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Il Codacons ha presentato un esposto ufficiale all’European Broadcasting Union per escludere la canzone "Espresso macchiato" dalla competizione dell'Eurovision song contest. L'accusa contro l'autore, il cantante estone Tommy Cash, è di ironizzare sugli stereotipi dell'Italia style of life con riferimento al caffè, agli spaghetti e alla mafia. Sentiamo cosa ne pensano i nostri ascoltatori.
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Finisce il mercato elettrico tutelato, rebus tariffeQuesta domenica, il 30 giugno, termina per sempre il mercato tutelato della luce, quel regime in cui prezzi e condizioni contrattuali sono definiti dall'Arera. Si tratta di un passaggio storico, già attuato per il gas (gennaio 24), che riguarda circa 4,5 milioni di famiglie italiane (le imprese hanno già fatto il passaggio) e che metterà fine al doppio canale esistente, il mercato tutelato e quello libero, per arrivare in un mercato dell'energia elettrica completamente liberalizzato. Unica eccezione verrà rappresentata dalla categoria dei cosiddetti «vulnerabili» (over 75enni, disabili, abitanti delle isole minori, chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate o vive in una abitazione di emergenza o utilizza un'apparecchiatura medicale salvavita alimentata dall'energia elettrica) che conta oltre 4 milioni di utenti. Per quest'ultimi ieri Arera ha aggiornato le bollette della luce valide per il terzo trimestre, che aumenterà del 12% nel prossimo trimestre luglio-settembre 2024 (il primo dopo la fine del mercato tutelato), a causa della fine del trend al ribasso dei prezzi del gas naturale e dell'energia elettrica. Tuttavia, la spesa per la luce del cliente tipo negli ultimi 12 mesi, tra il 1° ottobre 2023 e il 30 settembre 2024, sarà di circa 514 euro, il 41,1% in meno rispetto ai 12 mesi precedenti (dal 1° ottobre 2022 al 30 settembre 2023), riavvicinandosi ai livelli precedenti alla crisi energetica. Tornando a coloro che dovranno transitare sul mercato libero, legislatore e regolatore, per accompagnare il passaggio, hanno studiato e predisposto un regime provvisorio, chiamato «Servizio a Tutele Graduali», che scatterà automaticamente da lunedì primo luglio per chi, entro domenica, non avrà scelto un contratto nel mercato libero. Secondo i dati Arera, gli utenti non vulnerabili che dal mercato tutelato sono passati al Servizio a tutele graduali risparmiano 113 euro all'anno in bolletta rispetto agli utenti vulnerabili che sono rimasti nel mercato tutelato. Questo per via di un incastro fra i parametri di Arera e alla discesa dei costi di commercializzazione, da 58 a 41 euro all'anno. Le associazioni di consumatori consigliano quindi ai vulnerabili di passare alle tutele graduali. Il Codacons calcola che l'aumento della bolletta elettrica del 12% nel terzo trimestre porterà a un aumento della spesa annua per utenza vulnerabile di 612 euro. L'Unc fa un calcolo diverso, e parla di 486 euro in più. Assoutenti decide invece di vedere il bicchiere mezzo pieno: rispetto al 2022, una famiglia in tutela spenderà per la luce 509 euro in meno all'anno. Ne parliamo con Stefano Besseghini, Presidente ARERA.
Sanremo 2025 è già un tema caldo. Ne parlano Mary Jo e Daniele Di Ianni.
Mosca: "Kiev prepara un attacco in Transnistria", ma il governo moldavo smentisce. Intanto esplosioni nella capitale ucraina. Le ultime con il nostro inviato Gigi Donelli. Il ministro Valditara giudica "impropria" la lettera scritta dalla preside fiorentina sul rischio di fascismo. Il commento di Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi. Nonostante il calo dell'inflazione, i prezzi restano alti. Il Codacons parla di "illusione ottica". Il commento diOscar Farinetti, imprenditore fondatore di Eataly.
