Podcasts about boemia

  • 54PODCASTS
  • 69EPISODES
  • 28mAVG DURATION
  • 1MONTHLY NEW EPISODE
  • Oct 31, 2024LATEST

POPULARITY

20172018201920202021202220232024


Best podcasts about boemia

Latest podcast episodes about boemia

il posto delle parole
Dario Colombo "Montagne nere"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 31, 2024 20:20


Dario Colombo"Montagne nere"Egida / Minerva Edizioniwww.minervaedizioni.comQuando alle 15:20 del 3 novembre 1918, a Villa Giusti, i plenipotenziari austriaci firmano l'armistizio che pone fine ai tre anni e mezzo di guerra con l'Italia, gli oltre centomila abitanti delle zone di confine – in maggioranza donne, anziani e bambini – che, allo scoppio del conflitto, erano stati “esodati” in Moravia, Austria e soprattutto Boemia, coronano il sogno di tornare finalmente nei loro paesi, la maggioranza in Trentino.Ma il sogno si rivela ben presto una drammatica illusione.La gran parte delle abitazioni, delle strade, degli acquedotti, delle ferrovie è andata distrutta. Montagne, boschi e campi sono una distesa lunare di crateri, trincee, reticolati, macerie. La guerra si è portata via tutto quello che avevano lasciato.L'opera di ricostruzione si rivela più difficile e drammatica del previsto perché, per le autorità del Regno d'Italia a cui ora i profughi appartengono, loro sono ancora “austriaci”, i nemici di un tempo.Montagne nere ripercorre le vicende degli abitanti di una delle valli trentine dopo il rientro dalla Boemia: l'immane compito di ricostruire i paesi distrutti ma anche di ridare un senso nuovo alle loro vite, in un contesto – quello del giovane Stato Italiano alla vigilia del fascismo – che giorno dopo giorno si rivela ostile, carico di tensioni e di inattese inquietudini.Il romanzo, secondo volume di una trilogia dedicata a questa pagina in gran parte sconosciuta di Storia italiana, continua a narrare le vicende dei due protagonisti di Boemia: la maestra Cecilia e il parroco don Vigilio, alle prese con le difficili sfide per la conquista di una nuova normalità.Dario Colombo, giornalista metà lombardo e metà trentino, per oltre 40 anni ha lavorato per i principali periodici, quotidiani, radio e televisioni nazionali. Ha diretto la testata giornalistica di “Tele+” (oggi SKY). Grande appassionato di montagna e di storia della Prima guerra mondiale, è autore su questo argomento di numerosi libri, documentari, lavori teatrali e rievocazioni storiche. Dopo Boemia (2023), Montagne nere è il secondo romanzo della trilogia dedicata alle vicende del popolo trentino, esodato e bersagliato dagli sconvolgimenti storici del primo conflitto mondiale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

L'Inspiegabile Podcast
Il castello di Houska: la porta dell'Inferno

L'Inspiegabile Podcast

Play Episode Listen Later Sep 18, 2024 18:38


Il castello di Houska fu costruito nel XIII secolo per volere di Ottokar II di Boemia, uno dei sovrani più potenti della sua epoca. Ma fin dall'inizio, la sua costruzione ha suscitato domande e perplessità. Situato in una posizione remota e isolata, lontano da qualsiasi via commerciale o punto strategico, sembra quasi che la sua esistenza sfidi la logica. Perché costruire un castello in mezzo al nulla, senza alcuna funzione apparente come difendere un confine o proteggere un insediamento? In effetti, Houska non ha caratteristiche tipiche di una fortezza difensiva. Non si trova su un'altura strategica, né vicino a un fiume o a risorse naturali di valore. Al contrario, è come se fosse stato eretto per imprigionare qualcosa all'interno piuttosto che per respingere nemici dall'esterno. Ovviamente, una caratteristica del genere non ha fatto altro che generare leggende per secoli. Ma, sono davvero solo leggende? L'Inspiegabile Podcast è una serie originale ideata, scritta e condotta da Luca Parrella.  Produzione e Sound Design di Matteo d'Alessandro ⁠https://unclemattproductions.wixsite.com/matteodalessandro⁠ Ascoltala su YouTube o su tutte le principali piattaforme di musica e Podcast Seguimi anche sui social

il posto delle parole
Margherita Carbonaro "Il vecchio scapolo" Adalbert Stifter

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Aug 18, 2024 21:45


Margherita Carbonaro"Il vecchio scapolo"Adalbert StifterCarbonio Editorewww.carbonioeditore.itTraduzione di Margherita Carbonaro.Per il giovane Victor, cresciuto in un villaggio della Boemia circondato dall'affetto della madre e della sorella adottive, è ora di partire per la città, lasciare il mondo dell'infanzia e aprirsi all'ignoto, con un'unica certezza: che mai e poi mai nella sua vita vorrà sposarsi.Durante il cammino lungo i sentieri montani, accompagnato dal suo fedele volpino, si ferma a far visita a un vecchio zio, scapolo, rinchiuso da anni in un'antica dimora arroccata sull'isola di un lago alpino. In quel luogo remoto, avvolto da un'atmosfera cupa, e da quello zio burbero e solitario, da cui Victor non desidera altro che scappare, il giovane apprenderà una lezione di vita che inaspettatamente cambierà il suo destino.Con uno stile sobrio, dalla prosa limpida e impeccabile, che tinge di magico incanto borghi e montagne, boschi e cieli stellati, Stifter ritrae con delicatezza anime semplici e profondamente umane in lotta con i propri dubbi e tormenti, consegnandoci un intenso romanzo di formazione, breve e immortale come una favola.Adalbert Stifter (Oberplan, Boemia, 1805-Linz, 1868) è considerato uno dei massimi scrittori austriaci, ammirato da autori come Mann, Nietzsche, Rilke e von Hofmannsthal. Fu anche pedagogo e pittore. Affetto da una grave malattia epatica, morì suicida. Tra le sue opere ricordiamo i romanzi L'estate di San Martino (1857) e Witiko (1865-67) e le novelle riunite nelle raccolte Studi (1844-50), di cui fa parte Il vecchio scapolo, e Pietre colorate (1853), che contiene anche il celebre racconto Cristallo di rocca.Margherita Carbonaro traduce letteratura di lingua tedesca e lettone. Ha tradotto, fra le altre, opere di Thomas Mann, Max Frisch, Herta Müller, Christoph Ransmayr e Regīna Ezera. Nel 2021 ha ricevuto un Premio nazionale per la traduzione e nel 2022 il premio di traduzione italo-tedesco alla carriera. Nata a Milano, attualmente vive tra la Germania meridionale, l'Italia e la Lettonia.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Istoria României
C2 - Protestanții

Istoria României

Play Episode Listen Later Jul 13, 2024 32:29


În acest episod din "Istoria Complementară a României", vorbesc despre Reforma Protestantă. Totul începe în Boemia, la sfârșitul secolului al XIV-lea, dar tentativa lui Jan Hus nu face valuri prea mari. O sută de ani mai târziu, Martin Luther scrie cele 95 de teze care vor schimba iremediabil creștinismul european. Vorbesc despre viața, opera și ideile lui Luther, despre răspândirea protestantismului în Europa. Vorbesc despre alți teologi care, în acord cu Luther sau nu, au venit cu idei proprii și au dus la confesiuni diferite. Anglia și Franța sunt studii de caz interesante, așa că nu pot rata căsătoriile lui Henry al VIII-lea și masacrul hughenoților francezi. În cele din urmă, vorbesc despre cum s-a schimbat Biserica Catolică în răspuns față de eforturile protestanților. Și nu doar Biserica, dar și societatea. Protestantismul avea să fie un factor major în nașterea epocii moderne.La 6 luni după încheierea podcastului "Istoria României", am decis să public episoadele seriei complementare, disponibile inițial doar pe Patreon. Acesta este al doilea episod al seriei, înregistrat inițial în ianuarie 2021.Support the Show.

il posto delle parole
Armando Besio "Zelbio Cult"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 11, 2024 15:15


Armando Besio"Zelbio Cult"www.zelbiocult.itLetteratura, arte, memoir, musica, teatro, fotografia di viaggio: in arrivo gli incontri d'autore di Zelbio Cult diretti e curati da Armando BesioTornano gli appuntamenti culturali a Zelbio, dal 14 luglio al 17 agosto: sette serate all'insegna della cultura a tutto tondo in uno dei borghi più suggestivi del lago di Como. Gli appuntamenti di Zelbio Cult 2024, quest'anno alla sua diciottesima edizione, che riconfermano la formula ben riuscita che, dal 2008 porta a 800 metri di altezza, tra il lago e i monti di Como, voci, figure e storie protagoniste del panorama culturale italiano e noti a livello internazionale.   Armando Besio, curatore della rassegna, con gli amici del Comitato cultura di Zelbio e con il sostegno della Pro Loco e della Biblioteca comunale, propone per la XVIII edizione un variegato calendario di incontri su quell'altro ramo del lago di Como.   Zelbio Cult 2024 inizia domenica 14 luglio con uno dei più grandi e talentuosi interpreti di viola al mondo, Danilo Rossi, che presenterà il suo libro Viola d'amore(Baldini+Castoldi), insieme alla curatrice del volume, Paola Zonca, e proponendo al pubblico racconti di vita uniti a una performance di brani musicali selezionati. Viola d'amore è la storia del suo percorso umano e della sua carriera artistica, dagli inizi nelle balere romagnole al decollo a soli 19 anni quando diventa il più giovane strumentista a ricoprire il ruolo di Prima Viola Solista dell'Orchestra della Scala di Milano, che ripercorre oltre 40 anni di musica e importanti collaborazioni con direttori d'orchestra di fama internazionale come Abbado, Barenboim, Harding e Bernstein, tra grandi teatri ma anche contesti insoliti come carceri e boschi. Il racconto da vicino di un musicista appassionato, «un ribelle positivo» innamorato della vita, amante del liscio, del jazz, del pop e del buon cibo.  Venerdì 19 luglio l'appuntamento è con la fotografa e giornalista Valentina Tamborrainsieme alla sua ultima pubblicazione I nascosti (minimumfax), un libro fotografico che racconta il viaggio di quattro anni tra i ghiacci del Circolo Polare Artico alla scoperta del popolo nomade dei Sami, detto anche “il popolo delle renne”. L'autrice ci accompagnerà tra le terre del nord con uno sguardo profondo e intenso sulla vita dei Sami che da sempre vivono in simbiosi con la natura, spostandosi tra i paesaggi innevati di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russi: tra storie, tradizioni e sfide quotidiane di questo popolo, che lotta per mantenere la propria identità culturale di fronte alla modernità e ai cambiamenti climatici.  Protagonista della serata di sabato 27 luglio è la Famiglia Campari che ha segnato un pezzo della storia di Milano. Silvia Cinelli, autrice e sceneggiatrice, presenterà il suo ultimo libro L'Elisir dei sogni. La saga dei Campari e l'invenzione del “Bitter perfetto” (Rizzoli): la storia del giovane liquorista, Gaspare Campari, e dei suoi discendenti, arrivato a Milano con il sogno di realizzare il Bitter perfetto e creando, da lì in poi, un'icona del rito pre-dinner in Italia. Un viaggio emozionante tra tradizione e innovazione, narrato con maestria dall'autrice attraverso un affascinante affresco della società milanese di fine Ottocento, in un periodo di grandi cambiamenti culturali, politici e sociali.   Domenica 28 luglio si conferma l'appuntamento con la musica classica in collaborazione con il Festival di Bellagio e del Lago di Como con il concerto Canti di Boemia diretto dal Maestro Alessandro Calcagnile, con musiche di Antonín Dvořák e Josef Suk, nella Chiesa di San Paolo Converso di Zelbio (ore 17:00).    Il primo appuntamento di agosto, sabato 3, è dedicato al teatro con lo spettacolo teatrale "ALDST (Al Limite Dello Sputtanamento Totale)" con la regia di Matteo Gatta e Viola Marietti.  Viola Marietti,  figlia d'arte dell'attrice Lella Costa, protagonista sul palco di questo spettacolo, sfida le convenzioni del teatro tradizionale in un mix tra una stand-up comedy e il flusso di coscienza tragico di Sarah Kane, conducendo il pubblico in un viaggio tra auto-diffamazione inquieta e comica dissacrazione. «ALDST – dice Viola Marietti – è un piano sequenza di tutti i casini, a partire dal pranzo di Natale in famiglia ai tanti “pit-stop” emotivi di ogni giorno, per cui si lotta grossolanamente contro quell'indefinita zavorra che trascina sempre in basso, passando per il baratro della depressione. Sappiamo tutto di questa ragazza: l'amore, il lavoro, la solitudine, la religione, la malattia, tutto quel che le restituisce sempre e con gli interessi il dolore senza nome che si porta dentro»   Sabato 10 agosto, appuntamento con un pezzo della storia dello spettacolo italiano: ospite della serata sarà Aurelio “Cochi” Ponzoni e il suo libro La versione di Cochi(Baldini+Castoldi) scritto con la collaborazione di Paolo Crespi. Un memoir che ripercorre, da una prospettiva inedita, la vita e la carriera di Cochi a partire dai ricordi d'infanzia e della guerra fino all'esperienza con il socio Renato Pozzetto e alle avventure artistiche più recenti. Sessant'anni di spettacolo, teatro, cabaret, cinema, tv scolpiti indelebilmente nell'immaginario degli italiani e racchiusi in un libro per i lettori di tutte le generazioni, dagli amanti del mitico Derby Club ai giovani spettatori delle sue ultime avventure teatrali.  Chiude il programma dell'edizione di Zelbio Cult 2024 l'appuntamento di domenica 17 agosto con Marco Carminati, storico dell'arte e giornalista professionista, per anni caporedattore responsabile dell'inserto culturale "Domenica" del "Sole 24 Ore", che condurrà una lectio con proiezioni dal titolo “L'insostenibile leggerezza del marmo”, dedicata a uno dei monumenti dell'arte italiana: Gian Lorenzo Bernini, artista poliedrico e multiforme, protagonista della cultura figurativa barocca, la cui arte scultorea caratterizzata da potenti virtuosismi tecnici e da una scenografica espressività continua a influenzare artisti di tutto il mondo.    Il curatore della manifestazioneArmando Besio:   Genovese di nascita, giornalista, laureato in Storia dell'Arte con il professor Corrado Maltese, è stato cronista del Secolo XIX, inviato speciale del Lavoro, caposervizio del Venerdì di Repubblica, con cui collabora,  e delle pagine culturali milanesi di Repubblica.   Ha scritto per Epoca, Arte, Antiquariato, l'Illustrazione italiana. Ha pubblicato guide storico-artistiche di Genova, Sanremo, Bordighera. Ha collaborato con La Milanesianadi Elisabetta Sgarbi e ha ideato e dirige i festival “Zelbio Cult - incontri d'autore su quell'altro ramo del lago di Como” e "Il bello dell'Orrido. Spavento, stupore e meraviglia" a Bellano (LC). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it   Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio
#406 - Il pericolo ottomano

Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio

Play Episode Listen Later May 24, 2024 23:01


In questa lezione proviamo a ricapitolare quali nemici si trovò ad affrontare Carlo V tali da impedirgli di ottenere il suo obiettivo politico, ovvero il raggiungimento dell'universalismo tanto ricercato dagli imperatori medievali. Oltre alla ovvia opposizione della Francia, che provava a difendersi nella sua scomoda posizione di paese circondato da nemici, c'era l'impero ottomano, reduce dalla vittoriosa campagna contro l'impero bizantino, crollato nel 1453. Nell'età di Solimano il Magnifico, i Turchi infestano con la pirateria il Mediterraneo centrale e orientale, anche portando incursioni e razzie sulle coste dell'Europa meridionale. Inoltre, spingono sui Balcani, facendo cadere uno dopo l'altro molti regni, compreso quello di Boemia ed Ungheria di Luigi II, caduto in seguito alla battaglia di Mohacs del 1526. Inizia l'età in cui Vienna confina con una civiltà nemica e a difenderla sarà proprio Carlo V. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message

Rádiofobia Podcast Network
Pod Notícias 014 - Os impactos da ascensão dos vídeos na indústria de podcasts

Rádiofobia Podcast Network

Play Episode Listen Later May 20, 2024 21:00


Olá, eu sou Leo Lopes e está no ar o POD NOTÍCIAS, a sua dose semanal de informação sobre o mercado de podcasts no Brasil e no mundo! Hoje é segunda-feira, dia 20 de maio de 2024 e esta é a nossa décima quarta edição! Sabia que você pode anunciar com a gente aqui no Pod Notícias? Se você tem uma marca, produto ou serviço e quer atingir um público qualificado que se interessa pelo podcast aqui no Brasil, manda um e-mail pra gente no contato@podnoticias.com.br, que a gente vai ter o maior prazer em conversar com você. Além disso, se você quiser colaborar com a gente, mandar texto, mandar pauta, também é muito bem-vindo, e pode fazer isso através do mesmo e-mail. 1 - E a gente começa o programa de hoje pela nossa manchete, a gente vai falar um pouco sobre o impacto que os videocasts causaram na podosfera nos últimos anos. Não é novidade que os podcasts adotaram o vídeo como uma extensão da mídia, mas a gente não fala tanto sobre "como" e "por quê" isso aconteceu. Os principais motivos são três: o aumento de podcasts apresentados por celebridades, a "tiktokização" dos conteúdos online (com drops curtos de conteúdo) e a necessidade de renda do criador de conteúdo. Além disso, é inegável que os clipes de vídeo nas redes sociais melhoram a descoberta de podcasts, que mesmo aqui, em 2024, não é lá essas coisas, ainda é tudo muito manual. Com isso, plataformas como YouTube e Spotify começaram a investir em recursos para podcasts em vídeo, aproveitando o crescimento do formato. Quanto à monetização, o podcaster acaba tendo um ganho melhor no videocast, por conta das taxas mais altas de anúncios em vídeo. No entanto, a produção de vídeos gera custos adicionais, fora o desafio que é se destacar em um mercado que pode já estar ficando um tanto quanto saturado. Então a gente tem que pensar se vale a pena. Bom, agora a gente quer saber de você: Você prefere podcasts só em áudio, ou podcasts que também tenham vídeo? Essa é a enquete da semana que está de volta lá no nosso Instagram, @pod.noticias, e você pode participar através da interação nos nossos stories. Como sempre, a enquete vai ficar no ar por 24 horas, então corre lá pra dar a sua opinião sobre esse tema que continua tão relevante pro nosso trabalho como profissionais da podosfera. Link / Instagram 2 - O Megaphone, plataforma de hospedagem de podcasts do Spotify, anunciou que a partir de 1º de julho de 2024 os editores não vão mais poder definir preços mínimos para anúncios vendidos pela Spotify Audience Network. A notícia veio logo depois da empresa perder sua certificação pelo IAB. Segundo o boletim The Download, essa mudança pode limitar a capacidade dos editores de maximizar sua renda, embora ainda possam controlar suas estratégias de monetização com campanhas vendidas de forma direta. Em outra frente da empresa, o Spotify criou uma nova métrica no painel de podcasts: "horas de consumo", que mostra o total de horas que os ouvintes investiram em podcasts desde o começo do ano. Isso facilita o acesso dos podcasters aos dados de escuta do seu público, ajudando a criar métricas derivadas e medir com mais exatidão o sucesso dos podcasts, com base no tempo e atenção dos seus ouvintes. Dá uma olhada no seu painel do Spotify pra conferir, porque essa atualização já chegou no Brasil pra algumas pessoas. Link / Link 3 - E de acordo com o primeiro relatório The Media Distributor Gauge da Nielsen, o YouTube é responsável por 9,6% da visualização de conteúdos na TV em todo o mundo. O The Gauge é o primeiro relatório de comparativos de mídia convergente sobre TV no mundo todo. A pesquisa cobre o que as audiências estão assistindo, contando com transmissões, TV à cabo e streamings em telas de televisão. Na versão inaugural do relatório, quem liderou o ranking foi a Disney, com 11,5% da audiência, impulsionado pelos streamings Disney Plus e Hulu, responsáveis por 42% da sua participação. Ainda assim, o YouTube ter aparecido no segundo lugar é um dado curioso. Ainda é cedo pra discutir os dados do relatório, já que por enquanto a gente só tem um, mas é muito interessante ver como a internet "se infiltrou" e começou a dominar uma mídia tradicional como a TV. Link AINDA EM NOTÍCIAS DA SEMANA: 4 - O Headliner anunciou através da sua newsletter uma nova funcionalidade da plataforma. Agora, os usuários podem legendar episódios de até 4 horas de forma totalmente gratuita. Para criar as legendas, o primeiro passo é gerar a transcrição do episódio e fazer todos os ajustes necessários no texto - isso é o básico. Depois de finalizar o texto, no processo de exportação, o usuário seleciona a opção de “audiograma”. Nas configurações finais, o podcaster deve escolher o formato do audiograma, entre story, posts e YouTube, por exemplo, e selecionar um dos templates oferecidos pela plataforma. Depois disso, é só exportar e pronto. Audiograma prontinho, legendado, bonitinho. Só tem que ter bastante atenção nos ajustes de texto, mesmo, porque uma vez que o vídeo do podcast for exportado, não dá mais pra alterar a legenda, aí tem que fazer o processo todo de novo. Link 5 - Também na última semana, usuários do Sonos se queixaram no Reddit sobre uma grande insatisfação gerada com a última atualização do app. Se você não conhece o Sonos ou nunca ouviu falar, eles são uma empresa de tecnologia conhecida por seus sistemas de áudio doméstico, como alto-falantes inteligentes e sistemas de som multiroom. Mas, além disso, eles também oferecem um aplicativo para controlar esses dispositivos e acessar diferentes serviços de música e podcasts. Nos últimos dias, porém, os clientes da empresa têm reclamado que o aplicativo está matando a experiência de ouvir podcasts. As reclamações incluem problemas como conexão instável com o Pocket Casts, o sumiço dos botões de avançar 30 segundos e retroceder, a ausência de uma linha do tempo em alguns podcasts e a perda das coleções fixadas para gerenciar ouvintes e novos lançamentos. Eu não uso o Sonos, mas pelas reclamações dos usuários, tá aquela bagunça. Até o momento do fechamento desse episódio, a empresa não fez nenhum pronunciamento sobre o assunto e a thread do Reddit com as reclamações se mantém aberta - com os ouvintes torcendo pra essa atualização ser só um teste que deu errado. Link 6 - E a Edison Research divulgou a lista dos 50 melhores podcasts nos Estados Unidos com base no alcance do primeiro trimestre de 2024. O ranking é baseado em entrevistas contínuas com mais de 5 mil ouvintes semanais de podcasts nos Estados Unidos, medindo o alcance em relação ao público, em ouvintes com mais de 13 anos. O Top 3 continua se alternando entre os programas The Joe Rogan Experience, Crime Junkie e The Daily. Das surpresas dessa edição, a mais inesperada foi o quarto lugar ter ficado com o programa New Heights dos irmãos Kelce - que a gente já citou aqui no Pod Notícias. Deve ser o efeito Taylor Swift dando as caras novamente, já que o desempenho do programa foi muito expressivo no último trimestre de 2023, quando o relacionamento do Travis Kelce e da Taylor Swift estava em alta no mundo das fofocas de celebridades. A lista completa dos podcasts mais populares dos Estados Unidos está disponível no blog da Edison Research. Link E MAIS: 7 - No Reino Unido, 20 empresas de mídia assinaram uma carta aberta à secretária de cultura Lucy Frazer, alertando sobre os impactos negativos de incluir publicidade nos podcasts e áudios sob demanda da BBC. A situação é bem complexa, porque a BBC foi criada pra suprir o interesse público, e já é financiada por impostos e taxas de licença. A carta alega que se a BBC começar a incluir anúncios nos podcasts, vai prejudicar outras empresas que dependem de anúncios, enfraquecer o financiamento da emissora e abrir precedente pra que mais serviços da BBC também comecem a vincular publicidade. O documento conta com as assinaturas da Audioboom, Bauer, Channel 4, e outros. O pedido é que o governo aja rapidamente e acione o regulador de mídia Ofcom. O Matt Payton, CEO da Radiocentre ainda disse que "o público não espera publicidade em torno do conteúdo da BBC, que já pagou através da taxa de licença. A emissora recebe um financiamento público e não deveria procurar publicidade adicional." Uma situação complicada, vamos ver como a questão se desenrola. Link 8 - O jornalista Hedley Thomas, criador e responsável pela série investigativa Shandee's Story, está sendo processado por difamação no seu podcast de true crime. Quem abriu o processo foi John Peros, ex-namorado da vítima de assassinato Shandee Blackburn, que já foi considerado suspeito do crime, mas acabou sendo absolvido em 2017. Ele alega que o podcast do Hendley está causando danos a sua reputação, porque durante a investigação do caso, no episódio de número 13, o podcast sugere a participação do John no assassinato da namorada. A audiência para discutir a questão dos danos à reputação do John, está marcada para o dia 29 de julho. Caso o processo vá a julgamento, pode se estender por várias semanas. O argumento central da defesa pode se concentrar na "busca pela verdade" e no "interesse do público" sobre o caso. Link 9 - E o novo proprietário do aplicativo Castro, Dustin Bluck, compartilhou no blog da empresa um resumo das melhorias implantadas desde a sua aquisição no começo desse ano. Alguns problemas resolvidos foram sideloading, inconsistências de temas, feeds duplicados e erros de atualização. As principais melhorias até agora foram no backend e elas resultaram em atualizações mais rápidas para podcasts populares no Castro. Também foram implantadas melhorias no CarPlay, que agora é mais acessível e mais otimizado. Agora, a prioridade das futuras correções no aplicativo são em questões de reprodução e na interface do player. No final do texto, ele ainda publicou uma vaga de emprego pra desenvolvedor júnior. Acho que dá pra gente assumir que a nova direção do Castro está trabalhando mesmo em fortalecer o app. Link HOJE NO GIRO SOBRE PESSOAS QUE FAZEM A MÍDIA: 10 - Se você pensa que o podcast tem que ser gravado sempre em casa ou em um estúdio, a jornalista acreana Indira Queiroz não concorda. Como alguns outros criadores de conteúdo, ela também entrou no movimento de gravar podcasts... no bar. Olha aí. Eu já fiz isso, muitos anos atrás. Desde outubro do ano passado, a Indira, que além de jornalista também é assessora parlamentar, têm gravado o programa "PodBar Prosa&Boemia" em bares de Manaus. O formato foi pensado pra ser diferente mesmo, o intuito é oferecer entrevistas descontraídas com músicos e artistas locais, nos lugares em que eles estão mais confortáveis. Com seu jeitinho boêmio, a apresentadora abraça talentos esquecidos, como cantores, garçons, barmans e todos os artistas locais que muitas vezes passam despercebidos. Além disso, a Indira usas essas oportunidades pra escrever sobre os bares e restaurantes, para gerar uma visibilidade online. Esse é mais um exemplo de como o podcast é muito mais do que uma caixinha fechada de regras - muito pelo contrário, ele pode ser um meio de aproximar as pessoas e, é claro, criar conexões. O PodBar está disponível no Spotify e no YouTube, mas também dá pra acompanhar o trabalho da Indira no Instagram e no Facebook. Link 11 - E a gente sabe que quem faz a mídia não são só os podcasters, existe uma cadeia enorme de trabalhos por trás do podcast no Brasil. Roteiristas, jornalistas, editores, produtores de música, enfim. E hoje e a gente vai falar sobre uma colega nossa dos bastidores que resolveu se aventurar na frente do microfone! A Andressa Isfer, nossa amiga, que já trabalhou com a equipe do Pod Notícias, lançou na última semana o seu podcast "Passaporte pro Crime". A ideia do projeto surgiu ano passado, enquanto ela estava fazendo um mochilão pela Europa e foi ouvindo histórias de suspense e crimes reais nos lugares por onde ela passava. O programa fala (obviamente) sobre true crime, mas também dá dicas pra quem planeja visitar esses lugares - na melhor combinação de história e entretenimento, com dicas de viagem. O Passaporte pro Crime da Andressa já está disponível no Spotify e no YouTube. Então assina no seu feed pra dar uma força, porque a gente tem plena confiança que esse vai ser mais um trabalho que ela faz com muito capricho. Link / Link E AINDA FALANDO DE LANÇAMENTOS: 12 - O Tribunal Superior Eleitoral lançou o podcast "Democracia Sob Ataque", que fala sobre o impacto das fake news na democracia. O programa conta com especialistas discutindo como a desinformação influencia o cenário político, e quais são as medidas adotadas pelo TSE para combater esse problema, com entrevistas com figuras como Christian Dunker, Wagner Lara de Machado e muito mais. O primeiro episódio introduziu o tema das fake news e o seu impacto nas redes sociais. Democracia Sob Ataque é um podcast semanal, que já está disponível em todas as principais plataformas de áudio. Link 13 - Em paralelo, a Rádio Senado lançou o podcast "O Bê-á-Bá da IA: inteligência artificial de um jeito simples", apresentado pelo professor Fernando Melo, fundador da comunidade Machine Learning Brasília. O podcast aborda a importância da inteligência artificial no cotidiano, seu impacto na economia e como a tecnologia molda o futuro. O professor Fernando defende que a IA empodera os humanos e aumenta a produtividade, além de ela já fazer parte do dia a dia das pessoas, então o objetivo dele é explicar alguns conceitos sobre a inteligência artificial de forma simples e acessível. O Bê-á-Bá da IA é transmitido todas as quintas-feiras no Conexão Senado, das 7h às 9h da manhã, e está disponível nas principais plataformas de podcast. Link 14 - E o último lançamento que a gente vai falar aqui hoje, não é de podcast e nem de equipamento: é de filme. O streaming da Max lançou na semana passada o filme "O Podcast", protagonizado por Lily Sullivan. O filme conta a história de uma jornalista desacreditada que começa a trabalhar em um novo projeto: um podcast que investiga fenômenos inexplicáveis. A sua vida toma um rumo inesperado quando ela descobre uma série de ocorrências misteriosas envolvendo "tijolos pretos" que surgem ao redor do mundo. Conforme ela se aprofunda na investigação, a linha entre a realidade e a paranoia começa a se confundir, e ela começa a questionar a sua própria sanidade. Esse é o terceiro filme que eu já vi por aí em que 'podcaster' é uma profissão legítima. Será que chegamos na era da nossa glamourização? Eu sempre digo que o podcaster agora é o novo detetive. A única preocupação que eu tenho, é que desses três filmes que eu vi com podcasters, dois são de terror, e eu tenho medo de filmes de terror. Não sei o que Hollywood quer dizer com isso, mas eu tenho medo disso também... Link RECOMENDAÇÃO NACIONAL: 15 - E na nossa recomendação nacional da semana não vai ser pra um, nem pra dois, nem pra três, mas sim pra QUATRO podcasts que fazem parte do Portal Refil, um site muito legal e completo sobre cinema, sobre séries e entretenimento em geral. Os podcasts são o "CO2", que publicado às segundas-feiras, o "QueIssoAssim" e o "Livros em Cartaz", que são publicados na quarta, e o "Reflix", que vai ao ar à sextas-feiras. Essa força-tarefa é feita a 12 mãos: três dos programas são apresentados pelos amigos Artur Boni, meu irmão Bruno Laganá, meu querido amigo Baconzitos e o Plínio Perrú, e o quarto da lista, que é o Livros em Cartaz, é apresentado pela Andreia D'Oliveira e a Gabi Idealli. Todos os programas podem ser ouvidos no feed único do Portal Refil, e você pode esperar todos tipo de conteúdo bom e bem feito, dentro da temática do cinema: tem muito humor, comentários sobre filmes antigos, lançamentos, notícias, obras literárias e suas adaptações, e muito mais. Como todo bom podcasts, os programas do Portal Refil estão disponíveis nas principais plataformas de áudio e podem ser assinados no seu agregador de podcast preferido. É obrigatório, então não deixa de conferir. Link E assim a gente fecha esta décima quarta edição do Pod Notícias. Acesse podnoticias.com.br para ter acesso à transcrição e os links das fontes de todas as notícias deste episódio! Acompanhe o Pod Notícias diariamente:- Page do Linkedin- Instagram- Canal público do Telegram Ouça o Pod Notícias nos principais agregadores:- Spotify- Apple Podcasts- Deezer- Amazon Music- PocketCasts O Pod Notícias é uma produção original da Rádiofobia Podcast e Multimídia e publicado pela Rádiofobia Podcast Network, e conta com as colaborações de:- Camila Nogueira - arte- Eduardo Sierra - edição- Lana Távora - pesquisa, pauta e redação final- Leo Lopes - direção geral e apresentação- Thiago Miro - pesquisa Publicidade:Entre em contato e saiba como anunciar sua marca, produto ou serviço no Pod Notícias.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Storia in Podcast
Vi racconto i gerarchi di Hitler / 2 - Hermann Wilhelm Göring

