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Sfruttiamo la presenza di Paolo per rispondere a vostre domande, parlare del Clasico e concludere con un veloce recap sui gironi di Eurocup.
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Maurizio Crozza in uno dei suoi monologhi durante una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://it.dplay.com/passa-a-plus/?utm_source=podcast&utm_medium=crozza Support the show: https://it.dplay.com/nove/fratelli-di-crozza/ See omnystudio.com/listener for privacy information.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6128LE FRASI CHOC DEGLI ISLAMICI ITALIANI SULLA CONVERSIONE DI SILVIA: ''MA QUALI TERRORISTI? L'HANNO SOLO RIEDUCATA'' di Elena Barlozzari e Alessandra BenignettiCi sono tanti aspetti della storia di Silvia Romano ancora da chiarire, ma uno di quelli che sembra aver suscitato maggior interesse nell'opinione pubblica è il segreto della sua conversione.La scelta di abbracciare la stessa religione dei suoi carcerieri, di quelli che hanno fatto irruzione nella sua vita strappandola alla libertà e agli affetti per 18 mesi, è una cosa che sfugge all'umana comprensione. Non esistono spiegazioni razionali che ci mettano al sicuro da ciò che non riusciamo a decifrare. E così ognuno ricorre alla sua suggestione.Chi prega Allah se ne compiace e lo prende come un segno della sua grandezza. È il caso dei tanti utenti che in queste ore stanno commentando la notizia sui social arabi tirando in ballo la divina provvidenza: "Grazie ad Allah che le ha indicato la retta via dell'Islam". Qualcun altro, come riferisce Askanews, esulta per "l'impresa dei giovani mujaheddin". "Le strade del Signore sono infinite", ci dice un giovane studioso del Corano che incrociamo davanti alla moschea di via della Marranella, nel quartiere romano di Tor Pignattara, dove la concentrazione di musulmani è altissima. Impossibile, secondo il ragazzo, che la sua conversione sia stata forzata. "È stata una sua decisione, nell'Islam la conversione forzata - spiega - non esiste". E poi, aggiunge: "Se fosse stata costretta, perché quando è tornata in Italia non si è tolta il velo?".ALLAH GLI HA TOCCATO IL CUOREÈ la stessa versione che ci dà Omar, un medico libico sulla trentina che frequenta la moschea di via Capua. "La prova è stata il suo rientro in Italia, era velata e sorridente, credo che Allah le abbia toccato il cuore", spiega. "Secondo me - aggiunge - ha trovato qualcosa che forse le mancava". Il giovane non crede alla versione del rapimento né che il governo italiano abbia pagato un riscatto ai terroristi. "Non sono convinto, per ora le informazioni sono poche e non ci sono certezze, per come la vedo io la ragazza non sembrava particolarmente provata". In ogni caso, ci tiene a precisare, "se si fosse trattato davvero di un sequestro è chiaro che lo condannerei". Ma non tutti qui la pensano così.Nella kasbah romana c'è anche chi legittima i jihadisti somali di al Shabaab e si surriscalda quando ci sente chiamarli "terroristi". "Quali terroristi? Quella è gente che prega, i terroristi siete voi che lanciate le bombe sui bambini assieme agli americani", ci risponde piccato un musulmano sulla settantina. "Lei è andata lì per seminare discordia e invece ha ricevuto un'educazione e si è arricchita spiritualmente, adesso è libera e felice", continua. Capito come? Secondo il nostro interlocutore ci sarebbe pure da ringraziarli questi tagliagole per aver "educato" Silvia all'Islam facendola uscire dal "buio". "Non è stata una conversione - insiste - ma un ritorno alle origini, il battesimo e la cresima quelli sì che sono atti terroristici perché tutti noi nasciamo musulmani". Nel momento in cui Silvia ha sposato la fede coranica, ci assicura, "è diventata come una sorella, ed i mujaheddin morirebbero per lei". L'anziano non ha dubbi: "È stata trattata da signora, noi le donne le rispettiamo".QUESTA RAGAZZA HA SENTITO UNA MANCANZA DI SPIRITUALITÀAffermazioni forti da cui Siddique Nure Alam, presidente dell'associazione Dhuumcatu e punto di riferimento della comunità islamica di Tor Pignattara che lo conosce come Batchu, prende le distanze. "La questione della conversione di Silvia è stata esasperata, si sono create delle tifoserie da stadio, io - spiega - sono contento che sia stata liberata, il resto sono affari suoi". "Non credo - aggiunge - che l'abbiano trattata male, sennò non si spiegherebbe il suo atteggiamento disteso". Il fatto che la cooperante si sia uniformata ai costumi religiosi dei suoi carcerieri, per Batchu, potrebbe essere dovuto anche al vuoto di valori della società occidentale. "Secondo me - conclude - questa ragazza ha sentito una mancanza di spiritualità, ci sono tanti cattolici che si definiscono tali ma non praticano, credo che venendo in contatto con una religione più forte abbia finito per esserne ispirata".
