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I suoi Maestri sono Jannacci, Gaber, Dario Fo, e Giorgio Strehler. Da quarant'anni spazia dai club ai grandi palcoscenici, dal teatro tradizionale al cabaret, dalla televisione al tendone da circo e ovunque ha proposto il suo personale modo di “fare spettacolo” che, tra comicità, satira, classici e commedia dell'arte continua a conquistare il pubblico. Arriva al Teatro Sociale di Bellinzona venerdì 29.11 con la sua Operaccia satirica.
Claudio Zonta"Luci sul palco"La musica dei cantautori, spiraglio sull'infinitoAncora Libriwww.ancoralibri.itI cantautori hanno un filo rosso che li accomuna: una ricerca esistenziale che non è mai appagata. Di canzone in canzone provano a smussare, scolpire o frantumare quel duro marmo che spesso impedisce di vedere la luce più chiara di un'intuizione, di un'idea che possa svelare, utilizzando un verso di Montale, «l'anello che non tiene, il filo da disbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una verità». Le canzoni quasi mai pretendono di cambiare il mondo, non offrono certezze, non hanno la capacità di rispondere in maniera certa e chiara sui tanti dilemmi della realtà, ma si diffondono nella notte come barlumi di luce che possono rischiarare le coscienze, alleviare il peso dell'anima, affacciarsi sull'infinito, svelare per un istante un oltre sfuggente e desiderato.Da Jannacci a De André, da Gaber a Guccini, passando per cantautrici e cantautori più o meno noti, una galleria di ritratti umani e artistici che tracciano una breve storia della canzone italiana contemporanea sotto il segno della ricerca di un oltre sfuggente e desiderato.Claudio Zonta, nato a Pavia nel 1974, sin da giovane si è districato tra la musica rinascimentale e barocca, il jazz, il cantautorato fino a spingersi nel flamenco e nella musica sudamericana. Contemporaneamente ha fatto studi umanistici e biblioteconomici presso l'Università di Pavia, fino a quando non è entrato nella Compagnia di Gesù. Attualmente collabora con l'Orchestra Popolare del M° Ambrogio Sparagna suonando la chitarra battente e scrive articoli di carattere culturale per la rivista «La Civiltà Cattolica».IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
(111 - 493) Dove apriamo con un duo d'eccezione: Walter Leonardi e Franco degli Arpioni per presentare la serata su Jannacci al Bloom di Mezzago di sabato 9 marzo. Poi in anteprima mondiale Niccolò Vecchia ci propone il nuovo singolo di Nick Cave. Nella terza parte parliamo di hockey su ghiaccio con un libro che racconta la storia di alcuni tifosi di questo sport. Ce ne parla l'autore Leonardo Gobbi in onda con noi.
Ci vuole orecchio cantava Jannacci e a Obiettivo Salute Weekend, alla viglia della Giornata Mondiale dell'udito, aggiungiamo ci vuole anche un buon udito, un senso sempre attivo che è anche il primo dei cinque a formarsi nella pancia della mamma. Un senso prezioso e complesso che ci permette di imparare, di orientarci nell'ambiente, relazionarci con gli altri e a volte ci salva la vita quando ad esempio ci mette in guardia davanti a un pericolo. Con il dottor Andrea Franzetti, primario di Otorinolaringoiatria all'Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, scopriremo come funziona e soprattutto come prendercene cura e con il prof. Piero Barbanti, neurologo all'Istituto Scientifico San Raffaele di Roma, capiremo come mai tra udito e cervello c'è una relazione molto stretta.
Il collettivo afro-femminista de Les Amazones d'Afrique. L'emozione di Rogers Waters per il genocidio dei palestinesi a Gaza. Session Americana: un Bignani della musica a stelle e strisce questa sera in concerto a Somma Lombarda. Franco Skarpe Scarpellini ci racconta come è nato lo spettacolo su Jannacci degli Arpioni e Walter Leonardi #lesamazonesdafrique #rogerwaters #FreePalestine #SessionAmericana #enzojannacci
Sono stati ospiti del Festival di Sanremo con il brano sul tema delle morti sul lavoro "L'uomo nel lampo": Paolo Jannacci e Stefano Massini.
