Le radici cristiane dell’Europa attraverso le città, i borghi, i monumenti, le immagini. Ascolta il podcast di radioromalibera.org. Ogni sabato alle ore 17 una nuova puntata. ENTRA NEL CANALE TELEGRAM DI RRL > http://telegram.me/radioromalibera VISITA IL SITO WEB DEL PROGETTO > https://www.radiorom…
Da molti è chiamata la “Piccola Notre Dame”, anche se proprio piccola non è. Un edificio romanico che dal 1176 fu di fatto ricostruito, mantenendone le fondazioni. Splendida realizzazione di uno slancio mistico, operata dalle mani dei capimastri franco-renani, rimanendo però con un che di incompiuto alle soglie dell'età moderna. Oggi è universalmente riconosciuta come un capolavoro dell'architettura gotica franco-tedesca.
Tutto ha inizio ai tempi di Augusto, allorché l'Impero, per consolidare il suo dominio sulle rive del Reno, fondò fortezze ed attività commerciali alle porte della Germania. Attorno al 15 a.C., le legioni notarono una fascia di terra chiusa tra i due rami dell'III, posizione strategica interessante, poiché facile da difendere e adatta ad installarvi un campo, ben presto trasformato in guarnigione fissa, poi in borgo; il luogo prese il nome di Argentoratum.
Nel 1762, nel quadro della Guerra dei sette anni, le truppe britanniche occuparono la capitale delle Filippine, Manila, che venne restituita poi alla dominazione spagnola l'anno seguente grazie al Trattato di Parigi. Nel 1764 la Gran Bretagna lasciò il Paese, temendo l'insorgere, in caso contrario, di un nuovo conflitto. Tutto questo tuttavia alimentò nuove spinte indipendentistiche, che presero corpo in modo organizzato molto più tardi, attorno all'aprile 1896: a frenare la cosiddetta Rivoluzione filippina furono tuttavia dissidi sorti all'interno dei gruppi autonomisti.
Secondo le scoperte archeologiche più recenti, il primo uomo nelle Filippine: sarebbe giunto durante il periodo pleistocenico medio, sfruttando il ponte di terra, che collegava all'epoca la regione all'Asia. Scomparve in un momento rimasto imprecisato, senza lasciare traccia: ancora non sono stati recuperati i suoi resti – né lo scheletro, né gli utensili da lui prodotti -. Finora il più antico fossile umano ritrovato in zona consiste, invece, in una calotta cranica, appartenente all'”uomo di Tabon”, un filippino dell'età della pietra.
L'isola di Corfù è legata a numerose figure di uomini e donne di fede, che scelsero di dedicare la propria vita a Cristo e incarnarono con le loro opere gli insegnamenti del Vangelo: Giasone e Sosipatro, discepoli di san Paolo, l'Apostolo delle Genti, coloro che tra I e II secolo convertirono la popolazione corfiotta alla vera fede e le cui spoglie mortali sono oggi oggetto di profonda venerazione.
Ritenuta una delle maggiori potenze navali da Tucidide, è divenuta nel III secolo a.C. parte dell'alleanza epirota. Poco dopo la battaglia di Paxos, fu utilizzata come base navale dai Romani; entrando nell'orbita della Repubblica e, successivamente, nel contesto della conquista della Grecia, fu annessa alla provincia di Macedonia e liberata dai frequenti attacchi dei pirati. Identificata tradizionalmente con l'isola dei Feaci cantata da Omero nell'Odissea, ove Ulisse trovò ristoro al termine del suo lungo viaggio e, soccorso da Nausicaa, narrò al sovrano Alcinoo le proprie peripezie, Corfù rimase per secoli sotto le armi romane, mantenendo intatta la propria civiltà e identità.
Le radici storiche della devozione al Sacro Cuore in mezzo alle cinque piaghe risalgono al VI secolo, in Siria: da qui tale devozione giunse in Occidente, in Spagna, in Gallia ed in Irlanda. Il costato aperto di Cristo, da cui si diffonde il suo Sangue e che pertanto fa da tramite fra il suo Cuore e noi, già fu venerato nel I millennio in tali regioni come somma espressione dell'amore di Cristo verso di noi, come fonte d'amore. E pure la risposta d'amore da parte del fedele venne tematizzata in questo stesso periodo.
«Non ci basta un aiuto ordinario. Occorre un atto eclatante di misericordia divina e non crediamo di poter trovare una protezione più efficace di quella che otterremmo rivolgendoci al Sacro Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo»: in questo modo un umile commerciante francese motivò la scelta di investire tempo e ingenti risorse in un grandioso progetto, la costruzione di una chiesa votiva dedicata al Sacro Cuore.
