Podcasts about carlo alberto dalla chiesa

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Italia Mistero
Riina 'U Curtu e Dalla Chiesa (I Corleonesi 30 puntata)

Italia Mistero

Play Episode Listen Later Dec 17, 2024 25:22


Mentre Buscetta si trova in Brasile con Badalamenti, Salvatore Riina elimina Pio La Torre ed il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Solo motivazioni mafiose dietro queste mosse di Tòtò Riina? #italiamistero #riina #dallachiesa Italiamistero puntata www.italiamistero.it: https://www.italiamistero.it/

Inchiostro Nero
ARBUS: OPERAZIONE GELOSA. Sergio Curreli.

Inchiostro Nero

Play Episode Listen Later Oct 6, 2024 34:06


Il "Mostro di Arbus", Sergio Curreli, è responsabile di un efferato duplice omicidio avvenuto in Sardegna nel 1982. Due turisti tedeschi furono brutalmente uccisi a colpi di fucile mentre erano in vacanza. Questo crimine ha suscitato grande scalpore sia in Italia che in Germania. Curreli fu riconosciuto colpevole e condannato all'ergastolo, con le pene confermate in Appello e Cassazione. Il caso ha segnato un periodo oscuro per la Provincia di Cagliari, alimentando paure e speculazioni su un possibile collegamento con i delitti del Mostro di Firenze.L'autrice di questo episodio è Moira MissoriQuesta è un'opera di fantasia ispirata da una storia vera. Ogni riferimento a luoghi reali, eventi o personaggi realmente esistiti è rielaborato dall'immaginazione. Gli eventi narrati sono il frutto della creatività dell'autore e qualsiasi somiglianza o discordanza con persone reali, luoghi e eventi accaduti è puramente casuale.

Ultim'ora
Piantedosi "La mafia uccide meno, ma non è meno insidiosa"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Sep 3, 2024 0:58


PALERMO (ITALPRESS) - “La lotta alla mafia deve ancora essere portata avanti in chiave moderna - continua Piantedosi -. Cosa nostra uccide meno, ma non è meno insidiosa in quanto inquina l'economia legale e le istituzioni e impoverisce i territori: molto è stato fatto sia come interventi normativi sia come competenze sviluppate, ma l'esperienza insegna che la vocazione al cambiamento impone di seguire sempre il contrasto alla mafia”. Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a margine della commemorazione di Carlo Alberto Dalla Chiesa alla Cattedrale di Palermo. "Dalla Chiesa ha pagato un prezzo altissimo dando un contributo notevole all'affermazione della cultura della legalità nel nostro Paese: grandi esempi come il suo vengono ricordati anche per essere tramandati alle generazioni future e creare un legame intergenerazionale attraverso queste testimonianze”, sottolinea il Ministro. xd8/vbo/mrv

Ultim'ora
Piantedosi "La mafia uccide meno, ma non è meno insidiosa"

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Play Episode Listen Later Sep 3, 2024 0:58


PALERMO (ITALPRESS) - “La lotta alla mafia deve ancora essere portata avanti in chiave moderna - continua Piantedosi -. Cosa nostra uccide meno, ma non è meno insidiosa in quanto inquina l'economia legale e le istituzioni e impoverisce i territori: molto è stato fatto sia come interventi normativi sia come competenze sviluppate, ma l'esperienza insegna che la vocazione al cambiamento impone di seguire sempre il contrasto alla mafia”. Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a margine della commemorazione di Carlo Alberto Dalla Chiesa alla Cattedrale di Palermo. "Dalla Chiesa ha pagato un prezzo altissimo dando un contributo notevole all'affermazione della cultura della legalità nel nostro Paese: grandi esempi come il suo vengono ricordati anche per essere tramandati alle generazioni future e creare un legame intergenerazionale attraverso queste testimonianze”, sottolinea il Ministro. xd8/vbo/mrv

Ultim'ora
Piantedosi "La mafia uccide meno, ma non è meno insidiosa"

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Play Episode Listen Later Sep 3, 2024 0:58


PALERMO (ITALPRESS) - “La lotta alla mafia deve ancora essere portata avanti in chiave moderna - continua Piantedosi -. Cosa nostra uccide meno, ma non è meno insidiosa in quanto inquina l'economia legale e le istituzioni e impoverisce i territori: molto è stato fatto sia come interventi normativi sia come competenze sviluppate, ma l'esperienza insegna che la vocazione al cambiamento impone di seguire sempre il contrasto alla mafia”. Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a margine della commemorazione di Carlo Alberto Dalla Chiesa alla Cattedrale di Palermo. "Dalla Chiesa ha pagato un prezzo altissimo dando un contributo notevole all'affermazione della cultura della legalità nel nostro Paese: grandi esempi come il suo vengono ricordati anche per essere tramandati alle generazioni future e creare un legame intergenerazionale attraverso queste testimonianze”, sottolinea il Ministro. xd8/vbo/mrv

Ultim'ora
Palermo ricorda il generale Dalla Chiesa

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Play Episode Listen Later Sep 3, 2024 1:44


PALERMO (ITALPRESS) - Rappresentanti politici, forze dell'ordine e cittadinanza, tutti insieme per celebrare il ricordo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel luogo in cui, 42 anni fa, Cosa nostra lo uccise insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'autista Domenico Russo, in via Isidoro Carini, a Palermo. Per onorarlo sono state deposte diverse corone di fiori attorno alla targa che lo commemora: presenti il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo Massimo Mariani, il presidente della Corte d'Appello di Palermo Matteo Frasca, il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia, il procuratore generale della Corte d'Appello Lia Sava e il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Teo Luzi. Presenti anche Nando Dalla Chiesa, figlio del generale, e i rappresentanti delle Forze dell'Ordine. vbo/mrv

