Tempo dello Spirito è un programma evangelico di spiritualità comprendente tre elementi: una meditazione biblica, una riflessione legata all'attualità e il calendario delle attività di tipo culturale e di formazione proposti dalle chiese riformate al Sud delle Alpi. Responsabile redazionale del prog…
RSI - Radiotelevisione svizzera
- Qual è la chiave per comprendere il racconto biblico dell'Ascensione di Gesù al cielo? Non guardare verso quel cielo, verso cui Gesù è asceso, ma guardare verso la terra; soffermarsi sulla concretezza dell'annuncio, consapevoli che l'Ascensione non è l'abbandono dell'umanità da parte di Dio. Il Vangelo è infatti racchiuso nelle parole di Gesù: “Io sarò sempre con voi”. Il pastore Giuseppe La Torre propone una meditazione biblica a partire dal racconto biblico contenuto nel primo capitolo degli Atti degli Apostoli.- Le chiese evangeliche riformate possono dirsi al riparo da abusi – spirituali, sessuali, di potere? Certamente il fenomeno odioso degli abusi tocca e ha toccato anche queste chiese. E da tempo ormai si affronta il tema della prevenzione.In quest'ottica le Femmes protestantes, l'organizzazione delle donne protestanti in Svizzera, ha promosso il 16 maggio un incontro a Berna, una giornata di studio ricca di approfondimenti e contributi su come prevenire, intervenire e trattare efficacemente gli abusi. Dal Ticino ha preso parte all'incontro Giulia Stocker, vice presidente del Sinodo della Chiesa riformata ticinese.
- Elisabetta Tisi, parroca della Chiesa cattolica cristiana del Ticino, questa domenica conclude un ciclo di meditazioni bibliche incentrate sul tema della resurrezione, con un percorso che da Pasqua porta all'Ascensione. Commentando il versetto in cui Gesù dice “Non vi lascerò orfani; tornerò da voi”, la parroca Tisi spiega che l'Ascensione di Gesù indica non la lontananza, ma al contrario la prossimità fra Dio e il genere umano. Il mondo stesso è il luogo per eccellenza in cui possiamo incontrare Dio.“Fermiamo l'odio, aiutiamo i costruttori di pace” è un progetto promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e dalla rivista e Centro Studi Confronti. L'obiettivo è contrastare la crescente polarizzazione e dare voce a chi in Israele e Palestina, nonostante il dolore e la perdita, sceglie di costruire ponti anziché muri. Ne parliamo con Debora Spini (FCEI), Ahmed El Helou (Combatants for Peace) e Yonatan Zeigen (Parents Circle – Families Forum).- La sessione primaverile del Sinodo della Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT) ha celebrato i 50 anni dalla votazione con cui la CERT fu riconosciuta come ente di diritto pubblico. Fu un passaggio tutt'altro che formale, che sancì fra l'altro anche la possibilità di proporre l'insegnamento di religione evangelica nella scuola ticinese e la possibilità di offrire un servizio di cappellania nelle carceri. Al Sinodo cantonale sono intervenuti come ospiti la pastora Rita Famos, presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera e l'on. Norman Gobbi, consigliere di Stato e direttore del Dipartimento delle istituzioni.
- «Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri». Con queste parole Gesù lascia ai suoi discepoli l'eredità più importante. È come se dicesse, anche oggi, “siccome io vi ho amato, siccome avete sperimentato cosa significhi essere amati, allora potete amare a vostra volta”. È l'amore divino che ci dà la misura e la forza per amare concretamente le altre persone. Su questi temi si svolge la meditazione biblica proposta questa settimana da Elisabetta Tisi, parroca della Chiesa cattolica cristiana del Ticino.- Nell'ambito del suo 25.o anniversario, la Comunità di lavoro delle Chiese cristiane nel Canton Ticino (CLCCT) organizza la seconda edizione della Notte delle Chiese, che si terrà a Lugano venerdì 23 maggio. L'iniziativa si inserisce nella scia di eventi analoghi che si terranno la stessa sera con modalità diverse in tutta la Svizzera. La Notte delle Chiese, aperta a tutti, consiste in un percorso ecumenico a piedi alla scoperta di alcune chiese di Lugano e delle comunità che fanno parte della CLCCT. Nell'anno del 1700.o anniversario del primo Concilio ecumenico, quello di Nicea, ad ogni tappa verrà commentata una parte del Credo niceno-costantinopolitano. Parliamo di questo evento con il pastore riformato Daniele Campoli, presidente della CLCCT.
- In che modo mettersi all'ascolto di Dio, che è silenzioso ma non muto? Dubitando di lui: bisogna dubitare di conoscerlo, per dargli spazio e possibilità di manifestarsi. È quanto afferma Elisabetta Tisi, parroca della Chiesa cattolica cristiana del Ticino, che durante il mese di maggio propone un ciclo di quattro meditazioni su cosa significhi la resurrezione nella vita e nella fede. Pasqua – spiega – significa liberazione dall'Egitto, cioè da tutti quei luoghi stretti che ci tengono lontani dalla pienezza della vita. “Qualunque sia il luogo stretto nel tuo mondo, nella tua mente, nella tua vita, Dio ti dice: ti porto via di lì”, afferma Elisabetta Tisi.- In più di 60 paesi nel mondo l'omosessualità è considerata un reato; in alcuni di essi è punibile con la pena di morte. A Lugano si tiene il 21 maggio una Veglia ecumenica di preghiera, per il superamento dell'omobitransfobia, presso la basilica del Sacro Cuore. Promuove l'iniziativa il gruppo “La Porta aperta”, nato in seno all'Azione cattolica ticinese. Aderiscono anche la Chiesa evangelica riformata nel Ticino (Cert) e la Chiesa cattolica cristiana del Ticino. Ne parliamo con Emilio Motta, del gruppo promotore. - Il numero di maggio del mensile “Voce evangelica” – edito dalla Conferenza delle Chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera propone un Dossier dedicato al tema “Sessualità, dono di Dio”. Ne parliamo con la caporedattrice, Gaëlle Courtens.
