POPULARITY
Categories
Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali
Diamo un rapido sguardo alla situazione delle forze di polizia in Italia, chi sono? Quante sono? Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Cosa è successo nell'ultima puntata di Easy Italian? - https://www.youtube.com/watch?v=tuW2Q_U5HHQ E se succede qualcosa in Italia, che numero si chiama? Oggi diamo i numeri!!! I numeri sembrano tanti, che confusione! Proviamo a fare un po' di chiarimento: Il “112” è il numero telefonico di riferimento per tutti i casi di richiesta di soccorso sanitario a persone vittime di malori o incidenti di qualsiasi natura. Ci sono altri numeri ma vangono tutti convogliati nella stessa stazione operativa. Tornando a noi, abbiamo parlato dei vari corpi di polizia in Italia. Anche qui c'è un po' di confusione. Abbiamo: la Polizia di Stato l'Arma dei Carabinieri la Guardia di finanza la Polizia penitenziaria il Corpo forestale dello Stato Ma che differenza c'è tra Polizia e Arma dei Carabienieri? La Polizia di Stato è un'arma civile, mentre il Carabiniere è un militare che fa parte della Quarta Forza Armata dello Stato Italiano, le altre sono l'Esercito, la Marina e l'Aereonautica. Piccola curiosità, perché i Carabinieri si chiamano così? Nel 1814 Vittorio Emanuele I, re di Piemonte e Sardegna, creò il Corpo dei carabinieri reali con il compito di tutelare l'ordine pubblico. I membri del corpo erano armati con un fucile leggero e maneggevole: la carabina. Proprio dall'uso di quest'arma deriva il nome "carabinieri". Poi abbiamo parlato dei "pendolari", ma chi sono? Chi lavora in un luogo diverso da quello dove abita e si deve spostare quotidianamente con mezzi di trasporto, spec. pubblici: un treno pieno di pendolari. Trascrizione Matteo: [0:25] Buongiorno. Raffaele: [0:26] Buongiorno Matteo. Come va? Matteo: [0:28] Bene, bene. Come va? Raffaele: [0:32] Qui ha appena smesso di grandinare... Matteo: [0:34] Eh, addirittura! ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership
Italy's most wanted Mafia boss, Matteo Messina Denaro, has been arrested in Sicily after thirty years on the run. Over a hundred members of the security forces took part in his arrest at a private clinic in the city of Palermo. Messina Denaro has been sentenced in absentia to life in prison for his role in the murders of anti-mafia prosecutors Giovanni Falcone and Paolo Borsellino in 1992. Also in the programme: German Defence Minister resigns; and Italian actress Gina Lollobrigida passes away. (Photo: A screengrab taken from a video shows Matteo Messina Denaro the country's most wanted mafia boss being escorted out of a Carabinieri police station after he was arrested in Palermo, Italy. CREDIT: Carabinieri/Handout via REUTERS.)
I malviventi sono entrati in azione ieri nel tardo pomeriggio alla gioielleria “Estelle Oro” nella centralissima via Jacopo Da Ponte. Ingente il bottino della rapina: gioielli per circa 200 mila euro. Leggermente ferito il titolare. Indagini in corso da parte dei carabinieri.
Camminava, barcollando, in mezzo a viale dell'Industria a Schio e, quando una pattuglia dei carabinieri lo ha intercettato, ha spintonato e colpito i militari. Il ragazzo di nazionalità ucraina protagonista della vicenda è stato alla fine arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e rifiuto di dare indicazioni sulla propria identità personale.
"阿雷佐(Arezzo),教區牧師(Parish Priest)從墓地裡狩獵塊狀。主教的失望:“不愉快的情節” 鄰居的信徒都在教區神父的一邊,他打電話給卡拉比尼里(Carabinieri)去除無家可歸者:“他做得很好,他再也無法做到了” Arezzo的好街區全部來自" "啟動AD- #TheMummichogBlogoFmalta Amazon Top和Flash Deals(會員鏈接 - 如果您通過以下鏈接購買,您將支持我們的翻譯)-https://amzn.to/3feogyg 僅在一次搜索中比較所有頂級旅行網站,以在酒店庫存的最佳酒店交易中找到世界上最佳酒店價格比較網站。 (會員鏈接 - 如果您通過以下鏈接購買,您將支持我們的翻譯)-https://www.hotelscombined.com/?a_aid=20558 “因此,無論您希望別人對您做什麼,也對他們做,因為這是法律和先知。”“ #Jesus #Catholic。 “從受孕的時刻,必須絕對尊重和保護人類的生活。從他生存的第一刻起,必須將一個人承認為擁有一個人的權利 - 其中每種無辜者都是無辜的權利。”天主教教堂的教理2270。 墮胎殺死了兩次。它殺死了嬰兒的身體,並殺死了母親的科學。墮胎是深刻的反婦女。它的受害者中有三個季節是女性:一半的嬰兒和所有母親。 流暢的馬耳他無線電是馬耳他的第一號數字廣播電台,演奏您的輕鬆最愛 - Smooth提供了“無混亂”的混音,吸引了35-59個核心觀眾,提供柔和的成人現代經典。我們操作一個流行曲目的播放列表,並定期更新。 https://smooth.com.mt/listen/ 馬耳他是一顆地中海寶石,等待被發現。馬耳他擁有文化和歷史,娛樂和放鬆,冒險和興奮的獨特結合,也是出國留學的理想之地。實際上,它擁有世界上最優秀的學習機構。 -https://www.visitmalta.com/ 關注電報:https://t.me/themummichogblogdotcom Tumblr:https://www.tumblr.com/themummichogblogofmalta blogspot:https://themummichogblogofmalta.blogspot.com/ 論壇:https://groups.google.com/g/themummichogblog Facebook:https://www.facebook.com/groups/chinesecommunitymalta 結束廣告" "教區神父的一部分在聖誕節之夜打電話給卡拉比尼里(Carabinieri),以在教堂的入口大廳裡受到歡迎,這阻礙了忠實的人流向午夜的最莊嚴的群眾。