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Mai come ora il divario generazionale tra adolescenti e adulti sembra essere notevole, e il mondo dei giovani appare enormemente più complesso di quello dei loro genitori. Come si costruisce l'identità degli adolescenti oggi? Cosa significa vivere e riconoscersi in un mondo veloce, fluido, liquido come questo, anche per ciò che riguarda l'identità di genere? E cosa significa, "identità"? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Elena Buday, psicologa dell'adolescenza e docente presso la scuola di Psicoterapia dell'istituto Minotauro di Milano. Nella puntata si nominano Zygmunt Bauman e Miguel Benasayag, e si parla del saggio Il declino del desiderio di Luigi Zoja. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. In questa seconda stagione, gli argomenti di cui Daniela Collu parla con i suoi ospiti sono quelli suggeriti dalle domande e dalle storie che ascoltatrici e ascoltatori hanno inviato alla mail sigmund@ilpost.it. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Chi si fida oggi della fiducia? La società iperconsumista e individualista in cui viviamo – e che soddisfa i nostri desideri – ci porta a non tenere conto dei quotidiani atti di fiducia che attraversano la nostra giornata. Siamo convinti che “non fidarsi è meglio” ma ogni singolo gesto che facciamo ha bisogno di un atto di fiducia: nei confronti della sedia su cui ci sediamo (ci fidiamo del fatto che reggerà il nostro peso), al traffico cittadino e autostradale (ci fidiamo del comportamento degli altri automobilisti), fino all'utilizzo del denaro (ci fidiamo delle azioni delle banche centrali e degli organi di vigilanza economica).Eppure oggi la relazione con la tecnologia tende a sostituirsi sempre più alla relazione con il mondo che ci circonda. La “società digitale” controlla quasi ogni nostro passo ed ogni nostra azione, definisce una “comfort zone” tutta nostra che non prevede il ricorso ad altre forme di fiducia, se non quella nei confronti della macchina. Come allora ripristinare le relazioni di fiducia senza cadere nell'ipnosi della tecnologia? Come resistere alla tentazione dell'individualismo? Le libertà individuali stanno creando crisi sistemiche (riscaldamento climatico, diseguaglianze sociali, ecc) impossibili da gestire, le attività delle grandi aziende tecnologiche dominano la nostra vita, è difficile comprendere cosa stia accadendo perché tutti sono convinti di trarre beneficio dalla tecnologia. «C'è qualcosa di fatale in questo movimento. Ma allo stesso tempo, in questo movimento, noi stessi stiamo diventando parti della macchina o macchine obbedienti». Ce lo ricorda il filosofo svizzero Mark Hunyadi. Il suo Credere nella fiducia (edizioni Vita e Pensiero) è disponibile anche in lingua italiana. Una diagnosi sulla nostra civiltà e la consapevolezza che ci sono metodi per uscire dalla crisi sistemica in cui ci troviamo, forse in modo inconsapevole.Sabato 22 marzo, in occasione del festival Soul, al Museo Diocesano di Milano il filosofo Mark Hunyadi e lo psicoanalista e filosofo Miguel Benasayag dialogheranno sul tema e su quali siano le alternative da cercare, in un incontro intitolato: La bolla diabolica dell'algoritmo. Nella società digitale c'è ancora spazio per il noi?
“Malgré tout” è il collettivo di cui fa parte anche il filosofo e psicanalista argentino naturalizzato francese Miguel Benasayag. Un'antenna importante per captare il malessere che coinvolge i giovani soprattutto nelle periferie parigine, malessere che coinvolge la nuova generazione anche altrove nel mondo.Come reagire? Come “riaccendere il faro, ora spento” come afferma lo stesso Benasayag, come fare in modo che i giovani affrontino la realtà che li circonda senza crollare nelle paure e nelle angosce che sembrano contraddistinguere una parte importante della gioventù?L'errore è quello di rifugiarsi in frase fatte come “ai miei tempi” oppure provando a trovare le cause del malessere nelle nuove tecnologie. Errori che Benasayag ci invita a non commettere. Il suo obiettivo non è quello di fornire soluzioni “cotte e mangiate”, che si rivelano spesso banali e scontate, ma a cercare con attenzione – anche sfruttando le nuove tecnologie – e impegno la strada per riconquistare fiducia nel presente e nel futuro.
Charla con Miguel Benasayag En el especial de ¿Cómo duermen las abejas? Filósofo, psicoanalista ,estudiante ,militante con experiencia de vida acumulada pensando la experiencia humana dentro de un sistema complejo lleno de afecciones . "RESISTIR ES CREAR "Potencia de.los posibles ... Te invito a escucharla !
