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Best podcasts about Giona

Latest podcast episodes about Giona

Commento al Vangelo di don Nicola
Non si chiedono miracoli (Mt 12,38-42)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Jul 24, 2023 4:55


alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Lun 24] Vangelo: Es 14, 5-18; Sal.da Es; Mt 12, 38-42.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Jul 23, 2023 1:04


In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».

La Gioia del Vangelo
Lunedì della XVI settimana del tempo ordinario

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Jul 23, 2023 3:22


Dal Vangelo di Matteo 12,38-42 In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!». --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

La Voce del Pastore
Speciale Preghiera ospiti Elio Marrocco, Tommaso Di Lorenzo e Massimo Mazzara' • 14 Luglio 2023

La Voce del Pastore

Play Episode Listen Later Jul 14, 2023 121:44


Elio Marrocco "Esperimentare la gloria di Dio" • Isaia 60: 1-2 • Giudici 1: 1-2 • Atti 13: 2 • Atti 16: 25-26 • Giona 2: 1-10 • 2 Samuele 6: 14-15 • Salmo 95: 1-2 • Salmo 104: 1-3 • 1 Corinzi 1: 30 • 2 Corinzi 5: 21 • Salmo 24: 6 • Apocalisse 3: 20 Tommaso Di Lorenzo " Peccati di sesso" • 1 Corinzi 6: 15-18 • Ebrei 13: 4 • Apocalisse 22: 15 • Deuteronomio 27: 20-23 • Romani 1: 21-32 • 1 Corinzi 6: 9-11 • Matteo 5: 27-29 • Michea 2: 9 • 1 Corinzi 6: 11 Massimo Mazzara' " Seguire la via della croce" • Apocalisse 1: 4-8 • Apocalisse 1: 9-11 • Luca 9: 23 • Luca 14: 27 • Giovanni 15: 12-13 • 1 Giovanni 3: 16 • 1 Giovanni 4: 10 • Luca 9: 24 • Luca 12: 6-7 • Luca 21: 16-19 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 09-07-2023-Il libro di Giona - 16-Testo biblico- Luca 11-32-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

grande ascolta testo giona caltanissetta sermone
La Gioia del Vangelo
Santi Pietro e Paolo, apostoli

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Jun 28, 2023 3:34


Dal Vangelo di Matteo 16,13-19   In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
Giona e i suoi problemi

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later Jun 27, 2023 47:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 19-06-2023-Il libro di Giona - 14-Testo biblico- Giona 4-1-5-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
La soluzione dei problemi di Giona

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later Jun 27, 2023 53:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 25-06-2023-Il libro di Giona - 15-Testo biblico- Giona 4-1-11-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

La Voce del Pastore
“Un abisso chiama un altro abisso” • 22 Giugno 2023

La Voce del Pastore

Play Episode Listen Later Jun 22, 2023 39:04


Il Messaggio di Oggi: "UN ABISSO CHIAMA UN ALTRO ABISSO" • Salmo 42: 7 • Giacomo 1: 14-15 • Giona 1: 3 • Giona 2: 6 • Giona 2: 8 • Giona 2: 4 • Giona 2: 1 • Giacomo 1: 16-17 • Giona 3: 3-4 • Luca 11: 30 • Giona 3: 5 • 2 Cronache 7: 14 • Giona 3: 8-9 • Esodo 15: 26 • Giobbe 1: 8 • Giona 3: 9 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
Il risveglio: potrebbe accadere di nuovo? (1)

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later Jun 11, 2023 58:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 28-05-2023-Il libro di Giona - 11-Testo biblico- Giona 3-1-10-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
Il risveglio: potrebbe accadere di nuovo? (3)

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later Jun 11, 2023 56:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 11-06-2023-Il libro di Giona - 13-Testo biblico- Giona 3-5-10-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
Il risveglio: potrebbe accadere di nuovo? (2)

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later Jun 8, 2023 59:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 04-06-2023-Il libro di Giona - 12-Testo biblico- Giona 3-5-10-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 21-05-2023-Il libro di Giona - 10-Testo biblico- Giona 3-1-10-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

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Il Nostro Pane Quotidiano
Sono soltanto fiabe - 20 Maggio 2023

Il Nostro Pane Quotidiano

Play Episode Listen Later May 20, 2023 2:53


L'Eterno fece venire un grande pesce per inghiottire Giona. Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti.Giona 2:1

La Voce del Pastore
“Ho comandato ai corvi, per farti mangiare” • 15 Maggio 2023

La Voce del Pastore

Play Episode Listen Later May 15, 2023 57:30


Il Messaggio di Oggi: “HO COMANDATO AI CORVI, PER FARTI MANGIARE” • Salmo 91: 1-3 • 1 Re 17: 4 • Giona 2: 1 • 1 Re 17: 5-6 • Esodo 16: 4 • Esodo 16: 13-15 • Esodo 16: 19 (20-28) • Luca 19: 47 • Luca 19: 46 • Atti 6: 4 • Luca 19: 46 • 1 Corinzi 3: 16 • Luca 19: 48 • Luca 21: 37-38 • Giovanni 6: 67-70 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
La conversione di Ninive

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later May 13, 2023 61:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 30-04-2023-Il libro di Giona - 9-Testo biblico- Giona 3-5-9-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

il posto delle parole
Tiziano Fratus "Manuale per giovani inventori di alberi e foreste"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 12, 2023 18:44


Tiziano Fratus"Manuale per giovani inventori di alberi e foreste"Gribaudo Editorehttps://feltrinellieditore.comSei mai stato, o sei mai stata, in un bosco? I grandi alberi, alti, le ombre, le foglie che calpesti mentre lentamente avanzi, i raggi del sole che penetrano dalle cime, le geometrie delle cortecce, e i colori gli odori gli insetti i rumori i sospetti… Che cosa ti affascina e che cosa ti intimorisce? Ami gli uccelli che cantano oppure ti domandi che cosa stiano mai confabulando? Cosa succede in un bosco mentre noi non ci siamo? Che cosa fanno gli alberi? E i nomi che portano, chi li ha inventati, chi li decide? Questo libro ti permette di giocare con gli alberi, di immaginare tante nuove specie, di avere le spiegazioni che consentono di capire come un albero trova il proprio nome. E così, tra un bugiarliegio e un topitiglio, tra un banano solletichino e un cervoabete in amore, tra un talpalarice e fagatto miagoloso e un abeternoccolo, imparerai a inventare tanti nuovi alberi e tante nuove foreste.Tiziano Fratus (Bergamo, 1975) abita in una casa di fronte al bosco. Buddista agreste e nomade editoriale, nel corso dell'ultimo quarto di secolo ha pellegrinato in foreste maestose, meditando nei tronchi cavi delle grandi sequoie californiane quanto dei castagni e degli ulivi monumentali, ha attraversato riserve naturali, parchi storici, orti botanici e coniato concetti quali Homo Radix, Silva itinerans e Dendrosofia, dei quali ha scritto in reportage e articoli per quotidiani e periodici – fra gli altri “La Stampa”, “la Repubblica”, “il manifesto”, “Natural Style” e “La Verità” – e trattato in programmi radiofonici.In vent'anni di dedizione alla scrittura, Tiziano Fratus ha pubblicato oltre quaranta titoli, alcuni di poesia, altri di viaggio, due romanzi, storie, fotografie, saggi, una fiabelva, capitoli di un unico grande “silvario compreso tra la carta e la corteccia”. Tra i suoi libri si ricordano Giona delle sequoie (Bompiani), L'Italia è un bosco (Laterza), Alberi millenari d'Italia (Gribaudo), Ogni albero è un poeta (Mondadori), Manuale del perfetto cercatore di alberi (Feltrinelli), Il bosco è un mondo (Einaudi), Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio (Aboca), I giganti silenziosi (Bompiani), Sutra degli alberi (Piano B), Il libro delle foreste scolpite (Laterza), Poesie creaturali (LDN), Il sussurro degli alberi (Ediciclo), L'Italia è un giardino (Laterza), Waldo Basilius (Pelledoca) e Agreste (Piano B).La sua poesia è stata tradotta in undici lingue e pubblicata in venti paesi. È voce dei grandi alberi per il programma «Geo» di Rai 3 e per la serie di podcast «Radio Arbor – Gli alberi parlano». Il suo sito è Studiohomoradix.com .Per Feltrinelli ha pubblicato due raccolte di poesie – Un quaderno di radici e Vergine dei nidi, collana ZoomPoesia, il Manuale del perfetto cercatore d'alberi nell'Universale Economica, Alberi Millenari d'Italia e il nuovo illustrato Manuale per giovani inventori di alberi e foreste per Gribaudo.Puoi acquistare, in edicola, il libro di Tiziano Fratus in abbinamento al quotidiano "La Stampa" fino al 29 maggio 2023.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilipostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

La Voce del Pastore
“Guai a chi chiama bene il male e male in bene” • 11 Maggio 2023

La Voce del Pastore

Play Episode Listen Later May 11, 2023 60:17


Il Messaggio di Oggi: "GUAI A CHI CHIAMA BENE IL MALE E MALE IN BENE" • Isaia 5: 20 • Giona 4: 11 • Isaia 5: 21 • Proverbi 16: 18 • Matteo 27: 22-23 • Matteo 27: 20 • Matteo 27: 17-18 • Atti 3: 15 • Isaia 5: 24-25 • Matteo 24: 3 • Matteo 24: 6 • 2 Timoteo 3: 13 • Matteo 24: 7-12 • Genesi 6: 5 • Atti 3: 14-15 • Atti 3: 17 • Atti 3: 19-20 • Atti 2: 40-42 • Matteo 24: 13-14 • Matteo 4: 17 • Matteo 13: 33 • Giovanni 3: 3--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
Il ristabilimento del profeta

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later Apr 30, 2023 54:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 30-04-2023-Il libro di Giona - 8-Testo biblico- Giona 3-1-4-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

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Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
La conversione dei marinai

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later Apr 24, 2023 58:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 23-04-2023-Il libro di Giona - 7-Testo biblico- Giona 1-4-16-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

ascolta testo conversione giona caltanissetta sermone
Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
La preghiera dello sviato pentito

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later Apr 18, 2023 53:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 16-04-2023-Il libro di Giona - 6-Testo biblico- Giona 2-1-11-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Chi mi rotolerà la pietra? - Pasqua 2023 | 9 Aprile 2023 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Apr 9, 2023


