POPULARITY
Dagli studi radiofonici del Parlamento europeo di Strasburgo, la nostra intervista all'eurodeputato Roberto Vannacci (PfE). Una lunga chiacchierata su alcuni dei temi più attuali dell’agenda europea: dai conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, fino alla discussione sulla difesa comune europea. Se avete già visto il nostro reel con Vannacci, non potete perdetevi l'intervista integrale! Il contenuto è stato […]
Dagli studi radiofonici del Parlamento europeo di Strasburgo, la nostra intervista all’eurodeputato Nicola Zingaretti (S&D). Un’occasione per riflettere su alcune delle sfide più attuali dell’Europa, dalla questione legata alla difesa comune fino all’implementazione dei piani dedicati al rafforzamento del comparto industriale nell’Unione. Ampio spazio, infine, sul tema dei tirocini: “uno stage retribuito contribuisce a rinsaldare […]
Dagli studi radio del Parlamento europeo, la redazione di Europhonica dedica uno speciale a Antonio Megalizzi nel giorno del suo compleanno!
Ciao Italiani Veri,Come state?Dalle nostre parti si sente già la primavera… e lo sente anche Max! Si capisce dall’euforia che ci mette nel canto
In occasione della Giornata internazionale della Donna, la nostra intervista a Strasburgo all'on. Carolina Morace, membro della commissione FEMM
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "La violenza contro i politici si manifesta in diverse forme, dal linguaggio d'odio all'aggressione fisica, fino ad arrivare ai casi più gravi che addirittura costano la vita. È un fenomeno preoccupante anche per il grave impatto, che crea difficoltà alla convivenza civile e alla stessa tenuta dei sistemi democratici, il luogo in cui bisogna ascoltarsi". Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel suo intervento alla sessione "La violenza contro i politici" nel corso della Conferenza europea dei presidenti di Parlamento, al Consiglio d'Europa."La sua estrema pericolosità è stata segnalata anche di recente al 4° Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d'Europa, che si è tenuto in Islanda il 16 e il 17 maggio 2023. Da tempo impegnata nella prevenzione e nel contrasto del discorso d'odio, l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa sta elaborando un rapporto specifico di cui sarà relatrice la Presidente della Delegazione italiana, Elisabetta Gardini, che saluto e ringrazio - ha aggiunto Fontana -. Questi atti violenti sono in crescente aumento in Europa e non solo. Se in passato le violenze efferate erano motivate da ragioni politiche, oggi esse sono rivolte non solo al politico in quanto tale ma alla persona, che viene attaccata per le proprie convinzioni personali".sat/mca1(Fonte video: Camera dei Deputati)
Via libera del Parlamento al piano ReArmEU Con 419 voti favorevoli, l’emiciclo di Strasburgo ha approvato il piano per il riarmo del valore di 800 miliardi di euro. Pur rimanendo inalterato il sostegno espresso dalla maggioranza del Parlamento nei confronti dell’Ucraina, non sono mancate manifestazioni di dissenso nei confronti di un piano ritenuto “una dichiarazione […]
In occasione della Giornata internazionale della Donna, la nostra intervista a Strasburgo all'on. Giusi Princi, membro della commissione FEMM
Sono settimane in cui stiamo vedendo la Storia, quella con la S maiuscola, comporsi in tempo reale e in modo caotico davanti ai nostri occhi. Questo sta portando a una profonda ristrutturazione della geografia della politica. Il Parlamento Europeo, considerato per decenni una sorta di ‘cimitero degli elefanti' della politica italiana, è diventato il luogo più centrale in assoluto. E così sono proprio le decisioni prese dai nostri partiti a Strasburgo, per la prima volta da tantissimo tempo, a determinare in modo fondamentale anche le questioni di politica interna. La discussione e il successivo voto sul piano di riarmo europeo proposto da Ursula Von der Leyen, il cosiddetto “ReArm Europe”, potrebbero modificare in modo drastico anche le questioni di casa nostra. La premier, e ancor di più la leader dell'opposizione, sono apparse totalmente impreparate rispetto a ciò che stava per accadere, e nel frattempo assistevamo ad alleanze nuove ma poi non così nuove: Conte e Salvini tornano a votare allo stesso modo, ma anche Fratoianni e Vannacci: tutti uniti da un ‘no' al riarmo che in questo momento sembra più un regalo a Putin che un gesto pacifista. Ne abbiamo parlato con il nostro Dino Amenduni (e con un contributo di Gabriele Catania) in questa nuova puntata del nostro viaggio nella politica italiana. Regia: VudioBrano musicale: Propaganda - Fabri Fibra, Colapesce, Dimartino
Marco Imarisio analizza le parole del presidente russo sulla proposta di cessate il fuoco elaborata da Stati Uniti e Ucraina nell'incontro di Gedda. Claudio Bozza parla delle divisioni all'interno della maggioranza e dell'opposizione manifestatesi nel voto del Parlamento di Strasburgo sul piano presentato da Ursula von der Leyen. Fulvio Bufi racconta le conseguenze della scossa di magnitudo 4.4 ai Campi Flegrei.I link di corriere.it:Putin: «Sì alla tregua solo se porta a pace duratura»Il voto all'Europarlamento e l'Italia senza certezzeTerremoto a Napoli, scossa di magnitudo 4.4 ai Campi Flegrei
STRASBURGO (ITALPRESS) - "In questi primi 100 giorni della nuova Commissione Von der Leyen, ci siamo occupati dicompetitività e rilancio della crescita economica, mentre nei primi 100 giorni della scorsa legislatura parlavamo di come appesantire la competitività europea. In realtà sono passati solo 5 anni, ma fanno capire come sia cambiata, dal nostro punto di vista in meglio, la politica europea". Lo ha dichiarato, a Strasburgo, il co-presidente dei Conservatori al Parlamento europeo, Nicola Procaccini di Fratelli d'Italia.xf4/mgg/gtr
STRASBURGO (ITALPRESS) - “Il progetto della difesa comune europea è uno dei pilastri del nostro programma. Lo avevamo detto noi come Partito popolare ma ancora prima come Forza Italia. Riteniamo che un progetto di difesa comune possa rappresentare un elemento importante per la sicurezza e la protezione di tutti i 27 i paesi membri”. Lo ha dichiarato Marco Falcone, vice capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, in un'intervista a margine dei lavori della plenaria di Strasburgo.xf4/mgg/gtr
STRASBURGO (ITALPRESS) - “Il progetto della difesa comune europea è uno dei pilastri del nostro programma. Lo avevamo detto noi come Partito popolare ma ancora prima come Forza Italia. Riteniamo che un progetto di difesa comune possa rappresentare un elemento importante per la sicurezza e la protezione di tutti i 27 i paesi membri”. Lo ha dichiarato Marco Falcone, vice capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo, in un'intervista a margine dei lavori della plenaria di Strasburgo.xf4/mgg/gtr
STRASBURGO (ITALPRESS) - "In questi primi 100 giorni della nuova Commissione Von der Leyen, ci siamo occupati dicompetitività e rilancio della crescita economica, mentre nei primi 100 giorni della scorsa legislatura parlavamo di come appesantire la competitività europea. In realtà sono passati solo 5 anni, ma fanno capire come sia cambiata, dal nostro punto di vista in meglio, la politica europea". Lo ha dichiarato, a Strasburgo, il co-presidente dei Conservatori al Parlamento europeo, Nicola Procaccini di Fratelli d'Italia.xf4/mgg/gtr
di Massimiliano Coccia | in collaborazione con Linkiesta | Rassegna stampa del 12 03 2025 Ieri al Parlamento Europeo a Strasburgo è stata intitolata a Victoria Amelina la Sala di lettura. Un gesto importante che la colloca per sempre dentro la storia europea, un gesto di resistenza all'imperialismo culturale del Cremlino. Ma la storia di Victoria Amelina ci porta a parlare di pace, di guerra e di cessate il fuoco.