Dopo aver parlato per molte settimane del presente, facciamo un passo indietro e trattiamo di avvenimenti del passato. “Cosa succede quando la crisi non è più l'eccezione alla regola, ma è essa stessa la regola nella nostra società?” Miguel Benasayag e Gérard Schmit Sigla di Eric Buffat Per chi vuole acquistare i libri, il cui ricavato andrà totalmente in beneficenza: https://www.amazon.it/kindle-dbs/entity/author/B08FF1ZFV9 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A 40 años de democracia ininterrumpida, los apuntes sonoros para una reflexión necesaria. A través de una serie de entrevistas a activistas y académicxs nos preguntamos cuáles fueron sus avances, cuáles son sus deudas y cuál es su futuro. En el cuarto episodio, Miguel Benasayag: institucionalidad y participación.
C'è vita oltre il lavoro. Il 25 giugno 2023, al Monk di Roma, Tlon ha organizzato una giornata di riflessione, festa e dibattito sulla condizione umana e sulle dinamiche sociali contemporanee, per mettere al centro un ripensamento radicale del lavoro. Ci siamo interrogati insieme sulle motivazioni che spingono gli individui a lavorare: cosa ci aspettiamo in cambio dal lavoro? Davvero il lavoro ci rende liberi e ci nobilita? E poi: come ripensare le nostre vite? Come affrontare le dinamiche oppressive e promuovere il cambiamento sociale? Come riconquistare tempo e senso?
Andrea Fusacchia"Festival del Pensare Contemporaneo"Da giovedì 21 a domenica 24 settembre 2023, Piacenzawww.pensarecontemporaneo.itGenerazioni a confronto per re-imparare a pensare Incontri dialogici, lezioni pratiche di pensieroe concerti filosofici diffusi in cittàOltre 100 relatori per più di 50 incontriin 11 location diffuse nella città 3 laboratori di formazione e orientamento per gli studentiTra gli ospiti internazionali:Miguel Benasayag, Costica Bradatan, Laurent de Sutter, Bel Olid.Tra i tanti relatori italiani:Marco Cappato, Guido Catalano, Niccolò Fabi, Christian Greco, Sabina Guzzanti, Nicola Lagioia, Vito Mancuso, Enrico Mentana, Stefano Nazzi, Willie Peyote, Cecilia Strada, Roberto Saviano, Chiara Tagliaferri, Matteo Maria Zuppi.Da giovedì 21 a domenica 24 settembre Piacenza diventerà scenario della prima edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, rassegna multidisciplinare che vuole mettere in dialogo generazioni e prospettive diverse per affrontare le sfide della contemporaneità, ospitando in città oltre 100 relatori per più di 50 appuntamenti, che si terranno in 11 diverse location. Sarà una grande occasione di condivisione e approfondimento sul mondo contemporaneo in compagnia di filosofi, scienziate, sociologi, esperti di intelligenza naturale e artificiale, storiche, artisti, sportive, economisti e architetti. Verranno proposti nuovi spunti di riflessione sul tempo presente, per ragionare anche sul futuro che ci attende.Un progetto fortemente voluto da Comune di Piacenza e Fondazione di Piacenza e Vigevano insieme a tutta la Rete Cultura Piacenza (che comprende anche Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza, Diocesi di Piacenza-Bobbio e Camera di Commercio dell'Emilia), che attraverserà più luoghi della città, con numerosi eventi a ingresso gratuito. Curatore del Festival è Alessandro Fusacchia, affiancato dal direttore filosofico Andrea Colamedici. Raccolto idealmente il testimone del Festival del Diritto, che si è tenuto a Piacenza dal 2008 per nove edizioni sotto la direzione di Stefano Rodotà, il nuovo evento ha l'obiettivo di creare una piattaforma per l'innovazione e il pensiero critico, che possa ispirare un futuro più sostenibile e coinvolgere persone di formazione, background ed età diverse. Un ambiente di dialogo e di scambio di idee, in cui i partecipanti possano esplorare modalità innovative di fruizione degli eventi. L'adozione di formati innovativi di dialogo e confronto è difatti una delle principali novità, con concerti filosofici, incontri dialogici, lezioni pratiche e laboratori di pensiero. Prioritario in tal senso sarà il coinvolgimento delle scuole: agli studenti degli istituti superiori saranno dedicate alcune iniziative specifiche, tra cui tre laboratori, allestiti a Palazzo Farnese, che per 24 ore in tre giorni coinvolgeranno 180 studenti nella co-progettazione di soluzioni ad alcune delle sfide del festival. Il Festival del Pensare Contemporaneo coinvolge le università con sedi nel territorio Piacentino come il Politecnico di Milano, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, l'Università di Parma e il Conservatorio di Musica Giuseppe Nicolini ma anche con alcune associazioni e organizzazioni nazionali, con l'obiettivo di co-progettare alcune porzioni e momenti della rassegna.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
ACTUABD - bande dessinée, manga, comics, webtoons, livres, BD
Sylvain Venayre n'est pas n'importe qui. C'est un de nos plus brillants historiens, spécialiste du XIXe siècle et de l'histoire des représentations, il est professeur d'universités (Panthéon-Sorbonne et Grenoble-Alpes), mais aussi essayiste (La Gloire de l'aventure : genèse d'une mystique moderne : 1850-1940, Les Origines de la France…), scénariste de BD (L'Île au trésor, avec J.-Ph. Stassen, À la Recherche de Moby Dick, avec Isaac Wens, Milady ou Le Mystère des Mousquetaires avec Frédéric Bihel), on lui doit, comme directeur de collection, la remarquable collection Histoire dessinée de la France dont il est le co-auteur, avec le dessinateur Étienne Davodeau, du premier volume de la série. Il lance cette saison, une nouvelle collection de science humaine chez Delcourt / La Découverte avec deux titres forts : « Cerveaux augmentés (humanité diminuée ?) » par Miguel Benasayag et Thierry Murat et « Le Genre du capital » par Céline Bessière, Sibylle Gollac et Jeanne Puchol. Une interview de Didier Pasamonik et Kelian Nguyen- Une production d'ActuaBD.com - Montage : Oussama Karfa - Photo : Kelian Nguyen Song : We March Together –urtesy of Patrick Patrikios -- Youtube audio library SI VOUS AVEZ AIMÉ, LIKEZ, PARTAGEZ ET ABONNEZ-VOUS !!!
