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This week we have a look at the 1972 horror film Baron Blood directed by Mario Bava. This is Episode #447! Baron Blood (Italian: Gli orrori del castello di Norimberga, lit. 'The horrors of Nuremberg Castle') is a 1972 horror film directed by Mario Bava. An international co-production of Italy and West Germany, the film stars Joseph Cotten as Baron Otto Von Kleist, a murderous noble who is resurrected from the dead by his descendant, Peter (Antonio Cantafora), and a college student named Eva (Elke Sommer).Become a supporter of this podcast: https://www.spreaker.com/podcast/castle-of-horror-podcast--4268760/support.
L'immagine del bacio tra Breznev e Honecker nella East Side Gallery di Berlino è una delle raffigurazioni più iconiche del ventesimo secolo, Cristina Giordano ci racconta la sua storia e una serie di curiosità legate alla caduta del Muro di Berlino. Il Tunnel 57 è la storia del cunicolo attraverso il quale nell'ottobre 1964, cinquantasette cittadini di Berlino Est fuggirono nella zona ovest, Davide Schenetti, docente presso la FAU di Erlangen e Norimberga, ci racconta questa vicenda. Von Luciana Caglioti.
Processo non pervenuto, tra l'altro. Come mai? La Germania ha avuto la sua Norimberga e anche il Giappone ha processato i suoi gerarchi. In Italia persone come Graziani, Badoglio e altri personaggini simpatici invece hanno avuto un destino diverso. Come mai? La situazione è complessa. C'entra la Guerra Fredda, ma anche i Partigiani e le Foibe, per dire. Insomma, un gigantesco casino. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Acquista il mio nuovo libro, “Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva”: https://amzn.to/3wPZfmCQuando Hitler giunse al potere, mise in atto anche le sue idee contro gli ebrei, con norme come le Leggi di Norimberga.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dentro-alla-storia--4778249/support.
Subito con la cronaca da Parigi con il nostro Marco Bellinazzo che ci racconta quanto avvenuto in mattinata sulle tre linee del Tgv sabotate. Dalla cronaca alle aspettative che l'Italia ha su questa Olimpiade in termini di medaglie insieme al vicedirettore della Gazzetta Pier Bergonzi e a Diego Confalieri per un focus particolare su quella scherma chiamata al riscatto dopo Tokyo 2020. Una delle prime grandi speranze di medaglia la affidiamo al nostro Pippo Ganna nella cronometro di domani. Ne parliamo con Pier Augusto Stagi. Alla fine vince ancora la Spagna: l'Italia di calcio U19 perde in semifinale europea e anche in questa finale ci andranno le giovani Furie Rosse. Ne parliamo con Evaristo Beccalossi che conosce bene i nostri giovani Azzurri. Andiamo a Norimberga da Max Nerozzi (Corsera) che è lì per seguire il primo test in amichevole della Juve di Thiago Motta. Chiudiamo con una breve preview del weekend di F1 sulla pista di Spa, in Belgio, con Luigi Perna della Gazzetta.
La seconda parte della lezione è dedicata a riepilogare i fatti che hanno portato all'ascesa del Nazismo in Germania, a partire dalla crisi del 1929. Ripercorriamo poi i principali fatti e misfatti del regime, dall'incendio del Reichstag alla campagna di sincronizzazione, dal campo di concentramento di Dachau alle leggi di Norimberga. Infine affrontiamo l'aggressività nazista in politica estera: l'investimento in armi ed esercito, l'uscita dalla Società della Nazioni, l'Anschluss, la questione dei Sudeti ed infine l'azzardo di Danzica con cui si precipita nella seconda guerra mondiale. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
Anche questa settimana torna il podcast con il rating di Spotify più basso della storia. Il Templare Massimiliano Pellegrini decide di rivelarci l'imminente Terza Guerra Mondiale ricoprendo di insulti Emiliano Pirri. Il Tenente Veterano Antonio Barbuto vi sorprenderà con un insolito mischione di leninismo, bolscevismo, nazionalsocialismo, antisemitismo, odio per la massoneria. Il tutto condito da una risata che definire inquietante è un eufemismo. Procediamo poi con la controcopertina. Doppio colpo! Benedetta pleiadiana si lamenta del genocidio avvenuto su Orione, mentre Anna Maria Giotta dice che gli alieni non si mettono lo smalto sulle unghie per ragioni scientifiche. Poi a un certo punto appaiono tutta una serie di napoletani contrari a Giorgia Meloni. Farina apre la pista con i suoi sputi da lama, seguito a ruota da una varia umanità che necessità della traduzione simultanea dell'Avvocato Saverio Saveri. Murciano TuttoRubbato è lo sponsor di oggi, dimostrandoci cosa vuol dire saper innovare nel commercio al dettaglio. Il marketing che non sapevamo di volere. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/lasse-nella-manicas-show/message Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/lasse-nella-manicas-show/support
OFFERTA ESCLUSIVA NORDVPN Non perderla: https://nordvpn.com/dentrolastoriaArchitetto geniale, allievo di grandi designer, inizialmente apolitico, Albert Speer divenne negli anni '30 un membro della cerchia ristretta di Hitler. Inizialmente come realizzatore delle scenografie per le parate oceaniche, poi come ristrutturatore di grandi edifici pubblici, a Speer venne demandato il ruolo di ricostruire e rimodellare Berlino quale futura capitale mondiale del nazismo e poi di guidare la macchina produttiva industriale tedesca. Dietro di sé ha lasciato la memoria dei suoi bozzetti e dei suoi plastici, le dichiarazioni discordanti a Norimberga, dei libri di memoria ma anche una figlia che, con i fatti e non con le parole, ha dimostrato che il modo migliore per chiudere i conti col passato è voltare pagina.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDentro La Storia lo trovi anche qui: https://linktr.ee/dentrolastoriaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Pierpaolo Berardi"Operazione Barbarossa"Una tattica bellica di natura coloniale in EuropaPrefazione di Domenico QuiricoEdizioni Sanpinowww.edizionisanpino.itLa terribile attualità di “un'altra guerra” che oggi si replica negli stessi luoghi.Operazione Barbarossa: Una tattica bellica di natura coloniale in Europa.Con l'introduzione di Domenico Quirico.