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Alcide de Gasperi ha detto: 'Non abbiamo bisogno solo della pace tra noi, ma di costruire una difesa comune. Non si tratta di minacciare o conquistare, ma di scoraggiare qualsiasi attacco dall'esterno, guidato dall'odio contro un'Europa unita. Questo è il compito della nostra generazione'". Così la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento alla plenaria di Strasburgo, citando una frase di Alcide de Gasperi sul tema della pace.gsl/mca3/ads
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Alcide de Gasperi ha detto: 'Non abbiamo bisogno solo della pace tra noi, ma di costruire una difesa comune. Non si tratta di minacciare o conquistare, ma di scoraggiare qualsiasi attacco dall'esterno, guidato dall'odio contro un'Europa unita. Questo è il compito della nostra generazione'". Così la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento alla plenaria di Strasburgo, citando una frase di Alcide de Gasperi sul tema della pace.gsl/mca3/ads
Ieri Beppe Conte era in gita a Strasburgo per una protesta contro il piano Rearm Europe presentato da Ursula von der Leyen. Insieme a lui c'era una delegazione dei parlamentari del M5s nella tribuna destinata al pubblico del Parlamento europeo
di Massimiliano Coccia | in collaborazione con Linkiesta | Rassegna stampa del 10 03 2025 Si apre una settimana intensa tra Strasburgo, Roma e Kyiv si gioca una partita di valori e credibilità per la sinistra democratica italiana. Non basta più dire che si è per l'Ucraina ma serve la diplomazia occorrerà dire come fanno i socialisti europei che il primo passo per una difesa comune è il piano di riarmo. Elly Schlein è pronta a tener duro sui valori?
Il dado è tratto: il 2025 sarà l'ultimo anno intero di Sergio Berlato a Strasburgo. A rivelarlo, al termine di un acceso confronto sulla questione lupi, lo stesso politico vicentino che, senza troppi giri di parole, ha così esplicitato la sua posizione in vista delle elezioni regionali previste per la primavera 2026.
Monaco, ufficiale l'arrivo di Daniel TheisReal Madrid: già al capolinea Dennis Smith Jr? Che futuro per Dzanan Musa? Baskonia, per la prossima stagione nel mirino David Kramer Olimpia Milano, si guarda al futuro: obiettivi Quinn Ellis e Saliou Niang Zalgiris Kaunas, Tomas Dimsa verso il prestito a Saragozza Hapoel Tel Aviv, ufficiale l'addio di Beverley Trento, tante le squadre interessate a Myles Cale Kostas Antetokounmpo è un nuovo giocatore di Murcia Malcolm Cazalon lascia Strasburgo e si accasa a Bilbao Varese: Kastritis è il nuovo allenatore, il primo rinforzo per lui è Elijah Mitrou-LongTrapani, Repesa è a rischio? Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/backdoor-podcast--4175169/support.
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Non ci sono gli estremi per preoccuparsi più del dovuto, non dobbiamo esagerare. Anche perché Trump lo sa che dazio chiama dazio”. Lo ha affermato il capodelegazione della Lega al Parlamento Europeo Paolo Borchia, a margine della sessione plenaria a Strasburgo.“Su alcuni prodotti magari ci potranno essere delle difficoltà, ma Trumpè consapevole che una guerra commerciale non conviene a nessuno", haaggiunto.xf4/sat/gsl
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Non ci sono gli estremi per preoccuparsi più del dovuto, non dobbiamo esagerare. Anche perché Trump lo sa che dazio chiama dazio”. Lo ha affermato il capodelegazione della Lega al Parlamento Europeo Paolo Borchia, a margine della sessione plenaria a Strasburgo.“Su alcuni prodotti magari ci potranno essere delle difficoltà, ma Trumpè consapevole che una guerra commerciale non conviene a nessuno", haaggiunto.xf4/sat/gsl
L'Intelligenza Artificiale e i divieti previsti dalle Linee guida UE. Inoltre, violazioni privacy e ricorsi a Strasburgo, la direttiva UE sulla digitalizzazione societaria, il disvelamento illecito di indagini coperte dal segreto, le società tra avvocati.>> Leggi anche l'articolo: https://tinyurl.com/529xt3jr>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Nelle relazioni con gli Stati Uniti l'Italia può avere un ruolo importante per l'intera Europa visto anche il suo rapporto privilegiato con gli Stati Uniti”. Così l'eurodeputato di Forza Italia, Salvatore De Meo, a margine di un dibattito sulle relazioni transatlantiche che si èsvolto nel corso della sessione plenaria di Strasburgo. xf4/sat/gsl
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "Nelle relazioni con gli Stati Uniti l'Italia può avere un ruolo importante per l'intera Europa visto anche il suo rapporto privilegiato con gli Stati Uniti”. Così l'eurodeputato di Forza Italia, Salvatore De Meo, a margine di un dibattito sulle relazioni transatlantiche che si èsvolto nel corso della sessione plenaria di Strasburgo. xf4/sat/gsl
STRASBURGO (ITALPRESS) - "Abbiamo bisogno di una nostra autonomia strategica come Italia e come Europa, serve una diversificazione delle merci": lo ha detto l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Pasquale Tridico, in un'intervista a margine della sessione plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo."I dazi sono un pericolo a cui é necessario rispondere in modo unitario", precisa Tridico. xf4/fsc/gsl
STRASBURGO (ITALPRESS) - "Abbiamo bisogno di una nostra autonomia strategica come Italia e come Europa, serve una diversificazione delle merci": lo ha detto l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Pasquale Tridico, in un'intervista a margine della sessione plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo."I dazi sono un pericolo a cui é necessario rispondere in modo unitario", precisa Tridico. xf4/fsc/gsl
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Pil Italia crescita zero, l'affondo della Meloni sulle toghe, il caso Santanchè. Incidente aereo ieri a Washington, con lo scontro tra un velivolo con a bordo 64 persone e un elicottero militare, che ne trasportava 3. Non ci sono sopravvissuti. Abbiamo cercato di capire cos'è accaduto insieme a Leonard Berberi del Corriere della Sera. I fatti di attualità con Roberto Arditti. Oggi ci ha parlato della decisione della Corte di Strasburgo sulle terre dei fuochi. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Ludo Marafini.