Le principali bufale sulla Troika in Grecia
L'hanno presa un po' sottogamba.Questo è l'episodio 16 di Strani GiorniInviate i vostri audio e i vostri commenti al numero 0041 77 814 11 90 (WhatsApp o Telegram)!
A San Pietroburgo. Il 25 marzo di un anno imprecisato, il barbiere Ivan Jakovlèvi, un tipico artigiano russo, ubriacone e trasandato, trova un naso umano in una pagnotta. Il barbiere riconosce subito quel naso appartenere ad un suo cliente. Se ne vuole disfare e lo getta nella acque del fiume Neva. Quel giorno stesso il maggiore Kovalèv si sveglia e non trova più il suo naso. Esce da casa e lo vede - lo stesso naso del barbiere - antropomorfizzato! L'avvicina, gli parla. Il naso gli gira le spalle e se ne va. Kovalèv raggiunge un giornale per pubblicare un annuncio. Non ci riesce e si reca dal commissario del quartiere. Non ne cava nulla anche qua. Rincasa e, mentre riflette, arriva un poliziotto che gli porge il suo naso. L'hanno ritrovato! Sì, ma è impossibile riattaccarlo. Intanto, la notizia del naso si è diffusa per l'intera città […]
10+1 giocatori europei che ce l'hanno fattaDoncic e BogdanovicChi aspira al contratto della vitaChi è diventato un grande giocatore
Torna l'appuntamento quotidiano di Calciomercato.com: un cappuccino con Mario Sconcerti. I temi dell'attualità calcistica approfonditi da uno dei punti di riferimento del giornalismo italiano e presenza fissa sulle pagine del nostro sito. La puntata di oggi è dedicata al mondo del calcio e allo stop imposto ai campionati per il Coronavirus. La soluzione al momento di stanca? Riaprire il mercato. Serve solo il telefono, senza incontri fisici e di persona. L'hanno capito tutti nell'ambiente e gli uomini mercato e gli agenti si stanno già muovendo per programmare il futuro.
«Mi hanno detto che stanno migliorando molto le cose. In Cina ci sono stati numeri eccezionali, ma l'hanno affrontata con tanta decisione e severità. Per esempio qui in Italia ho sentito dire che una persona contagiata era scappata dalla zona rossa per andare a sciare e poi si è fatta male e l'hanno curata. Laggiù invece chi è scappato dalle zone rosse l'hanno giustiziato». Così l'ex commissario tecnico della Nazionale italiana ai microfoni di 90esimo minuto. «Sono molto più severi nel far rispettare le leggi. Hanno dei medici e degli scienziati importanti e stanno pian piano trovando la maniera di uscirne. Mi hanno detto che stanno migliorando le cose, che stanno aumentando tantissimo i guariti e credo che riprenderanno il campionato a metà aprile,» ha aggiunto Lippi.
