Podcasts about patriarchi

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Best podcasts about patriarchi

Latest podcast episodes about patriarchi

Bella, prof!
Un crimine nascosto e la rivincita di una donna (Gen 38)

Bella, prof!

Play Episode Listen Later Aug 5, 2024 28:04


In questo approfondimento del capitolo 38 di Genesi, esploriamo una delle narrazioni più complesse e meritevoli di studio nella Bibbia: la storia di Tamar e del suo riscatto. "Il riscatto di Tamar" ci immerge nelle vicende di un personaggio femminile la cui astuzia e determinazione sfidano le ingiustizie sociali e familiari del suo tempo, offrendoci una prospettiva unica sulle tematiche di giustizia, redenzione e sul ruolo della donna nell'antichità.

Giacomo Leopardi
Inno ai patriarchi di Leopardi

Giacomo Leopardi

Play Episode Listen Later Jul 10, 2023 47:05


inno leopardi patriarchi
Bella, prof!
Abramo è esistito? Introduzione ai patriarchi (Gen 12-50)

Bella, prof!

Play Episode Listen Later Apr 22, 2023 27:57


Le storie dei patriarchi sono "storia"? La domanda è semplice, ma la risposta non lo è affatto. Abramo, così come Giacobbe, è certo la personificazione di un'esperienza reale, ma non tanto quella di un individuo quanto quella di un intero popolo che rilegge la propria storia alla luce del rapporto con Dio. In questo senso si tratta di racconti tradizionali, ancestrali, raccolti e riproposti sulla base su una precisa lettura della storia e degli eventi a partire dal ritorno dall'esilio di Babilonia. Queste e altre sorprendenti "rivelazioni" nel podcast.

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori
Walter Tomada - Storia del Friuli e dei Friulani

pordenonelegge.it - Festa del libro con gli autori

Play Episode Listen Later Nov 15, 2022 53:00


Incontro con Walter Tomada. Presenta Massimiliano Santarossa Il racconto d'un popolo, della sua terra, di cosa è accaduto nei suoi millenni di Storia. Dalle origini all'avvento dei Celti, alla fondazione di Cividale e della grande Aquileia, all'era dei Longobardi, alla millenaria stagione dei Patriarchi. E poi la Serenissima, il passaggio di Napoleone e l'Austria. E la Grande Guerra, Caporetto, e ancora, il Novecento e le sue tensioni di confine, il prima e il dopo Terremoto… E su tutto, l'anima e le tradizioni, che qui sono antiche quanto il tempo. Edizione 2022 www.pordenonelegge.it

il posto delle parole
Tiziano Fratus "Sutra degli alberi"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 4, 2022 36:58


Tiziano Fratus"Sutra degli alberi"Piano B Edizionihttps://www.pianobedizioni.com/"Sediamoci insieme, meditiamo, ascoltiamo il silenzio degli alberi, il mormorio dei ruscelli, il canto degli uccelli, il variegato pulsare degli astri in una notte limpida, prepariamoci a fare quel che fanno le stelle cadenti. Poiché l'uomo che s'inoltra in natura capisce da solo, un'esperienza dopo l'altra, che la vita non ha una direzione obbligata, che tutto – a partire dal tempo che ci è dato, dalle energie che giostriamo, dai desideri e dai limiti con i quali ci forgiamo e misuriamo – è un dono senza un senso preciso: siamo la vita che decidiamo di indossare."Ci sono templi in cui l'umanità si inchina da millenni, per adorarne le divinità, venerare gli spiriti dei morti, pregare per ottenere protezione, pioggia o cibo. Sono templi che possono essere visitati da chiunque, in qualunque momento; dove la voce robusta della vita vibra nella piccola ghianda, nella foglia, nei nostri sguardi e nelle preghiere mormorate a fior di labbra. Sono templi fatti di alberi, estesi tra montagne e ruscelli, privi di pareti e aperti al cielo. Foreste monumentali in cui Tiziano Fratus, cercatore di alberi, scrittore e poeta, ha scelto di praticare un buddismo naturale, esercitare lo zen e ripercorrere un sentiero millenario tra Giappone, Cina, Corea e Occidente, sulle tracce delle parole e del pensiero dei suoi Patriarchi. Sutra degli alberi è l'ultimo frutto di questo percorso: una raccolta di testi e riflessioni, letture e poesie, in cui Fratus intreccia di continuo la ricerca della spiritualità con la dimensione boschiva e silvatica che gli è più familiare. Un'autobiografia silvestre che, passo dopo passo, foglia dopo foglia, prende forma definitiva sulla pagina, disegnando la direzione per un'umanità migliore.Tiziano Fratus nasce a Bergamo nel 1975 e cresce in Lombardia e Piemonte. Durante un viaggio in California incontra le sequoie millenarie e conia il concetto di Homo Radix, dal quale conseguono la pratica dell'Alberografia, la disciplina della Dendrosofia, le intuizioni di Silva itinerans e Radice primordiale, che ridefiniscono la sua esistenza. Ispirandosi al concetto di “minimalismo sacro”, conduce una pratica quotidiana di meditazione in natura. Vive a Trana, alle pendici delle Alpi Cozie.https://studiohomoradix.com/IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