"Retrouver un ami , ce n'est certainement pas la fiction de quelques SMS échangés. Retrouver quelqu'un, c'est être dans le même lieu que lui, se regarder, être là" Dans ce quatrième volet, le chemin de Jean-Baptiste croise celui de Miguel Benasayag, psychanalyste, philosophe, auteur de plusieurs essais et fondateur du collectif libertaire "Malgré tout". En quoi les réseaux sociaux et les téléphones portables déshumanisent nos modes relationnels? En quoi nous empêchent-ils de vivre pleinement un instant palpitant? Aurions-nous peur de l'authentique et de la présence de l'autre? Miguel Benasayag analyse et explique avec précision les conséquences désastreuses de l'utilisation des nouvelles technologies. Envoyez-moi vos questions, vos remarques et vos notes vocales sur cet épisode à lappeldelenfance@gmail.com. Vous voulez découvrir les coulisses du podcast? Suivez Jean-Baptiste sur LinkedIn, Facebook et Instagram https://www.linkedin.com/in/jean-baptiste-fourre https://www.facebook.com/jbfourre https://www.instagram.com/capiovox/ L'épisode vous a plu ? Soutenez le podcast Laissez 5 étoiles et un commentaire sympa sur Apple Podcasts Ce podcast est auto-produit par Capiovox. Pour aider au financement des prochains podcasts, vous pouvez faire un don sur ma page Tipeee . Crédits : Miguel BENASAYAG : Lui-même Jean-Baptiste FOURRÉ : Lui-même Denis MADELAINE : l'ami de Jean-Baptiste (John) Cécile IMBERT : voix du répondeur d'Eurostar BONO : l'homme d'affaire au téléphone Hébergé par Ausha. Visitez ausha.co/politique-de-confidentialite pour plus d'informations.
Une fiction qui met en scène les tribulations d'un personnage confronté quotidiennement aux dérives de la société actuelle. Avec François SARANO,Céline COUSTEAU, Matthieu RICARD, Miguel BENASAYAG et Katie MAGGS. Trente ans après l'avoir perdue de vue, Jean-Baptiste retrouve par hasard sur le net une amie d'enfance anglaise qui a connu les mêmes souffrances que lui. Sa solution pour recouvrer son équilibre : se baigner chaque matin dans la mer Celtique et rechercher en permanence ses sensations d'enfant. En raison des restrictions sanitaires, Jean-Baptiste doit attendre deux ans avant de pouvoir aller lui rendre visite en Cornouailles. Pendant ces deux années, s'enchaînent pour Jean-Baptiste des rencontres inattendues avec différentes personnalités qui réagissent aux problèmes auxquels il est confronté. Chacune apporte son éclairage sur ces maux sociétaux et avance ses propositions pour sortir de l'impasse. Peu à peu, un changement profond s'opère en Jean-Baptiste, dont l'aboutissement coïncide avec son séjour tant attendu en Cornouailles. Au retour de ce voyage, l'écart entre ce qu'il est devenu et son mode de vie le conduit à un burn out, qui vient confirmer la nécessité de changer de vie. Les souffrances évoquées dans cette série sont soit largement couvertes par les médias (environnement, covid) soit plus insidieuses (la mal-bouffe, le manque d'altruisme, les conséquences de l'utilisation maladive des portables, etc.) Au fil de ses échanges avec les différents intervenants, le personnage fictif opère un changement intérieur complet, amorcé par la première de ces rencontres : celle avec l'océanographe François SARANO, collaborateur du commandant Cousteau, qui lui glisse la phrase suivante : “Pour changer, il faut d'abord se retrouver avec soi-même, se reconnecter avec la nature et, enfin, s'engager.” Crédits : MUSIQUE Emmanuel BLIN : Uilleann pipe, thin whistle Igor PERRIN-PODOSEK : Harpe celtique PERSONNAGES Denis MADELAINE : l'ami de Jean-Baptiste (John) Arno SPECHT : Serveur Anne GAMBINI : Grefière Louise ASCHER : voix « anglicismes » Marie-Anna BOGGIO-PASQUA : voix « anglicismes » Maurice KAUFMANN : voix « anglicismes » Dolly VANDEN : la voix téléphonique Cécile IMBERT : voix du répondeur d'Eurostar Émilie BALLA : La contrôleuse du train Mavrick TSIFERANTSOA : Le jeune qui téléphone dans le train Nadia POZZEBON : La voyageuse qui téléphone Florence GAMBINI : L'amie à qui téléphone la voyageuse Cécile IMBERT : voix du répondeur d'Eurostar & Juge aux affaires familiales Gille LYRAUD : agent SNCF Elodie BOSSY : amie de Katie François SARANO : Lui-même ILLUSTRATION Célia DUC Remerciements : Je voudrais remercier chaleureusement toutes les personnes qui ont soutenu financièrement et moralement la production de « L'appel de l'enfance » : Marie-Anna BOGGIO-PASQUA, Maurice KAUFMANN, Pierre legrand, Brigitte GERBOUX, David FOURRÉ, Anne DELAPORTE, Nathalie PREVOST, Bernard MEILLAT, Mavrick TSIFERANTSOA, Régis LÉVY, Pierre BOLE, Nicolas BOLE, Romane LAGLAIVE, Émilie BALLA, Éric JONCQUEL, Joëlle HOFMANN, Céline MOULYS, Céline VERGORI, Yannick LUCE, Christian VALERA, Annoula FINAS, Marc-Henri BOISSE, Delphine BOLE. Ainsi que les retours avisés de mes talentueuses collègues podcasteuses : Charlotte DUCOUT, Tiphaine LE MAROIS, Laurianne KAPRIELLI N'hésitez pas à me confier vos retours à l'adresse suivante : lappeldelenfance@gmail.com ou à me suivre sur mes réseaux sociaux : https://www.linkedin.com/in/jean-baptiste-fourre/ https://www.facebook.com/jbfourre https://www.instagram.com/capiovox/ Les podcasts de Capiovox sont auto-produits. Pour aider au financement des prochains podcasts, vous pouvez faire un don sur ma page Tipeee : https://fr.tipeee.com/capiovox
Miguel Benasayag"Pensare e agire nella complessità"Biennale Tecnologiahttps://www.biennaletecnologia.it/Pensare e agire nella complessitàDomenica, 13 Novembre 2022 - 14:30Aula Magna "Giovanni Agnelli" - Politecnico di Torino - Corso Duca degli Abruzzi 24Miguel Benasayagintroduce Rosa Elena Manzettiin collaborazione con Vita e PensieroSiamo in un'epoca di profonda mutazione, dominata in larga parte dall'emergere di tecnologie che modificano il nostro rapporto con il mondo, con noi stessi e il nostro modo di vivere. Parlare di cambiamento significa però riconoscere che qualcosa rimane. Ciò che persiste sono i nostri princìpi, intesi al tempo stesso come inizio e come fondamento della società. Proviamo allora a capire come costruire un buon rapporto tra cultura e tecnica, per una società più giusta.Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista, è originario dell'Argentina, dove sotto la dittatura ha conosciuto più volte il carcere e la tortura. A Parigi oggi si occupa di problemi dell'infanzia e dell'adolescenza e dell'interazione tra tecnologia ed essere umano. Tra i fondatori e gli animatori del collettivo culturale «Malgré Tout», è autore di numerosi libri tra cui, tradotti da Vita e Pensiero, La salute a ogni costo. Medicina e biopotere (2010), Funzionare o esistere? (2018), La tirannia dell'algoritmo (2020).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Valentina Gasparet"Pordenonelegge"https://www.pordenonelegge.it/I libri come chiave per leggere il mondo, nell'anno che scardina gli scenari di pace del continente europeo: pordenonelegge trova ispirazione in un'esperienza centrale per i popoli europei, la riconquista della democrazia attraverso la Rivoluzione di velluto dell' 89, grazie alla generazione di scrittori, poeti, filosofi, donne e uomini di pensiero capaci di rivendicare la libertà per il loro popolo. La cultura può migliorare il mondo, e un “ponte” di libri fra Pordenone e Praga scandirà oggi gli eventi inaugurali di pordenonelegge: alle 18.30 al Teatro Verdi di Pordenone, il Dialogo sul presente, sull'orlo dell'Europa, protagoniste la scrittrice ceca Radka Denemarková e la scrittrice italiana Silvia Avallone, intervistate di Alessandro Catalano. Due voci a confronto, due Paesi che si sono trovati molte volte e ancora oggi si ritrovano sul confine ideologico e politico che definisce l'Europa. Prima della conversazione è prevista l'inaugurazione ufficiale della 23^ edizione di pordenonelegge: con il Presidente di Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti interverranno il Presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, insieme al Console Onorario della Repubblica Ceca Paolo Petiziol.Alle 21, a Trieste nella Sala Ridotto del Teatro Verdi, si prosegue con il dialogo che impegnerà gli scrittori Josef Pánek e Mauro Covacich sul filo rosso Con il corpo qui, con la mente ovunque. Conduce la conversazione la curatrice di pordenonelegge Valentina Gasparet. E sempre alle 21, sulla Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro riflettori