Seguici e ascolta le storie e gli approfondimenti assieme agli ospiti scelti dalla nostra redazione.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, affrontiamo un tema non molto conosciuto, una vera e propria piaga invisibile, quella della tratta degli esseri umani, una forma moderna e occulta di schiavitù. Gli sfruttatori impongono la loro volontà arrivando ad impiegare mezzi di coercizione come intimidazioni, violenza verbale e fisica, minacce fondate su credenze religiose o di superstizione. Questa pratica è illegale anche se la vittima è consenziente. È un reato punito in Svizzera dall'articolo 182 del Codice penale. Oltre la metà degli individui coinvolti è sfruttato nell'ambito della prostituzione, esattamente il 56% su 269 casi registrati dal 2015 secondo i dati forniti dal Centro nazionale di segnalazione.Affrontiamo insieme questo viaggio di rinascita e riscatto attraverso le voci di chi combatte ogni giorno per la libertà di queste persone, arrivate in Svizzera con un sogno nel cassetto… che si è velocemente trasformato in un incubo. Il reportage completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato il 23 novembre 2022 sul sito internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/tratta.Vuoi inviarci una segnalazione? Scrivi a redazioneweb@cdt.ch oppure su WhatsApp: +41 79 596 64 11
Marco Piscitelli, CEO di International Gate, racconta la R-Evolution: «La Svizzera non sta sfruttando le potenzialità delle plastiche riciclate, ma la situazione può cambiare presto».L'intervista di Mattia Sacchi la trovate QUI
Oggi, nella puntata del podcast del Corriere del Ticino, affronteremo un tema attuale: l'intelligenza artificiale, declinato ad uno scopo meno usuale, le assicurazioni. Lo faremo parlando anche della colossale grandinata che si è abbattuta con forza inaudita a Locarno nell'agosto del 2023, causando ingenti danni soprattutto alle automobili parcheggiate all'aperto.Il 25 agosto 2023 è una data che a Locarno si ricorderà a lungo. Un periodo di calura intenso e tardivo si è concluso con una serie di forti temporali, violenti e devastanti. Quello che non è stato distrutto dalla grandine, («vere e proprie palle di ghiaccio», nelle parole di chi è stato intervistato il mattino successivo al disastro), è stato poi danneggiato dall'acqua. Una calamità che ha lasciato segni indelebili. Vetri rotti, carrozzerie ammaccate e fanali distrutti riportano «le ferite» di quella notte. Ma non solo le automobili sono state coinvolte: gli edifici stessi hanno subito danni inimmaginabili. Facciate martoriate da fori, quasi fossero crivellate da raffiche di proiettili, proprio come in un attacco di guerra.Da quando è stata inventata, l'IA (intelligenza artificiale, appunto) sta avendo un impatto crescente all'interno di una società sempre più interconnessa. Come vedremo, però, può essere applicata anche per valutare gli ingenti danni provocati da una grandinata come quella di Locarno di fine agosto 2023. Qualcosa che, fino a poco tempo fa, poteva sembrare solo una puntata di «Ai confini della realtà».Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/scanner-grandine.
Oggi, nella puntata del podcast del Corriere del Ticino, andremo a parlare di una nostra eccellenza, Dalila Zambelli. Una giovane cuoca che continua a vincere gare e medaglie al pari di un'atleta. Nel 2021, la giovane locarnese—di appena 23 anni— è balzata agli onori della cronaca per essere «la migliore apprendista cuoca della Svizzera». La sua ultima prestazione, però, l'ha fornita alle Olimpiadi internazionali della cucina che si sono svolte in Germania, a Stoccarda. Più di mille professionisti di 55 nazioni si sono sfidati ai fornelli e le cinque squadre svizzere hanno conquistato due posti sul podio (la selezione nazionale al secondo posto, quella di Lucerna terza tra le squadre regionali) più un ambitissimo oro, quello della squadra dei cuochi dell'esercito (categoria Community Catering). La nostra interlocutrice sta andando al lavoro, al ristorante Roof Garden di Zurigo, ma può permettersi un paio di minuti per rispondere a qualche domanda. Sorridente e soddisfatta del risultato ci parla, con quel sorriso smagliante che la contraddistingue e occhi castani che riflettono una gioia e una passione che riversa in cucina. L'intervista è stata pubblicata sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/cuoca-mondiale.
Oggi, nella puntata del podcast del Corriere del Ticino, affronteremo un tema sempre attuale, scottante e molto imbarazzante: la pornografia, soprattutto quella fruita illegalmente dai minori. Anche perché, nei casi più estremi, può diventare una vera e propria patologia. L'occasione è il tono della campagna di comunicazione, destinata a sensibilizzare i più piccoli sul tema e intitolata «Non va bene».È un cartone animato, d'accordo. Ma con quello scuro faccione severo, quella barba trasandata, i sopracciglioni minacciosi e, soprattutto, un vocione camuffato e deformato, che sembra uscito dalla fantasia di qualche scrittore di fantascienza distopica come George Orwell del capolavoro «1984», è molto inquietante. Quel «Io ti osservo», poi, non ricorda di certo un'allegra e colorata produzione Disney. Il misterioso protagonista, che si staglia su uno sfondo nero uniforme, scandisce bene le parole più importanti, ma lo fa con tono perentorio, serio, a tratti, come detto, intimidatorio con minacce di sanzioni. Perché si parla di reati. Di volanti della polizia sotto casa, con gli agenti che entrano a forza nelle stanze di ragazzine e ragazzini, sequestrando tutto di fronte ai genitori. Un'animazione di pochi minuti con una sorpresa finale che ha dell'agghiacciante. Una svolta scioccante, per molti di cattivo gusto e ai più smaliziati arriva persino a suscitare una risata dissacrante.L'«opera», se può essere definita così, non è passata inosservata e ha travalicato i confini della Svizzera. Breaking Italy, il più noto canale YouTube in italiano di approfondimenti delle principali notizie nazionali e internazionali, non ha usato mezze misure: «Il video terrificante per sensibilizzare i giovani in Svizzera» si legge a titolo del commento del canale. Ma che cosa pensano i giovani di questa campagna di sensibilizzazione? Sarà mai efficace? I pareri sono discordanti.Il servizio è stato pubblicato sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/campagna-minori.
