Podcast appearances and mentions of santo sepolcro

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Unica Radio Podcast
Sant’Eulalia: Un Tesoro Nascosto nel Cuore della Marina a Cagliari

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later May 8, 2025 32:06


Sant'Eulalia, Un patrimonio culturale e archeologico che racconta la storia di Cagliari, tra sfide di conservazione e impegno verso la comunità del quartiere Marina Un patrimonio unico nel cuore di Cagliari Il Sistema Museale di Sant'Eulalia, situato nel cuore del quartiere Marina di Cagliari, comprende una serie di beni storici e archeologici di grande valore. Tra questi, troviamo l'area archeologica sotto la chiesa di Sant'Eulalia, il Museo del Tesoro, la Chiesa del Santo Sepolcro e i ruderi di Santa Lucia. Questi luoghi sono di proprietà della parrocchia di Sant'Eulalia, che dal 2021 ha affidato la gestione a un team dedicato alla conservazione, valorizzazione e promozione culturale. L'area archeologica, scoperta casualmente alla fine del secolo scorso, rappresenta un "unicum" per la città di Cagliari. Questo sito, infatti, offre un'interpretazione unica della storia della città e si distingue rispetto ad altri spazi museali per la sua profondità storica. Accanto a essa, il Museo del Tesoro conserva una ricca collezione di opere d'arte e oggetti sacri provenienti dalle tre chiese della parrocchia, preziosi per la storia religiosa e artistica della zona. Un centro vivace per la comunità e i visitatori Negli ultimi anni, il Sistema Museale di Sant'Eulalia ha visto una crescita significativa nel numero di visitatori. Nel 2024, il museo ha accolto ben 24.000 persone, un traguardo importante per una realtà culturale di Cagliari. I visitatori sono vari e provengono da tutta la Sardegna, con una presenza rilevante di scolaresche e turisti. L'offerta del museo va oltre la semplice valorizzazione dei beni culturali: organizza anche eventi culturali, conferenze e spettacoli, diventando così un punto di riferimento per la comunità locale. La missione del museo è anche quella di riaffermare il ruolo centrale della parrocchia nel quartiere Marina, che ha una lunga tradizione di multiculturalismo e pluralismo religioso. Nonostante l'evidente spopolamento del quartiere a causa degli affitti turistici, il Sistema Museale cerca di promuovere un'idea di comunità integrata e inclusiva, dove persone di diverse nazionalità e religioni possano condividere spazi e attività in "assoluta parità". Eventi e feste che uniscono residenti e visitatori sono frequenti, contribuendo alla creazione di un'atmosfera di accoglienza. Archivi profondi e sfide di conservazione Il complesso museale ospita anche un ricco archivio storico, che documenta la storia del quartiere Marina a partire dal Cinquecento. Tra i documenti custoditi vi sono informazioni sulla vita commerciale, religiosa e artistica del quartiere, nonché atti delle arciconfraternite storiche che hanno operato nella zona. Questo archivio è consultabile dal pubblico ed è una risorsa preziosa per ricostruire il passato della città. Tuttavia, la conservazione del patrimonio non è priva di sfide. Le infiltrazioni d'acqua nell'area archeologica sono una delle problematiche più urgenti, con le "pareti verdi" che peggiorano continuamente. Il complesso ha anche subito danni durante la Seconda Guerra Mondi

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PodLectio, meditazione del 7 aprile

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Play Episode Listen Later Apr 7, 2025 4:29


Fra Corrado Sica, organista al Santo Sepolcro e direttore del coro del ⁠Magnificat Institute⁠, medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠⁠⁠⁠Vangelo secondo Giovanni 8,12-20.

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PodLectio, meditazione del 1 aprile

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Play Episode Listen Later Mar 31, 2025 7:24


Fra Gianluca Sciarillo, vicario del ⁠Santo Sepolcro ⁠e docente di Teologia morale allo Studium Teologicum Franciscanum di Gerusalemme, medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠⁠Vangelo secondo Giovanni 5,1-16.

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PodLectio, meditazione del 12 marzo

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Play Episode Listen Later Mar 11, 2025 6:15


Fra Gianluca Sciarillo, vicario del Santo Sepolcro e professore di Teologia morale allo Studium Teologicum Franciscanum a Gerusalemme, medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠Vangelo secondo Luca 11,29-32.

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PodLectio, meditazione del 7 marzo, venerdì dopo le Ceneri

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Play Episode Listen Later Mar 6, 2025 5:50


Fr. Giusepe Maria Gaffurini, cantore al Santo Sepolcro e guardiano della comunità della Flagellazione, medita il vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠Vangelo secondo Matteo 9,14-15

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PodLectio, meditazione del 21 dicembre, sabato della III settimana di Avvento

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Play Episode Listen Later Dec 20, 2024 5:54


Fr. Gianluca Sciarillo, vicario della ⁠fraternità⁠ del ⁠Santo Sepolcro⁠ e docente di Teologia Morale all'⁠Istituto Teologico Francescano di Gerusalemme⁠, medita il Vangelo del Giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠Vangelo secondo Luca 1,39-45⁠.

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PodLectio, meditazione del 19 dicembre, giovedì della III settimana di Avvento

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Play Episode Listen Later Dec 18, 2024 8:22


Fr. Giuseppe Maria Gaffurini, guardiano del ⁠⁠Convento della Flagellazione⁠⁠ a Gerusalemme e cantore al ⁠⁠Santo Sepolcro⁠⁠, medita il Vangelo del Giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠Vangelo secondo Luca 1,5-25⁠.

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PodLectio, meditazione del 5 dicembre, giovedì della I settimana di Avvento

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Play Episode Listen Later Dec 4, 2024 4:07


Fr. Corrado Sica, organista del Santo Sepolcro, direttore di coro al Magnificat Institute e degli studenti dello Studium Theologicum Jerosolimitanum, medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠Vangelo secondo Matteo 7,21.24-27.

AVROTROS Vrijdagconcert
AVROTROS Vrijdagconcert (10 mei 2024)

AVROTROS Vrijdagconcert

Play Episode Listen Later May 10, 2024 146:10


Gepresenteerd door: Leonard Evers A. Radio Filharmonisch Orkest Pietro Rizzi, dirigent Enrico Pace, piano Giacomo Puccini - Preludio sinfonico in A gr.t. Giuseppe Martucci - Concert voor piano en orkest nr.2 op.66 in Bes gr.t. Giuseppe Verdi - Ouverture uit La forza del destino Ottorino Respighi - Pini di Roma Opname van 9 februari 2018 vanuit TivoliVredenburg in Utrecht. B. Academy of Ancient Music Pavlo Beznosiuk, dirigent Rachel Brown, traverso Antonio Vivaldi: - Concert in G ‘Alla rustica' RV151 - Le quattro stagioni (De vier jaargetijden) - La primavera (De lente) op.8 nr.1, RV 269 - Concert voor fluit, strijkers en b.c. RV 439, op.10 nr.2 in g kl. ‘La notte' - Le quattro stagioni (De vier jaargetijden) - L'estate (De zomer) op.8 nr.2, RV 315 - Sinfonia voor strijkorkest RV 169 in b kl.t. ‘Sinfonia al Santo Sepolcro' - Sonate voor Strijkorkest RV 130 in Es gr.t. ‘Sonata al Santo Sepolcro' - Le quattro stagioni (De vier jaargetijden) - L'autunno (De herfst) op.8 nr.2, RV 293 Le quattro stagioni (De vier jaargetijden) - L'inverno (De Winter) op.8 nr.4, RV 297 Opname van 20 februari 2009 vanuit Vredenburg Leidsche Rijn in Utrecht.

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PodLectio, meditazione del 26 marzo, martedì della Settimana Santa

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Play Episode Listen Later Mar 25, 2024 8:00


Fra' ⁠Giuseppe Gaffurini, guardiano del ⁠Convento della Flagellazione⁠ e cantore alla ⁠Basilica del Santo Sepolcro⁠, medita il Vangelo del Giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠⁠Vangelo secondo Giovanni 13,21-33.36-38 --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

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PodLectio, meditazione del 17 marzo, quinta domenica di Quaresima

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Play Episode Listen Later Mar 16, 2024 9:56


Fra ⁠Gianluca Sciarillo, vice guardiano del Convento del Santo Sepolcro, medita il Vangelo del Giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Vangelo secondo Giovanni 12,20-33. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

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PodLectio, meditazione del 7 marzo, giovedì della III settimana di Quaresima

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Play Episode Listen Later Mar 6, 2024 9:22


Fra ⁠Gianluca Sciarillo, della comunità del Santo Sepolcro⁠, medita il Vangelo del Giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠Vangelo secondo Luca 11,14-23. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

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PodLectio, meditazione del 4 marzo, lunedì della III settimana di Quaresima

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Play Episode Listen Later Mar 3, 2024 6:15


Fra' ⁠Giuseppe Gaffurini, guardiano del Convento della Flagellazione e cantore alla Basilica del Santo Sepolcro, medita il Vangelo del Giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠⁠⁠Vangelo secondo Luca, 4, 24-30. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Può venire qualcosa di buono da Nazareth? Sì, la Santa Casa