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Dec 3, 2023 24:32


In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Hermann Wilhelm Göring e Reinhard Tristan Eugen Heydrich. Göring è il vero numero due del nero regime con la svastica. Eroe della Prima guerra mondiale, criminale della Seconda. Spietato, amorale, cinico, avversamente antisemita, incallito saccheggiatore di ogni territorio occupato. Collezionista di incarichi e di prebende. Condusse una vita da nero e tetro signore rinascimentale. Politicamente e militarmente nella classe dirigente dei gerarchi fu molto modesto, distinguendosi solo per crudeltà. Sua l'idea dei primi campi di concentramento. A Norimberga fu l'unico a combattere, non rinnegando, fino alla fine. Evitò il patibolo, suicidandosi.Heydrich per le sue fattezze anatomiche, di chiaro tipo nordico, nonché per le sue caratteristiche di una personalità psicopatica pura era considerato il “nazista perfetto”. Trascorse tutta la sua criminale esistenza al servizio di Hitler e del male. Fu il mostruoso demiurgo che organizzò la “soluzione finale”, vale a dire lo sterminio degli Ebrei e delle altre etnie odiate dal Nazionalsocialismo. Da Governatore della Boemia e della Moravia commise crimini atroci e nefandezze senza pari, con la sua tipica efficienza, fino alla sua morte avvenuta per mano dei partigiani.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere.Riascolta Prima Parte: https://storiainpodcast.focus.it/vi-racconto-i-gerarchi-di-hitler/https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
Vi racconto i gerarchi di Hitler / 2 - Reinhard Tristan Eugen Heydrich

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Dec 3, 2023 21:03


In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Hermann Wilhelm Göring e Reinhard Tristan Eugen Heydrich. Göring è il vero numero due del nero regime con la svastica. Eroe della Prima guerra mondiale, criminale della Seconda. Spietato, amorale, cinico, avversamente antisemita, incallito saccheggiatore di ogni territorio occupato. Collezionista di incarichi e di prebende. Condusse una vita da nero e tetro signore rinascimentale. Politicamente e militarmente nella classe dirigente dei gerarchi fu molto modesto, distinguendosi solo per crudeltà. Sua l'idea dei primi campi di concentramento. A Norimberga fu l'unico a combattere, non rinnegando, fino alla fine. Evitò il patibolo, suicidandosi.Heydrich per le sue fattezze anatomiche, di chiaro tipo nordico, nonché per le sue caratteristiche di una personalità psicopatica pura era considerato il “nazista perfetto”. Trascorse tutta la sua criminale esistenza al servizio di Hitler e del male. Fu il mostruoso demiurgo che organizzò la “soluzione finale”, vale a dire lo sterminio degli Ebrei e delle altre etnie odiate dal Nazionalsocialismo. Da Governatore della Boemia e della Moravia commise crimini atroci e nefandezze senza pari, con la sua tipica efficienza, fino alla sua morte avvenuta per mano dei partigiani.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere.Riascolta Prima Parte: https://storiainpodcast.focus.it/vi-racconto-i-gerarchi-di-hitler/https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Leggende Affilate
L'ultima carica del re cieco

Leggende Affilate

Play Episode Listen Later Sep 28, 2023 11:14


L'estremo sacrificio di Giovanni I di Boemia, re medievale divenuto cieco che scelse d'immolarsi in un'ultima carica, per morire da eroeLorenzo Manara è scrittore di libri storici e fantasy. Leggi subito il mio ultimo romanzo: La Stirpe delle Ossa!

O Alvissareiro
Destroçando a libido coletiva (participação especial: Hiago Vinícius)

O Alvissareiro

Play Episode Listen Later Sep 26, 2023 57:13


Num cenário em que muitos bares, restaurantes e baladas fecharam, que os grandes centros urbanos convivem com problemas na segurança pública, com queda da renda, inflação e até mesmo práticas mais saudáveis e ao ar livre, uma pergunta do notívago ecoa no ar: o que vai ser da noite e de quem gosta dela?Para comentar o que está acontecendo – ou o que pelo menos parece estar – Luiz Yassuda, Jessica Correa e Gabriel Prado recebem Hiago Vinícius. Estaríamos destroçando a libido coletiva que fez da boemia o que ela foi? Não volta mais? Tem salvação? É uma crise de meia-idade? É culpa do capitalismo?Quer saber mais sobre O Alvissareiro? Acesse oalvissareiro.com.br para todos os links existentes: feed, onde ouvir, redes sociais, links dos autores e tudo mais! E sim, pode seguir no Instagram e no TikTok que vão rolar os famigerados CORTES!O Alvissareiro #004:Participação Especial: Hiago ViníciusRoteiro e Apresentação: Luiz Yassuda, Jessica Correa e Gabriel PradoEdição: Jessica CorreaCaptação de áudio e vídeo: Jefferson Rossini e equipe Editacast.Parceiro de divulgação: B9

BASTA BUGIE - Santi e beati
San Giovanni da Capestrano, patrono dei cappellani militari

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Aug 22, 2023 11:41


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7502SAN GIOVANNI DA CAPESTRANO, PATRONO DEI CAPPELLANI MILITARI di Don Mario ScuduNon si può certo dire che fu un uomo tutto casa e chiesa, o meglio, visto che era un frate, tutto convento e cappella. Ha avuto una vita movimentata, molto varia e ricca di esperienze. Ha girato prima l'Italia e poi l'Europa, ma non per turismo religioso o per convegni di aggiornamento con soggiorno in alberghi a varie stelle... ma per predicare. E non dimentichiamo che, nel Quattrocento, lo stesso "viaggiare" era sinonimo di fatica, dormire poco, soffrire la fame e la sete con pericoli vari e imprevedibili: ogni giorno una buona dose di disagio di vario genere con avventure non sempre a lieto fine.Nel 1453 era caduta la città di Costantinopoli, la capitale dell'Impero Romano d'Oriente. L'impressione fu enorme. Il senso della minaccia sulla cristianità europea era tangibile e incombente. La paura e l'angoscia erano tornate prepotenti e si facevano sentire con forza su larghi strati della popolazione. Anche se non su tutti. Davanti ad ogni avvenimento doloroso c'è sempre un certo numero di apatici, che sono poi quelli dagli ideali ristretti e dagli orizzonti che coincidono esattamente con il proprio benessere e tornaconto. Fu così anche allora.Il nuovo pericolo che minacciava l'Europa era costituito dall'avanzata sanguinaria e apparentemente inarrestabile dell'Islam e dei Turchi. Furono i papi Niccolò V e poi il successore Callisto III che organizzarono una crociata in difesa della fede cristiana e dell'Occidente intero minacciati dal pericolo ottomano-islamico. Ma sul campo è stato Giovanni da Capestrano, un umile frate, a raccogliere la sfida e darsi da fare, con la predicazione, per reclutare uomini. Purtroppo solo gli Ungheresi, i più direttamente minacciati, risposero al suo appello.Con un esercito di quasi 5.000 uomini si mise in cammino verso Belgrado, fortezza che era stata chiusa in una tenaglia dalle truppe di Maometto II e dalla flotta turca. Fu dapprima un comandante ungherese, lo Hunyadi, dietro suo impulso a rompere l'assedio navale con un attacco che riportò pieno successo il 14 luglio 1456. Una settimana dopo arrivò anche la vittoria terrestre. E questa ebbe come protagonista assoluto Giovanni da Capestrano che guidò l'attacco. Un frate trasformatosi in generale vittorioso. Fu questa azione a difesa dell'Occidente che gli meritò in seguito l'appellativo di "Apostolo dell'Europa Unita". Ma gli costò anche la vita. Contrasse infatti la peste e ne morì tre mesi dopo nel convento di Ilok, in Croazia. Era il 1456. Anno della Battaglia di Belgrado dell'Europa contro i Turchi, come viene indicato nei libri di storia.GIOVANNI: INQUISITORE E PREDICATORE IN ITALIAGiovanni nacque il 24 giugno 1386 a Capestrano non lontano da L'Aquila, nell'Abruzzo. I suoi genitori erano di nobili origini. La prima istruzione l'ebbe in famiglia da uno speciale pedagogo. E ancora adolescente conobbe il dolore: subì infatti, per rappresaglia, l'uccisione di ben dodici persone del parentado e la distruzione della stessa casa. Giovanni studiò diritto canonico e diritto civile a Perugia. Diventò anche giudice di questa città facendosi notare e ricordare per la sua integrità morale e imparzialità. Stava per far rientro in paese per guadagnare un po' di denaro e così autofinanziarsi gli studi per la promozione al dottorato, quando, nel 1415 in seguito ad un conflitto tra Perugia e Rimini, cadde prigioniero. Come sarà alcuni secoli dopo per Sant'Ignazio di Loyola che si convertì durante la prigionia, così fu per Giovanni da Capestrano (cf box a pag. 18). Alcuni anni dopo entrò tra i francescani osservanti, divenendo sacerdote nel 1417.La sua vita si può dividere in due grandi periodi. Il primo comprende la sua attività in Italia fino al 1451; il secondo la sua predicazione nell'Europa centrale e la partecipazione alla battaglia di Belgrado, e la morte (1456).Nel primo periodo furono tre i principali interessi di Giovanni: la predicazione, la difesa della ortodossia cattolica e la riforma dei frati minori.A partire dal 1422 cominciò a predicare a L'Aquila davanti a grandi folle, che rimanevano estasiate alle sue parole e al suo entusiasmo. Folle enormi lo seguiranno anche a Roma, Siena, Perugia, Milano, Padova, Vicenza, Venezia e altre città. Fece anche alcune puntate in Spagna e in Terra Santa. La sua predicazione, specialmente durante l'Avvento e la Quaresima, fu un grande aiuto per il rinnovamento spirituale e dottrinale delle popolazioni italiane del tempo. Diventato un predicatore famoso, Giovanni ne conobbe un altro grandissimo, Bernardino di Siena, di cui divenne amico (e difensore quando venne accusato di idolatria). Fu quest'ultimo a comunicargli la devozione al nome di Gesù (condensato nelle famose tre lettere IHS che significavano Jesus Hominum Salvator, Gesù Salvatore degli uomini). Per le sue conoscenze del diritto Giovanni veniva anche chiamato dai papi come paciere e come diplomatico incaricato di delicate missioni.Venne nominato in seguito inquisitore dei Fraticelli e chiamato così a combattere il fraticellismo: una setta che pretendeva di praticare "alla lettera e senza glosse" la regola di San Francesco, professando diverse dottrine dichiarate eretiche dalla Chiesa. Proprio per il successo che ebbe come riformatore dell'ordine francescano si meritò l'appellativo di "Colonna dell'Osservanza".Altro incarico che svolge con molto zelo e efficienza, anche senza i risultati desiderati, fu la sua attività di inquisitore degli Ebrei (1427) o meglio la sua battaglia contro l'usura, grandemente ed efficientemente praticata da questi, che ha poi lasciato su di loro lungo i secoli seguenti una fama poco bella.Giovanni si era adoperato presso papi, principi e governatori di città, e specialmente presso la regina Giovanna di Napoli, per far applicare le leggi contro l'usura in generale e contro gli Ebrei in modo particolare, cercando di costringere questi ultimi ad osservare le disposizione del diritto ecclesiastico e civile del Regno. Non ebbe grande successo anche perché non godette degli appoggi importanti su cui lui contava.UN PREDICATORE PER L'EUROPADal 1451 al 1456 abbiamo il secondo periodo della vita di Giovanni quello propriamente "europeo". Su istanza di papa Niccolò V egli partì per l'Austria insieme a dodici compagni (tra i quali uno dei suoi biografi, un certo Nicola della Fara). Fu lo stesso imperatore Federico III a richiedere la sua presenza come predicatore (predicò in Baviera, nella Turingia, nella Sassonia, Slesia ed in Polonia, parlando in latino e aiutato da un interprete), come riformatore dei frati conventuali, come inquisitore degli Ebrei e anche per cercare di riconvertire gli hussiti di Boemia. Questi erano i seguaci del riformatore Jan Hus, arso come eretico nel 1415. [...]Ma questo punto nel programma di Giovanni diventava secondario rispetto al pericolo incombente posto dall'Islam che avanzava insieme ai Turchi. Si dedicò completamente a questo obiettivo fino alla morte.Che messaggio ci lascia Giovanni da Capestrano? Anzitutto la sua totale dedizione per la causa del Vangelo, attraverso la predicazione in Italia e nell'Europa centrale contrastando le eresie del tempo. Egli "può restare come esempio di un uomo che, in quello scorcio finale del Medio Evo, seppe capire problemi e aspirazioni, angosce e attese del suo uditorio, e cercò di ripresentare il Vangelo in quella situazione... Un messaggio ... resta per i predicatori di tutti i tempi, quello di farsi ricercatori e annunciatori del senso attuale che deve avere la rivelazione divina per ogni generazione e cultura" (A. Pompei).Giovanni da Capestrano ha lasciato una profonda impressione nella Chiesa del Quattrocento, per la sua predicazione travolgente e convincente (e le sue prediche non erano propriamente uno show: duravano infatti dalle due alle tre ore, con qualche eccezione... ancora più a lungo). Fu un uomo di successo apostolico per le conversioni spettacolari operate, per i suoi poteri taumaturgici che esercitava per la povera gente, e non ultimo anche per la sua multiforme santità. "Giovanni appare come un discepolo di Cristo, del quale segue l'esempio per quanto la sua condizione umana glielo consente.L'imitazione di Cristo è dunque primordiale ed il modello evangelico guida la vita di Giovanni. La profonda pietà e la grandissima umiltà del santo colpirono i suoi contemporanei; egli si imponeva prove umilianti, come attraversare la città di Perugia, della quale fu giudice, malvestito e in groppa ad un asinello. Il suo amore per la pace, legato ad un innato senso della giustizia ed una ardente carità nei confronti del prossimo, lo pongono nella categoria dei santi. La sua vita è condotta nel segno dell'austerità: accatta il suo pane, porta quotidianamente il cilicio, digiuna tutti i giorni in eguale misura" (da Storia dei Santi e della Santità cristiana, vol. I).Un santo ancora oggi, per molti aspetti, significativo.