"Chi rotolerà per me la pietra?" Quella dei miei problemi, delle mie incertezze, delle mie ferite... Gesù lo ha già fatto, nella Pasqua di duemila anni fa. Lo ha fatto per dare a te la sua stessa potenza. Devi solo varcare la soglia di quella tomba vuota, ed accettare la resurrezione.---Predicatore: Marco Delle Monache CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 30 minutiQuanto siete forti?Nel senso, quanto peso riuscite a sollevare?Attualmente il record del mondo di sollevamento appartiene all''islandese Hafthor Bjornsson con 501 kg!Certo, noi siamo abituati a spostare pesi, alcuni sono più forti di altri, ma quando ci troviamo dinanzi ad alcuni pesi, non possiamo che pensare: “E chi je la fa?”E' esattamente quello che hanno pensato tre donne il giorno di Pasqua di quasi duemila anni fa:“Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono degli aromi per andare a ungere Gesù. La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. E dicevano tra di loro: "Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?" (Marco 16:1-3)Quello che si reca alla tomba di Gesù, è un terzetto di donne che non si è formato per caso!Maria di Magdala, o Maddalena, era una delle “finanziatrici” dell'opera missionaria di Gesù; lo faceva forse per gratitudine, visto che Gesù la aveva liberata da “sette demoni” (Luca 8:2).E poi c'è l'altra Maria, Maria di Cleofa; lei ha un figlio, Giacomo il minore, all'interno dello “staff” di Gesù, alcuni affermano fosse sua parente:suo padre infatti sarebbe stato Anteo Cleofa, ovvero il fratello di Giuseppe, sposo di Maria.E infine Salome.Salome aveva anche lei due dei suoi figli all'interno dello “staff del capo”:Era la madre di Giacomo il maggiore e di Giovanni,“il discepolo che Gesù amava” (Giovanni 13:23)come viene detto dallo stesso Giovanni nel suo vangelo.Maria Maddalena, Maria e Salome non erano semplici discepole, ma facevano parte di quel ristretto nucleo di persone che viveva fianco a fianco,o gni giorno, col maestro.Chissà quante volte avranno ascoltato queste sue parole:«Noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi. Essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani,  i quali lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo uccideranno; ma dopo tre giorni egli risusciterà». (Marco 10:31-34)L'informazione l'hanno avuta tutta, hanno creduto e seguito Gesù...ma poi l'hanno visto morire in croce...e il suo corpo giacere a terra, e la pietra chiudere la tomba...“Allora Gesù emise un altro forte grido e rese lo spirito...Cʼerano là alcune donne che seguivano a distanza la scena. Maria Maddalena, Maria (la madre di Giacomo il piccolo e di Iose), Salome ed altre... Giuseppe comprò un lungo lenzuolo di lino e, dopo aver tolto dalla croce il corpo di Gesù, lo avvolse nel lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia. Poi fece rotolare una grossa pietra davanti allʼapertura del sepolcro. Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, stavano a guardare dove veniva deposto il corpo di Gesù.” (Marco 15:37, 41, 46-47)Non erano lì per caso. Erano un “team”. Si supportavano a vicenda...E, secondo me,  in quel “Chi ci rotolerà la pietra” c'è ben più che una riflessione sul peso della porta del sepolcro.E' il momento in cui dubbio, assenza e disperazione si fondono assieme, e  vivono assieme.L'originale  in greco non dice semplicemente “pietra”, ma “megas litos”... ovvero “un macigno”!Quale è il macigno più grande nella mente di Maria di Magdala, di Maria di Clefoa, di Salome? La pietra da spostare... oppure?Oppure le domande che non si dicono l'una all'altra...irrisolte, intellettuali, ma che girano nella loro testa:“E' questa la fine della nostra speranza? E' realmente rinchiuso in una tomba il nostro Salvatore?” “Ci siamo sbagliate? Abbiamo creduto in qualcuno che non era affidabile?” “Chi ci rotolerà la pietra?Come faremo a continuare a vivere senza la nostra Speranza?”E poi c'era la pietra, il megalite, quello vero fatto di roccia...Un dubbio  “reale”: “Come faremo a spostare la pietra? Come faremo ad entrare la tomba e a accudire il nostro Signore?” La vita di ciascuno di noi propone dubbi su base quotidiana; dubbi, che spesso sono pietre, mega litos, macigni...Quale pietra stai portando qui quest'oggi? E' un dubbio “intellettuale” su come sarà la tua vita nei prossimi anni, perché senti che qualcosa dentro non va, che non hai più motivo apparente per vivere, nè uno sbocco certo per il futuro?Oppure è un dubbio reale:“Mio figlio è malato. Il mio matrimonio è a pezzi. Ho perso il lavoro”Quali che siano le tue pietre ,senti che sono come i 501 chili del record del mondo...e non ce la farai a rotolarle via...Mi spiace dirtelo... ma la tua sensazione è giusta:Non puoi!Non tu, almeno.Non tu da solo, non tu da sola.Come Maria di Magdala, come Maria di Cleofa, come Salome...Ma la Pasqua non è una croce; quella era il venerdì, assieme al dolore e alla umiliazione.La Pasqua è una pietra rotolata e una tomba vuota.Gesù non l'ha fatto per dimostrare i suoi superpoteri, anzi, ai farisei che glie ne chiedevano uno, rispose:“Una generazione malvagia e adultera chiede un segno; segno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti." (Matteo 12:39-40)Ma lo affatto per dare a noi la sua stessa potenza per lasciarla  a te, a me, a tutti coloro che si affidano a lui.Paolo parla così della potenza della risurrezione:“Mi sono disfatto di qualsiasi altra cosa: è stato lʼunico modo valido per poter conoscere fino in fondo Cristo e la potenza della sua resurrezione, e scoprire che cosa significa soffrire e morire unito a lui,per giungere anch'io alla nuova vita con la resurrezione dai morti.” (Filippesi 3:10-11 PV)Quella potenza che aveva sperimento su di se, imparando chi era colui che poteva rotolare la pietra:“Per ben tre volte ho pregato il Signore di liberarmi da questa sofferenza, ma egli mi ha detto: «No, perché la mia grazia ti basta. La mia potenza si manifesta in pieno in quelli che sono deboli». Ecco perché sono contento di vantarmi della mia debolezza; di essere una dimostrazione vivente della potenza di Cristo, anziché fare sfoggio della mia forza e delle mie capacità. (2 Corinzi 12:8-9 PV)La Pasqua è Dio che trasmette la sua potenza alla sua creatura.È Gesù che può rotolare via la pietra dalla tua vita.E' Gesù che può farti affrontare la tua vita quotidiana.E Gesù che può farti compiere opere che ti sembrano impossibili da compiere, ben più di spostare 501 chili, o un macigno.Fino ai miei  25 anni ho avuto una pietra abbastanza grande ad ostruire tutto ciò che facessi... nulla aveva senso, tutto chiuso.. sbarrato per venticinque anni avevo  provato a  rotolarla via da solo.Ho perso energie, tempo, lacrime. Fino a quando ho scoperto che c'era chi già aveva rotolato via la pietra per parte mia, tanti anni prima che io nascessi o fossi stato ancora concepito. Qualcuno che, morendo in croce, stava pensando a ME. Qualcuno che risuscitando dai morti mi faceva partecipe della sua potenza. Riuscite a credermi? Quando dico che Gesù, qualsiasi sia l'impresa che pensate non sia possibile portare a temine, qualsiasi sia la dimensione della pietra che c'è nella tua vita, è più che capace di spazzarla via, ci credete qui (nella testa), o qui (nel cuore)?Oppure non ci credete affattoNon dovete credere a me, ma a...“...colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo...”(Efesini 3:20)Ma  di sicuro la mia vita non è un esempio eclatante; in fondo io, di buona famiglia, senza grandi problemi,“no sex no drugs no rock & roll” né esso, né droga né vita sfrenata, sono un piccolo esempio della potenza della resurrezione., e non mi troverete su Wikipedia. Allora, vorrei parlarvi di altri che trovate su Wikipedia...Azezet Kidane  Azezet Kidane è nata nel 1944 a Adi Quala, in EritreaNegli anni '70, l'Etiopia era sotto il regime comunista e Azezet  ha iniziato a visitare  i container dove venivano ammassati i prigionieri politici e i cristiani; a questi ultimi  era vietato di pregare.Quando ha protestato col governo, il dittatore le ha detto: “OK, possono pregare solamente se TU vai dentro il container assiema a loro.”Che ve ne pare? Era un macigno abbastanza grande? “Chi mi rotolerà la pietra?”Azezet entrò nei container, pregò assieme ai credenti, e grazie a lei decine di prigionieri accettarono Gesù, e la notizia arrivò ai media di tutto il mondo che chiesero che l'Etiopia smettesse di incarcerare gente nei container.Dal 2010 vive in Israele, in Terrasanta, dove ogni anno arrivano profughi, uomini e donne che attraversano il Sinai per poi essere sfruttati gli uomini come lavoratori a basso costole donne come prostitute.Ancora una volta: “Chi ci rotolerà la pietra?”Azezet ha lavorato per svelare e a  denunciare la  rete di campi di tortura utilizzati dai trafficanti di esseri umani per estorcere denaro ai rifugiati. Molti sono stati smantellati, molti aguzzini arrestati, molte donne salvate dall'abuso quotidiano.Nick Vujicic Nick è australiano, ed è nato senza braccia e gambe a causa di una rara malattia genetica, la tetramelia. Da piccolo, a scuola i bulli lo prendevano di mira per la sua disabilità. A dieci anni arrivò a pensare al suicidio. Ci provò due volte senza successo, cercando di affogarsi nella vasca di bagno.Ancora una volta: “Chi mi rotolerà la pietra?”Un giorno la madre gli mostrò un articolo di giornale sulla vita di un uomo portatore di handicap che era riuscito a raggiungere la felicità; e quell'uomo era  un credente.Il momento in cui Nick capì di non essere solo capì che c'è chi ha rotolato la pietra per lui...Ora vive per Cristo, parla di Cristo, e sogna di metter su famiglia.“Anche se mi rendo conto che non potrò tenere le mani di una donna, quando arriverà il momento saprò tenere il suo cuore”.Così diceva un dieci anni fa...… e così è la sua vita adesso! Una moglie, due figli maschi, due gemelle.Forse ti stai pensando: “Va bene, Marco, queste sono storie di grandi personaggi, persone uniche al mondo... ma io? Che c'entrano con i problemi della mia vita?Lascia allora che ti parli di qualcuno che è più alla tua portata...che so... un membro di un'altra chiesaPaolaL'ultima storia che ti racconto è quella di Paola...E' un nome di fantasia, ma lei  e la sua storia è assolutamente reale. Io la conosco, voi no... e per me è più che una figlia! Paola è credente, sposata, con figli, disoccupata... e per dare una mano alla famiglia va a lavorare in un negozio qualche ora al giorno.Una sera le si rompe la macchina, e il datore di lavoro si offre di riaccompagnarla a casa...ma lungo il tragitto devia...e succede quello che potete immaginare.Torna a casa, si fa una doccia fino a scorticarsi la pelle per cercare di lavare via lo schifo... Va a letto... e per giorni non dice nulla...Gli ci vorrà quasi una settimana per metabolizzare, raccontare, e denunciare... La giustizia farà il suo corso... ma lei? “Chi mi rotolerà la pietra?”Avrebbe voglia di uccidersi... e ci prova anche. Poi chiama una coppia di amici di un'altra chiesa, che la aiutano a capire. E solo allora comprende... Anche quel macigno, Gesù,  lo aveva rotolato in un giorno di Pasqua, duemila anni fa...La vita di Paola è cambiata da quel giorno... in meglio! Il matrimonio che era traballante , si è cementato nell'amore e nel sostegno reciproco, un altro figlio è arrivato, e loro come coppia non sono più membri di una chiesa, ma ministri di Cristo nella loro chiesa!Molto spesso la pietra da rimuovere più grande è la mancanza di Gesù nelle nostre vite. Azezet ha affermato che: “Quello che io ho visto accadere dinanzi ai miei occhi, persone che si sedevano davanti a me, uno persecutore e l'altro perseguitato, e capivano che il loro dolore era lo stesso, che soffriamo tutti e moriamo, e si perdonavano, questo cosa solo Dio la può dare."Nick ha affermato: “Chiunque tu sia, qualunque cosa tu stia attraversando, Dio lo sa, Lui è con te, e te ne trarrà fuori”. Non dipende da quello che sono capace o non sono capace di fare, ma da quello che divento per la potenza di Gesù Cristo” Paolo ha detto: "La potenza di Dio si manifesta in pieno in quelli che sono deboli";  ognuno di noi è debole in qualche aspetto. Ognuno di noi ha il dubbio:“Chi mi rotolerà la pietra”.C'è chi decide di lottare da solo, e chi decide di afferrare la Pasqua, di ricevere l'aiuto che porta quella pietra rimossa e quella tomba vuota.Se lo accetti, puoi guardare dentro la tomba, come hanno fatto Maria di Magdala, Maria di Cleofa e Salome:“Perciò entrarono nella tomba e videro, seduto sulla destra, un giovane vestito di bianco. Le donne si spaventarono,  ma l'angelo disse: "Non meravigliatevi. State cercando Gesù di Nazaret che hanno crocifisso? Non è qui, è risorto! Ecco il posto dove avevano messo il suo corpo.”(Marco 16:6 VP)  “Chi ci rotolerà la pietra?”Gesù lo ha già fatto. Lo ha fatto per dare a te la sua stessa potenza. Devi solo varcare la soglia di quella tomba vuota, ed accettare la resurrezione.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
Come Dio recupera uno sviato

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Play Episode Listen Later Mar 26, 2023 53:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 26-03-2023-Il libro di Giona - 5-Testo biblico- Giona 1-4-2-1-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

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La Voce del Pastore
“Ci dobbiamo allineare con Dio” • 17 Marzo 2023

La Voce del Pastore

Play Episode Listen Later Mar 17, 2023 57:33


Il Messaggio di Oggi: “CI DOBBIAMO ALLINEARE CON DIO” • Luca 15: 28 • Galati 6: 3 • Galati 6: 7 • Matteo 23: 13 • Luca 15: 17 • Luca 15: 20 • Giona 3: 5 • Giona 4: 1 • Giona 4: 3 • Giona 2: 10 • Giona 3: 1 (2-4) • Giona 4: 4 • Matteo 23: 13-15 • Matteo 23: 28 • Luca 15: 17-18 • 1 Giovanni 1: 9 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio

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Giona: la condizione dello sviato

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Play Episode Listen Later Mar 12, 2023 52:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 12-03-2023-Il libro di Giona - 4-Testo biblico- Giona 1-4-2-1-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

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Caffe 2.0
Naufragio Crotone, Don Rosario Morrone Mentre pregavo mi sono indignato, ho sentito le urla ...

Caffe 2.0

Play Episode Listen Later Mar 9, 2023 2:52


Va diffuso.Fonte: la7 . Un grazie straordinario alla giornalista che non ha interrotto. https://invidious.flokinet.to/watch?v=bGUN6QAx5Lw8 giorni dopo questa registrazione, ancora melina o discorsi razzisti dei politici.Basta.Siamo italiani, ragioniamo in un'altra maniera.Questa la letturaLettura del Giorno 1.3.2023Dal libro del profeta GionaGn 3,1-10 In quel tempo, fu rivolta a Giona la parola del Signore: «Àlzati, và a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta». I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.Dal Vangelo secondo LucaLc 11,29-32 In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

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Giona: il profeta sviato

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Play Episode Listen Later Mar 5, 2023 56:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 05-03-2023-Il libro di Giona - 3-Testo biblico- Giona 1-1.3-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

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Santuario Madonna dei Boschi Podcast
Omelia 1 Marzo 2023, CREDERE AL SEGNO DI GIONA

Santuario Madonna dei Boschi Podcast

Play Episode Listen Later Mar 2, 2023 10:32


Omelia della s. Messa del 1 Marzo 2023, Mercoledì della I Settimana di Quaresima, tenuta da p. Jean François M. Coudjofio, FI.

Commento al Vangelo di don Nicola
La semplicità dei segni (Lc 11,29-32)

Commento al Vangelo di don Nicola

Play Episode Listen Later Mar 1, 2023 4:04


mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Briciole di Vangelo
Mercoledì 1 marzo

Briciole di Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 1, 2023 5:05


IL VANGELO DI OGGI – MERCOLEDÌ 1 MARZOLc 11,29-32A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona. In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone.Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona». Parola del Signore.https://www.nondisolopane.it/il-vangelo-di-oggi-mercoledi-1-marzo/

La Gioia del Vangelo
Mercoledì della I settimana di Quaresima

La Gioia del Vangelo

Play Episode Listen Later Mar 1, 2023 3:22


Dal Vangelo di Luca 11,29-32 In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona». --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

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Alzati, va' e proclama

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Play Episode Listen Later Feb 12, 2023 49:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 12-02-2023-Il libro di Giona -2 1-Testo biblico- Giona 1-1.3-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

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Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia
Giona: l'uomo, il profeta, il libro

Chiesa Cristiana Evangelica Sola Grazia

Play Episode Listen Later Feb 5, 2023 50:00


Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 05-02-2023-Il libro di Giona - 1-Testo biblico- Giona 1-1.3-Predicatore- Nazzareno Ulfo--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-

Carcassa
Cronaca Vera - La Dalia Nera feat Giona Nazzaro

Carcassa

Play Episode Listen Later Jan 23, 2023 76:48


Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
La misericordia di un Dio che discende a salvarci - Giona 6 - Natale 2022 | 25 Dicembre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Dec 25, 2022


Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operavano il bene, ma per tutti.  E' un Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà",  quello che è realmente disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 27 minutiQuesto è il giorno in cui accendiamo l'ultima delle candele della nostra Corona dell'Avvento, quella centrale, che ci rammenta che il Salvatore è venuto. Giovanni ha scritto:“La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. È venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto;  ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio  E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.” (Giovanni 1:9-14)La misericordia di un Dio “compassionevole, lento all'ira e di gran bontà” era stata promessa dai profeti:«Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni.  Perciò egli li darà in mano ai loro nemici, fino al tempo in cui colei che deve partorire partorirà; e il resto dei suoi fratelli tornerà a raggiungere i figli d'Israele». Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. E quelli abiteranno in pace, perché allora egli sarà grande fino all'estremità della terra. Sarà lui che porterà la pace. (Michea 5:1-4)“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele.” (Isaia 7:14)Queste parole venivano scritte da Michea e da Isaia attorno al 736 avanti Cristo, circa trenta anni dopo che Giona era stato a Ninive: Dio prometteva misericordia a tutto il  popolo. Ed era una misericordia inaspettata; piuttosto che punire la nostra ribellione, Dio decideva di venire in soccorso... esattamente come aveva fatto a Ninive.Giona era stato chiamato a salvare un'intera città e, forse, l'intera nazione di cui Ninive era capitale, a dimostrare una misericordia che Dio avrebbe poi esteso a “tutto il popolo” Questo fece di Giona un "estensore della misericordia".Come ci si comporta, o come ci si dovrebbe comportare dinanzi a un Dio che elargisce gratuitamente il suo perdono? Che manda nelle nostre vite speranza, fede, gioia, pace? Leggiamo  Giona 4:5-11 "Poi Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città; là si fece una capanna e si riparò alla sua ombra, per poter vedere quello che sarebbe successo alla città.  Dio, il Signore, per calmarlo della sua irritazione, fece crescere un ricino che salì al di sopra di Giona per fare ombra sul suo capo. Giona provò una grandissima gioia a causa di quel ricino.  L'indomani, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rosicchiare il ricino e questo seccò.  Dopo che il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un soffocante vento orientale e il sole picchiò sul capo di Giona così forte da farlo venir meno. Allora egli chiese di morire, dicendo: «È meglio per me morire che vivere».  Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti così a causa del ricino?» Egli rispose: «Sì, faccio bene a irritarmi così, fino a desiderare la morte».  Il Signore disse: «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito;  e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»” (Giona 4:5-11)Non c'è speranza, né fede, né gioia, né pace in Giona; invece di essere in città a festeggiare con i Niniviti, Giona se ne va in preda alla frustrazione.Il versetto 5 dice che “Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città... per poter vedere quello che sarebbe successo alla città”. Giona voleva vedere la punizione, e invece vede il perdono. Giona voleva vedere il fuoco dal cielo, e invece vede la benedizione che scende dal cielo. Giona era stato mandato per essere un “estensore di grazia”. Anche se riluttante, Giona aveva comunque adempiuto ai piani di salvezza di Dio.Esattamente come aveva anticipato attraverso Isaia e Michea, Dio diceva avrebbe mandato un Salvatore. Il piano di Dio, da sempre, non è stato quello di giudicare, ma di salvare: Giovanni dirà:“Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.” (Giovanni 3:17)Notate l'ultima parte del versetto: “perché il mondo sia salvato”: gli angeli avevano parlato di una “grande gioia per tutto il popolo”. Il mondo, il popolo; Natale è il compimento dell'opera di un Dio “lento all'ira e di gran bontà” verso tutti, offerta per coloro che avrebbero riconosciuto in quel bimbo, nato da una giovane donna, il Salvatore.E' facile per noi giudicare Giona: dire “Hai sbagliato!” Dovevi subito obbedire al tuo Signore! Non dovevi essere così riluttante!”. Facile, perché abbiamo il Natale, perché abbiamo visto la misericordia, inaspettata ma promessa, di Dio scendere e farsi uomo. Giona conosceva per “sentito dire” le caratteristiche di Dio, noi le abbiamo viste. Dio ha mandato ben più di Giona a recare la “... buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà” (Luca 2:10)” E noi? Quale è il nostro compito a Natale?  Noi che abbiamo visto la misericordia in azione? Essere il popolo che riceve, oppure essere un Giona migliore che annuncia? Paolo ha detto:“Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. (Romani 8:28)Paolo dice che che tutte le cose cooperano al bene, ed è come dire che “Dio coopera al bene"; Dio non può e non vuole operare da solo per la salvezza del mondo e del popolo. Dio da sempre ha voluto coinvolgere “quelli che amano Dio” nella sua opera di salvezza per il popolo.  Coloro che amano Dio non stanno fermi attendendo che il bene gli piova addosso, ma si muovono verso il bene, lo trasmettono agli altri, sono testimoni, non riluttanti come Giona; è solo allora che Dio aggiunge la sua benedizione.Non limitiamoci a festeggiare il Natale “tra di noi”, tra “quelli che amano Dio” , ma testimoniamolo e operiamo sapendo che la salvezza è davvero discesa sulla Terra. Perché quando non lo facciamo, possiamo diventare un po' come Giona; testimoni riluttanti della misericordia di Dio.E cosa ne sarà di quel missionario riluttante di Giona? Dio punirà il suo atteggiamento di riprovazione perché si dimostra nei fatti  “lento all'ira e di gran bontà” con i Niniviti?  Incredibilmente Dio, non punisce, ma insegna qualcosa a Giona attraverso una semplice pianta.Una piccola parentesi: nell'originale in ebraico non dice che pianta fosse, e non so perché in Italia i traduttori abbiano deciso per un ricino, che è un albero si, ma che ci mette un bel pò a diventare adulto da dare ombra e che non fa tanta ombra. Era dunque una pianta che aveva foglie larghe da dare molta ombra.Dio fa nascere una pianta per dare ristoro a Giona; lui ne prova piacere e pensa “Dio mi sta benedicendo”. Poi Dio gli toglie la pianta, e Giona è così avvilito che chiede di morire: “ Lo sapevo ; hai fatto quello che non volevo, salvare i Niniviti che odio, ora mi togli anche la pianta e l'ombra. Sei contro di me!” Capita anche a noi, di avere periodi in cui vediamo i frutti della nostra testimonianza, e vediamo che la nostra vita “va bene”: la famiglia, il lavoro, il mondo che ci ruota attorno... tutto vè in sintonia: Ed associamo la benedizione al nostro testimoniare; il che, può essere.Ma poi, quando la situazione si mette male, ed in famiglia, al lavoro, nella nostra vita sorgono problemi, pensiamo “Dio non si cura più di me! Dio è contro di me! Dio mi ha abbandonato!”.Il pericolo, per chi ha creduto in quel primo Natale, è che  il nostro impegno a testimoniare agli altri della Luce discesa in terra sia definito dalle circostanze della nostra vita, non dalla nostra relazione con l'Onnipotente.Dio sta aiutando Giona ad acquisire una prospettiva differente, più alta; a smettere di pensare solo a se stesso, a smettere di pensare solo al momento. Ad avere una prospettiva più ampia,  una visione per “tutto il popolo”, non solo per una parte del popolo.Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operano il bene, ma per tutti. Paolo afferma:“Come dicono le Scritture: «Non cʼè nessuno che sia giusto, nemmeno uno....Tutti, senza, distinzione, sono dei peccatori senza la gloria di Dio, ma possono essere resi giusti gratuitamente, per dono di Dio, mediante la redenzione, che troviamo soltanto in Gesù Cristo.” (Romani 3:10, 23-24 PV)Nessun giusto; tutti hanno bisogno del Dio che scende in terra e nasce a Natale.Il Libro di Giona si conclude in modo “anomalo” per un libro della Bibbia: con una domanda che Dio fa a Giona... e a ciascuno di noi:“Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti così a causa del ricino?»... «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito;  e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»” (Giona 5:9-11)Nel turbine della nostra vita, possiamo tendere a dimenticare il Natale; a dimenticare che Dio è sceso in terra ed è venuto a saldare il conto per l'intera umanità, non solo per  coloro che sono “del suo partito”. La salvezza doveva essere accessibile a tutti, non ad una sola casta, ad un solo popolo, ma a “tutto il popolo”. Questa è la natura di un Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”. Questa è la natura del Natale.Non dobbiamo mai dimenticare che siamo tenuti a testimoniare di questa misericordia in qualsiasi modo e in qualsiasi momento della nostra vita, lieto o doloroso. Quando ci sposiamo, promettiamo all'altro di amarlo e essergli a fianco e di supporto “nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza o povertà, in salute o malattia”.  Se promettiamo questo ad un altro essere umano, come figli e figlie di Dio, siamo tenuti a una promessa ben più solenne; essere  testimoni della nascita di Gesù, indipendentemente da chi siamo, cosa facciamo, come viviamo. Fare quello che fecero i primi testimoni di quella nascita miracolosa:“Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto sapere». Andarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia;  e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. (Luca 2:15-18)La domanda di Dio a Giona è ancora valida ai giorni nostri: e merita una risposta. Se la risposta è “Si, sappiamo che sei un Dio “lento all'ira e di gran bontà” che hai misericordia di tutto il popolo”, allora quale deve essere il nostro atteggiamento verso i mondo?Il Natale non è solo la gioia di vedere la misericordia inaspettata ma promessa di Dio all'opera, ma anche una  sfida per ciascuno che vede, crede, accetta e segue quel bimbo che diverrà un uomo e salirà il Golgota al posto nostro.Nel mezzo di tutte le emozioni che stiamo vivendo, usciti da una pandemia, con una guerra tremenda alle porte di casa, una crisi energetica ed economica che affligge ciascuno di noi, potremmo sentire frustrazione e rabbia; la domanda per Giona vale anche per noi: «Fai bene a irritarti così?».Il Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”,  che non vuole che nessuno perisca, ma che tutti giungano al pentimento, è realmente disceso: anche se non il 25 dicembre, ma è disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.Buon Natale.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Non estinguere la Gioia di un Dio misericordioso - Giona 5 | 11 Dicembre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Dec 11, 2022