sul dialogo Alla ricerca di storie vere: il curatore di pordenonelegge Alberto Garlini intervista Markéta Pilátová e Matteo Bussola, accomunati dalla ricerca di storie vere e originali, che si tratti di scavare negli archivi o nel profondo di se stessi.Pordenonelegge si proietterà quest'anno nell'attualità più viva, con la spiga di grano sulla sua immagine e un focus Ucraina che ospiterà lo scrittore Aleksej Nikitin in collegamento da Kiev e l'anteprima dell'antologia “Poeti d'Ucraina” (Mondadori). Straordinario lo spaccato di autori internazionali: fra gli altri i tre Premi Pulitzer Joshua Cohen, Jericho Brown e Jhumpa Lahiri cui va la 15^ edizione del Premio Crédit Agricole Friuladria La storia in un romanzo, il National Book Award Jason Mott, e Jeffery Deaver, Olivier Norek, Frans De Waal, Jonathan Gottschall, Sasha Marianna Salzmann, Thomas Gunzig, William Dalrlymple, Elisabeth Asbrink, Aleksej Nikitin, Olivier Sibony, Miguel Benasayag, Frank Westerman.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In un'epoca caratterizzata dalla dispersione e dalla perdita di significato, ci viene annunciato dal mondo del digitale e della biologia molecolare che tutti i meccanismi biologici potranno finalmente essere rivelati, ridotti a un modello, ma soprattutto sorpassati. Sembra sia giunto il momento di passare dal mondo reale e del vivente a un mondo dominato dalle macchine. Contro questa minaccia, è possibile invece seguire un approccio in cui tecnica e organismi si integrano, senza per forza tradursi in una brutale assimilazione. Un invito ad attuare quindi uno schema di pensiero che aiuti a riflettere sulla singolarità radicale degli esseri viventi, ripartendo dalla loro origine e dalla loro unicità che poggia sul non calcolabile, sul non prevedibile, sulla contingenza.
paru aux éditions La Découverte.
"L'individuo è una piega del comune": è il momento di sviluppare una massa critica irreversibile. Dialogo con Miguel Benasayag. Podcast tratto dalla maratona streaming "Prendiamola con Filosofia International" del 04.04.20. Tlon è un progetto ideato e condotto da Andrea Colamedici e Maura Gancitano
Troisième épisode d'une conversation en français avec Miguel Benasayag, psychiatre des adolescents et philosophe. Les suspects des attentats en France de l'automne 2020 sont de jeunes d'origine tchétchène et pakistanaise. Très jeunes, en fait. Pour mieux comprendre le phénomène, Île d'Europe accueille un expert de la jeunesse et de son malaise: Miguel Benasayag. Il est l'auteur des ouvrages comme "Les passions tristes" (édition La Découverte) et il nous accompagne sur une possible explication de ces actes de terrorisme. Dans cette épisode nous analysons le contexte dans lequel on vit. La complexité nous amené à chercher des raccourcis ou des solutions rapides et le terrorisme en est un. Emission animée par Boris Meggiorin.
Deuxième épisode d'une conversation en français avec Miguel Benasayag, psychiatre des adolescents. Conversation divisée en trois parties. Les suspects des attentats en France de l'automne 2020 sont de jeunes d'origine tchétchène et pakistanaise. Très jeunes, en fait. Pour mieux comprendre la dynamique de radicalisation et de recrutement, Île d'Europe accueille un expert de la jeunesse et de son malaise: Miguel Benasayag. Ce psychiatre argentin installé en France est l'auteur des ouvrages comme "Les passions tristes" (édition La Découverte) et il nous accompagne sur une possible explication de ces actes de terrorisme. Emission animée par Boris Meggiorin.
Les suspects des attentats en France de l'automne 2020 sont de jeunes d'origine tchétchène et pakistanaise. Ils sont même très jeunes. Pour mieux comprendre la dynamique de radicalisation et de recrutement, Île d'Europe accueille un expert de la jeunesse et de son malaise: Miguel Benasayag. Ce psychiatre argentin installé en France est l'auteur des ouvrages comme "Les passions tristes" (édition La Découverte) et il nous accompagne sur une possible explication de ces actes de terrorisme. Premier épisode d'une conversation divisée en trois parties. Interview en français. Invité: Miguel Benasayag. Emission animée par Boris Meggiorin.