Puntata davvero speciale di Bollicine: abbiamo parlato di calcio e musica, declinando questo binomio ascoltando una carrellata di sigle di alcuni storici programmi calcistici come "La domenica Sportiva" o "Novantesimo minuto". Tra gli autori ci sono stati per esempio Piero Umiliani, i Fratelli La Bionda e persino Bennato e Jannacci. E' stata l'occasione per fare due chiacchiere su come è cambiata la fruizione del calcio in tv con Giuseppe Pastore, giornalista de "Il Foglio" e autore dei podcast di Cronache di Spogliatoio.
quando un musicista ride. Il mondo di Enzo Jannacci di Brunetto Salvarani e Odoardo semellini Editore Ancora
Tintoria è il podcast di @sandanieletinti e @StefanoRapone, prodotto da @thecomedyclub.Ottieni NordVPN qui: https://nordvpn.com/tintoria --------------------------------------INFO e BIGLIETTI per le Registrazioni LIVE: https://bit.ly/tintoriapodcastINFO E BIGLIETTI PER I PROSSIMI LIVE DI RAPONE: https://bit.ly/RaponeTOURINFO E BIGLIETTI PER I PROSSIMI LIVE DI TINTI: https://bit.ly/DanieleTintiTOUROspite di questa puntata di @tintoriapodcast Cochi Ponzoni, comico, attore, cantante e leggenda del cabaret. Cochi ci ha raccontato le tante serate e avventure passate assieme a Renato Pozzetto e al loro mentore e “fratello maggiore” Enzo Jannacci: dalla Milano delle osterie e del mitico Derby Club fino al debutto in tv e al cinema. Abbiamo poi parlato di complicati e crudeli scherzi ai danni di ignari cantanti, di come andare a caccia di scienziati nazisti nelle foreste del Paraguay e anche di un certo Licio Gelli preso a sonore borsettate. Ma soprattutto abbiamo ascoltato aneddoti e retroscena su un'intera generazione di autori, attori e artisti: Fabrizio De Andrè, Paolo Villaggio, Lino Toffolo, Bruno Lauzi, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Dino Buzzati, Dario Fo, Giorgio Gaber, Umberto Eco, Moira Orfei, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Felice Andreasi e tanti altri.Puoi seguire Tintoria qui: https://www.instagram.com/tintoriapodcast/Puoi seguire Rapone qui: https://www.instagram.com/grandiraponi/Puoi seguire Tinti qui: https://www.instagram.com/sandanieletinti/Puoi seguire The Comedy Club qui: https://www.instagram.com/thecomedyclub.it/Tintoria è anche su TikTok: https://www.tiktok.com/@tintoriapodcastRegia e montaggio: Enrico Berardi ( @enricoberardivideographer-3126 ) https://focusaziende.itRiprese: Leonardo PicozziAudio:Antonio ArcieriLa sigla di Tintoria è a opera di Di Gregorio (https://open.spotify.com/artist/72kN7wU0KWqEDkHYrvT6Vi)Sigla animata:Crocopie Studiowww.206lab.com/crocopie-studiowww.instagram.com/crocopie_studio
Jannacci, il talento e i figuranti. Fonti estratto del brano "Ho visto un re" di Enzo Jannacci, pubblicato da ARC la prima volta, nel 1968, nel singolo Ho visto un re/Bobo Merenda e nell'album Vengo anch'io. No, tu no, ascoltabile su Spotify; estratto del documentario "Nezo Jannacci - Vengo anch'io" del 2023, diretto da Giorgio Verdelli e pubblicato da Netflix; estratto del brano "Vengo anch'io, No, tu no" scritto da Core, Fiorenzo Fiorentini, Dario Fo e Enzo Jannacci, pubblicata per la prima volta, da ARC nel febbraio del 1967, nel 45 giri Vengo anch'io. No, tu no/Giovanni, telegrafista, ascoltabile su Spotify; estratto del brano "Se me lo dicevi prima" scritto da Maurizio Bassi e Enzo Jannacci, pubblicata per la prima volta, da DDD nel febbraio del 1989, nel 45 giri Se me lo dicevi prima/Vita e bottoni. ascoltabile su Spotify. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Ci voleva il secchio La clip è un estratto di “Ci vuole orecchio” cantata da Enzo Jannacci (autori testo Jannacci, Gino e Michele, musica Jannacci, etichetta Dischi Ricordi, 1980 all rights reserved)