Ultim'ora
Palermo ricorda il generale Dalla Chiesa

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Play Episode Listen Later Sep 3, 2024 1:44


PALERMO (ITALPRESS) - Rappresentanti politici, forze dell'ordine e cittadinanza, tutti insieme per celebrare il ricordo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel luogo in cui, 42 anni fa, Cosa nostra lo uccise insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'autista Domenico Russo, in via Isidoro Carini, a Palermo. Per onorarlo sono state deposte diverse corone di fiori attorno alla targa che lo commemora: presenti il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo Massimo Mariani, il presidente della Corte d'Appello di Palermo Matteo Frasca, il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia, il procuratore generale della Corte d'Appello Lia Sava e il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Teo Luzi. Presenti anche Nando Dalla Chiesa, figlio del generale, e i rappresentanti delle Forze dell'Ordine. vbo/mrv

Ultim'ora
Palermo ricorda il generale Dalla Chiesa

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Play Episode Listen Later Sep 3, 2024 1:44


PALERMO (ITALPRESS) - Rappresentanti politici, forze dell'ordine e cittadinanza, tutti insieme per celebrare il ricordo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel luogo in cui, 42 anni fa, Cosa nostra lo uccise insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'autista Domenico Russo, in via Isidoro Carini, a Palermo. Per onorarlo sono state deposte diverse corone di fiori attorno alla targa che lo commemora: presenti il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo Massimo Mariani, il presidente della Corte d'Appello di Palermo Matteo Frasca, il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia, il procuratore generale della Corte d'Appello Lia Sava e il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Teo Luzi. Presenti anche Nando Dalla Chiesa, figlio del generale, e i rappresentanti delle Forze dell'Ordine. vbo/mrv

Years of Lead Pod
Ambush on Via Carini: The Death of Carlo Alberto Dalla Chiesa

Years of Lead Pod

Play Episode Listen Later Jun 6, 2024 62:53


References Giovanni Bianconi. Ragazzi di Malavita. Il più documentario libro sulla Banda della Magliana. Milano: Baldini Castoldi Dalai, 2004. Pino Casamassima, Gli irriducibili. Storie di brigatisti mai pentiti. Bari: Laterza, 2012. Simon Clark. Terror Vanquished: The Italian Approach to Defeating Terrorism. Arlington; Center for Security Policy Studies, 2018. Marco Clementi, Paolo Persichetti, Elisa Santalena. Brigate rosse Dalle fabbriche alla «campagna di primavera». Roma: DeriveApprodi, 2017. Nando Dalla Chiesa. Delitto imperfetto Il generale, la mafia la società italiana, Milano: Melampo, 2007. Beatrice de Graaf. Decline and Dissolution of Italian Terrorism. Zaragoza: fundación Manuel Giménez Abad de Estudios Parlamentarios y del Estado Autonómico, Sergio Flamigni. La sfinge delle Brigate Rosse: Delitti, segreti e bugie del capo terrorista Mario Moretti. Milano: Caos edizioni, 2014. Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza. Profondo Nero. Milano: Chiarelettere, 2010. Francesco Marone. The Italian Way of Counterterrorism: From a Consolidated Experience to an Integrated Approach. The Palgrave Handbook of Global Counterterrorism Policy. 2017:479-94. Luciano Mirone, A Palermo per morire. I cento giorni che condannarono il generale Dalla Chiesa. Roma: Castelvecchi, 2012. Guido Panivi, Cattolici e violenza politica L'altro album di famiglia del terrorismo italiano. Venezia: Marsilio, 2014 Ralf Steenbeek. 2008. De bestrijding van de Rode Brigades in Italië, 1974-1975. De methode van generaal Carlo Alberto Dalla Chiesa. Leidschrift : Historisch Terrorisme. De Ervaring Met Politiek Geweld In De Moderne Tijd, 23(April), 107-127. Retrieved from https://hdl.handle.net/1887/72987. You can watch a very nice film reconstructing Dalla Chiesa's life at the RAI website, featuring Sergio Castellitto: Carlo Alberto Dalla Chiesa Il nostro generale. I like the film, even if it's a bit worshipful. image from: "Carlo Alberto Dalla Chiesa" su Rai Storia (canale 54)"

PICCIOTTI - La mafia raccontata da Lirio Abbate

Pio La Torre, esponente del PCI, paga con la propria vita il suo impegno contro la mafia. Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è appena giunto a Palermo e intuisce il rapporto che lega quattro imprenditori, i “Cavalieri di Catania”, con Cosa Nostra. Il generale lancia un appello allo Stato che rimane inascoltato e che gli costerà la vita. Il magistrato Rocco Chinnici si concentra sui rapporti finanziari della mafia condotti dai fratelli Salvo. Nel luglio del 1983 viene ucciso da un' autobomba, ma lascia un retaggio importante: l'idea di creare un pool per contrastare Cosa nostra.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Ustica, 43 anni dopo: le carte inchiodano la Francia | 27/06/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 27, 2023 2:25


