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1) A Gaza, la fame. Una folla disperata di persone ha preso d'assalto il nuovo centro di distribuzione degli aiuti. La fondazione israelo americano perde il controllo, mentre l'esercito spara in aria per disperdere la gente. (Marina Calculli - Università di Leiden) 2) No al “business as usual” con Israele. Il sit in della diaspora israeliana in contemporanea in 13 città europee per chiedere l'embargo totale delle armi a Tel Aviv. (Roberto Festa) 3) Francia, l'Assemblea Nazionale approva il disegno di legge che istituisce il diritto al suicidio assistito. (Francesco Giorgini) 4) Venti paesi europei chiedono azioni concrete contro l'Ungheria se non permetterà il Budapest Pride. (Yuri Guaiana – All Out) 5) La Spagna intensifica la sua risposta alla crisi abitativa. Misure fiscali per l'equo canone ed eliminazione dal mercato gli appartamenti turistici illegali. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica sportiva. L'Arsenal vince la Women Champions League contro il Barcellona (Luca Parena)
La Spagna è invasa da orde di turisti e agli spagnoli la cosa inizia ad andare un po' stretta: cortei, manifestazioni e ora un provvedimento del governo per obbligare AirBnB a rimuovere quasi seimila annunci irregolari. Affitti a breve termine per i turisti che sono considerati la causa principale di una crisi abitativa che ha fatto raddoppiare le pigioni nel giro di dieci anni.
Il blackout che ha colpito l'intero territorio della Spagna e Portogallo, oltre ad alcune zone della Francia meridionale, ha causato enormi disagi. Con Mariangela Paone, giornalista, da Madrid. Putin ha ordinato il cessate il fuoco dall'8 al 10 maggio, in concomitanza con le commemorazioni russe della Seconda guerra mondiale. Con Jacopo Zanchini, vicedirettore di Internazionale.Oggi parliamo anche di:Disco • Luster di Maria SomervilleCi piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
Lunedì 28 aprile 2025, ore 13. La Spagna è nel caos per un blackout che ha colpito l'intero Paese. In mezzo a un clima di panico e confusione, c'è una sola persona con il 4G: questa persona è Gabriel Motta. Champions, Cartagena, Ostia, Nazionale e organizzazioni complesse nella nostra chiacchierata durante le prove tecniche di Apocalisse.
A lungo principale porta d'ingresso della cocaina diretta in Europa, la Spagna ha fatto nuovamente registrare, negli ultimi due anni, ingenti sequestri di droga nei principali porti delle coste spagnole. Una conferma della rinnovata centralità del Paese iberico nei traffici internazionali di cocaina, in concomitanza con una riduzione dei sequestri nei porti di Rotterdam ed Anversa, principali vie d'accesso al mercato europeo nell'ultimo decennio. In aggiunta all'occultamento negli enormi containers che viaggiano via mare, attualmente la principale modalità utilizzata per il traffico di cocaina, le organizzazioni criminali sono ricorse anche ad un nuovo metodo, quello dei narco-sottomarini, capaci di trasportare la droga attraverso l'Atlantico fino a raggiungere le coste della Galizia.Attualmente, una buona parte della cocaina diretta verso la Spagna e l'Europa arriva dal porto di Guayaquil in Ecuador, dove la presenza delle mafie italiane e balcaniche ha assunto ormai un carattere predominante, con importanti ramificazioni nella Penisola iberica.
