POPULARITY
Storia di Socotra, un'isola incredibile posta a metà strada fra Africa, Penisola arabica ed Oceano indiano, un luogo unico e straordinarioIscriviti al canale Telegram per la mappa con tutti i luoghi di Milano legati all'universo di Medio Oriente e Dintorni, divertiti a scoprire: ristoranti, kebab, luoghi di culto, shisha club, negozi di tappeti, ristoranti e tanto altro; prossimamente verranno aggiunte anche altre città d'Italia, fatti trovare prontoMentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8109SE LA RUSSIA ENTRASSE NELLA UE E NELLA NATO SAREBBE BELLO, MA PURTROPPO E' IMPOSSIBILE di Franco Battaglia Tutti, Volodymyr Zelensky per primo, chiedono garanzie di sicurezza alla Russia. Ora, non è che io voglia sposare la causa della Russia, come qualcuno può a buon diritto supporre dopo aver letto i miei articoli degli ultimi tre anni; però la cosa rimane una supposizione perché, solo a sforzarsi di restare obiettivi, non si può non concludere che chi ha bisogno di garanzie di sicurezza è proprio la Russia.Abbiamo più volte ascoltato, e non solo da Zelensky, che la Russia vorrebbe prendersi l'intera Ucraina e, dopo averlo fatto, procederà con l'invadere l'Europa occidentale, a cominciare dalla Polonia. E la stessa Ursula von der Leyen ci sta terrorizzando con una nuova minaccia esistenziale: messa in soffitta quella climatica, ha estratto dal cilindro quella della Russia.Da quel poco di Storia che abbiamo studiato, non risulta che i Russi abbiano mai avuto velleità di espansione ad ovest. In particolare, noi in Italia abbiamo subito quelle di normanni, spagnoli, francesi, arabi (naturalmente, prima ancora Roma si era costruita il proprio impero); ma, quanto alla Russia, essa subì, nel tempo, gli attacchi dei turchi ottomani, di Napoleone e di Hitler. E perfino durante la Guerra Fredda l'influenza della Russia sovietica nei Paesi dell'Europa Occidentale fu limitata alla sovvenzione dei partiti politici ad essa amici (da noi quello che poi diventerà il Pd).È vero che tutto può accadere, se esercitiamo sufficiente fantasia. Ma ce ne vuole proprio tanta ad immaginare una Russia che - cosa mai vista prima - si proponga di invadere l'Europa. E questo anche se la Nato dovesse sciogliersi - cosa che, personalmente, auspicherei. Questa, sorta come Alleanza di mutuo soccorso contro il pericolo comunista sovietico, non avrebbe motivo di esistere visto che quel pericolo non esiste più.LA NATO È CONTROPRODUCENTEPer certi versi, anzi, la Nato è controproducente non solo alla sicurezza di tutti ma anche alla convivenza pacifica. Si pensi se l'Ucraina fosse stata nella Nato: l'Operazione militare speciale di Mosca sarebbe stata più problematica, il che farebbe concludere il contrario di quel che ho detto nella frase appena precedente. Eppure no: in quella Operazione la Russia ha potuto rendere inoffensive diverse basi militari presenti in Ucraina, una presenza minacciosa per la Russia, alla luce della Storia passata che ho ricordato all'inizio. Il rapporto di forze Nato/Russia è smodatamente svantaggioso per quest'ultima e, in caso di conflitto, questa soccomberebbe. E con essa il pianeta, perché Vladimir Putin è stato chiaro in proposito: alla Russia non interessa un pianeta senza la Russia. Ma, in caso - più probabile - di non conflitto, vi sarebbero stati anni di atmosfera irrespirabile, peggiori degli anni della Guerra Fredda. Se solo Zelensky, già nel febbraio 2022, avesse accettato di mantenere la solenne promessa del 16 luglio 1990 ove Ucraina prometteva di restar fuori dalla Nato, questi tre anni li avremmo raccontati diversamente.Se è la pace quel che si vuole, se è la pace quel che veramente si vuole, è necessario che da nessuna delle parti si mettano in atto azioni minacciose. Il rafforzamento delle nostre presunte difese è una di quelle azioni, perché ha tutta l'aria di essere un rafforzamento delle nostre capacità di offesa. Il piano di von der Leyen andava respinto al mittente, tanto più che la donna ha già dimostrato ampie incapacità in ogni altro settore da ella toccato.INCLUDERE LA RUSSIA NELLA UEAvrei una proposta. Anziché armarsi contro la Russia (contro chi, sennò, lo farebbe la Ue), si è pensato alla possibilità di includere la Russia nella Ue? Dopotutto, Russia e Ue hanno interessi comuni e complementari: la Ue ha bisogno delle materie prime ed energetiche della Russia, e a questa fan comodo i prodotti industriali della Ue. La convivenza pacifica converrebbe a tutti, e la Russia (e l'Ucraina, naturalmente) nella Ue potrebbe essere un buon passo. Almeno finché si è convinti che la Ue sia una buona idea di suo, cosa di cui io, personalmente, per molte altre ragioni, dubito fortemente. Ma almeno, finché la Ue rimane una fissazione, forse conviene averci dentro anche la Russia. Lo stesso potrebbe valere per la Nato.Smantellarla potrebbe non essere una cattiva idea, ma finché si decide di tenerla in vita, forse converrebbe rimodulare il pericolo comune - potrebbe essere il terrorismo, di qualunque natura - ed estendere la Nato anche alla Russia. Insomma, la Russia condivide col resto del mondo occidentale le radici cristiane e ha anche messo in soffitta quel sistema economico che ha fatto crollare l'Unione sovietica. Inoltre, sarebbe una ventata d'aria fresca in una Ue che, al momento, è in mani tutt'altro che rassicuranti.A chi pensasse la proposta provocatoria, rammento, per esempio, che nel 1940 la Germania invadeva la Francia e che nel 1955 Francia e Germania stavano nella Nato e all'inizio degli anni '90 nella Unione Europea.Nota di BastaBugie: Rino Cammilleri nell'articolo seguente dal titolo "Putin nella Ue? Ciao core" spiega perché purtroppo non è possibile per la Russia entrare a far parte dell'Unione Europea e della Nato.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 22 marzo 2025:Il fraterno amico e sodale e conterraneo professor Franco Battaglia ha scritto una cosa buona&giusta che condivido toto corde: sarebbe bello se la Federazione Russa entrasse nella Ue e, perché no, anche nella Nato. Ebbene, ciò è impossibile, e vado a spiegare il motivo.La crisi attuale, è noto, è stata a suo tempo innescata dai presidenti dem americani proprio per impedire quel che il nostro Berlusconi, a Pratica di Mare, stava cercando di fare con un Putin sorridente e propenso. Cioè, esattamente quanto Battaglia propone. No, i dem americani sono legati a filo doppio col loro c.d. complesso militar-industriale, cui hanno sempre garantito lautissimi guadagni. E il "sogno americano", lo si rammenti, non è altro che questo: fare soldi, fortissimamente soldi, soldi a ogni costo.I socialisti che comandano nella Ue, e che continuano a comandare alla faccia dei popoli che vanamente votano loro contro, sono parenti stretti dei dem americani, non dimentichiamolo. Ebbene, ricordiamoci anche che l'Europa è letteralmente trapunta di basi militari americane, Italia e Germania in primis. E come fai a mantenere una simile rete se non la supporti con un'intelligence altrettanto ramificata ed efficiente? Fuor dai denti, quanti sono stati, e sono, i capi europei che hanno un dossier loro dedicato negli archivi della Cia?Trump, lo si tenga presente, è anche lui americano, e deve render conto prima di tutto a quelli che lo hanno votato. A questi ha promesso benessere, posti di lavoro e quant'altro. Dunque, deve cavare soldi da dove possibile. Da qui i dazi, per esempio. Ma anche il calcolo: gli arsenali bellici europei sono stati svuotati per darli a Zelensky. Su input americano, ovvio. E l'Europa non ha potuto dire di no, come sappiamo.Perciò, per convincere gli scettici cittadini europei, ha dovuto por mano alla propaganda e mostrarsi più realista del re. Così, il gas lo compriamo in America, ma anche le armi dovremo comprarle là, nel produttore mondiale numero uno. Volete che Trump rinunci ai soldi degli europei? Non ci pensa nemmeno. Gli inglesi? Continuano a essere i peggiori nemici del Continente, anche se in casa loro il woke e l'islam li stanno facendo marcire.Putin, dovendo far risorgere il suo Paese dalle macerie dell'Urss, non aveva i mezzi per fare quel che, invece, fanno da decenni i ricchissimi arabi: finanziare le università americane (una ha addirittura una cattedra di studio della sharìa). In tal caso la narrativa sarebbe stata diversa. E pure la politica internazionale. Sarà un caso che l'incontro Trump-Putin sia stato organizzato a Riyadh? No, se continua così, spiace dirlo, ma le cose si metteranno male per gli europei. Tanto, l'Inghilterra è un'isola e l'unica guerra che gli americani hanno visto in casa loro è quella di Secessione. L'eventuale, ennesima, guerra europea la vedranno in televisione.
