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Come pensi di arrivare al cielo? Attraverso lo sforzo di Cristo o il tuo? Sei tu a dare la tua vita a Lui o è Lui che ha dato la Sua vita a te? Preferisci la porta larga della religione/scala o quella stretta della grazia/croce?Le risposte in questo messaggio.
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
La Croce Rossa la conosciamo tutti, ma qual è la storia che si nasconde dietro questo simbolo. Compila il questionario -https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc07_ZTTCgpHvqGV3iAR0oJOJKQExKgtXfo1v3lj7AoAjGUdA/viewform Scopri altre storie nel mio libro - "Persone che pensano in grande" - https://amzn.to/475PihA Entra nel canale telegram - https://t.me/storiedibrand Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Non sia mai che io mi vanti d'altro che della croce del nostro Signore Gesù Cristo. Galati 6:14
Questa settimana Gianluca Gatta legge LA FIAMMA E LA CROCE di Amalia Guglielminetti, un racconto ambientato nel periodo pasquale agli inizi del '900 e che vede protagonisti un novizio francescano, di origini contadine, tutto teso ad assecondare la Regola e una nobile ragazza alla ricerca delle atmosfere romantiche assaporate nei romanzi che legge in solitudine nel palazzo di famiglia.
Luca 9:23 - Prendere la propria croce significa vivere la nostra liberazione. Non siamo chiamati a portare i nostri pesi ma lasciarli al Signore.
Nizza24: Nuova allerta Meteo per il week end - Nizza e il Climate Warming - Cancellata la croce cristiana nel poster ufficiale delle Olimpiadi
Andrea Dall'Asta"Edward Hopper"Desiderio e attesaAncora Editricewww.ancoralibri.itIntroverso, schivo e riservato, Edward Hopper (1882-1967) è stato un grande pittore, interprete dell'uomo del XIX secolo. Dipinge scene di vita quotidiana, in modo apparentemente semplice e banale, eppure le sue immagini suscitano un interesse e un fascino del tutto particolari. Le sue opere appaiono infatti inafferrabili, misteriose e segrete. Se è stato talvolta considerato come il vate dell'introspezione, della solitudine o ancora della malinconia, le sue tele aprono a un futuro capace di interpellare ciascuno di noi. Hopper va ben oltre una lettura pessimista e orizzontale, per indicarci una via ben più complessa e articolata che apre sentieri imprevisti, in cui l'individuo si dischiude alle dimensioni più profonde dell'essere umano: il desiderio e l'attesa. Con la fine delle grandi narrazioni, delle fedi religiose e politiche che hanno alimentato i secoli passati, Hopper esorta a lasciarci esporre alla «visita della luce», situando la nostra vita in un orizzonte di senso. Le sue tele diventano così apparizioni, vere e proprie «teofanie».Hopper cattura la luce, sospende il movimento, arresta un istante che sembra cristallizzato tra un passato che ignoriamo e un futuro che non conosciamo. È l'istante in cui i suoi personaggi si sentono e si sanno cercati dalla luce.Andrea Dall'Asta, dopo avere terminato gli studi di architettura a Firenze nel 1985, entra nella Compagnia di Gesù nel 1988. Dal 2002 dirige la Galleria San Fedele di Milano e dal 2008 al 2020 ha diretto la Raccolta Lercaro di Bologna. Ha fondato a Milano nel 2014 il MuseoSan Fedele. Itinerari di arte e fede. La sua attenzione è rivolta al rapporto tra arte, liturgia e architettura. Ha partecipato ad alcuni importanti progetti come l'adeguamento liturgico della cattedrale di Reggio Emilia (2011), la realizzazione dell'Evangeliario Ambrosiano (2011), del Padiglione Vaticano per la Biennale di Venezia (2013) e della sezione Disegnareil sacro alla Biennale di Architettura di Venezia (2014). Insegna alla Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale a Napoli.Scrive su alcuni quotidiani e riviste come Avvenire e La Civiltà Cattolica. Ha pubblicato: La Croce e il Volto. Percorsi fra arte,cinema e teologia, Àncora, Milano 2022; La luce, colore del desiderio. Percorsi traarte e architettura, cinema e teologia dall'Impressionismo a oggi, Àncora, Milano2021; La mano dell'angelo. La Vergine delle Rocce di Leonardo: il segreto svelato,Àncora, Milano 2019; Il viaggio della vita. La chiesa di San Fedele in Milano tra arte, architettura e teologia: paradigma di un percorso simbolico, Àncora, Milano 2019; Dio chiama con arte. Itinerari vocazionali,Àncora, Milano 2018; La luce, splendore del vero. Percorsi tra arte, architettura e teologia dall'età paleocristiana al barocco,Àncora, Milano 2018; Dio storia dell'uomo. Dalla Parola all'immagine, Messaggero,Padova 2013.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.
