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Massimo Gatta"Breve storia di delitti in libreria"Premessa di Norberto MelisGraphe Edizioniwww.graphe.itLibrerie come scene del crimine: un avvincente viaggio tra libri e misteri, con storie affascinanti di delitti che si svolgono tra gli scaffali. Un must per ogni fan dei bibliomysteries che ama l'intrigo e desidera scoprire il lato “oscuro” del mondo dei libri.Avete mai letto, nelle pagine di cronaca nera, di qualcuno che sia stato ucciso in una libreria? È cosa quantomeno molto rara. Nel noir di tutte le epoche e nazioni, invece, accade talora che bibliomani, cacciatori di libri, librai ed editori finiscano coinvolti in omicidi più e meno efferati, e non sempre risolti. Pur se in tirature di nicchia, le storie di questo tipo sono sufficientemente numerose da essersi guadagnate addirittura una, ormai celebre, definizione: bibliomysteries.Da Gustave Flaubert a Hans Tuzzi, le sale nelle quali un avido lettore si inoltra per cercare vicende immaginarie di delitti sono talvolta esse stesse immaginarie, e al loro interno si consumano crimini due volte letterari. Ed ecco, un libro che ne parla, triplicandone la dimensione.Massimo Gatta, a sua volta bibliografo erudito, costringe deliziosamente il lettore a concentrarsi per non confondere il reale con la fantasia, distinguere i luoghi di carta da quelli che hanno un vero indirizzo, e separare i personaggi dai loro creatori. Il gioco riesce così bene che perfino la prefazione è a firma di un celebre personaggio bidimensionale di gialli, primo dirigente della Questura di Milano, il quale di questo saggio ha scritto che «è, a ben vedere, una scorribanda tanto dotta quanto ammiccante fra delitti, librerie e biblioteche bidimensionali per investigatori bidimensionali».Premessa di Norberto Melis.Contiene un poster con indizi fondamentali per la lettura.Massimo Gatta (Napoli, 1959) è bibliotecario dell'Università degli Studi del Molise. Studioso di editoria del Novecento, tipografia privata, bibliografia, grafica aziendale, storia della carta, storia della libreria, storia della bibliofilia e di aspetti paratestuali del libro. Nell'ambito di tali settori ha organizzato diverse mostre bibliografiche.Ha collaborato al supplemento domenicale de «Il Sole 24 Ore». Da venti anni collabora al periodico «Charta», oltre che a «La Bibliofilia», «Bibliologia. An International Journal of Bibliography, Library Science, History of Typography and the Book», «Paratesto. Rivista internazionale», «ALAI. Rivista di cultura del libro», «PreText», «Fogli. Rivista dell'Associazione Biblioteca Salita dei Frati di Lugano», «la Biblioteca di via Senato», «Utz», «Percorsi», «ImPressioni», «Colophon», «L'Esopo», «Wuz», «Cartevive», «Il Domenicale», «Leggere:Tutti», «MenSa. Culture e piaceri della tavola», «Contributi biblioteconomici».Fa parte del comitato di redazione di «ALAI. Rivista di cultura del libro», organo dell'Associazione Librai Antiquari d'Italia e della Collana “Piccola Biblioteca Umanistica”, edita da Olschki e del comitato scientifico de «la Biblioteca di Via Senato». È direttore editoriale della casa editrice Biblohaus di Macerata, specializzata in bibliografia e bibliofilia. Per l'editore Palladino di Campobasso ha diretto la Collana “DAT - Documenti d'Arte Tipografica”.È autore di circa cinquecento pubblicazioni, tra le ultime: L'Aldo degli scrittori. La figura e l'opera di Aldo Manuzio nell'immaginario narrativo (secoli XVI-XXI), (Biblohaus, 2018), Metallibri. Latta, ferraglia & bulloni nell'editoria futurista (Biblohaus, 2018), Segnalibro (Babbomorto editore 2018) e Librai, librerie et amicorum. Appunti per una bibliografia (Biblohaus, 2018), Come e perché mantenere in perfetto disordine i propri libri (FuocoFuochino, 2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7738PAPI E ANTIPAPI, SEDE VACANTE E PAPA LEGITTIMO (1° parte) di Luisella ScrosatiDopo il lungo periodo della "cattività avignonese" (1316-1377), durante il quale la Sede apostolica era stata trasferita nella città di Avignone da parte di Giovanni XXII (1244 ca - 1334), la città di Roma era rimasta senza pastore. I papi avignonesi, preceduti da Clemente V (1264-1314) che aveva trasferito la sede prima a Poitiers e poi a Carpentras, non risultarono così succubi delle politiche dei monarchi francesi; e tuttavia era chiaro che l'influenza francese esisteva. Il papato non riusciva a stare a Roma, lacerata dalle contese tra la famiglia Orsini e la famiglia Colonna; in Francia godeva sì di una libertà, ma pur sempre una "libertà vigilata": il peso dell'autorità ne risultava particolarmente indebolito. Iniziarono a comparire anche alcune correnti teoriche relativizzanti l'autorità pontificia, correnti che si facevano strada in ambito universitario sulle spalle di due grandi figure intellettuali del XIV secolo: il francescano Guglielmo di Ockham (1288-1347) e Marsilio da Padova (1275-1342).A dare il colpo di grazia, in quella fase, alla credibilità del papato fu però la tragica scissione, che prese il nome di Grande Scisma d'Occidente, e che durò quarant'anni, coinvolgendo quattro papi e altrettanti antipapi.Il ritorno del papa, da Avignone a Roma, realizzato da Gregorio XI (1330-1378), rappresentava agli occhi dello stesso pontefice la possibilità di una crisi peggiore, che avrebbe sommato il potenziale pericolo delle contese delle famiglie romane con quello dei maneggi avignonesi, rischiando di mettere il papato dentro ad un ginepraio inestricabile. Nel tentativo di evitare questo scenario, Gregorio dispose che il conclave futuro avesse inizio subito dopo il suo decesso, senza attendere l'arrivo dei cardinali che risiedevano fuori dall'Urbe, e che il nuovo pontefice sarebbe stato eletto con una maggioranza semplice, per evitare il dilungarsi del conclave.URBANO VI (1318-1389)Morto dunque Gregorio il 27 marzo 1378, l'8 aprile i 16 cardinali presenti a Roma elessero l'arcivescovo di Bari, Bartolomeo Prignano, che prese il nome di Urbano VI (1318-1389). Il quale si mostrò sì determinato nel voler intraprendere la riforma della Chiesa, ma si mise contro quasi tutti per il suo carattere scontroso e irascibile e i suoi modi del tutto inconcilianti. Pare che, tra l'altro, avesse dato dell'imbecille al cardinale Giacomo Orsini e della canaglia al cardinale arcivescovo di Amiens. Alcuni cardinali francesi, dapprima ad Anagni e poi a Fondi, dichiararono invalida l'elezione di Urbano VI a causa di pressioni esterne sul conclave, e il 20 settembre elessero il cardinale di Ginevra, che prese il nome di Clemente VII (1342-1394) e pose la sua sede ad Avignone.La cristianità d'Occidente si spaccò così in due: al papa romano prestarono fedeltà gli Stati nel centro-nord dell'Italia, i Regni d'Inghilterra, Ungheria, Polonia, Portogallo, Svezia, Norvegia e Danimarca, mentre al papa avignonese si strinsero i Regni di Francia, Aragona, Castiglia, Napoli, Sicilia e Scozia. Si videro cardinali contrapporsi ad altri cardinali, vescovi a vescovi, abbazie ad abbazie, e persino nelle stesse diocesi e nei monasteri sorsero divisioni. Anche i santi erano divisi e contrapposti: a sostegno del papa di Roma si schierarono Caterina da Siena, Caterina di Svezia, il grande predicatore olandese Geert Groote; la riformatrice delle Clarisse, santa Coletta, il grande predicatore domenicano Vincenzo Ferreri e il giovane beato Pietro di Lussemburgo sostennero invece per un certo tempo la legittimità dei papi avignonesi, pur adoperandosi per tentare di ricomporre lo scisma.La situazione era in stallo, perché da entrambe le parti si portavano ragioni convincenti per sostenere la legittimità dell'uno e l'illegittimità dell'altro pontefice. I quali si scomunicarono a vicenda. Vennero persino contrapposte lacrime a lacrime. Due grandi giuristi si affrontarono sulla questione: da una parte il laico Giovanni da Legnano, insegnante di diritto canonico e civile, che difese la legittimità dell'elezione di Urbano VI nel De fletu Ecclesiæ, scritto proprio nell'anno dell'elezione del pontefice (1378); dall'altra l'abate Jean Le Fèvre (1320-1390), poi vescovo di Chartres, statista e cancelliere di Luigi I e Luigi II d'Angiò, che rispose con il De planctu bonorum (1379), difendendo l'elezione di Clemente VII.ROMANO LO VOLEMO, O ALMANCO ITALIANO!A ben vedere, il conclave che aveva portato all'elezione di papa Urbano era stato piuttosto movimentato. I romani, sapendo che al conclave la maggioranza dei cardinali era composta da francesi, fecero sentire le loro minacce, con il famoso grido: «Romano lo volemo, o almanco italiano!». Grida che si materializzarono nell'invasione nella stanza del Conclave... Dunque, le pressioni ci furono, ma sarebbe stato