A cura di Daniele Biacchessi 27 giugno 1980. L'aereo Dc 9 Itavia IH870 parte con ritardo dall'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Il suo arrivo a Palermo è previsto intorno alle 21, ma il velivolo non atterrerà mai. Sparisce dai radar sopra i cieli tra le isole di Ponza e Ustica, in una località aeronautica denominata Punto Condor. 81 morti, nessun sopravvissuto. 43 anni dopo sappiamo molte cose di ciò che avvenne intorno alle 21 del 27 giugno 1980. Non fu un incidente o una bomba collocata nell'aereo, ma l'onda d'urto di un missile lanciato da un velivolo rimasto sconosciuto nell'ambito di uno scenario di guerra. L'allora Presidente del Consiglio e poi Capo dello Stato Francesco Cossiga indicò davanti ai giudici del tribunale civile di Palermo i francesi come i possibili mandanti della strage: il vero bersaglio era un Mig libico su cui volava Gheddafi. Nell'inchiesta bis scaturita dalle dichiarazioni di Cossiga, la procura di Roma ha chiesto e ottenuto dall'Aise, i servizi segreti, 32 documenti ora desecretati che escludono ogni manovra palestinese dietro all'abbattamento del Dc9 dell'Itavia. Gli investigatori hanno interrogato numerosi avieri francesi di stanza nella base di Solenzara, in Corsica, che hanno confermato la versione fornita dal generale Nicola Bozzo, allora braccio destro di Carlo Alberto Dalla Chiesa, secondo cui quella sera  c'era un traffico aereo militare francese fuori dal comune. Sulle responsabilità francesi avevo accennato anche in un mio vecchio libro "Punto Condor" scritto con il collega Fabrizio Colarieti. Forse è giunto il momento che Parigi racconti cosa è accaduto davvero il 27 giugno 1980 di 43 anni fa e che l'Italia sia in grado di avere quel coraggio politico che finora è mancato a tanti Governi.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Ustica, 43 anni dopo: le carte inchiodano la Francia | 27/06/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 27, 2023 2:25


A cura di Daniele Biacchessi 27 giugno 1980. L'aereo Dc 9 Itavia IH870 parte con ritardo dall'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna. Il suo arrivo a Palermo è previsto intorno alle 21, ma il velivolo non atterrerà mai. Sparisce dai radar sopra i cieli tra le isole di Ponza e Ustica, in una località aeronautica denominata Punto Condor. 81 morti, nessun sopravvissuto. 43 anni dopo sappiamo molte cose di ciò che avvenne intorno alle 21 del 27 giugno 1980. Non fu un incidente o una bomba collocata nell'aereo, ma l'onda d'urto di un missile lanciato da un velivolo rimasto sconosciuto nell'ambito di uno scenario di guerra. L'allora Presidente del Consiglio e poi Capo dello Stato Francesco Cossiga indicò davanti ai giudici del tribunale civile di Palermo i francesi come i possibili mandanti della strage: il vero bersaglio era un Mig libico su cui volava Gheddafi. Nell'inchiesta bis scaturita dalle dichiarazioni di Cossiga, la procura di Roma ha chiesto e ottenuto dall'Aise, i servizi segreti, 32 documenti ora desecretati che escludono ogni manovra palestinese dietro all'abbattamento del Dc9 dell'Itavia. Gli investigatori hanno interrogato numerosi avieri francesi di stanza nella base di Solenzara, in Corsica, che hanno confermato la versione fornita dal generale Nicola Bozzo, allora braccio destro di Carlo Alberto Dalla Chiesa, secondo cui quella sera  c'era un traffico aereo militare francese fuori dal comune. Sulle responsabilità francesi avevo accennato anche in un mio vecchio libro "Punto Condor" scritto con il collega Fabrizio Colarieti. Forse è giunto il momento che Parigi racconti cosa è accaduto davvero il 27 giugno 1980 di 43 anni fa e che l'Italia sia in grado di avere quel coraggio politico che finora è mancato a tanti Governi. 

Years of Lead Pod
General Dalla Chiesa and the Origin of Modern Counter-Terrorism

Years of Lead Pod

Play Episode Listen Later Apr 6, 2023 71:03


References Giovanni Bianconi. Ragazzi di Malavita. Il più documentario libro sulla Banda della Magliana. Milano: Baldini Castoldi Dalai, 2004. Pino Casamassima, Gli irriducibili. Storie di brigatisti mai pentiti. Bari: Laterza, 2012. Simon Clark. Terror Vanquished: The Italian Approach to Defeating Terrorism. Arlington; Center for Security Policy Studies, 2018. Marco Clementi, Paolo Persichetti, Elisa Santalena. Brigate rosse Dalle fabbriche alla «campagna di primavera». Roma: DeriveApprodi, 2017. Beatrice de Graaf. Decline and Dissolution of Italian Terrorism. Zaragoza: fundación Manuel Giménez Abad de Estudios Parlamentarios y del Estado Autonómico Sergio Flamigni. La sfinge delle Brigate Rosse: Delitti, segreti e bugie del capo terrorista Mario Moretti. Milano: Caos edizioni, 2014. Giuseppe Lo Bianco, Sandra Rizza. Profondo Nero. Milano: Chiarelettere, 2010.Guido Panivi, Cattolici e violenza politica L'altro album di famiglia del terrorismo italiano. Venezia: Marsilio, 2014 Francesco Marone. The Italian Way of Counterterrorism: From a Consolidated Experience to an Integrated Approach. The Palgrave Handbook of Global Counterterrorism Policy. 2017:479-94. Ralf Steenbeek. 2008. De bestrijding van de Rode Brigades in Italië, 1974-1975. De methode van generaal Carlo Alberto Dalla Chiesa. Leidschrift : Historisch Terrorisme. De Ervaring Met Politiek Geweld In De Moderne Tijd, 23(April), 107-127. Retrieved from https://hdl.handle.net/1887/72987. You can watch a very nice film reconstructing Dalla Chiesa's life at the RAI website, featuring Sergio Castellitto: Carlo Alberto Dalla Chiesa Il nostro generale. I like the film, even if it's a bit worshipf

Spazio 70
Due delitti politici. Un ricordo di Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa

Spazio 70

Play Episode Listen Later Mar 28, 2023 92:41


➨ Iscrivetevi al nostro canale Telegram: https://t.me/spazio_70Reggio Emilia, 2 settembre 2012, festa nazionale del Partito democratico. Dibattito pubblico in ricordo di Pio La Torre e Carlo Alberto Dalla Chiesa dal titolo: «A 30 anni da quel terribile 1982». L'incontro, moderato da Stefania Limiti, ha visto la partecipazione di Giuseppe Lumia, Franco La Torre, Giancarlo Caselli, Laura Garavini, Virginio Rognoni, Nando Dalla Chiesa.Tra gli argomenti toccati durante il dibattito: 1) Due delitti politici e «preventivi»; 2) Una conoscenza antica. Corleone, fine anni Quaranta; 3) La figura di Placido Rizzotto; 4) La legge Rognoni-La Torre; 5) La figura umana e politica di Pio La Torre; 6) I cento giorni di Carlo Alberto Dalla Chiesa a Palermo; 7) Alcune caratteristiche peculiari della legislazione antimafia; 8) Una strana «parabola». Il colloquio Andreotti-Dalla Chiesa; 9) «Guarda che altri corpi dello Stato vogliono ammazzarlo». La collaborazione di Patrizio Peci; 10) «Eravamo a sostegno del generale». Il tema dei poteri attribuiti al prefetto Dalla Chiesa; 11) «Non ho mai visto un funerale così veloce»; 12) «Questo generale porterà disordine»Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4704678/advertisement

Spazio 70
«Tra mafia e terrorismo». Parla il generale Mario Mori

Spazio 70

Play Episode Listen Later Jan 24, 2023 100:24


Montegalda (Vi), 18 marzo 2022. Dibattito pubblico organizzato dall'amministrazione comunale di Montegalda e Montegaldella in collaborazione con l'Associazione Culturale Memorabilia, la Biblioteca «A.Fogazzaro» di Montegalda e l'Associazione Nazionale Carabinieri sez. di Montegalda, Longare e Montegaldella. Sono intervenuti: Mario Mori — generale, ex comandante del ROS dei Carabinieri, già direttore del SISDE — e Giuseppe De Donno, colonnello, ex ufficiale del ROS. Moderatore dell'incontro: Andrea Nardin, sindaco di Montegalda.Si ringrazia l'amministrazione comunale di Montegalda per la condivisione pubblica dell'evento.Tra gli argomenti trattati: a) la testimonianza di un giovane capitano presente in via Caetani, il 9 maggio 1978; b) era possibile trattare e salvare Moro?; c) «un approccio superficiale» durante i primi anni dell'emergenza terroristica; d) il caso Moro «come spartiacque» sotto il profilo investigativo; e) Mario Mori a Palermo; f) Carlo Alberto Dalla Chiesa; g) gli elementi di novità nella «costituzione» e «costruzione» del ROS; h) «che vuoi, piemontese?»; i) «le imprese e la politica? Non vittime, ma socie della mafia»; l) «Cosa nostra è entrata in Borsa»; m) l'informativa dei ROS su mafia e appalti; n) la cattura di Riina; o) «lo prendiamo vivo o morto?»; p) la direzione del SISDE; q) «gli americani? Non valgono nulla. Gli israeliani i migliori»; r) «la dirigenza dei nostri servizi? Non vale niente. Gli operativi, invece, sono bravi»; s) il periodo post 11 settembre. Peculiarità storiche, sociali e operative che emergono nel confronto con gli altri Paesi; t) la vicenda dell'arresto della brigatista Rita AlgranatiQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4704678/advertisement

Ultim'ora
Castellitto "Per interpretare Dalla Chiesa serve grande rispetto"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Jan 9, 2023 1:00


"Dalla Chiesa come figura pubblica appartiene a tutti noi, a tutti i cittadini, a questo Paese. Come figura intima è un padre, è stato un amico, è stato un fratello, bisogna avere grande rispetto". Lo ha detto, in occasione dell'anteprima di "Il nostro generale", Sergio Castellitto che, nella fiction, indossa i panni di Carlo Alberto Dalla Chiesa.xc3/mgg/gtr

il posto delle parole
Mariangela Olivieri "Il coraggio di una scelta"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 6, 2023 21:06


Mariangela Olivieri"Il coraggio di una scelta"Edizioni Sanpinohttps://edizionisanpino.itEmanuela Setti Carraro Dalla Chiesa – A 40 anni dal terribile omicidio che uccise Emanuela Setti Carraro insieme a suo marito, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, una splendida biografia presenta la figura di Emanuela. Infermiera di professione, ma prima ancora per vocazione, come sua mamma. Emerge il ritratto di una donna tenace, allegra e innamorata della vita e dell'uomo che con tanta determinazione aveva scelto porgendogli un giorno una rosa. Personalità forte e decisa, tanto da rifiutare i ripetuti inviti del Generale, nominato Prefetto di Palermo, a lasciare la Sicilia in cui si sentivano costantemente minacciati. Cosa Nostra li stava aspettando. Li raggiunse, la sera del 3 settembre 1982 a Palermo, in Via Isidoro Carini con un kalashnikov che crivellò di colpi la loro A112 e l'auto di Domenico Russo, loro agente di scorta. Si erano sposati da meno di due mesi. • Una biografia ricca delle testimonianze di chi ha conosciuto Emanuela ai tempi della scuola, durante la sua professione e come donna amata. È impreziosita dalla testimonianza delicata e colma di affetto di Nando Dalla Chiesa, figlio del Generale.• La sua passione per la vita e il lavoro si propongono come modello per tutte le donne e come esempio da far conoscere ai ragazzi di oggi: un amore “senza se e senza ma”.• Un libro scritto con il cuore, sentimentale e vero. Che provoca commozione e rabbia.• Il giornalista e scrittore Giorgio Torelli la ricorda così: «Cara e provvida amica, cara crocerossina di Renoir che un giorno partisti con il tuo Uomo per la guerra di Sicilia».• Post fazione di Daniela Pizzagalli, biografa e giornalista. Mariangela Olivieri, ha lavorato per anni nel mondo della moda, fino a quando ha scelto di dedicarsi a tempo pieno alla famiglia. È moglie, madre e nonna. Le sue passioni sono i viaggi, il giardinaggio e la lettura: «Sul mio comodino un libro non manca mai».IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it