Il Messaggio di Oggi: “LA CROCE DI CRISTO DIVIDE LA VITA VECCHIA E NUOVA” • Efesini 2: 12 • Giovanni 1: 12 • Efesini 2: 8-10 • Giovanni 4: 42 • Atti 1: 8 • Giovanni 16: 13 • Atti 2: 4 • Atti 2: 39 • Isaia 57: 21 • Isaia 57: 20 • Giovanni 3: 16 • Giovanni 3: 15 • Filippesi 3: 20 • Giovanni 14: 2-3 • Filippesi 3: 21 • Romani 2: 3 • Matteo 3: 9 • Giovanni 3: 3 • Giovanni 3: 5 • Matteo 3: 10-11 • Ebrei 6: 19-20 • Isaia 26: 3 • Romani 5: 1 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Show Notes Our guest today is so fun. My personal assistant, the amazing Melissa DeLacey, loves Nikki and so will you after you hear what she has to say. Nikki La Croce is yet another of those rule-breaking millennials. Just so you know, I love the Gen Z's and Millennials who bring to us a refreshed sense of passion and purpose… with values that are both traditional as well as shocking. So fun!!! Regarding a bit shocking… Nikki hosts a popular podcast with the title of “Who the F*ck?” Soon to be rebranded “Who the F*ck Am I?” Just the “name” of her show offers a bit of the edgy style of creative and loving people in the Gen Z and Millennial camps. Her primary focus is all about human connection with a primary emphasis on the vehicle of “conversation.” LINKS Check out Nikki's podcast, Who the F*ck, HERE.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7563BISOGNA BACIARE OGNI CROCE CHE IL SIGNORE PERMETTE NELLA NOSTRA VITAI santi hanno un legame profondo con la Croce, da San Francesco a Santa Veronica Giuliani, da Santa Brigida a Padre Pioda I Tre SentieriNel film The Passion di Mel Gibson c'è questa scena: consegnano a Gesù, ormai già una maschera di dolore e di sangue per le flagellazioni subite, la Croce; ed Egli s'inginocchia dinanzi ad essa e la bacia.Dunque, Gesù bacia il proprio patibolo. Il Cristianesimo esige - anzi possiamo dire: pretende - anche questo paradosso: baciare lo strumento del propria sofferenza.Ciò si spiega con la scelta che Dio ha fatto: salvare attraverso la sofferenza. Una scelta certamente misteriosa, ma vera, indiscutibile, che non si può negare. E se lo si volesse negare, si nullificherebbe il Cristianesimo stesso.Scrive san Luigi Grignon de Monfort nella sua Lettera agli amici della Croce: "Non accogliete mai una croce senza baciarla con umile gratitudine, e se poi la bontà di Dio vi favorisse di una croce un po' pesante, ringraziatelo in modo speciale e invitate altri a ringraziarlo. Fate come quella povera donna che, dopo aver perso tutti i suoi beni in un processo a lei ingiustamente intentato, fece subito celebrare una Messa con l'offerta dei dieci soldi che le erano rimasti, per ringraziare il Signore della buona sorte che le era capitata".Amare dunque la Croce, baciarla, ringraziare perché c'è... sembrano cose del tutto innaturali. Se si ragionassimo solo attraverso la carne (come direbbe san Paolo) saremmo nell'assurdo; ma se si ragionasse secondo lo spirito, allora si capirebbe tutto. Si capirebbe che è proprio la Croce di Cristo a rendere tutto intellegibile, tutto ordinato, tutto consolante, nell'opprimente caos del non senso che ci sarebbe se la Croce non ci fosse. Infatti, senza la Croce non si capirebbe come non disperarsi dinanzi al male.Nota di BastaBugie: Antonio Tarallo nell'articolo seguente dal titolo "La Croce, i crocifissi e i santi, un legame profondo" parla dei santi che hanno avuto un legame profondo con la Croce e, di conseguenza, con i crocifissi.