- La resurrezione riguarda personalmente ciascuna persona: non è un dogma, ma una possibilità di vita e tutto il messaggio evangelico non riguarda il tema “come posso andare nel Regno dei cieli dopo la morte”, ma “come posso vivere il Regno dei cieli durante la mia vita”. Elisabetta Tisi, parroca della Chiesa cattolica cristiana del Ticino, propone un ciclo di quattro meditazioni su cosa significhi la resurrezione nella vita e nella fede.- La Chiesa evangelica riformata del Sottoceneri aderisce al progetto “Toilet Twinning”, dell'associazione Tearfund: questo ente di beneficenza cristiano raccoglie fondi per realizzare servizi igienici in paesi in cui la carenza di acqua potabile e igiene sono una delle cause principali di malattie per le popolazioni locali. Obiettivo del progetto è di garantire a tutti e tutte dei servizi igienici sicuri e dignitosi: un obiettivo che appare scontato nella parte più ricca del pianeta, ma che non lo è affatto in molti paesi poveri. - A Lugano, Cena interreligiosa promossa dal Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale. Durante la serata, che si terrà presso la Comunità aramaica di Pregassona, verranno anche eseguiti canti e melodie della tradizione aramaica e di quella islamica. - Il numero di maggio del mensile “Voce evangelica” (della Conferenza delle Chiese di lingua italiana in Svizzera) presenta un Dossier sul tema della sessualità. Ne parliamo con la caporedattrice Gaëlle Courtens.
- Il discepolo Tommaso è rimasto fermo al Venerdì della morte di Gesù: non è presente alla sua apparizione e afferma che crederà soltanto se potrà vedere e toccare il suo Maestro. Ma poi, l'apparizione del Risorto, cambia la sua prospettiva, apre la porta alla speranza. E Tommaso pronuncerà la più forte e incisiva confessione di fede: “Signore mio e mio Dio”. La meditazione biblica della prima domenica dopo Pasqua è tenuta dal pastore riformato di Lugano Daniele Campoli, che si sofferma sul racconto dell'apparizione ai discepoli, narrato nell'evangelo secondo Giovanni.- Quale eredità lascia papa Francesco nell'ambito del dialogo ecumenico? Come il suo pontificato ha segnato i rapporti fra la chiesa cattolico-romana e le altre confessioni cristiane? I 12 anni del suo pontificato hanno visto senz'altro dei momenti simbolicamente importanti: come il 31 ottobre del 2016, quando ha partecipato, a Lund, in Svezia, alla vigilia delle commemorazioni per i 500 anni della Riforma avviata da Marti Lutero: un'assoluta novità nella storia del cristianesimo. Degli aspetti ecumenici del papato di Francesco – che si è spento il 21 aprile – parliamo con il teologo protestante Fulvio Ferrario, docente di Teologia sistematica alla Facoltà valdese di Teologia di Roma ed esperto del movimento ecumenico mondiale.
- 56 conflitti attivi oggi nel mondo, di diversa intensità e estensione; 92 paesi coinvolti; 233.000 vittime causate nel solo 2024 da questi conflitti attivi; 100 milioni di persone costrette attualmente a migrare, sia internamente che all'estero, per sfuggire a guerre, conflitti, violenze. Nel giorno di Pasqua, in cui si celebra la resurrezione di Cristo, la rinascita e la trasformazione, non si possono ignorare i conflitti che, in tutto il mondo, continuano a causare morte e distruzione. Quali parole di speranza possono e devono pronunciare le chiese cristiane? - Trasformazione, cambiamento… metamorfosi! Sono le parole chiave che il pastore riformato di Lugano Daniele Campoli utilizza nella sua riflessione biblica. La fede, dice Campoli, è la più radicale metamorfosi che può avvenire nella vita di una persona. Il mutamento più risoluto. Il testo biblico di riferimento per questa meditazione si trova nell'evangelo secondo Matteo, al capitolo 17.
- Con il pastore riformato di Lugano, Daniele Campoli, ci avviciniamo alla Pasqua, con un commento al racconto biblico del dialogo fra Pilato e Gesù, come è narrato nell'evangelo secondo Giovanni. Appare come un “dialogo tra sordi”: Pilato è radicato e fermo nel suo potere fondato sulla forza e sulla violenza, mentre Gesù guarda al Regno, indica, con le sue parole, la prospettiva di Dio e non quella del potere terreno.- Una iniziativa semplice, ma carica di cura e attenzione all'altro e all'altra: la chiesa riformata di Muralto organizza il “Tavolo della gentilezza”, per promuovere lo scambio gratuito di abiti usati. Con questa azione si intende dare un segnale chiaro contro lo spreco e offrire un'attenzione gentile verso il prossimo. “Ogni gesto, anche il più semplice – spiega l'organizzatrice, Daniela Cassano -, quando alimenta uno spirito di attenzione all'altro, è un modo per dire che siamo una comunità radicata nello spirito di condivisione e di gentilezza che Cristo ci ha insegnato”.
- Prevale da tempo e forse ancora oggi l'immagine di un Dio giudice: una visione che non rende giustizia alla complessità del Dio delle Scritture ebraico-cristiane e che spesso allontana le persone dalla fede. Il pastore Daniele Campoli, della Chiesa evangelica riformata di Lugano, nella sua riflessione biblica rivaluta invece l'immagine di un Dio che cura e che salva, attraverso una relazione che guarisce corpo e spirito e riconcilia.- A 80 anni dall'uccisione da parte dei nazisti del pastore e teologo protestante tedesco Dietrich Bonhoeffer, ricordiamo la figura di questo martire della Resistenza, arrestato nel 1943 e giustiziato dal regime quando mancavano pochi giorni alla fine della guerra. Il teologo valdese italiano Fulvio Ferrario ha pubblicato una “guida alla lettura” degli scritti dal carcere di Bonhoeffer (con l'editrice Claudiana), in cui aiuta lettori e lettrici a situare gli scritti nel loro contesto, arricchendo così la già vasta bibliografia su questo teologo e testimone della fede che ha influito fortemente sulla riflessione teologica del Novecento. In lui attivismo cristiano, azione politica, riflessione teologica sono inestricabilmente legati.- Il numero di aprile del mensile “Voce evangelica”, della Conferenza delle Chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera, dedica il suo Dossier centrale al tema della ricchezza, con riferimenti biblici e all'attualità, approfondendo i concetti di responsabilità, prosperità, giustizia fiscale.
