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Get ready to feel the energy! Brazil has won the bid to host the 2027 FIFA Women's World Cup, making history as the first South American nation to do so. In this episode, we dive into why Brazil's bid was a game-changer, leveraging stadiums from the 2014 Men's World Cup for a sustainable and passionate tournament. We'll tour the magnificent eight host cities and their iconic stadiums, from the legendary Maracanã to coastal gems. Plus, we'll explore the incredible potential impact this event has on women's football across the region. Join us as we break down Brazil's winning formula and look ahead to a tournament promising pure magic!Brazil Women's World Cup 2027, FIFA Women's World Cup, Brazil Football, 2027 World Cup, Women's Soccer BrazilFIFA Women's World Cup 2027 Brazil - Stadiums Announcement
Milton Teixeira celebra os 75 anos do Maracanã, inaugurado em 16 de junho de 1950. Um dos maiores símbolos do futebol mundial, nasceu da ideia de trazer a Copa para o Brasil ainda em 1938. A proposta ganhou força com o apoio de Getúlio Vargas e, após a guerra, a FIFA confirmou: a Copa de 1950 seria na nossa casa.
Intro di Maracanà con Marco Piccari
Kickoff di Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Ceccarini:" Il Milan forza su Xhaka, settimana importante per Lucca al Napoli" Bonanni:"Gudmundsson la Roma farebbe un colpo" Impallomeni:" Gattuso non si deve inventare nulla, cose semplici" Garbo:" Gattuso viviamo di scommesse"
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Budoni:" La Lazio deve costruire con Sarri" Impallomeni:" Sarri vuole riportare Peruzzi" Garbo:" Il vantaggio di Sarri non avere le coppe" Bonanni:" La scelta di Juric la ritengo azzardata"
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Orlando:" Nello scambio Theo - Vlahovic ci guadagnerebbe la Juve. Di Gennaro:" Nunez per Conte sarebbe fantastico, giocatore per lui."
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Recalcati:" L'Inter vuole ringiovanire la rosa" Orlando:" Chivu deve essere sostenuto dal club" Impallomeni:" Rovella ha un senso per la Lazio no per l'Inter
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Discreti:" La scelta di Chivu e Juric da forza a Tudor." Oppini." Theo è un calciatore Vlahovic no."
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospite: Lazzaerini:" la Fiorentina deve vincere la Conference e Dzeko viene anche per quello. Prende corpo il nome di Calabria che ha fatto bene con Pioli"
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospite: Lazzaerini:" la Fiorentina deve vincere la Conference e Dzeko viene anche per quello. Prende corpo il nome di Calabria che ha fatto bene con Pioli"
Intro di Maracanà con Marco Piccari
Kickoff di Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Ceccarini:" Il Milan forza su Xhaka, settimana importante per Lucca al Napoli" Bonanni:"Gudmundsson la Roma farebbe un colpo" Impallomeni:" Gattuso non si deve inventare nulla, cose semplici" Garbo:" Gattuso viviamo di scommesse"
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Orlando:" Nello scambio Theo - Vlahovic ci guadagnerebbe la Juve. Di Gennaro:" Nunez per Conte sarebbe fantastico, giocatore per lui."
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Recalcati:" L'Inter vuole ringiovanire la rosa" Orlando:" Chivu deve essere sostenuto dal club" Impallomeni:" Rovella ha un senso per la Lazio no per l'Inter
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Discreti:" La scelta di Chivu e Juric da forza a Tudor." Oppini." Theo è un calciatore Vlahovic no."
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Budoni:" La Lazio deve costruire con Sarri" Impallomeni:" Sarri vuole riportare Peruzzi" Garbo:" Il vantaggio di Sarri non avere le coppe" Bonanni:" La scelta di Juric la ritengo azzardata"
Na coluna desta semana, o professor Milton Teixeira lembra que, em 16 de junho de 1950, o Maracanã foi inaugurado. O estádio foi palco de grandes emoções do futebol mundial.