«Se si ritiene l'avversario non un essere umano, ma un essere inferiore, quasi un animale, la violenza più estrema non provoca alcun rimorso…» (dalla prefazione dell'autore). Un testo che analizza, in modo originale e nuovo, il fenomeno nazista di una guerra di tipo coloniale nell'est europeo. Il progetto si realizza con l'appoggio dei medici (come sarà documentato a Norimberga). A loro vengono affidati i programmi di eutanasia, l'eliminazione di malati mentali o con problemi fisici, gli pseudo esperimenti scientifici su cavie umane nei campi di concentramento. L'autore si espone in merito all'atrocità del progetto ideologico politico economico del Führer. Indica anche le complicità di altri soggetti che avrebbero influenzato la vita politica successiva alla seconda guerra mondiale. Pierpaolo BerardiHa conseguito la laurea in Giurisprudenza, la laurea Magistrale in Lettere e la laurea Magistrale in Scienze Storiche e Documentarie presso l'Università degli Studi di Torino. Nel 2008, nel volume Tra Scienza e Società, di Cosimo Lorè, pubblica il capitolo “Il processo penale come funzione politica” (Ed. Giuffrè). Nello stesso volume insieme a Cosimo Lorè e Leonardo Bosi, il capitolo “Otorinolaringoiatria: Legibus Soluta?”. Nel 2012, nel volume Scienze Medico-Legali Sociali e Forensi, di Cosimo Lorè, Giuffrè Editore, pubblica il capitolo “L'affiliazione dei magistrati ordinari alla loggia massonica Propaganda 2”. Nel 2017 pubblica “Tipologie di linguaggio politico nel ‘900”, in Società, diritto, crimine, di Cosimo Lorè (ed. Giuffrè). Ha insegnato diritto penale presso la Scuola Allievi di Polizia di Alessandria “A. Cardile”. Ha tenuto varie relazioni in convegni e riunioni di studio in particolare sul rapimento e l'uccisione di Aldo Moro, i movimenti terroristici di destra e di sinistra nell'Italia degli anni '70. Svolge la professione di avvocato.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
OFFERTA ESCLUSIVA NORDVPN Non perderla: https://bit.ly/4awfHrjIdeologo nazista, cacciatore di opere d'arte, teorico della schiavitù dei cosiddetti "sub-umani", violento antisemita, paladino dell'arianesimo. Eppure Alfred Rosenberg era lui stesso figlio di una società multietnica: nelle sue vene scorreva sangue francese, estone, lettone, forse mongolo o addirittura ebraico. Ciò nonostante, scappato dalla nativa Tallinn, fece carriera nel nascente regime nazista sino a diventarne il filosofo per eccellenza, fondendo le sue bizzarre teorie in un sincretismo tanto assurdo quanto pericoloso.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDentro La Storia lo trovi anche qui: https://linktr.ee/dentrolastoriaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
A cura di Daniele Biacchessi Afd sta per Alternative für Deutschland. E' un partito emergente della destra radicale, che si ispira direttamente agli anni bui del nazismo, che non sconfessa le leggi razziali e propone un programma basato su pochi punti: lotta all'immigrazione, suprematismo bianco, sovranismo. La Germania si mobilita contro la loro presenza sulla scena politica. Nel weekend, in migliaia sono scesi in piazza ad Amburgo, Hannover, Francoforte, Kassel, Dortmund, Wuppertal, Karlsruhe, Norimberga, uniti da slogan e motti in favore della democrazia e contro il partito nazional-conservatore, euroscettico e anti-immigrazione. Non solo. . A Monaco di Baviera, a causa del sovraffollamento dovuto all'affluenza record, la manifestazione indetta è stata addirittura interrotta: 50.000 persone, il doppio di quelle registrate all'evento e previste dalla Polizia. Tutto parte dalle rivelazioni della redazione d'inchiesta investigativa "Correctiv" che ha riferito di un incontro segreto a Potsdam, vicino a Berlino, in cui è stato discusso un piano per l'espulsione di massa di migranti, richiedenti asilo e cittadini tedeschi “non assimilati”. Tra i partecipanti figurano proprio i membri dell'Afd. Il partito conferma la presenza di suoi membri all'evento, ma dichiara di non sostenere il progetto di “ri-emigrazione” di Martin Sellner, figura di spicco della Nuova Destra e del Movimento Identitario. Fa riflettere la mobilitazione tedesca che avviene mentre in Italia c'è chi come la Lega di Matteo Salvini annuncia una lista proprio con Afd per le prossime elezioni europee. Lo scontro potrebbe riacutizzarsi nei prossimi mesi. In una rilevazione di YouGov l'Afd ha raggiunto il 24%, posizionandosi come secondo partito, dietro la Cdu-Csu al 29%. E a settembre 2024 potrebbe vincere le elezioni in alcuni Länder orientali, dove svetta tra le preferenze: in Turingia, Brandeburgo e Sassonia. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Afd sta per Alternative für Deutschland. E' un partito emergente della destra radicale, che si ispira direttamente agli anni bui del nazismo, che non sconfessa le leggi razziali e propone un programma basato su pochi punti: lotta all'immigrazione, suprematismo bianco, sovranismo. La Germania si mobilita contro la loro presenza sulla scena politica. Nel weekend, in migliaia sono scesi in piazza ad Amburgo, Hannover, Francoforte, Kassel, Dortmund, Wuppertal, Karlsruhe, Norimberga, uniti da slogan e motti in favore della democrazia e contro il partito nazional-conservatore, euroscettico e anti-immigrazione. Non solo. . A Monaco di Baviera, a causa del sovraffollamento dovuto all'affluenza record, la manifestazione indetta è stata addirittura interrotta: 50.000 persone, il doppio di quelle registrate all'evento e previste dalla Polizia. Tutto parte dalle rivelazioni della redazione d'inchiesta investigativa "Correctiv" che ha riferito di un incontro segreto a Potsdam, vicino a Berlino, in cui è stato discusso un piano per l'espulsione di massa di migranti, richiedenti asilo e cittadini tedeschi “non assimilati”. Tra i partecipanti figurano proprio i membri dell'Afd. Il partito conferma la presenza di suoi membri all'evento, ma dichiara di non sostenere il progetto di “ri-emigrazione” di Martin Sellner, figura di spicco della Nuova Destra e del Movimento Identitario. Fa riflettere la mobilitazione tedesca che avviene mentre in Italia c'è chi come la Lega di Matteo Salvini annuncia una lista proprio con Afd per le prossime elezioni europee. Lo scontro potrebbe riacutizzarsi nei prossimi mesi. In una rilevazione di YouGov l'Afd ha raggiunto il 24%, posizionandosi come secondo partito, dietro la Cdu-Csu al 29%. E a settembre 2024 potrebbe vincere le elezioni in alcuni Länder orientali, dove svetta tra le preferenze: in Turingia, Brandeburgo e Sassonia. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
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In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Julius Streicher, Alfred Rosenberg e Hans Frank. Julius Streicher, il più ripugnante dei gerarchi alla corte del Fuher. Criminale comune e sessuale.Condannato diverse volte, fu, sul modello di Rosenberg (ma in modo ancora più sconcio e squallidamente criminale), un autentico profeta dell'antisemitismo più abietto e viscerale. Trascorse la vita ad odiare gli Ebrei. Odiato, avversato e disprezzato da tutti gli altri suoi sodali gerarchi. Finì impiccato a Norimberga.Alfred Rosenberg, passato alla Storia come l'”ideologo del Nazismo”. Impiegò ogni sua energia, al servizio del Fuhrer, per diffondere e divulgare le sue deliranti e criminogene idee di supremazia razziale e biologica del popolo germanico. La sua azione instancabile ed indefessa fu terrificante e spietata. Fornì al terrifico sistema con la svastica una sorta di micidiale copertura pseudo-ideologica alle sue nefandezze. Fermo nei suoi propositi anche quando salì il patibolo.Hans Frank, dall'aspetto torvo e crudele, sempre con un ghigno mefistofelico, dotato di scarso intelletto,fu uno dei criminali nazisti maggiormente efficienti nello sterminio degliebrei e dei nemici del Terzo Reich. Da Governatore Generale della Polonia commise abomini mai perpetrati, con la sua tipica rozzezza e brutalità. Nel territorio a lui sottoposto riuscì a sterminare il 75% degli Ebrei che odiava. Servile con Hitler e feroce despota sanguinario con i sudditi. Fu definito il “boia di Cracovia”. Venne impiccato a Norimberga.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere. https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Julius Streicher, Alfred Rosenberg e Hans Frank. Julius Streicher, il più ripugnante dei gerarchi alla corte del Fuher. Criminale comune e sessuale.Condannato diverse volte, fu, sul modello di Rosenberg (ma in modo ancora più sconcio e squallidamente criminale), un autentico profeta dell'antisemitismo più abietto e viscerale. Trascorse la vita ad odiare gli Ebrei. Odiato, avversato e disprezzato da tutti gli altri suoi sodali gerarchi. Finì impiccato a Norimberga.Alfred Rosenberg, passato alla Storia come l'”ideologo del Nazismo”. Impiegò ogni sua energia, al servizio del Fuhrer, per diffondere e divulgare le sue deliranti e criminogene idee di supremazia razziale e biologica del popolo germanico. La sua azione instancabile ed indefessa fu terrificante e spietata. Fornì al terrifico sistema con la svastica una sorta di micidiale copertura pseudo-ideologica alle sue nefandezze. Fermo nei suoi propositi anche quando salì il patibolo.Hans Frank, dall'aspetto torvo e crudele, sempre con un ghigno mefistofelico, dotato di scarso intelletto,fu uno dei criminali nazisti maggiormente efficienti nello sterminio degliebrei e dei nemici del Terzo Reich. Da Governatore Generale della Polonia commise abomini mai perpetrati, con la sua tipica rozzezza e brutalità. Nel territorio a lui sottoposto riuscì a sterminare il 75% degli Ebrei che odiava. Servile con Hitler e feroce despota sanguinario con i sudditi. Fu definito il “boia di Cracovia”. Venne impiccato a Norimberga.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere. https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Julius Streicher, Alfred Rosenberg e Hans Frank. Julius Streicher, il più ripugnante dei gerarchi alla corte del Fuher. Criminale comune e sessuale.Condannato diverse volte, fu, sul modello di Rosenberg (ma in modo ancora più sconcio e squallidamente criminale), un autentico profeta dell'antisemitismo più abietto e viscerale. Trascorse la vita ad odiare gli Ebrei. Odiato, avversato e disprezzato da tutti gli altri suoi sodali gerarchi. Finì impiccato a Norimberga.Alfred Rosenberg, passato alla Storia come l'”ideologo del Nazismo”. Impiegò ogni sua energia, al servizio del Fuhrer, per diffondere e divulgare le sue deliranti e criminogene idee di supremazia razziale e biologica del popolo germanico. La sua azione instancabile ed indefessa fu terrificante e spietata. Fornì al terrifico sistema con la svastica una sorta di micidiale copertura pseudo-ideologica alle sue nefandezze. Fermo nei suoi propositi anche quando salì il patibolo.Hans Frank, dall'aspetto torvo e crudele, sempre con un ghigno mefistofelico, dotato di scarso intelletto,fu uno dei criminali nazisti maggiormente efficienti nello sterminio degliebrei e dei nemici del Terzo Reich. Da Governatore Generale della Polonia commise abomini mai perpetrati, con la sua tipica rozzezza e brutalità. Nel territorio a lui sottoposto riuscì a sterminare il 75% degli Ebrei che odiava. Servile con Hitler e feroce despota sanguinario con i sudditi. Fu definito il “boia di Cracovia”. Venne impiccato a Norimberga.