La Corte europea dei diritti umani ha emesso una sentenza che l'Italia non potrà ignorare: le persone che vivono nella Terra dei Fuochi sono state esposte a un pericolo concreto, reale e imminente per la loro salute. Lo Stato italiano, a conoscenza della situazione da decenni, non ha agito con la rapidità e la diligenza necessarie. Non servivano altre prove, non serviva dimostrare il nesso diretto tra quei roghi e l'aumento dei tumori: la Cedu ha stabilito che la sola esposizione a un rischio così grave è sufficiente per condannare l'Italia. Sono passati trent'anni da quando si è iniziato a parlare di veleni sepolti, di falde acquifere contaminate, di discariche abusive. Sette inchieste parlamentari hanno certificato il disastro. Eppure, si è sempre girato lo sguardo altrove. Le bonifiche promesse non sono mai arrivate, le discariche sono rimaste, i roghi non si sono fermati. La politica ha prodotto dichiarazioni indignate, piani di intervento mai attuati, tavoli tecnici senza soluzioni. La sentenza della Corte di Strasburgo non lascia più margine alle scuse. Oggi, come sempre, tutti i partiti si dicono d'accordo: è uno scandalo, bisogna agire. Lo dicono quelli che hanno governato e che in trent'anni non hanno mosso un dito. Lo dicono quelli che governano oggi, gli stessi che in quei territori hanno scelto di concentrare gli sforzi per incarcerare ragazzini invece di mettere fine a un crimine ambientale. Il rischio, ancora una volta, è che questa condanna diventi l'ennesima occasione per proclami senza conseguenze. Ma stavolta c'è una sentenza che impone scadenze e obblighi precisi. Vedremo chi avrà il coraggio di rispettarli. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8056LA CLAMOROSA CONVERSIONE DI RATISBONNE di Roberto de Mattei Tutti conoscono i santuari mariani di Loreto e Pompei e, a Roma, le grandi basiliche, ma non tutti sanno che nel cuore della città eterna esiste una piccola basilica parrocchiale, Sant'Andrea delle Fratte, conosciuta anche con il nome di Santuario della Madonna del Miracolo. Qui, infatti, il 20 gennaio del 1842 la Madonna apparve all'ebreo Alfonso Ratisbonne e lo convertì istantaneamente. Una lapide posta in uno dei pilastri della cappella dell'apparizione, così ricorda l'avvenimento: "Il 20 gennaio 1842, Alfonso Ratisbonne, venne qui ebreo indurito. La Vergine gli apparve come tu la vedi. Cadde ebreo si rialzò cristiano. Straniero: porta con te questo prezioso ricordo della misericordia di Dio e del potere della SS. Vergine".Alfonso Ratisbonne, nato a Strasburgo nel 1814 da una famiglia di ricchi banchieri ebrei, per migliorare il suo malfermo stato di salute aveva deciso di intraprendere un lungo viaggio che dalla Francia, avrebbe dovuto condurlo a Costantinopoli. Capitò a Roma, per un breve soggiorno il giorno dell'Epifania del 1842. Tra le persone che incontrò fu un amico, che, nel corso di un'animata discussione religiosa, lo sfidò a portare una medaglia con l'effigie dell'Immacolata, come era apparsa quattro anni prima a santa Caterina Labouré a rue du Bac e a recitare il Memorare o piissima Virgo Maria, l'antica preghiera mariana tradizionalmente attribuita a san Bernardo.Ratisbonne, per mostrare la sua superiorità sulle "superstizioni" cattoliche, accettò ridendo la sfida e cinse al collo la medaglietta detta miracolosa. Ma il gruppo di amici cattolici che aveva a Roma pregava per la sua conversione. Un imprevisto aveva intanto costretto Ratisbonne a rinviare la sua partenza da Roma. Si giunse così al 20 gennaio 1842.DA EBREO A SACERDOTE CATTOLICORatisbonne, si trovò a passare davanti alla chiesa di Sant'Andrea delle Fratte, situata tra la Fontana di Trevi e piazza di Spagna, quando sentì un impulso ad entrare nella chiesa, dove si preparava il funerale per uno degli amici che pregava per lui, il conte francese de La Feronnays, morto improvvisamente il 17 gennaio: "Se in quell'istante (era mezzogiorno) un terzo interlocutore mi si fosse avvicinato, e mi avesse detto: "Alfonso, fra un quarto d'ora adorerai Gesù Cristo, tuo Dio e tuo Salvatore, sarai prosternato in una povera chiesa, ti batterai il petto dinanzi a un sacerdote, in un convento di Gesuiti dove trascorrerai il carnevale per prepararti al battesimo, pronto ad immolarti per la fede cattolica; e rinuncerai al mondo, alle sue pompe, ai suoi piaceri, alla tua fortuna, alle tue speranze, al tuo avvenire;... e non aspirerai più che a seguire Gesù Cristo e a portare la sua croce fino alla morte!...". Dico che se qualche profeta mi avesse fatto una predizione simile, avrei giudicato solo un uomo più insensato di lui: l'uomo che avesse creduto possibile una simile follia! Eppure, è proprio questa follia che costituisce oggi la mia sapienza e la mia felicità".Fu infatti quello che accadde. "La chiesa di Sant'Andrea - ricorda Ratisbonne - è piccola, povera e deserta. Camminavo, meccanicamente, con lo sguardo in giro, senza soffermarmi su nessun pensiero; mi ricordo soltanto di un cane nero che saltellava e balzava dinanzi a me... Non appena scomparso il cane, la chiesa intera disparve, non vidi più nulla... o piuttosto, Dio mio, vidi una sola cosa! Come potrei parlarne? Oh! no, la parola umana non deve tentare d'esprimere l'inesprimibile; ogni descrizione, per quanto sublime possa essere, non sarebbe che una profanazione dell'ineffabile verità. Ero là, prosternato, bagnato nelle mie lacrime, col cuore fuori di me stesso. Non sapevo dove mi trovavo; non sapevo se ero Alfonso o un altro; sentivo un così totale mutamento, che mi credevo un altro me stesso... La gioia più ardente si sprigionava dal fondo della mia anima; sentivo in me qualcosa di solenne e di sacro che mi fece chiamare un sacerdote... Vi fui condotto, e solo dopo avuto l'ordine positivo ne parlai, per quanto mi era possibile, in ginocchio e col cuore tremante."Tutto ciò che posso dire è che al momento del fatto la benda mi cadde dagli occhi; non una sola, ma tutta la moltitudine di bende che mi avevano avvolto, scomparvero una dopo l'altra