Bar Lume
Conoscere per combattere: la lotta alla mafia di Carlo Alberto Dalla Chiesa (parte 2)

Bar Lume

Play Episode Listen Later Nov 18, 2022 26:59


Seconda parte della storia di come il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ha affrontato la mafia, cercando di studiarne i dettagli e comprenderne le logiche, per dare un futuro migliore e speranza a quell'isola che aveva nel cuore e per la quale ha dato la vita.

Note dell'autore
Ciaj Rocchi e Matteo Demonte. Le stelle di Dora. Le sfide di Carlo Alberto Dalla Chiesa

Note dell'autore

Play Episode Listen Later Oct 25, 2022 3:59


CIAJ ROCCHI E MATTEO DEMONTE – LE STELLE DI DORA. LE SFIDE DI CARLO ALBERTO DALLA CHIESA – presentato da DIANA SANTINI

stelle carlo dalla chiesa sfide diana santini carlo alberto dalla chiesa matteo demonte ciaj rocchi
Bar Lume
Conoscere per combattere: la lotta alla mafia di Carlo Alberto Dalla Chiesa (parte 1)

Bar Lume

Play Episode Listen Later Oct 21, 2022 25:18


In una guerra, conoscere bene le caratteristiche del nemico è un elemento essenziale per giungere alla vittoria. Così anche nella lotta alla mafia: in questa prima puntata, ripercorriamo alcuni passi del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel suo percorso investigativo, durato quasi tutta la vita, fino alla tragica morte nel 1982. L'intuito e la dedizione del brillante carabiniere hanno gettato luce su alcuni aspetti caratteristici della mafia, considerazioni che hanno valore ancora oggi

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Un Frecciarossa dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa

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Play Episode Listen Later Sep 7, 2022 0:33


Un Frecciarossa dedicato al generale Carlo Alberto dalla Chiesa, con l'immagine del suo volto e una sua celebre frase impresse sulle fiancate del treno, viaggerà fino al31 ottobre lungo la rotta ferroviaria Torino-Reggio Calabria per commemorarne il sacrificio a 40 anni dal brutale eccidio di via Isidoro Carini a Palermo.xc3/sat/gtr

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Scoperta una targa in memoria di Dalla Chiesa in prefettura a Palermo

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Play Episode Listen Later Sep 2, 2022 1:46


Palermo commemora il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente di scorta Domenico Russo in un agguato in via Isidoro Carini. Per rendergli omaggio, alla vigilia del quarantennale della strage, una targa è stata svelata nel cortile interno di Villa Whitaker, dove Dalla Chiesa aveva prestato servizio come Prefetto. xa7/vbo/red

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Scoperta una targa in memoria di Dalla Chiesa in prefettura a Palermo

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Play Episode Listen Later Sep 2, 2022 1:46


Palermo commemora il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente di scorta Domenico Russo in un agguato in via Isidoro Carini. Per rendergli omaggio, alla vigilia del quarantennale della strage, una targa è stata svelata nel cortile interno di Villa Whitaker, dove Dalla Chiesa aveva prestato servizio come Prefetto. xa7/vbo/red

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Scoperta una targa in memoria di Dalla Chiesa in prefettura a Palermo

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Play Episode Listen Later Sep 2, 2022 1:46


Palermo commemora il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all'agente di scorta Domenico Russo in un agguato in via Isidoro Carini. Per rendergli omaggio, alla vigilia del quarantennale della strage, una targa è stata svelata nel cortile interno di Villa Whitaker, dove Dalla Chiesa aveva prestato servizio come Prefetto. xa7/vbo/red

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40 anni fa l'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

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Play Episode Listen Later Sep 2, 2022 3:47


Quarant'anni fa veniva ucciso a Palermo il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Alle 21:15 del 3 settembre 1982, la A112 sulla quale viaggiava fu affiancata in via Isidoro Carini da una Bmw, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov che non lasciarono scampo al prefetto e alla moglie, Emanuela Setti Carraro. Nell'agguato perse la vita anche l'agente Domenico Russo.abr/gtr/

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40 anni fa l'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

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Play Episode Listen Later Sep 2, 2022 3:47


Quarant'anni fa veniva ucciso a Palermo il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Alle 21:15 del 3 settembre 1982, la A112 sulla quale viaggiava fu affiancata in via Isidoro Carini da una Bmw, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov che non lasciarono scampo al prefetto e alla moglie, Emanuela Setti Carraro. Nell'agguato perse la vita anche l'agente Domenico Russo.abr/gtr/

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Il generale Teo Luzi ricorda Carlo Alberto Dalla Chiesa

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Play Episode Listen Later Sep 1, 2022 0:45


"Uno dei pregi del generale Dalla Chiesa è stato quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini, ha dato dei messaggi di fiducia in momenti bui della storia repubblicana". Lo ha detto il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale di corpo d'armata, Teo Luzi, a margine della presentazione a Roma della graphic novel "Le stelle di Dora", il racconto della storia del generale Dalla Chiesa. xc3/vbo/gsl