Tra i molti conti-vescovi che si comportarono, oltre che da pastori d'anime, da munificenti signori fu Markus von Hohenems (1574-1619), arcivescovo di Salisburgo. Vantava una discendenza dalla famiglia Medici: sua nonna paterna era Clara Medici, a sua volta sorella di Gian Angelo Medici, che era divenuto papa con il nome di Pio IV: si trovava quindi ad essere imparentato con un altro famoso arcivescovo, ma di tutt'altra tempra, san Carlo Borromeo.
Nel 1243 venne fondata la Diocesi di Warmia. Per secoli i suoi Vescovi furono in grado di mantenere una relativa indipendenza tra i due poteri, Stato teutonico e Regno polacco. Essi ed il Capitolo di Warmia non ebbero soltanto autorità ecclesiastica, ma anche laica ed avevano anche dei castelli.
La presenza cattolica in territorio americano si è affermata nel corso di circa mezzo millennio. Ne viene resa testimonianza oggi da alcuni importanti luoghi di culto, che hanno fatto da scenario a miracoli e ad importanti tappe nel processo di evangelizzazione del continente.
La capitale della Repubblica Slovena, dolcemente adagiata sul fiume Ljubljanica, è un vivace e interessante centro culturale, in cui bellezze artistiche, musica ed eventi di ogni genere attirano visitatori da ogni parte del mondo. Il suo centro storico e il bellissimo castello medievale, oltre ai numerosi musei e palazzi antichi, conferiscono alla cittadina un volto affascinante e magico, che assomiglia a quello della splendida Praga, per lo stile gotico-medievale dei suoi palazzi e per l’atmosfera che vi si respira.
Credo sia stato Foustel de Coulanges a scrivere: «Una regione è l’area di influenza d’una grande famiglia». Forse mai nella storia questo si è realizzato in modo più completo quanto nel Medioevo, quando il tessuto sociale ricalcava quello familiare. Uno dei grandi meriti del Medioevo, osserva ancora Coulanges, è stato proprio l’aver trasformato le istituzioni familiari in istituzioni sociali e, quindi, politiche. Era, insomma, la visione della monarchia come una famiglia di famiglie, con a capo il padre dei padri, vale a dire il Re.
La magnifica città di Treviri, una delle più antiche della Germania, fu fondata dall’Imperatore Augusto nell’anno 16 a.C. Treviri (Trier) si trova nella regione della Renania-Palatinato, vicino al confine con il Lussemburgo. Fu una delle capitali dell’Impero Romano e residenza dell’imperatore romano d’Occidente fino al 395.
Il Cristianesimo è andato diffondendosi in Norvegia in modo costante, ma graduale. Due furono i fattori cruciali in tale processo: da un lato, i legami con l’Europa attraverso le spedizioni vichinghe ed i rapporti commerciali; dall’altro, l’appoggio offerto alla Chiesa dai sovrani. Ma alla fede cristiana la monarchia norvegese aderì tardi, molti secoli dopo rispetto al Vecchio Continente: a lungo rimase infatti una roccaforte pagana politicamente divisa in piccoli regni.
Olaf II di Norvegia o Olaf II Haraldsson fu venerato già poco dopo la sua morte tanto come eroe dell’indipendenza nazionale quanto come martire per la difesa della fede cristiana. La più conosciuta delle saghe norrene, passata alla storia col titolo di Heimskringla, parla ampiamente di questo sovrano...
La città di Trnava occupa una posizione significativa agli occhi dei cattolici slovacchi, non solo perché sede dell'arcivescovo. Il motivo principale è che Trnava giocò un ruolo determinante nel ravvivare la fede cattolica nel XVI e XVII secolo, durante la rivoluzione protestante, nel territorio del regno ungherese.
Già città gallo-romana che traeva il suo nome dagli antichi abitanti, chiamati Rémois, situata a 140 chilometri da Parigi, verso il confine con il Benelux, la città di Reims è passata alla storia per aver favorito la creazione della grande monarchia cattolica in terra di Francia, in seguito al Battesimo del Re dei Franchi Clodoveo, sulla cui conversione giocò un ruolo essenziale l’Arcivescovo San Remigio.
Sovana (o Soana) è uno dei borghi medievali più integri della Toscana, oltre ad essere uno dei più suggestivi luoghi della memoria, legata com’è al ricordo del grande Ildebrando, eletto al soglio pontificio con il nome di Gregorio VII. Una di quelle classiche perle meno note al grande pubblico che l’Italia riserva in tutto il suo territorio.
La Croazia venne definita scutum saldissimum et antemurale Christianitatis, scudo saldissimo e baluardo della cristianità da papa Leone X nel 1514. Ciò, grazie alla strenua ed efficace resistenza opposta da questo popolo, profondamente e fieramente cattolico, contro l’islam turco, messo in fuga a Belgrado. In realtà, la Croazia è stata in molti modi protagonista della vita d’Europa nel corso della storia.