PaperPlayer biorxiv neuroscience
Locus Coeruleus firing patterns selectively modulate brain activity and dynamics

PaperPlayer biorxiv neuroscience

Play Episode Listen Later Aug 29, 2022


Link to bioRxiv paper: http://biorxiv.org/cgi/content/short/2022.08.29.505672v1?rss=1 Authors: Grimm, C., Duss, S. N., Privitera, M., Munn, B. N., Frassle, S., Chernysheva, M., Patriarchi, T., Razansky, D., Wenderoth, N., Shine, J., Bohacek, J., Zerbi, V. Abstract: Noradrenaline (NA) release from the brainstem nucleus locus coeruleus (LC) changes activity and connectivity in neuronal networks across the brain, thus modulating multiple behavioural states. NA release is mediated by both tonic and burst-like neuronal LC activity. However, it remains unknown whether the functional changes in downstream projection areas depend on these firing patterns. Using optogenetics, pupillometry, photometry, and functional MRI in mice, we show that tonic and burst LC firing patterns elicit brain responses that are specific to the activation frequency and temporal pattern. Tonic activation of the LC evokes nonlinear responses in prefrontal, limbic, and cerebellar regions, in line with the proposed inverted-U relationship between LC activity and behaviour. We further demonstrate that LC activity enhances network integration and acts as a facilitator of brain state transitions, hence increasing brain flexibility. Together, these findings reveal how the LC-NA system achieves a nuanced regulation of global circuit operations. Copy rights belong to original authors. Visit the link for more info Podcast created by PaperPlayer

Radio Punto Zero Tre Venezie
Aquileia Film Festival, la rassegna di cinema, arte e archeologia