Oggi, nella puntata del podcast del Corriere del Ticino, andremo a parlare di Bellinzona, capitale ticinese nonché cosiddetta «Città dei castelli» e di una diatriba che ha infiammato gli animi di abitanti e turisti. Castelgrande, castello di Montebello e castello di Sasso Corbaro: così si chiamano i tre castelli medievali di Bellinzona, che dal 2000 fanno parte del Patrimonio culturale dell'UNESCO, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura. Così li hanno definiti in tutta la maestosa importanza strutturale e territoriale: “Le fortificazioni di Bellinzona sono l'unico esempio visibile nell'arco alpino di architettura militare medievale composta da diversi castelli uniti da mura fortificate a protezione della popolazione. Le mura bloccavano l'intera valle del Ticino e i bastioni circondavano il borgo. Bellinzona è quindi un caso unico tra le imponenti fortificazioni del Quattrocento, sia per le dimensioni—influenzate dal sito e dalla sua topografia—, sia per l'eccellente stato di conservazione dell'insieme”. E se queste meraviglie dovessero sparire così di punto in bianco? Niente paura, non stiamo scomodando il mago e prestigiatore David Copperfield che, la sera dell'8 aprile 1983, a soli 26 anni, radunò una ventina di persone su Liberty Island, l'isola davanti a Manhattan. Materialmente, davanti a loro, con un trucco ottico complesso, fece sparire la Statua della Libertà. O almeno riuscì a dare proprio quest'impressione. A Bellinzona niente di tutto questo accade o accadrà. Eppure, la bagarre è molto sentita e qualcuno chiede a gran voce che siano restituiti alla città i propri castelli, sostituiti, sembra, da una fortezza. Cerchiamo di capire il perché.Il reportage è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/fortezza.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo a scoprire le varie fasi della vendemmia. Per noi ha aperto le porte la cantina Matasci, una storica azienda vitivinicola di Tenero che ha spento da poco le candeline dei 102 anni di vita. La pioggia guasta la festa della vendemmia, ma basta qualche ora di sole per far riprendere l'attività in modo frenetico alla cantina Matasci di Tenero, storica azienda vitivinicola a conduzione familiare nel distretto di Locarno fondata nel 1921, da qualche anno in mano alla quarta generazione, rappresentata da Elia Maran, 35 anni. Appare sicuro mentre ci racconta una giornata tipica della sua azienda. Ha i capelli castano scuro scompigliati, la barba apparentemente incolta e gli occhi vispi. Il suo abbigliamento riflette il pensiero di vita della sua ditta, con la scelta di indossare una maglietta verde di un popolare marchio conosciuto come eccellenza nel settore dell'abbigliamento da lavoro, non per caso a conduzione familiare, appunto come la cantina Matasci. Dietro di lui, alcune cassette piene d'uva appena colta sono scaricate in un grande contenitore metallico. È un via vai di rumori, di persone, di mezzi che si alternano, ma soprattutto di forza lavoro intenta a creare quel miracolo che porterà sulle tavole quel vino motivo di vanto ed eccellenza del Ticino.Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/vendemmia.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, sentiremo il racconto di un'esperienza incredibile unita a molti suggerimenti per risparmiare… direttamente da una delle città più care al mondo: Zurigo. Oppure no? A sentire il racconto di un giovane locarnese, qualche dubbio sorge spontaneo. Il suo nome è Adarsh (pronunciato «Adars», ndr) Sitapati. Il 32.enne, nato e cresciuto a Locarno appunto, nella vita fa il coach e lavora come libero professionista. Ma a stupire è la sua abitazione. A casa sua — una decina di minuti dal centro della capitale economica della Confederazione — ha una sala da biliardo, un laboratorio fai-da-te superattrezzato, un'area giochi con tanto di calcetto, un terrazzo talmente grande che ci crescono pure gli alberi, un ufficio con una stampante professionale, una sala multiuso con grande cucina e proiettore. Considerando che un monolocale, da queste parti, può arrivare a costare anche 1.200 franchi al mese (uno di quelli non proprio di lusso, eh), quanto dovrà sborsare per tutto questo agio sconfinato? Quattromila franchi al mese? Cinquemila? «Ah, ma no. Figurati» esclama lui, forse premettendo una cifra ben più alta. E invece no. «Questo è il mio castello urbano. E l'affitto mi costa la bellezza di 680 franchi al mese». Seicentottanta franchi al mese? Ma com'è possibile? Il trucco c'è. E si chiama condivisione.Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/casa-condivisa.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, sentiremo un viaggio dal sapore di speranza, scandito dalle note di una guerra che infiamma ancora le pagine di tutti gli organi d'informazione. Parleremo di una straordinaria vicenda che parte da una frazione di Ancona, tra le montagne, e prosegue per 500 chilometri, a piedi, senza aiuti, in una Ucraina devastata da bombardamenti e spari dei fucili. Sì, 500 chilometri tutti a piedi, senza mezzi. Venticinque tappe da 20 chilometri l'una. La lunga marcia a favore della pace dalla Polonia alla capitale dell'Ucraina è stata documentata sui media sociali, con foto, video e anche un podcast. L'idea è intitolata «Walk to Kyiv» (letteralmente, ‘camminare verso Kiev', scritto con la grafia ucraina del nome della capitale, con le lettere «y» e «i», al posto della «i» e della «e», quest'ultima forma ritenuta più ‘russa'). E così, mentre il transito verso il Paese è da tempo impraticabile (per non parlare dei collegamenti aerei sospesi), un passo alla volta, giorno dopo giorno, il giovane ha trovato nuovi e vecchi amici tenendo alto il nome della pace.Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/polonia-ucraina.