然而,更令人懷疑的是,在11月底定居的新粉絲安德里亞·米格里亞瓦卡(Andrea Migliavacca)並沒有明確批評他的牧師敘利亞唐·巴西利奧·巴克斯·馬赫(Don Basilio Bakhes Maher),但他說他更喜歡另一種方式,那就是對話。 阿雷佐(Arezzo),教區牧師(Parish Priest)從墓地裡狩獵塊狀。主教的失望:“不愉快的情節” 消息 阿雷佐(Arezzo),教區牧師呼喚卡拉比尼里(Carabinieri)在聖誕節之夜狩獵塊狀 除其他外,一切都發生在Caritas組織的傳統聖誕節午餐後的幾個小時外,現在搬到了聖多米尼科在一年中最神聖的一天,政客和公眾人物在一年中最神聖的一天中睡著了,他們願意自願參加志願者。這一集進行了很多討論,甚至沒有現年55歲的米格里亞瓦卡(Migliavacca),托斯卡納(Tuscany)最年輕的人都在評論他時退縮。 «在情況下 - 他說 - 始終有必要發現它是不錯的。當然,這是一個令人不愉快的情節»。而且,在牛仔褲中,米格里亞瓦卡(Migliavacca)在阿雷佐(Arezzo)出現的時候,在牛仔褲上,在牛仔褲上,在聖米尼亞托教區已經指導的是,已經是一個重大反應。 “總的來說 - 他繼續 - 我的願景和我將向我的神職人員表明的是對話,尤其是與窮人的對話,因為福音要求我們選擇最後一個地方,當然不擔心窮人和有需要的人”。在Migliavacca上沒有進行,但問題是聖誕節之夜是否打電話給Carabinieri,屬於對話和基督教慈善機構的對話,即使主教為他的教區神父辯護,超越了單一集:«我知道:«我知道唐·巴西里奧(Don Basilio)非常接近窮人,我想我是憤怒和許多先例的結果»。當然,憤怒的是一個整個社區,過去是善良的Arezzo資產階級的定居點,發現自己面對了Bums的主題,其中聖誕節之夜的秘密,羅馬尼亞語,通常是醉酒,是最具體的例子,是最具體的例子,是最具體的例子,是唐·巴西里奧(Don Basilio)報導的毒品交易,並由神聖的瑪格麗塔·雷迪(Margherita Redi)教堂的相機拍攝。 憤怒都在參加教區的忠實信徒中,以及喬托地區的居民和商人。對於每個人來說,歷史新聞報導,科琳娜·德拉·諾斯(Corinna Della Noce)講話,這家商店在教堂前。 «教區神父做得很好,他再也做不到了。特別是,這個流浪漢非常煩人,經常喝酒,並在要求施捨時感到煩人。真正的問題是Caritas在Subciesse中的食堂,它吸引了來自Arezzo的Clochard。太多的袋子消失了,更不用說其餘的袋子»。一個聲音,但表示一般的警報。但是,Migliavacca先生沒有從這片耳朵中聽到:«食堂是教區的寶貴服務,我們不會放棄。我們希望在警察的幫助下»。聖誕節案根本沒有關閉。 https://corrierefiorentino.corriere.it/notizie/crone/22_ndambambi_27/arezzo-pareroco-daccia-daccia-clochard-dal-sagrato-sagrato-visso-visso-pisodio-piasodio-spioodio-spiaco-spiaco-spiavania一下utm_medium = email&utm_campaign = 14771&pnespid = 7rbmai9flbsd26wr9zwpa5ahu0yzdmynkre5yupusxjmizt6d9vlesbiyox.q5m_bsv866660wmq "
Oggi parleremo del libro curato da Mirella Migliucci intitolato Schegge di buio - Scaglie di luce, Roma, stampato in proprio, 2010, 127 pp. Mirella, o meglio Maria Antonietta Migliucci è una delle figlie di Mario, sottufficiale dei Carabinieri catturato a Roma il 7 ottobre 1943 e deportato in Germania e di Concettina (Immacolata Panico), che ha deciso di presentare “una storia autentica: un documento che solo io posso rendere noto”, riferendosi all'esperienza del padre, all'epoca brigadiere a cavallo dei Carabinieri Reali, internato militare italiano (IMI) in Germania. Mirella riporta la trascrizione, condotta insieme alla nipote Adriana, nostra amica del podcast @stesidalletesi (qui il sito internet) del diario tenuto religiosamente dal padre, brigadiere dei Carabinieri Reali Mario Migliucci. Il libro è diviso in tre capitoli principali: il primo scritto dai discendenti sulla vita di Mario Migliucci sino alla cattura il 7 ottobre 1943 per mano tedesca all'interno della sua caserma dove prestava servizio come Carabiniere a cavallo, nel prestigioso quartiere dei Parioli a Roma; la seconda parte è il diario della prigionia vero e proprio, mentre la terza comprende una lettera e una cartolina spedita dalla Germania, nonché una sintesi dei successivi movimenti e cambi di destinazione sino al viaggio finale il 27 ottobre 1994. Il testo si chiude con una piccola appendice che presenta la copia anastatica di un documento sanitario del 19 giugno 1945 e del foglietto sul quale Mario aveva tenuto traccia dei suoi movimenti durante il rientro in Italia. Conclude questa piccola parte anche una copia del certificato di tiratore scelto conseguito nel 1937 e una cartina con l'avanzata degli Alleati in Europa. Grazie per l'attenzione! --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Controllate 57 persone, di cui 4 con precedenti vari di polizia e 25 veicoli. Dopo le ispezioni dei Nas a due esercizi pubblici, sanzionati un bar di Fara Vicentino e uno di Sarcedo per alcune violazioni di norme in materia di igiene e sicurezza alimentare.
“Ci preoccupa la violenza giovanile, la devianza giovanile che, probabilmente anche a causa del contenimento che c'è stato nel periodo Covid, sta uscendo fuori e su cui stiamo lavorando molto”. Così il Comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, Generale Enrico Scandone, a margine della conferenza stampa che si è tenuta stamattina a Napoli per tracciare il bilancio delle attività svolte dai militari nel 2022. xc9/pc/gsl
Protagonista del concitato episodio, avvenuto martedì sera a Bassano del Grappa, un bassanese 41enne, le cui iniziali sono M.Z. e già conosciuto dalle forze dell'ordine per passate vicende penali: ora deve rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma.