rapidamente, come la neve e il fango e il ghiaccio sotto l'azione di un sole cocente. Uscivo da una tomba, da un abisso di tenebre, ed ero vivo, perfettamente vivo... Ma piangevo! Vedevo nel fondo dell'abisso le miserie estreme dalle quali ero stato strappato da una misericordia infinita; rabbrividivo alla vista di tutte le mie iniquità, ed ero stupito, intenerito, sprofondato in ammirazione e riconoscenza... Oh! quanti discendono tranquillamente in questo abisso con gli occhi chiusi dall'orgoglio o dalla spensieratezza! Vi discendono, s'inabissano vivi nelle orribili tenebre!""Non posso spiegare questo cambiamento che con l'immagine di un uomo il quale si risvegliasse da un sonno profondo, o con quella di un cieco nato che vedesse la luce tutto d'un colpo; vede, ma non può definire la luce che lo illumina e nella quale contempla gli oggetti della sua ammirazione".LA VERIFICA DEL PAPAQuando la notizia si diffuse a Roma il Papa Gregorio XVI fece svolgere un'accurata inchiesta che confermò il fatto miracoloso. Alfonso Maria Ratisbonne fu battezzato il 31 gennaio 1842 nella chiesa del Gesù, divenne sacerdote e volle dedicare la propria vita all'apostolato tra gli ebrei.A Rue du Bac, a La Salette, a Lourdes, a Fátima, la Madonna scelse anime innocenti per trasmettere i suoi messaggi al mondo. A Roma la Beata Vergine Maria apparve a un peccatore, che sembra rappresentare nella sua persona il mondo moderno, incredulo e ostinato nei suoi errori. La conversione di Ratisbonne fu perfetta e istantanea come quella di san Paolo, ma la Madonna volle che fosse accompagnata da piccoli gesti: l'accettazione della Medaglia miracolosa, la recita del Memorare, le preghiere insistenti degli amici.Nulla è impossibile alla Madonna, regale dispensatrice di grazie, quando essa è invocata da cuori ardenti e devoti. Preghiamo dunque la Regina del Cielo e della terra, affinché voglia manifestare ancora la sua potenza e la sua misericordia. Allo stesso modo in cui convertì l'ebreo Ratisbonne e regnò nel suo cuore, conceda ai nostri giorni la conversione del mondo, il trionfo del Cuore immacolato, l'instaurazione del Regno di Maria sulle anime e sulla società.
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - "L'Unione Europea deve recuperare il tempo perso, la sua distrazione è durata decenni". Lo afferma Leoluca Orlando, eurodeputato di Alleanza Verdi Sinistra, a margine della plenaria di Strasburgo sulla tregua a Gaza e gli sviluppi in Medio Oriente.xf4/sat/gsl
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - “L'Unione europea deve decidere se continuare a perseguire gli interessi statunitensi, o iniziare a perseguire gli interessi dei popoli europei”. Così l'eurodeputato del Movimento 5 Stelle Danilo Della Valle a margine del dibattito sulle relazioni transatlantiche in plenaria a Strasburgo.xf4/sat/gtr
Emanuela Fogliadini"Il sacrificio di Abramo"Nell'arte dei tre monoteismiFrançoi BœspflugAncora Editricewww.ancoralibri.itEbraismo, Cristianesimo e Islam hanno in comune il patriarca Abramo, ritenuto il loro comune fondatore: la sua incondizionata obbedienza a Dio è celebrata come valore decisivo di quelli che sono giustamente chiamati «i tre monoteismi abramitici». Questa obbedienza quasi sovrumana del patriarca ebbe il suo apice quando Abramo dimostrò di essere pronto a sacrificare il proprio figlio e offrirlo in olocausto, poiché Dio, come riporta il capitolo 22 del libro della Genesi, gli aveva chiesto di farlo. Il Corano narra il medesimo episodio nella sura 37, in cui è il padre a raccontare al figlio la richiesta di Dio di sacrificarlo. Tutti e tre i monoteismi concordano sul fatto che un angelo fermò in extremis l'atto letale di Abramo, che aveva dimostrato un'assoluta obbedienza al comando divino.Ognuna delle tre religioni ha celebrato questo momento fondante della fede in Dio, assegnando a questo episodio della vita di Abramo un posto speciale nella pratica religiosa e spirituale e un'ampia eco nell'arte. È questo patrimonio artistico comune che è presentato e analizzato in questo libro per la prima volta nella storia degli studi su questo episodio.François Bœspflug, teologo, storico dell'arte e storico delle religioni, è professore emerito dell'Università di Strasburgo. È stato editore letterario per le Éditions du Cerf, titolare della Chaire du Louvre nel 2010 e della Cattedra Benedetto XVI a Ratisbona nel 2013.Le sue numerose pubblicazioni si focalizzano sulla storia delle religioni e la rappresentazione del divino. Tra le più recenti, Le immagini di Dio. Una storia dell'Eterno nell'arte (2012) per Einaudi; Il pensiero delle immagini (2013) per Qiqajon; Gesù tra i Dottori nell'arte (2023) e Gesù e i discepoli di Emmaus nell'arte (2024) per Pazzini Editore.Sulla vita di Cristo, con Emanuela Fogliadini: La Natività di Cristo nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2016), La Fuga in Egitto nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2017), La Risurrezione di Cristo nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2019), L'Annunciazione nell'arte d'Oriente e d'Occidente (2020), Il Natale nell'arte (2020), Il Battesimo di Cristo nell'arte (2021) per Jaca Book.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il 17 settembre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato a Strasburgo il nuovo collegio dei commissari, composto da undici donne e sedici uomini. La Cina ha deciso di alzare l'età pensionabile nel tentativo di contrastare la crisi demografica e l'invecchiamento della forza lavoro. CONGian Paolo Accardo, direttore di VoxeuropCecilia Attanasio Ghezzi, giornalistaArticolo: Una rete su ruote di Ashwant Nandramhttps://www.internazionale.it/magazine/ashwant-nandram/2024/09/12/una-rete-su-ruoteDisco: Chopin: Solo Works & Works With Orchestra, Tatiana ShebanovaSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
Ursula von der Leyen presenta la lista che dovrà essere approvata dal Parlamento di Strasburgo. Esulta Giorgia Meloni: "Quella nomina era il nostro obiettivo".
