Podcasts about Treccani

Italian-language encyclopaedia

  • 103PODCASTS
  • 375EPISODES
  • 28mAVG DURATION
  • 1EPISODE EVERY OTHER WEEK
  • Apr 20, 2025LATEST
Treccani

POPULARITY

20172018201920202021202220232024


Best podcasts about Treccani

Latest podcast episodes about Treccani

Un libro tira l'altro
Tra resurrezione e liberazione

Un libro tira l'altro

Play Episode Listen Later Apr 20, 2025


Nella prima parte della trasmissione con don Paolo Alliata, sacerdote, biblista e scrittore autore del libro, L’amore trova il mondo - Scorci di colore sulla vita di Gesù (San Paolo), ripercorriamo la vita di Gesù attraverso la letteratura. Inoltre, un cenno ai riti pasquali con il libro di Giulia Orofino, Norberto Valli, Nicola Tangari, Exultet Le immagini, la liturgia, il canto (Cantagalli). Nella seconda parte celebriamo la Liberazione, nel suo ottantesimo anniversario, con i seguenti libri:- Sergio Mattarella, La nostra libertà, Interlinea- Antonio Carioti, 40 giorni nella vita di Mussolini, Solferino editore- Achille Marazza, Milano 25 aprile 1945, Interlinea- Dino Messina, Piazzale Loreto, Solferino- Giovanni De Luna, Una domenica d'aprile, Utet- Ugo Savoia, Il corpo di Mussolini. Odissea di un cadavere, Neri Pozza- Thea Rimini, Personaggi resistenti, Treccani libri- Alessandro Luigi Perna, La Liberazione d'Italia. 80°, Rodolfo Namias Editore- Tito Livraghi, Guerra e Pace – Milano 1940-1945, Meravigli.Il tema dell'antisemitismo tra Shoah e 7 ottobre con due libri: - Hora Aboav ed Annalisa Comes, La notte dei ricordi, (Castelvecchi), il dialogo tra una maestra ed un'allieva dopo il 7 ottobre del 2023 e nel Confettino di questa settimana, il libro di Alessandro Ferrari, Carlo Angela ed il segreto dei matti per De Agostini, che ricorda il padre di Piero Angela, giusto tra le Nazioni.

Un libro tira l'altro
La scuola economica italiana, tra Sraffa ed Einaudi

Un libro tira l'altro

Play Episode Listen Later Mar 23, 2025


Il pensiero economico italiano affonda le radici nel Medioevo. Assume rilevanza nel Rinascimento e nell’Illuminismo. Si afferma nel primo cinquantennio dell’Italia unificata con Ferrara, Pantaleoni, Pareto, Barone, De Viti de Marco, Einaudi e Ricci. Nelle due guerre e nella parentesi fascista tale tradizione si appanna. L’apertura dialettica dischiusa dall’Italia democratica, repubblicana, dopo il 1946 e il ristabilirsi delle relazioni culturali con l’estero favoriscono un recupero degli studi di economia.Ne parliamo con Giangiacomo Nardozzi autore con Pierluigi Ciocca del libro: Il pensiero economico nell'Italia repubblicana, Treccani.Nella seconda parte, spazio alla politica ed alla musica con le seguenti recensioni:- Stefano Passigli, Crisi istituzionale o crisi democratica? Passigli editori- Angelo Panebianco, Principati e repubbliche, Azioni individuali e forme di governo, Il Mulino- Peter Williams, Le variazioni Golderg di Johann Sebastian Bach, Astrolabio- Alberto Bologni, Vivaldi: Le quattro stagioni, Carocci- Federico Maria Sardelli, Vivaldi secondo Vivaldi, Dentro i suoi manoscritti, Il Saggiatore.Per i giovani lettori il confettino di questa settimana è:- Eduard Altarriba, Cosa sai dell'economia? Erikson

A conti fatti. La storia e la memoria dell'economia
Il pensiero economico italiano dal dopoguerra a oggi

A conti fatti. La storia e la memoria dell'economia

Play Episode Listen Later Mar 8, 2025


Il pensiero economico italiano affonda le sue radici nel Medioevo. Assume rilevanza nel Rinascimento e nell’Illuminismo. Si afferma nel primo cinquantennio dell’Italia unificata con personalità quali Ferrara, Pantaleoni, Pareto, Barone, De Viti de Marco, Einaudi, Ricci. Nelle due guerre e nella parentesi fascista tale tradizione si appanna. L’apertura dialettica dischiusa dall’Italia democratica, repubblicana, dopo il 1946 e il ristabilirsi delle relazioni culturali con l’estero favoriscono un recupero degli studi di economia. E proprio al pensiero economico che si è sviluppato in Italia dal secondo dopoguerra in poi è dedicato il volume appena pubblicato da Treccani in occasione del centenario della sua nascita. Era infatti il 18 febbraio del 1925 quando venne costituito a Roma ufficialmente l’Istituto Giovanni Treccani per l’Enciclopedia italiana che nel 1933 avrebbe poi assunto la denominazione di Istituto per l’Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani. Il volume, pubblicato a cura di Pierluigi Ciocca e Giangiacomo Nardozzi, si intitola appunto “Il pensiero economico nell’Italia Repubblicana”. Ne parliamo con Pierluigi Ciocca che in Banca d’Italia è stato economista in più settori del Servizio studi e responsabile della ricerca economica, nonché vice direttore generale.

Ultim'ora
Treccani, Ossola "Orizzonte largo, ruolo enciclopedia è formare"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Feb 21, 2025 1:23


ROMA (ITALPRESS) - I 100 anni dell'Istituto dell'Enciclopedia “sono più che importanti, si eredita per poter reinvestire nel futuro della società che vuol dire consapevolezza, educazione e speranza. I libri sono fatti per questo: dare uno sguardo largo e un orizzonte ancora più largo”. Così il presidente dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Carlo Ossola, in occasione della celebrazione dei 100 anni dalla fondazione. xb1/sat/gsl

Ultim'ora
Treccani, Bray "Una grande comunità culturale al servizio del Paese"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Feb 21, 2025 1:16


ROMA (ITALPRESS) - "La Treccani ha rappresentato e rappresenta uno deisimboli culturali più rilevanti del Paese, è una grande comunità, che ha saputo indicare alcune strade da percorrere". Lo afferma il direttore generale dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Massimo Bray, a margine delle celebrazioni per il 100esimo anniversario.xb1/sat/gsl

Ultim'ora
Treccani, Giuli "Spirito di armonia e concordia universale"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Feb 21, 2025 0:28


ROMA (ITALPRESS) - Treccani compie 100 anni e “lo fa con il suo spirito naturale che è uno spirito enciclopedico di armonia e concordia universale, caratteristica della sua missione originaria che ancora oggi è viva e presente attraverso uno splendido rapporto tra la cultura analogica dei libri e quella digitale, come si può ben vedere anche nella mostra”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, a margine della celebrazione dei 100 anni dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. xb1/sat/gsl

lo spaghettino
words/bimbominkia

lo spaghettino

Play Episode Listen Later Feb 6, 2025 3:45


Definizione della Treccani

il posto delle parole
Graziano Gala "Popoff"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 24, 2025 19:49


Graziano Gala"Popoff"minimum faxwww.minimumfax.comÈ notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchietto strambo e un po' smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto prima e che sembra essersi materializzato dal nulla. Con il viso protetto da una sciarpa, e imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda per Cimino: «Mi scusi, signore, ha visto per caso mio padre?» In paese il cibo scarseggia, vecchi rancori mai sopiti sono sempre sul punto di eruttare in tragedia, antiche ingiustizie attendono di essere vendicate e gli abitanti diminuiscono giorno dopo giorno a causa di misteriose lettere di espulsione. Senza un nome e senza una casa, il bambino – ribattezzato Popoff – sa che i genitori sono lì da qualche parte e con l'aiuto dei pochi disposti a dargli una mano è determinato a trovarli.Con la stessa commistione di comico e tragico, realismo e fiaba, lingua letteraria e dialetto che ha fatto di Sangue di Giuda uno degli esordi più apprezzati degli ultimi anni, Graziano Gala racconta con incredibile delicatezza la storia del piccolo Popoff, che in un paesaggio umano vecchio di secoli si innamora delle candele votive, segue una dolce ninna nanna cantata nel cuore della notte dalle casse del supermercato, assiste impotente al terribile spettacolo della crudeltà umana. Senza mai stancarsi di ripetere la stessa, disperata domanda: «Ha visto per caso mio padre?»Graziano Gala è nato a Tricase, in provincia di Lecce. Vive e lavora come professore in provincia di Milano. Ha esordito per minimum fax con il romanzo Sangue di Giuda (2021). Nel 2023 ha pubblicato per Tetra la novella Ciabatteria Maffei e ha curato, per Baldini e Castoldi, il Controdizionario della lingua italiana. Scrive per Treccani.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Il Futuro del Turismo | Data Appeal Byte-sized Trends
Ep. 17 - Per Capodanno gli affitti brevi volano | Quanto vale il turismo enogastronomico | Rispetto è la parola dell'anno

Il Futuro del Turismo | Data Appeal Byte-sized Trends

Play Episode Listen Later Dec 23, 2024 21:14


In questa puntata parleremo dei trend tariffari nelle città europee per Capodanno con un report escluvio. Ci sposteremo poi sulle destinazioni di mare, per analizzare il valore e l'impatto ambientale del turismo costiero. Vedremo qual è il peso del turismo enogastronomico nel nostro Paese e le nuove tendenze 2025 catturate dagli analisti di Phocuswright. Infine, parleremo di rispetto, la parola dell'anno. Io sono Mirko Lalli e questo è Data Appeal Byte-sized Trends, un podcast sul futuro del turismo, dedicato a tutte le innovazioni che stanno trasformando il modo di viaggiare.   Gli spunti di riflessione di questa settimana:Capodanno in Europa: il mercato degli affitti brevi vola US$65 Billion Needed Annually to Shield Coastal and Marine Tourism from Climate Crisis, WTTC Report Finds  "Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano" Edizione 2024 Travel Forward: Data, Insights and Trends for 2025 https://www.linkedin.com/pulse/phocuswright-travel-forward-data-insights-trends-prepare-mirko-lalli-cvoff/[FREE EBOOK] 5 Megatrends Reshaping International Tourism in 2025  Editoriale. “Rispetto” è la parola dell'anno Treccani. E serve per respirare. 

Richard Romagnoli Podcast
247 - Qual è la parola del 2024 secondo Treccani?

Richard Romagnoli Podcast

Play Episode Listen Later Dec 19, 2024 11:02


Rispetto, questa è la parola scelta da Treccani per il 2024.Il rispetto rappresenta un valore fondamentale eppure assistiamo, nei vari ambiti della vita, alla sua mancanza. Quando non rispettiamo noi stessi purtroppo non stiamo bene nel mondo. Quando non siamo rispettati all'interno delle nostre famiglie o negli ambiti lavorativi accade qualcosa di tremendo in noi. Quando non trattiamo con rispetto i nostri figli, le donne, gli anziani e le persone deboli comprendiamo quanto lavoro dobbiamo ancora compiere in noi stessi. Si parla tanto di Intelligenza Artificiale e mai di quella fondamentale che è la nostra INTELLIGENZA SPIRITUALE. Rispettare gli altri significa realizzare una vita piena, appagante felici. Nessuna prepotenza donerà felicità e realizzazione ai prepotenti. Abbiamo bisogno di ricordarci l'importanza del rispetto? Sì. Ve ne parlo nel podcast.Scopri di più sul mondo di RichardSe desideri ricevere informazioni per attivare un percorso di coaching con Richard o uno dei suoi Coach scrivi a info@richardromagnoli.comLibri:Le Nove Leggi Spirituali per un Business di SuccessoEra scritto nelle foglie del destino (Richard Romagnoli/ROI Edizioni)Ho imparato a ridere (Richard Romagnoli/ROI Edizioni)Corsi online con Richard:Sito RichardSe desideri contattarmi inviami una mail a: info@richardromagnoli.comRimani in contatto con me, seguimi sui miei social:FacebookInstagramLinkedInYouTubeTelegram

Radiotube Social Network
Radiotube Social Network del 12 dicembre 2024

Radiotube Social Network

Play Episode Listen Later Dec 14, 2024


L’attualità della settimana commentata con il co-conduttore d’eccezione: Michele Boroni, esperto di marketing e tecnologie.Tra i neologismi inseriti nell'enciclopedia Treccani c'è tanta cultura TikTok. Ci raggiunge Matto Varini.

Gag e scherzi di Rosella
Sophia Loren: personaggio dell'anno per Treccani, il commento della diva

Gag e scherzi di Rosella

Play Episode Listen Later Dec 12, 2024 3:51


Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Dedichiamo questa puntata di Effetto Giorno al commento del risultato delle elezioni americane, che hanno visto la vittoria del candidato repubblicano Donald Trump. Con noi Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New York, Mattia Diletti, professore alla Sapienza, esperto di politica americana, autore di “Divisi. Politica, società e conflitti nell’America del XXI secolo” (Treccani) e infine Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali.