Tintoria è il podcast di @sandanieletinti e @StefanoRapone, prodotto da @thecomedyclub.Ottieni NordVPN qui: https://nordvpn.com/tintoria --------------------------------------INFO e BIGLIETTI per le Registrazioni LIVE: https://bit.ly/tintoriapodcastINFO E BIGLIETTI PER I PROSSIMI LIVE DI RAPONE: https://bit.ly/RaponeTOURINFO E BIGLIETTI PER I PROSSIMI LIVE DI TINTI: https://bit.ly/DanieleTintiTOUROspite di questa puntata speciale al Castello Sforzesco di Milano e prima tappa del tour estivo di @tintoriapodcast, Paolo Rossi, attore, autore, regista teatrale e leggenda del cabaret. Paolo ci ha raccontato le sue prime rischiose esibizioni allo storico Derby Club, della clamorosa retata che ne segnò la fine (e fece nascere lo Zelig), ma anche del successo di 'Comedians', spettacolo teatrale diretto da Gabriele Salvatores (divenuto anche un film nel 1987, 'Kamikazen'), tra amicizie, invidie e scherzi scatologici a Claudio Bisio. Abbiamo poi discusso delle sue scomode omonimie, di pazze tournèe con Emir Kusturica, di incontri illuminanti con Ignazio La Russa e di gol rubati da Pino Insegno, senza dimenticare il suo rapporto con il Cavaliere, musa e rivale, tra dispetti al Maurizio Costanzo Show (insieme a Enzo Jannacci), censure in tv ma tanti sold out a teatro. Non sono mancati, inoltre, racconti di ca*ate memorabili a feste del PD e allucinazioni in Kenya.Puoi seguire Tintoria qui: https://www.instagram.com/tintoriapodcast/Puoi seguire Rapone qui: https://www.instagram.com/grandiraponi/Puoi seguire Tinti qui: https://www.instagram.com/sandanieletinti/Puoi seguire Paolo Rossi qui: https://www.instagram.com/paolo_rossi_ufficiale/Puoi seguire The Comedy Club qui: https://www.instagram.com/thecomedyclub.it/Daniele non lo sa ma Tintoria è anche su TikTok: https://www.tiktok.com/@tintoriapodcastRegia e montaggio: Enrico Berardi ( @enricoberardivideographer-3126 ) https://focusaziende.itRiprese: Marco TeodonioQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/2830173/advertisement
Jannacci e Enzo Gentile - a cura di Claudio Agostoni
Parliamo di: Enzo Jannacci e Renato Pozzetto, nomi dei protagonisti dei film (buoni e cattivi), le origini del pesce d'aprile, sazietà sensoriale specifica e molto altro...
I biglietti per lo spettacolo degli Arcimboldi di DJCI vanno a ruba! La lettera di Pozzetto a Jannacci. Ospite in studio Lillo.
Gaber intervistato da Marco Mangiarotti al Teatro Puccini di Firenze nel 2001 in occasione dell'uscita del suo disco “La mia generazione ha perso” ripercorre la sua carriera partendo dagli inizi. Durante l'incontro Gaber racconta i suoi esordi, la scoperta della chitarra e la gioventù con Paoli, Celentano e Jannacci. Il dialogo è intramezzato dalle esibizioni dei brani “Non Arrossire”, “Al Bar Casablanca”, “Le elezioni” e viene mostrato il videoclip del brano “Destra e Sinistra”. L'ospite della puntata è Sandro Luporini storico coautore e amico fraterno di Gaber intervistato da Massimo Bernardini.