Almeno venti persone sono morte all'alba del 25 febbraio a Port-au-Prince nell'ennesimo episodio della guerra tra le gang che controllano gran parte del territorio del paese. Con Lucia Capuzzi, inviata del quotidiano Avvenire.Negli Stati Uniti è in corso la più grave epidemia di morbillo degli ultimi anni: da gennaio i casi segnalati sono stati più di 250 e almeno due persone sono morte. Con Elena Boille, vicedirettrice di Internazionale, e Alessio Marchionna, editor di Stati Uniti.Oggi parliamo anche di:Serbia • “The rabbit's scream” di Aleksandar Zografhttps://www.internazionale.it/magazine/aleksandar-zograf/2025/03/13/cartoline-dalla-serbia-2Libri • Rachel Ingalls, Benedetto il frutto (Adelphi, 2025)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Questa newsletter non scrive mai di cronaca. È uno dei miei pilastri editoriali – non che li abbia mai davvero definiti, è che penso che di cronaca (e di cronaca di marketing, poi) possiamo al 90% fare tranquillamente a meno. I giornali non saranno d'accordo, ma sono di parte, devono vendere un prodotto tutti i giorni, non possono permettersi di dire “oggi non usciamo perché non c'è davvero niente di così imperdibile”. Ma La Più Grande Telepromozione Della Storia trascende qualunque piano editoriale, e anche il rischio (lo so già) che qualcuno ne abbia già parlato. Ma anche il vantaggio che posso dare per scontato che abbiate capito di cosa si parla.Ma poi – che ci crediate o no, casualmente - lo sponsor di questa settimana è correlato. Grazie a Viaggia Elettrico per il supporto a questa edizione. Sei tra le 25.528 persone iscritte tra qui, LinkedIn, Telegram e WhatsApp? Grazie, spero che le 4,3 ore per scriverla ti siano state utili. A proposito, che ne dici di promuoverti nella newsletter? Tutte le informazioni qui.Il quiz della settimanaFatto 100 il fatturato 2010, oggi a quanto è il fatturato di TomTom?Risposta, come al solito, in fondo.(Ehi, ti chiedo un attimo di attenzione per lo sponsor, che contribuisce a portare la newsletter puntuale ogni venerdì!)Hai un'auto elettrica, aziendale o privata? Viaggia Elettrico rende la ricarica facile, conveniente e senza pensieri!
➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/spazio-70--4704678/support.Milano, Università statale, marzo 2010. Presentazione del libro di Giuseppe De Lutiis «I servizi segreti in Italia. Dal fascismo all'intelligence del XXI secolo». Assieme all'autore, sono intervenuti Gianni Barbacetto, Aldo Giannuli e Virgilio Ilari. Si ringrazia il Laboratorio Lapsus per la condivisione del reperto.Tra gli argomenti trattati durante la presentazione: 1) Sulla sottovalutazione della «presenza e forza dei poteri non trasparenti»; 2) «I servizi segreti in uno Stato occidentale? Sul crinale tra la trasparenza democratica e una opacità strutturale»; 3) Sul «livello occulto» della storia italiana; 4) Che cosa si è disposti a tollerare in nome della lotta al terrorismo?; 5) Una storia istituzionale «non più soltanto nazionale»; 6) «Fare storia ignorando il ruolo dei servizi di informazione e sicurezza dopo la seconda guerra mondiale? Impossibile»; 7) «I servizi segreti deviati? Non esistono»; 8) La «via giudiziaria» come alternativa alle «verità dei servizi».
Meditazione all'ora santa di giovedì 6 marzo 2025Dalla lettera agli Ebrei (capitolo 11,1-16) La fede è realtà di cose sperate, e convincimento di cose che non si vedono. In questa gli antichi ricevettero buona testimonianza. Per fede noi pensiamo che il mondo è stato formato dalla parola di Dio, in modo che ciò che si vede non è sorto da cose che già apparivano. Per fede Abele offrì a Dio un sacrificio più eccellente che quel di Caino, e per esso ebbe la testimonianza di essere giusto, attestandolo Dio stesso col gradire le offerte di lui, e per via della fede, essendo morto, parla ancora. Per la fede Enoc fu trasportato sì che non vedesse la morte e non si trovò più perché Dio l'aveva portato via, ma prima della sparizione ricevette la testimonianza di essere piaciuto a Dio. Or senza fede non è possibile piacere a Dio, poiché chi s'accosta a Dio, deve credere che Egli esiste, e che Egli è rimuneratore di quelli che lo cercano. - Per la fede Noè divinamente avvisato di cose ancor non visibili, con pia cautela costruì un'arca per la salvezza della sua casa, e per essa condannò il mondo e divenne erede di quella giustizia che si ottiene secondo la fede. Per la fede Abramo chiamato a partire per un luogo che doveva ricevere in eredità, obbedì, e partì senza sapere dove andava. E per la sua fede venne a stanziarsi nella terra promessa come in terra straniera abitando nelle tende, insieme con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della medesima promessa; poiché egli attendeva la città fornita di solide fondamenta, di cui architetto e costruttore è Iddio. - Per la fede la stessa Sara ricevette, oltre il limite dell'età, la virtù di dare in luce una creatura, poichè stimò fedele chi l'aveva promesso. E però da uno solo, e da uno già decrepito nacquero tanti di numero quante sono le stelle del cielo e i granelli di sabbia presso la riva del mare, che sono innumerabili. - Nella fede morirono tutti costoro senza aver conseguito la terra che era stata promessa, ma vedendola di lontano, e abbracciandola, e confessando di essere forestieri e di passaggio sulla terra. Chi dice così mostra chiaramente che è in cerca di una patria. Se avessero avuto in mente quella onde erano usciti, avrebbero avuto tempo di ritornarvi, invece aspirano ad una migliore e vale a dire a una patria celeste. E però Dio non si vergogna di essere chiamato il Dio loro, poiché preparò loro una città.