Von der Leyen presenta la nuova Commissione Ue: l’italiano Fitto vicepresidente esecutivo e commissario a riforme e coesione. Sentiamo Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24 Ore in collegamento da Strasburgo. Caso di presunto razzismo in scuola a Fondi. Il commento di Cristina Costarelli, presidente dell’ANP Lazio. Boris arriva in Italia, allerta in varie regioni. Con noi Antonello Pasini, fisico del clima del CNR.
Iniziamo questa puntata commentando la giornata della politica italiana insieme a Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Pronta la nuova Commissione europea che verrà presentata domani a Strasburgo. Con noi Matteo Villa, Responsabile del Data Lab ISPI. Infine parliamo della classifica de Il Sole 24 Ore sull'indice di criminalità, che vede nella prima posizione Milano, ed agli ultimi posti Trieste. Lo facciamo sentendo Marco Granelli, Assessore alla sicurezza del Comune di Milano e Mario Conte, Sindaco di Treviso e presidente Anci Veneto.
In questi ultimi giorni di agosto i dossier europei occupano uno spazio importante sul tavolo dell'esecutivo.Secondo quanto si apprende oggi, si starebbe lavorando per portare in consiglio dei ministri entro la prima settimana di settembre il Piano strutturale di bilancio, il documento previsto dalle nuove regole del riformato Patto di Stabilità e Crescita - che va inviato a Bruxelles entro il 20 settembre. In questo modo si consentirebbe l'esame parlamentare nelle due settimane successive, in tempo per rispettare la scadenza. Il documento conterrà il quadro programmatico (non indicato nel Def di aprile) e sostituirà di fatto la Nadef. La 'traiettoria' per l'aggiustamento strutturale che Bruxelles ha indicato a Roma dovrebbe aggirarsi intorno allo 0,5-0,6% annuo, pari a circa 10-12 miliardi, una correzione già considerata nel Def sui saldi 2024-2025La prima scadenza resta però quella dell'indicazione del commissario Ue, visto che entro il 30 agosto dovrà essere tassativamente formulata la proposta dei nomi a Bruxelles da parte dei singoli Paesi. La lettera con l'indicazione della persona scelta dovrà arrivare a von den Leyen sabato 31 agosto. Per quanto riguarda l'Italia, resta in pole position il nome del ministro Raffaele Fitto, di Fratelli d'Italia, responsabile di Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, ma il nodo non è ancora stato ufficialmente sciolto.Oltre all'Italia mancano all'appello anche Belgio, Bulgaria, Danimarca, Lussemburgo, Portogallo, Romania e resta aperto il tema del rispetto dell'equilibrio di genere (su cui von der Leyen si è esposta), la cui realizzabilità si scontra con il fatto che quasi tutti i candidati commissari proposti finora siano uomini. Si aprirà poi la partita non meno complessa dell'assegnazione di dicasteri e deleghe. La questione dovrebbe chiudersi entro fine settembre, quando dovrebbero iniziare le audizioni a Strasburgo.Si annuncia insomma un autunno delicato per l'Unione Europea. Le elezioni di giugno hanno portato a Strasburgo frammentazione politica e coalizioni più instabili della legislatura precedente mentre Francia e Germania, le due "superpotenze", appaiono in pieno disorientamento politico e introversione economica. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista de Il Sole 24 Ore BruxellesSchuldenbremse, il miope rigore fiscale tedesco costringerà la Germania alla recessione?L'economia tedesca oggi ha registrato una leggera contrazione nel secondo trimestre, in parte a causa della diminuzione degli investimenti e della crisi nel settore edile. Lo rileva l'Ufficio federale di statistica (Destatis). Il prodotto interno lordo della Germania è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, confermando la stima iniziale di fine luglio. Nel primo trimestre il Pil era aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. "Dopo il lieve aumento del trimestre precedente, in primavera l'economia tedesca ha nuovamente rallentato", afferma la presidente della Destatis Ruth Brand.Nonostante le difficoltà dell'economia tedesca secondo il ministro delle Finanze Christian Lindner, liberale e interprete dell ala austera del governo, dopo le emergenze legate a pandemia e guerra il 2025 dev essere l anno che riporta la Germania al rigore dei conti, in linea con il freno del debito (Schuldenbremse) inserito in Costituzione. L imperativo sul pareggio di bilancio è figlio della cultura squisitamente tedesca. Il freno al debito, però, ha mostrato tutti i suoi limiti in questi anni di crisi, costringendo la Germania a varare deroghe per far fronte alla pandemia, prima, e alla necessità di aiutare l'Ucraina, poi. Di fronte a questa consapevolezza, vale la pena chiedersi se, in momenti cruciali, lo Schuldenbremse si riveli più un ostacolo che una tutela, costringendo a trattare come questioni contabili quelle che, in realtà, sono questioni politiche profonde. Ne parliamo con Daniel Gros direttore dell'Institute for European policy making della Bocconi
"Altri 5 anni. Non so come esprimere quanto sono grata per la fiducia di tutti gli eurodeputati che hanno votato per me": sono le parole di Ursula von der Leyen, rieletta come presidente della Commissione europea con 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti. Ne parliamo con Beda Romano, corrispondente a Bruxelles del Sole 24Ore, e con Sergio Nava, inviato di Radio24 a Strasburgo.