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere. https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Hermann Wilhelm Göring e Reinhard Tristan Eugen Heydrich. Göring è il vero numero due del nero regime con la svastica. Eroe della Prima guerra mondiale, criminale della Seconda. Spietato, amorale, cinico, avversamente antisemita, incallito saccheggiatore di ogni territorio occupato. Collezionista di incarichi e di prebende. Condusse una vita da nero e tetro signore rinascimentale. Politicamente e militarmente nella classe dirigente dei gerarchi fu molto modesto, distinguendosi solo per crudeltà. Sua l'idea dei primi campi di concentramento. A Norimberga fu l'unico a combattere, non rinnegando, fino alla fine. Evitò il patibolo, suicidandosi.Heydrich per le sue fattezze anatomiche, di chiaro tipo nordico, nonché per le sue caratteristiche di una personalità psicopatica pura era considerato il “nazista perfetto”. Trascorse tutta la sua criminale esistenza al servizio di Hitler e del male. Fu il mostruoso demiurgo che organizzò la “soluzione finale”, vale a dire lo sterminio degli Ebrei e delle altre etnie odiate dal Nazionalsocialismo. Da Governatore della Boemia e della Moravia commise crimini atroci e nefandezze senza pari, con la sua tipica efficienza, fino alla sua morte avvenuta per mano dei partigiani.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere.Riascolta Prima Parte: https://storiainpodcast.focus.it/vi-racconto-i-gerarchi-di-hitler/https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
In questo podcast, Antonio Leggiero, formula un identikit personologico e criminologico dei gerarchi di Hitler, tentando di presentare – sulla scorta dei dati conosciuti nonché di ragionamenti induttivi-deduttivi di tipo criminologico e scientifico – una descrizione quanto più esauriente della personalità, della psiche, dei disturbi e delle autentiche patologie di quei sinistri orchestrali del male. Cerca insomma di elaborare un profilo criminologico dei principali gerarchi nazisti.Ascolterete, in questa seconda parte, le storie di Hermann Wilhelm Göring e Reinhard Tristan Eugen Heydrich. Göring è il vero numero due del nero regime con la svastica. Eroe della Prima guerra mondiale, criminale della Seconda. Spietato, amorale, cinico, avversamente antisemita, incallito saccheggiatore di ogni territorio occupato. Collezionista di incarichi e di prebende. Condusse una vita da nero e tetro signore rinascimentale. Politicamente e militarmente nella classe dirigente dei gerarchi fu molto modesto, distinguendosi solo per crudeltà. Sua l'idea dei primi campi di concentramento. A Norimberga fu l'unico a combattere, non rinnegando, fino alla fine. Evitò il patibolo, suicidandosi.Heydrich per le sue fattezze anatomiche, di chiaro tipo nordico, nonché per le sue caratteristiche di una personalità psicopatica pura era considerato il “nazista perfetto”. Trascorse tutta la sua criminale esistenza al servizio di Hitler e del male. Fu il mostruoso demiurgo che organizzò la “soluzione finale”, vale a dire lo sterminio degli Ebrei e delle altre etnie odiate dal Nazionalsocialismo. Da Governatore della Boemia e della Moravia commise crimini atroci e nefandezze senza pari, con la sua tipica efficienza, fino alla sua morte avvenuta per mano dei partigiani.Antonio Leggiero ha scritto, per Mursia, “Il profilo criminologico dei gerarchi nazisti”. Criminologo, avvocato e docente in Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Pegaso, Leggiero è ricercatore storico e collabora con svariati quotidiani, riviste scientifiche, giuridiche, storiche e culturali in genere.Riascolta Prima Parte: https://storiainpodcast.focus.it/vi-racconto-i-gerarchi-di-hitler/https://storiainpodcast.focus.it - Canale PersonaggiA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Produzione e Sound Design - Matteo D'Alessandro: https://www.instagram.com/unclemattprod/Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC-Idufifk1hamoBzkZngr1wGruppo Facebook : https://www.facebook.com/groups/624562554783646/Gruppo Whatsapp: https://whatsapp.com/channel/0029VaD1eQk8vd1WyYUzH01cIl nostro Instagram: https://www.instagram.com/bibliotecadialessandria/?hl=itGruppo Telegram : https://t.me/joinchat/Flt9O0AWYfCUVsqrTAzVcg
Un gruppo di Rover e Scolte lombardi, con capi ed AE, diventano passeggeri sulle strade dell'Europa (https://lombardia.agesci.it/frecciarossa-to-the-europe/), alla scoperta delle radici dell'impegno politico scout, finalizzato alla "costruzione" del buon cittadino e della buona cittadinanza e sempre a fianco e con "gli ultimi". Questo raid in bicicletta, che vuole ripercorrere idealmente quello della "Freccia Rossa della bontà" Milano-Oslo del 1949, con "Baden" ed i "suoi" Rover, è raccontato dagli R/S di oggi in cinque puntate e narra la storia della trasformazione di un Clan/Fuoco nel "Club del Coccodrillo". Come? E cos'è questo "Club"?
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La BrauBeviale di Norimberga prende il via: dopo una pausa di 4 anni, l'evento fieristico sarà nuovamente in scena dal 28 al 30 novembre 2023. Grazie a un'ampia offerta di espositori, ad aree speciali concepite in modo mirato e ad un ricco programma collaterale, i visitatori dell‘industria della birra, degli analcolici, delle acque minerali e del mondo dell'enologia, nonché del segmento dello spumante e degli alcolici, potranno ricevere soluzioni pratiche per le loro esigenze operative, in merito alle tecnologie di processo, di imbottigliamento, oltre che nel campo della logistica e degli imballaggi.Nel corso di una conferenza stampa a Milano, gli organizzatori della fiera hanno presentato il programma relativo alla prossima edizione, stabilendo una profonda sinergia tra il difficile contesto economico e le chiare risposte offerte dall'evento fieristico. Inoltre, gli organizzatori hanno illustrato le attuali esigenze del mondo del beverage attraverso tre argomenti chiave: fino alla fine del 2022, per esempio, in molti segmenti non sono state raggiunte le cifre di consumo pre-pandemia, e ciò si riflette, di conseguenza, sulla produzione di molte bevande.