Gesù è disceso a Natale per portare la Gioia a tutti: non solo ai "giusti", ma soprattutto a coloro che non conoscono un Dio "lento all'ira e di gran bontà". Scendiamo in strada, e festeggiamo assieme a loro la Gioia che viene.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 25 minutiOggi è la terza domenica di Avvento,  e  quella che ci rammenta la Gioia. L'angelo aveva detto ai pastori:"Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore.” (Luca 2 10:11)Da dove proviene la gioia nella nostra vita?  Quali eventi ci recano gioia, e quali ce la tolgono?Parlando di Giona, penso che vedere una intera città di centoventimila persone  convertirsi a Dio dovrebbe portare gioia, non è vero?  Sotto ogni aspetto si tratta di una campagna evangelistica di successo;  tutta la città ha risposto.Se avessi la possibilità di predicare a 120.000 persone  e dieci di queste venissero alla fede,  proverei gioia.  Lo faremmo tutti.   Sarà cos' anche per Giona? Vediamo:“Giona ne provò gran dispiacere e ne fu irritato. Allora pregò e disse: «O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato. Perciò, Signore, ti prego, riprenditi la mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere». Il Signore gli disse: «Fai bene a irritarti così?»” (Giona 4:1-4)Giona non prova gioia, ma rabbia.  Che strano profeta è lui! Giona è un profeta che conosce bene come Dio sia incline  dal recedere dalle punizioni promesse:  basta leggere il libro di 'Esodo e quello di Numeri;  Dio è tornato  costantemente indietro dalle sue decisioni   anche se il popolo si è dimostrato "un popolo dal collo duro"  che non è mai stato grato per ciò che Dio stava facendo.Giona sembra dimenticare che, anche verso di lui,  Dio ha cambiato idea,  altrimenti  sarebbe morto in fondo al mare!  Dio è coerente con il suo carattere...  ma questo non porta gioia a Giona.“Anche quando ero a casa, a Gat-Efer sapevo che sarebbe successo. Sapevo che sarei andato a Ninive a predicare e che la gente si sarebbe pentita e che tu avresti perdonato. Lo sapevo. Tu sei un Dio lento all'ira e e di gran bontà, un Dio che recede dal mandare calamità. È sbagliato che tu sia così. E' sbagliato che tu perdono quella schifezza di gente dei Niniviti! Loro si MERITANO la tua punizione, Dio!””"Lento all'ira e di gran bontà": troverete questa frase 9 volte nella Bibbia;  solo che le altre volte era per vantare la bontà di Dio.  Questa volta invece e per fare una ramanzina a Dio:  “Dio, non si fa! Non puoi e non devi cambiare idea con quelle persone! Anzi, lo sai che c'è? La tua decisione è così sbagliata che, piuttosto di vedere i Niniviti salvi, preferisco morire. Ammazzami e facciamola finita!”Giona ha vinto il premio per l'evangelista di successo più ingrato di sempre.  Pensate quando torna a casa dalla moglie:  "Com'è andato il viaggio, caro?". "Beh, ho avuto una piccola deviazione, ma quando sono arrivato lì 120.000 persone si sono pentite in meno di tre giorni". "WOW! Stupendo!".  "Ma che dici! E' stata la mia peggiore crociata evangelistica da sempre".Persone come Giona ce ne sono a bizzeffe;  sono quelli che chiamo gli  "estintori della gioia",  ovvero quelli che vogliono spegnere la gioia  di scoprire un Dio che ha misericordia di noi, nonostante tutto.  Quelli che vogliono un Dio clemente con me,  che sono bravo e prego, e vado in chiesa, e do la decima,  e spietato con l'altro,  che bestemmia, ruba e non crede in Dio, figuriamoci andare in chiesa.Vi ricordate la parabola del figliuol prodigo?   Il figlio minore prende la sua eredità e la sperpera.  Il padre aspetta e, quando il figlio ritorna, corre da lui e lo tratta con il meglio.  L'estintore della gioia è il figlio maggiore:"Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici.  Ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato”." (Luca 15:29-30)Non c'è gioia per il ritorno del fratello perduto,  o  per una famiglia riunita.  Tutto ciò che prova è la sensazione di essere rimasto “fregato”:  “Io sono quello bravo, io sono quello che merita misericordia, non lui!” .  La misericordia del padre gli sembra mal riposta, eccessiva, sbagliata.  E la gioia, in questo modo, si estingueOppure nella parabola degli operai della vigna.  Gli operai che erano riusciti a lavorare alle 6 del mattino, all'inizio della giornata,  per tutto il giorno hanno assistito all'arrivo di un numero sempre maggiore di operai;   alle 9, a mezzogiorno, alle tre del pomeriggio  e un gruppo persino alle cinque del pomeriggio. In pratica all'ultimo gruppo assunto   non era rimasto che mettere a posto gli attrezzi e  innaffiare le viti.   Ma quando arriva l'ora della paga,  tutti ricevono la stessa somma:   un denaro per un giorno di lavoro, come era stato concordato tra tutti.“Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa dicendo: “Questi ultimi hanno fatto un'ora sola e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e sofferto il caldo”.” (Matteo 20:11-12)E così, negli operai delle sei di mattina,  scatta il giudizio verso Dio e verso gli operai delle cinque di pomeriggio:  “Non è giusto che il padrone abbia misericordia e dia a tutti la stessa paga! Noi abbiamo lavorato. Noi abbiamo sudato, noi meritiamo tutti i soldi!”  E la gioia di avere una paga abbondante (pensate che con due denari il Buon Samaritano aveva offerto tre giorni di vitto e alloggio gratis al malcapitato picchiato per strada e derubato)  se ne va...  E non c'è gioia nel vedere che tutti hanno ricevuto un premio,  anche se sono arrivati tardi.Mostrare misericordia è sbagliato.  La gioia non deve essere per tutti.  La gioia deve essere riservata a pochi. La gioia deve essere meritata, sudata , faticata...  Dio non deve portare gioia a tutti,  ma solo a quelli che sono giusti davanti a lui:  quelli che si comportano bene,  che vanno nella chiesa giusta,  che pregano le preghiere giuste...E invece, scopriamo che la misericordia,  inaspettata ma promessa di Dio,  ha un piano differente.  Ricordate? In quel primo Natale gli angeli avevano detto:“Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà...” (Luca 2:10)In quel primo Natale Dio ha mostrato che egli vuole la gioia per “tutto il popolo”;   per tutti quelli che ascolteranno, vedranno, capiranno,  e accetteranno il dono del Natale che è in Gesù.  Non per i giusti, ma per coloro che possono divenire giusti attraverso l'accettazione del Natale,  l'accettazione di un Dio che scende per salvarci. Isaia l'aveva detto:“...per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità.” (Isaia 53:11)Non siate estintori di gioiaSapete, anche senza volerlo, ognuno di noi può divenire un “estintore di gioia”,  Sappiamo di aver un Dio “lento all'ira e di gran bontà".  Ma poi, quando lo vediamo in azione,  e quell'azione non è come ce la aspettiamo,  e non è verso chi diciamo noi...  diventiamo tutti un po' Giona.“Sapevo che tu sei un Dio benevolo e compassionevole, lento all'ira e ricco d'amore, un Dio che si trattiene dal mandare calamità. Ma quella famiglia che abita in fondo alla via, che lascia sempre la macchina in mezzo alla strada, che alza la voce quando glie lo fai notare, che tiene a tutto volume la TV alle tre di notte... Quelli che non vanno mai in chiesa.. Quelli non meritano nulla! E' bene che nessuno parli loro di Gesù. E' bene che non siano salvati. Non per loro deve arrivare il Natale!”E lo stesso vale per tutte le varie gradazioni di “male”:  da chi non rispetta lo stop,  a chi scatena una guerra tra nazioni:  non per loro deve giungere la gioia!  Per loro ci deve essere solo giudizio!Talvolta siamo un po' come Gobbe;  Giobbe odiava i Niniviti.  Li odiava a ragione.  Non conoscevano Dio, il dio vero;  si prostravano davanti agli idoli;  uccidevano, e stupravano...  La loro punizione era giusta, dovuta, richiesta.  E invece, Dio li vedeva...  ed aveva compassione di loro. Tutto questo ha un solo nome: egoismo,  Quando pensiamo a noi stessi come i migliori,  quando reputiamo gli altri inferiori di molto a noi,  siamo “estintori di gioia”, siamo egoisti.  Paolo invece ha detto:“Non fate niente per motivi egoistici, non fate niente per esaltare voi stessi. Siate invece umili, considerando gli altri con riguardo, come se fossero migliori di voi.” (Filippesi 2:3 PV)Dio aveva continuato a vedere;  Dio vede ancora quel po' o quel tanto di Ninive nel mondo,  in chi governa, in chi agisce contro il prossimo,  (che equivale ad agire contro di lui).  Dio vede quel po' di Ninive che c'è in ciascuno di noi...  e, nonostante tutto,  manda la sua soluzione finale...  e si pente del male che avrebbe a ragione potuto farci, se lo accettiamo. La manda tra i peccatori,  non tra i santi,  perché i santi non hanno bisogno della misericordia inaspettata di Dio,  ma i peccatori si!  E chi più pecca, di più misericordia ha bisogno,  affinché possa provare la gioia di essere compreso accettato, salvato. Gesù stesso ha detto:“Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.”  (Luca 15:7)Non dobbiamo essere “estintori di gioia”,  se  vediamo Dio all'opera:  Dio è alla ricerca di coloro che vivono a Ninive,  perché vuole portarli dalla morte alla vita,  dalla tristezza alla gioia. Giona pensava di averne il diritto;  Dio gli chiede: "Hai il diritto di esserlo?". Ma Giona che fa?“Poi Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città; là si fece una capanna e si riparò alla sua ombra, per poter vedere quello che sarebbe successo alla città.” (Giona 4:5).Giona si siede per controllare cosa sarebbe successo alla città;  in cuor suo forse si attendeva scendesse il fuoco dal cielo a bruciare Ninive...  E invece...Invece tutti in città festeggiano;  la gioia del Signore è la loro forza.  Festeggiano il perdono e la meraviglia di conoscere un Dio  che manda la salvezza, che cambia idea.  Celebrano il Dio Il Dio benevolo e compassionevole,  ”lento all'ira e di gran bontà e che si pente del male minacciato.”Questo Dio è venuto a loro  nel bel mezzo del loro male e della loro violenza,  della discordia, della paura  e del dubbio  e di tutto ciò che sono stati.  Questo Dio è venuto da loro!  Giona avrebbe dovuto essere lì, nella città, a festeggiare con loro!  Invece è fuori dalla città  a spegnere la gioia e la misericordia di Dio, arrabbiandosi sempre di più.  E, incredibilmente, Dio non punisce neanche Giona  per quella sua durezza di cuore,  ma lo fa riflettere:  “Hai il diritto di arrabbiarti, Giona? Pensaci su!”Abbiamo il diritto di spegnere la gioia di Dio  che deriva dalla sua misericordia?  A volte pensiamo che Dio dovrebbe punire,  e basta.  Punire chi scatena una guerra,  chi uccide,  chi opprime...  chi sta nel buio.Ma è Dio che decide,  e talvolta decide di non farlo;  non lo ha fatto con Ninive...  e ha deciso di non farlo mai più,  scendendo una notte di tanto tempo fa.Dio è venuto nel mezzo del male del mondo,  nel mezzo della violenza di un mondo che lo negava,  della discordia tra uomo e uomo,  tra popolo e popolo  tra nazione e nazione.  La luce è giunta, come afferma Isaia:“Il popolo che camminava nelle tenebre vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell'ombra della morte la luce risplende.” (Isaia 9:1)E' questo che ci rammenta il Natale:  della Gioia discesa dal Cielo grazie a un Padre  “misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che si pente del male minacciato.”Non estinguiamo la gioia di essere perdonati,  di avere un Padre così,  che vuole mostrare  misericordia a tutti,  non solo a quelli del “suo partito”.  Non sediamoci mai su una collina  aspettando di vedere il il giudizio, ma piuttosto scendiamo in città e festeggiamo la misericordia sul mondo.“Il Signore ha revocato la tua condanna e ha disperso i tuoi nemici. Il Signore, re d'Israele, è con te: non devi temere più nulla di male. Viene il momento quando si dirà a Gerusalemme: 'Non aver paura, città di Sion, non ti scoraggiare!  Il Signore tuo Dio è con te; è forte e ti salva! Esulta di gioia per te, nel suo amore ti dà nuova vita. Egli si rallegra per te con canti di gioia..” (Sofonia 3:15-17 TILC)Il Natale ci porta la Gioia; scendi in città esulta assieme al resto del mondo  per un Padre che si rallegra di te,  con canti di Gioia.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Avere fede in un Dio misericordioso – Giona 4 | 4 Dicembre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Dec 4, 2022