Radio Punto Zero Tre Venezie

Play Episode Listen Later Jul 28, 2022 6:14


Continua ad accompagnare il pubblico fino al 2 agosto la tredicesima edizione dell'Aquileia Film festival, la rassegna di cinema, arte e archeologia, che anima Aquileia con film, conversazioni e libri sul palcoscenico naturale di Piazza Capitolo. Tutte le serate iniziano alle 21.00 e sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite: www.eventbrite.it Qui un approfondimento con Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia ospite ai nostri microfoni, qui l'intervista: OMAGGIO A PASOLINI – 26 LUGLIO Il Festival ha inaugurato martedì 26 luglio con una serata-evento dedicata al centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini in collaborazione con La Cineteca Del Friuli. Visione di “Medea”, pietra miliare della storia del cinema italiano, realizzata nel 1969 e diretta da Pasolini che rilegge il mito e affida la parte della protagonista alla “divina” Maria Callas. Il suo intento è riflettere sull'incontro-scontro tra culture diverse rappresentate da Medea e Giasone. Le riprese esterne furono girate anche nella laguna di Grado, luogo scoperto grazie all'amicizia con il pittore friulano Giuseppe Zigaina, che lo portò in visita anche agli scavi e alla basilica di Aquileia. Ne parleremo con la figlia Alessandra Zigaina, giornalista e con la professoressa Francesca Agostinelli, curatrice della mostra attualmente in corso a Grado dedicata ai disegni inediti di Pasolini. Conduce l'incontro Elena Commessatti, giornalista e scrittrice, che ci porterà alla scoperta di un Pasolini intimo e inedito. LE SERATE DELL'ARCHEOLOGIA – 27-28-29 LUGLIO Film e conversazioni sotto le stelle si alterneranno sul palco davanti alla basilica dei Patriarchi per un'edizione che entrerà nel vivo delle serate dell'archeologia il 27 luglio e proporrà cinque film in concorso, tra i quali gli spettatori sceglieranno il vincitore del Premio Aquileia, un mosaico opera della Scuola Mosaicisti del Friuli. Mercoledì 27 luglio il pubblico potrà lasciarsi catturare dall'affascinante avventura dell'archeologia subacquea nel Mediterraneo raccontata nel film Thalassa, il racconto e scoprire la minaccia di una eruzione nei Campi Flegrei che metterebbe in pericolo i milioni di residenti della città di Napoli grazie alle ricerche degli scienziati protagonisti del documentario La prossima Pompei. Giovedì 28 luglio si viaggerà tra gli antichi porti dell'impero romano, da Narbo Martius, importante colonia nel sud della Francia descritta in Narbonne, la seconda Roma a Portus (Ostia antica) protagonista del cortometraggio "Ecco che cominciamo a dipinger con la pietra". L'acqua, elemento determinante e preziosa risorsa che ha consentito lo sviluppo di città e aree strategiche dell'impero romano, tra cui Aquileia, sarà il filo conduttore delle due serate e l'elemento attorno a cui si svilupperanno i dialoghi condotti da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva. Ospiti sul palco del Festival mercoledì 27 luglio Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Fabio Pagano, direttore parco archeologico Campi Flegrei mentre giovedì 28 luglio i protagonisti saranno Marta Novello, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia insieme a Edino Valcovich e Chiara Mistelli, referenti del MuCa - Museo della Cantieristica di Monfalcone. Venerdì 29 luglio il Festival entra nella stretta attualità e attraverso il film “Il giuramento di Ciriaco” di Olivier Bourgeois, interamente girato dentro al Museo archeologico di Aleppo durante la guerra civile in Siria del 2011, vuole rilanciare un messaggio di speranza perché la cultura intesa come conoscenza dell'altro può e deve essere un'alternativa ai conflitti che coinvolgono l'umanità. La pellicola mostra per la prima volta al pubblico la corsa contro il tempo di archeologi, operai e custodi che dieci anni fa portarono in salvo 24.000 reperti del Museo di Aleppo sotto i bombardamenti mettendo al sicuro un patrimonio archeologico fondamentale per la storia del...

il posto delle parole
Michelangelo Priotto "L'itinerario geografico-teologico dei patriarchi di Israele"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 19, 2022 35:29


