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1) Gaza è il paese più affamato al mondo. Secondo le nazioni unite il 100% della popolazione è a rischio. Intanto la tregua proposta da Witkoff resta sul tavolo: Hamas ribadisce che sta valutando. (Guido Olimpio - Corriere della Sera) 2) Il quasi risveglio dell'Europa. Dopo mesi di sostegno incrollabile a Israele la Germania apre alla possibilità di interrompere l'invio di armi, mentre Macron minaccia sanzioni. (Francesco Giorgini, Yves Meny) 3) Gaza, Siria e Ucraina. La Turchia cerca di ritagliarsi un ruolo di mediatore regionale e internazionale. (Valeria Giannotta - Osservatorio Turchia Cespi) 4) La Polonia al secondo turno delle presidenziali. L'Europa guarda con attenzione ad un voto decisivo per il futuro del paese, ma non solo. (Daniele Stasi - Univ. Foggia) 5) Messico, per la prima volta un paese sceglie di eleggere tutti i giudici con un voto popolare. L'obiettivo è contrastare la corruzione, il rischio è l'astensione. (Andrea Cegna) 6) Il libro del venerdì. “Un'altra idea dell'India”, il libro di Matteo Miavaldi che abbatte gli stereotipi sul paese asiatico.
Approfondimento : Giornata di risultati elettorali Questo materiale discute i risultati di diverse elezioni in Europa, evidenziando vittorie specifiche e tendenze politiche. In Romania, un candidato pro-europeo ha vinto le elezioni presidenziali tra accuse di tentativi di censura su Telegram. In Portogallo, il centrodestra ha prevalso nelle elezioni parlamentari, ma l'estrema destra ha registrato un risultato significativo. La Polonia si prepara per un ballottaggio presidenziale tra un candidato del governo e un sovranista, mentre i risultati locali in Bolzano e Merano mostrano cambiamenti nella leadership.
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Per approfondire gli argomenti della puntata: Altre pillole dall'età contemporanea : https://www.youtube.com/watch?v=vfSB5rwk8to&list=PLpMrMjMIcOklAamXwkzlub85zjR3Eh74B&index=1 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'Ucraina è stata presa di mira da "uno dei più potenti" attacchi aerei mai lanciati dalla Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Andryi Sybiha secondo cui droni e missili si sono abbattuti "contro città pacifiche, civili dormienti, infrastrutture essenziali", ha denunciato Sybiha.
Altre pillole dedicate all'Età Moderna : https://www.youtube.com/watch?v=04jMzzw0qK4&list=PLpMrMjMIcOkkxE3VRfoFOph9H6S2v2Njr&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria
les quiero contar de la historia que me hizo salir de la Polonia de posguerra hace tantos años, una historia que nos persigue a mi abuela, a mis padres y a mí desde hace décadas y que hizo que no los volviera a ver nunca... Si quieres compartirnos un suceso paranormal, de fantasmas, extraterrestres, o simplemente algo aterrador que te haya sucedido, envíanos tu historia en una nota de voz a: archivosperdidos@genuinamedia.comSíguenos en:TikTok.YouTube.Instagram.Facebook.Producido y Distribuido por Genuina Media
les quiero contar de la historia que me hizo salir de la Polonia de posguerra hace tantos años, una historia que nos persigue a mi abuela, a mis padres y a mí desde hace décadas y que hizo que no los volviera a ver nunca... Si quieres compartirnos un suceso paranormal, de fantasmas, extraterrestres, o simplemente algo aterrador que te haya sucedido, envíanos tu historia en una nota de voz a: archivosperdidos@genuinamedia.comSíguenos en:TikTok.YouTube.Instagram.Facebook.Producido y Distribuido por Genuina Media