Parlandom - parole random
Ep. 161 - Toro con Maestro Pacus

Parlandom - parole random

Play Episode Listen Later Oct 26, 2024 35:54


| Libro:Maestro Pacus -> Slam Dunk - Takehiko Inoue | Don Chisciotte della Mancia - Miguel de Cervantes Saavedra |Me -> La vitellina dalle corna d'argento - Fiaba della Sardegna |Pi -> Raging Bull - Jake LaMotta e Peter Savage || Canzone:Maestro Pacus -> Sleeps now in the fire - Rage Against the Machine - Spotify |Me -> Toro Loco - Piero Pelù -> Spotify |Pi -> Dalla parte del toro - Caparezza  -> Spotify || Film:Maestro Pacus -> The last dance - diretto da Jason Hehir |Me -> Inuyasha - diretto da Masashi Ikeda, Yasunao Aoki |Pi -> Ferdinando il toro - diretto da Dick Rickard |Siamo su• Facebook• Instagram • Telegram• Playlist Spotify: Parole d'Autore - Canzoni random del Parlandom PodcastPuoi recensirci da telefono su Spotify, oppure su Podcast Apple| Fonti:Taurina, Treccani toro 1, Treccani toro 2, Treccani toro 3|| Sigla: Whiskey Blues - Ilya Truhanov

Artribune
Alessandro Bergonzoni e MariaPia Ammirati - Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani

Artribune

Play Episode Listen Later Oct 22, 2024 86:27


Continua il progetto Contemporaneamente podcast che dal 2020 ha messo insieme oltre 250 autori di grande rilievo internazionale, tra arte e scienze, stem, filosofia, economia, storia, architettura, sport, cinema, musica, e molto altro. In itinere altri progetti per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili, attraverso il pensiero dei maggiori interpreti del contemporaneo. In questo audio il prezioso incontro con Alessandro Bergonzoni artista e scrittore, e Maria Pia Ammirati direttore Rai Fiction. L'intervista è in Contemporaneamente di Mariantonietta Firmani, il podcast divulgato da Parallelo42.it, Artribune.com e Treccani.it.Alessandro Bergonzoni, e Maria Pia Ammirati ci raccontano di parole e programmi, palinsesti e tealtro. È importante tutto ciò che è congiunto, ciò che fa vedere gli sfuocati, e sono le parole che giocano con noi, è necessario capolavorare. Capita che passione e mestiere non coincidano, pur salvaguardando la qualità di entrambi, la complessità del pensiero informa la nostra vista. È una questione quantistica, con il sorriso le cellule danzano con la pesantezza le cellule si radunano. Inoltre, c'è differenza tra narrazione seriale e intrattenimento è nella scrittura che definisce profondità e qualità; scrittura che manca nell'intrattenimento. Quindi, dobbiamo diventare sovrumani, come possiamo tornare umani se forse non lo siamo mai stati? E molto altro. ASCOLTA L'INTERVISTA INTEGRALE!! GUARDA IL BREVE VIDEO!! su Youtube https://youtu.be/WUgRIPmE6hs BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI Alessandro Bergonzoni, Artista, attore, autore. Quindici spettacoli teatrali al suo attivo e sei libri. Nel cinema: "Pinocchio" (2001) di Roberto Benigni e "Quijote" (2006) di Mimmo Paladino. Da anni scrive "Aprimi Cielo" una rubrica sul Venerdì di Repubblica e "Il pensato del giorno" su Robinson.Dal 2005 si avvicina al mondo dell'arte esponendo in varie gallerie e musei. Unisce al suo percorso artistico un interesse profondo per i temi legati al coma, alla malattia, al mondo carcerario, tenendo su questi argomenti incontri in vari ambiti. Ha vinto il Premio della Critica 2004/2005, il Premio Hystrio nel 2008 e il Premio UBU nel 2009. Parallelamente allo spettacolo "Trascendi e sali" ha presentato in varie Pinacoteche Nazionali l'installazione performativa "Tutela dei beni: corpi del (C)reato ad arte (il valore di un'opera, in persona)". Inotre, nel 2020 esce "Aprimi cielo, dieci anni di raccoglimento, articolato". Nel 2022 gli viene assegnata la Coppa Volponi per il lavoro letterario e il Premio Nazionale Cultura della Pace-Città di Sansepolcro per l'azione civile in difesa della non violenza e dell'aiuto ai migranti. Nel 2023 gli viene consegnato per la sua multiforme attività artistica il Premio Montale Fuori di Casa sez. Satura. Maria Pia Ammirati, direttore Rai Fiction è dirigente televisiva, scrittrice e giornalista; dopo esperienze come giornalista e critico militante entra in Rai nel 1992. Dal 1993 si occupa di programmi radiofonici e televisivi come programmista-regista, autrice e conduttrice.Nel 2000 passa dalla Direzione Educational a Rai 1 dove lavora come Capo Segreteria di Rete, Capo progetto, Capostruttura e Vice Direttore. Si occupa in particolare di programmi Daytime spesso firmandosi come autrice. Nel 2011 come Vicedirettore segue tutto il Daytime di Rete. Dal 2014 al 2020 è Direttore di Rai Teche. Dal 2016 al 2019 le viene assegnata la responsabilità del Content RaiPlay. Nel novembre 2020 viene nominata Direttore della Direzione Fiction. È autrice di romanzi e di numerose pubblicazioni. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui: Selezione al Premio Strega 2001, Selezione Premio Campiello 2011, Premio Procida, Premio Basilicata.  Per il lavoro nel mondo dell'intrattenimento ha ricevuto Premio Rodolfo Valentino 2014 Italian Excellence, organizzato dalla Fondazione Rodolfo Valentino. È membro di numerose giurie letterarie, tra cui Premio Strega e Premio Viareggio. È Consigliere di Amministrazione del Teatro dell'Opera di Roma.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Muti in Giappone e i saperi che cambiano

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Sep 2, 2024 21:55


La trasferta del grande maestro per insegnare l'opera ai futuri direttori e un manifesto del nuovo presidente della Treccani nel numero della Domenica di oggi

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Muti in Giappone e i saperi che cambiano

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Sep 1, 2024 21:10


La trasferta del grande maestro per insegnare l'opera ai futuri direttori e un manifesto del nuovo presidente della Treccani nel numero della Domenica di oggi

Non hanno un amico
Ep.463 - La Treccani e il Cacato Maculato

Non hanno un amico

Play Episode Listen Later Jul 23, 2024 7:30


La proposta di legge per vietare i termini di avvocata e sindaca negli atti pubblici Fonti: video "Il convegno dei terrapiattisti" pubblicato sul canale Youtube La7 Attualità il 16 maggio 2019; estratto del programma radiofonico La Zanzara, puntata dell'8 marzo 2024; video "Christian Raimo shock sul caso Salis: "I neonazisti vanno picchiati", David Parenzo e Laura ..." pubblicato sul canale Youtube La7 Attualità l'1 aprile 2024; video "Ormai è un classico, a sinistra danno la colpa al Governo Meloni per qualunque cosa..." pubblicato sul canale Youtube Fratelli d'Italia il 4 ottobre 2023; video "Vera Gheno: vietare il femminile degli incarichi politici significa non conoscere la lingua" pubblicato sul sito mattinopadova.gelocal.it il 22 luglio 2024; video "Roma, il flop della protesta no vax" pubblicato sul canale Youtube La7 Attualità il 23 febbraio 2022. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
9667 - La drink list diventa una Treccani della mixology al Bob Milano

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Jul 18, 2024 3:35


Il BoB di via Borsieri a Milano, vale a dire Bourbon and Original Bao, è nato con la mission di abbinare la cultura americana della mixology con quella cinese del cibo. Un obiettivo mai abbandonato, anzi: con gli anni, la formula si è evoluta dando sempre più spazio a ingredienti asiatici anche nella miscelazione.

Ultim'ora
Bray "Con Atlante Pinocchio tributo Treccani alla cultura italiana"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later May 27, 2024 1:34


ROMA (ITALPRESS) - L'Atlante Pinocchio, edito dall'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, "cerca di ripercorrere, attraverso 140 contributi di grandissimi ricercatori e al coordinamento di Giovanni Capecchi, non solo la tradizione storica di quest'opera letteraria, il suo valore morale, pedagogico, etico nel 1883, a pochi anni dall'Unità d'Italia, ma anche la sua attualità, la capacità di andare dappertutto nel mondo, di essere apprezzato, di essere tradotto in oltre 200 lingue, di essere rappresentato nell'arte, nel cinema, da Comencini a Garrone, passando per Benigni e per il grandissimo lavoro che fa Disney, ma anche l'arte con Cattelan. Tutto questo è davvero una pietra miliare nella storia culturale italiana". Lo ha detto il direttore generale della Treccani, Massimo Bray, a margine della presentazione dell'opera a Roma. Unire l'Italia "credo che sia uno dei grandi obiettivi che si dà Collodi, mi piace ricordarlo e associarlo a un'altra opera che viene pubblicata tre anni dopo, il 'Cuore' di De Amicis: sono le due opere su cui si inizia a fondare la ricerca di un'identità italiana". xi2/tvi/gtr

Ultim'ora
Capecchi "Atlante Pinocchio capace di arrivare in tutto il mondo"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later May 27, 2024 1:50


ROMA (ITALPRESS) - L'Atlante Pinocchio "è un libro altamente curato dal punto di vista scientifico, ma capace di arrivare in tutti gli angoli del mondo. Siamo arrivati in Laos, in Malesia, in Perù e tutte queste culture hanno recepito Pinocchio. È una figura trasversale, è il suo segreto e la sua forza: per un bambino africano, Pinocchio ha la pelle scura, per un bambino cinese ha gli occhi a mandorla... è un'unica storia, nata in Italia alla fine dell'Ottocento da Carlo Collodi, ma che ha viaggiato in tutto il mondo e ogni popolo l'ha fatta un po' sua". Lo ha detto Giovanni Capecchi, direttore scientifico dell'Atlante Pinocchio, edito dall'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e presentato oggi a Roma. xi2/tvi/gtr

Il podcast di Piergiorgio Odifreddi: Lezioni e Conferenze.
Il marcio dell'Occidente in otto mappe - (Odi et Amo)

Il podcast di Piergiorgio Odifreddi: Lezioni e Conferenze.

Play Episode Listen Later May 19, 2024 60:56


Giocando su un verso di Catullo e sui loro cognomi, Giuliano Amato e Piergiorgio Odifreddi converseranno sul dilemma se amare o odiare l'Occidente: un dilemma reso attuale dalle molte crisi che stiamo vivendo. Il primo giudicherà le cose in base alla propria esperienza di presidente del Consiglio, della Corte Costituzionale, della Treccani e del Cortile dei Gentili, il secondo dal punto di vista delle teorie matematiche dei giochi, degli equilibri economici, delle scelte sociali e dei sistemi. Causa infortunio il Presidente Giuliano Amato non potrà partecipare. ******************************** Auditorium San Domenico – Sala Antonelli - Foligno 13 apr 2024 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vito-rodolfo-albano7/message

Amare parole
A me mi piace a me mi

Amare parole

Play Episode Listen Later May 5, 2024 20:46


A partire da un'ospitata televisiva, una diatriba sulla costruzione "a me mi piace". Con qualche sorpresa, forse. Per approfondire: Accademia della Crusca, A me mi: è una forma corretta? Treccani, A me mi, a te ti Tullio De Mauro e gruppi GISCEL, Dieci tesi per l'educazione linguistica democratica Quesito rivolto a Treccani su forme come A me stupisce Luca Sofri, Nasciamo Vannacci, è il dopo che conta Sono aperte le iscrizioni alle “10 lezioni sui podcast” del Post, dieci incontri online per chi vuole capire meglio come funzionano i podcast, dall'idea alla pubblicazione. Le lezioni saranno due volte a settimana, in diretta, insieme a chi li pensa, chi li scrive, chi li registra. Ci saranno sia autori del Post (da Stefano Nazzi a Francesco Costa) sia ospiti esterni. Ci si può iscrivere fino al 27 maggio. Trovi altre informazioni a questo link o scrivendo a scuola@ilpost.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Disruptive Talks: il podcast italiano sulle tecnologie emergenti e sulla zetetica (scetticismo scientifico)
Zetetica v01: introduzione e definizione della Zetetica moderna (o l'arte del dubbio metodico per sviluppare il proprio pensiero critico e acuto)

Disruptive Talks: il podcast italiano sulle tecnologie emergenti e sulla zetetica (scetticismo scientifico)

Play Episode Listen Later Apr 26, 2024 8:41 Transcription Available


Iniziamo il percorso sulla Zetetica con questa definizione. Troverai una versione scritta completa sulla nostra newsletter:  https://disruptivetalks.substack.com/p/zetetica-v01-introduzione-alla-zeteticae la version video sul nostro canale YouTube: https://www.youtube.com/@DisruptiveTalksPodcastIn questo episodio, iniziamo con la definizione della Zetetica Moderna e le sue origini. La Zetetica è una posizione epistemologica che si concentra sulla pratica di mettere in discussione le affermazioni per verificare se siano sostenute da adeguate argomentazioni basate sulla ricerca empirica e sulla riproducibilità, come previsto dalla metodologia scientifica per l'incremento del sapere certificato.Si tratta di un concetto ben definito e diffuso in Francia, dove nasce negli anni '90 grazie al fisico Henri Broc e ai premi Nobel Pierre-Gilles de Gennes e Georges Charpak. Tuttavia, in Italia le definizioni attualmente disponibili, sia sul dizionario Treccani che sulla pagina Wikipedia dello "scetticismo scientifico", fanno ancora troppo riferimento all'antica accezione di Zetetica legata al semplice scetticismo, senza cogliere appieno la sua moderna iterazione. Definire la Zetetica oltre il concetto di “scetticismo scientifico”La Zetetica, nella sua moderna accezione, si distacca notevolmente dall'originario scetticismo filosofico greco, che si poneva come meta principale la sospensione del giudizio. Mentre lo scetticismo antico era orientato alla tranquillità dell'animo (atarassia), la Zetetica moderna mira a una comprensione più solida e basata sull'evidenza empirica delle affermazioni scientifiche, sociali e tecnologiche. La sua evoluzione vede quindi un passaggio dal semplice dubitare ad un dubbio metodico e costruttivo, orientato alla ricerca di una veridicità oggettivabile attraverso il metodo scientifico.La sua definizione modena si basa sul concetto di "demarcazione" di Karl Popper, ovvero la distinzione tra scienza e non-scienza attraverso il criterio della "confutabilità". Henri Broc definisce la Zetetica come "l'arte del dubbio", intesa come abilità didattica per la riflessione e l'indagine critiche. Si richiama allo scetticismo scientifico e al metodo del dubbioSupport the Show.❤️ Ti piace il nostro lavoro? Lascia un like e abbonati al nostro canale YouTube, questo ci aiuta tanto!https://www.youtube.com/@DisruptiveTalksPodcast✉️ Tutto il nostro contenuto in versione scritta (e senza l'accento francese) nella newsletter gratuita: https://disruptivetalks.substack.com/► Sito ufficiale: https://disruptivetalks.it/► Rimane in contatto diretto con noi su Telegram: https://t.me/DisruptiveTalksPodcast► Seguici sul nostro canale Twitch: https://www.twitch.tv/disruptivetalks► Sul nostro canale TikTok: https://www.tiktok.com/@disruptive.talks❤️ Supporta il nostro canale e il nostro lavoro (che svolgiamo come una passione sul nostro tempo libero): https://www.buzzsprout.com/2242815/supporters/new

