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Episodio 57: "Redento dalla schiavitù" - Esodo 21:1-11Rev. Michael Brown, pastore di Chiesa Riformata FiladelfiaEsodo 21:1-111«Queste sono le leggi che tu esporrai davanti a loro:2Se compri uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni, ma il settimo se ne andrà libero, senza pagare nulla. 3Se è venuto solo, se ne andrà solo; se aveva moglie, la moglie se ne andrà con lui. 4Se il suo padrone gli dà moglie e questa gli partorisce figli e figlie, la moglie e i figli di lei saranno del padrone, ed egli se andrà solo. 5Ma se lo schiavo fa questa dichiarazione: “Io amo il mio padrone, mia moglie e i miei figli; io non voglio andarmene libero”; 6allora il suo padrone lo farà comparire davanti a Dio, lo farà accostare alla porta o allo stipite; poi il suo padrone gli forerà l'orecchio con una lesina ed egli lo servirà per sempre.7Se uno vende la propria figlia come schiava, questa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. 8Se lei non piace al suo padrone, che si era proposto di prenderla in moglie, deve permettere che sia riscattata; ma non avrà il diritto di venderla a gente straniera, dopo esserle stato infedele. 9Se la dà in sposa a suo figlio, dovrà trattarla secondo il diritto delle figlie. 10Se prende un'altra moglie, non toglierà alla prima né il vitto, né il vestire, né la coabitazione. 11Se non le fa queste tre cose, lei se ne andrà senza pagare nessun prezzo.
"Il pane dal cielo" - Esodo 16Rev. Michael Brown,12 giugno 2022Chiesa Riformata FiladelfiaEsodo 16Le quaglie e la manna 1Tutta la comunità dei figli d'Israele partì da Elim e giunse al deserto di Sin, che è tra Elim e il Sinai, il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dal paese d'Egitto. 2Tutta la comunità dei figli d'Israele mormorò contro Mosè e contro Aaronne nel deserto. 3I figli d'Israele dissero loro: «Fossimo pur morti per mano del Signore nel paese d'Egitto, quando sedevamo intorno a pentole piene di carne e mangiavamo pane a sazietà! Voi ci avete condotti in questo deserto perché tutta questa assemblea morisse di fame!» 4Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io farò piovere pane dal cielo per voi; il popolo uscirà e ne raccoglierà ogni giorno il necessario per la giornata; così lo metterò alla prova e vedrò se cammina o no secondo la mia legge. 5Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che hanno portato a casa, dovrà essere il doppio di quello che raccolgono ogni altro giorno». 6Mosè e Aaronne dissero a tutti i figli d'Israele: «Questa sera voi conoscerete che il Signore è colui che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto. 7Domattina vedrete la gloria del Signore, poiché egli ha udito i vostri mormorii contro il Signore. Quanto a noi, che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?» 8E Mosè disse: «Vedrete la gloria del Signore quando stasera egli vi darà carne da mangiare e domattina pane a sazietà; perché il Signore ha udito le lagnanze che voi mormorate contro di lui. Noi infatti, che cosa siamo? I vostri mormorii non sono contro di noi, ma contro il Signore». 9Poi Mosè disse ad Aaronne: «Di' a tutta la comunità dei figli d'Israele: “Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha udito i vostri mormorii”». 10Mentre Aaronne parlava a tutta la comunità dei figli d'Israele, questi volsero gli occhi verso il deserto, ed ecco la gloria del Signore apparire nella nuvola. 11E il Signore disse a Mosè: 12«Io ho udito i mormorii dei figli d'Israele; parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono il Signore, il vostro Dio”». 6Mosè e Aaronne dissero a tutti i figli d'Israele: «Questa sera voi conoscerete che il Signore è colui che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto. 7Domattina vedrete la gloria del Signore, poiché egli ha udito i vostri mormorii contro il Signore. Quanto a noi, che cosa siamo perché tutte le mattine: ciascuno nella misura che bastava al suo nutrimento; e quando il sole diventava caldo, quello si scioglieva. 22Il sesto giorno raccolsero il doppio di quel pane: due omer per ciascuno. Tutti i capi della comunità vennero a dirlo a Mosè. 23Ed egli disse loro: «Questo è quello che ha detto il Signore: “Domani è un giorno solenne di riposo: un sabato sacro al Signore; fate cuocere oggi quello che avete da cuocere, e fate bollire quello che avete da bollire; tutto quel che vi avanza, riponetelo e conservatelo fino a domani”». 