Michele Cecchini"Aprire il fuoco"Luciano Bianciardihttps://minimumfax.comintroduzione di Oreste Del Buonopostfazione di Michele CecchiniSe ogni scrittore ha un proprio tramonto, Aprire il fuoco è il tramonto di Bianciardi, l'ultima lettera di un sinistrato politico, spiaggiato e in esilio. Lo vediamo mentre perlustra la campagna con un binocolo, abbassa le tapparelle, si versa un bicchierino di grappa. Sa di essere clinicamente morto, ora che è morta ogni insurrezione: primo o poi l'oppressore, e i tanti aguzzini che non hanno mai smesso di tormentarlo, arriveranno a prenderlo. Nell'attesa non gli resta che fumare una sigaretta, e rievocare la fine dell'inverno di dieci anni prima, il 1959, le sue gloriose cinque giornate, anche se la rivoluzione è ormai soltanto la memoria confusa di altri fallimenti: le discussioni al Giamaica con gli amici, Giorgio Gaber e Jannacci, la cameretta di Porta Tosa, le barricate a San Damiano. C'è appena il tempo per un ultimo appello, per dire il poco che ha imparato dalla sua vita agra: che fare all'amore non è vergogna. Vergogna è uccidere, morire di fame, chiudere la gente in prigione o al manicomio, giudicare. E non serve stampare i libri che nessuno legge, né costringere i giovani nelle scuole, né occupare le università. Bisogna occupare le banche, le vere cattedrali del nostro tempo. E poi spegnere la televisione. E alla fine lasciare tutto nel disordine. La valigia è pronta, così piena di carte, della sua alienazione quotidiana, di tutta la nausea che lo ha avvelenato per l'imbischerimento del mondo. Ma sulle spalle ha ancora il suo vecchio Mauser, ed è pronto a fare fuoco. Luciano Bianciardi1922 / 1971è stato uno dei grandi irregolari della letteratura italiana del Novecento. Ha scritto La vita agra e Il lavoro culturale. Minimum fax ha ripubblicato finora Antistoria del Risorgimento. Daghela avanti un passo!, I minatori della Maremma, scritto con Carlo Cassola, e Garibaldi. IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it
La musica di Paolo Conte senza ascoltare la sua voce, o quasi, protagonista in questa puntata di Bollicine. Il Conte autore per altri artisti, come Giuni Russo e Patti Pravo, e omaggiato da protagonisti della musica italiana come Marlene Kuntz e il nostro Jannacci.
Tiziano Jannacci autore di "Venti venti" (Fabio Concato)
Sarà al Teatro Creberg di Bergamo fra due venerdì, il 18 febbraio, per un solenne omaggio al grande Enzo Jannacci con lo spettacolo ELIO Ci vuole orecchio. Parliamo di Elio naturalmente, di Elio E Le Storie Tese, che è stato ospite del nostro Guglielmo Meregalli giovedì 3 febbraio. «Jannacci lo ascoltavo fin da quando avevo 3 anni, mio papà era con lui in classe - ci dice Stefano Belisari, in arte Elio -. Lo considero un personaggio che c'è sempre stato per me, in questo spettacolo canterò alcune sue canzoni e l'ho sempre voluto fare. Jannacci ha raccontato Milano come nessun altro».
Ho incontrato Paolo Jannacci sentiamo cosa mi ha detto
Bentornati Orsetti e Orsette dai mille coloriHo deciso di fare una puntata solo su i Re... Re che non dovremmo prendere troppo sul serio solo perché portano una corona sulla testa!Non mi credete?Ascoltate la puntata che vi ho preparato e forse cambierete ideaVi mando un abbraccio Realoso, Contadinoso e FurbettosoBuon ascoltoVoce: Lupo Berni con: 'La contadina furba' di Italo CalvinoGrafica: Sofia
Il podcast a-periodico, ma di tendenza settimanale, di Better Radio in questo episodio rende omaggio al grande Beppe Viola tra l'anniversario della nascita e quello della prematura scomparsa.A cura di Marco Cassisa, a nome e per conto della redazione di Better Radio.