doveroso verificare se fossero state tali da viziare formalmente il conclave. Ma non fu per questa strada che si volle risolvere la situazione: l'obiettivo era mettere fuori gioco Urbano VI, il cui comportamento era sempre più ingestibile. E così ne nacque uno scisma lacerante.La situazione però andò persino peggiorando. Nella linea dei papi di Roma, a Urbano VI successero Bonifacio IX (1350 ca - 1404), Innocenzo II (1336 ca - 1406), che regnò per soli due anni, e Gregorio XII (1335 ca - 1417); all'antipapa Clemente VI, successe, nel 1394, il cardinale spagnolo Pedro Martínez de Luna, che prese il nome di Benedetto XIII (1328-1423). I tentativi tra le due parti di risolvere lo scisma non andarono a buon fine; anche quello più recente, tra Gregorio XII e Benedetto XIII, finì in nulla. Questa situazione prolungata, dopo trent'anni di divisione, portò all'esasperazione tra i cardinali di entrambe le parti, i quali decisero di trovare essi stessi una soluzione per porre fine allo scisma... e ne crearono un altro.Riuniti in concilio a Pisa, il 25 marzo 1409, dichiararono scismatici ed eretici i "due papi", i quali, sulla base del principio che il papa eretico non è più papa, dovevano perciò essere sostituiti. Venne così eletto un "terzo papa" (secondo antipapa), nella persona dell'arcivescovo di Milano, Pietro Filargo, che prese il nome di Alessandro V (1339-1410); il quale però morì l'anno dopo la sua elezione e venne sostituito dal promotore del concilio pisano, il cardinale napoletano Baldassarre Cossa, che prese il nome di Giovanni XXIII (1370ca-1419). Cossa era stato tra i più attivi per ricomporre la frattura tra Gregorio XII e Benedetto XIII, ma senza riuscirvi. Per questo tentò la strada di un concilio - che sarà poi quello di Pisa - e accettò di tirarsi da parte durante il concilio di Costanza (1414), per cercare di ricomporre la crisi.Nota di BastaBugie: l'autrice del precedente articolo, Luisella Scrosati, nell'articolo seguente dal titolo "La Sede vacante e il caso san Vincenzo Ferreri" spiega perché nemmeno in una situazione ingarbugliatissima, nata dall'incertezza sull'elezione di Urbano VI, si può dichiarare la Sede vacante.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 18 febbraio 2024:Nel 1409, dopo trent'anni di "convivenza" tra due papi (di cui solo uno, ovviamente, legittimo), il tentativo di risolvere la dolorosa e disorientante situazione era sfociata in uno strappo ulteriore: l'elezione di un "terzo papa", come si è visto, nella persona di Pietro Filagro (Alessandro V), durante il concilio di Pisa (1409). Ma torniamo indietro agli anni in cui vi erano "solo" due papi: quello di Roma e quello di Avignone. A sostenere la legittimità di Benedetto XIII, antipapa avignonese dal 1394 al 1423, vi era un grande santo: il dotto frate domenicano Vincenzo Ferreri (in valenciano, Vicent Ferrer; 1350-1419).Nato a Valencia ed entrato nell'Ordine dei Frati predicatori in giovanissima età, insegnò teologia nella città natale e venne notato per la sua preparazione dal cardinale aragonese Pedro de Luna, il futuro Benedetto XIII. Il cardinale aveva dapprima cercato di sostenere la legittimità di Urbano VI, per poi sostenere l'invalidità del conclave che lo elesse e divenendo così sostenitore dell'antipapa Clemente VII. Eletto "pontefice", scelse proprio Vincenzo Ferreri come suo confessore. San Vincenzo sosteneva la legittimità di Benedetto, ma non era indifferente alla grande lacerazione della cristianità, divisa tra due e poi tre obbedienze, che minacciavano di instaurarsi in modo perpetuo, portando avanti tre linee di successione di prelati che rivendicavano di essere il papa legittimo.Nel 1413, l'imperatore Sigismondo (1368-1437) convocò un concilio a Costanza, che si sarebbe svolto nel novembre dell'anno seguente, con il preciso scopo di risolvere lo scisma. Dei tre "papi", solo Giovanni XXIII, che quel concilio aveva appoggiato proprio con l'intento di uscire dalla crisi, accettò di presentarsi; ma proprio a lui venne riservato il trattamento più rude e scorretto: fu accusato ingiustamente di ogni nefandezza e deposto. La "leggenda nera" sul cardinale Baldassarre Cossa fu portata avanti per secoli, e solo di recente una preziosa monografia ne ha riscattato la memoria (M. Prignano, Giovanni XXIII. L'antipapa che salvò la Chiesa, Brescia, 2019, con prefazione del card. Walter Brandmüller): antipapa sì, ma non delinquente.
Giovedì 1° febbraio in Degiornalist abbiamo ascoltato la storia di Beatrice Gauna, una donna che ha lasciato il suo posto di lavoro in banca per diventare chef e gestire il ristorante del padre. «Ci sono molti pro e contro - ha raccontato a Claudio Chiari e Fabiana Paolini -. I pro è che lavoro in un'attività tutta mia e questo mi permette di gestire meglio i miei tempi. Il contro è stato il Covid, che ha reso tutto più difficile». Il ristorante di Beatrice si chiama Vino dei Frati e si trova a Rovescala, nell'oltre Po pavese. «Ho scelto di seguire la mia passione e quella di mio papà - ha concluso Gauna -. Per ora mi vedo qui ma in futuro non so cosa farò».
Danny Azzarello and Alan Frei are the co-founders of CRACK'D Kitchen and Coffee. Both guests grew up in restaurants and learned the fundamentals from working in profitable and system-heavy chains. They met while working together and decided to open CRACK'D in 2019. Today there are 5 locations, along with retail and secondary concepts. Favorite success quote/mantra: "Whatever it takes." In this episode we will discuss: Training and checklists Franchising Work ethic Food trucks and food carts Today's sponsor: MarginEdge: Boost your efficiency and profitability without adding labor costs. MarginEdge is a complete restaurant management software that allows you to seamlessly manage all aspects of your business from one central location. Track food costs in real time, make inventory faster and less tedious, easily cost out your recipes, and get a daily P&L so you always know where you stand. See how it works at marginedge.com/unstopabble. Restaurant Technologies the company that helps restaurants, “Control the kitchen chaos.” With RT's total oil management, you get: Dependable fresh bulk cooking oil delivery; Filtration + oil usage monitoring and reporting; Used cooking oil pick-up, and recycling; And say goodbye to messy, dangerous restaurant rendering tanks-yuck. RT's end-to-end cooking oils solution helps you manage your used cooking oil storage, collection, and recycling- conveniently, safely, and cleanly- with no upfront costs. Head to www.RTI-inc.com, and let them know the Restaurant Unstoppable Podcast sent you their way. Owner.com is the leading all-in-one platform for restaurant marketing. Owner.com powers everything from SEO-optimized websites, direct online ordering, automated email and text marketing, built-in loyalty programs, zero commission delivery, and branded mobile apps for your restaurant that integrate right into your POS. With Owner.com, there are no contracts, no hidden fees, and nothing to lose. Join thousands of restaurant owners using Owner.com to grow direct online sales, save thousands in third-party fees, and simplify their online presence all-in-one.Book a free demo today at owner.com/unstoppable and see why Owner.com is the #1-rated Restaurant Marketing Software. Restaurant Systems Pro - Join the 60-day Restaurant Systems Pro FREE TRAINING. This is something that has never been done before. This 60-day event is at no cost to you, but it is not for everyone. Fred Langley, CEO of Restaurant Systems Pro, will lead a group of restaurateurs through the Restaurant Systems Pro software and set up the systems for your restaurant. During the 60 days, Fred will walk you through the Restaurant Systems Pro Process and help you crush the following goals: Recipe Costing Cards; Guidance in your books for accounting; Cash controls; Sales Forecasting(With Accuracy); Checklists; Budgeting for the entire year; Scheduling for profit; More butts in seats and more… Click Here to learn more. Contact: Website dannya@crackdkitchen.com Instagram: @crackdkitchen