Chiusi in casa per evitare il contagio da Covid-19. Così abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Un'esperienza primitiva, primordiale, un ritorno alle origini: la vita che cerca un rifugio domestico per sfuggire ad un pericolo concreto là fuori, anche se poco visibile. Che cosa rappresenta questa esperienza primitiva nella società della complessità? Com'è stato possibile che un semplice virus abbia finito per minacciare società complesse come le nostre? La separazione dei corpi esalterà l'individualismo o stimolerà nuove forme di socialità? Memos ha ospitato oggi Chiara Volpato, docente di Psicologia dei processi sociali all'Università di Milano-Bicocca; e Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista.
Chiusi in casa per evitare il contagio da Covid-19. Così abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Un’esperienza primitiva, primordiale, un ritorno alle origini: la vita che cerca un rifugio domestico per sfuggire ad un pericolo concreto là fuori, anche se poco visibile. Che cosa rappresenta questa esperienza primitiva nella società della complessità? Com’è stato possibile che un semplice virus abbia finito per minacciare società complesse come le nostre? La separazione dei corpi esalterà l’individualismo o stimolerà nuove forme di socialità? Memos ha ospitato oggi Chiara Volpato, docente di Psicologia dei processi sociali all’Università di Milano-Bicocca; e Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista.
Chiusi in casa per evitare il contagio da Covid-19. Così abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Un’esperienza primitiva, primordiale, un ritorno alle origini: la vita che cerca un rifugio domestico per sfuggire ad un pericolo concreto là fuori, anche se poco visibile. Che cosa rappresenta questa esperienza primitiva nella società della complessità? Com’è stato possibile che un semplice virus abbia finito per minacciare società complesse come le nostre? La separazione dei corpi esalterà l’individualismo o stimolerà nuove forme di socialità? Memos ha ospitato oggi Chiara Volpato, docente di Psicologia dei processi sociali all’Università di Milano-Bicocca; e Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista.
Avec le confinement, le temps passé sur nos écrans de téléphone, de tablette ou d'ordinateur a explosé ! Nous travaillons, nous consommons, nous nous cultivons, nous communiquons avec nos proches grâce au numérique, mais ce n'est pas sans conséquences... Chaque clic alimente des bases de données gigantesques, la vidéosurveillance n'a jamais été aussi grande, les algorithmes sont omniprésents à tel point que les big data pourraient menacer nos démocraties. Invités :- Miguel Benasayag, philosophe et psychanalyste auteur de La tyrannie des algorithmes chez Textuel- Benoît Piedallu, membre de La quadrature du net - Donatien Kangah, président de Wikimedia Côte d'Ivoire- Frédéric Bordage, expert de la sobriété numérique, fondateur de la communauté GreenIT.fr
À quoi ressemblera le monde d'après la crise sanitaire ? Pour le philosophe Miguel Benasayag, auteur de La tyrannie des algorithmes en octobre 2019, un double coup d'accélérateur se fait déjà sentir. Tout d'abord du côté de la société de contrôle, dont les outils s'affûtent et voient leur usage s'étendre. Néanmoins, c'est aussi la conscience de nos liens avec la nature qui, face à la pandémie, se fait présente à nouveau. Les Covid19 Chronicles de Frank Barat sont à retrouver sur le site : https://cov19chronicle.com/ Rejoignez la Team Parleur et faites un don sur Radio Parleur.net
Idées rediffuse cette émission sur les algorithmes. Les invités sont Miguel Benasayag, philosophe, épistémologue et psychanalyste et Aurélie Jean, développeuse d'algorithmes, professeur d'algorithmie à l'université. Miguel Benasayag a mené de nombreuses expériences dans le monde médical et travaille depuis des années sur la singularité du vivant dans le monde digital. Il vient de sortir : « La tyrannie des algorithmes », un livre publié aux éditions Textuel. Aurélie Jean est auteure de « De l’autre côté de la Machine, voyage d’une scientifique aux pays des algorithmes », aux éditions de l’Observatoire. (Rediffusion du 8 décembre 2019)
Tra rispetto delle regole e responsabilità critica. «Essere d'accordo con le misure anti-contagio, ma senza mostrare una fiducia cieca verso chi le ha decise. Se non saremo noi a prenderci il futuro nelle nostre mani, nessuno lo farà». Il filosofo e psicoanalista franco-argentino Miguel Benasayag è stato ospite di Memos. A proposito dei provvedimenti decisi in Italia, Benasayag ha detto: «io non userei la parola obbedire, parlerei di essere d'accordo con certe misure proposte dall'autorità sanitaria. Lascerei fuori l'idea dell'obbedienza, mentre considererei l'idea dell'essere responsabilmente d'accordo con certe misure».