La Banca centrale europea ha lasciato invariato il tasso sui depositi al 3,75% e quello di riferimento al 4,25% come previsto alla vigilia. La Bce aveva tagliato i tassi di un quarto di punto percentuale lo scorso 6 giugno. La decisione è stata presa all'unanimità, così come la scelta di non dare indicazioni sulle future mosse. Durante la conferenza stampa Christine Lagarde parlando di un possibile nuovo taglio dei tassi a settembre "siamo completamente aperti". "La decisione di oggi è stata unanime, e unanime è anche la determinazione ad essere dipendenti dai dati e decidere di riunione in riunione, senza vincolarci ad un percorso dei tassi", ha detto. La decisione di settembre dipenderà quindi "dai dati che riceveremo sulle proiezioni di giungo e settembre, più altri elementi che riceveremo". Secondo molti analisti il prossimo taglio potrebbe avvenire a settembre, in coincidenza con le nuove proiezioni macroeconomiche e altri dati sull inflazione. Nulla, nel comunicato ufficiale, lascia pensare che queste attese siano inappropriate: la Banca centrale europea sottolinea che il rialzo dell inflazione di maggio è legata a fattori «isolati», anche se la maggior parte delle misure di inflazione sottostante sono calate o sono rimaste stabili a giugno. Le pressioni provenienti dai salari più alti, inoltre, continuano a essere assorbite dai profitti, che sono calati nel primo trimestre. Le negoziazioni salariali - ha spiegato la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa - vedranno il loro massimo impatto nel 2025, ma per il 2026 la dinamica delle retribuzioni è «compatibile» con l'obiettivo di politica monetaria. Lo spazio per ulteriori tagli, quindi, c'è ancora. Approfondiamo il tema con Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista Sole 24 OreVon der Leyen rieletta, tiene la maggioranza europeista. «Un fondo Ue per la competitività». Nuovi commissari per difesa e MediterraneoCon una ampia maggioranza, Ursula von der Leyen è stata riconfermata alla guida della Commissione europea per il prossimo quinquennio, ottenendo 401 voti a favore, 284 contrari, 15 astensioni e sette voti nulli (la maggioranza era di 360). A votare per l'ex ministra tedesca sono stati i popolari, i socialisti, i liberali e i verdi, a cui si sono aggiunti anche alcuni conservatori (ma non Fratelli d'Italia che ha votato contro). Con un discorso consensuale, la presidente si è assicurata più consensi del previsto. Prima del voto di fiducia di oggi, giovedì 18 luglio, la presidente-designata von der Leyen aveva illustrato qui a Strasburgo un programma di lavoro per il 2024-2029 da cui emergono due priorità: l'economia e la difesa. Oltre a voler creare un nuovo fondo tutto dedicato alla competitività, l'ex ministra tedesca ha annunciato che intende instaurare due nuovi commissari, alla difesa e al Mediterraneo. Dalle misure per i progetti comuni della difesa al Clean Industrial Clean, un patto per l'industrializzazione pulita che coniughi crescita e transizione: nelle linee guida politiche pubblicaste questa mattina Ursula von der Leyen ha messo per scritto le proposte che intende portare avanti nei primi "cento giorni" del suo mandato. Tra le misure ritenute più urgenti anche un piano d'azione "sulla sicurezza informatica. "Nei primi 100 giorni garantiremo l'accesso a nuove capacità di supercalcolo su misura per le start-up e l'industria dell'intelligenza artificiale attraverso il piano delle AI-Factories", ha scritto von der Leyen. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles e con Daniel Gros, direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi.
Iniziamo questa puntata commentando la giornata della politica italiana insieme a Barbara Fiammeri, commentatrice politica de Il Sole 24 Ore.Alla prima sessione di voto della nuova legislatura l'Eurocamera ha approvato la risoluzione in cui chiede agli Stati membri di aumentare il loro sostegno militare a Kiev. Contrari Lega e M5S. Ci racconta tutto il nostro Sergio Nava, in diretta da Strasburgo. Troppi annegamenti in laghi e fiumi italiani. Ne parliamo con Nicola Brischigiaro, campione di apnea ed esperto in educazione acquatica.
Oggi la prima plenaria del nuovo Parlamento europeo: riconferma di Metsola alla guida, mentre proseguono le trattative sulle nomine della Commissione. Ci colleghiamo con Beda Romano, inviato del Sole 24 ORE a Strasburgo. Zelensky invita la Russia alla prossima conferenza di pace prevista per novembre. Il Cremlino: “Da capire cosa si intenda per conferenza di pace”. Ne parliamo con Eleonora Tafuro Ambrosetti, analista ISPI esperta di Russia. Presentate ieri dal Ministero della Salute le “pagelle” del Servizio sanitario nazionale sull’offerta dei livelli essenziali di assistenza. Ne scrive sul Sole 24 ORE di oggi Marzio Bartoloni.
Iniziamo questa puntata andando a Strasburgo, da dove il nostro Sergio Nava ci racconta l'inizio della nuova legislatura del Parlamento Europeo, partendo dalla conferma di Roberta Metsola nel ruolo di presidente del Pe.Andiamo poi in Francia, dove Macron ha accettato le dimissioni del primo ministro Attal. Ci racconta tutto Danilo Ceccarelli, in diretta da Parigi.Venezia, arrestato l'assessore Boraso e indagato il sindaco Brugnaro. Ci spiega tutto Paolo Usinabia.Infine con il nostro Dario Ricci parliamo della scelta di Giorgio Minisini di lasciare il nuoto sincronizzato.
