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Focus economia
L'Inflazione generale scende ma il carrello della spesa accelera, come mai?

Focus economia

Play Episode Listen Later Mar 9, 2023


In base alle stime preliminari dell'Istat comunicate la scorsa settimana, l'inflazione a febbraio si è leggermente abbassata attestandosi al 9,2% su base annua e allo 0,3% su base mensile. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, il cosiddetto carrello della spesa, però, registrano invece un accelerazione in termini tendenziali (da +12,0% a +13,0%). Un dato reso ancor più preoccupante dal fatto che Istat, ieri, ha rivelato che a gennaio 2023,su base annua, si registra un aumento del 6,2% in valore e un calo del 2,4% in volume per le vendite al dettaglio. Segno inequivocabile di quanto si stia riducendo il potere di acquisto degli italiani.Ne parliamo con Maniele Tasca, direttore generale di Gruppo Selex. Logistica: costi in crescita del 53,9% in 4 anni I costi della logistica negli ultimi anni sono aumentati del 53,9%. Il dato è fornito dall'indice dei costi della logistica dei veicoli finiti messo a punto da ECG (associazione europea logistica auto) e PwC Austria.I costi finora sono stati supportati da una domanda molto forte ma, con l'inflazione alle stelle, non c'è il rischio di un rallentamento?Lo chiediamo a Luigi Merlo - presidente Federlogistica. Von der Leyen Negli Usa per porre un argine all'Ira La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen incontra nelle prossime ore il presidente americano Joe Biden. Tra i temi al centro dell'incontro ci sarà sicuramente il sostegno militare, economico e umanitario all'Ucraina, ma i temi più caldi saranno quelli dei dossier economici. In particolare la transizione ecologica, da realizzare con regole trasparenti ed eque per le imprese. Bruxelles vuole evitare che il piano americano di aiuti all'economia verde, da circa 370 miliardi di dollari, non danneggi le aziende europee. Il piano di Washington, denominato IRA , Inflation reduction act, è infatti considerato "protezionista" dai governi europei: preoccupati che le imprese del Vecchio Continente possano trasferirsi negli Stati Uniti per ricevere sussidi e sgravi fiscali molto generosi - ad esempio per l'acquisto di auto elettriche. Ne parliamo con Marco Valsania, corrispondente del Sole 24 Ore da New York.

Focus economia
Berlino rivede al rialzo stime crescita 2023, si allontana l'ipotesi recessione in Europa?

Focus economia

Play Episode Listen Later Jan 25, 2023


La Germania evita la recessione nel 2023, secondo le stime del Governo tedesco. Berlino, ha, infatti, rivisto la previsione sulla crescita del Pil nel 2023 da -0,4% a +0,2 per cento. E' quanto emerge dal rapporto economico annuale approvato dal gabinetto e pubblicato dal ministero dell'Economia a Berlino. Si allontana quindi la possibilità di recessione nel Vecchio Continente? Per quanto riguarda il nostro Paese, nei giorni scorsi, la Banca d'Italia migliora ancora la stima per il pil del 2022 che sarebbe salito del 3,9% mentre, per il 2023, l'economia frenerà a +0,6%, qualche punto in più comunque del +0,4% previsto a dicembre e del +0,3% di ottobre. Nel mentre, oggi, il presidente della Bundesbank, e membro del Consiglio Bce, Joachim Nagel in un'intervista allo Spiegel ha dichiarato che la Bce deve guardarsi dal dichiarare "troppo presto" vittoria contro l'inflazione, e non c'è ragione per deviare dal corso delineato dalla presidente Christine Lagarde", perché "siamo ancora molto lontani dall'obiettivo d'inflazione al 2%". Ne parliamo con Franco Bruni, docente economia monetaria internazionale università Bocconi, vice presidente ISPI. Gb, il debito pubblico alle stelle e la Brexit si fa sentire Il debito pubblico del Regno Unito, con un deficit mensile indicato a dicembre a quota 27,4 miliardi di sterline, è il più alto mai registrato da quando si è iniziato calcolarlo pubblicamente nel 1993, ossia 30 anni fa. Lo ha reso noto ieri l' Office for National Statistics (Ons), che nel suo report spiega che la spesa per interessi a carico dello Stato sia raddoppiata nel 2022 fino a 17,3 miliardi. Ad aver inciso principalmente su questa fiammata ci sono gli aiuti messi in campo dal governo Tory in questi mesi per alleggerire l'impatto dei costi dell'energia sul caro bollette di famiglie e imprese. Intanto sono sempre di più gli indicatori che lasciano intendere un effetto molto pesante della Brexit sull'economia britannica. L'ultimo in ordine cronologico arriva da Gwendoline Cazenave, la nuova amministratrice delegata di Eurostar, il servizio ferroviario che collega Londra al continente tramite il tunnel della Manica. I treni, in servizio su queste tratte, trasportano un terzo di passeggeri in meno nelle ore di picco e questo dipenderebbe da ritardi causati dai controlli dei documenti introdotti dopo la Brexit. Approfondiamo il tema con Giorgia Scaturro, corrispondente Radio 24 da Londra. Inflazione da costi. La tempesta perfetta sul largo consumo Il 30% delle aziende industriali del largo consumo rischiano di operare con margini negativi e il 18% del fatturato dell'industria del largo consumo sarebbe a rischio per l'aumento dei prezzi. Sono questi i due principali dati emersi dall'indagine di Centromarca redatta insieme a Prometeia presentata oggi che ha fotografato un quadro di forti criticità nel mondo dei beni di largo consumo afflitto dalla "tempesta perfetta" dell'inflazione. "La più alta inflazione esogena da costi degli ultimi decenni". Per il settore alimentare e bevande, dove le materie prime incidono in media per il 63% del fatturato. Secondo le stime di Prometeia, dunque, soltanto la metà delle aziende oggi sarebbe in grado di assorbire il 50% degli aumenti dei costi operativi senza portare in negativo la marginalità. Approfondimo il tema con Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti SpA e presidente di Centromarca.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Ue. La nuova presidenza svedese: nessun patto sui migranti fino al 2024 | 05/01/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 5, 2023 2:13


A cura di Daniele Biacchessi Nessun patto europeo sui migranti fino al 2024. Lo assicura la nuova presidenza svedese, che guiderà i lavori del Consiglio Ue per il prossimo semestre. "Faremo sicuramente avanzare il lavoro, ma non vedrete un patto migratorio durante la presidenza svedese. Ci sarà non prima della primavera del 2024", dice al "Financial Times" l'ambasciatore della rappresentanza svedese a Bruxelles Lars Danielsson. "Io ricevo istruzioni dal governo", sostiene Danielsson. Il governo di Stoccolma si smarca dalla posizione sui migranti dell'esecutivo di Giorgia Meloni che nei primi due mesi ha rivendicato la gestione condivisa dei flussi migratori sul piano europeo. Le aspettative del governo italiano erano quelle di una rapida concretizzazione della risposta europea alle richieste degli Stati costieri, anche tramite l'approvazione dell'Action plan presentato qualche settimana fa dalla Commissione europea. Ora sappiamo che non ci saranno politiche europee sui migranti differenti da quelle dettate dalla Commissione Europea, Svezia compresa. La decisione italiana di varare subito le norme anti ong previste dal decreto immigrazione, tra cui quella che prevede che i migranti soccorsi dalle navi umanitarie debbano essere informati della possibilità di chiedere asilo a bordo, risulta difforme dalla linea europea, quindi minoritaria rispetto a quella applicata da gran parte dei Paesi del Vecchio Continente. Si tratta di una interpretazione del diritto internazionale, quella applicata dal governo italiano con l'approdo a Taranto della Geo Barents di Msf, che nessuno in Europa sembra intenzionato ad accogliere.

Ninja News, l'economia digitale
Amazon lancia Amazon Shopper Panel

Ninja News, l'economia digitale

Play Episode Listen Later Dec 9, 2022 3:26


Stai ascoltando un estratto gratuito di Ninja PRO, la selezione quotidiana di notizie per i professionisti del digital business. Con Ninja PRO puoi avere ogni giorno marketing insight, social media update, tech news, business events e una selezione di articoli di approfondimento dagli esperti della Redazione Ninja. Vai su www.ninja.it/ninjapro per abbonarti al servizio.Il valore dei dati. Amazon lancia Amazon Shopper Panel, un programma opt-in, di permission marketing, solo su invito in cui i partecipanti possono guadagnare un compenso mensile (fino a 10 dollari al mese) condividendo le ricevute di acquisti effettuati al di fuori di Amazon.com. Oppure completando sondaggi o, ancora, di riceve 2 dollari al mese abilitando la "verifica degli annunci" per consentire ad Amazon di sapere quali annunci gli utenti vedono. L'iniziativa è attiva solo negli Usa e nel Regno Unito. Aziende tecnologiche europee, il valore scende a 2,7 trilioni di dollari. Il picco verso il basso, dai 3,1 trilioni dello scorso anno, è stato segnalato dal fondo di investimento Atomico nel suo rapporto annuale "State of European Tech". Bilancio comunque positivo per il Vecchio Continente, con 4 nuovi unicorni, mentre l'Italia ha dato vita alle sue prime due startup da oltre 1 miliardo di dollari: Scalapay e Satispay. Un anno di ricerche su Google. Il browser ha analizzato il 2022 partendo dalle domande degli Italiani. Le tendenze di ricerca mostrano chiaramente la necessità di capire cosa succede intorno a noi, ma c'è anche un interesse ricorrente verso momenti di maggiore ironia e leggerezza, cercati nello sport o nella musica. Ucraina, Regina Elisabetta, ma anche Piero Angela, le parole dell'anno.

il posto delle parole
Vittorio Emanuele Parsi "Il posto della guerra"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Dec 4, 2022 28:40


Vittorio Emanuele Parsi"Il posto della guerra"e il costo della libertàBompianihttps://www.bompiani.it/Circolo dei Lettori, TorinoLunedì 5 dicembre, ore 21:00Vittorio Emanuele Parsi con "Il posto della guerra"https://circololettori.it/Il punto non è fermare la guerra, il punto è salvare la democrazia.Dopo quasi ottant'anni la guerra è ricomparsa sul Vecchio Continente. L'aggressione scellerata che Vladimir Putin ha scatenato contro l'Ucraina il 24 febbraio 2022 ha rotto decenni di pace e ha fatto sì che l'Europa tornasse a essere ciò che per secoli era sempre stata fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale: ‘il posto della guerra'. Come è potuto accadere uno scempio simile proprio nella ‘civile Europa'? Nel luogo che ha rappresentato un pilastro di quell'ordine liberale che ha trasformato il sistema internazionale stringendo attorno a sé una famiglia di democrazie affratellate e tessendo una fitta trama di istituzioni e trattati garanti della cooperazione e della pace? Se la pace, dunque, è stata infranta proprio dove le condizioni per mantenerla erano le migliori possibili, che speranza resta per evitare che la forza ricominci a essere la sola ‘regola del mondo'? La risposta a questa domanda passa per la consapevolezza che la possibilità di escludere la guerra come prospettiva deriva proprio dalla credibilità e dalla sopravvivenza di quell'ordine liberale che la guerra di Putin ha messo sotto attacco: l'invasione russa dell'Ucraina non è infatti solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti di quel paese, ma è anche un'esplicita aggressione all'Occidente democratico e ai principi e alle regole su cui si fonda. Ripensare la guerra, e il suo posto nella cultura politica europea contemporanea, dopo l'Ucraina è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti a un disegno spezzato senza nessuna strategia per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali. Perché se c'è una cosa che la fiera resistenza del popolo ucraino ci ha insegnato è che non bisogna arrendersi mai, che la difesa della propria libertà ha un costo ma è il presupposto per perseguire ogni sogno, ogni speranza, ogni scopo, che le cose per cui vale la pena vivere sono le stesse per cui vale la pena morire.Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario di Relazioni internazionali nella facoltà di Scienze politiche e sociali dell'Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Studi strategici ed è direttore di aseri (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali). Insegna inoltre presso l'Università della Svizzera Italiana. È socio della Società Italiana di Scienza Politica (sisp), membro fondatore della Società per lo Studio della Democrazia (ssd), membro dell'Advisory Board di lse ideas (Center for Diplomacy and Strategy at the London School of Economics) ed è stato presidente dello sgri (Standing Group di Relazioni Internazionali, 2013-2020). Editorialista del Messaggero, è ospite e animatore del dibattito in molte trasmissioni televisive e radiofoniche. È capitano di fregata della Marina Militare (ris.) dove ha servito fino a ottobre 2021. È autore di Titanic: naufragio o cambio di rotta per l'ordine liberale (Il Mulino, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Ultim'ora
Con Nissan e-4orce la trazione integrale diventa elettrica

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Dec 2, 2022 1:25


Debutta nel Vecchio Continente la tecnologia e-4orce, il nuovo sistema a trazione integrale Nissan progettato per veicoli elettrici ed elettrificati. Il team di progettazione di e-4orce si è concentrato su tre aspetti fondamentali: la gestione dei motori elettrici, i sistemi di trazione integrale e le tecnologie di controllo del telaio, allo scopo di offrire sicurezza e miglior comportamento dinamico in ogni situazione.tvi/gtr

Ultim'ora
Cresce l'Italia delle invenzioni, brevetti +2% nel 2021

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Nov 30, 2022 1:36


L'Italia delle invenzioni continua a crescere nel Vecchio Continente è del 2% l'incremento delle domande di brevetto pubblicate dall'European Patent Office nel 2021 rispetto al 2020, 90 brevetti in più. Come mostra l'ultima analisi effettuata da Unioncamere-Dintec, la parte del leone lo scorso anno l'hanno fatta le tecnologie farmaceutiche, la biotecnologia e la chimica.fsc/sat/gsl

Ultim'ora
Cresce l'Italia delle invenzioni, brevetti +2% nel 2021

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Nov 30, 2022 1:36


L'Italia delle invenzioni continua a crescere nel Vecchio Continente è del 2% l'incremento delle domande di brevetto pubblicate dall'European Patent Office nel 2021 rispetto al 2020, 90 brevetti in più. Come mostra l'ultima analisi effettuata da Unioncamere-Dintec, la parte del leone lo scorso anno l'hanno fatta le tecnologie farmaceutiche, la biotecnologia e la chimica.fsc/sat/gsl

Europhonica IT
Riparte una nuova stagione di Europhonica!