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, c'è la storia (tutta da ascoltare) di un giovane ticinese con la passione per il legno e per il riciclo di questo prezioso materiale. Michel Voisin, cineasta 25.enne ticinese che si è formato al CISA di Locarno, ha appena aperto il canale YouTube «Papillon Wood Print». La particolarità della sua iniziativa consiste nel documentare in maniera minuziosa il processo di creazione che sta dietro agli oggetti artigianali in legno: portachiavi, lampade, vassoi. Grazie a suo padre, infatti, oggi è un falegname. Non professionista, beninteso, ma se la cava discretamente. I suoi progetti si concretizzano usando materiali che, se non fosse per lui, finirebbero in discarica. La vita di vecchi manufatti viene così prolungata, sotto un'altra forma, grazie al lavoro delle sue sapienti mani. Che si tratti delle sedie che per vent'anni hanno arredato un ristorante, oppure di vecchi armadi o cassoni, per ‘Mitch' non esiste limite di dimensione, età o condizione di partenza. Le sue opere, uniche sotto questo punto di vista—dal momento che il materiale di fortuna non è infinito—, sono vendute in rete.Il reportage, completo di foto e videointerviste, è stato pubblicato sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/legno-recuperato.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, ci occupiamo di una accademia molto particolare. Quanti di voi hanno sentito parlare del film “Saranno famosi”, e hanno sognato di cavalcare i palcoscenici di tutto il mondo infiammando le platee come delle ardenti e luminose star? Bene, ma sognare non basta. Quello che serve è determinazione, duro lavoro, talento e soprattutto la scuola in grado di dare la giusta istruzione. In Ticino esiste un'accademia famosa a livello internazionale in grado di fornire una formazione altamente qualificata e invidiata in tutto il mondo. Si tratta dell'Accademia Teatro Dimitri. Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/accademia.Vuoi inviarci una segnalazione? Scrivi a redazioneweb@cdt.ch oppure su WhatsApp: +41 79 596 64 11
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo dietro le quinte delle farmacie, visitando il più importante laboratorio galenico del Ticino, Remedia. Il laboratorio galenico è un luogo all'interno di una farmacia, o in sede distaccata, dove i farmacisti preparano farmaci personalizzati. Queste preparazioni possono variare da rimedi naturali a base di erbe a potenti medicinali per il cuore, ad esempio, ma anche antitumorali, per la pressione e via discorrendo. I medicamenti sono realizzati su richiesta del medico tramite ricetta. Le preparazioni galeniche hanno una storia molto antica che risale all'epoca di Galeno, che—a cavallo tra il secondo e il terzo secolo dopo Cristo—adoperò numerose erbe medicinali, o loro estratti, come farmaci. È proprio da lui che deriva il termine “galenico”, riferito all'arte della preparazione dei medicamenti. Dai tempi più remoti fino a circa il 1930, questa attività era di esclusiva competenza dei farmacisti, ma dopo la Seconda guerra mondiale e con l'avvento dell'industrializzazione, il lavoro di preparatore è divenuto più marginale.Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/farmaco-su-misura.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, ci occupiamo di una creatura che è presente non solo nelle fiabe, nei racconti antichi e in alcuni film della nostra infanzia, ma anche nei boschi e negli stagni: le rane. E, con loro… rospi, tritoni e diversi umani. Capita di frequente che, durante le serate di pioggia, queste piccole creature si lancino ad attraversare strade trafficate con il tragico risultato di finire schiacciate dalle ruote degli automobilisti. Con la presenza antropica, lo scorrere naturale della vita di questi anfibi è diventato più difficoltoso, irto di ostacoli. Un destino che sembra ineluttabile e pericolosamente in salita. Oltre l'indifferenza generale, un gruppo di volontari non ci sta. Eroi moderni, vestiti da etica, empatia e amore per la natura, si dedicano alla salvaguardia dei piccoli saltatori verdi. Infatti, durante i periodi di migrazione dai boschi alle aree acquatiche—ovvero fiumi e laghi—assistono rane e rospi nel loro esodo. Senza lesinare su orari, condizioni metereologiche o avversità sul terreno. Nelle sere di pioggia, sono almeno un centinaio le persone che in Ticino aiutano gli anfibi a evitare la morte sulle strade: «Un'esperienza da provare», assicurano.Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/rane.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo a visitare un patrimonio culturale unico, un gioiello di sapere che ha attraversato gli oceani del tempo fino ai giorni nostri. Si tratta di Casa Berna, la biblioteca pubblica più antica in Ticino. Casa Berna è una delle più importanti dimore storiche a Prato. Il suo valore si basa sull'architettura, sulla storia e sulla biblioteca che il canonico Giovanni Giulio Girolamo Berna, nato nel 1717 e defunto nel 1804, raccolse e aprì al pubblico, clero e nobiltà locali. La biblioteca, formata dagli originali armadi e libri che sono stati catalogati e conservati, è stata spostata nel 2008 in un edificio a Fusio, per evitare il suo deterioramento. Casa Berna e la sua biblioteca sono stati, dal 1762, un centro culturale di alto livello per la val Lavizzara, insieme al centro politico (pretorio del 16° secolo di Sornico) e al centro religioso (chiesa parrocchiale di San Martino, sempre a Sornico). L'edificio è indicato per la sua rilevanza nel contesto del nucleo anche nell'Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere. Per il Cantone si tratta di un caso unico che merita di essere valorizzato.Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/casa-berna.