Francesco Frati"National Biodiversity Future Center"Il National Biodiversity Future Center è uno cinque centri nazionali dedicati alla ricerca di frontiera finanziato dall'Unione Europea - NextGenerationEU nell'ambito del Piano Nazionale Resistenza e Resilienza (PNRR). Avviato nel luglio del 2022 il progetto è coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e coinvolge 49 partner tra università, centri di ricerca e imprese in tutta Italia.Il National Biodiversity Future Center si propone di affrontare attività di ricerca e innovazione interdisciplinare dedicate al monitoraggio, alla conservazione, al ripristino e alla valorizzazione della biodiversità italiana. Nel concreto si pone l'obiettivo di comprendere e affrontare i fattori diretti del declino della biodiversità a livello marino, terrestre e urbano e di valorizzare la biodiversità per farne un elemento centrale per lo sviluppo sostenibile nazionale.Per gestire e sviluppare una rete di collaborazione così complessa il Centro è stato ideato seguendo il modello Hub&Spoke. Il centro si articola in 6 spoke tematici dedicati a mare, terre emerse e aree umide e alle città. Questi sono supportati da spoke trasversali dedicati a formazione, comunicazione, condivisione della conoscenza, e all'innovazione con lo scopo di trasformare la ricerca in valore per la società̀.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Welcome to Episode 1680 Stevie Kim moderates Clubhouse's Ambassadors' Corner – In this episode, Pablo Fernandez interviews Maria Chiara dal Cero. These sessions are recorded from Clubhouse and replayed here on the Italian Wine Podcast! Listen in on this series as Italian Wine Ambassadors all over the world chat with Stevie and their chosen wine producer. Which producer would you interview if you had your pick? Co-Moderator - Pablo Fernandez Born in Florianópolis, Pablo graduated in civil engineering with a specialization in project and contracts management in the renewable energy industry. During his sabbatical year in 2019 he traveled 13,000 kilometers through Italy. Then, he decided to follow his passion for the Bel Paese and turn it into his professional hobby. During the COVID-19 pandemic, he began his wine education, earning several certificates . In 2022, he started his studies for the WSET Level 4 Diploma in Wines. Also, in 2022, Pablo became an Italian Wine Ambassador and in 2023 a Certified Educator for the Vinitaly International Academy. Pablo offers educational services for winelovers and students of Italian wines in Brazil, with his project focused on Italy, beboitalia.com. As a certified educator by the Vinitaly International Academy, he will start to offer in 2024 the the Italian Wine Maestro course for the first time in Brazil. He also regularly writes about wine for the digital wine magazine Única. He occasionally writes about Brazilian wines for the South America Wine Guide website. Connect: Instagram www.instagram.com/psfernandez/ Website https://beboitalia.com Facebook www.facebook.com/psoaresfernandez/ LinkedIn www.linkedin.com/in/psfernandez Guest Bio - Maria Chiara dal Cero Graduated in ancient literature and history of art (UniCatt of Milano and University of Verona), then 2 masters one in philosophy of food and wine (San Raffaele Milano) and Communication for companies and management of events (University of Florence). Sommelier AIS and Wset Level 2 She works as communication, marketing and event manager of Ca' dei Frati. She is the winemaker's daughter (4th generation). Connect: Facebook www.facebook.com/cadeifrati/ Instagram www.instagram.com/cadeifrati/?hl=it Website www.cadeifrati.it More about the moderator Stevie Kim: Stevie hosts Clubhouse sessions each week (visit Italian Wine Club & Wine Business on Clubhouse), these recorded sessions are then released on the podcast to immortalize them! She often also joins Professor Scienza in his shows to lend a hand keeping our Professor in check! You can also find her taking a hit for the team when she goes “On the Road”, all over the Italian countryside, visiting wineries and interviewing producers, enjoying their best food and wine – all in the name of bringing us great Pods! To find out more about Stevie Kim visit: Facebook: @steviekim222 Instagram: @steviekim222 Website: vinitalyinternational.com/wordpress/ _______________________________ Let's keep in touch! Follow us on our social media channels: Instagram www.instagram.com/italianwinepodcast/ Facebook www.facebook.com/ItalianWinePodcast Twitter www.twitter.com/itawinepodcast Tiktok www.tiktok.com/@mammajumboshrimp LinkedIn www.linkedin.com/company/italianwinepodcast If you feel like helping us, donate here www.italianwinepodcast.com/donate-to-show/ Until next time, Cin Cin! Follow Italian Wine Podcast for more great content - winery interviews from the Clubhouse sessions! Psssst…FYI, this show is our most popular show, find out why by tuning-in!
Il primo luglio 1949 la Congregazione del Sant'Uffizio del Vaticano, l'istituto che governava la dottrina della chiesa, emanò un decreto che definiva peccato grave per un cattolico essere iscritto al Partito Comunista, favorirlo in qualsiasi modo, in particolare votandolo. Per il buon cattolico era proibito leggere la stampa comunista, diffonderla e pubblicizzarla. Chi faceva quelle azioni non poteva ricevere l'assoluzione, se non dopo essersi pentito e dichiarato “fermamente disposto a non commettere più” tali peccati. Questo provvedimento è passato alla storia come “la scomunica dei comunisti” e fu un provvedimento che coinvolse milioni di persone in tutto il mondo. In tanti manifesti affissi nelle parrocchie e sui muri delle città italiane si leggeva: «Il Signore illumini e conceda ai colpevoli in materia tanta grave, iI pieno ravvedimento, poichè è in pericolo la stessa salvezza dell'eternità». Tra il 1946 e il 1954 la Chiesa fu molto attiva nella politica, soprattutto italiana; riti popolari come le processioni dedicate alle immagini mariane diventavano un'occasione di religione e politica. La figura di papa Pio XII, come quelle di diversi cardinali, furono molto importanti nella storia italiana di quel periodo. BIBLIOGRAFIA Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti - Canti satirici anticlericali, Savelli, 1975 Cristiano Cavina - Romagna mia (Laterza, 1974) Cesare Catananti - La scomunica ai comunisti. Protagonisti e retroscena nelle carte desecretate del Sant'Offizio (San Paolo, 2021) Guido Piovene - Viaggio in Italia (Bompiani, 2017) Andrea Riccardi - Pio XII e Alcide De Gasperi. Una storia segreta (Laterza, 2003) Leonardo Sciascia - Le parrocchie di Regalpetra (Laterza, 1956) Giuseppe Tuninetti - Madonna Pellegrina 1946-1951. Frammenti di cronaca e di storia (Effatà Editrice, 2006) Filippo Ceccarelli - Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua (Feltrinelli, 2018) Alberto Melloni - Il giubileo: Una storia (Laterza, 2016) Chiara Valentini - Enrico Berlinguer (Feltrinelli, 2014) Domenico Tardini, C. Felice Casula - Pio XII visto da vicino. Con un diario inedito del 1954 (Libreria Editrice Vaticana, 1961) Andrea Pozzetta - Tutto il partito è una scuola (Edizione Unicopli, 2019) Massimo Zamboni - La trionferà (Einaudi, 2021) Antonio Spinosa - Pio XII. L'ultimo papa (Mondadori, 1992) L'ombelico di un mondo è un podcast del Post scritto e raccontato da Claudio Caprara Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il primo luglio 1949 la Congregazione del Sant'Uffizio del Vaticano, l'istituto che governava la dottrina della chiesa, emanò un decreto che definiva peccato grave per un cattolico essere iscritto al Partito Comunista, favorirlo in qualsiasi modo, in particolare votandolo. Per il buon cattolico era proibito leggere la stampa comunista, diffonderla e pubblicizzarla. Chi faceva quelle azioni non poteva ricevere l'assoluzione, se non dopo essersi pentito e dichiarato “fermamente disposto a non commettere più” tali peccati. Questo provvedimento è passato alla storia come “la scomunica dei comunisti” e fu un provvedimento che coinvolse milioni di persone in tutto il mondo. In tanti manifesti affissi nelle parrocchie e sui muri delle città italiane si leggeva: «Il Signore illumini e conceda ai colpevoli in materia tanta grave, iI pieno ravvedimento, poichè è in pericolo la stessa salvezza dell'eternità». Tra il 1946 e il 1954 la Chiesa fu molto attiva nella politica, soprattutto italiana; riti popolari come le processioni dedicate alle immagini mariane diventavano un'occasione di religione e politica. La figura di papa Pio XII, come quelle di diversi cardinali, furono molto importanti nella storia italiana di quel periodo. BIBLIOGRAFIA Leoncarlo Settimelli e Laura Falavolti - Canti satirici anticlericali, Savelli, 1975 Cristiano Cavina - Romagna mia (Laterza, 1974) Cesare Catananti - La scomunica ai comunisti. Protagonisti e retroscena nelle carte desecretate del Sant'Offizio (San Paolo, 2021) Guido Piovene - Viaggio in Italia (Bompiani, 2017) Andrea Riccardi - Pio XII e Alcide De Gasperi. Una storia segreta (Laterza, 2003) Leonardo Sciascia - Le parrocchie di Regalpetra (Laterza, 1956) Giuseppe Tuninetti - Madonna Pellegrina 1946-1951. Frammenti di cronaca e di storia (Effatà Editrice, 2006) Filippo Ceccarelli - Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua (Feltrinelli, 2018) Alberto Melloni - Il giubileo: Una storia (Laterza, 2016) Chiara Valentini - Enrico Berlinguer (Feltrinelli, 2014) Domenico Tardini, C. Felice Casula - Pio XII visto da vicino. Con un diario inedito del 1954 (Libreria Editrice Vaticana, 1961) Andrea Pozzetta - Tutto il partito è una scuola (Edizione Unicopli, 2019) Massimo Zamboni - La trionferà (Einaudi, 2021) Antonio Spinosa - Pio XII. L'ultimo papa (Mondadori, 1992) L'ombelico di un mondo è un podcast del Post scritto e raccontato da Claudio Caprara Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Lugana ist in aller Munde und das ist auch gut so, befinden Michael und Tobias. Gemeinsam entfliehen sie in ihrem Telefonat der dörflichen Kirmes und begeben sich an den schönen Gardasee, um alles Wissenswerte zum Trendwein Lugana in Erfahrung zu bringen. Mit dabei: Stefano von dem Lugana-Weingut schlechthin, Cà dei Frati. Mit seinen Insights und Tipps macht er die Folge komplett. Salute!!!! DEUTSCHER PODCAST PREIS: BITTE STIMMT HIER FÜR BEI ANRUF WEIN !!!>> LUGANA WEINE IM WEINFREUNDE-SHOP>> WEINFREUNDE PODCAST HOMEPAGE+++ Bitte abonniert den Podcast und gebt eine Bewertung ab. Danke! +++Produktion und Schnitt: Andreas Hagelüken
Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. Tra i primi a far conoscere al di fuori dei confini regionali le potenzialità del Lugana, i Dal Cero rappresentano una delle sintesi più interessanti del mondo del vino italiano di oggi. Cà dei Frati interpreta infatti al meglio la storia della sponda lombarda del Lago di Garda grazie a un percorso storicamente vocato all'eccellenza: il rispetto reciproco, l'unione della famiglia, i ruoli definiti e il legame con il proprio territorio rappresentano il vero punto di forza di questa bella realtà imprenditoriale. Scopri la più accurata selezione di vini della Lombardia e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it
La storia di signora Morte e di Pellicano (l'uccello più sciocco di tutti, come dicono i Tapuri).Questa storia è stata raccolta da fra Terence, un quarantunnne origninario della città di Buea in Camerun, impegnato nelle missioni dei frati minori Cappuccini a Shisong.Scritta da Maria Angela CeruttiVoci e suoni di valeria BattainiTema musicale di BELGA
Vale Mais é o podcast do Laboratório de Estudos de História dos Mundos do Trabalho da UFRJ, que tem como objetivo discutir história, trabalho e sociedade, refletindo sobre temas contemporâneos a partir da história social do trabalho. “Vozes comunistas” é uma série especial do Vale Mais, podcast do LEHMT/UFRJ. Nessa série […]
Tornano nel centro storico di Gemona del Friuli le mitiche serate medievali, a cura dell'associazione pro loco Pro Glemona e del comitato storico organizzatore. Da giovedì 4 a lunedì 8 agosto verrà riproposto uno spettacolo unico, animato da decine e decine di attori e figuranti in costume d'epoca, dove però il pubblico non fa da semplice spettatore e viene invece direttamente coinvolto in un contesto per molti versi goliardico. L'allegria sarà il filo conduttore. Come sempre. "Questa è per noi un'edizione particolarmente importante - sottolinea il presidente della Pro Glemona, Onorino Pividori -: da un lato perché è la trentesima, ma anche perché, a causa della pandemia da Covid-19, sia nell'estate del 2020 che in quella del 2021 abbiamo potuto solamente proporre la cena medioevale presso il Santuario dei Frati di sant'Antonio, che ringrazio ancora una volta per la loro ospitalità". Cavalieri e dame, imbonitori e fattucchiere, accattoni e gendarmi sono solo alcune delle tipologie di personaggi che s'incontreranno a Tempus. L'evento clou sarà lo spettacolo di multivisione dal titolo "Magnificat", sul piazzale del Duomo, di Claudio Tuti e Francesco Lopergolo, già proposto nel 2018 con grande successo. L'ordinanza che vieta i fuochi d'artificio ovunque in regione a causa della siccità e del relativo rischio d'incendi non consentirà putroppo di proporre quest'anno i fuochi a cascata dal campanile. Non mancheranno il Palio del Niederlech in piazza del Ferro, la disfida a Dama con pedine viventi e la solenne proclamazione della Dama Castellana nel piazzale del Duomo. Il programma completo della manifestazione è disponibile su www.tempusestjocundum.it e sulla pagina Facebook Tempus Est Jocundum Qui l'intervista al direttore artistico Gabriele Zilli per le ultime anticipazioni e curiosità sulla nuova edizione di Tempus Est Jocundum:
Undici donne uccise in 15 giorni rischiano di trasformare il mese di giugno nel peggiore del 2022
Cosa hanno in comune dodici abati che muoiono uno dietro l'altro in un castello della Valle d'Aosta, un gelsomino che fiorisce a Natale in un convento del Monferrato, una abbazia benedettina del Trecento di un giallo storico-filosofico-esoterico, un viaggio attraverso l'Europa sulle tracce di un gomitolo di lana bianca, una giovane appassionata di romanzi gotici? A voi scoprirlo nell'episodio di oggi, dedicato alle abbazie in letteratura, in compagnia di Laura Mancinelli, Umberto Eco, Paolo Rumiz, Jane Austen (e un Barbapapà gigante).
M-a preocupat acest subiect inca dinainte sa nasc al doilea copil. Mi-am dorit intotdeauna sa existe o relatie frumoasa intre copiii mei, iar in acest episod, am discutat cu Andreea Arsene, psihoterapeut, cateva aspecte care ne-ar putea ajuta sa ii apropiem pe copii.
I denne episoden smaker programleder Tommy Andresen og Oskar Skold på en elegant, sangiovese med fin struktur, som egner seg godt til mat. Oskar var vinansvarlig på Spontan i Trondheim i fire år, men har nå blitt vinansvarlig for Frati-gruppen. Oskar og Tommy snakker om Toscana og de ulike vinretningene i denne regionen, om italienske druer, lagring, mat og mye mer. Podere Le Boncie Le Trame 2016. Biodynamisk dyrket. 30 år gamle vinstokker plantet i et jordsmonn som lokalt kalles albarese. Jordsmonnet er kalkholdig og steinete med innslag av leire og glimmerskifer. Druene spontanfermenteres med tre uker skallkontakt. Videre modning på en blanding av 500-liters eikefat og enorme botti på flere tusen liter i 18 måneder før flasking. Vinen er ufiltrert og lavsvovlet.
I denne episoden smaker programleder Tommy Andresen og Oskar Skold på en elegant Muscadet. Oskar var vinansvarlig på Spontan i Trondheim i fire år, men har nå blitt vinansvarlig for Frati-gruppen. Oskar og Tommy snakker om Loire, om den stillferdige druen melon de Bourgogne, lagringspotenisiale og mye mer. Dom. de la Pépière Muscadet Sevre et Maine Sur Lie Briords Vieilles Vignes 2020. Biodynamisk dyrket. 70-90 år gamle vinstokker plantet i et jordsmonn dominert av granitt med innslag av sand og leire. Druematerialet kommer fra vinmarken Clos des Briords som ligger i en åsside ved elven Maine. Druene presses direkte og spontanfermenteres på betongtanker med totalt åtte måneder på bunnfallet før tapping. Vinen er ufiltrert og minimalt svovlet.
I denne episoden smaker programleder Tommy Andresen og Oskar Skold på en fruktdrevnen og syrefrisk dyp rosévin fra Østerrike. Oskar var vinansvarlig på Spontan i Trondheim i fire år, men har nå blitt vinansvarlig for Frati-gruppen. Johannes Zillinger Revolution Pink Solera NV. Økologisk dyrket. 25 år gamle vinstokker plantet i et jordsmonn av løss og kalkstein. De tre druesortene roesler, syrah og st.-laurent spontanfermenteres og modnes separat. Halvparten av roesler-druene gjæres som hele klaser, mens halvparten avstilkes og presses direkte. Syrah-druene avstilkes og modnes på brukte fat. St.-laurent-druene modnes på et solerasystem som toppes opp hvert år med litt av den nye årgangen. Til slutt blandes vinen fra de tre druesortene sammen før flasking. Vinen er ufiltrert og minimalt svovlet.
I denne episoden smaker programleder Tommy Andresen og Oskar Skold på en chardonnay fra en ikonisk produsent i Bourgogne. Oskar var vinansvarlig på Spontan i Trondheim i fire år, men har nå blitt vinansvarlig for Frati-gruppen. Maison Valette Mâcon-Chaintré Vieilles Vignes. Økologisk dyrket. 65 år gamle vinstokker plantet i et jordsmonn av silt og leire. Druene presses direkte og spontanfermenteres over seks måneder på ståltanker. Videre modning i 25 måneder på gamle eikefat før flasking. Vinen er ufiltrert og minimalt svovlet.
Versione audio: Il bergamasco Giuseppe Ghislandi (1655-1743), detto Fra' Galgario in quanto frate laico nell'Ordine dei Frati minimi, fu un pittore settecentesco di un certo rilievo. Visse e operò tra Bergamo e Venezia, specializzandosi nell'arte del ritratto. I ritratti di Fra' Galgario furono definiti, dai suoi contemporanei, “capricciosi”: i suoi personaggi, infatti, appaiono assai fieri, […] L'articolo Dal Gentiluomo di Fra' Galgario al Giovin Signore del Parini proviene da Arte Svelata.