24Essi dunque lo misero da parte fino all'indomani, come Mosè aveva ordinato, e quello non imputridì e non fu infestato dai vermi. 25Mosè disse: «Mangiatelo oggi, perché oggi è il sabato sacro al Signore; oggi non ne troverete nei campi. 26Raccoglietene durante sei giorni; ma il settimo giorno è il sabato; in quel giorno non ve ne sarà». 27Il settimo giorno alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono. 28Allora il Signore disse a Mosè: «Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi? 29Guardate che il Signore vi ha dato il sabato. Per questo, il sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni. Perciò ognuno stia dov'è,mormoriate contro di noi?» 8E Mosè disse: «Vedrete la gloria del Signore quando stasera egli vi darà carne da mangiare e domattina pane a sazietà; perché il Signore ha udito le lagnanze che voi mormorate contro di lui. Noi infatti, che cosa siamo? I vostri mormorii non sono contro di noi, ma contro il Signore». 9Poi Mosè disse ad Aaronne: «Di' a tutta la comunità dei figli d'Israele: “Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha udito i vostri mormorii”». 10Mentre Aaronne parlava a tutta la comunità dei figli d'Israele, questi volsero gli occhi verso il deserto, ed ecco la gloria del Signore apparire nella nuvola. 11E il Signore disse a Mosè: 12«Io ho udito i mormorii dei figli d'Israele; parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono il Signore, il vostro Dio”».nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno».
Steve Wood, Ph.D. and Bill Kanasky, Jr., Ph.D. discuss the litigation risks and dangers for companies that make statements like "Safety is our top priority." Steve and Bill talk about how and why that seemingly innocuous statement is neither true nor accurate and how the plaintiff's bar has successfully used this type of language against companies and witnesses to great success. Bill provides a real-life example of this safety priority example, the obvious dangers due to the language, and how it raises the legal bar when phrases like "safety is our top priority" are used. The unrealistic burden created by this type of language cannot be managed in most circumstances so the specific language, words, and context used is critical. Steve and Bill share how safety should be positioned within a company's messaging and how it is not in a client's best interest to stack rank priorities, particularly safety. Watch the video of this episode: https://www.courtroomsciences.com/r/5MA
5日均线顾名思义就是5天股票成交价格或指数的平均值,对应的是股价的5日均线(5MA)和指数的5日均线(5MA)。如果目前的股价在均线之上,就说明目前处于升势中。反过来也如此。 5日均线价的意义:当一只股票从下上穿五日均线时,代表了在五日内买入的投资者总体来说是获利的。相同,当股票从上下穿白线时,代表了五天内买入的投资者总体来说是处于亏损状态的。 5日均线的作用: 1、攻击线拐头向上表示其有助涨左右。 2、攻击线走平意味着股票正在做平台整理。 3、拐头向下代表其有助跌作用。
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While season one of Five Minutes Alone with Pastor Andrew has ended, season two is still yet to begin. However, this interim (in between seasons) message is truly important for all to hear! Listen as Pastor Andrew shares a recent harrowing experience and also what to look for in the upcoming season of this podcast. For more: 5MA.US --- Send in a voice message: https://anchor.fm/5minutesalone/message
The Prosperity Gospel that claims, "come to God because He wants to prosper you," is a false gospel. However, to say that God does not want to prosper those that repent of their sin and put their faith and trust in Jesus Christ is also a false teaching. For the believer who has been born again, it is God's great pleasure to prosper His children. Like anything else in the Kingdom of God, however, it requires faith on our part. Listen as Pastor Andrew discusses true, biblical prosperity and debunks the myth that Jesus was POOR. For more info on this ministry, and for the opportunity to give, please visit 5MA.US. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/5minutesalone/message
After years of praying for a move of God, suddenly an outpouring began at Deliverance Bible Church in 2016. This episode of Five Minutes Alone with Pastor Andrew details his experience of going from being an empty, dry, and busted minister, to being overwhelmed with heavenly joy and supernatural grace. For more information, go to 5MA.US.