Europhonica IT

Play Episode Listen Later Nov 28, 2022 29:41


Dopo alcuni mesi di pausa, sfruttati per ristrutturarsi e formarsi al meglio, la redazione è pronta a ripartire con una nuova stagione di Europhonica, il format internazionale delle radio universitarie!Se nuova è la struttura dell'appuntamento bisettimanale che accompagnerà il racconto dell'Europa fino a maggio 2023, immutate restano la passione per le politiche europee e la qualità dell'approfondimento giornalistico degli eventi più importanti che impattano sul Vecchio Continente.Al centro della puntata la COP27 e la possibile nomina di Di Maio come rappresentante speciale dell'Unione per il Golfo persico. Spazio anche all'aggiornamento sulle discussioni e sulle votazioni della plenaria del Parlamento Europeo che si è svolta a Strasburgo dal 21 al 24 Novembre! Conducono: Jacopo Bulgarini, Renata Giordano e Lorenzo OnistoMontaggio: Marco Fleba, Davide Farinetti e Alice Plata

RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita
Lettera #55 La borsa francese supera quella inglese. La Brexit? Una cavolata pazzesca

RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita

Play Episode Listen Later Nov 23, 2022 8:17


Uno che nonostante i suoi 92 anni suonati non sembra preoccuparsi del futuro e di tutte queste carte degli imprevisti è Warren Buffett. La settimana scorsa è emerso che il guru di Omaha con la sua conglomerata Berkshire Hathaway ha acquistato un pacchetto dal valore di 4 miliardi di dollari del più grande produttore al mondo di chip, la TSMC.Sì, proprio la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company con sede a Taiwan dove la Cina sembra volersi allargare prima o poi a leggere diverse dichiarazioni poco tranquillizzanti del leader cinese Xi Jinping anche all'ultimo Congresso del Partito Comunista Cinese.Ma Buffett è un investitore tenace ed è coerente con quello che scrisse nel 2008 in un bellissimo contributo pubblicato sul New York Times (che vale la pena rileggere soprattutto quando i mercati e i soldi in Borsa sembrano “persi”) dove la sua frase più famosa è: “Nel XX secolo, gli Stati Uniti hanno sopportato due guerre mondiali e altri conflitti militari traumatici e costosi; la Depressione; una dozzina circa di recessioni e panico finanziario; shock petroliferi; un'epidemia di influenza; e le dimissioni di un presidente caduto in disgrazia. Eppure il Dow è salito da 66 a 11.497”. E oggi 14 anni dopo vale circa 33.700 a conferma che il nomignolo di saggio di Omaha se l'è proprio meritato.Intanto, nel Vecchio Continente, la scorsa settimana abbiamo assistito al sorpasso della Borsa francese su quella inglese che conquista così il primato come maggiore capitalizzazione borsistica. Secondo i francesi, una conseguenza della Brexit, ma anche un riflesso del dinamismo dei campioni della borsa francese, a cominciare dal settore del lusso, principale driver del CAC 40, l'indice francese più importante.Per rendersi conto del sorpasso zona Manica, basti evidenziare come la Borsa di Parigi ha raggiunto una capitalizzazione di 2,823 miliardi di dollari, contro i 2,821 miliardi di quella di Londra. Ma se i due maggiori centri finanziari d'Europa appaiono oggi quasi testa a testa, il declino di Londra e l'ascesa di Parigi sono in realtà trend di lungo periodo: a giugno 2014 la Borsa di Londra pesava più di 4.000 miliardi di dollari, contro i 2.234 di Parigi.Se vi domandate la capitalizzazione di Milano, ovvero il valore di tutte le società quotate alla Borsa italiana, è di 613,7 miliardi di euro o dollari (visto il cambio quasi 1 a 1) a fine ottobre e ho detto tutto.

BASTA BUGIE - Comunismo
Il ministro della Pubblica Istruzione ricorda il male del comunismo

BASTA BUGIE - Comunismo

Play Episode Listen Later Nov 22, 2022 7:56


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7222IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE RICORDA IL MALE DEL COMUNISMO di Roberto De MatteiIn occasione del Giorno della Libertà, istituito dal Parlamento, per il 9 novembre, data in cui nel 1989 fu abbattuto il Muro di Berlino, il ministro della Pubblica Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, tramite i dirigenti scolastici, ha inviato a tutti gli studenti italiani una lettera in cui invita i ragazzi a riflettere sull'anniversario di questo evento che «gli storici hanno molto studiato e continueranno a studiare», ma che merita di essere giudicato anche da chi frequenta le aule scolastiche. La lettera del Ministro non è lunga ed ecco il suo testo integrale.TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL MINISTRO"Care ragazze e cari ragazzi, la sera del 9 novembre del 1989 decine di migliaia di abitanti di Berlino Est attraversano i valichi del Muro e si riversano nella parte occidentale della città: è l'evento simbolo del collasso del blocco sovietico, della fine della Guerra Fredda e della riunificazione della Germania e dell'Europa. La caduta del Muro, se pure non segna la fine del comunismo - al quale continua a richiamarsi ancora oggi, fra gli altri paesi, la Repubblica Popolare Cinese - ne dimostra tuttavia l'esito drammaticamente fallimentare e ne determina l'espulsione dal Vecchio Continente.Il comunismo è stato uno dei grandi protagonisti del ventesimo secolo, nei diversi tempi e luoghi ha assunto forme anche profondamente differenti, e minimizzarne o banalizzarne l'immenso impatto storico sarebbe un grave errore intellettuale. Nasce come una grande utopia: il sogno di una rivoluzione radicale che sradichi l'umanità dai suoi limiti storici e la proietti verso un futuro di uguaglianza, libertà, felicità assolute e perfette. Che la proietti, insomma, verso il paradiso in terra. Ma là dove prevale si converte inevitabilmente in un incubo altrettanto grande: la sua realizzazione concreta comporta ovunque annientamento delle libertà individuali, persecuzioni, povertà, morte. Perché infatti l'utopia si realizzi occorre che un potere assoluto sia esercitato senza alcuna pietà, e che tutto - umanità, giustizia, libertà, verità - sia subordinato all'obiettivo rivoluzionario. Prendono così forma regimi tirannici spietati, capaci di raggiungere vette di violenza e brutalità fra le più alte che il genere umano sia riuscito a toccare. La via verso il paradiso in terra si lastrica di milioni di cadaveri. E si rivela drammaticamente vera l'intuizione che Blaise Pascal aveva avuto due secoli e mezzo prima della Rivoluzione russa: «L'uomo non è né angelo né bestia, e disgrazia vuole che chi vuol fare l'angelo fa la bestia».Gli storici hanno molto studiato il comunismo e continueranno a studiarlo, cercando di restituire con sempre maggiore precisione tutta la straordinaria complessità delle sue vicende. Ma da un punto di vista civile e culturale il 9 novembre resterà una ricorrenza di primaria importanza per l'Europa: il momento in cui finisce un tragico equivoco nel cui nome, per decenni, il continente è stato diviso e la sua metà orientale soffocata dal dispotismo. Questa consapevolezza è ancora più attuale oggi, di fronte al risorgere di aggressive nostalgie dell'impero sovietico e alle nuove minacce per la pace in Europa.Il crollo del Muro di Berlino segna il fallimento definitivo dell'utopia rivoluzionaria. E non può che essere, allora, una festa della nostra liberaldemocrazia. Un ordine politico e sociale imperfetto, pieno com'è di contraddizioni, bisognoso ogni giorno di essere reinventato e ricostruito. E tuttavia, l'unico ordine politico e sociale che possa dare ragionevoli garanzie che umanità, giustizia, libertà, verità non siano mai subordinate ad alcun altro scopo, sia esso nobile o ignobile."LE REAZIONICon questa lettera Valditara assolve a un compito educativo che è proprio del Ministero di cui ha la responsabilità: istruire e formare le giovani generazioni. Le parole del Ministro si limitano a ricordare ciò che è avvenuto nei Paesi governati dai comunisti, ma la sinistra italiana ha inscenato una pretestuosa polemica contro la sua lettera. Il Partito Democratico ha accusato il ministro di "fare propaganda politica", mentre il segretario di Sinistra Italiana Fratoianni ha affermato che "oggi tocca al titolare dell'Istruzione ergersi sulle macerie del Muro di Berlino, per dare una lezione quanto mai stantia sul comunismo".Però in questo mese di ottobre, in occasione del centenario della Marcia su Roma sono usciti una caterva di libri e di articoli rievocando e condannando, giustamente il fascismo, senza che negli ultimi trent'anni, si sia mai sentita qualsiasi condanna del comunismo. Del comunismo possono parlare solo i comunisti, i post-comunisti, i neo-comunisti, ma agli anticomunisti è interdetta la parola. Il vizio ideologico della sinistra è ancora quello che il filosofo Augusto Del Noce denunciava negli anni Ottanta del Novecento: considerare non il comunismo, ma il fascismo, il male assoluto del secolo, e su questo principio costruire una strategia di demonizzazione dei propri avversari politici. Ma mentre il fascismo è storicamente tramontato, il comunismo è ufficialmente professato dalla Cina, ed è ancora esaltato in Russia. Chi, come la sinistra italiana e internazionale, celebra l'antifascismo, ma nega il diritto di condannare pubblicamente il comunismo, dimostra con questo atteggiamento che il comunismo non è morto. Il che conferma quanto sia stata opportuna la lettera del ministro Valditara.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Addio ai rave party | 01/11/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Nov 1, 2022 3:09


A cura di Ferruccio Bovio Per fortuna, la trattativa tra forze dell'ordine e partecipanti al rave party ha prodotto effetti positivi e, di conseguenza, non è stato necessario alcun intervento per sgomberare il capannone occupato da circa tremilacinquecento persone arrivate a Modena da tutta Europa. È bastato spiegare loro che l'edificio era pericolante e che, quindi, per la loro stessa incolumità personale, sarebbe stato meglio abbandonarlo al più presto. Tutto è bene quello che finisce bene, tuttavia viene spontaneo domandarsi per quale ragione, oramai, questi rave party si tenessero solo in Italia. E la risposta dipende dal fatto che, a quanto sembra, il nostro – almeno fino a ieri - era rimasto, praticamente, l'unico Paese europeo a non essersi ancora dotato di una normativa di contrasto rispetto a tali manifestazioni. D'altra parte, era abbastanza logico che gli organizzatori di questi raduni giovanili – visto che nel resto del Vecchio Continente si vedevano sequestrare i mezzi di trasporto e gli impianti musicali, incorrendo anche in sanzioni per l'occupazione abusiva delle proprietà altrui – finissero, inevitabilmente, per concentrare le loro attenzioni sull'unico Stato che non si era ancora adeguato al resto dell'Europa. Sono ancora vivi i ricordi di quanto avvenne in occasione del Ferragosto 2021, quando, presso il lago di Mezzano (nel Viterbese), circa 8mila ragazzi parteciparono ad un gigantesco rave, occupando 30 ettari di terreno agricolo tra musica, disordini, pesanti danni a persone, animali e cose: anzi, in quelle quattro giornate di irresponsabile follia perse pure la vita un ragazzo di 24 anni. Naturalmente, nessuno si sogna di pensare che queste caotiche adunate debbano essere disperse ricorrendo all'uso del lancia fiamme...però, se ci guardiamo un po' intorno, scopriamo che, ad esempio, in Gran Bretagna ed in Francia è rispettivamente dal 1994 e dal 2002, che è in vigore una normativa che impedisce di riunirsi senza i permessi necessari e che prevede il sequestro di furgoni, camion e attrezzature. Da noi, invece, in assenza di una legge specifica che disciplinasse la materia, i rave party erano ancora approcciati esclusivamente sulla base del Testo Unico di Pubblica Sicurezza e del Codice Penale. E si tratta di disposizioni che sanzionano, in modo generico, la violazione di proprietà privata, l'allaccio abusivo a luce ed acqua e chi si riunisce senza autorizzazione con finalità di lucro. Il caso di chi, invece, lo faccia per ascoltare musica a tutto volume nelle zone industriali o abbandonate del Paese, almeno fino a ieri, rientrava tranquillamente tra i diritti garantiti dall'art.17 della Costituzione, relativamente alla libertà di riunione senza il permesso del questore. Tuttavia, adesso, con le decisioni prese dal primo Consiglio dei Ministri che si è tenuto ieri, viene introdotto anche in Italia un giro di vite che, oltre a prevedere la reclusione da 3 a 6 anni e le multe da 1.000 a 10.000 euro, comporta anche la procedura d'ufficio “se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico o per la pubblica incolumità”.