La Polonia potrebbe diventare la principale potenza militare europea, seconda nel continente soltanto alla Russia di Vladimir Putin. Dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina a Varsavia è partita una corsa al riarmo che ha avuto l'appoggio non solo della maggioranza di governo, ma dell'intero arco politico parlamentare, senza eccezione alcuna. Lo dimostra anche la pronta reazione dell'aeronautica militare polacca, che ha visto coinvolti tre F-16, decollati immediatamente per intercettare un missile russo che viaggiava in direzione del territorio polacco a 20 chilometri dal confine e che poi ha virato di 180 gradi per dirigersi verso la regione occidentale di Leopoli in Ucraina.ISCRIVITI E SEGUI "NOTIZIE DALL'UCRAINA": YouTube: https://bit.ly/3FqWppn Spreaker: https://bit.ly/42g2ONG Apple Podcasts: https://apple.co/3JE1OMi Spotify: https://spoti.fi/40bpm0v Google Podcasts: https://bit.ly/3lfNzUy Amazon Podcast: https://amzn.to/40HVQ37 Audible: https://bit.ly/4370ARc I PODCAST ADNKRONOS: Fa notizia da 60 anni: https://www.adnkronos.com/speciali/adnkronos60_podcast/ Aggiungi contatto: https://www.adnkronos.com/speciali/aggiungi_contatto/ Notizie dall'Ucraina: https://www.adnkronos.com/speciali/notizie_ucraina/ Israele sotto attacco: https://www.adnkronos.com/speciali/israele_sotto_attacco/ Le Storie, La Storia: https://www.adnkronos.com/speciali/le_storie_la_storia/ Sanremo Express: https://www.adnkronos.com/speciali/sanremo_podcast_2024 RESTA IN CONTATTO CON NOI: https://www.adnkronos.com/ https://twitter.com/Adnkronos https://www.facebook.com/AgenziaAdnKronos https://www.instagram.com/adnkronos_/
L'uomo destinato a riportare la Polonia al centro dell'UE. Le prossime elezioni in Russia e la scomparsa di Alexei Navalny. Regala la membership di Will, con uno sconto del 15% sui piani annuali: regalerai contenuti dedicati, esperienze speciali e un network unico. Puoi regalare Will da qui usando il codice WILLCHRISTMAS Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
La Polonia ha finalmente un nuovo governo: dopo 9 anni di governi nazionalisti, Donald Tusk guida una coalizione europeista che va dal centrodestra alla sinistra ecologista. Perché ci sono voluti due mesi? Riassunto delle puntate precedenti e della fiducia in Parlamento.
1- Gaza è l'inferno sulla terra. La situazione umanitaria continua ad aggravarsi. Aumentano le malattie infettive e cresce la fame, mentre secondo l'oms solo 11 ospedali su 36 sono ancora in funzione. Uno solo nel nord. Le ong statunitensi lanciano un appello al presidente Biden: “Il governo americano deve intervenire”. (Paolo Pezzati – Oxfam Italia) 2- Zelensky in missione a Washington per convincere il congresso americano a sbloccare i nuovi finanziamenti a Kiev. Ma negli stati uniti il clima politico si è sempre più inasprito e ottenere il via libera è sempre più difficile (Roberto Festa) 3 – A Dubai si prepara una lunga notte. Alla Cop28 si continua a discutere per trovare un accordo dopo la bozza deludente del testo finale diffuso ieri. Le decisioni che verrano prese nelle prossime ore avranno effetti a livello globale per decenni. (Emanuele Bompan – Materia Rinnovabile) 4 – La Polonia ha un nuovo primo ministro. L'europeista Donald Tusk presenta ministri e programma e domani il giuramento. “Lavoreremo perché tutti possano sentirsi a casa”, ha detto. (Daniele Stasi) 5 – Il golpe strisciante del Guatemala. La procura tenta di sovvertire l'esito delle elezioni che hanno visto trionfare il progressista Bernando Arevalo. (Gianni Beretta) 6 – Rubrica Sportiva. Il governo britannico respinge la legge Hillsburough, e delude ancora una volta le vittime di una delle più sanguinose stragi nella storia del calcio. (Luca Parena)
Rassegna stampa del 12 12 23 | Donald Tusk, europeista e moderato è il nuovo premier della Polonia. Ha sconfitto due mesi fa la destra del PiS e si appresta a far tornare lo Stato di diritto nel Paese. Una buona notizia per le donne (il diritto all'aborto era stato quasi soppresso), per l'Ucraina e per l'Europa che può contare su un Premier che non farà asse con Orbán e con le destre.
Il podcast di Alessandro Orsini: Lezioni di Storia e Geopolitica
La Polonia rischia di precipitarci in guerra con la Russia? prof. OrsiniDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-podcast-di-alessandro-orsini-lezioni-di-storia-e-geopolitica--5975490/support.