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, trattiamo di una materia avveniristica insegnata all'interno di molte scuole: la robotica. Negli ultimi anni, questa disciplina è diventata sempre più popolare nelle scuole medie di tutto il mondo, grazie alla continua accessibilità a tecnologie che fino a qualche anno fa erano privilegio esclusivo dei pochi centri di competenza che potevano permettersele. Le opportunità di oggi sono colte in pieno dagli istituti che stanno sfruttando il potenziale di questa nuova frontiera per educare gli studenti sulle competenze STEM (in inglese, scienza, tecnologia, ingegneria e matematica o MINT in tedesco: Matematik, Informatik, Naturwissenschaften und Technologie). Tutto questo, in modo interattivo ed entusiasmante. Secondo molti, questa una delle strade giuste per preparare i ragazzi al futuro. Il settore della robotica e dell'automazione è in crescita verticale, sviluppare competenze in questo campo offre più opportunità nel competitivo mercato del lavoro. Sentiremo la voce dei ragazzi e dei loro insegnanti che nella sede della scuola media di Cadenazzo hanno adottato questo interessante e innovativo metodo d'apprendimento.Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/robo-si.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, trattiamo di una pagina scomoda della storia svizzera: il colonialismo in Algeria. Non siamo abituati a pensare alla Confederazione come un Paese colonialista, eppure... Questa «scoperta» la faremo attraverso le pagine di un media trasversale e universale come il fumetto. A parlarci di tutto questo—dell'esodo, della cacciata e dell'amaro ritorno a casa di chi era partito dalla Svizzera con l'illusione di trovare un nuovo «Eldorato»—è la storica Marisa Fois, autrice, oltre che del fumetto in questione, anche di uno studio sulla presenza svizzera nel Paese nordafricano. Le prime tavole del fumetto «Au revoir Algeria», pubblicato da Seismo Editore, si presentano con l'innocente curiosità del giovane Daniel, che di lì a poco spalancherà il sigillo di uno spinoso vaso di Pandora. I personaggi hanno una linea semplice ed espressiva. Il tratto della fumettista Aminata Devillers-Pierson ricorda quello di Peyo, ovvero Pierre Andrè Gabrielle Culliford, il creatore belga dei famosi puffi. Il suo approccio alla materia anche più drammatica lascia sempre un tocco di leggerezza e sensibilità. Daniel è rappresentato come un ragazzino dei giorni nostri: capelli neri scompaginati, un abbigliamento informale e un grande amore per la nonna. L'anziana ha i tipici capelli raccolti in un candido chignon, esaltato dal bianco e nero delle tavole.Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/algeria.
La puntata del 5 gennaio 2024 del podcast CdTalk—L'ospite: alla scoperta della Falconeria di Locarno con i titolari, Pio e Anna Nesa e la falconiera Francesca Palamara: «Un'oasi di verde e natura selvaggia in pieno centro città».Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, parleremo di una delle pratiche più antiche che coinvolge la cooperazione tra uomo e animale, la falconeria. Quando diciamo la parola “falconeria”, nelle mente di ognuno di noi iniziano a turbinare una serie di mondi distanti ma interconnessi tra loro. Oltre al contesto storico, di cui abbiamo parlato, si affacciano anche suggestioni di tipo fantastico che ci riportano inevitabilmente all'infanzia. Fiabe, libri fantasy, cinema. Ma nella sfilata dei collegamenti ipertestuali che si aggrovigliano nella mente, Falconeria associata a Ticino, conduce ad una sola risposta: Locarno. Il parco dedicato agli uccelli rapaci inaugurato nel 2007 da Pio Nesa, infatti, è oggi una realtà consolidata, la cui popolarità va oltre i confini regionali. Siamo davanti ad un sogno, quello accarezzato e concretizzato, insieme alla moglie e compagna di avventure, Anna. Un progetto cresciuto talmente da poter annoverare ben 40 specie di uccelli. Loro, gli animali, i veri protagonisti: dagli allocchi ai gufi, dalle aquile agli avvoltoi. Ma non solo, i visitatori possono trovare anche cavalli, cani lupo, carpe e tante altre creature esotiche e non.Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/falconeria.
Ecco l'innovativa caccia al tesoro che unisce reale e virtuale. Per partecipare? Basta scaricare un'app — L'ideatrice: “Divertimento per tutti”: Locarno, Piazza Grande. Qui inizia l'avventura. Alex, Anna, Desi, Kayo, Svetlana e Vanessa hanno deciso di partecipare a un'innovativa caccia al tesoro, una “escape room” all'aperto [LINK: sato-code.com ] nella quale si avanza a colpi di enigmi e rompicapo risolti. Per entrare nel gioco è sufficiente scaricare un'app, Sato Code, e munirsi dei biglietti (12.40 franchi a testa). Attenzione, però. Lo scopo è fare squadra, ma i gruppi sono limitati a quattro persone. Non abbiamo ancora iniziato e la cosa si fa già interessante, perché Kayo ha creato il suo Patagonia Girls, mentre The Famous Foxes è quasi al completo.
Qualche settimana fa l'Unione Europea ha approvato una normativa per regolamentare l'intelligenza artificiale con l'«A.I. Act», un testo che dovrebbe riuscire a limitare gli abusi di una tecnologia destinata a rivoluzionare la nostra quotidianità. Tuttavia, per quanto queste regolamentazioni dimostrino una certa visione verso il futuro, gli stessi Paesi europei sembrano non ancora pronti ad adeguarsi alle stesse. Con la Svizzera che in questo ambito sembra essere il fanalino di coda: molte realtà elvetiche sono infatti molto attive nella ricerca sull'intelligenza artificiale, ma a livello politico ancora il tema non è stato affrontato.Questo ritardo nelle discussioni può comportare rischi e problemi, ma paradossalmente rappresentare anche un vantaggio: ne abbiamo parlato in questo podcast con Ale Agostini, CEO di Avantgrade.com, azienda specializzata in ricerche di mercato e analisi web.