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Marco +In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"».Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».Parola del Signore.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Il suo pubblico non fa che crescere e i recenti tentativi, fra cui quello di Epic Games, non hanno smosso granché --------- SUPPORTA INSERT COIN con una donazione su PayPal. ABBONATI: Nella newsletter su Substack trovi tutti i link. Puoi anche abbonarti alla newsletter. ENTRA NEL GRUPPO TELEGRAM CANALE TELEGRAM: su Telegram trovi il canale ufficiale. CANALE WHATSAPP: anche su WhatsApp puoi seguire le principali comunicazioni. SOCIAL: Segui Massimiliano Di Marco su X e Instagram Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questi giorni il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato con urgenza un vertice europeo al quale parteciperanno diversi capi di governo sulla situazione Russia-USA-Ucraina. Qui Alessandro Barbero è intervistato al Festival Archeofilm di Vieste sull'Europa e sul sentirsi Europei. Fonte e Crediti: https://www.facebook.com/watch/comunedivieste/ Articoli correlati: Alessandro Barbero: “Meloni? No comment”: https://www.vassallidibarbero.it/2024/06/27/barbero-meloni/ Alessandro Barbero avvisa Meloni: "Non è tossico provocare il conflitto": https://www.vassallidibarbero.it/2025/02/13/barbero-meloni-conflitto/ --- // Disclaimer // Tutti gli audio disponibili sono utilizzati negli episodi dopo previo consenso e accordo con i distributori originali di altre piattaforme e/o comunque distribuiti liberamente e originariamente con licenze CC BY 4.0 e affini - o registrati in loco, viene sempre riportata la fonte. I titoli potrebbero differire in caso di titoli originali troppo lunghi. Per qualsiasi dubbio o problema contattateci PER FAVORE prima alla nostra mail: vassallidibarbero[@]gmail[dot]com - Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il Morning Show Martedi 18 Febbraio 2025
“Se i fondi destinati a sostegno degli investimenti sono andati esauriti in pochi secondi, evidentemente occorrono incentivi strutturali di maggior importo per dare la possibilità alle imprese di programmare gli investimenti in veicoli nuovi, più sostenibili e sicuri”, così Sergio Lomonte, segretario nazionale di Confartigianato Trasporti. “Va ripensato il modello di erogazione, meglio la compensazione in “F24”, aggiunge.Valichi alpini. Al Frejus il 1° aprile aprirà il tunnel ferroviario ed entro l’estate anche la seconda canna del passaggio stradale. Intanto proseguiranno le chiusure del tunnel del Bianco e si quantificano i primi impatti. “Nel 2024, nel complesso, sono transitati 358 mila tir, quasi il 50% in meno rispetto al 2019, questi mezzi hanno scelto itinerari alternativi, a partire dal Frejus”, dice Giancarlo Bertalero, componente l’Alpine Traffic Observatory. E a proposito del tunnel stradale del Frejus, e in generale della fragilità dei passaggi alpini, aggiunge: “Il 21 gennaio scorso la chiusura di 24 ore per problemi tecnici ha provocato una coda di tre ore all’imbocco del Bianco, vuol dire un danno complessivo per le aziende di 400 mila euro”.
José Marìa Micó"L'equilibrio impossibile"Cuore e sensi smarriti nell'inquieto vociare del mondoMolesini Editore Veneziawww.molesinieditore.itTraduzione e cura di Pietro TaravacciL'equilibrio impossibile è la prima antologia in italiano dell'opera di José María Micó, che parte dalle poesie di La espera (1992) per finire con quelle di Primeras voluntades (2020). La scelta dei versi, fatta dall'autore e pubblicata a Madrid nel 2020, svela la necessità di analizzarsi e raccontarsi per rivelare, in una costruzione coerente, il suo itinerario di scoperta del mondo: non per caso, dunque, queste poesie sono precedute da un saggio acuto e affascinante dove il poeta, che è anche filologo, traduttore e musicista, mette a fuoco l'intima natura della creazione artistica. I versi di Micó rievocano così occasioni, luoghi e avventure dove canto, parola, pensiero e musica si fondono per farsi voce – spazio ritmico di eccezionale intensità – alla ricerca, appunto, di un equilibrio impossibile, di una conoscenza ultima condivisibile.L'equilibrio impossibileNon c'è altra gioia che quella cercata.Quella che trovi cessa nell'incontroe il suo fuoco si smorza dolcemente.È un tesoro nuovo, spiegazzatocome abito da poco,un istante che muore mentre dura.La vittoriasta nel miraggio, non nella conquista.Colui che spera è l'uomo più felice.José María Micó (Barcellona 1961) è poeta, musicista e traduttore. Insegna all'Università Pompeu Fabra di Barcellona. Poeta pluripremiato, ha tradotto autori classici europei quali Ramón Llull, Jordi de Sant Jordi, Ausiàs March, Petrarca, Ariosto, Tasso, oltre a poeti contemporanei catalani e italiani. La sua traduzione della Divina commedia è universalmente considerata un capolavoro e quella dell'Orlando furioso ha ricevuto il Premio Nazionale della Traduzione sia in Spagna che in Italia. Negli ultimi anni Micó ha musicato le proprie poesie per il duo Marta y Micó, dove accompagna con il suono della chitarra la voce della moglie.Pietro Taravacci (Ortonovo 1953) è professore emerito di Letteratura spagnola all'Università di Trento. Ha scritto sul romanzo sentimentale medievale e quello picaresco, sul teatro burlesco del Siglo de Oro, sulla poesia barocca, sulla lirica contemporanea e la letteratura mistica. Ha tradotto opere di Luis de Góngora, Francisco de Quevedo, Andrés Fernández de Andrada, Claudio Rodríguez, Guillermo Carnero e Ida Vitale. Per questa casa editrice ha curato e tradotto Poesie a Lazzaro di José Ángel Valente.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Diciassettesima puntata della settima stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com, dedicata alla vecchia signora bianconera.Focus sulla doppia sconcertante prova dei bianconeri di Mister Motta in campionato con il Napoli e in casa con il Benfica per l'ultimo atto del mega girone di Champions League.Una Juventus in caduta libera in termini di atteggiamento, prestazione e concentrazione.A malapena '45 minuti buoni giocati al Maradona di Napoli per poi soccombere sotto i colpi della squadra di Conte, mentre contro i lusitani del Benfica la vecchia signora praticamente non esce mai dagli spogliatoi dando vita a '90 minuti horror, venendo giustamente subissata dai fischi dei propri tifosi.La squadra di Antonio Conte ribalta l'iniziale vantaggio bianconero firmato dal nuovo arrivato Kolo Muani che appunto all'esordio riesce a mettere a segno un gol da vero bomber d'area di rigore nella porta dei partenopei.La prima frazione si chiude con lo 0-1 della squadra di Motta, che da vita a '45 intensi e senza paura sulla scia di quanto visto nelle precedenti partite con Atalanta e Milan ma che poi inesorabilmente crolla nella ripresa colpita a morte da Anguissa e dal rigore di Lukaku per fallo di Locatelli su McTominay.Vlahovic entra solo nel finale di partita nonostante la Juventus sotto di un gol.Per gli azzurri una vittoria in rimonta che vale doppio in chiave Scudetto.Primo ko dei bianconeri che erano ancora imbattuti in campionato.Gli uomini di Motta fanno click come un interruttore nel secondo tempo e si fanno letteralmente prendere a pallonate dai padroni di casa.Al peggio, dicono, non c'è mai fine.E con questa Juventus pare essere purtroppo proprio vero.I bianconeri naufragano anche in Champions, battuti in casa dal Benfica con un severo 0-2.Alla fine del match, cosa mai accaduta in stagione vengono sonoramente fischiati dai propri tifosi profondamente delusi dall'atteggiamento arrendevole e totalmente privo di nerbo della squadra che, dopo la sconfitta di Napoli, ne subisce un'altra anche in Coppa.I playoff erano effettivamente già in cassaforte ma lo scivolone contro i portoghesi spinge la squadra di Motta all'indietro, al 20° posto e col rischio concreto di dover affrontare un derby italiano contro il Milan nello spareggio.Juve sorpassata in classifica proprio dai lusitani, sprofondata nell'inferno di una stagione sfortunata e deludente e, fatto nuovo per la stagione umiliata dalla contestazione dello Stadium che non perdona.Impossibile avere ancora pazienza alla luce della prestazione sconcertante offerta.Chi attendeva un riscatto in Europa s'è trovato di fronte all'ennesima brutta prova offerta dalla squadra sia sotto il profilo tattico sia dell'intensità agonistica, tipico marchio di fabbrica dei bianconeri.Una società colpevolmente assente, un allenatore forse lasciato troppo solo e dei giovani volonterosi ma sicuramente troppo acerbi sono solo alcune delle componenti che in questo freddo gennaio sanciscono la crisi della Juventus e forse la fine del progetto iniziato appena l'estate scorsa.Di questo e altro parleremo in questa puntata!Diteci la vostra!Ecco i link dei nostri social:CANALE TELEGRAM:https://t.me/+TYOn7FZAQwet7MAtINSTAGRAM:https://instagram.com/jtactics_?igshid=YmMyMTA2M2Y=TWITTER:https://twitter.com/RadioMDN?t=woKQltSFRUTw9qibbRZaJA&s=09
Secondo una ricerca dell'Ance, soprattutto nelle grandi città, per alcuni, la casa resta un sogno. Per 10 milioni di persone l'acquisto si rivela impossibile e meglio non va per l'affitto che assorbe percentuali sempre maggiori del reddito disponibile.Ne parliamo con Federica Brancaccio, presidente ANC (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e Matteo Lepore, sindaco di Bologna.
