In pratica all'ultimo gruppo assunto   non era rimasto che mettere a posto gli attrezzi e  innaffiare le viti.   Ma quando arriva l'ora della paga,  tutti ricevono la stessa somma:   un denaro per un giorno di lavoro, come era stato concordato tra tutti.“Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: “Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo”.” (Matteo 20:11-12)E così, negli operai delle sei di mattina,  scatta il giudizio verso Dio e verso gli operai delle cinque di pomeriggio:  “Non è giusto che il padrone abbia misericordia e dia a tutti la stessa paga! Noi abbiamo lavorato. Noi abbiamo sudato, noi meritiamo tutti i soldi!”  E la gioia di avere una paga abbondante (pensate che con due denari il Buon Samaritano aveva offerto tre giorni di vitto e alloggio gratis al malcapitato picchiato per strada e derubato)  se ne va...  E non c'è gioia nel vedere che tutti hanno ricevuto un premio,  anche se sono arrivati tardi.Mostrare misericordia è sbagliato.  La gioia non deve essere per tutti.  La gioia deve essere riservata a pochi. La gioia deve essere meritata, sudata , faticata...  Dio non deve portare gioia a tutti,  ma solo a quelli che sono giusti davanti a lui:  quelli che si comportano bene,  che vanno nella chiesa giusta,  che pregano le preghiere giuste...E invece, scopriamo che la misericordia,  inaspettata ma promessa di Dio,  ha un piano differente.  Ricordate? In quel primo Natale gli angeli avevano detto:“Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà...” (Luca 2:10)In quel primo Natale Dio ha mostrato che egli vuole la gioia per “tutto il popolo”;   per tutti quelli che ascolteranno, vedranno, capiranno,  e accetteranno il dono del Natale che è in Gesù.  Non per i giusti, ma per coloro che possono divenire giusti attraverso l'accettazione del Natale,  l'accettazione di un Dio che scende per salvarci. Isaia l'aveva detto:“...per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità.” (Isaia 53:11)Non siate estintori di gioiaSapete, anche senza volerlo, ognuno di noi può divenire un “estintore di gioia”,  Sappiamo di aver un Dio “lento all'ira e di gran bontà".  Ma poi, quando lo vediamo in azione,  e quell'azione non è come ce la aspettiamo,  e non è verso chi diciamo noi...  diventiamo tutti un po' Giona.“Sapevo che tu sei un Dio benevolo e compassionevole, lento all'ira e ricco d'amore, un Dio che si trattiene dal mandare calamità. Ma quella famiglia che abita in fondo alla via, che lascia sempre la macchina in mezzo alla strada, che alza la voce quando glie lo fai notare, che tiene a tutto volume la TV alle tre di notte... Quelli che non vanno mai in chiesa.. Quelli non meritano nulla! E' bene che nessuno parli loro di Gesù. E' bene che non siano salvati. Non per loro deve arrivare il Natale!”E lo stesso vale per tutte le varie gradazioni di “male”:  da chi non rispetta lo stop,  a chi scatena una guerra tra nazioni:  non per loro deve giungere la gioia!  Per loro ci deve essere solo giudizio!Talvolta siamo un po' come Gobbe;  Giobbe odiava i Niniviti.  Li odiava a ragione.  Non conoscevano Dio, il dio vero;  si prostravano davanti agli idoli;  uccidevano, e stupravano...  La loro punizione era giusta, dovuta, richiesta.  E invece, Dio li vedeva...  ed aveva compassione di loro. Tutto questo ha un solo nome: egoismo,  Quando pensiamo a noi stessi come i migliori,  quando reputiamo gli altri inferiori di molto a noi,  siamo “estintori di gioia”, siamo egoisti.  Paolo invece ha detto:“Non fate niente per motivi egoistici, non fate niente per esaltare voi stessi. Siate invece umili, considerando gli altri con riguardo, come se fossero migliori di voi.” (Filippesi 2:3 PV)Dio aveva continuato a vedere;  Dio vede ancora quel po' o quel tanto di Ninive nel mondo,  in chi governa, in chi agisce contro il prossimo,  (che equivale ad agire contro di lui).  