Dal 1972 l'UNESCO sta lavorando per identificare e mantenere la lista dei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale. Sono quasi 900 i beni culturali in tutto il mondo che rientrano in questa lista, con ogni anno centinaia di candidature di città che ambiscono a rientrare in questo esclusivo «club». Diventare patrimonio UNESCO è infatti sicuramente un grandissimo onore che può dare un lustro unico al proprio sito. Le sfide e i vincoli da rispettare sono però tanti, proprio per perseguire quella tutela che è alla base della lista dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura. Ma quindi è davvero un vantaggio far parte dei patrimoni dell'umanità? Lo abbiamo chiesto a Marianna Vetri e Roberto Cioppi, rispettivamente vicesindaca e assessore alla cultura del comune di Urbino, splendida città marchigiana che proprio oggi celebra i 25 anni di inserimento nella lista UNESCO.Con Vetri e Cioppi, in questa puntata di CdTalk, abbiamo inoltre parlato della collaborazione con Pesaro, il comune con cui fa Provincia e con il quale sta vivendo una particolare situazione. Se assieme si sono infatti candidati per diventare Capitale europea della cultura nel 2033, il prossimo anno sarà invece la sola Pesaro a essere Capitale italiana per la cultura. A rinunciare a concorrere a questo prestigioso ruolo era stato Vittorio Sgarbi, prosindaco di Urbino il quale ha sostenuto che «noi siamo capitale culturale sempre, non solo in un anno specifico». «Non si possono porre in competizione, con un titolo illusorio, città che esprimono e producono cultura come fossero squadre in uno stadio, oltretutto con dimensioni e infrastrutture molto diverse», spiega Sgarbi: ma sarà una scelta condivisa anche dai suoi colleghi? Scopritelo in questo podcast!
Da qualche giorno ad Agno non c'è più il tendone del circo Knie. Sono però rimaste le emozioni che le migliaia di persone accorse hanno provato di fronte alle spettacolari esibizioni degli artisti. Emozioni che Bastian Baker conosce bene: il cantante svizzero ha infatti vissuto un anno e mezzo in tour con il Knie fra il 2021 e il 2022. Un successo, quello del connubio tra Baker e il più grande circo elvetico, tutt'altro che scontato per un cantante di 30 anni che si approcciava a un'esperienza così insolita.Non solo per il rischio di vedere sminuita la sua cifra artistica, riducendola a «cantante da circo», ma anche per le difficoltà nel cantare dal vivo ogni sera in situazioni particolari, magari a cavallo o nel mezzo di coreografie impegnative dal punto di vista fisico. Prove brillantemente superate dall'artista vodese, che definisce la sua esperienza al circo Knie una delle «esperienze più belle della mia vita, dove ho imparato tante cose sulla musica ma anche su me stesso».Queste sfide, ma anche della sua preparazione fisica e dei suoi progetti futuri, sono state affrontate da Bastian Baker in un podcast con il Corriere del Ticino durante la sua presenza agli Omega European Masters di golf che si sono svolti a Crans Montana, dove il cantante svizzero è stato uno dei protagonisti con una emozionante esibizione live.
Da Vittorio. Un semplice nome che in realtà rivela un vero e proprio universo, composto da 6 ristoranti in tutto il mondo, hotel, bar e altre attività che hanno reso la realtà di Brusaporto, alle porte di Bergamo, uno dei principali ambasciatori del made in Italy.D'altronde sono i risultati a parlare in modo inequivocabile: 8 stelle Michelin e 18 punti Gault Millau, oltre a decine di premi dalle principali guide di tutto il mondo. E, da non trascurare, un fatturato stimato da Gambero Rosso in 40 milioni di euro: cifre che stanno proiettando Da Vittorio da attività a conduzione familiare a quasi una multinazionale, con centinaia di dipendenti e una professionalizzazione sempre più qualificata.Un viaggio tra sensazioni e sapori accompagnati dallo chef Paolo Rota, protagonista di questa puntata di CdTalk.
Un capolavoro come Guernica di Picasso può contribuire a fermare una guerra? È una delle riflessioni che si pone Pietro Geranzani. Il pittore, tra i più interessanti dell'attuale panorama italiano, ha spesso usato l'arte per denunciare gli orrori e la follia della guerra e del terrorismo, pur con la consapevolezza che non sarà in grado di offrire risposte. Tutt'al più domande, alcune delle quali potrebbero smuovere la coscienza di alcune persone. Ma l'arte rimane e rimarrà sempre necessaria: è da questo caposaldo che il 59.enne londinese offrirà la sua visione in una mostra al Rivellino, curata dal noto critico d'arte Angelo Crespi, dal 9 al 16 settembre.Incontrato durante una sua performance tenutasi alla galleria d'arte locarnese durante i giorni del Locarno Film Festival, Pietro Geranzani è l'ospite di questa puntata di CdTalk.
Mancano ormai pochi mesi all'entrata in vigore della nuova Legge sulla Protezione dei Dati. Eppure molte aziende ticinesi stanno tardando ad adeguarsi alle nuove disposizioni, nonostante il rischio di pesanti sanzioni che colpiranno direttamente le persone fisiche responsabili nel trattamento dei dati.Come fare quindi per evitare situazioni spiacevoli? Ne abbiamo parlato con Francesco Orlandi, direttore commerciale di ALV Innova, azienda specializzata nel disegnare, sviluppare e implementare soluzioni efficaci per gestire tutti i processi di compliance, in questa puntata di CdTalk - L'Ospite.
Continuano le polemiche su Open to Meraviglia, la campagna di promozione del turismo commissionata all'agenzia Armando Testa dal ministero del Turismo e dall'ENIT, l'Agenzia nazionale del turismo, per promuovere l'Italia nel mondo. Tra smentite e accuse, un'operazione che dà l'impressione di essere un disastro annunciato.Eppure, secondo i creativi ed esperti di comunicazione Paquale Diaferia e Patrizia Pfenninger, che hanno curato le campagne promozionali di importanti aziende svizzere e internazionali, Open to Meraviglia sarebbe già un successo. Come mai? Scopritelo in questa puntata di CdTalk-L'ospite!