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 14 settembre 2023:«Ti saluto, o Croce santa,/ che portasti il Redentor;/ gloria, lode, onor ti canta/ ogni lingua ed ogni cuor»: queste, le parole dell'inno che accompagnano la liturgia dei venerdì di Quaresima che precedono la Pasqua. Sono parole di un inno alla Croce - «vessillo glorioso di Cristo» e «salvezza del popol fedel» - che tutti conosciamo. Ed è proprio la Croce, signum fondamentale per il cristianesimo, ad essere esaltata nella festività che viene celebrata oggi dalla Chiesa cattolica. Contemplandola, le immagini si rincorrono.Fra questi fotogrammi ce n'è uno particolare: nella cappella maggiore della basilica di San Francesco ad Arezzo, vi è un affresco dal titolo L'Esaltazione della Croce (nella foto), opera di Piero della Francesca, uno dei capolavori della pittura rinascimentale. I colori e le forme creati dall'artista raccontano il rientro della Santa Croce a Gerusalemme per poter essere issata per la devozione. L'imperatore Eraclio I (la sua figura è andata perduta nell'affresco), dopo aver ripreso la Croce sconfiggendo Cosroe II, si appresta a riportarla in città, ma un angelo lo interrompe sulla via e ferma la sua parata trionfale. Il vescovo Zaccaria lo esorta, allora, a un atteggiamento d'umiltà: solo entrando scalzo, l'imperatore potrà riportare la Croce a Gerusalemme. È questa l'umiltà che si deve portare al Sacro Legno che ha visto Cristo sofferente e morente. Ed è questa l'umiltà che i santi hanno sempre dimostrato davanti all'inesplicabile mistero che è racchiuso in quel simbolo di morte divenuto per ogni cristiano simbolo di luce e risurrezione.Inevitabile, dunque, che tutti i santi abbiano avuto un legame profondo con la Croce e, di conseguenza, con i crocifissi, riproduzioni lignee o di altra fattura che iconograficamente ci presentano il momento del Cristo sul Golgota.San Francesco d'Assisi ha avuto con la Croce sempre un dialogo particolare, a cominciare dal Crocifisso di San Damiano, la famosa opera lignea davanti alla quale il Padre Serafico ha ricevuto la chiamata a servire la Chiesa di Dio, a "ripararla". Il crocifisso fu trasferito, nel 1257, nel protomonastero di Santa Chiara in Assisi dove si trova tutt'oggi: si tratta di un'icona di dimensioni 210×130 centimetri, databile intorno al 1100, di autore sconosciuto. L'opera lignea rappresenta il "Christus triumphans", cioè il "Cristo trionfante" sulla morte. La figura di Gesù è rappresentata non solitaria perché contornata da alcune figure: la Vergine Maria; san Giovanni; Maria Maddalena e Maria di Cleofa; Longino, il soldato romano che ferì il costato di Gesù. Poi, in basso a destra, vi sono: Stephaton, identificato come il soldato che offrì a Gesù la spugna imbevuta nell'aceto; e, in ultimo, poco sopra la spalla sinistra del centurione, si nota un piccolo volto che - secondo la convenzione del tempo - potrebbe essere attribuibile allo stesso volto dell'artista che ha dipinto l'icona. A chiudere tutta questa esplosione di figure, vi sono sei angeli, disposti alle due estremità del braccio orizzontale del crocifisso.«E anche adesso amo così caritatevolmente l'anima tua, che prima di privarmene, mi farei di nuovo mettere in croce, se fosse possibile. Imita l'umiltà mia; io, Re della gloria e degli Angeli, indossai vili panni e udii con le mie orecchie ogni insulto e disprezzo» (Rivelazioni). Sono parole d'amore cristiano quelle che Gesù rivolge a santa Brigida di Svezia. Tra la santa e il Cristo crocifisso vi è, infatti, un rapporto davvero unico: la dedizione per la Passione pone Brigida fra quelle aureole che hanno trovato in Cristo crocifisso non solo un'ideale di vita religiosa ma una vera e propria compenetrazione esistenziale. Come san Francesco rivive la Croce divenendo lui stesso alter Christus, così Brigida riesce a entrare nel Mistero del Golgota con una forza strepitosa, avvincente. Un segno visibile di questo dialogo è il crocifisso custodito, a Roma, nella basilica di San Paolo fuori le mura. Era il 1349 quando la santa partì alla volta della Città Eterna per