Michelangelo Priotto"L'itinerario geografico-teologico dei patriarchi di Israele"Edizioni Terra Santahttps://www.tsedizioni.it/Presentazione del libro di Michelangelo Priotto, mercoledì 23 febbraio 2022 a Saluzzo (Cuneo), alle ore 20.45 all'Oratorio Don Bosco, Via Donaudi.Un volume che si propone di interrogare i primi pellegrini della fede che sono i patriarchi: Abramo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe.Uno dei simboli più significativi della fede è quello del cammino, specialmente sul versante esistenziale, più che su quello di una riflessione teorica; d'altronde le nostre scelte importanti comportano dei processi di maturazione spesso lenti e faticosi che non annullano esperienze forti e intuizioni determinanti, ma le fondano ancorandole sul terreno solido della vita. In questa prospettiva il simbolo del cammino è particolarmente efficace, perché coinvolge la persona nello spazio vitale della sua esistenza quotidiana percorsa dal tempo e dallo spazio. Dunque, non meraviglia che la proposta di fede della Bibbia si sia espressa come un proposta di cammino esistenziale: dagli albori della storia salvifica fino alla sua pienezza; da Abramo, il primo migrante della fede (Gen 12,1), fino a Gesù, la Via per eccellenza (Gv 14,6)Il presente volume si propone di interrogare i primi pellegrini della fede che sono i patriarchi: Abramo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe. Se il dialogo salvifico che Dio offre all'uomo inizia già con i primi undici capitoli della Genesi, è con le tradizioni patriarcali che la fede diventa una proposta concreta, grazie appunto a questi uomini che, pur con i limiti e le difficoltà inerenti alla natura umana, intraprendono e ci invitano a intraprendere un cammino di fede. Dopo di loro questo cammino a partire dall'epopea dell'esodo diventerà cammino di un popolo fino a diventare in Gesù proposta universale per tutti i popoli. (dalla Premessa dell'Autore)Michelangelo Priotto, presbitero della diocesi di Saluzzo (Cn), dopo il conseguimento della laurea in Teologia Biblica presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, ha conseguito nel 1985 il dottorato in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Ha insegnato alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e all'ISSR di Torino, ed è stato direttore della rivista Parole di Vita dal 1996 al 2007. Attualmente è professore ordinario allo Studio Teologico Interdiocesano di Fossano (Cn) e professore invitato allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme.Il posto delle paroleascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Alpha Dog Affirmations
PATRIARCH AFFIRMATIONS | FATHER, LEADER, PROTECTOR| FAMILY OF TRADITION

Alpha Dog Affirmations

Play Episode Listen Later Jan 4, 2022 12:02


affirmations #family #patriarch am the patriarchFamily is bloodFamily is lifeI am the patriarchI am the strength upholding familyI am the heart of the familia unitLeadership is my roleI am the leaderI choose to lead with characterI am the upright husbandI am the model of fatherhoodI am the hand of provisionI am the stength of protectionI am the patriarchLove is my committmentLove is my honorI am filled with trustI am the loyal head of the familyI mentor my offspring with noble virtuesI teach by exampleI am the guide to successI am the means to the endMy thoughts provide a better lifeMy actions correlate with fulfillmentI am the fulfilled leaderI teachI guideI learnI provide my family with joyI am leading with noble directionI am intimately aware of my womanI am actively involved with my childrenI am the head of the householdI am the backbone of my familyI sense and address issuesI provide solutionsI provide directionI am consiceI am clearI am the assertive patriarchMy family enjoys lifeMy children are strong and directedMy woman Purposeful and adorned with loyalty and trustI lead with precision and truthI teach truthI bless my family with truthI honor and I am honored I se  family as a tremendous responsibilityI accept the role as loving patriarchI set our boundariesI establish healthy guidelinesI extend the familys strengthI provid fmaily with unlimited resourcesThe resource to be our bestI am fatherI am HusbandI am proivderI am protectorI am the patriarchFamily is brilliantmy children are strongthey smile with virtous essenceMy woman is geniunely womanMy love applauds her feminine essenceI am man she is womanI am man she is womanwe are the dynamic of the familia unitI love with a strong protectionI blanket family with a loyal existenceI take responsibility for peaceI teach and mentor them in righteous livingI bring peace to houseI bring love to the homeI create a solid foundationMy children grow in couragemy children grow in charactermy wife is the beauty of my loveI am a man of actioni am loyal to familyI craete an atmosphere of loyalty and trustI bring forth truth and honestyI am the patriarchI am rewarded with an upright familyI love the quality of my familyI teach integrityI provide examples of righteousnessI am the exampleI lead with unswerving integritymy character speaks for meFamily happily follows my directionI take the leadI admit my mistakesI learn from the errorsI grow in wisdomI grow in strengthWe are connectedFamily shares my initiativeI instruct my family on the virtue of wisdomI teach the lessons to lifeI am alwayds ready to guideI am patient and enduringI am leaderI am providerI am the head of my familyI am the patriarch

Pregare con Sant'Egidio
Preghiera della sera. Meditazione sul libro della Genesi (Gen 26,15-33)