Gesù è venuto a cambiare il mondo attraverso una Vergine; non perché Maria ne aveva fatto richiesta, non perché aveva fatto un “casting” per diventare la Madonna... Ma perché aveva fede... anche se non sapeva come sarebbe successo. La fede è la chiave di cosa accadrà nella tua vita... e in quella di chi ti scorre a fianco.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 30 minutiOggi è la seconda domenica di Avvento,  e tradizionalmente accendiamo la seconda delle candele della corona dell'Avvento,  quella che ci rammenta la Fede.  L'angelo aveva detto a Maria:“«Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio.... Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola».” (Luca 1:34-35, 38)Ci sono alcune cose nella vita  verso le quali non è possibile rispondere in maniera razionale,  capire prima cosa e come accadrà.  Vi ricordate la prima volta che avete provato ad andare in bicicletta?  Non avete dovuto capire prima  come sareste restati in equilibrio su due ruote,  quale legge fisica avrebbe fatto si che non sareste caduti, o cadute ,  non avete dovuto studiare prima la “tenacia dell'asse giroscopico” (questa è la formula matematica). Semplicemente, siete saliti, siete caduti, siete risaliti...  e alla fine ce l'avete fatta...  Perché a fianco c'erano persona (probabilmente mamma e papà)  che vi dicevano che ce la potevate fare...  e voi gli avete creduto... per fede.È quello che succede quando si impara ad andare in bicicletta.  Ma è anche quello che succede quando si impara a servire Dio.  E' quello che è successo a Maria all'annuncio dell'angelo.  Ed è anche quello che accade nel libro di Giona al capitolo 3: “La parola del Signore fu rivolta a Giona, per la seconda volta, in questi termini:  «Àlzati, va' a Ninive, la gran città, e proclama loro quello che io ti comando». Giona partì e andò a Ninive, come il Signore aveva ordinato. Ninive era una città grande davanti a Dio; ci volevano tre giorni di cammino per attraversarla. Giona cominciò a inoltrarsi nella città per una giornata di cammino e proclamava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta!»  I Niniviti credettero a Dio, proclamarono un digiuno e si vestirono di sacchi, tutti, dal più grande al più piccolo.  E poiché la notizia era giunta al re di Ninive, questi si alzò dal trono, si tolse il mantello di dosso, si coprì di sacco e si mise seduto sulla cenere. Poi, per decreto del re e dei suoi grandi, fu reso noto in Ninive un ordine di questo tipo: «Uomini e animali, armenti e greggi, non assaggino nulla; non vadano al pascolo e non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e gridino a Dio con forza; ognuno si converta dalla sua malvagità e dalla violenza compiuta dalle sue mani. Forse Dio si ricrederà, si pentirà e spegnerà la sua ira ardente, così che noi non periamo».  Dio vide ciò che facevano, vide che si convertivano dalla loro malvagità e si pentì del male che aveva minacciato di fare loro; e non lo fece.” (Giona 3:1-10)Quando Dio aveva messo in sella Giona sulla bicicletta della sua misericordia per Ninive, Giona era caduto rovinosamente... ed era fuggito. La seconda volta Dio aveva rimesso Giona in sella, dandogli l'opportunità di testimoniare nella tempesta, rivolgendosi a lui in preghiera... Ed era caduto una seconda volta, facendosi buttare in mare  pur di non adempiere a ciò che Dio gli chiedeva.  Ma ora Giona è in piedi sulla spiaggia, dopo essere stato vomitato sulla terraferma. E Dio che fa?Senza menzionare gli errori, senza fargli una ramanzina, senza commenti sarcastici, Dio lo mette di nuovo sulla bici:“La parola del Signore fu rivolta a Giona, per la seconda volta, in questi termini: «Àlzati, va' a Ninive, la gran città, e proclama loro quello che io ti comando»” (Giona 3:1-2)Sono le stesse parole con cui si era aperto il libro“La parola del Signore fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, in questi termini:  «Àlzati, va' a Ninive, la gran città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me».” (Giona 1:1-2)È quello che  si chiama un déjà vu:  Giona ha fallito. Lui lo sa...  e Dio lo sa ancora di più.Altri profeti, come  Geremia e Aggeo,  hanno ricevuto più volte il comando da Dio di andare e parlare;   ma per essi era un'aggiunta, di un chiarimento  o di un'estensione di una rivelazione precedente.Solo a Giona è data una seconda e una terza possibilità.  È il Signore che, nella sua misericordia, manda di nuovo Giona.  E Giona si rialza, si lava di dosso il vomito del pesce, e “pedala”:“Giona partì e andò a Ninive, come il Signore aveva ordinato.” (Giona 3:3 a)Giona non sa come, ma ora pedala con successo nella giusta direzione.  E' una fede traballante... ma è una fede.  E questa è la misericordia inaspettata di Dio,  di dare una seconda, una terza, una “n” chance a chi ha fallito. La misericordia imprevista di Dio  significa che il fallimento non porta al licenziamento.Si racconta che un responsabile di un progetto dell'IBM  che aveva perso 10 milioni di dollari prima di essere abbandonato  fu convocato in una riunione presso la sede aziendale.  "Suppongo che vogliate le mie dimissioni", chiese.  “Senta- rispose il suo capo - Abbiamo appena speso 10 milioni di dollari per insegnarle cosa non fare, e vuole pure che la licenziamo?"Nella Bibbia ci sono persone che scappano da Dio,  tentano il suicidio, commettono adulterio, uccidono, creano falsi idoli, disobbediscono a Dio, mentono, rubano,  e in generale fanno ogni sorta di male.  Eppure Dio si è servito di loro  per realizzare i suoi piani del regno,  in base ad una sola caratteristica:  la fede.AbraamoNonostante Dio gli avesse promesso  che avrebbe avuto un figlio da sua moglie Sara,  egli seguì comunque un cattivo consiglio  e generò un figlio attraverso Agar, la serva di sua moglie.  Ma Dio non lo abbandonò. Dopo che Abraamo tornato a Dio,  divenne ancora il "Padre di molte nazioni".  Di lui Paolo ha detto:“Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia” (Romani 4:3)Abraamo aveva fede in Dio.DavideNonostante Davide abbia commesso omicidi e adulteri,  dopo essere tornato a Dio Dio dirà di lui che era è diventato "un uomo secondo il mio cuore" (Atti 13:22 c). Perché un giorno aveva detto queste parole, dinanzi al gigante Golia:“Tu vieni verso di me con la spada, con la lancia e con il giavellotto; ma io vengo verso di te nel nome del Signore degli eserciti, del Dio delle schiere d'Israele che tu hai insultate.” (1 Samuele 17:45)Davide aveva fede in Dio.PietroNonostante Pietro abbia negato di aver conosciuto Gesù in presenza di molte persone, quando è tornato a Dio è stato utilizzato per essere uno dei più grandi leader della Chiesa primitiva. Anzi, diede la sua vita per Gesù, e scrisse:“Queste prove servono a verificare se la vostra fede è forte e genuina. Essa viene messa alla prova come lʼoro è messo alla prova dal fuoco, che lo rende puro. Per il Signore la vostra fede è ben più preziosa dellʼoro...” (1 Pietro 1:7 a PV)Pietro aveva fede in Dio.Tutti questi giganti della Bibbia, dinanzi ai quali ci sentiamo minuscole formiche  e molti altri, hanno fallito... miseramente fallito. Eppure tutti loro furono ancora utilizzati da Dio per gli scopi del suo regno, a motivo della loro fede.E Giona? Giona è il più epico fallimento di successo della Bibbia!  Avvenuto attraverso una fede traballante, instabile, che fugge... ma c'è!Pensate: quando Pietro predicò il primo sermone del giorno di Pentecoste,  "in quel giorno furono aggiunte a loro (ai discepoli) circa 3.000 persone “ (Atti 2:41 b)" dice Atti: guardiamo a questo dato e ci stupiamo.Ma la predicazione di Giona vide più di 120.000 persone credere in Dio! Dal più grande al più piccolo, tutti credettero in Dio!  È il più grande risveglio mai registrato nelle Scritture.  Giona, grazie alla misericordia, inaspettata ma promessa, di Dio, continua a essere usato per gli scopi del regno di Dio. Dio, tramite la piccola fede di Giona salva un'intera città. Ninive, la città dannata, dove uno dei re scrisse che aveva fotto questo un suo nemico:"Gli ho trafitto il mento con il pugnale della mia mano affilata. Attraverso la sua mascella... gli feci passare una corda, gli misi una catena da cane e gli feci occupare... una cuccia". Ninive, TUTTA Ninive CREDE in Dio!Giona inizia cadendo dalla bici, Dio lo rimette in sella, e tramite la sua piccola fede condivide lo stesso la Parola di Dio. E non lo farà da distante, da un'altura, ma attraversando in lunghezza la città in mezzo alla loro vita e alle loro attività, dicendo: "«Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta!».Giona non aveva tutte le risposte; Maria non aveva tutte le risposte:“Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?” (Luca 1:34 a)Noi non abbiamo tutte le risposte: ma Giona, Maria... e noi non  sapevamo neanche perché la bicicletta stava su... Ma ci siamo fidati: abbiamo avuto FEDE! E ciò che Dio aveva stabilito accadesse, è accaduto: Ninive si è convertita, Gesù è nato, la misericordia promessa di Dio è giunta... attraverso persone che talvolta avevano fallito.Nell'economia di Dio il fallimento non è mai un risultato determinante,  perché Dio non si arrende mai con nessuno,  quindi dobbiamo sempre aspettarci  che avvenga il miracolo della trasformazione.Immaginate e Maria avesse detto all'angelo “ No, guarda, io non sono proprio convinta di essere capace di portare in me il figlio di Dio... non penso sia possibile”.  Ma Maria aveva fede: non nelle parole dell'angelo, ma nelle promesse di Dio: “Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola” (Luca 1:38)Anche quando pensiamo che l'impresa sia troppo grande per noi,  la misericordia di Dio supera il nostro scetticismo  in ogni sorta di modo inaspettato. E questo chi insegna tre lezioni.Lezione 1In ogni momento dobbiamo avere compassione  per tutti coloro che nella nostra comunità hanno fallito. La vita di Ninive era fatta di violenza domestica,  abusi coniugali, bambini sfruttati, pornografia,, stupri,   rapine, truffe, scandali corruzione... Proprio come il mondo in cui nascerà Gesù... Proprio come il NOSTRO mondo!Cosa fece la differenza per Ninive? La piccola fede di Giona. Cosa ha fatto la differenza per il mondo? La fede di Maria. Senza sapere come sarebbe accaduto. Cosa può fare la differenza per la tua città, i tuoi amici, la tua famiglia, te stesso? Risponditi! La domanda è facile!Lezione 2Non abbiamo bisogno di vivere una vita perfetta  per avere un impatto significativo per Dio.  Raccontare il Vangelo è davvero molto simile a un mendicante  che dice a un altro mendicante dove trovare il cibo. Se il criterio per testimoniare di Cristo  fosse la purezza,  allora il cristianesimo sarebbe morto e nel giro di una generazione.  Ma non è questo il criterio.  Il criterio è comprendere l'incredibile misericordia che ci è stata data attraverso Gesù.  Non meritarla, ma riceverla comunque.Ciò significa che non è necessario essere perfetti per essere un o una testimone;  basta essere una persona che ha compreso la misericordia inaspettata ma promessa di Dio nella propria vita. Una misericordia che ci permette  di continuare a essere efficaci anche dopo aver fallito.Lezione 3Se vogliamo vedere una trasformazione, dobbiamo avere fede.  Fede in Dio.  Fede che Dio sia in grado di fare una vera differenza  nella vita delle persone.Se Giona, per quanto riluttante, può vedere Dio fare cose sorprendenti  attraverso un semplice messaggio predicato,  allora non c'è motivo per cui non possiamo aspettarci  che Dio sia altrettanto misericordioso oggi. Ninive fu messa in ginocchio dal pentimento. Non perché Giona avesse un desiderio ardente e feroce di vederli cambiare.  Non perché avesse raccolto un enorme gruppo di guerrieri della preghiera.  Non perché avesse preparato un sermone eloquente.Si pentirono... 120.000 persone... perché Giona aveva obbedito a Dio;  perché Dio attraverso la sua piccola fede aveva potuto operare.Gesù è venuto a cambiare il mondo attraverso una Vergine; non perché Maria ne aveva fatto richiesta non perché aveva fatto un “casting” per diventare la Madonna... Ma perché aveva fede... anche se non sapeva come sarebbe successo.Camminavamo con il nostro  Creatore, ma ci eravamo ribellati a Lui.  Il Creatore avrebbe avuto tutto il diritto di punirci,  ma, invece, ha voluto mostrarci misericordia.  Per mostrarci misericordia ha mandato un bambino attraverso una Vergine:“Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace...” (Isaia 9:5)Quel bambino è stato mandato per morire al nostro posto.  Se vogliamo evitare la separazione eterna,  dobbiamo riporre la nostra fede in Gesù.  Senza fede, anche una piccola come quella di Giona,  anche una che non sa cosa e come accadrà come quella di Maria, Dio non potrà usarci, e nulla accadrà attraverso di noi.Questo è il messaggio del Vangelo. Questo è il messaggio del Natale.  Non c'è motivo per cui l'impatto che il messaggio di quel primo Natale  non possa ancora essere efficace;  Giona ebbe impatto sui Niniviti,  e non aveva ancora l'esempio di Gesù da mostrare.  Noi abbiamo il Natale, abbiamo Cristo,  abbiamo la Salvezza che è discesa sulla terra!Dobbiamo solo avere fede, e credere che Dio sia  disposto  a usare persone come noi,  con tutti i nostri difetti, con tutte le nostre cadute, ancora ed ancora, per portare il messaggio.Dobbiamo anche avere fede,  e credere che Dio sia  in grado di cambiare i cuori più duri.Dopotutto, chi di noi aveva davvero previsto  quanta misericordia Dio fosse disposto a mostrare a ciascuno di noi  prima del primo Natale? Chi avrebbe potuto immaginare  che Dio sarebbe sceso sulla terra  per mettere le cose apposto?Il Natale viene per mostrare  che ciascuno può essere oggetto della misericordia di Dio;   quella misericordia deve essere mostrata a chiunque.  La nostra parte è avere fede, non capire come avverrà.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