Per approfondire gli argomenti della puntata: La serie su Napoleone : https://www.youtube.com/watch?v=unrf-HbQowQ&list=PLpMrMjMIcOklYaikauNQrTxpwpd8wLtE0&index=1&ab_channel=LaBibliotecadiAlessandria Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1) Guerra in Ucraina. Primo piccolo passo verso una tregua. Mosca e Kiev hanno raggiunto un accordo per garantire una navigazione sicura nel mar nero. (Aldo Ferrari – Università Ca' Foscari) 2) Medio Oriente, a Gaza oltre 270 bambini uccisi dalla ripresa dei bombardamenti. In Cisgiordania intanto arrestato e picchiato il co-regista premio oscar di No Other Land. (Elena Castellani – Assopace Palestina) 3) Stati Uniti, la Casa Bianca cerca di minimizzare la gravità della fuga di notizie dalla Chat del Pentagono, ma il colpo alla credibilità Usa è molto duro. (Roberto Festa) 4) “Nunca Mas”. A Buenos Aires migliaia in marcia in memoria delle vittime della dittatura argentina, mentre il presidente Milei nega, minimizza e attacca le associazioni. (Marta Facchini) 5) La Spagna contro gli sprechi alimentari. Il parlamento approva un'ambiziosa legge per limitare la perdita di alimenti “brutti ma buoni”. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica sportiva. Gli episodi di razzismo nel calcio in Israele nell'ultima stagione sono cresciuti del 71%. (Luca Parena)
Partono i colloqui di pace tra Stati Uniti e Russia. I colloqui di pace per tentare di fermare la guerra tra Russia e Ucraina corrono lungo la linea che collega Riad con Parigi. Il dipartimento di Stato americano fa sapere che quelli che partono oggi in Arabia Saudita non sono veri e propri negoziati. "Non credo che le persone dovrebbero vedere l'incontro come qualcosa dove verranno messi a punto dettagli o progressi, come una specie di negoziazione", ha affermato Tammy Bruce. Il Cremlino intanto conferma la presenza del direttore del Fondo per gli investimenti diretti Kirill Dmitriev al vertice tra Russia e Stati Uniti. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è detto disponibile a firmare un accordo che conceda agli Stati Uniti l'accesso alle terre rare dell'Ucraina, purché Washington fornisca in cambio garanzie di sicurezza a Kiev. L'Europa si trova a Parigi ma è divisa. Mentre a Riad parte nei fatti la trattiva. il ruolo europeo rimane marginale, nonostante il vertice di Parigi messo su in fretta e furia dal presidente francese Emmanuel Macron. Emergono alcuni punti in comune ma anche delle differenze tra i leader europei. Il primo ministro polacco Donald Tusk chiede di aumentare immediatamente le spese per la difesa in Europa. Su questa posizione si trova d'accordo il primo ministro britannico Keir Starmer. La Spagna invece considera impossibile un aumento delle spese militari al 5% del Pil, come esige Donald Trump dagli alleati. E sulle truppe di interposizione da inviare in Ucraina non c'è unità. Contrarie la Germania, impegnata nell'ultima settimana di campagna elettorale, e la Spagna. La sensazione è che, al di là delle dichiarazioni di facciata e delle buone intenzioni, ognuno marcia per la propria direzione confermando l'assenza di una visione di politica estera autonoma rispetto all'evoluzione della crisi ucraina. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
1) A rischio la tregua a Gaza. Netanyahu segue Trump: se Hamas non libera gli ostaggi sabato riprende la guerra. Intanto il re di Giordania visita il presidente Usa per discutere del piano americano per il futuro della striscia. (Eric Salerno) 2) Stati Uniti, i dazi su alluminio e acciaio rischiano di rivoltarsi contro l'amministrazione. L'aumento dell'inflazione metterebbe a rischio l'intera strategia politica di Trump. (Roberto Festa) 3) Il no britannico ad un'intelligenza artificiale “inclusiva e sostenibile”. Solo Londra e Washington non firmano la dichiarazione del vertice di Parigi. (Daniele Fisichella) 4) La Spagna controcorrente. Mentre tutti fanno la guerra ai migranti, Sanchez concede il permesso di soggiorno a 25mila persone colpite dalle alluvioni di Valencia. (Giulio Maria Piantadosi) 5) “Abbiamo atteso già troppo per la nostra libertà”. 35 anni fa Nelson Mandela uscì dal carcere dopo oltre 27 anni. 6) Rubrica Sportiva. Il ritorno in campo di Khadija Shaw. La calciatrice del Manchester City reagisce agli insulti razzisti. (Luca Parena)
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Il governo spagnolo ha approvato la riduzione della settimana lavorativa da 40 a 37,5 ore, anche per il settore privato. Quali sono i motivi di questa scelta?Leila Belhadj Mohamed, esperta di geopolitica, ci racconta come gli strumenti tecnologici militari, come gli spyware di sorveglianza militare, siano sempre più utilizzati. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare le notizie su www.lifegate.it.
L'Eurovision 2025 prende forma e noi siamo qui per analizzare PROPRIO tutto!Perché proprio Basilea come città ospitante?