I numeri sono noti: un terzo delle donne nel corso della vita subisce violenza, l'80% da mani conosciute, i femminicidi restano un'emergenza nazionale. Ma ci sono donne che nonostante tutto ce la fanno. Donne che grazie al sostegno e all'appoggio ritrovano quella forza che avevano perso. "Parlare, raccontare è il primo passo del percorso che può portare all'uscita dalla violenza" raccontano Vera e Claudia (nomi di fantasia). Sono state sei mesi e due anni in case rifugio: come loro, ogni anno 500 donne si affidano alla Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano. Oltre il 90% riesce a uscire da maltrattamenti e soprusi "I rapporti con istituzioni, forze dell'ordine, servizi sociali sono spesso difficili: il consiglio è chiedere aiuto perché la violenza non deve rimanere una questione privata", ci raccontano.
In questa puntata Serena, Sonia ed Enrico hanno messo sotto torchio Alessandro Salvador, per parlare dei risvolti magici ed esoterici del nazismo. L'hanno fatto tutti, non potevamo non farlo anche noi.E per aggiungere un po' di carne al fuoco, Sonia ed Enrico hanno fatto due chiacchiere anche con Francesco Maria Galassi, che ci ha raccontato qualcosa sui misteri legati alla morte di Hitler.
Consueto appuntamento con Mario Sconcerti: oggi, nel Cappuccino, si parla di Sarri e della Juve dopo il ko contro la Lazio in Supercoppa.
"Il cuore non si vede" di Chiara Valerio è un libro di trasformazioni e metamorfosi. Una lezione dopo l'altra, il professor Andrea Dileva sente che la sua vita sta scivolando nel mondo delle creature mitiche di cui parla e scrive all'università: sirene e centauri, arpie e sfingi.Lui, che è diventato "metà corpo e metà niente", è ancora abbastanza presente da assegnare dei compiti per casa ai suoi studenti, e noi li condividiamo con voi, con la viva voce di Chiara Valerio. Avete carta e penna? Non si accettano giustificazioni!(La lettura è accompagnata da "Week end à Bodolamac" di Johann Mazé. Confezione sonora Daria Corrias)
ImprendiNerd - Podcast su programmazione, startup e lavoro da remoto
New York, è stata costruita dai sognatori, ha venduto il sogno americano ed è diventata quello che è grazie ai sognatori.
Seconda parte dell'approfondimento sulle dinamiche della musica con una intervista a Stefano Solventi. Ha collaborato con il Mucchio Selvaggio per 17 anni e scrive dal 2002 per Sentire Ascoltare. L'hanno scorso ha pubblicato "The Gloaming: i Radiohead e il Crepuscolo del Rock" (http://www.odoya.it/index.php?main_page=product_book_info&products_id=962&zenid=ismetaee4v9jlbd6i5gvmnd5i3&fbclid=IwAR3ufQRb0M52ymcJG7JZ20_2hKMVCRl0MpLW-yzYlDbe4NG9-K0BIi9NW7k) . Abbiamo parlato di rock, di musica, di cambiamenti e percezioni per la seconda parte del nostro approfondimento musicale.In più consigli musicali e approfondimenti.ScalettaCage The Elephant, Beck - Night RunningFinn Andrews - One By The VenomProtomartyr - You Always WinIsmael - Canzone della VedovaThe Divine Comedy - QueuejumperCharlie Cunningham - Permanent Way
In questa puntata, tratta dal Festival del Linguaggio 2017, torno a occuparmi di linguaggio non verbale: quando in un discorso in pubblico ci viene detto di compiere certi gesti al posto di altri, lo stiamo facendo davvero perché ci crediamo per davvero? Si tratta di una consapevolezza importante se vogliamo imparare a comunicare in modo efficace.