Pregare con Sant'Egidio

Play Episode Listen Later Aug 18, 2021 9:46


La parola di Dio entra nella vita e negli avvenimenti di tutti i giorni, tocca gli uomini e le donne nelle loro scelte quotidiane. Per questo oggi parla a noi, nonstante si riferisca a fatti lontani e a tempi diversi dal nostro. La vita dei Patriarchi, narrata nel libro della Genesi, sono un esempio di questo intreccio fecondo tra presenza di Dio e vita degli uomini. Isacco aveva avuto una disputa con gli uomini di Abimelech re di Gerar, a proposito dello scavo di alcuni pozzi. Ben sappiamo quanto l'acqua sia importante in alcune aree anche del nostro mondo e sia motivo di conflitto. Isacco e la sua gente sono scacciati, ma Dio non li abbandona e non permette che questa disputa diventi motivo di divisione e di guerra.

Voce delle Chiese
Abitare le parole, suggestioni semiserie sulla vita – Lettera M

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Dec 10, 2020 10:57


Per la lettera M abbiamo scelto le parole Mappe e Memoria. Questi due termini/concetti, si integrano bene tra loro. E parlando di mappe e di memoria e del loro legame a filo doppio, parliamo ovviamente di viaggi.Viaggiare è proprio del'uomo e anche nella Bibbia si viaggia molto. Si pensi al libro della Genesi, ai viaggi dei Patriarchi, Abramo, Giacobbe, Giuseppe. Ma si pensi anche al libro dell'Esodo che raccontando della liberazione del popolo di Israele dall'Egitto, racconta un viaggio attraverso il deserto fino alla Terra Promessa. Un viaggio durato simbolicamente quarant'anni. Ma come gestivano i viaggi? E qual'era il senso di usare una mappa?Forse potremmo definire la Bibbia stessa una grande mappa, non solo geografica.E forse potremmo dire che la memoria è una mappa della nostra vita e della nostra storia, individuale e collettiva."Abitare le parole" è una trasmissione dedicata alla riflessione su alcune parole di uso comune in collegamento ai testi biblici. Per trovare un senso che forse non conoscevamo alle parole dei nostri discorsi, averne cura, e lasciarci curare.Di e con Luca Margaria, docente di Etica, di Filosofia Teoretica e di Antropologia Filosofica e Maria Teresa Milano, docente di Lingua e Cultura Ebraica, entrambi presso lo STI-ISSR di Fossano.M come Mappa e Memoria

Musica
Hebron/al-Khalil, la città di Abramo

Musica

Play Episode Listen Later Jun 2, 2020 13:14


Una delle città più simboliche dell’intera Palestina, Hebron è il luogo di sepoltura di Abramo, Isacco e Giacobbe, diventando, anche e sopratutto per questo, una delle aree più ambite della PalestinaSeguici anche su fb, ig e sul nostro sito https://mediorientedintorni.com/ , ogni giorno, il meglio della cultura di Medio Oriente e Mondo islamico. Patreon: https://www.patreon.com/mediorientedintorni?fan_landing=true

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia XXXII domenica tempo ordinario - Anno C (Lc 20,27-38)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Nov 6, 2019 5:28