Le prime comunità cristiane furono presenti in Slovenia già intorno al III secolo d.C. sotto la guida del santo vescovo Vittorino di Ptuj (Petovio), che subì il martirio sotto l’imperatore Diocleziano. Da allora il Vangelo è stato recepito a tappe dalle popolazioni slave, sino a quando i santi Cirillo e Metodio riuscirono a creare per la prima volta un ponte tra cultura latina e bizantina.
Il monastero cistercense di Stična e l’abbazia certosina di Ziče sono due luoghi-simbolo della profonda fede presente per secoli in Slovenia, nonché dell’importante presenza religiosa, custode anche della cultura e della memoria del passato.
All’alba del l0 maggio 1291, sulla collina di Tersatto, alcuni boscaioli trovarono tre pareti di una piccola casa. La Madonna apparve al parroco, don Alessandro Jurjevi, molto malato, rivelandogli che quella era la Sua casa di Nazareth e per conferma lo guarì miracolosamente. Il feudatario del luogo mandò una delegazione in Palestina, composta dallo stesso parroco e da tre notabili, i quali constatarono che a Nazareth, della Santa Casa, erano rimaste solo le fondamenta… Una traslazione, poi convalidata da molte visioni di santi…
Nel 1342 Clemente VI con le bolle “Gratias Agimus” e “Nuper Carissimae” sancì la nascita giuridica della Custodia di Terrasanta: il Papa delegò il Ministro generale e il Ministro del vicino Oriente a chiamare un certo numero di frati da tutte le Province dell’Ordine per il servizio al Santo Sepolcro e al Cenacolo. Ma come si giunse alla costituzione della Custodia? Ecco ripercorse le tappe principali.
È il volto nero di quella rivoluzione francese, distintasi per mostruosità di ogni genere, a loro volta ispirate da un pensiero aberrante. Ma, fra di esse, ce n’è una che ha riassunto in sé tutte le altre: è la profanazione e distruzione delle tombe dei Sovrani. Sono stati esumati i resti di più di 170 persone: 46 Re, 32 Regine, 63 principi del sangue, 10 servitori della monarchia e due dozzine di abati di Saint-Denis. Si concluse così l’incredibile atto di autodemolizione di un popolo per mano dei propri presunti rappresentanti.
La Cattedrale di Vienna, dedicata al protomartire santo Stefano, rappresenta il cuore e l’anima della capitale austriaca, nonché un magnifico monumento alla gloria divina, edificato su di una piccola chiesa precedente.
Il motto della Casa regnante di Monaco è “Deo Iuvante” (“con l’aiuto di Dio”). Non a caso. Rappresenta un preciso programma di vita. Perché, anche ai giorni nostri, il Principato di Monaco non è solo un’economia prospera, un sistema fiscale favorevole, il debito pubblico assente. C’è molto altro: qui la religione cattolica è religione di Stato, il Principe è sovrano «per grazia di Dio», le Sante Messe vengono celebrate in nove lingue e non manca la celebrazione tridentina. Insomma, un mondo in buona parte ancora da scoprire.
Il Santuario mariano della Santa Casa a Tersatto, in Croazia, è il più antico e più importante della Croazia occidentale: è sorto sul colle ove nel 1291 venne posata la Santa Casa, ivi miracolosamente trasportata dagli angeli, poi scomparsa nel 1294 e ricomparsa, sempre misteriosamente, nei pressi di Ancona (ora nel Santuario di Loreto).
Un viaggio per le civiltà fluviali europee rincorrendo il Guadalquivir, il fiume di Cordova e Siviglia.
Sono meno di una cinquantina i chilometri che separano Lucerna dalla valle di Einsiedeln, ma le tortuose strade che conducono dalla città del ponte di legno alla basilica mariana più frequentata della Svizzera sembrano far aumentare la distanza.
In Europa sono numerose le rappresentazioni della Settimana Santa, tuttavia quella di Siviglia primeggia per la sua fastosità.
Incastonata tra la Romagna e le Marche, a pochi chilometri dalla Riviera adriatica, San Marino è un antico borgo. Una rocca da cui si domina il lento declinare di colline verdeggianti e assolate, che sprigiona un’atmosfera irreale e magica, da fiaba medievale. Un piccolo regno dove storia, arte e cultura sono fortemente legate e dove l’autonomia del luogo è permeata di tradizioni italiane.
Tratto dalla conferenza "La Politica di evangelizzazione nelle Ande coloniali nei secoli XVI-XVII", Convegno Internazionale Serrano, Genova, 5 giugno 2004.