Cambios en la reglamentación epidémica para viajar y asistir a eventos. Karolína Plíšková jugará la final de Wimbledon. Ciudades balneario: Fratiškovy Lázně. Hable checo: dinero.
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C'è un mistero nel mistero. Il primo mistero è come una struttura cattolica quale la Casa per Ritiri «Cristo de El Pardo» di Madrid, gestita dai Padri Cappuccini, possa accogliere un evento quale il «II Incontro di Terapie Integrative Antroposofiche», apertamente esoterico, previsto dal 18 al 20 giugno e promosso dalla Fecisa-Federazione Spagnola di Scienze della Salute Antroposofica, fondata da poco. Il secondo mistero consiste nel fatto che, su web e social, non risulti alcuna informazione in merito, neppure sui siti dell'ente promotore.
C'è un mistero nel mistero. Il primo mistero è come una struttura cattolica quale la Casa per Ritiri «Cristo de El Pardo» di Madrid, gestita dai Padri Cappuccini, possa accogliere un evento quale il «II Incontro di Terapie Integrative Antroposofiche», apertamente esoterico, previsto dal 18 al 20 giugno e promosso dalla Fecisa-Federazione Spagnola di Scienze della Salute Antroposofica, fondata da poco. Il secondo mistero consiste nel fatto che, su web e social, non risulti alcuna informazione in merito, neppure sui siti dell'ente promotore.
Un'iniziativa per fare del bene, fornendo pasti ai bisognosi che si rivolgono alla mensa presso il convento dei frati, e anche un modo per evitare spreco alimentare. I risotratori e gli chef stanno finalmente tornando al lavoro ma non dimenticano l'impegno nel progetto in collaborazione con la Caritas. Con Anna Ghisolfi, referente dell'associazione Amm tortona buona che raggruppa tanti ristoranti del territorio, nel programma condotto da Brocks su Pnr si illustrano le ragioni del progetto e si commenta anche la positiva sensazione di ripresa dell'attività che esprimono i ristoratori della zona, dopo mesi di forzata inattività.
Un'iniziativa della Caritas coinvolge i ristoratori dell'associazione Amm Tortona Buona e la scuola Santachiara per fornire i pasti per la mensa dei bisognosi. Nello spazio condotto da Brocks su Pnr (lun-ven 16-18)i dettagli con il condirettore Caritas Luca Simoni.
Dei piccoli cespugli che sembrano "barba dei frati" che è proprio un modo comune di chiamare gli agretti, una piantina tipicamente primaverile, amarognola, usata in passato per produrre la soda. Potrebbe essere anche l'ingrediente di una canzone di Elio? Magari ci pensa...noi lo abbiamo chiamato per farci raccontare il grande successo del programma "Lol - Chi ride è fuori", ma anche il suo amore per i tortelli di zucca mantovana. Domanda facile facile: chi è lo chef più stellato d'Italia? Proprio lui, Enrico Bartolini che tra il suo ristorante al Mudec ed altri ristoranti colleziona ben 9 stelle Michelin. Oggi ci regala un piccolo segreto sulla Barba dei frati. La grappa è donna! Da una recente ricerca, è emerso che il distillato è un prodotto sempre più amato dal pubblico femminile e ce lo conferma Enrico Berta, patron delle "Distillerie Berta". Verdure grandi protagoniste di questa stagione di Mangia come parli e anche del libro "L'ABC delle verdure", piccola enciclopedia sulle verdure più usate in cucina scritta e curata da Mario Grazia per Gribaudo Editore. Il menù dello chef: - Barba dei frati, gorgonzola, noci - Barba dei frati, uovo barzotto e fontina - Barba dei frati, scampi arrostiti e fregola mantecata
Domenica 11 aprile al termine della Santa Messa delle 10.30 i frati francescani minori hanno annunciato ai fedeli che alla fine dell'estate lasceranno la chiesa e il convento di Borgo Santa Lucia. Il vescovo Pizziol era già stato informato dalla Provincia S. Antonio dei Frati francescani minori (per il Nord Italia) di questa dolorosa, ma necessaria decisione dovuta al calo nelle vocazioni.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6383LA TESTIMONIANZA DEI PRIMI MARTIRI FRANCESCANI800 anni fa San Francesco esclamò: ''Ora ho cinque veri frati'' e sant'Antonio, volendo imitarli, partì per andare in Africa a convertire i musulmani, ma accadde che...di Ermes DovicoRicorre l'800° anniversario della nascita al cielo dei cinque protomartiri francescani Berardo da Calvi, Ottone da Stroncone, Pietro da Sangemini, Accursio da Aguzzo e Adiuto da Narni, uccisi in Marocco, a Marrakesh, il 16 gennaio 1220.Per la ricorrenza si stanno tenendo in questi giorni diversi eventi soprattutto nella Diocesi di Terni-Narni-Amelia, cioè nella terra da dove provenivano questi gloriosi martiri, le cui reliquie sono in parte custodite nel santuario ternano di Sant'Antonio di Padova. La ricorrenza di oggi ha molto in comune con quella celebrata nel 2019, ossia l'800° anniversario dell'incontro di san Francesco con il sultano Al-Kamil. Un aspetto in particolare le lega e ne costituisce il fondamento: il desiderio di annunciare Gesù Cristo a tutte le genti e, nello specifico, ai musulmani.È opportuno ricordarlo perché è proprio questo fondamento che ormai da anni viene taciuto o lasciato sullo sfondo in buona parte della stessa Chiesa, a causa di una malintesa idea di dialogo ecumenico, portato avanti a discapito dell'annuncio dell'unico e vero Salvatore, quel Gesù che spiega perché i cinque martiri donarono senza indugio la loro vita.Era stato san Francesco in persona a convertire Berardo e compagni durante la sua predicazione del 1213 nei borghi dell'Umbria meridionale, attraendo uno dopo l'altro sulla via dell'imitazione di Cristo. Ed era stato sempre il Poverello d'Assisi, alla Porziuncola, durante il capitolo generale del 1219, ad affidare loro la missione in Marocco per predicarvi il Vangelo. Come si legge in una cronaca scritta da un anonimo testimone dell'epoca, Francesco li esortò a mettere «in Dio la vostra speranza, che Egli vi sarà guida e fortezza in ogni vostro bisogno». Del gruppo faceva parte anche un sesto frate, Vitale, il più anziano, posto a capo della spedizione, a cui tuttavia dovette rinunciare lungo il cammino verso l'Africa, per la grave malattia che lo colpì nel Regno d'Aragona.L'OPERA DI EVANGELIZZAZIONELa missione proseguì sotto la guida di Berardo, ottimo conoscitore dell'arabo. I cinque arrivarono a Coimbra, in terra portoghese, dove furono ricevuti dalla regina Urraca, che rimase colpita dalla loro profonda fede. Conobbero poi ad Alenquer la sorella del re Alfonso II, Sancha del Portogallo, una badessa devotissima (verrà beatificata nel 1705), che li convinse ad accettare degli abiti comuni per poter proseguire con meno problemi il viaggio. Che entrò nel vivo con la tappa di Siviglia, allora sotto il dominio musulmano. Nella città dell'Andalusia i cinque frati furono ospiti per otto giorni di un mercante cristiano, trascorrendo questo tempo in preghiera per trovare la forza di portare a compimento l'opera. Con il saio di nuovo addosso, si recarono quindi alla principale moschea di Siviglia e si misero a parlare di Gesù, vero Dio e vero uomo, venendo presi per pazzi e picchiati.Senza perdersi d'animo, riuscirono a farsi ricevere dal sultano. Il quale, sentendoli parlare della fede cattolica come l'unica vera, li fece rinchiudere in una torre ed era tentato di farli decapitare. Ma alla fine, consigliato da un nobile, si convinse a lasciarli partire per il Marocco, secondo il desiderio espresso dai cinque, ma ordinando loro di non predicare più.I frati si imbarcarono verso l'Africa con don Pedro, infante del Portogallo. E fin dal primo giorno a Marrakesh, senza curarsi del pericolo, i cinque iniziarono l'opera di evangelizzazione. Addirittura Berardo si mise a predicare sopra un carro al passaggio del sultano locale, che si limitò a espellerli dalla città e comandò loro di imbarcarsi a Ceuta e fare ritorno nella Spagna cristiana. Ma i frati disattesero l'ordine e ritornarono a Marrakesh, riprendendo la predicazione. Stavolta il sultano li fece gettare in una fossa con l'ordine di lasciarli morire di fame e di sete. Rimasero in prigionia tre settimane, durante le quali fenomeni avversi capitati a Marrakesh («una lunga, infuocata bufera», scrive l'anonimo cronista) convinsero il sovrano a liberarli. E si constatò che i cinque, dopo il tempo a digiuno, stavano meglio di prima. Nuovamente il sultano ordinò l'espulsione verso la Spagna e nuovamente i cinque, sul cammino verso Ceuta, riuscirono a sottrarsi al controllo dei loro