The Gravel Ride.  A cycling podcast
Girona Gravel with Trek Travel

The Gravel Ride. A cycling podcast

Play Episode Listen Later Nov 30, 2022 47:07


This week I recount my recent trip to Girona, Spain with Trek Travel. Our knowledgeable guides took us on a 5 day adventure throughout the region exposing us to Girona's plentiful and diverse gravel. As a bonus, we were able to connect with a number of local cycling brands contributing to Girona's reputation as the hub of European cycling. Trek Travel  Support the Podcast Join The Ridership  Automated Transcription, please excuse the typos: Girona Gravel Live [00:00:00] Craig Dalton: Hello, and welcome to the gravel ride podcast, where we go deep on the sport of gravel cycling through in-depth interviews with product designers, event organizers and athletes. Who are pioneering the sport I'm your host, Craig Dalton, a lifelong cyclist who discovered gravel cycling back in 2016 and made all the mistakes you don't need to make. I approach each episode as a beginner down, unlock all the knowledge you need to become a great gravel cyclist. This week on the show, I'm releasing some recordings I did during the tractor on a gravel tour. I participated in, in November. It was a great trip. I encourage you to check it out on Trek's website and I appreciate Trek's support in getting the over there to have this wonderful experience. With my friend. Was able to sit down with our guides as well as some other members of the Jarana cycling community. To give you a flavor for this wonderful cycling city. I hope you enjoy and let's dive right in Day 1 [00:00:56] Craig Dalton: Right here we are, day one, Trek Gerona Gravel tour here in Gerona, Spain here in the hotel. Nord got set up on my Trek demo bike. Not the one you'd expect for these gravel trips, but it turns out the gravel roads here in Gerona are pretty smooth and you don't need the big wide tires that I typically ride at home. So we're riding a 35 C Pirelli tire on these Damani bikes. The great thing was, Sent them over. My fit measurements had everything dialed, so it was just some quick adjustments Right before the ride. Today we did about 25 miles today as a shakeout ride. Riding along, essentially along the river, out and back on either side of the river, which a lot of fun. We got into some single track. Super smooth. Not a lot of elevation today. That's gonna come tomorrow where I'm excited that we're riding off to the Mediterranean. So great first day. Great intro. The guides. Rafa and Mickey are awesome. Mickey's a local here in Jerron and Rafa's from London. Bringing a little bit of international flavor to the trip. We've got a group of about six of us, so it's pretty easy to keep people together. I've got two friends from San Francisco along for the ride, so that is a joy and a pleasure. More later in the week, and I'll get some commentary, a little bit more specifics about the writing from Mickey Rafa along the way to to give you an idea about what to expect. It's a five day experience here in the Jonah Gravel tour. They've got some other options I think, coming online next year, but super excited for the days to come as the mileage is gonna creep up, and I'm told the technicality is gonna creep up as well. So super excited for that. We'll see how these 35 C tires on the demos go, but I'm confident we've got the right equipment for the job. Day 2 [00:02:50] Craig Dalton: Okay, so on day two of the Trek Gerona gravel tour today, we did about 60 miles of gravel, about 1800 feet of climbing on our way to the Mediterranean beach, the Mediterranean Ocean. We started in Gerona and followed the prominent river all the way to the east. Surprisingly, the whole ride, we were on gravel roads, beautiful gravel. Started out getting outta town on some small paths right next to the river. Some real fun single track to wake you up and then onto some amazing roads through forests. There's a lot of forests here. We were told that the trees that were being planted there were for the paper industry. They were super beautiful tall trees and lined in rows, and we just weaved throughout them until 29 kilometers later. We met the van, the Trek travel van, and our second guide Mickey, who had water refills and food and everything we needed for the second half of our ride out there to the coast where we went through orchards, basically this incredibly smooth gravel road. Very, very little car traffic. I think maybe we saw a few, maybe three vehicles out there the whole day, but super pleasant ride. Relatively flat for 60 miles, only 1800 feet of climbing. We got to the ocean to meet Mickey in the van again. Had an amazing lunch and a few of us decided we were gonna jump into the. It wasn't exactly warm, but it wasn't unpleasant. It was so fun to kind of get off the gravel bike in the middle of your ride and go for a swim and play around. And one of the riders, James, my friend from San Francisco, took a nap on the beach while we were in the water and we had to rouse him to get him back on the bike for our 45 kilometer return home. Adding up to, as I said, 60 miles and no idea why I'm converting miles to kilometers and vice versa. Including them in the same sentences. But anyway, I'm a bit groggy from the ride. The legs are taken a little bit to get used to it, but it's been amazing. The town's been amazing. We, we spent sunset at, on the wall here in Jerome, next to the big church, and you can see the purities and the sun was setting right over the pys. Pretty incredible Second day. Getting ready for the third day, which I guess is a little bit more technical. I'll get some of the guides on to describe some of the terrain, excuse me, that we're going through and we'll see how the legs hold up. Day 3 [00:05:29] Craig Dalton: Day three of our Jer gravel cycling tour with track travel. Today was a little bit more technical, especially with the 35 Sea Tires. We got out into some rolling farm roads and definitely off into some single track and double track. That was pretty amazing, the first 30 K or so, rolling farm roads. Just a little bit punchier than we've been experiencing. A little bit looser gravel in most cases. But nothing too technical on the. 30 K of the ride. We had this amazing stop at Ro Roca corba cycling, a new 17th century Chateau kind of building that's being converted into a cycling. Kind of lodge and Airbnb pretty amazing. They took the kind of areas that used to house the cattle underneath the building and made them into kind of the bike room and a little cafe. It's a super like rustic arc, arc ceilings beautiful stonework on the grounds. This beautiful old building, it's being renovated by a couple professional cyclists, ones who's already retired, and one who's in the Women's Pro tour today. So that was really special. Kind of get to tour that facility and definitely something. It's about 30 kilometers outside of. Jer. So kind of an interesting place to stay. You know, the ideal might be stay in Gerona for, you know, four or five days and then go out there for three or four days, or two or three days to just get a little bit of different starting point. It's a little closer to closer to some of the climbs particularly for the roadies. So, you know, if you're interested in getting out and hitting some of those climbs and having a little less distance in your legs from Gerona, that's a good option. Once we left there, the riding got a little bit more technical through some farms. Took a lot of single track. Some punchier climbs actually reminds me of what I recently experienced at, at big sugar in Arkansas. Kind of loose gravel, the sense definitely some loose gravel pushed the technical capabilities. Clearly. Track is the, has done a really good job of making roots that are gonna explore different areas of your gravel cycling ability again today. Was definitely on the more technical side, particularly if you were a newer rider of which we had at least one in today's ride. And you know, you could. Some of them were, some of the dissents were definitely making them think, but everybody went through fabulously. We even got to stop at the property, which my one of the guides fathers owned, and I'll get him on to talk about that a little bit. But it was great being able to reminisce with him and he learned to swim up there. His father owned a restaurants, a typical Catalan food restaurant in this really beautiful building, which was kind of cool to see. Then we rolled back into, I'm always looking at the GPS and amazed that, you know, we could be within seven kilometers of Jerome and still in these amazing forests and woods, riding gravel, basically all the way back into town. So another great day out there. It's interesting how they've explored. The first day was kind of getting to know your bike a little bit. Second day was that long. Ride out to the beach. Not very technical. Beautiful, beautiful gravel roads today being more technical, and we'll see what the next two days have to bring us. Day 4 [00:08:46] Craig Dalton: All right. Day four, Gerona gravel. Definitely woke up feeling a little tired, not gonna lie. Fourth day riding in a row with some big climbs. Yesterday. Got a massage yesterday afternoon, which was awesome and quite affordable here in Gerona, which was a bonus. Got up this morning, got the bikes ready. We got the route loaded up. We were riding through the fields. Kesier de Las Selva known for the cork. It's cork production. So they actually, it was kind of interesting. They, the trees kind of about five feet kind of from the ground up. Five feet they chop and that's the cork that they used to make cork bottles, flooring, everything. So that was super cool to see. We continued rolling through some dirt roads through there, through the mountain range of Lis gravis. Then we tackled a famous road climb called Santa Aea, known as the George hie Climb for Local. This was awesome. I mean, I know we're here to talk about gravel and the gravel was great that first half of the morning, but that road climb was spectacular as well. I kind of felt like it was a bonus, obviously, like we signed up for a gravel trip, but to be able to do kind of a famous climb, road climb was amazing. It was great gradient, fantastic descent. Right at the bottom of it, we turned up another dirt road and had a a 12 K climb to lunch. Great climb kind of loose. Actually more similar to riding I do at home than the first couple of days. So that was interesting. Got up to a church where Salvador Dolly was married, had some lunch, then we dropped down the kind of backside of that climb. But before we got to the bottom in Jer, we took another hard right and got into a trail system right above. Rode some steep descents through and down back into town. Those steep descents were very much like mount ta. You know, maybe 12, 15% grade going down and loose. A lot of fun. I discovered by the time I got back to town that I managed to cut the sidewall of my. But fortunately the sealant held and it was all good for me to roll back into town. We dropped a few people off and ended up going on an extended loop, a pretty vicious climb on the extended loop they call extended loops for the avid riders. My legs were screaming at me, but it was a, it was a lot of fun. We were kind of just, again, in that same area going up into the ELs Angels climb area. Steep dirt climbs pretty loose. We grinded that climb for a while, but the descent was a hell of a lot of fun. Pretty gentle loose rock, but pretty easy to handle at speed. Fun. Coming back into the town the way that route did was a lot of fun. It really felt like you were kind of entering a village, not downtown gerona like we've done in some other, the the entrances back into town. Anyway, another great day out there for day four. Super fun, super varied. The team has done a really good job of kind of making each day feel different and like many areas around the world, kind of directionally where you head outta town, the, the dirt and the gravel. Has just a different feel to it. So it's been fun to explore. We've got one more day on the official tour, and then I've got an extra day here. So we're gonna do a sixth day of riding where I think we'll head back out to the Mediterranean Ocean. Cuz how, how cool is that? Day 5 [00:12:17] Craig Dalton: All right. Day five of the Jarana. The gravel tour with truck travel, bit of a shorter day, as most of the clients were leaving today, it's the end of the official tour. So our guides took us on a really fun kind of single tracky tour through a different part of the surrounding area that we hadn't visited before. Lots of fun. Just kind of a great community day where we got to interact with the other riders a bit, and the writing wasn't too challenging nor too long as the ideal schedule had you back by noon and getting checked out of the hotel. Fortunately, we don't have to leave today. So we decided at least a few of us who were staying on a couple extra days to go out and climb the LA angels. Road climb again. We had such a good time. The day before on that climb, we thought it'd be fun to go back up. And we had some energy in our legs and a little bit of time in the afternoon to go tackle that. So we said goodbye to the other members of our tour group and our guides and headed off on a road loop. It was great. We talked about the climb a bit the other day. Just a fun group. Growed climb we saw a bunch of pros climbing up at which was always fun got to the top crews back down and put another day behind us in the books Day 6 and 7 [00:13:31] Craig Dalton: All right. Well, the official tour from track is over at day five. We had a couple extra days on our hands over in Gerona and you better believe we wanted to go out there and ride Mickey. One of our guides that you'll hear from later in this broadcast was nice enough to share. Another route. Out to the coast for us. So we really enjoyed that ride out to the coast, just super satisfying to kind of hit the Mediterranean. I shouldn't come back. Over to Gerona, but he had us go over some great trails on the way out and then a really, really fun road climb. Just gradual great fun descent down into the Mediterranean. You got to the top and you could see the ocean just super satisfying. We sat around in a cafe for gosh. Probably an hour and a half, just drinking some teas and coffees and having some snacks. We were having a great time, but we realized we needed to head back to Gerona. And Mickey's rude had us go through some similar type of terrain that we were on in our coastal roots, a few days back, those nice long flat undulating gravel trails that seemed to be pervasive in this area. So we're super appreciative of Mickey. Sharing one of his favorite routes that he loves to do with his friends, with us. So we could get another big day. You know, on the bike. I'll move on to day seven. As I'm recording this after the fact day seven, we didn't have a bunch of time left. So we decided we were going to basically revisit the route from day one, some of that nice single track and double track along by the river, it was actually fun without the group with just two of us remaining on the bikes, the kind of rip the single track a little bit harder. We were comfortable with the bikes. We'd been on them for seven days at that point. So really fun to just kind of rip the single track and nail it a little bit harder. Knowing that we could go as hard as we wanted because we had an overnight in Barcelona and then we were going to be on a plane saying a sad goodbye to Gerona. Overall. It was a fantastic trip. Jarana is a very special community. There's a reason why so many cyclists flock there it's clear whether you're a gravel cyclist road cyclist, or even mountain biker that there's ample terrain every direction outside of Jarana. And then the town itself is just really special, special. Between the old world, the old town roads and the city. City walls, the church walls. It was just a really great experience. Our guides from track were phenomenal and I wanted to introduce you to them. So I've recorded some tracks. That'll play immediately after this commentary. So you can get to know Mickey and Rafa, who were our guides throughout the week for track travel. I also was able to capture a little bit of audio from a few different sources. We talked a little bit about Roca Corp, but cycling. Both the 17th century Villa that's being converted into a cycling Airbnb, as well as there's Roca, Corbus cycling clothing, which was founded by a gentleman by the name of a test who's happening to be opening his store this month in Jarana. So it was able to get him on the mic. I had Andrew from the Airbnb. Cycling house. And then also Oscar from Castelli Castelli just opened up a flagship community store in Gerona that week we were there as well. We witnessed a number of group rides going out from the facility. So it was great to hear what Castelli's perspective was for opening that facility. And I was surprised to learn it had. Had little to do with selling. Jerseys and clothing and bib shorts, as you would imagine, and everything to do with promoting the cycling community and creating yet another hub. In Jarana for cyclists. Which brings us back to why you should all go to Jarana. As i just mentioned it's a great place to go and i highly recommend it and i hope you enjoyed this overview of my experience there. With that said let's jump right into those conversations Rapha - Trek Travel Guide [00:17:33] Craig Dalton: Okay, can I get your name and what you do with Trek? [00:17:36] Rapha: My name is Rafael and I'm a second [00:17:38] Craig Dalton: guide for Trek Travel. And [00:17:40] Rapha: where are you from? Well that's a good question cuz originally from the Philippines grew up for most of my life, 20 years in London and now anywhere in Europe. So I'm a resident of France, but I gotta find a place to live , so. [00:17:54] Craig Dalton: And how long have you been guiding for truck [00:17:56] Rapha: travel? This will be my fifth year now, guiding for truck. [00:17:59] Craig Dalton: And what does that look like? Are you always based here in Jer or are you all over the place? We, we [00:18:03] Rapha: sort of congregate here in the beginning of the year and then come back at the end of the year, but in between, we're all over [00:18:09] Craig Dalton: Europe. And are you leading, I know Trek Travel has got many, many road tours. Probably a lesser degree of gravel tours. Are you leading trips on the road and gravel [00:18:21] Rapha: for now? Yeah, and we're, we're starting off gravel next year and so it's a mainly road for the beginning. Next year we're gonna bring in unpaved which is gonna be a whole gravel series. So we have a whole unit of bikes just traveling throughout Europe, and it's gonna be exciting for next year. Yeah, [00:18:37] Craig Dalton: it's exciting. I heard, I heard from the, the extended team that you're gonna really build out the gravel experiences for next year, which is great. I think if my experience in Jerome with the gravel tour is any indication there's gonna be a lot of magical trips across Europe, helping riders discover gravel all over the. [00:18:56] Rapha: Yeah, absolutely. I mean, I do a lot of the road tours and I'll see just a patch of undiscovered area and I'm thinking, Hey, where does that go? Or I'll be traveling along the hills and in between you're gonna see these gravel patches of fires and you just want to go and explore. And essentially that's what the guides that went into design these trips or, or want to do, they want to do that. They want to find out those roads. Where does it lead to? Can I connect these dots and see the town and where am I gonna. [00:19:25] Craig Dalton: Yeah, I think it's one of the things I've talked about on the podcast a lot, just the power of local knowledge as we're following the GPX files or following you guys' guides through Jer here. You know, there's a lot of nuance, a lot of little trails that you can pop onto that would be easy to miss if you just sort of saw a heat map of the area. You might just choose the carriage way instead of the the nice trails. So it's really cool and important. I. To have guides that are local to kind of pick apart the best of the best for us to ride on. [00:19:57] Rapha: Yeah, I mean this is what we do. We, this is what we do for fun. So on our time off whilst we do a lot of road riding for work on our time off, we want to go out there and ride gravel. And so this is why we get to know the places. We live around here and in the places that we research gravel all we're doing is just riding and riding and riding and then through. Time, just knowledge. You build up tracks in your head and you wanna put that onto design and then maybe create a trip around it. Find a hotel, find a restaurant, the best restaurants, best hotels to stay and yeah, it's awesome. [00:20:30] Craig Dalton: Yeah, I feel that way. Whenever anybody comes to Marin County, I just wanna show them the best of the best and not the most obvious trails, but the, the ones only the locals know. Yeah. [00:20:41] Rapha: You, you wanna share it? I mean, it's, its more fun riding a gravel. It's more fun with people, friends and random people that you meet up on [00:20:48] Craig Dalton: trails as well. Yeah. When we were, when we first arrived during the week and you were giving an overview, you were talking about kind of the progression of roots that we'd be doing during the week. I thought it was very interesting, like the thoughtfulness in, in how you guys conceived of the roots and the, the relative challenges, whether they be distance or technic. Can you talk about, you know, if someone's come coming into one of the spring trips for the Trek Travel Corona gravel tour, what would how would you describe it? [00:21:16] Rapha: Well, so, well, there was no brief in the beginning, so actually when we rode this, For the research we rode 500 kilometers in five days and it looked like a picture of a lung with all the trees of just dead ends. But once we put it all together, we decided to, okay. Day one is a bit of an introduction. Let's get you used to the surfaces, the mixed surfaces, but we're gonna keep it flat. And on the second day we're gonna add on a little bit of distance just to make sure you have endurance for grab, because it's a lot of work. You know, you're doing a lot of cadence. Mind work as well, trying to figure out what's coming up. And then day three we add technicality. Now we're having multi services, soft sand, big rocks, technical climbs, and technical descents, which, you know, your wheels dig in, you gotta react to it. And then we put all of that together for the fourth day where you. Pick up all the skills you've had and we put it all in a fourth day for you to enjoy. Yeah. Right [00:22:11] Craig Dalton: on. And can you talk about the bikes that people are offered for this [00:22:15] Rapha: trip? Okay. For this trip, we are currently running Damani 2019 s SL seven. So it has gravel wheels on it for 35 millimeter. And it's just fun. That's what it is. So it's, it's not an all out gravel. It tests your limits on this ride and you get electronic shifting. So when you really need that gear on those technical climbs, you're gonna get it. Of course you're gonna prepare for it, but you're gonna get, get the gears. Yeah. When [00:22:39] Craig Dalton: I first saw that, that was the bike spec, I mean, it almost immediately had me thinking of more the trails that we took out to the coast when the carriageway, the, the, you know, the reclaimed rail line. Right. But at the end of the day, like now, four days into this, You're pushing the limits of these bikes and it's been a hell of a lot of fun. I mean, it, I really do think it's one of, it is kind of a perfect bike for this situation because it did everything you needed to do if you were ever on the road, it felt snappy and lively and it could withstand some of the abuse we were putting it through today. [00:23:11] Rapha: Absolutely. Yeah. I mean, these, these can do rock gardens and slick rock on, on good terrain. Good. These bikes are perfect around your owner. Of