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5851OMELIA XXXII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO C (Lc 20,27-38)Il Vangelo di questa domenica ci presenta l'episodio di Gesù a confronto con i farisei e con i sadducei. Dei farisei si parla tante volte nel Nuovo Testamento, non così dei sadducei. Il nome sadducei deriva da Sadoc che era Sommo Sacerdote al tempo di Salomone. Ai sadducei appartenevano le famiglie più ricche e influenti della casta sacerdotale e della nobiltà di Gerusalemme. Dal punto di vista religioso essi erano molto conservatori: riconoscevano l'autenticità solamente della Legge scritta di Mosé, rifiutando invece la tradizione orale, alla quale i farisei attribuivano una grande importanza.Una delle più grandi differenze tra farisei e sadducei riguardava la risurrezione dei corpi e la Vita eterna; i farisei le sostenevano, i sadducei le negavano. Nell'Antico Testamento, la fede in queste verità si andò sempre più perfezionando. All'inizio si pensava che l'anima nell'aldilà vivesse come un'ombra, e quindi non conducesse una vera e propria vita. Impensabile era inoltre ammettere la risurrezione dei corpi. I sadducei, per il loro esasperato attaccamento alla tradizione più antica, pensavano proprio questo. I farisei, al contrario, credevano alla Vita eterna e alla risurrezione finale.I sadducei, sapendo che su questo punto Gesù sosteneva la stessa dottrina dei farisei, presentarono al Signore un caso da risolvere. Questo caso era basato sulla legge del "levirato", secondo cui il cognato doveva sposare la vedova del fratello morto senza figli, e questo per assicurare a lui una discendenza e alla famiglia la conservazione propria e dei beni patrimoniali.I sadducei fanno il caso di sette fratelli, tutti morti senza figli, la cui vedova era passata dall'uno all'altro. Se si ammette la risurrezione, ci si trova di fronte ad un caso molto difficile: di chi sarà moglie la donna?La risposta di Gesù scavalca come sempre le corte vedute dei suoi interlocutori. Questi intendevano la vita dell'aldilà, se veramente esisteva, come un prolungamento della vita terrena, con tanto di matrimonio; mentre Gesù, rispondendo loro, fa comprendere che la Vita eterna è totalmente trasfigurata, che il matrimonio c'è solo su questa terra e che in Paradiso saremo tutti come angeli.Per condurre i sadducei alla retta fede, Gesù cita un versetto del Pentateuco, un versetto che dovevano conoscere molto bene dal momento che era l'unica parte della Sacra Scrittura che accettavano. Il versetto riporta le parole che Dio pronunciò quando si rivolse a Mosé dal roveto ardente. Egli si chiamò il «Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe» (Lc 20,37; cf Es 3,6).Questa dimostrazione a noi, forse, non dice molto; ma, per un israelita era molto stringente. Per noi, dire "Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe" significa affermare il Dio che Abramo, Isacco e Giacobbe hanno adorato, ossia l'unico vero Dio. Ma non è così per un ebreo. Queste parole hanno un senso molto più profondo e significano il Dio dal quale Abramo, Isacco e Giacobbe sono attualmente protetti. Quindi, se Dio disse così a Mosé, e se così Mosé in seguito disse agli israeliti, voleva dire che i tre grandi Patriarchi dell'antichità esistevano ancora e che la vita che abbiamo da Dio è eterna. Se Abramo e gli altri Patriarchi fossero morti per sempre, il Signore sarebbe venuto meno alla promessa di essere loro protettore, e l'appellativo «Dio di Abramo» risulterebbe ingannevole.Veniamo ora a qualche applicazione per la nostra vita. La vita che abbiamo avuto in dono da Dio è eterna. Siamo stati creati per conoscere, amare e servire Dio. Questa è la nostra più vera e profonda vocazione e solo realizzando questa vocazione noi saremo autenticamente felici. I Santi sono quelli che hanno capito la cosa più importante e sono andati diritti alla mèta. Impariamo da loro a non sciupare la nostra vita e a prepararci giorno dopo giorno la nostra eternità beata in Paradiso.Gesù ha detto che in Paradiso saremo tutti come angeli e che non vi sarà più il matrimonio. Da queste parole di Gesù si comprende l'importanza della vita religiosa, con i voti di povertà, castità e obbedienza, che anticipa già su questa terra la condizione futura del Paradiso. Preghiamo che ci siano sempre numerose e sante vocazioni alla vita consacrata, perché i consacrati sono un richiamo vivo e costante alle cose di lassù, dov'è la nostra vera Patria.