L'associazionismo dei militari congedati e pensionati nasce, al pari di quello di altre categorie, allo scopo di sostenere gli associati e di garantire loro dei benefici, nonché il sostentamento dei propri cari in caso di morte. Si trattava delle società di mutuo soccorso. Anche i Carabinieri (congedati e pensionati) si diedero da fare su base locale, talvolta riuscendo ad espandersi anche a livello regionale dalla seconda metà dell'Ottocento sino al primo Dopoguerra. L'episodio, si concentra sulla nascita della federazione del Carabinieri Reale nel 1925 con lo scopo di aggregare sotto un'unica direzione le spinte associative pre-esistenti sin dalla fine del XIX secolo. Evidentemente non fu cosa facile, ma si riuscì. La federazione passò attraverso 3 presidenze, la prima del generale Luigi Morcaldi che cessò con la sua morte; la seconda piuttosto breve (due anni circa) nelle mani di Balduino Caprini e la terza, dalla fine del 1934, sapientemente guidata da Amedeo Ademollo. Questi fu nominato commissario straordinario; probabilmente sarebbe dovuto rimanere in carica poco tempo ma non fu così. Non solo portò avanti l'associazione con nuovo statuto e nome di Associazione Nazionale del Carabiniere Reale in Congedo (1935), ma la guidò nel corso del secondo Conflitto Mondiale traghettandola nella Repubblica Italiana. Fonti consultate: Niccolà Mirenna, L'associazione nazionale Carabinieri e la sua storia, Roma, Stilgrafica, s.d. [ma 2006]; Laura Secchi, Il vessillo della Regina, in Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri, a. I - 2016, n. 1 gennaio-febbraio, pp. 46-47. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Un medico 76enne del pronto soccorso del Policlinico San Donato è stato ferito gravemente con un'arma da taglio, probabilmente un machete, questa mattina fuori dal nosocomio. Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, l'aggressione è avvenuta durante una lite per questioni di viabilità. I Carabinieri hanno fermato il presunto responsabile dell'aggressione, un pregiudicato 62enne.trl/abr/gtr(fonte video: agenziafotogramma.it)
Un medico 76enne del pronto soccorso del Policlinico San Donato è stato ferito gravemente con un'arma da taglio, probabilmente un machete, questa mattina fuori dal nosocomio. Secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, l'aggressione è avvenuta durante una lite per questioni di viabilità. I Carabinieri hanno fermato il presunto responsabile dell'aggressione, un pregiudicato 62enne.trl/abr/gtr(fonte video: agenziafotogramma.it)
Oggi in occasione della Giornata del Suolo, ne parliamo con il Presidente del Centro Studi WWF Italia, Gaetano Benedetto. I carabinieri del Nas hanno riscontrato irregolarità in 165 posizioni lavorative durante i controlli effettuati da metà novembre in ospedali e Rsa di tutta Italia. Strutture che, spiegano i militari, "ricorrono sempre più spesso a contratti di appalto per avvalersi di professionalità sanitarie - medici, infermieri ed operatori sanitari - forniti da società esterne, solitamente riconducibili a cooperative". Con noi il Ten. Col. Salvatore Pignatelli, Comandante del Gruppo Tutela della Salute dei Carabinieri di Milano.
In questo numero del Tg Ambiente, prodotto dall'Italpress in collaborazione con TeleAmbiente:- Dalla Commissione UE arriva la stretta sugli imballaggi- Accordo tra Mit di Boston e Carabinieri per monitoraggio foreste- Il Gse premia i Comuni italiani più efficienti e sostenibili- Corrono gli investimenti nel settore dei rifiuti in Italiaabr/mgg/gsl
Sono stati almeno due i casi accertati di rapina e tentata rapina; altri sono in fase di verifica. Il responsabile sarebbe un 26enne di origini straniere che ha rapinato un barista e un passante usando una pistola, risultata poi una scacciacani. A casa dell'uomo trovata parte della refurtiva.
In questa nostra chiacchierata proveremo a dare un'idea sui Carabinieri negli anni Trenta, quello che è passato alla storia cinematografica come il periodo dei telefoni bianchi. Quale era la situazione sul versante investigativo e giudiziario; i Carabinieri avevano smesso di fare indagini sulla criminalità organizzata? Effettivamente, dopo il prefetto Mori, la mafia era stata sconfitta? E le carriere? Ci sono molte domande da farsi sui Carabinieri Reali nel corso del lungo ventennio fascista. In questo episodio diamo qualche idea generale, con l'intenzione di ritornare su argomenti specifici tenuto anche contro delle richieste di voi ascoltati. Non vi diciamo molto di più, a voi non resta che mettervi le cuffie e premere "play". Ascoltate la puntata e dateci un voto su Spotify (attraverso la stellina) o attraverso Apple Podcast, a voi la scelta :) A presto! Fonti consultate per l'episodio: Flavio Carbone, Lo studio delle lingue estere nell'Arma dei Carabinieri Reali: profili storici (1929-1941), in “Rassegna dell'Arma dei Carabinieri”, anno LII - n. 2 aprile/giugno 2004, pp. 101-115; Flavio Carbone, Un archivio privato presso l'Ufficio Storico dell'Arma dei Carabinieri: il fondo Generale Caruso in Fabrizio Rizzi, Flavio Carbone, Alessandro Gionfrida (a cura di) “Archivistica Militare – Temi e problemi”, Roma, Commissione Italiana di Storia Militare, 2012, pp. 263-274; Antonella Meniconi, Inaugurazioni giudiziarie: tre discorsi ufficiali (ma non troppo) in Le Carte e la Storia, n. 2/2014, pp. 104-116; Giorgio Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, Torino, Einaudi editore, 2005, p. 176; Diego Scarabelli, Lotta alla mafia siciliana HUP, 2015; Fabio Truzzolillo, Fascismo e criminalità organizzata in Calabria, tesi di dottorato in Storia Contemporanea discussa presso l'Università di Pisa il 23.10.2014. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Vigili del fuoco, carabinieri, unità cinofila e soccorso alpino stanno vagliando da ieri l'area che circonda il luogo di residenza dell'uomo. Le ricerche proseguiranno fino a che la visibilità lo consentirà, in caso di esito negativo saranno riprese domani
I Carabinieri della Compagnia di Penne (PE), hanno arrestato in flagranza di reato tre pregiudicati per tentata rapina aggravata in concorso alle poste di Turrivalignani, un piccolo paese del pescarese.tvi/gsl
La vittima non conosceva l'automobilista che gli ha improvvisamente gli tagliato la strada e gli ha poi sferrato un pugno, facendolo finire in mezzo alla strada. I carabinieri sono riusciti a risalire alla sua identità e l'hanno denunciato.
"Un quarto di omicidi vede come vittime le donne. Per risolvere questo problema non bastano soltanto interventi di natura preventiva o repressiva ma bisogna intervenire nel sociale con le famiglie e nelle scuole". Così il Generale di Brigata, Giuseppe De Liso, Comandante Provinciale dei Carabinieri, nel corso di un'iniziativa organizzata dall'Università di Palermo nella ricorrenza della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. xl1//vbo/gsl
Dire "No!" e "Mettere un punto" a qualsiasi forma di comportamento violento - sia fisico che psicologico - contro le donne. È il filo conduttore della campagna di sensibilizzazione lanciata dall'Arma dei Carabinieri in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. fsc/gsl
Il comandante della Compagnia Carabinieri di Tortona, Domenico Lavigna, è ospite dello spazio condotto da Stefano Brocks, per sensibilizzare alle denunce di situazioni di violenza, prese in carico da una rete assistenziale.