Swisspreneur Show
EP #393 - Adrien Treccani: SaaS to Manage Your Digital Assets

Swisspreneur Show

Play Episode Listen Later Apr 17, 2024 53:38


Timestamps: 12:02 - Breaking down crypto 17:50 - B2Banks and financial institutions 29:23 - Being a solo founder against your will 38:35 - Hiring senior people for a startup 42:00 - A USD 250M exit About Adrien Treccani: Adrien Treccani is the founder and CEO of Metaco, an enterprise technology company whose mission is to enable financial and non-financial institutions to securely build their digital asset operations. He holds a PhD in Finance from the SFI (Swiss Finance Institute) and previously worked for companies like Gottex Brokers Alternative and Swissquote before starting Metaco in 2015. Metaco's founding date turned out to be much too early: back in 2015, very few people were thinking of tokenizing everything, like Adrien thought would happen — but still the team managed to pull their startup through, perhaps at least in part due to Adrien hiring very senior people early on. The most important of these hires was a CCO, to complement Adrien's engineering mind. Nowadays Metaco provides software to banks and other financial institutions which enables them to manage their clients digital (crypto) assets at very large scales.  In 2023 Metaco was acquired by Ripple, a leading enterprise crypto company, for US$250M. Adrien remains at Metaco as founder and CEO.  Don't forget to give us a follow on⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ Twitter⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠,⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ Instagram⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠,⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ Facebook⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠and⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ Linkedin⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠, so you can always stay up to date with our latest initiatives. That way, there's no excuse for missing out on live shows, weekly giveaways or founders' dinners.

Timbuctu
Ep. 159 - Le parole di Basaglia

Timbuctu

Play Episode Listen Later Mar 13, 2024 14:03


A 100 anni dalla nascita del grande psichiatra il modo migliore per ripensare la sua straordinaria esperienza è risalire alle parole che l'hanno spiegata e raccontata. Trovare quelle giuste per convincere, cambiare, ricordare. Basaglia o del fascino indiscreto del manicomio in Treccani.it Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

La Guerra Grande
Ep. 23: Arrivano i Cosacchi! (10-17 agosto 1914)

La Guerra Grande

Play Episode Listen Later Feb 4, 2024 29:57


La mobilitazione dell'esercito imperiale russo sul fronte orientale è stata molto più veloce di quanto i Tedeschi e gli Austriaci si aspettassero. In base agli accordi presi con i Francesi, i Russi sono pronti a iniziare l'invasione della provincia più lontana del Reich, la Prussia Orientale.Seguimi su Instagram: @laguerragrande_podcastScritto e condotto da Andrea BassoMontaggio e audio: Andrea BassoFonti dell'episodio:Leszek Belzyt, Sprachliche Minderheiten im preussischen Staat: 1815 – 1914, Herder, 1998 Jeff Leser, Von Rennenkampf, Pavel-Georges Karlovich, The russo-japanese war research society, 2003 Basil Liddell Hart, La prima guerra mondiale, Rizzoli, 2006 Peter Hart, La grande storia della Prima Guerra Mondiale, Newton & Compton, 2013 Elio Migliorini, Prussia orientale, Treccani, 1935 Rennenkampf, Paul, Encyclopaedia Britannica, 1922 Barbara Tuchman, The Guns of August, 1962 Alexander Watson, “Unheard-of Brutality”: Russian Atrocities against Civilians in East Prussia, 1914–1915, Journal of Modern History 84, 4, 2014In copertina: immagine di copertina del romanzo "Die Kosaken kommen!" (Arrivano i Cosacchi!), dello scrittore tedesco Albert Benary, pubblicato nel 1935. Il romanzo è ambientato durante l'invasione russa della Prussia Orientale e la sua copertina riprende il tema dei contadini in fuga che incendiano le proprie fattorie per segnalare la direzione dell'avanzata zarista.

ANSA Voice Daily
Triste primato del Femminicidio, parola dell'anno 2023

ANSA Voice Daily

Play Episode Listen Later Dec 29, 2023 5:55


Treccani l'ha scelta come simbolo per stimolare una riflessione.

Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali

Oggi parliamo di Italia, l'Italia che viene truffata e che fortunatamente ferma il truffatore, ma anche l'Italia che accende la TV per spegnere il cervello o si scaglia contro la storia per salvaguardare un piatto ormai troppo famoso. Pronti? Mettetevi comodi, stiamo per iniziare. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio How Neapolitans Celebrate Christmas - https://www.youtube.com/watch?v=h8bN-UHl-Bc Iniziamo subito, male! O almeno, non proprio bene. Cos'è "Ciao Darwin!"? Purtroppo è un programma televisivo che ormai da anni cerca di annientare l'intelletto degli italiani. https://it.wikipedia.org/wiki/Ciao_Darwin Annientare: Ridurre a niente, distruggere: a. il nemico, l'avversario; il battaglione fu annientato dall'artiglieria nemica; abbattere: a. ogni resistenza, ogni ostacolo. Fig.: a. un'accusa, a. le testimonianze contrarie, distruggerle provandone l'inconsistenza o la falsità; a. una persona, prostrarne le forze e lo spirito: fu annientato da quella tremenda rivelazione. 2. rifl. Umiliarsi profondamente, abbassarsi: si è annientata completamente all'ombra del marito. ◆ Part. pass. annientato, anche come agg.: essere, sentirsi, sembrare annientato. -vocabolario Treccani (https://www.treccani.it/vocabolario/annientare/) Poi passiamo al pandoro! Giustamente dopo una puntata in cui abbiamo parlato del suo rivale, il panettone, questa volta parliamo del pandoro. Purtroppo però ne parliamo non proprio bene. A quanto pare una delle imprenditrici italiane più famose ha fatto un passo falso, una beneficenza non proprio senza scopo di lucro. https://www.youtube.com/watch?v=vQlx0GWXawA La signora Ferragni ha poi risposto. Troppo tardi? https://www.youtube.com/watch?v=Cxm6ItUq1RA E voi che ne pensate? Croissant formaggio e prosciutto promosso? Ananas sulla pizza? E la carbonara con la PANNA???? C'è qualcuno in Italia che non vuole sentir ragione e non accetta nemmeno il passato della carbonara. Ma noi invece siamo curiosi e interessati. Ecco la ricetta della carbonara del 1954 e la sua storia: https://www.lacucinaitaliana.it/gallery/carbonara-storia-ricetta-la-cucina-italiana-1954/ Trascrizione Raffaele: [0:09] Siamo tutti matti! Matteo: [0:16] Che è successo? Che succede? Raffaele: [0:25] Siamo davvero tutti matti, soprattutto nella settimana di Natale. Matteo, benvenuto a Napoli! Matteo: [0:33] Grazie, grazie. Ottima accoglienza. Mangiato bene, ho trovato un'ottima temperatura. ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership

Comodino
“Le schegge” di Bret Easton Ellis e i libri “dell'anno”

Comodino

Play Episode Listen Later Dec 15, 2023 48:44


Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Per l'ultima puntata del 2023 Ludovica Lugli e Giulia Pilotti hanno letto uno dei romanzi di cui si è parlato di più negli ultimi mesi, Le schegge di Bret Easton Ellis (Einaudi), un autore considerato “di culto” e quasi formativo per molti altri scrittori della cosiddetta generazione X. E per chiudere l'anno ricordiamo i libri di cui si è parlato di più, per una ragione o per l'altra, con l'aiuto di Un anno di storie 2023, un annuario su libri ed editoria pubblicato da Treccani, e un thread dello scrittore Vincenzo Latronico. Gli articoli citati più o meno esplicitamente nella rassegna stampa su Le schegge sono: - Il vero romanzo di Bret Easton Ellis di Cristiano de Majo, Rivista Studio -La cultura millennial in una stanza, buttando la chiave, intervista di Giulio Silvano, Review -Chi sono il più bello e la più bella? di Ivan Carozzi, Limina -Bret Easton Ellis, intorno a lui l'angosciosa festa del nulla di Tommaso Pincio, il manifesto -Giurare che una storia è vera è solo un altro modo di mentire di Enrico Monacelli, Il Tascabile -Bret Easton Ellis Is Back to His Regularly Scheduled Programming di Melissa Broder, New York Times -Can Bret Easton Ellis bring back the (fictional) glory days? di Charles Arrowsmith, Los Angeles Times -A triumphant return to form di Sam Byers, Guardian Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Riccardo Chiaberge "La formula della longevità"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 7, 2023 18:29


Riccardo Chiaberge"La formula della longevità"Vite che hanno allungato la nostraNeri Pozza Editorewww.neripozza.itL'allungamento della vita umana è stata la vera, grande rivoluzione degli ultimi due secoli. Come è potuta avvenire? Chi e che cosa l'ha resa possibile?A metà Ottocento a Londra infuria il colera, e nessuno sa come fermarlo. Poi arriva un medico-detective, John Snow, e scopre che il killer si annida nell'acqua che tutti bevono, attinta dal Tamigi e inquinata dalle fogne. Intanto, a New York, è il latte contaminato a fare strage di bambini. Finché un imprenditore filantropo, Nathan Straus, viene a sapere che c'è un sistema per purificarlo, ideato da Louis Pasteur per i vini francesi. Nel 1717 una nobildonna inglese, Mary Montagu, accompagna il marito in Turchia, dove assiste a uno strano rito: vecchie del luogo che iniettano con grossi aghi il siero del vaiolo. È l'innesto, antenato dei vaccini. A inizio Novecento nelle risaie italiane si muore di malaria e di fatica, e una battagliera leader sindacale, Argentina Altobelli, va in giro a distribuire il chinino e a guidare gli scioperi per le otto ore. È grazie a persone come queste se oggi abbiamo buone probabilità di vivere piú a lungo dei nostri nonni. Ma gli artefici di questa rivoluzione silenziosa sono per lo piú dimenticati. Riccardo Chiaberge racconta le loro vite: dall'ingegnere che inventò la cintura di sicurezza all'orologiaio che creò il wc, dal padre del frigorifero a quello del casco, dal tappezziere che per primo vide i microbi al chimico tedesco cui dobbiamo i fertilizzanti. Ci sono perfino santoni indú e profetesse evangeliche, pionieri dello yogurt e dei Corn Flakes. È una galleria di donne e uomini eroici e testardi, anche un po' svitati, a volte cinici e privi di scrupoli, ma comunque geniali. Un'epopea sorprendente che ci mostra come l'Occidente del progresso, del mercato e della democrazia non sia poi il peggiore dei mondi possibili.Riccardo Chiaberge (Torino 1947), giornalista e scrittore, ha lavorato al Corriere della Sera (dal 1984 al 2000), prima come caporedattore delle pagine culturali e poi come inviato ed editorialista su temi culturali e scientifici. Dal 2000 al 2009 responsabile del supplemento “Domenica” del Sole 24 Ore. Collabora con l'Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani come direttore scientifico del Libro dell'anno. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Parlandom - parole random
Ep. 133 - Censura

Parlandom - parole random

Play Episode Listen Later Dec 2, 2023 33:31


La censura riflette la mancanza di fiducia in se stessa da parte della società. - Potter Stewart| Libro:Me -> Il Buio Oltre La Siepe - Harper Lee |Pi -> Alice nel paese delle meraviglie - Attraverso lo specchio - Lewis Carroll || Canzone:Me -> 4/3/1943 - Lucio Dalla -> Spotify |Pi -> Fuck It (I Don't Want You Back) - Eamon -> Spotify || Film:Me -> La Dolce Vita - diretto da Federico Fellini |Pi -> Comandante - diretto da Edoardo De Angelis |Siamo su• Facebook• Instagram • Telegram• Playlist Spotify: Parole d'Autore - Canzoni random del Parlandom PodcastPuoi recensirci da telefono su Spotify, oppure su Podcast Apple| Fonti: 10 canzoni censurate dagli anni 60 oggi, libri proibiti, Cinecensura, Treccani, anguria come simbolo della Palestina, censura anime in Italia, censura letteraria USA|| Sigla: Whiskey Blues - Ilya Truhanov