Commento al Vangelo del giorno
XXXII Domenica del Tempo Ordinario. Anno C

Commento al Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Nov 5, 2016 30:41


La risurrezione è certa perché esiste un “altro mondo” che si rivela in coloro che “ne sono giudicati degni”: la vita soprannaturale che in loro si manifesta ne è la garanzia; un uomo il cui corpo non è più schiavo della concupiscenza, ad esempio, è come una primizia della resurrezione: quel corpo ha già conosciuto qui sulla terra una forza capace di strapparlo alla corruzione. Per annunciare la resurrezione Gesù insegna storia perché è in essa che Dio si rivela e depone i semi della risurrezione: Egli ricorda i memoriali legati ai Patriarchi, e, in modo particolare riconduce i sadducei all’alba della Pasqua, profezia di quella che Lui avrebbe vissuto nella sua morte e risurrezione. E giunge al mistero del roveto ardente, immagine della sua vita che non ha subito la corruzione nelle fiamme degli inferi. E qui vi trova la risposta per i sadducei, perché “non osino più” mettere in dubbio il destino di resurrezione che attende ogni uomo. La loro domanda, infatti, è una traduzione della domanda di Mosè: “Chi sei?”. In quel roveto che non si consuma appare la risposta: Io sono colui che sono. La resurrezione non è un’ipotesi, una speculazione, è Dio che si rivela a Mosè, ardendo in un amore che non si consuma, ma brucia la morte e il peccato. La resurrezione è quel Rabbì che avevano di fronte, nel quale appariva ai loro occhi l’Eterno incorruttibile in una carne del tutto simile alla loro. Chi poteva avere tanto potere da liberare gli Ebrei, quel manipolo di poveri uomini dal giogo di ferro del Faraone, più potente dei re della terra? Allo stesso modo, “nella resurrezione, chi sarà il marito” di una donna che ne ha avuti sette, in virtù della legge del levirato che doveva garantire una discendenza? La risposta è identica: Io sono colui che sono ha il potere di liberare gli schiavi del Faraone e quelli sottoposti agli angusti confini della carne. Lui è Dio, Lui è Kyrios: Gesù Cristo è il Signore! Non a caso vi è un uso profano del termine kyrios che indica anche il marito. E’ Lui il marito autentico, non c’entra nulla la successione dei sette mariti avuti in terra. Che cos’è un matrimonio se non un raggio dell’amore che vi è tra Cristo e la Chiesa e che tocca la vita delle persone? Ogni matrimonio riflette il Cielo qui sulla terra, nel perdono che rivela l’amore infinito che unisce il Figlio al Padre! Nella risposta di Dio a Mosè e in quella di Gesù ai sadducei non vi è né passato né futuro, solo il presente eterno reso possibile da Cristo che ha sconfitto la morte e il peccato ed è risuscitato. Gesù è stato giudicato degno dell’altro mondo per essersi umiliato sino alla morte di croce, per non essersi difeso, per aver offerto la propria vita. E’ kyrios perché ha amato sino alla fine. Come scrive S. Giovanni nel prologo del suo Vangelo, “a coloro che lo hanno accolto (Gesù) ha dato il potere di divenire figli di Dio”, “figli della risurrezione” nel Figlio che ha vinto la morte. Essi partecipano ormai della natura e della vita divina, e sono qui in questo tempo e in questo mondo “giudicati degni di un altro mondo e della risurrezione dai morti”; vivono ogni relazione in modo diverso, celeste perché “sono uguali agli angeli”, anche se profeticamente e non ancora in pienezza: “hanno moglie come se non l’avessero… possiedono come se non possedessero, usano del mondo senza usarne appieno” .Per questo Gesù dice che “non prendono moglie né marito”: nei loro peccati hanno visto già “passare la scena di questo mondo”, e sanno che, con la risurrezione di Cristo che li ha liberati, “il tempo si è fatto breve” come la distanza che ormai li separa dal Cielo. “Non possono più morire” e per questo non si difendono più come i figli di questo mondo, che afferrano cose e persone per stordire la paura della morte, tendando così di allungare il tempo nell’illusione di allontanare la tomba. In loro è vivo il “Dio dei vivi” che vuole trasfigurare anche la nostra carne incapace di andare oltre la biologia ferita dal peccato, come la donna data in sposa a sette mariti. Sette, come i peccati capitali, come gli sposi di Sara morti nella prima notte di nozze. Ma Gesù ha vinto il peccato e la morte e viene oggi ad unirsi a ciascuno di noi come Tobia: è Lui il Marito al quale siamo stati promessi sin dall’eternità. Egli ha inaugurato per noi l'”ottavo” giorno, del quale con i sadducei di ogni tempo anche tutti noi, schiacciati nel dubbio di fronte al dolore e alla morte, non potevamo sospettarne l’esistenza. E’ vero, siamo schiavi di una carne incapace di andare oltre la biologia ferita dal peccato. Siamo noi questa donna data in sposa a sette mariti: sette mariti, e nessun figlio. Siamo sterili, le tentiamo tutte, ma la vita ci scappa di mano. Il lavoro, il matrimonio, le amicizie, sono mariti incapaci di darci una discendenza, il sigillo dell’eternità, l’amore che sfugga alla corruzione. Ma siamo chiamati a ben altro! La vita di Dio plana sulla terra e stravolge l’equilibrio precario dettato dalla corruzione figlia del peccato: possiamo vivere una vita feconda di frutti che rimangano, in un amore che, tra le fiamme della storia, non si consumi, e sia capace di perdonare. Esiste la risurrezione perché proprio noi “esistiamo per Lui”; in tutto si vede che il Dio dei vivi che è sempre con noi, come è stato nella storia della salvezza con Abramo, Isacco e Giacobbe, come ha soccorso e risuscitato il suo Figlio per fare della nostra storia un frammento dell’eternità.