1) “In Cisgiordania non c'è vita”. L'aggressività dell'esercito israeliano e dei coloni è sempre più forte. In esteri la testimonianza di un medico palestinese. (Emanuele Valenti) 2) Stati Uniti, il ritorno della politica del giardino di casa. La presidenza Trump mostra ai suoi vicini il suo volto più duro. Ma la strada potrebbe non essere in discesa. (Roberto Festa) 3) La casa bianca contro il Sud Africa. Elon Musk e Trump vogliono interrompere i finanziamenti a Pretoria. Sullo sfondo, le origini del Ceo di X e la sua fascinazione per l'apartheid. (Andrea Spinelli Barrile - Slow News) 4) Congo, i ribelli dichiarano una tregua nel Nord Kivu. Dietro il cambio di rotta dell'M23 – e quindi del Rwanda - potrebbe esserci il Sudafrica. (Giusy Baioni, Luisa Nannipieri) 5) Lavorare meno, ma guadagnare uguale. La Spagna approva una riforma sul lavoro che riduce l'orario lavorativo. Una vittoria della ministra Yolanda Diaz. (Giulio Maria Piantadosi) 6) Rubrica Sportiva. Per la prima volta dal ritorno dei talebani, la squadra femminile di cricket dell'Afghanistan torna a giocare. (Luca Parena) 7) “Restiamo Umani”. Oggi Vittorio Arrigoni avrebbe compiuto 50 anni.
ROMA (ITALPRESS) - Il turismo spagnolo in Italia è una componente significativa del settore, grazie alla vicinanza geografica, ai legami culturali e alle affinità linguistiche tra i due Paesi. Nei primi 9 mesi del 2024 gli spagnoli che hanno visitato il Belpaese risultano in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2023. E' quanto reso noto da Enit nel corso della manifestazione fieristica FITUR a Madrid. Crescono anche il numero delle notti trascorse e la spesa sostenuta. La Spagna è il sesto mercato in entrata per l'Italia, con una durata media del soggiorno in Italia di 5 notti per i turisti spagnoli. Per l'ad di Enit Ivana Jelinic “Fitur rappresenta una manifestazione di primo piano a livello internazionale dove l'Italia ha la possibilità di mettere in mostra le numerose offerte che propone. Un evento strategico, che consente di far conoscere territori e peculiarita' della penisola”. Alla manifestazione hanno partecipato 156 Paesi, 9.500 aziende e 153.000 professionisti.gsl
ROMA (ITALPRESS) - Il turismo spagnolo in Italia è una componente significativa del settore, grazie alla vicinanza geografica, ai legami culturali e alle affinità linguistiche tra i due Paesi. Nei primi 9 mesi del 2024 gli spagnoli che hanno visitato il Belpaese risultano in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2023. E' quanto reso noto da Enit nel corso della manifestazione fieristica FITUR a Madrid. Crescono anche il numero delle notti trascorse e la spesa sostenuta. La Spagna è il sesto mercato in entrata per l'Italia, con una durata media del soggiorno in Italia di 5 notti per i turisti spagnoli. Per l'ad di Enit Ivana Jelinic “Fitur rappresenta una manifestazione di primo piano a livello internazionale dove l'Italia ha la possibilità di mettere in mostra le numerose offerte che propone. Un evento strategico, che consente di far conoscere territori e peculiarita' della penisola”. Alla manifestazione hanno partecipato 156 Paesi, 9.500 aziende e 153.000 professionisti.gsl
L'accordo per il cessate il fuoco a Gaza e per la liberazione degli ostaggi sarebbe stato accettato sia da Israele che da Hamas. Secondo Stati Uniti e Qatar – mediatori dell'accordo – potrebbe essere firmato nei prossimi giorni. Fabio Ciconte, esperto di filiera alimentare, ci racconta del trattato di libero scambio Mercosur, tra l'America Latina e l'Unione europea, e di tutte le possibili conseguenze ambientali. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it. Rassegna stampa: La Spagna vuole introdurre l'abbonamento unico per il trasporto pubblico dal 2026, Simone Santi
Le origini della petenera sono avvolte nel mistero:si ipotizza una origine ebraica, oppure che fosse nata a Paterna de la Ribera, in provincia di Cadice, o che fosse il nome di una cantaora mitica, di cui in realtà non si sa nulla. Esploriamo un po' la storia, per capire meglio. I flamencologi lavorano oggi parecchio sulle emeroteche per verificare storicamente che cosa sia successo, relativamente alla presenza del flamenco. La prima volta in assoluto in cui si parla di Petenera fu a Città del Messico, il 6 gennaio 1823, parlando di uno spettacolo al Teatro Coliseo. Si è anche trovata una petenera scritta, del 1827, sempre petenera messicana.Ci sono due studiosi che hanno investigato tanto sulla petenera americana: Lenica Reyes Uñiga, messicana che ha scritto sulla petenera la tesi per il suo dottorato in etnomusicologia, e José Miguel Hernandez Jaramillo, etnomusicologo sivigliano, che gestisce un bellissimo podcast, "Sonidos olvidados". Altro studioso importantissimo è Faustino Nuñez, che ha ricaercato nella stampa