Un messaggio dalla voce delle donne in uniforme del Comando Provinciale di Napoli che vuole sensibilizzare sul tema della violenza di genere ma soprattutto convincere chi ha bisogno di aiuto a denunciare.pc/gsl
Il 10 novembre 2022, presso il Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, ha preso avvio la nuova stagione de "I giovedì del Museo". In tale occasione è stato presentato il volume pubblicato dal generale di corpo d'armata Giuseppe Governale intitolato "Sapevamo già tutto". Ha dialogato con il generale il dottor Andrea Pamparana, giornalista affermato. Il volume, pubblicato con Solferino Editore riporta molte considerazioni sulla lotta alla mafia e più in generale alle organizzazioni criminali di stampo mafioso presenti in italia. Qui, sul sito della casa editrice, si può leggere una presentazione del libro. Si offre dunque come episodio extra 007 il registrato del pomeriggio del 10 novembre. Nonostante gli interventi in post-produzione l'ascolto non sempre è perfetto a causa dell'acustica non favorevole del salone d'onore del Museo. Ce ne scusiamo. In ogni caso, si augura un buon ascolto su di un tema molto interessante. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
L'Arma dei Carabinieri ha siglato un accordo con il Massachusetts Institute of Technology (Mit) per sviluppare un progetto dedicato al monitoraggio ambientale e alla sostenibilità.La collaborazione è entrata sin da subito nella fase operativa grazie al coinvolgimento del Crea e del MIT Senseable City Lab.mgg/mrv
Sono stati trovati dei resti umani in un casolare a Novellara (Reggio Emilia) in un posto non lontano rispetto a dove viveva la famiglia di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa la notte del 30 aprile 2021 dopo aver rifiutato un matrimonio combinato.
Doppio arresto compiuto dai Carabinieri giovedì mattina, al termine dell'inseguimento di una vettura sospetta risultata poi rubata. I due occupanti in fuga a piedi dopo il blocco stradale sono stati fermati. Si tratta di un 25enne moldavo e un 27enne moldavo.
4 chiacchiere con l'arma dei carabinieri (Luca de Marchis)
Former Italian Super 10 lock and Stan Sport commentator Sean Maloney joined The Roar rugby experts Brett McKay and Harry Jones to shed some light on the wild west of Italian professional rugby, the Wallabies' heartbreaker against France and what's needed for the Azzurri this weekend, plus Harry's weekend in Dublin, Hong Kong Sevens triumphs and tragedies, and a look at the Women's Rugby World Cup Final . Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Con questo episodio vogliamo parlarvi delle missioni all'estero svolte dall'Arma durante il fascismo e in particolare la presenza dei Carabinieri a San Marino e nella Saar. In questa chiacchierata non parleremo delle operazioni belliche ma di quelle che oggigiorno si definiscono peace-keeping operations. Negli episodi precedenti abbiamo tratteggiato la situazione delle Forze dell'Ordine e il rapporto dell'Arma con il fascismo. Siamo consapevoli che è poca cosa ma abbiamo ritenuto necessario non appesantire troppo gli episodi con troppe informazioni. Idealmente, contiamo di ritornare sull'argomento più avanti e analizzare magari aspetti più puntuali dando una visione più chiara di quanto fatto. Parliamo invece di due missioni di peace-keeping (secondo l'accezione moderna) tenutesi nel corso del ventennio fascista e legate l'una alla presenza di un contingente di Carabinieri nella piccola Repubblica di San Marino e l'altro alla partecipazione italiana alla missione di osservazione legata al plebiscito tenutosi nella Saar tra la fine del 1934 e l'inizio 1935. Partiamo dunque dalla presenza di un piccolo contingente di venti Carabinieri della legione di Bologna sul Monte Titano iniziata nel 1921, su richiesta delle locali autorità di quella repubblica allo scopo di garantire un controllo del territorio più adeguato alla situazione politica e sociale del momento che vide anche San Marino contesa da gruppi estremisti. Inizialmente distaccati per sei mesi, la presenza del contingente fu prorogata senza fine nel settembre 1923, su richiesta dei vertici sanmarinesi. La missione terminò nel 1936 con soddisfazione delle due parti e la concessione di una medaglia d'oro al valor militare di prima classe alla bandiera dell'Arma dei Carabinieri Reali. Se spostiamo poi la nostra attenzione alla presenza dei Carabinieri nella Saar, scopriremo che anche in quella terra di lingua tedesca i militari dell'Arma poterono svolgere un servizio che destò ammirazione e rispetto sia da parte degli abitanti di quella regione, sia da parte degli altri militari del contingente internazionale che vigilò sul plebiscito tra il 1934 e il 1935. A questo proposito, la Società delle Nazioni determinò di costituire un Corpo Internazionale per la Saar il cui compito principale doveva essere quello di garantire delle libere e pacifiche consultazioni referendarie. Il contingente era formato da militari di vari Paesi: Gran Bretagna, Italia, Olanda, Svezia. L'Italia costituì il proprio contingente nazionale su: un Reggimento Speciale per il servizio nella Saar costituito dal 1° battaglione del 1° reggimento e 2° battaglione del 2° Reggimento della brigata Granatieri di Sardegna, nonché bandiera e musica del 1° reggimento; un battaglione Carabinieri Reali di formazione; infine il 2° squadrone del 19° Reggimento Cavalleria Guide che, proprio a partire dal 1934, aveva iniziato la propria meccanizzazione e che inviò nella Saar uno squadrone su carri veloci. Il contingente ebbe un proprio supporto logistico relativamente al servizio sanitario, ai trasporti ed alle comunicazioni radio. Complessivamente, il Contingente internazionale era composto da circa 3300 militari: 1500 britannici, 1300 italiani, 250 olandesi e pari numero svedesi. l'opera dei carabinieri durante i pochi mesi di permanenza nel bacino carbonifero si distinse soprattutto per la grande capacità del personale di raccogliere i dati informativi ed elaborarli, offrendo non solo una presenza tangibile e concreta per garantire il regolare svolgimento del plebiscito, ma anche un contributo alla conoscenza diretta dell'evoluzione sociale, politica ed economica della regione della Saar, nonché di tutta la Germania oramai saldamente nelle mani del partito nazionalsocialista. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
La nostra chiacchierata ci porta a presentare una sorta di fotografia dell'Arma dei Carabinieri alla fine degli anni Venti dopo che la scorsa volta abbiamo parlato del rapporto tra i Carabinieri e la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Per necessità dovremo parlare sia della MVSN, sia della polizia con la costituzione del corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza e poi di lì a poco dell'OVRA il cui acronimo non è stato mai sciolto ufficialmente ma che si potrebbe indicare convenzionalmente come Organizzazione di Vigilanza e Repressione dell'Antifascismo. Aquarone chiarisce molto bene in uno dei suoi studi più approfonditi la situazione della repressione dell'antifascismo attraverso la sovrapposizione di funzioni che si ebbe durante il periodo tra polizia, OVRA, Milizia e quindi anche aggiungendo i Carabinieri. In particolare, lo abbiamo già ricordato nell'episodio 52, i rapporti tra Milizia e Carabinieri soprattutto in periferia non furono eccellenti tanto che il comandante generale della milizia, il generale Gandolfo, dovette emanare una circolare riservatissima per segnalare l'importanza di evitare dissidi e di mantenere buoni rapporti sia con l'autorità politica, sia con l'Arma dei Carabinieri a testimonianza della situazione difficile che si viveva. Furono anni difficili anche per i Carabinieri. Per approfondire: Alberto Aquarone, L'organizzazione dello Stato totalitario, Torino, Einaudi, 2003 Renzo De Felice, Mussolini L'alleato, I. L'Italia in guerra 1940-1943. Tomo 1. Dalla guerra «breve» alla guerra lunga, Torino, Einaudi, 1990 Giorgio Rochat, L'esercito e il fascismo, in Guido Quazza (a cura di), Fascismo e società italiana, Torino, Einaudi, 1973 --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