partecipare al Giubileo che si sarebbe tenuto nel 1350, anno in cui verrà raggiunta dalla figlia Caterina. Assieme a lei, deciderà di fare visita in pellegrinaggio alle basiliche romane. E fu proprio durante uno di questi pellegrinaggi che avvenne l'incontro tra santa Brigida e il crocifisso ligneo della basilica romana. In questo luogo, Brigida, mentre contemplava il Sacro Legno, vide il volto di Cristo volgersi verso di lei. Cominciò, così, il dialogo fra i due: quello scambio di parole darà vita al libro delle Rivelazioni e alle Quindici Orazioni sopra la Passione di N.S. Gesù Cristo. Ancora oggi, quel crocifisso è lì, nella basilica, nella Cappella del SS. Sacramento fatta costruire in occasione del giubileo del 1725, a 375 anni dal prodigioso evento.Altra figura femminile, santa Veronica Giuliani, conosciuta come "la sposa di Cristo". Nel monastero delle Cappuccine a Città di Castello, vicino Perugia, è conservato il crocifisso che parlò a santa Veronica. Ai tempi della santa, si trovava nell'infermeria della struttura religiosa. Nel suo Diario mistico troviamo la descrizione prodigiosa dell'evento: «Schiodando un braccio dalla croce, mi fece cenno di avvicinarmi al suo costato. E mi trovai tra le braccia di Cristo crocifisso. Quello che ho provato allora non riesco a raccontarlo: sarei voluta rimanere per sempre sul suo santissimo costato».E davanti a un crocifisso in legno san Pio da Pietrelcina ricevette il 20 settembre del 1918, sei giorni dopo la festa dell'Esaltazione della Croce, le stimmate. Era mattina, il frate cappuccino aveva appena celebrato la Santa Messa e al momento del ringraziamento per il sacrificio eucaristico appena celebrato viene sorpreso da una sorta di riposo, «simile ad un dolce sonno», così lo descriverà anni avanti. Intorno a lui, il silenzio e solamente il volto gemente di Cristo sulla Croce del Golgota. Ed è in quel silenzio che dopo la comparsa di un «misterioso personaggio (...) che aveva le mani ed i piedi ed il costato che grondava sangue», san Pio si ritroverà con «mani, piedi e costato» traforati e grondanti di sangue.Altro grande importante crocifisso è quello di san Camillo de Lellis, il fondatore dell'Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, che - assieme ai suoi primi compagni d'avventura - era solito riunirsi a pregare in una saletta dell'ospedale romano di San Giacomo: in questo luogo vi era custodito un crocifisso in legno che oggi si trova in una cappellina della chiesa della Maddalena (sempre a Roma), meta di molti pellegrini. Le braccia di Gesù si presentano staccate dal Sacro Legno poiché - come viene narrato nella prima biografia ufficiale del santo, Vita del Padre Camillo de Lellis di padre Sanzio Cicatelli (1615) - Cristo gli venne in sogno in un momento di sconforto spirituale, esortandolo a continuare la sua missione: «Non temere pusillanime, continua, perché questa non è opera tua, ma opera mia!». Detto ciò, staccò le sue braccia dalla Croce,
Una bella cerimonia per ricordare chi si è sacrificato e impegnato per la comunità durante i periodo nero del Covid. La presidente del comitato di Tortona Patrizia Mauri ospite di Radio Pnr nello spazio condotto da Stefano Brocks (lun-ven 16-18)