Dio vede quel po' di Ninive che c'è in ciascuno di noi...  e, nonostante tutto,  manda la sua soluzione finale...  e si pente del male che avrebbe a ragione potuto farci, se lo accettiamo. La manda tra i peccatori,  non tra i santi,  perché i santi non hanno bisogno della misericordia inaspettata di Dio,  ma i peccatori si!  E chi più pecca, di più misericordia ha bisogno,  affinché possa provare la gioia di essere compreso accettato, salvato. Gesù stesso ha detto:“Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.”  (Luca 15:7)Non dobbiamo essere “estintori di gioia”,  se  vediamo Dio all'opera:  Dio è alla ricerca di coloro che vivono a Ninive,  perché vuole portarli dalla morte alla vita,  dalla tristezza alla gioia. Giona pensava di averne il diritto;  Dio gli chiede: "Hai il diritto di esserlo?". Ma Giona che fa?“Poi Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città; là si fece una capanna e si riparò alla sua ombra, per poter vedere quello che sarebbe successo alla città.” (Giona 4:5).Giona si siede per controllare cosa sarebbe successo alla città;  in cuor suo forse si attendeva scendesse il fuoco dal cielo a bruciare Ninive...  E invece...Invece tutti in città festeggiano;  la gioia del Signore è la loro forza.  Festeggiano il perdono e la meraviglia di conoscere un Dio  che manda la salvezza, che cambia idea.  Celebrano il Dio Il Dio benevolo e compassionevole,  ”lento all'ira e di gran bontà e che si pente del male minacciato.”Questo Dio è venuto a loro  nel bel mezzo del loro male e della loro violenza,  della discordia, della paura  e del dubbio  e di tutto ciò che sono stati.  Questo Dio è venuto da loro!  Giona avrebbe dovuto essere lì, nella città, a festeggiare con loro!  Invece è fuori dalla città  a spegnere la gioia e la misericordia di Dio, arrabbiandosi sempre di più.  E, incredibilmente, Dio non punisce neanche Giona  per quella sua durezza di cuore,  ma lo fa riflettere:  “Hai il diritto di arrabbiarti, Giona? Pensaci su!”Abbiamo il diritto di spegnere la gioia di Dio  che deriva dalla sua misericordia?  A volte pensiamo che Dio dovrebbe punire,  e basta.  Punire chi scatena una guerra,  chi uccide,  chi opprime...  chi sta nel buio.Ma è Dio che decide,  e talvolta decide di non farlo;  non lo ha fatto con Ninive...  e ha deciso di non farlo mai più,  scendendo una notte di tanto tempo fa.Dio è venuto nel mezzo del male del mondo,  nel mezzo della violenza di un mondo che lo negava,  della discordia tra uomo e uomo,  tra popolo e popolo  tra nazione e nazione.  La luce è giunta, come afferma Isaia:“Il popolo che camminava nelle tenebre vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell'ombra della morte la luce risplende.” (Isaia 9:1)E' questo che ci rammenta il Natale:  della Gioia discesa dal Cielo grazie a un Padre  “misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che si pente del male minacciato.”Non estinguiamo la gioia di essere perdonati,  di avere un Padre così,  che vuole mostrare  misericordia a tutti,  non solo a quelli del “suo partito”.  Non sediamoci mai su una collina  aspettando di vedere il il giudizio, ma piuttosto scendiamo in città e festeggiamo la misericordia sul mondo.“Il Signore ha revocato la tua condanna e ha disperso i tuoi nemici. Il Signore, re d'Israele, è con te: non devi temere più nulla di male. Viene il momento quando si dirà a Gerusalemme: 'Non aver paura, città di Sion, non ti scoraggiare!  Il Signore tuo Dio è con te; è forte e ti salva! Esulta di gioia per te, nel suo amore ti dà nuova vita. Egli si rallegra per te con canti di gioia..” (Sofonia 3:15-17 TILC)Il Natale ci porta la Gioia; scendi in città esulta assieme al resto del mondo  per un Padre che si rallegra di te,  con canti di Gioia.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