16 arresti dei CC di Caserta, 66 indagati, giro da 200mila euro
Questa piccola storia, la terza della serie, è dedicata all'Aiutante di Battaglia dei Carabinieri Reali Giuseppe Enrico Tempini classe 1889 da Erbusco, piccolo centro della bassa bresciana. Giuseppe Tempini si arruolò anticipatamente rispetto la leva militare e scelse di entrare nei Carabinieri. Non era molto alto (1.66 mt), di professione muratore, sapeva leggere e scrivere, doti che offrivano opportunità insperate per un giovane destinato inizialmente a una vita piena di fatica e di privazioni. Diventato Carabiniere dopo il corso presso la legione Allievi Carabinieri Reali di Roma, fu destinato alla legione di Milano. Prese parte (non sappiamo se volontariamente o meno) alla guerra Italo-turca e quando sembrava che la rafferma stesse per terminare, Tempini fu fagocitato dall'esperienza della Guerra Mondiale tanto da scegliere successivamente di entrare nei "corpi speciali" di allora, il XXIX reparto d'assalto "fiamme verdi"; non era facile per un Carabiniere essere accettato da quei "fegatacci" dei reparti speciali e per questo si doveva dimostrare di essere ancora più tosti. Inizialmente divenuto vicebrigadiere dopo un anno ottenne il grado di brigadiere e poi fu promosso Aiutante di Battaglia per meriti di guerra. Cosa fece? Ascoltate l'episodio! Anche dopo la guerra si dovette distinguere in situazioni difficili di ordine pubblico ma poi ritornò a fare il Carabiniere della "Territoriale" di quelli che pattugliavano i piccoli centri ed erano in grado di scoprire rapidamente gli autori dei crimini più importanti, cosa che fece in più occasioni, il più famoso dei quali passò alla storia come il giallo di Vedano. Teoricamente congedato prima dello scoppio di un nuovo conflitto, la seconda Guerra Mondiale, fu richiamato in servizio e, all'8 settembre 1943, rimase in uniforme per garantire quella sicurezza pubblica sempre più precaria che fascisti e tedeschi volevano violare continuamente. Fu ucciso il 3 maggio 1945, da comandante di Stazione Carabinieri Reali di Lissone (all'epoca in provincia di Milano), dopo che il CLN locale lo aveva autorizzato a ricostituire il piccolo comando dell'Arma in attesa di una situazione più stabile. Un delinquente si volle vendicare, mascherando la sua come una azione di un partigiano, per la denuncia che aveva subìto quando Tempini lo scoprì coinvolto nella macellazione clandestina di animali. La giustizia fece il suo corso e, dopo essere stato rimpatriato dalla Francia ove era fuggito, l'omicida fu condannato a una pena esemplare. Noi di Storia dei Carabinieri siamo convinti che sia importante raccontare vicende come queste, allo scopo di far conoscere il ruolo, spesso silenzioso, che i Carabinieri ebbero nel corso della nostra storia nazionale. Si ringrazia Matteo Paderni, ideatore del profilo Instagram regio_esercito per aver supportato questa iniziativa e aver voluto registrare parte dell'episodio. Storia dei Carabinieri suggerisce a tutti gli ascoltatori di seguire su Instagram il profilo regio_esercito che posta regolarmente immagini fotografiche delle Forze Armate italiane durante il regno d'Italia. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Sono principalmente composte da meno di dieci individui, in prevalenza maschi e con un'età compresa tra i 15 e i 17 anni. Nella maggior parte dei casi sono italiani, non hanno un leader e agiscono per il puro intento di fare del male possibilmente a favore di smartphone. È l'inquietante fotografia che emerge da uno studio sulle gang giovanili dell'Osservatorio Transcrime dell'Università cattolica e basato su indagini di Polizia e Carabinieri. Ne parliamo nella prima parte di programma. Ci spostiamo poi in Toscana dove la principale società di autolinee sta reclutando autisti di bus tra profughi e immigrati con l'apporto della Caritas. Difficile, ormai, trovare italiani che si candidano.
Con l'istituzione della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) all'indomani della cosiddetta "marcia su Roma" del 28 ottobre 1922 furono ridisegnati gli equilibri tra le Forze dell'Ordine dell'epoca. Sciolto il corpo con funzioni di polizia direttamente dipendente dal ministero dell'Interno già alla fine del 1922, si dovette attendere il 1925 perché l'Interno avesse un nuovo organismo a totale disposizione: il corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza sotto l'attenta e potente guida di Arturo Bocchini, "Capo" della Polizia secondo la definizione che il fascismo attribuì al Direttore Generale per la Pubblica Sicurezza. In tutto questo, l'Arma assistette a una lenta ma progressiva erosione di alcune funzioni a favore della MVSN e in particolare delle numerose "milizie speciali" che avevano precisi compiti di controllo soprattutto politico come dimostrarono ampiamente la milizia ferroviaria, portuaria, delle Strade e via dicendo. In questo senso si può leggere una riduzione dei perimetri di responsabilità e competenza dei Carabinieri soprattutto attraverso i casi di studio dedicati alle Ferrovie dello Stato e al trasporto marittimo. In sostanza, più che un controllo di polizia, era indispensabile esercitare un controllo politico limitando il dissenso e ponendo sotto sorveglianza sindacalisti e attivisti politici che più avevano contrastato l'ascesa del movimento fascista tra la fine del primo Conflitto Mondiale e il delitto Matteotti (10 giugno 1924). Votate il nostro #podcast con le stelline su #Spotify! L'immagine per la copertina dell'episodio è tratta dal sito internet https://spazioinwind.libero.it/littorio/pnf/fotopnf-i.htm #fascismo #mussolini #marciasuroma #1922 #28ottobre1922 #carabinierireali #MVSN #miliziavolontariasicurezzanazionale --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
On this episode of The Carmudgeon Show, Jason and Derek (and their traveling circus) venture to Europe to make memories of a lifetime taking two old German cars on an incredible 2,000 mile journey through Germany, Italy, and Switzerland via the wonderfully twisty roads of the Alps…or so they thought. Derek's journey begins with the purchase of a W201 Mercedes-Benz 190E 2.3-16 in Italy, a car whose brakes, in fact, break very quickly after taking delivery. Continuing along, the trip becomes decorated in a chain of breakdowns of slightly assorted mechanical origin and severity, as well as a visit with the Carabinieri where Derek finds out that he may have purchased a “gypsy car”. Jason borrows a similarly charming E30 BMW 320i from Sreten of the M539 Restorations YouTube channel, a car while very well sorted by its owner has some minor quibbles of its own along the way. Despite the small issues however, the 40 year old BMW fulfills a promise of completing its journey and doing a skid or two along the way. And what's more, the spectacular scenery makes the gremlins slightly less hateful. Between the most rewarding of driving roads and the great friends made along the way, it's a case for all enthusiasts to go find mechanical delight in faraway places. After all, it's all about finding bliss in the breakdown. All this and more, brought to you by the Hagerty Podcast Network.
