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Silvio Pellico, patriota e scrittore italiano, raccontò la sua prigionia austriaca in "Le mie prigioni", lasciando un'impronta nel Risorgimento.
ROMA (ITALPRESS) - L'Europa sovranista di Elon Musk “non è la mia, io credo in un'Europa federale, popolare, che abbia un'anima giudaico-cristiana. Credo nel federalismo, sono un sovranista europeo, sono anche un patriota italiano. Ognuno ha le sue idee”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della conferenza “L'Africa grembo del mondo: l'Italia alla guida dei rapporti con l'Ue”. xb1/sat/gtr
Esiste il patriottismo, che è buono e sano, e poi c'è il nazionalismo, che è davvero una schifezza: parliamone! In Live ogni giorno qui ➤➤➤ https://www.twitch.tv/dailycogito Gli eventi dal vivo ➤➤➤ https://rickdufer.com/eventi/ Il canale Youtube ➤➤➤ https://www.youtube.com/c/RiccardoDalFerro La mia newsletter ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz La Community di Patreon ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La chat di Discord ➤➤➤ https://discord.gg/vs3reA2k Instagram ➤➤➤ https://www.instagram.com/rickdufer/ Tutti i miei libri ➤➤➤ http://bit.ly/libdufer Il nostro negozio ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ Daily Cogito: il podcast per tutti e per nessuno. Ogni giorno un nuovo episodio, a cura di Rick DuFer. La voce della sigla è di Gianluca Iacono. La musica è di Jules Gaia, da Epidemic Sound. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'Italia ha vinto gli Europei! In questo episodio vi parliamo dello sport in Italia, degli Europei di calcio e delle Olimpiadi!Support the show (https://www.patreon.com/myitalianpodcast)
Sino e Dom parlano di Euro 2020 vinti dall'Italia, considerazioni sulla finale, sullo sport, sul patriottismo e gli effetti a lunga durata degli eventi di domenica 11 luglio incluse misure anti-pandemiche. Per finire Winners & Losers tra bimbi prodigio e bimbi indisciplinabili, tifosi "terroristi", l'inizio del turismo spaziale e la storia e il contributo alla società di Richard Branson e Chiellini, capitano della nazionale italiana. --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app --- Send in a voice message: https://anchor.fm/expatriati/message Support this podcast: https://anchor.fm/expatriati/support
- Carme dei sepolcri, il discorso di Cassandra. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/stefanodambrosio/message
https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaQuando le donne iniziarono a sentirsi italiane. L'educazione delle patriote: le donne come maestre. Il ruolo e i diritti delle donne nell'Italia unita. La memoria delle donne del Risorgimento e la sua evoluzione nel tempo.Sono queste le tematiche della conversazione con Simonetta Soldani, già docente di Storia del Risorgimento e Storia contemporanea alle Università di Siena e di Firenze, fondatrice e a lungo condirettrice di Passato e presente, rivista di storia contemporanea.A cura di Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
https://storiainpodcast.focus.it - Canale Le questioni della StoriaQuando le donne iniziarono a sentirsi italiane. L'educazione delle patriote: le donne come maestre. Il ruolo e i diritti delle donne nell'Italia unita. La memoria delle donne del Risorgimento e la sua evoluzione nel tempo.Sono queste le tematiche della conversazione con Simonetta Soldani, già docente di Storia del Risorgimento e Storia contemporanea alle Università di Siena e di Firenze, fondatrice e a lungo condirettrice di Passato e presente, rivista di storia contemporanea.A cura di Leo Goretti. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Per richiedere il dvd (sottotitolato in italiano) > http://www.filmgarantiti.it/it/contatti.php?pagina=contatti&nome=introLA BATTAGLIA DI VARSAVIA (2011) **QUANDO LA POLONIA FERMO' I COMUNISTI di Wlodzimierz RedziochLunedì 27 luglio, nella chiesa delle suore visitandine a Cracovia, è stata celebrata una Messa di ringraziamento nel centenario dell'atto di consacrazione della nazione polacca al Sacro Cuore di Gesù.Nel 1920, di fronte alla minaccia bolscevica, i vescovi polacchi si radunarono a Jasna Góra sotto la guida del primate polacco, il cardinale Edmund Dalbor, e il 27 luglio appunto consacrarono la nazione e l'intera patria