Zoom: una notizia alla settimana | RRL
203 - Ora la persecuzione anticristiana è globale

Zoom: una notizia alla settimana | RRL

Play Episode Listen Later Oct 31, 2022 5:07


Dopo gli Stati Uniti, anche in Canada si moltiplicano i cosiddetti «crimini d'odio» contro laChiesa cattolica, aumentati del 260% in un solo anno, dai 43 del 2020 ai 155 del 2021. A rivelarlo,è il recente rapporto pubblicato dall'agenzia statistica del governo.Per lo più si tratta di vandalismi, di profanazioni, di minacce ai sacerdoti, di incendi ai danni diparrocchie, cappelle e oratori. Molte comunità di fedeli lamentano l'assenza di risposta a taliesecrabili azioni: le istituzioni preposte brillano per latitanza, indifferenza, trascuratezza, governo emedia non ne parlano e, di conseguenza, non affrontano il problema.L'allarme non sarebbe solo locale: secondo quanto dichiarato dalla direttrice dell'Osservatoriosull'intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa, Madeleine Enzbelger, la tendenzadel fenomeno sarebbe ormai globale. Infatti, anche oltre i confini del Vecchio Continente non pocainquietudine suscitano casi di intolleranza sempre più numerosi.

Generazione Mobile
Un Tirocinio in Guatemala con i Programmi UE

Generazione Mobile

Play Episode Listen Later Oct 29, 2022


Duecentotrentatreesima puntata della trasmissione "Generazioni Mobili" di Radio 24, il primo "passaporto radiofonico valido per l'espatrio". In questa puntata: - Martino Ghielmi, fondatore di Vadoinafrica.com, piattaforma online che assiste le aziende nell'esplorare le opportunità e le sinergie possibili con il continente, ci racconta quali Paesi possono offrire posizioni interessanti a profili qualificati. E come approcciare lavorativamente l'Africa; - Beatrice Follesa, studentessa 25enne in Erasmus Traineeship in Guatemala, ci racconta come approfittare dei programmi di mobilità comunitari per fare esperienze di stage fuori dal Vecchio Continente; - Eures Italia ci aggiorna sulle prossime opportunità e selezioni per lavorare in Europa; - nella rubrica "Expats Social Club" tornate - come ogni ultimo sabato del mese - voi ascoltatori al comando, con le vostre lettere e le vostre richieste di aiuto e/o consigli per avviare una carriera di successo oltreconfine. Una cassetta postale sempre aperta, per offrire soluzioni pratiche alle vostre necessità di espatrio. CONNETTITI CON "GENERAZIONI MOBILI""Studiate/lavorate/siete imprenditori all'estero? Siete junior o senior? Avete una storia da raccontare e consigli preziosi da dare per cogliere opportunità oltreconfine, sfruttando le occasioni di mobilità internazionale? Scrivete a: generazionimobili@radio24.it Oppure, avete domande da porre su come studiare/fare stage/lavorare/avviare start-up all'estero? Inviatele a: generazionimobili@radio24.it Infine, avete un sito/blog all'estero, nel quale fornite consigli pratici su come trasferirsi nel vostro attuale Paese di residenza? O avete scritto un libro su questo tema?Segnalateci tutto, sempre a: generazionimobili@radio24.it

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Previsioni meteo 25-27/10, caldo anomalo negli ultimi giorni di ottobre

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Oct 25, 2022 1:13


L'ennesima spinta dell'alta pressione africana verso il Mediterraneo centrale e gran parte del Vecchio Continente porta ancora una volta bel tempo e temperature eccezionalmente calde per fine ottobre. Mese che chiuderà tra i più caldi di sempre.

Focus economia
Fmi avverte: metà Europa in recessione tecnica (Italia compresa)

Focus economia

Play Episode Listen Later Oct 24, 2022


L'Europa è alla prova di un inverno rigido sotto ogni punto di vista. Il «brutale impatto» dei prezzi dell energia ha infatti incupito le prospettive del Vecchio Continente, per il quale è previso un forte rallentamento della crescita economica e un inflazione particolarmente alta. Un «mix tossico» a causa del quale «questo inverno più della metà dei paesi dell area euro» sperimenterà una «recessione tecnica con almeno due trimestri consecutivi di contrazione». A scattare la fotografia europea - in un rapporto dal titolo «La nebbia della guerra offusca l outlook europeo» - è il Fondo Monetario Internazionale, che prevede una recessione tecnica anche per Germania e Italia, che secondo le stime dell istituto di Washington registreranno «tre trimestri consecutivi di crescita negativa dal terzo trimestre del 2022». Nello specifico, il pil italiano è atteso crescere dell'1,3% nel 2024 dopo la contrazione dello 0,2% nel 2023. Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino.Borsa: Hong Kong chiude a -6,36% dopo nuovi vertici Pcc La Borsa di Hong Kong crolla ai minimi dal oltre un decennio all'indomani dell' annuncio dei nuovi vertici del Partito comunista cinese, con il presidente Xi Jinping che ha strappato un inedito terzo mandato alla guida del Pcc: l'indice Hang Seng, sui timori accresciuti che la crescita economica possa essere sacrificata a favore dell'ideologia politica, segna un tonfo del 6,36%, a 15.180,69 punti. Pesanti perdite, oltre il 10%, anche per i colossi hi-tech come Alibaba e Tencent. Approfondiamo l'argomento con Alessandro Plateroti, direttore di Notizie.it.Gas sotto i 100 euro e domani nuovo consiglio dei ministri ue dell'EnergiaSettimana scorsa il Consiglio europeo ha definito un'intesa, basata sulle proposte della Commissione, sulle misure per gestire la crisi energetica. Tra i punti approvati figurano la creazione di una piattaforma aggregata per il gas, che preve una quota obbligatoria del 15% del volume totale degli stoccaggi, incentivi per le rinnovabili e un tetto al prezzo del gas nella formazione dell'elettricità. Domani, martedì 25 ottobre, il neo ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, prenderà parte ai lavori del Consiglio dei Ministri dell'Energia Ue a Lussemburgo. Accompagnato dal consulente per l'energia Roberto Cingolani. Ne parliamo con Davide Tabarelli, Presidente di Nomisma Energia.

Generazione Mobile
Lavorare nelle Agenzie Europee

Generazione Mobile

Play Episode Listen Later Oct 22, 2022


In questa puntata:–Federico Fabiani, fondatore di "Scambi Europei", ci elenca le ultimissime e concrete opportunità di studio, stage e lavoro in Europa e nell'UE;–Enrica Piovesan, Policy Officer di 40 anni al lavoro presso la European Banking Authority a Parigi, ci spalanca le porte del mondo delle carriere internazionali, all'interno delle agenzie e autorità indipendenti UE;–Alessio Romeo, esperto in Digital Innovation e processi di HR Transformation, ci porta a scoprire i trend lavorativi e le migliori offerte di impiego in Europa e nel mondo;-nella rubrica "Expats Social Club" prosegue la serie di pillole informative, dedicate a consigli pratici e di orientamento su studio-tirocinio-lavoro all'estero. Oggi con Eures Italia facciamo il punto su come cercare impiego nel Vecchio Continente usando i canali digitali.CONNETTITI CON "GENERAZIONI MOBILI""Studiate/lavorate/siete imprenditori all'estero? Siete junior o senior? Avete una storia da raccontare e consigli preziosi da dare per cogliere opportunità oltreconfine, sfruttando le occasioni di mobilità internazionale? Scrivete a: generazionimobili@radio24.itOppure, avete domande da porre su come studiare/fare stage/lavorare/avviare start-up all'estero? Inviatele a: generazionimobili@radio24.itInfine, avete un sito/blog all'estero, nel quale fornite consigli pratici su come trasferirsi nel vostro attuale Paese di residenza? O avete scritto un libro su questo tema?Segnalateci tutto, sempre a: generazionimobili@radio24.it

Radio Unint
ERGO ▶️ La vittoria di Giorgia Meloni: un cambiamento per gli equilibri geopolitici?

Radio Unint

Play Episode Listen Later Oct 13, 2022 8:17


Oggi Ludovica e Flavio vi parleranno della vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni parlamentari del 25 settembre e vi spiegheranno come questo modificherà i rapporti geopolitici nel Vecchio Continente.

RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita
Lettera #48.2 Buon compleanno ETF!!! Peccato che non piaci a tutti…

RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita

Play Episode Listen Later Oct 7, 2022 6:33


In questi giorni si è celebrato a Piazza Affari un po' in sordina il ventesimo compleanno dalla prima quotazione dei primi ETF sul listino italiano.Correva, infatti, il 30 settembre 2002 quando fu per la prima volta possibile negoziare a Piazza Affari come se fossero azioni degli ETF ovvero dei fondi low cost “replicanti”.La memoria tradisce e siamo andati a vedere quali furono questi primi ETF quotati ed erano 3 e tutti con sottostante l'azionario europeo e, in particolare, l'indice Eurostoxx 50 che raggruppa le principali società quotate nel Vecchio Continente come capitalizzazione.Fra questi il Lyxor Euro Stoxx 50, che da quella lontana quotazione, nonostante tutte le magagne di cui ha sofferto l'Europa (e continua a soffrire)e le fasi molto negative è salito di circa il 163% pari a un non disprezzabile 4,95% medio annuo.Nello stesso periodo di tempo, siamo andati per curiosità a vedere cosa ha fatto la media dei fondi d'investimento di categoria secondo l'indice ufficiale, ovvero il Fideuram Azionari Area Euro, che traccia l'andamento di tutti i fondi italiani della stessa categoria. Nello stesso periodo, il rendimento è stato del +99,8% con un rendimento medio annuo composto del 3,51%. Fra i fondi cosiddetti attivi e quelli cosiddetti passivi (gli ETF) la differenza media è stata quindi dell'1,43% all'anno che hanno creato nel tempo una bella differenza come si può notare.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Il Parlamento Europeo chiede all'UE una risposta in caso di attacco nucleare russo

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Oct 6, 2022 1:29


La minaccia nucleare della Russia viene presa estremamente sul serio dal Vecchio Continente, tanto che l'Eurocamera ha chiesto all'Unione di prepararsi in caso di attacco. E' il contenuto della relazione sull'evoluzione della situazione in Ucraina, che è stata approvata dall'Assemblea con 504 voti a favore, 26 contrari e 36 astensioni.

RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita
Lettera #46 Piazza Affari perde appeal: investitori esteri sempre più distanti

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Play Episode Listen Later Sep 21, 2022 7:11


Da inizio anno, Piazza Affari perde circa il 19%, ma non siamo troppo distanti dalla media europea in questo anno disgraziato e non solo per il Vecchio Continente. Dal 1970 a oggi il rendimento medio annuo reale (ovvero depurato dell'inflazione) di Piazza Affari è stato del 4,5% annuo. Apparentemente non male, ma le azioni europee hanno avuto nello stesso tempo un rendimento medio annuo del 7% e quelle statunitensi quasi del 9% ma quello che fa più impressione è la volatilità del listino italiano che è stata quasi doppia.La capitalizzazione di Piazza Affari da diversi lustri si sta purtroppo restringendo con sempre più società quotate medio grandi che scelgono il delisting (ultimo è il caso di Tod's) o di quotarsi in altri mercati (vedi il caso di Exor) e la capitalizzazione del listino italiano (570 miliardi di euro) confrontata con quella tedesca o francese (circa 2700 miliardi di euro) evidenzia il nostro capitalismo in scala ridotta quando si parla di mercati, contendibilità e trasparenza. Il tesoro di Piazza Affari sono soprattutto le aziende a media e bassa capitalizzazione (rendimento medio annuo nominale di quasi il 10% nel decennio) dove sono emerse, in questi anni, molte società capaci (definite talvolta “multinazionali tascabili”) di conquistare i mercati e competere a livello globale nonostante tutto seppure nell'ultimo triennio il passo si è ridotto o quasi annullato se si analizzano le performance degli indici large contro small e medium cap.