Tra rispetto delle regole e responsabilità critica. «Essere d’accordo con le misure anti-contagio, ma senza mostrare una fiducia cieca verso chi le ha decise. Se non saremo noi a prenderci il futuro nelle nostre mani, nessuno lo farà». Il filosofo e psicoanalista franco-argentino Miguel Benasayag è stato ospite di Memos. A proposito dei provvedimenti decisi in Italia, Benasayag ha detto: «io non userei la parola obbedire, parlerei di essere d’accordo con certe misure proposte dall’autorità sanitaria. Lascerei fuori l’idea dell’obbedienza, mentre considererei l’idea dell’essere responsabilmente d’accordo con certe misure».
Tra rispetto delle regole e responsabilità critica. «Essere d’accordo con le misure anti-contagio, ma senza mostrare una fiducia cieca verso chi le ha decise. Se non saremo noi a prenderci il futuro nelle nostre mani, nessuno lo farà». Il filosofo e psicoanalista franco-argentino Miguel Benasayag è stato ospite di Memos. A proposito dei provvedimenti decisi in Italia, Benasayag ha detto: «io non userei la parola obbedire, parlerei di essere d’accordo con certe misure proposte dall’autorità sanitaria. Lascerei fuori l’idea dell’obbedienza, mentre considererei l’idea dell’essere responsabilmente d’accordo con certe misure».
Futuro come promessa o come minaccia? Per il filosofo e psicoanalista franco-argentino Miguel Benasayag siamo nel pieno di una transizione che ci sta portando ad immaginare il futuro come una minaccia. «La democrazia – sostiene Benasayag - è molto insidiata da questa minaccia. La democrazia ha bisogno di desiderio, di possibilità, di virtualità, di pensare ad un futuro dove ciò che oggi subiamo possa sparire. Quando non è così le democrazie diventano sempre più autoritarie. Bolsonaro in Brasile, Salvini in Italia. Anche Macron che ha l'aria da moderno, invece è un autoritario terribile. Penso – prosegue il filosofo Benasayag - che ci sia un collegamento tra questa minaccia e la rottura dei legami tra individui e tra comunità. Quando hai paura la reazione normale è quella di chiudersi attorno alla propria famiglia, alla propria tribu; la reazione è l'individualismo. La nostra sfida – conclude Miguel Benasayag - è come possiamo uscire da questo futuro oscuro, minaccioso. Come possiamo creare una relazione, una pratica concreta che permetta di resistere da questo disastro». Miguel Benasayag è stato intervistato da Memos nei giorni scorsi, a margine di una lezione sulla complessità tenuta alla Fondazione Feltrinelli. Ospite della puntata di oggi anche la giornalista e scrittrice Bianca Stancanelli che ci ha ricordato la storia di Soumaila Sacko attraverso il suo libro intitolato “La pacchia. Vita di Soumaila Sacko, nato in Mali e ucciso in Italia” (Zolfo).
Futuro come promessa o come minaccia? Per il filosofo e psicoanalista franco-argentino Miguel Benasayag siamo nel pieno di una transizione che ci sta portando ad immaginare il futuro come una minaccia. «La democrazia – sostiene Benasayag - è molto insidiata da questa minaccia. La democrazia ha bisogno di desiderio, di possibilità, di virtualità, di pensare ad un futuro dove ciò che oggi subiamo possa sparire. Quando non è così le democrazie diventano sempre più autoritarie. Bolsonaro in Brasile, Salvini in Italia. Anche Macron che ha l’aria da moderno, invece è un autoritario terribile. Penso – prosegue il filosofo Benasayag - che ci sia un collegamento tra questa minaccia e la rottura dei legami tra individui e tra comunità. Quando hai paura la reazione normale è quella di chiudersi attorno alla propria famiglia, alla propria tribu; la reazione è l’individualismo. La nostra sfida – conclude Miguel Benasayag - è come possiamo uscire da questo futuro oscuro, minaccioso. Come possiamo creare una relazione, una pratica concreta che permetta di resistere da questo disastro». Miguel Benasayag è stato intervistato da Memos nei giorni scorsi, a margine di una lezione sulla complessità tenuta alla Fondazione Feltrinelli. Ospite della puntata di oggi anche la giornalista e scrittrice Bianca Stancanelli che ci ha ricordato la storia di Soumaila Sacko attraverso il suo libro intitolato “La pacchia. Vita di Soumaila Sacko, nato in Mali e ucciso in Italia” (Zolfo).