Paolo Rossi si confessa. Ma rende la sua confessione a una divinità molto particolare: il dio dei ladri, il Bardo William Shakespeare. Tutti gli attori, i commedianti, i contastorie sono infatti ladri: di aneddoti e di idee, di verità e anche di menzogne. Per questo, la «versione di Paolo» è una storia rigorosamente apocrifa e anarchica, disseminata di occasioni e tentazioni, botte date e prese, donne amate e lasciate, poco venerati maestri e pessime compagnie di giro, ideologie e avventure di una sera o di una vita annaffiate da sobrie acque toniche corrette gin. Perché è vero che Gesù alle lusinghe del peccato resistette quaranta giorni, «però lui stava nel deserto, William, nel deserto non c’è un cazzo! Io stavo nei night…». Dal ricordo tragicomico delle serate alle Feste dell’Unità al dialogo in sogno con Berlinguer, dalla paternità spiegata a san Giuseppe alla difficoltà di ritrovarsi proprietario di un cane lupo antidroga, dagli incidenti di scena recitando Beckett con Gaber e Jannacci all’ineffabile pranzo con il poeta comunista cubano, ogni capitolo mescola l’alto e il basso, il cabaret del Derby e il Riccardo III, in un monologo mozzafiato che ha il tono della commedia dell’arte e la velocità delle montagne russe. E che conclude, tra sorriso e nostalgia: «Per mettere ordine nella mia vita ci vorrebbe un governo tecnico». "Meglio dal vivo che dal morto" di Paolo Rossi
Tiziano Jannacci in diretta domenica 8 novembre alle ore 17. Con lui Sal di Martino e Fabrizio Saullo. Conduce la giornalista Cinzia Tattini
a cura di Alessandro Achilli. Musiche di Spencer Davis Group, Louis Philippe e Testbild!, Nick Drake, Barrett, Berne, Branagh, Os Mutantes, Wyatt, Riperton, Schlippenbach, Holst, Melody Four, Due Corsari, Kalahari Surfers, Sara Mitra ecc.
In questa puntata "ospite-free": Il ricordo del Maestro Morricone, l'asse Tik Tok-America-Cina e la musica di Dalla, Jannacci & co. come tributo a Milano.
Una farfalla, un cane e un alter ego. Il cantautore attraverso il suo contrario, da Jannacci a James Blake, passando per Kafka, Bulgakov e Kevin Coyne. Con Iosonouncane, Dino Fumaretto, Rocco Marchi.
Dopo il grande successo ottenuto sul palco del Teatro Ariston in occasione del festival di Sanremo 2020, ecco l'intervista a Paolo Jannacci
Nella prima puntata di “Se me lo dicevi prima” Michele Dalai racconta la storia di Luigi, il miglior amico di suo padre, e del racconto a lui dedicato che non è mai riuscito a scrivere.
Premesso che si tratta di un "longcast" invece che uno shortcast, ripropongo la registrazione vocale del live "Fare Massa Critica 06: Far finta di essere sani ovvero che cosa è la normalità oggi?" (Proposto da Massa Critica su Facebook e YouTube) | «Da circa due mesi viviamo un'altra vita e non ci siamo mai guardati allo specchio. A forza di parlare di ieri e di domani siamo come “quelli che” di Jannacci” che «hanno cominciato a “fare da casa” da piccoli, non hanno ancora finito... e non sanno... che cavolo fanno o faranno Ne discutono Corrado Ferretti e Antonello Musso insieme a Ennio Martignago con incursioni di Vittorio Pasteris». --- Send in a voice message: https://anchor.fm/shortcaster/message
Quante volte dobbiamo cambiare pelle prima di poterci guardare e riconoscere? In fondo ogni cambiamento è una rinascita e artisti come David Bowie ce lo hanno insegnato.Se hai avuto la tenacia di ascoltare questo episodio fino alla fine, ti ringrazio.Se vuoi aiutarmi consiglia questo podcast, o lascia un commento ➤➤➤CITAZIONI E RIFERIMENTICappuccetto Rosso fiaba popolareLeon regia di Luc Besson con Jean Reno e Nataalie PortmanNeil ArmstrongVengo anch'io? No tu no by Enzo JannacciAspettando Godot opera teatrale di Samuel BeckettAspettando Godot by Claudio LolliChanges