indicazioni sulla petenera. In Spagna si comincia a parlare della petenera nel 1826 a Cadice, quando entrò a far parte del repertorio di pionieri danzatori come Luis Alonso, che ballava "la petenera, il son di Veracruz", il son “jarocho”, cioè di Veracruz, Messico. E nel 1827 Lázaro Quintana, nipote anche del cantaor delle origini El Planeta, cantava la petenera americana o veracruzana. Per la prima volta nel 1844 si parla di una petenera gaditana, a Cuba, come spettacolo di danza: per la prima volta si parla di una petenera gaditana e non di petenera americana. Logicamente Cadice è il maggiore porto sull'atlantico in Spagna, e quindi le novità culturali entravano in SPagna da lì, quindi la prima petenera spagnola era per forza gaditana!A metà dell'800 la petenera comincia a comparire nell'elenco dei brani interpretati a Triana durante le feste organizzate in locali pubblici o privati per il divertimento dei ricchi o per intrattenere i primi viaggiatori, solitamente animate da artisti gitani. Nel 1954 la petenera entra in teatro con danzatori professionisti. ed entra sempre pèiù a far parte di serate e spettacoli. La petenera delle origini aveva un ritmo ternario, quello tipico del folklore andaluso in particolare e di quello spagnolo in generale. La petenera che esiste in Messico è un Son, un genere musicale popolare ballabile. La melodia della petenera flamenca è chiarissimamente influenzata dalla melodia tradizionale messicana della zona Huasteca. In Messico la petenera ha varianti regionali, e si riconoscono almeno 4 stili: Jarocho, uno delle coste Grande e Chica di Oaxaca e Guerrero, una canzone istmeña di Oaxaca, e la petenera huasteca, incentrata sul personaggio della sirena. Ascoltiamo un esempio di come suona la petenera messicana: chi conosce la petenera flamenca sentirà sicuramente la stessa melodia!E' molto probabile che questa melodia nasca in Spagna, come una tonada, e si sia modificata una volta arrivata in America. La forma poetica è quella del romance, componimento poetico spagnolo di origine castigliana, a carattere epico-lirico, in doppi ottonari in assonanza. Non si può però sapere se alcuni cantes antichi restarono in Spagna e si evolsero verso la petenera o se in Spagna non rimase nulla e tutti i canti andarono in America e lì vennero trasformati. CIò che è certo è che ci sono melodie tradizionalli spagnole in cui si possono ravvisare le origini della petenera. Ti faccio ascoltare una prima melodia, del repertorio sefardita ebraico. Gli ebrei nel 1492 sono stati espulci da Spagna e Portogallo, e alcuni sono arrivati in america. Il brano è cantato in Ladino, la antica lingua ebraica di origine neolatina, molto simile allo spagnolo, parlata teoricamente da circa 200.000 persone al mondo ma poco conosciuta. Il titolo è "A la una yo nassí a las dos me engrandesí". Fa parte del canzoniere ebraico del XV secolo. Ascoltiamo un'altro brano, portato alla luce da Antonio Barberán, direttore della cattedra di flamencologia di Cadice e creatore di un interessantissimo blog, "El callejon del Duende". Al brano Barberán ha posto come titolo "La petenera del Niño Turco", ma il vero titolo sarebbe "Las horas de la vida". Il cantante della registrazione è Haim Effendi, probabilmente la maggiore autorità storica in termini di canto ebraico sefardita. Nato in Tracia, oggi territorio turco, ha vissuto tanto in Egitto e ha viaggiato molto, diffondendo il suo modo di cantare e il suo repertorio. Il brano pubblicato dall'uniersità ebraica di Gerusalemme, grazie alle ricerche del Centro di musica Ebraica. Si sente che è una melodia antica, ma si sente che la petenera viene da lì. Altro brano che voglio farti ascoltare è registrato da José de Los Reyes Santos El Negro del Puereto, registrata nella Magna Antologia del Cante Flamenco del 1982. Il padre del Negro era di Paterna de la Ribera. Il brano è un antico Corrido Gitano, "El romance de la Monja" o "Mi madre me metio a monja". Quello che non si sa è se questa melodia sia stata cantata così perché la melodia di questo corrido fosse veramente questa o se sia stato El Negro o se qualcun altro di Paterna de la Ribera abbia messo qeusta melodia, dato che a Paterna c'è un amore particolare veros questo palo. Fatto sta che la melodia è la questa!Parliamo delle origini del nome. Nel dizionario non c'è nulla che possa riportare alle origini di questo nome. Per moltissimo tempo si è fatto riferimento alle tesi di Antonio Machado Alvarez Demófilo, scrittore, antropologo e folclorista spagnolo, padre dei poeti Antonio e Manuel Machado, uno dei maggiori intellettuali in Andalusia nella seconda metà dell'800 e il primo esponente dello studio “scientifico” del flamenco.Nel 1881 esce la sua "Colección de cantes flamencos", pietra miliare nella storia del flamenco: la prima volta