Intro di Maracanà con Marco Piccari
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Foggia ( Ds Pescara):" Baldini deve restare. La Ternana una grande squadra. Il Pescara deve continuare con i giovani. Oggi è difficile trovare il talento. Io voglio rimanere ho trovato una società seria. Tare il migliore DS in circolazione."
Kickoff di Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Ceccarini:" Vlahovic non è da Juve. Il Milan sta valutando Luca ma attenzione al Napoli" Ravezzani:" Tudor non mi sembra allenatore da grande Juve" Bonanni:" La Juve nel mondiale per club ci deve mettere qualcosa in più"
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: De Paola:" La Juve nel mondiale arriva più lontano dell'Inter" Orlando:"Vedo un Inter a pezzi moralmente in questo mondiale" Braglia:"Frattesi e Vlahovic li vedo lontano dalle squadre" Impallomeni:"Calha mi sembra consumato all'Inter meglio vendere"
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: De Paola:" Tare molto attivo per Allegri ultima occasione" Braglia:" Il Milan con Tare lotterà per lo scudetto" Orlando:" Musah nella mani di Conte sarà un altro giocatori". Impallomeni:" La fortuna di Allegri sarà Tare"
La voce dei Tifosi a Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: De Cosmi:" Con i giovani bisogna avere coraggio" Iori:" Nei settori giovanili manca la cura dei fondamentali"
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Brambati:" Comolli è una scelta sbagliata. Chiellini ridimensionato. Impallomeni:"Non capisco la scelta di allontanare Nicola.
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Cugini:" Al Milan con Allegri anno zero ma sarà difficile fare peggio." Ordine:"Juve unica certezza Tudor. Allegri al Milan deve fare il prezioso gestore"
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Oreggia:" La Juve fa un passo indietro. Tudor conosce la Juve." Bonini:" Non è esaltante sapere che Tudor è una seconda scelta. Cobolli Gigli:" Mi aspettavo più chiarezza su Chiellini che non ha potere decisionale."
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: De Canio:" De Bruyne lo vedo al posto di Anguissa per elevare la qualità" Mattei:"Gli argentini possono essere il problema per Gasp" Anellucci:"DE Bruyne operazione top. A Sarri serve pazienza e giocatori"
Escuche esta y más noticias de LA PATRIA Radio de lunes a viernes por los 1540 AM de Radio Cóndor en Manizales y en www.lapatria.com, encuentre videos de las transmisiones en nuestro Facebook Live: www.facebook.com/lapatria.manizales/videos
Maracanà con Lucio Marinucci e Stefano Impallomeni. Ospiti: Massimo Orlando, Paolo De Paola e Simone Braglia
Maracanà con Francesco Tringali e Stefano Impallomeni. Ospiti: Roberto Bernabai, Massimo Bonanni e Daniele Garbo
Intro di Maracanà con Francesco Tringali. Ospite: Ivan Cardia
Maracanà con Francesco Tringali e Stefano Impallomeni. Ospiti: Niccolò Ceccarini, Massimo Bonanni e Daniele Garbo
La Voce dei Tifosi. Maracanà con Lucio Marinucci e Stefano Impallomeni. Ospite: Ivan Cardia
Maracanà con Lucio Marinucci e Stefano Impallomeni. Ospiti: Paolo De Paola, Massimo Orlando e Simone Braglia
Maracanà con Lucio Marinucci e Stefano Impallomeni. Ospite: Fabio Fava
O Bate-Pronto de hoje falará tudo sobre a dramática vitória do Flamengo por 1 a 0 sobre o Deportivo Táchira, ontem de noite, no Maracanã, que classificou o time rubro-negro às oitavas de final da Libertadores. O programa também repercutirá o massacre do Palmeiras diante do Sporting Cristal; debaterá as declarações de Neymar e de seu pai sobre a possível renovação com o Santos e muito mais!
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O Inter passou pelo Maracanã com uma vitória tranquila, mas estranha, por 3 a 0 e está nas oitavas de final. Agora, qual será a decisão de Roger Machado para o jogo contra o Sport, já que na próxima quinta tem decisão diante do Bahia. Confira o papo entre Gabriel Girardon, Tomás Hammes e o Voz da Torcida, Luka Pumes
Futebol, informação, humor, opinião e corneta! Um programa de debate sobre tudo que envolve futebol de um jeito descontraído e animado. Veja muito mais no YouTube
O Bate-Pronto de hoje falará tudo sobre os jogos deste meio de semana pela Copa do Brasil. Ontem, o Flamengo venceu com facilidade o Botafogo-PB por 4 a 2 no Maracanã e avançou às oitavas de final. Quem também se classificou foi o Corinthians, que bateu o Novorizontino por 1 a 0 em Itaquera. O programa também projetará o retorno de Neymar e muito mais!
Claudio Portella, Daniel Botelho, Sergio Santana e Pedro Dep falam sobre o empate sem gols do Botafogo no clássico com o Flamengo no Maracanã e repercutem os próximos confrontos do time na temporada. Dá o PLAY!
O Bate-Pronto de hoje debaterá os jogos deste fim de semana pelo Brasileirão. O líder Palmeiras venceu o Bragantino de virada fora de casa e disparou na primeira colocação. O Flamengo, por sua vez, empatou sem gols com o Botafogo no Maracanã e segue em segundo. No clássico paulista, o Corinthians bateu o Santos por 1 a 0 em Itaquera.
Kickoff di Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Impallomeni:" Roma ripartirei da De Rossi" Ceccarini:" Il Napoli ha il calcio di rigore decisivo." Bonanni:" Gasperini allenatore giusto. Al Milan vedrei De Zerbi." Di Chiara:" Attacco Roma da valutare. Gasperini al Milan."
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Orlando:"Il Napoli a Parma rischia. Al Milan via tutti." De Paola:" La tensione è tutta sul Napoli." Braglia:" A Como l'Inter non vince. Mi dispiace per Evani."
O Bate-Pronto de hoje falará tudo sobre os jogos deste meio de semana pela Libertadores. Hoje, o Flamengo encara a LDU no Maracanã em uma partida crucial para o time rubro-negro, que corre risco de eliminação ainda na primeira fase do torneio continental. O programa também debaterá o jogo de ontem do São Paulo e muito mais!
Rafael Dragaud fala sobre arte com propósito, bastidores da TV, parcerias com Regina Casé, Paulo Gustavo e o desafio de dirigir turnê do Gil Rafael Dragaud é o diretor artístico da turnê Tempo Rei, a última da carreira de Gilberto Gil. No Trip FM, ele fala sobre o processo de criação do espetáculo e sobre o Brasil, esse país que “está eternamente acabando e renascendo" – ideia inspirada por uma conversa com o próprio Gil, que já foi sogro de Rafael durante seu casamento com Preta Gil. Com uma carreira que passa pela criação de programas de televisão, filmes e shows, Dragaud construiu uma trajetória que mistura cultura popular, reflexão política e transformação social. Roteirista de mais de dez longas, como Cinco Vezes Favela e Minha Mãe é uma Peça, ele dirigiu shows marcantes como Ivete no Maracanã, Ivete, Gil e Caetano e Batalha do Passinho. Fundador da Central Única das Favelas (Cufa) e vencedor de dois Grammys, o carioca