Il Volo del Mattino
Il Natale secondo Mauro Scardovelli

Il Volo del Mattino

Play Episode Listen Later Dec 6, 2022 3:02


Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Avere fede in un Dio misericordioso – Giona 4 | 4 Dicembre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Dec 4, 2022


Gesù è venuto a cambiare il mondo attraverso una Vergine; non perché Maria ne aveva fatto richiesta, non perché aveva fatto un “casting” per diventare la Madonna... Ma perché aveva fede... anche se non sapeva come sarebbe successo. La fede è la chiave di cosa accadrà nella tua vita... e in quella di chi ti scorre a fianco.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 30 minutiOggi è la seconda domenica di Avvento,  e tradizionalmente accendiamo la seconda delle candele della corona dell'Avvento,  quella che ci rammenta la Fede.  L'angelo aveva detto a Maria:“«Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio.... Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola».” (Luca 1:34-35, 38)Ci sono alcune cose nella vita  verso le quali non è possibile rispondere in maniera razionale,  capire prima cosa e come accadrà.  Vi ricordate la prima volta che avete provato ad andare in bicicletta?  Non avete dovuto capire prima  come sareste restati in equilibrio su due ruote,  quale legge fisica avrebbe fatto si che non sareste caduti, o cadute ,  non avete dovuto studiare prima la “tenacia dell'asse giroscopico” (questa è la formula matematica). Semplicemente, siete saliti, siete caduti, siete risaliti...  e alla fine ce l'avete fatta...  Perché a fianco c'erano persona (probabilmente mamma e papà)  che vi dicevano che ce la potevate fare...  e voi gli avete creduto... per fede.È quello che succede quando si impara ad andare in bicicletta.  Ma è anche quello che succede quando si impara a servire Dio.  E' quello che è successo a Maria all'annuncio dell'angelo.  Ed è anche quello che accade nel libro di Giona al capitolo 3: “La parola del Signore fu rivolta a Giona, per la seconda volta, in questi termini:  «Àlzati, va' a Ninive, la gran città, e proclama loro quello che io ti comando». Giona partì e andò a Ninive, come il Signore aveva ordinato. Ninive era una città grande davanti a Dio; ci volevano tre giorni di cammino per attraversarla. Giona cominciò a inoltrarsi nella città per una giornata di cammino e proclamava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta!»  I Niniviti credettero a Dio, proclamarono un digiuno e si vestirono di sacchi, tutti, dal più grande al più piccolo.  E poiché la notizia era giunta al re di Ninive, questi si alzò dal trono, si tolse il mantello di dosso, si coprì di sacco e si mise seduto sulla cenere. Poi, per decreto del re e dei suoi grandi, fu reso noto in Ninive un ordine di questo tipo: «Uomini e animali, armenti e greggi, non assaggino nulla; non vadano al pascolo e non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e gridino a Dio con forza; ognuno si converta dalla sua malvagità e dalla violenza compiuta dalle sue mani. Forse Dio si ricrederà, si pentirà e spegnerà la sua ira ardente, così che noi non periamo».  Dio vide ciò che facevano, vide che si convertivano dalla loro malvagità e si pentì del male che aveva minacciato di fare loro; e non lo fece.” (Giona 3:1-10)Quando Dio aveva messo in sella Giona sulla bicicletta della sua misericordia per Ninive, Giona era caduto rovinosamente... ed era fuggito. La seconda volta Dio aveva rimesso Giona in sella, dandogli l'opportunità di testimoniare nella tempesta, rivolgendosi a lui in preghiera... Ed era caduto una seconda volta, facendosi buttare in mare  pur di non adempiere a ciò che Dio gli chiedeva.  Ma ora Giona è in piedi sulla spiaggia, dopo essere stato vomitato sulla terraferma. E Dio che fa?Senza menzionare gli errori, senza fargli una ramanzina, senza commenti sarcastici, Dio lo mette di nuovo sulla bici:“La parola del Signore fu rivolta a Giona, per la seconda volta, in questi termini: «Àlzati, va' a Ninive, la gran città, e proclama loro quello che io ti comando»” (Giona 3:1-2)Sono le stesse parole con cui si era aperto il libro“La parola del Signore fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, in questi termini:  «Àlzati, va' a Ninive, la gran città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me».” (Giona 1:1-2)È quello che  si chiama un déjà vu:  Giona ha fallito. Lui lo sa...  e Dio lo sa ancora di più.Altri profeti, come  Geremia e Aggeo,  hanno ricevuto più volte il comando da Dio di andare e parlare;   ma per essi era un'aggiunta, di un chiarimento  o di un'estensione di una rivelazione precedente.Solo a Giona è data una seconda e una terza possibilità.  È il Signore che, nella sua misericordia, manda di nuovo Giona.  