in cui ci si avvicina a quest'arte con criteri scientifici antropologici. L'opera tratta delle origini dei cantes e compila letras di vari palos. Demófilo si appoggiò a due cantaores riconosciuti all'epoca, Juanelo di Jeréz e Silverio Franconetti (colui che spinse il flmenco verso il professionismo). La opera di Demofilo è fonte di studio inevitabile.Demófilo afferma che petenera è corruzione del termine paternera. Vero è che gli andalusi distorcono facilmente le parole, e che Petenera suona come Trianera, come aggettivo di un luogo, e in più Juanelo non avrebbe avuto interessi nel mentire.Altra possibile opzione è che Petenera fosse una cantaora, forse di Malaga, forse di Cuba o di Paterna... ma di questo personaggio non ci sono evidenze storiche. Molti, studiosi anche autorevolissimi, del flamenco, la accettano come teoria indiscutibile, ma Juanelo però non era uno studioso, e semplicemente vedeva la realtà dal suo punto di vista. Consideriamo sempre che è difficile cambiare idea quando un parere è molto radicato da molto tempo!Un altro teorico del flamenco, Francisco Rodriguez Marin, aggiunge a quella di Demofilo una teoria mitica, nel 1898: Petenera era una cantaora (avallando le teorie di Juanelo e di Demofilo) molto bella, che seminava intorno a sé donne gelose e uomini innamorati. La teoria si basa sul contenuto di alcune letras, come se fossero verità scientifiche: "quien te puso petenera no te supo poner nombre que te debió de haber puesto la perdición de los hombres" chi ti ha chiamato petenera non ti ha saputo mettere il nome, ti avrebbe dovuto chiamare la perdizione degli uomini. Qualcuno ha persino ipotizzato che Paterna non fosse quella in provincia di Cadice ma in provincia di Valencia. Molto più probabilmente il termine viene etimologicamente dall'America: una regione del Guatemala al confine con il Messico si chiama Petén e il suo aggettivo è proprio petenero. La Spagna ebbe molto a che fare con questa regione perché è la sede della cultura Maya. E appunto in Messico si dà questo nome Petenera a diversi Son. Altra cosa importante da valutare riguardo alla petenera flamenca sono le sue origini ebraiche. A parte le origini musicali che affondano nella tradizione ebraico sefardita, nei brani che abbiamo già ascoltato, abbiamo diverse letras che parlano degli ebrei, la più famosa delle quali è "A donde vas bella judia, tan descompuesta y a a deshoras? Voy en busca de Rebeco que esta en la sinagoga" Dove vai bella ebrea così sconvolta e a questa tarda ora? Vado a cercare Rebeco che è nella sinagogaIl contenuto di questa letra è po' strano: non esistevano più le sinagoghe in Spagna dal 1492 (quindi dovrebbe essere una letra precedente al 1492, ma non ne sono rimaste tracce per secoli), Rebeco è un nome strano, se fosse ebraico sarebbe al femminile, Rebeca, inoltre le donne non andavano alla sinagoga, e tanto meno da sole e in tarda serata. Sembra parlare di una atmosfera molto più recente. Insomma i punti interrogativi sono grandi! D'altra parte nessuna letra ci può dire dove nascano i palos, altrimenti questa letra: En La Habana nací yo debajo de una palmera; allí me echaron el agua cantando la petenera. (Sono nato all'Havaa sotto una palma e lì mi hanno battezzato cnatando la petenera) vorrebbe dire che viene da Cuba La melodia antica era ritmata e piuttosto rapida, ma nel corso del tempo si è flamenchizzata, perdendo la componente ritmica, e rallentando tantissimo. Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e danze e musiche del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco e Lyrical Arab Dance, un interessante lavoro sull'espressione delle emozioni in danza, a Milano al Mosaico Danza.Ti consiglio di affrontare lo studio di un baile por petenera se vuoi capirte meglio il flamenco!o su
Secondo la ministra dell'inclusione e dell'immigrazione Elma Saiz il provvedimento riguarderà 300mila persone all'anno per i prossimi tre anni. Con Íñigo Domínguez, corrispondente del quotidiano spagnolo El PaísA New Delhi, l'inquinamento dell'aria ha raggiunto livelli record, con concentrazioni di particelle tossiche almeno 50 volte superiori ai limiti massimi indicati dall'Oms. Con Diego Maiorano, professore associato di storia dell'india contemporanea all'università di Napoli L'Orientale. Oggi parliamo anche di:Africa • “Come scrivere di Binyavanga” di Jeremy Hardinghttps://www.internazionale.it/magazine/jeremy-harding/2024/11/21/come-scrivere-di-binyavangaDisco • Nobody loves you more di Kim Deal Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
L'Olanda ha battuto la Spagna 2 a 1 ed è la prima semifinalista della Coppa Davis che si sta disputando a Malaga. Sono state decisive le vittorie di Van de Zandschulp su Rafa e del doppio Koolhof/Van de Zandschulp sulla coppia Granollers/Alcaraz.
La pioggia di un anno in poche ore ha provocato quella che il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha definito “il peggior disastro naturale nella storia recente del Paese”. Ne parliamo con il giornalista del quotidiano El País Andrea Rizzi.
In Spagna già esplodono le polemiche politiche dopo l'alluvione. C'è una responsabilità politica per la pessima gestione dell'alluvione in Spagna? Forse sì. Comunque lo stabiliranno le inchieste, ma mentre si fa la conta dei morti, dei dispersi degli sfollati, la sinistra catalana critica la sinistra di Madrid. Dice Gabriel Rufián, portavoce al Congresso di Esquerra (la sinistra repubblicana di Catalogna). "Ci sono governi che privatizzano, che smantellano i servizi di emergenza e poi ci sono grandi imprese che obbligano i dipendenti a lavorare nel mezzo di una allerta rossa per pioggia. Quello che è successo era sicuramente inevitabile, ma c'è gente che è morta perché andava a lavorare, perché mancano le unità di soccorso degne di questo nome e ben equipaggiate”. Le responsabilità. Le responsabilità vanno ricercate nella Comunidad Valenciana, la comunità autonoma amministrata da Carlos Mazón, del Partido Popular (centrodestra), sospettata di aver emesso l'allerta rossa per piogge in ritardo di diverse ore, almeno otto, rispetto alla comunicazione lanciata di Aemet, agenzia statale di meteorologia. Infatti l'allerta c'era già da qualche giorno, ma la Regione non ha messo in atto le dovute misure eccezionali né misure preventive. Il messaggio che la protezione civile della Regione di Valencia invia sui telefoni è arrivata tardissimo quando era già tutto allagato e le persone erano già bloccate. Sull'amministrazione di Mazón ricadrebbe anche la responsabilità di aver soppresso la Unidad Valenciana de Emergencias, l'organismo voluto dal predecessore Ximo Puig per coordinare gli aiuti in caso di disastri naturali. Ma la cosa peggiore l'hanno fatta i dirigenti di alcune imprese della zona che hanno mantenuto l'attività lavorativa nelle zone colpite nonostante il rischio fosse già pubblico. In Spagna manca una cultura della Protezione civile che in Italia funziona in un modo o nell'altro almeno dal 1976, dai tempi del terremoto in Friuli con Zamberletti. Ma la manutenzione del territorio in Spagna come in Italia costa soldi, implica una formazione adeguata, soprattutto tempo. La Spagna comprenderà la lezione da questo evento tragico? "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
In Spagna già esplodono le polemiche politiche dopo l'alluvione. C'è una responsabilità politica per la pessima gestione dell'alluvione in Spagna? Forse sì. Comunque lo stabiliranno le inchieste, ma mentre si fa la conta dei morti, dei dispersi degli sfollati, la sinistra catalana critica la sinistra di Madrid. Dice Gabriel Rufián, portavoce al Congresso di Esquerra (la sinistra repubblicana di Catalogna). "Ci sono governi che privatizzano, che smantellano i servizi di emergenza e poi ci sono grandi imprese che obbligano i dipendenti a lavorare nel mezzo di una allerta rossa per pioggia. Quello che è successo era sicuramente inevitabile, ma c'è gente che è morta perché andava a lavorare, perché mancano le unità di soccorso degne di questo nome e ben equipaggiate”. Le responsabilità. Le responsabilità vanno ricercate nella Comunidad Valenciana, la comunità autonoma amministrata da Carlos Mazón, del Partido Popular (centrodestra), sospettata di aver emesso l'allerta rossa per piogge in ritardo di diverse ore, almeno otto, rispetto alla comunicazione lanciata di Aemet, agenzia statale di meteorologia. Infatti l'allerta c'era già da qualche giorno, ma la Regione non ha messo in atto le dovute misure eccezionali né misure preventive. Il messaggio che la protezione civile della Regione di Valencia invia sui telefoni è arrivata tardissimo quando era già tutto allagato e le persone erano già bloccate. Sull'amministrazione di Mazón ricadrebbe anche la responsabilità di aver soppresso la Unidad Valenciana de Emergencias, l'organismo voluto dal predecessore Ximo Puig per coordinare gli aiuti in caso di disastri naturali. Ma la cosa peggiore l'hanno fatta i dirigenti di alcune imprese della zona che hanno mantenuto l'attività lavorativa nelle zone colpite nonostante il rischio fosse già pubblico. In Spagna manca una cultura della Protezione civile che in Italia funziona in un modo o nell'altro almeno dal 1976, dai tempi del terremoto in Friuli con Zamberletti. Ma la manutenzione del territorio in Spagna come in Italia costa soldi, implica una formazione adeguata, soprattutto tempo. La Spagna comprenderà la lezione da questo evento tragico? "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
La prima notizia di oggi riguarda l'attentato a Donald Trump. Subito dopo cercheremo di capire quali accorgimenti dovrebbe adottare l'Europa per ridurre la sua dipendenza militare dagli Stati Uniti. Il racconto scientifico della settimana ci svela come la migrazione degli esseri umani dall'Africa sia iniziata molto prima di quanto stimato in precedenza. Infine, celebreremo la straordinaria vittoria della Spagna nella EuroCup 2024. Cominciamo con la notizia dell'intitolazione dell'aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi. Magnate dei media italiani ed ex presidente del Consiglio, Berlusconi è una figura, ancora oggi, fortemente discussa. A un anno dalla morte, continua a rappresentare un complesso intreccio di successo imprenditoriale e controversie politiche, che lo rende un uomo venerato e polarizzante al tempo stesso. Concludiamo con una notizia di sport: per la prima volta nella storia il Tour de France, una delle competizioni ciclistiche più prestigiose al mondo, è partito dall'Italia. L'accoglienza da parte del pubblico è stata entusiasmante, e l'evento ha riservato un toccante tributo ai ciclisti italiani che hanno segnato la storia di questo sport. - L'attentato a Trump è un segno di profonda polarizzazione politica - Cosa deve fare l'Europa per ridurre la sua dipendenza militare dagli Stati Uniti? - Gli esseri umani moderni hanno iniziato a migrare dall'Africa molto prima di quanto stimato in precedenza - La Spagna vince per la quarta volta il Campionato europeo di calcio - Una proposta controversa: intitolare Milano Malpensa a Silvio Berlusconi - Il Tour de France inizia in Italia con un tributo ai campioni del passato
La Spagna vince l'Euro 2024 di Germania mentre Carlos Alcaraz trionfa a Wimbledon e Tadej Pogačar ipoteca il Tour de France.
Com'è andato il weekend? L'attentato a Trump e i concerti di Taylor Swift a San Siro. La Spagna campione d'Europa. L'Amica Geniale è il libro del secolo per il NY Times. Addio a Shannen Doherty la Brenda di Beverly Hills. Il ritorno di Kate Middleton a Wimbledon. A settembre DJCI a teatro per Dynamo Camp!
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Impallomeni:" La Spagna si è ritrovata nel gioco." Garbo:" Yamal manda grandi segnali tecnici e di personalità. Morata Milan investimento incauto." De Magistis:" Morata ormai al Milan e Juve forte su Todibo." Bonanni:" Bellingham più avanti di Yamal. Cancelo e Koop Juve da titolo.".
Ospiti: Polevorosi:" L'Italia deve agire di gruppo. Contenere e ripartire." Brachino:" La Spagna la sintesi degli ultimi 20 anni. Mi aspetto Scamacca." Impallomeni:" Sarà importante vedere come funzionerà la fase difensiva," Maracana con Marco Piccari e Stefano Impallomeni.
Ospiti: Impallomeni:" MI aspetto un Italia intraprendente." Vanali:" La Spagna preoccupa. I problema dei giovani è il sistema:" Ghisoni:" Leao deve imparare a segnare con continuità." Maracana con Marco Piccari e Stefano Impallomeni.
Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomeni. Ospiti: Di Gennaro:" Con la Spagna da valutare la coppia centrale difensiva. Serve cattiveria alla Nazionale" Impallomeni:" Frattesi è il pupillo di Spalletti questo spiega i rimproveri."
Fontana di Trevi che si fonde a Taconazo e L'ascia raddoppia. Trevisani, Siani, Pastore, Borghi, Biasin, Ferrè e Corazzi vi accompagnano nel post partita di Euro 2024 tra sentenze, analisi, sfide e quiz.See omnystudio.com/listener for privacy information.