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Il generale Teo Luzi ricorda Carlo Alberto Dalla Chiesa

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Play Episode Listen Later Sep 1, 2022 0:45


"Uno dei pregi del generale Dalla Chiesa è stato quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini, ha dato dei messaggi di fiducia in momenti bui della storia repubblicana". Lo ha detto il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale di corpo d'armata, Teo Luzi, a margine della presentazione a Roma della graphic novel "Le stelle di Dora", il racconto della storia del generale Dalla Chiesa. xc3/vbo/gsl

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Il generale Teo Luzi ricorda Carlo Alberto Dalla Chiesa

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Play Episode Listen Later Sep 1, 2022 0:45


"Uno dei pregi del generale Dalla Chiesa è stato quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini, ha dato dei messaggi di fiducia in momenti bui della storia repubblicana". Lo ha detto il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale di corpo d'armata, Teo Luzi, a margine della presentazione a Roma della graphic novel "Le stelle di Dora", il racconto della storia del generale Dalla Chiesa. xc3/vbo/gsl

Storia dei Carabinieri
Extra 006. In memoria del generale Dalla Chiesa. Il suo testamento spirituale

Storia dei Carabinieri

Play Episode Listen Later Aug 31, 2022 12:16


Questo episodio extra, il numero 006, completa la miniserie iniziata con l'episodio extra 005 e dedicata all'ultimo discorso del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa tenuto in uniforme da Carabiniere il 5 maggio 1982. I due episodi sono stati realizzati in occasione del quarantennale della ricorrenza dell'omicidio di Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei Carabinieri e prefetto di Palermo ucciso il 3 settembre 1982 insieme alla moglie, Emanuela Setti Carraro e alla Guardia Scelta di Pubblica Sicurezza Domenico Russo, scorta del prefetto. L'episodio di oggi rappresenta il momento più alto di questa piccola iniziativa "Per non dimenticare". In questo caso, è possibile ascoltare il discorso dalla voce ancora viva e tuonante del generale. Si tratta senza dubbio di una testimonianza eccezionale per la quale abbiamo dedicato il precedente episodio extra per leggere e interpretare, se possibile, il testo di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Come già ricordato nel precedente episodio extra, il testo completo della trascrizione è reperibile sul sito dell'Arma dei Carabinieri. In particolare si rinvia al saggio di Flavio Carbone “Il discorso del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa”, in Rassegna dell'Arma dei Carabinieri, n. 2 (aprile-giugno) 2018, pp. 137-168, consultabile on line sul sito dell'Arma dei Carabinieri. Resta sempre possibile scaricare l'intero numero della rivista in formato Adobe Acrobat attraverso questo link. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message

Storia dei Carabinieri
Extra 005. In memoria del generale Dalla Chiesa. L'ultimo discorso in uniforme

Storia dei Carabinieri

Play Episode Listen Later Aug 17, 2022 22:02


Questo episodio extra (chiamiamolo anche episodio Bonus), il numero 5 della serie, è dedicato ad un uomo e a tutti i suoi oscuri collaboratori che hanno svolto silenziosamente il proprio dovere. L'episodio vuole ricordare la figura del generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso vigliaccamente il 3 settembre 1982 a bordo dell'autobianchi A112 della moglie e con la moglie, Emanuela Setti Carraro, insieme alla Guardia Scelta di Pubblica Sicurezza Domenico Russo, assegnato di scorta al prefetto Dalla Chiesa a Palermo. Le vicende sono note e noi non le ripercorreremo. Ci sono numerosi approfondimenti sulla vita e sull'operato di un personaggio così carismatico e importante allo stesso tempo come Carlo Alberto Dalla Chiesa. Questa puntata è dedicata all'ultimo discorso che egli tenne, in qualità di ufficiale dei Carabinieri, ma forse ancora di più in qualità di Vice Comandante Generale il 5 maggio 1982, quando aveva già assunto le funzioni di prefetto di Palermo ma era tornato a Roma per il saluto all'Arma, a quella Istituzione che aveva servito fedelmente per tutta la sua vita. Il suo fu un discorso che veniva dal cuore e che in questo episodio Storia dei Carabinieri ha provato a presentare analizzando alcune questioni. Egli ha guardato al suo passato e ai suoi collaboratori nonché all'esperienze che visse nell'Arma. Va ricordato che si tratta di un discorso letto (come egli stesso cita) per la prima volta seguendo appunti scritti nel 1982, quarant'anni fa, e dunque ciò che egli disse appare forse ancora più importante. In questo senso, si è voluto offrire all'ascoltatore una sintesi della interpretazione più ampia che è apparsa altrove e che ha costituito un momento di riflessione offerto nelle pagine della rivista scientifica dell'Arma dei Carabinieri. In questo senso, noi di Storia dei Carabinieri, ci auguriamo di aver contributo a far conoscere qualcosa di meno noto, qualcosa che molti militari dell'Arma portano con se, quel senso delle Istituzioni che il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa condivise con il suo ultimo discorso. Il testo di questo episodio è stato estratto e rielaborato dal contributo apparso sulla Rassegna dell'Arma dei Carabinieri. In particolare, si tratta del saggio di Flavio Carbone “Il discorso del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa”, in Rassegna dell'Arma dei Carabinieri, n. 2 (aprile-giugno) 2018, pp. 137-168. Il testo è consultabile on line sul sito dell'Arma dei Carabinieri, mentre qui si può scaricare il numero della rivista in formato Adobe Acrobat. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message

CdTalk - L'ospite
Nando Dalla Chiesa: 30 anni dagli assassinii di Falcone e Borsellino

CdTalk - L'ospite

Play Episode Listen Later May 20, 2022 20:33


Il 23 maggio 2022 si celebra l'anniversario della strage di Capaci. Sono trascorsi trent'anni dalla morte, per mano della mafia, del giudice Giovanni Falcone. 57 giorni dopo venne assassinato anche Paolo Borsellino. Oggi, impressiona purtroppo l'attualità delle loro parole. La puntata di CdTalk del 20 maggio 2022 ha come ospite il sociologo e professore di Sociologia della criminalità organizzata Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato a Palermo da Cosa Nostra il 3 settembre del 1982.