Ultim'ora
Jeep, quattro nuovi Suv elettrici entro il 2015, subito l'Avenger

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Sep 9, 2022 1:25


Si chiamerà Avenger il primo Suv Jeep completamente elettrico e arriverà in Europa già nel 2023. E' l'avanguardia di un'offensiva che prevede in totale quattro Suv completamente elettrici tra Nord America e Europa entro il 2025. Nel 2030 i veicoli elettrici a batteria rappresenteranno la metà delle vendite negli Stati Uniti e il 100% delle vendite nel Vecchio Continente. L'anteprima dell'Avenger è prevista a Parigi al Salone dell'auto il 17 ottobre, la produzione è stata fissata in Polonia a Tichy.mrv

Focus economia
Borse Ue ko, euro a minimi da 2002

Focus economia

Play Episode Listen Later Sep 5, 2022


L'annuncio di Gazprom sul nuovo blocco al gasdotto pesa sui mercati finanziari nella settimana della Bce e delle decisioni sul tetto al prezzo del gas. Così la giornata è partita all'insegna delle vendite su varie asset class che inizialmente hanno spinto l'euro ai minimi da 20 anni sul dollaro: la moneta unica è scesa sotto i 99 centesimi di dollaro come non succedeva dal dicembre 2002. Ne parliamo con Lorenzo Codogno, visiting professor della London School of Economics ed ex dirigente generale del Mef. Gas e petrolio alle stelle. A breve incontro in Europa per un tetto al prezzo del gas Dopo il nuovo stop alla fornitura di gas russo verso il Vecchio Continente annunciata da Gazprom per lavori di riparazione alla linea Nord Stream 1. Il prezzo del gas è volato ad Amsterdam fino a oltre 280 euro al megawattora, per poi arretrare. Sale anche il petrolio: la scelta dei paesi produttori dell'Opec+, che hanno deciso di tagliare la produzione ad ottobre di 100.000 barili al giorno. Facciamo il punto sullo scenario europeo con Adriana Cerretelli, editorialista del Sole 24 Ore. Il caro bollette schiaccia anche la terziario e distribuzione Confcommercio, Federdistribuzione, ANCC-COOP, ANCD-Conad hanno lanciato il grido di allarme sul caro bollette: la spesa in energia per i comparti del terziario nel 2022 ammonterà a 33 miliardi di euro ed entro i primi sei mesi del 2023 sono a rischio circa 120mila imprese e 370mila posti di lavoro. Ma l'aumento dei costi colpisce duramente anche altre voci e non solo l'energia. L'intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne, registra impennate anche a tripla cifra per concimi (+170%), mangimi (+90%) e gasolio (+129%). Ne parliamo conFrancesco Pugliese, A.d. di Conad.

What's Next
Clash At The Castle 2022 Preview - What's Next #182 - SIAMO TORNATI!

What's Next

Play Episode Listen Later Sep 2, 2022 106:27


What's Next ritorna dopo la breve pausa estiva e lo fa in occasione di uno dei week end più roventi dell'anno per il mondo del wrestling, sfornando, eccezionalmente, la prima di due puntate nell'arco di 24 ore.Domani sarà la volta di Clash At The Castle, la federazione di Stamford ritorna finalmente nel Vecchio Continente per un evento major di grande rispetto, con aspettative storiche non solo per la location ma anche per alcuni esiti che potremmo vedere sul ring.Una serata speciale che sarà la prima interamente targata Triple H, da alcune settimane ormai saldamente, e con feedback positivi, al comando della zona creativa della WWE.Vi aspettiamo, live ma anche in differita, per parlare dell'evento e pronosticare i possibili scenari ai quali assisteremo.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
La Bce e i dati sull'inflazione Usa affossano le Borse

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jun 11, 2022 1:16


Come molti analisti avevano previsto per una serie di motivi dovuti alla contingenza economico-finanziaria, è stato un venerdi nero per i mercati europei. Maglia nera del Vecchio Continente: la Borsa di Milano.

Generazione Mobile
Fare Ricerca in Robotica sulla West Coast USA

Generazione Mobile

Play Episode Listen Later Jun 11, 2022


Duecentoventitreesima puntata della trasmissione "Generazione Mobile" di Radio 24, il primo "passaporto radiofonico valido per l'espatrio". In questa puntata: - Federico Fabiani, fondatore di "Scambi Europei", ci elenca le ultimissime e concrete opportunità di studio, stage e lavoro in Europa e nell'UE; - Federico Rossi, 33enne ricercatore al lavoro presso il Jet Propulsion Laboratory del Caltech di Pasadena, traccia in esclusiva per i nostri ascoltatori una mappa pratica su come cogliere al volo opportunità professionali accademiche nella West Coast americana, con un focus specifico sul settore della robotica;- Eures Italia ci aggiorna sulle prossime opportunità e selezioni per lavorare in Europa; - nella rubrica "Expats Social Club" prosegue la serie di pillole informative, dedicate a consigli pratici e di orientamento su studio-tirocinio-lavoro all'estero. Oggi con Intercultura vi regaliamo un vero e proprio vademecum su come formarsi al di fuori del Vecchio Continente. CONNETTITI CON "GENERAZIONE MOBILE" "Studiate/lavorate/siete imprenditori all'estero? E siete "under 40"? Avete una storia da raccontare e consigli preziosi da dare per cogliere opportunità oltreconfine, sfruttando le occasioni di mobilità internazionale?Scrivete a: generazionemobile@radio24.it Oppure, avete domande da porre su come studiare/fare stage/lavorare/avviare start-up all'estero?Inviatele a: generazionemobile@radio24.it Infine, avete un sito/blog all'estero, nel quale fornite consigli pratici su come trasferirsi nel vostro attuale Paese di residenza? O avete scritto un libro su questo tema?Segnalateci tutto, sempre a: generazionemobile@radio24.it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Draghi, Macron ed i “piccoli” partiti italiani | 10/06/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 10, 2022 2:28


A cura di Ferruccio Bovio Nel lungo incontro che li ha visti discutere fin oltre la mezzanotte, Mario Draghi ed Emmanuel Macron hanno certamente avuto modo di affrontare svariati argomenti. Alcuni li vedono assumere atteggiamenti non del tutto coincidenti, come, ad esempio, quello inerente l'estensione dell'Unione Europea ai Paesi balcanici su cui il presidente francese è piuttosto cauto, oppure quello che concerne la linea da seguire nella questione ucraina, a proposito della quale il nostro premier - rispetto a Macron - sembra sensibilmente più vicino alle posizioni di Biden e di Boris Johnson. C'è però un altro tema che, invece, accomuna pienamente le strategie dell'Eliseo e di Palazzo Chigi: e stiamo parlando delle modalità attraverso le quali far uscire il Vecchio Continente dalla crisi energetica. Fin dal vertice straordinario dei Ventisette di Versailles, Draghi e Macron hanno entrambi sostenuto – per la verità senza sollevare particolari entusiasmi tra gli altri partners europei - l'ipotesi di dare vita ad un nuovo Recovery plan: e vale a dire ad un “Repower Eu”, con cui finanziare la nostra autonomia energetica dalla Russia. Oggi, le probabilità di vincere le resistenze dei Paesi nordici non sono certo alte, ma per Parigi e Roma è comunque importante riuscire a porre le basi di un'alleanza aperta a tutti quelli che credono che ai grandi problemi si debbano dare risposte comuni. Non c'è dubbio sul fatto che, con l'avvento di Draghi alla guida del Governo, la credibilità internazionale ed il peso politico del nostro Paese siano cresciuti in maniera davvero rilevante. L'uscita di scena di Angela Merkel (per ora non adeguatamente sostituita) ha, indubbiamente, nuociuto all'autorevolezza globale della Germania, lasciando così ampio spazio per chi, come Mario Draghi, avesse avuto le carte in regola per candidarsi a svolgere una funzione di primo piano nella leadership dell'Unione Europea. Peccato che la politica italiana, che pure dovrebbe approfittare di questa situazione positiva e capace di condurre il Bel Paese verso traguardi di prestigio raramente conosciuti in passato, dia, al contrario, l'impressione di essere concentrata prevalentemente su questioni di piccolissimo cabotaggio. L'attenzione dei partiti italiani pare, infatti, al momento pesantemente condizionata dal clima elettorale che li rende rissosi e li spinge ad occuparsi esclusivamente del proprio immediato tornaconto. Il tutto in aperto ed incomprensibile contrasto con quel ruolo globale che Draghi, da par suo, sta invece facendo giocare proprio all'Italia. Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Draghi, Macron ed i “piccoli” partiti italiani | 10/06/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jun 10, 2022 2:28


A cura di Ferruccio Bovio Nel lungo incontro che li ha visti discutere fin oltre la mezzanotte, Mario Draghi ed Emmanuel Macron hanno certamente avuto modo di affrontare svariati argomenti. Alcuni li vedono assumere atteggiamenti non del tutto coincidenti, come, ad esempio, quello inerente l'estensione dell'Unione Europea ai Paesi balcanici su cui il presidente francese è piuttosto cauto, oppure quello che concerne la linea da seguire nella questione ucraina, a proposito della quale il nostro premier - rispetto a Macron - sembra sensibilmente più vicino alle posizioni di Biden e di Boris Johnson. C'è però un altro tema che, invece, accomuna pienamente le strategie dell'Eliseo e di Palazzo Chigi: e stiamo parlando delle modalità attraverso le quali far uscire il Vecchio Continente dalla crisi energetica. Fin dal vertice straordinario dei Ventisette di Versailles, Draghi e Macron hanno entrambi sostenuto – per la verità senza sollevare particolari entusiasmi tra gli altri partners europei - l'ipotesi di dare vita ad un nuovo Recovery plan: e vale a dire ad un “Repower Eu”, con cui finanziare la nostra autonomia energetica dalla Russia. Oggi, le probabilità di vincere le resistenze dei Paesi nordici non sono certo alte, ma per Parigi e Roma è comunque importante riuscire a porre le basi di un'alleanza aperta a tutti quelli che credono che ai grandi problemi si debbano dare risposte comuni. Non c'è dubbio sul fatto che, con l'avvento di Draghi alla guida del Governo, la credibilità internazionale ed il peso politico del nostro Paese siano cresciuti in maniera davvero rilevante. L'uscita di scena di Angela Merkel (per ora non adeguatamente sostituita) ha, indubbiamente, nuociuto all'autorevolezza globale della Germania, lasciando così ampio spazio per chi, come Mario Draghi, avesse avuto le carte in regola per candidarsi a svolgere una funzione di primo piano nella leadership dell'Unione Europea. Peccato che la politica italiana, che pure dovrebbe approfittare di questa situazione positiva e capace di condurre il Bel Paese verso traguardi di prestigio raramente conosciuti in passato, dia, al contrario, l'impressione di essere concentrata prevalentemente su questioni di piccolissimo cabotaggio. L'attenzione dei partiti italiani pare, infatti, al momento pesantemente condizionata dal clima elettorale che li rende rissosi e li spinge ad occuparsi esclusivamente del proprio immediato tornaconto. Il tutto in aperto ed incomprensibile contrasto con quel ruolo globale che Draghi, da par suo, sta invece facendo giocare proprio all'Italia. Credits: Agenzia Fotogramma

RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita
Lettera #33.2 Meglio i fondi o gli ETF? Ecco chi è l'eterno secondo

RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita

Play Episode Listen Later Jun 3, 2022 6:44


Per chi non lo sapesse il mercato azionario inglese, nonostante un'inflazione mostruosa (il 9% ad aprile), è fra le Borse migliori da inizio anno del Vecchio Continente in un mondo dominato dal rosso anche acceso. Il listino azionario inglese, invece, è positivo da inizio anno (di circa il 3%) grazie soprattutto all'alta concentrazione di società operanti nel settore dell'energia (fra queste Shell da inizio anno sale quasi del 50%) e delle materie prime. Fino a qualche tempo fa sul mercato inglese regnava un fondo d'investimento attivo che aveva performance sopra la media o come si dice in gergo tecnico benchmark.Com'è andato da inizio anno questo fondo rispetto a un banale etf che replica il principale indice azionario inglese, il ftse 100?Da inizio anno il fondo attivo, super concentrato e super blasonato, in un mercato che esprime un andamento positivo ha perso al confronto oltre 20 punti percentuali, mentre un ETF che investiva nell'indice azionario inglese ha ottenuto un rendimento positivo del +3,5%. Chi nel passato magari aveva sottoscritto questo fondo, perché migliore della categoria o del cosiddetto benchmark, ha visto le lancette girare tutte dall'altra parte. E quello che è accaduto a questo fondo non è certo un caso isolato e ci porta al nocciolo della questione. Fra fondi ed ETF, molto meglio gli ETF e un portafoglio sano di un risparmiatore dovrebbe includere soprattutto questi strumenti, assegnando eventualmente ai fondi un peso molto limitato e su casi molto ma molto specifici, delimitati e fortemente motivati. Il contrario di quanto spesso ci capita di esaminare, quando valutiamo portafogli di piccoli e grandi investitori che sono seguiti da banche e reti con pochissime lodevoli eccezioni.