La Guerra Grande
Ep. 10: Un ultimo bicchiere da Semiz (6-27 giugno 1914)

La Guerra Grande

Play Episode Listen Later Aug 6, 2023 24:29


Gli ultimi giorni prima dell'attentato trascorrono in maniera diversa per i ragazzi della Giovane Bosnia a Sarajevo, mentre altri personaggi coinvolti nell'organizzazione agiscono in maniera oscura e contraddittoria. Francesco Ferdinando e Sofia, in vacanza in Boemia, si godono l'estate, non sapendo che quelli saranno gli ultimi giorni della loro vita.Seguimi su Instagram: @laguerragrande_podcastScritto e condotto da Andrea BassoMontaggio e audio: Andrea BassoFonti dell'episodioDavid J. Smith, Una mattina a Sarajevo, 28 giugno 1914, LEG, 2014In copertina: A sinistra Vaso Čubrilović, 17 anni, a destra il suo amico Cvjetko Popović, 16 anni, gli ultimi due attentatori coinvolti da Ilić, fotografati dopo l'arresto.

il posto delle parole
Alessandra Iadicicco "Il castello" Franz Kafka

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 4, 2023 36:20


Alessandra Iadicicco"Il castello"Franz KafkaIl Saggiatorehttps://ilsaggiatore.comTraduzione di Alessandra IadiciccoIl castello è l'ultimo romanzo scritto da Franz Kafka, che torna ora in una nuova traduzione. Nel 1917 Kafka si prese una lunga licenza dal lavoro e partì per Zürau, dove abitava la sorella Ottla, nelle campagne della Boemia. Era un tentativo di lasciarsi alle spalle l'ufficio, il padre, Praga. Anni dopo, preso dalle sue vicende sentimentali e con la tubercolosi che iniziava ad aggravarsi, dovette ripensare a quel luogo dove, su una collinetta, c'era un imponente edificio, presumibilmente un granaio, che sembrava chiedere il rispetto di abitanti e contadini. Una simile dinamica – una grande costruzione che domina un piccolo villaggio – è il cuore di questo romanzo. K., il protagonista, giunto presso un castello per rivestire il ruolo di agrimensore, si muove in queste pagine come perso in un labirinto.Già solo essere ricevuto dal datore di lavoro, il signor Klamm, gli sembra impossibile: l'incontro viene infatti sempre ostacolato, posticipato, deliberatamente evitato. Nel frattempo K. troverà un amore, verrà vessato dai suoi aiutanti e consumerà le forze battendosi per qualcosa che continuerà a sfuggirgli; fino – nella conclusione riferita da Max Brod, amico di Kafka e curatore postumo dell'opera – all'esaurimento totale e alla morte. Interpretato come metafora della divinità imperscrutabile, del capitale che schiaccia i sottoposti, di una burocrazia che tutto regola e tutto confonde, il castello al centro di questa storia resta a oltre un secolo di distanza un simbolo aperto. Nella parabola di K. ognuno di noi può vedere qualcosa della propria, perché la lotta per il senso è qualcosa di universale: una chimera grottesca e tragica, che nessuno ha saputo descrivere come Kafka.https://www.ilsaggiatore.com/autori/franzIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

ANTENA 1 RIO
Boemia Carioca

ANTENA 1 RIO

Play Episode Listen Later May 5, 2023 1:15


Jornalista: Renata Araújo Tema: Jobá

Rádio Terra FM
COMENTÁRIO: Detetive Sherlock Holmes é tema de festival na capital da Letônia

Rádio Terra FM

Play Episode Listen Later Mar 24, 2023 3:40


No último sábado, 18 de março, a capital da Letônia se transformou num pedacinho de Londres, para celebrar um dos mais famosos personagens da literatura britânica – o detetive Sherlock Holmes. O irreverente investigador protagoniza filmes e séries de grande sucesso, baseados nas obras literárias do escritor inglês Arthur Conan Doyle. Criado durante a era vitoriana, em 1887, Holmes e seu fiel escudeiro, James Watson, cativaram os leitores quando surgiram pela primeira vez no romance Um Estudo Vermelho. Seu sucesso, no entanto, deslanchou com o terceiro conto de Doyle, Um Escândalo na Boemia, publicado pela renomada revista da época, Strand Magazine, onde os ávidos leitores encontravam também as histórias de Agatha Christie, outra personagem clássica da literatura policial britânica. A história do brilhante detetive particular fisgou a atenção do mundo com seu jeito tipicamente britânico investigando as cenas do crime e suspeitos através de detalhes não percebidos pelos menos meticulosos. Holmes era um detetive observador, decifrando pistas de maneira obssessiva, interpretando o comportamento dos suspeitos e resolvendo mistérios considerados sem solução. Seu assistente Dr Watson, médico e melhor amigo de Sherlock, era na verdade a única pessoa capaz de compreender as teorias do famoso detetive. Os dois formam uma das duplas mais conhecidas no mundo da televisão e cinema nas mais variadas interpretações e adaptações. Elementar, meu caro Watson, é uma das frases mais conhecidas do investigador. Na ficção, eles se conheceram na obra literária Um Estudo em Vermelho, quando o médico estava em Londres recuperando-se de lesões sofridas durante a segunda guerra Afegã. A partir dai a história de Sherlock e Watson ganha vida e os dois vão moram juntos no famoso endereço Baker Street, número 221b na capital britânica. Neste local hoje em dia encontra-se o museu de Sherlock, decorado tal e qual como nas obras de Doyle e com vários símbolos e peças icônicas das aventuras de Holmes. O bairro em torno do conhecido endereço apresenta ainda várias obras de arte relembrando o brilhante detetive. Na estação de metrô Baker Street, murais estampando Sherlock com seu famoso cachimbo, se destacam nas paredes e bancos da histórica estação. Com fãs espalhados em cada canto do mundo, Sherlock Holmes desde o início de seus contos cativou espectadores. Inclusive nas repúblicas bálticas, durante o período da União Soviética. Entre 1979 e 1986 Riga foi escolhida como o cenário principal para a gravação da primeira produção televisiva soviética composta de cinco séries divididas em onze episódios retrando as aventuras de Sherlock Holmes. O sábio detetive desvendava enigmas e casos difíceis trazendo entretenimento aos lares soviéticos. E desde então os moradores de Riga, e todo país na verdade, têm grande carinho pelo personagem. Desde 2011, fãs se reúnem no aniversário de Sherlock Holmes, dia 6 de janeiro, para reverenciar o famoso personagem.

BASTA BUGIE - Santi e beati
San Giovanni Nepomuceno, il martire a cinque stelle del segreto della confessione

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Mar 22, 2023 5:42


VIDEO: Descrizione in minuscolo ➜ https://www.youtube.com/watch?v=Qi_0jxXtA50TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5504SAN GIOVANNI NEPOMUCENO, IL MARTIRE A CINQUE STELLE DEL SEGRETO DELLA CONFESSIONE di Gianpiero PettitiIl suo culto dovrebbe tornare in auge, visti i sempre maggiori rischi di alluvioni ed esondazioni che minacciano il nostro territorio. Ma lui, Giovanni di Nepomuk, che di ponti acque ed alluvioni varie da sempre è il protettore, emerge dalle nebbie della storia in contorni un po' sfocati al punto che nei primi decenni del secolo scorso ne fu messa in dubbio addirittura l'esistenza e pertanto numerose sue statue sono state abbattute o rimosse.Cominciamo subito dalla tradizione più antica, messa in dubbio specialmente in ambito protestante, in cui si parla dell'eroismo di un certo "Magister Jan", originario di Nepomuk in Boemia, che pur di non tradire il segreto della confessione viene gettato vivo nella Moldava, morendovi per affogamento. Protagonisti di questo macabro fatto di cronaca nera che si tinge di martirio, oltre al già citato prete Giovanni, c'è naturalmente un re corrotto e vizioso, non a caso ribattezzato il "re fannullone", quasi a confermare che l'ozio è davvero il padre dei vizi. E poiché, sempre per rimanere nell'ambito della sapienza popolare, "chi ha il difetto ha il sospetto", ritiene che viziosi al pari di lui debbano essere tutti, a cominciare dalla regina sua moglie, da lui quotidianamente tradita con le cortigiane di turno e dalla quale ovviamente pretende una fedeltà adamantina. E tale è davvero questa povera regina, che nella fede ha cercato conforto alla sua disastrata situazione coniugale, trascorrendo ore intere in preghiera e accostandosi spesso alla confessione dal prete Giovanni, ottimo predicatore e famoso direttore di coscienze.Nella mente malata di re Venceslao si è introdotto intanto anche il tarlo della gelosia, che prima gli fa immaginare una tresca della moglie con il confessore e poi l'esistenza di un amante di cui il prete non può non essere a conoscenza. Crede di averne conferma il giorno in cui questi lo svergogna nel bel mezzo di un pranzo luculliano, davanti ad illustri ospiti, perché lo ha sentito ordinare, forse per scherzo, certamente con dubbio gusto, di far arrostire il cuoco che non ha fatto cuocere bene l'arrosto. Il prete Giovanni, che sa fin troppo bene di cosa sia capace la testa matta del re, gli urla in faccia i suoi doveri di sovrano e di cristiano. Re Venceslao se la lega al dito e giura a se stesso di fargliela pagare; così un giorno, prima con le buone, poi con le minacce, gli ordina di raccontare per filo e per segno cosa la regina gli ha detto in confessione, nella speranza di sapere così finalmente qualcosa sulle di lei presunte vicende amorose.Non ha però fatto i conti con la ferma volontà e l'eroismo del prete Giovanni, che fermamente convinto dell'inviolabilità della confessione gli oppone un netto rifiuto. Il re si vendica così di questo e dell'altro "sgarbo" facendolo gettare di notte nel fiume, il 20 marzo 1393; oggi ancora si indica il posto esatto del ponte da dove sarebbe stato gettato e la gente qui passando si toglie il cappello, perché quel prete è stato subito venerato come martire e, per via della morte che ha fatto, lo invocano contro tutti i danni e i pericoli che possono venire dall'acqua.All'epoca della Controriforma, poi, i Gesuiti ne propagandano il culto in polemica con la teologia protestante che rifiuta il carattere sacramentale della confessione, e così Giovanni da Nepomuk (o Nepomuceno) diventa il "martire del confessionale". Sarà per questo motivo, o forse piuttosto perché le cronache si sono intrecciate e confuse, che compare un altro (o sempre il medesimo?) prete Giovanni, sempre di Nepomuk, intelligente, culturalmente ben equipaggiato, benvoluto dall'arcivescovo di Praga che lo vuole suo vicario. Sullo sfondo sempre il medesimo re Venceslao, che secondo questa tradizione, oltre che vizioso e corrotto, si dimostra anche usurpatore dei diritti della Chiesa. Per i suoi intrighi politici vorrebbe trasformare un'abbazia in sede vescovile da assegnare a persona di suo gradimento, ma anche in questo caso si scontra con l'intransigente volontà di Giovanni, che non gli cede neanche sotto le torture e che per questo viene gettato nel fiume il 16 maggio 1383.Certamente meno suggestiva della prima, anche questa tradizione conferma in ogni caso la resistenza del prete Giovanni allo strapotere del re e nulla, almeno in teoria, vieterebbe che, di entrambe potrebbe essere stato protagonista l'unico eroico prete. Perché da un prete che, per non tradire la confessione, si lascia anche ammazzare ci si può aspettare di tutto.

il posto delle parole
Rosa Ventrella "I bambini di Haretz"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 5, 2023 19:49


Rosa Ventrella"I bambini di Haretz"Mondadori Editorehttps://mondadori.itÈ il 1939 e siamo in una placida cittadina cecoslovacca adagiata sulle rive di un fiume. Margit e János sono cresciuti pattinando sul ghiaccio e correndo nei boschi, dipingendo con la madre e ascoltando jazz col padre. Ma il giorno in cui i tedeschi invadono Praga, la loro vita cambia per sempre. Hanno appena undici e sette anni e, come tanti bambini ebrei, sono costretti a diventare adulti da un giorno all'altro.Le parate naziste e le svastiche che compaiono sulla bottega del padre sono solo la prima avvisaglia: nel giro di qualche stagione cominciano i rastrellamenti. Prima di essere catturati, i genitori riescono a nascondere Margit e János dai vicini di casa, ma proteggere gli ebrei è verboten, si rischia la fucilazione, e i signori Roth sono costretti a lasciarli andare. Accade così che nel bel mezzo dell'inverno due fratellini inizino a vagare per i campi e le foreste della Boemia, e che presto scoprano di non essere i soli: altri bambini, orfani come loro, stanno attraversando l'Europa alla ricerca della salvezza. Si forma un gruppetto capitanato dal quindicenne Frantz, cuore grande e carisma da capobranco: è l'inizio di un viaggio che durerà diversi anni, durante i quali i sei ragazzini impareranno a cacciare, a fabbricarsi ripari di fortuna e a proteggersi l'un l'altro, proprio come una famiglia. Un cammino destinato a concludersi in Italia, in una grande casa sulle Alpi bergamasche, a Selvino, dove un gruppo di militanti della Brigata ebraica sta accogliendo centinaia di bambini sopravvissuti alla guerra e ai campi di sterminio, per restituire loro l'infanzia perduta e traghettarli verso la terra promessa, Haretz Israel.Con questo nuovo romanzo, Rosa Ventrella ci consegna una pagina di Storia poco nota, la vicenda dei bambini di Haretz, affidandola alla voce limpida e toccante della giovane Margit. Il risultato è una straordinaria epopea di resilienza e sacrificio, innocenza e coraggio.Rosa Ventrella è nata a Bari e da oltre vent'anni vive a Cremona. Laureata in Storia contemporanea, insegna lettere, cura laboratori creativi per adulti e ragazzi e collabora con “tuttolibri” de “La Stampa”. I suoi ultimi libri, molto apprezzati anche all'estero, dove è stata tradotta in ben venti lingue, sono Storia di una famiglia perbene (Newton Compton, 2018), dal quale è stata di recente tratta una serie tv, La malalegna (Mondadori, 2019), a sua volta in fase di trasposizione televisiva, e Benedetto sia il padre (Mondadori, 2021).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it

Samba da Minha Terra
Paulo Vanzolini: ciência, samba e boemia (REPRISE)

Samba da Minha Terra

Play Episode Listen Later Dec 28, 2022


Quarta Palavra
09/12/2022 T4 E400 A boemia leva à pobreza. Pv.21:17.