accompagnatori, riprendendo l'opera di evangelizzazione.Allo scoppiare di una ribellione interna delle tribù del Marocco, don Pedro decise di aggregare i frati a una spedizione mista di truppe musulmane e cristiane, onde evitare che in sua assenza i cinque potessero essere oggetto di violenze. La rivolta fu sedata e durante il lungo viaggio di ritorno, mentre l'esercito rischiava la disidratazione, Berardo, dopo aver invocato Dio, scavò una fossa nel deserto, da cui sgorgò un'abbondante sorgente, consentendo a tutti di dissetarsi e fare scorta d'acqua.FRUSTATI A SANGUEAl rientro a Marrakesh, per la loro perseveranza nel predicare Gesù, furono nuovamente imprigionati dal sultano, nonché frustati a sangue. Un alto dignitario di nome Abozaida (forse il figlio del sultano), che pure aveva assistito al miracolo nel deserto ma non voleva accettare l'idea della conversione, li interrogò per conoscere il motivo di tanta tenacia. «Siamo venuti per predicarvi la via della verità: benché voi non lo crediate, vi amiamo di cuore, per grazia di Dio», gli risposero. L'interrogatorio proseguì, ma le risposte sulla Santissima Trinità e su Gesù quale «Via, Verità e Vita» fecero infuriare Abozaida. Sottoposti alla flagellazione, e costretti a dormire un'ultima notte in catene, i cinque furono infine condotti dal sultano. Che rimase ammirato da tanta fortezza e cercò di convincere i frati a convertirsi all'islam, offrendo loro onori, ricchezze e cinque giovani donne.Ma non ci fu nulla da fare e il 16 gennaio 1220, all'ennesimo rifiuto ricevuto, il sultano si adirò a tal punto da eseguire lui stesso la decapitazione. I corpi e le teste mozzate dei cinque martiri furono liberati dallo scempio della folla solo grazie a un forte temporale, che consentì ai cristiani di recuperare le preziose spoglie. Don Pedro le trasportò poi in Portogallo, e infine si decise di deporle nella chiesa di Santa Croce a Coimbra, dove un giovane canonico regolare poté osservare i resti dei cinque francescani. Quel giovane si chiamava don Fernando e ancora nessuno sapeva che sarebbe passato alla storia come sant'Antonio di Padova. Che da quell'esempio di fedeltà a Cristo ebbe, come confidò lui stesso in seguito, la spinta decisiva a entrare nell'Ordine francescano, nonché a partire per il Marocco per cercare di imitare Berardo e compagni fino al martirio (ma per lui Dio aveva altri progetti).Raggiunto dalla notizia del martirio, che aveva desiderato per sé stesso, san Francesco commentò: «Ora posso dire che ho cinque veri Frati minori». E anche santa Chiara d'Assisi venne a sapere del fatto, come si legge nei suoi atti per la canonizzazione: «Sora Cecilia figliola de messere Gualtieri Cacciaguerra, monaca del monastero de Santo Damiano, giurando [...] Anche disse che la preditta madonna Chiara era in tanto fervore de spirito, che voluntieri voleva sostenere el martirio per amore del Signore: e questo lo dimostrò quando, avendo inteso che nel Marocco erano stati martirizzati certi frati, essa diceva che ce voleva andare».Erano tutti santi, ma prima di tutto persone in carne e ossa innamorate di Cristo crocifisso e risorto, desiderose di porsi alla Sua sequela e annunciarlo, a Sua maggior gloria e per il bene delle anime. Che i santi Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto intercedano per donarci questa fede e carità. Titolo originale: Annunciare Gesù, l'eredità dei protomartiri francescaniFonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 16-01-2020Pubblicato su BastaBugie n. 692
Biserica Romanian Heralds Adventista de Ziua a Saptea Toronto
Mesaj pe data de 18 Iulie 2020 @ Facebook: RomanianHeralds @ Instagram: Romanian Heralds @ Web: RomanianHeralds.Org @ Spotify: Romanian Heralds #mesaj #spiritualitate #crestin #crestini #viatadecrestin #viata #adventist #rugaciune #rugaciunea #romaniintoronto #romaniincanada #canadavsromania #romanianheralds #bisericaadventistatoronto #bisericaadventista #Dumnezeuteiubeste #Dumnezeuestedragoste #romania #canada #adventist #adventistincanada #biblia #peopleofamicus #amicus #amicusbucuresti ^ea
ODVÁŽNÉ PALCE 25.06.2020Dva Palce, dvě kinopremiéry, dva filmy na VOD. A žádný Fratišek.:: premiéry:CHRISTO: CHŮZE PO VODĚ = Ivča NAHORUDALŠÍ JEHŇÁTKO = Ivča DOLŮ:: VOD:THE VAST OF NIGHT (film na Amazonu) = Honza NAHORUYOU SHOULD HAVE LEFT (Blumhouse, VOD premiéra) = Honza DOLŮ
Guest: Bob Frati, SVP of Sales at Slack
Radio Francigena fornisce una voce e un servizio a tutte le realtà culturali, associative, storico-turistiche, di movimento – italiane ed estere – che puntano sul patrimonio culturale, allargato alla qualità della vita e del buon vivere. Slow food, cammino lento, cultura, creatività, prodotti a chilometro zero, riscoperta della parola, della fantasia e dei valori fondamentali della vita. In più: ottima musica e conduttori di talento.
Radio Francigena fornisce una voce e un servizio a tutte le realtà culturali, associative, storico-turistiche, di movimento – italiane ed estere – che puntano sul patrimonio culturale, allargato alla qualità della vita e del buon vivere. Slow food, cammino lento, cultura, creatività, prodotti a chilometro zero, riscoperta della parola, della fantasia e dei valori fondamentali della vita. In più: ottima musica e conduttori di talento.
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id= 164DUNS SCOTO - IL DOTTORE SOTTILE di Papa Benedetto XVIQuesta mattina voglio presentarvi un'altra figura importante nella storia della teologia: si tratta del beato Giovanni Duns Scoto, vissuto alla fine del secolo XIII. Un'antica iscrizione sulla sua tomba riassume le coordinate geografiche della sua biografia: "l'Inghilterra lo accolse; la Francia lo istruì; Colonia, in Germania, ne conserva i resti; in Scozia egli nacque". Non possiamo trascurare queste informazioni, anche perché possediamo ben poche notizie sulla vita di Duns Scoto. Egli nacque probabilmente nel 1266 in un villaggio, che si chiamava proprio Duns, nei pressi di Edimburgo. Attratto dal carisma di san Francesco d'Assisi, entrò nella Famiglia dei Frati minori, e nel 1291, fu ordinato sacerdote. Dotato di un'intelligenza brillante e portata alla speculazione - quell'intelligenza che gli meritò dalla tradizione il titolo di Doctor subtilis, "Dottore sottile"- Duns Scoto fu indirizzato agli studi di filosofia e di teologia presso le celebri Università di Oxford e di Parigi. Conclusa con successo la formazione, intraprese l'insegnamento della teologia nelle Università di Oxford e di Cambridge, e poi di Parigi, iniziando a commentare, come tutti i Maestri del tempo, le Sentenze di Pietro Lombardo. Le opere principali di Duns Scoto rappresentano appunto il frutto maturo di queste lezioni, e prendono il titolo dai luoghi in cui egli insegnò: Ordinatio (in passato denominata Opus Oxoniense – Oxford), Reportatio Cantabrigiensis (Cambridge), Reportata Parisiensia (Parigi). A queste sono da aggiungere almeno i Quodlibeta (o Quaestiones quodlibetales), opera assai importante formata da 21 questioni su vari temi teologici. Da Parigi si allontanò quando, scoppiato un grave conflitto tra il re Filippo IV il Bello e il Papa Bonifacio VIII, Duns Scoto preferì l'esilio volontario, piuttosto che firmare un documento ostile al Sommo Pontefice, come il re aveva imposto a tutti i religiosi. Così – per amore alla Sede di Pietro –, insieme ai Frati francescani, abbandonò il Paese.Cari fratelli e sorelle, questo fatto ci invita a ricordare quante volte, nella storia della Chiesa, i credenti hanno incontrato ostilità e subito perfino persecuzioni a causa della loro fedeltà e della loro devozione a Cristo, alla Chiesa e al Papa. Noi tutti guardiamo con ammirazione a questi cristiani, che ci insegnano a custodire come un bene prezioso la fede in Cristo e la comunione con il Successore di Pietro e con la Chiesa universale.Tuttavia, i rapporti fra il re di Francia e il successore di Bonifacio VIII ritornarono ben presto amichevoli, e nel 1305 Duns Scoto poté rientrare a Parigi per insegnarvi la teologia con il titolo di Magister regens. Successivamente, i Superiori lo inviarono a Colonia come professore dello Studio teologico francescano, ma egli morì l'8 novembre del 1308, a soli 43 anni di età, lasciando, comunque, un numero rilevante di opere.A motivo della fama di santità di cui godeva, il suo culto si diffuse ben presto nell'Ordine francescano e il Venerabile Giovanni Paolo