In Polonia si incrina il primato della destra populista che non ha giocato pulitissimo in campagna elettorale: Diritto e Giustizia, al potere dal 2015, non otterrà il terzo mandato consecutivo. A raggiungere la maggioranza, cioè più di 231 seggi su 460, sono le tre principali forze dell'opposizione capitanata dal centrodestra, dell'ex premier Donald Tusk. Ha fatto la differenza la partecipazione, con un'affluenza al 72,9%, la più alta nella Storia democratica del Paese.
In questo podcast, vi proponiamo l'intervento di Karolina Muti a RadioRadicale, nel corso della puntata speciale di “Spazio Transnazionale” del 15 ottobre 2023, condotto da Francesco De Leo sulle elezioni in Polonia.
Da una parte c'è la destra nazionalista e conservatrice di Diritto e Giustizia (PiS), attualmente al potere con il primo ministro Mateusz Morawiecki, e guidata da Jarosław Kaczyński. Dall'altra la destra liberale ed europeista di Piattaforma Civica (PO), con a capo Donald Tusk, primo ministro dal 2007 al 2014 e presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019. La Polonia alle urne con la sfida che si rinnova: un passo importante per l'Unione europea che osserva attentamente gli sviluppi. Ospite Micol Flammini, inviata a Varsavia de Il Foglio. Nella seconda parte ospite Dimitri Bettoni ricercatore dell'Osservatorio Balcani e Caucaso, con lui parliamo di libertà di stampa. In collaborazione con Euranet Plus
Si rialzano i ‘muri' in Europa contro i migranti. La Polonia ha deciso di riattivare il controllo al confine con la Slovacchia.
La Polonia non fornirà più armi all'Ucraina. Basco, galiziano e catalano, le lingue regionali bloccano il governo spagnolo Ascolta gli altri podcast di Will su Spotify o Apple Podcast Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1- “ I politici europei hanno la responsabilità morale di affrontare l'inquinamento atmosferico”. La reazione dell' Oms all'indagine del Guardian che ha rivelato l'entità della crisi 2- Ucraina. Il vento sta cambiando A Washington il presidente Zelensky chiederà oggi più fondi e più armi ma rispetto a un anno la risposta non è più scontata. ( Roberto Festa) 3-Intanto nel pieno della controffensiva, Kiev perde uno dei suoi alleati più convinti : La Polonia ha affermato che non trasferirà più armi al suo vicino. ( Mauro Caterina) 4- Spagna. A Madrid il congresso d'ora in poi parlerà catalano, basco e galiziano. Da Andorra la storia di Esteri a cura di Giulio Maria Piantadosi. 5- Marocco. Ong in prima linea dopo il terremoto del 9 settembre scorso In Esteri la risposta umanitaria del Cesvi. ( Chiara Bogoni – Cesvi) 6- World Music. Dalla Giamaica a Tripoli, quando la Libia suonava il reggae. ( Marcello Lorrai)
A cura di Daniele Biacchessi Il piano di dieci punti europeo sui migranti annunciato a Lampedusa dalla Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e appoggiato in larga parte dalla premier Giorgia Meloni, non trova consonanze nell'azione sul campo. Mentre a Lampedusa continuano gli sbarchi e i trasferimenti, e i sindaci di sinistra e di destra chiedono di non essere lasciati soli ad affrontare l'emergenza, in Europa ognuno cerca soluzioni diverse e corre verso direzioni opposte. Infatti, la Francia blinda le frontiere. Parigi non può sospendere il trattato di Schengen, ma proroga ancora una volta il ripristino dei controlli tra Ventimiglia e Mentone perché teme che la pressione migratoria in Italia possa diventare una 'minaccia' per i propri confini. Così l'elicottero della Douane sorvola i varchi, i droni rastrellano le creste di roccia che nascondono sentieri impervi, le camionette della Géndarmerie e della Police nationale scendono ai valichi di Ponte san Ludovico, lungo il mare e Ponte san Luigi, sotto la collina, e rafforzano la truppa di agenti e riservisti alla stazione di Menton Garavan. La Polonia boccia i dieci punti di von der Leyen. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rischia di rimanere con il cerino in mano e annuncia: "L'Italia non sarà il campo profughi Ue. La Francia ha bloccato le frontiere, la Germania ha detto che non ricolloca, l'Austria farà più controlli al Brennero. L'unico modo serio è che tutti insieme lavoriamo per difendere i confini esterni''. Il piano europeo sui flussi migratori rimane solo sulla carta e rischia di diventare un mero annuncio di campagna elettorale. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