Il 31 luglio 2002, papa Giovanni Paolo II fu acclamato da una tra le folle più imponenti del suo pontificato: tre milioni confluirono sulle strade e piazze adiacenti al Santuario di Guadalupe, il giorno della canonizzazione dell’indio Juan Diego, dove era accaduto uno degli avvenimenti più importanti della storia della salvezza. Uno “scontro di civiltà” in atto fino al 9 dicembre 1531, si risolse prodigiosamente nella fioritura di un nuovo mondo cattolico.
Dal punto di vista artistico la regione del Tirolo non ha goduto di una fisionomia unitaria; essa ha visto le tradizioni dei luoghi circostanti incontrarsi e mescolarsi, nei secoli, in un rapporto osmotico. Semmai è proprio questo l’elemento caratterizzante della zona: l’essere stata crocevia di culture diverse e luogo in cui il confronto è sempre vivo.
Il Tirolo è una delle regioni europee di maggior interesse storico-culturale. A cavallo tra il mondo germanico e quello latino, riuscì, nel corso di lunghi secoli, sul fondo comune dell'universalismo cattolico, ad armonizzare le due anime della civiltà e della spiritualità europea.
Fin dai primi anni del Settecento l’antica città di Meissen, in Sassonia, custodisce il segreto della raffinata arte della porcellana, una delle più brillanti espressioni della ricerca del bello.
Ripercorrere le vicende storiche della famiglia dei Lusignano all’interno della catena dinastica di Cipro equivale a tracciare un percorso che lega in maniera biunivoca l’isola all’esperienza crociata in Terrasanta e alle sorti del Regno di Gerusalemme.
Le radici cristiane dell’Ungheria sono trovano concreta espressione nella Sacra Corona di Santo Stefano, simbolo della storia drammatica e gloriosa del popolo ungherese.
15 agosto 1571, la minaccia islamica giunge nell’isola di Badija. Frati e fedeli ripararono a Korcula. Quando tutto sembrava perduto, pregarono l’icona bizantina della Madonna col Bambino di preservarli dall’assalto dei turchi, fino ad allora ritenuti invincibili. Una burrasca inghiottì le imbarcazioni ottomane e la popolazione fu salva. Da allora ogni 2 agosto si fa memoria di quell’evento miracoloso, ma si invoca anche protezione per tutti i cristiani perseguitati oggi per mano musulmana.
Le Isole Baleari, in Spagna, sono molto reclamizzate come meta turistica, specie d’estate. Si tende a tralasciare, però, che in epoca medievale vi fiorì una civiltà i cui monumenti sono tuttora il più bel biglietto da visita della regione. Tra questi primeggia la cattedrale di Palma di Maiorca.
Situata nel cuore di Parigi, l’Île de la Cité, è un capolavoro voluto da san Luigi Re per ospitare le reliquie della vera Croce e della Corona di Spine.
Fra le pagine più gloriose del cattolicesimo latinoamericano si trovano le diverse consacrazioni nazionali al Sacro Cuore di Gesù. Vediamo qui di seguito il ruolo svolto dal loro pioniere, il Presidente ecuadoriano Gabriel García Moreno.
La Danimarca ha una storia antichissima, a cavallo fra il continente e la Scandinavia. Ancora oggi un Paese che vive intensamente nel cuore dell’Europa contemporanea.
Grande cattedrale gotica, eretta sull’Île de la Cité, nel cuore di Parigi, è la chiesa metropolitana della capitale francese. È il cuore stesso di Parigi, sia per la sua posizione geografica che per la posizione che ha occupato nella storia di questa città e nella storia della stessa Francia.
La gloriosa e tragica storia di un popolo fiero nelle sue tradizioni e saldamente vincolato nella fedeltà alla Chiesa di Roma.
Augusta, in tedesco Augsburg, è un affascinante gioiello della Baviera, la terza città più grande della regione, dopo Monaco e Norimberga, una delle città più belle e più antiche di tutta la Germania, ricca di bellezze artistiche eccezionali.
L’imperatore Carlo V d’Asburgo, a 56 anni, la sua salute declinava velocemente. Volendo ormai prepararsi per l’incontro supremo, decise di ritirarsi nel monastero di San Jerónimo de Yuste, dove morì il 21 settembre 1558. Questo evento trasse dall’anonimato questo piccolo e povero cenobio, proiettandolo nella storia.
Uno dei punti di massimo interesse a Praga è senz’altro il Monastero Premonstratese di Strahov (Strahovsky Klaster), sulla collina dello Hradčany, a ovest della Moldava. Il complesso contiene alcuni dei gioielli più pregiati della capitale boema, come le due Biblioteche, il Salone delle Curiosità, la Basilica dell’Assunzione della Madonna e, nondimeno, il Belvedere, ovvero il giardino esterno da dove si estende una veduta meravigliosa dello Staré Město.
Una breve biografia di una delle figure più grandi e forse meno conosciute del firmamento dei martiri cattolici, Patrono della Boemia.
Piazza della Città Vecchia è il punto centrale di Praga.