Orthogonal for Mutual ConductanceStephen Melted Solid State Relay in electric brewery setup "Finally gave up the smoke" New SSR is rated for 40A Installed a blower fan on the heatsink for extra protection GFCI Breakers Monitors current on both legs of the circuit and makes sure they are within 5mA of each other Parker is going to use a SPA 240V 50A GFCI setup for his brewery setup Parker DAC board update PCM5122 based DAC design Same chip as what is on the HiFiberry DAC+ Had to change out the in series resistors from 1K Ohm to 27 Ohm resistors to get the communication to work Digital Logic Analyzer Verse Oscilloscope Soldering Iron ownership history R.F.O. PCM2912A USB microphone chip USB Interface, Mono Microphone Input and Stereo Headphone Output Found in a Datasheet for LAN9514 pg 15 When disabling port power, the driver will actively drive a ‘0’ The BenHeck show is losing its host Adventures in Autorouting /r/electronics thread It is definitely written by a software person They do not take in account RF noise, stability, power return and ground loops “Imagine today’s standard 4 layer boards routinely being fit into 2 layers without any human effort.” Visit our Slack Channel and join the conversation in between episodes and please review us, wherever you listen (PodcastAddict, iTunes), it helps this show stay visible and helps new listeners find us.Tags: electronics podcast, GFCI Breakers, MacroFab, macrofab engineering podcast, MEP, PCM2912A, PCM5122, Podcast
Wrong Variants Derrick from The Current Source sent in his stomp box as some "reverse" swag. Recommend putting an LED in the Bass' eyeball for power notification. Parker Finished and ordered the Raspberry Pi Compute Module LVDS test board. Started researching more about I2S Audio. Inter-IC Sound Standardized by Philips Semiconductor which is now NXP One way to represent PCM (Pulse Code Modulation) Audio TAS5731 Stephen Synthesizer Update Got the envelope working. Envelope controls the volume and signal amplitude. There was a hardware bug in that the envelope turned on before the frequency changed to the next note. Stephen fixed it in software by adding a small 10ms delay before opening the envelope. Pick Of the Week (POW) Kinda unusual this week but DRAGONLOCK 3D printer files for dungeons and stuff. MonoPrice is having a sale on 3D printers. Rapid Fire Opinion (RFO) Heads up – WS2812B NeoPixels are about to change! - By Particle.io 1. “RGB port refresh rate increased from 400Hz to 2000Hz, there’s LOW Frame Frequency and No Flicker appear in HD Video Camera, it improves excellent Large-Screen display effect.” 2. “RGB port current-output reduced from 17.5mA to 16.5mA, it can’t be recognized by naked eyes and won’t affect the mixed OLDs & NEWs. However, it’s recommended to separate these old & new chips if your demand performance-critical.” 3. “Old & New chips go all the way in PINs, application circuits, operating voltage, and PCB drawings, and the software is also fully compatible.” 4. “Old & New chips are exactly the same as in Timing, Data transmission and Data structure. However, the Reset Time increased from >50us to >280us. It won’t cause wrong reset while interruption, and what’s more, it supports the lower frequency and inexpensive MCU. When the “Reset Time
I came across a new RFC 7772: “Reducing Energy Consumption of Router Advertisements”. I want to share my learnings after reading this RFC.Internet Engineering Task Force (IETF) Logo, captured on Wikipedia.I intentionally mentioned “iPhone” at the subject to have your attention. Actually, the whole discussion applies to any mobile devices with limited battery capacity, such as smart phones and tablet computers.It is quite obvious mobile devices will consume more power while awake than asleep. The question is how serious this problem is?The problemAlthough the authors of this RFC did not mention how they got these numbers, I believe the numbers must be typical and derived from actual lab measurements.While asleep, a mobile device would consume 5 mA of current. While awake, it would consume 40 times more on the other hand. That is 200 mA.A single Router Advertisement (RA) will wake up the target mobile device. A single multicast RA to all hosts will wake up ALL the