Quarta Palavra

Play Episode Listen Later Dec 9, 2022 3:13


"Quem ama os prazeres empobrecerá, quem ama o vinho e o azeite jamais enriquecerá." Pv.21:17. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/pb-marcos-santos/message

Gong! - Il podcast di RoundTwo
Umanisti Medievali & Disavventure Fantascientifiche - Episodio 111

Gong! - Il podcast di RoundTwo

Play Episode Listen Later Nov 16, 2022 24:03


Oggi ci concentriamo su due giochi appena arrivati sul mercato (e sul GamePass di Microsoft). Parliamo ovviamente di Pentiment e Somerville, esplorando la Boemia del 1518 e scoprendo poi la Science-Fiction intimista (ma insipida) di Jumpship. 

The Human Music Podcast
[Vibra Boemia on Alchemizing the Human Experience]

The Human Music Podcast

Play Episode Listen Later Sep 6, 2022 64:46


Ep. 123 - [Vibra Boemia on Alchemizing the Human Experience] Vibra Boemia is a duo consisting of Rebecca Elatiki and Yatri Sol, they make acoustic music, art, jewelry and travel the country attending music festivals and medicine ceremonies. They told us the story of how they met in far corners of the world, what it's like working in an artistic team, what medicine music means to them, what alchemy means to them and how it's different from healing, how travel has affected their worldview, stripping away the unnecessary to simplify music, recording music with Luke Rain, speaking truth through music to be relatable and making a living as a full time artist. Song of the Week: Vibra Boemia - Enter The Night https://open.spotify.com/track/2ir0dfjHnbiBMC0iLaDGk6?si=2560664545624625 https://music.apple.com/us/album/enter-the-night-single/1641616832 https://www.youtube.com/watch?v=U5i3JRdv5io Support Our Sponsors: Spice It Up Percussion & Foley Pack: Over 2000 percussion loops and one shots from Luke Rain and Porch, along with 50 rack instruments. https://producerdj.com/product/spice-it-up-percussion-x-foley-bundle/ Dojo TV: Free producer live stream classes from the Producer Dojo Senseis https://www.thehumanmusicpodcast.com/producerdojo Tesko's Patreon: Tesko has launched a Patreon channel where you can get educational content, project files and behind the scenes footage as well as access to his Discord, Track Feedback and private lessons! http://www.patreon.com/iamtesko The Weekly Download: Learn from ill.Gates in his private weekly group lessons and get access to over 300 more episodes in the archive for only $20 per month! https://www.thehumanmusicpodcast.com/producerdojo Guest Practices: Learn from Seth Drake at the Approach Institute, the BEST engineer we know. First class is free! https://www.thehumanmusicpodcast.com/theapproach More Episodes, Socials and Free Sound Packs: https://thehumanmusicpodcast.com

Podcastul de Filosofie
Episodul 26. Descartes, Elisabeta și relația minte-corp

Podcastul de Filosofie

Play Episode Listen Later Aug 22, 2022 45:30


Nici nu trebuie să ascultați acest episod dacă știți cum se face că lumea mentală (non-materială) interacționează cu lumea materială (non-mentală) și invers. Dar dacă vreți să vedeți cum intră Elisabeta de Boemia prin alunecare la Descartes, sau dacă vreți să aflați mai multe despre rolul lui Nuțu Cămătaru în declanșarea Războiul de treizeci de ani, sau dacă vă interesează de ce spune John Searle că niciun computer nu e deloc inteligent nici măcar un pic, atunci acest episod este pentru voi. Invitați speciali: Ilie Moromete și... niște greieri la un moment dat.___________________o Dacă vreți să susțineți acest podcast, puteți dona pe episod aici: https://www.patreon.com/octavpopao Facebook: https://www.facebook.com/podcastuldefilosofie/ o Instagram: @podcatuldefilosofieSupport the show

Racconti di Storia Podcast
Reinhard Heydrich: Agguato al macellaio di Praga

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later May 27, 2022 16:50


Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinIl 27 Maggio 1942 a Praga, come di consueto il comandante dei territori di Boemia e Slovacchia, Reinhard Heydrich noto come "il macellaio di Praga" si dirige al lavoro con l'autista nella sua Mercedes decappottabile, dietro ad una curva a gomito scatta quella che in codice viene battezzata "Operazione Anthropoid", un commando di due partigiani cechi, addestrati dalla Royal Air Force britannica, tende un'agguato ad Heydrich e lo ferisce gravemente, il 4 Giugno 1942 il comandante muore in ospedale per setticemia provocata dall'infezione rimediata durante il conflitto a fuoco, termina in questo modo la vita di uno dei piu' spietati collaboratori di Hitler.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Samba da Minha Terra
Paulo Vanzolini: ciência, samba e boemia

Samba da Minha Terra

Play Episode Listen Later May 25, 2022


samba boemia vanzolini
Immanuel Ka...st: Lezioni di Filosofia e Storia in mobilità

Il 12 febbraio del 1768 nasce l'arciduca Francesco Carlo d'Asburgo Lorena, primogenito di Leopoldo, Granduca di Toscana, e da sua moglie Maria Luisa di Borbone-Spagna. A soli 24 anni si ritrovò sul capo le pesanti corone di Sacro Romano Imperatore, Arciduca reggente d'Austria, Re di Boemia, Croazia e Ungheria, Duca di Milano, Principe di Transilvania ed altro ancora. Pose fine al Sacro Romano Impero, rimpiazzato dal meno altisonante “Impero Austriaco”.Nei suoi 43 anni di regno Francesco si dimostrò sempre aperto e disponibile nei confronti del proprio popolo.

Radio Dante
Radio Dante Racconta- 17. Il visconte dimezzato di Italo Calvino

Radio Dante

Play Episode Listen Later Mar 2, 2022 11:35


Lettura a cura di Andrea Peroncini Il visconte dimezzato, di Italo Calvino  è un romanzo  pubblicato  nel 1951.  Insieme a Il barone rampante (1957) ed Il cavaliere inesistente (1959).  fa parte della trilogia I nostri antenati.Ambientato in Boemia e in Italia precisamente in Liguria a metà Settecento, presenta come tema centrale il problema dell'uomo contemporaneo (dell'intellettuale, per essere più precisi) dimezzato, cioè diviso a metà, in due parti. Proprio per questo il protagonista è stato dimezzato (da una palla di cannone) secondo la linea di frattura tra bene e male, costruendo una metafora su tutta la storia, che simboleggia il bene e il male, l'incompletezza dell'uomo e i possibili stati d'animo dell'uomo. 

CartiAudio.eu
Sir_Arthur_Conan_Doyle-Aventurile_lui_Sherlock_Holmes-02-Aventura_rubinului_albastru_01_Scandal_in_Boemia.mp3

CartiAudio.eu

Play Episode Listen Later Dec 29, 2021


Audiobooks - Narval
[AudioLivro COMPLETO] Sherlock Holmes - Um Escândalo na Boemia - Arthur Conan Doyle

Audiobooks - Narval

Play Episode Listen Later Dec 26, 2021 48:23


Créditos: Canal Professor André BonettoAudioLivro não deixe de curtir e compartilhar para que o conhecimento chegue a todos.Infelizmente nosso canal não é monetizado quem poder ajudar agradeço de coração.Apoia nosso canal em https://apoia.se/audiobooksnarvalSegue nosso PIX: audiobooksnarval@outlook.comNossa loja Shopee: CalifóniaStoreMuito obrigado!!!Estamos em todas as principais plataformas de Podcast

Europa Grand Tour - il Podcast
Ep121 – Tutti i vetri d'Europa

Europa Grand Tour - il Podcast

Play Episode Listen Later Dec 12, 2021 11:22


Visitiamo l'Europa attraverso i vetri! Dalle lenti ai vetri artistici, vediamo i vetri d'Europa più noti e interessanti: i vetri di Murano (Italia), il cristallo di Boemia (Repubblica Ceca), lo Swarovski (Austria), la Zeiss (Germania).Per offrirmi un caffè virtuale e sostenere il podcast: https://ko-fi.com/europagrandtourTrovi la trascrizione della puntata e oltre alle fonti, foto e eventuali approfondimenti su: https://www.europagrandtour.comDella stessa autrice: il podcast Storia D'Europa, https://www.storiadeuropa.com e il blog di cucina con audio-ricette https://www.cucinaeuropea.com

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori
Fulvio Comin e Renato Pilutti – Rizko

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori

Play Episode Listen Later Nov 29, 2021 54:05


Incontro con Fulvio Comin e Renato Pilutti. Presenta Alessandro Rinaldini Pilutti e Comin ci regalano un romanzo dove decine di personaggi tenaci e avidi e inattesi colpi di scena animano una storia che unisce le vite di molti uomini e donne. Dipanandosi tra la Galizia polacca, la Boemia, la Polonia ai tempi del nazismo e l'Italia, attraversa trecento anni di storia europea, attraverso fatiche, fortune e rovesci del destino. Edizione 2021 www.pordenonelegge.it

Radio Résonance
Rencontres Lusophones 06 11 21

Radio Résonance

Play Episode Listen Later Nov 6, 2021 60:00


01 - Maria Lisboa   2 34.mp3 02 - Fond - Renuncia (Mário Rossi  03 - Nelson Gonçalves - Grilo Sertajeno   3 05.mp3 04 - Fond - Dos Meus Braços Tu Não Sairás (Roberto Roberti) finale   3 15.mp3 05 - Maria Bethânia (Capiba)    3 00.mp3 06 - Fond - Normalista (Benedito Lacerda  07 - Boemia   2 29.mp3 08 - Fond - Último Desejo (Noel Rosa)  3 26.mp3 09 - Carlos Gardel   2 26.mp3 10 - Fond - Destino   3 17.mp3 11 - Espanhola   2 42.mp3 12 - Fond - Pensando em Ti (Herivelto Martins  13 - Sinto-Me Bem (Ataulfo Alves)    2 39.mp3 14 - Fond - Malandrinha   3 17.mp3 15 - Arco-Iris   2 34.mp3 16 - Fond - História da Lapa   3 04.mp3 17 - Ela é a Deusa do Amor   3 57.mp3 18 - Você é Que Pensa   2 40.mp3 19 - Caminhemos (Maria Bethânia~Herivelto Martins)     3 03.mp3 20 - Louco (Ela é Seu Mundo)   3 13 - Copie.mp3 21 - Meu Vício É Você   2 29.mp3 22 - Dolores Sierra  3 03.mp3 23 - Volta do Boêmio (Adelino Moreira)   3 00.mp3

Radio Résonance
Rencontres Lusophones 06 11 21

Radio Résonance

Play Episode Listen Later Nov 6, 2021 60:00


01 - Maria Lisboa   2 34.mp3 02 - Fond - Renuncia (Mário Rossi  03 - Nelson Gonçalves - Grilo Sertajeno   3 05.mp3 04 - Fond - Dos Meus Braços Tu Não Sairás (Roberto Roberti) finale   3 15.mp3 05 - Maria Bethânia (Capiba)    3 00.mp3 06 - Fond - Normalista (Benedito Lacerda  07 - Boemia   2 29.mp3 08 - Fond - Último Desejo (Noel Rosa)  3 26.mp3 09 - Carlos Gardel   2 26.mp3 10 - Fond - Destino   3 17.mp3 11 - Espanhola   2 42.mp3 12 - Fond - Pensando em Ti (Herivelto Martins  13 - Sinto-Me Bem (Ataulfo Alves)    2 39.mp3 14 - Fond - Malandrinha   3 17.mp3 15 - Arco-Iris   2 34.mp3 16 - Fond - História da Lapa   3 04.mp3 17 - Ela é a Deusa do Amor   3 57.mp3 18 - Você é Que Pensa   2 40.mp3 19 - Caminhemos (Maria Bethânia~Herivelto Martins)     3 03.mp3 20 - Louco (Ela é Seu Mundo)   3 13 - Copie.mp3 21 - Meu Vício É Você   2 29.mp3 22 - Dolores Sierra  3 03.mp3 23 - Volta do Boêmio (Adelino Moreira)   3 00.mp3

I Santi: ritratti di fede | RRL
68 - Il martire Giovanni Nepomuceno

I Santi: ritratti di fede | RRL

Play Episode Listen Later Nov 4, 2021 8:42


Si può morire per tener fede al segreto confessionale? È successo al martire san Giovanni Nepomuceno, in genere raffigurato con il dito sulle labbra serrate oppure accompagnato da un angelo che si presenta allo stesso modo; in altre rappresentazioni è ritratto, invece, mentre ascolta la confessione della regina di Boemia, Giovanna di Baviera (1362-1386), consorte di Venceslao IV (1361-1419), e tutte le sue effigi sono collocate comunemente nei pressi dei ponti, nelle chiese o accanto ai confessionali.

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL
1117 - Cristina Siccardi - Il martire Giovanni Nepomuceno

Le VOCI di radioromalibera.org | RRL

Play Episode Listen Later Nov 4, 2021 8:42


Si può morire per tener fede al segreto confessionale? È successo al martire san Giovanni Nepomuceno, in genere raffigurato con il dito sulle labbra serrate oppure accompagnato da un angelo che si presenta allo stesso modo; in altre rappresentazioni è ritratto, invece, mentre ascolta la confessione della regina di Boemia, Giovanna di Baviera (1362-1386), consorte di Venceslao IV (1361-1419), e tutte le sue effigi sono collocate comunemente nei pressi dei ponti, nelle chiese o accanto ai confessionali.