Nel giorno del proprio insediamento, Donald Trump ha pronunciato un discorso di una chiarezza brutale. Impossibile non capire le sue intenzioni. Vista l'enormità dei cambiamenti in arrivo, gli investitori sono incerti sul da farsi, ma per ora si concentrano sugli aspetti positivi. Ascolta l'aggiornamento del 27 gennaio dalla voce di Stefano Castoldi.Hosted by Ausha. See ausha.co/privacy-policy for more information.
Massimo Giannini, editorialista e opinionista di Repubblica, racconta dal lunedì al venerdì il suo punto di vista sullo scenario politico e sulle notizie di attualità, italiane e internazionali. “Circo Massimo - Lo spettacolo della politica“ lo puoi ascoltare sull’app di One Podcast, sull’app di Repubblica, e su tutte le principali piattaforme.See omnystudio.com/listener for privacy information.
I valori informatici.Non etica, attenzione. Valori. Etica e' una conclusione, i Valori sono il fatto giuridico rilevante.Cosa significa ?Entro su un conto online. Necessaria la app per l'otp. L'app e' in manutenzione. Sistemi alternativi ? Nessuno, pazienza per il cliente.Password e passkey: vanno gestite separatamente. E non deve gestirle solo Microsoft o Apple. Voglio anche altri, indipendenti. Impossibile: il tuo hardware si bloccherà.Valori e produttori indipendenti: cyber act, liability act, nis2 ... si fa a gara per presumere responsabilità a carico di tutti ugualmente, impipandosene del contesto. Distruggendo i piccoli produttori indipendenti.Il tutto, limitato sempre piu' il diritto a farci rappresentare da altri: prima 5 impronte digitali, ora soli due visi. Io devo poter delegare l'uso del mio dispositivo a chi ritengo io, non deve essere vietato per motivi di sicurezza o altro. Ovviamente le responsabilità tra delegante e delegato non scompaiono, scompare solo il diritto di poter delegare altri.Vedete che e' un problema di valori ? Quali valori vogliamo difendere nel 2025 ? Vogliamo che un generico rinvio all'etica permetta di cancellare i singoli valori ?Dobbiamo stare attenti a non ingannarci da soli. Quello che si pretende e' una certezza centralizzata, non una responsabilità diffusa. Potere a pochi di controllare tutti gli altri, affidando solo ai big la gestione dei diritti.Come se per ogni pagamento insoluto potesse intervenire un poliziotto che entra a forza in casa e si porta via il salvadanaio, in nome della sicurezza.E' un problme adi vlori. Null'altro. Quali vogliamo difendere ?
Risparmia sul mutuo con Facile.it (#ad). Siamo a metà di un ciclo, alla fine o alle soglie di un crollo dei mercati? Impossibile prevedere il corso degli eventi, ma mentre sappiamo che minacce come guerre, inflazione e recessioni sono sempre possibili, altre 5 possibili cause della prossima crisi sono meno scontate. Acquista libro di The Bull! Sei già ricco ma non lo sai Seguiteci anche su Instagram! =============================================== Investi con Scalable in azioni ed ETF a costi imbattibili. Migliaia di audiolibri riassunti in 15 minuti con 4Books. L'Assicurazione sulla Vita semplice e conveniente: Turtleneck. I link sono sponsorizzati e l'Autore potrebbe percepire una commissione. =============================================== ATTENZIONE: nessun contenuto di questo podcast deve essere inteso come una raccomandazione di investimento. La citazione di determinati ETF è a mero scopo esemplificativo e non deve essere intesa in alcun modo come una sollecitazione all'acquisto di specifici prodotti finanziari. L'autore non è un consulente finanziario e non intende presentarsi come tale. Investire comporta dei rischi. Affidatevi sempre a dei professionisti e/o assicuratevi sempre di aver compreso pienamente il funzionamento, le implicazioni e i rischi di ciascun prodotto finanziario prima di investirvi del denaro. L'autore non è inoltre affiliato ad alcuna società emittente di prodotti di investimento. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Giampiero Comolli"Le prime parole di Adamo ed Eva"La lingua dell'innocenza nel Giardino dell'EdenClaudiana Editricewww.claudiana.itMa che lingua parlavano Adamo ed Eva, quando vivevano nell'Eden?Il silenzio del serpente e la perdita del paradisoLa nostalgia del paradiso si rigenera di tradizione in tradizioneChe lingua parlavano Adamo ed Eva tra loro due, e con il Creatore, quando vivevano nell'Eden? Impossibile rispondere a una simile domanda, eppure è una domanda vertiginosa, portentosa, perché basta porsela con attenzione ed ecco dischiudersi davanti a noi come un antico canto delle delizie, che tanto più interpella il nostro tempo, attirato invece dalle seduzioni di una lingua negativa: un gergo dell'odio, un turpiloquio della malvagità.«È sufficiente leggere i primi capitoli di Genesi – dove si racconta del mondo appena creato, e del Giardino dell'Eden, e di Adamo ed Eva abitanti del Giardino –per accorgersi che in quel paradiso originario i due non erano muti, ma parlavano e si intendevano, e quindi avevano una loro lingua, comprensibile e coerente. Quale lingua, però? Il racconto di Genesi, per la verità, ci rivela poco a tal proposito. Ma qualcosa ce la dice, e questi radi accenni o indiretti indizi sembrano tuttavia sufficientemente chiari e solidi per tentare di rispondere al quesito. E – come vedremo – basta approssimarsi a una possibile, anche vaga risposta, per sentirsi già rigenerati, già in parte liberati dall'eccesso di rumori aspri e ostili che affligge invece il linguaggio attuale».Giampiero ComolliGiampiero Comolli, scrittore e giornalista, ha realizzato reportage per riviste di viaggi e condotto inchieste sui fenomeni religiosi contemporanei. Già presidente del Centro Culturale Protestante di Milano, attualmente collabora con il settimanale protestante “Riforma” e con la rivista culturale “Doppiozero”.Fra le sue pubblicazioni per Claudiana: Memorie di un bambino in preghiera. Nell'Italia religiosa degli anni Cinquanta (2021) e Bibbia e sogno. Sonno e modo onirico tra Antico e Nuovo Testamento (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il governo semaforo, e in particolare la SPD, avevano iniziato la legislatura garantendo una svolta sugli affitti e sulla politica edilizia. Ben poco, però, è stato realizzato: dei 400.000 nuovi alloggi all'anno ne sono stati costruiti appena la metà, mentre gli affitti, nonostante la Mietpreisbremse, continuano a essere altissimi. Cristina Giordano riassume i numeri di questo fallimento, mentre Wibke Werner del Berliner Mieterverein spiega cosa fare per trovare casa a prezzi accettabili. Von Francesco Marzano.