E Giona si rialza, si lava di dosso il vomito del pesce, e “pedala”:“Giona partì e andò a Ninive, come il Signore aveva ordinato.” (Giona 3:3 a)Giona non sa come, ma ora pedala con successo nella giusta direzione.  E' una fede traballante... ma è una fede.  E questa è la misericordia inaspettata di Dio,  di dare una seconda, una terza, una “n” chance a chi ha fallito. La misericordia imprevista di Dio  significa che il fallimento non porta al licenziamento.Si racconta che un responsabile di un progetto dell'IBM  che aveva perso 10 milioni di dollari prima di essere abbandonato  fu convocato in una riunione presso la sede aziendale.  "Suppongo che vogliate le mie dimissioni", chiese.  “Senta- rispose il suo capo - Abbiamo appena speso 10 milioni di dollari per insegnarle cosa non fare, e vuole pure che la licenziamo?"Nella Bibbia ci sono persone che scappano da Dio,  tentano il suicidio, commettono adulterio, uccidono, creano falsi idoli, disobbediscono a Dio, mentono, rubano,  e in generale fanno ogni sorta di male.  Eppure Dio si è servito di loro  per realizzare i suoi piani del regno,  in base ad una sola caratteristica:  la fede.AbraamoNonostante Dio gli avesse promesso  che avrebbe avuto un figlio da sua moglie Sara,  egli seguì comunque un cattivo consiglio  e generò un figlio attraverso Agar, la serva di sua moglie.  Ma Dio non lo abbandonò. Dopo che Abraamo tornato a Dio,  divenne ancora il "Padre di molte nazioni".  Di lui Paolo ha detto:“Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia” (Romani 4:3)Abraamo aveva fede in Dio.DavideNonostante Davide abbia commesso omicidi e adulteri,  dopo essere tornato a Dio Dio dirà di lui che era è diventato "un uomo secondo il mio cuore" (Atti 13:22 c). Perché un giorno aveva detto queste parole, dinanzi al gigante Golia:“Tu vieni verso di me con la spada, con la lancia e con il giavellotto; ma io vengo verso di te nel nome del Signore degli eserciti, del Dio delle schiere d'Israele che tu hai insultate.” (1 Samuele 17:45)Davide aveva fede in Dio.PietroNonostante Pietro abbia negato di aver conosciuto Gesù in presenza di molte persone, quando è tornato a Dio è stato utilizzato per essere uno dei più grandi leader della Chiesa primitiva. Anzi, diede la sua vita per Gesù, e scrisse:“Queste prove servono a verificare se la vostra fede è forte e genuina. Essa viene messa alla prova come lʼoro è messo alla prova dal fuoco, che lo rende puro. Per il Signore la vostra fede è ben più preziosa dellʼoro...” (1 Pietro 1:7 a PV)Pietro aveva fede in Dio.Tutti questi giganti della Bibbia, dinanzi ai quali ci sentiamo minuscole formiche  e molti altri, hanno fallito... miseramente fallito. Eppure tutti loro furono ancora utilizzati da Dio per gli scopi del suo regno, a motivo della loro fede.E Giona? Giona è il più epico fallimento di successo della Bibbia!  Avvenuto attraverso una fede traballante, instabile, che fugge... ma c'è!Pensate: quando Pietro predicò il primo sermone del giorno di Pentecoste,  "in quel giorno furono aggiunte a loro (ai discepoli) circa 3.000 persone “ (Atti 2:41 b)" dice Atti: guardiamo a questo dato e ci stupiamo.Ma la predicazione di Giona vide più di 120.000 persone credere in Dio! Dal più grande al più piccolo, tutti credettero in Dio!  È il più grande risveglio mai registrato nelle Scritture.  Giona, grazie alla misericordia, inaspettata ma promessa, di Dio, continua a essere usato per gli scopi del regno di Dio. Dio, tramite la piccola fede di Giona salva un'intera città. Ninive, la città dannata, dove uno dei re scrisse che aveva fotto questo un suo nemico:"Gli ho trafitto il mento con il pugnale della mia mano affilata. Attraverso la sua mascella... gli feci passare una corda, gli misi una catena da cane e gli feci occupare... una cuccia". Ninive, TUTTA Ninive CREDE in Dio!Giona inizia cadendo dalla bici, Dio lo rimette in sella, e tramite la sua piccola fede condivide lo stesso la Parola di Dio. E non lo farà da distante, da un'altura, ma attraversando in lunghezza la città in mezzo alla loro vita e alle loro attività, dicendo: "«Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta!».Giona non aveva tutte le risposte; Maria non aveva tutte le risposte:“Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?” (Luca 1:34 a)Noi non abbiamo tutte le risposte: ma Giona, Maria... e noi non  sapevamo neanche perché la bicicletta stava su... Ma ci siamo fidati: abbiamo avuto FEDE! E ciò che Dio aveva stabilito accadesse, è accaduto: Ninive si è convertita, Gesù è nato, la misericordia promessa di Dio è giunta... attraverso persone che talvolta avevano fallito.Nell'economia di Dio il fallimento non è mai un risultato determinante,  perché Dio non si arrende mai con nessuno,  quindi dobbiamo sempre aspettarci  che avvenga il miracolo della trasformazione.Immaginate e Maria avesse detto all'angelo “ No, guarda, io non sono proprio convinta di essere capace di portare in me il figlio di Dio... non penso sia possibile”.  