mobile devices attached to the same subnet.Remember, the power capacity of mobile devices are so limited. The more power consumption we can save, the more battery time we will have for every mobile devices attached to the same IPv6 subnet.Reasonable RA frequency: 7 RAs per hourHere I want to emphasize on the word “reasonable”. To keep IPv6 working, we do need RAs to push and refresh network information to mobile devices. If nothing changed at the network, why keep sending so many unnecessary RAs just to wake mobile devices up and waste battery capacity?Here is a reasonable goal: 2% of idle power consumption.Assume we want to achieve the goal: we do not want RAs to consume more than 2% of idle (sleeping) power consumption of every mobile device. After some calculations, we know the reasonable frequency for RAs is no more than 7 RAs per hour.Here is the calculation.A typical wakeup high power consumption surge mentioned in this RFC would last for 250 ms. That is, the wakeup power consumption is triggered by single RA is:{The battery capacity consumed for single RA wakeup in mAH} = 200 mA x 250ms/1 hour = 200 x 250/3,600,000 = 0.0138888… ~= 0.014 mAH.To calculate the idle (asleep) power consumption, I assume the device keeps asleep for the whole hour. This is the total budget for me to meet.{2% of idle (asleep) power consumption of battery capacity for an hour in mAH} = 2% x 5mA x 1 Hour = 0.02x5x1 mAH = 0.1 mAH.{Reasonable number of wakeups without exceeding the budget} = 0.1 / 0.014 ~= 7I have to be honest I did not expect this number to be this small. The default IPv6 RA interval is 200 seconds on Cisco IOS routers. That is equivalent to 18 RAs per hour. I believe configuring the interval to roughly 600 seconds would be a better idea.http://www.cisco.com/c/en/us/td/docs/ios-xml/ios/ipv6/command/ipv6-cr-book/ipv6-i3.html#wp3911380069The default interval between IPv6 RA transmissions is 200 seconds.Note: the lifetime of each RA should be 5 to 10 times of this interval. This is also mentioned in this RFC as roughly 45~90 minutes.Recommendations at network sideI will just focus on the network side.To implement the recommendations of Section 5.1.1 and 5.1.2 of this RFC, I found one interesting command on Cisco’s web site.The command is:interface E0/0 ipv6 nd ra solicited unicasthttp://www.cisco.com/c/en/us/td/docs/ios-xml/ios/ipv6/command/ipv6-cr-book/ipv6-i3.html#wp5031733970Large networks with a high concentration of mobile devices might experience like battery depletion, when solicited Router Advertisement messages are multicast . Use the ipv6 nd ra solicited unicast to unicast solicited Router Advertisement messages extend battery life of mobile device in the network.Most of the IPv6 end devices could send out Router Solicitation even when their own link-local addresses are not determined yet. In that case, the replying RAs to such Router Solicitations would become destined to multicast address of all hosts. After enabling this feature, the router would ignore all such Router Solicitations. End devices can still get their global IPv6 prefix because after determination of their own link-local addresses, they can send out RS again and at this moment the router will respond to them because these RSs are sourced with unicast addresses.For stable network, we should keep the RA interval as large as possible to save more power on mobile devices. Here is a sample configuration on Cisco IOS Routers.interface ethernet 0/0 ipv6 nd ra interval 600 ipv6 nd ra lifetime 2700Here I use 45 minutes (2700 seconds) as a reasonable RA lifetime.We should consider increasing the frequency ONLY when we are changing network topology or renumbering address. For most of the time, we should keep below 7 RAs per hour as reasonable configuration.Zhuifen Station (追分車站) (Google Maps). Taichung City, Taiwan.One more thing…Increasing RA frequency indeed helps to push network changes much faster to all end devices. For devices without battery capacity concerns such as desktop computers, this advantage would outweigh the power consumption.My personal suggestion is we should put limited battery capacity mobile devices in separate IPv6 subnets, and enable only to such subnets with the recommendations discussed in this post.