A cura di Daniele Biacchessi Il piano di dieci punti europeo sui migranti annunciato a Lampedusa dalla Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e appoggiato in larga parte dalla premier Giorgia Meloni, non trova consonanze nell'azione sul campo. Mentre a Lampedusa continuano gli sbarchi e i trasferimenti, e i sindaci di sinistra e di destra chiedono di non essere lasciati soli ad affrontare l'emergenza, in Europa ognuno cerca soluzioni diverse e corre verso direzioni opposte. Infatti, la Francia blinda le frontiere. Parigi non può sospendere il trattato di Schengen, ma proroga ancora una volta il ripristino dei controlli tra Ventimiglia e Mentone perché teme che la pressione migratoria in Italia possa diventare una 'minaccia' per i propri confini. Così l'elicottero della Douane sorvola i varchi, i droni rastrellano le creste di roccia che nascondono sentieri impervi, le camionette della Géndarmerie e della Police nationale scendono ai valichi di Ponte san Ludovico, lungo il mare e Ponte san Luigi, sotto la collina, e rafforzano la truppa di agenti e riservisti alla stazione di Menton Garavan. La Polonia boccia i dieci punti di von der Leyen. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni rischia di rimanere con il cerino in mano e annuncia: "L'Italia non sarà il campo profughi Ue. La Francia ha bloccato le frontiere, la Germania ha detto che non ricolloca, l'Austria farà più controlli al Brennero. L'unico modo serio è che tutti insieme lavoriamo per difendere i confini esterni''. Il piano europeo sui flussi migratori rimane solo sulla carta e rischia di diventare un mero annuncio di campagna elettorale. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
I venti di guerra dall'Ucraina soffiano sull'Europa orientale, la compagnia di mercenari ha ricevuto in Bielorussia i primi veicoli corazzati Shchuka. Intanto la Polonia acquista due aerei svedesi per il controllo dei cieli.Iscriviti e segui "Notizie dallUcraina":YouTubeApple PodcastsSpotifyGoogle PodcastsAmazon PodcastAudibleadnkronos.com
El 1 de septiembre de 1939 se produce la invasión nazi de Polonia, dando comienzo a la Segunda Guerra Mundial. A partir de 1940 las fuerzas nazis concentrarán a la población judía en guetos donde las condiciones de vida eran terribles, sin agua corriente, ni sistema de alcantarillado en muchas ocasiones. Algunas personas eran obligadas a trabajar en fábricas destinadas a la producción de materiales para el ejército nazi. Las jornadas extenuantes junto con el hambre, el frío y el hacinamiento facilitaron la aparición y expansión de epidemias de tifus y otras enfermedades. A pesar de la falta de medios, los médicos judíos siguieron atendiendo a los enfermos en clínicas y hospitales improvisados. Tuvieron que enfrentarse a complicados dilemas éticos al tener que decidir cómo distribuir las escasas medicinas. Su ejemplo de resistencia y heroísmo fue capaz de crear una facultad de medicina clandestina en el gueto de Varsovia. Además, llevaron a cabo una investigación pionera sobre las consecuencias del hambre en el organismo humano. Esta mesa redonda organizada por Centro Sefarad-Israel y la Embajada de Polonia se reflexiona sobre estos esfuerzos médicos. Cuenta con la participación de Rosa Ríos Cortes y Esteban González López, profesores de la asignatura “El Holocausto, una reflexión desde la Medicina” de la Universidad Autónoma de Madrid.
La Polonia scende in piazza contro il carovita e il governo. Ad innescare le proteste, Donald Tusk, premier della Polonia tra il 2007 e il 2014 ed ex presidente del Consiglio europeo, finito nel mirino di una legge che vorrebbe escludere dalla vita pubblica gli esponenti politici responsabili delle "influenze russe". Ne abbiamo parlato conFabio Turco di Centrum Report.