- Fin dal giardino dell'Eden, Dio chiede al genere umano di “dominare” il creato. Ma non si tratta di un dominio violento o predatorio nei confronti della natura. Al contrario, all'uomo e alla donna è chiesto di essere custodi del mondo, di quel creato che nel racconto biblico non ha visto ancora la sopraffazione e la violenza. La vocazione alla cura è dunque intrinseca all'essenza umana, così come Dio ha voluto, fin dai primi giorni della creazione. Di questo tema parla Giampiero Comolli, scrittore e giornalista, che nel corso di questo mese propone un ciclo di riflessioni a partire dal libro biblico della Genesi.- Inquietudine e coraggio della fede: è la vocazione che i cristiani e le cristiane dovrebbero ritrovare, per testimoniare dell'incontro con la persona di Gesù Cristo. Il libro “Timidi cristiani” (ed. Claudiana) di Sabina Baral costituisce un caldo invito a ritrovare il senso della fede e della testimonianza, in una società in cui i credenti appaiono esitanti, “timidi”, forse rassegnati a scomparire in un ambiente sempre più secolarizzato. Invece, spiega l'autrice, il cristianesimo dovrebbe ritrovare slancio, per una fede animata dal desiderio e capace di testimoniare al mondo il messaggio evangelico.
- Giampiero Comolli, scrittore e giornalista, propone in queste settimane delle riflessioni bibliche sui primi capitoli del libro della Genesi. Questa settimana, soffermandosi sulla creazione del genere umano, spiega che cosa significhi “li creò maschio e femmina” (Genesi 1, 27). L'essere umano – afferma Comolli – non è solo chiamato a un dialogo con Dio, ma anche al dialogo fra i due generi, maschile e femminile, su un piano di totale parità, senza prevaricazione e nell'ascolto reciproco.- La Zwinglihaus di Zurigo compie 100 anni. Nella Aemtlerstrasse, quartiere Wiedikon, sorgeva nel 1925 un grande edificio fuori dal comune e all'avanguardia per l'epoca: un ampio cortile e la chiesa senza campanile, un teatro e, in cima a una scalinata, la vera e propria chiesa. In un quartiere che nei primi decenni del Novecento si espandeva, anche a causa dei flussi migratori, la Zwinglihaus voleva essere punto di incontro per i lavoratori migranti e non solo. Oggi il contesto è cambiato, ma le parole “accoglienza e trasformazione” rimangono al centro delle sue attività. Ne parla il pastore Herbert Anders, della Chiesa valdese di lingua italiana, che presso la Zwinglikirche organizza per il 30 marzo uno speciale culto per il centenario.
- Giampiero Comolli, scrittore e giornalista, prosegue il suo ciclo di meditazioni bibliche dedicate ai primi capitoli della Genesi e in particolare alla creazione del genere umano. Che cosa significa “essere creati a immagine e somiglianza di Dio”? e che cosa implica questa condizione, in termini di responsabilità verso il mondo e verso tutti gli esseri viventi creati da Dio?- Teologo, pastore luterano, medico, filantropo, musicista: Albert Schweitzer (di cui quest'anno ricorrono i 150 anni dalla nascita), dedicò la sua vita al servizio degli ultimi e dei malati in Africa. Nato in Alsazia, ancora giovane compì una scelta radicale di vita, trasferendosi a Lambaréné, in Gabon, dove fondò un ospedale. Riteneva necessario avere rispetto davanti ad ogni forma di esistenza, un “timore sacro davanti alla vita” che era ispirato dalla sua fede cristiana. Fu insignito del Premio Nobel per la pace nel 1952. Morirà novantenne proprio in quella città africana, Lambaréné, dove aveva iniziato la sua opera. La Chiesa riformata di Lugano commemora Schweitzer con un culto speciale, il 16 marzo, in cui saranno eseguiti corali bachiani per accompagnare la meditazione, la preghiera e il ricordo di questo straordinario protagonista del Novecento.
Giampiero Comolli, scrittore e giornalista, propone un ciclo di quattro meditazioni su alcuni passi fondamentali del primo capitolo della Genesi: la creazione del genere umano - uomo e donna - è il gesto d'amore con cui Dio ci consegna la responsabilità e la cura per il mondo. Il genere umano non è una “specie celeste”, distaccata dal mondo, ma viene creata, come gli animali e ogni altro essere, per vivere in comunione e relazione con il creato.Scegliere ogni giorno la bellezza, nella gratitudine e nella capacità di stupirsi di fronte alla vita, è un modo per far fiorire la nostra esistenza: Maria Teresa Milano, traduttrice, ebraista e musicista, pubblica con la casa editrice Paoline il suo nuovo libro dedicato alla bellezza. Un testo ricco di spunti, che procede come un'opera musicale: overture, tre atti suddivisi in scene, finale; nel libro si intrecciano parole, musica, canzoni, immagini. Pensatori, artisti, musicisti entrano in dialogo fra loro e con alcune pagine fondamentali della Bibbia.
- La parola di Dio è come una lama che taglia – spiega nella meditazione biblica la pastora battista di Milano Cristina Arcidiacono -: ma non ferisce, invece rivela la verità su noi stessi e sul mondo. Il testo biblico commentato in questa puntata è tratto dall'epistola di Paolo agli Ebrei, in cui si legge che la parola di Dio “è più affilata di qualunque spada a doppio taglio”. Questa lama così affilata ha il potere di rivelare il peccato, ma anche di annunciare il perdono e la resurrezione.- Ufficialmente dal 1943, la prima domenica di marzo in tutta la Svizzera si svolge la Giornata del malato: una iniziativa che vuole attirare l'attenzione della società sulla malattia e sullo stato di sofferenza delle persone malate, aprendo occasioni di condivisione e dialogo anche con coloro che si prendono cura, a diversi livelli, di chi vive la malattia. Quest'anno il tema scelto è “Aiuto all'auto aiuto”. L'intento è incoraggiare le persone colpite da malattia, infortunio o disabilità a condividere le proprie esperienze e difficoltà. Parola chiave è “condivisione”. Ne parliamo con Ivana Petraglio, presidente dell'Associazione Giornata del Malato della Svizzera italiana (AGMSI).- Il numero di marzo del mensile “Voce evangelica” – della Conferenza delle chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera - presenta un dossier dal titolo “Mi hai fatto in modo meraviglioso!”, con riferimento al Salmo 139, che quest'anno è stato scelto come spunto dalle donne delle Isole Cook, che hanno organizzato la Giornata mondiale di preghiera.