II volle confermarlo solennemente beato il 20 Marzo 1993, definendolo "cantore del Verbo incarnato e difensore dell'Immacolata Concezione". In tale espressione è sintetizzato il grande contributo che Duns Scoto ha offerto alla storia della teologia.Anzitutto, egli ha meditato sul Mistero dell'Incarnazione e, a differenza di molti pensatori cristiani del tempo, ha sostenuto che il Figlio di Dio si sarebbe fatto uomo anche se l'umanità non avesse peccato. "Pensare che Dio avrebbe rinunciato a tale opera se Adamo non avesse peccato, - scrive Duns Scoto - sarebbe del tutto irragionevole! Dico dunque che la caduta non è stata la causa della predestinazione di Cristo, e che - anche se nessuno fosse caduto, né l'angelo né l'uomo - in questa ipotesi Cristo sarebbe stato ancora predestinato nella stessa maniera" (Reportata Parisiensia, in III Sent., d. 7, 4). Questo pensiero nasce perché per Duns Scoto l'Incarnazione del Figlio di Dio, progettata sin dall'eternità da parte di Dio Padre nel suo piano di amore, è il compimento della creazione, e rende possibile ad ogni creatura, in Cristo e per mezzo di Lui, di essere colmata di grazia, e dare lode e gloria a Dio nell'eternità. Duns Scoto, pur consapevole che, in realtà, a causa del peccato originale, Cristo ci ha redenti con la sua Passione, Morte e Risurrezione, ribadisce che l'Incarnazione è l'opera più grande e più bella di tutta la storia della salvezza, e che essa non è condizionata da nessun fatto contingente.Fedele discepolo di san Francesco, Duns Scoto amava contemplare e predicare il Mistero della Passione salvifica di Cristo, espressione della volontà di amore, dell'amore immenso di Dio, il Quale comunica con grandissima generosità al di fuori di sé i raggi della Sua bontà e del suo amore (cfr Tractatus de primo principio, c. 4). Questo amore non si rivela solo sul Calvario, ma anche nella Santissima Eucaristia, della quale Duns Scoto era devotissimo e che vedeva come il Sacramento della presenza reale di Gesù e come il Sacramento dell'unità e della comunione che induce ad amarci gli uni gli altri e ad amare Dio come il Sommo Bene comune (cfr Reportata Parisiensia, in IV Sent., d. 8, q. 1, n. 3). "E come quest'amore, questa carità – scrivevo nella Lettera in occasione del Congresso Internazionale a Colonia per il VII Centenario della morte del beato Duns Scoto, riportando il pensiero del nostro autore – fu all'inizio di tutto, così anche nell'amore e nella carità soltanto sarà la nostra beatitudine: «il volere oppure la volontà amorevole è semplicemente la vita eterna, beata e perfetta»" (AAS 101 [2009], 5).Cari fratelli e sorelle, questa visione teologica, fortemente "cristocentrica", ci apre alla contemplazione, allo stupore e alla gratitudine: Cristo è il centro della storia e del cosmo, è Colui che dà senso, dignità e valore alla nostra vita! Come a Manila il Papa Paolo VI, anch'io oggi vorrei gridare al mondo:"[Cristo] è il rivelatore di Dio invisibile,è il primogenito di ogni creatura,è il fondamento di ogni cosa;Egli è il Maestro dell'umanità, è il Redentore;Egli è nato, è morto, è risorto per noi;Egli è il centro della storia e del mondo;Egli è Colui che ci conosce e che ci ama;Egli è il compagno e l'amico della nostra vita...Io non finirei più di parlare di Lui" (Omelia, 29 novembre 1970).Non solo il ruolo di Cristo nella storia della salvezza, ma anche quello di Maria è oggetto della riflessione del Doctor subtilis. Ai tempi di Duns Scoto la maggior parte dei teologi opponeva un'obiezione, che sembrava insormontabile, alla dottrina secondo cui Maria Santissima fu esente dal peccato originale sin dal primo istante del suo concepimento: di fatto, l'universalità della Redenzione operata da Cristo – evento assolutamente centrale nella storia della salvezza – a prima vista poteva apparire compromessa da una simile affermazione. Duns Scoto espose allora un argomento, che verrà poi adottato anche dal beato Papa Pio IX nel 1854, quando definì solennemente il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria. Questo argomento è quello della "Redenzione preventiva", secondo cui l'Immacolata Concezione rappresenta il capolavoro della Redenzione operata da Cristo, perché proprio la potenza del suo amore e della sua mediazione ha ottenuto che la Madre fosse preservata dal peccato originale. I Francescani accolsero e diffusero con entusiasmo questa dottrina, e altri teologi – spesso con solenne giuramento – si impegnarono a difenderla e a perfezionarla.A questo riguardo, vorrei mettere in evidenza un dato, che mi pare importante. Teologi di valore, come Duns Scoto circa la dottrina sull'Immacolata Concezione, hanno arricchito con il loro specifico contributo di pensiero ciò che il popolo di Dio credeva già spontaneamente sulla Beata Vergine, e manifestava negli atti di pietà, nelle espressioni dell'arte e, in genere, nel vissuto cristiano. Tutto questo grazie a quel soprannaturale sensus fidei, cioè a quella capacità infusa dallo Spirito Santo, che abilita ad abbracciare le realtà della fede, con l'umiltà del cuore e della mente. Possano sempre i teologi mettersi in ascolto di questa sorgente e conservare l'umiltà e la semplicità dei piccoli! Lo ricordavo qualche mese fa: "Ci sono grandi dotti, grandi specialisti, grandi teologi, maestri della fede, che ci hanno insegnato molte cose. Sono penetrati nei dettagli della Sacra Scrittura, della storia della salvezza, ma non hanno potuto vedere il mistero stesso, il vero nucleo... L'essenziale è rimasto nascosto! Invece, ci sono anche nel nostro tempo i piccoli che hanno conosciuto tale mistero. Pensiamo a santa Bernardette Soubirous; a santa Teresa di Lisieux, con la sua nuova lettura della Bibbia 'non scientifica', ma che entra nel cuore della Sacra Scrittura" (Omelia. S. Messa con i membri della Commissione Teologica Internazionale, 1 dicembre 2009).Infine, Duns Scoto ha sviluppato un punto a cui la modernità è molto sensibile. Si tratta del tema della libertà e del suo rapporto con la volontà e con l'intelletto. Il nostro autore sottolinea la libertà come qualità fondamentale della volontà, iniziando una impostazione che valorizza maggiormente quest'ultima. Purtroppo, in autori successivi al nostro, tale linea di pensiero si sviluppò in un volontarismo in contrasto con il cosiddetto intellettualismo agostiniano e tomista. Per san Tommaso d'Aquino la libertà non può considerarsi una qualità innata della volontà, ma il frutto della collaborazione della volontà e dell'intelletto. Un'idea della libertà innata e assoluta – come si evolse, appunto, successivamente a Duns Scoto – collocata nella volontà che precede l'intelletto, sia in Dio che nell'uomo, rischia, infatti, di condurre all'idea di un Dio che non è legato neppure alla verità e al bene.
František Báleš je hudobník a pedagóg. Rozhodol sa zhudobniť básne slovenských a českých básnikov, spojiť ich s jazzom, a vytvoril tak projekt Básne múzické. V rubrike Nedeľná chvíľka poézie_FM nám však nečítal len tie, ale aj jednu vlastnú.
Roberto Calvi, presidente del banco Ambrosiano, lascia Milano l'8 giugno 1982. Viene trovato impiccato a un traliccio a Londra, sotto il ponte dei Frati neri, il successivo 18 giugno. Era fuggito per trovare una scappatoia dal crac dell'istituto di credito milanese che per anni aveva operato in società con lo IOR, la banca vaticana. Dietro la sua morte si celano i segreti di una spietata politica finanziaria dettata dalla Massoneria, dal Vaticano e dalla mafia. Sotto il ponte dei frati neri sul Tamigi, impiccato ad un’impalcatura, penzola il corpo di un uomo di 60 anni, vestito con un abito di pregevole fattura. Nelle tasche ci sono dei mattoni, le mani sono legate dietro la schiena. In fondo alle tasche 7.400 sterline e un passaporto con un nome italiano. È Roberto Calvi, presidente del banco Ambrosiano di Milano, il banchiere che faceva affari con lo Ior, il banchiere di Dio.
Racconteremo ora quanto accadde a Sancio virtuosissimo re di Spagna, com'è riferito da Giovanni Vasquez. (Cronica, an. 940) - Questo principe, fervente cristiano, morì avvelenato da uno de' suoi vassalli. Dopo la sua morte la consorte Guda non cessava di pregare e di far pregare pel riposo di quell'anima: fece celebrare un numero immenso di Messe, e per non separarsi da quelle care spoglie, prese il velo nel monastero di Castiglia, dove era stato sepolto il corpo del consorte.