Toma Aí um Poema: Podcast Poesias Declamadas | Literatura Lusófona
Re#196 Arthur Rimbaud - Minha Boemia | Poesia Francesa

Toma Aí um Poema: Podcast Poesias Declamadas | Literatura Lusófona

Play Episode Listen Later Oct 23, 2021 0:59


Jean-Nicolas Arthur Rimbaud foi um poeta francês. Produziu suas obras mais famosas quando ainda era adolescente sendo descrito por Paul James, à época, como o poeta de língua francesa que soube desde a qualidade dos sentidos manifestar sua poesia e predileção pela linguagem humana. Nasceu em 1854 e faleceu em 1891. ►► Espalhe a semente da poesia. Seja publicado! Voe! https://apoia.se/tomaaiumpoema _________________________________ Arthur Rimbaud - Minha Boemia Eu caminhava, as mãos soltas nos bolsos gastos; O meu paletó não era bem o ideal; Ia sob o céu, Musa! Teu amante leal; Ah! E sonhava mil amores insensatos Minha única calça tinha um largo furo. Pequeno Polegar, eu tecia no percurso Um rosário de rimas. A Grande Ursa, O meu albergue, brilhava no céu escuro. Sentado na sargeta, só, eu a ouvia Nessa noite de setembro em que sentia O odor das rosas, que vinho vigoroso! Ali, entre inúmeros ombros fantásticos, Rimava com a débil lira dos elásticos De meus sapatos, e o coração doloroso! Use #tomaaiumpoema Siga @tomaaiumpoema _________________________________ Poema: Minha Boemia Poeta: Arthur Rimbaud Tradução: Claudio Daniel Voz: Jéssica Iancoski | @euiancoski https://tomaaiumpoema.com.br

Artg musical
Klosters Music - Musica d'orchester e d'orgla

Artg musical

Play Episode Listen Later Sep 12, 2021 59:08


Per la terza giada è stà l'avust da quest onn il festival Klosters Music. Diversas furmaziuns èn sa deditgadas a la musica da la Boemia dal 18avel e 19avel tschientaner. L'entschatta avust hai dà il concert «Zeitlose Pracht» nua che l'orchester La Scintilla ha sunà ovras ord dal temp baroc. Sut la direcziun da la violonista Anna Gebert ha l'orchester oriund da Turitg dentant er accumpagnà las arias chantadas da Julie Fuchs. La Franzosa giauda gronda stima ed è adina puspè preschenta sin las tribunas internaziunalas.  In ulteriura part da l'emissiun Artg musical lascha resunar l'orgla. L'organist svizzer Rudolf Lutz ha sunà sin l'orgla da la baselgia Son Giachen a Claustra diversas ovras da la musica classica. Lutz è dentant er enconuschent per sias improvisaziuns. Ina da lezzas tadlain nus era.

Sala TUSP
SALA TUSP #37: A CENA INQUIETA, com Silvana Garcia

Sala TUSP

Play Episode Listen Later Jun 25, 2021 57:26


Silvana Garcia é teórica, ensaísta e professora. Pesquisadora que acompanha as atividades cênicas paulistas nos anos 1990, dedica-se a perceber o trabalho de grupo continuado junto às pesquisas experimentais e a dramaturgia contemporânea brasileira. Formou-se em direção teatral na Escola de Comunicações e Artes da Universidade de São Paulo (ECA/USP), em 1973, e teve a dissertação de mestrado Teatro da Militância, sobre o teatro de resistência no período da ditadura, lançada em 1990, assim como a tese de doutorado As Trombetas de Jericó, em 1997, dedicada ao teatro de vanguarda. Torna-se professora de matérias teóricas na Escola de Arte Dramática (EAD), assumindo sua direção de 1997 a 2000. Como dramaturgista, acumula algumas significativas realizações, como os espetáculos: "Farsas e Improviso", de Molière, e "Em Lugar Algum", adaptação do livro "Tempo de Despertar", de Oliver Sacks, ambos com direção de Beth Lopes; "Luzes da Boemia", de Ramón del Valle-Inclán, e "A Casa de Bernarda Alba", de Federico García Lorca, ambos em direção de William Pereira, Projeto Sesc Lorca na Rua, São Paulo, 1998; adapta o romance Viva o Povo Brasileiro, de João Ubaldo Ribeiro para o Teatro Vila Velha, do baiano Márcio Meirelles, texto lido em Salvador, 2001. Sua produção ensaística registra contribuições internacionais importantes, como: "...Yet there is method in't. Ham-let. José Celso Martinez Corrêa", em "Gestos", University of California/Irvine (1995); "Vau da Sarapalha: la poética de Guimarães Rosa en escena", em "Teatro al Sur", Buenos Aires (1995); "Jó, su cuerpo y Diós...", em "Teatro al Sur (1996); "Éxubérance et pluralité théâtrales. Bilan de la production théâtrale de São Paulo", em Teatro al Sur, edição especial em língua francesa (1996); "Production, Diffusion Et Public des Spetacles à São Paulo", surgida em "La Mediation Théâtrale", Bélgica (1998); "Un homme de spetacle bien brésilien: Antonio Nóbrega (1952)", em Teatro al Sur, edição especial em língua francesa/Festival de Avignon (1999). Junto às publicações brasileiras possui diversas contribuições, com destaque para "De Büchner a Bread & Puppet: Sendas do Teatro Político Moderno", no livro de J. Guinsburg, "Diálogos sobre Teatro", de 1992; "A Cena Classicista", na obra "O Classicismo", também de J. Guinsburg (1999), e "Do Sagrado ao Profano: O Percurso do Teatro da Vertigem", análise sobre o trabalho do grupo presente no livro "Teatro da Vertigem: Trilogia Bíblica" (2002). Em 2001, passa a dirigir a Divisão de Pesquisas do Centro Cultural São Paulo (CCSP) e lança no ano seguinte "Uma Odisséia do Teatro Brasileiro", que agrupou depoimentos dos mais expressivos criadores da cena brasileira contemporânea, numa série de encontros promovidos pelo Ágora - Centro para o Desenvolvimento Teatral. Silvana Garcia é assiduamente convocada como debatedora, curadora e integrante de comissão julgadora de encontros, eventos, festivais, premiações e editais em torno da produção teatral paulista. Referências: GARCIA, Silvana. "Teatro da Militância". SP, Perspectiva, 1990. GARCIA, Silvana. "As Trombetas de Jericó: Teatro das Vanguardas Históricas". SP, Hucitec, 1997. O episódio foi ao ar em 25 de junho de 2021. #TUSPemCasa --- Send in a voice message: https://anchor.fm/teatrodausp/message

Festival della Mente
Géza & The Bohemian Vitruosi Musica in viaggio, ovvero Viaggio in musica - Festival della Mente 2015

Festival della Mente

Play Episode Listen Later Jun 17, 2021 108:07


Lo straordinario talento eclettico del violinista di origine zigana Géza, con il gruppo dei suoi Virtuosi di Boemia, ci porta a spasso per il mondo in un viaggio immaginario che parte dalla Venezia del “prete rosso”, attraversando, come un fil rouge, gran parte dell'Europa – con Bach, Liszt, Saint-Saëns, Kreisler, Édouard Lalo, Pablo de Sarasate – per concludersi in Argentina con il grande maestro del tango moderno, Astor Piazzolla. Una carrellata di musiche meravigliose che raccontano storie struggenti, accattivanti, appassionate, sentimentali, impetuose, pirotecniche… e che ci porteranno altrove per 80 minuti.

News Diario  Prevenzione Podcast
Magistratura e prevenzione degli incidenti negli ambienti di vita e di lavoro, una riflessione. Podcast Diario Prevenzione – 10 giugno 2021 – Puntata n° 85

News Diario Prevenzione Podcast

Play Episode Listen Later Jun 10, 2021


  a cura di Gino Rubini In questa puntata parliamo di : – I rapporti dell'Ispettore del Lavoro Franz Kafka sugli incidenti del lavoro nel regno di Boemia nel 1910- Cosa è cambiato da allora ? – Un bimbo all'asilo si schiaccia le ditine nella porta tagliafuoco- Pesca a strascico : l'avviso di garanzia alla sindaca del […]

Lacontessa Habanera
Sissi la divina imperatrice 06

Lacontessa Habanera

Play Episode Listen Later May 3, 2021 19:01


La sedicenne Sissi, è una ribelle in età da marito. La sua famiglia progetta di portarla in Austria e presentarla a corte. Ma tutti in famiglia hanno paura che la sua natura ostinata non fara' una buona impressione sui potenziali pretendenti.

Lacontessa Habanera
Sissi, la divina imperatrice 05

Lacontessa Habanera

Play Episode Listen Later Apr 29, 2021 25:41


La sedicenne Sissi, è una ribelle in età da marito. La sua famiglia progetta di portarla in Austria e presentarla a corte. Ma tutti in famiglia hanno paura che la sua natura ostinata non fara' una buona impressione sui potenziali pretendenti.

Gulasch
Gulasch - 01x16, 28 Aprile 2021

Gulasch

Play Episode Listen Later Apr 28, 2021 26:41


Uno zuppone che sa un po' di Mitteleuropa Il triste legame tra l'ospedale psichiatrico di Praga e il Trentino Alto Adige; la Bloody Sunday di Bolzano; un'aquila tra Trento e la Boemia; La Half Marathon di Trieste. Il triste legame tra l’ospedale psichiatrico di Praga e il Trentino Alto Adige; la Bloody Sunday di Bolzano; un’aquila tra Trento e la Boemia; La Half Marathon di Trieste. 0116_gulasch_podcast.mp3

Lacontessa Habanera
Sissi la divina imperatrice 04

Lacontessa Habanera

Play Episode Listen Later Apr 26, 2021 25:41


La sedicenne Sissi, è una ribelle in età da marito. La sua famiglia progetta di portarla in Austria e presentarla a corte. Ma tutti in famiglia hanno paura che la sua natura ostinata non fara' una buona impressione sui potenziali pretendenti.

Lacontessa Habanera
Sissi, la divina imperatrice 03

Lacontessa Habanera

Play Episode Listen Later Apr 24, 2021 24:58


La sedicenne Sissi, è una ribelle in età da marito. La sua famiglia progetta di portarla in Austria e presentarla a corte. Ma tutti in famiglia hanno paura che la sua natura ostinata non fara' una buona impressione sui potenziali pretendenti.

Lacontessa Habanera
Sissi, la divina imperatrice 02

Lacontessa Habanera

Play Episode Listen Later Apr 22, 2021 37:48


La sedicenne Sissi, è una ribelle in età da marito. La sua famiglia progetta di portarla in Austria e presentarla a corte. Ma tutti in famiglia hanno paura che la sua natura ostinata non fara' una buona impressione sui potenziali pretendenti.

Lacontessa Habanera
Sissi, la divina imperatrice 01

Lacontessa Habanera

Play Episode Listen Later Apr 20, 2021 39:40


La sedicenne Sissi, è una ribelle in età da marito. La sua famiglia progetta di portarla in Austria e presentarla a corte. Ma tutti in famiglia hanno paura che la sua natura ostinata non fara' una buona impressione sui potenziali pretendenti.

Lacontessa Habanera
La Storia in Giallo Franz Kafka

Lacontessa Habanera

Play Episode Listen Later Apr 1, 2021 41:25


Dove parla l'angoscia, si tratta di un'angoscia motivata: l'angoscia di un uomo gravemente malato, che già nei suoi giovani anni sa che non può guarire, che è perduto.Sono parole di Max Brod, il grande amico di Franz Kafka, che gli è stato sempre accanto, dagli anni trascorsi all'Istituto di Assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro per il Regno di Boemia agli anni della stesura dei Diari e di quelle opere che lo avrebbero reso uno dei maggiori scrittori del suo tempo.Il suo stato di salute gravemente condizionato da una tubercolosi polmonare, e la travagliata vicenda sentimentale con Felicia Bauer avrebbero segnato la sua opera e la sua vita, stroncata troppo presto, il 3 giugno del 1924, quando aveva soltanto quarant'anni.Antonella Ferrera intervista lo scrittore Valerio Evangelisti.La voce di Franz Kafka è quella di Riccardo Rossi

I Notturni di Ameria Radio
I notturni Ameria Radio 27 gennaio 2021 Musiche di Dvořák e Smetana

I Notturni di Ameria Radio

Play Episode Listen Later Jan 27, 2021 63:47


a cura di Massimiliano SamsaAntonín Dvořák (1841 - 1902) - Sinfonia n. 9 in mi minore "Dal Nuovo Mondo"1.Adagio - Allegro molto2.Largo3.Scherzo. Molto vivace4.Allegro con fuocoPrima esecuzione: New York, Carnegie Hall, 16 Dicembre 1893*********Bedřich Smetana (1824 - 1884) - La MoldavaAllegro comodo non agitato (Le sorgenti della Moldava, Caccia nel bosco). Lo stesso tempo ma moderato (Nozze di contadini). Lo stesso tema (Chiaro di luna e Ridda delle ninfe). Tempo I (Le rapide di san Giovanni, La Moldava nel suo corso largo, Motivo del "Vyšehrad") (mi minore)Prima esecuzione: Praga, Sala Žofín, 4 aprile 1875Slovak Philharmonik OrchestraKurt Redel, direttoreL'ultima e più famosa sinfonia di Dvoràk fu composta fra il 19 dicembre 1892 e il 24 maggio 1893, a New York, e quivi presentata il 16 dicembre 1893 sotto la direzione di Anton Seidl. Il compositore si trovava negli Stati Uniti dal settembre del 1892, avendo accettato l'incarico di direttore del National Conservatory di New York che gli era stato offerto nel corso del precedente soggiorno americano (1890). Fin dal suo arrivo nel Nuovo Mondo, Dvoràk si interessò molto ai canti negro-americani e alle tradizioni popolari dei pellerossa: ascoltò con attenzione musiche e cerimonie, trascrisse melodie, fu attratto dalle potenzialità delle scale pentatoniche. La Sinfonia in mi minore, nata in quel periodo, fu largamente ispirata da quelle musiche come lo stesso Dvoràk dichiarò pubblicamente numerose volte. C'è però da dire che le assunzioni nella sinfonia di motivi presi dal canto popolare americano non sono mai dirette, ma fortemente mediate e filtrate attraverso la sensibilità europea. Non si trova cioè alcuna citazione precisa di melodie attinte dal patrimonio popolare indiano. La stessa celebre melodia del corno inglese che si ascolta nel Largo e che viene considerata una ninna-nanna o un canto funebre pellerossa, è originale di Dvoràk e, per certi aspetti, potrebbe anche avere origini boeme. La forma della sinfonia è ciclica, ricorrendo il primo tema iniziale dall'Allegro molto più volte nel corso dell'intera sinfonia. All'elegiaco Largo, in semplice forma strofica, fa contrasto il vivace Scherzo, più ampio del normale perché dotato di un doppio Trio centrale. Di esaltante imponenza è l'Allegro con fuoco finale, che contiene il tema più memorabile della sinfonia, lungamente sviluppato insieme agli spunti dei temi principali apparsi durante l'intera composizione.Testo tratto da: https://www.flaminioonline.it/Guide/Dvorak/Dvorak-Sinfonia9.html**********Il 20 novembre 1874 Smetana cominciò a lavorare alla Moldava - il più popolare dei suoi Poemi Sinfonici, dedicato al fiume che attraversa tutta la Boemia e si getta nell'Elba - e la completò in appena tre settimane. Erano passati soltanto pochi giorni da quando all'improvviso aveva perso l'udito quasi completamente, a causa di un sibilo incessante, che lo tormentò per il resto della sua vita e lo condusse infine alla follia: tuttavia continuò a comporre finché gli fu possibile, con una forza morale che lo avvicina a Beethoven.Testo tratto da: https://www.flaminioonline.it/Guide/Smetana/Smetana-Moldava1122.html