Nuovo duro affondo dell'ex presidente russo Dimitry Medvedev che mette nel mirino la Polonia e il suo premier: "Non so chi potrebbe vincere o perdere una guerra del genere ma, considerando il ruolo della Polonia come avamposto della Nato in Europa, sarebbe destinata a scomparire". Iscriviti e segui "Notizie dallUcraina":YouTubeApple PodcastsSpotifyGoogle PodcastsAmazon PodcastAudibleadnkronos.com
In questa settima puntata di ERGO, Ludovica ci porta nel cuore dell'Europa per parlare di un progetto economico ed infrastrutturale dalla forte valenza strategica e geopolitica: il Trimarium. Si tratta di un'iniziativa che, come anticipa il nome stesso, abbraccia una porzione di territorio compresa tra tre mari: il mar Baltico, il mar Nero e il mar Adriatico e di cui la Polonia è il principale leader. Per saperne di più, ascolta questo nuovo episodio! . . . Iniziativa autonoma degli studenti UNINT che si avvale del finanziamento dell'Università degli Studi Internazionali di Roma.
14 marzo 2023 - Fabrizio Maronta e Giacomo Mariotto
La Polonia e la NATO escludono che il missile caduto in Polonia sia stato deliberatamente lanciato dalla Russia, ma sia un errore Ucraino, ma Zelensky smentisce “il razzo non è nostro, la NATO entri in guerra”...a voi ve piace ‘sta minestra?
Due missili di fabbricazione russa, ma che potrebbero essere anche sistemi antiaerei provenienti dall'Ucraina, sono caduti nel villaggio polacco di Przewodow, uccidendo due persone. La Polonia è in allerta e chiede di attivare l'articolo 4 dell'Alleanza, cioè la consultazione tra Paesi membri in caso di aggressione ad uno di essi, ma allo stesso tempo il premier polacco Morawiecki fa appello alla calma. Il presidente Duda afferma che non vi sono al momento "prove inequivocabili" sulla provenienza dei razzi. Per il presidente ucraino Zelensky l'attacco missilistico in Polonia costituisce "un autentico messaggio della Russia al G20". Mosca nega di aver lanciato i missili e accusa Kiev di voler favorire una escalation del conflitto. Il presidente degli Usa Biden giudica "improbabile" che i missili vengano dalla Russia, pur condannando i massicci attacchi sferrati da Mosca in Ucraina proprio ieri durante il G20.
Inizieremo il nostro programma passando in rassegna alcune notizie di questa settimana. Commenteremo innanzitutto la vittoria della coalizione di destra guidata dal partito Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni alle elezioni politiche italiane di domenica. Parleremo anche della cancellazione dei concerti programmati in Polonia dal co-fondatore dei Pink Floyd Roger Waters, per la sua posizione sulla guerra in Ucraina. Quindi, nella parte scientifica del nostro programma, commenteremo il risultato di un recente studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, che conferma che il gusto e la preferenza per certi alimenti cominciano prima della nascita. E infine, parleremo del campione svizzero di tennis Roger Federer, che si è ufficialmente ritirato dopo 25 anni di carriera e 20 titoli del Grande Slam. Nella seconda parte del nostro programma, Trending in Italy, parleremo di Samantha Cristoforetti, la prima donna europea ad aver ricevuto l'incarico di comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Commenteremo infine un tema che nelle ultime settimane ha scatenato un acceso dibattito tra scienziati, cuochi e appassionati di gastronomia italiana: se sia opportuno, oppure no, cuocere la pasta a fuoco spento. - La coalizione di destra di Giorgia Meloni vince le elezioni politiche italiane - La Polonia cancella i concerti di Roger Waters - I bambini non ancora nati ridono o piangono quando vengono esposti al gusto di carote o cavoli - Roger Federer si ritira dal tennis professionistico - Samantha Cristoforetti è il nuovo comandante della Stazione Spaziale Internazionale - Il dibattito della pasta cotta a fuoco spento
L'Italvolley maschile torna sul tetto del mondo dopo 24 anni. Un risultato storico centrato dalla nuova generazione d'oro azzurra.
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Viaggio a Łódź, un tempo maggior centro tessile dell'Est Europa, ora capitale creativa della Polonia tra design postindustriale, moda e cinema. Nel dopo Covid gli uffici si trasformano in “abitazioni” luminose e verdi. Grazie alla tecnologia le nostre ossa diventano microfoni e altoparlanti
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Berlino - La data non potrebbe essere più simbolica: 17 settembre. In quel giornodi ottantatré anni fa le truppe sovietiche entrarono nella Polonia già invasa a Occidente dai soldati tedeschi, dando corpo ai protocolli segreti dell'accordo tra nazisti e sovietici, il famigerato patto Molotov-Ribbentrop. E ottantatré anni dopo Varsavia inaugurerà un nuovo canale di navigazione verso il Mar Baltico.