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Dec 27, 2023 8:00


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7642PUO' VENIRE QUALCOSA DI BUONO DA NAZARETH? SI, LA SANTA CASA di Roberto De MatteiLa miracolosa traslazione della Santa Casa di Maria da Nazareth a Loreto è forse il maggior onore riservato dalla Provvidenza all'Italia, dopo la scelta di Roma come sede della Cattedra di Pietro. «Può mai venire qualcosa di buono da Nazareth?» (Gv. 1, 46) dicevano con sprezzante sufficienza i giudei. Ebbene, l'umile casa di Nazareth, in cui la Madonna vide la luce fu il luogo scelto da Dio per l'ora suprema della storia. Tra le sue povere mura l'Angelo rivelò a Maria i misteri immensi della Santissima Trinità, dell'Incarnazione e della Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, chiedendole l'assenso per realizzare il grande piano divino. Maria, scrive san Tommaso d'Aquino nella Somma Teologica, rispose a nome di tutta l'umanità, pronunciando la parola attesa da tutti i secoli e da tutte le generazioni: Fiat!Questa risposta compendiò tutto in maniera eccelsa, la terra e il cielo, il passato e l'avvenire, il tempo e l'eternità. Nella Santa Casa risuonò la stessa parola detta da Dio nella creazione, ripetuta in modo talmente perfetto da una creatura, che da essa, affermano i teologi, scaturì quasi un'altra creazione. Una nuova epoca per l'umanità si apriva. L'Eterna Sapienza assumeva carne mortale, il Figlio Unigenito di Dio si faceva uomo, il seno di Maria diveniva il tabernacolo del Verbo Incarnato.La storia della Santa Casa di Nazareth rivela tutto l'amore riservato dalla Provvidenza al luogo sacro dell'Incarnazione. Per oltre mille anni in Palestina essa fu il santuario più venerato dai pellegrini dopo il Santo Sepolcro. Ma ciò che Dio permise per il Santo Sepolcro, non tollerò per la Casa di Sua Madre. Quando, nella seconda metà del secolo XIII, i musulmani invasero la Galilea e si impadronirono dei luoghi santi, gli Angeli, secondo la tradizione, trasportarono la Santa Casa sulle rive dell'Adriatico, in Dalmazia, e poi a Loreto, presso Recanati, dove essa giunse, nel 1294, sotto il pontificato di Celestino V. La notizia dello straordinario prodigio si diffuse rapidamente in tutta Europa e Loreto divenne ben presto il primo santuario dell'Occidente, presso cui nel corso dei secoli accorsero, in devoto pellegrinaggio, santi, pontefici, sovrani e gente di ogni condizione.L'AUTENTICITÀ DELLA SANTA CASAI Papi, in oltre sei secoli, hanno approvato l'autenticità della Santa Casa con documenti e atti solenni di ogni genere, arricchendo il Santuario di visite, doni, privilegi e indulgenze. In particolare, nel secolo XX, Benedetto XV ha solennemente riconfermato, nella liturgia, il solenne cerimoniale della miracolosa Traslazione (10 dicembre) e Pio XI, col Breve Apostolico del 15 giugno 1923 ha concesso a Loreto l'indulgenza plenaria «toties quoties», uguale a quella della Porziuncola di Assisi.C'è chi ha messo in discussione l'autenticità della Santa Casa. Ma le prove storiche sono innumerevoli. Ne basti una. La Santa Casa è priva di fondamenta, letteralmente «posata» sul terreno. La perfetta costruzione delle mura a strati orizzontali congiunti da malta di ottima qualità, esigerebbe una fondazione che ne assicuri il solido appoggio. Al contrario mancano non solo le fondamenta, ma anche una qualsiasi preparazione del terreno sottostante, che si presenta invece come disciolto e polveroso. Le mura posano sopra lo strato superficiale del suolo e in parte sopra un fondo stradale. In alcune parti, addirittura, la Santa Casa non tocca terra. Com'è possibile che un edificio si possa mantenere nella sua integrità per sette secoli senza fondamenta e senza sostegni? Gli architetti che hanno lavorato a Loreto affermano che, tra i tanti, questo è il miracolo più impressionante. A ciò si aggiunga che le dimensioni della Santa Casa coincidono perfettamente con quelle delle fondamenta rimaste a Nazareth e che l'analisi chimica delle pietre ha dimostrato che i muri sono formati con pietre della Palestina, cementate con un impasto di calce unita a cenere, paglia e bitume, secondo l'antichissimo uso ebraico.I Papi, i santi e i pellegrini accorsi a Loreto nel corso dei secoli, non hanno voluto venerarvi un qualsiasi santuario mariano, ma la Santa Casa di Nazareth, prodigiosamente traslata dagli angeli. È famosa la visione di san Giuseppe da Copertino il quale, il 10 luglio del 1657, mentre si trovava nel convento di Osimo, vide moltitudini di angeli andare e venire dal Cielo sulla cupola della Santa Casa: rapito in estasi, il santo volò sopra un mandorlo del giardino.UN PROFONDO SIGNIFICATOLa devozione verso la Santa Casa di Loreto assume nella nostra epoca di crisi un profondo significato. La Domus Mariae per molte ragioni è intimamente legata alla nascita della Chiesa cattolica. Infatti:1) Essa fu il tempio dell'Incarnazione. Tra queste sacre mura fu concepito e crebbe Gesù Cristo, fondatore e capo della Chiesa.2) Essa fu la Casa di Maria, cioè della creatura che, secondo i teologi, è l'esemplare che realizza in sé nel modo più perfetto la Chiesa e alla quale perciò la Chiesa stessa è configurata.3) Essa fu la culla della Chiesa nascente, perché Maria, dopo avervi custodito nel suo Seno lo stesso Verbo, e averne conservato gelosamente nel Cuore tutti i detti e i fatti, in questo luogo, dopo la Resurrezione, trasmise agli Apostoli la dottrina del Divino Maestro, sostenendo e confermando la loro fede.Tra queste mura, infine, secondo la tradizione, fu celebrato per la prima volta il Divino Sacrificio. Ancor oggi è conservato, nella Santa Casa, l'Altare degli Apostoli, miracolosamente traslato con essa; nel luogo stesso in cui la SS. Vergine aveva fatto discendere per la prima volta sulla terra Gesù Cristo, san Pietro vi pronunciò le parole della Consacrazione, che ancora oggi si ripetono in ogni Messa.La Santa Casa non ci offre solo l'immagine di un tempio prezioso, ma anche quella di una splendida reggia. Essa fu infatti la dimora, oscura ma regale, di Maria Regina del Cielo e della Terra. Le sue mura benedette riflettono lo splendore del regno di umiltà e di nascondimento della Beatissima Vergine nella sua vita terrena, ma prefigurano anche il regno splendente di Maria sulle anime e sulle nazioni da Lei stessa profetizzato a Fatima nel 1917.

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PodLectio, meditazione del 21 dicembre, giovedì della III settimana di Avvento

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Play Episode Listen Later Dec 20, 2023 6:37


Fra' Giuseppe Maria Gaffurini, guardiano del ⁠Convento della Flagellazione⁠ a Gerusalemme e cantore al ⁠Santo Sepolcro⁠, medita il Vangelo del Giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal ⁠Vangelo secondo Luca 1,39-45⁠. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

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PodLectio, meditazione del'11 dicembre, lunedì della II settimana di Avvento

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Play Episode Listen Later Dec 10, 2023 7:28


Fra' Gianluca Sciarillo, vicario della fraternità del Santo Sepolcro e docente di Teologia Morale all'Istituto Teologico Francescano di Gerusalemme, medita il vangelo di giorno. Il brano evangelico di oggi è tratto dal Vangelo secondo Luca 5,17-26. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

BASTA BUGIE - Storia
Il nobile Cristoforo Colombo, ultimo dei cavalieri medievali

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Sep 26, 2023 6:37


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7547IL NOBILE CRISTOFORO COLOMBO, ULTIMO DEI CAVALIERI MEDIEVALI di Michelangelo LongoLa vulgata vorrebbe Cristoforo Colombo marinaio genovese, di umili origini che grazie a una felice intuizione scopre "per caso" un nuovo continente. I dati storici ribaltano questa narrazione. I documenti ci regalando uno spaccato del tardo medioevo assai diverso: il self made man non è semplicemente possibile, ma è possibile l'epopea di un nobile cavaliere spinto dallo spirito di avventura e dal desiderio, per noi post moderni incomprensibile, di portare la fede ovunque.Ma partiamo dalla famiglia. Il cognome per esteso è Colombo di Cuccaro, feudo del marchesato del Monferrato. La famiglia serviva i Marchesi e li seguì fino alla fine della signoria, quando Gian Giacomo Paleologo si dichiarò vassallo dei Savoia per ritornare nel Monferrato dopo l'esilio a Venezia con a seguito i Colombo di Cuccaro. La nobile famiglia dei Colombo si trovò così a servire non più un marchesato nel pieno del suo potere ma un vassallo senza futuro e rendite. A quel punto i Colombo di Cuccaro dovettero trovare altre strade per vivere e una di queste portava al mare...Colombo fu corsaro, mozzo? È plausibile che come cadetto di una nobile famiglia fosse comandante di qualche vascello, magari anche con la licenza di corsa (corsaro appunto). Il figlio Ferdinando riporta episodi che sembrano figli di battaglie atlantiche tra corsari di diverse nazioni, certo è che il futuro Ammiraglio esplora in lungo e in largo l'Atlantico e il Mediterraneo fino ad incontrare il sorgente impero Ottomano a Chio, poche miglia dall'Asia Minore ormai presa dagli infedeli. Forse proprio lì maturò il desidero di trovare una nuova via per l'Asia.Proprio la ricerca di una nuova via per l'Asia ha solleticato la fantasia di innumerevoli detrattori del Medioevo e della Chiesa Cattolica. La leggenda nera vuole la Chiesa schierata su posizioni "terra-piattiste", quando in realtà la consapevolezza della forma sferica della terra era nota ed accettata. Inoltre molti episodi conosciuti alle corti della penisola iberica dimostravano che al di là del mare esistevano terre abitate: le indie? L'Asia? Erano popoli da convertire, con cui commerciare? Il punto era comprendere quanto distasse la terra al di là dell'Oceano. Colombo sosteneva che l'intera circonferenza della terra fosse di 20.000 km (sbagliando), portoghesi, spagnoli non ci credevano. Molti fattori ritardarono l'avvallo all'impresa di Colombo: dubbi sulla rotta proposta, i portoghesi che probabilmente stavano cercando di raggiungere l'altra sponda già da tempo per altre vie, gli Spagnoli che erano ancora intenti a cacciare i mori dalle loro terre, non ultime le consistenti richieste di Cristoforo (la decima parte delle scoperte, l'Ammiragliato, la nomina a vice Re del nuovo mondo). L'idea che un popolano potesse attendere così a lungo, perorare la sua causa con continue trattative con le corti spagnola e lusitana, che potesse intrattenersi con i cartografi e studiosi del suo tempo a discutere di una terra non ancora "scoperta" rimane improbabile. Il nobile Colombo attese con frustrazione uno spiraglio che arrivò dopo un decennio di attesa e, quando era ormai intenzionato a rivolgersi altrove, Isabella e Ferdinando di Castiglia decisero: a don Cristoforo Colombo avrebbero concesso titoli e privilegi nel caso di successo, assegnarono le tre caravelle più famose di tutti i tempi. L'avventura era partita.Quattro viaggi resero Colombo immortale. Dal primo epico e trionfante all'ultimo quasi "normale". Il mondo era entrato in una nuova epoca e i caratteri distintivi dell'Ammiraglio, la testardaggine, la petulanza, l'incapacità al governo, lo resero inviso alle corti del tempo. Morirà lasciando ai posteri un continente e un segno indelebile nella storia.Su di lui si è scritto molto, ma le parole di Leone XIII forse chiariscono il motivo per cui è ancora segno di contraddizione. Nell'enciclica Quarto abeunte saeculo, scritta in occasione del quarto centenario della scoperta del nuovo mondo, scrive "...Colombo è uomo nostro", a sottolineare che Cristoforo non partì per la sete di gloria e di conquista ma per servire Dio, per trovare una via alternativa al Santo Sepolcro, per conquistare nuove anime a Dio. Il nobile Colombo fu l'ultimo dei cavalieri medievali votati al servizio della Cristianità e per questo oggi raccoglie ancora tanto rancore e odio, in un mondo che desidera stare lontano dal Creatore del mondo.

ANSA Voice magazine
''Siamo serie": Alla scoperta di In difesa di Jacob, La linea verticale e La Basilica del Santo Sepolcro

ANSA Voice magazine

Play Episode Listen Later May 18, 2023 5:57


Puntata numero 141 della guida ai tesori nascosti dello streaming.

RadioPNR
Una mostra fotografica sulla basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme

RadioPNR

Play Episode Listen Later Mar 21, 2023 10:03


L'allestimento è visitabile al Museo Diocesano di Tortona, da giovedì, in collaborazione con il Centro Studi Ugo Rozzo. Nello spazio condotto da Stefano Brocks (lun-ven 16-18), interviene la curatrice della mostra, Maddalena Baschirotto.