al Sacro Cuore di Gesù, ribadendo l'atto di elezione della Madonna a Regina di Polonia. "Nel momento in cui nuvole scure si radunano sulla nostra patria e sulla nostra Chiesa, gridiamo come tuoi discepoli sorpresi da una tempesta in mare: Signore, salvaci, perché stiamo morendo. E come una volta, stendendo la mano destra, con una sola parola hai calmato la tempesta, ora, Signore, allontana il pericolo che ci minaccia", supplicavano i vescovi.L'episcopato si impegnò quindi a diffondere tra i fedeli (specialmente nei seminari) la devozione al Sacro Cuore di Gesù e incoraggiare le famiglie a consacrarsi a Lui.Di quali "nuvole scure" parlavano i vescovi polacchi? Nel 1918, un anno dopo la rivoluzione bolscevica, il Consiglio dei Commissari del Popolo (il governo bolscevico) prese la decisione di formare nell'ambito dell'Armata Rossa la cosiddetta Armata Occidentale per realizzare militarmente la "rivoluzione mondiale". Il 10 marzo 1920, a Smolensk, ebbe luogo una riunione dei capi dell'Armata Rossa, del "Fronte Occidentale" e dei commissari comunisti, tra cui anche Stalin, che presero delle decisioni circa l'attacco alla Polonia e all'Europa che doveva svolgersi lungo la traiettoria Varsavia-Poznan-Berlino-Parigi.Nell'estate del 1920 l'Armata Rossa avanzava minacciosamente verso il fiume Vistola fino alle porte di Varsavia. E in queste circostanze i vescovi polacchi presero la decisione della consacrazione della nazione polacca al Sacro Cuore di Gesù. Nello stesso tempo, per smuovere le coscienze di tutti inviarono delle lettere: alla nazione, agli episcopati del mondo intero e al Papa, chiedendo a Benedetto XV la benedizione e preghiere per la Polonia minacciata dai bolscevichi. Nella coraggiosa lettera alle Chiese nel mondo i vescovi davano un'analisi puntualissima della situazione, scrivendo: "La Polonia non aveva intenzione di combattere; vi è stata costretta. Inoltre, non combattiamo affatto contro la nazione, ma piuttosto contro coloro che hanno calpestato la Russia, che ne hanno succhiato il sangue e l'anima, aspirando a occupare nuove terre. Come uno sciame di cavallette che, dopo aver distrutto ogni segno di vita in un luogo, si sposta altrove, costretto dalla propria azione distruttrice a migrare; similmente ora il bolscevismo - 'avvelenata' e saccheggiata la Russia - si volge minaccioso verso la Polonia".Ma i vescovi prima di tutto volevano attirare l'attenzione del mondo sul fatto che i polacchi non fossero i soli ad essere minacciati: "Per il nemico che ci combatte, la Polonia non è l'ultima meta della sua marcia; è piuttosto una tappa e una piattaforma di lancio verso la conquista del mondo". L'espressione "conquista del mondo" non era per nulla troppo ardita perché "il bolscevismo ha avvolto con una rete sovversiva, come un ragno, nazioni lontanissime dalla Russia (...) E oggi tutto è pronto per questa conquista del mondo. In tutti i paesi vi sono schiere già organizzate, che aspettano soltanto il segnale di battaglia; fervono i preparativi di continui scioperi, che dovranno paralizzare la vita normale delle nazioni. La discordia fra le diverse classi sociali si sta trasformando in un odio esasperato e influenze internazionali bloccano astutamente ogni giudizio e autodifesa delle nazioni". Allora tutti dovevano essere coscienti che in questa situazione "la Polonia è l'ultima barriera posta sulla strada del bolscevismo verso la conquista del mondo: se dovesse crollare, il bolscevismo si spanderebbe nel mondo intero, con tutta la sua potenza distruttrice. E l'ondata, che oggi minaccia di invadere il mondo, è veramente terribile".I vescovi polacchi sottolineavano che rischio corresse la Chiesa con il bolscevismo: "Oltre alla dottrina e all'azione, il bolscevismo porta nel suo petto un cuore pieno di odio. E questo odio è rivolto soprattutto contro il cristianesimo, di cui è decisamente una negazione, si rivolge contro la croce di Cristo e contro la sua Chiesa. (...) Il bolscevismo è proprio l'incarnazione e la manifestazione sulla terra dell'Anticristo". Parole chiare e vere che non tutti in Occidente volevano sentire.Purtroppo, il mondo rimase sordo alle richieste di aiuto dei polacchi. Sembrava che tutti, anche le cancellerie occidentali, fossero rassegnati alla vittoria comunista. E, paralizzati, non facevano niente. Una