Fakultät für Geowissenschaften - Digitale Hochschulschriften der LMU
Bereits zu Beginn des 20. Jahrhunderts entwickelte Alfred Wegener seine allgemein bekannte Rekonstruktion der Kontinente, indem er die Fragmente kontinentaler Kruste durch Schließung der großen Ozeane entlang ihrer heutigen Küstenlinien zusammenfügte, so dass alle Kontinente zu einer Landmasse vereint waren. Den resultierenden Superkontinent nannte er "Pangäa" (Wegener, 1920). In dieser Rekonstruktion liegen sich Nord- und Südamerika gegenüber und Nordwestafrika grenzt an die Südostküste Nordamerikas. Lange Zeit nahm man an, dass die Paläogeographie dieses Superkontinents sich im Laufe seiner Existenz nicht bedeutend verändert hat, sondern dass die Kontinente sich im Jura im Wesentlichen aus der gleichen Konfiguration heraus voneinander gelöst haben, zu der sie sich ursprünglich im Paläozoikum zusammengefunden hatten. In der Tat gibt es vielfältige geologische, paläontologische und geophysikalische Hinweise dafür, dass Wegeners Pangäa-Konfiguration von der späten Trias bis in den frühen Jura Bestand hatte. In den späten Fünfzigerjahren des vergangenen Jahrhunderts entwickelte sich mit der Paläomagnetik eine Methode, die es ermöglicht, die Bewegungen der Kontinente über das Alter des ältesten bekannten Ozeanbodens hinaus zu rekonstruieren. Aufgrund des Dipolcharakters des Erdmagnetfeldes gilt das jedoch nur für die Rekonstruktion von paläogeographischen Breitenlagen, die Lage bezüglich der Längengrade kann mit Hilfe des Erdmagnetfeldes nicht eindeutig bestimmt werden. Eine nicht unerhebliche Anzahl paläomagnetischer Studien hat gezeigt, dass Wegeners Pangäarekonstruktion, auch Pangäa A genannt, mit globalen paläomagnetischen Daten in prä-triassischer Zeit nicht kompatibel ist. Zwingt man die Nord- und Südkontinente Pangäas, Laurasia und Gondwana für diese Zeit in die Pangäa A Konfiguration, so ergibt die auf paläomagnetischen Daten basierende paläogeographische Rekonstruktion ein signifikantes Überlappen kontinentaler Krustenanteile (siehe z. B. Van der Voo (1993); Muttoni et al. (1996, 2003) und darin zitierte Werke). Ein solches Überlappen lässt sich jedoch mit grundlegenden geologischen Prinzipien nicht vereinen. Im Lauf der Jahrzehnte wurden vielfältige alternative prä-triassische paläogeographische Pangäarekonstruktionen erstellt, die im Einklang mit den paläomagnetischen Daten sind. Der Hauptunterschied im Vergleich dieser Rekonstruktionen zur klassischen Pangäa A Konfiguration liegt in der Lage der Südkontinente relativ zu den Nordkontinenten. Um den kontinentalen Überlapp zu vermeiden, werden die Südkontinente unter Beibehaltung ihrer Breitenlage um ca. 30 Längengrade relativ zu den Nordkontinenten weiter im Osten platziert, so dass Nordwestafrika gegenüber Europa zu liegen kommt (Pangäa B, Irving (1977)). Da - wie erwähnt - der Dipolcharakter des Erdmagnetfeldes keine Aussagen über die Position der Kontinente bezüglich der Längengrade zulässt, ist dies mit den paläomagnetischen Daten vereinbar. Die alternativen Konfigurationen müssen jedoch alle vor dem Auseinanderbrechen Pangäas im Jura wieder in die für diesen Zeitraum allgemein akzeptierte Wegener-Konfiguration zurückgeführt werden. Dies geschieht - wiederum im Einklang mit den paläomagnetischen Daten - unter Beibehaltung der Breitenlage