Cosa successe tra il 1923 e il 1926? Il fascismo giunto al potere sciolse immediatamente la Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza e istituzionalizzò il ruolo delle squadracce fasciste con la costituzione della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN). A fianco a queste e dopo pochi mesi fu decisa la ricostituzione di una forza di polizia agli ordini diretti del potere politico tramite il ministro dell'Interno: nacque così il corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza che affiancò il già preesistente ruolo dei funzionari (civili) di pubblica sicurezza. In questo modo Mussolini, attraverso la fedeltà del Direttore Generale di Pubblica Sicurezza, nel frattempo nominato anche Capo della Polizia (o più semplicemente "il Capo" secondo l'abitudine del tempo), Arturo Bocchini poté affidarsi quasi interamente a questo nuovo organismo diretto e controllato da un vertice che ebbe accesso a fondi e possibilità tecniche non paragonabili ai ben più miseri stanziamenti assegnati ai Carabinieri, nonostante il Comandante Generale fosse diretta emanazione della migliore élite militare del tempo. In definitiva, l'Arma pagò la sua vicinanza al Capo dello Stato e l'appartenenza all'Esercito quale prima Arma con minori finanziamenti e una posizione davvero secondaria all'interno dell'apparato repressivo del fascismo in Italia dove il “Capo”, Bocchini, ebbe al contrario un ruolo da comprimario insieme a Mussolini. Era nata la dittatura. Vi chiediamo di premiare il podcast con le stelline su #Spotify. è sufficiente andare sulla pagina del podcast e cliccare sulle stelline, valutando lo show. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Commentiamo la campagna elettorale in corso e possibili evoluzioni della stessa insieme a Massimo Cacciari. Poi entriamo nel pianeta carceri insieme al direttore del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria per capire le misure di contrasto adottate per arginare la piaga dei suicidi dietro le sbarre in aumento.Nella seconda parte di trasmissione vi raccontiamo invece delle decine di opere d'arte rubate e recuperate negli Stati Uniti dai Carabinieri sulla via del ritorno nel Belpaese.
Il Mostro di Firenze è diventato leggenda. Dal 1968 al 1985 ha brutalmente trucidato 8 coppie di ragazzi, 16 persone, sulle dolci colline toscane intorno a Firenze. Giudici, Magistrati, Polizia e Carabinieri si sono spaccati la testa per riuscire a trovare il colpevole, ma senza successo. Una tragica caccia che ha portato alla colpevolezza di gente che non poteva essere stata. Questa è la cronistoria di quegli omicidi e degli sforzi per trovare il Mostro di Firenze. --------- Patreon: https://www.patreon.com/crimeandcomedy Youtube: https://youtu.be/xXTxTARCsHk Tutti i Podcast: https://link.chtbl.com/CrimeandComedy Instagram: https://www.instagram.com/crimeandcomedy.podcast/ Telegram: https://t.me/crimeandcomedy Sito: https://www.crimeandcomedy.it Facebook: https://www.facebook.com/crimeandcomedy/ Youtube: https://www.youtube.com/c/CrimeComedy Instagram: Clara Campi: https://www.instagram.com/claracampicomedy/ Marco Champier: https://www.instagram.com/mrchreddy/ Caricature - Giorgio Brambilla: https://www.instagram.com/giorgio_brambilla_bookscomedy/ Capitoli: (00:00:00) | Intro (00:01:53) | Sigla (00:02:07) | Il Mostro di Firenze, Occhio Ragazzi! (00:03:20) | Ringraziamenti Patreon (00:05:48) | Il Mostro di Firenze, un serial killer italiano (00:09:58) | Il Mostro di Firenze, le nostre fonti (00:12:04) | Mostro di Firenze - 1968 - Lastra a Signa - Delitto Locci - Lo Bianco (00:45:53) | Mostro di Firenze - 1974 - Borgo San Lorenzo - Delitto Gentilcore - Pettini (00:55:26) | Mostro di Firenze - 1981 - Scandicci - Delitto Foggi - De Nuccio (01:05:27) | Mostro di Firenze - 1981 - Calenzano - Delitto Baldi - Cambi (01:28:37) | Mostro di Firenze - 1982 - Baccaiano - Delitto Mainardi - Migliorini (01:37:16) | Mostro di Firenze: la Pista Sarda (01:48:04) | Mostro di Firenze - 1983 - Giogoli - Delitto Meyer - Rüsch (02:24:49) | Mostro di Firenze - 1984 - Vicchio di Mugello - Delitto Stefanacci - Rontini (02:38:10) | Mostro di Firenze - 1985 - Scopeti - Omicidio Kraveichvili e Mauriot (02:41:35) | La macabra lettera e altre strane cose del Mostro di Firenze (02:56:56) | I nostri Patreon Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La situazione delle Forze dell'Ordine tra il 1919 e il 1923 è un argomento poco noto e piuttosto negletto. In sostanza il governo Nitti nel 1919 decise per una forte riorganizzazione almeno della forze dell'ordine direttamente dipendenti dal ministero dell'Interno portando alla soppressione del corpo delle Guardie di Città e alla costituzione di 2 nuovi organismi: il corpo della Regia Guardia per la Pubblica Sicurezza e il corpo degli Agenti d'Investigazione. Il Comandante Generale dell'epoca, il tenente generale Luigi Cauvin, uno dei pochi proveniente dall'Arma dall'Unità d'Italia e fino al 1943, rappresentò i rischi per l'Arma dei Carabinieri Reali che avrebbero rappresentato i due nuovi corpi ma non ottenne l'attenzione che aspettava. A tal punto egli diede le dimissioni nel 1919, lasciando la carica al parigrado Petitti di Roreto, un ufficiale di lunga tradizione militare che tuttavia lo mantenne fino al 1921. La riforma fu attuata e come era stato previsto fu un dissanguamento dell'Arma che si vide privare di numerosi sottufficiali anziani ed esperti che andarono soprattutto a rinforzare il corpo degli agenti d'investigazione, corpo ancillare a quello dei funzionari di pubblica sicurezza, che aveva però numerosi benefit rispetto all'Arma, uno tra tutti l'uso istituzionale dell'abito borghese e l'assenza degli obblighi di pernottamento in caserma e di limitazione anagrafiche per il matrimonio. Nel contempo, il fenomeno squadristico prese piede creando tensioni e aggredendo fisicamente gli oppositori politici alcuni dei quali furono pure uccisi. In questo frangente la situazione delle forze dell'ordine pagò anche l'indecisione del potere politico che non seppe o non volle dare chiare indicazioni su come agire di fronte a tali azioni criminali. Tuttavia la cosiddetta "marcia su Roma" del 28 ottobre 1922 rappresentò la vera e propria presa del potere del fascismo e la fine dell'età liberale. Allo scopo di sistemare al meglio le forze dell'ordine e non potendo riversare la rabbia sull'Arma dei Carabinieri che era pur sempre inquadrata nell'Esercito e dipendente dal ministero della Guerra, i fascisti rapidamente cancellarono non solo la Guardia Regia che pure aveva creato problemi a tutti gli schieramenti politici ma anche il corpo degli agenti di investigazione che transitò nell'Arma con il nome di "Ruolo Specializzato". In questo senso, dal 1923 al 1925, l'Arma dei Carabinieri Reali rappresentò l'unica forza armata in servizio permanente di Pubblica Sicurezza. In realtà, nei primi giorni di gennaio 1923 fu subito costituita la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, un organismo politico di polizia che intendeva racchiudere il fenomeno dello squadrismo attraverso la sua istituzionalizzazione. Se l'episodio vi è piaciuto, votate il nostro #podcast su Spotify. Vi aspettiamo! Buon ascolto! --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Le vittime del bullismo, che per disperazione e fragiità arrivano a compiere gesti estremi, sono da paragonarsi a dei conigli? I genitori devono solo preoccuparsi di formare dei "leoni" per risolvere il problema? Questa la soluzione paventata da un esponente dell'Arma dei Carabinieri sui social. Intervengono la psicologa Maura Manca e l'esperto di cyberbullismo Matteo Flora.