**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfacciolo► Se vuoi scoprire i miei libri, li trovi qui:https://www.amazon.it/Patrick-Facciolo/e/B075HH6R4G/Se ti appassionano i temi del Public Speaking, puoi iscriverti alla mia newsletter settimanale: ► http://www.parlarealmicrofono.it/newsletterSe vuoi ricevere gratuitamente tutti i giorni una mia nota vocale sui temi della comunicazione, ti aspetto sul mio canale Telegram:► https://t.me/PublicSpeakingProfessionaleSe vuoi vedere i miei video, li trovi sul mio canale YouTube:► https://www.youtube.com/user/ParlarealmicrofonoSe vuoi ascoltare la mia web radio tematica in cui parlo di comunicazione assieme a tanti ospiti, puoi seguire Radio Linguaggio, in onda 24h/24:► http://www.parlarealmicrofono.it/radioSe vuoi portare un mio corso nella tua azienda, a Milano e in tutta Italia, qui trovi tutte le informazioni:► http://www.parlarealmicrofono.it/corso-public-speaking-milanoPer finire, ma non per ultimo, puoi richiedere gratuitamente l’iscrizione al gruppo Facebook “Public Speaking Professionale”, dove ci confrontiamo tutti i giorni sui temi del Public Speaking e della comunicazione:► https://www.facebook.com/groups/PublicSpeakingProfessionalePuoi anche contattarmi direttamente via email all’indirizzo patrick@parlarealmicrofono.it
In questa puntata, tratta dal Festival del Linguaggio 2017, torno a occuparmi di linguaggio non verbale: quando in un discorso in pubblico ci viene detto di compiere certi gesti al posto di altri, lo stiamo facendo davvero perché ci crediamo per davvero? Si tratta di una consapevolezza importante se vogliamo imparare a comunicare in modo efficace.**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfacciolo► Se vuoi scoprire i miei libri, li trovi qui:https://www.amazon.it/Patrick-Facciolo/e/B075HH6R4G/Se ti appassionano i temi del Public Speaking, puoi iscriverti alla mia newsletter settimanale: ► http://www.parlarealmicrofono.it/newsletterSe vuoi ricevere gratuitamente tutti i giorni una mia nota vocale sui temi della comunicazione, ti aspetto sul mio canale Telegram:► https://t.me/PublicSpeakingProfessionaleSe vuoi vedere i miei video, li trovi sul mio canale YouTube:► https://www.youtube.com/user/ParlarealmicrofonoSe vuoi ascoltare la mia web radio tematica in cui parlo di comunicazione assieme a tanti ospiti, puoi seguire Radio Linguaggio, in onda 24h/24:► http://www.parlarealmicrofono.it/radioSe vuoi portare un mio corso nella tua azienda, a Milano e in tutta Italia, qui trovi tutte le informazioni:► http://www.parlarealmicrofono.it/corso-public-speaking-milanoPer finire, ma non per ultimo, puoi richiedere gratuitamente l’iscrizione al gruppo Facebook “Public Speaking Professionale”, dove ci confrontiamo tutti i giorni sui temi del Public Speaking e della comunicazione:► https://www.facebook.com/groups/PublicSpeakingProfessionalePuoi anche contattarmi direttamente via email all’indirizzo patrick@parlarealmicrofono.it
Ancora canzoni italiane o straniere che hanno raccontato una città o una storia dedicata ad una città. Qualche nome? L'hanno fatto Samuele Bersani, i REM ma anche Francesco De Gregori e i 99 Posse, passando per Ray Charles e Bruce Springsteen. (seconda parte)
Puntata dedicata a canzoni italiane o straniere che hanno raccontato una città o una storia dedicata ad una città. Qualche nome? L'hanno fatto Samuele Bersani, i REM ma anche Francesco De Gregori e i 99 Posse, passando per Ray Charles e Bruce Springsteen. (prima parte)
Perché in Italia formatori, esperti di marketing, SEO, professori, ce l'hanno con Frank Merenda? Perché anche chi lo segue e ne diffonde le idee non lo riconosce? Ne parlano Michela Ferracuti ed Emiliano Lemma
LA CRISI NON RISPARMIA NESSUNO! Ma Free Playing continua a crescere in barba a tutto e a tutti, proprio come l'industria videoludica italiana! Comunque scusate ma in 'sta puntata s'è parlato un sacco di giochi e videogiochi, e che palle! Le note dell'episodio complete, con tutti i link ad argomenti, news ed extra credits: http://www.freeplaying.it/2016/11/28/free-playing-fp220-lhanno-deciso-loro/
come migliorare i diffusissimi negozi di kebab? Offrendo più scelta con attenzione alla qualità. L'hanno fatto otto ragazzi di Milano fondando Nun