- Con la pastora battista di Milano Cristina Arcidiacono ripercorriamo la vicenda di Giovanni battista, che riconosce il Cristo affermando: “Ecco l'Agnello di Dio”; e guardiamo anche ai versetti dell'evangelo secondo Giovanni in cui i primi discepoli scelgono di seguire Gesù: “seguire” è infatti la parola principale di questo racconto. “La vita di fede – spiega la pastora Arcidiacono – potrebbe essere descritta come un'unica, lunga passeggiata con Dio, come le sue deviazioni, fossati, colline, sentieri già battuti o da scoprire”. - Dopo un impegno quasi trentennale, il teologo Kurt Zaugg lascia l'Ufficio ecumenico Chiesa per l'ambiente (OeKU) per andare in pensione. Con lui facciamo un bilancio della sua lunga, militante esperienza in ambito di tutela dell'ambiente, focalizzando l'attenzione sul modo in cui le chiese cristiane in Svizzera affrontano i temi “Giustizia, pace, salvaguardia del creato”. Per il teologo riformato la responsabilità per il clima e la biodiversità sarà anche in futuro un compito importante di tutte le chiese.
- Capirsi, e ancor più ascoltarsi, è una vocazione, una chiamata: questo suggerisce la lettura del testo biblico della Torre di Babele, contenuto nel libro della Genesi, in cui la confusione delle lingue operata da Dio diviene la premessa di un ascolto più profondo. Il “nuovo” linguaggio non si limita a descrivere, ma crea una nuova realtà, diventa strumento di liberazione. Commenta questo racconto biblico la pastora battista di Milano Cristina Arcidiacono.- Viene presentata a Roma il 25 febbraio la “Traduzione letteraria ecumenica” del Nuovo Testamento, a cura della Società biblica in Italia (SBI). Un'opera che ha richiesto anni di lavoro e che si caratterizza per la collaborazione fra tutte le principali chiese cristiane presenti in Italia: cattolici, protestanti e ortodossi hanno lavorato insieme – con i loro specialisti e traduttori - per offrire uno strumento rigoroso e inclusivo, che va oltre gli steccati confessionali e che potrà costituire un testo condiviso in occasione di celebrazioni comuni fra le diverse chiese. Ne parliamo con il professor Luca Mazzinghi, della Pontificia Università Gregoriana, presidente della Società biblica in Italia.
- Filo rosso della puntata è il “giardino” della creazione: la pastora battista Cristina Arcidiacono commenta il racconto biblico della creazione contenuto in Genesi 2. Qui l'essere umano è in stretta relazione con Dio e con la terra, da cui è tratto e formato. Anche il mondo vegetale e anche gli animali sono tratti da Dio dal suolo. Ogni essere che popola la terra condivide le stesse origini e da qui nasce la vocazione a curare e custodire il creato, affidata al genere umano.- La seconda parte della trasmissione racconta del “Giardino delle religioni”. Si tratta di una iniziativa promossa dal Forum svizzero per il dialogo interreligioso e interculturale, attivo in Ticino dal 2008. Il prossimo 12 febbraio esponenti delle diverse religioni rappresentate nel Forum parleranno della presenza dell'immagine dell'albero nei testi, nelle preghiere, nelle tradizioni orali delle rispettive religioni. Un simbolo di comunione e spiritualità che può avvicinare le persone, indipendentemente dalla religione di appartenenza. Ne parliamo con due componenti del Forum: Kabil Nageswarakurukkal e Gianluca Poletti.
- “La libertà è una conquista preziosa”, spiega il pastore riformato Angelo Cassano nella sua meditazione biblica. Ma tale libertà è un dono prezioso che arriva da Dio attraverso Gesù Cristo, secondo il passo biblico dell'apostolo Paolo che aggiunge un invito: “Non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù”. Proteggere questo dono di Cristo – aggiunge il pastore – è la chiamata che ci è rivolta.- 500 anni fa nasceva il movimento anabattista, nell'ambito dei processi di riforma della Chiesa avviati nel 1517 in Germania ad opera di Martin Lutero. Gli anabattisti furono perseguitati tanto dai cattolici quanto dai riformatori protestanti (in particolare nella Zurigo del riformatore Ulrich Zwingli), a causa della loro pratica del battesimo degli adulti. La pena che veniva loro comminata consisteva, per tragica ironia, nell'annegamento. Il pastore riformato Paolo de Petris, specialista di questa materia storica, ci aiuta a comprendere gli snodi che portarono alla nascita di questo movimento, i cui eredi oggi sono principalmente i mennoniti (presenti negli Stati Uniti) e gli hutteriti. - Il mensile “Voce Evangelica”, della Conferenza delle Chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera, presenta, nel suo numero di febbraio, un dossier a partire dalla “Settimana mondiale dell'armonia interreligiosa”, occasione per parlare della Casa delle religioni di Berna, iniziativa di dialogo e convivenza, che ha appena celebrato i suoi primi 10 anni di vita.
- Quando Gesù risponde a una domanda con un'altra domanda, è segno che sta per accadere qualcosa di importante e che i testi vanno letti più a fondo. Accade così, subito prima della parabola detta del “Buon Samaritano”. “Che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?”, chiede un dottore della legge a Gesù; il quale rilancia con una nuova domanda e racconta poi la parabola - forse una delle più note - che rappresenta l'amore incondizionato di Dio. Su questa noto passo biblico riflette Angelo Cassano, pastore riformato a Locarno, ospite della puntata.- I personaggi biblici possono avere corpo, voce, sentimenti, paure, emozioni dirompenti: così accade nel libro del giornalista italiano Luca Miele, “Il figlio della promessa – Storia di Isacco” (ed. Claudiana). Ciascun personaggio di questa vicenda narrata nella Genesi prende la parola in prima persona, svelando sentimenti forti, relazioni difficili, scelte estreme e una qualità del rapporto con Dio mai banale.