der Kontinente entlang einer postulierten kontinentalen dextralen Scherzone. Der Versatz von 2000 bis 3000 km fand laut Muttoni et al. (2003) in einem Zeitraum von ca. 20 Ma im frühen Perm statt. Dadurch ergibt sich eine entsprechend hohe Versatzrate von 10 bis 15 cm/a. Diese Arbeit befasst sich im Rahmen mehrerer paläomagnetischer Studien mit der Suche nach dieser großen Scherzone, deren Existenz seit Jahrzehnten umstritten ist. Der große Versatz wurde vermutlich von mehreren Störungssegmenten aufgenommen, die eine mehrere hundert Kilometer breite diffuse und segmentierte Scherzone bildeten. Paläogeographische Rekonstruktionen legen nahe, dass die Scherzone unter Anderem den Bereich des heutigen Mittelmeerraumes umfasst hat (Arthaud and Matte, 1977). Die Tizi-N'-Test-Verwerfung und ihre westliche Fortsetzung, die Süd-Atlas-Störung, sowie Verwerfungen entlang der nördlichen Pyrenäen und innerhalb des Armorikanischen Massivs (Bretagne) bilden demnach die Hauptblattverschiebungssysteme, die die Scherzone begrenzen. Krustenblöcke, die in entsprechend großen Störungssystemen liegen, können um vertikale Achsen rotieren (Nelson and Jones (1987) und darin zitierte Werke). Diese Rotationen können mit Hilfe der Paläomagnetik quantifiziert werden. Kapitel 1 leitet in die vorstehend beschriebene Problematik ausführlich ein und beleuchtet insbesondere die einzelnen Abschnitte dieser Arbeit. Somit wird deutlich, wie die Ergebnisse der Studien, aus denen sich die vorliegende Arbeit zusammensetzt, aufeinander aufbauen und einen konsistenten Lösungsansatz für die eingangs beschriebene Diskrepanz zwischen den Polwanderkurven Laurasias und Gondwanas entwickeln. Kapitel 2 beschreibt eine paläomagnetische Studie, die im Toulon-Cuers Becken, Südfrankreich durchgeführt wurde. Das Toulon-Cuers Becken entstand während einer Phase der Extension im südlichen variszischen Gürtel Europas, und ist sukzessive mit Sedimenten verfüllt worden. Außer mächtigen permo-triassischen Sedimentpaketen finden sich hier auch Laven und Pyroklastika als Produkte eines extensionsgetriggerten Vulkanismus, die ebenfalls Gegenstand der hier durchgeführten Studie sind. Die Ergebnisse der Untersuchungen können sehr gut mit bereits vorhandenen Literaturdaten in Einklang gebracht werden und zeigen, dass es zur fraglichen Zeit durchaus Bewegungen zwischen klar definierten Krustenblöcken gab, die Zeugen einer generellen Mobilität der Kruste in diesem Bereich sind. Es handelt sich hierbei um Blockrotationen um vertikale Achsen, so wie sie im Spannungsfeld einer kontinentalen Transformstörung zu erwarten sind. Dabei werden Rotationen im und gegen den Uhrzeigersinn dokumentiert, woraus eine komplexe Geometrie und Anordnung der Krustenblöcke abgeleitet werden kann. Hieraus wird ein tektonisches Modell entwickelt, welches mit gängigen Modellen (siehe McKenzie and Jackson (1983) in Nelson and Jones (1987)) in Einklang gebracht wird. Die triassischen paläomagnetischen Daten aus dem Gebiet belegen im Gegensatz dazu keine Rotationen und legen daher den Schluss nahe, dass die Krustenmobilität in dem Bereich zu Beginn des Mesozoikums zum Erliegen gekommen war. Somit belegt diese Studie deutlich, dass es im von Muttoni et al. (2003) postulierten zeitlichen Rahmen Hinweise für eine generelle Mobilität innerhalb Pangäas gibt. Unter