Un grado di temperatura e un'ora al giorno di riscaldamento in meno, ecco il regolamento per il risparmio nazionale pubblicato dal Ministro Cingolani: "Si può fare a meno di 5 miliardi di metri cubi all'anno". Ne parliamo con il Presidente dell'ENEA, Gilberto Dialuce. Maxi operazione dei Carabinieri a caccia di Matteo Messina Denaro, 35 arresti in Sicilia tra i fedelissimi del boss. Nostro ospite il Comandante del ROS dei Carabinieri, Gen. Pasquale Angelosanto. Infine ancora al Lido di Venezia per la Mostra del Cinema con la nostra Marta Cagnola.
Matteo Demonte, Ciaj Rocchi"La macchina zero""Le stelle di Dora"Solferino Librihttps://www.solferinolibri.it/"La macchina zero"Il 9 novembre 1961 sull'autostrada Milano-Torino pioveva a dirotto. Mario Tchou, capo della Divisione Elettronica Olivetti, era in auto verso Ivrea dove avrebbe presentato le ultime novità al consiglio di amministrazione. Aveva 37 anni, e sarebbe stato l'ultimo dei suoi viaggi. Su richiesta di Adriano Olivetti, era tornato in Italia dagli States dove dirigeva il prestigioso Hartley Laboratory. Aveva presentato alla Fiera di Milano un Elaboratore Elettronico Aritmetico, Elea 9003: il primo computer interamente realizzato con elementi allo stato solido, i transistor. Questa macchina segnò un passaggio tecnologico fondamentale. Da allora, il mondo non sarebbe più stato lo stesso."Le stelle di Dora"«Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i nostri figli e i figli dei nostri figli.»Il Prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa è stato ucciso a Palermo, in via Carini, il 3 settembre 1982 insieme alla giovane moglie Emmanuela Setti Carraro.Le stelle di Dora è la graphic novel che ricorda la sua vita e le sue battaglie, contro i nazisti nelle Marche, contro la mafia in Sicilia, contro le Brigate Rosse, fino alla tragica fine a Palermo.Le stelle di Dora racconta anche la sua vita familiare, attraverso le lettere private che scrisse per tutta la vita alla prima moglie Dora.Con lo stile denso e moderno che li contraddistingue, Ciaj Rocchi e Matteo Demonte, in collaborazione con lo Stato Maggiore dell'Arma dei Carabinieri che ha aperto i suoi archivi, e con figli del Generale dalla Chiesa, danno vita e movimento a oltre quarant'anni di indagini e di storia d'Italia.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Questo episodio extra, il numero 006, completa la miniserie iniziata con l'episodio extra 005 e dedicata all'ultimo discorso del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa tenuto in uniforme da Carabiniere il 5 maggio 1982. I due episodi sono stati realizzati in occasione del quarantennale della ricorrenza dell'omicidio di Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale dei Carabinieri e prefetto di Palermo ucciso il 3 settembre 1982 insieme alla moglie, Emanuela Setti Carraro e alla Guardia Scelta di Pubblica Sicurezza Domenico Russo, scorta del prefetto. L'episodio di oggi rappresenta il momento più alto di questa piccola iniziativa "Per non dimenticare". In questo caso, è possibile ascoltare il discorso dalla voce ancora viva e tuonante del generale. Si tratta senza dubbio di una testimonianza eccezionale per la quale abbiamo dedicato il precedente episodio extra per leggere e interpretare, se possibile, il testo di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Come già ricordato nel precedente episodio extra, il testo completo della trascrizione è reperibile sul sito dell'Arma dei Carabinieri. In particolare si rinvia al saggio di Flavio Carbone “Il discorso del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa”, in Rassegna dell'Arma dei Carabinieri, n. 2 (aprile-giugno) 2018, pp. 137-168, consultabile on line sul sito dell'Arma dei Carabinieri. Resta sempre possibile scaricare l'intero numero della rivista in formato Adobe Acrobat attraverso questo link. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Nei due anni successivi alla firma dell'armistizio, l'impatto della trasformazione sociale, politica ed economica fu molto forte in tutto il Paese e ciò diede vita ad un periodo di instabilità definito dai giornalisti il “biennio rosso”. Durante tale periodo, si ebbero richieste di riconoscimenti economici fino a quel momento negati che diedero il via anche a scontri tra operai e contadini da una parte, imprenditori e proprietari terrieri dall'altra. Tali scontri sfociarono talvolta in azioni violente da ambo le parti che, però, vedevano nel mezzo della lotta i Carabinieri e le altre forze dell'ordine. Vi furono scioperi e atti di violenza anche contro le forze dell'ordine. Ciò portò a una difficile gestione dell'ordine pubblico in numerose città della Penisola, sia per le rivendicazioni economiche e sociali di cui si è detto, sia in conseguenza dell'azione dei nazionalisti e di altre frange estremiste di destra tra cui i fascisti in conseguenza della sigla del trattato di Versailles. Si pensi che, nel 1920, a Milano, nel corso di un tentato moto rivoluzionario i rivoltosi assaltarono una vettura pubblica che conduceva da Monza al capoluogo il brigadiere Giuseppe Ugolini, uccidendolo orrendamente dopo che aveva reagito al tentativo di essere disarmato. Tuttavia, i fascisti non rinunciarono ai oro piani di azione nonostante la situazione politica in Italia si fosse lentamente stabilizzata con una violenza oramai in mano proprio alle “camicie nere”. Celebrata la cosiddetta “marcia su Roma”, con il conseguente incarico governativo attribuito a Mussolini, i fascisti vollero dare subito il messaggio di prepotenza che caratterizzò questa loro fase politica, inserendo proprio le camice nere a fianco delle forze dell'ordine. In questo senso ma ne parleremo nel prossimo episodio, fu soppressa la regia guardia per la pubblica sicurezza e anche il corpo degli agenti di investigazione attribuendo molte competenze alla neonata milizia volontaria per la sicurezza nazionale e lasciando i Carabinieri, saldamente all'interno dell'Esercito, con le incombenze che i