Giornale Radio Sostenibilità
L'Unione Europea nel 2020 ha ridotto le sue emissioni di gas serra dell'11% | 03/06/2022 | Sostenibilità

Giornale Radio Sostenibilità

Play Episode Listen Later Jun 3, 2022 3:22


L'Unione Europea nel 2020 ha ridotto le sue emissioni di gas serra dell'11% rispetto al 2019. E stiamo parlando di una riduzione che ha permesso alle emissioni di gas serra di raggiungere il loro livello più basso dal 1990. L'Unione Europa aveva già diminuito le sue emissioni del 26% nel 2019, raggiungendo così il suo obiettivo relativo ad una riduzione del 20% rispetto ai livelli del 1990. Ciò avveniva, pertanto, ancora prima che si facessero sentire gli effetti del lockdown per la pandemia. Tutti i settori hanno ridotto le emissioni, esclusi i trasporti, la refrigerazione ed il condizionamento d'aria e, nello specifico, i cali maggiori si sono registrati nelle industrie manifatturiere e nelle costruzioni, nella produzione di elettricità e calore, nella produzione di ferro e acciaio e nella combustione nelle abitazioni. I fattori che hanno permesso di ottenere una discesa delle emissioni, negli ultimi trent'anni, sono il crescente uso di fonti rinnovabili, quello di combustibili fossili a minor contenuto di carbonio ( come il gas al posto del carbone), il miglioramento dell'efficienza energetica, i cambiamenti strutturali nell'economia e la minor domanda di riscaldamento a causa di inverni più caldi. Inoltre, quasi tutti I Paesi UE hanno ridotto le loro emissioni rispetto al 1990 ed hanno, quindi, contribuito alla positiva performance del Vecchio Continente. In particolare, il Regno Unito ( che è rimasto nell'Unione fino al 2020) e la Germania hanno rappresentato il 47% della riduzione netta totale negli ultimi 30 anni.

Europa Europa
Senza Energia. L'Europa si spacca su Orban

Europa Europa

Play Episode Listen Later May 28, 2022


Bruxelles si prepara a un vertice europeo rischiosissimo per l'unità dell'Ue. Perché, al di là dei dossier specifici, dall'energia al debito comune per la ricostruzione, c'è un principio superiore che, sottotraccia, sta dividendo i leader del Vecchio Continente: dove e come dovrà finire la guerra tra Ucraina e Russia. A dimostrazione di ciò, c'è l'assenza delle parole 'pace', 'tregua' o 'cessate il fuoco' nella bozza di conclusioni del summit di lunedì. La verità, spiega una fonte europea, è che nell'Ue c'è chi vuole la vittoria dell'Ucraina ad ogni costo e chi no. Nel capitolo energia potrebbe rientrare anche quello del sesto pacchetto di sanzioni e di quell'embargo al petrolio sul quale, da quasi un mese, Viktor Orban tiene sotto scacco l'intera Ue. Ne parliamo con Stefano Bottoni, autore di "Orban. Un despota in Europa", che ci aiuta a comprendere gli obiettivi di quello che ormai è il più longevo dei leader europei. Alla luce degli eventi ucraini facciamo tappa a Lublino (Polonia), dove Irma Gijnaj ci racconta l'avvio di un nuovo programma di sostegno ai profughi.

Le notizie di Valori.it
23 maggio 1992. Il giorno in cui la mafia colpì al cuore lo Stato

Le notizie di Valori.it

Play Episode Listen Later May 22, 2022 17:06


Alle 17, 57 minuti e 48 secondi del 23 maggio 1992 i sismografi dell'Istituto nazionale di geologia e vulcanologia di Erice registrano un piccolo terremoto, pari al terzo grado della scala Mercalli. In Sicilia la terra sta tremando. La regione, si sa, rappresenta il punto d'incontro di due placche tettoniche: quella euroasiatica e quella africana. Un punto d'incontro simbolico tra le culture del Vecchio Continente e del Maghreb. Un meticciato culturale, etnico, di usi e di costumi. Il sisma, quel 23 maggio 1992, da un punto di vista geologico è irrilevante. Il terremoto, quel 23 maggio 1992, è politico, giudiziario, umano. A fare vibrare gli aghi dei sismografi non è la natura ma l'uomo. Con il suo volto peggiore.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Sfuma l'effetto Fed, frena l'Europa, crolla Wall Street | 06/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 6, 2022 2:06


A cura di Daniele Biacchessi I mercati finanziari europei frenano l'effetto imposto dalle misure della Fed, appesantiti dal rosso di Wall Street. Eppure nelle prime ore della seduta gli indici sono arrivati a guadagnare anche più di due punti. Si è dissolto l'entusiasmo degli investitori, anche a causa dei segnali poco incoraggianti sull'economia cinese e per le tensioni sulle ricadute della guerra in Ucraina, soprattutto a causa del calo della Borsa Usa, con le vendite che colpiscono soprattutto il NASDAQ. La Federal Reserve, che pure ha alzato i tassi di 50 punti base, l'aumento maggiore in vent'anni per contenere uninflazione ai massimi in quarant'anni, ha escluso giri di vite più significativi alle prossime riunioni. Il presidente Jerome Powell, che ha giudicato «appropriate» le mosse e ha anticipato ulteriori aumenti del costo del denaro, ha comunque escluso rialzi di 75 punti base alle prossime riunioni. Anche la Bank of England ha deciso di alzare di 25 punti base il tasso di riferimento bancario, portandolo dallo 0,75 all'1 per cento. Era dal 2009 che il tasso di riferimento del Regno Unito non era così alto. Nella sostanza Wall Street si muove all'insegna della debolezza e trascina i mercati del Vecchio Continente, lasciando in poche ore le speranze imposte dalle dichiarazioni meno aggressive del previsto della Federal Reserve. I mercati sono volatili e gli investitori guardano con prudenza ogni segnale positivo. Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Sfuma l'effetto Fed, frena l'Europa, crolla Wall Street | 06/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 6, 2022 2:05


A cura di Daniele Biacchessi I mercati finanziari europei frenano l'effetto imposto dalle misure della Fed, appesantiti dal rosso di Wall Street. Eppure nelle prime ore della seduta gli indici sono arrivati a guadagnare anche più di due punti. Si è dissolto l'entusiasmo degli investitori, anche a causa dei segnali poco incoraggianti sull'economia cinese e per le tensioni sulle ricadute della guerra in Ucraina, soprattutto a causa del calo della Borsa Usa, con le vendite che colpiscono soprattutto il NASDAQ. La Federal Reserve, che pure ha alzato i tassi di 50 punti base, l'aumento maggiore in vent'anni per contenere uninflazione ai massimi in quarant'anni, ha escluso giri di vite più significativi alle prossime riunioni. Il presidente Jerome Powell, che ha giudicato «appropriate» le mosse e ha anticipato ulteriori aumenti del costo del denaro, ha comunque escluso rialzi di 75 punti base alle prossime riunioni. Anche la Bank of England ha deciso di alzare di 25 punti base il tasso di riferimento bancario, portandolo dallo 0,75 all'1 per cento. Era dal 2009 che il tasso di riferimento del Regno Unito non era così alto. Nella sostanza Wall Street si muove all'insegna della debolezza e trascina i mercati del Vecchio Continente, lasciando in poche ore le speranze imposte dalle dichiarazioni meno aggressive del previsto della Federal Reserve. I mercati sono volatili e gli investitori guardano con prudenza ogni segnale positivo. Credits: Agenzia Fotogramma

Market Mover
Effetto Russia: che cosa rischiano le banche europee

Market Mover

Play Episode Listen Later Apr 7, 2022 8:13


Che cosa rischiano le banche europee da un eventuale default russo? E quelle italiane? Tutti gli scenari e rischi per i principali istituti del Vecchio Continente

What's Up Tuscany
Fantasmi, Frankenstein e l'hammam segreto - Ep. 91

What's Up Tuscany

Play Episode Listen Later Mar 25, 2022 27:57


Nell'anno e spiccioli che abbiamo passato a provare a spiegarci cosa renda la nostra terra così unica, ci siamo accorti di avervi fornito parecchie storie e leggende ma non molte informazioni pratiche, quelle utili a chi sia interessato a qualcosa di diverso dal greatest hits delle bellezze toscane. La nostra piccola grande patria è in grado di offrire molto a chi si prenda il disturbo di guardarsi intorno, andando oltre alle destinazioni più famose - forse anche troppe cose, il che non può che confondere i turisti. Ecco perché, a partire da questa settimana, abbiamo deciso di aiutarvi ad organizzare delle gite fuori porta a poca distanza dalle grandi mete del turismo internazionale, che vi consentiranno di scoprire angoli meno conosciuti della nostra regione. La nostra prima escursione vi porterà a San Giuliano Terme, città a pochi chilometri dall'aeroporto di Pisa che non molti considerano nonostante abbia una lunga storia legata al turismo internazionale. I vecchi "bagni di Pisa" sono attivi fin dai tempi degli Etruschi ma vissero una vera e propria età dell'oro tra Settecento e Ottocento, quando erano la terza destinazione termale più popolare del Vecchio Continente, meta favorita di nobili e teste coronate. A parte i trattamenti tipici delle terme, a San Giuliano è disponibile un posto molto speciale, l'hammam segreto fatto costruire dal Granduca di Toscana riscoperto solo pochi anni fa dopo essere stato dimenticato per secoli. A poca distanza dalle terme, c'è poi una delle più splendide ville rinascimentali in Toscana, Corliano, proprietà fin dal 1550 dalla stessa famiglia, che lo ha trasformato in un boutique hotel con un rinomato ristorante aperto a tutti. Ad attirare molti da queste parti, però, è la possibilità di incontrare un fantasma molto particolare, che abiterebbe le sale ed i corridoi della villa. L'anima senza pace sarebbe quella di Teresa, una donna tanto intelligente quanto stravagante, che nella seconda metà del Settecento fu grande protagonista delle avanguardie culturali pisane, oltre ad ospitare fior di personaggi famosi. Teresa era una femminista ante litteram, scandalizzando i benpensanti guidando da sola la sua carrozza, trainata da ben sei cavalli. Tra gli ospiti di Teresa ci furono tanti artisti di grido, inclusa la stessa Mary Shelley, che passò diverse settimane a Corliano nei primi anni dell'Ottocento. Secondo molti, fu proprio nella villa sulle colline pisane che la giovane scrittrice venne a sapere di alcuni esperimenti controversi condotti proprio da quelle parti da alcuni medici pisani all'avanguardia. Il fatto che usassero l'elettricità sui cadaveri sarebbe rimasto impresso alla scrittrice, che di lì a pochi anni pubblicherà il suo romanzo più famoso. Tutto questo e molto altro nella puntata di questa settimana - la potrete ascoltare qui sotto. Fateci sapere se questa idea vi piace o se avete in mente qualcosa di diverso. Ci potete raggiungere mandandoci un messaggio ai nostri profili social o mandandoci una mail all'indirizzo podcast@larno.it - ogni feedback è il benvenuto, anche il più cattivo.Facebook: https://www.facebook.com/larno.itTwitter: @arno_it / @WhatsupTuscanyI LINK ALLE FONTIhttps://solelunasmile.wordpress.com/alla-scoperta-della-toscana-insieme-a-noi/passeggiando-per-pisa-e-dintorni/https://www.tuscanypeople.com/san-giuliano-terme-bagni-di-pisa/http://guide.supereva.it/toscana_meravigliosa/interventi/2009/07/le-terme-di-san-giuliano-gli-antichi-bagni-di-pisahttp://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=30540&page=0&t_a=i-fantasmi-di-corlianohttps://www.pisatoday.it/eventi/fantasmi-in-villa-visita-guidata-teatralizzata-e-cena-a-corliano-city-grand-tour-guide-turistiche-7891332.htmlhttps://fotoenotizie.it/2020/05/15/viaggio-nel-mistero-alla-villa-di-corliano-tra-frankestein-e-il-fantasma-di-teresa/https://www.lanazione.it/cultura/2012/11/18/804126-villa-corliano-fantasma-teresa-contessa-gaetana-san-giuliano-tv-americana.shtmlhttps://www.montepisano.travel/frankenstein-mary-shelley-e-il-fantasma-della-villa-di-corliano/https://www.viaggiamo.it/villa-di-corliano-fantasma/?refresh_cehttps://www.citygrandtour.it/tour/ghost-tour-in-villa/?lang=enBACKGROUND MUSICPipe Choir - Bom Bom Breakthrough InstrumentalPipe Choir - earth2earthPipe Choir - Stand UpPipe Choir - The Opening Closing (Instrumental)Wayne John Bradley - Blues Rock Original InstrumentalAll released under Creative Commons Attribution 4.0 International Licensehttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-bom-bom-breakthrough-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/p-c-iii-earth2earth-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/p-c-iii-stand-up-creative-commonshttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/p-c-iii-the-opening-closinginstrumentalcreative-commonshttps://soundcloud.com/ayneohnradley/blues-rock-original-instrumentalcreative-commonshttp://www.pipechoir.com/

Market Mover
Tesla apre una fabbrica in Germania

Market Mover

Play Episode Listen Later Mar 22, 2022 9:45


Con il Covid e la guerra la parola d'ordine è sempre di più "filiera corta", per questo Elon Musk ha deciso di aprire un nuovo stabilimento nel Vecchio Continente. Quali saranno le ripercussioni di una simile mossa per l'industria europea dell'auto?

