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Silvia Segalla"In montagna"Paesaggi letterari e passaggi d'epocaRosenberg & Sellierwww.rosenbergsellier.itNel costruire i propri universi narrativi, i romanzi possono ritrarre o capovolgere il mondo sociale e il contesto ambientale da cui scaturiscono, ma non possono mai prescinderne. Per questo, i paesaggi offerti dalla narrativa si offrono come formidabile strumento di osservazione della realtà sociale: auto-etnografie da leggere in relazione alle trasformazioni materiali e culturali dei contesti di produzione. Nell'indagare le rappresentazioni della montagna in tre romanzi della recente letteratura italiana, assai diversi per autore, stile e contenuti – Bàrnabo delle montagne (Dino Buzzati), I Brusaz (Giovanna Zangrandi), Le otto montagne (Paolo Cognetti) –, il volume analizza, facendo propri gli strumenti della sociologia e della critica letteraria, il riflettersi della società nei paesaggi letterari che produce. Tra rocce e crinali, orti alpini e rododendri, emergono strutture sociali e familiari, dinamiche di genere, generazione e classe, così come il deflagrare della crisi nel rapporto tra gli esseri umani e quella “natura” di cui la montagna è fatta epitome.Prefazione di Mimmo CangianoSilvia Segalla ha conseguito il Dottorato in Scienze Sociali presso l'Università degli Studi di Padova e svolge attività di ricerca che vedono dialogare metodi e strumenti delle scienze sociali e della critica letteraria. I suoi ambiti di interesse riguardano la sociologia dell'alimentazione, il genere, il lavoro, nonché la montagna come orizzonte culturale e sociale.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonio Canu"L'Italia di carta"Viaggio tra le pagine che hanno raccontato il nostro Paeseil Saggiatorewww.ilsaggiatore.comDalle Dolomiti di Dino Buzzati alle Cinque Terre di Eugenio Montale, passando per la Sardegna di Grazia Deledda e la Maremma amata da Italo Calvino: Antonio Canu ci conduce in un viaggio attraverso l'Italia tra i luoghi che hanno ispirato scrittori, poeti e intellettuali di ogni epoca. Un racconto fatto di passi, sguardi e parole che è anche una riflessione sui molti modi in cui quei territori sono cambiati nel tempo. Che cos'è un paesaggio? Uno spazio oggettivo, descrivibile in modo univoco e preciso o qualcosa che muta e si trasforma al mutare delle nostre emozioni e delle esperienze che l'hanno abitato? Per Antonio Canu non si può descrivere un territorio senza tener conto dell'intreccio tra l'opera della natura e l'intervento, diretto e indiretto, dell'essere umano. Con l'occhio del naturalista e la curiosità del lettore, Canu percorre valli, città, laghi, mari e montagne d'Italia lasciandosi guidare dai pensieri e dalle voci degli autori che quei luoghi li hanno visitati, amati e immortalati nei loro scritti. Ecco che allora, come in un Grand Tour, vediamo apparire la Marsica illuminata dai racconti di Natalia Ginzburg e di Carlo Emilio Gadda. Ecco il Gargano cui tanti reportage dedicò Anna Maria Ortese. Ecco laggiù la Campagna romana, con i suoi pini a ombrello che affascinarono Virginia Woolf. Ecco la costa del Cilento animata dai versi di Ungaretti, così simile e così distante dal Po romantico di Gianni Celati. L'Italia di carta ci fa riscoprire il nostro paese sotto forma di una grande opera letteraria, composta di bellezza, storia e qualche stranezza: un immaginario inesauribile, che chiede continuamente di essere conosciuto e rivissuto, ma non smette mai di ricordarci che ha anche bisogno di essere protetto e custodito.Antonio Canu (Roma, 1960), ambientalista, giornalista ed esperto in gestione di aree protette, è stato responsabile nazionale delle Oasi per WWF Italia ed è attualmente presidente di WWF Travel. Scrive di natura e ambiente per diverse testate nazionali e regionali, è autore di numerose guide specialistiche e ha pubblicato, tra gli altri, Lettera a mia figlia sulla Terra (2001), Roma Selvatica (2015) e Andare per Parchi nazionali (2019). Con il Saggiatore ha pubblicato Il mondo in un carrello (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
La poetica e commento alle opere di Giacomo Leopardi in riferimento al tema del paesaggio. Esempi nelle opere e spiegazione.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"I personaggi del nostro cinema vivono tutti in solitudine. Nudi di sentimenti, nudi di ossessioni, agiscono in un modo del quale non è mai possibile vedere gli orizzonti, i confini. Mai proiettati in un paesaggio: alle loro spalle o dinnanzi ai loro occhi restano stanze fredde, spazi disabitati" Torniamo indietro agli albori del cinema italiano per ricordare la carriera di uno dei suoi più grandi maestri. Ecco a voi la vita (cinematografica e non solo) di Giuseppe De Santis.
Io sono Francesco Cecchetti, consulente paesaggistico e agronomico e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino. Stai ascoltando Giardino Rivelato, da cinque anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.I giardini all'italiana non sono solo geometria e controllo, ma il tentativo, in una lingua che non parliamo più, di trasformare il mondo in foglie e piante.Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchetti Vieni a trovarmi su giardinorivelato.it
La presentazione del libro "Crazy Fish Sing", edito da Yogurt Edizioni, un concept book che accompagna il lettore in un viaggio attraverso le geografie reali, immaginarie e affettive del film "Still Here" di Suranga D. Katugampala, diventa l'occasione per una riflessione sul Cinema indipendente in Italia. Qual è il processo che si cela dietro la realizzazione di un film indipendente? Qual è il suo rapporto con i luoghi e con la realtà? E che cosa significa "Cinema espanso"? Ne abbiamo parlato con il regista Suranga D. Katugampala, la paesaggista Marta Bertani e il pubblico.CRAZY FISH SING ▼Crazy Fish Sing: https://yogurtmagazine.com/prodotto/crazy-fish-sing/BookCity Milano: https://www.bookcitymilano.it/eventi/2024/still-here-l-potenziale-decoloniale-e-disobbedente-del-cinema-espansoTerzo Paesaggio: https://terzopaesaggio.orgCon Federico Allocca, Marta Bertani, Simone Corti e Suranga D. KatugampalaRiprese Gianlorenzo Bernabò Di NegroMusica e sound design DEMONA alias Andrea Evangelista e Delio GallmannAnimazione sigla Ida CortiLogo design Chiara QuagliarellaMixaggio dal vivo Luca MazzolaPost-produzione audio Matteo FusiCon il sostegno di Associazione La Terza Via, GYBE Studio e SidereusUn grazie a Raffaele Allocca, Elisabetta Marrocco, Riccardo Romano, Andrea Sestu, Bookcity Milano e Terzo Paesaggio
Hai mai pensato che il più grande insegnante di giardinaggio è proprio lì fuori?È la natura.In questo episodio, ti racconto quanto sia potente fermarsi, osservare e imparare da ciò che ci circonda.Quando ho cominciato a fare il giardiniere, ho avuto fari importanti a cui guardare, e uno di questi è stato un vivaio storico del Valdarno.Ho chiacchierato con Paolo Trenti, titolare insieme ai cugini di questa realtà, per esplorare l'evoluzione del giardinaggio e come un approccio consapevole possa fare la differenza.Abbiamo parlato di progettazione, paesaggio, sostenibilità e delle scelte giuste da fare fin dall'inizio, per creare giardini in sintonia con l'ambiente e con chi li vive.Scoprirai come trasformare il tuo spazio verde in un luogo naturale, spontaneo e, soprattutto, sostenibile.Se ti senti travolto dal bisogno di fare sempre tutto “perfetto”, forse è il momento di cambiare prospettiva.Ascolta, osserva e impara: la natura ti guiderà.E se vuoi andare ancora più a fondo, prenota una consulenza con me su www.giardinofuturo.itOgni seme che piantiamo oggi è un passo verso il giardino di domani.Ti aspetto, buona ascolto e… apri bene le orecchie, perché ogni parola potrebbe trasformare il tuo modo di fare giardinaggio.
Il Tamburino di oggi è condotto da Mariasole Garacci.Sveja è un progetto di comunicazione reso possibile da Lush Italia e da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne.Sostienici su sveja.it
Io sono Francesco Cecchetti, consulente paesaggistico e agronomico e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino. Stai ascoltando Giardino Rivelato, da cinque anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.In questo episodio, analizziamo come e perché l'autonomia di movimento dei bambini si è ridotta drammaticamente negli ultimi decenni. Esploriamo i dati che mostrano un calo del 36% nella mobilità autonoma degli 11enni italiani dal 2002 a oggi e discutiamo delle cause di questa trasformazione: traffico, insicurezza percepita, e cambiamenti culturali.Ma cosa succede quando il paesaggio non è più a misura di bambino?Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchetti Vieni a trovarmi su giardinorivelato.it
Io sono Francesco Cecchetti, consulente paesaggistico e agronomico e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino. Stai ascoltando Giardino Rivelato, da cinque anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.Giardino Rivelato nasce dal racconto, più che dalle immagini. E raccontare un giardino per immagini è ancor più difficile che farlo a parole: bisogna che il giardino sia capace di far sognare.Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchetti Vieni a trovarmi su giardinorivelato.it
Io sono Francesco Cecchetti, consulente paesaggistico e agronomico e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino. Stai ascoltando Giardino Rivelato, da cinque anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.Ciò che ci piace coincide sempre con ciò che ci serve? Come scegliere tra estetica e funzionalità nel design dei giardini? Perché una pianta bellissima potrebbe non essere la scelta giusta per un luogo? In questo episodio esploriamo il delicato equilibrio tra gusto personale e necessità pratiche nel design del verde. Parliamo di come le scelte estetiche possano talvolta entrare in conflitto con ciò che è davvero utile, e di come trovare soluzioni che rispettino sia il contesto che le esigenze dell'ambiente.Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchetti Vieni a trovarmi su giardinorivelato.it
VERDE URBANO È IL PODCAST DEGLI SPAZI VERDI DEL COMUNE DI MILANOVerde Urbano è una serie di mini-interviste per conoscere le trasformazioni e le sfide Green che la città di Milano sta affrontando. Parleremo di progetti innovativi e sostenibili, andando a scoprire i segreti che si celano dietro al patrimonio verde della città.Questo progetto è realizzato grazie al supporto operativo di AVR Spa e con l'intervento del Comune di Milano.Intervista, editing e cura editoriale a opera di Davide Franzago - Clorofilla Podcast.https://www.comune.milano.it/https://www.avrgroup.it/
Io sono Francesco Cecchetti, consulente paesaggistico e agronomico e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino. Stai ascoltando Giardino Rivelato, da cinque anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.Come mantenere un giardino sano in un mondo sempre più instabile? È possibile progettare giardini resistenti al cambiamento climatico? In che modo i nostri spazi verdi possono diventare oasi di benessere? In questo episodio esploriamo come i giardini, esposti a stress ambientali senza precedenti, possano adattarsi e sopravvivere. Parliamo dell'importanza di un approccio sostenibile che rispetti le esigenze delle piante, considerando come il cambiamento climatico impatti sulle nostre scelte di progettazione e gestione del verde.Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchetti Vieni a trovarmi su giardinorivelato.it
Io sono Francesco Cecchetti, consulente paesaggistico e agronomico e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino. Stai ascoltando Giardino Rivelato, da cinque anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.Da dove vengono le piante che mettiamo nei nostri giardini? Cosa comporta la vendita di specie rare come cactus e olivi secolari? È giusto sottrarre le piante dai loro ecosistemi per portarle nei nostri spazi verdi? In questo episodio, direttamente da Marrakech, esploriamo il legame profondo tra piante ed ecosistemi, riflettendo su cactus, olive secolari e cicadee, e su come spesso non diamo valore alla storia e alla vita delle piante. Scopri perché è importante porsi domande su ciò che coltiviamo e sulle conseguenze delle nostre scelte nei giardini.Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchetti Vieni a trovarmi su giardinorivelato.it
Beatrice Verri"I paesaggi nella crisi tra memoria, ecologia e azione"www.radis-crt.itIl convegno è parte delle iniziative del public program di Radis, progetto di arte pubblica promosso e ideato dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, con la collaborazione della Fondazione CRC sabato 14 settembre 2024, ore 10-17.30Borgata Paraloup (1.360 mt Rittana, CN), Baita BarberisI paesaggi nella crisi tra memoria, ecologia e azione Ecomemoria e progetti di futuro sostenibileSguardi e parole ripensate devono raccontare i nostri paesaggi segnati come sono sempre più dalle minacce della società del rischio, ecologico in primis, con i suoi mantra della crescita infinita e del progresso ineluttabile. Tanto più in un Paese, l'Italia, stretto tra i troppo pieni delle città e delle coste e i troppo vuoti delle aree interne e della montagna povera. I nostri sono paesaggi resi fragili dalle dinamiche accelerate della finanziarizzazione come dall'abbandono. Dove tuttavia l'Ecomemoria, fin dalla sua etimologia (richiama l'abitare anche nella sua dimensione ecocompatibile) tenta di ridare una forma al paesaggio smarrito nel tempo, ridisegna il senso degli antichi abitati, ricostruisce anzitutto il «lavoro» della convivenza di uomini e donne con l'ambiente circostante. Ricorda, al nostro futuro, orientando piani e progetti, le forme della coevoluzione tra gli uomini e la natura circostante nel rispetto dei limiti e delle risorse ambientali.Il convegno si propone come un'occasione di confronto a livello nazionale e interdisciplinare fra studiose, studiosi, istituzioni e associazioni che a vario titolo oggi sono impegnati nel campo della lotta al cambiamento climatico, della protezione del paesaggio e della valorizzazione della memoria ed è significativo il suo svolgersi nella Borgata Paraloup, luogo alpino che nel settembre 1943 vide riunirsi quasi duecento giovani partigiani (fra i primi, quelli appartenenti alla Banda Italia Libera di Giustizia e Libertà) oggi recuperato a nuova vita dalla Fondazione Nuto Revelli, si propone come laboratorio di cambiamento per un futuro giusto, consapevole e sostenibile. Il convegno è parte delle iniziative del public program di Radis, progetto di arte pubblica promosso e ideato dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, con la collaborazione della Fondazione CRC (www.radis-crt.it). Salvatore SettisHa diretto il Getty Research Institute di Los Angeles (1994-99) e la Scuola Normale Superiore di Pisa (1999-2010) e ha presieduto il Consiglio Superiore dei Beni Culturali (2007-09) e il Consiglio Scientifico del Louvre (2010-23). Ha avuto a Madrid la Cátedra del Prado, a Mendrisio (Svizzera) la Cattedra Borromini, è stato Warburg Professor ad Amburgo e ha tenuto le Isaiah Berlin Lectures a Oxford e le Mellon Lectures alla National Gallery of Art in Washington. Ha scritto di arte classica (La Colonna Traiana, 1988; Laocoonte. Fama e stile, 1999), moderna (La Tempesta interpretata, 1978; Raffaello tra gli sterpi, 2022) e contemporanea (Incursioni, 2020). Fra i suoi libri di politica culturale, Futuro del ‘classico', 2004; Paesaggio Costituzione cemento, 2010; Se Venezia muore, 2014; Architettura e democrazia, 2017. Suoi scritti sono stati tradotti in diciotto lingue.Vanda BonardoAmbientalista fin dalla giovane età, è laureata in Scienze Naturali. È stata presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta dal 1995 al 2011. Formatrice ed educatrice, è stata insegnante di materie scientifiche e Consigliere Nazione della Pubblica Istruzione. Ha pubblicato testi e articoli di carattere ambientale e dossier su temi come la montagna, le risorse idriche e i ghiacciai, i trasporti, la difesa del suolo, il turismo montano, lo sviluppo locale in montagna e l'educazione ambientale. Attualmente è Copresidente del Comitato Scientifico Nazionale di Legambiente, Responsabile nazionale Alpi di Legambiente e Presidente CIPRA Italia.Giorgio Brizio, 22 anni, è autore e attivista. Ha vissuto a Berlino, Istanbul e Torino, dove frequenta un corso di laurea in Scienze internazionali dello sviluppo e della cooperazione. Da quattro anni si occupa di crisi climatica e migrazioni portando avanti battaglie politiche e opere di sensibilizzazione. I suoi articoli e commenti sono apparsi su «La Stampa», «Domani», «TPI». Maurizio DematteisSi è laureato in Scienze politiche Indirizzo sociologico presso l'Università di Torino. Giornalista e scrittore, si occupa di temi sociali e ambientali e di tematiche legate ai territori alpini. Attualmente dirige l'Associazione Dislivelli ed è direttore responsabile della rivista web mensile Dilsivelli.eu.Pubblicazioni: Mamma li turchi. Le comunità straniere delle Alpi si raccontano, 2010; Via dalla città. La rivincita della montagna, 2017; Montanari per forza. Rifugiati e richiedenti asilo nella montagna italiana, (di M. Dematteis, A. Di Gioia, A. Membretti), 2018; Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa, premio speciale Leggimontagna Dolomiti Unesco 2023.Andrea FenoglioDocumentarista. Ha al suo attivo diversi progetti culturali multidisciplinari. In questi anni ha raccontato Nuto Revelli e la memoria contadina, le origini dell'artista svizzero Alberto Giacometti e, nel lavoro dal titolo La Terra che connette, storie di braccianti africani nelle campagne del cuneese. Tra i suoi documentari L'isola deserta dei carbonai, Il popolo che manca e Su campi avversi hanno conseguito diversi riconoscimenti nei festival del documentario italiano. Dal 2022 è socio della Cooperativa di comunità Viso a Viso di Sant'Antonio di Ostana.Anna MarsonProfessoressa Ordinaria di Pianificazione e progettazione del territorio all'Università Iuav Venezia, dove coordina l'ambito di dottorato in pianificazione territoriale e politiche pubbliche. Componente del Consiglio scientifico della Fondazione nazionale Scuola beni attività culturali. Dal 2010 al 2015 è stata Assessore della Regione Toscana, ricevendo molteplici riconoscimenti per il Piano paesaggistico approvato nel 2015 e per la legge sul Governo del territorio 65/2014. Dal 2018 coordina per la Fondazione Compagnia di San Paolo una Sperimentazione sull'attuazione dei contenuti strategici del Piano paesaggistico per il Piemonte. È tra i soci fondatori della Società dei territorialisti/-e. Tra i suoi libri: Barba Zuchòn Town (Angeli 2001); Archetipi di territorio (Alinea 2008); a cura di, La struttura del paesaggio. (Laterza 2016); a cura di, Urbanistica e pianificazione nella prospettiva territorialista (Quodlibet 2020).Bruno MurialdoFotografo, collabora come freelance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta e comprende foto reportage dall'America Latina - in particolare Cuba, Argentina e Cile - dagli Stati Uniti, dalla Russia e da diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta, accompagnando Nuto Revelli nella raccolta delle testimonianze. Diversi sono i reportage realizzati anche su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Mario Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Si è cimentato in racconti fotografici dedicati alla letteratura tra i quali Tartarino sulle Alpi e I raccolti di Cerkaski di Giordan Radickov pubblicati sulla rivista Infinito. Tantissimi sono i libri fotografici pubblicati. Collabora con l'Alba USA Music Festival, diverse mostre dedicate alla musica e ai suoi protagonisti sono in mostra negli USA in Giappone e in siti o gallerie private.Marco RevelliHa insegnato Scienza della politica all'Università del Piemonte orientale. Fra i suoi libri: Le due destre: le derive politiche del postfordismo e La sinistra sociale, 1996 e 1997; Sinistra destra, l'identità smarrita e Post-Sinistra, 2009 e 2014. Per Einaudi ha pubblicato Oltre il Novecento, 2001; La politica perduta, 2003; Poveri, noi, 2010; Finale di partito, 2013; Non ti riconosco, 2016; Populismo 2.0, 2017; La politica senza politica, 2019 e Umano Inumano Postumano, 2020. È presidente della Fondazione Nuto Revelli Onlus.Giulia SeraleOperatrice nel terzo settore dal 2013, prima con esperienza di animazione giovanile in Estonia, poi presso l'ong LVIA Cuneo con esperienze in fundraising e progettazione nella cooperazione internazionale allo sviluppo e laboratori di Educazione alla mondialità nelle scuole. Dal 2017 ad oggi operatrice culturale presso la Fondazione Nuto Revelli: segreteria, comunicazione e fundraising, coordinamento del concorso Scrivere altrove. Partecipazione a numerosi scambi europei e progetti di mobilità internazionale. Laureata in Comunicazione interculturale, master in europrogettazione.Antonella TarpinoÈ storica, saggista ed editor. Tra i suoi libri: Geografie della memoria. Case, rovine, oggetti quotidiani (Einaudi 2008); Spaesati. Luoghi dell'Italia in abbandono tra memoria e futuro (Einaudi 2012, Premio Bagutta 2013); Il paesaggio fragile. L'Italia vista dai margini (Einaudi 2016, premio internazionale The Bridge Book Award 2017 per la saggistica italiana) Memoria imperfetta. La Comunità Olivetti e il mondo nuovo (Einaudi 2020). L'ultimo, Memoranda. Gli antifascisti raccontati dal loro quotidiano (Einaudi 2023). È vicepresidente della Fondazione Nuto Revelli Onlus.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Luca Fiore"Babel Festival"www.babelfestival.chDomenica 15 Settembre 2024Paesaggio fabbricato e paesaggio consumatoJürgen Nefzgercon Luca FioreartBabel: A metà anni Novanta l'artista tedesco Jürgen Nefzger si trasferisce in Francia e comincia a percorrerne il territorio con la sua macchina fotografica di grande formato. Lo sta facendo ancora oggi. In mostra, una selezione di immagini che per la prima volta mette in dialogo tra loro le varie serie realizzate da Nefzger in territorio francese negli ultimi trent'anni, dai due libri di Hexagone sul «paesaggio fabbricato» e il «paesaggio consumato» a Épuisement, il suo lavoro più recente ancora inedito. Alla presenza dell'artista e del curatore Luca Fiore. La mostra si tiene allo spazio 5b di Bellinzona, apre giovedì 12 settembre, primo giorno di Babel, e rimane aperta fino al 25 settembre.Incontro in teatro: Jürgen Nefzger riflette sul suo lavoro trentennale di fotografo documentarista nella Francia metropolitana: un'indagine minuziosa e immaginifica dell'impatto della società umana sull'ambiente, che con scatti di raro equilibrio formale svela la realtà a volte difficile da credere che ci stiamo costruendo. Dialoga con lui il critico Luca Fiore.Luca Fiore (Milano, 1978) è giornalista, critico e curatore di arte e fotografia contemporanea. Scrive per Il Foglio, Domani, Il Giornale dell'Arte, Azione e la rivista americana Aperture. Ha collaborato con il pittore Giovanni Frangi a L'intervista (Magonza, 2022) e ha curato il libro d'artista di Andrea Bianconi Manuale per esercitare la propria stupidità (Skira, 2022). Ha curato mostre di Mario Cresci, Curran Hatleberg, Gus Powell e Antonio Rovaldi.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L’INTERVISTA“Il mito dei Borbone. Il Regno delle Due Sicilie tra realtà e invenzione” (Mondadori, 192 Pp., € 20,00)RECENSIONI“La lingua della neopolitica. Come parlano i leader” di Michele Cortellazzo (Treccani, 244 pp., € 19,00)“Un pranzo a settembre” di Irene Nemirosky, trad. di Cinzia Bigliosi, illustr. di Mara Cerri (Terre di mezzo, 52 pp., € 14,00)“I giardini degli scrittori. Viaggio nei luoghi botanici dell’ispirazione” di Luca Bergamin (EDT, 334 pp. ill., € 16,00)“Gli ultimi eroi” di Guido Morselli a cura di Giorgio Galetto (Il Saggiatore, 640 pp., € 29,00)“Il giardino di Bloomsbury” di Mario Fortunato (Bompiani, 222 pp., € 20,00)“La tribù degli alberi” di Stefano Mancuso (Einaudi, 186 pp., € 12,00)“Paesaggio per amare - Il romanzo di un’estate” di Helen Wolff, trad. di Sarina Reina (Marsilio, 186 pp., € 17,00)IL CONFETTINO“Colapesce” di Enrico Querci Enrico, illustraz. di Vincenzo Basiricò (Pacini Editore, 84 pp., € 15,00)
Io sono Francesco Cecchetti, consulente e garden designer e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino. Stai ascoltando Giardino Rivelato, da cinque anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.Cosa significa abitare un paesaggio? Quali diritti e doveri abbiamo verso i luoghi che chiamiamo casa? Come i Fratelli Cervi hanno influenzato il loro paesaggio? Nell'episodio di oggi, esploriamo le discussioni della Scuola del Paesaggio Emilio Sereni dedicata al tema “Paesaggi migranti”, nella Casa Museo Fratelli Cervi come esempi di connessione profonda tra persone e paesaggio. Parliamo insieme del fatto che i paesaggi non sono solo luoghi statici, ma spazi vivi che chi li abita ha il diritto di trasformare e non solo il dovere di custodire.Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchetti Vieni a trovarmi su giardinorivelato.it
Io sono Francesco Cecchetti, consulente e garden designer e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino. Stai ascoltando Giardino Rivelato, da oltre quattro anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.Come cambierebbero le nostre idee se passassimo più tempo nella natura? Perché progettare un giardino richiede un cambio di prospettiva? Quali domande dovremmo porci quando pensiamo al nostro spazio verde? Scopri l'importanza di passare del tempo in ambienti naturali per riflettere sulle decisioni progettuali e su come la natura possa influenzare il nostro pensiero.Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchetti Vieni a trovarmi su giardinorivelato.it
Domenica sera la rassegna Degust-Arte che coniuga musica, vino e promozione del territorio fa tappa ad Alfiano Natta, alla Tenuta Castello di Razzano. Il programma della serata con il titolare Augusto Olearo.
Io sono Francesco Cecchetti, consulente e garden designer e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino. Stai ascoltando Giardino Rivelato, da oltre quattro anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.Giardino Rivelato compie 5 anni!I giardini sono e devono essere sempre più occasione di capire il nostro posto nel mondo. Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchetti Vieni a trovarmi su giardinorivelato.it
Antonio Perazzi"La natura selvatica del giardino"Elogio delle erbacceEinaudi Editorewww.einaudi.itCi sono giardini che pur essendo disegnati per essere belli non conoscono l'armonia e non sanno accogliere. Le prime protagoniste dello sviluppo di ogni luogo sono sempre le piante che, anche quando appaiono confuse o in conflitto tra loro, in verità operano un'azione di bonifica che sottintende sempre non violenza.Selvatico è un mondo che non conosce le nostre regole, che si sviluppa caparbiamente ovunque gli sia possibile. Giardino selvatico è un ossimoro: non esiste un giardino senza un giardiniere. Eppure la divulgazione scientifica, negli ultimi anni, ci ha consentito una nuova consapevolezza ambientale. Un giardino moderno può permettersi di controllare tutta la natura di cui è composto? E lo può fare senza preoccuparsi del suo impatto su un gruppo di sistemi molto piú ampio? Il giardino dove tutto è sotto controllo è ancora conveniente per il giardiniere? E per tutti gli altri organismi che ne permettono la vita e lo tengono in equilibrio? Il giardino che è il punto di contatto tra l'artificio e lo spontaneo deve trovare una nuova dimensione per dialogare con le piante e gli esseri viventi che lo popolano. Non esistono piú erbacce, ma solo cattivi giardinieri che non sanno come fare ad agire senza andare contro natura.Antonio Perazzi è paesaggista ma anche botanico e scrittore. Come progettista ha consolidato la sua ricerca con importanti risultati sia nella teoria divulgativa che nella pratica progettuale applicata. Attraverso lo scrivere ci mostra diversi percorsi possibili per un futuro di maggiore biodiversità e di maggior condivisione del benessere per tutte le specie viventi incluso l'essere umano. Il suo approccio è senza forzature verso la natura, lavora in sintonia con i processi naturali e non manca mai di promuovere il mondo selvatico. Tra i suoi libri ricordiamo Contro il giardino, con Pia Pera (Ponte alle Grazie 2007 e 2021), Il paradiso è un giardino selvatico (Utet 2019) e I giardini invisibili (Utet 2022). Per Einaudi ha pubblicato La natura selvatica del giardino. Elogio delle erbacce (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"I personaggi del nostro cinema vivono tutti in solitudine. Nudi di sentimenti, nudi di ossessioni, agiscono in un modo del quale non è mai possibile vedere gli orizzonti, i confini. Mai proiettati in un paesaggio: alle loro spalle o dinnanzi ai loro occhi restano stanze fredde, spazi disabitati" Torniamo indietro agli albori del cinema italiano per ricordare la carriera di uno dei suoi più grandi maestri. Ecco a voi la vita (cinematografica e non solo) di Giuseppe De Santis. Puntata extra dedicata a un documentario realizzato durante la liberazione di Roma del '44, necessario per comprendere il mondo si è formato l'artista noto come Giuseppe De Santis.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
"I personaggi del nostro cinema vivono tutti in solitudine. Nudi di sentimenti, nudi di ossessioni, agiscono in un modo del quale non è mai possibile vedere gli orizzonti, i confini. Mai proiettati in un paesaggio: alle loro spalle o dinnanzi ai loro occhi restano stanze fredde, spazi disabitati" Torniamo indietro agli albori del cinema italiano per ricordare la carriera di uno dei suoi più grandi maestri. Ecco a voi la vita (cinematografica e non solo) di Giuseppe De Santis. Ultimo film di De Santis e ultima escursione al cinema per il regista di "Riso Amaro". "Un apprezzato professionista di sicuro avvenire" è il tentativo di De Santis di unire i valori del suo cinema con i gusti del pubblico di allora. Se è o meno una combinazione riuscita, a voi l'ardua sentenza. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/madmike3/message
Nora Venturini"Una morte senza peso"Una nuova indagine per Debora CamilliMondadori Editorewww.mondadori.itÈ appena passato Capodanno, e Debora Camilli, la tassista più perspicace e simpatica di Roma, decide eroicamente di salire sulla bilancia - che spietata segna due chili in più. Basta, è giunta l'ora di mettersi a dieta. Nemmeno a farlo apposta, a metà di un turno fiacco e sfibrante sul suo taxi sale la dottoressa Longobardi, medico nutrizionista. Per Debora è la chiamata del destino. Ma c'è appena il tempo di un appuntamento e una visita che la Longobardi viene investita da un'auto fuori dal suo studio. Possibile che sia davvero un incidente? Debora ha più di un dubbio. Avvalendosi delle sue principali doti - grande intuito, spirito di iniziativa e bella faccia tosta - inizia a indagare. Come al solito, questo significa tornare a frequentare il commissario Edoardo Raggio, con tutti i pasticci di cuore del caso, ma anche con tutte le discussioni di lavoro, perché se le indagini ufficiali fin da subito si concentrano su un'unica pista, Debora scopre che un'altra persona avrebbe potuto trarre benefici dalla morte della dottoressa...Nora Venturini è regista teatrale e sceneggiatrice. Ha esordito nella narrativa con L'ora di punta, prima indagine della tassista Debora Camilli (Mondadori, 2017, ora in Oscar), cui ha fatto seguito Lupo mangia cane (Mondadori, 2018). Nel 2019 è uscita la terza indagine di Debora Camilli, Buio in sala, e nel 2022 Paesaggio con ombre. La serie della tassista detective è stata pubblicata in Germania, in Spagna e in America Latina.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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"I personaggi del nostro cinema vivono tutti in solitudine. Nudi di sentimenti, nudi di ossessioni, agiscono in un modo del quale non è mai possibile vedere gli orizzonti, i confini. Mai proiettati in un paesaggio: alle loro spalle o dinnanzi ai loro occhi restano stanze fredde, spazi disabitati" Torniamo indietro agli albori del cinema italiano per ricordare la carriera di uno dei suoi più grandi maestri. Ecco a voi la vita (cinematografica e non solo) di Giuseppe De Santis. Ultimo tentativo di De Santis di tornare al cinema che ama di più ma che probabilmente il pubblico non voleva più. Il che è un peccato perché "Italiani brava gente" è una sorta di kolossal in cui il regista di "Caccia Tragica" cerca ancora una volta di coinvolgere ed emozionare il pubblico. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/madmike3/message
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"I personaggi del nostro cinema vivono tutti in solitudine. Nudi di sentimenti, nudi di ossessioni, agiscono in un modo del quale non è mai possibile vedere gli orizzonti, i confini. Mai proiettati in un paesaggio: alle loro spalle o dinnanzi ai loro occhi restano stanze fredde, spazi disabitati" Torniamo indietro agli albori del cinema italiano per ricordare la carriera di uno dei suoi più grandi maestri. Ecco a voi la vita (cinematografica e non solo) di Giuseppe De Santis. I tempi sono cambiati e De Santis deve andare a patti con una società e un cinema che stanno per mutare. Il primo tentativo del regista di adeguarsi a questa nuova tendenza è "La garçonnière", dramma borghese intenso e imprevedibile. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/madmike3/message
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"I personaggi del nostro cinema vivono tutti in solitudine. Nudi di sentimenti, nudi di ossessioni, agiscono in un modo del quale non è mai possibile vedere gli orizzonti, i confini. Mai proiettati in un paesaggio: alle loro spalle o dinnanzi ai loro occhi restano stanze fredde, spazi disabitati" Torniamo indietro agli albori del cinema italiano per ricordare la carriera di uno dei suoi più grandi maestri. Ecco a voi la vita (cinematografica e non solo) di Giuseppe De Santis. Dopo la neve e i lupari, De Santis tenta di proporre al pubblico qualcosa di più maestoso e il risultato è "La strada lunga un anno", considerato da molti l'inizio del declino di De Santis. Ma sarà vero? --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/madmike3/message
Questo è un episodio speciale, pubblicato in occasione di Archivissima - Il festival e la notte degli archivi, e realizzato con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Torino e con il Museo di Antropologia ed Etnografia del sistema museale di ateneo dell'Università di Torino. Il protagonista è un altrove chiamato Egitto, la passione di Ernesto Schiaparelli e Giovanni Marro.
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"I personaggi del nostro cinema vivono tutti in solitudine. Nudi di sentimenti, nudi di ossessioni, agiscono in un modo del quale non è mai possibile vedere gli orizzonti, i confini. Mai proiettati in un paesaggio: alle loro spalle o dinnanzi ai loro occhi restano stanze fredde, spazi disabitati" Torniamo indietro agli albori del cinema italiano per ricordare la carriera di uno dei suoi più grandi maestri. Ecco a voi la vita (cinematografica e non solo) di Giuseppe De Santis. De Santis ci ha preso gusto con i colori e cerca di tornare a raccontare i drammi sociali che hanno reso grande il suo cinema. Il risultato finale è lo sfortunato "Uomini e Lupi". --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/madmike3/message
Pietra Dolce è il nuovo romanzo di Valeria Tron, qui presentato dalla nostra Liliana Russo in un nuovo Tuttolibri
Io sono Francesco Cecchetti, consulente e garden designer e aiuto le persone a fiorire insieme al proprio giardino.Stai ascoltando Giardino Rivelato, da oltre quattro anni il podcast per chi crede fermamente che tutte le persone hanno bisogno di un giardino.Quali sono le proprietà medicinali della Plantago lanceolata? Dove cresce naturalmente e quali sono i suoi ruoli ecologici?Non perdere questo approfondimento su una delle erbe più versatili del nostro ecosistema! Sostieni e finanzia Giardino Rivelato: https://www.patreon.com/francescocecchettiVieni a trovarmi su giardinorivelato.it
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"I personaggi del nostro cinema vivono tutti in solitudine. Nudi di sentimenti, nudi di ossessioni, agiscono in un modo del quale non è mai possibile vedere gli orizzonti, i confini. Mai proiettati in un paesaggio: alle loro spalle o dinnanzi ai loro occhi restano stanze fredde, spazi disabitati" Torniamo indietro agli albori del cinema italiano per ricordare la carriera di uno dei suoi più grandi maestri. Ecco a voi la vita (cinematografica e non solo) di Giuseppe De Santis. Cambiamo genere e concediamoci una parentesi leggera e romantica. Anzi, godiamoci dei "Giorni d'Amore" con tutti gli equivoci e le tenerezze del caso. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/madmike3/message
Ascolta la diretta di RKO dalla seconda giornata della prima edizione del Vintage Market Bari On Tour, organizzato da Bidonville Vintage Store con il patrocinio e il contributo del Comune di Ostuni, si tiene nella Città Bianca sabato 25 e domenica 26 maggio, presso la Villa Comunale Sandro Pertini – (Sabato, 25 Maggio dalle 12:00 alle 22:00 e domenica 26 Maggio dalle 9:00 alle 21:00).In questa puntata di oggi domenica 26 maggio 2024 abbiamo intervistato:Simona Santoro - Blue VelvetDora cloud CreationAngela - Kokeramami mon amourSilvia Civelli - Storie di Pulcinella spettacolo di marionettePartizia D'Auria e Mimmo Sangirardi - Il CamaleonteJim e Michela - Penni Lane Vintage OstuniErmanno - Vintage Pusher NableLa cornice del Vintage Market racchiuderà circa 80 espositori, presentando una vasta gamma di articoli tra cui: Abbigliamento vintage, Artigianato creativo, Prodotti hand made, Modernariato, Illustrazioni, Collezionismo di dischi, libri, fumetti e altro, Remake, Articoli second hand, Fashion designer, Bio Cosmesi.Un week end pieno di sorprese che consentirà ai visitatori di immergersi nelle proprie passioni alla ricerca del tesoro nascosto, del capo vintage a cui dare un'altra vita o semplicemente di curiosare tra gli oggetti e le collezioni dei tantissimi espositori che riportano alla mente ricordi piacevoli del passato, con un unico denominatore comune: la sostenibilità.Lo slogan della manifestazione “Vintage is the way to save Planet” è un concetto che esprime l'opportunità di dare nuova vita agli oggetti e ai beni del passato, al di là dell'amore per il vintage, e di utilizzare ancora una volta prodotti sani, utili e funzionanti per il bene del pianeta. Pertanto il Vintage Market Bari non è un semplice mercatino dell'usato ma un contenitore in cui si incontrano passioni e interessi caratterizzati dal passare del tempo che vengono valorizzati e rilanciati sul mercato. Sarà anche una vetrina per giovani artisti e nuove realtà che propongono artigianato creativo, come pure per appassionati di moda e musica che vogliono condividere questa esperienza confrontandosi con un pubblico sempre più attento e consapevole.Oltre all'area market il programma sarà ricchissimo di altre attività nelle varie aree tematiche:Area Kids che ospiterà (sabato e domenica) vari laboratori e spettacoli gratuitiMusic Area con DJ Set only vinyl, Live band e artisti e ballerini di Lindy HopArea FoodInoltre Radio RKO, durante tutto l'evento, avrà una propria postazione fissa da cui trasmetterà una diretta che vedrà ospiti i protagonisti dell'evento, gli organizzatori, gli standisti e gli stessi visitatori. A condurre il programma Carlo Chicco & friends con la regia di Paola Pagone.“Siamo pronti! – afferma uno degli organizzatori, Nicola Mincuzzi – Il Vintage Market Bari edizione ON tour, non è un semplice mercatino, è un appuntamento da non perdere dove gli attori principali sono gli espositori, selezionati per dare vita ad una kermesse il cui denominatore comune è il rispetto per la natura e per il pianeta.Siamo partiti da 40 espositori nella prima edizione nella città di Bari, fino a raggiungere traguardi inimmaginabili che hanno visto la partecipazione di oltre 170 espositori su 5000 mq di superficie coperta e oltre 15.000 presenze nell'ultima edizione primaverile.È per noi motivo di orgoglio – continua Nicola Mincuzzi – vedere tantissimi visitatori di tutte le età avvicinarsi al nostro progetto condividendo con noi delle giornate all'insegna della spensieratezza e dello stare bene. Il Vintage Market diventa così un pretesto, per sensibilizzare in maniera concreta e tangibile l'acquisto consapevole ed ecosostenibile.Acquistare vintage infatti, significa dare una seconda vita a capi ancora utili realizzati per durare nel tempo; questa scelta influisce inevitabilmente sul bene del pianeta non alimentando il consumo scellerato di capi di abbigliamento provenienti dalla fast fashion con conseguente danno ecologico. Scegliere hand made, significa scegliere manufatti realizzati sapientemente da artigiani con un impatto ambientale pari a zero.L'ingresso al Vintage Market è gratuito. Tutti i laboratori e le attività nell'area kids sono gratuite e adatte ai bambini dai 4 anni in su. Per info e prenotazioni laboratori Pea.de: Pompea 3204822783Qui di seguito il programma dettagliato:Sabato, 25 Maggio (ore 12:00 – 22:00)12:00: Inaugurazione e diretta con gli assessori a cura di Carlo Chicco e Radio RKO12:30: Laboratorio Pea.dè (Adatto ai bambini dai 4 anni in su)Decorazione per le Porte: Con le scatole delle uova, colori e pennelli, i partecipantirealizzeranno una decorazione per abbellire una porta o una parete di casa.13:00: Musica in vinile con DJ SANTAMATO VITO16:00: Laboratorio Pea.dè (Adatto ai bambini dai 4 anni in su)Facciamo dei Timbri: Con avanzi di cartone, i partecipanti impareranno a realizzare deitimbri personalizzati per dipingere un sacchetto portatutto.17:00: Spettacolo “Le Petit Tap sul Trerrot Teatro” con Anna SaragagliaUno spettacolo retrò pugliese comico e irriverente, presentato da Anna Saragaglia sul suonuovo teatro viaggiante, un'ape car.18:30: Band SWING 3119:30: EDDY DE MARCO (performance musicale)Domenica, 26 Maggio (ore 9:00 – 21:00)11:00: Laboratorio Pea.dè (Adatto ai bambini dai 4 anni in su)Maschere Tribali: Con scatole delle uova, colori, pennelli, piume e cartoncino colorato, ognipartecipante realizzerà una maschera tribale decorativa.12:00: Spettacolo con Lisa Ben Ci Venni: Storie di PulcinellaIl teatro delle guarattelle con burattini a guanto rappresenta temi universali come la natura,le emozioni e l'umanità, rappresentata da Pulcinella.13:00: DJ set con Carlo Chicco16:00: Laboratorio Pea.dè (Adatto ai bambini dai 4 anni in su)Paesaggio a Strati: Con cartone, tempere, pastelli a olio, pennelli, colla e tessuti, ognibambino creerà un quadretto che ritrae un paesaggio a più strati.17:00: Spettacolo con Lisa Ben Ci Venni: Storie di PulcinellaIl teatro delle guarattelle con burattini a guanto rappresenta temi universali come la natura,le emozioni e l'umanità, rappresentata da Pulcinella.18:00: Miss Pia e i Ballerini BE SWING con i Maestri:Nicky PezzollaAnna MongelliMichele DragonettiSimona PetraliaL'associazione Be Swing promuove la cultura swing del ‘900 nelle città di Taranto, MartinaFranca, Trani e Mesagne. Organizza il Taranto Swing Festival e altri eventi che hanno fattodiventare la Puglia una destinazione di rilievo per la cultura vintage in Europa. Il loro motto è:“Se non balli non sai cosa succede”.19:30: The Good Old Boys (performance musicale)
Marina Botta, Davide Adamo"Voci dal paesaggio del Nord"Nell'arte di Britta Marakatt-Labba e Lars LerinPinacoteca Civica, ComoFino al 13 ottobre 2024Al centro della ricerca dei due artisti contemporanei - tra i più rinomati nell'arte scandinava - c'è l'osservazione e la rappresentazione di una regione del Nord Europa, ancora in gran parte allo stato naturale, l'attenzione per il valore e la fragilità del paesaggio, il clima e l'identità dei luoghi, con la loro storia, cultura, mitologia e tradizioni. La loro visione artistica è un racconto che non si limita ad una contemplazione estetica, ma coinvolge in un'esperienza più profonda, cognitiva e sensoriale. Le loro opere raccontano l'anima dei luoghi e diventano scene di vita e di azioni dell'agire umano: le case e il lavoro dei pescatori nei piccoli porti delle isole Lofoten, i boschi di betulle della regione del Värmland, la vita nomadica dei Sami/lapponi e le loro proteste per difendere le loro terre e i pascoli delle renne, insidiati sia dallo sfruttamento delle risorse naturali che dai cambiamenti climatici. Obiettivo della mostra è quello di stimolare un dibattito sul valore e la fragilità del paesaggio, e incentivare la consapevolezza che il valore e la bellezza del paesaggio dipendono da come lo usiamo e come lo viviamo: anche i “luoghi” hanno una propria identità e una propria “voce” che dobbiamo imparare ad ascoltare.Il percorso espositivo propone al visitatore un'immersione sensoriale nel paesaggio nordico tra forme, colori, profumi e materiali richiamati da betulle, pini, muschi, licheni, legni, sassi e conchiglie, pelli di renna e i colori del cielo d'inverno e del mare ghiacciato. Il dialogo tra arte e natura nordica viene sviluppato da Britta Marakatt–Labba e Lars Lerin con diverse tecniche: la prima con i ricami e il secondo con l'acquerello. I due artisti ci trasmettono le loro percezioni e i loro legami a paesaggi di campi innevati, di boschi e di mare, facendoci percepire il freddo, il silenzio e l'immensità degli spazi, includendo oltre ai valori ambientali, culturali e sociali, i significati simbolici ereditati dalla loro mitologia e dalla loro storia In mostra a Como vengono presentati i ricami di Britta Marakatt–Labba, artista tessile e pittorica strettamente legata alla narrativa Sami, una cultura che attraversa il Nord di Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. Figlia di allevatori di renne e cresciuta in un territorio dal clima rigido, i suoi ricami narrativi eseguiti con sottili fili di lana, seta e lino su tessuto bianco, disegnano la storia di un popolo poco conosciuto e ancora in cerca di legittimazione, nonostante le sue antichissime origini. Il suo mezzo d'espressione, l'ago e il filo, evidenziano l'estetica della lentezza e portano a riflessioni sulla saggezza silenziosa degli animali, su tutto ciò che vive, sottolineata dalla presenza di renne, corvi, figure mitologiche Sami. Le sue storie e racconti del popolo Sami sono stati esposti in tutto il mondo, in particolare a Documenta (Kassel, Germania) nel 2017 e alla Biennale di Venezia nel 2022. Gli acquarelli di Lars Lerin, pittore e scrittore, raccontano percezioni e legami a paesaggi di boschi e di mare, facendoci capire il freddo, il silenzio e l'immensità degli spazi: le case e il lavoro dei pescatori nei piccoli porti delle isole Lofoten, i boschi di betulle della regione del Värmland raccontano “l'anima” dei luoghi e diventano quindi “scene” di vita e di azioni dell'agire umano. Considerato uno dei principali artisti scandinavi nella tecnica dell'acquerello, Lerin ha tenuto mostre personali e collettive in musei e gallerie d'arte in Svezia, Danimarca, Finlandia, Francia, Isole Faroe, Islanda, Germania, Norvegia e Stati Uniti. Le sue opere sono esposte in Svezia e Norvegia. Scrittore, ha pubblicato più di cinquanta libri, e il testo di saggistica “Naturlära – Imparando dalla Natura” è stato premiato con l'August Prize 2014. Britta Marakatt-Labba (1951) proviene da una famiglia di allevatori di renne che vive in Sápmi, uno dei territori più settentrionali del pianeta, patria delle comunità indigene dei Sami. Per più di quarant'anni, la sua pratica artistica ha legato inscindibilmente i metodi di narrazione visiva alla cultura di queste popolazioni e al paesaggio nordico, unendo antiche usanze, pratiche culturali, tradizioni orali, miti e ricordi personali. Ferma sostenitrice dell'autodeterminazione e della decolonizzazione di questa terra, alla fine degli anni Settanta entra a far parte del gruppo di artiste e artisti Sami impegnati nell'affermazione della propria autonomia artistica e attivi nelle proteste contro l'espansione dell'industria estrattiva e delle centrali idroelettriche nella regione. Marakatt-Labba è conosciuta per i suoi poetici ricami eseguiti con sottili fili di lana, seta e lino su tessuto bianco. Tra le sue mostre internazionali recenti: Documenta 14 a Kassel, Aten (2017), Biennale di Venezia (2022), a Birmingham (2022) e Lethbridge, Kanada (2021/22). È ora in corso una sua importante personale al National Museum di Oslo. https://www.swedishlapland.com/stories/britta-marakatt-labba/ Lars Lerin è nato nel 1954 e cresciuto a Munkfors, nella regione del Värmland. Ha studiato alla scuola di Gerlesborg 1974-75 e al Dipartimento di Belle Arti, Valand 1980-84. Negli anni '90 ha vissuto per quasi un decennio sulle isole Lofoten.È considerato uno dei principali artisti scandinavi nella tecnica dell'acquerello; ha tenuto mostre personali e collettive in musei e gallerie d'arte in Svezia, Danimarca, Finlandia, Francia, Isole Faroe, Islanda, Germania, Norvegia e Stati Uniti. Lerin è anche un prolifico autore e dal suo debutto Utpost (1983), ha scritto e pubblicato più di cinquanta libri. Il suo libro Naturlära è stato premiato con l'August Prize 2014; nel 2016 è stato insignito della medaglia reale “Litteris et Artibus” per i suoi grandi successi come artista e autore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Ciao, e benvenuto a Giardino Futuro, il podcast del giardinaggio consapevole.Sono Roberto Massai e oggi ci addentriamo nel significato del termine "paesaggio" e come le nostre azioni influenzino la sua formazione.Partiamo dall'inizio: cosa è il paesaggio?In poche parole, è la rappresentazione visiva di un'area geografica, che include sia elementi naturali che umani.Ma il paesaggio non è statico; è un quadro dinamico che riflette le interazioni complesse tra uomo e natura nel corso del tempo.Da millenni, l'uomo ha modellato il paesaggio per soddisfare le sue necessità di sopravvivenza e prosperità, dall'agricoltura alla costruzione.Tuttavia, le nostre azioni hanno avuto un impatto significativo sull'ambiente, dalla deforestazione all'inquinamento atmosferico.Oggi, più che mai, dobbiamo riflettere sulle nostre azioni e chiederci quale futuro stiamo preparando per le prossime generazioni.È tempo di tornare a una relazione più equilibrata con la natura, di imparare a essere autosufficienti e di coltivare un nuovo paesaggio che possa ospitare le generazioni future nel modo migliore possibile.Se vuoi saperne di più su come prenderti cura del tuo giardino in modo consapevole e sostenibile, non esitare a contattarmi all'indirizzo robertomasssai@giardinofuturo.itInsieme possiamo fare la differenza per un futuro migliore.A presto e grazie per aver ascoltato Giardino Futuro.
Iniziamo la puntata parlando di buone pratiche a livello regionale per la riduzione dell'anidride carbonica insieme a Chiara Montanini, Project Manager e analista clima ed energia di Italy for Climate, che presenta CIRO - Climate Indicators for Italian RegiOns.Gaia Zadra, ideatrice e direttrice del Festival del Verde e del Paesaggio di Roma, nel presentare le tante novità del programma della manifestazione spiegare come riportare al centro dell’attenzione il verde sia la chiave per contribuire a costruire le città del futuro, che dovranno necessariamente essere più inclusive, resilienti, empatiche, circolari, biodiverse e più accoglienti per le persone e le specie animali e vegetali.Questo weekend è in corso la Greenweek di ParmaGreen, in cui è possibile partecipare a 70 incontri sul tema sostenibilità e imprese. In particolare, noi parliamo della nuova Direttiva Case Green appena approvata dal Parlamento Europeo e, in generale, di edilizia verde. Ospiti Fabrizio Capaccioli, presidente di Green Building Council Italia, e Andrea Grillenzoni, direttore generale dell'impresa di costruzioni Garc Spa SB.In 27 UCI Cinemas, di cui Francesco Reitano è dirigente e portavoce, sono tornati gli spettacoli Autism Friendly, dedicati alle persone nello spettro autistico: ogni domenica mattina è prevista la proiezione di un film diverso.Si Può Fare nel SocialeDi notte, per strada, accanto a chi non ha più nienteUna notte assieme ai medici della Croce Rossa che portano cure mediche ai senza fissa dimora. Le testimonianze di chi vive per strada sono una lezione di vita da un lato e dall'altro la fotografia di un paese in difficoltà.
Massimo Canino"Frontemare"Storie comuni e straordinarie dai porti di ToscanaMinerva Edizioniwww.minervaedizioni.com"Sono andato a caccia di storie per mare navigando a vela, fermandomi nei porti e spingendomi anche verso l'interno… Ho custodito in uno scrigno i racconti che mi hanno fatto uomini e donne di epoche diverse.Sono stato rapito dalle loro esistenze, talvolta difficili persino da raccontare, ma spese bene. Così è nato Frontemare, un patrimonio culturale che ora è di tutti."L'amore per il mare e il racconto rivolto a chi verrà sono i principali motivi che mi hanno spinto a scrivere questo libro navigando.Il mare infonde pace, serenità e ispirazione, ed è proprio solcando le onde a bordo della mia barca a vela, Mary Bird VII, che, miglio dopo miglio, ho messo su carta le storie che mi sono state raccontate o che ho vissuto in prima persona come giornalista.Racconti di vita vissuta da persone straordinariamente normali, mai toccate dalla ribalta delle cronache ma non per questo meno importanti. Gente comune, la cui semplice esistenza diviene parametro di moralità, altruismo, passione per il proprio mestiere, onestà e amore verso il prossimo. Virtù da imitare, per gli uomini di oggi e di domani. Frontemare è tutto questo. Un libroverità composto da un insieme di racconti diversi, di vite differenti per momento storico e contesto sociale che rappresentano, insieme, uno spaccato della nostra Italia migliore, la più bella, la più genuina.Massimo Canino ha quasi sempre raccontato la vita degli altri, prima per mestiere, facendo il giornalista televisivo per quasi 40 anni, e ora per passione, scrivendo un libro che narra l'esistenza di persone straordinariamente normali, ma di grande spessore morale e umano.E dire che avrebbe dovuto fare il veterinario. Dal 1979 al servizio dell'emittenza televisiva, prima locale poi nazionale, ha trovato piena realizzazione professionale nel 1991, quando inizia a collaborare con le reti Mediaset. Dal 1992 al febbraio del 2023 ha fatto parte del “team del biscione” con grande passione e altrettanto orgoglio.Ha collaborato alla realizzazione del brand del Tg5 di Enrico Mentana come corrispondente dalla Toscana, si è occupato di cronaca, perlopiù giudiziaria, iniziando la sua carriera con una serie di reportage sul Mostro di Firenze e sul processo a Pietro Pacciani e ai cosiddetti “compagni di merende”. Di “servizi chiusi”, così si dice in gergo, ne ha realizzati circa 300 all'anno, impossibile citarli tutti. Non può però dimenticare l'ultimo grande processo seguito minuto per minuto prima di “cambiare mestiere”: il naufragio della nave Concordia.Ancora attiva la collaborazione con Mediaset, per cui realizza servizi per Studio Aperto Mag, in onda nel palinsesto di Italia Uno.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Looking across Italy, on National Landscape Day.Credits : “Your Intro” by Audionautix (http://audionautix.com/) courtesy of Creative Commons (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
Pronti a sentire una conversazione affascinante e illuminante con Andrea, un giardiniere italiano che ha lasciato l'isola di Grado per stabilirsi nella pittoresca Normandia.Attraverso questa affascinante intervista, esploriamo le differenze climatiche e culturali che hanno un impatto profondo sul modo in cui le persone vedono il giardinaggio e la loro connessione con la natura.Il paragone con la fredda e umida Normandia, ha quasi dell'incredibile.Parleremo di come il clima temperato e le stagioni ben definite della Normandia hanno rappresentato una sfida completamente diversa per il nostro giardiniere italiano.Scopriremo come ha adattato le sue conoscenze e competenze per creare una nuova clientela straniera, affrontando le sfide climatiche e abbracciando le tradizioni locali.Questa conversazione va oltre il giardinaggio.Andrea condivide le sue esperienze personali di emigrazione e il modo in cui ha dovuto adattarsi a una nuova cultura e lingua.Parleremo della sua connessione con la natura come mezzo per mantenere viva la sua identità italiana in terra straniera e come ha trovato un equilibrio tra due mondi diversi.Un episodio ricco di storie e ispirazione, perfetto per gli amanti del giardinaggio e per chiunque sia interessato a esplorare le belle sfumature culturali e climatiche del mondo dei giardini.Non perdete questa conversazione speciale con un giardiniere che ha portato un pezzo d'Italia nel cuore della Normandia.
Gianmarco GriffiParole in collina"Monferrato paesaggio vivo"Neos Edizioniwww.neosedizioni.it17 racconti che colgono l'anima di un territorioPrefazione di Gian Marco GriffiUna galleria di storie per raccontare il Monferrato, paesaggio collinare delle provincie di Asti eAlessandria, affascinante risultato dell'intreccio virtuoso e secolare fra la bellezza naturale el'opera dell'uomo. “Un paesaggio nel quale le storie della terra si fondono con le storie degliuomini che quella terra hanno lavorato, plasmato, cantato, amato e detestato” (Gian Marco Griffi).Questa antologia raccoglie i contributi letterari di diciassette autori, selezionati dalla Giuria dellaprima edizione del Premio di narrativa “Parole in collina”, un progetto culturale di Neos Edizioni,con il patrocinio di Provincia di Asti, Provincia di Alessandria, Città di Casale, Città di Alessandria eClub per l'Unesco di Vignale.Piccoli borghi o città ricche di Storia, poggi illuminati dal sole, vigne, boschi, campi, tratturi;vallette nascoste e panorami estesi contornati dalle Alpi e dagli Appennini, un pullulare di attivitàumane. Approcciarsi a questo ambiente come abitante o come visitatore non lascia maiindifferenti; sollecita memorie storiche e biografiche, stimola l'immaginazione e la riflessione,sentimenti di appartenenza o nostalgia, un ventaglio di pensieri ed emozioni, che gli autori diquesti racconti hanno raccolto e messo sulla carta.Da Casorzo a Serralunga di Crea, da Acqui a Grazzano, da Vignale a Castell'Alfero, iracconti selezionati dal “Premio Parole in collina” disegnano un angolo di Piemonte ricco disuggestioni paesaggistiche, storiche e culturali.Scrive Gian Marco Griffi nella prefazione: “Raccontare una storia del Monferrato èraccontare la storia di Cesco, di Angelo, di Mario, di Tilde e di Anna, è raccontare la storia degliuomini e delle donne che hanno contribuito a rendere il Monferrato quel che è, con i suoi pioppi ele sue vigne, con le sue redole e con i suoi casotti di campagna in tufo, con le sue cantine, con i suoibar popolati da individui che raccontano le storie dei propri sagrin, con i suoi contadini sfilosomiatidalla fatica e i suoi personaggi preda di passioni di ogni genere, ma vissute sempre in tono minore,provinciale, quasi come se dovessero essere tenute segrete. Raccontare il Monferrato è raccontarela relazione complicata, unica, tra questi uomini, tra queste donne, e i campanili, le chiese, icimiteri, le strade e i vicoli, gli animali, i castelli, i muraglioni delle piazze dove si gioca a tambass, itrattori che illuminano le colline nelle notti d'estate, le bigonce cariche d'uva, il profumo dei tiglisulle panchine lungo le vie dei paesi. La letteratura è la meravigliosa possibilità di raccontare ilparticolare (un giovane di nome Cesco, a Montemagno, col mal di denti) per analizzare l'universale(il mal di vivere dell'essere umano in ogni luogo); è questa la grandezza della letteratura: dare lapossibilità a chi racconta di mettere a fuoco la propria terra (e le persone che ci vivono),raccontarla e descriverla minuziosamente, mostrarla a tutti, per raccontare una storia che tocchichiunque, in qualunque parte del mondo”.Il libro è arricchito da una serie di scatti in bianco e nero, selezionati dal Club per l'Unescodi Vignale, che catturano tutta la bellezza un po' sospesa del paesaggio e convincono ancora di piùa riscoprirlo.L'antologia si apre con “La strana creatura” di Maria Antonella Pratali, che ha vinto la primaedizione del contest raccontando il borgo di Casorzo.Prefazione di Gian Marco Griffi.Racconti di: Maurizio Asquini, Giambattista Badano, Giuseppe Borasi, Paolo Maria Camera,Maria Rosa Dell'Angelo, Giorgio Enrico Bena, Federica Ferretti, Silvia Gagliardi, Marianna GiglioTos, Marta Martiner Testa, Simona Martinotti, Luigi Monzeglio, Patrizia Monzeglio, MariaAntonella Pratali, Ester Raimondo, Umberto Re, Paolo Testa. Fotografie di: Monica Brusasco,Eleonora Ceresa, Silvano Ghirardo, Marika Libralesso, Alberto Maffiotti, Giulio Morra, DavideNovelli, Domenico Rota.In copertina un particolare dell'opera “Colline” del pittore Floriano Destefanis.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Guido ChiesaOsservatorio per la tutela del paesaggio Langhe e Roero"Ma quanto vi importa del paesaggio e dell'ambiente?"E' di pochi giorni addietro lo svolgimento della conferenza di localizzazione che ha sancito il definitivo via libera al progetto relativo al secondo e ultimo tronco del lotto II.6 dell'autostrada Asti-Cuneo. Sul tema riceviamo e pubblichiamo un nuovo intervento dell'Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero, che ha visto inascoltati i propri appelli in merito al tracciato ed ad altri accorgimenti relativo al completamento autostradale.La lezione che dobbiamo imparare da tutta questa annosa vicenda è che alla larga maggioranza del popolo italiano del paesaggio e dell'ambiente frega poco o nulla. E che, di conseguenza, elegge amministratori ai quali il paesaggio e l'ambiente interessa poco o nulla.Dopo aver dovuto rinunciare al tunnel tra Verduno e Cherasco, le proposte che il movimento ambientalista ha avanzato in questi anni erano concrete e fattibili: la gratuità dell'Autostrada tra Cherasco e Castagnito, due gallerie artificiali di un paio di centinaia di m sul tratto prospicente il castello di Pollenzo, la pista ciclabile da Verduno e Pollenzo con il recupero del ponte storico sul Tanaro.Proposte che potevano compensare almeno in parte il prezzo pagato dalla collettività per il danno al paesaggio causato da una striscia di asfalto di 25 metri di larghezza e 5 chilometri di lunghezza e per l'accorpamento della tangenziale di Alba nell'autostrada.Qualsiasi amministrazione locale avrebbe potuto sostenerle senza difficoltà: anzi, ricavandone un vantaggio e sostegno dai loro amministrati.Le avrebbe potute accettare anche un gruppo imprenditoriale in grado di guardare appena un po' più in là dei numeri riportati sui suoi bilanci aziendali.Ma questo è il motivo per cui rimane sempre valido il giudizio storicamente accertato che questo Paese manca di una classe dirigente degna di questo nome. Non è un caso che l'Italia sia un paese in chiarissima decadenza.Guido Chiesa per conto dell'Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero onlus10D10DIECIdiDIECIsaperne di più10D10 è un format "il posto delle parole"Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Beba Marsano"Vale un viaggio"Altre 101 meraviglie d'Italia da scoprireCinquesensi Editorewww.cinquesensi.itForte del grande successo di critica e vendite dei primi due volumi continua il viaggio nella bellezza di Beba Marsano. Altre 101 meraviglie d'Italia da scoprire.L'Italia va riscoperta e consapevolmente comunicata con cognizione, entusiasmo, idee innovative. Prerogative che richiedono tempo, conoscenza e passione autentica. Su questa traccia è nato il progetto di collana Vale un Viaggio, opera fresca, rapida nel suo scorrere, utilissima nella sua finalità e magistralmente interpretata da Beba Marsano, giornalista e nota critica d'arte che ha percorso in lungo e largo il Bel Paese andando a selezionare e a svelarci ancora 101 luoghi d'arte e di bellezza (i primi due titoli risalgono al 2016 e al 2018), fuori dai tradizionali percorsi proposti a un turismo ormai assuefatto soltanto ai grandi miti italiani.Lavoro impegnativo che l'autrice ha condotto, con lungimiranza e taglio originale, recandosi nei rispettivi luoghi, non solo col fine di fornire al lettore una preziosa antologia di siti artistici e luoghi naturalistici da riscoprire e proporre nel loro oggettivo valore, ma anche con l'intenzione di trasmettere le emozioni vissute in prima persona. E l'ha fatto attraverso una scrittura brillante che non cede alla tentazione del linguaggio specialistico, scegliendo una cifra narrativa/saggistica di svelta eppure densa sostanza contenutistica.Il risultato va prima sfogliato, come in un caleidoscopio d'immagini ricche di suggestiva e persuasiva bellezza e poi letto in ogni dettaglio, per scoprire così i grandi e piccoli capolavori che ci arrivano da ogni regione d'Italia: siti archeologici, preziosi musei d'arte e d'arti applicate, remoti cicli di affreschi, collezioni private, a volte di sorprendente valore, piazze e scorci, da intendersi come paradigmi di uno specifico periodo architettonico.A conclusione del racconto di ogni tema l'autrice, secondo la felice idea di invitare il visitatore a una sosta meno affrettata, suggerisce un albergo e un ristorante, ma anche un negozio di griffe, un'azienda vitivinicola o quando ha ritenuto opportuno un ulteriore suggerimento per un più esauriente piccolo viaggio d'arte, nell'immediato contorno del territorio.Un‘opera dunque attuale che si propone come un modello di comunicazione culturale pensato per la valorizzazione di un Paese, il nostro, che oggi come non mai ha l'assoluta necessità di essere meglio sostenuto, facendo forza sulla sua autentica natura, quella della bellezza.Beba Marsano, genovese di nascita, milanese d'adozione, cosmopolita per vocazione, Beba Marsano è giornalista, critica e storica dell'arte, esperta di turismo culturale. Ha scritto e scrive per le maggiori testate nazionali: Corriere della Sera, Panorama, Oggi, Capital. Ha curato mostre, eventi e monografie di numerosi artisti contemporanei. Come autrice ha collaborato con Rai Uno e pubblicato con Electa Mondadori e Moshe Tabibnia. Ha firmato tre volumi della collana Vale un Viaggio per Cinquesensi editore.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Paolo Crepaz"Vivere la montagna"Paesaggi, sport, saluteEdizioni Città Nuovahttps://cittanuova.itIn fuga dal caos e dalla routine della città, milioni di persone si dirigono verso “i paesaggi incontaminati della montagna”, sollecitati dall'idea di stare a contatto con la natura, respirare aria pura, assaporare il silenzio. Ma spesso portano con sé, fra le vette, lo stress a cui intendevano fuggire. La montagna è cambiata: il turismo rischia di ridurla a luna park. Eppure è ancora possibile sperimentare una vita sobria e sana, riscoprire tradizioni e culture, ammirare paesaggi incantevoli, ascoltare i suoni della natura. A condizione di rinunciare, però, allo spirito di conquista, ispirati da una visione ecologica integrale.Paolo CrepazMedico, specialista in Medicina dello sport e fisiatria, giornalista, delegato provinciale per il Trentino della Federazione Medico Sportiva Italiana, vicepresidente del CONI Trentino.Autore di numerosi articoli e pubblicazioni su riviste di attualità e sportive, ha pubblicato i seguenti libri: La donazione di organi. Aspetti medici, legislativi, spirituali ed etici dei trapianti (1997); Vivere la città. Costruire i luoghi della condivisione (2001); Frammenti di reciprocità ( 2002); Insieme per qualcosa di grande (2009); Non potevamo immaginare. Una famiglia con Chiara Lubich (2009); Adolescenti (2012); Un hombre extraordinariamente sencillo (2019); All you need is sport (2019).È maratoneta e fondista di modesto livello, ma di ostinata passione. Ama smisuratamente leggere libri e scrivere. Con la moglie Lucia ha una numerosa prole ed è un nonno felice.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Guido Conti"La siccità"Bompiani Editorehttps://bompiani.itÈ l'inizio di un'estate torrida, ormai da anni la pioggia non benedice i raccolti e le precipitazioni si sono fatte imprevedibili e violente. Nel piccolo paese dell'Oltrepò Pavese in cui abita Andrea la vita di chi coltiva la terra è sempre più difficile, basta una grandinata per perdere in poche ore il lavoro di mesi. La terra, crepata dalla sete, nasconde le sue risorse in profondità e così anche gli animali selvatici iniziano a manifestare comportamenti strani: come i tassi, che in cerca di frescura e di acqua hanno scavato tra le tombe del cimitero, e “quando si disturbano i morti ne soffre tutto il paese”.Andrea sa che la cosa migliore sarebbe andarsene, come fanno tanti, e cercare una nuova vita lontano da quella terra assetata anche se è lì che stanno le sue radici; ma allo stesso tempo è affascinato dai misteri della natura e dalla ferocia arcaica di suo padre e suo zio, che di notte gli consentono di seguirli nel bosco.Giorno dopo giorno la siccità si porta via i raccolti e la ragione di una intera comunità, in un crescendo di accadimenti e di presagi che intrecciano il destino degli uomini a quello degli animali. Per il protagonista di questo racconto e per una piccola volpe sarà un'estate di crescita, di dolore e di perdita, che Guido Conti narra con voce sicura, attenta a ogni dettaglio, capace di cogliere le epifanie che ogni stagione riserva a chi la attraversa.Guido Conti, parmigiano, è scrittore, illustratore, editore, saggista e insegnante. Ha vinto il Premio Chiara 1998 per i racconti de Il coccodrillo sull'altare, il Premio Selezione Campiello 1999 per I cieli di vetro, il Premio Hemingway per la critica 2008 con Giovannino Guareschi, biografia di uno scrittore e il Premio Carlo Levi 2013 con Il grande fiume Po. Tra i suoi romanzi, Il tramonto sulla pianura, Le mille bocche della nostra sete e Quando il cielo era il mare e le nuvole balene. Ha scritto e illustrato la saga della cicogna Nilou, tradotta in molti paesi. Come saggista ha pubblicato per Libreria Ticinum Editore Cesare Zavattini a Milano (1929-1939). Letteratura, rotocalchi, radio, fotografia, editoria, fumetti, cinema, pittura e La città d'oro. Parma, la letteratura 1200-2020. Come insegnante ha pubblicato Imparare a scrivere con i grandi. Da oltre vent'anni tiene laboratori di didattica della lettura e della scrittura dalle scuole elementari ai master universitari di comunicazione.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Gian Luca Favetto"Nel tempo vegetale"Interlinea Edizionihttps://interlinea.com«La natura è volti viaggi persone paesaggi, sta fuori e dentro di noi». E il «tempo vegetale», come s'intitola questo sorprendente libro, è quello in cui viviamo, quello che noi siamo: scrive Favetto che siamo parte della natura, dunque meglio occuparsi di lei, altrimenti è lei a occuparsi di noi. Lo spazio e il tempo sono le coordinate di questo racconto in versi sul rapporto fra uomo e natura: con l'uomo che è costruttore e distruttore di natura; con la natura che è madre, figlia, sorella, ambiente e destino, indifferente e amorevole nei confronti dell'umanità.Gian Luca Favetto è scrittore, giornalista, drammaturgo. Collabora con “La Repubblica” e con la Rai. Fra le sue opere di narrativa: Italia provincia del Giro (Mondadori, Milano 2006), La vita non fa rumore (Mondadori, Milano 2008), Se dico radici dico storie (Laterza, Roma 2011), Qualcosa che s'impara (NN Editore, Milano 2018), Si chiama Andrea (66thand2nd, Roma 2019), Attraverso persone e cose. Il racconto della poesia (ADD, Torino 2020) e Bjula delle betulle (Aboca, San Sepolcro 2021). Per Interlinea ha pubblicato i libri di poesia Mappamondi e corsari (2009), Il viaggio della parola (2016) e Dell'infinito amore (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Luca Molinari"La meraviglia è di tutti"Corpi, città, architettureEinaudi Editorehttps://einaudi.itUn saggio appassionato sul significato della parola meraviglia nel mondo di oggi, sull'architettura, la città e il paesaggio come spazi da tornare a progettare, ascoltare e curare.La meraviglia è un'emozione capace di farci rallentare il passo, di far incespicare i nostri pensieri distratti per stimolarci a capire i luoghi che abitiamo. È il motore per costruire narrazioni comuni e forme di cura in un mondo che sta cambiando. L'architettura e il paesaggio sono stati da sempre affiancati a questo sentimento. I grandi monumenti erano realizzati per destare stupore e incutere timore, per sfidare il divino oppure per costruire un'eternità che immortalasse i suoi committenti; ma anche per contribuire alla sedimentazione di una memoria condivisa. Tuttavia l'architettura vive oggi una profonda crisi di contenuto. Il significato «pieno», tridimensionale, di meraviglia è stato soppiantato da una sua versione piatta e scolorita, dalla ricerca di uno stupore immediato. È nata cosí la città dei grandi centri commerciali, delle torri che bucano il cielo, dove il cittadino-consumatore vive senza alcuna consapevolezza. Molinari ci invita invece a immaginare opere con una qualità formale radicale e spiazzante, capaci di dare identità agli spazi in cui viviamo senza assecondare il narcisismo dell'archistar di turno. Un invito a tornare a osservare i luoghi con nuova attenzione, e a guardare al progetto come forma collettiva di cura delle città e del paesaggio, per affrontare le sfide di cambiamento che questo tempo sta proponendo.Luca Molinari è critico, curatore e professore ordinario di Teoria e Progettazione dell'Architettura presso l'Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli». Direttore editoriale della rivista «Platform Architecture and Design », collabora come autore indipendente con quotidiani e periodici italiani e stranieri, tra cui «Corriere della Sera», «La Stampa», «L'Espresso», «Lotus». Nell'ottobre 2020 è stato nominato direttore scientifico di M9 Museo del '900, Mestre. Responsabile per l'Architettura e la Città alla Triennale di Milano (2001-2004), nel 2010 ha curato il Padiglione Italiano in occasione della 12a Mostra Internazionale di Architettura, Biennale di Venezia, e dal 2012 al 2018 è stato membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici. Tra le sue ultime pubblicazioni Dismisura. La teoria e il progetto nell'architettura italiana (Skira 2019) e Le case che siamo (nottetempo 2016 e 2020). Per Einaudi ha pubblicato La meraviglia è di tutti. Corpi, città, architetture (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Due ricercatori di Melbourne si avventurano nelle zone rurali dello stato del Victoria per studiare l'impatto dell'agricoltura italiana down under.
The 517th of a series of weekly radio programmes created by :zoviet*france: First broadcast 4 June 2022 by Resonance 104.4 FM, and CJMP 90.1 FM Thanks to the artists included here for their fine work. track list 00 Zach Zinn - Intro 01 Benjamin Dauer - Four and Fifty Eight 02 Graham Dunning and Sam Underwood - Rank 03 Suelynee Ho - Bullfrogs in Pingtung 04 Vidna Obmana - The Insane Brightness 05 Matt Atkins - Imperfections – Eighth 06 Jacques Emoi - Strings on Tongue 07 Alessandro Ragazzo - [untitled – 'Cinque Studi sul Paesaggio' track 3] 08 San Gabriel - SGG OD24 09 Farmersmanual - Inter #020 (Mono) 10 Shaun Robert - Katzelmacher 11 400 Lonely Things - Profecy of the Black Spider 12 Red Stars over Tokyo - After Forever ++ Zach Zinn - Outro