- Che cosa ne sarebbe della fede cristiana senza l'amore? La meditazione biblica di Angelo Cassano, pastore riformato a Locarno, prende le mosse da un passo dell'apostolo Paolo, in cui si afferma che la fede sarebbe sterile, arida, se non accompagnata da amore e che quest'ultimo non avrà mai fine. Ma la parola amore è insidiosa. Che cosa significa concretamente? Non rischia di essere un generico sentimento? Per il pastore Cassano l'amore di Dio di cui parla l'apostolo non tramonta mai, perché è Dio stesso che entra nel flusso della storia umana per condividerne la sofferenza e offrire speranza.- “500+50” è lo slogan che racconta un doppio anniversario che verrà celebrato con varie iniziative nel corso del 2025. Cinquant'anni fa la Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT) veniva riconosciuta come ente di diritto pubblico. E 500 anni fa nascevano le prime chiese riformate, in Sassonia e a Zurigo. Parliamo di questi anniversari con il pastore Stefano D'Archino, presidente della Chiesa riformata ticinese.
- Possiamo parlare di un Dio che porta pace e libertà, se prima non contribuiamo attivamente a sradicare le ingiustizie sociali che creano ferite nel cuore dell'umanità? Questa domanda - “scomoda”, per le chiese cristiane - è posta da Angelo Cassano, pastore riformato a Locarno. Nella sua meditazione biblica fa presente che cristiani e cristiane non possono sottrarsi alla richiesta di giustizia, perché la pace promessa da Dio non è mai disgiunta dall'impegno civile a favore degli esclusi.- Una riscrittura in forma narrativa della storia biblica di Isacco, in cui tutti i protagonisti della vicenda (Abramo, Sara, Agar, ma anche altri personaggi minori) agiscono sulla scena raccontando gli eventi in prima persona: si tratta del recente libro “Il figlio della promessa – Storia di Isacco” (casa editrice Claudiana), a cura del giornalista italiano Luca Miele. I lettori Natascia Gamba e Paolo Sesana interpretano alcuni monologhi del libro.
Il racconto biblico dei sapienti giunti dall'Oriente alla nascita di Gesù allarga la visuale: c'è un messaggio universale del Natale. Ma proprio questa sfida, di un messaggio annunciato a tutti i popoli, oggi crea obiezioni, problemi. Il pastore battista Angelo Reginato nella sua meditazione biblica, approfondisce questo tema: come vivere la sfida dell'universale, in un tempo in cui trionfa il particolare, l'interesse del singolo contro quello della comunità?Ha compiuto 100 anni la Bibbia “Riveduta”, così è detta la versione della Bibbia in lingua italiana che nel 1924 fu pubblicata dalla Società biblica britannica e forestiera. Questo ente incaricò una commissione presieduta dal pastore e teologo Giovanni Luzzi di realizzare una revisione dell'antica Bibbia tradotta nel 1607 da Giovanni Diodati, alla luce delle nuove scoperte e dei testi ebraici e greci di cui gli studiosi erano entrati in possesso. Racconta questa vicenda Mario Cignoni, segretario generale della Società biblica in Italia.
Una vita sboccia, ma in tempi di guerra. Ecco la sfida del Natale: tenere insieme la speranza e il disincanto, la nascita del bambino e la strage degli innocenti che segue tale nascita. Il racconto biblico di cui si occupa il pastore Angelo Reginato ricorda quella strage di bambini compiuta da Erode, dopo che Giuseppe con Maria e il piccolo Gesù erano fuggiti in Egitto. Il pastore Reginato invita a ragionare sul nesso che unisce da un lato la nascita del Salvatore – la storia della salvezza - dall'altro la storia umana, costellata di peccato, conflitti, violenza.Vita, teologia, sguardo lucido sul mondo, si intrecciarono nell'esistenza del pastore luterano tedesco Dietrich Bonhoeffer, che si concluse tragicamente con l'impiccagione nel campo di concentramento nazista di Flossenbürg, il 9 aprile del 1945. Il pastore e teologo Bonhoeffer, oppositore del nazismo, lasciò fra i suoi scritti alcune poesie. “Delle potenze benigne” è un componimento che il teologo scrisse – indirizzandolo alla sua fidanzata, Maria von Vedemeyer – esattamente 80 anni fa, mentre si trovava a Berlino rinchiuso nel carcere della Gestapo.
Oltre la gioia pura e incondizionata che suscita il Natale, quali sono le obiezioni e i dubbi che nascono da questa stessa storia? Secondo il pastore Angelo Reginato – che presenta una meditazione biblica – la nascita di Gesù, allora come oggi, potrebbe essere considerata un fatto “fuori luogo”, in un mondo in cui non c'è più spazio per l'inedito di Dio.Uomini, donne e bambini, in fuga da guerre, povertà, crisi umanitarie e cambiamenti climatici, continuano a morire nel Mediterraneo, mentre tentano di raggiungere le coste europee. Alcuni anni fa lo scrittore italiano Erri De Luca compose quella che lui stesso ha definito una preghiera laica: “Mare Nostro”, dedicata a coloro che hanno perso la loro vita in mare.
In vista del Natale, bisogna ripensare il senso dell'attesa: il pastore Angelo Reginato propone una riflessione sul tempo di Avvento, dando spazio alle obiezioni che la storia della nascita di Gesù suscitava in passato e può far nascere ancora oggi. Perché e come, attendere qualcosa, in un tempo come il nostro, in cui il futuro genera più apprensione che speranza?-Nick Cave, cantautore di grande fama, una carriera lunga decenni, ha cantato l'amore, la morte, la perdita, il paradiso e l'inferno… che cosa racconta il suo ultimo album, lanciato la scorsa estate, dal titolo “Wild God”? Chi è questo “Dio selvaggio” di cui parla in musica il cantante australiano? L'intervista è con Massimo Granieri, sacerdote cattolico e critico musicale per l'Osservatore Romano e Radio Vaticana.