Ma Maria aveva fede: non nelle parole dell'angelo, ma nelle promesse di Dio: “Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola” (Luca 1:38)Anche quando pensiamo che l'impresa sia troppo grande per noi,  la misericordia di Dio supera il nostro scetticismo  in ogni sorta di modo inaspettato. E questo chi insegna tre lezioni.Lezione 1In ogni momento dobbiamo avere compassione  per tutti coloro che nella nostra comunità hanno fallito. La vita di Ninive era fatta di violenza domestica,  abusi coniugali, bambini sfruttati, pornografia,, stupri,   rapine, truffe, scandali corruzione... Proprio come il mondo in cui nascerà Gesù... Proprio come il NOSTRO mondo!Cosa fece la differenza per Ninive? La piccola fede di Giona. Cosa ha fatto la differenza per il mondo? La fede di Maria. Senza sapere come sarebbe accaduto. Cosa può fare la differenza per la tua città, i tuoi amici, la tua famiglia, te stesso? Risponditi! La domanda è facile!Lezione 2Non abbiamo bisogno di vivere una vita perfetta  per avere un impatto significativo per Dio.  Raccontare il Vangelo è davvero molto simile a un mendicante  che dice a un altro mendicante dove trovare il cibo. Se il criterio per testimoniare di Cristo  fosse la purezza,  allora il cristianesimo sarebbe morto e nel giro di una generazione.  Ma non è questo il criterio.  Il criterio è comprendere l'incredibile misericordia che ci è stata data attraverso Gesù.  Non meritarla, ma riceverla comunque.Ciò significa che non è necessario essere perfetti per essere un o una testimone;  basta essere una persona che ha compreso la misericordia inaspettata ma promessa di Dio nella propria vita. Una misericordia che ci permette  di continuare a essere efficaci anche dopo aver fallito.Lezione 3Se vogliamo vedere una trasformazione, dobbiamo avere fede.  Fede in Dio.  Fede che Dio sia in grado di fare una vera differenza  nella vita delle persone.Se Giona, per quanto riluttante, può vedere Dio fare cose sorprendenti  attraverso un semplice messaggio predicato,  allora non c'è motivo per cui non possiamo aspettarci  che Dio sia altrettanto misericordioso oggi. Ninive fu messa in ginocchio dal pentimento. Non perché Giona avesse un desiderio ardente e feroce di vederli cambiare.  Non perché avesse raccolto un enorme gruppo di guerrieri della preghiera.  Non perché avesse preparato un sermone eloquente.Si pentirono... 120.000 persone... perché Giona aveva obbedito a Dio;  perché Dio attraverso la sua piccola fede aveva potuto operare.Gesù è venuto a cambiare il mondo attraverso una Vergine; non perché Maria ne aveva fatto richiesta non perché aveva fatto un “casting” per diventare la Madonna... Ma perché aveva fede... anche se non sapeva come sarebbe successo.Camminavamo con il nostro  Creatore, ma ci eravamo ribellati a Lui.  Il Creatore avrebbe avuto tutto il diritto di punirci,  ma, invece, ha voluto mostrarci misericordia.  Per mostrarci misericordia ha mandato un bambino attraverso una Vergine:“Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace...” (Isaia 9:5)Quel bambino è stato mandato per morire al nostro posto.  Se vogliamo evitare la separazione eterna,  dobbiamo riporre la nostra fede in Gesù.  Senza fede, anche una piccola come quella di Giona,  anche una che non sa cosa e come accadrà come quella di Maria, Dio non potrà usarci, e nulla accadrà attraverso di noi.Questo è il messaggio del Vangelo. Questo è il messaggio del Natale.  Non c'è motivo per cui l'impatto che il messaggio di quel primo Natale  non possa ancora essere efficace;  Giona ebbe impatto sui Niniviti,  e non aveva ancora l'esempio di Gesù da mostrare.  Noi abbiamo il Natale, abbiamo Cristo,  abbiamo la Salvezza che è discesa sulla terra!Dobbiamo solo avere fede, e credere che Dio sia  disposto  a usare persone come noi,  con tutti i nostri difetti, con tutte le nostre cadute, ancora ed ancora, per portare il messaggio.Dobbiamo anche avere fede,  e credere che Dio sia  in grado di cambiare i cuori più duri.Dopotutto, chi di noi aveva davvero previsto  quanta misericordia Dio fosse disposto a mostrare a ciascuno di noi  prima del primo Natale? Chi avrebbe potuto immaginare  che Dio sarebbe sceso sulla terra  per mettere le cose apposto?Il Natale viene per mostrare  che ciascuno può essere oggetto della misericordia di Dio;   quella misericordia deve essere mostrata a chiunque.  La nostra parte è avere fede, non capire come avverrà.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