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"La vita è terribile. Non è divertente da guardare?" Il momento è giunto. Stavolta è il turno di un maestro del cinema, rivoluzionario quanto controverso. Perciò preparatevi ad addentrarvi nell'oscuro e imprevedibile cinema di David Samuel Peckinpah. Meglio noto come Sam Peckinpah. Suppongo fosse solo questione di tempo ed eccoci qui: Sam Peckinpah va in guerra. Cinico e violento come solo il suo cinema sa essere, "La croce di ferro" è il film in cui Peckinpah vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa e offrirci un'opera antibellica e che ci mostra la guerra in tutto il suo orrore. Potete trovare "La Croce di Ferro" qui: https://amzn.to/3NxnFqU https://amzn.to/417ixgA Link per iscriversi ai servizi di Amazon: http://www.amazon.it/amazonprime?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/music/unlimited?tag=pendente90-21 https://www.primevideo.com/offers/ref=atv_nb_lcl_it_IT?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/kindle-dbs/hz/signup?tag=pendente90-21 http://www.amazon.it/joinstudent?tag=pendente90-21 https://www.primevideo.com/offers/nonprimehomepage/ref=atv_nb_lcl_it_IT?_encoding=UTF8&tag=exampleAssociateStoreID-21?tag=pendente90-21 https://www.amazon.it/tbyb/huc?pf=1&tag=AssociateTrackingID?tag=pendente90-21 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/madmike3/message
Law of Attraction with LOA Today, Your Daily Dose of Happy | Tips & Secrets
I swear, Nikki is joining me for a return engagement. Apologies to those with sensitive sensibilities. We have a fabulous time finding so many things in common. And then we found we had ONE different opinion! Woo hoo! It was about time! Her podcast: https://whothefck.com/ Follow the LOA Today podcast: https://www.loatoday.net/follow
So, just Who the F*ck is Nikki La Croce? You'll want to listen to her story to find out how life's twists and turns have put her in a space now where she can better understand herself. Once you've figured out who you are, you can do some pretty impactful things, like create a podcast. Nikki's podcast is aimed at creating connection through vulnerable conversations about each guest's unique story of self-discovery & the valuable lessons they've learned along the way. As we discuss Nikki's life, you'll be able to see that she is a kind, compassionate individual and better understand why she came up with the Who the F*ck? podcast. (At the beginning of the podcast I mention the episode will contain "salty language." There's actually just four f-bombs, so I really don't consider the episode very salty. ) Website: WhoTheFck.comYouTube: @whothefck_pod
Te faccio toccà la croce co tutte e due le ma è un modo di dire in dialetto marchigiano per sottolineare un qualcosa di storico e religioso --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/seremailragno/message
Tanti eventi pubblici, oltre alla consueta attività assistenziale, per il comitato di Tortona della Croce Rossa. La presidente Patrizia Mauri, nello spazio condotto da Stefano Brocks, presenta le attività e riepiloga quanto svolto.
La croce è abbastanza per la salvezza del credente? Potrebbe forse darsi che la scrittura invece affermi che senza un secondo ingrediente la nostra fede è vana? Cos'è quella convinzione senza la quale l'opera della croce risulterebbe insufficiente? E perché il sacrificio di Cristo è solo metà del messaggio della Buona Novella? Qual'è l'altra metà?
Nikki La Croce is the host and creator of the WhoTheF*ck? Podcast which is focused on uniting people through shared stories about topics that make each guest uniquely them - events that have shaped them, career aspirations and paths, hardship, good fortune, passion, and talents. In a matter of moments, Nikki and I have seen the bigger mission we share and are determined to bring a greater change to the world together, one conversation at a time. This podcast is brought to you by Ethical Change Agency. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Questa volta è nostro ospite Manuel Andreotti che ci racconta del suo lavoro a EMP e scopriamo cosa è trendy, cosa non lo è, quali sono le idiosincrasie dei metallari e come mai i Rammstein non hanno mai i cd in saldo. Perché il metallo, anche quello duro e puro, vende. A volte pochissimo, a volte parecchio.
Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero
On this week's episode, I am joined by a new guest, Nikki La Croce!! She's the host of the Who The F*ck podcast, she's a Scorpio, and she's happy to be here. Nikki shares how she and her wife met through the dating app, HER. We also discuss how dating apps can make it easier for queer people to find each other. Nikki also shares dating advice for younger queer people—and she shares advice she would have given her younger queer self. We cover topics like self-worth, the pressure to find someone/get married, how to find queer community, therapy and more. Tune in! - Stream Nikki's podcast => Who The F*ck Instagram: @whothefck_nikki
La seconda parte della chiacchierata con i volontari della Croce Rossa di Fabbrico!
Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà.Giovanni 11:25
Non si parla di segno della croce eh? Che quello è sempre effetto placebo Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Filippo e Marco della nostra redazione proseguono il loro viaggio alla (ri)scoperta dei film brutti (o presunti tali). Oggi è il turno de La croce dalle sette pietre, conosciuto anche come Il lupo mannaro contro la camorra.
Qualche mese fa ho avuto l'occasione di fare due chiacchiere con i ragazzi della Croce Rossa di Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia. Anche quattro, a dire il vero, ma mi è piaciuto tanto e ne è uscita una puntatona, godetevela!
Incontro di preghiera, Fondazione Cantonuovo, Siena, 15.4.2022 Venerdi Santo 2022 Credits: "Gesú" Prodotto da Fondazione Cantonuovo
A cura di Daniele Biacchessi La guerra continua. Lo spostamento delle truppe di Mosca appare più un riposizionamento della strategia militare che un vero ritiro dalle zone intorno a Kiev. Le bombe cadono ovunque e senza risparmiare civili, monumenti, edifici: gli ordigni si scagliano contro la sede della Croce Rossa, contro il palazzo della missione Ue. Mariupol è un cumulo di macerie e non ci sono neanche più strutture da bombardare. Il ministero della Difesa di Kiev ritiene ingannevole l'annuncio del ritiro dei russi, intravedendo semmai una sorta di rotazione delle truppe già dirette sulla capitale. La stessa tesi giunge anche dal Pentagono, tra l'altro a fronte dell'arrivo di forze fresche per l'esercito russo: 2mila unità dalla Georgia. I bombardamenti proseguono nel nord-ovest di Kiev con esplosioni a circa 20 chilometri dalla capitale, mentre i russi bloccano cento navi nel Mar Nero e fermano l'export di grano. Nella sostanza non c'è nessun ritiro dei russi su vasta scala nelle aree di Kiev e Chernihiv ma solo movimenti limitati. Le speranze arrivate dal vertice turco sono naufragate in poche ore. Non c'è al momento la volontà politica di fermare la guerra. Eppure tutto sembrava mettersi al meglio dopo gli annunci successivi al vertice di Ankara. L'Ucraina neutrale, in vista della sua entrata nell'Unione Europea. La Russia arroccata in Crimea e nel Donbass, ma manca l'unica cosa importante: il cessate il fuoco, la fine delle ostilità che stanno provocando morte e distruzione, e un esodo di milioni di persone che nell'Europa moderna, dopo la fine della seconda guerra mondiale, non si era mai verificato. Su questo punto si misurerà la capacità di mediazione della diplomazia. Credits: Agenzia Fotogramma. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
A cura di Daniele Biacchessi La guerra continua. Lo spostamento delle truppe di Mosca appare più un riposizionamento della strategia militare che un vero ritiro dalle zone intorno a Kiev. Le bombe cadono ovunque e senza risparmiare civili, monumenti, edifici: gli ordigni si scagliano contro la sede della Croce Rossa, contro il palazzo della missione Ue. Mariupol è un cumulo di macerie e non ci sono neanche più strutture da bombardare. Il ministero della Difesa di Kiev ritiene ingannevole l'annuncio del ritiro dei russi, intravedendo semmai una sorta di rotazione delle truppe già dirette sulla capitale. La stessa tesi giunge anche dal Pentagono, tra l'altro a fronte dell'arrivo di forze fresche per l'esercito russo: 2mila unità dalla Georgia. I bombardamenti proseguono nel nord-ovest di Kiev con esplosioni a circa 20 chilometri dalla capitale, mentre i russi bloccano cento navi nel Mar Nero e fermano l'export di grano. Nella sostanza non c'è nessun ritiro dei russi su vasta scala nelle aree di Kiev e Chernihiv ma solo movimenti limitati. Le speranze arrivate dal vertice turco sono naufragate in poche ore. Non c'è al momento la volontà politica di fermare la guerra. Eppure tutto sembrava mettersi al meglio dopo gli annunci successivi al vertice di Ankara. L'Ucraina neutrale, in vista della sua entrata nell'Unione Europea. La Russia arroccata in Crimea e nel Donbass, ma manca l'unica cosa importante: il cessate il fuoco, la fine delle ostilità che stanno provocando morte e distruzione, e un esodo di milioni di persone che nell'Europa moderna, dopo la fine della seconda guerra mondiale, non si era mai verificato. Su questo punto si misurerà la capacità di mediazione della diplomazia. Credits: Agenzia Fotogramma. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
Katia, volontaria della croce rossa comitato di Modena, ci è venuta a parlare de "I Ciclamini", una casa di accoglienza per donne e madri che vengono aiutare a ricostruire la loro vita. "L'Ospite che Sa" è in onda su Radio SA dal lunedi al venerdi alle 15:00 e in replica alle 21:00.