Berücksichtigung dieser Ergebnisse wurde die folgende Studie an magmatischen Ganggesteinen ("Dykes") in Sardinien (Italien) durchgeführt, um die laterale räumliche Dimension der Scherzone besser abschätzen zu können. Kapitel 3 stellt die Ergebnisse dieser Studie vor. Die Dykes treten schwarmförmig auf und sind in einem Zeitraum zwischen 298 ± 5Ma und 270 ± 10Ma in den Korsika-Sardinien-Batholith intrudiert (Atzori and Traversa, 1986; Vaccaro et al., 1991; Atzori et al., 2000). Zusätzlich zu den Rotationen, die auch hier mittels paläomagnetischer Daten nachgewiesen werden konnten, gibt die Orientierung der einzelnen Dykeschwärme Aufschluss über das tektonische Spannungsfeld, das während der Platznahme der Dykes vorherrschte. Diese kombinierten Ergebnisse bestätigen und ergänzen die Ergebnisse der vorhergehenden Studie in Südfrankreich. Ergänzend zu den Untersuchungen an den Ganggesteinen Sardiniens werden Daten von permischen Sedimenten und Vulkaniten präsentiert, die in verschiedenen Regionen Sardiniens beprobt wurden (Kapitel 4). Die paläomagnetischen Daten belegen, dass Sardinien in mindestens zwei Krustensegmente zerlegt war, welche relativ zueinander und auch relativ zur europäischen Polwanderkurve rotiert sind. Auch hier wiederholt sich das Muster von Rotationen im und gegen den Uhrzeigersinn. In dieser Studie werden die Ergebnisse aus den vorangehenden Kapiteln sowie aus der weiterführenden Literatur zusammengefasst, so dass ein zeitlich und räumlich verfeinertes Bild der Krustenblöcke im westlichen Mittelmeerraum zur Zeit des frühen Perm entsteht. Durch die verbesserte Definition der Geometrie der einzelnen Blöcke kann das in Kapitel 2 beschriebene tektonische Modell bestätigt werden. Kapitel 5 befasst sich abschließend mit dem zeitlichen Rahmen der Aktivität entlang der fraglichen Scherzone. Ausgehend von der Annahme, dass sich die Kontinente im Jura bereits in einer Pangäa A Konfiguration befunden haben, sollten die paläomagnetischen Daten von jurassischen Gesteinen keine Hinweise auf Scherbewegungen geben. Hierzu wird eine Studie an jurassischen Sedimenten Sardiniens vorgestellt. Die paläomagnetischen Daten der untersuchten Krustensegmente belegen, dass es in post-jurassischer Zeit in Sardinien keine Blockrotationen der einzelnen Segmente relativ zueinander gab und Sardinien somit ab jener Zeit als tektonisch einheitlicher Block behandelt werden muss. Des Weiteren zeigen die paläomagnetischen Pole, die aus den paläomagnetischen Richtungen für eine Referenzlokalität berechnet wurden, keine signifikante Abweichung von der Polwanderkurve des europäischen Kontinents nach Besse and Courtillot (2002). Diese Kohärenz der paläomagnetischen Daten bestätigt die weithin akzeptierte Beobachtung, dass sich Pangäa zur Zeit des Jura bereits in der Wegener Konfiguration (Pangäa A) befunden hat und untermauert die Aussagekraft paläomagnetischer Studien in diesem Zusammenhang. Zugleich kann anhand dieser Daten ausgeschlossen werden, dass die alpidische Orogenese die Ursache für bedeutende Krustenblockrotationen in dieser Region gebildet hat. Die Ergebnisse der oben genannten Studien werden in dieser Arbeit zusammengeführt. Im Verbund mit Daten aus der Literatur untermauern sie, dass es zwischen dem frühen Perm und der frühen Trias entlang eines ausgedehnten Gürtels, der mindestens