Mentre si avvicina il Natale, nella terza domenica di Avvento, il pastore Stefano D'Archino, presidente della Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT), propone una riflessione biblica sulla figura di Giovanni Battista: il profeta, precursore di Cristo, che finirà in prigione. Da quel luogo di sofferenza, Giovanni fa giungere un messaggio a Gesù, che è una domanda: “Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?”. Gesù non risponde parlando di sé, ma indicando i fatti concreti che accadono per sua mano. Esodo – La grammatica della libertà: in questo libro, edito dalla “Claudiana” di Torino, la pastora e teologa evangelica battista Lidia Maggi ripercorre la storia biblica della liberazione del popolo d'Israele dalla schiavitù in Egitto. “Un racconto che mette sottosopra il mondo – spiega la pastora Maggi: spezza le catene e apre un futuro differente”.
Uscire dalle tenebre, sperare nel futuro: questo annuncio di Natale non ha una dimensione solo personale e intima, ma si rivolge all'umanità intera. Con questo messaggio, il pastore Stefano D'Archino, presidente della Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT), commenta un passo del profeta Isaia, nella seconda domenica di Avvento. In Gesù, spiega D'Archino, si supera l'idea dei tanti popoli l'uno contro l'altro, per abbracciare la realtà di un unico popolo, l'umanità intera, che cammina nelle tenebre, ma in Dio guarda al futuro con speranza.Simona Rauch, pastora riformata in Bregaglia, racconta l'esperienza di “Cine-Magia”: una rassegna di film, giunta alla quarta edizione, che quest'anno avrà come argomento “la speranza”. “La magia del cinema – spiega la pastora Rauch – riesce ad evocare vite, storie e mondi diversi; ed è questa la sfida della rassegna. Il tema della speranza sarà articolato attraverso la visione di film che ne parlano con linguaggi e modi anche molto diversi fra loro”.
-In questa prima domenica di Avvento, guardando al Natale, il pastore Stefano D'Archino, presidente della Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT), propone una riflessione biblica sul significato dell'ingresso di Gesù Cristo nella storia umana: l'incarnazione è il luogo in cui Dio si fa vicino al genere umano, per dare speranza, rialzare chi cade, permettere sempre un nuovo inizio.-È in pieno svolgimento la Campagna “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”, a cui partecipano attivamente anche le donne protestanti in Svizzera. In Ticino in particolare le donne riformate collaborano alla stesura del “Quaderno” della Federazione donne evangeliche in Italia (FDEI), con cui lavorano in stretto collegamento. Quest'anno il tema scelto dalle donne evangeliche italiane è “Il corpo è linguaggio”, per riflettere sull'intreccio profondo tra corpi e linguaggi, in particolare sul corpo femminile, troppo spesso al centro di stereotipi, pregiudizi e violenze che affondano le radici in mentalità patriarcali. Ne parliamo con Mirella Manocchio, presidente della FDEI.-Il numero di dicembre del mensile Voce Evangelica, edito dalla Conferenza delle chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera, dedica il suo Dossier al tema dell'intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie, che stanno cambiando il mondo in ogni suo ambito: anche quello spirituale e religioso.
Cristian Scapozza è Professore di geomorfologia applicata alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Dopo gli studi in geografia e il dottorato all'Università di Losanna, ha approfondito le sue ricerche concentrandosi in particolare modo sull'evoluzione del paesaggio naturale delle Alpi durante e dopo le grandi glaciazioni. Da sempre curioso e attento ai mutamenti che ci circondano, ha approfondito i suoi interessi nell'ambito della cartografia geologica del Quaternario, nel monitoraggio degli ambienti periglaciali alpini, nella geoarcheologia e nella valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale.E' responsabile del Centro competenze cambiamento climatico e territorio della SUPSI.Dal 2018 al 2022 è stato curatore del Museo storico etnografico Valle di Blenio.È vicepresidente della Società Svizzera di Geomorfologia di cui è stato presidente tra il 2020 e il 2022 e membro del Comitato scientifico della rete svizzera di monitoraggio del permafrost PERMOS.È inoltre autore di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative, in gran parte dedicate al territorio della Svizzera italiana tra le quali “Greina: antologia dell'altipiano delle meraviglie” (Salvioni, 2019) e “Appunti climatici e glaciologici sulle descrizioni della Valle di Blenio tra Settecento e Ottocento” (Casagrande, 2014).
La meditazione biblica è tenuta dalla pastora Sophie Langeneck, che esercita il suo ministero presso la Chiesa metodista di Milano. Oggi si concentra su un testo contenuto nella Lettera ai Romani, al capitolo 14. “Ogni ginocchio si piegherà davanti alla giustizia di Dio”: perché allora continuare a giudicarci gli uni gli altri? – afferma Langeneck -. Sospendiamo invece il giudizio sul nostro prossimo, riconoscendo che non c'è parola umana, azione umana – anche la migliore! -, che non sia sottoposta al giudizio di Dio”. Rinnovamento è la parola che risuona in questo periodo in diversi incontri e attività della Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT) di cui fanno parte le tre comunità dell'area del Sottoceneri, di Bellinzona e Locarno. Un mese fa, a Bellinzona, una giornata dedicata alla “Chiesa in cammino”, ha richiamato l'importanza di rivisitare i fondamenti della fede riformata, allo stesso tempo aprendosi alle sfide più recenti: aprire le porte delle chiese, curare la visibilità esterna ma anche rafforzare la crescita spirituale dei membri di chiesa, ad esempio con iniziative di rinnovamento del culto. Un dialogo con il presidente del Sinodo, Ulrico Feitknecht, all'indomani della recente sessione autunnale dell'assise riformata.