A cura di Daniele Biacchessi Il 2023 si apre con il consueto aumento di prezzi. Accade da sempre, con ogni Governo, compreso quello guidato da Giorgia Meloni. Il Codacons stima una stangata di almeno 2.435 euro a famiglia per il 2023, una cifra che non tiene conto dei possibili aumenti delle bollette di luce e gas. Sul prezzo dei carburanti, "Assoutenti" stima un aggravio di spesa pari a +366 euro annui a famiglia e "Staffetta quotidiana" rileva che il costo di benzina e gasolio è salito di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre. Non solo. Dal primo gennaio, i pedaggi sono aumentati del 2%, con l'aggiunta di un altro 1,34% dal primo luglio prossimo, e con l'eliminazione degli sconti fiscali sul carburante. Scattano gli aumenti anche nel trasporto pubblico locale, col ritocco al rialzo del prezzo dei biglietti per bus e metro. A Napoli il ticket è già salito da qualche mese da 1 euro a 1,20 euro; a Milano dal 9 gennaio costerà 2,20 euro, con un aumento di 20 centesimi. A Roma, poi, da agosto 2023 il prezzo schizzerà dagli attuali 1,50 euro a 2 euro, con un aumento del 33%. Salgono le Rca auto per 815mila automobilisti, rincari si rilevano per chi ha contratto mutui e per chi si reca al ristorante. I nuovi aumenti scatenano la reazione delle opposizioni, con Sinistra italiana che parla di un governo che «regala» mazzate alle famiglie mentre «tutela i più forti» con il «condono». Azione-Italia Viva accusa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, di essere il «responsabile di un vero e proprio disastro». Ma al netto della normale dialettica politica tra maggioranza e opposizione, il Governo non ha compiuto alcun intervento strutturale per impedire questi rincari ingiustificati. Soprattutto la scelta di non prorogare il taglio delle accise è sbagliata, perché gli aumenti dei listini alla pompa produrranno forti scombussolamenti a cascata per beni e servizi in tutti i settori, e famiglie e imprese non se li possono proprio permettere.
A cura di Daniele Biacchessi Il 2023 si apre con il consueto aumento di prezzi. Accade da sempre, con ogni Governo, compreso quello guidato da Giorgia Meloni. Il Codacons stima una stangata di almeno 2.435 euro a famiglia per il 2023, una cifra che non tiene conto dei possibili aumenti delle bollette di luce e gas. Sul prezzo dei carburanti, "Assoutenti" stima un aggravio di spesa pari a +366 euro annui a famiglia e "Staffetta quotidiana" rileva che il costo di benzina e gasolio è salito di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre. Non solo. Dal primo gennaio, i pedaggi sono aumentati del 2%, con l'aggiunta di un altro 1,34% dal primo luglio prossimo, e con l'eliminazione degli sconti fiscali sul carburante. Scattano gli aumenti anche nel trasporto pubblico locale, col ritocco al rialzo del prezzo dei biglietti per bus e metro. A Napoli il ticket è già salito da qualche mese da 1 euro a 1,20 euro; a Milano dal 9 gennaio costerà 2,20 euro, con un aumento di 20 centesimi. A Roma, poi, da agosto 2023 il prezzo schizzerà dagli attuali 1,50 euro a 2 euro, con un aumento del 33%. Salgono le Rca auto per 815mila automobilisti, rincari si rilevano per chi ha contratto mutui e per chi si reca al ristorante. I nuovi aumenti scatenano la reazione delle opposizioni, con Sinistra italiana che parla di un governo che «regala» mazzate alle famiglie mentre «tutela i più forti» con il «condono». Azione-Italia Viva accusa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, di essere il «responsabile di un vero e proprio disastro». Ma al netto della normale dialettica politica tra maggioranza e opposizione, il Governo non ha compiuto alcun intervento strutturale per impedire questi rincari ingiustificati. Soprattutto la scelta di non prorogare il taglio delle accise è sbagliata, perché gli aumenti dei listini alla pompa produrranno forti scombussolamenti a cascata per beni e servizi in tutti i settori, e famiglie e imprese non se li possono proprio permettere.
Un Natale caro, o meglio carissimo, quello che a breve gli italiani si accingeranno a festeggiare: considerati i fortissimi rincari di tutti i prodotti legati alle festività di fine anno, le feste costeranno ancora più del solito.
In cosa consiste lo #scioperodellebollette? Ad #AriaPulita ne parliamo con l'Avv. Bruno Barbieri, Pres. Codacons Emilia Romagna.
Secondo quanto sostiene il codacons, il registro delle opposizioni sarebbe un flop perché oltre la metà di coloro che si sono iscritti continuano a ricevere chiamate commerciali, ma c'è una ragione se questo avviene. Apple deve affrontare i problemi di iPhone 14, ma nel frattempo cambia i propri piani di produzione a favore di iPhone 14 pro.
Prende il via oggi, 25 luglio, la presentazione delle domande per ottenere il bonus psicologo. La platea dei beneficiari è piuttosto ampia e variegata, con le graduatorie che saranno stilate in base all'Isee.
Bankitalia segnala che a giugno il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di circa 9,2 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.696,2 miliardi. Il Codacons, commentando questi dati, evidenzia come il debito pubblico dell'Italia pesi per ben 45.499 euro a cittadino residente (neonati inclusi) e come, in un solo mese, abbia registrato una crescita pari a oltre 359,5 euro a famiglia. Si tratta di un debito che continua ad aumentare e rappresenta – sempre secondo l'Organizzazione dei consumatori - una zavorra pesantissima per il Paese di cui faranno le spese le generazioni future. Ascolta “Economy News” a cura di Marco Veneziani, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app
Il Codacons ce l'ha con Fedez? Probabilmente la parola "TORMENTONE" non è mai stata così appropriata. Ne parliamo nell'episodio di oggi...