lodevole eccezione fu l'Ungheria che fornì alla Polonia gli armamenti e le munizioni, facilitando anche il trasporto delle armi dall'Occidente.Invece nelle varie Chiese cominciarono le preghiere per la Polonia, sollecitate dallo stesso Pontefice. Il 5 agosto Benedetto XV inviò al Cardinale Vicario di Roma, Basilio Pompili, una lettera che esprimeva tutta la vicinanza del Papa al popolo polacco: "Signor Cardinale, con vivo compiacimento abbiamo appreso che Ella, seguendo il Nostro suggerimento, ha ordinato che domenica prossima nella Venerabile Chiesa del Gesù siano innalzate fervide solenni preghiere all'Altissimo per invocare le misericordie del Signore sulla sventurata Polonia. Gravissime ragioni Ci inducono a bramare che l'esempio dato da Lei, Signor Cardinale, sia seguito da tutti i Vescovi del mondo cattolico. È nota, infatti, la materna ansiosa sollecitudine con la quale la Santa Sede ha seguito sempre le fortunose vicende della Nazione Polacca. Quando tutte le Nazioni civili si inchinavano silenziose dinanzi alla prevalenza della forza sul diritto, la Santa Sede fu sola a protestare contro la iniqua spartizione della Polonia e contro la non meno iniqua oppressione del popolo polacco. Ma ora vi è molto di più; ora non solo è in pericolo l'esistenza nazionale della Polonia, ma tutta l'Europa è minacciata dagli orrori di nuove guerre. Quindi non è soltanto l'amore verso la Polonia, ma è l'amore verso tutta l'Europa che Ci muove a desiderare che i fedeli tutti si uniscano a Noi nel supplicare l'Altissimo affinché, per intercessione della Vergine Santissima, protettrice della Polonia, voglia risparmiare al popolo polacco questa suprema sciagura, e nello stesso tempo voglia allontanare questo nuovo flagello dalla dissanguata Europa".La massiccia campagna di preghiere della Chiesa intera veniva derisa dagli ambienti socialisti e comunisti in Occidente. Il giornale socialista Avanti! così derideva l'iniziativa del Pontefice: "Il Papa fa assegnamento sull'intercessione della Madonna. (...) Sta fresco il Romano Pontefice se crede nell'efficacia della Vergine! Tre milioni di soldati indossano la divisa russa. (...) Questi soldati e i loro cannoni varranno assai più che non tutti i Rosari del mondo. Fra giorni ne avremo la prova". Ma la realtà doveva smentire le sprezzanti parole dei rivoluzionari italiani.Allo scontro finale tra l'esercito polacco guidato dal maresciallo Piłsudski e l'Armata Rossa si arrivò nei giorni dell'Assunta del 1920. La battaglia di Varsavia venne combattuta per più di 10 giorni: dal 13 al 25 agosto. Malgrado la superiorità numerica dei soldati bolscevichi, l'esercito polacco sconfisse i comunisti. Quest'anno si celebra il centesimo anniversario di questa epica battaglia che è passata alla storia come "il Miracolo sulla Vistola". Ma nasce una domanda: chi vorrà ricordare la vittoria dei polacchi che cento anni fa salvarono l'Europa dal comunismo?ULTERIORI INFORMAZIONI > http://www.filmgarantiti.it/it/edizioni.php?id=94
- All'Italia - Santorre di Santarosa - Giuseppe Garibaldi - Cosmopolitismo - Nazionalità vs nazionalismo --- Send in a voice message: https://anchor.fm/stefanodambrosio/message
Se dobbiamo vivere una situazione così unica e difficile, almeno proviamo a vederci anche una possibilità di crescita enorme per tutti.Questo momento ci sta dando una strana opportunità, per sentirci vicini da lontani.A quanto pare vincere delle partite di calcio non è l'unico modo per sentirci italiani,siamo pieni di difetti che tutto il mondo conosce, ma cristo se siamo un popolo vivo!starea
Il titolo riprende una frase scritta per anni sulla carreggiata sull'Autostrada A1, pressappoco dopo Civitavecchia in direzione Genova, e serve a riassumere il sentore popolare sul decreto legge che permette di fare attività fisica all'aperto ai tempi del COVID-19. I commenti, i messaggi e le email arrivate dagli utenti negli ultimi giorni mi hanno convinto a dire qualcosa su questo argomento, sempre partendo dall'idea di non giudicare né offendere né generalizzare. In mezzo: la mia varicella, il Dell XPS 13... Continua a leggere su https://riccardo.im/podcast/il-mordente-57/ Potete inviare messaggi vocali su Telegram o Whatsapp al numero 351 8516089, oppure usare il modulo contatti su riccardo.im per scrivere una e-mail. Ciao.