Parlandom - parole random
Ep. 132 - Urano

Parlandom - parole random

Play Episode Listen Later Nov 25, 2023 22:57


Questa puntata puó essere riassunta con la seguente frase: "In ordine di distanza dal Sole, gli otto pianeti che compongono il Sistema Solare sono: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, il tuo culo e Nettuno"| Libro:Me -> Atlante illustrato dell'universo - Micol Beltramini; Diana Georgiacodis |Pi -> Astrofisica per ragazzi che vanno di fretta - Neil deGrasse Tyson || Canzone:Me -> Uranus - Nanowar of Steel, Michael Starr -> Spotify |Pi -> Symphony No.17 in C major - William Herschel -> Spotify || Film:Me -> ITIS Galileo - ideato da Marco Paolini e Francesco Niccolini |Pi -> Viaggio al settimo pianeta (Journey to the Seventh Planet) - diretto da Sidney W. Pink |Siamo su• Facebook• Instagram • Telegram• Playlist Spotify: Parole d'Autore - Canzoni random del Parlandom PodcastPuoi recensirci da telefono su Spotify, oppure su Podcast Apple| Fonti: Treccani vocabolario, Treccani enciclopedia, libro su Libraccio, Urano Pianeta, Voyager2, Urano Divinità, Urano nella fantascienza || Sigla: Whiskey Blues - Ilya Truhanov

il posto delle parole
Giovanni Caccamo "La forma delle parole"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 22, 2023 7:11


Giovanni Caccamo"La forma delle parole"Museo del Novecento, MilanoCosa cambieresti della società in cui vivi e come? Qual è la tua parola di cambiamento?”Queste due domande sono state poste nell'ambito del concorso di idee “Parole ai giovani”, nato nel 2022 da un'idea del cantautore siciliano Giovanni Caccamo, allievo di Franco Battiato, per la redazione del Manifesto del cambiamento.Il cantautore ha incontrato migliaia di ragazzi in università, carceri e centri d'accoglienza, ha ascoltato i loro bisogni, le loro paure, la loro visione di futuro e raccolto con loro sessanta parole di cambiamento. Convinti che le parole siano semi che producono frutti e che non esista un futuro senza radici, Micol Forti e Giovanni Caccamo hanno coinvolto alcuni tra i più noti artisti italiani, rappresentanti delle generazioni più mature, sfidati a trasformare in opera d'arte una parola di quelle selezionate dai giovani.Dal 21 al 26 novembre, la Sala Fontana del Museo del Novecento ospita il dialogo/confronto tra 10 grandi dell'arte contemporanea: Cattelan, Ceroli, Isgrò, Jodice, Napoleone, Paladino, Pistoletto, Plessi, Pomodoro, Strazza – e le nuove generazioni. Gli artisti infatti sono intervenuti sulla stampa di 10 testi elaborati da giovani ragazzi e ragazze (selezionati tra i moltissimi inviati e raccolti) legati a una parola per loro rappresentativa del significato di “cambiamento”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
5 ERRORI più comuni con i PRONOMI in Italiano

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Jul 19, 2023 15:19


Quali sono i 5 errori più comuni che gli stranieri commettono con i pronomi in italiano? Secondo la Treccani, il pronome è quella parte variabile del discorso che si usa al posto di un altro elemento della frase (solitamente il nome, ma può sostituire anche un verbo, un aggettivo o perfino un'intera frase). Esistono diverse categorie di pronomi, in base al significato che si vuole trasmettere e perciò è facile sbagliarsi e confondersi. Facciamo un po' di chiarezza! Pronomi in italiano: evita questi 5 errori! 1 - Lo fai te o Lo fai tu? Sicuramente vi sarà capitato di sentire entrambe le versioni, nonostante la lingua italiana ne consideri corretta soltanto una. Chiariamo innanzitutto la differenza tra tu e te in maniera semplice: il primo si usa sempre con la funzione di soggetto, mentre il secondo con la funzione di complemento. Per esempio: Tu vai a Londra. [tu compie l'azione, è il soggetto] Luca guarda te. [te è il complemento oggetto diretto] Vengo in vacanza con te. [te è un complemento introdotto da preposizione] Ma cosa succede nella nostra frase? Il verbo è “fai”, quindi coniugato alla 2 persona singolare. Questo significa che il pronome di cui abbiamo bisogno qui è il soggetto, perciò “tu”. Quindi la frase corretta è “Lo fai tu”. ATTENZIONE! Ci sono casi in cui si usa te invece di tu con funzione di soggetto, ma si tratta generalmente di espressioni fisse, come: Povero te! Te compreso / Compreso te In Italia, nella lingua parlata e soprattutto al nord, si usa molto te al posto di tu con funzione di soggetto, in frasi come: Dillo te Vieni anche te? Hai ragione te Te vai Per il momento, la grammatica considera queste forme scorrette. Ma vedremo cosa accadrà nel futuro. Secondo voi, “te” sostituirà completamente “tu”, proprio come è accaduto a “lui, lei” e le forme originali “egli, ella”? 2 - Ci hanno trovato o Ci hanno trovati? Riceviamo continuamente questa domanda dagli studenti… e in effetti hanno ragione! Mi dicono “So che devo dire l'ho vista se parlo di una donna, ma, sempre parlando di donne, devo dire ti ho vista o ti ho visto, mi hai visto o mi hai vista?” La Treccani è molto chiara al riguardo: nei tempi composti con l'ausiliare avere, con un pronome complemento oggetto anteposto, la regola impone l'obbligo di fare l'accordo per genere e numero alla terza persona singolare e plurale, ma lascia libertà di scelta sia per quanto riguarda il genere sia per quanto riguarda il numero, con i pronomi di prima e seconda persona singolare e plurale. Dunque, chiariamo con degli esempi: Ho trovato la rivista e l'ho comprata. [Terza persona singolare, la regola impone l'accordo, perciò non si potrà mai dire “Ho trovato la rivista e l'ho comprato”.] Ho comprato i libri ma non li ho letti. [Terza persona plurale, la regola impone l'accordo, perciò non si potrà mai dire “Ho comprato i libri ma non li ho letto”.] MA Sara, scusami ma non ti avevo visto. Sara, scusami ma non ti avevo vista. [Seconda persona singolare, la regola lascia libertà di scelta riguardo l'accordo: perciò entrambe le frasi sono corrette] Marco non ci ha ancora chiamato. Marco non ci ha ancora chiamati. [Prima persona plurale, la regola lascia libertà di scelta riguardo l'accordo: perciò entrambe le frasi sono corrette] 3 - Lo amo o L'amo? L'ama o La ama? In realtà grammaticalmente nessuna delle due opzioni sarebbe errata.Nel passato, la forma con l'apostrofo era certamente più comune. Per esempio, Petrarca scriveva: Per quel che mi riguarda, io l'ammiro e l'amo, non lo disprezzo e credo di potere sicuramente affermare che se egli fosse vissuto fino a questo tempo, pochi avrebbe avuto più amici di me… Oggigiorno, però, la tendenza è un pochino diversa. Quando usiamo i pronomi diretti di terza persona singolare (lo e la) con verbi coniugati in tempi semplici, tendiamo a evitare l'apostrofo.

SBS Italian - SBS in Italiano
Una Cinquecento, un flipper e una Treccani: quello che ho portato down under dall'Italia

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Jan 22, 2023 12:39


Con la sua Fiat Cinquecento, Roberto Mattei ha poi compiuto un viaggio nell'outback australiano, assieme all'amico Simone, festeggiando il suo compleanno all'ombra di Uluru.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Che cosa significa "chiesa"? | 15 Gennaio 2023 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Jan 15, 2023


Cosa è la chiesa? Un edificio, oppure un gruppo di persone chiamate? E quale è lo scopo della chiesa? Riunirsi, o andare a testimoniare di Cristo?---Predicatrice: Lucia Pedoto CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 9 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 20 minutiIn questi ultimi mesi abbiamo dato parlato di questa chiesa di come sarebbe cambiata: questo non è un nuovo inizio, questo è semplicemente una fase di un passaggio.Dove porterà il Signore questa chiesa? Cosa possiamo fare per la chiesa? Ma, veramente, dovremmo chiederci cosa voglia dire questa parola: chiesa. Quante volte l'abbiamo pronunciata senza forse soffermarci veramente su cosa  significhi quando noi pensiamo alla chiesa? Che cos'è la chiesa? E' un edificio? Di certo no!  E allora ho cercato il significato: non il significato della parola in se stessa, perché, se voi cercate  sulla Treccani, la chiesa è un locale religioso. Io ho cercato  di trovare cosa sia una chiesa per Dio,  per il Signore.La parola chiesa viene dal greco “ἐκκλησία - ekklēsía:” e significa “assemblea di coloro chiamati fuori da...” Assemblea a sua volta deriva dall'ebraico e significa “adunanza”. Ecco che cos'è la chiesa:  siamo tutti noi. La chiesa è l'insieme di quelli che hanno accettato la salvezza di Cristo.Al capitolo 2 di Atti, dal versetto 46  al versetto 47,  Luca scrive: “E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.”  (Atti 46:47 a)Il popolo vedeva: questo è anche un esempio, questo è anche dimostrare Gesù. Paolo in Efesini ci dice così:“Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio.  Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare,  sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore.  In lui voi pure entrate a far parte dell'edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.” (Efesini 2:19-22)Vi rendete conto che grande onore ? Noi siamo delle pietre che servono per completare l'edificio Santo a Dio;  come fondamenta ci sono gli apostoli, i profeti, e come pietra angolare, la pietra che tiene tutto, c'è Gesù!Questo è il nostro grande onore. Ci sembra adesso scontato: veniamo, sediamo, siamo in chiesa prendiamo insieme la Santa Cena … Siamo questo, né stranieri ne ospiti , siamo parte fondamentale di quello che Dio sta creando sulla Terra,  siamo il luogo dove abita la sua potenza... siamo “tanta roba”!Il mondo fuori ci fa sembrare strani: “ Ma che vanno a fare?  Una chiesa in una stanza!”  Ma c'è scritto: siamo qualcosa di importante! Noi siamo una pietra; ricordiamocelo quando ci troviamo nello  sconforto.  Lo dico a voi perché lo dico a me stessa: noi siamo una pietra di un edificio santo. Questa dovrebbe essere la cosa su cui ci dobbiamo concentrare.Invece a volte ci facciamo distrarre dai numeri; invece di guardare le sedie piene e quindi la montagna che Gesù ha spostato per farci venire fino a qui la domenica mattina, guardiamo quelle vuote; quello non è il nostro compito!Non siamo stati più o meno benedetti perché non siamo diventati quanti noi volevamo diventare;  adesso  siamo tanti ma poi, in realtà, se pensiamo a  quelli che  da vent'anni a questa parte sono passati in questa chiesa e non sono rimasti non siamo poi così numerosi. Al Signore non  interessa; Egli ci dice: “Non è un problema vostro; voi pensate che siete un mattoncino del mio edificio, pensate che fate parte di qualcosa di importantissimo.”Ho pensato una cosa:  Dio è un dio preciso, non è casuale; se ci dice qualcosa nella Bibbia è perché sa che ci sarebbe servita.  Lui  ci dà tante indicazioni sui mariti, sulle mogli, sui credenti, sui figli, sui servitori  e  sui padroni... Ma non ci dice niente sulla sovrabbondanza  delle chiese, su come gestire le chiese grandi, tipo : “Allora ragazzi se diventare duecento cominciate a fare culti alternati se no quelli giù in fondo non sentono. Mi raccomando, niente assembramenti.” Il Signore non ci dà indicazioni di questo genere, perché lui sapeva che non sarebbe stato questo un problema, perché è più possibile che ci siano chiese vuote che chiese strapiene, perché proprio questa è la nostra battaglia.Però fissa un tetto minimo; non c'è nessuno credente che non abbia mai letto questo versetto e nessun pastore che non abbia mai predicato  almeno una volta su questo versetto; pure io, che non so niente, lo so a memoria. Matteo 18:20: il Signore mette un tetto minimo  dove dice: “Ragazzi fino a questo numero io vengo, ci sono in mezzo a voi.”  Però  bisogna vedere quant'è il numero: “Poiché dove sono circa una cinquantina io sono  in mezzo...”  Ah, no, una quarantina... Non è quaranta... allora trenta... venti...una quindicina... non mi dire che viene per meno di 10 persone!  E allora significa che non me lo ricordo più;  leggiamolo insieme:“Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.”  (Matteo 18: 20)Il Signore, lui già per due scende con la sua presenza; gli interessano i cuori. E se non interessa a lui se non c'è da lui indicazione qui dentro la Bibbia, perché ci dobbiamo occupare noi di numeri?E' vero,  all'inizio si convertivano  duemila  persone in un giorno, e mi  immagino che macello ci fosse in quelle piazze! Ma  se Paolo ha scritto 13 lettere per incoraggiare, esortare, ammonire  le chiese per far sì che resistessero agli attacchi, allora non è che la nostra  non è benedetta, ma è che sono proprio le chiese ad  essere attaccate.E' molto più facile scegliere di stare fuori da un gruppo chiesa che dentro; Paolo, pochi anni dopo gli apostoli, già scriveva lettere per incoraggiare tutti quei grandi convertiti a resistere.Questa è la realtà, e il Signore lo sapeva;  è per questo ci ha detto: “Non vi scoraggiate! Tutte le volte che pensate che siete poveri, io ci sono, io vengo.  Il leone della Tribù di Giuda, quello che muove le montagne... io vengo. E mi scomodo anche per due soli di voi.”Non è facile, perché noi non vediamo tanto in là come Dio; noi non ci dobbiamo occupare di questo, non è una nostra responsabilità. Quello su cui ci dobbiamo soffermare, quello che ci riguarda come chiesa è seguire l'insegnamento di Gesù, il suo esempio. Paolo dice che è questa la cosa sulla quale ci dobbiamo concentrare: “Siate dunque imitatori di Dio, come figli amati;  e camminate nell'amore come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.” (Efesini 5:1-2)E' questo che ci deve interessare: amiamo Dio, cerchiamo Dio, seguiamo gli insegnamenti di Gesù... tutto il resto verrà;  tutto il resto se lui vorrà, verrà.Non sappiamo che tassello siamo in questo piano infinito del Signore; io mi divertivo un po' a pensare e a ragionare coi miei ragazzi: "Chissà se magari Janet, Marco, Lucia e Claudio hanno fondato questa chiesa perché poi noi dovessimo apprendere l'insegnamento di Gesù per poi darlo ai nostri figli e i nostri figli magari ai loro figli che diventeranno, che so, magari  ambasciatori di Dio chissà dove?"Non aspettiamoci le risposte che vogliamo quando le vogliamo; noi siamo parte di un piano  immenso.  Tutte le cose  cooperano alla fine per il piano di Dio. Preoccupiamoci di essere imitatori di Gesù.Non avevo mai notato una cosa: in Matteo, Gesù, ancora prima di darci il Grande Comandamento e il Grande Mandato ( se volete lo trovate al capitolo 22 da 37 a 39),  ancora prima , al capitolo 20 ci dà un altro mandato: “... chiunque vorrà essere grande tra di voi, sarà vostro servitore; e chiunque tra di voi vorrà essere primo, sarà vostro servo; appunto come il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti.” (Matteo 20:26-28)Ecco ciò che dobbiamo fare; Gesù poteva venire e comandare a tutti:” Allora tu questo, tu questo, tu questo...” Invece è stato il primo a servire; guariva, aiutava,  ascoltava. A volte è più importante ascoltare; le persone hanno bisogno anche di questo tipo di aiuto.Pensate se quel giorno avesse scelto qualcosa di eclatante, come far cadere il sole dentro l'acqua in un fiume: chi è che non avrebbe creduto a un evento del genere? E invece no;  lui con molta umiltà, con il suo corpo da uomo ha deciso di morire.  Ci ha servito, ha dato la sua vita per noi; una vita sola per il riscatto di tanti. Questo ci deve  interessare; di questo ci dobbiamo preoccupare, questo deve essere il nostro pensiero.  E noi possiamo fare qualcosa: “Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso.  E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri;  e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.  Allora il re dirà a quelli della sua destra: “Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che vi è stato preparato fin dalla fondazione del mondo.  Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste;  fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”.  Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere?  Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito?  Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?” E il re risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, lo avete fatto a me”. (Matteo 25:30-40)Questa è l'unica cosa che possiamo fare; possiamo pregare, continuare a pregare per tutte le persone che conosciamo affinché convertano il loro cuore al Signore;  e poi possiamo dare il nostro esempio.  Possiamo essere imitatori di Gesù, possiamo fare come lui fece; per prima cosa servire: è stato detto“Vi riconosceranno dall'amore che avete gli uni per gli altri.”La Bibbia parla tantissimo di questo servizio; e più era alto il grado di vicinanza a Gesù, più dovevano servire. Vogliamo essere i primi in questo, vogliamo essere vicini al nostro Signore per quando tornerà e sarà il nuovo mondo; ma fino ad  allora dobbiamo servirlo. Non preoccupiamoci del resto.Quindi abbiamo capito che cosa vuol dire quando diciamo che siamo la chiesa; abbiamo capito che la chiesa non è l'edificio ma siamo noi;  abbiamo capito che come chiesa abbiamo il dovere di imitare Gesù e di servire.Adesso è il momento di continuare  quello che abbiamo fatto già, ma che forse abbiamo lasciato  troppo tempo in sospeso.  Dobbiamo servire; qui dove ci troviamo. Dobbiamo aiutare in tutti i modi possibili; come chiesa e singolarmente, perché noi siamo due volte chiesa.Siamo due volte  chiesa perché il nostro corpo è il tempio di Dio,  e sapete che il tempio fin dall'Antico  Testamento è luogo in cui Dio dimora; e poi siamo chiesa come assemblea di coloro che sono chiamati a testimoniare assieme. E' una responsabilità.Adesso è il momento di servire: io ci sono. Se voi ci siete è il momento di servire questa comunità in tutti i modi in cui si possa; pregate Dio perché possa aprire le porte di chi si occupa di questo nella società e possa farci entrare a collaborare perché,  sapete,  non è così semplice.Il Signore ha bisogno di sapere chi di voi c'è, su chi  può contare per questa nuova missione che ci siamo posti come obiettivo; nel frattempo  quello che è il compito di tutti, anche dei più piccoli di età, è di pregare affinché il Signore ci possa usare. Da quello vedranno che stiamo credenti, da quello verrà la domanda spontanea del mondo: “Che fai qui in casa mia?” “Sono qui perché io devo essere qui per servirti”.Tutto il resto viene dopo. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!
Le Parole più Comuni del RAP Italiano: tra slang e anglicismi