Generazione Mobile
Una Data Scientist a Dubai

Generazione Mobile

Play Episode Listen Later Mar 19, 2022


Duecentoundicesima puntata della trasmissione "Generazione Mobile" di Radio 24, il primo "passaporto radiofonico valido per l'espatrio". In questa puntata: - Federico Fabiani, fondatore di "Scambi Europei", ci elenca le ultimissime e concrete opportunità di studio, stage e lavoro in Europa e nell'UE; - Nan Papili Gao, 31enne Senior Data Scientist al lavoro negli Emirati Arabi Uniti, ci porta a scorprire le opportunità professionali a livello globale per gli scienziati dei dati e gli esperti nel settore Stem; - Eures Italia ci aggiorna sulle prossime opportunità e selezioni per lavorare in Europa; - nella rubrica "Expats Social Club" prosegue la nuova serie di pillole informative, dedicate a consigli pratici e di orientamento su studio-tirocinio-lavoro all'estero. Oggi con Intercultura facciamo il punto su come formarsi anche al di fuori del Vecchio Continente. CONNETTITI CON "GENERAZIONE MOBILE" Studiate/lavorate/siete imprenditori all'estero? E siete "under 40"? Avete una storia da raccontare e consigli preziosi da dare per cogliere opportunità oltreconfine, sfruttando le occasioni di mobilità internazionale?Scrivete a: generazionemobile@radio24.it Oppure, avete domande da porre su come studiare/fare stage/lavorare/avviare start-up all'estero?Inviatele a: generazionemobile@radio24.itInfine, avete un sito/blog all'estero, nel quale fornite consigli pratici su come trasferirsi nel vostro attuale Paese di residenza? O avete scritto un libro su questo tema?Segnalateci tutto, sempre a: generazionemobile@radio24.it

What's Up Tuscany
Chi siete? Che portate? Un fiorino! - Ep. 90

What's Up Tuscany

Play Episode Listen Later Mar 18, 2022 36:46


Nonostante la Toscana sia famosa per i paesaggi da cartolina e la voglia dei propri abitanti di scherzare su tutto, questa simpatia è solo superficiale, un modo che noi toscani abbiamo per nascondere il fatto che, da qualche secolo, siamo ancora in lutto. In fondo ai nostri cuori abbiamo il dubbio atroce che, non importa quello che riusciremo ad inventarci per farci strada nel mondo, non riusciremo mai a replicare le conquiste straordinarie dei nostri antenati. Quella che ci perseguita è l'età dell'oro della nostra terra, quando una perfetta tempesta di potere finanziario, talento e scaltrezza politica rese la Toscana il cuore e l'anima della civiltà occidentale. Se i libri dedicati al Rinascimento si sprecano, non molto si dice del carburante che ha reso possibile questa straordinaria fioritura di arte, cultura e scienza: i soldi. La Toscana era ricca, talmente ricca da potersi permettere, per la prima volta in Europa dalla fine dell'Impero Romano di coniare regolarmente monete d'oro, i famosi "fiorini". Le monetine con il giglio di Firenze e l'immagine di San Giovanni Battista, santo patrono della città del Duomo, diventò la moneta di scambio preferita della cristianità. I fiorini si guadagnarono una reputazione tale da essere considerati letteralmente "buoni come l'oro". La storia del fiorino e di come la sua presenza rese possibile l'esplosione dei commerci che avrebbe cambiato per sempre la storia del Vecchio Continente è davvero affascinante - il che spiega perché questa settimana abbiamo deciso di dedicare una puntata al cosiddetto "dollaro del Medioevo". Per molti di noi con qualche giro attorno al sole di troppo, la parola "fiorino" riporta alla mente una famosa gag del film "Non ci resta che piangere", avventura nel tempo dei due grandi mattatori della comicità degli anni '70 e '80, Roberto Benigni e Massimo Troisi, ma la nascita della famosa moneta ha le sue radici nel sangue e in una striscia di vittorie della coalizione guelfa fiorentina sui rivali ghibellini di Pisa e Siena. Il successo della valuta col giglio fu garantito con pene davvero draconiane: essere beccati a falsificare un fiorino ti spediva direttamente sul rogo, senza passare dal via. La complessa macchina che regolò la produzione e la qualità dei fiorini garantì per oltre tre secoli che, nonostante innumerevoli tentativi d'imitazione, la monetina regnasse sovrana in tutta Europa. A fermare la corsa del fiorino fu un autogol clamoroso della famiglia che, più di ogni altre, aveva accumulato montagne di monete nei propri forzieri, i Medici. Gli esponenti della grande famiglia di banchieri iniziarono a credere alla propria propaganda, pensandosi più importanti della stessa Firenze. Pur di avere la propria immagine sulle monete, Alessandro Medici ammazzò la gallina dalle uova d'oro, in uno degli autogol più clamorosi della storia. Queste monete scintillanti sono ancora in giro, come tutte le storie e le leggende che sono fiorite nel tempo sulla moneta che fece la Toscana ricca e potente. Se ne volete sapere di più, ascoltate la puntata del nostro podcast e, magari fateci sapere cosa ne pensate mettendovi in contatto con noi direttamente. Ogni feedback è graditissimo, anche il più cattivello - rispondiamo a tutti, promesso!Email: podcast@larno.itFacebook: https://www.facebook.com/larno.itTwitter: @arno_it / @WhatsupTuscanyI LINK ALLE FONTIhttp://www.ilgiornaledellanumismatica.it/dossier-speciale-il-fiorino-di-firenze-breve-storia-del-dollaro-del-medioevo/https://wordsinfreedom.com/come-nasce-moneta-la-storia-del-fiorino-doro/http://www.grandoblone.it/div/fiorino-oro.htmlhttps://www.florencecity.it/larte-del-cambio-e-il-fiorino/https://curiositasufirenze.wordpress.com/2011/08/06/san-giovanni-non-vuole-inganni/https://www.bpp.it/Apulia/html/archivio/1995/II/art/R95II004.htmlBACKGROUND MUSICPipe Choir - Bom Bom Breakthrough InstrumentalPipe Choir - Ignite to Light InstrumentalPipe Choir - A Midnight on Jacquay InstrumentalPipe Choir - Walking the WallLicense: Creative Commons Attribution 4.0 International Licensehttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-bom-bom-breakthrough-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-ignite-to-light-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipechoir-a-midnight-on-jaquay-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/p-c-iii-walking-the-wall-creative-commons-musichttp://www.pipechoir.com/

Birdland
Son House, il bluesman che visse due volte (3./3)

Birdland

Play Episode Listen Later Mar 18, 2022 27:14


Nelle sue divagazioni blues, Riccardo Bertoncelli ci fa incontrare il leggendario Son House, chitarrista e cantante che molti indicano come il maestro di un gigante del genere quale è stato Robert Johnson.Dopo un periodo di marcata attività – pur se interrotto qua e là da noie giudiziarie – tra la metà dei '20 e fino ai primi anni della Seconda Guerra mondiale, Son House sparì poi completamente dalle scene musicale per riapparire e riaffermarsi soltanto più di vent'anni dopo, nel 1964. Durante questa vera e propria rinascita incise per la CBS e fu invitato a grandi festival in America - tra i quali Newport - e in Europa: l'American Folk Blues Festival, che circolò nel Vecchio Continente nei secondi '60, a Londra e Montreux nel 1970. 

Birdland
Son House, il bluesman che visse due volte (2./3)

Birdland

Play Episode Listen Later Mar 17, 2022 27:13


Nelle sue divagazioni blues, Riccardo Bertoncelli ci fa incontrare il leggendario Son House, chitarrista e cantante che molti indicano come il maestro di un gigante del genere quale è stato Robert Johnson.Dopo un periodo di marcata attività – pur se interrotto qua e là da noie giudiziarie – tra la metà dei '20 e fino ai primi anni della Seconda Guerra mondiale, Son House sparì poi completamente dalle scene musicale per riapparire e riaffermarsi soltanto più di vent'anni dopo, nel 1964. Durante questa vera e propria rinascita incise per la CBS e fu invitato a grandi festival in America - tra i quali Newport - e in Europa: l'American Folk Blues Festival, che circolò nel Vecchio Continente nei secondi '60, a Londra e Montreux nel 1970. 

Birdland
Son House, il bluesman che visse due volte (1./3)

Birdland

Play Episode Listen Later Mar 16, 2022 26:44


Nelle sue divagazioni blues, Riccardo Bertoncelli ci fa incontrare il leggendario Son House, chitarrista e cantante che molti indicano come il maestro di un gigante del genere quale è stato Robert Johnson.Dopo un periodo di marcata attività – pur se interrotto qua e là da noie giudiziarie – tra la metà dei '20 e fino ai primi anni della Seconda Guerra mondiale, Son House sparì poi completamente dalle scene musicale per riapparire e riaffermarsi soltanto più di vent'anni dopo, nel 1964. Durante questa vera e propria rinascita incise per la CBS e fu invitato a grandi festival in America - tra i quali Newport - e in Europa: l'American Folk Blues Festival, che circolò nel Vecchio Continente nei secondi '60, a Londra e Montreux nel 1970. 

BASTA BUGIE - Santi e beati
Santa scolastica, la sorella di san Benedetto da Norcia