Ditemi la verità non avete mai sentito frasi come: “ah, io ascolto solo podcast americani perché in Italia…”, “gli eventi in Italia non mi piacciono, io partecipo a quelli all’estero“, “io seguo solo marketer americani perché qui…”, “io compro solo questo tool fatto in America, perché non prenderei mai un tool Made in Italy”…Sia ben chiaro non dico questo per puntare il dito in particolare contro nessuno, anche io mi sono fatto prendere spesso da questo atteggiamento snob. Solo che poi io mi sono accorto che dire così era proprio stupido, mentre alcuni continuano a vantarsi di questa esterofilia ogni 3 per due.Fateci caso. Prendete ad esempio molti GURU del web, che ne so un Growth Hacker qualunque e chiedetegli qualche esempio del suo lavoro. Vi attaccherà una pezza incredibile su Uber, AirBnB o Dropbox. Tutte mega-aziende o startup americane che sono finanziate con gli steroide e che hanno budget particolarmente diversi dalla vostra SRL, ma anche dalla vostra SPA.Poi prendete un ascoltatore medio di podcast e domandargli: cosa ascolti? Risposta: io ascolto solo podcast stranieri.Gli esempi che ti fanno sono sempre esteri.A me sta cosa da fastidio, perché tutti a magnificare il nord Europa, l’America, il Canada, ma ci andassero a vivere lì. Perché non vanno a vivere in America i guru italici del web e soprattutto perché non vendono ai civilissimo americani, agli educatissimi norvegesi, agli scandinavi, ai bretoni, ai tedeschi…no? No perché tutto questi col mito dell’Estero alla fine i loro prodotti, servizi e corsi online li vendono tutti in Italia.Strano eh?Si formano in America perché in Italia non c’è nulla di buono. Seguono il mercato americano perché lì si che c’è roba da fare ma poi la loro proposta commerciale la fanno in Italia.Siccome per qualche anno i servizi digitali li ho comprati, posso dirvi un po’ come si sta dall’altra parte e cosa si nota.Perciò per andare a fondo in questo aspetto ho voluto chiamare un amico.Lui è Rino Cammilleri, un autore di numerosissimi libri fra cui uno che ho già citato la scorsa estate nella puntata che facemmo con Giada quando si parlava di libri per l’estate. La puntata è la 114 e il libro in questione è “Doveroso elogio degli italiani. Contro il vizio dell’autodenigrazione” appunto di Rino Cammilleri. Un libro scritto alla fine degli anni 90 e che ha avuto la sua ultima riedizione con numerose integrazioni nel 2001. È un libro che ho letto e riletto da ragazzo e che oggi mi sembra sempre più attuale.Ho chiesto a Rino di darmi oggi una mano a capire i motivi di questo sentimento che non è solo “esterofilia” ma proprio auto-denigrazione. Lui ha accettato e questo è lo scambio che ne è nato.Continua su:https://www.MERITA.BIZ/156### FACEBOOK ###Abbiamo cose interessanti da raccontartianche durante tutta la settimana.https://www.merita.biz/facebook### PODCAST ###https://www.MERITA.BIZ/PODCAST Sottoscrivi il podcast su: iTunes: http://j.mp/MERITA-ITUNES Stitcher:http://j.mp/MERITA-STITCHER Spreaker:http://j.mp/MERITA-SPREAKERSpotifyhttps://spoti.fi/2qIXimFTELEGRAMhttps://telegram.me/meritabiz