course, you know, you can always go wider. You can get flat bars and you go, world is your oyster. When it comes to gravel. I mean, you ask anybody what is gravel to you and they'll give you a million answers depending on who you're talking to. So every, everyone's got their preferences, and next year, you know, who knows? We have Wider checkpoints next year and it's it's gonna cater up to 50 mil tires and it's gonna be amazing. So we have sneak preview, we have a few in the warehouse at the moment in, and we can't wait for next [00:23:48] Craig Dalton: year at a checkpoint. Yeah, I think it, I mean, the checkpoint's obviously like gonna be a little bit more versatile and you can imagine the opportunity if you have a rider on day one that's seeming a little nervous. Maybe you spec it with a 40 to begin with and maybe you swap out the wheels and maybe you put him or her on 50 millimeters just to give them additional comfort. And who knows, maybe it's even for day four, we put you on 50 millimeters cuz we know it's gonna be kind of more challenging, technically speaking. [00:24:17] Rapha: Yeah, I mean, absolutely. We're gonna, as guides, you know, we're gonna test write these. We have a few in now and we're gonna have fun and check it out. So to checkpoint with all this capabil. It's gonna be more forgiving and hopefully you'll get more people coming in and not be so scared about gravel and check it out and try, try something different from [00:24:37] Craig Dalton: road riding. Yeah, for sure. As someone who didn't grow up in gerona, what have been some of your favorite things that you've discovered in town? [00:24:43] Rapha: Oh, you know what? Last night was probably one of the best nights ever because it was random. Mickey invited me down to the cast Telluride, and we did a Night Gravel, which is absolutely epic. Like, it's add just a different layer of difficulty, not seeing too far around and the group dynamic and you know, getting to know people and. Absolute blast. [00:25:04] Craig Dalton: Yeah, we were more than a little jealous that we didn't have lights with us and our legs were probably cooked enough that we shouldn't go for another eye, but we probably would've been excited to do so. Craig, maybe next time we're gonna invite you around. Exactly. Outside of Jer, since you've done Trek travel trips in a bunch of different places, what would be like one other trip that you'd recommend? Gravel or road? Either way. Oh, that's, [00:25:26] Rapha: it's like choosing between your children really. Like I adore all the trips and, but for me, this. The classic climb of the Alps. It's so stunning. It's beautiful and it's challenging. That's one of my favorite trips. And what, [00:25:39] Craig Dalton: what classic climbs, if you can recall, some of 'em are on that [00:25:43] Rapha: trip. Yeah. Yeah. So I mean, we start in a place LA Luce and the first ride you're doing quarter cord Qure. Okay. And, sorry, my mistake. Yeah. Qure. And it's a, it's a first. Already you're getting like 1500 meters of elevation in a 55 kilometer ride. So it's just day one and you're already getting straight up, okay, we're here to climb and we're gonna go all out the whole week. Nice. Of course, we, we do the epic outdoors at the end trip, sort of the icing of the cake and so that's the last climb of the, [00:26:20] Craig Dalton: of the trip. Yeah. It's certainly nice for anybody who's been watching the tour to come over and knock off any one of those climbs that are bucket list. [00:26:27] Rapha: Yeah, it is, it is a backless trip. I was fortunate, fortunate enough to climb outdoors on the TDF day in 2022, and the atmosphere there is unbelievable. Just the, the crowd cheering you on it, it just gives you an extra beat and you are just hammering up the hill just because of the people cheering you on. It's absolutely epic. And then of course you get more quieter climbs. So Wears is a great climb, but like Holyland. It's not celebrated enough for just Serenity, and it's, it's still challenging. It's 21 kilometers and but it's a good, it's a good time. Yeah. It's underrated my opinion. Amazing. My favorite call. [00:27:05] Craig Dalton: Awesome. I love your passion for it, . Thank you. Cool. And I, again, I wanted to thank you for all your help this week. It's been great getting to know you and riding with you. If it's, if it's unclear in anything we've said before, Each day we've had one of these guys riding with us and so one person's in the van and we've got one person on a bike with us. So we've had good camaraderie and lots of miles to get to know one another. So thanks again for everything [00:27:28] Rapha: this week. Thank you to, to you guys. Cause without you we wouldn't be here. And it's an absolute pleasure to be guiding you around here and it's so fun just doing own gravel. Cheers. Thank you. Miqui [00:27:38] Craig Dalton: All right, sir, can I get your name and what you do for truck travel? [00:27:42] Miqui: Yeah, so my name is Mickey Mic Reta, and I'm one of the guides of the truck travel ju gravel. [00:27:50] Craig Dalton: And not only are you one of the guides, you're a local here [00:27:52] Miqui: in Gerran. Yeah, I'm local. I'm born and raised in Gerran and I'm very happy to have you guys here in Gerona. Let's, let's [00:28:01] Craig Dalton: actually start with that. You've been in Gerona your whole life as you just. What's it been like growing up here? How has the town changed and as cycling has become more of a hub, how has it been infused into Gerona culture? [00:28:14] Miqui: So I would say cycling has always been a part of Ger. I remember as a kid going to a bunch of mountain bike races with my brother, probably. I did my mountain bike race, my first one when I was like six years old. And then, After that, it's just, it's been growing like crazy and I remember probably about eight years ago as one, it just went insane. Like all the pros started moving here and somehow it created a community that is just like a magnet for all the cyclists anywhere in the world up until the point that now I would say Juran is the cycling capital of the. [00:28:55] Craig Dalton: What is it about the roads and trails around here that you think attracted them people to gerona? Obviously, you've given us a great sample these five days of what the gravel has been like, and it's been spectacular. We've touched on some of these roads. I'd just like to hear in your words, why do you think everybody's coming here? [00:29:14] Miqui: So I would say Jona has everything you are looking for in. Or anything related to cycling? The weather is good all year round. It's true we have a rainy season, which lasts for a couple weeks or a month. We have a very few weeks in summer, which is very hot in very few weeks in winter, which is very cold. But the rest of the year is incredible. It has an. Endless options of road riding. If you wanna ride to the peer, you can, it's a long ride, but you can actually do it if you wanna ride from ju to the coast and do a nice short loop, short-ish you can do it if, yeah, I would say in ju you could be riding for almost a month and you would never repeat a single ride. [00:29:58] Craig Dalton: Yeah, I believe it. I mean, just from sampling it for this week. Yeah, for sure. And I mean, I think it's great that you've. Flat options. You've got hilly options. I think today we were up on kind of the local climb you would probably do after [00:30:12] Miqui: work. Yeah. You guys were up on Los Angeleses, which. I feel like it's just incredible to have a climb like that starting at three kilometers from the center of Una and yeah, it's, it's a long climb. It's about 10 kilometers and on top you get views of the purines. You get views of the ocean, well, the sea. Yeah. I feel like we are very lucky [00:30:33] Craig Dalton: in here. Yeah. Yeah. I feel like it's like probably one of those climbs that every local athlete knows their exact time to the top. Yeah. [00:30:41] Miqui: I would say that. People's fitness, you always ask, what's their time of Los Angeles ? [00:30:47] Craig Dalton: Yeah. That'll tell you if you're a compatible rider with them. So let's talk about the, the Trek Jer Gravel tour. I think you had a hand in a lot of the mapping, being a local and figuring out all the roots. How did you go about kind of, I always say whether it's an event organizer or a tour, it's almost like a love letter to your community and your trails, right? You're. You've got guests coming in from out of the country or out of the area and you wanna show them the best of the best. How did you go about thinking about the, the trails and roads we were [00:31:17] Miqui: on? The thing about this trip is that I had, I had to think that I couldn't make it super intense cuz sometimes we are taking guests at not super experienced on, on gravel riding or they just come from the. So I couldn't make a trip very technical, but as you guys saw, we have a few avid options after the look we do every day, which are a little more technical. But yeah, I feel like I, I was really happy when they actually said, Hey Mickey, do you want to give us a hand with this trip? Because, It's Una, I'm, I'm, that's where I started riding and I love grow riding, so actually my favorite ride of the trip is the one where we go to the coast. So we start in Una. It's super flat. We actually did on an incredible day. It was super sunny and we stop at the at the sea and yeah, we have lunch by the sea. Then after you guys went for a little swim and then we brought back to Una, we tried to stop at the brewer, which was unfortunately close that day. But yeah, I just think it's, I was very happy when Trek Travel said, Hey, do you wanna give us a [00:32:23] Craig Dalton: hand on this? Yeah. It's interesting. I think it's, it's sort of, you know, I imagine Trek travel draws a lot of road athletes Yeah. Onto their trips. So I think it is very approachable, but definitely had moments where you needed some skill. Not, you know, I think for more experienced gravel riders, riders, there was, there was no fear. It was just fun and exhilaration. But for a couple of the newer rider, When they were going down the looser descents, they were probably a little bit scared but exhilarated when they got to the bottom. Yeah. [00:32:54] Miqui: I don't think it's, it's nothing crazy. We haven't put anything on this trip, which would be like dangerous or scary for like total beginners. We've had intellectual, we, we classify rider in four levels, four being the, the most expert. And we've had people on this trip, they're like level twos and they've. They've loved the descents, they love the writing. Yeah. I think it's, it's got a great balance of hardcore and not hardcore, so. Yeah. [00:33:23] Craig Dalton: Yeah, it's super interesting. I mean, we, we sort of weave through the farmlands and into little villages, and it's been a real pleasure to kind of pop out of some woods and go through some, you know, 17th century sanctuary buildings and then back out onto some trails. It's, it's super fun. So, [00:33:39] Miqui: and that's the thing about Juran, right? So everyone, Toronto is for road cycling, but as a local, I'm a hundred percent sure that there is actually a lot more gravel riding than there is road riding in Toronto. Yeah, I [00:33:56] Craig Dalton: believe you. I mean, I think within four kilometers of town every day we've been on the dirt. Yeah. [00:34:01] Miqui: The extension of like farm roads and Yeah, just unpaved roads. I mean, I'm not talking about single track, I'm just talking. Real, what I like to call the real gravel, which is smooth and fast. [00:34:15] Craig Dalton: Yeah. You were telling me about that railroad line that used to go from the Yeah. The sea to the purities, and now it's all a gravel road. Yeah, [00:34:23] Miqui: so I would say it's about 50 years ago when they removed the, the train line, the, well, the railway, which there was a train that went from sun follow g. Which is one of the towns on the coast. And then it run all the way up to Ola and now yeah, they just remove the whole railway and they lay gravel on it and it's just an incredible, it's, it's actually a bike path, so on the weekend it's gonna be full of kids on bikes and yeah, the extension to the Villa Verde, which that it's included on the Villa Verde, is just incredible. How [00:35:02] Craig Dalton: many kilometers do you think that that trail. It's over a hundred kilometers. That's amazing. I mean, to be able to cruise, I mean, and relatively flat presumably, until it gets to the purity side. Yeah. It's [00:35:14] Miqui: totally flat. But since a train used to Yeah. Be on it, so they made sure it was super flat [00:35:20] Craig Dalton: for it. Yeah. Miles and miles and miles. Going back to the community in Ger, what are some of your favorite kind of, if a cyclist is coming to town, what are some of the go-to businesses they should [00:35:30] Miqui: visit? So if a cyclist comes in, ger, I would say most people, they would come here for about at least a week. So you're gonna have time to visit all of them, which they are all a hundred percent worth visiting. But there is a couple of places. You should a hundred percent go see if you're here for a short period of time. One of them being a coffee shop called La Fabrica, which it's only open in the mornings and lunch, so it's, it's the perfect place to brunch. Yeah. [00:36:05] Craig Dalton: Quick aside, I literally ran into someone I know, know from the United States today, and they told us to go have brunch at [00:36:13] Miqui: Left Africa Till Africa is owned by Christian Mayer and Amber Mayer. He was, well, he's a, he's a former, Yeah, they were the pioneers in Una, so they were the first ones to open a coffee shop, only focused for cyclist, of course, for everyone. And now it has become like a super great, like it's, it's a tourist attraction right now, but that's what kind of triggered the whole cycling movement in Joran. Okay. [00:36:41] Craig Dalton: So La Africa, and what's the [00:36:42] Miqui: second one? La Africa. They also have another coffee shop, which is only for. Which LA Fabric is more like brunch and food. The other coffee shop is called Espresso Mafia, which is one meal walking from La Fabrica, and that's basically where Christian roast the coffee and then you can drink it at Espresso Mafia. And then another place you should go visit in general, well, mid January. Trek and track travel. It's opening the first track store in the world, which is gonna have truck travel inside of it. And with a rental fleet, we are going to be the biggest, as in space, we're gonna have the biggest bike shop in ju, which it's pretty exciting. [00:37:29] Craig Dalton: Yeah, that's really exciting. And then finally, what's one sort of cultural place within Jerron that a tourist should visit? [00:37:36] Miqui: The whole old town itself. If you go to Juna, I highly recommend getting a walking tour of the Old Town because you're really gonna see what our culture is here and how it was in the past. And everything around the old town is just, it's just incredible. [00:37:55] Craig Dalton: Yeah. That's fun. You recommended we go up onto the wall for sunset. Yeah. And we've, we missed it the first night. The second night we, we made it up. We may have had to like randomly climb over a fence to make it there in time because we couldn't find the way up. But we got there and it was spectacular with view. Is that the purities that you're looking at out there? Yeah. You [00:38:14] Miqui: get to see Purees, you get to see a bunch of things and yeah, there is a restaurant called Aro. Which is in one of the steps. Well, there's like, Juna has 200 million cathedrals, but in one of them. On the stairs there is a restaurant called , which they actually film Game of Thrones there. And the terrace of the restaurant, it's actually on a little like flat section it has on those stairs. And I think it's a really cool location. [00:38:45] Craig Dalton: That's super. Cool. Well, thank you so much for coming on. Thank you so much for all the hospitality this week. It's been great to getting to know you and the local terrain [00:38:55] Miqui: here. Yeah. Thank you guys for coming. Girona Cycling Friends [00:38:57] Andrew - RocaCorba: All right. Can I let me get your name and let me know where we're at. What's this beautiful place? So my name is Edward Green. I'm the guest, the general manager slash I don't know what, at Rocka Culpa cycling. So we are a cycling tourism business just outside of Jer Corona in a town called Bans. We are based on a 17th century Catalan estate, or Maia as it is in Catalan. And we are basically trying to be a boutique hotel with some villas attached, which is exclusively for cyclists, road, gravel, mountain. Whatever you enjoy on two wheels is, is what we wanna do. And how far away from Ger are we? So we are currently 18 kilometers from Gerona, or 10 or 11 miles depending. Country. And about a 30 to 45 minute ride depending on, on how you get to us. Can you describe where we are in, in the villa right now? So we're downstairs basically in what used to be the old like area for the animals. So we've got some troughs around us, but we've done huge renovations to basically create our cycling dungeon down here. So we've got beautiful old vaulted Catalan ceiling. Rustic concrete floors, beautiful stone work, and then cycling history all around us with some beautiful frames. Cycling jerseys. Good coffee from the rocket espresso machine. Everything you can need for a good cycling stay. And what time of year is best to come here? Pretty much all, all year. To be honest. I don't think there's necessarily a bad month anymore, like December and Januarys tends to be quite quiet, but we see strong gravel riding in October, November, and the rest of the year is a lot of road riding. Summer is quite warm, so unless you like waking up early, probably avoid summer a little bit. But like June and September, October, probably buffer the. I'll note when you said strong gravel riding, you looked right at exactly a hundred percent. You are the epitome of what we see in November. . Tell us a little bit about the rest of the. So we are on 37 hectares and it's basically an old, what was an old family estate of the Campier family. The estate dates back to the 17th century, so 1673, and it was with the same family until 2018 when we took it over to create. What we want to create is basically cycling paradise all you need in one place. Out in the countryside, but close to Gerrin. And how many rooms do you have available here? So currently we're at eight rooms, but we'll be at 13 by April next year. So we're currently in the process literally starting today, which is very exciting of putting in five beautiful unsweet rooms in this main can poly manor house, partially they'll have views over down towards the lake onto some vineyards, but also into the courtyard and just generally over the rolling hills of, of Jerome. And tell us a little bit about the village. So just on our doorstep, we have the town of Olas which has a beautiful lake in it. It's where they had the rowing for the 92 Barcelona Olympic. It's a great place for like active people, for families, et cetera. But there's a lot of rowing. A lot of of the British university teams come out and train here. A lot of the national teams come and train as well, but generally just a fantastic place to be. Good quality of life and just down to earth and authentic. Amazing. And how do people find out about staying here? So if you have a look on Rocka coba cycling.cc, you'll find us and you can kind of do anything from there. Or if you are enjoy climbing, just Google Rocka Coba, you'll find the climb, and then you'll find us and the clothing. Amazing. Thank you. Perfect. That was great. [00:42:14] Oscar - Castilli: Okay. Can I get your name? Hi, my name is Oscar. And Oscar. Where are we standing today? Well, today we are in the, the first flag shipper store in the, in the war from Costelli here in Una. And what's the plan for the store? What are you trying to do with the community here? Well, una, you know, is the Jamaica for for European cyclists, I think all over the world. So, right now Castelli store, it's coming to. The big cycling club in Giona and well, why not in Spain? Nice. And we, we rolled by here last night and there was a big group ride going out on the gravel. Yeah. We have almost 40 people doing the full moon ride. It was amazing. So always we keep a surprise for all the riders. We stop in a food truck in the middle of the forest with fire. Some dinner and and beer. So it was super fun. That's amazing. And if someone's coming to Jerone to, to visit, do you have a calendar of events that they can look at? Yeah, they can, they can follow us on our Instagram and yeah, you can check. So, but every week we have a ride, so, and 2023, especially now it's coming a low season for the weather, but from February. So it's coming. A lot of events. Yeah. Amazing. Thanks Oscar, and congratulations on opening the new Castelli store. Yeah, big pleasure. Thanks for coming. [00:43:30] Mattias - Rococorba Clothing: All right. Right. Can you tell me your name and your shop? Mattias from Roco, COBA Clothing, Giron Mattias. Tell us a little bit about the brand. Yeah, it's a brand. It started in 2017 in the top of the mountain of Roco Coba. It's a very famous climb here in Giron, and I decided to, to put a food truck up there and to start at the same time closing brand called Roca corba. And yes, five years. Later. I just opened a new shop in GI selling all my stuff, selling online, gold wide, and really happy too. Have, what are some of the products that you sell? I sell Jersey t-shirts, shorts accessories, bags, Macs, beat ons. A lot of things sucks. Yeah. Amazing. These jerseys I see on the wall are beautiful, very colorful, very expressive. What inspires you and the, the designs? Yeah. Yeah. Right now I have like more or less 50, 60 different designs and I inspir it from everywhere. My slogan is cycling apparel inspired by the rob because we have so many different landscapes or different places and always I, I have inspired inspiration in the. In our region. Yeah. And when is the shop opening up? I hope next Thursday it will be open. Now it's ready and I have to do some things, little things, but next Thursday, big opening here in J in the center. Amazing. I'm excited. We got a preview. We are able to pick up some of your lovely clothing. You said you, you're available worldwide. Where can people find you on the. Yeah, we can find in ro.com. We have online shop with all the products and we we ship worldwide. Amazing. Thank you. Thank you. Pleasure, . [00:45:22] Craig Dalton: So that's going to do it for this first international version of the gravel ride podcast. I've been talking and dreaming about international gravel travel for some time. So I was super excited to have this opportunity with track travel. To explore Durona with their Gravel cycling tour. It was amazing trip. As I said before, I highly encourage you to check it out. As Raffa mentioned. They're unveiling a whole new series of gravel adventures for 2023. So they're really leaning into this gravel travel concept. What I loved about it was that unlike a gravel event where you might be focused on. Simply one ride when you visit somewhere amazing. Here. We were able to focus on riding every single day and there was no one ride that we needed to save ourselves for to get across the finish line. It was really about. Exploring as much as our legs could handle. I wasn't as fit as I had normally been when I've gone over to Europe in the, in the past, but it was still an amazing trip, still an amazing experience that I highly, highly recommend. If you're interested in connecting and learning more about the trip, please visit truck travel.com. If you're interested in pinging me, please visit the ridership's that's www.theridership.com. If you're able to support the show, please visit buy me a coffee.com/the gravel ride or ratings and reviews are hugely appreciated. Until next time here's to finding some dirt under your wheels