Andrea Dall'Asta"La luce colore del desiderio"Percorsi tra arte e architettura, cinema e teologia dall'Impressionismo a oggiAncora Librihttps://www.ancoralibri.it/Dopo avere compiuto nel saggio La luce, splendore del Vero (2018) un viaggio dall'età paleocristiana al Barocco, l'autore prosegue in questo volume l'indagine sulla luce dall'Impressionismo ai nostri giorni. In un'interdisciplinarità tra arte e architettura, fotografia e cinema, filosofia e teologia, con un'attenzione particolare ad artisti come Cézanne, Rothko, Matisse, Fontana, Turrell, viene delineata un'inedita e originale «storia della luce» che conduce dalla luce fisica dell'Impressionismo alle più attuali sperimentazioni tecnologiche. Nel Novecento, la luce divina della tradizione non illumina più la vita umana, ma si fa materia stessa dell'opera. Così, gli Ambienti spaziali di Lucio Fontana aprono a una serie di straordinarie ricerche su come l'uomo percepisce se stesso, in un cammino di appercezione. Di fatto, in un'epoca che ha conosciuto il bagliore tragico e inquietante sprigionato dalle bombe di Hiroshima e Nagasaki, la luce continua a incarnare il desiderio dell'uomo di lasciarsi interrogare dal segreto del mondo, affinché la realtà sia illuminata e riconosciuta nella sua verità e nella sua bellezza.Andrea Dall'Asta, dopo avere terminato gli studi di architettura a Firenze nel 1985, entra nella Compagnia di Gesù nel 1988. Dal 2002 dirige la Galleria San Fedele di Milano e dal 2008 al 2020 ha diretto la Raccolta Lercaro di Bologna. Ha fondato a Milano nel 2014 il Museo San Fedele. Itinerari di arte e fede. La sua attenzione è rivolta al rapporto tra arte, liturgia e architettura. Ha partecipato ad alcuni importanti progetti come l'adeguamento liturgico della cattedrale di Reggio Emilia (2011), la realizzazione dell'Evangeliario Ambrosiano (2011), del Padiglione Vaticano per la Biennale di Venezia (2013) e della sezione Disegnare il sacro alla Biennale di Architettura di Venezia (2014). Insegna alla Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale a Napoli.Scrive su alcuni quotidiani e riviste come Avvenire e La Civiltà Cattolica. Ha pubblicato: La mano dell'angelo. La Vergine delle Rocce di Leonardo. Il segreto svelato, Àncora, Milano 2019; Il viaggio della vita. La chiesa di San Fedele in Milano tra arte, architettura e teologia: paradigma di un percorso simbolico, Àncora, Milano 2019; Dio chiama con arte. Itinerari vocazionali, Àncora, Milano 2018; La luce, splendore del Vero. Percorsi tra arte, architettura e teologia dall'età paleocristiana al barocco, Àncora, Milano 2018; La Croce e il Volto. Percorsi tra arte, cinema e teologia, Àncora, Milano 2015; Dio storia dell'uomo. Dalla Parola all'immagine, Messaggero, Padova 2013.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Eravamo quasi alla vigilia di Natale, ed io che dovevo scrivere una novella d'occasione per un giornale straniero ancora non avevo trovato l'argomento. Allora pensai di andare a raccogliere qualche leggenda. (Vivevo ancora nell'Isola). Conoscevo un vecchietto che ne sapeva tante: era un mezzadro d'un nostro piccolo podere nella valle: d'estate e d'autunno veniva su, curvo sul suo bastone, con la bisaccia colma sulle spalle e sul petto, e la barba che gli andava dentro la bisaccia. [...]