Quante volte, di fronte a imprevisti o situazioni sgradevoli, diciamo a noi stessi che «dobbiamo rimanere Zen»? Certo, poi passare dalla teoria alla pratica è un altro discorso: proprio per questo riuscire ad attualizzare i principi e i valori dei samurai e delle geishe, per renderli funzionali alle nostre esigenze, potrebbe essere d'ispirazione.Questo è uno dei tanti argomenti che la Coach Umanista ed Esperta comportamentale nel Life e Business Coaching Cristina Rogna Manassero affronterà nei due incontri «Il potere della gentilezza, la forza della disciplina», venerdì 31 marzo alle ore 17:30 e sabato 1° aprile alle ore 11:00, presso la Marco Lucchetti Art Gallery di Via Cattedrale 3 a Lugano, che proprio in queste settimane sta esponendo una mostra dedicata alle icone giapponesi nell'immaginario del fumetto.
Nella giornata internazionale dei diritti della donna vogliamo ricordare tutte quelle altre ricorrenze in cui i buoni propositi che vengono affrontati l'8 marzo vengono totalmente (e vergognosamente) dimenticati. Come durante la notte di Capodanno, nello specifico quello del 2010, in cui Enza Mignacca si è salvata per miracolo dal tentativo del marito di ucciderla. Un episodio sconcertante, come forse è ancora più sconcertante il fatto che la donna si sia trovata di fronte a una lunga e assurda battaglia legale, nel quale il suo aguzzino, seppur riconosciuto colpevole di tentato omicidio, non ha scontato la detenzione in carcere. Mignacca non si è però fatta intimorire ed è diventata un simbolo della lotta alla violenza contro le donne. E, in questa toccante puntata di CdTalk-L'Ospite, invita a reagire e denunciare ogni forma di sopruso.
5 marzo 2023. 101 anni dalla nascita di Pierpaolo Pasolini. Passano gli anni, ma il ricordo e il retaggio artistico del grande intellettuale italiano è vivo più che mai. Le sue riflessioni sulla società sono ancora attuali e sono state recentemente celebrate da un progetto artistico di Davide Toffolo, fumettista e frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Progetto che propone un ritratto inedito di Pasolini e che ha avuto un grande successo, tanto da aver fatto un lungo tour delle principali città europee e che proprio il 21 aprile si concluderà a Lugano, prima di rientrare in Italia, presso la sala Cattaneo del Consolato d'Italia a Milano.In questa puntata di CdTalk - L'Ospite, Mattia Sacchi ne parla con il ministro Gabriele Meucci.
È appena terminata la sua esperienza al Festival di Sanremo, dove ha partecipato con Terzo Cuore, ma Leo Gassmann è di nuovo in viaggio. Solo che la destinazione è un luogo immaginario, in una di quelle avventure dove il percorso è più importante della meta. La strada per Agartha è il nuovo concept album, uscito proprio oggi, del giovane cantante romano che, con la sua curiosità e una sensibilità a volte un po' fanciullesca, esplora sé stesso e il mondo intorno a lui. Facendosi accompagnare da dei veri e propri giganti: da Edoardo Bennato (chi meglio di lui per raggiungere un'«isola che non c'è»?) a Massimo Dapporto, passando per Gem Archer e Andy Bell, rispettivamente chitarrista e bassista degli Oasis, e il batterista dei Gorillaz J.Sharrock. Per non parlare di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattiti Nucleari, Giovanni Caccamo, Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale e la band britannica Will & The People. Abbiamo parlato con Gassmann a poche ore dall'uscita dell'album, tra le emozioni del post Sanremo e quelle vissute nella realizzazione di questo suo significativo disco.
Dopo aver portato «Sotto Voce» a Sanremo Giovani conquistando un posto tra i big, Shari è pronta a calcare stasera il palco dell'Ariston della 73^ edizione del Festival di Sanremo. La giovane artista avrà l'opportunità di condividere con tutti il suo inedito «Egoista» (Columbia Records/Lebonski 360°/Sony Music Italy), scritto dalla stessa Shari e composto insieme a Maurizio Pisciottu, meglio conosciuto come Salmo, Riccardo Puddu e Luciano Fenudi.In questa canzone è racchiuso tutto il mondo musicale di Shari, la sua voce riesce a modularsi passando dal soul al pop con influenze urban, ma senza mai snaturarsi. Il brano racconta di quanto a volte nella vita si corra il rischio di essere egoisti in amore pur di non restare soli. «Egoista è nato una sera d'estate - racconta Shari - Da un po' di tempo ero bloccata, non riuscivo a scrivere, poi all'improvviso le parole sono uscite da sole. Mia sorella mi ha dato la carica che mi serviva per farlo ascoltare anche in studio. È piaciuto molto, lo abbiamo prodotto ed è diventata la canzone che presto ascolterete tutti. Sono molto legata a questo brano perché mi ha risvegliata».Abbiamo parlato con lei a poche ore dalla sua esibizione al Festival di Sanremo in questa puntata del podcast «L'Ospite».
Domenico Savini vive e lavora a Firenze. Genealogista e storico delle dinastie nobili italiane ed europee, collabora con istituti specializzati e con la RAI, che lo ospita spesso nei suoi studi televisivi. Nel corso della sua carriera ha incontrato più volte Carlo III. Dapprima accompagnato da Diana, «altissima e molto affascinante» racconta. Poi con Camilla: « Una donna assolutamente normale che non vuole togliere le luci della ribalta al marito» aggiunge. Nel podcast del Corriere del Ticino i ricordi delle sue chiacchierate con l'allora principe di Galles. Buon ascolto!