vom französischen Zentralmassiv über Südfrankreich bis nach Korsika- Sardinien reichte, bedeutende Krustenbewegungen in Form von Blockrotationen innerhalb Pangäas gab. Die vorliegende Synthese schafft somit ein konsistentes Bild der generellen Krustenmobilität zwischen den nördlichen Teilen Pangäas (Laurasia) und den Südkontinenten (Gondwana). Der durch die präsentierten Studien abgesteckte zeitliche Rahmen korreliert mit den Abschätzungen von Muttoni et al. (2003) zur Transformation zwischen verschiedenen Pangäakonfigurationen. Diese Arbeit bestätigt außerdem, dass das mittlere Perm eine Zeit großräumiger Reorganisation der kontinentalen Platten war, die von anhaltender magmatischer Aktivität begleitet war (Deroin and Bonin, 2003; Isozaki, 2009). Anhand der hier vorgestellten neuen Daten in Kombination mit bereits bekannten paläomagnetischen Daten aus der Region ergibt sich ein klares Muster von Rotationen im und gegen den Uhrzeigersinn von einzelnen störungsbegrenzten Krustenblöcken. Diese Arbeit belegt, dass die Paläomagnetik ein hervorragendes Instrument zur Quantifizierung jener Krustenblockrotationen ist, die oftmals die einzigen verbleibenden Indizien für ehemals großräumige Scherzonen bieten, nachdem die Störungen selbst aufgrund vielfältiger Prozesse nicht mehr aufgeschlossen sind (Umhoefer, 2000). Die tektonischen Modelle von McKenzie and Jackson (1983) in der Interpretation nach Nelson and Jones (1987) werden als Erklärungsgrundlage für die beobachteten Rotationen herangezogen und erweitert.
Medizinische Fakultät - Digitale Hochschulschriften der LMU - Teil 04/19
Mit Hilfe der funktionellen Kernspintomographie (fMRT) wurden die Hirnaktivierungen während galvanisch vestibulärer Stimulation mit Wechselströmen (AC-GVS) unterschiedlicher Frequenzen untersucht. Ein Kollektiv von 28 Normalpersonen wurde mit sinusförmigen Wechselströmen unterschiedlicher Frequenzen gereizt (Amplitude ±2.5mA, verwendete Frequenzen: 0.1 Hz, 0.3 Hz, 0.8 Hz, 1.0 Hz, 2.0 Hz und 5.0 Hz). Eine wesentliche Fragestellung an dieses Experiment war ob für vestibuläre Kortexareale eine Tonotopie (Abbildung unterschiedlicher Frequenzen auf unterschiedliche Orte) existiert. Eine solche Abbildung ist für das auditorische System bekannt, hier wird die Wahrnehmung von Tönen unterschiedlicher Frequenz in verschiedenen Anteilen des auditorischen Kortex verarbeitet. Darüber hinaus sollte untersucht werden, ob die an der Verarbeitung vestibulärer Reize beteiligten Kortexareale frequenzabhängig reagieren, ob sich also die Stärke der fMRT-Antworten in Abhängigkeit von der Stimulationsfrequenz ändert. Unabhängig von der verwendeten Stimulationsfrequenz führte AC-GVS zu den bereits aus früheren Arbeiten bekannten Aktivierungen in einem Netzwerk multisensorischer Hirnareale. Eine Abbildung unterschiedlicher Stimulationsfrequenzen auf unterschiedliche Orte im Kortex konnte nicht nachgewiesen werden. Durch Korrelationsanalysen konnten frequenzabhängige fMRT-Antworten in Gyrus supramarginalis, posterolateralem Thalamus, Kleinhirnwurm, hinterer Insel und in der Hippocampusregion nachgewiesen werden. Von diesen Regionen ist bekannt, daß sie an der Verarbeitung vestibulärer Informationen beteiligt sind und eine Rolle im Zusammenhang mit Navigationsaufgaben sowie der Raumorientierung von Kopf und Körper spielen.