PodLectio
PodLectio, meditazione del 3 marzo, venerdì della I settimana di Quaresima

PodLectio

Play Episode Listen Later Mar 2, 2023 6:53


Fra' Giuseppe Maria Gaffurini, guardiano del Convento della Flagellazione a Gerusalemme e cantore al Santo Sepolcro, medita il Vangelo del Giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal Vangelo secondo Matteo 5,20-26. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message

AI CONFINI - di Massimo Polidoro
Il mito della cintura di castità

AI CONFINI - di Massimo Polidoro

Play Episode Listen Later Apr 18, 2022 11:53


Secondo la tradizione l'uso delle cinture di castità, fasce metalliche flessibili in grado di coprire i genitali e poi chiuse con lucchetti, risalirebbe ai tempi delle Crociate, quando i cavalieri in partenza per il Santo Sepolcro volevano assicurarsi la fedeltà delle proprie mogli durante la loro assenza. Studi recenti, però, sembrano escludere che tali strumenti siano stati realmente utilizzati nel medioevo. Vediamo come stanno le cose...Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroPartecipa e sostieni su TIPEEE il progetto del mio Tour 2022 in tutta Italia: https://it.tipeee.com/massimopolidoro Scopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito: https://www.massimopolidorostudio.com​Ricevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainaviganti e partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/ Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClub Pagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.Polidoro Twitter: https://twitter.com/massimopolidoro Sito e blog: http://www.massimopolidoro.com Iscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A

Le voci del Mulino
Franco Cardini: Gerusalemme, la città-santuario

Le voci del Mulino

Play Episode Listen Later Nov 25, 2021 15:52


«Dovette avviarsi molto presto, la tendenza a “situare” analiticamente i singoli luoghi che vengono ricordati nelle Scritture, e più precisamente nel Vangelo» dice il professor Franco Cardini. Gerusalemme e la Terra santa – i luoghi della permanenza terrena di Gesù Cristo – diventano la mappa della cristianità, mete da visitare e tappe del più importante pellegrinaggio cristiano. Dio trova la sua “dimora” negli spazi di culto costruiti proprio sui luoghi più importanti del Vangelo. Dal primo imponente santuario che unisce la cisterna dove fu trovata la croce, il Golgota e il Santo Sepolcro, parte la traiettoria architettonica e simbolica delle nuove Dimore di Dio, quelle della cristianità. Il libro di Franco Cardini, che porta proprio quel titolo, ci racconta questo affascinante percorso.[ vai all'intervento completo]

Storia in Podcast
Le Crociate (Prima parte)

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Jun 28, 2021 14:55


Le Crociate furono guerre indette fra l'11° e il 13° sec. dai popoli cristiani d'Europa contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme.Il Prof. Antonio Musarra, ricercatore di Storia Medievale presso La Sapienza Università di Roma , racconta per Storiainpodcast la vicenda delle crociate. Dalla prima, invocata da papa Urbano II durante il concilio di Clermont (1095), iniziata nel 1096 come vasto pellegrinaggio della cristianità, ma poi mutatasi in vera spedizione militare e conclusasi solo nel 1099 con la presa di Gerusalemme, alle successive e ultime, battaglie contro le eresie e con chiari interessi economici.Antonio Musarra è autore di diverse opere tra le quali ricordiamo “Il grande racconto delle crociate”, in collaborazione con Franco Cardini. - La prima crociata (Prima parte). - Le principali crociate e la lotta all'eresia (Seconda parte).A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
Le Crociate (Seconda parte)

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Jun 28, 2021 14:46


Le Crociate furono guerre indette fra l'11° e il 13° sec. dai popoli cristiani d'Europa contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme.Il Prof. Antonio Musarra, ricercatore di Storia Medievale presso La Sapienza Università di Roma , racconta per Storiainpodcast la vicenda delle crociate. Dalla prima, invocata da papa Urbano II durante il concilio di Clermont (1095), iniziata nel 1096 come vasto pellegrinaggio della cristianità, ma poi mutatasi in vera spedizione militare e conclusasi solo nel 1099 con la presa di Gerusalemme, alle successive e ultime, battaglie contro le eresie e con chiari interessi economici.Antonio Musarra è autore di diverse opere tra le quali ricordiamo “Il grande racconto delle crociate”, in collaborazione con Franco Cardini. - La prima crociata (Prima parte). - Le principali crociate e la lotta all'eresia (Seconda parte). A cura di Deborah Natale. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale La storia della Storia ------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

il posto delle parole
Sandro Lombardi "La passione" di Mario Luzi

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Apr 2, 2021 16:50


Sandro Lombardi"La passione" Mario Luzihttps://museomarinomarini.it/Segui l'evento sul canale Facebook del Museo: https://www.facebook.com/museomarinomariniIn occasione del Venerdì Santo il Museo Marino Marini presenta in diretta Facebook “La Passione” di Mario Luzi nell'interpretazione di Sandro Lombardi Oggi 2 aprile 2021, alle ore 20.15 in diretta sul proprio canale Facebook, il Museo Marino Marini di Firenze presenta “La Passione” di Mario Luzi: una toccante interpretazione dell'attore Sandro Lombardi che, nella suggestiva cornice della Cappella Rucellai, legge la Via Crucis alla sola luce delle 30 candele straordinariamente accese intorno alla merlatura gigliata in occasione del Venerdì Santo.L'opera è stata scritta da Mario Luzi per la Pasqua 1999 e fu letta dallo stesso Sandro Lombardi, fondatore della Compagnia Lombardi-Tiezzi e cinque volte Premio Ubu come migliore attore, durante la liturgia pasquale celebrata da Giovanni Paolo II al Colosseo il Venerdì Santo del 2 aprile 1999. Oggi come allora i versi del grande poeta, rivolti sia ai laici che ai credenti, uniti alla sacralità del luogo, segneranno un momento di forte intensità emotiva.“Sandro Lombardi ci regala una magistrale interpretazione dei versi di uno dei più grandi poeti del Novecento - dichiara Patrizia Asproni, Presidente del Museo Marino Marini - e lo fa in occasione del Venerdì Santo all'interno della Cappella Rucellai: una delle meraviglie del Rinascimento fiorentino, capolavoro assoluto dell'architetto Leon Battista Alberti, con il Tempietto del Santo Sepolcro. Un luogo ancora consacrato - prosegue Asproni - che concorre a determinare il fascino e l'esclusività del Museo Marini, unico museo d'arte contemporanea della città, non solo custode della collezione del grande scultore Marino Marini ma anche espressione straordinaria della storia dell'architettura italiana”.“È una gioia - afferma Sandro Lombardi - poter riportare alla vita un testo, quello di Luzi sulla Via Crucis, che nel 1999 il poeta mi chiese di interpretare al Colosseo, durante la celebrazione del Venerdì Santo officiata da Giovanni Paolo II.È grazie a Patrizia Asproni e al Museo Marino Marini che questo può accadere, in un luogo infinitamente piccolo rispetto al Colosseo ma, di certo, non meno suggestivo e potente, quale la Cappella Rucellai di Leon Battista Alberti”.Il Museo Marino MariniIl Museo Marino Marini è nato dalla volontà di Marino e Marina Marini che, alla fine degli anni Settanta del Novecento, individuarono l'ex chiesa di San Pancrazio di Firenze come luogo ideale al quale legare la donazione di opere che l'artista, poco prima di morire, aveva fatto alla città. La ristrutturazione della chiesa, recuperata dopo secoli e ridestinata a una funzione pubblica, è stata realizzata dagli architetti Lorenzo Papi e Bruno Sacchi che hanno saputo creare un allestimento a immagine e somiglianza di quel mondo così affascinante di Marino Marini, uno dei personaggi più significativi della cultura figurativa del Novecento. Il museo ospita 183 opere di Marino Marini: disegni, litografie, dipinti, sculture, tutte esposte al pubblico sui quattro livelli del museo. Parte integrante del museo, recuperata alla visita del pubblico dopo un lungo restauro, è una delle meraviglie del Rinascimento fiorentino: la Cappella Rucellai, capolavoro assoluto dell'architetto Leon Battista Alberti, con il Tempietto del Santo Sepolcro. Per informazioni sul Museo: www.museomarinomarini.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Tesori d'Italia | RRL
118 - Una gerusalemme Italiana

Tesori d'Italia | RRL

Play Episode Listen Later Jan 2, 2021 4:23


Sconosciuta ai più, la cattedrale di Acquapendente cela uno scrigno di fede e di storia. La tradizione orale, tramandata di generazione in generazione, spesso la più attendibile in mancanza di documenti scritti specifici, racconta che la regina Matilde di Germania, madre dell’imperatore Ottone I, al quale risalgono i primi documenti scritti su Acquapendente, era in viaggio verso Roma con un seguito di soldati e tanti muli carichi d’oro. Il suo intento era quello di arrivare nella Città Eterna e ivi costruirvi una chiesa dedicata al Santo Sepolcro.

Conversazioni Sostenibili
1. Sara Abram, parte 1: il restauro è una professione per il futuro.

Conversazioni Sostenibili

Play Episode Listen Later Nov 22, 2020 35:46


Sara Abram è storica dell'arte e segretario generale del Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”. Da qui passano tanti capolavori che necessitano di cure, ma il restauro è solo una delle attività. Formazione, ricerca, progetti internazionali (come quello al Santo Sepolcro) proiettano questo polo di eccellenza e i suoi interpreti nel futuro, anche grazie allo Young Professionals Forum: centinaia di ragazzi e ragazze con una visione, che hanno creato una comunità e che non temono di fare le cose in modo nuovo.