Il wrestling è uno sport disciplina che spesso si alimenta di stereotipi per alimentare le proprie «storylines». E in questi filoni narrativi spesso i lottatori arabi sono stati visti come i cattivi che volevano distruggere i valori americani: iconica, tanto da travalicare il mondo del wrestling, è stata la faida a inizio degli anni '80 tra The Iron Sheik e Hulk Hogan, l'eroe a stelle e strisce che, dopo aver battuto il rivale di origini iraniane, ha dato il via a quel fenomeno globale che è stata l'Hulkamania. La rivalità tra il mondo arabo e quello occidentale è stato usata però dalla WWE, la principale federazione mondiale di wrestling, fino a qualche anno fa: basti pensare che ancora nel 2005 una delle principali storyline riguardava il duo composto da Muhammad Hassan e Shawn Daivari, i quali avevano attaccato il leggendario Undertaker assieme a 5 uomini incappucciati, scatenando non poche polemiche per la contemporaneità del segmento televisivo con un attacco terroristico di matrice islamica avvenuto a Londra lo stesso giorno. Oggi però le cose sembrano essere decisamente cambiate: non solo l'Arabia Saudita ospita regolarmente eventi speciali con le principali superstar WWE, ma adesso sembrerebbe che un fondo arabo stia cercando di acquistare la federazione americana. Indiscrezioni che hanno spaventato alcuni fan, i quali pensano che un'eventuale cambio di proprietà possa cambiare definitivamente le dinamiche dello show, impedendo alle donne di lottare o evitando di affrontare determinati temi che potrebbero essere sensibili per il pubblico arabo. Ma sarà davvero così? Lo abbiamo chiesto a Michele Posa, la voce della WWE in Italia. Uno dei massimi esperti di wrestling in Europa, tanto da essere stato, assieme al collega Luca Franchini, il primo italiano a commentare dal vivo tre edizioni di Wrestlermania, il principale evento al mondo dedicato alla disciplina. Buon ascolto!
Dopo oltre 50 anni, i Cugini di Campagna finalmente sbarcano a Sanremo. Sembra quasi incredibile che una delle band più iconiche della musica italiana non abbia mai calcato il palco dell'Ariston. Ma, come si dice, meglio tardi che mai... Peraltro sarà un'esibizione ben lontana dai conosciuti stilemi di «Anima Mia». Anzi, c'è da credere che il gruppo romano possa essere una delle sorprese di questa edizione, con un brano cucito su misura da La Rappresentante di Lista, una delle realtà più interessanti del panorama musicale italiano. «Lettera 22», la canzone che i Cugini di Campagna porteranno al Festival, sembra davvero l'inno a una seconda giovinezza della band, che non a caso ha in serbo diversi progetti in cantiere. Ne abbiamo parlato nel podcast L'Ospite con Nick Luciani, il quale ci ha raccontato delle emozioni della vigilia e di alcune curiosità, come le possibili difficoltà a scendere la famigerata scalinata dell'Ariston... Buon ascolto!
Claudia Parzani è stata la grande protagonista dell'evento Women in Philantropy breakfast organizzato da Switzerland for UNHCR all'Hotel Villa Principe Leopoldo di Lugano. La presidente di Borsa italiana e partner di Linklaters, inserita nella classifica di Heroes per le 100 leader mondiali per l'inclusione di genere e in quella di legalcommunity per i 50 migliori avvocati, ha raccontato alle donne ticinesi attive in progetti umanitari di come sia necessaria una giusta cooperazione per affrontare le principali sfide globali. Inoltre ha raccontato al Corriere del Ticino quanto la felicità possa essere determinante nel mondo del lavoro: un principio approfondito nel suo ultimo libro «Si vince solo insieme» scritto a quattro mani, o come dice Parzani «a due voci», assieme a Sandro Catani. Buon ascolto.
Tempo di Natale, tempo di panettone e pandoro. Ognuno ha i suoi gusti e le sue preferenze, ovviamente: ci sono però dei casi quantomeno bizzarri. Come racconta Franca Antognini della Pasticceria Marnin di Locarno, che tra i clienti ha avuto anche chi ha usato la mortadella come companatico per il panettone. Ma, oltre alle festività natalizie, la Marnin in questi giorni sta celebrando un altro importante anniversario: i 170 anni di attività. Un grande orgoglio per il casato dolciario locarnese, ma anche una responsabilità e un impegno, come spiega Antognini nel podcast del Corriere del Ticino.
Nella puntata di CdTalk-L'Ospite del 9 dicembre 2022 Mattia Sacchi ha chiacchierato con il rettore dell'Università Bocconi Francesco Billari, a Morcote per incontrare la comunità ticinese di bocconiane e bocconiani. Buon ascolto.
In questa puntata di CdTalk - L'ospite Mattia Sacchi ha chiacchierato con Federica Cesconi, giovane ticinese che ha appena pubblicato un libro sulla sua esperienza all'interno di OnlyFans.
Siamo stati abituati a vederlo in un certo modo, nei format di cucina televisivi. Tra sguardi di ghiaccio, delusioni e anche qualche urla. Ma lo chef Carlo Carlo è molto di più e, forse, non è questo neanche un po'. «Cuochi, camerieri e sommelier devono essere formati, si tratta di un percorso. Chi vuole imparare deve essere accolto, trattato bene e aiutato a crescere».
Nella puntata di CdTalk - L'ospite del 19 novembre 2022 Mattia Sacchi ha chiacchierato con il grande Enrico Vanzina, in Ticino per presentare non un film, bensì il suo ultimo libro «Il cadavere del Canal Grande». Vanzina è infatti un eccellente scrittore, che addirittura nel 2020 è stato finalista al Premio Strega, e ha recentemente concluso una trilogia noir, che ha riscontrato un grande successo di critica e di pubblico.