Ricevi dove e quando vuoi tutti gli ingredienti freschi e già dosati per cucinare ricette nuove e sempre diverse. L'ispirazione per le tue cene è in una box per cucinare! Solo con l'offerta esclusiva di HELLO FRESH! https://bit.ly/3oFAh5d Codice SCONTO: CHEFIT99Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinChi era Bruno Streckenbach? Un uomo che ha vissuto molte vite, da volontario nella prima guerra mondiale a Generale delle Waffen-SS durante la seconda guerra mondiale, una breve detenzione dopo la guerra per poi passare una vita tranquilla da rispettabile cittadino qualsiasi in Germania, direttore di una fabbrica prima e dei grandi magazzini poi. Come ha fatto un criminale di guerra a restare impunito e trascorrere la propria vita con impieghi di rilievo e ben retribuiti, senza dover rispondere di quanto commesso in precedenza?Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Benjamin Ferencz, the last surviving prosecutor from the Nuremberg trials which brought Nazi war criminals to justice following the Second World War, has died. - È morto Benjamin Ferencz, l'ultimo procuratore vivente dei processi di Norimberga, che assicurarono alla giustizia i criminali di guerra nazisti dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Benjamin Ferencz, the last surviving prosecutor from the Nuremberg trials which brought Nazi war criminals to justice following the Second World War, has died. - È morto Benjamin Ferencz, l'ultimo procuratore vivente dei processi di Norimberga, che assicurarono alla giustizia i criminali di guerra nazisti dopo la Seconda Guerra Mondiale.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7355L'INCRIMINAZIONE DI PUTIN IMPEDISCE UN NEGOZIATO PER LA PACE di Gianandrea GaianiL'ordine d'arresto per Vladimir Putin per crimini di guerra emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) è stato definito "giustificato" dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden ed è stato accolto con favore e persino con entusiasmo in diverse nazioni europee.Resta il dubbio però se i diversi leader e ministri che si sono espressi in tal senso in Occidente abbiano la reale percezione del significato e delle possibili conseguenze di una iniziativa giuridica che rischia di allontanare definitivamente ogni ipotesi di negoziato per far cessare la guerra in Ucraina, allarga il fossato che separa la Russia dall'Occidente e avvicina ulteriormente la possibile escalation del conflitto.Trattare il leader di una grande potenza nucleare, membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite quale è la Russia, alla stregua di un criminale avrà conseguenze gravi, specie per l'Europa, anche perché buon senso vorrebbe di non cercare con insistenza di alzare il livello del confronto con la Russia se non si ha quanto meno la certezza di essere pronti ad affrontarlo magari anche con una ragionevole possibilità di vincerlo.Sul piano giuridico il mandato d'arresto della Corte Penale Internazionale appare per certi versi grottesco. Non solo perché i processi di Norimberga si fanno eventualmente (anche per prudenza) ai nemici già vinti, a guerra finita. A meno che non si voglia considerare Vladimir Putin alla stessa stregua del sudanese Bashir o del libico Gheddafi, leader di nazioni certo meno influenti della Russia, incriminati dalla Corte Penale Internazionale solo quando gli Stati Uniti avevano deciso di toglierli di mezzo e il cui destino appariva segnato, mentre la sconfitta e la "liquidazione" di Putin oggi non può certo venir data per scontata.Non a caso la stessa Corte non ha mai dato seguito con indagini e incriminazioni alle pur circostanziate accuse di cumini di guerra di cui vennero accusati gli anglo-americani in Iraq e Afghanistan. Se la pretesa della Corte Penale Internazionale dell'Aja è esercitare una giustizia internazionale sui crimini di guerra allora deve valere per tutti e non può essere solo strumento dei vincitori sui vinti o utile a esercitare pressioni a favore di un belligerante sull'altro.CORTE PENALE INTERNAZIONALE NON ACCETTATA DA USA E UCRAINAIn ogni guerra tutti i belligeranti sono esposti al rischio di simili accuse e proprio per mettersi al riparo da ogni rischio di incriminazione molte nazioni non hanno sottoscritto lo Statuto di Roma con cui nel 2002 è stata istituita la Corte Penale Internazionale (che non è un organismo delle Nazioni Unite), riconosciuta da 123 stati ma non da molti altri inclusi Stati Uniti, Russia, Cina, Israele, mentre l'Ucraina aveva aderito ma poi non ha mai ratificato la sua adesione.Grottesco quindi che in USA e Ucraina si esulti per un mandato emesso da una corte che questi stessi stati si guardano bene dal riconoscere, ma ancora più grottesco è che a chiedere l'arresto di Putin sia stato il capo procuratore della Corte Penale Internazionale, il britannico Karim Khan, e a concederlo il presidente della Corte Penale Internazionale, il magistrato polacco Piotr Hofmansky. Entrambe figure la cui nazionalità è in cima alla classifica dell'ostilità nei confronti della Russia e di Putin. Che si tratti quindi di un mandato d'arresto dal valore squisitamente politico non vi è alcun dubbio come dimostra anche il tenore delle accuse.Quanto ai crimini di guerra non c'è dubbio che nel conflitto in corso da 13 mesi (e da nove anni) ne siano stati compiuti dai russi come dagli ucraini. Come accade del resto in tutte le guerre e specie in quelle civili che dividono in due lo stesso popolo come è accaduto nella ex Jugoslavia e come accade dal 2014 in Ucraina.Lo scorso anno Amnesty International documentò con un report dettagliato un numero consistente di crimini di guerra compiuti dalle truppe di Kiev in Donbass ma nessuna corte internazionale indagò né emise mandati d'arresto per Zelensky o esponenti politici e militari ucraini. Anzi, politica e media imbastirono su due piedi un "processo" contro Amnesty International che aveva osato criticare l'uso dei civili del Donbass come scudo per gli schieramenti di truppe e artiglieria ucraini in mezzo a case e scuole.Nessuna reazione dai soloni del diritto internazionale neppure di fronte alle immagini di prigionieri russi feriti a colpi di kalashnikov dopo la resa o a quelli dei soldati di Mosca feriti sul campo di battaglia e giustiziati con raffiche alla testa dai militari di Kiev, mentre in Europa da mesi si invocano (lo fa con cadenza regolare il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen) processi contro Putin e gli esponenti del governo russo.VALUTAZIONE DI PARTEL'accusa di rapimento di minori e deportazione della popolazione ucraina in Russia mostra una volta di più come la Corte Penale Internazionale abbia recepito sulla vicenda esclusivamente le valutazioni di Kiev (che ha fornito prove unilaterali di 600 casi di deportazione di bambini), che comprensibilmente ha sempre negato vi sia una parte della popolazione ucraina schierata con i russi per non dover ammettere che questo conflitto è anche, fin dal suo scoppio nel 2014, una guerra civile. Termine il cui utilizzo non a caso viene punito col carcere dalle leggi di Kiev.I russi sostengono invece di aver evacuato civili e soprattutto minori per sottrarli alla guerra e del resto moltissimi bambini, donne e anziani vennero portati in Russia, soprattutto a Rostov e in altre regioni di confine, fin dall'inizio del conflitto in Donbass, nel 2014. Strano che per nove anni nessuna corte internazionale abbia rilevato gli estremi di reato per contestare a Putin deportazioni di massa e rapimenti di minori.Innegabile che in questa guerra, proprio per la sua natura anche "civile", il controllo e il consenso della popolazione rientrino tra gli obiettivi dei due belligeranti ma non si può neppure negare che la Russia sia oggi la nazione che ospita il maggior numero di profughi ucraini ed è difficile ritenere che milioni di ucraini che hanno trovato rifugio in Russia siano stati deportati.I più recenti dati dell'Alto commissariato dell'ONU per i Rifugiati (UNHCR) riferiscono che la Russia ospita il numero più alto di rifugiati ucraini, quasi 3 milioni, cioè quasi il doppio di quanti ne ospiti la Polonia, nazione al secondo posto nella classifica dell'accoglienza ai profughi ucraini.Eppure, ci piaccia o meno, non è difficile notare che nei territori ucraini in mano ai russi e ai loro alleati vivono molti ucraini fedeli a Mosca, come a Mariupol dove sabato Putin ha visitato le nuove aree residenziali costruite dopo la lunga battaglia dello scorso anno, o che al fianco delle truppe di Mosca combattono almeno 80 mila ucraini delle regioni orientali.QUELLO CHE LA TV NON DICEAncora più difficile non fare caso (anche se i media da noi ne parlano poco) che migliaia di civili preferiscono restare nelle cittadine contese lungo la prima linea degli 800 chilometri di fronte nella guerra in Ucraina.Persone che rischiano la vita tra bombardamenti e combattimenti, che sopravvivono in scantinati e che rifiutano l'evacuazione, in parte per non lasciare le proprie case ma in parte anche perché attendono l'arrivo delle truppe russe. A Bakhmut, come in altre aree del fronte dove i russi sono all'offensiva, la polizia ucraina sta attuando evacuazioni forzate di civili, trasferiti a ovest contro la loro volontà. Eppure nessuna corte sembra pronta a definirle deportazioni.Molti negli USA evidenziano l'errore dell'Amministrazione Biden nel sostenere l'iniziativa di una corte non riconosciuta da Washington e che potrebbe domani puntare il dito contro gli Stati Uniti, altri sottolineano che il mandato di arresto viene annunciato alla vigilia della visita a Mosca del leader cinese Xi Jinping con il chiaro obiettivo di indebolire il presidente russo nel vertice bilaterale.Non si può escludere che tra gli obiettivi politici del mandato di arresto vi sia proprio quello di isolare Putin e di indurre i vertici di Mosca a rimuoverlo dal Cremlino trasformandolo nel capro espiatorio del conflitto in Ucraina.Una scommessa rischiosa per almeno due ragioni. Innanzitutto il mandato di arresto potrebbe rafforzare i consensi intorno a Putin confermando ulteriormente, dopo i massicci aiuti militari dei paesi NATO a Kiev, la narrazione del Cremlino che dipinge questo conflitto come una "nuova guerra patriottica" necessaria per rispondere alla minaccia dell'Occidente che intende isolare e sconfiggere la Russia.Una valutazione che allontanerà ogni ipotesi di soluzione negoziata della guerra. Inoltre, considerando quali esponenti di spicco siano emersi in seguito al conflitto in Ucraina, non vi sono indizi utili a ritenere che un eventuale successore di Putin sia più moderato o più incline ad accettare una ritirata dai fronti ucraini che a Mosca avrebbe l'amaro sapore della sconfitta. Semmai è vero il contrario.
MAZZUCCO live: la loro Norimberga - Puntata 226 (18-03-2023)Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/654467/advertisement
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La propaganda no-vax fa spesso riferimento a Norimberga: ma qual è il collegamento? Ecco che cosa è davvero accaduto dopo la Seconda Guerra Mondiale e perché viene strumentalizzato da chi sostiene che i provvedimenti adottati durante la pandemia di Covid-19 abbiano dato vita a una “dittatura sanitaria”. Scriveteci all'indirizzo segnalazioni@facta.news o segnalateci le notizie che volete verificare al numero 3421829843Seguiteci sul nostro sito https://facta.news/ sui nostri profili Facebook, Instagram e TwitterCondotto da Camilla VagnozziEpisodio scritto da Camilla Vagnozzi, basato su un articolo di Leonardo BianchiProdotto da Jessica Mariana MasucciLINK UTILIhttps://facta.news/storie/2022/12/02/norimberga-novax/Link audio presenti nell'episodio: https://www.youtube.com/watch?v=j5Ag9H5iXt0&t=3519s ; https://www.youtube.com/watch?v=VqM0jECsln4 https://www.youtube.com/watch?v=a1k0kVmzQNI https://www.youtube.com/watch?v=CBo7ieZhvx0 https://www.youtube.com/watch?v=Qyw9BBQTZU4 CREDIT BRANI“Dynamic world” di StockStudio https://pixabay.com/it/music/bassi-futuri-dynamic-world-18380/“Modern chillout” di Penguinmusic https://pixabay.com/it/music/ottimista-penguinmusic-modern-chillout-12641/“Home guard” di SergeQuadrado https://pixabay.com/it/music/titolo-principale-home-guard-21567/
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Il Governo Meloni sull'immigrazione, i ritardi su PNRR e una Norimberga pel la Pace. Dalla colazione al dopocena, dessert per tutti i gusti... Altro che solo pandoro e panettone!! Ci siamo poi fatti dare qualche consiglio in cucina da “Sale e pepe”, scoprendo anche i nuovi spunti nell'ultimo numero. Ci ha raggiunto la sua direttrice, Laura Maragliano. Nello spazio in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Invernali FISI NEWS abbiamo incontrato il dott. Andrea Panzeri, presidente della commissione medica FISI e responsabile dell'unità operativa di sport trauma dell'istituto clinico San Siro. Torna "Diario Mondiale", uno degli appuntamenti giornalieri con cui raccontiamo i mondiali in Qatar! Come ogni mattina abbiamo avuto con noi il nostro Paolo Pacchioni insieme a Massimo Caputi. Questa sera alle 21:15 nuova puntata di "Non è l'Arena" su La7. Ci ha raggiunto Massimo Giletti per le anticipazioni di puntata e per commentare l'attualità politica di queste ore. "Riscatti e ricatti" è il nuovo libro di Roberto Napoletano, in libreria con “La nave di Teseo”. In questo libro si racconta il miracolo nascosto che gli intrighi nazionali e internazionali hanno provato a bloccare. È il solco tracciato da Mario Draghi, quello di un'Italia credibile che conquista il podio europeo della crescita, tra le onde tempestose della grande guerra delle materie prime, dei ricatti di Putin sul gas e della fibrillazione mondiale dei mercati. ‘Riscatti e ricatti' si legge come il thriller della politica italiana e racconta il movente, l'arma e i colpevoli del draghicidio. Ce ne ha parlato l'autore, Roberto Napoletano, direttore del Quotidiano del Sud.