Il podcast di PSINEL
Live 182 Il Natale rende davvero “più buoni”?

Il podcast di PSINEL

Play Episode Listen Later Dec 1, 2022 63:52


Market Mover
La rivolta di i-Phone city rovinerà il Natale (e la reputazione) a Apple?

Market Mover

Play Episode Listen Later Nov 25, 2022 12:49


La grande fabbrica Foxconn che assembla i telefoni concepiti a Cupertino è in subbuglio per le violente proteste dei dipendenti esasperati dai lockdown duri e dai mancati pagamenti dell'azienda. Apple potrebbe avere ritardi nella consegna di nuovi esemplari di i-Phone e soprattutto un grave danno reputazionale

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Lavoro, stipendi, pagamenti a rate: come sarà il Natale degli italiani

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Nov 16, 2022 7:31


In vista del Natale si aprono opportunità di lavoro per i giovani e non solo, dai musei alla grande distribuzione. Intanto per 2,2 milioni di dipendenti pubblici a dicembre lo stipendio aumenta fino a triplicare. Ed è boom di pagamenti dilazionati con lo strumento del buy now pay later

Disciplina Dolce - Il Podcast di Elena Cortinovis
Ep. 46 - Il Natale non è una bugia: bambini e pensiero magico

Disciplina Dolce - Il Podcast di Elena Cortinovis

Play Episode Listen Later Nov 1, 2022 10:18


Nello scorso episodio abbiamo parlato di bambini e bugie, concludendo parlando della magia del Natale. Oggi ci addentriamo nel mondo dell'immaginazione dei bambini, del loro pensiero magico sottolineando una volta per tutte che Babbo Natale non è una bugia! Attenzione: non ascoltate questo episodio con i bambini, non dovreste farlo per nessuno degli episodi del podcast, ma qui è doveroso specificarlo! Un episodio che mi ha commossa un po' e attraverso il quale capirete l'importanza del pensiero magico per i bambini. Cosa ne pensi?