Aspettando il voto della prossima settimana per la rielezione di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione Europea - si terrà a Strasburgo giovedì prossimo alle 13 - si completa il posizionamento degli eurodeputati all'interno dei gruppi di appartenenza. Mentre la maggioranza punta sul blocco composto da PPE, dai Socialisti europei e dai centristi di Renew Europe, la destra si è divisa in tre forza distinte, due delle quali son novità assolute. Cosa c'è dunque alla "Destra della Destra"? Ci aiuta ad orientarci Monica Bonini, professore associato di Istituzioni di diritto pubblico nell' Università degli Studi di Milano-Bicocca. Nella seconda parte, Samuela Simion dell'Università di Venezia ci introduce a "Marco Polo, storia e mito di un viaggio e di un libro" (Carocci Editore).In collaborazione con Euranet Plus
È iniziato intorno alle 16 il Consiglio Europeo. In agenda, oggi, l'Ucraina, il Medio Oriente, la Sicurezza e la difesa e soprattutto il prossimo ciclo istituzionale, compresa la decisione sui top jobs. Il discorso molto duro di Giorgia Meloni davanti al Parlamento farebbe propendere per una bocciatura - magari sottoforma di astensione- al bis di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. La premier ha contestato sia il metodo che il merito nella scelta dei top jobs europei. L'accusa è che non avrebbero rispettato il verdetto uscito dalle urne del 9 giugno. Nella ricostruzione della Stampa, la strategia di Meloni al Consiglio Europeo di oggi prevede l'astensione al voto su von der Leyen e sull'estone Kaja Kallas, liberale destinata a ricoprire il ruolo di Alto rappresentante per gli Affari esteri, e il voto contro l'ex premier portoghese Pedro Costa in corsa alla presidenza del Consiglio Europeo. Nelle procedure di nomina, si adotta la maggioranza qualificata "rafforzata" (almeno il 72% dei membri del Consiglio europeo che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Ue). Sulla carta la maggioranza che si è formata attorno a von der Leyen, al socialista Antonio Costa per il ruolo di presidente del Consiglio europeo e all estone liberale Kaja Kellas come Alto rappresentante per la politica estera avrebbe i numeri in Parlamento, dove le nomine decise dal Consiglio si dovranno misurare tra circa un mese. I tre gruppi che li rappresentano valgono circa 400 voti, sopra quindi il quorum di 361 ovvero della maggioranza assoluta. Il problema però è che questo voto viene espresso segretamente e dunque i franchi tiratori abbondano. Il conto grossolano che si fa in queste ore è che saranno almeno una cinquantina. Al contrario del presidente del Consiglio europeo, che verrà eletto al summit che si sta per aprire a Bruxelles, il sì definitivo per la presidenza della Commissione lo dà il Parlamento. Quindi anche se von der Leyen verrà indicata dal Consiglio europeo tra oggi e domani nuova presidente della Commissione, le probabilità che superi l esame a Strasburgo della plenaria che si terrà il 18 luglio sono tutt altro che favorevoli. Ed è qui che entra in gioco Meloni che con i 24 voti dei deputati di Fratelli d'Italia può offrire a von der Leyen un paracadute per superare l'esame dell'aula di Strasburgo. Ne parliamo con Adriana Cerretelli, editorialista Il Sole 24 Ore Bruxelles.Sex and the economy: miliardi a luci rosse (podcast del Sole24Ore)Il mercato dei sex toys vale 10 miliardi solo negli Stati Uniti. Quello del porno oltre 13 miliardi. Quello della prostituzione 15 miliardi. Questi sono solo alcuni dati dell'industria del sesso, che alimenta un giro d'affari inestimabile. Dentro e fuori i confini della legalità. Nel podcast Sex and the Economy Silvia Martelli, giornalista del Sole 24 Ore, ci porta alla scoperta di un universo composito e variegato. Ogni giovedì esce una nuova puntata ed oggi è uscita la seconda. In totale ne usciranno sei. È un business, vecchio come il mondo, che evolve e si fa sempre più sofisticato e complesso grazie alla tecnologia. Ma chi sono oggi gli imprenditori e le imprenditrici del sesso? I lavoratori e le lavoratrici del sesso? Un'economia in cui esiste una domanda, alimentata da una clientela potenzialmente sterminata, di prodotti e servizi sempre nuovi e personalizzati. E un'offerta, fatta da imprenditori e professionisti del settore che, online o offline, dentro o fuori la legalità, provano a intercettarla. Nel podcast si indaga il funzionamento di settori noti e non, come quello dei sexual retreats, i costosissimi viaggi per ritrovare la propria sessualità. Ma anche il mercato dei sex toys, in continua espansione e sempre più tecnologico. Si parlerà inoltre della discriminazione finanziaria che vivono quotidianamente i sex worker, spesso costretti a tenere i soldi sotto il materasso per evitare problemi con i propri istituti di credito. Si parlerà di aspetti più economici e finanziari dell'industria del sesso, ma anche quelli sociali e prettamente umani. Approfondiamo il tema con Silvia Martelli, Il Sole24OreChip e solare, nuove gigafactory a Novara e a CernuscoNovara ospiterà la fabbrica di microchip della Silicon Box, start up di Singapore. Si tratta di uno dei più grandi investimenti industriali che si faranno in Italia. Ad anticipare la notizia è Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, regione che ha battuto la concorrenza di Lombardia e Veneto. L'annuncio ufficiale domani mattina al ministero delle Imprese e del made in Italy. Il progetto ha un valore di 3,2 miliardi di spese in conto capitale (Capex), che per il 40%, e cioé per una cifra compresa tra 1,2 e 1,3 miliardi, dovrebbero essere coperti da fondi statali, con un contratto di sviluppo a valere sul Fondo nazionale per la microelettronica. Su quest'ultimo aspetto in particolare sarà l Unione europea a dire l'ultima parola. «Iniziamo il nuovo mandato raccogliendo i frutti del lavoro che abbiamo fatto: l investimento sarà di oltre 3 miliardi e porterà 1.600 posti di lavoro» anticipa il presidente Cirio. Sfumato dunque il dossier Intel, l'Italia va avanti nella ricerca di player industriali capaci di affiancarsi ad un nome storico come StM nel settore industriale dei semiconduttori, uno sforzo che si inserisce nel quadro del Chips Act europeo, finalizzato a dotare l'Europa di una produzione locale di chips. Intanto l'11 giugno a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, Industrie De Nora ha avviato l'11 giugno i lavori per la costruzione della Gigafactory, progettata dall'architetto Memo Colucci e destinata ad essere il più grande polo produttivo di elettrolizzatori sul territorio nazionale, con una capacità che raggiungerà i 2GW equivalenti entro il 2030. Il termine dei lavori è previsto tra la fine del 2025 e i primi mesi del 2026. Approfondiamo il tema con Filomena Greco, Il Sole 24 Ore e Memo Colucci, architetto della gigafactory di Cernusco.