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Sperare in un Dio misericordioso – Giona 3 | 27 Novembre 2022

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Nov 27, 2022


CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 24 minutiOggi è la prima domenica in cui per tradizione accendiamo la prima delle candele della Corona dell'Avvento,  quella che ci ricorda la Speranza. Paolo ha detto:“Questa speranza poi non ci porta alla delusione, perché, accada quel che accada, sappiamo che Dio ci ama e sentiamo dentro di noi il calore del suo amore che, per mezzo dello Spirito Santo, ci ha riempito il cuore.” (Romani 5:5 PV)E forse avrete notato anche che il titolo della serie di messaggi è cambiato: non è più una misericordia inaspettata,ma una misericordia promessa. Dio aveva promesso che avrebbe mandato qualcuno a riscattarci... ma nessuno si sarebbe aspettato che avrebbe mandato il Figlio a farlo.Ma questa è la natura di Dio: Dio è amore. Se qualcuno ti ama, lui ti ascolta; è per quello che la speranza è indissolubilmente legata alla preghiera: ecco cosa dice Dio nei Salmi, a proposito della preghiera.“...poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai.” (Salmo 50:15)“Benedetto sia Dio, che non ha respinto la mia preghiera e non mi ha negato la sua grazia.” (Salmo 66:20) “Egli ascolterà la preghiera dei desolati e non disprezzerà la loro supplica.” (Salmo 102:17)“Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.” (Salmo 32:6)Possiamo rivolgerci a Dio in qualsiasi occasione, in qualsiasi circostanza. Non importa cosa abbiamo fatto. Non importa in quale stato emotivo ci troviamo. Nulla dovrebbe impedirci di rivolgerci a Dio.Eppure... spesso ci fermiamo. E quando lo facciamo, ci troviamo in una lunga fila di persone che hanno fatto lo stesso. Non a caso Giona fa parte di queste. Soprattutto alla luce dell'ultimo versetto.“Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.” (Salmo 32:6) Leggiamo la situazione in cui si trova Giona:“Il Signore fece venire un gran pesce per inghiottire Giona. Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, il suo Dio, e disse: «Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto; dalla profondità del soggiorno dei morti ho gridato e tu hai udito la mia voce. Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare; la corrente mi ha circondato, tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi hanno travolto. Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo! Come potrei vedere ancora il tuo tempio santo?” Le acque mi hanno sommerso, l'abisso mi ha inghiottito; le alghe si sono attorcigliate alla mia testa. Sono sprofondato fino alle radici dei monti, la terra ha chiuso le sue sbarre su di me per sempre; ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici con canti di lode, adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal Signore». E il Signore diede ordine al pesce, e il pesce vomitò Giona sulla terraferma.” (Giona 2:1-11)Ciò che ha pregato Giona nel ventre del pesce,sono le medesime parole (parola più parola meno) che il Signore aveva messo in cuore a Davide, Asaf e agli altri che hanno scritto i Salmi:"Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto." (Giona 2:3).“Nella mia angoscia ho invocato il Signore, ed egli mi ha risposto.” (Salmo 120:1). “...ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio!” (Giona 2:7 b).“Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità; salva la tua vita dalla fossa, ti corona di bontà e compassioni...”(Salmo 103:2-4).“Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia...” (Giona 2:9)“Detesto quelli che si affidano alle vanità ingannatrici; ma io confido nel Signore.”(Salmo 31:6).La Bibbia è un unico lungo piano, di libro in libro, di generazione in generazione, di evento in evento, che parla di Speranza, di una misericordia promessa, e che ci esorta a parlare con Dio.La scorsa volta avevamo detto che lo Spirito Santo ci aiuta quando non sappiamo cosa pregare. Ma la stessa cosa vale per la Bibbia. Quante volte vi è capitato che in una situazione vi venga in mente una Scrittura che parla proprio di quella situazione? Oppure state valutando cosa fare in una situazione di vita e vi viene in mente una parola della Scrittura e riconoscete che quella è la risposta che cercavate?La Bibbia, la Parola di Dio, è un “serbatoio” da cui potete attingere... ma solo se la leggete, la studiate, la memorizzate.Giona evidentemente lo aveva fatto. Ma che tipo di preghiera è? Potrebbe sembrare una preghiera di pentimento, in cui Giona torna in sé e confessa umilmente al Signore di aver peccato. Giona vede che Dio vuole avere misericordia di Ninive e che ha scelto Giona come suo strumento.Ho detto “potrebbe sembrare”... perché al capitolo 4 leggiamo:“Giona ne provò gran dispiacere e ne fu irritato. Allora pregò e disse: «O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato. 3 Perciò, Signore, ti prego, riprenditi la mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere».” (Giona 4:1-3)Al capitolo 4 Giona è di nuovo sulla terraferma, è vivo e salvo, e non accetta la misericordia di Dio per Ninive; così, prega con rabbia.Ma al capitolo 2, invece, lui sta pregando quella che si definisce la "preghiera della trincea"; era quella che pregavano i soldati nella 1° Guerra Mondiale, dove gli eserciti si affrontavano l'uno di fronte all'altro e scavavano trincee per conquistare il terreno.Ogni giorno i soldati entravano nella trincea, e non sapevano se ne sarebbero usciti vivi; e così pregavano: "Dio, se mi tiri fuori da questa situazione, farò tutto quello che vuoi".Giona sta recitando una preghiera da trincea. Osservate i tempi della preghiera "Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore..." (Giona 2:2)."Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia..." (Giona 2:3)"Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo!" (Giona 2: 4).“...ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. (Giona 2:7-8)Giona non spera... è semplicemente disperato. Pensava di voler solo essere gettato in mare e farla finita. Ma adesso realizza che è ancora vivo … o forse è morto (non lo sappiamo), ma comunque ancora pensa, riflette... e finalmente prega!. È una preghiera da trincea.Guardate l'atteggiamento di Giona nella preghiera: "Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare..." (Giona 2: 4)Mica è vero! E' stato lui a dire ai marinai di gettarlo come zavorra dalla nave per far placare i venti!E adesso invece dice che è Dio ad averlo buttato a mare! Dio è il colpevole!“Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore” (Giona 2:8).C'è voluto un bel po' per far decidere Giona di parlare con Dio! E adesso, nel ventre del pesce, pensa: “Bisogna che succeda qualcosa prima che parta della digestione del pesce”. E si ricorda solo allora di pregare! Ma non ricorda che forse dovrebbe confessare il suo peccato, e magari chiedere scusa... anzi!“IO ho gridato al Signore... IO mi sono ricordato...la mia preghiera è giunta...” “Io l'ho fatto! La mia pietà. La mia spiritualità. I miei sforzi.”"Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici con canti di lode, adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal Signore».”. (Giona 2:9-10)"Guardami Dio. Non sono come quei pagani che non ti adorano. Sono molto meglio. Ti seguirò. Sarò fedele!”A dirla tutta, proprio in questo momento in superficie, su un mare calmo, quei cosiddetti marinai senza valore, adoratori di idoli, invocano il nome del Signore. E il loro timore di Dio è diventato timore., stupore, meraviglia, riverenza... per il Signore!Capita, quando ci troviamo nella trincea, di ricordare a Dio perché dovrebbe salvarci... evitando accuratamente di ricordare perché dovrebbe non farlo. Per i nostri peccati, per le nostre mancanze, per i nostri rifiuti... Se fossimo onesti, Dio dovrebbe girarsi dall'altra parte... e non guardare Giona... e nemmeno noi!Ma non lo fa! Giona viene salvato dalla misericordia inaspettata di Dio. Le preghiere di Giona possono essere pronunciate nella più completa disperazione, ma Dio le ascolta comunque. E Dio risponde ancora ad esse. Risponde a Giona... e anche a noi!Non perché ci siamo umiliati. Non perché abbiamo detto le parole giuste. Non perché abbiamo l'atteggiamento giusto. E certamente non perché in qualche modo siamo migliori degli altri. Ma solo perché il suo carattere è la misericordia.Giona non aveva visto la misericordia promessa da Dio all'opera, noi si, in quel primo Natale... senza che avessimo chiesto scusa, senza che ci fossimo pentiti... solo perché Dio aveva promesso che avrebbe avuto misericordia di noi.Per Giona aveva scelto un pesce per portare la Salvezza; per tutti noi ha scelto una Vergine Ha mandato un bambino, attraverso una giovane donna:“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele.” (Isaia 7:14) "...che tradotto vuol dire 'Dio con noi'". (Matteo 1:23 b)È un momento che racchiude pienamente la misericordia inaspettata di Dio che ci da Speranza.Anni dopo, a quel figlio, nato da una Vergine, qualcuno avrebbe chiesto un altro segno:“Allora alcuni scribi e farisei presero a dirgli: «Maestro, noi vorremmo vedere da te un segno». Ma egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera chiede un segno; segno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti.” (Matteo 12:38-40)Qual è il segno? Un luogo che dovrebbe essere un luogo di morte definitiva, dopo tre giorni si rivela un luogo di vita. Il ventre di un pesce gigante. E il cuore della terra, che è una tomba.Non si va deliberatamente in questi luoghi e non ci si aspetta di tornare. Ma Giona lo fece. E Gesù dice ai farisei che lo farà anche lui. Sappiamo che è esattamente quello che è successo. È successo perché un Dio misericordioso ha voluto salvare un popolo peccatore che si trovava in una situazione disperata.Dio ha fatto questo in quel primo Natale, ancor prima che coloro che fuggono da Lui si rendessero conto che Egli sta attivamente creando una strada, una via, una salvezza.Gesù viene a Natale per aprirla: dalla morte certa alla vita eterna. Dal ventre della morte, che sia un grande pesce, una tomba, o una vita lontana dal Padre, alla speranza di un altro giorno, di un'altra vita, di una vita nuova in Cristo. Rinati!Il segno di Giona è la Speranza! La speranza per noi peccatori che pregano nella trincea, che affondano disperatamente, che mangiano le alghe, che vivono nella trincea. E' la misericordia inattesa di Dio, ma che Dio aveva promesso... e Dio è fedele! La misericordia che salverà. Il segno di Cristo è la Speranza... quella con la esse maiuscola, giunta sulla terra attraverso una Vergine che partorisce colui che sarà la misericordia inattesa ma promessa, di Dio che ci trae fuori dalla morte del peccato e ci proietta verso una vita vissuta assieme al nostro Padre. Nascerà Emmanuele, Dio con noi! Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---   GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD