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In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava do- mandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premere il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.Parola del Signore.
“We should start back” sono le primissime parole de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” di George R.R. Martin e noi abbiamo pensato di fare esattamente così.Imbottigliato e spedito per direttissima attraverso il Mare Stretto, Tyrion capisce ben poco del viaggio verso Pentos. Tra sensi di colpa, rabbia e vino, il giovane Lannister riflette sul suo più grande crimine: il kinslaying. Cinico e sempre pessimista, durante la traversata pondera le sue opzioni: a Dorne da Myrcella o alla Barriera da Ser Janos Slynt? Con enorme sorpresa di tutti, invece, incontriamo una vecchia conoscenza: Illyrio Mopatis. È proprio nei suoi palazzi che Tyrion è trascinato quasi in coma etilico. Anche qui, Tyrion trascorre le sue giornate bevendo e parlando troppo, tra un pensiero suicida e uno omicida. Troverà proprio a casa di Illyrio dei funghetti che si porterà appresso fino alla fine.Da buon oste, Illyrio offre a Tyrion vitto e alloggio e anche un obiettivo: un certo drago a tre teste.Per raggiungere Daenerys, quindi, i due uomini si avviano per le strade valyriane attraverso Andalos verso il fiume Rhoyne, dove incontreranno un mediatore, Griff, e suo figlio, il giovane Griff, che accompagneranno Tyrion alla corte di Daenerys verso la Baia degli Schiavisti, o se gli dei vogliono anche a metà strada, cioè a Volantis, la più grande tra le figlie dell'impero valyriano. Durante gli interminabili giorni di viaggio, Tyrion viene aggiornato sul chi sia questa figlia del Re Folle, sulle sue conquiste e sulla sua squisita personalità e di come lei e soltanto lei sia riuscita nell'impresa titanica di far rinascere i draghi. È lei la salvatrice di cui parlava Illyrio e che ora vorrebbero aiutare a riconquistare il trono paterno. Ma a che pro? chiede Tyrion, curioso e intrigato. Beh, la spiegazione è così semplice che al Lannister sembra quasi isterica, a tratti troppo banale; Illyrio si ricorda infatti che Viserys, il fratello più grande di Daenerys, gli aveva promesso che l'avrebbe promosso a Maestro del Conio una volta diventato re, e il Magistro di Pentos spera che la sorella mantenga la promessa.Tra banchetti a bordo della lettiga e notti di vino e chiacchiere, veniamo a scoprire anche il profondo legame che intercorre tra Varys l'eunuco e Illyrio, amicizia che va avanti da decenni, tra Pentos, Myr e Approdo del Re. Veniamo anche a scoprire la storia di Hugor Hill, colui che ha portato gli Annali e il Credo dei Sette a Westeros e ci viene rivelato che, con grande sorpresa di Tyrion, la Compagnia Dorata ha reciso un sacro contratto per andare in aiuto alla regina Targaryen. Un'enorme serie di stranezze e una confessione di amor perduto di Illyrio portano alla mente di Tyrion ancora una volta Tysha, suo fratello e suo padre, sia sotto forma di ricordi che sotto forma di sogni… d'altronde è solo immaginando che Tyrion può essere amato. Ovviamente condividete su tutte le piattaforme, spargete la voce e mettete like al video. Potete trovarci su tutti gli altri social tramite i link qua sotto Facebook: https://www.facebook.com/tronodispadepod/Twitter: https://twitter.com/tronodispadepodInstagram: https://www.instagram.com/tronodispadepod/Spotify: https://open.spotify.com/show/4mdslx4Nd8vunpc7nP3B45Google Podcast: https://www.google.com/podcasts?feed=aHR0cHM6Ly9hbmNob3uZm0vcy81MDk3ZTk4OC9wb2RjYXN0L3Jzcw==Patreon: https://www.patreon.com/ilpodcastdelghiaccioedelfuocoKo-fi: https://ko-fi.com/ilpodcastdelghiaccioedelfuocoLinkt.ree: https://linktr.ee/ilpodcastdelghiaccioedelfuoco
Veniamo da una settimana interessante, con alcuni importanti finali e ritorni, e andiamo verso una settimana più ambigua, in cui non sappiamo se ci troveremo di fronte dei capolavori o delle mezze ciofeche.A parte The Last of Us 2, che ciofeca non è di cui per ora possiamo parlare poco, in attesa che la serie debutti anche in Italia.Ma manca molto poco, e l'attesa verrà ripagata.Serie in arrivoVenerdì 11 aprile-Your Friends & Neighbors (Apple Tv+)Domenica 13 aprile -The Last of Us seconda stagione (Dal 14 aprile su Sky e NOW)Martedì 15 aprile-The Glass Dome (Netflix, titolo originale svedese Glaskupan)Mercoledì 16 aprile-Government Cheese (Apple Tv+)-Sherlock & Daughter (The CW)Giovedì 17 aprile-#1 Happy Family USA (Prime Video)-Ransom Canyon (Netflix)Abbiamo visto:-The Last of Us stagione 2 (anteprima senza spoiler)-Dying for Sex (Disney+)-The Bondsman (Prime Video)-Pulse (Netflix)-Devil May Cry (Netflix)-1923 2x07-The Handmaid's Tale 6x01-02-03-The Studio 1x04-Daredevil: Born Again 1x08-The White Lotus 3x08
03/04/2025 - South Stream S03E09. Con Dylan Di Chiara e Paco Amendola. Torna South Stream! Ci siamo presi una breve pausa, ma solo per tornare in gran stile (forse). Contiamo di dare la notizia a brevissimo! Veniamo però ai contenuti di questa puntata. La giornata di ieri, in cui abbiamo registrato, si è caratterizzata per il lancio dei dazi americani in tutto il mondo secondo un curioso metodo di determinazione che proviamo a spiegare. Nei giorni immediatamente precedenti invece abbiamo assistito all'arresto di Marine Le Pen, leader della destra francese, per appropriazione indebita di fondo europei (bella giocata per la portavoce degli euroscettici dell'intero continente), che oltre a una pena di 4 anni (di cui ne sconterà solo 2 e ai domiciliari, grazie alla versione francese della condizionale) ha ottenuto l'interdizione ai pubblici uffici per 5 anni, uscendo di fatto dalla corsa per le Presidenziali 2027. Infine visto che mancavamo da 20 giorni, affrontiamo, purtroppo, il ritorno dei bombardamenti a Gaza e le lunghe e partecipate proteste turche a seguito dell'arresto del leader del Kemalista Imamoglu. Infine qualche notizia rapida che non vi anticipiamo. Ci trovate come sempre su www.radioshamal.it, sul nostro canale Spotify e presto, speriamo, su un'altra piattaforma. Buon ascolto!
Italia a crescita zero. L'ISTAT ha pubblicato ieri i dati sulle stime preliminari del quarto trimestre del 2024, il fatturato dell'industria di novembre e l'occupazione. Una sequela di numeri che certificano la progressiva crisi dell'economia italiana. Il PIL del 2024 si chiuderà a +0,5%, la metà di quanto stimato dal governo e meno delle previsioni degli istituti internazionali. Unico elemento positivo è la ripresa dell'andamento dell'industria, confermato anche dal fatturato di novembre. Non è però detto che tutto questo venga confermato almeno nel primo semestre di quest'anno. La conferma arriva dal Consiglio Direttivo della BCE che prosegue nel taglio timido dei tassi, ampliando la divergenza con la FED che, sempre in settimana, ha deciso di non muovere l'andamento dell'economia. La conferenza stampa della governatrice Lagarde è stata quasi un match con i giornalisti che hanno tempestato di domande la presidente dell'Eurotower per capire eventuali indicazioni sulle scelte della Banca Centrale, ricevendo però sempre e solo risposte lapidarie: "È irrealistico tornare alle indicazioni prospettiche perché l'incertezza sta aumentando in questo momento". In questo contesto si inserisce la conferenza della presidente della Commissione VDL che ha presentato la "Bussola Competitività": 27 cartelle di scenario con molti rimandi a provvedimenti specifici che dovrebbero vedere la luce tra fine febbraio e il prossimo maggio. L'unica certezza è che, sotto la pressione di Germania, Italia e altri paesi e in vista delle elezioni tedesche, la Commissione è pronta a una frenata secca sul Green Deal. Per evitare la guerra ideologica dopo le dichiarazioni di Trump, si parte con la ridenominazione: ora si chiama Clean Industry. Poi, nascosto nel capitolo semplificazione, viene rinviato tutto il pacchetto di direttive destinate alla trasparenza nella conduzione delle attività economiche. Ci riferiamo al pacchetto CSDD, CRSD, tassonomia, veri e propri pilastri decisi dalla prima Commissione VDL e tutti approvati dal Parlamento Europeo che avrebbero dovuto entrare in vigore tra questo e il prossimo anno. Sicuramente i tecnici della Commissione non hanno tenuto sufficientemente in considerazione le difficoltà delle PMI ad adeguarsi a norme stringenti sulla trasparenza nella conduzione delle loro attività. Tra gli elementi nuovi della Bussola c'è sicuramente la proposta di revisione del CBAM, lo strumento base per difendere la manifattura europea dal dumping ambientale dei prodotti importati da altri continenti con impronta di carbonio molto negativa. Entro marzo la VDL annuncia il piano d'azione sull'automotive. Noi, grazie al lavoro di Roberto Romano per TheWashingNews.com, possiamo anticipare alcuni numeri delle analisi che saranno pubblicate integralmente tra una decina di giorni. Il Wall Street Journal ha fatto le pulci ai conti di Tesla, evidenziando che le vendite non vanno così bene, diversamente dai bonus energetici. Veniamo all'Italia, dove sono in corso due grandi partite che definiamo risiko bancario ma che in realtà sembrano sempre più una partita di potere economico-finanziario molto importante per i futuri assetti. Stiamo ovviamente parlando dell'assalto di MPS a Mediobanca e Unicredit a BPM, che si intreccia in larga parte e ruota sempre intorno all'istituto senese. In settimana il CDA di Mediobanca ha bocciato senza appello l'OPS di MPS, sostenendo che distrugge valore per gli azionisti di Piazzetta Cuccia. In realtà la partita ha come obiettivo strategico il controllo delle Generali e l'attore è e rimane Francesco Gaetano Caltagirone, quello che con la sua massima compiacenza è stato dipinto da alcune firme di punta del giornalismo l'ottavo re di Roma. Oggi l'AD di Generali imperversa sulle pagine economiche dei principali quotidiani e in particolare sulla Stampa, dove spiega la strategia dell'alleanza con la francese Natixis, oggetto della campagna sulla difesa del risparmio nazionale lanciata, guarda caso, dai quotidiani del gruppo Caltagirone. Sull'altra partita, oggi o al più tardi lunedì, Unicredit presenterà la notifica formale al governo relativa all'OPS su BPM. Da quel momento il MEF ha 45 giorni per dare una risposta e mettere eventuali paletti. Lontano dai riflettori c'è la battaglia sul cosiddetto Milleproroghe, che ogni anno diventa l'omnibuss dove le maggioranze parlamentari e tutti i governi buttano i provvedimenti che soddisfano le esigenze dei diversi interessi economici e territoriali. È così che, per esempio, c'è battaglia sulle concessioni idroelettriche. Un asse FI, PD, IV punta a imporre un rinvio sino a fine anno. Questa è stata però la settimana del clamoroso sequestro da 46 milioni ai danni della multinazionale FedEx. È solo l'ultimo atto della Procura di Milano sul sistema malato cresciuto nel comparto della logistica. Negli ultimi tre anni i magistrati milanesi hanno recuperato 552 milioni tra imposte e contributi evasi. Uno dei nodi è il mancato recepimento del regolamento UE 1055 del 2022. L'attenzione è tutta puntata sulla mossa di DeepSeek, che è stata bloccata per ora dall'AGCOM, ma nella battaglia sull'IA per i consumatori potrebbe emergere come vincitrice la Apple, secondo un'analisi pubblicata oggi dall'FT. Dazi minacciati su tutto, ma ci saranno e dove ogni giorno cambia il panorama. Meta pagherà 25 milioni di dollari a Trump per aver cancellato il suo account.
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Tu seguimi” !Gesù appare in riva al mare di Galilea21 Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera.2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono [subito] sulla barca; e quella notte non presero nulla. 4 Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. 5 Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. 8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti, trascinando la rete con i pesci. 9 Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù [allora] venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce. 14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai [suoi] discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.Gesù e Pietro15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».Il discepolo che Gesù amava20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi». 23 Per questolascia un commentoSupport the show
MILANO (ITALPRESS) - "Stiamo continuando il nostro sogno: costruire un partito autenticamente popolare, riformista e liberale che sappia dare cittadinanza ai tanti amministratori che non hanno una tessera di partito e alle tante liste civiche; ci siamo messe in cammino e abbiamo fondato Centro Popolare. Poi c'è stata l'intuizione di Maurizio Lupi che ha aperto a Centro Popolare e ai tanti amici che avevano creduto nel Terzo Polo. Un partito che va oltre il perimetro del centrodestra per dare spazio a quei riformisti anche provenienti dal centrosinistra. Credo che l'unico spazio per il centro sia all'interno del centrodestra e nella coalizione che sostiene il governo Meloni, è evidente che la distanza rispetto ad AVS e al M5S è siderale". Così Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati-Centro Popolare, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell'Agenzia Italpress."Veniamo da una stagione di scontri, abbiamo troppo interiorizzato il conflitto, l'invettiva, noi vogliamo un patto tra le generazioni e occuparci prevalentemente di giovani e donne perché dal punto di vista economico e di prospettiva sono le persone più in difficoltà - aggiunge -. Vogliamo mettere al centro la capacità di costruire una comunità, riportare alla politica chi non ci crede più".sat/mgg/gsl/mrv
NAPOLI (ITALPRESS) - Visita a Napoli per il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in occasione del convegno dedicato alla figura di Giuseppe Galasso, "tra storia e vita sociale", promosso dalla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce in collaborazione con la Società napoletana di storia patria e l'Università Suor Orsola Benincasa. Galasso riteneva che le misure straordinarie per il Sud fossero la testimonianza di una incapacità ad affrontare la gestione del Mezzogiorno in maniera ordinaria. Un messaggio “ancora valido anche se il contesto è anche molto cambiato” dice Giuli parlando con i giornalisti a margine. “Veniamo da una stagione di turbolenze economiche, pandemiche. Avere una attenzione speciale per il Sud resta una missione inderogabile in questo momento” sostiene il ministro della Cultura che poi, a chi gli chiede un commento sul ruolo di Napoli per lo sviluppo del Mezzogiorno, replica: “Napoli è la città centrale per eccellenza”.xc9/pc/gtr
NAPOLI (ITALPRESS) - Visita a Napoli per il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in occasione del convegno dedicato alla figura di Giuseppe Galasso, "tra storia e vita sociale", promosso dalla Fondazione Biblioteca Benedetto Croce in collaborazione con la Società napoletana di storia patria e l'Università Suor Orsola Benincasa. Galasso riteneva che le misure straordinarie per il Sud fossero la testimonianza di una incapacità ad affrontare la gestione del Mezzogiorno in maniera ordinaria. Un messaggio “ancora valido anche se il contesto è anche molto cambiato” dice Giuli parlando con i giornalisti a margine. “Veniamo da una stagione di turbolenze economiche, pandemiche. Avere una attenzione speciale per il Sud resta una missione inderogabile in questo momento” sostiene il ministro della Cultura che poi, a chi gli chiede un commento sul ruolo di Napoli per lo sviluppo del Mezzogiorno, replica: “Napoli è la città centrale per eccellenza”.xc9/pc/gtr
Cultisti! A differenza di quanto accade nella gran parte delle normali settimane di podcast, qualcuno ha effettivamente vissuto quanto è raccontato all'interno dell'episodio di oggi: per questo ci aspettiamo commenti e gag di livello ancora più basso rispetto a quello già scadente proposto da alcuni soliti noti. Questo è un avviso ai naviganti doveroso, ma inevitabile. Veniamo a noi.Il post-DBCon è sempre caratterizzato dalle voci tetre e viscerali di chi ha vissuto il disagio al massimo livello. Di chi ha calcato il palcoscenico dell'oscurità per troppe ore consecutive e ne paga irrimediabilmente il prezzo. La drammatica testimonianza di quanto accaduto, riporta alla luce soltanto parzialmente alcune delle vicende più controverse vissute durante la giornata del 16 novembre al PoloNerd MagicMerchant di Perugia. Quello che abbia tentato di fare è stato raccogliere, al meglio dei nostri dilapidati mezzi, svariate note di colore e i giochi, i match e il susseguirsi di eventi emersi dal caos primordiale e indistinto di quelle 14 ore, per riassumerlo e rievocarlo, se vogliamo, in questo report registrato proprio all'interno del suddetto locale, il giorno dopo.C'è anche un piccolo regalino da parte di Ale nel finale, dopo la sigla, per chi se la sente. Per il resto, un abbraccio a tutti quelli che sono venuti. Vi vogliamo bene.Non c'è molto altro da commentare se non un grandissimo: buon ascolto e come sempre… Ci vediamo dall'altra parte!Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dunwich-buyers-club--2814177/support.
Oggi il nostro viaggio nella storia delle avventure grafiche Sierra ci conduce nella terrificante Lost Wages, cittadina disgustosa, pericolosa, ma piena di opportunità. Esploriamola assieme a Larry Laffer. Buon ascolto! Soundtraccia: Odd Theme - Fabio Bortolotti / Tanaka - Alessandro Mucchi / Notti fotoniche - Fabio Bortolotti Vuoi darci una mano? Abbonati su Twitch: https://www.twitch.tv/outcastvideo Fai acquisti su Amazon: https://amzn.to/3pGObEq Fai acquisti su Fusion Retro Books: https://fusionretrobooks.com/?ref=pzxtr4vyfzsy Usa il codice outcastlive su Epic Games Store. Compra le nostre felpe e magliette: https://outcastlive.threadless.com/ Supportaci su Patreon: https://www.patreon.com/outcast?ty=h Supportaci con PayPal: https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=K9TL85M7PDN4Y
FastLetter - Una fonte buona dalla quale aggiornarsia cura di Giorgio TavernitiN. 47 - 8 Ottobre 2024Di cosa parliamo* Google è in calo?* L'effetto dell'AI* Ma posso ottimizzare per l'AI?* Attenzione all'ispirazionale* Ottimizzare con l'AI invece è un'altra roba* SalutiPremessa Finalmente ci siamo! Il 10 ottobre, tra due giorni, si terrà l'edizione SEO Content & AI de La Settimana della Formazione. Terrò io i due eventi della giornata, alle ore 11:00 e alle ore 15:00. Sono online e gratuiti, eventi eccezionali: quando ci accorgiamo che c'è qualcosa di veramente importante da divulgare, lo facciamo così.Inoltre, per l'Accademia, abbiamo creato un programma speciale per la Peak Season:Sono due Seminari Verticali e Avanzati per l'ADV sull'E-commerce: Il primo dedicato a Google Ads e il secondo al Social ADV. Sono acquistabili anche singolarmente.La formazione dell'Accademia si distingue da tutto il resto perché si rivolge a persone già esperte, viene tenuta da consulenti che fanno questo mestiere da più di 10 anni e il format è molto pratico. Si unisce a tutto questo il vantaggio di essere direttamente con i Mentori, di persona, in presenza, con un numero limitato di partecipanti.E a proposito di eventi in presenza, abbiamo il 30 Ottobre a Milano l'Advanced SEO Tool: guardate il programma, è molto interessante, ci sono 200 anni di seniority. La Community SEO più tecnica d'Italia si riunisce per la Spacca Google Edition!Poi, l'11-12 dicembre a Bologna, il Search Marketing Connect.GOOGLE È IN CALO? È la domanda dell'anno. Google sta calando? La risposta breve è: no.Prendendo i dati Semrush e tornando indietro con Wayback Machine abbiamo la pagina di riferimento (Similarweb non mi dava questa possibilità):* Google.comMarzo 2024: 164,57 miliardiLuglio 2024: 131,19 miliardi* Google.comMarzo 2023: 112,94 miliardiLuglio 2023: 95,54 miliardiIl 2024 è stato un anno in crescita per il dominio Google.com. Ma anche il .it ha seguito questa tendenza:* Google.itAgosto 2024: 232,57 milioniAprile 2023: 150,05 milioniHo provato a prendere altri strumenti, altri dati, altri mesi. In nessuna statistica vedo un calo anno su anno del traffico di Google.com o di Google.it.Allora la domanda potrebbe essere: ma è in calo come share del “motore di ricerca”?Le voci erano nate perché c'era una flessione su StatCounter a fine giugno, ma commentai sui social dicendo di aspettare, che i dati di questi sistemi si aggiornano. E in effetti abbiamo una risposta: non passeremo a Bing.Infatti il sito in questione mostra questi dati:* Worldwide:Settembre 2023: Google 91,58%Settembre 2024: Google 90,00%* Italia:Settembre 2023: Google 94,64%Settembre 2024: Google 93,44%Negli ultimi mesi, Google in Italia è di nuovo in crescita. Se ci fosse un drastico calo lo avremmo visto come una discesa continua, ma non c'è. Possiamo argomentare che anche l'1% è tanto, ma parliamo di share altissimi che salgono e scendono; è sostanzialmente stabile.Anche andando a prendere i dati di Cloudflare e le loro statistiche e ricerche sullo share dei motori di ricerca ballano 2-3 punti percentuali in due anni che però salgono e scendono. E quando scende Google non sale Bing, ma Baidu e, in misura minore, prima Yandex e poi Bing (parliamo di 0.5 punti).Ma di che cosa stiamo parlando? Per ora…del nulla cosmico.La cosa interessante è un'altra. Ancora, INCREDIBILMENTE, l'hanno focalizzata in pochi ed è lì che si giocherà la battaglia. E purtroppo mi dispiace dirla per quanto è banale: GUARDATE IL TRAFFICO MOBILE.Lo share Mobile di Google non ha nemmeno un minimo calo: è stabile al 94% mondiale e 98% italiano.Non c'è un vero dato significativo, prendendo in esame Europa, Mondo, USA e Italia di un calo di Google che mostri una tendenza, c'è un sali e scendi. Così come Bing, quelle variazioni percentuali in salita le sta perdendo.La verità è che un calo importante per Google non avverrà per l'uso dell'AI, ma solo se si interviene a livello politico e gli si impedisce di essere il motore di ricerca di default di Apple su iPhone. Lo share di Android è elevatissimo, così come lo share di Google Chrome.Con una considerazione importante: vi siete occupati del calo di Google, ma quello dell'uso di iOS a livello mondiale ha un punto in più. Non è che l'iPhone non abbia delle crepe, anzi, bisogna vedere se questo iPhone 16 riuscirà a mantenere questi dati.È dura da ammettere: non riusciamo ad essere obiettivi. C'è una fascia di persone che appena può attacca Google. Mi ricordano quasi le tifoserie di calcio.Un dato da aggiungere a tutto questo è quello economico, anche questo in forte aumento (dati completi qui).Ho aggiunto questa e altre informazioni su suggerimento di Marco Quadrella, visto l'argomento molto complesso avevo bisogno di più occhi (ne approfitto per ringraziare anche Alessio Pomaro per le sue considerazioni).Ora c'è un'altra considerazione da fare. Google non è un motore di ricerca da molto tempo, la maggior parte degli “Esperti di AI” ha messo Google vs ChatGPT andando a fare l'assunto di “Motore di ricerca” vs “Assistente”.Quindi, prima di tutto, i motori di ricerca sono morti anni fa e si sono evoluti. Queste persone stanno descrivendo i motori di ricerca del 2011. Lo vedete nei loro video, parlano di keyword, non conoscono le evoluzioni!L'evoluzione ha consentito a Google, infatti, di inserire l'AI nella ricerca e di creare un ibrido. E c'è una grande, anzi enorme, differenza:Gli LLM esprimono il massimo potenziale nell'elaborazione di un contesto controllato, i Motori di Ricerca con AI usano il contesto dei contenuti online indicizzati ed estratti dal motore e lo usano per dare delle risposte. È una delle considerazioni che fa sempre Alessio Pomaro e che mi pare urgente da comprendere.Consiglio a chi si occupa di AI di dedicare più tempo all'approfondimento degli altri mondi e di respirare profondamente quando si tratta di creare contenuti social. Purtroppo il settore dell'AI, essendo una rivoluzione epocale al pari dell'elettricità, si trascina tutto quel linguaggio sensazionalistico che molte volte non è necessario. Non è possibile che ogni nuova news sia una rivoluzione di quella precedente perché altrimenti non si capisce nemmeno il termine rivoluzione. E non è possibile che gli strumenti attuali vengano spazzati via, anche perché gli strumenti attuali la integrano!Bisogna davvero fare attenzione.Veniamo però ad un altro punto: ma la Ricerca con AI, gli assistenti, le chat pure…che effetto produrranno? Perché è questa la cosa interessante.L'EFFETTO DELL'AIAd oggi stiamo osservando un mondo in cambiamento veloce. Quello che non riusciamo a vedere è l'uso che ne faranno le nuove generazioni. Se è vero che per il momento non c'è un grosso sconvolgimento nel mondo della Ricerca nonostante siano passati quasi 2 anni dal lancio di ChatGPT, c'è da dire che non è più possibile immaginare un mondo senza AI.Così come non è possibile togliere a una persona molto giovane YouTube, i racconti delle persone che hanno figli sono gli stessi: non gli si toglie un sistema di AI.Gli effetti di tutto questo sono per me imprevedibili.Come sapete, rifletto su questi argomenti da sempre, seguendo da 20 anni il mondo della ricerca, e ho proposto un framework che ha circa un anno di vita.Lascio ancora un attimo decantare questo framework perché sto riflettendo molto sui termini da usare, ma sono in scia del Google Liquido, dell'Internet Liquida e dell'Audience. Di parole come Search inteso come Ricerca Umana. Questo framework descrive correttamente l'Internet di oggi che per me è un'Internet Liquida, proprio dal nome dell'ultimo capitolo del libro. Martino Mosna nei commenti mi ha dato vari spunti sui quali riflettere.Sto riflettendo molto con colleghi e colleghe in questi mesi, anche offline, e proprio qualche giorno fa ne ho riparlato con Ivano Di Biasi, che ho incontrato all'Ecommerce Hub. In pratica, abbiamo fatto dei ragionamenti simili su quello che sta accadendo e sull'uso dell'AI, con due presentazioni simili nella sostanza. Saremmo potuti intervenire uno dopo l'altro tranquillamente.Concetti che troverete il 10 ottobre a La Settimana della Formazione e sui quali sto preparando dei video sul canale YouTube, abbastanza lunghi, dedicati proprio all'e-commerce, alla SEO e all'AI.Con Ivano, dopo il video che ho fatto sul canale, abbiamo mantenuto un dialogo aperto, tanto che il libro che ha scritto SEO for AI l'ho letto proprio come se stessimo chiacchierando. E secondo me è così che va letto: un libro valido, scritto di getto in poche ore. Un flusso di coscienza che cristallizza il suo pensiero in quel momento.Infatti
La puntata 525 del podcast si apre con Luca che ci parla di libri tossici. Nella storia l'uomo ha a lungo usato sostanze colorate tossiche, ma nell'epoca vittoriana la passione per i colori accessi e la possibilità di stampare libri in serie con efficienza hanno incrementato il problema in modo esponenziale.In particolare, i colori con cui venivano colorate le copertine dei libri erano molto pericolosi, alcuni così pericolosi che anche oggi si possono solo maneggiare con le dovute, tante, precauzioni. Luca ci racconta del Poison Book Project che ha studiato quali sostanze venivano usate per creare i diversi colori.Dopo avervi invogliato a leggere di più, Veniamo in soccorso della vostra voglia di leggere d'estate con uno Scientifibook ricco dei consigli di Andrea Vico e Giuliana. In questa puntata vi consigliamo:“SETE – CRISI IDRICA E CAPITALISMO”, di Filippo Menga - Ponte Alle Grazie (228 pp, 16,90 euro)“LA VITA SEGRETA DEGLI ELEMENTI – 52 ELEMENTI CHIMICI CON UNA STORIA DA RACCONTARE”, di Kathryn Harkyp - Utet (224 pp, 25 euro)“I NATIVI DIGITALI NON ESISTONO”, di Cosimo Di Bari - Uppa edizioni (186 pp, 16,50 euro)“FIN DOVE ARRIVA LA LUCE”, di Sabrina Imbler - Codice edizioni (254 pp, 22 euro)“UN MONDO DI ISOLE”, di Serenella Quarello, illustrazioni di Camilla Tasin Bertoldi - Editoriale Scienza (75 pp, 18,90 euro)E se non vi bastano, andate a spulciare qui. Tornati in studio, dopo una barza brutta che non fa ridere perchè in tema chimico, Anna parla dei meccanismi neurali dell'effetto placebo.L'effetto placebo è ben conosciuto da tanto tempo, soprattutto in medicina, ma si sa ancora molto poco sul come funziona.Recentemente una ricerca pubblicata su Nature ha svelato un importante meccanismo causale neurale legato alla diminuzione della percezione del dolore nel caso di effetto placebo. La ricerca è stata fatta su topi quindi ancora non possiamo generalizzare facilmente agli esseri umani, ma aver trovato questo primo interruttore ci permetterà in futuro di capire meglio l'effetto placebo e come sfruttarlo al meglio per aiutare i pazienti affetti da dolore o malattie croniche, specialmente se non rispondono ai farmaci a nostra disposizione.[Di effetto placebo avevamo anche parlato qui: https://www.scientificast.it/nella-mente-delleffetto-placebo/]Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/scientificast--1762253/support.
“Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano.” (Sal 91, 13) E' tempo di NASCITA! Ascoltaci! … Radio Maria, Il corpo per dire il Mistero https://radiomaria.it/trasmissioni/il-corpo-per-dire-il-mistero/ … Musica del podcast "Mother of God", Debora Vezzani: https://youtu.be/g0aznkFu790 --------------------- "Un corpo mi hai dato" è un progetto di evangelizzazione nato per rispondere alla domanda "Come il corpo ti parla di Dio nella tua vita?". Corpo come casa che ogni giorno sei chiamato ad abitare in pienezza e nella tua unicità di figlio amato dal Padre. Corpo come pane spezzato per condividere l'Amore sperimentato con i fratelli in Gesù. Corpo come Corpo di Cristo, la Chiesa, come famiglia dove nutrirsi del Pane della Vita. Un corpo che nasce, cresce...e rinasce! Come? Cammina con noi per scoprirlo! ... Vuoi conoscerci meglio e andare dietro le quinte, per vedere come siamo arrivati fin qui oggi? https://uncorpomihaidato.com/scoprici/ Per contattarci e/o richiedere un accompagnamento personale: https://uncorpomihaidato.com/contattaci/ Per aiutarci a portare avanti questa missione: https://uncorpomihaidato.com/aiutaci/ E per tutto il resto: SITO INTERNET https://uncorpomihaidato.com YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC1l5PfLcyIGWqSj7RVOexwg/ TELEGRAM: https://t.me/uncorpomihaidato INSTAGRAM: https://www.instagram.com/uncorpomihaidato/ FACEBOOK: https://www.facebook.com/Un-corpo-mi-hai-dato-107774998588245 GRAZIE DI CUORE! A presto! Emanuele&Marianna&co. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/emanuelemarianna/message
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Veniamo fuori da settimane provanti emotivamente e abbiamo scelto di confrontarci su motivazioni, gestione dei sentimenti negativi, modalità di elaborazione, rendendo funzionale a questa pillola, i nostri momenti negativi, provando a dare spunti e suggerimenti. Se ti piace l'episodio condividilo usando l'hashtag #spaziogiusto e seguici sulla nostra pagina Instagram.
Veniamo fuori da settimane provanti emotivamente e abbiamo scelto di confrontarci su motivazioni, gestione dei sentimenti negativi, modalità di elaborazione, rendendo funzionale a questa pillola, i nostri momenti negativi, provando a dare spunti e suggerimenti. Se ti piace l'episodio condividilo usando l'hashtag #spaziogiusto e seguici sulla nostra pagina Instagram.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 21,1-14 In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». I discepoli di Gesù sembrano essere tornati alla vita normale di prima, almeno quelli chiamati dall'attività peschereccia. Pur avendo già saputo che il Maestro fosse risorto, Pietro, il pescatore professionale, prende l'iniziativa della pesca quasi invitando gli altri sei a venire con lui. Malgrado il fatto che siano ancora attoniti e disorientati dai fatti recenti, pescano tutta la notte come di consueto, ma la pesca è totalmente infruttuosa. Ecco allora che il buio dell'insuccesso da soli, cede lo spazio alla luce del trionfo all'alba con il Risorto. In effetti, non è ancora riconosciuto dai suoi discepoli, che quest'ultimi obbediscono comunque ad uno sconosciuto, che gli parla dalla foschia del mattino. L'obbedienza semplice, umile e silenziosa di questi pescatori, dispone i loro occhi a riconoscere il Risorto in quella pesca miracolosa. Giovanni, il discepolo amato vede il Segno e crede aiutando la fede dei suoi compagni. Il Risorto invece, ci riconduce sempre alla sua Pasqua di risurrezione condividendo pane e pesce con i suoi discepoli. Infatti, l'Eucaristia qui simboleggiata in quei gesti, è fonte e culmine della nostra vita cristiana. In essa si celebra la morte e la risurrezione del Signore. Anche noi siamo invitati oggi a dire di sì Cristo, nella luce radiosa di questo mattino vivendo la comunione fraterna. “Seguiamo Cristo, il Risorto alleluia alleluia!” Don Arth.
Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.Parola del Signore
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
RITIRO A ROMA CON LE APOSTOLE:Carissimi amici, vi invitiamo a trascorrere con noi un fine settimana a Roma. Per info e iscrizioni : https://www.it.apostlesofil.com/iscrizioni-weekend-roma/ - Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.Parola del Signore.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
Dal Vangelo di Giovanni 21,1-14 In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
PALERMO (ITALPRESS) - “Gli effetti dei cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti: oggi a gennaio ci sono 24 gradi e tutti i bacini sono vuoti, abbiamo avuto in autunno e inverno dieci giorni di piovosità in tutto. Questo caldo eccessivo che si protrae dall'inizio dell'anno scorso ha determinato il bruciarsi della fioritura, con un calo produttivo di oltre il 50%”. A dirlo è l'imprenditore olivicolo Manfredi Barbera a margine della kermesse ‘L'isola del tesolio', tenutasi allo Splendid Hotel La Torre, a Palermo. “Veniamo da un'annata con un calo del 50%, ma se non piove gli alberi neanche faranno i fiori per l'anno prossimo e ciò significa non avere produzione - aggiunge Barbera, -. Già i prezzi sono più che raddoppiati, tra qualche mese rischiamo di dover comprare l'olio come il Dom Pérignon”. xd8/vbo/gtr
Benvenuti ai 4 Vangeli-letture in 1 anno 5 gg a settimanaOggi: “Tu seguimi” !Gesù appare in riva al mare di Galilea21 Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera.2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono [subito] sulla barca; e quella notte non presero nulla. 4 Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. 5 Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. 8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti[a]), trascinando la rete con i pesci.9 Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora[b] salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù [allora] venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce.14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai [suoi] discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.Gesù e Pietro15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni[c], mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».Il discepolo che Gesù amava20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul petto di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi». 23 Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morSupport the show
Nel primo pomeriggio di mercoledì 4 ottobre, con i nostri Degiornalist - Fabiana Paolini e Claudio Chiari - è stato ospite Stefano Besseghini, presidente di Arera, per fare chiarezza sull'aumento delle bollette e sul mercato libero. Ci ritroviamo con Besseghini dopo l'uscita del comunicato che annuncia l'aumento del 4,8% del prezzo del gas di settembre rispetto ad agosto: «Veniamo da un anno complicato, l'inverno scorso eravamo ancora più preoccupati e con prezzi ancora più alti. Ora il gas è sceso anche se ha comunque le sue oscillazioni: infatti, fissiamo il prezzo del gas mese con mese, mentre l'energia elettrica si fissa trimestralmente», esordisce Besseghini. «Risparmiare vale sempre la pena, ora ci affacciamo all'inverno dove aumentano anche i volumi di energia consumata», ci consiglia il presidente di Arera.
Nel nuovo episodio del Podcast di Cineguru, il primo della stagione 5, Massimo Proietti, Deputy Managing Director di Universal Pictures International Italy, parla con Davide Dellacasa del grande successo riscosso da Oppenheimer, che ha chiuso magnificamente il suo primo weekend nel nostro territorio. Veniamo da un'estate strepitosa e ora ci avviamo verso un autunno che si preannuncia particolarmente impegnativo, cosa dobbiamo aspettarci da questo punto di vista?
Pensate a qualsiasi cartone animato, film o serie TV; ora pensate alla trama e al tema centrale. Veniamo introdott3 all'amore romantico fin da picolissim3: in quasi tutti i cartoni animati della nostra infanzia, uno degli obiettivi che spinge il protagonista a superare le avversità è quasi sempre la promessa di un amore puro e immacolato. In questa puntata decostruiamo il mito dell'amore romantico, perché l'amore è bello solo quando è sano. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/opinionated-monday/message
Ivano Carcano, organizzatore de "Lo Spirito del Pianeta", venerdì 26 maggio nel Buena Onda in compagnia di Laura Basile e di Giangiacomo Secchi ci racconta la nuova edizione del festival, in programma a Clusone dall'1 al 18 giugno. Tante le culture presenti all'evento: «Indiani d'America, Maori, Masai, Aztechi, Maya e tanti altri. Stanno facendo migliaia di kilometri per raggiungerci dai loro territori per portarci la loro conoscenza». Previsti molti eventi: «Ristoranti etnici, workshop, seminari e laboratori». Cibo, tradizione e buona musica: «Il primo di giugno iniziamo con Davide Van De Sfroos, che in regione porta avanti la cultura e il dialetto con le cantate tradizionali. Come del resto anche Evia, un grande artista che arriva da una delle regioni più belle della Spagna, e tutti quegli altri gruppi che si faranno conoscere». Focus di quest'anno sono l'energia e la spiritualità: «Dobbiamo capire che è importante andare su Marte ma senza dimenticarci chi siamo e da dove veniamo».
Inaugurata ieri 3 maggio dal Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, Macfrut, Fiera internazionale dell'ortofrutta, in programma al Rimini Expo Centre fino a domani 5 maggio. "L'Italia deve giocare un ruolo da protagonista nel contesto internazionale dell'ortofrutta", questo il forte messaggio lanciato dal Ministro durante l'evento. Una fiera dai grandi numeri giunta alla 40ª edizione, per un settore strategico del made in Italy come hanno sottolineato tutti gli intervenuti.“L'Italia deve e può tornare ad avere un ruolo centrale in ambito internazionale – sono state le parole del Ministro - I numeri di Macfrut 2023 fotografano un evento in costante crescita per presenze di imprese, espositori e ricercatori che portano innovazione in agricoltura. Chi arriva qui per vendere i propri prodotti spesso riparte avendo fatto più acquisti che vendite perché qui trova le nostre eccellenze di cui dobbiamo andare orgogliosi. Lo sviluppo del nostro sistema passa dalla tutela di un sistema produttivo capace di rimuovere alcune ideologie che in passato lo hanno penalizzato. Veniamo da un periodo in cui alcune certezze che davamo per scontate hanno dimostrato di non esserlo, pensiamo alla pandemia prima e alla guerra in Ucraina poi. Occorre rimettere al centro queste imprese con scelte concrete, con un sano pragmatismo per la sostenibilità ambientale che garantisca al contempo la sostenibilità economica a garanzia dell'equità sociale”.
È il Signore! Gv 21Dal Vangelo secondo GiovanniIn quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.La resurrezione non si fa realtà a chi chiude il cuore alla fede. Servono gli occhi amanti di uno di loro a scorgere nell'uomo della riva la familiarità di Gesù.Svegliatevi, arpa e cetra, voglio svegliare l'aurora.(Salmo 108)
Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.Parola del Signore.
Perché è così difficile dire di no? Veniamo da anni in cui ci veniva detto di aprirci al cambiamento, alla positività, al si a tutto! Un po' come nel film "Yes man" con Jim Carrey e Zooey Deschanel. Ma è così difficile dire no? E soprattutto, quando diciamo no intendiamo veramente no oppure predichiamo bene e razzoliamo male? Di questo parliamo con Annagaia Marchioro, attrice e autrice, sul palco con uno spettacolo proprio dedicato all'importanza delle parole: Pour Parler.
Sono fatto così, prendere o lasciare! Hai ma ricevuto questa risposta da qualcuno? Hai mai avuto, allo stesso tempo, l'impulso di aggredire fisicamente questo qualcuno? (si scherza, ovviamente. Say no to violence ⛔) Il cambiamento è qualcosa che spaventa un po' tutti. È una caratteristica molto umana, insita soprattutto della nostra società. Veniamo cresciuti con il sogno di crearci un intorno stabile: il lavoro sicuro, la casa sicura, la relazione sicura, il gruppo di amici di sempre e così via. E anche se da un certo punto di vista è più che comprensibile, dall'altra è impossibile non rendersi conto di come "non cambiare mai" costituisca un'enorme perdita di opportunità. Rispetto a tutto quello che possiamo vedere, vivere e scoprire. In questo episodio cerchiamo di capire perché il cambiamento ci fa così tanta paura, da cosa può derivare questa paura e come poterla superare per vivere in modo più sereno e proattivo. Il tutto ovviamente condito con una buona dose di fatti nostri. Seguici su Instagram: https://www.instagram.com/pensachetipassa/ Entra nel gruppo Whatsapp: https://chat.whatsapp.com/KebZduTiQWx3IlrHMOIHfL Entra nel gruppo Telegram: https://t.me/pensachetipassa
Predicazione espositiva del Pastore Emerito Fred Whitman su Giovanni 21 versetti da 1 a 19. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 14 Agosto 2022.Titolo del messaggio: "La conversazione di Gesù con un discepolo fallito".GIOVANNI 21V1-191 Dopo queste cose, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si manifestò in questa maniera. 2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. 3 Simon Pietro disse loro: «Vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Uscirono e salirono sulla barca; e quella notte non presero nulla. 4 Quando già era mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù. 5 Allora Gesù disse loro: «Figlioli, avete del pesce?» Gli risposero: «No». 6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero di pesci. 7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!» Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse la veste, perché era nudo, e si gettò in mare. 8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti), trascinando la rete con i pesci. 9 Appena scesero a terra, videro là della brace e del pesce messovi su, e del pane. 10 Gesù disse loro: «Portate qua dei pesci che avete preso ora». 11 Simon Pietro allora salì sulla barca e tirò a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci; e, benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò. 12 Gesù disse loro: «Venite a fare colazione». E nessuno dei discepoli osava chiedergli: «Chi sei?» Sapendo che era il Signore. 13 Gesù venne, prese il pane e lo diede loro; e così anche il pesce. 14 Questa era già la terza volta che Gesù si manifestava ai suoi discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.15 Quando ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami più di questi?» Egli rispose: «Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16 Gli disse di nuovo, una seconda volta: «Simone di Giovanni, mi ami?» Egli rispose: «Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pastura le mie pecore». 17 Gli disse la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?» Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: «Mi vuoi bene?» E gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene». Gesù gli disse: «Pasci le mie pecore. 18 In verità, in verità ti dico che quando eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti». 19 Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. Detto questo, gli disse: «Seguimi».
La fede non è un lasciapassare verso una vita senza problemi, ma un aiuto costante nella vita delle persone quando arrivano le tempeste. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 29 minuti Se dovessimo descrivere questi tempi che stiamo attraversando a livello mondiale parafrasando il titolo di un vecchio film dell' 82 con Sigourney Weaver e Mel Gibson, il titolo sarebbe: “Quattro anni vissuti pericolosamente”. Dal 2019 ad oggi, tutto quello che poteva andare storto è andato storto: la pandemia, la crisi economica la mancanza di prodotti per via dei vari lockdown, e adesso la guerra, che promette di restare in Europa per molto, molto tempo. I progetti che avevamo se ne sono andati a farsi benedire; si vive “alla giornata”. Perché non sappiamo realmente quali prospettive a lunga scadenza possiamo avere sia a livello nazionale, o mondiale... ma anche personale. Eppure sembrava così calmo il 2018: i mercati erano in crescita, non c'erano guerre (o almeno non c'erano per noi che viviamo in occidente), l'inflazione era bassa... e poi... sbam! Arriva la tempesta... E poi una tempesta dentro la prima tempesta... Non è una novità; in ogni epoca , in ogni generazione, in ogni cultura, in ogni luogo, giorni sereni si trasformano in giorni difficili, qualche volta con qualche nuvola di preavviso, altre nel bel mezzo di una giornata di sole. Probabilmente la tempesta di cui parla Marco al capitolo 3 del suo vangelo era di questo secondo tipo: vi dico dopo perché, adesso leggiamo il racconto: “ In quello stesso giorno, alla sera, Gesù disse loro: «Passiamo all'altra riva». E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca. C'erano delle altre barche con lui. Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che la barca già si riempiva. Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi moriamo?» Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia. Egli disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?» Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?»” (Marco 4:35-41 ) Perché vi dico che era una tempesta in una giornata di sole? I discepoli di Gesù erano tutti esperti del tempo, molti erano pescatori, e se ci fosse stato qualche pericolo, quando Gesù gli aveva detto: «Passiamo all'altra riva». gli avrebbero replicato: “Te sei tutto scemo! Non le vedi quelle nuvole? Tra poco qui viene giù il finimondo!". E invece no: partono con lui nella barca. Vieni con noi Gesù! “E lasciata la folla, lo presero con sé, così com'era, nella barca.”(v.36) Gesù entra nella barca, “così come era”, dice Marco. C'era una maniera di vestire per andare in barca: ci volevano scarpe fatte apposta, spesso di corda che non ti facevano scivolare sul fondo bagnato, ci volevano indumenti per coprirsi se fosse arrivato un temporale... ma tanto, che importa? E' sereno! “Vieni con noi, Gesù!” Non c'è pericolo, c'è solo la voglia di stare con quell'amico speciale, che importa se non ha gli abiti giusti, o le scarpe giuste; l'importante è stare con lui. E questo è bello da parte dei discepoli, ed è molto simile all'esperienza di molti di noi quando hanno accettato Gesù come Signore e Salvatore: non importava ci fossero altri meglio vestiti, con scarpe ed abiti adatti ai nostri giorni. Religioni più “in”... Gesù non aveva scarpe ed abiti adatti... ma era lui che era adatto, che rispondeva a ciò che cercavamo... “Vieni, Gesù... entra nella barca della mia vita” Quando Gesù è entrato nella barca della tua vita, che tempo faceva? C'era il sole o le nuvole? Andava tutto bene o tutto male? I discepoli hanno accolto Gesù nella barca quando il mare era calmo e il cielo azzurro, ma spesso capita il contrario. Ma, in qualsiasi momento tu lo accolga, nuvole o sole, lui sarà capace di trasformare i tuoi giorni, anche se... Era sereno... e poi... “Ed ecco levarsi una gran bufera di vento che gettava le onde nella barca, tanto che la barca già si riempiva.” (v. 37) Cosa avresti fatto al posto loro? Saresti tornato indietro? Ti saresti dato dell'idiota perché non avevi calcolato la tempesta? Molti di noi hanno una di queste due reazioni, quando una tempesta accade nelle nostre vite. Cerchi di “riparare” l'irreparabile, oppure ti metti in un angolo a piangerti addosso. I discepoli conoscevano Gesù e lo avevano già visto operare nelle loro vite e in quelle degli altri, sapevano che se c'era pericolo lui era pronto ad intervenire; erano già salvi allora, vero? Avere Gesù nella barca è un'assicurazione totale sulla vita? Certo che no, anche i credenti soffrono, si ammalano e muoiono! Ma come credente sai che nella tempesta, non sei da solo, non sei da sola, anche se... Ma non t'importa di me? “Egli stava dormendo sul guanciale a poppa. Essi lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi moriamo?»" (v. 38) Ammettiamolo, come credenti ci siamo comportati spesso esattamente come Pietro e i discepoli. Noi soffriamo a prua, e Gesù dorme a poppa: “Ma ci sei o ci fai? Non vedi che ho bisogno di te?” Una cosa che mi sono sempre domandato: quando una barca si riempie d'acqua, quale è (o dovrebbe essere) la tua prima reazione? Certamente iniziare a svuotarla! O almeno provarci! E, invece, nel racconto di Marco, non c'è menzione di alcun tentativo; nessun secchio, (ce ne stava sempre uno in barca) nemmeno un bicchiere... Gesù dorme a poppa su un cuscino. I discepoli si “arrabbiano” a prua tutti assieme, perché non fa nulla. E cominciano a “bestemmiare”; perché dire a Gesù che non è interessato alla vita di chi lo segue, è davvero una bella e tonda bestemmia. Hanno solo paura, bestemmiano … e questo li “congela”. Spesso accade proprio così, la paura non solo ci fa bestemmiare, ci impedisce di pensare razionalmente, ma persino di muoverci... e attendiamo il miracolo “da fuori”. Intendete, è onesto chiedere, Gesù le sa fare quelle cose... ma spesso la soluzione più vicina è quella dove Gesù ci aiuta ad agire, e sta a fianco alle nostre azioni. Sinceramente, mi sono domandato: stanno chiedendo a Gesù perché hanno davvero fiducia che sappia farlo, o è pura disperazione? La risposta la vediamo tra un po' Per cosa stai pregando tu, adesso? Per protezione per la tua famiglia? Per la guarigione degli ammalati? Perché la guerra in Ucraina cessi? O per vedere la POTENZA DI CRISTO nelle varie tempeste mondiali? Tornerò a chiedertelo alla fine del messaggio. E cosa stai facendo, ad esempio, per la guerra? Certamente non sta a te farla cessare, ma aiutare come puoi chi soffre, contribuire alle azioni umanitarie e mandare cibo e medicinali, quello lo puoi fare, senza attendere che in Ucraina piova manna dal cielo. “Gesù, perché dormi? Non t'importa?" E ci arrabbiamo, e bestemmiamo, e non agiamo. Gesù è la persona meno preoccupata che sia mai esistita al mondo... ma anche lui di fronte alla croce si è preoccupato... perché la natura umana, quella che era in lui assieme alla natura divina è fonte in se di perenne preoccupazione. Ci sono vari gradienti di preoccupazione a seconda dei caratteri, ma mediamente tutti siamo preoccupati quando non abbiamo chiaro in mente come finirà la tempesta. Vuoi evitare di avere tutto questo stress durante le tempeste della vita? Fai entrare Gesù nella tua barca, fatti accompagnare da lui nella tempesta, Lui ha la soluzione; non sarà quella che tu hai in mente, ma la tua barca non affonderà, perché... Stai al tuo posto, tempesta! “Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, càlmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia.” (v. 39 ) Per le tempeste mondiali in corso, noi abbiamo vissuto in parte almeno sembra, un inizio di bonaccia col Covid... ma per chi sta sotto le bombe in Ucraina... no. Non posso dirti come e quando accadrà, ma posso dirti COSA accadrà. Accadrà che Gesù si sveglierà e rimprovererà il vento e le onde. Non so dirti se sarà in questa vita, o nella prossima, ma accadrà. Jean la settimana scorsa lo ha detto: tutte le preghiere saranno esaudite, ma non tutte in questa vita. Di cosa avete paura? “Egli disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?» " (v. 40 ) Per quanto il Covid e la guerra possano sembrarci, spaventosi, potenti, imbattibili, basta una parola, un soffio, uno sguardo di Gesù per annientarli. E, soprattutto, sono “momentanei”. Ciò non significa che non facciano male: vallo a dire a chi ha perso cari per la malattia o sotto le bombe, ma è una “momentanea leggera afflizione, e per un tempo”: Paolo dice: “Perché la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.” (2 Corinzi 4:17-18) Dobbiamo allora “vergognarci” perché non abbiamo abbastanza fede? Non è quello che vuole Gesù: Gesù “sgridò” il vento, ma “disse” ai discepoli; urlò contro il male, ma parlò a chi amava. Gesù non li rimprovera per aver avuto paura, ma gli chiede come mai avessero avuto paura quando lui era nella barca con loro. Aver paura è un sentimento umano, l'abbiamo detto, che persino Gesù lo ha provato. Ci è stato messo dentro da Dio per il nostro bene. Per renderci prudenti in situazioni pericolose. Ma in queste situazioni, la paura non deve congelarci, ma spingerci ad agire, ad affidare le nostre opere a Gesù. E' questo ciò che si chiama “avere fede”. Avere fede non è aspettarsi una vita rose e fiori (quella è superstizione, è cabala), ma aspettarsi di ricevere l'aiuto nelle tempeste che arriveranno nelle nostre vite. Eravamo rimasti con due domande in sospeso: una per i discepoli e una per te: “Era vera fede che Gesù potesse calmare la tempesta, o solamente “disperazione”? “Per cosa stai pregando? Per protezione e guarigione, o per vedere la POTENZA DI GESU' nel Mondo?” WOW! Che potenza! "Ed essi furono presi da gran timore e si dicevano gli uni gli altri: «Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?»" (v. 41 ) Mi sono chiesto: perché si stupiscono, adesso? Hanno chiesto il miracolo, gli hanno detto, “non t'importa”, e adesso che si vedono esauditi nella loro richiesta, sono stupiti dalla potenza dell'intervento! E' strano forte, eh! L'ho detto già altre volte: quella dei discepoli, non era fede: era sacrosanta fifa! Almeno per la gran parte. Certo, c'era anche un po' di fede... piccola... come un granello di senape... “Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: “Sràdicati e trapiàntati nel mare”, e vi ubbidirebbe.” (Luca 17:6) Ma Gesù accetta anche la loro fede scadente, e grazie a quella fede scadente il miracolo avviene lo stesso. Veniamo alla seconda domanda, quella per te: per cosa stai pregando tu, adesso? Per protezione per la tua famiglia? Per la guarigione degli ammalati? Perché la guerra in Ucraina cessi? O per vedere la POTENZA DI CRISTO nelle varie tempeste mondiali? Le barche attorno alla tua barca Guarda il versetto 36, la seconda parte: “C'erano delle altre barche con lui.”(v. 36b) C'erano altre barche nella tempesta, esattamente come ci sono altre persone, miliardi di altre persone che vivono le loro tempeste assieme a te su un medesimo mare in burrasca. In quella notte, la fede scadente” in Gesù dei discepoli nella barca provocò il miracolo della salvezza anche per quelle barche che stavano là a fianco, immerse nella medesima tempesta, che videro dissolversi in un attimo. “e si fece gran bonaccia” (v. 38b) Chissà quanti delle barche a fianco avranno chiesto ai discepoli cosa fosse accaduto, dando modo di testimoniare CHI aveva fatto tutto quello! Quando preghi non pregare solo per protezione e guarigione, non solo perché la guerra cessi: prega anche affinché il mondo veda la POTENZA DI CRISTO in queste tempeste: affinché altre persone abbiano dubbi, affinché altre persone cerchino, affinché altre persone credano, affinché altre persone vivano in eterno assieme a te. Prega questo, anche se la tua fede è piccola come un granello di senape: Gesù saprà trasformare la tua piccola fede per affrontare la tempesta in un grande miracolo, nel quale tu sarai chiamato o chiamata ad agire e del quale tu sarai chiamato o chiamata a dare testimonianza. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
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A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.Parola del Signore.
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- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal Vangelo secondo Giovanni +In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.Parola del Signore.Parola del Signore.
McKinsey, il Mef e il Recovery Plan. E' solo un “aiutino” al governo oppure il colosso americano della consulenza strategica con i suoi supporti orienta anche le scelte dell'esecutivo sul piano (PNRR)? Le rivelazioni di Radio Popolare del 5 marzo scorso generano ancora molti interrogativi. Memos ha ospitato l'economista Giovanni Dosi, della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa: “è una tendenza che viene da lontano – dice il professor Dosi riferendosi ai contratti delle PA con società di consulenza private – Viene dal liberalismo integralista che si è affermato dal 1980 in poi nei diversi paesi. Il mantra era: pubblico è brutto, privato è bello. Si è poi esteso il dominio delle cose che prima erano pubbliche e che poi sono diventate private. Tutta l'evidenza suggerisce che non è vero – conclude Dosi - basti pensare alle privatizzazioni delle partecipazioni statali in Italia: un fallimento!”. Ospite a Memos anche Sabina De Luca, una lunga carriera nella Pubblica Amministrazione (PA), oggi fa parte del coordinamento de Forum Disuguaglianze e Diversità. “Veniamo da moltissimi anni di prolungato disinvestimento nella PA del nostro paese. Ci sono diffuse inadeguatezze. Se oggi non cogliamo l'opportunità di un piano come il Recovery Plan per rafforzare la nostra PA, allora saremo sempre tentati di ricorrere a scorciatorie come quelle delle consulenze esterne. Consulenze – aggiunge De Luca – che di per sé non sono un male, se aggiungono quella competenza specialistica che momentaneamente la PA non possiede, ma i cui utilizzi la PA è in grado di orientare in modo preciso ”.
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