(00:42) Massimo Rebotti riassume i risultati del voto amministrativo e analizza i nomi dei 76 che rappresenteranno il nostro Paese a Bruxelles e Strasburgo.(07:06) Mara Gergolet racconta le conseguenze del crollo dei consensi per il governo tedesco (a guida socialdemocratica) insieme all'ascesa degli estremisti di Afd.(13:50) Michela Rovelli anticipa le novità presentate dalla casa di Cupertino, con l'utilizzo sempre più ampio dell'intelligenza artificiale nei device.I link di corriere.it:Chi sono i 76 italiani eletti al Parlamento europeoGermania, il risultato choc delle Europee: l'ultradestra di Afd secondo partito, socialdemocratici di Scholz ai minimi storiciChe cos'è Apple Intelligence, l'intelligenza artificiale di Apple
(00:00) Intro (01:08) I nostri commenti sulle elezioni Europee (35:25) Come è cambiato il lavoro nei servizi di mercato, il report di Confcommercio Iscriviti a "Senza Pietà", la nuova newsletter settimanale in cui raccontiamo l'attualità economica in modo schietto e senza fronzoli. Don Chisciotte è un podcast di Will Media con Carlo Alberto Carnevale Maffè, Renato Cifarelli, Oscar Giannino e Clara Morelli. La post produzione è di Chora Media. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Apple ha concluso un accordo con OpenAI: ChatGPT arriva su iPhone, iPad e Mac. L'annuncio è stato dato ieri alla conferenza degli sviluppatori (WWDC, Worldwide Developers Conference) più attesa degli ultimi anni. Tante novità per il colosso di Cupertino. La partita dell'intelligenza artificiale, che ha rivitalizzato il titolo di Microsoft e spinto oltre ogni immaginazione quello di Nvidia, per Apple è ancora tutta da giocare. E per una società che ha fatto dell innovazione la sua carta vincente, l argomento è irrimandabile. Il produttore di iPhone ha svelato i nuovi sistemi operativi per tutti i suoi dispositivi, a partire da iOS 18, che girerà sugli smartphone di casa Apple a partire dal prossimo autunno, fino a WatchOS 11 e all arrivo (attesissimo) di una calcolatrice su iPadOS. Potente, intuitiva, integrata, personale e privata: così ha presentato Tim Cook il «prossimo grande step di Apple», cioè Apple Intelligence. Le novità: notifiche basate sul contesto, miglioramenti alla scrittura, generazione di immagini, tasking tra applicazioni, Private Cloud. Con l'arrivo di Apple intelligence, molte novità riguarderanno Siri. L'assistente virtuale sarà in grado di rispondere a «migliaia di domande» su come utilizzare il tuo dispositivo Apple, è stato detto durante il keynote. Ma anche di eseguire azioni particolari, come inviare un articolo da Apple News a un thread di gruppo in Messaggi. Anche le app di terze parti saranno in grado di sfruttare alcuni dei miglioramenti di Siri. Lo stesso contesto personale ampiamente pubblicizzato da Apple arriverà anche su Siri, permettendogli di attingere a una più ampia gamma di informazioni e dati sul tuo dispositivo. Nel frattempo Elon Musk ha dichiarato: «Se Apple integra OpenAI a livello di OS», il suo sistema operativo, «allora i dispositivi di Apple saranno vietati nelle mie aziende. Questa è un inaccettabile violazione di sicurezza».Ne parliamo con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.itElezioni europee: le prospettive e i nuovi equilibri dopo il terremoto in Francia e GermaniaSe l'avanzata dell estrema destra, annunciata dai sondaggi, non ha sconvolto troppo gli equilibri politici che hanno governato negli ultimi 20 anni l europarlamento, ritmati dall alleanza più o meno stabile tra popolari, socialisti, liberali e verdi. Non si può dire lo stesso per i governi di due dei tre grandi Paesi dell'Unione: Francia e Germania. L onda d urto ha travolto infatti la presidenza di Emmanuel Macron e messo in seria difficoltà il cancelliere Olaf Scholz facendo retrocedere il suo partito al terzo posto. In Germania, con il record di affluenza dalla riunificazione, l Afd, l estrema destra tedesca con acclarate tinte naziste, ha fatto un balzo di 11 punti rispetto al 2019 è arrivata al 16,5% sorpassando la Spd di Scholz, che ha perso 2 punti scendendo al 14%. Sconfitta in ottica di governo ancor più bruciante in quanto si aggiunge alla secca sconfitta dei Verdi che scendono al 12% e perdono 9 seggi a Strasburgo (da 25 a16). Solo i liberali, terzo partner della coalizione di Governo, tengono. Mentre l'Unione cristiano-democratico e sociale (Cdu-Csu), il principale partito di opposizione tedesco, si classifica prima con il 30,0%. Per ora il governo dice di voler andare avanti ma sicuramente Scholz esce fortemente ridimensionato da questa tornata elettorale. Se Sparta piange, Atene non ride. Per Macron infatti, il secondo giorno dopo le elezioni, è ancor peggio del primo. La sorpresa non è stata l avanzata del Rassemblement National di Marine Le Pen ma il suo indiscutibile trionfo: con il 32% dei voti, ha guadagnato 10 punti rispetto alle europee del 2019 ma soprattutto ha distanziato di oltre 16 punti il partito di Macron, fermo al 15,2, meno della metà, e appena sopra il 14% dei socialisti risorti sotto la guida di Raphael Glucksmann. A valle di questi risultati e dopo lo scioglimento dell'Assemblea, oggi si è subito rotto il campo repubblicano immaginato da Emmanuel Macron. Il leader dei Républicains, Eric Ciotti, ha fatto trapelare l intenzione di stringere un accordo elettorale con la destra radicale del Rassemblement national. La proposta ha generato molti malumori tra le fila dei neogollisti (alcuni dei quali potrebbero a questo punto passare con la coalizione del presidente, Ensemble), ma rappresenterebbe, se finalizzata, un elemento di grande novità nel panorama politico francese. Un intesa sarebbe la fine della conventio ad excludendum di Rn e dei lepeniani, che vedono così premiato il lungo percorso di dédiabolisation, in cui hanno rinunciato alle proposte più radicali come l uscita della Francia dall euro o addirittura dall Unione europea e alle idee più controverse, come la teoria della sostituzione etnica. Sempre più probabile quindi che il 30 giugno Rassemblement national possa avere una forte maggioranza, ipotesi che potrebbe avere conseguenze dirette anche sulla politica italiana ed europea. L'inchiostro sul nuovo Patto di stabilità è ancora fresco. E Francia e Italia saranno le osservate speciali fin dalle prossime settimane, quando la Commissione europea proporrà che entrambe entrino in procedura per deficit eccessivo dati i loro conti pubblici del tutto fuori rotta. In teoria in settembre entrambi i Paesi dovrebbero presentare seri e stringenti piani di risanamento. Ma voi immaginate un ministro dell Economia lepenista accettare un decreto di Emmanuel Macron che alzi le tasse o tagli la spesa? O immaginate il presidente francese che si carica del rischio politico di un simile decreto, mentre il suo stesso governo protesta? Piuttosto, è verosimile che l Italia cerchi di mettersi in scia alla Francia per cercare di scucire le giunture del nuovo Patto di stabilità appena assemblato, e così farla franca. Roma spera sempre di poter evitare, in qualche modo, una legge di bilancio restrittiva. Ma non è detto che una simile strategia sarebbe un pranzo di gala. Intanto perché la Banca centrale europea non darebbe più l attuale copertura al debito italiano, se l Italia non si attiene alle nuove regole di bilancio. Inoltre il recente declassamento della Francia da parte di Standard & Poor s ricorda che la lunga luna di miele dei mercati può sempre finire. Come dimostra l'andamento del listino di Parigi nelle ultime 48 ore.Ne parliamo con Daniel Gros - direttore dell'Institute for european policy making della Bocconi, e Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.