Learn Italian with LearnAmo - Impariamo l'italiano insieme!

Play Episode Listen Later Jan 12, 2023 12:38


Questo video tratterà di RAP! In particolare, vedremo tutte le parole più comuni che fanno parte del “vocabolario specializzato” del rap italiano. Spero che rimaniate a guardare il video anche se non siete grandi appassionati del rap! Perché si impara sempre qualcosa! Potreste sempre vantarvi un po' con i più giovani che conoscete: nipoti, fratellini, sorelline, cuginetti e così via! Il "Vocabolario Specializzato" del RAP Italiano! Ecco, quindi, una breve lista degli slang più utilizzati dai più noti rapper italiani: Marracash, Massimo Pericolo, Sfera Ebbasta, Salmo, Ghali, Anna... (per citarne solo alcuni) - 4L Derivazione dell'inglese “for life” è un termine atto a designare qualcosa che, per l'appunto, durerà per sempre, per la vita. 4L, per tutta la vita 4L Okay Ehi, ehi (Sick Luke, Sick Luke) Cucino pezzi, chiudo le tapparelle (Pezzi) (4L, Dark Polo Gang) - Bando Celebre brano di Anna, sta ad indicare normalmente un quartiere periferico o una casa abbandonata in cui si è soliti riunirsi ma anche un luogo in cui ci si droga o si spaccia. Ci beccavamo nel bando, sopra il Booster Anna fattura e no, non parlo di buste Mando tutto io, svuota il freezer C'ho il passaggio assicurato sopra questo diesel (Bando, Anna) - Bufu Acronimo dell'espressione angloamericana “by us fuck u”, è un termine introdotto e coniato dalla DPG (Dark Polo Gang). Di solito viene rivolto agli hater come contro-attacco col significato spicciolo “per quanto ci riguarda, vaffanculo”. Il termine però viene anche utilizzato come insulto generico il cui significato è ‘nullafacente', ‘stupido', ‘idiota', ‘ridicolo'. Curiosità: il termine "Bufu" è entrato ufficialmente nella Treccani, enciclopedia italiana. Questo è un gioco, non mi serve Questi rappers sono bufu mostragli l'inferno Sono il re del rione, pensano che scherzo A palle potrebbe farglielo vedere (Piccoli brividi, Dark Polo Gang) - Eskere Nulla in più se non l'italianizzazione dell'americano “esketit”, un'abbreviazione usata al posto di “let's get it”.  In italiano, quindi, significa qualcosa come “facciamolo/prendiamocelo” in riferimento a quella che potrebbe essere una scalata verso il potere, i soldi, il successo, la fama. Contando soldi su una spiaggia in camicia Side e Tony veniamo dalla cucina (trap, trap) Bling, bling, il mio orologio non fa tic-tac (Eskere) (Tic Tac, Dark Polo Gang) - Ollare Italianizzazione dell'inglese “whole lotta gang shit”. È un verbo che indica un'azione criminosa compiuta dalla propria gang. Ollare, ollare, ollare, ollare Sto studiando medicina (gang) La mia tipa conta i soldi (ollare gang) Dice che sono 4L (4L) (4L, FSK Satellite) - Fareshi Italianizzazione dell'inglese “Fuck that shit”. È entrata nel contesto rap italiano grazie ai trapper Ski e Wok che l'hanno importata facendo riferimento al modo in cui viene pronunciata. Ha il significato di “al diavolo questo schifo / vai a quel paese”. Faccio triplicare i conti Fareshì se non parli di soldi (cash) Fareshì se non mi parli di soldi (cash) (Fareshi, Ski & Wok) - Flexare Un verbo con più significati, a seconda del contesto in cui viene utilizzato. Può significare spendere, possedere, ostentare, esibire e deriva dall'inglese “to flex” che fa riferimento, infatti, alla flessione del muscolo quando viene messo in mostra. Prendo la tua tipa e ci flexo (flexo) Prendo il mio catchet e poi lo spendo (spendo) Cucino in mano come un drago (Flex, Dark Polo Gang) - Bro, Fra Sinonimi, più o meno colloquiali, utilizzati come abbreviativi slang di “fratello”. Il termine non designa quasi mai un legame di sangue, ma bensì una persona vicina, un amico ma anche un partner, un socio all'interno di una trattativa. Gli sguardi, degli altri che male possono farmi Se c'è un bro, bro, bro, bro

il posto delle parole
Andrea Fiamma "Il grande libro dei quiz sulle serie tv"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 18, 2022 13:03


Andrea Fiamma"Il grande libro dei quiz sulle serie tv"Illustrazioni di Riccardo RosannaNewton Compton Editorihttps://www.newtoncompton.com/Chi ha deciso che i Simpson dovevano essere gialli? Come si chiamano le protagoniste di Sex & the City? Qual è la prima serie TV mai trasmessa in Italia? Perché il pesce rosso di René Ferretti si chiama Boris? A chi è ispirata la maschera di La casa di carta? E quelle di Squid Game?Le domande di questo libro vi guideranno in un divertente viaggio attraverso la storia della serialità televisiva, spaziando in ogni epoca, nazione e genere, in un percorso fatto di serie imperdibili, episodi rimasti negli annali, personaggi indimenticabili e frasi cult, momenti rivoluzionari del linguaggio televisivo, ma anche scandali, grandi record e fiaschi spettacolari. Grazie agli originali quiz di questo manuale, adatti sia ai conoscitori che agli appassionati, metterete alla prova la vostra conoscenza delle serie TV. Un gioco avvincente per sfidare gli amici o sé stessi e diventare dei veri esperti di televisione!Divertiti a indovinare tutte le risposte e sfida i tuoi amici• qual è il cibo preferito di Homer Simpson?• quante sono le serie TV con protagonisti medici?• chi è il primo supereroe della storia della TV?• qual è l'episodio più visto di sempre?• quali sono i segreti della regina degli scacchi?• dove lavora il commissario Montalbano?...e tanti altri quiz sulle serie TV!Andrea FiammaSi occupa di fumetti, cinema e televisione. Vincitore di premi presso Treccani, Scuola Holden e Treviso Comic Book Festival, ha collaborato con il festival della letteratura di Mantova e il Comicon di Napoli. Ha scritto per Link - Idee per la TV, Fumettologica, Rivista Studio e The Comics Journal. Per la Newton Compton ha scritto Cinematerapia, 50 manga da leggere almeno una volta nella vita, Il grande libro dei quiz sulle serie TV e Il grande libro dei quiz sui fumetti e i manga.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Beatrice Cristalli "Parla bene, pensa bene"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 2, 2022 21:29


Beatrice Cristalli"Parla bene pensa bene"Piccolo dizionario delle identitàBompiani Editorehttps://www.bompiani.it/Le parole sono importanti, vanno scelte con cura. E questo è tanto più vero quando parliamo delle identità che ci abitano, un discorso che si impone con urgenza in una società che ambisce ad abbracciare la complessità e però manca di una base condivisa per capirla e per descriverla: le parole, appunto. Ma come si può comprendere la conversazione se non si possiedono le parole? Come si può intervenire in modo responsabile nel dibattito se non si hanno gli strumenti primi per decifrarlo? Ecco allora un piccolo dizionario che raccoglie e prova a spiegare le parole – da binarismo di genere a gender mainstreaming, da identità a transizione, solo per dirne alcune – che ci servono per parlare bene di sesso, orientamento sessuale, orientamento romantico, identità, espressione e ruoli di genere. Parlando bene potremo pensare meglio noi stessi e gli altri, perché tutto ciò che siamo passa attraverso le parole che usiamoBeatrice Cristalli è consulente in editoria scolastica, formatrice e linguista. Collabora con varie testate tra le quali Focus Scuola e Treccani.it, per cui cura da anni articoli sull'evoluzione dei linguaggi della contemporaneità. Le sue ultime indagini riguardano il codice della musica italiana (in particolare itpop e trap), il mondo della Generazione Z e la comunicazione digitale nell'onlife. È autrice del podcast Di cosa parliamo (Piano P) insieme al giornalista Luigi Lupo.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

MELOG Il piacere del dubbio
L'invasione degli "smombie"

MELOG Il piacere del dubbio

Play Episode Listen Later Oct 14, 2022


Il dizionario Treccani ha introdotto da ieri la parola «smombie», coniata in Germania nel 2008. Per la Treccani «smombie» è «chi cammina per strada senza alzare lo sguardo dallo smartphone rischiando di inciampare, scontrarsi con altre persone, attraversare la strada. Vogliamo oggi capire quale sia il livello di "smombing" dei nostri ascoltatori. Aquesto scopo abbiamo deciso di fare un test in diretta ricorrendo alla scala Lazzaro per valutare l'uso quotidiano che i nostri ascoltatori fanno dello smartphone:Livello1 A tavola metto lo smartphone accanto al piatto come posata aggiunta e lo tengo sott'occhio, in auto lo controllo quando sono fermo ai semafori.Livello 2 Lo controllo e lo uso anche quando sono a cinema in compagnia, silenziandolo, o mentre guardo la tv per messaggiareLivello 3 Non me ne separo mai anche alla toilette lo uso come coadiuvante, se mi lavo i denti e la faccia lo smartphone è sempre bene in vista sulla mensola.Livello 4 Uso lo smartphone con una mano sola. mentre guido in auto o sul monopattino.Livello 5 Sono uno smombie integrale sto con lo sguardo puntato sullo smartphone anche quando cammino per strada o sotto la doccia, se mi arrivano messaggi non resisto devo leggere e rispondere in qualsiasi situazione.

Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali

Oggi parliamo di cambiamenti, cambiamenti in Italia, ma anche nella lingua italiana. E poi vi porteremo un po' in giro per l'Italia. Mettetevi comodi, stiamo per iniziare... Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Note dell'episodio Di cosa abbiamo parlato? Iniziamo con le "sagre", cosa sono? https://it.wikipedia.org/wiki/Sagra_(festa) Ma come sono andate le elezioni politiche 2022 in Italia? Ne parliamo un po', ma non troppo ;D https://elezioni.repubblica.it/2022/elezioni-politiche/ La parola più difficile che abbiamo pronunciato oggi? Istituzionalizzazione : s. f. [der. di istituzionalizzare]. – 1. L'azione di istituzionalizzare, il fatto di venire istituzionalizzato: l'i. di un uso, di una consuetudine, di una prassi. 2. Nel linguaggio sociologico, e anche nella medicina sociale, l'internamento e il trattamento clinico e giuridico -penale in apposita istituzione (carcere, riformatorio, case di cura, ecc.) di soggetti devianti, criminali o malati. Estratto da: https://www.treccani.it/vocabolario/istituzionalizzazione/ Famminile, maschile, quali sono le parole che da poco hanno ricevuto il femminile? Architetta, notaia, medica, soldata: arriva per Treccani il primo «Dizionario della lingua italiana» che registra anche le forme femminili di nomi e aggettivi che tradizionalmente si trovano solo al maschile. Una rivoluzione che riflette e fissa su carta «la necessità e l'urgenza di un cambiamento che promuova l'inclusività e la parità di genere, a partire dalla lingua». Concludiamo girando per l'Italia :D Dove sono andati Matteo e Katie? http://www.comune.cisterna-di-latina.latina.it/it/ Trascrizione Transcript Musica Matteo: [0:11] Cambia l'aria... [0:24] Buongiorno. Raffaele: [0:26] Buongiorno, Matteo. Hai detto proprio bene: cambia davvero l'aria, sotto diversi punti di vista. Matteo: [0:30] Troppi punti di vista! ... Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership

Pinocchio
Puntata del 13/09/2022

Pinocchio

Play Episode Listen Later Sep 13, 2022 93:55


Oggi un po' di notizie tra cui la "rivoluzione" della Treccani nell'indicizzare le parole. Torna il mondo animale, Valentina ci racconta delle orche che mangiano le barche. Cerchiamo di risolvere alcune urgenze degli ascoltatori.

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Che cosa è l'Amore | 11 Settembre 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Sep 11, 2022


Quale è la tua definizione ideale di amore? Quella dove dai amore per riceverne, o quella dove ami con tutto ciò che ha, senza attendere nulla in cambio, perché soffri, speri, credi e sopporti ogni cosa per amore del tuo prossimo?---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 34 minutiCome definiresti l'amore? Cosa è l'amore per te? Vediamo se sei d'accordo o meno con questa definizione:”Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia. Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità, o la soddisfazione sul piano sessuale”La definizione che vi ho letto, è quella che compare sul dizionario Treccani... ed è soltanto una minima parte... perché la definizione completa è ben più ampia e copre due pagine di dizionario.Perché,  quando parliamo di amore, bisogna a distinguere tra le svariate categorie di amore possibili. In italiano tendiamo a semplificare, e abbiamo una sola parola: amore.Forse proviene dal sanscrito “kama” = passione, attrazione. Altri dicono dal greco mao (poi in latino in amao, e poi amor) = desiderio,  Una teoria affascinante dice  che venga dal latino a-mors:  mors=morte + alfa privativo = senza morte, che non muore mai.Per gli ebrei, invece, le parole per ogni singolo tipo di more erano diverse, almeno sei: quelle che sono più usate nel Nuovo Testamento sono “phileo” e “agape”.L'amore phileo indica una profonda stima,  intima e autentica. E poi c'è l'amore “agape”... ne parleremo tra poco.Un gruppo di psicologi ha posto la domanda "Cosa vuol dire amore?" a bambini dai 4 agli 8 anni. Queste le risposte:1. L'amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di patatine fritte a qualcuno senza volere che l'altro le dia a te. (Gianluca, 6 anni).2. Quando nonna aveva l'artrite e non poteva mettersi più lo smalto, nonno lo faceva per lei anche se aveva l'artrite pure lui. Questo è l'amore. (Rebecca, 8 anni).3. L'amore è quando la ragazza si mette il profumo, il ragazzo il dopobarba, poi escono insieme per annusarsi. (Martina, 5 anni).4. L'amore è la prima cosa che si sente, prima che arrivi la cattiveria. (Carlo, 5 anni).5. L'amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna, 5 anni).6. L'amore è quella cosa che ci fa sorridere quando siamo stanchi. (Tommaso, 4 anni).7. L'amore è quando mamma fa il caffè per papà e lo assaggia prima per assicurarsi che sia buono. (Daniele, 7 anni).8. L'amore è quando mamma dà a papà il pezzo più buono del pollo. (Elena, 5 anni).9. L'amore è quando il mio cane mi lecca la faccia, anche se l'ho lasciato solo tutta la giornata. (Anna Maria, 4 anni).10. Non bisogna mai dire “Ti amo” se non è vero. Ma se è vero bisogna dirlo tante volte. Le persone dimenticano. (Jessica, 8 anni).Vedete come il dizionario puntava verso un amore  dove l'importante è la reciproca soddisfazione; infatti dice:  “Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità”. Si ama per essere amati a nostra volta.I bambini dicono l'opposto :”L'amore è assaggiare un caffè per sentire se è abbastanza buono per la persona con cui vivi, è chinarsi nonostante il dolore dell'artrite per non far sentire quel dolore all'altra, è non urlare anche quando avresti la voglia, o il diritto, di urlare per non far piangere qualcun altro."Quale versione dell'amore preferisci? Quale versione dell'amore pratichi? E, soprattutto,  quale è l'amore che vuole Dio da te e per te? Leggiamo 1 Corinzi:“L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; {l'amore} non si vanta, non si gonfia,  non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità;  soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (1 Corinzi 13:4-7)Non vi citerò le parole originali greche,  ma vi dirò cosa significano,  cosa significava per Paolo scegliere quelle parole. E forse avremo una prospettiva un po' differente Per prima cosa, Paolo parla dell'amore “agape”, l'amore totale, quello che coinvolge tutto, anima, cuore, sentimento... tutto; che caratteristiche ha?E' pazienteL'amore paziente, anche quando ha in mano il potere,  decide di non esercitare quel potere.  Quando hai diritto ti applicare la legge di “urlare”” come diceva la bimba, urli... o eviti di farlo per non far piangere chi ti sta a fianco?E' benevoloL'amore è bene-volo, è “volere il bene” dell'altro (o degli altri); è dare il pezzo più buono del pollo all'altro, come diceva Elena. Qualche volta è più facile volere il bene di quelli che non conosci, come le famiglie in Ucraina  ma siamo chiamati a volere il bene di tutti.Non invidiaL'amore non invidia, l'amore non è bollente, se lo tocchi non scotta, non ustiona l'altro. Non augura al vicino di casa che ha fatto la macchina nuova di incontrare un tir. L'amore, quando sei in basso, non tira sassi a chi è più in alto. L'amore è dare all'altro anche le tue patatine , come diceva Gianluca.L'invidia è un sentimento che fai da solo, da sola e che l'altro non solo non sfiora, ma non si immagina nemmeno. Sono sassi che tiri, ma ti cadono in testa. e non sfioreranno neppure il destinatario.Non si vantaL'amore non si vanta,  non attribuisce alle cose o alle storie maggiore significato di quello che hanno. Quello che hai, quello che sei, quello che la tua famiglia era non servono a renderti migliore o peggiore:  sono quello che sono, e tu vali per chi sei, non per ciò che hai  (danaro, posizione sociale, antenati).Chi si vanta è l'obiettivo prediletto di chi invidia... Paolo non li ha messi uno di seguito all'altro per caso! E un incitamento al reato di tirare sassi!Se per l'invidia basti te da solo, da sola, per il vantarsi serve almeno un'altro, o un'altra...  da spingere verso il peccato e  rendere invidiosi! Quante volte hai incitato gli altri a tirarti i sassi,  per gustare la scena dei sassi che finivano sulle loro teste?Non si gonfiaL'amore non si gonfia. Una delle tecniche usate in natura per difendersi è sembrare più grandi: gonfiarsi. Lo fa il rospo, lo fa il pesce palla, lo suggeriscono le guide se incontri un orso sui monti (apri un cappotto... fai vedere all'orso che sei più grande).Ma ricordati; è solo aria che gonfia... basta un ago... e BUM!Non si comporta in modo sconvenienteL'amore non si comporta in modo sconveniente, l'amore ha una forma precisa, è come la tessera di un puzzle  che deve entrare in uno spazio preciso.Quante volte tentiamo di riempire il puzzle della nostra vita, con una tessera di forma differente.Non ci và, ma noi ce la mettiamo a forza. E succedono due cose, la nostra tessera soffre, si piega, si rompe, e allo stesso modo le tessere a fianco soffrono, si piegano, si rompono.Non cerca il proprio interesseL'amore non cerca il proprio interesse,  non cerca di adorare se stesso. L'amore è come dice Gianluca. sei anni, dare tante patatine a qualcuno senza volerle indietro. Quante patatine vuoi, per la patatina che dai? Quale è il tuo tasso di interesse?Non si inasprisceL'amore non si inasprisce, l'amore non tende a diventare acido. Le cose aspre, come il limone, sono sempre dei prodotto  che in chimica si definiscono “acidi” E un acido sulla pelle crea dei danni talvolta irreparabili.Se tendi a diventare “acido”, o “acida”,  a seconda del tasso di acidità che raggiungi, puoi creare danni permanenti sia a te sia a quelli che ti passano vicino.Non addebita il maleL'amore non addebita il male, l'amore non fa una lista delle cose che secondo te, l'altro sta facendo male. Il vero amore è come il cane di Anna Maria, quattro anni, che non pensa che la padrona abbia fatto a posta a lasciarlo da solo ma la lecca perché la rivede.Se da qualche parte hai un taccuino dove tieni conto del male subito, è ora di dare alle fiamme quel taccuino. Anche. anzi, soprattutto, se è all'interno del tuo cuore.Non gode dell'ingiustiziaL'amore non gode dell'ingiustizia, l'amore non espone bandiere per festeggiare gli sbagli contro gli altri. L'amore, piuttosto, è solidale con gli altri. Hai festeggiato l'accertamento fiscale  che hanno fatto al tuo vicino antipatico, anche se sai che è a posto con le tasse? Riarrotola la tua bandiera,  e bruciala.Paolo per spiegarci cosa sia l'amore fa un processo aritmetico: prima di spiegarci cosa è l'amore, sottrae dal nostro cuore cosa non lo è.Ce ne vorrà per “riempire” di roba, perché siamo a -8! Cosa è l'amore, per Paolo, dunque?Gioisce con la veritàL'amore gioisce con la verità, l'amore fa salti  per salutare l'arrivo del vero. E' così che festeggi quando vedi che la verità trionfa vero? se no, dovresti!Ma forse non basta a riempire il -8! Paolo lo sa, ed è pronto a riempire fino a far traboccare il vaso del nostro cuore. E chiude con quatto affermazioni “totali” che in se racchiudono tutte le precedenti. Soffre ogni cosaL'amore soffre ogni cosa, letteralmente, l'amore mette un tetto a TUTTO. Quello che è stato tradotto con “ogni cosa” in greco è “pas” o “pan”. Avete presente la parola “panorama”? pan=tutto orama = vedere Tutto: niente rimane escluso, visione a 360 gradi.Il tuo amore, mette un tetto, copre ogni cosa? Ma se la misura non fosse colma...Crede ogni cosaL'amore crede ogni cosa (sempre “pas”) l'amore ha fiducia di tutto. Cosa c'è in questo “tutto” di cui parla Paolo? Ci sono anche i politici, o le riviste di “gossip”? Paolo ce lo spiega in Filippesi cosa c'è dentro questo “tutto”“Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.” (Filippesi 4:8)Se politici, o riviste di gossip dicono tali cose si... altrimenti..Spera ogni cosaL'amore spera ogni cosa, l'amore vive nell'aspettativa che giunga il meglio. Molti di noi si alzano, invece, dicendo “Chissà che cosa mi succederà di brutto oggi!” Se è questo il tuo pensiero la mattina, quando ti alzi dal letto, sappi che non viene da Dio, ma da quell'altro.Sopporta ogni cosaL'amore sopporta ogni cosa, l'amore sa reggere il peso di tutto questo, è la fondazione su cui poggia la vita di colui che ama davvero.Quello che la nostra chiesa ha fatto negli anni è stato rincorrere questo tipo di amore: vi ricordate le raccolte di cibo per le persone che non ne avevano? Le raccolte per i terremotati? Ultimamente, i saponi ed i rasoi mandati in Ucraina? E anche, i vari concerti per avere fondi per costruire case per i terremotati,  o mandare bambini profughi per la guerra in vacanza?E' l'applicazione (non perfetta ma valida)  di molti dei principi che Paolo ci ha trasmesso.Abbiamo agito in amore, perché vogliamo il bene per chi ha perso tutto, e nessuno ha avuto invidia per quello che stava facendo l'altro per aiutare; ognuno ha avuto un compito, chi di andare tra i terremotati,  chi di allestire la sala per i concerti, chi di stampare le locandine, chi di scrivere articoli, chi di cucinare, chi di suonare, chi di recitare, chi di cantare.Nessuno è stato la primadonna, nessuno si è vantato e nessuno si è gonfiato per quello che ha fatto, e abbiamo cercato di riempire con la tessera della giusta forma la casella del puzzle che si chiama Montefiascone.Nel fare questo molti  sono andati contro il proprio interesse, mettendoci soldi, benzina, tempo. Sia noi di chiesa, sia  gli amici fuori della chiesa che ci hanno dato una mano i musicisti, le attrici... pur di portare un sorriso a chi lo ha perso.Alcuni potrebbero stupirsi, o rimanere amareggiati del perché non siamo “cresciuti numericamente” dopo aver applicato quello che Paolo dice.Paolo dice che l'amore E' così... ma non dice che verremo premiati dal mondo... Il mondo è abituato a distruggere chi ama: vi ricordate Gesù?“Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando.” (Giovanni 15:13-14)Il mondo non ha premiato Gesù... lo ha ucciso... ma egli è risuscitato! E ci chiede di continuare a FARE! Fare l'amore, costruirlo, indipendentemente se siamo cento, o dieci, o uno.Fare,  continuare a costruire il regno di Dio, perché noi siamo il suo corpo, che siamo in mille, in cento, in dieci, o in due.Se FATE le cose che io vi comando: L'amore non è un sentimento, l'amore è una azione!  E va fatto comunque, non importa in quanti siamo a farlo!Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL  MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM ---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD

il posto delle parole
Rocco Pinto "Lungomare di libri"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 1, 2022 11:13


Rocco Pinto"Lungomare di libri"da venerdì 1° a domenica 3 luglio, BariDa venerdì 1 a domenica 3 luglio torna a Bari per il secondo anno “Lungomare di libri”, la manifestazione letteraria che trasforma il capoluogo pugliese in una grande libreria a cielo aperto – grazie alla presenza di numerosi librai ed editori – e in un crocevia di incontri con autrici e autori da tutta Italia. Lezioni magistrali, presentazioni editoriali, convegni, incontri, momenti di approfondimento, attività per bambine e bambini, consigli di lettura e reading si alterneranno nell'arco di tre giorni dal pomeriggio alla sera, portando il libro e la riflessione nei luoghi simbolo della città di Bari, dal borgo storico al lungomare, da Largo Vito Maurogiovanni, al Fortino Sant'Antonio fino al Teatro Margherita. E sulla Muraglia, nel tratto compreso tra piazza del Ferrarese e il Fortino, torna il caratteristico serpentone con le casette/librerie. “Leggere il Mondo” sarà il tema su cui ruota il palinsesto degli appuntamenti di questa seconda edizione, per affermare quanto la lettura sia il modo migliore per capire il presente e guardare al futuro, quanto il libro rappresenti una bussola fondamentale per guidarci in tempi difficili, caratterizzati in particolare dalle crisi ambientale e pandemica, a cui si è aggiunta una guerra scoppiata nel cuore dell'Europa. Tra gli ospiti attesi: il teologo Vito Mancuso, con una lectio magistralis dedicata alla necessità di una nuova utopia per l'Occidente, anche alla luce della tragica guerra in Ucraina; lo storico Luciano Canfora, con una lezione sulle ragioni della pace in un mondo contemporaneo trafitto da conflitti in ogni parte del globo; la giornalista Valentina Petrini, con il lavoro di inchiesta e riflessioni Il cielo oltre le polveri. Storie, tragedie e menzogne sull'Ilva (Solferino), che porta alla luce le storie di tanti lavoratori e le vite spezzate di operai, donne e bambini; l'ex Ministro della Giustizia Claudio Martelli con Vita e persecuzione di Giovanni Falcone (La nave di Teseo), in cui cerca di fare luce su aspetti poco noti della vita del magistrato, come le ostilità da parte di colleghi, giornalisti e politici; Valeria Parrella che dopo Almarina (Einaudi), candidato Premio Strega 2021, lascia le tematiche femminili e con il nuovo libro La Fortuna (Feltrinelli) scrive un romanzo storico ambientato durante l'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.; Chiara Tagliaferri, autrice insieme a Michela Murgia dei libri e podcast Morgana (Storielibere), a Bari con il suo romanzo Strega comanda colore (Mondadori) sulla realizzazione delle proprie aspirazioni; Francesca Cavallo, coautrice del best seller Storie della buona notte per le bambine ribelli, ora in libreria con Ho un fuoco nel cassetto (Salani) sulla libertà di essere ed esprimere se stessi al di là di pregiudizi e razzismo; Paolo Rumiz e il suo Canto per l'Europa (Feltrinelli), che parte dalle origini mitiche del Vecchio continente per confrontarsi con le scottanti questioni di oggi tra migrazioni, secessioni, conflitti, turismo di massa; Giorgio Scaramuzzino e lo spettacolo per bambini Questa zebra non è un asino su un'amicizia profonda, che nemmeno la guerra potrà scalfire; Alessandro Vanoli e la sua Storia del mare (Laterza) narrata attraverso la geologia, i popoli che hanno abitato le coste, le scoperte, le guerre, i miti; Giovanna Casadio e il Diario di bordo dei sindaci. Le città nella pandemia (Treccani) sugli amministratori locali che attraverso la lotta al Coronavirus hanno ritrovato un nuovo senso di fare politica.Tra gli altri appuntamenti in calendario: il convegno Leggere il Sud, per comprendere le ragioni profonde delle differenze nella diffusione della lettura tra Settentrione e Meridione; le presentazioni delle ultime novità dell'editoria della Puglia, organizzate grazie a APE - Associazione Pugliese Editori; i percorsi di lettura Ponti e notti di pace, a cura dell'Assessorato al Welfare, la rete di Bari Social Book e la rete territoriale dei servizi educativi. Il programma completo con tutti gli ospiti, gli editori, i librai e gli incontri è consultabile sui siti: comune.bari.it e salonelibro.it. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

That's Y - Generazioni al Lavoro!
"Parla come cresci" con Beatrice Cristalli [Generations Defiance]

That's Y - Generazioni al Lavoro!

Play Episode Listen Later Jun 6, 2022 26:52


Perché i giovani parlano linguaggi incomprensibili agli adulti? E gli adulti devono sforzarsi di capirli?Con Beatrice Cristalli, consulente di editoria scolastica (Formazione su Misura Mondadori Rizzoli), formatrice e linguista (Focus Scuola, Treccani) poetessa e podcaster, intraprendiamo una full immersion nelle dinamiche linguistiche dei Gen Z, facendoci guidare in una traduzione simultanea dei topoi giovanili, ma anche dei cambiamenti che avvengono nei contenuti educativi della scuola e delle nuove parole da attenzionare per i prossimi mesi.Tra Leopardi e Tik Tok, senza dimenticare di percorrere la strada dell'inclusione generazionale, altrimenti diventiamo tutti cringe..Eskere!Approfondimenti: https://www.formazionesumisura.it/autori/beatrice-cristalli/; https://www.amazon.it/s?i=stripbooks&rh=p_27%3ABeatrice+Cristalli&ref=dp_byline_sr_book_1; www.instagram.com/beacristallireal/?hl=itSPECIAL GUEST PLAYLIST (https://spoti.fi/2Mr6bfk )La canzone suggerita da Beatrice: "Bugie" di Massimo Pericolo (www.youtube.com/watch?v=b-LNhF4zN3M)FOLLOW ME! ------------- https://znap.link/thatsY IG: www.instagram.com/giulio_thatsyLinkedIn: www.linkedin.com/in/giulioberonia FB: www.facebook.com/ThatSyouth Website: www.thatsy.net

il posto delle parole
Vittorio Meloni "Dialoghi di Pistoia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 25, 2022 24:15


Vittorio Meloni"I grandi discorsi che hanno cambiato la storia"Dialoghi di PIstoiahttps://www.dialoghidipistoia.it/Sabato 28 maggio 2022"I grandi discorsi che hanno cambiato la storia"https://www.vivaticket.com/it/biglietto/10-bis-vittorio-meloni-i-grandi-discorsi-che-hanno-cambiato-la-storia/181277“Il club globale delle libere democrazie si sta velocemente restringendo”, scrive Jacob Mchangama, studioso e attivista per i diritti umani. Il discorso pubblico è sotto l'attacco di autocrazie, populismi e superpotenze tecnologiche che vogliono negare la libertà di espressione. Per questo oggi è cruciale riscoprire la forza del discorso come fattore chiave per plasmare la storia del mondo. Attraverso le parole, tra gli altri, di Pericle e Cicerone, di Emmeline Pankhurst e Nelson Mandela, di Robespierre, Mazzini, Angela Merkel, Vittorio Meloni riproporrà alcuni dei più appassionati discorsi per la democrazia e la libertà. Per riflettere insieme sulle radici della nostra civiltà politica e sulle nostre conquiste civili.Vittorio Meloni è un professionista della comunicazione, è stato Direttore Generale di UPA, l'associazione che raccoglie i più importanti investitori in pubblicità e comunicazione in Italia; direttore delle relazioni esterne di Intesa Sanpaolo, direttore immagine e comunicazione del Gruppo Olivetti e Telecom Italia; responsabile della comunicazione di Alfa Romeo. Ha svolto attività di advisor per diversi gruppi industriali e finanziari, italiani e internazionali. Ha insegnato Storia delle dottrine politiche, e ha collaborato con diverse testate di economia e finanza. Siede nei consigli di amministrazione di Treccani, Intesa Sanpaolo Formazione, Intesa Sanpaolo Highline, Casta Diva Group. È membro del Board di Save The Children Italia. Ha pubblicato per Laterza Il crepuscolo dei media. Informazione, tecnologia e mercato (2017) e La guerra delle parole. Il grande viaggio della comunicazione (2018). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
In Cristo puoi...imparare facilmente | 27 Febbraio 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Mar 2, 2022