BASTA BUGIE - Santi e beati
Il processo di beatificazione di Cristoforo Colombo

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Jun 23, 2020 9:40


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6186IL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE DI CRISTOFORO COLOMBO di Roberto De MatteiCristoforo Colombo dunque appartiene alla Chiesa, e ogni oltraggio a lui fatto è rivolto alla Chiesa, che ha il dovere di difenderne la memoria. Questo spirito animò il conte Antoine-François-Félix Roselly de Lorgues (1805-1898) che dedicò la sua vita a promuovere la canonizzazione di Cristoforo Colombo. Nel 1856, incoraggiato da Pio IX, Roselly de Lorgues pubblicò a Parigi un'opera in due volumi, con il titolo "Cristoforo Colombo. Storia della sua vita e dei suoi viaggi", che ebbe un successo mondiale. In quest'opera, Roselly de Lorgues avanzò per la prima volta la tesi di canonizzare l' "Ammiraglio dell'Oceano". Egli, scrive in una successiva opera (Della vita di Cristoforo Colombo e delle ragioni per chiederne la beatificazione), fu "l'ambasciatore di Dio ad ignote nazioni che l'antico mondo non conosceva" e "il legato naturale della Santa Sede in quelle novelle regioni".Sugli studi del conte francese si basano le numerose suppliche per l'apertura della causa di canonizzazione di Colombo, a cominciare da quelle presentate a Pio IX il 2 luglio 1866 dal cardinale Ferdinand Donnet, arcivescovo di Bordeaux e l'8 maggio 1867 da mons. Andrea Charvaz, arcivescovo di Genova. Nel 1870 una nuova supplica venne rivolta a Pio IX da un gruppo di Padri del Concilio Vaticano I, ma l'interruzione dei lavori, e poi la morte di Pio IX, fermò l'iniziativa. Nel 1878 l'arcivescovo Rocco Cocchia, vicario e delegato Apostolico a Santo Domingo, Haiti e Venezuela, interpretò come un segno il rinvenimento dei resti di Colombo nella cattedrale di Santo Domingo e definì l'Ammiraglio l'uomo chiamato dalla Provvidenza all'opera più grandiosa dei secoli moderni. L'arcivescovo ricordava che la grande idea iniziale di Colombo fu una crociata per la liberazione del Santo Sepolcro e che egli fu sempre considerato «un uomo di profonda pietà e religione», che affrontò con fede ed eroismo molte sofferenze e persecuzioni, tanto che i poli della sua esistenza furono due: «il dolore e la grazia».LA CAUSA DI CANONIZZAZIONELa richiesta della causa di canonizzazione, al 31 gennaio 1893, vantava l'adesione di 904 Prelati. A 264 vescovi italiani, 96 francesi, 64 spagnoli, 27 degli Stati Uniti d'America, 19 del Messico, 7 del Portogallo, si aggiungevano moltissimi altri vescovi e arcivescovi di tutto il mondo, tra cui 42 cardinali. Uno studioso italiano, Alfonso Marini Dettina, ha dedicato a questo tema un accurato studio a cui rimando per l'approfondimento del tema (Suppliche per la canonizzazione di Cristoforo Colombo).C'è chi reputa che esista qualche punto oscuro nella vita di Colombo, come un secondo matrimonio illegittimo, ma nel 1938, il padre Francesco Maria Paolini, postulatore generale dell'Ordine Francescano, pubblicò un libro intitolato Cristoforo Colombo nella sua vita morale, in cui esponeva dodici argomenti per dimostrare la legittimità della seconda unione di Colombo con Beatrice Enriquez di Cordova. Il cardinale Eugenio Pacelli, segretario di Stato, con lettera del 9 settembre 1938, comunicava all'autore il rallegramento di Pio XI per «un'opera, che getta splendidi fasci di luce sulla figura dello Scopritore del nuovo mondo, la quale emerge magnifica e potente non meno nella Storia ecclesiastica che in quella civile».Una nuova richiesta di beatificazione di Colombo fu avanzata nel 1941 a Pio XII da alcuni vescovi americani. Tutte le suppliche per la canonizzazione dell'Ammiraglio richiedevano al Sommo Pontefice la dispensa dai processi ordinari, considerata l'eccezionalità dell'uomo, il suggello dato dalla Provvidenza alla sua opera e il trattamento eccezionale che Colombo ricevette in vita dalla Santa Sede. Né Pio XII, né l'Ordine francescano, diedero però seguito alla causa di beatificazione e dopo il Concilio Vaticano II, iniziò, anche all'interno del mondo cattolico, una campagna di denigrazione che ebbe il suo punto apicale nel 1992, in occasione del V centenario della scoperta dell'America, quando Colombo fu presentato come un conquistatore avido, sanguinario e colonialista. Trent'anni sono passati e oggi l'ultrasinistra ecologista e indigenista guida negli Stati Uniti violente manifestazioni in cui le statue di Cristoforo Colombo vengono abbattute, decapitate, imbrattate, rimosse. Negli ultimi anni, molti Stati americani hanno scelto di trasformare il Columbus Day, in cui il 12 ottobre si celebra l'arrivo nelle Americhe del navigatore italiano, nell'Indigenous Peoples Day, il giorno delle popolazioni indigene d'America. [...]Cristoforo Colombo e i conquistatori sono stati accusati di genocidio a causa del crollo demografico avvenuto in quelle popolazioni a partire dal XVI secolo. Tuttavia, come ha ben spiegato lo storico Marco Tangheroni (1946-2004), si può parlare di genocidio quando c'è la volontà precisa di annientamento di un popolo, come fu per i kulaki nella Russia sovietica, per gli ebrei nella Germania nazista, o, prima ancora, per i vandeani durante la Rivoluzione francese; ma nel caso della popolazione americana, la catastrofe demografica fu dovuta allo shock biologico causato da alcune malattie infettive introdotte dagli europei, e non certo a una loro volontà di annientamento. Nei testi dei medici spagnoli che andarono in America, leggiamo anzi le descrizioni della loro sorpresa e della loro impotenza di fronte alle epidemie che si manifestavano tra gli indigeni in forma nuova e assolutamente sconosciuta. A meno di non immaginare che le malattie che decimarono le popolazioni indigene fossero frutto di un "complotto" dei poteri forti spagnoli. Né oggi, né nel XVI secolo, l'epidemia è stata utilizzata come arma biologica per distruggere i popoli indigeni e Cristoforo Colombo non è un simbolo di iniquità, ma l'autore di un'impresa definita da Francisco Lopez de Gomara «la cosa più grande dopo la creazione del mondo, che ha fatto emergere l'Incarnazione e la morte di colui che l'ha creato». Nota di BastaBugie: come abbiamo scritto in passato siamo convinti che la cattolicità di Cristoforo Colombo ha permesso la scoperta dell'America. Ecco alcuni dati interessanti: Cristoforo (= portatore di Cristo) Colombo (la colomba è simbolo dello Spirito Santo) compì l'impresa con tre caravelle (tre è il numero della Trinità) con la croce nelle vele, di cui la principale si chiamava Santa Maria e con i soldi guadagnati voleva finanziare una crociata per la liberazione del Santo Sepolcro.FG su Cristoforo Colombohttp://www.filmgarantiti.it/it/edizioni.php?id=74

Border Nights
Border Nights, puntata 348 (Massimo Fini, Antonio Leonardo Montuoro 21-04-2020)

Border Nights

Play Episode Listen Later Apr 22, 2020 294:00


Trentesima puntata della stagione 2019-2020 di Border Nights – La notte ai confini in diretta dalle 22 su Web Radio Network e poi in podcast su Spreaker, YouTube, Spotify, Itunes. Ospiti della puntata Massimo Fini per parlare della surreale situazione attuale e Antonio Leonardo Montuoro per tornare a parlare del Graal. Ad aprire la puntata la consueta copertina di Pietro Ratto.MASSIMO FINI: VIAGGIO NELL’ODIERNO ASSURDOPrimo ospite della puntata, per la prima volta a Border Nights, il giornalista e scrittore Massimo Fini per parlare della surreale situazione odierna. Arriva al giornalismo nel 1970 all’ “Avanti”, dove segue come cronista i più importanti fatti di criminalità politica di quegli anni (omicidio Calabresi, morte dell’ editore Feltrinelli, processo per la strage di Piazza Fontana). Alla fine del 1972 passa, come inviato, all’ “Europeo” di Tommaso Giglio e Oriana Fallaci. Nel giugno del 1979 lascia l’ “Europeo” perchè occupato dai socialisti di Claudio Martelli e la Rizzoli è in mano a Bruno Tassan Din che verrà poi condannato a 15 anni di reclusione e vive per qualche tempo di collaborazioni. Nei primi anni ’80 è animatore, insieme al fondatore Aldo Canale, del mensile di politica e cultura “Pagina” in cui si sono formati alcuni dei più noti intellettuali e giornalisti d’ oggi, da Ernesto Galli della Loggia a Paolo Mieli, da Giuliano Ferrara a Pier Luigi Battista a Giampiero Mughini. Nel 1982 entra al “Giorno” di Guglielmo Zucconi e Pier Luigi Magnaschi, come inviato ed editorialista, cominciando una solitaria battaglia contro la partitocrazia. In una lettera aperta a Claudio Martelli, allora vicesegretario socialista, gli predice il crollo del sistema e la fine del PSI. Ma bisognerà aspettare ancora 10 anni. Come inviato viaggia in Europa, (Germania ovest ed est, Gran Bretagna, Spagna, Polonia, Francia, Ungheria, Bulgaria, Turchia), negli Stati Uniti, in Unione Sovietica, in Egitto, in Israele, in Libano, in Giordania, nell’ Iran di Khomeini, in Sudafrica. Nel 1985 rientra all’ “Europeo” come inviato ed editorialista e vi tiene per 11 anni la principale rubrica del giornale, “Il Conformista”. Nel 1992 lascia “Il Giorno” per L’ “Indipendente” di Vittorio Feltri e contribuisce, come prima firma del giornale, alla trionfale cavalcata dal quotidiano che passa, nel giro di un anno e mezzo, dalle 19 mila alle 120 mila copie, fatto unico nella storia del giornalismo italiano del dopo guerra. Quando Feltri lascia l’ “Indipendente” si rifiuta di seguirlo al “Giornale” di Silvio Berlusconi. Attualmente lavora per Il “Fatto Quotidiano”,Il “Gazzettino” e dirige il mensile “La Voce del Ribelle” con la collaborazione di Valerio Lo Monaco. Ha partecipato, insieme a Daniele Vimercati, alla rifondazione del “Borghese”, storico settimanale fondato da Leo Longanesi. Nel suo deambulare alla ricerca di spazi liberi ha collaborato con quasi 100 testate. Ha pubblicato: ‘La Ragione aveva Torto?‘ (Camunia 1985, ripubblicato da Marsilio in edizione tascabile nel 2004); ‘Elogio della guerra‘ (Mondadori 1989 e Marsilio 1999); ‘Il Conformista‘ (Mondadori 1990); ‘Nerone, 2000 anni di calunnie‘ (Mondadori 1993); ‘Catilina, ritratto di un uomo in rivolta‘ (Mondadori 1996); ‘Il denaro, “sterco del demonio“‘ (Marsilio 1998); “Dizionario erotico, manuale contro la donna a favore della femmina“, (Marsilio 2000); “Nietzsche, L’ apolide dell’ esistenza” (Marsilio 2002), “Il vizio oscuro dell’ Occidente” (Marsilio 2003) ; “Sudditi” (Marsilio 2004); “Il Ribelle dalla A alla Z” (Marsilio 2006); “Ragazzo. Storia di una vecchiaia” (Marsilio 2007); “Il dio Thot ” (Marsilio 2009); “Senz’anima” (Chiarelettere 2010); “Il Mullah Omar” (Marsilio, aprile 2011), biografia controcorrente del leader dei Talebani.E’ stato anche attore e autore dell’ opera teatrale “Cyrano, se vi pare”per la regia di Eduardo Fiorillo.LA PROFEZIA DEL SANTO GRAAL: ANTONIO LEONARDO MONTUOROSecondo ospite della puntata Antonio Leonardo Montuoro, autore de “La profezia del Santo Graal”. Ministro dell’Ordine Francescano Secolare, + O.F.S. Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Giornalista, vaticanista, esperto in finanza ed economia. Laurea Magistrale in Coordinatore dei Servizi Educativi e Sociali e diploma di laurea in Formatore ed Educatore Professionale con Master conseguiti presso la Terza Università Statale di Roma. Un’esperienza direttamente vissuta nel mondo della fede Cristiana lo vede relatore in convegni su tematiche inerenti il monoteismo e il dialogo interreligioso. Analista d’Intelligence con Master di II livello diretto dal Prof. Mario Caligiuri, conseguito presso l’Università Statale della Calabria. E’ un precursore degli studi sulla Teo-Intelligence, una materia da analizzare nei suoi contesti socio-spirituali, tra cause ed effetti della cyber-teologia, che si legano ai fenomeni religiosi ed escatologici, inseriti nell’attuale contesto di tensioni e conflitti in aree geopolitiche sensibili. La Teo Intelligence è materia di analisi specialistica per una ristretta cerchia di addetti che, scrutando nella Intelligence della Fede, scompongono un ampio problema escatologico in un numero di problemi di dimensioni e portata più contenuti e con un attento esame di elementi di informazione interconnessi, ne delineano i rapporti intercorrenti tra i singoli eventi. Una Entità materiale e spirituale che analizza gli eventi con il distacco dello spirito laico, ma con l’onnipresenza escatologica della fede. La Teo Intelligence, è stata, per la prima volta, materia di studio universitario nell’anno accademico 2015/2016, con la tesi “Teo Intelligence Analysis nell’era della Cyber Teologia”, discussa al Master di II° livello in Intelligence, diretto dal Prof. Mario Caligiuri, presso l’Università della Calabria, conferendo il massimo dei voti e la pubblicazione della tesi.IL LIBRO – La Profezia del Santo Graal si compone di due parti. La prima narra la ricerca del Santo Graal, documentando il ritrovamento del Sacro Calice, reso possibile grazie all’intervento di papa Giovanni XXIII che, nel 1963, esortò l’archeologo Antonio Ambrosini a recarsi in Egitto presso un monastero copto, per farsi consegnare il Santo Graal, una opalina di vetro, insieme alla boccetta, sempre in opalina di vetro, che Giuseppe d’Arimatea usò sul Golgota per raccogliere il sangue di Cristo, morto sulla croce e trafitto dalla lancia di Longino. Anche papa Giovanni Paolo II volle nelle sue mani il Santo Graal, inviando l’amico devoto, Don Luigi Verzè, presidente della fondazione San Raffaele, a ritirarlo presso l’Ordine dei Cavalieri Templari. Il papa volle il Calice nell’anno 2000, per celebrare una prova divina durante una Santa Eucaristia, in occasione del suo viaggio a Gerusalemme. L’identico Calice è raffigurato nella più antica basilica cristiana di Roma, ulteriore segno che il calice è quello originale. Molti e convergenti fatti e circostanze, avvalorano l’autenticità del Calice. Ma la parte ancor sorprendente è l’aver intervistato l’ultimo dei Cavalieri crociati, attuale custode del Santo Graal. Un Cavaliere che risponde a domande pertinenti ed attuali, rivelando il mistero del Santo Graal e la storia di fede che attraversa il mistero del calice che rappresenta l’alleanza tra il cielo e la terra, tra Cristo e il suo popolo. Si ricostruisce la custodia nei secoli del Santo Graal, analizzando cosa accade nell’ultima cena. Tra le leggende del Graal si racconta quella di Pietra Cappa, una storia intrigante e fantasmagorica. Questa prima parte della Profezia del Santo Graal si conclude con l’intervista al Custode che annuncia, a breve, una esposizione universale del sacro Calice, affermando che, questi che stiamo vivendo, sono gli ultimi tempi annunciati nelle sacre scritture.LE RUBRICHE DI BORDER NIGHTSTorneranno anche le nostre rubriche: la ruota libera con Paolo Franceschetti, la campana dello zio Tom con Tom Bosco, la biblioteca di Barbara Marchand, la scheda del Maestro Di Dietrologia.