Futuro come promessa o come minaccia? Per il filosofo e psicoanalista franco-argentino Miguel Benasayag siamo nel pieno di una transizione che ci sta portando ad immaginare il futuro come una minaccia. «La democrazia – sostiene Benasayag - è molto insidiata da questa minaccia. La democrazia ha bisogno di desiderio, di possibilità, di virtualità, di pensare ad un futuro dove ciò che oggi subiamo possa sparire. Quando non è così le democrazie diventano sempre più autoritarie. Bolsonaro in Brasile, Salvini in Italia. Anche Macron che ha l’aria da moderno, invece è un autoritario terribile. Penso – prosegue il filosofo Benasayag - che ci sia un collegamento tra questa minaccia e la rottura dei legami tra individui e tra comunità. Quando hai paura la reazione normale è quella di chiudersi attorno alla propria famiglia, alla propria tribu; la reazione è l’individualismo. La nostra sfida – conclude Miguel Benasayag - è come possiamo uscire da questo futuro oscuro, minaccioso. Come possiamo creare una relazione, una pratica concreta che permetta di resistere da questo disastro». Miguel Benasayag è stato intervistato da Memos nei giorni scorsi, a margine di una lezione sulla complessità tenuta alla Fondazione Feltrinelli. Ospite della puntata di oggi anche la giornalista e scrittrice Bianca Stancanelli che ci ha ricordato la storia di Soumaila Sacko attraverso il suo libro intitolato “La pacchia. Vita di Soumaila Sacko, nato in Mali e ucciso in Italia” (Zolfo).
durée : 01:01:30 - Les Petits matins - Miguel Benasayag vous parle de son essai "La tyrannie des algorithmes", et Mahnaz Shirali de l'escalade des tensions entre l'Iran et les Etats-Unis. Guillaume Erner s'intéresse à la gastro-entérite. - réalisation : Mydia Portis-Guérin - invités : Miguel Benasayag Philosophe, psychiatre, psychanalyste, chercheur en épistémologie; Mahnaz Shirali Sociologue et politologue, directrice d'études à l'Institut Catholique de Paris (ICP) et enseignante à Sciences Po
durée : 00:26:41 - Le Réveil culturel - par : Tewfik Hakem - Rencontre avec le philosophe, psychanalyste, qui fait paraître "La tyrannie des algorithmes", aux éditions Textuel - réalisation : Vincent Abouchar - invités : Miguel Benasayag Philosophe, psychiatre, psychanalyste, chercheur en épistémologie
durée : 00:26:41 - Le Réveil culturel - par : Tewfik Hakem - Rencontre avec le philosophe, psychanalyste, qui fait paraître "La tyrannie des algorithmes", aux éditions Textuel - réalisation : Vincent Abouchar - invités : Miguel Benasayag Philosophe, psychiatre, psychanalyste, chercheur en épistémologie
Philosophe et psychanalyste franco-argentin, né à Buenos Aires en 1953, Miguel Benasayag est également un ancien résistant de la guérilla guévariste. Il a notamment été emprisonné en Argentine pendant quelques années en raison de son militantisme. Exilé en France, il choisit à sa libération de se consacrer à la philosophie et aux dynamiques de l’engagement contemporain, dans une optique souvent libertaire. Il intervient au Boma France Festival en tant qu’anthropologue, où il remet en question le bienfondé du transhumanisme et invite son auditoire à repenser le progrès sous un visage empreint d’éthique.➡️ En savoir plus sur https://fr.boma.global Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.
Philosophe et psychanalyste, Miguel Benasayag est né en Argentine. Engagé dans la résistance contre la dictature militaire il est arrêté puis torturé, il passe quatre années en prison avant d’être libéré et d’émigrer en France. Professeur d’épistémologie et chercheur en anthropologie, Miguel Benasayag réfléchit inlassablement aux moyens de rester fidèle aux exigences de liberté et de solidarité. Il a publié de nombreux ouvrages notamment aux Editions « La découverte ».➡️ En savoir plus sur https://fr.boma.global Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.
Miguel Benasayag sostiene una pratica del conflitto inteso come base del vivere insieme, discostandosi al tempo stesso dalle posizioni illusorie e complementari della tolleranza zero e della pace universale. Miguel Benasayag Elogio del conflitto festivalfilosofia 2016 | agonismo Sabato 17 Settembre 2016 Sassuolo
Actualité : Dominique Blanc lit Florence Aubenas Cela doit être pour quelque chose Une belle jeune femme est enlevée en pleine rue... Dans les années 70, la dictature en Argentine faisait régner la terreur en enlevant les opposants. Un texte extrait du livre de Florence Aubenas et Miguel Benasayag, 'La fabrication de l'information', aux éditions La Découverte. La comédienne Dominique Blanc a lu ce message par et pour Florence Aubenas, journaliste enlevée en Irak avec son interprète Hussein Hanoun du 5 janvier au 11 juin 2005. Enregistrement : 9 février 05 - Texte : F. Aubenas & M. Benasayag - Interprète : Dominique Blanc - Réalisation : ARTE Radio
Nous inaugurons le lancement d’une nouvelle rubrique intitulée OummaTV. Nous vous proposons aujourd’hui de regarder un entretien de Miguel Benasayag philosophe et psychanalyste. Cette interview a été réalisée à l’occasion du Forum Social Européen qui s’est tenu le lundi 9 juin à Saint-Denis, où l’équipe d’OummaTV était présente. Miguel Benasayag est un ancien militant de la guérilla guévariste en Argentine, pays où il a été emprisonné durant les années 70. Il anime également une chronique quotidienne sur France- Culture.