1-Ad Aleppo non si può più nemmeno pregare. Per evitare altre stragi di civili sono state chiuse le moschee. Anche di venerdì (Haid Haid, cittadino siriano di Aleppo, @HaidHaid22).2-Ucraina, il sottile confine tra nazionalismo e patriottismo...La campagna dei gruppi dell'estrema destra non è ancora finita. Tra tre giorni saranno due anni dalla strage di Odessa (Nicolai Petro, Rhode Island University).3-“Fermiamo il commercio d'avorio”. È l'appello dei leader africani riuniti in Kenya. In un secolo l'Africa ha perso il 90% dei suoi elefanti, ormai a rischio estinzione (Raffaele Masto, @RAFFAELEMASTO).4-La fine delle rivoluzione bolivariana potrebbe essere imminente. Entro fine anno il referendum revocatorio sul successore di Chavez, Nicolas Maduro (Alfredo Somoza, @alfredosomoza).5-Festival dei Diritti Umani. Quarta puntata: nonostante i soprusi c'è sempre chi lotta per un futuro migliore (Danilo De Biasio, @danilodebiasio, @FDUmilano).6-Diario cubano: una fabbrica di sigari e le contraddizioni di un sistema produttivo ancora legato al socialismo (Marcello Lorrai)
1-Ad Aleppo non si può più nemmeno pregare. Per evitare altre stragi di civili sono state chiuse le moschee. Anche di venerdì (Haid Haid, cittadino siriano di Aleppo, @HaidHaid22).2-Ucraina, il sottile confine tra nazionalismo e patriottismo...La campagna dei gruppi dell'estrema destra non è ancora finita. Tra tre giorni saranno due anni dalla strage di Odessa (Nicolai Petro, Rhode Island University).3-“Fermiamo il commercio d'avorio”. È l'appello dei leader africani riuniti in Kenya. In un secolo l'Africa ha perso il 90% dei suoi elefanti, ormai a rischio estinzione (Raffaele Masto, @RAFFAELEMASTO).4-La fine delle rivoluzione bolivariana potrebbe essere imminente. Entro fine anno il referendum revocatorio sul successore di Chavez, Nicolas Maduro (Alfredo Somoza, @alfredosomoza).5-Festival dei Diritti Umani. Quarta puntata: nonostante i soprusi c'è sempre chi lotta per un futuro migliore (Danilo De Biasio, @danilodebiasio, @FDUmilano).6-Diario cubano: una fabbrica di sigari e le contraddizioni di un sistema produttivo ancora legato al socialismo (Marcello Lorrai)
Radio Giap Rebelde - l'audioteca di Wu Ming - Archivio 2011 - 2016
Discorso tenuto alla Biblioteca comunale di Rastignano (BO) la sera del 17 marzo 2011, centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia. Una curiosa parentela - Il Tricolore ai balconi oggi e nel 2003 - Addis Abeba, 19 febbraio 1937. Benigni a Sanremo, pericoli strategici di un'innegabile vittoria tattica: 1. Esecuzione dell'inno; 2. Le facce incupite dei post-fascisti in prima fila; 3. Tradizioni inventate e mito tecnicizzato dell'Italia da Scipione in avanti; 4. Terra, stirpe e confini assegnati da Dio: Trieste e i Balcani secondo i carbonari e Mazzini; 5. Una narrazione auto-assolutoria: gli italiani come vittime; 6. Patriottismo e nazionalismo; 7. L'articolo di Alberto Mario Banti sul Manifesto e le reazioni; 8. La nazione come famiglia e il familismo amorale. Il leone del deserto come cartina di tornasole della continuità fascismo/democrazia - L'Armadio della vergogna e le nostre stragi modello Marzabotto - Graziani, Roatta, Badoglio etc. - Come parlare del Risorgimento senza cadere nella trappola? - Parlare dei Risorgimenti - Due cose sul compagno Garibaldi - Breve inciso sulla Comune di Parigi (1871-2011) - Impossibilità di una memoria condivisa, raccontare evidenziando ogni volta il conflitto - La proposta di Banti: non il Risorgimento, ma la Resistenza - Non è sufficiente, ma è meglio dell'altra opzione. Durata: 59 minuti.