Storie di Viaggi Infiniti - I Patriarchi
SDVI | Giacobbe& Rachele - La Richezza dell'Amore!

Storie di Viaggi Infiniti - I Patriarchi

Play Episode Listen Later Apr 21, 2016 61:09


Ultima puntata di questa bella stagione di SDVI - che ci ha portato a viaggiare nella vita di coppia dei patriarchi e a scoprire quanta ricchezza risiede nell’unione fra uomo e donna, nel matrimonio e nella famiglia, una benedizione speciale che Dio ha riservato per la nostra vita e che vuole viviamo insieme a Lui. Oggi assistiamo alla separazione di questa coppia, separazione che avviene a causa della morte di Rachele. Ma anche negli ultimi istanti della loro vita insieme, questi semplici uomini ordinari ci lasciano un grande insegnamento valido ancora oggi, parliamo di quell’amore che si confronta, che ci arricchisce nell’essere diversi.

Storie di Viaggi Infiniti - I Patriarchi
SDVI | Giacobbe& Rachele - Nuovi Progetti!

Storie di Viaggi Infiniti - I Patriarchi

Play Episode Listen Later Apr 7, 2016 60:48


La storia infinita di oggi allora ci ha ricordato che se è arrivato il momento di prendere decisioni importanti, coraggiose, dobbiamo prima di tutto parlare con Dio e poi con il nostro partner, portare insieme le nostre richieste al Suo trono e Lui che è un Dio d’amore ma soprattutto un Dio saggio saprà quale scelta benedire e quale forse accantonare!Sono intervenuti in questa puntata: Gioele & Federica

Storie di Viaggi Infiniti - I Patriarchi
SDVI | Abramo & Sara - La Chiamata

Storie di Viaggi Infiniti - I Patriarchi

Play Episode Listen Later Jan 21, 2016 60:17


Oggi scopriremo la storia della chiamata di Abramo e Sara. Una coppia che accettò il piano di Dio per la propria famiglia. Chiamata e matrimonio, due argomenti apparentemente distinti ma che, leggendo la Bibbia, ci appaiono più legati di quanto immaginiamo!In questa puntata sono intervenuti: Davide e Sara Valentino.

Storie di Viaggi Infiniti - I Patriarchi
Storie di Viaggi Infiniti - I Patriarchi SPOT UFFICIALE

Storie di Viaggi Infiniti - I Patriarchi

Play Episode Listen Later Jan 20, 2016 0:46


Spot ufficiale della terza edizione di Storie di Viaggi Infiniti "I Patriarchi"