Il Codacons chiede alla Rai, »in considerazione delle proteste dei telespettatori di bandire Scanzi da tutti i programmi della rete» e presenta «un nuovo esposto all'Ordine dei giornalisti, al CdA Rai e alla Commissione di vigilanza» ricordando che nel corso dell'ultima puntata di CartaBianca' la conduttrice Bianca Berlinguer ha fatto intervenire Andrea Scanzi in tema di vaccinazioni e riaperture. «Ancora una volta la Berlinguer si rende protagonista di un abuso d'ufficio mettendo il servizio pubblico a disposizione di un soggetto, Andrea Scanzi, colpevole di aver saltato la fila ottenendo il vaccino anti-Covid a discapito di altri soggetti che ne avevano maggiore diritto – afferma il Codacons – Una vicenda che in queste ore sta sollevando le proteste di molti telespettatori che hanno contestato la conduttrice e l'intervento del giornalista del Fatto Quotidiano» «Ci rivolgiamo oggi alla Procura Generale di Firenze, affinché acceleri le indagini sul comportamento della Regione Toscana e della Asl che in tema di vaccinazioni hanno favorito Andrea Scanzi e altri soggetti come giudici e avvocati, violando le disposizioni del piano vaccinale», conclude il Codacons.
Prima ora: - Messaggi audio degli ascoltatori: a che età siete andati a vivere da soli? - Il Codacons denuncia la Ferragni per «blasfemia». Al telefono, il Presidente del Codacons Carlo Rienzi. Seconda ora: - Collegamento con il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, per parlare di vaccini influenzali e commentare i dati giornalieri sulla diffusione del Covid. - RadioTraffic: informazioni sulla viabilità con Sharon Fermi. - Le mascherine? Funzionano come il vaccino. L’ipotesi è che l’utilizzo diffuso delle maschere facciali favorisca la diffusione di un’infezione asintomatica perché riduce la carica virale. Ne parliamo con il prof. Giovanni de Simone, ordinario di Medicina Interna alla Federico II di Napoli. Terza ora: - Borse e Mercati con Ettore Livini. - Elezioni USA 2020: Gianni Riotta, editorialista de La Stampa in collegamento da New York.
A Radio Rinascimento Italia intervista al presidente del Codacons Carlo Rienzi. Si parla di morti da Covid nelle Rsa, rischio di vaccinazioni di massa, sostanza potenzialmente tossiche nei vaccini, obblighi illegittimi, conflitti di interesse.
Il Codacons presenta un esposto contro gli influencer che su web usano i figli per pubblicità: parliamo con gli ascoltatori di come e quando postare i minori sui social. (seconda parte)
Il Codacons presenta un esposto contro gli influencer che su web usano i figli per pubblicità: parliamo con gli ascoltatori di come e quando postare i minori sui social. (seconda parte)
La commissione d’indagine sul crollo del ponte Morandi di Genova ha reso noto come vizi di procedura nella gestione della sicurezza e scarsità di investimenti abbiano giocato un ruolo pesante nella tragedia avvenuta. Purtroppo però i guai per le infrastrutture italiane rischiano di non finire qui: i problemi non sono, infatti, solo legati alle costruzioni in sé, ma anche allecaratteristiche idrogeologiche del terreno dove poggiano. Il Codacons ha fornito l’elenco dei ponti maggiormente a rischio in Italia. L’elenco dei ponti fornito dal Codacons anzi include solo i casi più eclatanti, ma in Sicilia i casi di infrastrutture a rischio sarebbero molti di più, e non si tratta solo di ponti. In Italia centinaia e centinaia di opere hanno problemi: se la tragedia avesseriguardato una scuola, oggi si parlerebbe della sicurezza delle scuole; se si fosse trattato di una galleria, di una diga, di una ferrovia, lo stesso. La priorità dovrebbe essere data alle infrastrutture realizzate prima del 1974, anno in cui sono entrate in vigore le attuali norme antisismiche; ma anche le opere realizzate negli anni successivi sono frequentemente carenti, facendo riferimento anorme non stringenti come quelle attuali. In genere il sistema infrastrutturale è vetusto e andrebbe adeguato. I ponti contenuti nel report del Codacons, almeno per quanto riguarda la Campania, sono sostanzialmente viadotti con problemi strutturali legati al fatto che sono statirealizzati negli anni '50-'60 con normative vigenti all’epoca, inadeguate rispetto alleconoscenze odierne, sia sotto il profilo del rischio sismico che idrogeologico. In quegli anni infatti la maggior parte dei Comuni italiani non erano nemmeno classificati come