La Polonia chiede i danni di guerra alla Germania. La morte sospetta del presidente di Lukoil Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il 1982 era un anno di guerre, più o meno esplicite: sugli scogli delle Isole Falkland combattevano gli eserciti di Argentina e Gran Bretagna. Israele bombardava i quartieri arabi alla periferia di Beirut per smantellare le postazioni dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina. La Polonia viveva sotto la legge marziale del generale Jaruzelski. El Salvador era squassato dalla guerra civile. Il Cile era sotto una dittatura militare. E in Italia, dove risuonava ancora l'eco degli anni di piombo, i lavoratori scendevano in piazza riaccendendo nel paese una coscienza sindacale di massa. Quel che fece il gioco del calcio, nel giro di quaranta giorni, fu cambiare il segno alla presenza della folla nelle strade, non più per rabbia ma per gioia. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A cura di Daniele Biacchessi Non sarà un percorso breve, bensì lungo e irto di ostacoli, ma il primo step è stato avviato. La Commissione Ue ha dato il via libera formale alle candidature di Ucraina e Moldavia per l'ingresso nell'Unione. I criteri di adesione prevedono che il paese candidato abbia istituzioni stabili, che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani e la protezione delle minoranze. La decisione finale spetta ora ai capi di Stato e di governo dell'Unione europea che si riuniranno la settimana prossima a Bruxelles. "Non siamo al punto in cui raccomandiamo al Consiglio di aprire negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia, si tratta di un processo doloroso e dinamico, anche l'Ue deve procedere con il suo percorso di riforma istituzionale. La Polonia, ad esempio, ci ha messo 10 anni, dal 1994 al 2004, a passare dal riconoscimento di Paese candidato all'ingresso nell'Ue", ammette un funzionario europeo. "Riconosciamo i progressi compiuti dall'Ucraina, ma sottolineiamo la necessità di consolidare le riforme e ci muoviamo con determinazione per assicurarne l'attuazione. Naturalmente, non tutto può essere ottenuto finchè la guerra infuria sul territorio ucraino", dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Ma le questioni spinose sono le riforme, corruzione e magistratura in primis: senza una trasformazione radicale e stabile delle istituzioni dei due paesi il sogno degli ucraini e moldavi si allontana. Credits: Agenzia Fotogramma
A cura di Daniele Biacchessi Non sarà un percorso breve, bensì lungo e irto di ostacoli, ma il primo step è stato avviato. La Commissione Ue ha dato il via libera formale alle candidature di Ucraina e Moldavia per l'ingresso nell'Unione. I criteri di adesione prevedono che il paese candidato abbia istituzioni stabili, che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani e la protezione delle minoranze. La decisione finale spetta ora ai capi di Stato e di governo dell'Unione europea che si riuniranno la settimana prossima a Bruxelles. "Non siamo al punto in cui raccomandiamo al Consiglio di aprire negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia, si tratta di un processo doloroso e dinamico, anche l'Ue deve procedere con il suo percorso di riforma istituzionale. La Polonia, ad esempio, ci ha messo 10 anni, dal 1994 al 2004, a passare dal riconoscimento di Paese candidato all'ingresso nell'Ue", ammette un funzionario europeo. "Riconosciamo i progressi compiuti dall'Ucraina, ma sottolineiamo la necessità di consolidare le riforme e ci muoviamo con determinazione per assicurarne l'attuazione. Naturalmente, non tutto può essere ottenuto finchè la guerra infuria sul territorio ucraino", dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Ma le questioni spinose sono le riforme, corruzione e magistratura in primis: senza una trasformazione radicale e stabile delle istituzioni dei due paesi il sogno degli ucraini e moldavi si allontana. Credits: Agenzia Fotogramma
A cura di Daniele Biacchessi Non sarà un percorso breve, bensì lungo e irto di ostacoli, ma il primo step è stato avviato. La Commissione Ue ha dato il via libera formale alle candidature di Ucraina e Moldavia per l'ingresso nell'Unione. I criteri di adesione prevedono che il paese candidato abbia istituzioni stabili, che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani e la protezione delle minoranze. La decisione finale spetta ora ai capi di Stato e di governo dell'Unione europea che si riuniranno la settimana prossima a Bruxelles. "Non siamo al punto in cui raccomandiamo al Consiglio di aprire negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia, si tratta di un processo doloroso e dinamico, anche l'Ue deve procedere con il suo percorso di riforma istituzionale. La Polonia, ad esempio, ci ha messo 10 anni, dal 1994 al 2004, a passare dal riconoscimento di Paese candidato all'ingresso nell'Ue", ammette un funzionario europeo. "Riconosciamo i progressi compiuti dall'Ucraina, ma sottolineiamo la necessità di consolidare le riforme e ci muoviamo con determinazione per assicurarne l'attuazione. Naturalmente, non tutto può essere ottenuto finchè la guerra infuria sul territorio ucraino", dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Ma le questioni spinose sono le riforme, corruzione e magistratura in primis: senza una trasformazione radicale e stabile delle istituzioni dei due paesi il sogno degli ucraini e moldavi si allontana. Credits: Agenzia Fotogramma
Maurizio Crozza nei panni di Alessandro Orsini in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senza pubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXw See omnystudio.com/listener for privacy information.
