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Bentornati Orsetti e Orsette dai mille coloriVi è mai capitato di fare un incontro inaspettato?Si incontrano amici e amiche, fratelli e sorelle, compagni e compagne di scuola, maestre, postini, muratori e cuoche ma se invece fossero un elefante, un riccio, una volpe o una lepre?Cosa dovremmo pensare? Che non è normale o che sono incontri speciali?Le due storie che state per ascoltare lo spiegano molto bene!Cuoriosi? Incominciamo allora…Buon ascolto Con le voci di:Lupo Berni con: 'Un elefante sotto il letto' di Andrea ValenteZio Pivi con: 'Il momento perfetto' di Susanna IsernProgetto grafico di SAS
La PAURA è una delle maggiori forze motrici delle nostre scelte nella vita. Sopratutto delle decisioni sbagliate, come di quelle che avremmo dovuto prendere e non abbiamo avuto il coraggio di... L'ANSIA ci coglie all'improvviso, non ci fa pensare in maniera chiara e logica. Incominciamo a cercare la via che ci faccia meno paura e stare meno in ansia, ma non sappiamo a quel punto più chi siamo noi, cosa vogliamo e cosa dovremmo fare per raggiungerlo. RICORDA: la paura ti deve dire da dove vieni, ma non dove devi andare. Impara a prendere un respiro profondo, a trovare lucidità e coraggio. Fai prevalere TE e non la PAURA. Questa puntata è dedicata a TE, che oggi, devi liberarti di quelle catene e andare nella tua direzione: ONE WAY, or ANOTHER.
Incominciamo una nuova stagione. Oggi vi proponiamo un reportage sulla Casa delle donne maltrattate di Milano (Cadmi) che siamo andate a visitare: di cosa si occupano, quante donne incontrano, con quali soldi si finanziano. E voci e suoni dalla Casa. Incontriamo poi due editrici che insieme ad altre colleghe hanno creato una rete e un progetto di collaborazione: R-esistenze. Infine, Eleonora Dall''Ovo, voce e penna de L'altro martedì, viene a salutarci in onda.
Cari ArcheoTravelers, benvenuti a un nuovo episodio del podcast! Oggi ci addentreremo nelle oscure storie di potere, violenza e femminicidio dell'antica Roma.In un'epoca di sfarzo e inganni, dove il potere imperiale regnava sovrano, emergono storie di donne coraggiose, intrappolate in un mondo di violenza e ingiustizia.Nel cuore di questa tumultuosa società, alcune tragiche figure femminili affiorano dalle fonti letterarie, epigrafiche e archeologiche, molte di loro sono vittime di una lotta disperata per la sopravvivenza, per il potere, per l'onore.Approfondiremo figure storiche famose e persone comuni.Saremo spettatori di giochi di potere, ambizioni, seduzioni, tradimenti, gelosie, passioni violente, crudeli omicidi, matrimoni privi di amore e dolore, tanto dolore.Ma attenzione, perché la storia antica risuona ancora oggi. Mentre ascoltate queste tragiche vicende, riflettete su quanto poco il tempo abbia cambiato la realtà delle donne.Il femminicidio, una piaga antica che si riflette nei giorni nostri. Ascoltate, imparate, connettete i punti. Perché conoscere il passato è essenziale per comprendere il presente.Siete pronti? Incominciamo.Trovi il progetto "ArcheoTravelers, viaggiatori nel passato" sui maggiori canali social tra cui Instagram e Facebook, oltre che sul sito internet ad esso dedicato www.archeotravelers.com.Qui trovi l'approfondimento all'episodio di oggi -> Donne Tradite: Il lato oscuro dell'Impero Romano (parte 2)
Cari ArcheoTravelers, benvenuti a un nuovo episodio del podcast! Oggi ci addentreremo nelle oscure storie di potere, violenza e femminicidio dell'antica Roma.In un'epoca di sfarzo e inganni, dove il potere imperiale regnava sovrano, emergono storie di donne coraggiose, intrappolate in un mondo di violenza e ingiustizia.Nel cuore di questa tumultuosa società, alcune tragiche figure femminili affiorano dalle fonti letterarie, epigrafiche e archeologiche, molte di loro sono vittime di una lotta disperata per la sopravvivenza, per il potere, per l'onore.Approfondiremo figure storiche famose e persone comuni.Saremo spettatori di giochi di potere, ambizioni, seduzioni, tradimenti, gelosie, passioni violente, crudeli omicidi, matrimoni privi di amore e dolore, tanto dolore.Ma attenzione, perché la storia antica risuona ancora oggi. Mentre ascoltate queste tragiche vicende, riflettete su quanto poco il tempo abbia cambiato la realtà delle donne.Il femminicidio, una piaga antica che si riflette nei giorni nostri. Ascoltate, imparate, connettete i punti. Perché conoscere il passato è essenziale per comprendere il presente.Siete pronti? Incominciamo.Trovi il progetto "ArcheoTravelers, viaggiatori nel passato" sui maggiori canali social tra cui Instagram e Facebook, oltre che sul sito internet ad esso dedicato www.archeotravelers.com.Qui trovi l'approfondimento all'episodio di oggi -> Donne Tradite: Il lato oscuro dell'Impero Romano (parte 1)
Warlock è indubbiamente uno dei protagonisti in Guardiani della Galassia Volume 3, interpretato da Will Poulter, ma è ora di fare chiarezza sulle sue affascinanti, quanto mistiche origini: anni ‘70, filosofia new age, Jesus Christ Superstar, droghe sintetiche.Incominciamo? Incominciamo.Benvenuti a Weekly Strips, l'appuntamento settimanale di Storie di Fumetti e Cinema che ogni mercoledì si propone l'obiettivo di raccontare le origini e le vicende dei personaggi che hanno fatto la storia del fumetto americano e non. Ai microfoni come sempre Mario Mancuso ed Enrico Edoardo Bozzi.Vi ricordiamo di iscrivervi al nostro canale per non perdere le live e partecipare in diretta.Potete seguirci su Instagram, TikTok e su ogni piattaforma di podcasting, ricordatevi di lasciarci 5 stelline e una recensione.Gruppo TelegramYouTubeInstagramTikTok
Introduzione alla storia economia e descrizione dell'economia nel mondo greco- Cos'è l'economia? La scienza economica serve a qualcosa? Cosa ne pensavano Platone e Aristotele? Incominciamo il nostro viaggio attraverso i secoli alla scoperta delle trasformazioni del nostro modo di produrre e quindi di vivere e delle teorie che hanno influenzato le società umane
Sin dalla sua fondazione, nel 1971, la Coppa UEFA ha lanciato nel panorama calcistico europeo una sfilza infinita di talenti. Eppure esistono delle “cenerentole” invitate al ballo finale, le quali non sono passate sotto le lenti dei riflettori. Così, abbiamo deciso episodio per episodio di questa nuova rubrica, di offrirvi uno spaccato di ciascun componente della nostra TOP 11 UNDERDOG DELLA STORIA DELL'EUROPA LEAGUE. Incominciamo dal n.1 Mark Schwarzer. Buon ascolto! Voce ed idee: Tommaso Favaro e Andrea Tomasoni Grafiche: Flavio Costantini Fonti: Storie di Premier
I grandi campioni restano tali anche quando l'età anagrafica non dovrebbe permetterglielo. Oggi parliamo delle storie, molto diverse tra loro, di tre grandi rappresentanti di altrettanti sport diversi. Incominciamo, però, dal calciomercato, che impazza negli ultmi giorni: convocato Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, per le ultime sulle compravendite invernali. La Juventus è la regina indiscussa del calciomercato invernale. Il club bianconero si finanzia quasi interamente il colpo Vlahovic grazie al Tottenham, che acquista Kulusevski e Bentancur per circa 60 milioni di euro complessivi. Sentiamo l'umore in casa Spurs, soprattutto nei confronti dell'ex dirigente della Vecchia Signora, Fabio Paratici: convocato Gabriele Marcotti, corrispondente da Londra per il Corriere dello Sport. Zlatan Ibrahimovic (anni 40) a tratti è ancora dominante in Serie A, ma nelle ultime partite è apparso in difficoltà. Giusto puntare ancora su di lui, a cominciare dal derby? Convocato Mario Ielpo, ex portiere rossonero. Consueto appuntamento con Luca Marelli per Var Anatomy per parlare di una nuova figura che sta prendendo sempre più piede: l'esperto di arbitri, che un club può assumere per farsi spiegare bene il regolamento, anche per quanto riguarda l'uso del VAR, in ottica di evitare ammonizioni per proteste. Autoconvocato Massimo De Luca, ex direttore di Rai Sport, per celebrare la straordinaria impresa di Rafael Nadal (35 anni), uscito trionfatore da una battaglia epica di oltre 5 ore contro Medvedev. Lo spagnolo ha alzato il 21° Slam della propria carriera, superando Federer e Djokovic. Si tinge di giallo il ritiro dalla NFL di Tom Brady (44 anni), annunciato ieri da fonti giornalistiche e smentite successivamente dall'agente del quarter back: convocato Roberto Gotta, voce per DAZN sul football americano. Convocato Gianmario Bonzi di Eurosport per fare un punto sulla spedizione italiana che dovrà difendere i nostri colori tra 5 giorni, quando a Pechino prenderanno il via le Olimpiadi invernali. In chiusura, torniamo a parlare di calcio in ottica economica, insieme al giornalista Matteo Spaziante di Calcio e Finanza, autore di "Il calcio ha perso. Vincitori e vinti nel mondo del pallone" un libro scritto a quattro mani insieme a Franco Vanni.
Questa Meditazione Satipatthana sulla mente è la quinta di una serie di sette meditazioni basate sul Satipatthana Sutta, “I Quattro Fondamenti della Consapevolezza”, il sutta più completo rispetto alle tecniche di meditazione insegnate dal Buddha. Con questa meditazione osserviamo la mente, ciò che ci permette di osservare il corpo e le sensazioni. Questa meditazione, come tutte le altre di questa serie, è ripresa dagli insegnamenti e dal modo di proporla di Bhikkhu Analayo. Meditazione Satipatthana sulla mente In questa meditazione praticheremo i primi cinque raggi della ruota della meditazione Satipatthana: Le tre contemplazioni del corpoLa contemplazione delle sensazioniLa contemplazione della mente Formuliamo l'intenzione che ci ha portato a meditare. Continuiamo osservando le parti anatomiche, questa volta procedendo con un singolo flusso. Pelle: Dalla testa scendiamo fino ai piedi. Carne: dai piedi saliamo su fino alla testa.Ossa: Dalla testa scendiamo fino ai piedi. Siamo consapevoli di questo corpo nella posizione seduta, in quanto composto da pelle, carne e ossa, coltivando un'attitudine di non attaccamento. Continuiamo con i quattro elementi, sempre procedendo con un singolo flusso. Terra: testa, collo, spalle, braccia, mani, dorso, fianchi, gambe, piedi Acqua: piedi, gambe, fianchi, dorso, mani, braccia, spalle, collo, testa.Fuoco: testa, collo, spalle, braccia, mani, dorso, fianchi, gambe, piediVento: piedi, gambe, fianchi, dorso, mani, braccia, spalle, collo, testa. Siamo consapevoli di questo corpo nella posizione seduta, pervaso di questi quattro elementi, comprendendo la sua natura vuota. Ci connettiamo al respiro come ciò che ci connette alla vita. Portiamo alla mente l'immagine di uno scheletro o di qualunque altro stato di decomposizione, per ricordare a noi stessi il fatto ultimo di questo corpo, quello di disintegrarsi. Con ciascuna inspirazione, siamo consapevoli che questo potrebbe essere il nostro ultimo respiro. Se anche non fosse l'ultimo respiro, è un respiro più vicino alla morte. Con ogni espirazione, rilassiamo e lasciamo andare. Le sensazioni. Incominciamo con le sensazioni gradevoli. Siamo consapevoli della zona della testa di ogni sensazione gradevole, alla ricerca delle sensazioni gradevoli . Dalla testa al collo, le spalle, le braccia, le mani, il dorso, i fianchi, le gambe, i piedi. Siamo consapevoli di questo intero corpo nella postura seduta, consapevoli di ogni sensazione gradevole nel corpo o sulla superficie del corpo. Sensazioni sgradevoli o addirittura dolorose. Incominciamo dai piedi andando alla ricerca di qualche sensazione piacevole in quella parte del corpo. Dai piedi alle gambe, ai fianchi, al dorso, alle mani, alle braccia, alle spalle, al collo, alla testa. Siamo consapevoli di questo intero corpo nella postura seduta, consapevoli di ogni sensazione sgradevole o dolorosa che si manifesta da qualche parte nel corpo o sulla superficie del corpo. Sensazioni neutre. Siamo consapevoli della zona della testa di ogni sensazione neutra, alla ricerca delle sensazioni neutre . Dalla testa al collo, le spalle, le braccia, le mani, il dorso, i fianchi, le gambe, i piedi. Siamo consapevoli di questo intero corpo nella postura seduta, consapevoli di ogni sensazione neutra nel corpo o sulla superficie del corpo. Qualsiasi sensazione ci sia nel corpo o sul corpo, ampliamo la vista panoramica, in modo da includere ogni tipo di sensazione, anche quelle che si manifestano prevalentemente come sensazioni mentali, prive di una parte fisica discernibile. Gradevole, sgradevole, neutra. Consapevoli della sensazione affettiva, della tonalità edonica della nostra esperienza. Riguardo a tutte queste sensazioni, siamo consa
Incominciamo questa settimana prendendo in prestito una parola dal vocabolario: pregiudizio. Approfitteremo dei libri e delle belle notizie in circolazione per parlarne e per darci l'opportunità di scoprirne in significato in diversi mondi. Buon ascolto, buone letture!
In un gioco fatto di dentro e fuori, cominciamo insieme questo viaggio attorno e all'interno di una pratica che nonostante arrivi da culture antiche sa essere estremamente moderna, scopriamo insieme la Meditazione.
Ciao ragazzi! Bentornati nel mio podcast! Nella puntata di oggi, parlerò dell'Italia e di come è formata. Ho utilizzato diversi termini specifici, li trovate tutti qui sotto! Buon ascolto! - Hi guys! Welcome back to my podcast! In today's episode, I'll talk about Italy and how it is formed. I have used several specific terms, you can find them all below! Have a good time listening! Read along to practice your Italian: Ciao ragazzi, eccomi tornato con un secondo appuntamento del mio podcast, oggi vi parlerò dell'Italia, la mia nazione. Tratterò argomenti come: la sua composizione, le sue regioni e i suoi confini. Per concludere, affronterò nello specifico la mia regione: La Lombardia e il suo capoluogo Milano. Incominciamo! L'italia è situata nell'Europa meridionale, ha una popolazione di circa 60,4 milioni di abitanti, la sua capitale è Roma. Confina con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia. il resto del territorio è circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico. L'Italia è composta da 20 regioni due di queste sono grandi isole: la Sicilia e la Sardegna che si trovano nel mar mediterraneo. All'interno dell'Italia ci sono due stati che fanno a se: sono la Città del Vaticano (sede del papa) e la repubblica di San Marino. Il clima dell'Italia è fortemente influenzato dai mari che la circondano quasi da ogni lato. È suddiviso in tre tipi (temperato, temperato freddo e freddo), inoltre presenti anche 2 microclimi: 1)clima temperato subtropicale (presente in Sicilia, Sardegna e Calabria 2)clima glaciale (tipico delle vette più elevate delle Alpi a quote superiori ai 3500 metri. La lingua ufficiale e la più parlata è l'Italiano, appartiene al gruppo delle lingue romanze e deriva dal dialetto fiorentino del trecento. Altre tre lingue parlate in Italia sono: - il francese, parlato in Valle D'Aosta - lo sloveno, parlato nelle provincie di Trieste, - il tedesco, parlato in provincia di Bolzano. Piccolo fun fact, in queste regioni i segnali stradali sono scritti in entrambe le lingue. Ora mi focalizzerò su una regione in particolare la Lombardia: regione in cui abito, come accennato nello scorso episodio il suo capoluogo è Milano. (Vale a dire la più grande città della regione). La Lombardia confina a nord con la Svizzera , a ovest con il Piemonte, a est con il Veneto e il Trentino-Alto Adige, a sud con l'Emilia Romagna. comprende 12 provincie:-Varese-Milano-Pavia-Como-Monza brianza-Lecco-Lodi-Cremona-Sondrio-Bergamo-Brescia-Mantova. Ultimo segmento (=parte) di questo podcast lo dedico a Milano, città con più di 1 milione di abitanti. Il clima è umido, l'inverno è rigido e l'estate calda e afosa. Nel 2019, per il secondo anno consecutivo, Milano si è classificata al primo posto nella classifica che misura la qualità di vita nelle città italiane. È la principale città economica d'Italia, ospita la principale borsa valori italiana. È definita la capitale mondiale della moda e del design, abbiamo persino una settimana specifica dell'anno, generalmente a fine febbraio, chiamata fashion week, dove i principali stilisti italiani presentano le loro nuove collezioni di abbigliamento tramite sfilate in giro per la città. E anche per questa volta abbiamo finito, spero di non avervi annoiato troppo, fatemi sapere cosa ne pensate, grazie mille per l'ascolto, ci vediamo al prossimo appuntamento, ciao! YouTube: https://www.youtube.com/channel/UCAFdvNIGqBP9y7ggBRjfotQ Apple Podcasts: https://podcasts.apple.com/us/podcast/lets-talk-italian-with-aronne/id1498382139?uo=4 Let's keep in touch on HelloTalk @Aron.95 --- Send in a voice message: https://anchor.fm/letstalkitalian/message
Incominciamo a ragionare da italiani.
Incominciamo a ragionare da italiani.
Incominciamo a ragionare da italiani.
Prima puntata della terza stagione di Propaganda.Incominciamo l'anno recuperando uscite estive e anticipazioni uscite nelle ultime settimane: è ora di fare il punto e ripartire alla grande.Scaletta:Brittany Howard - Stay HighTom Mish & Micheal Kiwanuka - MoneyWilco - Love Is Everywhere (Beware)Forster The People - ImaginationCigarettes After Sex - HeavenlyDente - Anche se non voglioSpoon - No Bullets SpentKokoko - Azo Toke!Mark Ronson & Angel Olsen - True BlueTycho - Pink & Blue
ImprendiNerd - Podcast su programmazione, startup e lavoro da remoto
In questo podcast discuto il percorso comune a quasi tutti gli startupper. Incominciamo credendo che il business sia una truffa e che dobbiamo essere raccomandati. Poi realizziamo che ci sono possibilità e che richiedono certe skill. Dopodiché cerchiamo migliori possibilità imparando a instaurare relazioni win-win. In fine creiamo sistemi, "macchine" che producono valore per noi e per le persone che ci circondano. Faccio anche un parallelo con il percorso per lo sviluppatore software
!Attenzione!Se non avete mai visto la serie TV di Game of Thrones o non avete mai letto i libri e avete intenzione di farlo questa puntata e le altre che verranno contengono SPOILER, anticipazioni e racconto della storia in questione. Incominciamo dall'inizio la saga del Trono di Spade, approfnodiamo gli argomenti, i personaggi, le ambientazioni e gli intrighi di questa saga che ha riscosso grande successo. Questo è il Prologo del primo libro. Buon ascolto.
Incominciamo ad esplorare la top 10 di BGG con Great Western Trail, buon ascolto!
Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano. Benvenuti in questo episodio di livello avanzato. Prima di cominciare vi voglio ricordare che potete trovare la trascrizione di questo episodio su podcastitaliano.com, dove troverete anche la traduzione in inglese delle parole ed espressioni più difficili. Incominciamo! Come vi ho raccontato in passato in un episodio di riflessioni senza trascrizioni non sono un avido lettore (avid reader) di libri. Tuttavia, di tanto in tanto mi capita di leggere libri che hanno un forte impatto sul mio modo di pensare. Si da il caso che io (I happen to) legga maggiormente letteratura non-fiction. Proprio in questi giorni ho riletto un libro che lessi qualche anno fa e mi piacque moltissimo. Il libro si chiama “How to be miserable: 40 strategies you already use” dello psicologo Randy J. Paterson. Proprio così: questo libro, breve ma ricco di idee illuminanti (eye-opening), ci spiega in maniera ironica NON come essere felici ma, almeno apparentemente, come essere infelici. In questo rovesciamento (reversal) del tipico modello di libro self-help sta (in questo sta = in there lies) la geniale ironia del saggio. In generale il libro rappresenta una vera e propria parodia in chiave umoristica (=in maniera umoristica, con umorismo) dei libri che promettono la felicità. Ovviamente nessuno, per quanto perverso (as perverse as one may be), si prefiggerebbe mai come obiettivo (would never se the goal for him/herself) quello di raggiungere l’infelicità nella vita. Tuttavia, leggendo questo libro è molto facile rendersi conto di tutti i comportamenti che adottiamo e che, di norma, sono altamente correlati a una vita infelice. Facendo il contrario di quanto ci consiglia l’autore riusciremo a mitigare (ridurre / mitigate) l’infelicità nella nostra vita, che è un obiettivo decisamente più alla nostra portata (within our reach) rispetto alla ricerca della felicità, così fuggevole (fleeting) e irraggiungibile. Di libri che cercano di insegnarci semplici maniere di raggiungere la felicità, come detto, ne esistono a bizzeffe (=tanti). A giudicare dagli scaffali (shelves) della sezione “self-help” di molte librerie, dalla quantità di workshop sull’argomento, dal volume della ricerca scientifica in merito, la nostra società da molta importanza alla ricerca della felicità. Peccato che, ahimè, la felicità è una chimera, come afferma chiaramente Randy J. Paterson. Cercare in maniera ossessiva la felicità, afferma Paterson nel suo libro, è, al contrario, uno dei modi migliori di raggiungere l’infelicità. L’autore spiega che la felicità è un po’ come una scoiattolo (squirrel): se cerchi di acchiapparlo (catch) lui fuggirà, ma se stai fermo e non ti muovi è possibile che venga da te. La strada che conduce all’infelicità, invece, è delineata molto più chiaramente (much more clearly outlined) ed esistono numerose strategie per raggiungerla. Paterson spiega che l’infelicità può avere due cause, da lui divise in Colonna A e Colonna B. La Colonna A è composta da eventi fuori dal nostro controllo (es. Un tumore, una tragedia naturale). La colonna B, invece, contiene comportamenti che sono sotto il nostro controllo e che, se attuati (if carried out), possono contribuire a renderci la vita peggiore. Paterson individua ben 40 strategie utilizzabili per massimizzare la tristezza nella nostra vita che, come afferma il sottotitolo (as the subheading states), utilizziamo già. Vi posso assicurare che, come successo anche a me, vi ritroverete in (you will identify with, see yourself in) almeno in un certo numero di queste strategie. Il libro si compone di quattro parti, ognuna contenente 10 strategie. Come adottare uno stile di vita infelice Come pensare da persona infelice Come fallire in tutte le relazioni inter-personali Come vivere una vita senza significato Le quattro parti del libro sono in ordine decrescente di importanza (in descending order of importance). Ovvero,
Il piano descritto in una visione dei Capitani Coraggiosi
Il piano descritto in una visione dei Capitani Coraggiosi
Benvenuti su Podcast Italiano. In questo episodio vi leggerò l'incipit (beginning, first words of a text) dell'Inferno, il primo libro della Divina Commedia di Dante. La Commedia, meglio conosciuta come Divina Commedia è un poema composto da Dante Alighieri probabilmente dal 1306 al 1321. Gli studenti italiani sono obbligati a studiarla, ed è sicuramente l'opera letteraria più importante nella letteratura italiana e una delle più importanti al mondo. Ci sono 100 canti (a canto is the principal form of division in a long poem), ovvero capitoli, 34 nell'Inferno, 33 nel Purgatorio e 33 nel Paradiso. Questi sono i 3 regni che Dante visiterà, incominciando appunto dall'Inferno. Oggi leggeremo i primi 27 versi del primo Canto dell'inferno, che è un'introduzione all'opera. L'incipit è forse il passaggio più importante della letteratura italiana. Non sono un esperto di letteratura, ma penso che quasi ogni italiano conosca i primi versi, i primi passi . Nell'incipit Dante si ritrova in una selva oscura, ovvero una foresta. La foresta è allegoria, ovvero simbolo del peccato (sin) in cui si è smarrito (went astray), in cui si è perso. Dante ha perso la "retta via" (the righteous path), la via della virtù. Questo canto non è da prendere alla lettera (shouldn't be taken literally), la foresta, il mare, il colle di cui si parla non sono luoghi reali, sono solo simboli, allegorie (allegory = metaphor whose vehicle may be a character, place or event, representing real-world issues and occurrences). Infatti la vera storia, la discesa (descent) all'Inferno vera e propria, inizia nel secondo canto. Incominciamo! Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita. "Nel mezzo del cammin di nostra vita" significa nel mezzo, a metà della vita terrena, quindi in quell'epoca voleva dire all'età di 35 anni. "Mi ritrovai per una selva oscura", ovvero mi trovavo in una foresta oscura, che è simbolo del peccato. "Ché la diritta via era smarrita", perché avevo smarrito, perso la retta via, la giusta via, la via della virtù. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura! "Ahi quanto a dir qual era è cosa dura", vuol dire "quanto è difficile descrivere a parole quanto "esta selva", quindi quanto questa foresta, fosse "selvaggia, aspra, e forte", ovvero selvaggia, impervia (arduous). Quindi è una foresta selvaggia, difficile da descrivere a parole - "che nel pensier rinnova la paura!", che mi mette paura solo a ricordarla, solo a ripensarci. Questa foresta, ovvero la sua "confusione mentale" era così selvaggia che solo la memoria lo impaurisce. Tant' è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch'i' vi trovai, dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte. "Tant' è amara che poco è più morte" significa era così tanto amara [questa selva], dura, che la morte lo è appena di più, la morte non è tanto peggio. "ma per trattar del ben ch'i' vi trovai," per trattare, ovvero per parlare, discutere, del bene che ho trovato in questo luogo, lì, " dirò de l'altre cose ch'i' v'ho scorte", parlerò delle altre cose che ho "scorto", trovato in quel luogo. Scorgere è simile a "guardare, vedere". Dante trova del bene, ovvero l'arrivo di Virgilio, che sarà la sua guida, e lo condurrà fino alle porte del Paradiso. Io non so ben ridir com' i' v'intrai, tant' era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai. "Io non so ben ridir com' i' v'intrai", ovvero non so raccontare bene come sono entrato in questa foresta, "tant' era pien di sonno a quel punto", dato che ero (in italiano antico si diceva era al posto di ero) così pieno di sonno, inteso come il sonno della ragione, della mente, "che la verace via abbandonai.", ho abbandonato la retta via, la via della verità. Dante era così confuso che non si ricorda come è entrato in questa selva allegorica. Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto,
Versione con traduzioni Benvenuti su Podcast Italiano! In questo episodio di livello intermedio vi parlerò di Black Mirror, una delle mie serie tv preferite negli ultimi tempi. Su podcastitaliano.com troverete la trascrizione di questo episodio con la traduzione delle parole più difficili. Incominciamo! Come, penso, molti di voi, adoro le serie tv. Se dovessi dire cosa preferisco tra serie e film, credo che sceglierei le serie. Soprattutto da quando Netflix è arrivato in Italia, guardo decisamente più serie che film. Penso che tutti sappiate cos'è Netflix, ma per chi non lo sapesse (for those who don't) Netflix è un servizio online che permette di guardare film, serie tv, documentari, cartoni animati (cartoons) a un prezzo mensile che si aggira intorno ai 10 euro. Con mia grande gioia (much to my delight) è arrivato in Italia circa un anno fa, e personalmente sono molto soddisfatto! Per chi impara le lingue poi è molto utile, dato che quasi sempre sono presenti sottotitoli, almeno in inglese, quindi è davvero un servizio ottimo. Oggi vi volevo parlare di una serie tv che mi è piaciuta davvero tanto, che c'è su Netflix, e che considero una delle migliori degli ultimi anni. La serie si chiama Black Mirror, traducibile (translatable as) come specchio nero in italiano, che a quanto ho capito (from what I understand) sarebbe lo schermo spento di uno smartphone o di un qualsiasi dispositivo elettronico (electronic device). Dato il mio interesse (given my interest) per la tecnologia, era naturale che mi piacesse una serie di questo tipo. Riassumendo (to sum up) il contenuto della serie in poche parole, gli episodi, che contengono tutti storie a sé stanti (separate, stand-alone), narrano avvenimenti ambientati in futuri non troppo lontani da noi, che si possono definire per molti aspetti "distopici". La tecnologia è vista in una luce decisamente negativa (in a negative light) e vengono mostrate le potenziali conseguenze negative che può avere sulla società. E' una serie non facile da guardare, nel senso che ogni episodio è molto impattante (with a great impact) e serve un po' di tempo per "digerirlo" (digest it, process it); non è una serie in cui si può fare "binge-watching", non si possono dunque guardare tutti gli episodi di getto (really fast, right away), uno dopo l'altro. O meglio, si può ma non lo consiglierei a nessuno! :) Ogni episodio infatti porta lo spettatore a riflettere su come la tecnologia può prendere una piega (take a turn / ha preso una brutta piega = it took a turn for the worse) inquietante nel futuro a noi prossimo. Per quanto a me la tecnologia interessi molto, sono consapevole che ci sono molti modi in cui le cose potrebbero non andare per il verso giusto (go wrong), come ho parlato anche nel mio episodio sull'automazione. Se vi interessa l'argomento, leggete il libro "Superintelligence" di Nick Bostrom, che parla dei pericoli enormi che potrebbe rappresentare la creazione dell'intelligenza artificiale, un libro che a volte sembra quasi scritto da un pazzo furioso (lunatic, total psycho) ma che in realtà contiene osservazioni lucide, scientifiche. Inoltre vi consiglio anche il film Ex Machina, uscito nel 2015, che ricorda Black Mirror in molti aspetti ed anch'esso molto bello e profondo. Non vi dico altro. Tornando però a Black Mirror: è difficile rimanere indifferenti a una serie di questo tipo! Black Mirror ci fa pensare e magari avrà una sua utilità nel sensibilizzare il suo pubblico (increase awareness among its audience) il suo pubblico a questioni importanti; solo il tempo saprà dirci (only time will tell) poi se le questioni sollevate saranno rilevanti nel futuro, ma, come si dice in italiano, "meglio prevenire che curare" (prevention is better than a cure). Non voglio entrare nel dettaglio delle trame di ogni episodio perché sono dell'idea che ogni serie, film, romanzo, sia più godibile (enjoyable) quando si conosce il meno possibile della storia; dunque non farò nessuno spoiler e non...
Benvenuti su Podcast Italiano! Nell'episodio di oggi vi parlerò del doppiaggio (dubbing) e del "doppiaggese": se non sapete cosa significhino questi termini, non importa, rimanete in ascolto perché parleremo di questo. Su podcastitaliano.com come sempre troverete la trascrizione del testo con le parole più difficili tradotte in inglese. Incominciamo. Molte persone si chiedono perché noi italiani solitamente facciamo più fatica a parlare inglese degli scandinavi per esempio, o degli olandesi. Secondo me ciò la ragione principale è che, a differenza di questi paesi, in Italia il doppiaggio è una pratica molto diffusa (common practice). Il doppiaggio, per chi non lo sapesse, è la sostituzione delle voci originali di un film, di una serie TV ecc. con voci di un doppiatore in una lingua diversa. In Italia, per esempio, alla TV e al cinema quasi tutti i film, serie, cartoni sono doppiati in italiano, mentre in Scandinavia, in Islanda, nei Paesi Bassi -anche Portogallo se non mi sbaglio - solitamente si preferiscono i sottotitoli. Di conseguenza, un bambino svedese fin da piccolo sarà esposto all'inglese dei programmi americani o britannici e vedrà in contempo (at the sime time / contemporaneamente) sottotitoli in svedese, e ciò non può che essere d'aiuto nell'acquisizione dell'inglese. Noi italiani a volte non conosciamo nemmeno la voce originale di attori famosi americani, per esempio. Le voci originali vengono completamente sostituite dalle voci tradotte dei doppiatori, a parte alcuni casi come i documentari, in cui la voce originale viene solitamente tenuta a un volume più basso. L'Italia è uno dei paesi che utilizza (should be UTILIZZANO :D) di più il doppiaggio, e indubbiamente c'è sempre stata una spiccata (remarkable, special) professionalità e abilità (here with the meaning of "expertise", not "skill") che caratterizza i doppiatori italiani. Ci sono diverse argomentazioni (arguments) favorevoli o contrarie al doppiaggio; io personalmente, da quando ho iniziato anni fa a vedere contenuti in lingua originale non sono tornato indietro. Se si hanno le conoscenze linguistiche che permettono di guardare un film in lingua originale, la fruizione (consumption, enjoyment, fruition) è notevolmente più godibile sotto molti aspetti (in many ways). Ma per coloro che non conoscono l'inglese e non sono interessati ad impararlo, è più facile seguire una storia se la lingua adoperata è l'italiano, rispetto a essere costretti a seguire i sottotitoli. Non mi soffermerò (I am not going to dwell ) però esclusivamente sul doppiaggio, perché voglio parlarvi anche di un'altra conseguenza curiosa del doppiaggio in Italia, ovvero la nascita del cosiddetto "doppiaggese". Il "doppiaggese" è una variante della lingua (italiana nel nostro caso) che compare nei film come risultato del doppiaggio, della traduzione dall'inglese. Ovvero una lingua "artificiale", modellata sulla base della lingua originale. Dato che non si possono sforare (exceed, go over) i tempi dei copioni (scripts) originali, spesso nel doppiaggio è necessario trovare compromessi di traduzione per far stare una battuta (line) nel tempo a disposizione. Questi compromessi sono per esempio parole ed espressioni innaturali, i cosiddetti calchi (loan translation, calque, often literal translations of a word or expression) dall'inglese, che non sono propri della tradizione italiana. In altri casi si tratta solamente di cattive traduzioni, non causate da vincoli (constraints) di tempo. In ogni caso, l'influenza e la pervasività del doppiaggio sono tali che, con il tempo, queste parole ed espressioni originariamente innaturali diventano parte integrante della lingua stessa! Questo in italiano è successo con molte parole. Una delle più famose è "realizzare", dall'inglese "to realize", per "rendersi conto", "accorgersi". In passato "realizzare" in italiano voleva solamente dire "creare, far diventare reale qualcosa". Mentre adesso si può usare come in inglese "I realized that he was ...
Benvenuti su podcast italiano. Questo è un episodio di livello intermedio, in cui parleremo del calcio in Italia. Su podcastitaliano.com troverete la trascrizione del testo, che vi aiuterà a seguire più facilmente il testo e a studiare le parole sconosciute. Incominciamo. In Italia ci siano molti sport di lunga tradizione (long estabilished, with long traditions), ma il calcio in Italia è di gran lunga (by far and away) quello più seguito e praticato. Secondo le statistiche, 4 italiani su 10 si dichiarano "tifosi". Ma che cosa vuol dire tifoso? La parola tifoso è usata per indicare una persona che sostiene (here means supports), o "tifa" (cheers for) una squadra di calcio; deriva da "tifo" (typhus), una malattia infettiva caratterizzata da alta febbre e sensi offuscati (numbed senses). Si potrebbe dire, in un certo senso, che anche il "tifo" sportivo può a volte offuscare i sensi dato che nello sport - ma anche in altri ambiti, come nella politica - "facciamo il tifo", e in ogni circostanza sosteniamo una squadra (o un partito) a spada tratta (defend strenously, take up the cudgels), come si suol dire (as we say). E' un'etimologia curiosa, così come interessante è l'origine della parola "calcio". Infatti in molte lingue esiste una parola che deriva o da "football" o da "soccer", ma non in italiano. Calcio infatti significa "kick". Come mai? Ai tempi del fascismo, molti forestierismi (foreign words, from "forestiero", not so common word meaning "foreigner", straniero), ovvero parole straniere non apprezzate dal regime, sono state sostituite da parole italiane equivalenti. Alcune non hanno attecchito (didn't catch on) e non sono state usate dopo la caduta del regime, altre sì. Calcio è una di queste, che ha rimpiazzato (replaced) completamente "football". Etimologia a parte, per molti italiani il calcio è importante, ed è sicuramente una causa di disaccordo (reason for disagreement) e di discussioni accese (heated discussions) (appunto, come la politica). Il calcio è uno degli argomenti di cui gli italiani amano discutere all'ossessione (to obsession)nella vita quotidiana. I club italiani hanno ricoperto un ruolo importante (had an importat part) nella storia del calcio europeo e mondiale, avendo vinto molti trofei internazionali; la nazionale italiana (the italian national team) è seconda solamente al Brasile in quanto a (as for) coppe del mondo vinte (4 contro le 5 brasiliane). Nel campionato italiano, conosciuto come Serie A, hanno giocato innumerevoli campioni italiani e stranieri. Negli ultimi anni però si è visto un netto calo nella qualità del calcio italiano: spesso in partite internazionali le squadre italiane fanno fatica (struggle) contro quelle estere, perdendo o pareggiando più del dovuto (more than they should), diciamo. Sempre meno campioni scelgono di giocare in Italia, i club italiani sono più poveri rispetto a quelli esteri e in generale si dice ci sia un calo di "appeal", utilizzando questa parola inglese, della Serie A. Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui gli stadi fatiscenti (crumbling, dilapidated), spesso costruiti molti decenni fa, e la violenza delle tifoserie (organized groups of fans, or "tifosi") (ma non solo). Nella storia del calcio italiano infatti non sono pochi i casi di scontri tra tifosi di squadre opposte o scontri con la polizia. I tifosi più agguerriti (fierce)sono chiamati "ultras" e, benché siano capaci di tifare pacificamente la propria squadra cantando e incoraggiando i proprio giocatori, a volte si macchiano di azioni violente (are guilt of acts of violence) che non sono perdonabili. E' anche per questo che molte famiglie o persone ordinarie preferiscono non andare allo stadio e guardare magari la partita alla TV, per paura del tifo organizzato, e anche a causa di questo gli spettatori medi nelle partite di Serie A sono in calo. Nonostante i numerosi problemi del calcio italiano, resta uno sport molto amato dal popolo italiano,