Quanto sei capace di imparare facilmente? Cristo di chiama ad essere "insegnabile", affinché tutto ciò che impari, ricevi, senti e vedi di lui, tu possa poi farlo nella tua vita di credente. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 34 minuti Siamo all'ultimo passo di Filippesi 4. Paolo, dopo aver insegnato che in Cristo puoi... avere gioia,  essere gentile, avere calma, essere perspicace ci dice forse al cosa più importante: puoi anche imparare ad essere tutto ciò... diventare davvero così! In Filippesi 4:9 Paolo ci parla della capacità di imparare,  ricevere, sentire e vedere mentre camminiamo con il Dio della pace.  Questo ci permetterà di vivere  come creature che sono gioiose, gentili, calme e perspicaci. “Chi nasce tondo non può morire quadrato”  è un proverbio popolare che afferma che una persona per quanto lo voglia, non può cambiare la propria natura. “Che ci vuoi fare? Sono fatto così!  E così mi devi accettare.” Questa frase la dissi al mio amico Michele che mi rispose :”Non ti permetto di offendere il mio Signore! Chi è in Cristo può cambiare... se lo vuole!" Già: se lo vuole. Tutto dipende dalla nostra volontà di voler cambiare, non dalla potenza insufficiente di Cristo di cambiare le persone. In Filippesi 4 Paolo sta parlando di vivere una vita particolare in Cristo e di attingere alla potenza di Cristo per cambiare la vita. In Cristo puoi; questa è l'abbondanza di vita che viene offerta  a tutti coloro che conoscono Gesù come loro Signore e Salvatore. Non nel futuro, non in cielo ma qui, in terra, in mezzo a tutte le difficoltà ed i limiti umani, ma iniziando ogni giorno  con la consapevolezza che possiamo essere diversi. Ma tutto questo è legato a quel “se lo vuole” con cui Michele aveva distrutto le mie scuse  dell'essere fatto così e del dovermi accettare così come ero. “Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi.” (Filippesi 4:9) Tutto sta nella mia volontà di  imparare facilmente,  di essere disposto ad apprendere:  come si dice con una brutta frase, di “essere insegnabile”.  Perché, il motivo per il quale non abbiamo gioia,  o non siamo gentili o non siamo calmi o perspicaci, è perché crediamo nel motto popolare che dice che chi nasce tondo non può morire quadrato.  Se non sono disposto ad essere insegnabile, allora tutto ciò su cui ci siamo concentrati nell'ultimo mese  è completamente inutile per te.  E non lo dice Marco, ma il grande Paolo. Paolo usa quattro parole per descrivere  l'essere disposti ad imparare facilmente, l'essere insegnabili di cui abbiamo bisogno. 1. “Le cose che avete... imparate” μανθάνω manthanō Questa parola la aveva utilizzata Gesù quando parlava di prendere il suo giogo: “Prendete su di voi il mio giogo e imparate (μανθάνω manthanō) da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le anime vostre...” (Matteo 11:29) Il giogo univa  due animali: uno vecchio ed esperto, e uno  più giovane e inesperto.  lo scopo era  che il più vecchio insegnasse al più giovane  mentre lavoravano assieme.  Gesù non stava parlando di metterci un peso suo collo  ma di fare la strada assieme a lui e da lui, esperto in tutto, apprendere come fare, come comportarsi, cosa dire. Paolo, esperto, aveva portato il giogo assieme a molti per permettergli di imparare da lui; uno tra questi era Timoteo: “Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate (μανθάνω manthanō) e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate (μανθάνω manthanō), e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù.” (2 Timoteo 3:14-15) Vorrei vedere con voi una pubblicità australiana di una ventina di anni fa. La scritta finale diceva :”I figli assorbono il tuo bere”, ovvero, ciò che tu fai, loro faranno, perché loro imparano da te. Cosa sta imparando da te circa Cristo chi condivide il tuo giogo? Sto pensando ai tuoi figli, ma anche alla tua sposa, al tuo sposo, ai tuoi familiari, ai tuoi colleghi di lavoro... Se tu per primo, per prima, non sei disposto, non sei disposta ad essere “insegnabile”, gli altri non apprenderanno da te  la gioia, la gentilezza, la calma, la perspicacia che Cristo ti offre se sei in lui. 2. “Le cose che avete... ricevute” παραλαμβάνω paralambanō  E' una parola composta da  para (vicino)  + lambanō (prendere):  bisogna stare vicini  per poter prendere qualcosa. “Vi ricordo, fratelli, il vangelo che vi ho annunciato, che voi avete anche ricevuto (παραλαμβάνω paralambanō), nel quale state anche saldi,  mediante il quale siete salvati, purché lo riteniate quale ve l'ho annunciato; a meno che non abbiate creduto invano. Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto (παραλαμβάνω paralambanō) anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture...” (1 Corinzi 15:1-4) Bisogna stare vicino a qualcuno  per poter prendere ed apprendere da lui.  Bisogna stargli a fianco.  Gli apostoli avevano ricevuto da Gesù  perché gli erano stati a fianco per tre anni: Apollo aveva ricevuto  perché aveva a fianco Priscilla ed Aquila: “Ora un Giudeo di nome Apollo, oriundo di Alessandria, uomo eloquente e versato nelle Scritture, arrivò a Efeso.  Egli era stato istruito nella via del Signore; ed essendo fervente di spirito, annunciava e insegnava accuratamente le cose relative a Gesù, benché avesse conoscenza soltanto del battesimo di Giovanni. Egli cominciò pure a parlare con franchezza nella sinagoga. Ma Priscilla e Aquila, dopo averlo udito, lo presero con loro e gli esposero con più esattezza la via {di Dio}.” (Atti 18:24-26)   Paolo aveva ricevuto da Gesù  perché era stato a fianco di fratelli e sorelle credenti  che lo avevo istruito su chi fosse e cosa avesse fatto Gesù. “Quando [Saulo - poi Paolo] fu giunto a Gerusalemme, tentava di unirsi ai discepoli; ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. Allora Barnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Da allora Saulo andava e veniva con loro in Gerusalemme, e predicava con franchezza nel nome del Signore...”(Atti 9:26-28) Così come Apollo, Paolo aveva ricevuto,   stando vicino a altri credenti maturi,  frequentandoli nella vita, frequentando la chiesa.  Tu puoi fare la stessa esatta cosa. Ma sei più fortunato, più fortunata di Paolo ed Apollo,  perché puoi ricevere dalle Scritture.  Ricevere cosa? Ricevere la verità.  Ricevere la Parola,  studiarla e crescere.  Essere equipaggiati per capire.  Paolo aveva fatto della sua vita un ministero di insegnamento,  ed aveva equipaggiato tanti.  È un aspetto della vita che non si ferma mai. Ricevere significa avere una disponibilità per tutta la vita  ad ascoltare la Parola: “Ma i fratelli subito, di notte, fecero partire Paolo e Sila per Berea; ed essi, appena giunti, si recarono nella sinagoga dei Giudei. Ora questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così.” (Atti 17:11) Coloro che sono insegnabili si assicurano  che il loro ricevere sia sempre incentrato sulla Scrittura. 3. “Le cose che avete... udite da me” ἀκούω akouō  E' una parola molto comune nel Nuovo Testamento,  e ricorre- 427 volte; qui è Gesù che parla: “Gesù rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che udite (ἀκούω akouō) e vedete: i ciechi recuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono (ἀκούω akouō); i morti risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri.” (Matteo 11:4-5) Gesù era venuto perché fosse udito da tutti,  e per far recuperare l'udito a chi non era più capace, o non era mai stato capace,  di udire la Lieta Novella della salvezza che c'è in  Cristo. Attenzione: qui Paolo non stava chiedendo  di ricordarsi solo le cose che aveva detto  durante le prediche,  ma tutto ciò che aveva detto,  anche nei momenti più informali,  quelli di una cena,  quelli di una passeggiato o di uno shopping assieme.  Sta chiedendoci di udire non solo la Scrittura,   ma di “sentire” la vita di una persona.  E questo deve farci pensare a quello che diciamo  fuori dall'ambito della chiesa. Una cosa è dire: "Ascoltatemi predicare la Scrittura", “ Ascoltatemi mentre insegno nel piccolo gruppo”.  Un'altra cosa è dire: "Ascoltatemi predicare la vita,  quello che dico tutti i giorni,  e lontano dalla chiesa, lontano da fratelli e sorelle, lontano dall'evangelichese,  ma in mezzo ai non credenti, sul luogo di lavoro, al supermercato, al bar...” Dobbiamo continuare ad affermare la verità su Cristo,  e dobbiamo farlo in modo che gli altri ci ascoltino. Quindi essere insegnabili  pone una responsabilità su tutti noi:  dire la verità di Cristo  e far si che sia  sovrapponibile   alla nostra vita di tutti i giorni. Non è facile e crea una sfida per tutti noi. Come la trasmettiamo questa verità?  Con quale linguaggio?  Rispecchia ciò che diciamo lontano dalla chiesa  e tra non credenti il nostro essere salvati?  Vedono in noi la differenza che Cristo  ha fatto nella nostra vita? Questa è davvero una grande sfida da imparare .  Soprattutto negli ultimi tempi  e con gli avvenimenti che tutti vediamo nel mondo.  Io mi accorgo che, da un bel po' di tempo a questa parte,  sto fallendo in questo.  Il Covid, la recessione economica,  i venti di guerra che aleggiano sul mondo,  la situazione della chiesa (la nostra e quella in Italia in generale) stanno tirandomi fuori il peggio,  e non sto realmente parlando,  ma urlando attorno la mia frustrazione  per tutte le cose storte che vedo... Non è questo a cui sono stato chiamato,  non è questo quello che Gesù vuole che gli altri odano da me,  che devo essere suo testimone non quando predico ai convertiti,  ma quando sono tra i non credenti. Devo accettare e ammettere il peccato e il fallimento,  e ricominciare daccapo. Anche se sono pastore. Anche se ho sessant'anni. C'è ancora tempo, ma chi ha tempo non aspetti tempo. Lo devo al mio Signore per primo e a chi sta attorno a me. 4. “Le cose che avete... viste da me” ὁράω horaō Anche questa è una parola molto comune nel Nuovo Testamento presente più di 400 volte.  “Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbì (che tradotto vuol dire “Maestro”), dove abiti?»Egli rispose loro: «Venite e vedrete (ὁράω horaō)». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno.” (Giovanni 1:38-39) Gesù non portò Andrea e Giovanni alla sinagoga, e non gli fece neppure una predicazione ufficiale (altrimenti la troveremmo scritta da Giovanni). Semplicemente li “tenne” per una giornata assieme a lui, gli videro fare le cose comuni di una giornata qualunque;  accendere il fuoco, preparare il pranzo, mettere fuori l'acqua da bere,  assestare i cuscini su cui sedere... Paolo quando dice di cose “viste; non pensa solo a quello che si fa durante il ministero, o a quello che si fa in chiesa, ma chiede di vedere la vita delle persone,  ciò che si vede tutto il tempo. Chi era Paolo quando tutti stavano guardando?  Beh, era lo stesso Paolo di quando tutti non guardavano. Non è sempre facile... perché possiamo essere persone che sbagliano.  Già vi ho detto che in questo periodo sto sbagliando molto e che non è un bel vedere per gli altri, vero? Ma comunque coloro che sono “insegnabili”  riconoscono l'importanza di "vivere" onestamente, in modo coerente, e possono, e devono cambiare. Quindi questa è la chiamata:  “imparato, ricevuto, udito, visto da me”... Ma cosa ci dobbiamo fare con tutta questa roba,  se siamo “insegnabili”? “... fatele”  πράσσω prassō Semplicemente... fatele! “Vi ho fatto vedere come si fanno, le avete prese perché eravate vicini, avete sentito e avete visto come le applico  alla mia vita di tutti i giorni... adesso, mettetele in pratica”.  Anche questa volta il tempo del verbo tradotto in italiano con l'imperativo, in greco è un altro presente imperativo attivo: "Cominciate a mettere in pratica l'imparare, il ricevere, il sentire e il vedere ... e continuate a mettere in pratica l'imparare, il ricevere, il sentire e il vedere ...". Il verbo πράσσω prassō è quello da cui deriva la nostra parola italiana “prassi”, che, secondo il vocabolario Treccani, significa:  Prassi: l'esercizio di un'attività, di una professione, di un'arte, e l'insieme delle norme che la regolano; procedura abituale, consuetudine nello svolgere una determinata attività. “La vostra vita - dice Paolo - deve essere regolata da ciò che avete imparato, ricevuto, visto e udito, e questo deve diventare una consuetudine, qualcosa che vi viene automatico, su cui non dovete neppure pensarci su.” Facile vero? Assolutamente no! Perché tutto, la nostra natura umana, il mondo attorno a noi, le persone che ci conoscono faranno del tutto per scoraggiarci, tenderanno a volerci vedere  così come sono state abituate da sempre a vederci. E' difficile, lo so... ma lo sforzo, dice Paolo, avrà una ricompensa IMMESA! “... e il Dio della pace sarà con voi.” Paolo aveva già promesso al versetto 7 del capitolo 4 che, se siamo in Cristo, avendo gioia, calma, gentilezza e perspicacia allora: “E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.” (Filippesi 4:7) Il nostro cuore (il centro dell'intelletto per gli ebrei) e ciò che esso pensa, dice Paolo,  sarà al sicuro, protetto e custodito da Gesù stesso. Paolo dice:  ... e il Dio della pace sarà con voi.” (Filippesi 4:9 b) Non è un dono, tipo “sarete beati, sarete benedetti”, ma una promessa di una presenza divina,  di essere assieme a voi, una presenza costante a fianco nelle vostre vite. E se a tuo fianco vive si muove e passeggia con te non uno che ha la la pace, ma qualcuno che E' la pace, beh, una certa influenza positiva di sicuro ci sarà  statene sicuri. Debbo però rivelarvi che nelle vostre bibbie c'è un errore. C'è un verbo al futuro che,  nella frase in greco, è diverso; chi ha tradotto il passo, ha (giustamente) messo il verbo “essere” per far capire meglio il significato. Ma la parola che usa  Paolo è εἰμί eimi, che non significa propriamente “essere”, ma “esistere”: “Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace esisterà (εἰμί eimi) con voi.” (Filippesi 4:9 parafrasi) Cosa cambia? Cambia tutto! Che Dio esista, Paolo non ne aveva dubbi; cosa voleva dire, allora? Voleva dire che non dovrò attendere  di fare le cose imparate, ricevute udite e viste e POI Dio sarà, arriverà, ma che Dio che già esiste, manifesterà la sua presenza LI' AL MIO FIANCO!!! nel momento esatto in cui starò facendole! Conclusione Se sei in Cristo puoi. Puoi essere una persona migliore, puoi essere differente da come agisce il mondo, puoi avere gioia, calma, gentilezza, perspicacia... ma tutto questo non varrà nulla se non le metterai in pratica. “Voi sapete dunque queste cose, ora mettetele in pratica! È questa la strada per ricevere benedizioni!” (Giovanni 13:17 PV) Cristo vuole custodire il tuo cuore e i tuoi pensieri e Dio vuole essere al tuo fianco mentre testimoni con la tua vita di chi lui sia. FATELE! Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

The Crypto Explorer - by Sygnum Bank AG
#5: Exploring the world of Crypto Custody with Adrien Treccani and Thomas Brunner

The Crypto Explorer - by Sygnum Bank AG

Play Episode Listen Later Dec 12, 2021 34:32 Transcription Available


What is "Custody" really,  in the world of crypto?In conversation with the Founder and CEO of METACO, Adrien Treccani and Sygnum Custody expert Thomas Brunner, we look at the world of crypto custody, and why choosing where to hold your crypto assets isn't as simple as you think.  This episode looks at questions like:  What does custody mean in crypto? How does it differ from traditional banking Hot, cold, warm, HSM, MPC, Institutional custody vs private ledger – what makes the most sense, why? Biggest mistakes  and challenges in custodizing crypto?How the industry is moving from simple custody to defi, staking and DAO GovernanceBecause Sygnum is a bank and some of the information in the podcast relates to financial and investment topics, we want you to understand that we do not create a bank client relationship with you when you listen to the podcast. By listening to the podcast, you agree that the information on this podcast does not constitute professional advice and no bank-client or other relationship is created between you and Sygnum. Do not consider the podcast to be a substitute for obtaining advice from a qualified investment advisor. The information in the podcast may be changed without notice and is not guaranteed to be complete, correct or up-to-date. All information you hear is never considered to be a solicitation for any purpose, in any form or content.