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Riccardo Gazzaniga"In forma di essere umano"Rizzoli Librihttps://www.rizzolilibri.it/Argentina, 1960. Sono passati quindici anni dalla caduta del nazismo e Adolf Eichmann, ex tenente delle SS scampato al processo di Norimberga, si è rifatto una vita sotto falso nome. Niente in lui conserva i segni dell'ufficiale del Reich che ha contribuito a rendere possibile la soluzione finale. Adesso si chiama Ricardo Klement e vive in un sobborgo di Buenos Aires insieme alla moglie Vera e ai figli. Abita in una casupola senza acqua corrente né elettricità e lavora in una fabbrica della Mercedes.Ancora non sa, Eichmann, che i suoi giorni sono contati e incombe su di lui il momento in cui dovrà affrontare il passato. L'agente del Mossad Zvi Aharoni è sulle sue tracce, pronto a tutto pur di consegnarlo alla giustizia israeliana.Quella che ci viene raccontata in queste pagine dalla viva voce dei suoi due protagonisti, di cui Riccardo Gazzaniga ha magistralmente interpretato pensieri, paure e turbamenti, è una delle vicende di spionaggio più incredibili del Ventesimo secolo: una storia potente e appassionante, che scandaglia gli abissi insondabili dell'animo umano. In una narrazione che ha il ritmo della spy story e la profondità dei romanzi di realtà, Gazzaniga si spinge all'origine del Male, componendo i ritratti sconvolgenti di due esistenze che hanno segnato in modo indelebile il Novecento.Riccardo Gazzaniga è nato a Genova nel 1976. Dal 1996 lavora nella Polizia di Stato, dove oggi è viceispettore. Nel 2013 ha pubblicato A viso coperto (Einaudi Stile Libero), con cui ha vinto il Premio Calvino e il Premio Massarosa e per Rizzoli, tra gli altri, ricordiamo la pluripremiata raccolta di storie per ragazzi Abbiamo toccato le stelle (2018) e il romanzo Colpo su colpo (2019).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Il power ranking della frutta, la Norimberga dei cantautori italiani e i partiti più strani non entrati alle elezioni.
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Il calciomercato entra nella sua fase più lisergica e chi siamo noi per non farci trascinare (più il ritorno del quiz).
Questa settimana Zelensky ha chiesto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu la costituzione di una sorta di 'tribunale di Norimberga', le foto di Bucha hanno fatto il giro del mondo e in Europa si è discusso di nuove sanzioni alla Russia. A oltre quaranta giorni dall'inizio della guerra, però, nel mondo sta accadendo anche altro. Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano di Francia e Pakistan e, con Aldo Liga, Research Fellow dell'ISPI, di Tunisia.Ascolta gli altri podcast di Will: https://shor.by/KD3R
Marzio G. Mian, Francesco Battistini"Maledetta Sarajevo"Viaggio nella guerra dei trent'anni. Il Vietnam d'Europa.Neri Pozzahttps://neripozza.it/Fu la prima guerra in Europa dal 1945. Il più lungo assedio dell'età moderna. Genocidi e pogrom come non se ne vedevano dai tempi di Hitler e Stalin. A Srebrenica, l'uomo diede il peggio di sé. I lager, gli stupri etnici, i profughi. L'evoluta Europa si ritrovò faccia a faccia con un odio tribale che pareva uscito dal Medioevo.Accadeva solo trent'anni fa, al di là dell'Adriatico, e già non ce lo ricordiamo più. Eppure la guerra in Bosnia rappresentò un prima e un dopo per tutti noi, la madre di tante crisi successive: lo scontro con l'Islam, l'odio razziale, i nazionalismi, le grandi migrazioni. Francesco Battistini e Marzio G. Mian, che raccontarono la guerra da dentro, tornano ad ascoltare i protagonisti di quella tragedia. Vittime e carnefici. Testimoni e mediatori internazionali, come Carl Bildt, Lord Owen, Carla Del Ponte. Incontrano il generale francese che comandava i Caschi Blu dell'Onu e scappò da Srebrenica. Intervistano nel supercarcere dell'Isola di Wight il primo responsabile di tutto: Radovan Karadžic´, condannato all'ergastolo per genocidio, che rivela episodi, retroscena, segreti di quegli anni di follia e della sua lunga latitanza. «A un certo punto – dice – ci accorgemmo che nemmeno i gatti dei musulmani andavano d'accordo con i gatti dei serbi».Un viaggio inchiesta in un dopoguerra non ancora finito. Un'indagine sulle responsabilità d'allora e sui fallimenti del dopo. La pavida Europa, ostaggio dell'arroganza tedesca e incapace di gestire le emergenze in casa sua. Le ambigue manovre del Vaticano. I misteri del primo bombardamento nella storia della Nato. Le spie americane che al Tribunale dell'Aia ostacolavano la nuova Norimberga. I nuovi tamburi di guerra in una Bosnia ancora più radicalizzata.Passati trent'anni, questo libro racconta anche di noi. Di come siamo cambiati: facevamo a gara per accogliere i profughi, affondavamo nel fango per portare gli aiuti, gli intellettuali si sporcavano la camicia sotto le bombe. E l'ultimo giornalismo eroico, senza internet e social, andava sul campo a smuovere le coscienze e a smascherare il potere. Non siamo mai guariti dalla