Eravamo quasi alla vigilia di Natale, ed io che dovevo scrivere una novella d'occasione per un giornale straniero ancora non avevo trovato l'argomento. Allora pensai di andare a raccogliere qualche leggenda. (Vivevo ancora nell'Isola). Conoscevo un vecchietto che ne sapeva tante: era un mezzadro d'un nostro piccolo podere nella valle: d'estate e d'autunno veniva su, curvo sul suo bastone, con la bisaccia colma sulle spalle e sul petto, e la barba che gli andava dentro la bisaccia. [...]
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Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
Eravamo quasi alla vigilia di Natale, ed io che dovevo scrivere una novella d'occasione per un giornale straniero ancora non avevo trovato l'argomento. Allora pensai di andare a raccogliere qualche leggenda. (Vivevo ancora nell'Isola). Conoscevo un vecchietto che ne sapeva tante: era un mezzadro d'un nostro piccolo podere nella valle: d'estate e d'autunno veniva su, curvo sul suo bastone, con la bisaccia colma sulle spalle e sul petto, e la barba che gli andava dentro la bisaccia. [...]
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Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
Eravamo quasi alla vigilia di Natale, ed io che dovevo scrivere una novella d'occasione per un giornale straniero ancora non avevo trovato l'argomento. Allora pensai di andare a raccogliere qualche leggenda. (Vivevo ancora nell'Isola). Conoscevo un vecchietto che ne sapeva tante: era un mezzadro d'un nostro piccolo podere nella valle: d'estate e d'autunno veniva su, curvo sul suo bastone, con la bisaccia colma sulle spalle e sul petto, e la barba che gli andava dentro la bisaccia. [...]
Questa puntata è stata registrata il 6 Novembre presso la villa Bellavitis di Treppo Grande in Friuli. Roberto è stato ospite del Comune di Treppo Grande e di Mister JP per presenziare ad una serata contro la violenza sulle donne. Presente anche la celebre ballerina e modella Elena Travaini, ospite d'onore, che racconterà la sua esperienza con il cyber bullismo in un discorso emozionante e che scalda il cuore. Sul palco assieme a lei ci sarà Mister JP che presenterà il suo progetto di arte da indossare adeguato al tema della serata. Nel corso della puntata potrete inoltre ascoltare le voci del Sindaco Manuela Celotti, Corinna Mestroni del Centro risorsa donna di San Daniele, alcuni ragazzi del gruppo Flames che con la loro musica hanno regalato bei momenti a tutti i presenti e,Silvia Gozzi make up artist inclusiva. Sedetevi comodi in prima fila con noi e buon ascolto! Si ringrazia il Comune di Treppo Grande e Mister JP per avere ospitato il Motto Podcast alla serata. Un grande ringraziamento va anche alla Make up artist Silbia Gozzi e alla fotografa Genevieve Rinaldi per aver sempre sopportato Roberto e cullato il suo cane guida Atena. Uno speciale ringraziamento va ad Elena Travaini e Mister JP semplicemente per esserci e regalare momenti da sogno a tutti. Infine, si ringrazia per la concessione ad un pezzo dei Flames registrato durante l'evento.
una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Il Dott. Eugenio DiNinno, direttore sanitario del comitato di Modena, ci racconta "cos'ha fatto la Croce Rossa per la campagna vaccinale nella nostra città. "L'Ospite che Sa" è in onda su Radio SA dal lunedi al venerdi alle 15:00 e in replica alle 21:00.