a rischio terremoto, per cui per le costruzioni si utilizzavano criteri non conformi né tantomeno la conoscenza dell’assetto geologico e idraulico del territorio su cui venivano realizzate. Oltre all’oggettiva problematicità del territorio italiano, inoltre, la grande criticità che va affrontata è legata al disallineamento tra i piani regolatori, che sono a lunghissimo termine, e gli studi sulla situazione di rischiosità del terreno, più recenti. Il rischio è che un piano regolatore permetta costruzioni là dove il terreno non le permetterebbe. Ma ciò avviene perché non esiste convergenza tra ciò che si sa del terreno in questione e il piano regolatore.Approfondisci leggendo, guardando ed ascoltando direttamente sul blog >>> www.antonioleone.net
La commissione d’indagine sul crollo del ponte Morandi di Genova ha reso noto come vizi di procedura nella gestione della sicurezza e scarsità di investimenti abbiano giocato un ruolo pesante nella tragedia avvenuta. Purtroppo però i guai per le infrastrutture italiane rischiano di non finire qui: i problemi non sono, infatti, solo legati alle costruzioni in sé, ma anche allecaratteristiche idrogeologiche del terreno dove poggiano. Il Codacons ha fornito l’elenco dei ponti maggiormente a rischio in Italia. L’elenco dei ponti fornito dal Codacons anzi include solo i casi più eclatanti, ma in Sicilia i casi di infrastrutture a rischio sarebbero molti di più, e non si tratta solo di ponti. In Italia centinaia e centinaia di opere hanno problemi: se la tragedia avesseriguardato una scuola, oggi si parlerebbe della sicurezza delle scuole; se si fosse trattato di una galleria, di una diga, di una ferrovia, lo stesso. La priorità dovrebbe essere data alle infrastrutture realizzate prima del 1974, anno in cui sono entrate in vigore le attuali norme antisismiche; ma anche le opere realizzate negli anni successivi sono frequentemente carenti, facendo riferimento anorme non stringenti come quelle attuali. In genere il sistema infrastrutturale è vetusto e andrebbe adeguato. I ponti contenuti nel report del Codacons, almeno per quanto riguarda la Campania, sono sostanzialmente viadotti con problemi strutturali legati al fatto che sono statirealizzati negli anni '50-'60 con normative vigenti all’epoca, inadeguate rispetto alleconoscenze odierne, sia sotto il profilo del rischio sismico che idrogeologico. In quegli anni infatti la maggior parte dei Comuni italiani non erano nemmeno classificati come a rischio terremoto, per cui per le costruzioni si utilizzavano criteri non conformi né tantomeno la conoscenza dell’assetto geologico e idraulico del territorio su cui venivano realizzate. Oltre all’oggettiva problematicità del territorio italiano, inoltre, la grande criticità che va affrontata è legata al disallineamento tra i piani regolatori, che sono a lunghissimo termine, e gli studi sulla situazione di rischiosità del terreno, più recenti. Il rischio è che un piano regolatore permetta costruzioni là dove il terreno non le permetterebbe. Ma ciò avviene perché non esiste convergenza tra ciò che si sa del terreno in questione e il piano regolatore.Approfondisci leggendo, guardando ed ascoltando direttamente sul blog >>> www.antonioleone.net
8 euro per una bottiglietta di Evian targata Chiara Ferragni? Ma scherziamo? Il CODACONS scende in campo, è una cosa riprovevole e da idioti! Parliamone, tra cerchie dei non-idioti e altre cose. Partecipa al Giveaway e scrivi una recensione: https://itunes.apple.com/it/podcast/daily-cogito/id1435289295?mt=2 Vota Daily Cogito come miglior podcast: https://bit.ly/votadailycogito Sostienimi con Patreon: https://www.patreon.com/rickdufer Il mio libro "Elogio dell'idiozia": https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Il mio show "FiloSoFarSoGood": https://www.spreaker.com/show/filosofarsogood Il mio canale Youtube: http://bit.ly/rickdufer Il mio profilo Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ La mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Daily Cogito: dal lunedì al venerdì alle 7 del mattino!Svegliarsi per pensare oppure pensare per svegliarsi? Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC-Eg38eLnX8OTP6zlQL5PsASpreaker: https://www.spreaker.com/show/daily-cogito Spotify: https://open.spotify.com/show/3CPV6sZxGV3fVuDLbR9uWh iTunes: https://itunes.apple.com/it/podcast/daily-cogito/id1435289295?mt=2