Sindrome di Sarajevo, la maledizione di un luogo che ha incendiato il Novecento con la Prima guerra mondiale e ha tenuto a battesimo il Nuovo Millennio. Senza saperlo, la generazione cresciuta dopo il 1992 si porta ancora addosso la polvere di quelle macerie.Francesco Battistini è inviato speciale al Corriere della Sera, dopo aver lavorato al Giornale di Indro Montanelli e alla Voce. Ha seguito i Balcani dalla Bosnia in poi. Già corrispondente da Gerusalemme, si occupa prevalentemente di Europa dell'Est, Medio Oriente e Nord Africa. Ha coperto una dozzina di conflitti dall'Afghanistan all'Iraq. Coautore di Che cosa è l'Isis (Fondazione Corriere della Sera).Marzio G. Mian è stato vicedirettore di Io Donna del Corriere della Sera, collabora con Sky, Rai, Internazionale, L'Espresso, GQ, il Giornale, Reportagen. Ha realizzato reportage in 56 Paesi. Autore di Karadžic´ - Carnefice psichiatra poeta (Mursia, prefazione di Indro Montanelli), Artico, La battaglia per il Grande Nord (Neri Pozza) tradotto in Spagna e Germania e Tevere controcorrente (Neri Pozza).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
L'intervento di Volodymyr Zelensky in videocollegamento al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è stato in assoluto il più duro fra i tanti che il presidente ucraino ha pronunciato davanti a Parlamenti nazionali e sovranazionali.
Il Fatto di domani 6 aprile. Il presidente ucraino alle Nazioni Unite: "Se siete parole vuote scioglietevi". Poi chiama in causa il Tribunale dell'Aia per giudicare mosca. Sanzioni senza petrolio e gas: la Ue "si fa bastare" il carbone. Draghi al Copasir, l'espulsione di 30 diplomatici russi e le altre notizie che troverete in edicola
1-Coblenza la Norimberga dei gerarchi siriani. Condannato all'ergastolo per crimini contro l'umanità Anwar Raslan, ex colonnello dei servizi di intelligence di Damasco. È accusato della morte di molti prigionieri e di migliaia di casi di tortura. La giustizia tedesca ha applicato il principio della giurisdizione universale. ( Marta Bellingreri) ..2-L'aumento della repressione e della violenza è un segno di debolezza dei regimi autocratici. Dal rapporto annuale di Human Rights Watch. ( Andrea Zighetti) ..3-Stati Uniti. Ai minimi storici il gradimento di Joe Biden. Soltanto il33% degli americani approva la sua politica. L'inflazione e il costo della vita trav le cause della sua impopolarità. ( Roberto Festa)..4-Australia, verso l'espulsione di Novak Djokovic. ..le autorità tentano di creare un pericoloso precedente..il punto di esteri con Vittorio Longhi ..5-Palestina, Un viaggio nel passato. Restaurata la musica perduta dell'Intifadah. Durante il lockdown scoperti in Cisgiordania 10 mila nastri che saranno digitalizzati. ( Marcello Lorrai)..6-Detroit, da Motor town alla Techno. Il documentario sul Dj francese Laurent Garnier, OFF the records, racconta la più grande rivoluzione musicale degli ultimi 40 anni.
1-Coblenza la Norimberga dei gerarchi siriani. Condannato all'ergastolo per crimini contro l'umanità Anwar Raslan, ex colonnello dei servizi di intelligence di Damasco. È accusato della morte di molti prigionieri e di migliaia di casi di tortura. La giustizia tedesca ha applicato il principio della giurisdizione universale. ( Marta Bellingreri) ..2-L'aumento della repressione e della violenza è un segno di debolezza dei regimi autocratici. Dal rapporto annuale di Human Rights Watch. ( Andrea Zighetti) ..3-Stati Uniti. Ai minimi storici il gradimento di Joe Biden. Soltanto il33% degli americani approva la sua politica. L'inflazione e il costo della vita trav le cause della sua impopolarità. ( Roberto Festa)..4-Australia, verso l'espulsione di Novak Djokovic. ..le autorità tentano di creare un pericoloso precedente..il punto di esteri con Vittorio Longhi ..5-Palestina, Un viaggio nel passato. Restaurata la musica perduta dell'Intifadah. Durante il lockdown scoperti in Cisgiordania 10 mila nastri che saranno digitalizzati. ( Marcello Lorrai)..6-Detroit, da Motor town alla Techno. Il documentario sul Dj francese Laurent Garnier, OFF the records, racconta la più grande rivoluzione musicale degli ultimi 40 anni.
Racconto di FEDERICO BETTUZZIChe fine ha fatto Martin Bormann? Il mistero inizia da quando Bormann abbandono' il Führerbunker insieme al dottore delle SS Ludwig Stumpfegger e al capo della gioventù hitleriana, Artur Axmann. L'ultimo uomo ad averlo visto era stato Erich Kempka, autista di Hitler, durante la notte fra il 1º e il 2 maggio 1945. Kempka sostenne di aver visto Bormann colpito a morte dall'esplosione di un carro armato, nel tentativo di attraversare le linee nemiche russe. Da quel momento, Bormann scompare dalla storia, ed iniziano le ipotesi piu' disparate sulla sua sorte.Guarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/VV-0EL76iG8Il Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/Sostieni Noir Italiano su Patreon: https://www.patreon.com/noiritalianoDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.