Nella giornata di martedì, in attesa dell'arrivo del presidente Sergio Mattarella in Cina a Pechino, l'Accademia delle Scienze Sociali ha organizzato una riunione a porte chiuse fra un ristretto numero di economisti italiani e accademici cinesi sulla cooperazione Cina-Italia nel contesto del ventesimo anniversario dell'istituzione del Partenariato strategico globale. Incontro a cui ha partecipato l'ex ministro tecnico all'Istruzione del governo Draghi, Patrizio Bianchi.È stata l'occasione, come ha raccontato lo stesso Bianchi ieri su Il Sole 24 Ore, per fare il punto su un'economia mondiale in panne e contestualmente su un Europa che oggi sembra incapace di esprimere una linea chiara sul suo futuro e sul futuro dell economia mondiale. L economia cinese si sta trasformando profondamente, per andare oltre quel modello export-led, che ha garantito gli eccezionali ritmi di crescita fin dall entrata della Repubblica Popolare nel World Trade Organization nel dicembre 2001. Questa crescita, senza precedenti, è stata dovuta da una parte all attrazione di capitali stranieri per produzioni di «buona qualità» da re-esportare, e d altra parte ad una manodopera ben qualificata , ma disponibile a costi ben inferiori ai paesi occidentali.Dopo la crisi globale del 2008, che del resto ha visto l arenarsi dell economia europea in un up-and-down, da cui non sembra poter evadere, la Cina ha avviato una vasta azione politica, che ha portato per un verso alla creazione e consolidamento di una classe media, che avrebbe dovuto sostenere l economia cinese verso un modello demand-push- cioè trainato da una crescente domanda interna. D altra parte il nuovo indirizzo della politica cinese era volto a spingere le esportazioni verso più alti livelli di qualità, centrati su più investimenti in ricerca e produzione nei settori high-tech della decarbonizzazione e della digitalizzazione, che sono del resto i due pilastri del Rapporto.L'intervento di Patrizio Bianchi, Professore Emerito di Economia, Cattedra Unesco "Educazione, Crescita e Uguaglianza", Università degli Studi di Ferrara, ai microfoni di Sebastiano Barisoni.Dazi Trump, in gioco 50 miliardi di avanzo commerciale con gli UsaIl governo italiano dopo la vittoria di Donald Trump si è affrettato a rassicurare che con gli "Stati Uniti sia possibile raggiungere il più alto livello di intesa come sempre è accaduto, questo perché non va guardato soltanto l'aspetto daziario che è importante e significativo, ma anche quello che per esempio può derivarne, ad esempio l'aumento del valore del dollaro rispetto all'euro" come ha fatto questa mattina il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso intervistato al microfono di Simone Spetia durante 24 Mattino. Intanto però in un editoriale pubblicato oggi sul Sole 24 Ore oggi il professor Stefano Manzocchi ha ricordato che più della metà del surplus commerciale italiano del 2023, al netto delle importazioni per l'energia, è relativo agli scambi con gli Stati Uniti. Si tratta di oltre 50 miliardi di avanzo commerciale riferiti al solo sistema manifatturiero, l'equivalente del prodotto lordo di una media regione italiana come la Liguria. Non solo. Negli Stati Uniti sono attivi quasi 2000 investitori industriali italiani che hanno quote di partecipazione in oltre 3.500 imprese negli Usa - di cui oltre 3.000 partecipazioni di controllo - con 260.000 posti di lavoro e un fatturato di 150 miliardi di dollari.Come sappiamo, il nostro Paese non ha negli investimenti internazionali la stessa posizione di preminenza che mantiene negli scambi commerciali, ma negli ultimi anni le imprese italiane hanno saputo intercettare il vento dei mutamenti geopolitici che peggioravano le prospettive di affari in Russia, Cina, Medio Oriente, e hanno puntato forte sul mercato Usa più che nel passato. Ed ora, con Trump di nuovo al timone, cosa aspettarsi?Il commento a Focus Economia di Stefano Manzocchi, Prorettore alla ricerca Università Luiss e Ordinario di Economia internazionale, editorialista de Il Sole 24 Ore.Germania, il semaforo si è spento: governo nel caosIl cancelliere Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner, in un avvitamento senza ritorno della crisi della coalizione di Governo tra Spd, Verdi e Liberali. Impossibile trovare un compromesso per superare le spaccature sulla politica economica, con il Paese che viaggia sull orlo della recessione per il secondo anno consecutivo. Il socialdemocratico Scholz si sottoporrà a un voto di fiducia a metà gennaio, passaggio che potrebbe far scattare nuove elezioni a marzo.Durissime le parole su Lindner: «Chiunque entra a far parte di un Governo - ha detto Scholz in conferenza stampa il 6 novembre - deve agire in modo serio e responsabile e deve essere pronto a scendere a compromessi nell interesse di tutti i cittadini. Ma a Christian Lindner importa la sopravvivenza a breve termine del suo partito». E ancora: «Non esiste alcuna base di fiducia per un ulteriore cooperazione».La crisi politica esplode all indomani della vittoria di Donald Trump nelle presidenziali Usa: i dazi che minaccia di adottare sono un rischio in più per un economia fortemente orientata all export come quella tedesca. E arriva nel mezzo dello scontro tra i sindacati e una delle industrie simbolo del Paese, la Volkswagen, che minaccia di chiudere stabilimenti in patria, per la prima volta nella sua storia.Il 7 novembre, il ministro dei Trasporti, il liberale Volker Wissing, che aveva chiesto a Lindner di non rompere, ha deciso di lasciare il partito e restare in carica nel Governo Scholz, segnalando una frattura anche all interno della Fdp.L'intervento di Gianluca Di Donfrancesco, il Sole 24 Ore
Difficile non avere il cuore straziato quando sai che la bara che ha fatto capolino in una piazza stracolma di gente davanti la Chiesa Parrocchiale di Salvatronda, a Castelfranco Veneto, è quella di un ragazzo strappato ala vita appena quindicenne. Impossibile se in quella bara c'è tuo figlio o tuo nipote: ma nonno Gino a trovato la forza per un ultimo ballo con quel ragazzo amato sin dal primo sguardo.
Impossibile battere Eliseo perché prevede ogni mossa, meglio di un supereroe Marvel Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
#notizie #podcast #politica #rassegnastampa
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».Commento di don Andrea Chiesa, sacerdote della Diocesi di AlbaPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».
Un'analisi profonda delle disuguaglianze economiche e sociali a livello globale. Esploriamo le cause del divario crescente e se esistano soluzioni reali a uno dei problemi più complessi del nostro tempo.#DisuguaglianzeGlobali #Povertà #CrescitaEconomica #SviluppoSostenibile #DivarioSociale #ParitàDiGenere #ObiettiviONU #EconomiaGlobale #Globalizzazione #InnovazioneDigitale
Le cifre del mercato delle opere contraffatte sono da capogiro: si parla di 150-200 milioni di euro l’anno per un paese come l’Italia, anche se le stime variano come spesso accade coi mercati illegali. Ma a segnalare che si tratti di un business di peso, lo testimonia l’ingresso in grande stile delle mafie nel settore. Per certificare gli originali delle opere contemporanee, il NanoLab del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano ha sviluppato una famiglia di additivi per inchiostri che, grazie ad alcune peculiari proprietà ottiche ed elettroniche, permettono all’artista di apporre all’opera una firma, anche utilizzando una comune penna a sfera, garantendone di fatto l’originalità. Ne parliamo con Carlo Spartaco Casari, professore di Fisica della Materia del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e coordinatore del progetto PYPAINT.