Border Nights
Border Nights, puntata 348 (Massimo Fini, Antonio Leonardo Montuoro 21-04-2020)

Border Nights

Play Episode Listen Later Apr 22, 2020 294:00


Trentesima puntata della stagione 2019-2020 di Border Nights – La notte ai confini in diretta dalle 22 su Web Radio Network e poi in podcast su Spreaker, YouTube, Spotify, Itunes. Ospiti della puntata Massimo Fini per parlare della surreale situazione attuale e Antonio Leonardo Montuoro per tornare a parlare del Graal. Ad aprire la puntata la consueta copertina di Pietro Ratto.MASSIMO FINI: VIAGGIO NELL’ODIERNO ASSURDOPrimo ospite della puntata, per la prima volta a Border Nights, il giornalista e scrittore Massimo Fini per parlare della surreale situazione odierna. Arriva al giornalismo nel 1970 all’ “Avanti”, dove segue come cronista i più importanti fatti di criminalità politica di quegli anni (omicidio Calabresi, morte dell’ editore Feltrinelli, processo per la strage di Piazza Fontana). Alla fine del 1972 passa, come inviato, all’ “Europeo” di Tommaso Giglio e Oriana Fallaci. Nel giugno del 1979 lascia l’ “Europeo” perchè occupato dai socialisti di Claudio Martelli e la Rizzoli è in mano a Bruno Tassan Din che verrà poi condannato a 15 anni di reclusione e vive per qualche tempo di collaborazioni. Nei primi anni ’80 è animatore, insieme al fondatore Aldo Canale, del mensile di politica e cultura “Pagina” in cui si sono formati alcuni dei più noti intellettuali e giornalisti d’ oggi, da Ernesto Galli della Loggia a Paolo Mieli, da Giuliano Ferrara a Pier Luigi Battista a Giampiero Mughini. Nel 1982 entra al “Giorno” di Guglielmo Zucconi e Pier Luigi Magnaschi, come inviato ed editorialista, cominciando una solitaria battaglia contro la partitocrazia. In una lettera aperta a Claudio Martelli, allora vicesegretario socialista, gli predice il crollo del sistema e la fine del PSI. Ma bisognerà aspettare ancora 10 anni. Come inviato viaggia in Europa, (Germania ovest ed est, Gran Bretagna, Spagna, Polonia, Francia, Ungheria, Bulgaria, Turchia), negli Stati Uniti, in Unione Sovietica, in Egitto, in Israele, in Libano, in Giordania, nell’ Iran di Khomeini, in Sudafrica. Nel 1985 rientra all’ “Europeo” come inviato ed editorialista e vi tiene per 11 anni la principale rubrica del giornale, “Il Conformista”. Nel 1992 lascia “Il Giorno” per L’ “Indipendente” di Vittorio Feltri e contribuisce, come prima firma del giornale, alla trionfale cavalcata dal quotidiano che passa, nel giro di un anno e mezzo, dalle 19 mila alle 120 mila copie, fatto unico nella storia del giornalismo italiano del dopo guerra. Quando Feltri lascia l’ “Indipendente” si rifiuta di seguirlo al “Giornale” di Silvio Berlusconi. Attualmente lavora per Il “Fatto Quotidiano”,Il “Gazzettino” e dirige il mensile “La Voce del Ribelle” con la collaborazione di Valerio Lo Monaco. Ha partecipato, insieme a Daniele Vimercati, alla rifondazione del “Borghese”, storico settimanale fondato da Leo Longanesi. Nel suo deambulare alla ricerca di spazi liberi ha collaborato con quasi 100 testate. Ha pubblicato: ‘La Ragione aveva Torto?‘ (Camunia 1985, ripubblicato da Marsilio in edizione tascabile nel 2004); ‘Elogio della guerra‘ (Mondadori 1989 e Marsilio 1999); ‘Il Conformista‘ (Mondadori 1990); ‘Nerone, 2000 anni di calunnie‘ (Mondadori 1993); ‘Catilina, ritratto di un uomo in rivolta‘ (Mondadori 1996); ‘Il denaro, “sterco del demonio“‘ (Marsilio 1998); “Dizionario erotico, manuale contro la donna a favore della femmina“, (Marsilio 2000); “Nietzsche, L’ apolide dell’ esistenza” (Marsilio 2002), “Il vizio oscuro dell’ Occidente” (Marsilio 2003) ; “Sudditi” (Marsilio 2004); “Il Ribelle dalla A alla Z” (Marsilio 2006); “Ragazzo. Storia di una vecchiaia” (Marsilio 2007); “Il dio Thot ” (Marsilio 2009); “Senz’anima” (Chiarelettere 2010); “Il Mullah Omar” (Marsilio, aprile 2011), biografia controcorrente del leader dei Talebani.E’ stato anche attore e autore dell’ opera teatrale “Cyrano, se vi pare”per la regia di Eduardo Fiorillo.LA PROFEZIA DEL SANTO GRAAL: ANTONIO LEONARDO MONTUOROSecondo ospite della puntata Antonio Leonardo Montuoro, autore de “La profezia del Santo Graal”. Ministro dell’Ordine Francescano Secolare, + O.F.S. Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Giornalista, vaticanista, esperto in finanza ed economia. Laurea Magistrale in Coordinatore dei Servizi Educativi e Sociali e diploma di laurea in Formatore ed Educatore Professionale con Master conseguiti presso la Terza Università Statale di Roma. Un’esperienza direttamente vissuta nel mondo della fede Cristiana lo vede relatore in convegni su tematiche inerenti il monoteismo e il dialogo interreligioso. Analista d’Intelligence con Master di II livello diretto dal Prof. Mario Caligiuri, conseguito presso l’Università Statale della Calabria. E’ un precursore degli studi sulla Teo-Intelligence, una materia da analizzare nei suoi contesti socio-spirituali, tra cause ed effetti della cyber-teologia, che si legano ai fenomeni religiosi ed escatologici, inseriti nell’attuale contesto di tensioni e conflitti in aree geopolitiche sensibili. La Teo Intelligence è materia di analisi specialistica per una ristretta cerchia di addetti che, scrutando nella Intelligence della Fede, scompongono un ampio problema escatologico in un numero di problemi di dimensioni e portata più contenuti e con un attento esame di elementi di informazione interconnessi, ne delineano i rapporti intercorrenti tra i singoli eventi. Una Entità materiale e spirituale che analizza gli eventi con il distacco dello spirito laico, ma con l’onnipresenza escatologica della fede. La Teo Intelligence, è stata, per la prima volta, materia di studio universitario nell’anno accademico 2015/2016, con la tesi “Teo Intelligence Analysis nell’era della Cyber Teologia”, discussa al Master di II° livello in Intelligence, diretto dal Prof. Mario Caligiuri, presso l’Università della Calabria, conferendo il massimo dei voti e la pubblicazione della tesi.IL LIBRO – La Profezia del Santo Graal si compone di due parti. La prima narra la ricerca del Santo Graal, documentando il ritrovamento del Sacro Calice, reso possibile grazie all’intervento di papa Giovanni XXIII che, nel 1963, esortò l’archeologo Antonio Ambrosini a recarsi in Egitto presso un monastero copto, per farsi consegnare il Santo Graal, una opalina di vetro, insieme alla boccetta, sempre in opalina di vetro, che Giuseppe d’Arimatea usò sul Golgota per raccogliere il sangue di Cristo, morto sulla croce e trafitto dalla lancia di Longino. Anche papa Giovanni Paolo II volle nelle sue mani il Santo Graal, inviando l’amico devoto, Don Luigi Verzè, presidente della fondazione San Raffaele, a ritirarlo presso l’Ordine dei Cavalieri Templari. Il papa volle il Calice nell’anno 2000, per celebrare una prova divina durante una Santa Eucaristia, in occasione del suo viaggio a Gerusalemme. L’identico Calice è raffigurato nella più antica basilica cristiana di Roma, ulteriore segno che il calice è quello originale. Molti e convergenti fatti e circostanze, avvalorano l’autenticità del Calice. Ma la parte ancor sorprendente è l’aver intervistato l’ultimo dei Cavalieri crociati, attuale custode del Santo Graal. Un Cavaliere che risponde a domande pertinenti ed attuali, rivelando il mistero del Santo Graal e la storia di fede che attraversa il mistero del calice che rappresenta l’alleanza tra il cielo e la terra, tra Cristo e il suo popolo. Si ricostruisce la custodia nei secoli del Santo Graal, analizzando cosa accade nell’ultima cena. Tra le leggende del Graal si racconta quella di Pietra Cappa, una storia intrigante e fantasmagorica. Questa prima parte della Profezia del Santo Graal si conclude con l’intervista al Custode che annuncia, a breve, una esposizione universale del sacro Calice, affermando che, questi che stiamo vivendo, sono gli ultimi tempi annunciati nelle sacre scritture.LE RUBRICHE DI BORDER NIGHTSTorneranno anche le nostre rubriche: la ruota libera con Paolo Franceschetti, la campana dello zio Tom con Tom Bosco, la biblioteca di Barbara Marchand, la scheda del Maestro Di Dietrologia.

BASTA BUGIE - Storia
Carlo Magno fu incoronato imperatore nel Natale dell'800

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later Dec 31, 2019 14:41


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5950CARLO MAGNO FU INCORONATO IMPERATORE NEL NATALE DELL'800 di Roberto de MatteiSe c'è un momento di grazia e di conversione del cuore, questo è il Santo Natale, il giorno della Natività del Signore, il giorno da cui si contano gli anni del mondo. L'atmosfera familiare del giorno di Natale intenerisce i cuori più duri. [...]Ma la festa del Santo Natale non ha solo un significato individuale e familiare: ha anche, e ha avuto nella storia, un significato sociale. Il grande abate di Solesmes Dom Prosper Guéranger (1805-1875), nel suo Année liturgique, ci ricorda tre momenti del Santo Natale legati alla storia d'Europa, alle sue più profonde radici cristiane.IL BATTESIMO DI CLODOVEO, RE DEI FRANCHIIl primo di questi momenti è il battesimo di Clodoveo, avvenuto, secondo la tradizione, il 25 dicembre del 496.Clodoveo era il re dei Franchi, un popolo ancora pagano, mentre il Cristianesimo si andava diffondendo in un'Europa in preda al caos e all'anarchia, dopo la caduta dell'Impero romano di Occidente, avvenuta venti anni prima. Egli aveva sposato una principessa cattolica del popolo dei Burgundi, Clotilde. Fu lei, con l'aiuto del santo vescovo di Reims, Remigio, a portare Clodoveo alla religione cattolica, conquistandone il cuore. Clodoveo si fece battezzare, nella notte di Natale del 496.Lo storico dei Franchi Gregorio di Tours scrive che Clodoveo «si avvicinò al lavacro come un nuovo Costantino, per essere liberato dalla lebbra antica, per sciogliere in acqua fresca macchie luride createsi lontano nel tempo. E quando Clodoveo fu entrato nel Battistero, il santo di Dio così disse con parole solenni: 'Piega quieto il tuo capo, o si cauto; adora quello che hai bruciato, brucia quello che hai adorato'».Il battesimo di Clodoveo fu quello di un popolo che, con lui, entrava nella storia: i Franchi. E secondo dom Guéranger il supremo Signore degli eventi volle che il regno dei Franchi nascesse il giorno di Natale per incidere più profondamente l'importanza di un giorno così santo nella memoria dei popoli cristiani dell'Europa. Clodoveo, il fiero barbaro, divenuto mite come l'agnello, fu immerso da san Remigio nel fonte battesimale della salvezza, dal quale uscì purificato per inaugurare la prima monarchia cattolica fra le monarchie nuove, quel regno di Francia, il più bello - è stato detto - dopo quello dei cieli. LA CONVERSIONE DELL'INGHILTERRAPassarono cento anni dalla conversione di Clodoveo. Salì sul trono pontificio un grande Papa, san Gregorio Magno. Nel 596, secondo quanto si ricorda, Papa Gregorio restò commosso nel vedere un gruppo di giovani biondi e belli come angeli, sul mercato degli schiavi di Roma. Chiese chi fossero. Gli fu risposto: Angli.«Non Angli, ma Angeli», replicò il Papa, che a partire da quel momento decise di affidare ai monaci benedettini l'evangelizzazione dell'Inghilterra. Un gruppo di quaranta monaci, guidato da Agostino, poi detto di Canterbury, partì per l'isola degli Angli per propagare il Vangelo.Agostino, dopo aver convertito al vero Dio il re Eteiredo, si diresse verso la città, già romana, di York, vi fece risuonare la Parola di vita, e un intero popolo si unì al proprio re per chiedere il Battesimo. Così allora accadeva: il battesimo del Re era quello di un popolo intero, legato al suo sovrano da vincoli di indissolubile fedeltà. Fu fissato il giorno di Natale per la rigenerazione di quei nuovi discepoli di Cristo; e il fiume che scorreva sotto le mura della città venne scelto per servire da fonte battesimale a un'armata di diecimila di catecumeni, non contando le donne e i bambini. Il rigore della stagione non arrestò i nuovi e ferventi discepoli del Bambino di Betlemme che scesero nelle acque per purificare le loro anime. «Dalle acque gelide - scrive dom Guéranger - uscì piena di gaudio e risplendente d'innocenza tutta un'armata di neofiti; e nel giorno stesso della sua nascita, Cristo contò una nazione di più sotto il suo impero». Sant'Agostino di Canterbury fu l'evangelizzatore della Britannia. Dall'Inghilterra e dall'Irlanda partirono poi, al seguito un altro grande missionario, san Bonifacio, i monaci che evangelizzarono la Germania. L'INCORONAZIONE DI CARLO MAGNOUn altro illustre evento doveva ancora abbellire l'anniversario del Natale.Nella solennità di Natale dell'800, con l'incoronazione di Carlo Magno, a Roma, nacque il Sacro Romano Impero al quale era riservata la missione di propagare il regno di Cristo nelle regioni barbare del Nord, e di mantenere l'unità europea, sotto la direzione del Romano Pontefice.Correva l'anno 800. Era il giorno di Natale. A Roma, nella Basilica di San Pietro, entrò un uomo maestoso, quasi sessantenne, la cui statura quasi da gigante esprimeva la forza indomabile del guerriero, mentre i bianchi capelli e la barba rivelavano una dolcezza straordinaria. Non era un uomo qualsiasi, si vedeva immediatamente. Quest'uomo era Carlo Magno, re dei Franchi, il popolo di Clodoveo, chiamato a Roma dal Papa perché mettesse la sua spada al servizio della Croce, contro i Longobardi.Il re dei Franchi nell'anno Ottocento dopo Cristo ha già sottomesso gli aquitani e i longobardi; ha attraversato i Pirenei per domare in Spagna il potere minaccioso degli arabi; ha represso l'insurrezione dei sassoni e dei bavari; e sta in piena lotta con gli avari. Egli non è solo un guerriero. Sotto il suo influsso, le arti e le scienze fioriscono in tutta Europa. Amato moltissimo dai suoi sudditi, venerato dai suoi guerrieri, estende nelle terre che conquista la benefica influenza della Religione cattolica.Ed ora, Carlo Magno, l'erede di Clodoveo, entra nella Basilica di San Pietro, in una notte di Natale, fredda per i rigori dell'inverno, ma calda per l'atmosfera di entusiasmo che regna nella Basilica. Il re dei Franchi si inginocchia, abbassa il capo, adorando Dio fatto uomo e implorando misericordia per i suoi peccati. Si batte il petto e ricorre all'intercessione della Vergine Maria, senza accorgersi che qualcuno gli si avvicina in silenzio rispettoso. Non è un semplice sacerdote o vescovo, è un Papa, un Papa santo. Le cronache raccontano che «nel momento in cui il re si levava dall'orazione, durante la Messa, dinanzi all'altare della confessione di San Pietro Apostolo, il Papa Leone III gli giunse vicino e pose sulla sua fronte scoperta una corona. Una corona nuova, non di Re ma di Imperatore».Il Papa, san Leone III poneva la corona imperiale sul capo di Carlo Magno; e la terra attonita rivedeva un Cesare, un Augusto, non più successore dei Cesari e degli Augusti della Roma pagana, ma investito di quei titoli gloriosi dal Vicario di Colui che viene definito della Scrittura, il Re dei re, il Signore dei signori. Il popolo romano lo acclamò con queste parole: «a Carlo Augusto, coronato da Dio grande e pacifico imperatore dei Romani, vita e vittoria», mentre i franchi, battendo le lance sulle spade, levavano il grido «Natale, Natale», un grido che, dai tempi di Clodoveo, ricordava l'entrata del loro popolo nella storia.Due giorni prima dell'incoronazione un monaco di San Saba e un monaco del Monte degli Olivi a Gerusalemme avevano offerto al re dei Franchi, da parte del Patriarca, «le chiavi del Santo Sepolcro e del Calvario e quelle della città e del monte Sion con una bandiera». Era un omaggio simbolico, una nuova aureola di santità cinta alla fronte del re che aveva steso la sua protezione oltre i mari, che doveva proteggere i cristiani di Palestina, di Siria, di Egitto, di Tunisia.IL SACRO ROMANO IMPEROIn quel Natale, nella Cattedrale del Vicario di Cristo, nacque l'Impero Cattolico d'Occidente, pilastro della Civiltà cristiana medioevale - come 800 anni prima, nello stesso giorno, era nato in una mangiatoia il Bambino Gesù.Fondando la Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, Gesù Cristo aveva posto in essa, in seme, tutte le potenzialità per generare una grande civiltà. Con l'espansione della Chiesa, con la conversione dei popoli lungo otto secoli, il seme si sviluppò, divenne una possibilità concreta, sbocciò, infine, nell'anno 800, nell'impero di Carlo Magno, benedetto e ratificato dalle mani di un santo successore di Pietro. Si aprì un'epoca in cui, come insegna Leone XIII nella enciclica Immortale Dei, «il sacerdozio e l'impero erano legati tra di loro da una felice concordia e dallo scambio amichevole di servigi» e «organizzata in tal modo, la società civile diede frutti superiori ad ogni aspettativa».Un altro Papa, Giovanni Paolo II, nel 1200esimo anniversario dell'incoronazione di Carlo Magno, ha ricordato che «la grande figura storica dell'imperatore Carlo Magno rievoca le radici cristiane dell'Europa, riportando quanti la studiano ad un'epoca che, nonostante i limiti umani sempre presenti, fu caratterizzata da un'imponente fioritura culturale in quasi tutti i campi dell'esperienza. Alla ricerca della sua identità, l'Europa non può prescindere da un energico sforzo di recupero del patrimonio culturale lasciato da Carlo Magno e conservato lungo più di un millennio».Carlo Magno fu grande non solo per le sue guerre vittoriose da un estremo all'altro d'Europa, ma soprattutto per la sua opera di restaurazione giuridica, culturale ed artistica, ispirata ai principi del Vangelo. In un'epoca di decadenza e di disordine, egli può essere considerato come il fondatore dell'Europa cristiana. Con il primo imperatore cristiano l'Occidente per la prima volta acquista coscienza di sé e si presenta sulla scena della storia consapevole della propria unità cristiana e romana.L'incoronazione di Carlo Magno è inoltre un atto pubblico e simbolico di importanza universale, destinato a esprimere, per più di un millennio, la concezione della sovranità cristiana. La fonte dell'autorità è il rappresentante di Dio in terra, perché - in terra - non esiste autorità che non provenga da Dio. In questo senso l'incoronazione di Carlo Magno può essere considerata come il Natale della Cristianità.