Appunti - il mondo di Domani
46 - Pio La Torre, Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino: uomini soli - con Attilio Bolzoni

Appunti - il mondo di Domani

Play Episode Listen Later Apr 28, 2022 19:17


A Palermo i delitti di mafia non sono mai soltanto di mafia, e spesso non sono neppure davvero di mafia: hanno dietro storie complesse, nazionali o addirittura internazionali. Il 30 aprile 1982 moriva Pio La Torre, già deputato comunista, pochi mesi dopo tocca al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Dieci anni e a morire sono i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la mafia manda i killer, ma le ragioni per cui si muore sono complicate. La certezza è che tocca sempre a "uomini soli", abbandonati e condannati: Attilio Bolzoni, grande giornalista di mafia e firma di Domani, ne ha ricostruito le storie nel libro Uomini soli (Zolfo) e ne discute con Stefano Feltri, direttore di Domani

dalla palermo chiesa soli domani uomini dieci giovanni falcone paolo borsellino attilio bolzoni pio la torre carlo alberto dalla chiesa falcone borsellino
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La memoria delle vittime della mafia | 21/03/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 21, 2022 2:16


A cura di Daniele Biacchessi Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L'iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Da quel giorno centinaia di migliaia di persone hanno sfilato nelle città per ricordare a tutti che la lotta alla mafia è un dovere morale, civile, un impegno pieno. Don Luigi Ciotti è certamente il simbolo di questa resistenza al crimine, un giorno ha detto una frase che mi aveva colpito molto: «Il rischio grave è che di fronte a questo mimetizzarsi della criminalità organizzata la popolazione diventi tollerante. Inizi a pensare che in fondo non è un problema così grave. Ed è per questo motivo che c'è bisogno di maggiore coraggio, da parte di tutti. Bisogna avere coraggio, tanto coraggio». Si bisogna avere coraggio. Anche noi, nel nostro piccolo, oggi nel programma "Gli occhi della Storia" racconteremo quattro storie di uomini lasciati soli dallo Stato e dalle istituzioni, poi uccisi dalla mafia: il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, l'imprenditore Libero Grassi, il giornalista Giuseppe Fava, il prete Don Pino Puglisi. Quattro storie di persone che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alle illegalità, ai soprusi. Credits: Agenzia Fotogramma _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La memoria delle vittime della mafia | 21/03/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 21, 2022 2:16


A cura di Daniele Biacchessi Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L'iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Da quel giorno centinaia di migliaia di persone hanno sfilato nelle città per ricordare a tutti che la lotta alla mafia è un dovere morale, civile, un impegno pieno. Don Luigi Ciotti è certamente il simbolo di questa resistenza al crimine, un giorno ha detto una frase che mi aveva colpito molto: «Il rischio grave è che di fronte a questo mimetizzarsi della criminalità organizzata la popolazione diventi tollerante. Inizi a pensare che in fondo non è un problema così grave. Ed è per questo motivo che c'è bisogno di maggiore coraggio, da parte di tutti. Bisogna avere coraggio, tanto coraggio». Si bisogna avere coraggio. Anche noi, nel nostro piccolo, oggi nel programma "Gli occhi della Storia" racconteremo quattro storie di uomini lasciati soli dallo Stato e dalle istituzioni, poi uccisi dalla mafia: il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, l'imprenditore Libero Grassi, il giornalista Giuseppe Fava, il prete Don Pino Puglisi. Quattro storie di persone che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alle illegalità, ai soprusi. Credits: Agenzia Fotogramma _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La memoria delle vittime della mafia | 21/03/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 21, 2022 2:16


A cura di Daniele Biacchessi Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L'iniziativa nasce dal dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci e non sente pronunciare mai il suo nome. Un dolore che diventa insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere ricordata con il proprio nome. Dal 1996, ogni anno, una città diversa, un lungo elenco di nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Da quel giorno centinaia di migliaia di persone hanno sfilato nelle città per ricordare a tutti che la lotta alla mafia è un dovere morale, civile, un impegno pieno. Don Luigi Ciotti è certamente il simbolo di questa resistenza al crimine, un giorno ha detto una frase che mi aveva colpito molto: «Il rischio grave è che di fronte a questo mimetizzarsi della criminalità organizzata la popolazione diventi tollerante. Inizi a pensare che in fondo non è un problema così grave. Ed è per questo motivo che c'è bisogno di maggiore coraggio, da parte di tutti. Bisogna avere coraggio, tanto coraggio». Si bisogna avere coraggio. Anche noi, nel nostro piccolo, oggi nel programma "Gli occhi della Storia" racconteremo quattro storie di uomini lasciati soli dallo Stato e dalle istituzioni, poi uccisi dalla mafia: il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, l'imprenditore Libero Grassi, il giornalista Giuseppe Fava, il prete Don Pino Puglisi. Quattro storie di persone che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alle illegalità, ai soprusi. Credits: Agenzia Fotogramma _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Storia dei Carabinieri
Intervista 003. Intervista a Domenico Di Petrillo, autore de "Il lungo assedio"