Metalismo Cast
METALISMO CAST - EPISÓDIO 20 - SOCIEDADE BOEMIA

Metalismo Cast

Play Episode Listen Later Dec 16, 2020 57:24


Fala gurizadinha, tudo bão com vocês? No episódio de hoje eu converso com a banda paulistana SOCIEDADE BOEMIA. A conversa foi muito boa, falamos sobre a sonoridade da banda que tem uma caída pro lado mais forró e baião e com o mais puro rockão dos bão. Falamos também sobre os shows de abertura para duas grandes de rock internacional. E rolou até um papo motivacional! E sempre lembrando que estamos no @metalismocast nas redes sociais e no site metalismocast.podcloud.site/ chega de falatório e vamos pro metal. Links relacionados: Face: www.facebook.com/sociedadeboemia/ Youtube: www.youtube.com/channel/UCTupfmNz0dXVW3FMynwG1bQ Instagram: www.instagram.com/sociedadeboemia/ Tribhus: www.tribhus.com.br

BASTA BUGIE - Cinema
FILM GARANTITI Sissi, la giovane imperatrice - Il sogno di una monarchia cattolica (1956) *

BASTA BUGIE - Cinema

Play Episode Listen Later Dec 10, 2020 5:42


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=325a, infatti, sottrae la bambina alla madre, ordinando che sia alloggiata in un'ala lontana del palazzo, ed affidandola alle cure delle governanti. Sissi è addolorata e offesa, ma rimane completamente delusa quando il marito non l'appoggia contro la suocera, anzi ne accetta le argomentazioni secondo le quali Sissi non è all'altezza di provvedere all'educazione della piccola arciduchessa. Sissi fugge quindi dal palazzo, e torna dalla sua famiglia in Baviera. Sua madre, quando capisce quello che ha fatto, si schiera dalla sua parte: è il padre, per una volta, che la rimprovera, anche se bonariamente, invitandola a tornare ai suoi doveri di moglie, madre e imperatrice. Durante la visita ai genitori, Sissi ritrova la gioia di vivere e riabbraccia le sorelle ed i fratelli. Alla fine Francesco Giuseppe la raggiunge, si scusa, e le promette che riavrà sua figlia. La pacificazione permette il ritorno dell'imperatrice al palazzo. Oltre ai problemi personali, però, ci sono i problemi politici, dato che l'imperatore, contro le decisioni della madre e del governo, annuncia un'amnistia verso l'Ungheria, allora una semplice provincia dell'Impero austriaco, togliendo lo stato di assedio: ciò avvicinerà molto i due paesi, sia grazie al conte Andrássy, sia grazie alla stessa Sissi, che si era adoperata appassionatamente per il riconoscimento della dignità di Regno autonomo all'Ungheria. Da allora l'Impero d'Austria verrà chiamato Impero austro-ungarico, formato da due regni distinti che hanno un re ed una regina in comune. Alla fine del film si assiste al solenne e toccante momento dell'incoronazione a re e regina di Ungheria dei due sovrani austriaci. DIFFERENZE TRA FILM E REALTÀ STORICANella realtà storica Elisabetta accettò, pur soffrendo, l'allontanamento dei figli. Sofia, la primogenita, morì a due anni di febbri proprio durante un viaggio in Ungheria. Alla stessa malattia sopravvisse invece la secondogenita Gisella, di poco più piccola. Il figlio maschio, Rodolfo d'Asburgo-Lorena, fu allontanato quando era ancora molto piccolo dalla corte e sottoposto ad una educazione ed una disciplina militare durissime, che lo segnarono irrimediabilmente, tuttavia quando Sissi comprese ciò che stava avvenendo al figlio riuscì a strapparlo da tale educazione, dopo aver abbandonato Vienna e minacciato di non tornare finché non ottenne di poter sovrintendere all'educazione dei figli. Tuttavia, Rodolfo morì suicida insieme alla sua amante.ELISABETTA DI BAVIERA (detta SISSI)Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, nata duchessa in Baviera (Monaco di Baviera, 24 dicembre 1837 - Ginevra, 10 settembre 1898), meglio nota come Sissi, fu imperatrice d'Austria, regina apostolica d'Ungheria, regina di Boemia e di Croazia come consorte di Francesco Giuseppe d'Austria. Nonostante fosse cresciuta relativamente libera da vincoli sociali e di comportamento normalmente imposti alla nobiltà mitteleuropea del XIX secolo e generalmente insofferente alla disciplina di corte a Vienna, nonché alle politiche imperiali e alle condizioni di vita dei popoli sottoposti alle autorità dell'Impero austro-ungarico, rimase un simbolo della monarchia asburgica, e per tale ragione il 10 settembre 1898 fu uccisa a Ginevra, in Svizzera, dall'anarchico italiano Luigi Lucheni. Fonte: Wikipedia

Storia della civiltà cristiana | RRL
190 - Padre Domenico di Gesù Maria, l’“artefice” della vittoria

Storia della civiltà cristiana | RRL

Play Episode Listen Later Dec 4, 2020 5:54


Furono in molti ad attribuire la vittoria riportata dai cattolici l’8 novembre 1620 nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga – quella che segnò la fine del governo protestante in Boemia – al venerabile Domenico di Gesù Maria, al secolo Domenico Ruzzola, nato a Calatayud il 16 maggio 1559, nella provincia di Saragozza, in Spagna.

TOMEI GOSTO por Mario Alaska
TOMEI GOSTO - Nenel Neto do Baixa Gastronomia

TOMEI GOSTO por Mario Alaska

Play Episode Listen Later Oct 17, 2020 50:04


Você conhece alguém que dedica a vida a visitar bares, botecos e restaurantes? Conversei com Nenel do perfil Baixa Gastronomia. Jornalista formado, um amante da boemia, da vida noturna e da baixa gastronomia. Um cara muito bem humorado, uma conversa leve e nostálgica. Ouça antes de abrir uma cerveja! O ambiente do boteco verdadeiro tem especificidades? Ele ama cerveja, mas vai nas artesanais mais pesadas? Nenel já rodou por várias cidades em busca de pratos muito consumidos e pouco valorizados. O papo vai por aí...

Radio Punto Zero Tre Venezie
Massimiliano I: la mostra dedicata nel Castello di Gorizia

Radio Punto Zero Tre Venezie

Play Episode Listen Later Sep 22, 2020 12:10


La mostra "Massimiliano I il fascino del potere", promossa dal Comune di Gorizia, Assessorato alla Cultura, è visitabile fino al 10 gennaio 2021 nelle sale del Castello di Gorizia. La mostra, che la Città dedica a Massimiliano I, il grande imperatore, precursore di una nuova dimensione della cultura e della politica in Europa, ma anche erede della Contea di Gorizia, è un atto di volontà di dare un segnale positivo per il turismo locale, nazionale e internazionale. Gorizia altresì non avrebbe potuto sottrarsi nel ricordare il suo primo imperatore a distanza di qualche mese dal cinquecentesimo anno dalla morte, dal momento che la città acquistò con la Casa d'Austria il rango di capitale. Attraverso i 100 materiali originali provenienti da importanti collezioni private, la mostra evidenzia il ruolo attivo di Massimiliano come committente e il suo intervento diretto nei progetti artistici. Incardinato da Quattrocento e Cinquecento, l'imperatore fu anche e soprattutto un indubbio maestro nell'arte di mettersi in scena servendosi dei mezzi dell'arte, in particolare della xilografia, di cui aveva intuito le potenzialità per i costi limitati e tirature importanti per una diffusione capillare e controllata alla fonte. Una moderna arma mediatica che Massimiliano con l'aiuto dei maestri del tempo piegò ai propri desideri agiografici per portare la propria effige e il racconto di sé stesso in ogni angolo dell'impero. Ne è un esempio il Corteo Trionfale e diverse tavole del Weißkunig e del Theuerdank. Bellissime xilografie firmate da Albrecht Dürer, Hans Burgkmair, Albrecht Altdorfer e incisioni acquarellate tematizzano tutti gli eventi memorabili della vita dell'imperatore, il primo matrimonio con Maria di Borgogna e poi quello con Bianca Maria Sforza, i suoi antenati, le guerre, gli importanti eventi politici e sociali, il suo esercito, i suoi svaghi privati, fatti di musica, spericolati tornei e partite di caccia, una sorta di “catalogo” di tutto il suo operato, che consentirà al visitatore di cogliere importanti spaccati sugli usi e fogge dell'epoca. Nelle sale, in cui sono esposti volumi preziosissimi, tra cui il Liber Chronicarum e il Supplementum supplementi chronicarum, nonché carte di notevole pregio e rarissime, si è tessuto un meraviglioso dialogo tra le superbe incisioni e i capolavori policromi ed eleganti, realizzati secondo i modelli dell'epoca da Roberta Calvo con stoffe tessute a telaio provenienti dalle Fiandre, dalla Germania e dalla Boemia. Accesso contingentato alla mostra: dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 13.00 con ultimo ingresso alle ore 12.00  e dalle ore 15.00 alle 19.00 con ultimo ingresso alle ore 18.00. Non si effettuano prenotazioni. Curatrici della mostra: Marina Bressan e Roberta Calvo. Abiti realizzati da Roberta Calvo con stoffe esclusive tessute a telaio in Fiandra, in Boemia e in Germania. Mostra con spiegazioni in italiano e codice QR in tedesco  Massimiliano I il Fascino del Potere Per riascoltare l'intervista alla curatrice della mostra Marina Bressan:

Távola Podcast
A Morte da Boemia? (feat. Marcos Benuthe)

Távola Podcast

Play Episode Listen Later Jul 30, 2020 51:26


Saudades daquelas noites em claro, conversando com estranhos e conhecendo gente nova? Do burburinho dos papos animados em um barzinho lotado? Da cerveja gelada sendo dividida entre amigos queridos? E das festas? E dos encontros culturais? 2020 pode ter transformado de vez a nossa valente boemia, que há décadas já lutava contra o assédio do mercado e as restrições do poder público. O que será da nossa querida vida noturna? Para responder todas estas perguntas (e fazer um passeio delicioso pela história cultural de São Paulo) convidamos nosso anfitrião favorito, o Marcos Benuthe! Benuthe é fundador da Mercearia São Pedro, um tradicional bar paulistano, e da Ria Livraria, um espaco literário no coração da Vila Madalena, o bairro mais boêmio de SP. Távola é uma produção TVL&Co. com edição de Sérgio Pinheiro (MS Produção Sonora). Contato: tavolapodcast@gmail.com     

História Pirata
História Pirata #12 - Iluminismo em Portugal com Prof. Dra. Neuma Brilhante

História Pirata

Play Episode Listen Later Jun 5, 2020 110:17


Neste episódio, Rafinha (@rafaverdasca) e Da-niel Gomes (@danielgomesdecarvalho) recebem a Professora Doutora Neuma Brilhante da UnB para uma conversa sobre as peculiarida-des do iluminismo em Portugal que já foi acusado, inclusive, de não ser um país que pro-duziu ideias ilustradas. O debate envolveu a conceituação do Iluminismo, assim como um breve panorama da historiografia acerca da ilustração. Mediante esses aspectos, as ideias iluministas em Portugal são trazidas à tona dialogando com a reforma da Universidade de Coimbra e com a nova concepção de governo que elas trazem a Portugal. Esse programa foi editado por Gabriel Campos Para esse episódio, foi utilizada a seguinte bibliografia: CASSIRER, Ernst et al. Filosofía de la Ilustra-ción. México: Fondo de cultura económica, 1943. Darnton, Robert. Boemia literária e revolução: o submundo das letras no Antigo Regime. Editora Companhia das Letras, 1989. ISRAEL, Jonathan I. Iluminismo radical: a filo-sofia e a construção da modernidade 1650-1750. Madras, 2009. RODRIGUES, Neuma Brilhante. Nos caminhos do Império: a trajetória de Raimundo José da Cunha Mattos. 2008. 242 f. Tese (Doutorado em História)-Departamento de História, Uni-versidade de Brasília, Brasília, 2008. RODRIGUES, Neuma Brilhante. Para a utilidade do Estado e “Glória à Nação” a Real Casa Pia de Lisboa nos tempos de Pina Manique (1780-1805). Territórios e Fronteiras, ISSN-e 1984-9036, Vol. 1, Nº. 2, 2008, págs. 25-46. VENTURI, Franco. "Cronologia e Geografia do Iluminismo." Utopia e Reforma no Iluminismo. Bauru: EDUSC, 2003.

Conversa Fora
9. BONUS _ “Boemia”, de Nelson Gonçalves

Conversa Fora

Play Episode Listen Later May 31, 2020 2:25


Uma pena que o público não possa acompanhar o clima de descontração, as conversas e cantorias paralelas durante as gravações. Pois bem, segue Nilson Peixoto e Gustavo Amorim tocando e cantando “Boemia”, de Nelson Gonçalves.

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così
Il coronavirus è un castigo di Dio?