Il governo georgiano, che alla fine di maggio ha approvato la contestata legge sugli agenti stranieri ispirata alla legislazione che il Cremlino usa per reprimere il dissenso, sembra seguire le orme del vicino russo e allontanarsi dall'Europa. Sui social media girano video di politici e persone famose manipolati con l'intelligenza artificiale per imbrogliare chi li guarda. CONFederico Varese, professore di sociologia all'istituto di studi politici di ParigiAlberto Puliafito, direttore di Slow NewsScienza: Cosa c'è da sapere sull'epidemia di mpox di Michael La Pagehttps://www.internazionale.it/magazine/michael-le-page/2024/09/05/cosa-c-e-da-sapere-sull-epidemia-di-mpoxLibro: La macchina delle storie di René Nekuda (Il gatto verde)Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
Ep. 273 - Sorteggio complicato ma non impossibile per l'Inter in Champions
Altre pillole dedicate all'Età Moderna : https://www.youtube.com/watch?v=04jMzzw0qK4&list=PLpMrMjMIcOkkxE3VRfoFOph9H6S2v2Njr&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria
Alessandro Barbaglia"L'invenzione di Eva"Vita scordata di Hedi Lamarr, la diva genialeMondadori Editorewww.mondadori.itScordata. Come può essere dimenticata colei che a lungo è stata considerata la donna più bella del mondo? La diva per eccellenza, quella che tutti ammirano, che tutti sognano. Eppure è quel che accade a Hedy Lamarr, ebrea austriaca figlia di un dirigente di banca e di una talentuosa pianista. Hedy, al secolo Hedwig Eva Maria Kiesler. Eva, come la prima donna.È il 1932 quando gira il film che la renderà famosa. Solo che lo fa a diciassette anni, mostrandosi nuda e sensuale come nessuna prima. Forse non c'è talento nella bellezza, ma Hedy sa farne un'arma micidiale che, qualche anno più tardi, le spalanca le porte di Hollywood.Ma c'è qualcosa che stona nel modo in cui se ne serve. Così carnale, disinibita, a tratti spudorata anche nella vita privata, dove amanti e mariti si susseguono senza vergogna.Ci vuole un occhio molto attento per intuire che quel corpo provocante e quel viso celestiale possono essere la sua fortuna, ma anche la sua condanna. Perché tutti guardano quelli, e nessuno si rende conto che Hedy, in realtà, è un genio. Non se ne sono accorti nel momento in cui, da bambina, ha costruito un carillon con una scatola di metallo e gli ingranaggi di un vecchio orologio, o quando da ragazzina ha aggiustato una telecamera che si era rotta sul set semplicemente mettendoci le mani, né quando ha inventato il fondo a vite per il tubicino del rossetto, così da non doversi sporcare le mani a ogni applicazione. Impossibile allora che qualcuno le dia retta il giorno in cui, basandosi sull'accordatura del pianoforte, scopre il salto di frequenza, che consente di comandare le cose a distanza, senza fili. Hedy ha inventato il Wi-Fi e nessuno se n'è accorto. Perché essere le prime, esserlo troppo presto, significa essere sole.Con L'invenzione di Eva, Alessandro Barbaglia restituisce a questa donna geniale e disperata ciò che il mondo ha tardato troppo a riconoscerle. Lo fa con trasporto e gratitudine, senza dimenticare il privilegio di raccontare una vita così straordinaria, e dimostrando ancora una volta come memoria e narrazione siano spesso gli unici strumenti per risolvere l'incompiutezza di certe esistenze.Alessandro Barbaglia, scrittore e libraio, è nato nel 1980 e vive a Novara. Per Mondadori ha pubblicato La Locanda dell'Ultima Solitudine, finalista al premio Bancarella, L'Atlante dell'Invisibile, Nella balena e La mossa del matto, vincitore del premio Segafredo Zanetti e del concorso letterario Coni. Con il suo primo libro per ragazzi, Scacco matto tra le stelle, nel 2021 ha vinto il premio Strega Ragazze e Ragazzi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ilaria Cazziol"Destinazione viaggio"Per cambiare vita e trovare sé stessiRizzoli Editorewww.rizzolilibri.itPassaggi Festival, FanoGiovedì 27 giugno 2024, ore 09:30Ilaria Cazziol conversa con Ilaria Triggianiwww.passaggifestival.itNon iniziare a viaggiare, davvero, non farlo mai. Faresti l'errore più bello della tua vita.Cambiare vita e partire per un viaggio solo andata: un sogno per molti, a cui è facile applicare l'etichetta “Impossibile”. E se non lo fosse? E se esistesse un percorso, una guida, una mappa? Un modo per scoprire quando è il momento giusto, come calcolare il budget, cosa mettere nello zaino, come mantenersi lavorando da qualsiasi angolo del mondo… Ma soprattutto per capire se fa davvero per noi. Le risposte sono racchiuse in queste pagine. Ilaria Cazziol, fondatrice del blog Viaggiosoloandata.it e nomade digitale, ci guida alla scoperta del potere trasformativo del viaggio “a lungo termine”. Partendo dalla sua esperienza personale, esplora le sfide e le opportunità della vita itinerante, affronta le paure che ci trattengono dal metterci in moto, spiega come prepararsi alla partenza, come gestire le finanze e come lavorare da nomadi digitali. Un viaggio tanto fisico quanto interiore, che celebra il minimalismo, la libertà e la scoperta di sé e del mondo. Con questo libro Ilaria condivide un racconto intimo del suo percorso e ci rivolge un invito a riconsiderare le possibilità che la vita può offrire quando si è pronti a uscire dalla nostra zona di comfort. Una guida sia pratica che ispirazionale, adatta non solo a chi desidera partire con un biglietto di sola andata in mano, ma anche a chi vuole rendere il viaggio uno strumento di cambiamento sostenibile, capace di portare a grandi e piccole rivoluzioni.Ilaria Cazziol, content writer e fondatrice insieme a Marco Mignano del progetto Viaggiosoloandata.it, è una nomade digitale e appassionata esploratrice di stili di vita alternativi, temi su cui scrive anche per diverse testate online. Dal 2017 ha lasciato una normale esistenza d'ufficio per ricercare un modo di vivere più libero, viaggiando a lungo termine in tutto il mondo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ad aprile 2024, rispetto al mese precedente, aumentano gli occupati, diminuiscono i disoccupati e rimangono sostanzialmente stabili gli inattivi. L occupazione cresce (+0,4%, pari a +84mila unità) per uomini e donne, per dipendenti e autonomi e per tutte le classi d età a eccezione dei 25-34enni, che registrano un calo. Il tasso di occupazione sale al 62,3% (+0,1 punti), segnando un nuovo record. Lo indicano i dati provvisori dell Istat. Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-3,0%, pari a -55mila unità) per entrambi i generi e in ogni classe d età tranne per i 15-24enni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 6,9% (-0,2 punti), il tasso più basso da dicembre 2008 (ma sempre sopra la media europea al 6,4%) quello giovanile rimane invariato al 20,2%. La stabilità del numero di inattivi è sintesi dell aumento registrato tra gli uomini e i 25-34enni e della diminuzione osservata tra le donne e le altre classi d età. Il tasso di inattività si mantiene stabile al 33,0%. Intanto continua a preoccupare l'impoverimento degli italiani, che continuano a vedere salari fermi al palo intaccati dall'inflazione. Un aspetto che penalizza pesantemente anche le aspirazioni degli adolescenti. Lo attestano i dati della ricerca Domani (Im)possibili , curata da Save the children e presentata all Acquario di Roma in occasione dell apertura di Impossibile 2024 , la biennale sui diritti dell infanzia e dell adolescenza. L obiettivo al quale mirare, sottolinea l organizzazione non governativa, è di rendere possibile ciò che oggi è impossibile. In Italia più di 100mila ragazze e ragazzi fra i 15 e i 16 anni vivono in condizioni di grave deprivazione materiale. Quasi un'adoolescente su dieci. E sono in tantissimi, il 67,4%, a credere che il lavoro del futuro non gli consentirà di uscire dalla povertà. Approfondiamo il tema con Chiara Saraceno, sociologa e esperta di povertà e welfare.Pirelli, dopo la golden power soci italiani più forti: Camfin compra il 2,2%Il colosso cinese ChemChina perde il controllo di Pirelli. Con una mossa a sorpresa, ieri Silk Road, il fondo che ha affiancato fin dall inizio ChemChina (37%) nell investimento in Pirelli, ha avviato l uscita dall azionariato della Bicocca. Il fondo ha avviato una procedura di collocamento accelerato di 90,2 milioni di azioni, pari al 9% circa del capitale corrispondente all intera partecipazione detenuta dal gruppo degli pneumatici. I soci italiani quindi rafforzano la presa su Pirelli. Camfin ha perfezionato l acquisto del 2,2% del capitale di Pirelli & C. S.p.A. «a completamento - riferisce una nota - di quanto autorizzato dalla delibera del cdA di Camfin comunicata al mercato lo scorso 19 settembre 2023». Tale delibera aveva autorizzato l acquisto di azioni Pirelli fino a un massimo del 5% del capitale di Pirelli e, in forza di essa, a gennaio 2024, Camfin aveva acquistato il 2,8% del capitale sociale di Pirelli. In seguito a tali operazioni la catena di controllo che fa capo a MTP SpA detiene una quota complessiva pari a circa il 22,78% di Pirelli, «rinsaldando così il ruolo di Camfin e MTP SpA quali azionisti stabili e ribadendo la fiducia e l impegno nel sostenere i progetti industriali di Pirelli». Per quanto riguarda la componente nazionale, se si considera anche il patto di consultazione con Brembo, a cui fa capo il 6% di Pirelli, il fronte dei soci italiani sale così al 28,2% del gruppo degli pneumatici. Un pacchetto rotondo, dunque, che fa da contraltare a quel 37% del capitale nelle mani del socio cinese Sinochem che resta orfano dell'asse con Silkroad. Intanto il titolo è crollato in borsa e molti analisti lo leggono come uno degli svantaggi immediati legati alla golden power. L'utilizzo dei poteri speciali nella fase di transizione porta immediatamente degli svantaggi. I vantaggi, invece, sono difficilmente percepibili subito, in quanto sono a livello di 'sistema Paese' e di lungo periodo. Approfondiamo il tema con Marigia Mangano, Il Sole 24 Ore.Calano i prezzi dell'energia e si pensa allo stop al gas russo via Kiev: possiamo stare tranquilli?Ad aprile i prezzi alla produzione dell'industria registrano il sesto calo consecutivo (-0,9% su base mensile e -5,9% su base annua), ma si attenua rispetto al mese precedente (-9,6% a marzo). Lo rende noto Istat, spiegando che a contribuire sono ancora principalmente i ribassi dei prezzi di fornitura di energia elettrica e gas sul mercato interno. Nel frattempo, la commissaria europea per l'Energia, Kadri Simson, arrivando al Consiglio dei ministri Ue dell'energia a Bruxelles ha spiegato che: "L'Unione europea è preparata alla scadenza alla fine dell'anno dell'accordo trilaterale sul transito del gas russo attraverso l'Ucraina. Abbiamo trovato rotte di approvvigionamento alternative e non c'è necessità da parte nostra di chiedere all'Ucraina di rilanciare qualunque tipo di dialogo con le compagnie energetiche russe". Il contratto con Mosca per il transito del gas via Kiev, che interessa ancora gli approvvigionamenti di Italia, Slovacchia, Austria e, in misura minore, Ungheria. Nel 2023 l'accordo quinquennale siglato nel 2019 ha pompato verso il Continente circa 14 miliardi di metri cubi di gas. Intanto si è ridotto il deficit energetico dell'Italia verso i paesi extra Ue e ad aprile 2024 le rinnovabili hanno coperto il fabbisogno di elettricità con una quota del 51,2% (contro il 36% del 2023). Senza il gas russo, possiamo stare tranquilli in futuro? Ne parliamo con Sara Deganello, Il Sole 24 Ore.
Mentre Inzaghi e giocatori alzano la coppa al cielo e Ligabue urla contro il cielo, ai piani alti dell'Inter si materializza sempre più il passaggio di proprietà da Suning a Oaktree. Un passaggio dalla Cina all'America abbastanza inaspettato in questo momento, ma che non coglie impreparato il convocato Franco Ordine, né tantomeno il tifoso nerazzurro Michele Brambilla che si dice comunque non preoccupato per le sorti della sua squadra. Impossibile non fare uno squillo a Luca Telese, il giorno dopo la salvezza conquistata dal suo Cagliari con Mister Ranieri. Infine, un salto in Inghilterra dal corrispondente londinese della Gazzetta, Davide Chinellato, per farci raccontare il quarto titolo consecutivo vinto dal City di Guardiola.
"Da domani cambio" ma alla fine non riusciamo, perché succede e come facciamo a convincerci di fare quello che vogliamo fare. Vi parlo della mia esperienza e vi do dei consigli pratici su come io personalmente riesco a "obbligarmi" a fare ciò che mi dico di fare.
Marco Bonacossa"Per il tuo bene"Scatole Parlantiwww.scatoleparlanti.itTante storie diverse ma tutte connesse dalla stessa sorte: finire a Villa Azzurra, istituto torinese per il trattamento delle malattie mentali negli anni Sessanta. Impossibile rimanere indifferenti al racconto asciutto, privo di retorica, di queste vite. Siamo all'alba della rivoluzione guidata dal dottor Basaglia che ha ridato dignità ai malati e ha finalmente riportato umanità nelle loro esistenze. È la storia del processo subito dal professor Giorgio Coda, che dirigeva Villa Azzurra, per i trattamenti disumani imposti ai suoi pazienti: un processo che ha cambiato l'Italia negli anni delle grandi manifestazioni di piazza, delle lotte sociali e politiche e del terrorismo.Marco Bonacossa è nato a Pavia nel 1987 dove si è laureato prima in Filosofia e poi in Storia moderna e contemporanea. Ha pubblicato Sicherheits. I disperati del fascismo (Effigie Edizioni, 2016), saggio sulla polizia speciale fascista nell'Oltrepò Pavese dopo il 1943. Ha collaborato con BBC History Italia e ha presentato molte conferenze con il patrocinio dell'Università di Pavia sul tema delle mafie e della storia repubblicana con esponenti di primo piano di politica, magistratura, società civile e cultura italiana. Attualmente si occupa di ricerca e selezione del personale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
La peste suina che imperversa da due anni sta mettendo in crisi la filiera del prosciutto. Impossibile esportarne in alcuni Paesi che vietano l'ingresso di cibi da zone poste sotto controllo e restrizioni per epidemie. Il comparto chiede addirittura l'intervento dell'esercito per far fronte ai cinghiali infetti dal virus e contagiosi. Parliamo di questo e di altri temi con Alberto Grandi presidente del corso di laurea in Economia e management all'Università di Parma e docente di storia dell'alimentazione ospite in studio.
Due italiane, una curatrice e una recruiter, condividono i loro consigli su come costruire una carriera in ambito creativo in Australia.