by David BowieVengo anch'io. No tu no. by Enzo JannacciSi potrebbe andare tutti quanti allo zoo comunaleVengo anch'io? No tu noPer vedere come stanno le bestie ferocie gridare "Aiuto aiuto è scappato il leone"e vedere di nascosto l'effetto che faVengo anch'io? No tu noVengo anch'io? No tu noVengo anch'io? No tu noMa perché? Perché noSi potrebbe andare tutti quanti ora che è primaveraVengo anch'io? No tu noCon la bella sottobraccio a parlare d'amoree scoprire che va sempre a finire che piovee vedere di nascosto l'effetto che faVengo anch'io? No tu noVengo anch'io? No tu noVengo anch'io? No tu noMa perché? Perché noSi potrebbe poi sperare tutti in un mondo miglioreVengo anch'io? No tu noDove ognuno sia già pronto a tagliarti una manoun bel mondo sol con l'odio ma senza l'amoree vedere di nascosto l'effetto che faVengo anch'io? No tu noVengo anch'io? No tu no Vengo anch'io? No tu noMa perché? Perché noSi potrebbe andare tutti quanti al tuo funeraleVengo anch'io? No tu noper vedere se la gente poi piange davveroe capire che per tutti è una cosa normalee vedere di nascosto l'effetto che faVengo anch'io? No tu noVengo anch'io? No tu noVengo anch'io? No tu noMa perché? Perché no Aspettando Godot by Claudio LolliVivo tutti i miei giorni aspettando Godot, dormo tutte le notti aspettando Godot.Ho passato la vita ad aspettare Godot.Nacqui un giorno di marzo o d'aprile non so, mia madre che mi allatta è un ricordo che ho, ma credo che già in quel giorno però invece di poppare io aspettassi Godot.Nei prati verdi della mia infanzia, nei luoghi azzurri di cieli e acquiloni, nei giorni sereni che non rivedrò io stavo già aspettando Godot.L'adolescenza mi strappò di là, e mi portò ad un tavolo grigio, dove fra tanti libri però, invece di leggere aspettavo Godot.Giorni e giorni a quei tavolini, gli amici e le donne vedevo vicini, io mi mangiavo le mani però, non mi muovevo e aspettavo Godot.Ma se i sensi comandano l'uomo obbedisce, così sposai la prima che incontrai, ma anche la notte di nozze però, non feci nulla aspettando Godot.Poi lei mi costrinse ed un figlio arrivò, piccolo e tondo urlava ogni sera, ma invece di farlo giocare un po', io uscivo fuori ad aspettare Godot.E dopo questo un altro arrivò, e dopo il secondo un altro però, per esser del tutto sincero dirò, che avrei preferito arrivasse Godot.Sono invecchiato aspettando Godot, ho sepolto mio padre aspettando Godot, ho cresciuto i miei figli aspettando Godot.Sono andato in pensione dieci anni fa, ed ho perso la moglie acquistando in età, i miei figli son grandi e lontani però, io sto ancora aspettando Godot.Questa sera sono un vecchio di settantanni, solo e malato in mezzo a una strada, dopo tanta vita più pazienza non ho, non posso più aspettare Godot.Ma questa strada mi porta fortuna, c'è un pozzo laggiù che specchia la luna, è buio profondo e mi ci butterò, senza aspettare che arrivi Godot.In pochi passi ci sono davanti, ho il viso sudato e le mani tremanti, e la prima volta che sto per agire, senza aspettare che arrivi Godot.Ma l'abitudine di tutta una vita, ha fatto si che ancora una volta, per un momento io mi sia girato, a veder se per caso Godot era arrivato.La morte mi ha preso le mani e la vita, l'oblio mi ha coperto di luce infinita, e ho capito che non si può, coprirsi le spalle aspettando Godot.Non ho mai agito aspettando Godot, per tutti i miei giorni aspettando Godot, e ho incominciato a vivere forte, proprio andando incontro alla morte, ho incominciato a vivere forte, proprio andando incontro alla morte.Changes by David BowieStill don't know what I was waitin' forAnd my time was runnin' wildA million dead end streets andEvery time I thought I'd got it madeIt seemed the taste was not so sweetSo I turned myself