Sardegna DigitalLibrary - Audio del giorno
"Addisora" in carreras de poesia : n. 8

Sardegna DigitalLibrary - Audio del giorno

Play Episode Listen Later Dec 6, 2019


Puntata dedicata alle feste natalizie e alla lingua sarda nella liturgia. A contrasto i ricordi profani di un bambino a Nuoro negli anni ’60, Giovanni Carroni, e la religiosità di oggi espressa nella Novena di Natale in lingua sarda che si tiene in queste sere a Cagliari, nel quartiere della Marina. “Sa Novena de Pascha ‘e Nadale” registrata nella prima giornata di quest’anno ha per protagonisti: i fedeli della chiesa del Santo Sepolcro, il parroco Don Mario Cugusi, religiosi, musicisti e appassionati di lingua sarda, tra gli altri Bachisio Bandinu e Piero Marras.

Tesori d'Europa | RRL
59 - Terra Santa: dai “frati della Corda” alla Custodia

Tesori d'Europa | RRL

Play Episode Listen Later Aug 3, 2019 8:07


Nel 1342 Clemente VI con le bolle “Gratias Agimus” e “Nuper Carissimae” sancì la nascita giuridica della Custodia di Terrasanta: il Papa delegò il Ministro generale e il Ministro del vicino Oriente a chiamare un certo numero di frati da tutte le Province dell’Ordine per il servizio al Santo Sepolcro e al Cenacolo. Ma come si giunse alla costituzione della Custodia? Ecco ripercorse le tappe principali.

I Girasoli
I Girasoli di sabato 27/07/2019

I Girasoli

Play Episode Listen Later Jul 27, 2019 55:52


LA STRADA , LA LOTTA E L'AMORE per la prima volta insieme tre grandi maestri della fotografia italiana.Letizia Battaglia Tano D'Amico e Uliano Lucas NANDA VIGO . LIGHT PROJECT..finalmente Milano rende omaggio a un'artista importante nella scena ..italiana ed europea degli ultimi cinquant'anni Un cielo di stelle e affreschi del 1200 rinvenuti col restauro della chiesa ipogea del Santo Sepolcro..che la Soprintendenza ha restituito alla citta' di Milano MAGNUM'S FIRST. LA PRIMA MOSTRA DI MAGNUM dal titolo : Il volto del tempo, da Cartier-Bresson a Robert Capa - Un corpus d'immagini dimenticato in una cantina di Innsbruck e casualmente ritrovato cinquant'anni dopo. Un vero tesoro.

I Girasoli
I Girasoli di sab 27/07

I Girasoli

Play Episode Listen Later Jul 26, 2019 55:52


LA STRADA , LA LOTTA E L'AMORE per la prima volta insieme tre grandi maestri della fotografia italiana.Letizia Battaglia Tano D'Amico e Uliano Lucas NANDA VIGO . LIGHT PROJECT..finalmente Milano rende omaggio a un'artista importante nella scena ..italiana ed europea degli ultimi cinquant'anni Un cielo di stelle e affreschi del 1200 rinvenuti col restauro della chiesa ipogea del Santo Sepolcro..che la Soprintendenza ha restituito alla citta' di Milano MAGNUM'S FIRST. LA PRIMA MOSTRA DI MAGNUM dal titolo : Il volto del tempo, da Cartier-Bresson a Robert Capa - Un corpus d'immagini dimenticato in una cantina di Innsbruck e casualmente ritrovato cinquant'anni dopo. Un vero tesoro.

I Girasoli
I Girasoli di sab 27/07

I Girasoli

Play Episode Listen Later Jul 26, 2019 55:52


LA STRADA , LA LOTTA E L'AMORE per la prima volta insieme tre grandi maestri della fotografia italiana.Letizia Battaglia Tano D'Amico e Uliano Lucas NANDA VIGO . LIGHT PROJECT..finalmente Milano rende omaggio a un'artista importante nella scena ..italiana ed europea degli ultimi cinquant'anni Un cielo di stelle e affreschi del 1200 rinvenuti col restauro della chiesa ipogea del Santo Sepolcro..che la Soprintendenza ha restituito alla citta' di Milano MAGNUM'S FIRST. LA PRIMA MOSTRA DI MAGNUM dal titolo : Il volto del tempo, da Cartier-Bresson a Robert Capa - Un corpus d'immagini dimenticato in una cantina di Innsbruck e casualmente ritrovato cinquant'anni dopo. Un vero tesoro.

BASTA BUGIE - Storia
La cattolicità di Cristoforo Colombo ha permesso la scoperta dell'America

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later May 29, 2019 17:50


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5669LA CATTOLICITA' DI CRISTOFORO COLOMBO HA PERMESSO LA SCOPERTA DELL'AMERICA di Maurizio Parenti e Marco TangheroniCome l'esperienza marinara di Cristoforo Colombo si inquadra perfettamente nella storia della sua patria e del suo tempo, così il progetto di raggiungere l'Oriente passando, attraverso l'Oceano, per l'Occidente, si stava imponendo, sia pure in maniera sfocata e imprecisa, in diversi ambienti scientifici ed eruditi dell'epoca: basti ricordare l'influenza di Paolo dal Pozzo Toscanelli.Il navigatore genovese ha il merito di concepire con maggior precisione il disegno, rafforzando le tesi di alcuni dotti con la personale esperienza di uomo di mare, che aveva osservato indizi significativi e raccolto anche alcune voci degli ambienti marinari; e quindi di perseguire con ostinazione la realizzazione dell'impresa condotta, poi, con le sue straordinarie doti nella guida delle navi e degli uomini.Tuttavia è bene ricordare che il suo progetto si basava su un duplice errore geografico, pur condiviso da sapienti di grande autorità, e verrebbe voglia di esclamare con la liturgia del Sabato Santo: felix culpa! Infatti egli riteneva la Terra molto più piccola e l'Asia molto più estesa verso l'Europa. Così gli poté apparire realizzabile un viaggio che, senza l'inattesa presenza di un altro continente, si sarebbe rivelato, evidentemente, impossibile.L'EUFORIA PER LA RECONQUISTA DELLA SPAGNAÈ importante ricordare questo fatto perché ci permette di comprendere il parere negativo sia degli studiosi consultati dal re del Portogallo, Giovanni II, sia di quelli spagnoli, in buona parte dell'università di Salamanca, interpellati dai Re Cattolici. Essi avevano, da un punto di vista matematico e geografico, ragione. E su questo piano avvennero, com'è documentato, le discussioni. Naturalmente non era in questione la sfericità della Terra, dato pienamente acquisito dalla cultura geografica medievale, ma la sua dimensione; e non sarebbe stato necessario ricordarlo se non fosse ancora largamente diffuso questo luogo comune tipico della "leggenda nera" sul Medioevo.Dunque tali studiosi non erano, come spesso li si immagina, i rappresentanti di una cultura vecchia, superata, "medioevale", contrapposta a quella nuova e "moderna" di Cristoforo Colombo. Ancor meno essi erano fanatici religiosi nemici della umanistica laicità del genovese, come, per esempio, ce li raffigurava uno sceneggiato televisivo realizzato alcuni anni or sono, senza risparmiarci nessuno dei topoi che era, ahimè, prevedibile attendersi: facce incavate, occhi ardenti, voci stridule. Semmai era proprio Cristoforo Colombo a superare, di fronte agli altri e a sé stesso, le obbiezioni oltre che con argomenti razionali anche con una convinzione progressivamente crescente di una missione affidatagli dalla Provvidenza.Un'ultima considerazione: perché il progetto di Cristoforo Colombo, che era stato giudicato negativamente da ripetuti autorevoli pareri, trovò quasi improvvisamente accoglienza da parte dei Re Cattolici nei primi mesi del 1492?Indubbiamente pesarono i sostenitori e i finanziatori che il navigatore genovese era riuscito a procurarsi, ma la spiegazione essenziale è da ricercarsi nell'euforia dei sovrani, della Corte e del popolo spagnoli per l'avvenuto compimento del processo di Reconquista, avviato dalla metà del secolo VIII e terminato il 2 gennaio 1492 con la conquista di Granada. [...]LA RELIGIOSITÀ DI CRISTOFORO COLOMBOCertamente in Cristoforo Colombo e in coloro che lo seguirono, come in generale nell'espansione europea della fine del Medioevo, non sono da trascurare le motivazioni di tipo economico e, in particolare, la ricerca dell'oro, senza dimenticare che, a partire dagli anni Quaranta del secolo XV, per i portoghesi acquista crescente importanza anche la cattura di schiavi lungo le coste africane: ma questa motivazione economica è assente dal progetto del navigatore genovese; più in generale, in tale espansione si manifesta "l'incoercibile bisogno, più o meno cosciente, di spazio", non per eccesso di popolazione - le grandi epidemie di peste del secolo precedente avevano abbattuto di circa il 40% la popolazione europea -, ma per la ricerca di orizzonti più ampi, anche in relazione al serrarsi del Mediterraneo Orientale per l'avanzata dei turchi ottomani e al completamento della Reconquista.Inoltre, per Cristoforo Colombo le motivazioni di ordine religioso avevano un peso notevole, che sarebbe estremamente ingiusto e arbitrario ridurre a giustificazioni strumentali o a residui pocosignificativi di riti o di pratiche a carattere magico e superstizioso.E ciò va ribadito contro gli storici moderni poco propensi a prendere in considerazione il richiamo religioso; essi, come ha osservato Jacques Heers, "se ne parlano, vi vedono un elemento troppo trascurabile per evocarlo in maniera attenta, oppure un semplice pretesto. Molti pensano volentieri che il Genovese parlasse di dovere religioso, di servizio di Cristo e di prospettive di evangelizzazione solo per conciliarsi meglio le buone grazie della regina attraverso una manovra interessata".Già la lettura del Diario di bordo ci offre un'ampia esemplificazione di questi aspetti decisivi per comprendere la personalità dell'Ammiraglio: ci limitiamo a qualche esempio, per altro assai eloquente, circa la profonda religiosità di Cristoforo Colombo e la sua convinzione di svolgere una missione accompagnata dal favore divino.In data 23 settembre 1492 egli istituisce un parallelo fra sé e Mosè: come allora a Mosè, che conduceva gli ebrei fuori dalla schiavitù egiziana, risultò utile il mare grosso in assenza di vento, così lo stesso straordinario fenomeno si è ripetuto a suo vantaggio per tranquillizzare i marinai timorosi circa la possibilità di fare ritorno.LA CONVERSIONE DEGLI INDIGENIIl problema della conversione degli indigeni è, fin dallo stesso primo contatto del 12 ottobre, al centro dell'attenzione dello scopritore: "Conobbi che era gente che meglio si salverebbe e si convertirebbe alla nostra santa fede con l'amore che con la forza". E in data 27 novembre, rivolgendosi ai sovrani spagnoli, dopo aver esposto la necessità di superare la barriera linguistica, scrive: "E poi si raccoglieranno i benefici e si lavorerà per fare cristiani tutti questi popoli, il che agevolmente si farà perché essi non hanno setta alcuna, né sono idolatri".Sempre il Diario di bordo ci informa sul comportamento e sui pensieri di Cristoforo Colombo durante la spaventosa tempesta che coglie le due caravelle superstiti a metà febbraio, durante il viaggio di ritorno.In tali drammatici frangenti egli ha il timore che Dio gli impedisca il ritorno e "attribuì questo alla sua poca fede e alla mancanza di fiducia nella Provvidenza divina. D'altra parte lo confortavano le grazie che Dio gli aveva fatto, dandogli tanto grande vittoria, permettendogli di scoprire quello che aveva scoperto. [...] E che, come nel passato aveva posto il suo fine e indirizzato tutta la sua impresa a Dio e lo aveva ascoltato [...] doveva credere che gli darebbe compimento di quanto cominciato e lo porterebbe a salvamento".Da buon capitano medievale Cristoforo Colombo si preoccupa "che si estraesse a sorte un pellegrino che andasse a Santa Maria di Guadalupe e portasse un cero di 5 libbre di cera", e la sorte designa proprio lui: a questo santuario dell'Estremadura condurrà di persona i primi indiani portati in Spagna a ricevere il battesimo.Poi viene deciso anche "di mandare un pellegrino a Santa Maria di Loreto, che è nella marca di Ancona, terra del Papa, che è una casa dove Nostra Signora ha fatto e fa molti e grandi miracoli"; "dopo di ciò l'Ammiraglio e tutto l'equipaggio fecero voto di andare, arrivando alla prima terra, tutti in camicia in processione a far preghiera in una chiesa che fosse dedicata a Nostra Signora".Va inoltre ricordato che l'Ammiraglio tiene sempre presenti, anche nel corso delle sue esplorazioni, il calendario liturgico, le solennità ecclesiastiche e i misteri della Fede. Il 6 dicembre 1492, giorno della festività di san Nicola, chiama con quel nome il porto dell'isola Hispaniola - poi Haiti - in cui si trovava, come nel secondo viaggio un promontorio riceve il nome di Cabo Cruz il 3 maggio, giorno del rinvenimento della Croce.LO SCOPO DI CRISTOFORO COLOMBO: IL SANTO SEPOLCRO E LA CROCIATAUn motivo ricorrente nei testi di Cristoforo Colombo è quello della finalizzazione dei risultati della sua impresa alla liberazione del Santo Sepolcro.Nel Diario di bordo, dopo aver narrato la costruzione del primo insediamento, quello di Navidad - fondato il 25 dicembre del 1492, subito dopo il naufragio della Santa Maria -, afferma che intende ritornare in un secondo viaggio dalla Castiglia e trovare oro e spezie "in tanta quantità che i re, prima di 3 anni, intraprendessero e preparassero [l'azione] per andare a conquistare la Casa Santa" confermando così l'impegno preso "con fermezza" con i sovrani prima della sua partenza, e cioè "che tutto il guadagno di questa mia impresa si spendesse nella riconquista di Gerusalemme". In quell'occasione - ricorda - i sovrani "sorrisero e dissero che piaceva loro e che [anche] senza questo avevano quel desiderio".Nell'atto con cui istituisce il maggiorascato a favore di don Diego, il suo primogenito, Cristoforo Colombo ricorda nuovamente l'intenzione di spendere la rendita delle Indie "per la conquista di Gerusalemme" e impegna il figlio, o il suo erede, "ad andare con il Re Nostro Signore, se andrà a Gerusalemme a conquistarla, o anche solo, con la maggior forza possibile".