de 53 anos também deixou sua marca na TV Globo com projetos como Falas Negras, Falas da Terra, Linha Direta e Amor & Sexo. Na conversa com Paulo Lima, o diretor artístico também reflete sobre a importância de um audiovisual com propósito – capaz de tocar, emocionar e mover estruturas. “As questões ligadas à desigualdade no Brasil passaram a me guiar. Como homem branco e hétero, entendi que, em projetos que abordassem esses temas, meu papel era apoiar e aprender com lutas que não são minhas, sem necessariamente ter a palavra final neles. Isso se tornou uma ética no meu processo criativo." O programa fica disponível no play aqui em cima e no Spotify. [IMAGE=https://revistatrip.uol.com.br/upload/2025/05/681e62a4b0445/rafael-dragaud-produtor-artisticos-globo-gilberto-gil-trip-fm-mh.jpg; CREDITS=Arquivo pessoal; LEGEND=Rafael Dragaud é o diretor artístico da turnê Tempo Rei, a última da carreira de Gilberto Gil.; ALT_TEXT=Rafael Dragaud é o diretor artístico da turnê Tempo Rei, a última da carreira de Gilberto Gil.] Você fala do Gilberto Gil com uma admiração muito especial. O que ele representa pra você? Rafael Dragaud. A verdade é que o Gil tem um quê de inexplicável, que é fascinante. É lógico que ele sintetiza o Brasil, é lógico que ele expande o Brasil. O Gil é um Brasil e o que o Brasil poderia ser — e o que o Brasil é. É um negócio muito louco. Ele é um orixá, mas também tem uma coisa católica... Junta todas as cosmogonias: é indígena, é africano, é brasileiro — e é muito ele. Ele é uma aula constante. Eu tô muito mergulhado nisso, inclusive, em estar o mais aberto possível pra essa aula. Pra mim, não é um trabalho fazer isso. Você deixou a Globo depois de 30 anos. O que te levou a fazer essa mudança? Eu tive uma fase muito profissional, industrial, foram 30 anos de TV Globo. E eu resolvi, ao sair da Globo, abraçar a artesania. Não tive assistente de direção nesse trabalho com o Gil, por exemplo. Eu escolhi cada foto, li cada livro, ouvi cada disco de novo. Mergulhei num processo totalmente artesanal. Claro que não abri mão do meu profissionalismo, porque ele tá em mim. Mas abracei um jeito mais artesanal de trabalhar. Fiquei um ano dedicado a isso. Essa mudança de processo também tem a ver com uma escuta mais atenta ao outro? Totalmente. Essas questões ligadas à desigualdade, à raça — que no Brasil são muito próximas — me direcionaram. E eu, como homem branco, hétero, estava apoiando e aprendendo sobre causas que não são as minhas. Em projetos assim, eu necessariamente não devo ser o protagonista, nem ter a palavra final. Isso combinou com a minha ética de processo. Porque, acima de tudo, por mais que eu seja vaidoso e egóico como muita gente, eu escuto mais do que a média. Eu escuto. Por fim, como você vê o Brasil hoje? O Brasil não tem futuro — e tem o maior futuro de todos. Ele está eternamente acabando e renascendo. A gente faz parte desse movimento o tempo todo. Se você olhar pra trás, esse padrão está lá. É que o Brasil está morrendo e renascendo desde que foi inventado. O Gil tem uma imagem linda: ele fala que o estado que ele busca é o do passarinho que pousa no tronco que desce o rio — ele está parado num movimento. É isso.