Nel Novecento si è levata la voce che ha testimoniato l'impossibilità, per l'essente, di divenire poiché, se divenisse, sarebbe necessario che ci fosse un tempo in cui l'ente è e un tempo in cui non è, ma il dibattersi dell'ente tra essere e niente si rivela contraddittorio, è impossibile, è la follia che ha caratterizzato il pensiero filosofico fino a questo momento. Infatti, gli scritti del filosofo Emanuele Severino testimoniano che pensare che una cosa “è quando è” e che “non è quando non è” significa ammettere che ci sia un tempo in cui una cosa-che-è è nulla. Il che significa ammettere che ci sia un tempo in una cosa-che-non-è-nulla è nulla. Questa è la contraddizione di fondo con cui ci dobbiamo confrontare quando indaghiamo il senso della morte. Questa, infatti, è la follia che si cela nel pensiero che testimonia il divenire delle cose del mondo: l'essenza del nichilismo. Pensando fuori dalla contraddizione, allora, le cose del mondo non possono distinguersi tra enti sensibili ed eterni, né possono essere soggette al divenire delle cose, ma devono essere, tutte, eterne, anche le più “umili” e “banali”. L'eternità non è un privilegio di alcune cose “elette”, ma è la condizione di ogni essente, di ogni istante. Allora, come accennavamo nella prima stagione di questo podcast, nascere e morire sono l'impossibile.
Solo tre rivali poco significativi sono stati scelti per partecipare alle presidenziali assieme a Vladimir Putin. Sono in molti in Occidente a non credere a questa elezione, che consegna a Putin un altro mandato di sei anni.
Fluent Fiction - Italian: Venetian Secrets: Breaking Tradition with Sofia and Luca Find the full episode transcript, vocabulary words, and more:fluentfiction.org/venetian-secrets-breaking-tradition-with-sofia-and-luca Story Transcript:It: Nella città galleggiante di Venezia, dove le gondole disegnano sentieri d'acqua sotto i ponti antichi e i palazzi d'epoca riprendono vita nel loro riflesso lucente nei canali, vivevano Sofia e Luca.En: In the floating city of Venice, where gondolas draw water paths under ancient bridges and historic buildings come back to life in their shimmering reflection in the canals, lived Sofia and Luca.It: Sofia era una donna vivace con occhi scintillanti che sembravano racchiudere tutto il colore di Venezia al tramonto. Luca, dal canto suo, era un uomo tranquillo e riflessivo, con un sorriso dolce che faceva sentire chiunque a proprio agio. Erano amici da sempre e trascorrevano molto tempo insieme tra le stradine di Venezia, apprezzando la bellezza che la città offriva.En: Sofia was a lively woman with sparkling eyes that seemed to enclose all the colors of Venice at sunset. Luca, on the other hand, was a calm and reflective man, with a sweet smile that made everyone feel at ease. They had been friends forever and spent a lot of time together wandering the streets of Venice, appreciating the beauty the city offered.It: Un giorno, Sofia e Luca decisero di fare una passeggiata più lunga del solito. Presero il vaporetto che attraversava il Canal Grande e si fermarono al ponte di Rialto. Dal ponte, la vista era mozzafiato; le acque scintillanti, i palazzi storici e il cielo dipinto in sfumature di rosa e oro li lasciavano senza fiato.En: One day, Sofia and Luca decided to take a longer walk than usual. They took the vaporetto that crossed the Grand Canal and stopped at the Rialto Bridge. From the bridge, the view was breathtaking; the glistening waters, the historic palaces, and the sky painted in shades of pink and gold left them breathless.It: Dopo aver ammirato lo spettacolo, Sofia e Luca scesero per le stradine pavimentate di Venezia per trovare un bar in cui poter prendere un cappuccino. Erano ormai le undici e mezza del mattino, oltre l'orario consueto in Italia per consumare un cappuccino.En: After admiring the spectacle, Sofia and Luca walked down the paved alleys of Venice to find a bar where they could have a cappuccino. It was already half past eleven in the morning, past the usual time in Italy to have a cappuccino.It: Giunsero in un bar piccolo ma accogliente, i loro piedi ancora leggermente freddi per il vento freddo che soffiava da San Marco. Si sedettero al banco e Luca ordinò due cappuccini al barista. Questi alzò un sopracciglio sorpreso prima di sgridare, "Cappuccino? Ora? Impossibile!"En: They arrived at a small but cozy bar, their feet still slightly cold from the chilly wind blowing from San Marco. They sat at the counter and Luca ordered two cappuccinos from the barista. He raised an eyebrow in surprise before scolding, "Cappuccino? Now? Impossible!"It: Sofia e Luca restarono per un momento in silenzio, sbalorditi dalla reazione del barista. Ma poi Sofia, con la sua tipica vivacità, rispose energicamente, "Sì, cappuccino ora! Non importa se è tardi, lo desideriamo!"En: Sofia and Luca remained silent for a moment, stunned by the barista's reaction. But then Sofia, with her typical liveliness, replied energetically, "Yes, cappuccino now! It doesn't matter if it's late, we want it!"It: Dopo un momento di sorpresa, il barista si mise a ridere. "Bene, se lo desiderate così tanto, ve lo farò, ma sappiate che qui a Venezia rispettiamo le tradizioni!"En: After a moment of surprise, the barista started laughing. "Well, if you want it that much, I'll make it for you, but know that here in Venice we respect traditions!"It: Sofia e Luca sorridero, accettando con gusto i loro cappuccini. Quel giorno impararono che, nonostante le regole, c'è sempre spazio per le proprie preferenze e che una piccola rivoluzione può rendere la giornata ancora più speciale.En: Sofia and Luca smiled, gladly accepting their cappuccinos. That day they learned that, despite the rules, there is always room for personal preferences and that a small rebellion can make the day even more special.It: Da quel giorno in poi, Sofia e Luca ordinarono cappuccini ogni volta che volevano, a qualunque ora del giorno, ridendo al pensiero del barista che li aveva sgridati. E anche se a volte ricevevano occhiatacce da alcuni veneziani, erano felici di avere trovato un nuovo modo di godersi la loro città e il loro caffè, a modo loro. Venice non era mai sembrata così bella. Il loro amore per la città cresceva ogni giorno di più, così come la loro amicizia, rafforzata dal ricordo di quella mattina al bar.En: From that day on, Sofia and Luca ordered cappuccinos whenever they wanted, at any time of the day, laughing at the thought of the barista scolding them. And even though they sometimes received disapproving looks from some Venetians, they were happy to have found a new way to enjoy their city and their coffee, their way. Venice had never seemed so beautiful. Their love for the city grew stronger every day, as did their friendship, strengthened by the memory of that morning at the bar.It: Così, in questa città di acqua e pietra, due amici impararono che a volte, è proprio infrangendo le regole che si scopre qualcosa di prezioso. E questo fu il loro piccolo segreto, custodito come un tesoro, nei loro cuori e nelle stradine tortuose di Venezia.En: Thus, in this city of water and stone, two friends learned that sometimes, it is by breaking the rules that you discover something precious. And this was their little secret, kept like a treasure in their hearts and in the winding alleys of Venice. Vocabulary Words:Venice: Veneziagondolas: gondolebridges: pontibuildings: palazziSofia: SofiaLuca: Lucalively: vivacereflective: riflessivofriends: amicistreets: stradebeauty: bellezzavaporetto: vaporettoGrand Canal: Canal GrandeRialto Bridge: ponte di Rialtobreathtaking: mozzafiatowaters: acquehistoric: storicipalaces: palazzisky: cielopaved alleys: stradine pavimentatecappuccino: cappuccinobar: bartraditions: tradizionirebllion: rivoluzionedisapproving looks: occhiatacceVenetians: venezianispecial: specialetreasure: tesorowinding alleys: stradine tortuose