La Voce Del Magistero
La giornata mondiale dei poveri e il discorso del Papa ai cavalieri del Santo Sepolcro

La Voce Del Magistero

Play Episode Listen Later Nov 20, 2018 53:39


La giornata mondiale dei poveri e il discorso del Papa ai cavalieri del Santo Sepolcro

Cominciamo Bene - Le interviste
Luigi Bisceglia, Vis | Lo sciopero del Santo Sepolcro | 26-02-2018

Cominciamo Bene - Le interviste

Play Episode Listen Later Feb 27, 2018 8:25


Con una decisione quasi senza precedenti, la chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme è stata chiusa domenica dalle autorità cristiane della città per protestare contro le misure fiscali che la municipalità locale vorrebbe applicare ai loro beni e contro un progetto di legge della Knesset, il Parlamento israeliano, che riguarda terreni e immobili di loro proprietà.Il patriarca greco-ortodosso Theophilos III, il Custode di Terra Santa Francesco Patton e il patriarca armeno Nourhan Manougian hanno deciso di chiudere la chiesa del Santo Sepolcro per evidenziare la dimensione discriminatoria del provvedimento municipale, l’imposizione dell’arnona sui beni di proprietà cristiana non strettamente legati alle attività di culto. È un tema di cui si parla da diversi anni, mai applicato dalla municipalità di Gerusalemme, che riguarda esclusivamente le chiese cristiane. In un comunicato congiunto pubblicato dai leader religiosi delle comunità cristiane di Terra Santa si parla di una «sistematica e offensiva campagna» che «ha raggiunto un livello senza precedenti». Secondo i vertici cristiani, l’idea di tassare i beni di proprietà delle chiese cristiane è «contrario alla posizione storica delle Chiese nella città santa di Gerusalemme e la loro relazione con le autorità civili».Luigi Bisceglia, rappresentante Paese del Vis, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, in Palestina e Israele, racconta che «le chiese cristiane in Terra Santa sono una sparuta minoranza. Penso che a Gerusalemme ormai non ci siano più di diecimila cristiani, sommando tutti i fedeli delle varie Chiese».

Cominciamo Bene - Le interviste
Luigi Bisceglia, Vis | Lo sciopero del Santo Sepolcro | 26-02-2018

Cominciamo Bene - Le interviste

Play Episode Listen Later Feb 27, 2018 8:25


Con una decisione quasi senza precedenti, la chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme è stata chiusa domenica dalle autorità cristiane della città per protestare contro le misure fiscali che la municipalità locale vorrebbe applicare ai loro beni e contro un progetto di legge della Knesset, il Parlamento israeliano, che riguarda terreni e immobili di loro proprietà.Il patriarca greco-ortodosso Theophilos III, il Custode di Terra Santa Francesco Patton e il patriarca armeno Nourhan Manougian hanno deciso di chiudere la chiesa del Santo Sepolcro per evidenziare la dimensione discriminatoria del provvedimento municipale, l’imposizione dell’arnona sui beni di proprietà cristiana non strettamente legati alle attività di culto. È un tema di cui si parla da diversi anni, mai applicato dalla municipalità di Gerusalemme, che riguarda esclusivamente le chiese cristiane. In un comunicato congiunto pubblicato dai leader religiosi delle comunità cristiane di Terra Santa si parla di una «sistematica e offensiva campagna» che «ha raggiunto un livello senza precedenti». Secondo i vertici cristiani, l’idea di tassare i beni di proprietà delle chiese cristiane è «contrario alla posizione storica delle Chiese nella città santa di Gerusalemme e la loro relazione con le autorità civili».Luigi Bisceglia, rappresentante Paese del Vis, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, in Palestina e Israele, racconta che «le chiese cristiane in Terra Santa sono una sparuta minoranza. Penso che a Gerusalemme ormai non ci siano più di diecimila cristiani, sommando tutti i fedeli delle varie Chiese».

Esteri
Esteri di mar 27/02

Esteri

Play Episode Listen Later Feb 26, 2018 28:32


1-Sesso contro cibo: la faccia nascosta degli aiuti umanitari in Siria. Un’ inchiesta della Bbc rivela gli abusi nei confronti delle donne siriane compiuto da dipendenti delle agenzie Onu e delle Ong. ( Emanuele Valenti)..2-Germania: la giustizia apre la via al divieto dei vecchi diesel...Secondo il Tar Federale di Lipsia le grandi città hanno il diritto di vietare la circolazioni alle auto inquinanti. La sentenza e riguarda 12 milioni di macchine. ( Flavia Mosca Goretta) ..3-Retromarcia del governo israeliano dopo la chiusura del san sepolcro. Il premier Netanyahu sospende la tassa sulle proprietà delle chiese cristiane. ( Esteri) ..5-Belgio: arresti amministrativi per i senzatetto che si rifiutano di ricevere riparo nei centri di accoglienza. L’ordinanza del sindaco di Etterbeek, uno dei 19 comuni di Bruxelles. ..6-Test dei cosmetici sugli animali: L’europarlamento si appresta a votare una mozione che chiede un divieto totale in tutto il mondo. ..( Alessandro Principe) ..7-Land Grabbing: Stretti tra le coltivazioni di coca e la deforestazione, in Colombia alcune comunità indigene rischiano di sparire. Il caso dei Nukak considerati l’ultima tribù nomade del paese. ( Marta Gatti)

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Esteri
Esteri di mar 27/02

Esteri

Play Episode Listen Later Feb 26, 2018 28:32


1-Sesso contro cibo: la faccia nascosta degli aiuti umanitari in Siria. Un’ inchiesta della Bbc rivela gli abusi nei confronti delle donne siriane compiuto da dipendenti delle agenzie Onu e delle Ong. ( Emanuele Valenti)..2-Germania: la giustizia apre la via al divieto dei vecchi diesel...Secondo il Tar Federale di Lipsia le grandi città hanno il diritto di vietare la circolazioni alle auto inquinanti. La sentenza e riguarda 12 milioni di macchine. ( Flavia Mosca Goretta) ..3-Retromarcia del governo israeliano dopo la chiusura del san sepolcro. Il premier Netanyahu sospende la tassa sulle proprietà delle chiese cristiane. ( Esteri) ..5-Belgio: arresti amministrativi per i senzatetto che si rifiutano di ricevere riparo nei centri di accoglienza. L’ordinanza del sindaco di Etterbeek, uno dei 19 comuni di Bruxelles. ..6-Test dei cosmetici sugli animali: L’europarlamento si appresta a votare una mozione che chiede un divieto totale in tutto il mondo. ..( Alessandro Principe) ..7-Land Grabbing: Stretti tra le coltivazioni di coca e la deforestazione, in Colombia alcune comunità indigene rischiano di sparire. Il caso dei Nukak considerati l’ultima tribù nomade del paese. ( Marta Gatti)

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Storia della civiltà cristiana | RRL
24 - Santo Sepolcro: gli ultimi secoli

Storia della civiltà cristiana | RRL

Play Episode Listen Later Feb 22, 2018 7:04


L’apertura di una tomba vuota e la visione di una roccia è il rinnovarsi di una sorpresa, che interpella la fede, è un viaggio attraverso duemila anni di storia, alla scoperta dell’evento che ha cambiato l’umanità.

ultimi santo sepolcro radioromalibera
Storia della civiltà cristiana | RRL
23 - Santo Sepolcro: da Costantino ad oggi

Storia della civiltà cristiana | RRL

Play Episode Listen Later Feb 21, 2018 7:35


La Basilica del Santo Sepolcro, fatta costruire da Costantino, fu inaugurata nel 336 d.C. Da allora subì numerose distruzioni, rifacimenti e modifiche. Eppure, della pianta di allora, si possono riconoscere ancora oggi i resti. Con fede, emozione e trepidazione.

oggi eppure costantino santo sepolcro radioromalibera