Fabio Donolato e Fabio Costantino intervistano Edoardo Frati, di Radio Bologna Uno, all'interno di Fc InterNews
Was making methamphetamine an inevitable outcome for Walter White? We'll explore how the diagnosis of a terminal illness could lead a conservative and cautious science teacher to transform into a murderous drug lord. References Breaking bad [Television program]. (2008-2013). New York, NY: AMC. Frati, M. (2018, August 10). The road to Hell is paved with blue gold: Breaking Bad 10 years later. Storius Magazine. Retrieved from https://medium.com/ storiusmag/ the-road-to-hell-is-paved-with-blue-gold-breaking-bad-10-years-later-5169498d3808 Hills, T. (2013, September 28). The Psychology of Becoming Walter White [Blog post]. Retrieved from Psychology Today website: https://www.psychologytoday.com/au/blog/statistical-life/201309/ the-psychology-becoming-walter-white Meslow, S. (2012, August 31). The big secret of Breaking Bad: Walter White was always a bad guy. The Atlantic. Retrieved from https://www.theatlantic.com/ entertainment/archive/2012/08/ the-big-secret-of-breaking-bad-walter-white-was-always-a-bad-guy/261833/ Pagan, C. N. (n.d.). Risky behavior after a cancer diagnosis. Retrieved August 8, 2019, from https://www.webmd.com/cancer/features/risks-after-cancer#1 Stockard, J., Carpenter, G., & Kahle, L. R. (2014). Continuity and Change in Values in Midlife: Testing the Age Stability Hypothesis. Experimental Aging Research, 40(2), 224–244. https://doi-org.ezproxy.bellevue.edu/10.1080/0361073X.2014.882215 Voshell, F. (2013, September 29). 'Breaking bad' and the Heisenberg uncertainty principle. American Thinker. Retrieved from https://www.americanthinker.com/ articles/2013/09/breakingbadandtheheisenberguncertaintyprinciple.html Walter White. (n.d.). Retrieved August 8, 2019, from https://breakingbad.fandom.com/wiki/Walter_White Walter White (Breaking Bad). (n.d.). Retrieved August 8, 2019, from https://en.wikipedia.org/wiki/WalterWhite(Breaking_Bad) Wanat, M., & Engel, L. (2016). Breaking Down Breaking Bad : Critical Perspectives. Albuquerque: University of New Mexico Press. Retrieved from http://search.ebscohost.com.ezproxy.bellevue.edu/login.aspx?direct=true&db=nlebk&AN=1103799&site=eds-live
Nel 1342 Clemente VI con le bolle “Gratias Agimus” e “Nuper Carissimae” sancì la nascita giuridica della Custodia di Terrasanta: il Papa delegò il Ministro generale e il Ministro del vicino Oriente a chiamare un certo numero di frati da tutte le Province dell’Ordine per il servizio al Santo Sepolcro e al Cenacolo. Ma come si giunse alla costituzione della Custodia? Ecco ripercorse le tappe principali.
Por Radio Trend Topicwww.radiotrendtopic.com.ar
15 agosto 1571, la minaccia islamica giunge nell’isola di Badija. Frati e fedeli ripararono a Korcula. Quando tutto sembrava perduto, pregarono l’icona bizantina della Madonna col Bambino di preservarli dall’assalto dei turchi, fino ad allora ritenuti invincibili. Una burrasca inghiottì le imbarcazioni ottomane e la popolazione fu salva. Da allora ogni 2 agosto si fa memoria di quell’evento miracoloso, ma si invoca anche protezione per tutti i cristiani perseguitati oggi per mano musulmana.
Kat Frati is the owner of Grown Up Girl, a blog dedicated to inspiring women of all ages to create sustainable happiness in their lives. The site offers life advice through practical tips and inspiring stories by focusing on the themes of health, wealth, love, gratitude, and bliss. The remarried mom of four kids, plus two stepchildren, is a cancer and open-heart surgery survivor, entrepreneur, musician, athlete, cribbage player, and often blissed out. A former computer engineer who designed air traffic control simulations for the Federal Aviation Administration, Frati founded grownUPgirl.com in 2013. She’s currently working on a new initiative of building an online resource of life skills lessons for young adults. https://www.themainemag.com/radio/radio-guests/kat-frati/
Acesta este un Podcast despre Inteligenta Emoțională și rolul ei în viața noastră de zi cu zi. Cuprinde discuții libere și răspunsuri la întrebările pe care le-am primit de-a lungul vremii despre EQ. Situatii in care poate te regasesti si moduri prin care dezvoltarea EQ-ului te poate ajuta să le gestionezi.
I always thought it was wrong to admit you were happy. So, I've always been very careful keep my happiness to myself and quickly give myself a shitty thought to take it down a notch. Wait for the other shoe to drop, cause it will. Kat Frati admits she's happy and teaches how to be happy. So, f*** it I will admit to the days that I feel happy. I will call out those moments! I am happy right now! Okay, I'm just going to go a little at a time that felt really false and weird. Show notes Kat Frati is a happiness coach, and incredibly successful entrepreneur. How do you become a happiness coach? “It’s a full time job being me.” -Kat Frati Just go for it, be happy, the sky is the limit. Let things go, put good things into your body that will slow down the aging process. Forgiveness is key, mind, body, spirit is a balance. You must work everyday to clear out the bad. Who were some of the people that you follow? Are there books you read? Do you follow some meditations? Kat had a turning point when she got divorced, and began exploring spiritual leaders. Oprah Winfrey´s Soul Series with Eckhart Tolle Part 1 We have to learn to remove our own roadblocks. You don’t really understand what it is until you start loving yourself. Kat made a point to buy herself flowers every week. Began to take herself to the movies, going and taking the time to go downtown and explore the city and going on mini vacations by herself. Her advice? Avoid mirrors, work within. Katherine Hepburn, had wrinkles but she was still beautiful. Own the wrinkles, envelope them into your beauty. “I have never had a lightbulb moment, I have never gone oh my gosh everything looks different. And I don’t want to have to take mushrooms to get there.” -Lisa Orkin #honestlylisa Do you meditate everyday? Meditation can come in many forms, it can be as simple as grabbing a cup of coffee, sitting on your deck, and checking in with yourself. If you could go to dinner with anybody in the whole world who would that be? Doreen Virtue How do you see yourself leaving this realm? I’m putting it in my head that I am going to live until 105, that's the goal. Mentionables: Iron Nun Stillness Speaks - Eckhart Tolle Hillary Clinton Links for Kat Frati: Grownupgirl.com theimprovcook.com
Un Gesuita tra i frati Incontro di Papa Francesco con i partecipanti al Capitolo generale dei Domenicani e la giornata ad Assisi
Mentre Krubal si allontana dalla baia dei Frati con uno scrigno contenente la Malapietra e credendo i suoi cugini tutti morti, loro in realtà lottano per la vita e per ritrovare il loro amico. Simone Bonavita ci accompagna in un'altra puntata di Coboldi! in cui Kerry, Skrudo e Stupido Idiota prima devono sopravvivere a quel che resta della baia e poi inseguire Krubal per avvertirlo e proteggerlo dalla dama nera che lo vuole morto. Ma qualcosa di malvagio si metterà sulla loro strada.
Mentre Krubal si allontana dalla baia dei Frati con uno scrigno contenente la Malapietra e credendo i suoi cugini tutti morti, loro in realtà lottano per la vita e per ritrovare il loro amico. Simone Bonavita ci accompagna in un'altra puntata di Coboldi! in cui Kerry, Skrudo e Stupido Idiota prima devono sopravvivere a quel che resta della baia e poi inseguire Krubal per avvertirlo e proteggerlo dalla dama nera che lo vuole morto. Ma qualcosa di malvagio si metterà sulla loro strada.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1693919/advertisement
Alla riscoperta dei 10 comandamenti come parole di vita: ci guidano e scuotono fra Pek e fra Antonio
Alla riscoperta dei 10 comandamenti come parole di vita: ci guidano e scuotono fra Pek e fra Antonio
There’s ‘common sense’ led by the head, and then there’s ‘animal sense’ led by the heart! This week we will be speaking with Ginni Frati-executive director and founder ofThe Wild Life Rescue Center Of The Hamptons. Ginni will discuss the types of rescues her facility is involved with and what skills and training are required to actually rescue and rehabilitate a wild animal. Ginni has a lot of experience and a lot of credentials to do what she does. It is very different from a domestic animal rescue. Tune in to this exciting program, it will change the way you think about wildlife. Like humans, animals also have a purpose here on earth. On a daily basis we are discovering and reawakening to their amazing gifts and wisdom. By deepening our understanding of animals we can learn how they are not only our companions, but also our teachers and guides providing incredible insight to the complexities of life. In her show Animal Sense Keri Davis and her co-host Frank Ferrante will be interviewing leading experts in a variety of fields where humans and animals work side-by-side. Tune into her weekly show on Friday at 11am ET to discover the many ways humans and animals are able to co-create personal healing, break through difficult challenges and help each other expand and grow. She is trained through the Institute of Integrated Sciences, in the HUNA™ program (Humans Understanding Nature and Animals) which is based on the philosophy that all life is connected and cannot be separated.