testi normativi avevano loro attribuito sin dalla fondazione. Il testo di questo episodio è stato estratto e rielaborato dal volume a cura di Flavio Carbone “La Grande Guerra dei Carabinieri”, Roma, 2020, Ministero della Difesa - Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri - Ufficio Storico. In particolare si tratta del paragrafo “La fine della Grande Guerra e i Carabinieri” di Flavio Carbone. Il volume è consultabile on line sul sito dell'Arma dei Carabinieri e su quello del Ministero della Difesa. Eccoci giunti alla fine dell'episodio numero 49 del podcast “Storia dei Carabinieri”. Vi chiediamo di premiare il podcast con le stelline su #Spotify. Basta andare sulla pagina del podcast e cliccare sulle stelline, valutando lo show. A voi costa poco, ma è tanto per noi che investiamo risorse e tempo nel progetto. Grazie mille! --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Questo episodio extra (chiamiamolo anche episodio Bonus), il numero 5 della serie, è dedicato ad un uomo e a tutti i suoi oscuri collaboratori che hanno svolto silenziosamente il proprio dovere. L'episodio vuole ricordare la figura del generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso vigliaccamente il 3 settembre 1982 a bordo dell'autobianchi A112 della moglie e con la moglie, Emanuela Setti Carraro, insieme alla Guardia Scelta di Pubblica Sicurezza Domenico Russo, assegnato di scorta al prefetto Dalla Chiesa a Palermo. Le vicende sono note e noi non le ripercorreremo. Ci sono numerosi approfondimenti sulla vita e sull'operato di un personaggio così carismatico e importante allo stesso tempo come Carlo Alberto Dalla Chiesa. Questa puntata è dedicata all'ultimo discorso che egli tenne, in qualità di ufficiale dei Carabinieri, ma forse ancora di più in qualità di Vice Comandante Generale il 5 maggio 1982, quando aveva già assunto le funzioni di prefetto di Palermo ma era tornato a Roma per il saluto all'Arma, a quella Istituzione che aveva servito fedelmente per tutta la sua vita. Il suo fu un discorso che veniva dal cuore e che in questo episodio Storia dei Carabinieri ha provato a presentare analizzando alcune questioni. Egli ha guardato al suo passato e ai suoi collaboratori nonché all'esperienze che visse nell'Arma. Va ricordato che si tratta di un discorso letto (come egli stesso cita) per la prima volta seguendo appunti scritti nel 1982, quarant'anni fa, e dunque ciò che egli disse appare forse ancora più importante. In questo senso, si è voluto offrire all'ascoltatore una sintesi della interpretazione più ampia che è apparsa altrove e che ha costituito un momento di riflessione offerto nelle pagine della rivista scientifica dell'Arma dei Carabinieri. In questo senso, noi di Storia dei Carabinieri, ci auguriamo di aver contributo a far conoscere qualcosa di meno noto, qualcosa che molti militari dell'Arma portano con se, quel senso delle Istituzioni che il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa condivise con il suo ultimo discorso. Il testo di questo episodio è stato estratto e rielaborato dal contributo apparso sulla Rassegna dell'Arma dei Carabinieri. In particolare, si tratta del saggio di Flavio Carbone “Il discorso del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa”, in Rassegna dell'Arma dei Carabinieri, n. 2 (aprile-giugno) 2018, pp. 137-168. Il testo è consultabile on line sul sito dell'Arma dei Carabinieri, mentre qui si può scaricare il numero della rivista in formato Adobe Acrobat. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
L'episodio è dedicato alla fine della Grande Guerra e alle conseguenze di questa sui Carabinieri. Lo scorso episodio è stato dedicato invece alla Banda dell'Arma (n. 47). La tenuta del Piave dopo le operazioni di ripiegamento in seguito alla penetrazione austro-tedesca a Caporetto, le operazioni contro le teste di ponte nemiche, le azioni degli arditi riuscirono a garantire quella solidità morale tanto necessaria in quei giorni difficili. Il ruolo dei Carabinieri continuava ad essere quello di sempre: forza dell'ordine al servizio del Paese e in mezzo ai suoi cittadini, “nella trincea e nella strada”, secondo le parole di D'Annunzio. L'armistizio, che rappresentò la resa incondizionata da parte dell'ormai antico nemico, fu firmato alle ore 15.00 del 3 novembre 1918 a Villa Giusti, alle porte di Padova. Naturalmente, la firma dell'armistizio non significò la fine delle attività dell'Arma. Nuovi compiti si sommarono a quelli preesistenti. Iniziò la smobilitazione, mentre i Carabinieri presidiarono i nuovi territori, le province di nuova annessione e le zone occupate per effetto dell'armistizio. E poi la sicurezza dei trasporti ferroviari, la vigilanza sui beni di proprietà dell'amministrazione militare e le investigazioni condotte in caso di furti o sottrazioni. Insomma gli impegni non diminuirono affatto. Inoltre, furono anni di riorganizzazioni con la creazione di un nuovo livello gerarchico, i comandi di gruppi di legioni, l'istituzione di nuove legioni e nuove divisioni Carabinieri (antesignane degli attuali comandi provinciali), nuove norme in materia di avanzamento e di miglioramenti economici. Insomma, la prima Guerra Mondiale aveva portato numerosi cambiamenti in un'Arma che seguiva da vicino le trasformazioni della società. Il testo di questo episodio è stato estratto e rielaborato dal volume a cura di Flavio Carbone “La Grande Guerra dei Carabinieri”, Roma, 2020, Ministero della Difesa - Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri - Ufficio Storico. In particolare si tratta del paragrafo “La fine della Grande Guerra e i Carabinieri” di Flavio Carbone. Il volume è consultabile on line sul sito dell'Arma dei Carabinieri e su quello del Ministero della Difesa. Vi aspettiamo per i prossimi episodi. Buon ascolto! --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
Adelino Fregnan è uno dei fondatori originari dell'associazione dei Carabinieri in Australia, che festeggia i 50 anni dalla sua fondazione.