to face meBut I've never caught a glimpseHow the others must see the fakerI'm much too fast to take that testCh-ch-ch-ch-changesTurn and face the strangeCh-ch-changesDon't want to be a richer manCh-ch-ch-ch-changesTurn and face the strangeCh-ch-changesThere's gonna have to be a different manTime may change meBut I can't trace timeMmm, yeahI watch the ripples change their sizeBut never leave the streamOf warm impermanenceAnd so the days float through my eyesBut still the days seem the sameAnd these children that you spit onAs they try to change their worldsAre immune to your consultationsThey're quite aware of what they're goin' throughCh-ch-ch-ch-changesTurn and face the strangeCh-ch-changesDon't tell them to grow up and out of itCh-ch-ch-ch-changesTurn and face the strangeCh-ch-changesWhere's your shame?You've left us up to our necks in itTime may change meBut you can't trace timeStrange fascinations fascinate meAh, changes are takingThe pace I'm goin' throughCh-ch-ch-ch-changesTurn and face the strangeCh-ch-changesOoh, look out, you rock 'n' rollersCh-ch-ch-ch-changesTurn and face the strangeCh-ch-changesPretty soon now you're gonna get olderTime may change meBut I can't trace timeI said that time may change meBut I can't trace time
Quando la politica smetterà di prenderci per... la ballata dell’Emigrante di Peppe Basile
Quando la politica smetterà di prenderci per... la ballata dell'Emigrante di Peppe Basile
Quando la politica smetterà di prenderci per... la ballata dell’Emigrante di Peppe Basile
Flaviano Cuffari è uno dei più importanti session man italiani. Ha registrato grandissime hit e lavorato con artisti del calibro di: Patty Pravo, Renato Zero, Claudio Baglioni, Enzo Jannacci, Lucio Dalla, Ron, Adriano Pappalardo, Adriano Celentano, Mina, Pupo, Gianna Nannini, Mia Martini, Bruno Lauzi, Franco Battiato, Gloria Gaynor, Milva...Tra le hit registrate da Flaviano ci sono: Com'è profondo il mare (L.Dalla), Il Triangolo (R.Zero), Up Patriots to arms (F.Battiato), Un estate al mare (Giuni Russo), Ricominciamo (A.Pappalardo), Una città per cantare (Ron), Per Elisa (Alice), Ci vuole orecchio (E.Jannacci), Caffè nero bollente (F.Mannoia ), Rock&Roll Robot (Camerini), Su di noi / Gelato al cioccolato (Pupo)Attualmente è docente al CPM di Milano in:- Musica d'Insieme- Latin Drum Styles - Storia della Musica Pop Rock- Bass & Drum- Contemporary Drums Styles- Advanced Reading for Drum Set- Pop Rock & Blues Drum Styles• I miei corsi: http://corsi.suonarelabatteria.it
Mameli, Taiwa Savage, Plug Mi, Chadia Rodriguez, Ghali, MEI, Premio dei Premi, Fulminacci, Jannacci, Strumbellas, Live
Mameli, Taiwa Savage, Plug Mi, Chadia Rodriguez, Ghali, MEI, Premio dei Premi, Fulminacci, Jannacci, Strumbellas, Live
Mameli, Taiwa Savage, Plug Mi, Chadia Rodriguez, Ghali, MEI, Premio dei Premi, Fulminacci, Jannacci, Strumbellas, Live (prima parte)
Stefano Allovio introduce il ciclo di incontri “Poliedrico itinerario” curato dall'Ass. Cerchiari Necchi in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano a Palazzo Greppi, dedicato al rapporto fra creatività e distruzione Dario Leone è uno degli ospiti del Festival dei Beni Confiscati alle Mafie, con lo spettacolo “Bum ha i piedi bruciati”: ne parla in diretta con Barbara Sorrentini Silvia Reggiani, fra le fondatrici dell'associazione “Quelli che… Jannacci ce l'hanno nel cuore”, lancia la replica del concerto “Grazie, Maestro” al Conservatorio di Milano Gabriele Salvatores in una prova aperta al pubblico di “La gazza ladra” di Rossini, la sua prossima regia al Teatro alla Scala Il celebre alpinista Alessandro Gogna parla dell'incontro al Teatro Arca di Milano, dedicato a “Mountain Wilderness”, progetto di tutela della montagna nato 30 anni fa