”Dio è dalla nostra parte”, sembra voler dire il Salmo 124 della Bibbia. Ma che cosa significa questo testo e come interpretarlo? Dio sta dalla parte di un gruppo specifico, di una comunità di fede o di una specifica categoria di persone? La pastora valdese Sophie Langeneck, che esercita il suo ministero nella Chiesa metodista di Milano, commenta questo Salmo affermando che Dio è dalla nostra parte perché restituisce vita dove tutto parla di morte, perché porta salvezza dove c'è disperazione. Dio, insomma, non si è ritirato dalla sua creazione, ma ha scelto, anche nei momenti storici più turbolenti, di continuare a stare in relazione con le sue creature più amate. Anne Zell è stata recentemente eletta quale nuova pastora della Chiesa evangelica riformata nel Sottoceneri (CERS). Consacrata pastora nella Chiesa evangelica regionale tedesca del Baden, la pastora Zell da più di 30 anni esercita il suo ministero in Italia per la Chiesa evangelica valdese. In Ticino si occuperà principalmente – ma non solo - del Mendrisiotto, mantenendo però la cura a metà tempo della Chiesa valdese di Como. Intende lavorare per una comunità di credenti accogliente e variopinta, che non si fa fermare di fronte alle frontiere.
-In questa domenica della Riforma protestante, la pastora valdese Sophie Langeneck, che esercita il suo ministero nella Chiesa metodista di Milano, commenta un passo biblico della Lettera ai Romani che fu un caposaldo della teologia di Martin Lutero, che avviò la sua opera di riforma della chiesa più di 500 anni fa. Non è la fede a renderci giusti, ma è Dio stesso a giustificarci donandoci la fede: questa consapevolezza fu per il riformatore tedesco il punto di partenza più importante, che gli consentì di rileggere tutta la Scrittura con uno sguardo rinnovato.-Il centro di socializzazione “Genitori-bambini”, presso la Chiesa riformata di Lugano, è aperto a chiunque voglia trascorrere qualche ora ogni settimana condividendo esperienze e giochi con i più piccoli. La nuova coordinatrice, Susanna Zuber, racconta che a disposizione dei genitori c'è anche un servizio di consulenza professionale.
- La pastora valdese Sophie Langeneck, che esercita il suo ministero nella Chiesa metodista di Milano, propone un ciclo di meditazioni intorno alla Festa della Riforma protestante, incentrato sul tema della giustizia di Dio. I passi biblici scelti dalla pastora, tratti dalla lettera ai Romani, furono al centro della conversione di Martin Lutero, che avviò il processo di riforma della chiesa dopo una profonda e sofferta rilettura del testo biblico.- Tutti gli anni la Solidarietà Protestante Svizzera (SPS) organizza la “Colletta della Riforma”, per sostenere progetti di Chiese riformate svizzere in difficoltà. Si tratta di un'istituzione con alle spalle una lunga tradizione di sostegno delle realtà “In diaspora”. A partire dal 1842 nacquero diverse “Hilfsvereine”, cioè associazioni riformate di mutuo soccorso, in vari centri, come Basilea-città, Sciaffusa, Zurigo, Berna. Andreas Hess, membro del Comitato di direzione della SPS, racconta questa storia di solidarietà protestante, nata per sostenere quelle realtà di minoranza che spesso non godevano di alcun riconoscimento ufficiale da parte del cantone in cui si trovavano.
-“Caino, dov'è tuo fratello?”. Nel quarto capitolo del libro biblico della Genesi, Dio giudica il primo omicida, Caino, richiamandolo alla responsabilità verso Abele. Eppure il racconto non termina con la condanna a morte del colpevole, bensì con una possibilità di apertura, forse di pentimento, sotto la protezione di Dio. Su questo tema si tiene la meditazione del pastore Paolo de Petris, che nel corso delle ultime settimane ha proposto approfondimenti biblici sui primi quattro capitoli della Genesi.-Una chiesa che discute e che guarda al futuro: le comunità evangeliche riformate ticinesi si sono date appuntamento per una giornata di riflessione sul presente e sulle sfide future delle chiese, promossa dalla Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT). Gli aspetti critici – come il calo della partecipazione ai culti o la difficoltà ad aggregare le persone giovani – sono stati “messi sul tavolo”, insieme ai progetti nuovi, per un processo continuo di riforma: delle strutture ecclesiastiche, ma anche della vocazione e predicazione.
-La domanda insidiosa del serpente, nel giardino dell'Eden, spinge Adamo ed Eva a credere che, mangiando il frutto proibito, saranno come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male. Da questo racconto biblico, tratto dal libro della Genesi, prende avvio la meditazione condotta dal pastore Paolo de Petris. In queste settimane il pastore de Petris tiene un ciclo di riflessioni sui testi biblici che narrano della creazione del mondo e degli esseri umani.-La prevenzione e la formazione sono le strade da percorrere per prevenire abusi e maltrattamenti sui minori. Per la Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT) bisogna muoversi per tempo, ma anche fare da “sentinelle” nella società. La chiesa organizza un corso sul tema della prevenzione, indirizzato alle persone che insegnano religione evangelica nelle scuole elementari. A realizzare questo incontro, l'ASPI, Fondazione della Svizzera italiana che si occupa di aiuto, sostegno e protezione dell'infanzia. Ce ne parla il presidente della CERT, il pastore Stefano D'Archino e la psicologa Raffaella Brenni Tonella dell'ASPI.
Riconoscere l'altra persona nella sua diversità: è questo il senso della creazione divina del genere umano. Il pastore Paolo de Petris in queste settimane tiene alcuni interventi biblici a partire dai primi quattro capitoli del libro della Genesi. Oggi si sofferma sulla creazione di Eva da parte di Dio. Non sottoposta, ma pari, nella sua singolarità e diversità, nella sua relazione vitale con Adamo.“Non sta a te completare l'opera, ma non puoi esimerti dal provarci”: così la tradizione ebraica esige che, nell'imperfezione che è propria del mondo, ciascuno si rimbocchi le maniche per rendere la realtà migliore, giorno per giorno, pur nella consapevolezza che nessuno potrà portare a compimento il lavoro. Elena Loewenthal, scrittrice e traduttrice, in occasione della recente edizione di “Torino Spiritualità” ha proposto un intervento sul tema “Riparare il mondo”, richiamando alcuni concetti della tradizione ebraica. La creazione di Dio non è perfetta – e l'ebraismo non teme tale imperfezione -, ma la vocazione di ciascuna persona è di fare la propria parte per “aggiustare” qualcosa nel mondo.