BASTA BUGIE - Santi e beati

Play Episode Listen Later Mar 8, 2022 12:09


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6900SANTA SCOLASTICA, LA SORELLA DI SAN BENEDETTO DA NORCIA di Ermes DovicoLa sorella di san Benedetto è invocata contro le tempeste e i fulmini perché fu l'unica, per quanto ne sappiamo, a tenere in scacco l'amatissimo fratello con il celebre miracolo narrato nei Dialoghi di san Gregorio Magno (540-604), da cui si ricavano gran parte delle informazioni sulla sua vita. In base a una tradizione che risale al IX secolo circa, santa Scolastica da Norcia (480-547) e Benedetto erano addirittura gemelli e la madre Abbondanza Claudia - sposa di Eutropio, un discendente della gens Anicia - morì dopo averli partoriti.Scolastica si consacrò al Signore già da fanciulla, come in perfetta comunione spirituale con il fratello, che era stato mandato a Roma per compiere gli studi letterari ma era rimasto talmente sconvolto dalle dissolutezze del mondo da abbandonare prestissimo quella strada e scegliere decisamente la vita religiosa. Molti anni dopo, quando il fratello lasciò Subiaco e si diresse verso Cassino, la santa fondò un monastero a pochi chilometri di distanza dal luogo in cui Benedetto aveva già fondato l'Abbazia di Montecassino. Assieme alle consorelle seguì la Regola benedettina e si tramanda che una delle maggiori raccomandazioni di Scolastica era l'osservanza del silenzio, specialmente con persone estranee al monastero. Così diceva: «Tacete, o parlate di Dio, poiché quale cosa in questo mondo è tanto degna da doverne parlare?».Una volta all'anno, come ci informa san Gregorio, Scolastica e Benedetto si incontravano a metà strada in un casolare di proprietà dei monaci, scambiandosi esperienze della loro ricchissima vita spirituale. Un giorno, tra lodi a Dio e santi colloqui, l'incontro tra i due si prolungò più del consueto e, quando già l'ora si era fatta tarda, la santa pregò il fratello di rimanere con lei fino al mattino «a pregustare, con le nostre conversazioni, le gioie del cielo». Al rifiuto di Benedetto, che non voleva mancare alla Regola pernottando fuori dal monastero, Scolastica chinò il capo, poggiandolo sulle mani conserte sopra il tavolo, e si immerse in una profonda orazione. Nell'istante in cui la religiosa risollevò la testa, non solo il tavolo appariva ricoperto da un fiume di lacrime ma nel cielo, da sereno che era, si scatenò un tale diluvio, con tuoni e lampi, che né Benedetto né i suoi discepoli osarono mettere un piede fuori dal casolare.Il santo si lamentò e chiese conto del prodigio: «Che Dio onnipotente ti perdoni, sorella benedetta. Ma che hai fatto?». E Scolastica: «Vedi, ho pregato te e non mi hai voluto dare retta; ho pregato il mio Signore e Lui mi ha ascoltato». Rimasero così insieme a vegliare tutta la notte, rallegrando le loro anime con discorsi sui beni del Paradiso. Commentò san Gregorio: «Poté di più, colei che più amò». Fu quello il loro ultimo incontro terreno. Quattro giorni dopo Benedetto, raccolto in preghiera nella sua cella, vide l'anima gloriosa di Scolastica elevarsi in cielo sotto forma di una colomba. Ripieno di gioia, lodò Dio e chiese ai confratelli di recuperare il corpo della sorella per seppellirlo nel sepolcro che si era preparato per sé. Era il 10 febbraio. Quaranta giorni più tardi anche il santo morì. «Avvenne così - si legge ancora nei Dialoghi - che neppure la tomba poté separare quelle due anime, la cui mente era stata un'anima sola in Dio».Nota di BastaBugie: l'autore del precedente articolo, Ermes Dovico, nell'articolo seguente dal titolo "San Benedetto da Norcia" parla del fratello di Santa Scolastica, il patrono d'Europa.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana l'11-07-2020:La ricerca di Dio come primo fine dell'uomo e i monasteri benedettini sorti in ogni angolo d'Europa testimoniano la grandezza dell'opera di san Benedetto (480-547), che con la sua vita ha al tempo stesso glorificato il Creatore e dato un fondamentale contributo alla formazione della civiltà europea. Per questo il 24 ottobre 1964, consacrando la chiesa dell'Abbazia di Montecassino, ricostruita dopo i bombardamenti, Paolo VI volle proclamarlo patrono d'Europa. E ricordò a tutto il Vecchio Continente, nel secolo delle due guerre mondiali e dei totalitarismi atei (nazismo e comunismo), che la storia benedettina «tocca l'esistenza e la consistenza di questa nostra vecchia e sempre vitale società ma oggi tanto bisognosa di attingere linfa nuova alle radici, donde trasse il suo vigore e il suo splendore, le radici cristiane, che san Benedetto per tanta parte le diede e del suo spirito alimentò».Benedetto, fratello di santa Scolastica, era nato a Norcia intorno al 480, nel bel mezzo dell'epoca segnata dalle invasioni barbariche e dalla caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Era discendente della nobile gens Anicia, la stessa a cui apparteneva papa Gregorio Magno (540-604), che attinse alle informazioni di quattro discepoli del santo per scriverne una famosa Vita, contenuta nel secondo libro dei suoi Dialoghi. Da adolescente era stato mandato dai genitori a compiere gli studi letterari a Roma. Ma la constatazione della vita dissoluta di molti giovani (unita alle insidie per l'anima che trovava in parte del sapere mondano) lo convinse presto a lasciare la città in cerca di un luogo solitario, dove poter stare in raccoglimento con Dio. Dopo una tappa intermedia, il giovane raggiunse Subiaco. Qui visse per tre anni in una grotta in totale solitudine.Quel primo periodo a Subiaco segnò la maturazione spirituale di Benedetto. Non gli mancarono gli assalti del diavolo e in particolare tre grandi tentazioni: l'amor proprio, la sensualità e l'ira, che il santo superò con la preghiera e la penitenza. Accettò poi di fare da guida a dei monaci che vivevano in un monastero lì vicino, ma li lasciò presto perché questi si stancarono della sua austera disciplina e cercarono di avvelenarlo.Nell'arco di circa trent'anni arrivò a fondare 13 monasteri nella valle dell'Aniene. Venne poi il 529, un anno cruciale nella storia del monachesimo occidentale, perché il santo si stabilì a Cassino e decise stavolta di edificare il monastero in un punto ben visibile: in cima al monte. Benedetto XVI, prendendo spunto dalle parole di papa Gregorio, ha visto in questa scelta un valore simbolico, legato allo sviluppo interiore del santo patrono d'Europa: «La vita monastica nel nascondimento ha una sua ragion d'essere, ma un monastero ha anche una sua finalità pubblica nella vita della Chiesa e della società, deve dare visibilità alla fede come forza della vita».Sull'altura di Montecassino, san Benedetto compose la sua celebre Regola, che fissa il principio della stabilità del luogo per i monaci e raccoglie il meglio dell'antica tradizione monastica, da san Pacomio a san Basilio (del quale richiamò esplicitamente gli insegnamenti). Perciò san Gregorio ebbe ragione a scrivere: «L'uomo di Dio che brillò su questa terra con tanti miracoli non rifulse meno per l'eloquenza con cui seppe esporre la sua dottrina», spesso riassunta con la massima Ora et labora. Benedetto, infatti, scandì mirabilmente la giornata in momenti di lavoro e preghiera (fu lui a codificare la Liturgia delle Ore, rifacendosi alle parole del salmista: «Sette volte al giorno ti ho lodato»); e indicò nell'equilibrio tra azione e contemplazione la via verso Dio. Centrale è il proposito di fare la volontà divina, attraverso l'obbedienza: «Io mi rivolgo personalmente a te, chiunque tu sia, che avendo deciso di rinunciare alla volontà propria impugni le fortissime e valorose armi dell'obbedienza», scrisse nel prologo della Regola.L'obbedienza è dovuta anzitutto all'abate, che nel monastero «fa le veci» di Cristo e deve a sua volta essere tenero padre e severo maestro. Grazie ad essa, l'anima può progredire nella virtù dell'umiltà, secondo un cammino suddiviso dal santo in 12 gradi. Nel pensiero di Benedetto, ogni attività - dallo studio della Parola al lavoro manuale - deve essere orientata alla maggior gloria di Dio e perciò alla conquista del Paradiso. «Come c'è un cattivo zelo, pieno di amarezza, che separa da Dio e porta all'Inferno, così ce n'è uno buono, che allontana dal peccato e conduce a Dio e alla vita eterna».La sete di salvezza, per sé stesso e per le anime, fu dunque la stella polare di tutta la sua vita. È ben nota la visione che Benedetto ebbe nei suoi ultimi anni terreni, quando, mentre vegliava in preghiera, «fu posto davanti ai suoi occhi tutto intero il mondo, quasi raccolto sotto un unico raggio di sole». Commentò papa Gregorio: «Tutto il mondo si dice raccolto davanti a lui, non perché il cielo e la terra si fossero rimpiccioliti, ma perché lo spirito del veggente si era dilatato, sicché, rapito in Dio, poté senza difficoltà contemplare quel che si trova al di sotto di Dio». È uno sguardo, quello di san Benedetto, che l'Europa è chiamata a riscoprire.

What's Up Tuscany
Il toscano che si fece imperatore - Ep. 88

What's Up Tuscany

Play Episode Listen Later Mar 4, 2022 40:08


Nell'anno che abbiamo passato a raccontarvi le storie di questa nostra regione, abbiamo spesso detto che la Toscana è più un'idea che un'entità geografica precisa. Anche chi è nato e cresciuto da queste parti non fa che discutere sui confini precisi del Granducato. Carrara è Toscana o Liguria? La Maremma è solo il Lazio del Nord? Eppure nessuno parla mai di una terra molto vicina, che nelle giornate più chiare si fa intravedere all'orizzonte, oltre il mare. La più grande delle isole che affollano il tratto del Tirreno ad ovest della costa toscana, fin dall'alba dei tempi, ha sempre fatto parte della storia della nostra terra. Se non bastasse, è pure l'unico altro posto al mondo dove si parla una versione arcaica del nostro meraviglioso vernacolo. Eppure su questa terra da sempre toscana, sventola addirittura la bandiera di un altro paese. Il passaggio della Corsica alla Francia è il risultato di una serie di macchinazioni dei transalpini, della disperazione del governo genovese di fronte al successo della rivoluzione guidata da Pasquale Paoli che finì per passare l'isola dal controllo di una potenza in declino a quello di una superpotenza continentale. Nonostante un secolo e mezzo di francesizzazione forzata, tutto in Corsica riporta ai secoli nei quali la bandiera con la croce pisana garriva orgogliosa sui forti dell'isola. Dall'architettura delle chiese ai ponti, dagli stornelli alle filastrocche e ai proverbi, tutto ricorda l'entroterra pisano. Gli stessi abitanti dell'isola non parlano di dialetto quando si riferiscono al loro vernacolo: per loro è la "lingua", in italiano, per distinguerla dalla "langue" degli stranieri invasori. Ecco perché, quando l'anno scorso si sono celebrati i 200 anni dalla morte del più famoso dei figli di Corsica, la Toscana ha partecipato ai festeggiamenti con entusiasmo. Napoleone Buonaparte, infatti, è sempre stato orgoglioso delle origini toscane della sua famiglia. Nella sua affollata casa ad Ajaccio si era sempre parlato italiano ed i suoi genitori erano stati entrambi in prima linea nella lotta per l'indipendenza dell'isola. Il piccolo toscano che si fece imperatore odiava i francesi e non perdonò mai al padre di aver voltato le spalle al sogno di una Corsica libera per garantire ai suoi figli un posto al sole sotto il nuovo regime. Il fatto che fu proprio lui a diventare il generale più famoso e celebrato della storia di quella potenza straniera è incredibile, come il ruolo fondamentale che giocarono le radici toscane nella carriera di quello che in famiglia definivano affettuosamente "piccola peste". Questa settimana vi parliamo dell'imperatore che sconvolse per vent'anni il Vecchio Continente e di come si sia sempre considerato toscano al 100%. Mi spiace, cari cugini, ma Napoleone è uno di noi. Mettetevi l'animo in pace. Fateci sapere cosa ne pensate di questa storia e del nostro podcast mandandoci un messaggio sui nostri profili social. Ogni feedback, anche il più cattivo, è sempre il benvenuto - rispondiamo a tutti!Facebook: https://www.facebook.com/larno.itTwitter: @arno_it / @WhatsupTuscanyI LINK ALLE FONTIhttp://www.giovanniarmillotta.it/pisa/pisa94_corsica.htmlhttps://www.corsicaoggi.com/sito/avivavoce/corsi-rifugiati-a-calci-e-in-toscana-dopo-la-sconfitta-contro-la-francia/https://www.corsicaoggi.com/sito/250-anni-fa-il-contestato-trattato-di-versailles-permise-ai-francesi-di-sbarcare-in-corsica/https://toscana.uno/le-origini-toscane-di-napoleone-buonaparte/https://www.stamptoscana.it/napoleone-e-la-toscana-quei-lucchesi-sciabigotti/http://www.italiadiscovery.it/storia/la-famiglia-di-napoleone-bonaparte.htmlhttps://www.piananotizie.it/quando-napoleone-giocava-alla-guerra-a-sesto/https://www.historypage.it/le-origini-della-famiglia-bonaparte/https://blog.libero.it/Buonaparte/2687969.htmlhttp://www.ildialogodimonza.it/quando-i-grandi-erano-piccoli-napoleone-bonaparte/https://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2003/06/21/LT1PO_LT102.htmlBACKGROUND MUSICTitle: Exit ExitAuthor: P C IIISource: www.pipechoir.comLicense: Creative Commons Attribution 4.0 International LicenseLinks: https://soundcloud.com/pipe-choir-2/exit-exit

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Ucraina, bombardata la centrale nucleare più grande d'Europa. Dai negoziati intesa sui corridoi umanitari

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Mar 4, 2022 1:15


Il terrore nucleare scuote l'Ucraina e l'Europa in una nuova notte di scontri a Kiev. Le truppe russe hanno infatti attaccato la più grande centrale del Vecchio Continente, quella di Zaporizhazhia, vicina alla località di Enerhodar: un incendio scoppiato in un reattore spento è stato sedato dopo qualche ora evitando una vera catastrofe.