Storia dei Carabinieri

Play Episode Listen Later Dec 29, 2021 57:23


Con l'intervista 003 continua il modello adottato di conversazione con eminenti studiosi o autori di volumi direttamente o indirettamente riconducibili alla Storia dei Carabinieri. In questo episodio l'attenzione è dedicata al volume "Il lungo assedio. La lotta al terrorismo nel diario operativo della Sezione speciale anticrimine Carabinieri di Roma" edito da Melampo Editore nel 2018. Il volume, lo ricorda il sottotitolo, ripercorre le vicende di un reparto davvero speciale voluto dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa per contrastare il terrorismo a Roma e nell'area laziale. Le attività furono piuttosto complesse per contrastare il terrorismo rosso e durarono alcuni anni, sebbene la Sezione si dedicò anche a quello nero o a quello internazionale che negli anni Ottanta aveva fatto dell'Italia una sua base. L'autore, Domenico Di Petrillo, spiega e chiarisce alcuni aspetti già trattati nel volume ma la sua capacità espositiva e la sua chiarezza aiutano a comprendere come un piccolo gruppo di Carabinieri, di gradi, origini e esperienze diverse seppe amalgamarsi e creare una nuova modalità di contrasto al fenomeno terroristico che sino a quel momento le forze dell'ordine non erano riuscite ad elaborare. Abbiamo deciso di pubblicare l'episodio in occasione della ricorrenza di un avvenimento che ha segnato l'Arma in quegli anni e in particolare l'assassinio da parte di terroristi rossi del generale di brigata Enrico Riziero Galvaligi, avvenuto a Roma il 31 dicembre 1980. Per leggere il volume qui il link. Con l'augurio di buon ascolto e lettura (per chi vorrà approfondire). --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message

Spazio 70
Rita Dalla Chiesa testimonia al Maxiprocesso a Cosa Nostra

Spazio 70

Play Episode Listen Later Dec 2, 2021 25:17


Palermo, 23 luglio 1986. La giornalista Rita Dalla Chiesa, figlia del generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato dalla mafia nel 1982, testimonia in aula nel corso del Maxi processo.Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...

Racconti di Storia Podcast
Gli Alamari Sulla Pelle - La storia di CARLO ALBERTO DALLA CHIESA

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Sep 5, 2021 32:29


Racconto di Federico BettuzziUn cartello semplice, parole in vernice nera vergate su fondo bianco: "Qui è morta la speranza dei palermitani onesti". Non c'è firma ma è impossibile non accorgersi della valenza del messaggio anonimo. Perché quel cartello appare in via Isidoro Carini, nel pieno centro di Palermo, la mattina del 4 settembre 1982, nel luogo dove poche ore prima è avvenuto l'ennesimo delitto di mafia. Ma non una uccisione qualsiasi: non è stato un regolamento di conti tra famiglie rivali, né l'esecuzione di un boss della fazione perdente all'interno della seconda grande guerra di Cosa Nostra. Lì è morto un servitore dello Stato, un uomo la cui immagine significava moltissimo per tanti italiani. Un simbolo, una speranza per chi non intende piegarsi alle logiche perverse della malavita organizzata e del malaffare dei colletti bianchi. Un uomo che ha dedicato la sua vita ad un ideale di giustizia e ad una divisa, tanto da poter quasi affermare di avere gli alamari cuciti sulla pelle. Un uomo di nome Carlo Alberto Dalla Chiesa.Guarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/urbB6n74FKEIl Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Recensioni CaRfatiche
Recensioni CaRfatiche - Cento giorni a Palermo (Giuseppe Ferrara 1984)

Recensioni CaRfatiche

Play Episode Listen Later Feb 9, 2021 9:54


Il grandissimo Lino Ventura, ci regala il ritratto lucido e asciutto di uno dei più grandi eroi della storia italiana contemporanea. Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che diede un colpo durissimo alle Brigate Rosse e che, successivamente, venne investito dell'incarico di prefetto e mandato a Palermo, nel tentativo di contrastare il potere mafioso che dilagava. Abbandonato dalle autorità e dallo Stato, ma amato dalla gente, Dalla Chiesa morirà assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro, in un vile e tragico attentato, il 12 luglio 1982, dopo cento giorni di lotta nel capoluogo siciliano. Un titolo che va visto, specialmente per le nuove generazioni e per contribuire a tramandare la memoria di questi grandi eroi, che hanno anteposto alla famiglia ed alla loro stessa vita, la giustizia e la verità. Nel cast anche i bravissimi Adalberto Maria Merli, Giuliana De Sio, Lino Troisi, Arnoldo Foà e Stefano Satta Flores, alla sua ultima apparizione cinematografica.

A History of Italy » Podcast
Anti-mafia martyrs: Carlo Alberto Dalla Chiesa

A History of Italy » Podcast

Play Episode Listen Later Sep 3, 2020


On 3rd September, the anniversary of his death, we look at the struggle against organised crime of Carlo Alberto Dalla Chiesa, general of the Italian Carabinieri police force who dedicated his life to the fight against terrorism and the Sicilian Mafia.

mafia martyrs sicilian mafia carlo alberto dalla chiesa
A History of Italy » Podcast
Anti-mafia martyrs: Carlo Alberto Dalla Chiesa

A History of Italy » Podcast

Play Episode Listen Later Sep 3, 2020


On 3rd September, the anniversary of his death, we look at the struggle against organised crime of Carlo Alberto Dalla Chiesa, general of the Italian Carabinieri police force who dedicated his life to the fight against terrorism and the Sicilian Mafia.