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così

Play Episode Listen Later Mar 10, 2020 10:12


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6046IL CORONAVIRUS E' UN CASTIGO DI DIO? di Rodolfo CasadeiSinceramente non riesco a capire perché tanti uomini di Chiesa esorcizzino la parola "castigo" quando si parla di calamità come l'attuale epidemia di coronavirus, come ha fatto il card. Scola nella sua intervista a Repubblica, e lascino trapelare il loro biasimo nei confronti dei loro rari confratelli che fanno ricorso a un linguaggio vagamente imparentato con quello di castigo parlando di "ammonimento" o di "segno" divino, come ha fatto don Mauro Leonardi con padre Livio direttore di Radio Maria. A dire il vero, credo di capire il perché di queste linee di condotta, e quello che capisco non mi piace.Certo, se si fa ricorso al vocabolo "castigo" o ad altri simili bisogna poi chiarire bene cosa questo significhi in termini cristiani. Non si può certamente lasciar credere che chi è colpito da una malattia o da un'altra catastrofe prevalentemente naturale è punito in maniera personalizzata per i peccati che lui ha commesso; né è possibile associare determinate colpe, comportamenti anche molto diffusi, malvagità collettive, ingiustizie strutturali al dolore e alla morte che colpirebbero collettivamente chi vive in certi luoghi in certi tempi. Su questo è stato molto chiaro, e rivoluzionario rispetto alla mentalità della sua epoca, Gesù Cristo, quando ha spiegato che gli sfortunati morti schiacciati sotto il crollo della torre di Siloe non erano più colpevoli di quelli che l'avevano scampata, e che il cieco nato non era tale a causa di peccati suoi o dei suoi genitori. Detto questo, però, occorrerebbe anche spiegare perché Dio, presentato come buono fino alla misericordia, permette questi mali: perché permette la malattia, la morte, il dolore innocente, il trionfo terreno dell'ingiustizia, ecc. È la domanda che gli uomini si fanno dall'inizio dei tempi moderni, convenzionalmente a partire da L'aratore di Boemia di Johannes von Saaz, un poema dei primissimi anni del XV secolo dove un contadino che ha perduto la moglie si ribella a tutte le giustificazioni metafisiche con cui la morte in persona risponde alle sue proteste. Gli uomini di Chiesa d'oggi, velocissimi nell'esecrare un confratello che abbia dato adito anche lontanamente a un fraintendimento sul tema del rapporto fra calamità e colpa personale o collettiva, sono lenti e titubanti quando si tratta di rispondere alle obiezioni del contadino; oppure semplicemente svicolano.Il Catechismo della Chiesa cattolica spiega che il dolore, la malattia, la morte sono conseguenze del peccato originale dei nostri progenitori. Il cattivo uso della libertà da parte loro ha prodotto una corruzione che si è trasmessa ai discendenti ma che non è solo morale, relativa alla nostra inclinazione al male, ma anche fisica, riguardante tutto il creato. Come scrive san Paolo nella lettera ai Romani, «La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità – non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa – e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8, 19-21) Il catechismo spiega che "colui che l'ha sottomessa" è l'uomo col suo peccato (CCC n. 400). Chi si definisce cristiano non può cavarsela alla leggera dicendo o pensando che il peccato originale è una vecchia storia alla quale non crede più nessuno. Comunque la si interpreti e la si concepisca, è una storia dalla quale dipende tutta la veridicità dell'annuncio cristiano: «La Chiesa, che ha il senso di Cristo, (1Cor 2,16) ben sa che non si può intaccare la rivelazione del peccato originale senza attentare al Mistero di Cristo» (CCC n. 389).Chiarito che anche le epidemie, come gli altri mali fisici e morali, sono conseguenze del peccato originale, è accettabile definirle "castigo divino", benché non si tratti di castighi mirati a colpe personali specifiche? O questa sarebbe un'antropomorfizzazione dell'agire di Dio che alla fine sfocia inevitabilmente nella superstizione, o per lo meno in una comprensione inadeguata di Lui da parte nostra? Beh, non c'è nessuno che non abbia presente che nella Bibbia, nel Vangelo, nella liturgia della Chiesa e in tante preghiere canoniche Dio è presentato come Colui che premia e che castiga, che si adira e che si commuove fino alla misericordia. Dal libro di Tobia nell'Antico Testamento («Vi castiga per le vostre ingiustizie, ma userà misericordia a tutti voi», Tb 13,5) alle descrizioni del giudizio finale che fa ripetutamente Gesù, per esempio nel capitolo 25 di Matteo («Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo... Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, ... E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna»). Questo linguaggio descrive compiutamente Dio e il suo agire? No, perché Dio è trascendente, e quindi noi possiamo parlare di Lui solo in termini analogici. Non c'era bisogno di aspettare i pur intelligenti esponenti della "teologia negativa" o "apofatica" del XX secolo, protestanti come Paul Tillich e Karl Barth: a definire Dio come il "totalmente altro" non sono stati per primi i pensatori tedeschi, ma sant'Agostino nelle Confessioni. E i medievali sapevano benissimo che la nostra conoscenza delle cose divine è fatta di similitudini, metafore, analogie. Se lo ricorda anche chi non ha studiato filosofia medievale ma ha letto la Commedia di Dante, dove a un certo punto l'autore chiarisce: non è che beati e dannati si trovino veramente nelle condizioni in cui ve li descrivo, ma è che così ci appaiono per il nostro vantaggio spirituale.Allora perché parliamo di un Dio che manifesta ora la Sua ira, ora la Sua tenerezza? Che ama e che castiga? Semplicemente perché siamo esseri umani, e solo con parole e concetti umani possiamo esprimerci, elaborare i nostri pensieri e le nostre esperienze, entrare in rapporto con gli altri. E che questo non dispiaccia troppo a Dio lo si può dedurre dal fatto che «non horruit Virginis uterum», non gli fece ribrezzo essere ospitato nel ventre di Maria e assumere la carne umana in Gesù Cristo. Gli uomini di Chiesa che pensano di cavarsela nascondendo sotto il tappeto metà degli appellativi e degli aggettivi con cui di Dio si parla nelle Scritture, nella Tradizione della Chiesa e negli scritti dei santi e delle sante e riproponendo con larghi sorrisi solo i vocaboli rassicuranti ed edificanti, incorrono in una contraddizione di fondo: se la Trascendenza di Dio non deve essere intaccata attribuendogli un comportamento umano come è quello del castigare, non può esserlo nemmeno attribuendogli qualsiasi altra caratteristica o propensione, fosse pure quelle dell'amare, del perdonare, del rispettare la libertà umana, ecc. Questi commentatori non risolvono nessun problema, tranne quello di preservare la propria rispettabilità di fronte al mondo. Questa è la sgradevole sensazione che si prova leggendoli. Cerchino invece di esercitare un po' di benevolenza verso i loro confratelli che vedono nel coronavirus un "monito" rivolto all'umanità. Non è forse vero che tutto è segno per chi crede? Ne abbiamo fatto esperienza nella vita personale, quando abbiamo patito una perdita o un'afflizione, e poi abbiamo riconosciuto che era un avvenimento provvidenziale che ci richiamava alla necessità della nostra conversione; perché non si potrebbe proporre lo stesso tipo di lettura di eventi che riguardano la collettività, se questa lettura - sempre analogica, sempre figurata - aiuta a stimolare conversioni? Chi dice oggi «Il tempo si è fatto breve» riattualizza la tradizione di san Paolo nella prima lettera ai Corinzi, che non c'entra nulla col terrorismo psicologico ma molto con la necessità di decidere per o contro Dio. Chi prova orrore di tutto questo resta col problema di rispondere alle proteste del moderno contadino di Boemia, che non si accontenterà della rispettabilità sociale dell'interlocutore, e finirà per voltargli le spalle. Titolo originale: Il coronavirus è un castigo?Fonte: Tempi, 2 marzo 2020Pubblicato su BastaBugie n. 655

Notícia no Seu Tempo
Divirta-se: vida gastronômica e boêmia no Tatuapé, exposição 'Leonardo da Vinci – 500 Anos de um Gênio', cantora britânica Dido pela primeira vez no Brasil

Notícia no Seu Tempo

Play Episode Listen Later Nov 1, 2019 2:58


Point of News
MEE TOO DUE ANNI DOPO. Una conversazione con Barbara Alberti

Point of News

Play Episode Listen Later Oct 28, 2019 26:36


Era il 15 ottobre del 2017 quando l'attrice Alyssa Milano invitò le donne vittime di molestie ad uscire allo scoperto: iniziava il #meetoo, un fenomeno di denuncia con la forza di un terremoto. Ma da allora, cosa è cambiato? Per la scrittrice e paladina delle donne, Barbara Alberti, il movimento è stato una «psicoanalisi di massa mediatica». In un mondo profondamente fondato al maschile, dove sono andate a finire quelle donne «streghe», che si riappropriano di sé stesse? Per la scrittrice, i modelli sono sotto i nostri occhi: da Agnese di Boemia e Greta alle guerrigliere curde.Music: https://www.bensound.com

UFRN é Notícia - Rádio Universitária
Posse na Academia Brasileira de Ciências; UFRN no Setembro Amarelo; estreia do podcats Batalha de Séries; concerto da Filarmônica; projeto Cultura no Centro

UFRN é Notícia - Rádio Universitária

Play Episode Listen Later Aug 30, 2019 28:05


Professores da UFRN são diplomados membros da Academia Brasileira de Ciências. A solenidade ocorreu no Instituto Internacional de Física. A UFRN abraça o Setembro Amarelo - campanha de prevenção ao suicídio. A Rádio Universitária lança o podcats Batalha de Séries. No Quadro de Cultura, tem evento pra todos os gostos, Destaque para o concerto ‘Ópera, Amor e Boemia’ - quinta apresentação oficial da temporada 2019 da Filarmônica UFRN. E ainda, o show de encerramento do projeto Cultura no Centro. Acompanhe o UFRN é Notícia toda terça e sexta, às 9h e às 15h, na Rádio Universitária Natal, 88,9 Mhz.

Notícia no Seu Tempo
Viagem: 200 anos do Museu do Prado, Tirso de Molina, Sala Equis, flamenco

Notícia no Seu Tempo

Play Episode Listen Later Aug 20, 2019 2:34


Minha França
Boemia e arte em Paris: A Butte-aux-Cailles

Minha França

Play Episode Listen Later Jul 1, 2019 3:01


Mini episódio dedicado a explorar a Butte-aux-Cailles, conjunto de ruas no 13ème arrondissement em Paris.

Audioclassici
Bertolt Brecht - La Ballata delle Vedove di Osseg

Audioclassici

Play Episode Listen Later Jun 21, 2019 2:38


Osek (in tedesco Osseg) è una città della Repubblica Ceca, nella regione di Ústí nad Labem in Boemia. Qui nei primi giorni del 1934 circa 160 minatori rimasero intrappolati in un pozzo, a causa di un’esplosione di gas tanto violenta da distruggere alcune strutture in superficie. Morirono tutti, i più asfissiati.Le vedove, rimaste senza risorse e con i figli da sfamare, si recarono a Praga a chiedere aiuto alle autorità e ai proprietari della miniera. Fu loro permesso di raggiungere la piazza antistante il Parlamento, dove “i signori deputati declamarono alcuni bei discorsi”. Le vedove e gli orfani restarono fino al giorno dopo in attesa di una risposta che non arrivò. Arrivò solo la neve nella notte fredda di Praga.Bertolt Brecht scrisse questa ballata in cui ogni passaggio comporta una modifica dell'impostazione emotiva poiché entrano in gioco diversi elementi che condizionano la lettura: rabbia, dolore, compassione, violenza, rassegnazione, vigliaccheria.Musica: Kevin Macleod "Despair And Triumph"

Papo Vogon
Inquisição Pangaláctica #18 – Boemia Rapsódia

Papo Vogon

Play Episode Listen Later Feb 26, 2019 21:45


Bem vindo à Inquisição Pangaláctica! O podcast com listas que não interessam para ninguém, mas você vai gostar de ouvir. E nesse episódio, falamos sobre todas as versões já feitas da música Bohemian Rhapsody. Mas não estamos falando de simples covers que muita gente fez. Estamos falando de versão no cinema, na TV e até apenas instrumentais! Qual sua versão...

Tesori d'Europa | RRL
33 - San Giovanni Nepomuceno, il santo martire della Boemia

Tesori d'Europa | RRL

Play Episode Listen Later Feb 2, 2019 5:57


Una breve biografia di una delle figure più grandi e forse meno conosciute del firmamento dei martiri cattolici, Patrono della Boemia.

CD-Tipp
#01 Antonio Vivaldi: Violinkonzerte "La boemia"

CD-Tipp

Play Episode Listen Later Nov 30, 2018 4:19


All diesen Konzerten geigerisch und musikalisch überzeugend gewachsen ist der italienische Barock-Virtuose und manchmal auch Violin-Rebell Fabio Biondi mit seinem immer wieder faszinierend schlagkräftigen Ensemble Europa Galante. Biondi flitzt durch die flotten Bravour-Passagen, reibt sich an Dissonanzen und ungewöhnlichen Harmonien.

RingCast - Podcast di disinformazione videoludica
RingCast Episodio 107: essere Boemo oggi

RingCast - Podcast di disinformazione videoludica

Play Episode Listen Later Mar 15, 2018 151:34


Gli imprevisti della vita a volte ci rallentano, ma non ci fermano: più convinti di Xbox continuiamo nella nostra missione di portare i videogiochi alle masse. In questo episodio commentiamo il Nintendo Direct, Trump e la violenza nei videogiochi, le copie vendute da Crash, la follia di SquareEnix e ci addentriamo anche in disamine storiche sulla composizione demografica della Boemia del 1400. Divertimento, politica, storia – tutto questo e molto di più, solo per voi amicici da casa!----more----     In questo episodio: [00:06:27] Casa Gatsu [00:13:00] Casa Ferruccio [00:21:46] Casa Michele, [00:32:18] Casa Mottura, [00:37:30] Nintendo Direct, Trump vs Videogiochi, SquareEnix e il reboot di FFVII, Crash Bandicoot su console Nintendo [01:33:39]  Kingdom Come Deliverance, Bayonetta 2, Monster Hunter World, Rockband VR, Celeste, Punch Club, Superhot VR, Moss, Nier Automata [02:29:27] Outro Compra i Gdr di Gatsu: http://www.theworldanvil.com/negozioReferral Amazon: https://www.amazon.it/?tag=ringcast-21 Discord: http://discord.io/ringcast Telegram: https://telegram.me/RingCast   Fate podcast? RingCast vi consiglia l'ottimo PodCleaner: http://www.podcleaner.com   Link itunes: QUI (attenzione, dovete abilitare l’Explicit content)       

Hofburg di Vienna - Appartamenti imperiali, Museo di Sisi, Museo delle argenterie
15 - Il servizio da tavola bianco-dorato delle Manifatture Thun

Hofburg di Vienna - Appartamenti imperiali, Museo di Sisi, Museo delle argenterie

Play Episode Listen Later May 1, 2011 1:08


Il servizio da tavola bianco-dorato fu acquistato nel 1851 per l‘imperatore Ferdinando. Ferdinando, soprannominato dal popolo „il Buono“, rinunciò al trono nei frangenti della rivoluzione borghese del 1848 a favore del giovane nipote Francesco Giuseppe, e si trasferì nel castello di Praga, dove visse appartato fino alla morte, avvenuta nel 1875. Per il palazzo di Praga egli ordinò presso le Manifatture Thun di Klösterle in Boemia questo Servizio da tavola bianco-dorato. Il decoro del servizio era all‘epoca attualissimo. Alla metà del secolo il gusto aveva subito un‘evoluzione. Alle linee sobrie e severe del Biedermeier era subentrato un linguaggio formale più morbido, fluido. Il ricco decoro dorato era consono alla ricerca di pompa feudale, che si avvertiva sempre più anche alla corte imperiale di Vienna. www.hofburg-wien.at | Download Tour-Guide (PDF)© by Schloß Schönbrunn Kultur- und Betriebsges.m.b.H.