Ecologia
Di fronte ai problemi veri Greta Thunberg finisce nel dimenticatoio

Ecologia

Play Episode Listen Later Feb 22, 2022 13:43


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6909DI FRONTE AI PROBLEMI VERI GRETA THUNBERG FINISCE NEL DIMENTICATOIO di Leone GrottiÈ da un po' di tempo che Greta Thunberg non lancia i suoi strali contro i potenti a difesa dell'ambiente. Sono stranamente silenziosi i Fridays for Future, a parte qualche timida intemerata contro il green carpet dell'Eni a Sanremo. La lotta al riscaldamento globale, insomma, è lentamente sparita dalle priorità mondiali e gli echi della Cop26, ultima occasione per «salvare il pianeta», sembrano lontanissimi. Una ragione ovviamente c'è ed è semplice: è l'attualità, dai rincari monstre delle bollette alla crisi russo-ucraina, a spazzare via tanti "bla bla bla" dall'effetto mediatico assicurato ma dalla scarsa concretezza.Mai come in questo momento i cittadini europei si sono resi conto che la battaglia per l'ambiente, passando da temi non secondari come l'approvvigionamento energetico e lo stravolgimento dell'industria, tocca non solo il portafogli ma anche la sicurezza del Vecchio Continente. Fare retorica sulla fine del mondo è sempre sconsigliato quando subentra con prepotenza il tema della fine del mese.DALLA FINE DEL MONDO ALLA FINE DEL MESECome annunciato dall'Arera, «pur con gli interventi del governo, nel primo trimestre del 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi a kilowattora) e del 94% per quello di gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi per metro cubo, tasse incluse)». Per non parlare del prezzo della benzina, al massimo storico dal 2012. A rischio, come nota il Corriere, sono «in prima battuta le attività produttive».Non è un caso, insomma, che il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, abbia annunciato una nuova «spinta sulle rinnovabili, ma la priorità è tutelare anche i posti di lavoro». Mesi fa, quando l'incanto ambientalista riempiva le piazze e i titoli dei giornali, l'aggiunta non l'avrebbe fatta, ma oggi tutti hanno compreso che è necessaria: abbattere le emissioni di CO2 è buona cosa, ma se fatto troppo velocemente può essere disastroso.Anche se si cerca di negarlo, infatti, l'aumento del costo dell'energia ha molto a che fare con il Green Deal varato dall'Unione Europea. Come spiegato dall'Economist, il sistema Ets dell'Ue ha fatto schizzare alle stelle il prezzo dei permessi inquinanti, «che i produttori di carbone devono comprare per emettere Co2. E se viene bruciato più carbone per compensare la mancanza di gas naturale, l'aumento della domanda per i permessi farà aumentare anche il loro costo». E come spiegato su Tempi da Bjorn Lomborg, le cose andranno prevedibilmente sempre peggio.GRETA PUÒ ATTENDERELa crisi russo-ucraina ha aggiunto un altro tema che rende poco consigliabile esprimersi sull'ambiente e sull'energia solo dal punto di vista retorico: quello della sicurezza. L'Europa importa i due terzi del gas naturale che consuma e il 41 per cento proviene dalla Russia. Questo è il motivo principale per cui l'Ue, al contrario degli Usa che sono indipendenti dal punto di vista energetico, si è guardata bene dal fare la voce grossa con Vladimir Putin.Il rischio di ritrovarsi impotenti e succubi sulla scena internazionale ha spinto Emmanuel Macron a lanciare un grande piano per dotare la Francia di 14 nuove centrali nucleari al 2050. Pur riconoscendo l'importanza delle rinnovabili, il presidente francese ha candidamente ammesso che non possono bastare.Gli ambientalisti duri e puri avranno storto il naso, ma se si vuole combattere i cambiamenti climatici senza compromettere sicurezza e industria è necessario scendere a compromessi. E sono proprio i compromessi che i paladini dell'ambiente à la Greta non accettano. Quando e se la crisi energetica e quella russo-ucraina passeranno, i fan di Frankie il dinosauro potranno tornare sulle prime pagine con le loro roboanti reprimende. Per il momento, sono costretti a restare defilati. La fine del mondo può attendere.Nota di BastaBugie: Eugenio Capozzi nell'articolo seguente dal titolo "La Costituzione green è un'altra vittoria dello Stato etico" spiega perché la modifica degli articoli 9 e 41 in chiave ambientalista avrà effetti devastanti sui cittadini, in termini di nuove restrizioni alle libertà personali ed economiche (mentre si apre la strada alla legittimazione dei "diritti" degli animali, ovviamente dimenticando quelli degli uomini).Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana l'11 febbraio 2022:Mentre l'emergenzialismo sanitario mette a dura prova (per usare un eufemismo) la tenuta della Costituzione come argine contro l'abuso di potere, il parlamento italiano, alla chetichella e in un clima di quasi totale unanimismo, apre un'altra breccia in quell'argine, approvando la modifica degli articoli 9 e 41 della Carta per introdurre in essa la tutela dell'ambiente e degli animali, e la subordinazione a essi della libertà economica (approvazione definitiva in quarta lettura l'8 febbraio con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti).Si tratta della seconda modifica costituzionale attuata nel corso di questa legislatura dopo la riduzione del numero dei parlamentari. Ma, a differenza che in quel caso, in cui almeno si è prodotto un dibattito nella classe politica e nella società civile sfociato nel referendum confermativo, gli emendamenti "ambientalisti" hanno attraversato il loro iter parlamentare senza alcuna dialettica, in una irenica convergenza trasversale tra tutti i gruppi presenti nelle Camere, come se fosse un atto dovuto a cui davvero era impossibile dire di no.E infatti il parlamento ha reso acritico e obbediente omaggio a un'ideologia oggi assolutamente dominante tra le élites politiche, culturali, economiche occidentali: l'ambientalismo dogmatico imposto da campagne come quelle condotte da Greta Thunberg, fondato su una visione del mondo apocalittica che addita come imminente il possibile collasso della vita sul pianeta, e sulla colpevolizzazione sistematica della presenza umana in esso. Questo ecologismo è una vera e propria nuova religione dall'impronta neo-pagana, che abbandona la tradizione ambientalista euro-occidentale, in cui la tutela del patrimonio naturale e di quello storico-culturale vengono considerati strettamente connessi come parte della civiltà, per indicare invece come valore supremno un'entità vaga come l'"ecosistema": un equilibrio complessivo tra diverse forme di vita all'interno del quale quella umana non è considerata centrale né essenziale, ma anzi un fattore potenzialmente deleterio di alterazione.Un'ideologia che ha trovato negli ultimi decenni una catalizzazione proprio nell'allarme lanciato contro un presunto "riscaldamento globale" originato dalle emissioni di anidride carbonica derivanti dalle attività umane, ora rubricato come "crisi climatica". Proprio alla ferrea dittatura culturale esercitata oggi dal millenarismo ambientalista, che vede il collasso dell'"ecosistema" dietro l'angolo, è dovuta la totale acquiescenza dei parlamentari italiani all'idea conformista di "ambientalizzare" la Costituzione, così come è dovuto il tenore delle modifiche approvate. Ma la natura essenzialmente retorica e declamatoria di esse, in ciò conforme a varie altre disposizioni costituzionali dai toni predicatori, nulla toglie al fatto che queste clausole comportino rischi enormi di legittimare limitazioni alle libertà individuali peggiori delle molte già esistenti.Nell'articolo 9, infatti, si introduce, accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio artistico-culturale nazionale, quello molto più ampio, potenzialmente infinito, dell'ambiente, della "biodiversità" e, appunto, degli "ecosistemi", per di più "nell'interesse delle future generazioni". In che modo si possono tutelare nell'ordinamento italiano oggetti tanto vaghi e dilatati nel tempo e nello spazio, al contrario della concreta individuabilità del paesaggio? È evidente che una formulazione di tal genere potrebbe in teoria giustificare un vincolo severo, al limite anche un blocco totale, alle più varie attività economiche, allo sfruttamento di qualsiasi risorsa naturale, alla costruzione di infrastrutture, anche soltanto sulla base del timore di una possibile, ipotetica alterazione degli equilibri ambientali, della fauna, della flora, dell'atmosfera.Per di più, nello stesso articolo vengono introdotti per la prima volta come oggetto di tutela, attraverso una delega alla legislazione ordinaria, anche gli animali. E ciò apre un altro fronte pericolosissimo, offrendo una sponda a una sub-ideologia altrettanto pericolosa: l'animalismo o antispecismo, fondata sull'idea di una sostanziale equiparazione morale tra esseri umani e altre forme di vita, in contraddizione con la gerarchia esercitata dai primi sulle seconde in tutta la storia della civiltà. In presenza di correnti di pensiero anche influenti che sostengono l'idea fanatica di "diritti" degli animali, questa clausola costituzionale apre la strada a norme o sentenze della magistratura che in futuro potrebbero impedire ogni sorta di uso e sfruttamento degli animali stessi, o regolamentarlo tanto rigidamente da produrre danni economici irreparabili.Ma il pericolo maggiore di uno straripamento del potere statale ai danni delle libertà dei cittadini insito nella modifica costituzionale appena approvata sta nella nuova formulazione dell'articolo 41, che già nella sua forma originaria è uno tra i più problematici della Carta, in quanto (in evidente convergenza tra l'ispirazione marxista e quella di un certo corporativismo cattolico) dichiara che l'iniziativa economica è libera, ma solo per poi specificare che essa "non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana".

Generazione Mobile
Ricercatori Italiani negli USA

Generazione Mobile

Play Episode Listen Later Feb 12, 2022


Duecentoseiesima puntata della trasmissione "Generazione Mobile" di Radio 24, il primo "passaporto radiofonico valido per l'espatrio". In questa puntata: - Federico Fabiani, fondatore di "Scambi Europei", ci elenca le ultimissime e concrete opportunità di studio, stage e lavoro in Europa e nell'UE; - Matteo Muratori, 36enne ricercatore italiano negli USA, al lavoro presso il Dipartimento dell'Energia, e recentemente insignito di un prestigioso riconoscimento dall'associazione di scienziati italiani in Nordamerica ISSNAF, traccia in onda per noi un percorso di carriera professionale Oltreoceano; - Eures Italia ci aggiorna sulle prossime opportunità e selezioni per lavorare in Europa; - nella rubrica "Expats Social Club" prosegue la nuova serie di pillole informative, dedicate a consigli pratici e di orientamento su studio-tirocinio-lavoro all'estero. Oggi con l'Agenzia Indire facciamo il punto su come formarsi anche al di fuori del Vecchio Continente. CONNETTITI CON "GENERAZIONE MOBILE" Studiate/lavorate/siete imprenditori all'estero? E siete "under 40"? Avete una storia da raccontare e consigli preziosi da dare per cogliere opportunità oltreconfine, sfruttando le occasioni di mobilità internazionale?Scrivete a: generazionemobile@radio24.it Oppure, avete domande da porre su come studiare/fare stage/lavorare/avviare start-up all'estero?Inviatele a: generazionemobile@radio24.it Infine, avete un sito/blog all'estero, nel quale fornite consigli pratici su come trasferirsi nel vostro attuale Paese di residenza? O avete scritto un libro su questo tema?Segnalateci tutto, sempre a: generazionemobile@radio24.it

What's Up Tuscany
Quando la Toscana si inventò il mare - Ep. 80

What's Up Tuscany

Play Episode Listen Later Jan 7, 2022 20:10


Mentre il vostro host rientra in Toscana dal suo umido e freddo buen retiro londinese, con l'Epifania la mente di molti torna inevitabilmente a quando potremo di nuovo sdraiarci sulla spiaggia e godersi il sole e il mare. Poco da fare, per molti toscani la vacanza vuol necessariamente dire mare ma le cose non sono sempre andate così. L'idea di passare del tempo in riva al mare d'estate sarebbe sembrata bizzarra ai nostri antenati, che preferivano di molto il fresco delle colline. Pochi sanno come il concetto dell'estate al mare sia stata un'invenzione toscana, che risale all'inizio del XIX secolo. I primi bagni italiani, tra i primi d'Europa furono infatti fondati a Viareggio nel 1827, il che rese la capitale della Versilia tra le apripista del turismo balneare. Col tempo, Viareggio divenne una delle località più alla moda del Vecchio Continente, attirando la creme della creme dell'aristocrazia nord europea. Visto che siamo in Toscana, ovviamente c'è chi contesta questo primato - specificamente a Livorno si afferma che i primi "bagni" furono creati oltre 40 anni prima, nel 1780. Sebbene non avessero molto in comune con i bagni a noi familiari, riuscirono a guadagnarsi un seguito tra molte teste coronate europee. Questa è la storia di come nacque l'amore tra i toscani ed il proprio mare - speriamo che la troviate interessante. Fateci sapere cosa ne pensate partecipando alla conversazione sui nostri canali social. Più siamo, più ci divertiamo!Facebook: https://www.facebook.com/larno.itTwitter: @arno_it / @WhatsupTuscanyI LINK ALLE FONTIhttps://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2021/05/27/news/nereo-e-dori-cosi-nacquero-i-bagni-ma-al-mare-uomini-e-donne-erano-divisi-1.40320909https://www.tuscanypeople.com/stabilimenti-balneari-storia-viareggio/https://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2005/06/19/LA9LG_LA901.htmlBACKGROUND MUSICTitle: TrampledAuthor: Pipe Choir RecordsLicense: Creative Commons AttributionLinks: http://www.pipechoir.com/https://soundcloud.com/pipe-choir-2/p-c-iii-trampled-creative-commons-instrumental

Due di denari
Contanti: il tetto a mille euro

Due di denari

Play Episode Listen Later Jan 3, 2022


Dopo un 2021 da record per tutte le principali Borse europee e mondiali, il 2022 inizia con il segno più per i listini del Vecchio Continente. La prima puntata del nuovo anno non può che partire con gli aggiornamenti di MeteoBorsa. Commentiamo i principali temi al centro di questo nuovo anno finanziario con l'aiuto di Gian Marco Salcioli, socio e strategist per Assiom Forex . Proseguiamo con un nuovo approfondimento dedicato alle misure che limitano l'uso dei contanti. Dal 1° gennaio, infatti, il tetto massimo per le transazioni cash è sceso da 2mila a mille euro. I nuovi paletti per i pagamenti sono stati previsti dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020. Con Nicola Forte - consulente tributario ed esperto per Il Sole 24 ORE - facciamo il punto sulle nuove regole e sulle sanzioni previste. Rispondendo ai quesiti degli ascoltatori cerchiamo, inoltre, di capire cosa potrà cambiare, concretamente, nella nostra vita quotidiana.