Domenica iniziano i Mondiali. Quelli «un po' meno sentiti» per alcuni, soprattutto perché invernali. Ma sempre e comunque: forza Svizzera. L'inviato del Corriere del Ticino in Qatar sarà Massimo Solari.
In questa puntata di CdTalk - L'ospite Marcello Pelizzari ha chiacchierato con Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore e scrittore, autore del libro, in uscita il 15 novembre per Feltrinelli, Le nuove guerre del calcio. Un'interessante sventagliata di ciò che ci aspetta da qui al 2030, tanto sul fronte politico quanto su quello economico. Al centro, la figura del tifoso.
Da piccolo artigiano, a capo di una multinazionale con a capo 4000 dipendenti. Imprenditore, artigiano o personaggio televisivo? L'ospite della puntata di CdTalk del 4 novembre 2022 è Giovanni Rana, il re della pasta fresca.
È una via di mezzo tra la danza, acrobazia e arte marziale. Si tratta della capoeira, la cui pronuncia portoghese è “capueira”. Un buon numero di giovani si allena tutti i giovedì sera in una palestra delle scuole medie di Locarno, in Via Varesi. Gli allievi, sotto l'occhio vigile dell'istruttore Davide Bigotta, si riuniscono subito dopo che i bambini hanno terminato la loro attività del doposcuola. Anche loro, infatti, stanno muovendo i primi passi di questa ancestrale tecnica, che affonda le sue radici nelle tribù dell'Africa. Il loro ‘maestro', Patrick Paolinelli, dopo aver congedato le famiglie, diventa a sua volta un allievo, unendosi al gruppo principale. Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet all'indirizzo cdtlink.ch/capoeira-Locarno.
Nella puntata di CdTalk - L'ospite del 21 ottobre 2022 Mattia Sacchi ha ospitato Paolo Mieli, già direttore del Corriere della Sera. Giornalista, saggista, conduttore televisivo e opinionista, durante la chiacchierata Mieli si è concentrato, fra i vari temi, sull'attuale momento politico dell'Italia. Con particolare accento su Giorgia Meloni e sul ruolo che la Penisola giocherà sullo scacchiere europeo.
Il vescovo Valerio Lazzeri, lunedì 10 ottobre, si è dimesso. Papa Francesco ha accolto le sue motivazioni. «Ve lo dico a cuore aperto: non riesco più a immaginarmi nella posizione che finora ho cercato sinceramente e con tutto il cuore di fare mia - ha dichiarato in conferenza stampa -. A tutti chiedo da subito perdono». Il protagonista della puntata del 14 ottobre 2022 di CdTalk - L'ospite è Markus Krienke, professore di Filosofia moderna e di etica sociale alla Facoltà di Teologia di Lugano e direttore della Cattedra Antonio Rosmini.
In questa puntata di CdTalk - L'ospite Luca Lovisolo, ricercatore indipendente in diritto e relazioni internazionali, si sofferma sui temi caldi del momento legati alla guerra in Ucraina: dalle sparate del miliardario Elon Musk alla possibilità che Vladimir Putin ricorra all'arma nucleare, passando per la mobilitazione parziale che sta sconvolgendo la società russa. Buon ascolto!
I ghiacciai svizzeri non si erano mai sciolti tanto come questa estate. Oltre il 6% del volume totale è andato perso nell'anno in corso. Lo scioglimento ha superato largamente quello del precedente record, risalente all'estate canicolare del 2003. Il protagonista della puntata di CdTalk - L'ospite del 30 settembre 2022 è Daniel Farinotti, professore di geologogia all'ETHZ e all'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL), membro del comitato direttivo di GLAMOS, la rete di monitoraggio dei ghiacciai svizzeri.
Una puntata speciale, diversa dal solito—quella di questo venerdì di CdTalk-L'ospite—dedicata a un anniversario di tutto rispetto di una app per dispostivi mobili, Tinder, la popolare piattaforma per incontri. Tre esperti di tre campi differenti fanno il punto: Luca Bertossa, sociologo e responsabile scientifico delle inchieste federali sulla gioventù ‘ch-x', Gaetano Biondo, docente di marketing alla Supsi e Santiago Imperatrice, titolare dell'azienda di pubblicità digitale “Latitude 46”, oltre che ingegnere esperto dei meccanismi che regolano le reti sociali. L'approfondimento—completo di videointerviste, dati e infografiche—è stato pubblicato su internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/tinder
Nella notte tra mercoledì 7 e giovedì 8 settembre i fulmini hanno illuminato i cieli ticinesi. La pioggia è caduta copiosa e il Sottoceneri si è risvegliato con allagamenti e danni a strade e abitazioni. Molto colpito è stato il Malcantone. Cos'è successo, a livello meteorologico? Ne parliamo nella puntata di CdTalk - L'ospite del 9 settembre 2022.
L'uomo vuole tornare sulla Luna a quasi 50 anni dall'ultima missione Apollo, con il programma spaziale Artemis. Il primo passo consiste in Artemis 1, il volo di prova senza equipaggio per testare le tecnologie necessarie a volare intorno alla Luna e tornare sulla Terra. Il protagonista della puntata di CdTalk - L'ospite del 2 settembre 2022 è Paolo Artusio, ingegnere del gigante europeo Airbus, parte del progetto per riportare l'uomo sulla luna.
All'alba di domenica 21 agosto, una donna di 55 anni di nazionalità ucraina ha subito una violenza sessuale in strada, a Piacenza. A chiamare le forze dell'ordine è stato un residente, che ha sentito le grida d'aiuto provenire dalla strada e si è affacciato alla finestra. Lo stesso uomo ha ripreso la scena con il telefonino. Le immagini sono finite sui siti di alcuni quotidiani, ma anche sui social di diversi politici. Ed è scoppiata la polemica. Il protagonista della puntata del 26 agosto 2022 di CdTalk - L'ospite è Paolo Crepet, psichiatra, sociologo, educatore e saggista.