Rafael Dragaud fala sobre arte com propósito, bastidores da TV, parcerias com Regina Casé, Paulo Gustavo e o desafio de dirigir turnê do Gil Rafael Dragaud é o diretor artístico da turnê Tempo Rei, a última da carreira de Gilberto Gil. No Trip FM, ele fala sobre o processo de criação do espetáculo e sobre o Brasil, esse país que “está eternamente acabando e renascendo" – ideia inspirada por uma conversa com o próprio Gil, que já foi sogro de Rafael durante seu casamento com Preta Gil. Com uma carreira que passa pela criação de programas de televisão, filmes e shows, Dragaud construiu uma trajetória que mistura cultura popular, reflexão política e transformação social. Roteirista de mais de dez longas, como Cinco Vezes Favela e Minha Mãe é uma Peça, ele dirigiu shows marcantes como Ivete no Maracanã, Ivete, Gil e Caetano e Batalha do Passinho. Fundador da Central Única das Favelas (Cufa) e vencedor de dois Grammys, o carioca de 53 anos também deixou sua marca na TV Globo com projetos como Falas Negras, Falas da Terra, Linha Direta e Amor & Sexo. Na conversa com Paulo Lima, o diretor artístico também reflete sobre a importância de um audiovisual com propósito – capaz de tocar, emocionar e mover estruturas. “As questões ligadas à desigualdade no Brasil passaram a me guiar. Como homem branco e hétero, entendi que, em projetos que abordassem esses temas, meu papel era apoiar e aprender com lutas que não são minhas, sem necessariamente ter a palavra final neles. Isso se tornou uma ética no meu processo criativo." O programa fica disponível no play aqui em cima e no Spotify. [IMAGE=https://revistatrip.uol.com.br/upload/2025/05/681e62a4b0445/rafael-dragaud-produtor-artisticos-globo-gilberto-gil-trip-fm-mh.jpg; CREDITS=Arquivo pessoal; LEGEND=Rafael Dragaud é o diretor artístico da turnê Tempo Rei, a última da carreira de Gilberto Gil.; ALT_TEXT=Rafael Dragaud é o diretor artístico da turnê Tempo Rei, a última da carreira de Gilberto Gil.] Você fala do Gilberto Gil com uma admiração muito especial. O que ele representa pra você? Rafael Dragaud. A verdade é que o Gil tem um quê de inexplicável, que é fascinante. É lógico que ele sintetiza o Brasil, é lógico que ele expande o Brasil. O Gil é um Brasil e o que o Brasil poderia ser — e o que o Brasil é. É um negócio muito louco. Ele é um orixá, mas também tem uma coisa católica... Junta todas as cosmogonias: é indígena, é africano, é brasileiro — e é muito ele. Ele é uma aula constante. Eu tô muito mergulhado nisso, inclusive, em estar o mais aberto possível pra essa aula. Pra mim, não é um trabalho fazer isso. Você deixou a Globo depois de 30 anos. O que te levou a fazer essa mudança? Eu tive uma fase muito profissional, industrial, foram 30 anos de TV Globo. E eu resolvi, ao sair da Globo, abraçar a artesania. Não tive assistente de direção nesse trabalho com o Gil, por exemplo. Eu escolhi cada foto, li cada livro, ouvi cada disco de novo. Mergulhei num processo totalmente artesanal. Claro que não abri mão do meu profissionalismo, porque ele tá em mim. Mas abracei um jeito mais artesanal de trabalhar. Fiquei um ano dedicado a isso. Essa mudança de processo também tem a ver com uma escuta mais atenta ao outro? Totalmente. Essas questões ligadas à desigualdade, à raça — que no Brasil são muito próximas — me direcionaram. E eu, como homem branco, hétero, estava apoiando e aprendendo sobre causas que não são as minhas. Em projetos assim, eu necessariamente não devo ser o protagonista, nem ter a palavra final. Isso combinou com a minha ética de processo. Porque, acima de tudo, por mais que eu seja vaidoso e egóico como muita gente, eu escuto mais do que a média. Eu escuto. Por fim, como você vê o Brasil hoje? O Brasil não tem futuro — e tem o maior futuro de todos. Ele está eternamente acabando e renascendo. A gente faz parte desse movimento o tempo todo. Se você olhar pra trás, esse padrão está lá. É que o Brasil está morrendo e renascendo desde que foi inventado. O Gil tem uma imagem linda: ele fala que o estado que ele busca é o do passarinho que pousa no tronco que desce o rio — ele está parado num movimento. É isso.
Arnaldo Ribeiro, Luiza Oliveira, Danilo Lavieri, José Trajano e Juca Kfouri analisam a goleada do Flamengo sobre o Corinthians no Maracanã e a volta à liderança do Brasileirão, o Bahia quebrando a invencibilidade do Palmeiras no campeonato em pleno Allianz Parque, o empate do São Paulo com o Ceará, o desabafo de Cássio no Cruzeiro e a queda de Carille no Vasco