La Polonia è il primo approdo di questi bambini. C'è un hub chegoverno e Caritas hanno allestito a Stalowa Wola, una cittadinaad un'ora e mezzo da Lublino. Lo hanno chiamato l'hub "delsollievo"
Sono più importanti le leggi polacche o quelle approvate dall'Unione europea? La Polonia e l'Unione europea ne stanno discutendo e questa settimana la domanda è stata al centro di un'importante riunione chiamata Consiglio europeo. Anche in Italia si parla di regole, precisamente di quelle che si vorrebbe imporre ai monopattini elettrici che da qualche anno hanno conquistato le strade delle nostre città come pare aver fatto anche la zanzara coreana, capace di sopravvivere (e pungere) anche d'inverno. Nella puntata vi racconterò anche che gli italiani sono i più bravi a riciclare i materiali usati, soprattutto la carta; e che il WWF ha bisogno dell'aiuto di tutti per individuare (e salvare) i trichechi.
Un report di EY e Manpower Group elenca le 10 professioni più in crescita e quelle più a rischio: sul podio fra le più ambite spiccano gestori di basi di dati, medici e tecnici web. La Polonia torna in conflitto con la Ue, per una sentenza che reclama la superiorità del diritto nazionale su quello comunitario. Netflix vola grazie al boom di abbonamenti per Squid Game, la serie sudcoreana guardata da 142 milioni di utenti in quattro settimana. Sono le tre storie della puntata di oggi di Start, il podcast del Sole 24 Ore
1- Brexit ora a un passo dopo la grande vittoria di Boris Johnson. Ma la Gran Bretagna rischia di ..Ulster e Scozia. Crollo dei laburisti nelle ex zone industriali. Lo speciale di esteri. (Daniele Fisichella, Emanuele Valenti)..2- Riscaldamento globale. L'unione europea trova l'accordo sulla neutralità climatica. La Polonia, che dipende dal carbone, pone la questione del costo della transizione energetica. (Veronica Tettamanti, Paola Tamma – Politico)..3- Algeria, le elezioni imposte dal regime boicottate dal 61 % degli aventi diritto. ..Per il 43 esimo venerdì consecutivo milioni di persone sono scese in piazza per chiedere un paese migliore. (Luisa Nannipieri, Caterina Roggero – Uni Bicocca)..4- Effetto 11 settembre. Birmania, Cina e India si sentono autorizzati a reprimere le minoranze musulmane. (Alfredo Somoza)
1-Moratoria di sei mesi sulla carbon tax: Macron tenta di spegnere la protesta dei Gillet Gialli...Ma le misure annunciate oggi rischiano di essere superate da nuove rivendicazioni. (Francesco Giorgini) ..2- Cop 24 . La Polonia pone il problema del costo della transizione energetica difendendo i posti di lavoro dei suoi minatori. ..3-La Brexit non è irreversibile. Londra ha la possibilità di revocarla in modo unilaterale fino alla data di conclusione dell'accordo di divorzio secondo le conclusioni dell'avvocato generale della Corte Ue. ( Maria Maggiore) ..4-L'unione Europea si spacca tra est e ovest sulla riforma dell'autotrasporto..( Alessandro Principe) ..5-Stati Uniti: Bernie Sanders lancia la sfida a Donald Trump. ( Roberto Festa) ..6-Land Grabbing: In Sierra Leone l'alta corte ordina la restituzione di più di 41.000 ettari di terreni ai contadini. ..( Marta Gatti)