‘-I primi capitoli del libro biblico della Genesi sono al centro delle quattro meditazioni proposte dal pastore Paolo de Petris, a partire da questa puntata. Si parte dal tema della creazione: il racconto biblico non vuole tanto spiegare “come” sia nato l'universo, ma “perché” esso sia venuto alla luce, come gesto gratuito e amorevole di Dio. -La spiritualità riformata è troppo cerebrale? “L'intellettualismo teologico”, tipico di certi ambienti protestanti, frena l'esercizio di una spiritualità piena? Una cosa è certa: la spiritualità è una dimensione imprescindibile dell'essere umano, e in quanto tale non può essere né soppressa, né elusa. Ne è convinto Gilles Bourquin, pastore della minoranza francofona della Chiesa cantonale di Berna-Giura-Soletta. Il teologo punta il dito contro un atteggiamento abbastanza diffuso nel mondo protestante storico, e cioè quello di trascurare gli aspetti più propriamente spirituali della fede. -In distribuzione in questi giorni il numero di ottobre del mensile “Voce Evangelica”, della Conferenza delle chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera. Il numero presenta un Dossier sul tema della solidarietà: in questo ambito le comunità di fede, con le loro organizzazioni di aiuto e soccorso, con i loro progetti in tutto il mondo, sono attrici molto importanti. Uno sguardo alla situazione svizzera e in particolare a ciò che succede in casa protestante.
Un invito alla fiducia: malgrado le reali e grandi preoccupazioni per la salvaguardia del creato, possiamo lasciarci liberare e consolare dalla creazione stessa. Una pagina biblica (Luca 12, 22-31) incoraggia a non essere in ansia per il futuro, guardando invece alla gioia e alla libertà del mondo naturale. La pastora Anne Zell, della Chiesa valdese di Como, conclude oggi un ciclo di riflessioni bibliche per il “Tempo del creato”, periodo liturgico che le chiese cristiane dedicano alla riflessione e all'azione per la difesa della “casa comune”. Diaconia, l'azione delle chiese a favore degli ultimi. Della sua radice evangelica si è parlato a Muralto, in occasione di una Conferenza annuale promossa dalla Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT) e tenuta dal pastore Angelo Cassano.
-Anne Zell, pastora della Chiesa valdese di Como, propone una riflessione biblica nel quadro del “Tempo del Creato”: le chiese cristiane, dal 1. settembre al 4 ottobre, dedicato un periodo speciale alla riflessione e all'azione a favore dell'ambiente. Se il creato soffre con noi e a causa nostra – spiega la pastora nella sua meditazione -, la speranza delle cose nuove volute da Dio non viene meno.-10 anni fa nasceva il progetto “Mediterranean Hope”, a cura della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), per il sostegno delle persone migranti. Fulcro di questa iniziativa sono i “corridoi umanitari”, vie sicure e legali per l'accesso in Italia di profughi vulnerabili. In questi anni sono giunti in questo modo migliaia fra siriani, iracheni, palestinesi, afghani, subsahariani. Un'intervista a Francesco Piobbichi, operatore di “Mediterranean Hope”, consente di fare un bilancio del progetto e guardare alle sue prospettive future.
-La pastora valdese Anne Zell, che svolge il suo ministero presso la Chiesa evangelica valdese di Como, propone questa settimana una meditazione biblica dedicata al rapporto dell'essere umano con la creazione. Nel racconto della Genesi – spiega la pastora Zell – l'essere umano viene messo nel giardino di Eden per lavorare e custodire il creato, con responsabilità e gratitudine verso Dio.-È in pieno svolgimento il “Tempo del Creato”, periodo liturgico che va dal 1. settembre al 4 ottobre, dedicato alla riflessione e all'azione a favore dell'ambiente. Con la pastora Dorothee Mack, della Chiesa evangelica del Baden (Germania), parliamo dell'impegno delle chiese, che possono essere promotrici di cambiamento anche per quanto concerne le sfide ambientali. Andando alle radici bibliche della responsabilità verso il creato, la pastora Mack ritiene necessaria un'azione attiva e positiva verso l'ambiente.
-Prende avvio con questa puntata un ciclo di quattro meditazioni curate dalla pastora valdese Anne Zell, che svolge il suo ministero presso la Chiesa evangelica valdese di Como. Al centro della sua riflessione, la “vita in abbondanza” che Gesù promette al genere umano, con un riferimento anche alla cura e alla tutela del creato.-Il Vangelo tradotto in dialetto: è un'iniziativa di Alberto Ceppi, che ha fatto pubblicare un volume contenente le sue traduzioni dialettali di alcuni racconti evangelici. Originario di Ligornetto, Alberto Ceppi racconta perché ha voluto tradurre i passi della Bibbia che gli stanno a cuore, nel dialetto del suo paese.-Il mensile “Voce Evangelica” (della Conferenza delle chiese evangeliche di lingua italiana in Svizzera), nel suo numero di settembre presenta un dossier dedicato al tema “Spiritualità protestanti”. Ne parliamo con la caporedattrice Gaëlle Courtens.
- “Fraintendimenti – Quando la Bibbia ti fa inciampare”, con Ernesto Borghi.In questa ultima puntata di “Tempo dello Spirito” in versione estiva, il professor Ernesto Borghi affronta il tema che sta al cuore della fede cristiana: l'annuncio della resurrezione di Cristo. Testimoniare la resurrezione è forse il compito più difficile per ciascuna persona credente.- Musica. “Seven Psalms” è il titolo di un'opera di Paul Simon, il cantautore e musicista statunitense celebre in tutto il mondo fin da quando era parte dello storico duo Simon & Garfunkel. In questa opera, l'artista si confronta con i grandi temi della vita e della morte, in un disco coinvolgente che propone una spiritualità anche molto terrena.- “Leggere i Salmi: la lode, la supplica, la protesta”, a cura di Daniele Garrone.Il professor Daniele Garrone, docente di Antico Testamento alla Facoltà valdese di Teologia di Roma, presenta l'ultimo Salmo, il 150. Nel Salmo che conclude il Salterio, colpisce l'estensione universale, cosmica della lode. Ogni essere che ha in sé l'alito di vita donato da Dio, è chiamato a lodarlo.