1- Secondo la CNN Israele ha usato bombe americane nell'attacco alla scuola dell'Unrwa di Gaza. La Spagna si è unito al processo aperto dalla corte internazionale di Giustizia avviato dal Sudafrica, la Slovenia ha riconosciuto la Palestina. (Stefano Lusa caporedattore di Radio Capodistria) 2- Il giorno delle celebrazioni per l'ottantesimo anniversario dello sbarco alleato in Normandia il 'D-Day' del 6 giugno 1944. (Francesco Giorgini) 3- Elezioni europee Olanda al voto oggi (Enzo Rossi professore associato teoria politica Univ Amsterdam) Germania, fine campagna di Afd con Alessandro Ricci 4-Diario americano. Primo discorso di Donald Trump da condannato. (Roberto Festa) 5-World Music. “ 96 Miles From Bethlehem “ l'album del rapper palestinese Belly (Marcello Lorrai)
1- Carri armati israeliani prendono il controllo del valico di Rafah. Interrotto il flusso di aiuti umanitari. Appelli di Unione europea e Onu per la sua riapertura immediata. Secondo il premier Netanyahu, con il si alla tregua Hamas voleva solo impedire l'azione militare. Al Cairo diplomatici arabi e statunitensi al lavoro per l'ennesimo e forse ultimo tentativo di mediazione. (Paolo Pezzati – Oxfam Italia, Roberto Festa ) 2- Un asse tra Orban - Milei. La Spagna rischia di diventare il ponte che collega l' estrema destra europea e quella latinoamericana. Sarebbe questo l' obiettivo di un think tank ungherese che ha aperto una sede a Madrid. (Giulio Maria Piantadosi) 3- Sudan, un anno senza pace. Oggi la seconda parte dell'intervista all'analista politica Irene Panozzo, ex consigliere del rappresentante speciale dell'Unione Europea per il Corno d'Africa. 4- Vigilia della nona edizione del Festival dei diritti umani. La violenza di genere al centro della prima giornata. (Danilo De Biasio) 5- Rubrica sportiva. La morte dell'ex CT argentino Cesar Luis Menotti ha riaperto il libro degli anni della dittatura militare. (Luca Parena, Alfredo Somoza)
1- “Il ramadan più brutto della mia vita”. A poche ore dalla fine del mese sacro dell'islam, la guerra a Gaza non si ferma e un cessate il fuoco sembra ancora una speranza lontana. Il governo Netanyahu annuncia l'acquisto di tende per l'evacuazione di Rafah, e avvisa: “Abbiamo una data per l'invasione”. In esteri testimonianze e analisi (Mohammad da Rafah; Christian Elia) 2 – Le Anziane per il clima hanno vinto. L'associazione di donne pensionate che lo scorso anno aveva fatto causa allo stato svizzero per inadempienza climatica ha incassato una storica sentenza positiva davanti alla corte europea dei diritti dell'uomo. (Norma Bargetzi - Anziane per il clima) 3 – La Spagna vuole creare un'azienda farmaceutica pubblica. L'ambizioso progetto della nuova ministra della sanità Monica Garcia. (Giulio Maria Piantadosi) 4 – Diario Americano. Donald Trump prende una posizione sul diritto all'aborto, e l'interruzione di gravidanza torna al centro della campagna elettorale. (Roberto Festa) 5 – Rubrica Sportiva. Dopo 40 anni, l'Atletic Bilbao vince la coppa del re. Una vittoria che va oltre il calcio e lo sport. (Luca Parena; Giovanni Giacopuzzi)
Oggi parliamo del condono edilizio proposto da Salvini, della possibile infrazione Ue a causa del deficit e della Spagna che riconoscerà lo Stato di Palestina. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Con María Fernández Dobao | El Renacimiento español nos ha dejado músicos de gran relevancia a nivel nacional e internacional. Nuestro invitado de hoy, Alejandro Marías, conoce muy bien el repertorio de esta época y de la posterior, el Barroco. Te invitamos a disfrutar de la maravillosa música de este periodo como Tomas Luis de Victoria, Cristóbal de Morales, Franciso Guerrero, Diego Pisador, Juan de la Encina y Luis de Narváez, así comoy de las palabras e interpretaciones del violonchelista y gambista, director del conjunto "La Spagna" en este programa de Clásica con Ñ.
1-Primarie democratiche nel Michigan. Joe Biden teme un voto sanzione per i suoi veti al cessate il fuoco nella striscia di Gaza. (Roberto Festa) 2-La storia di Aaron Bushnell, il giovane pilota dell'aeronautica militare, che si è dato fuoco per protestare contro i massacri in Palestina, è una sfida alle politiche della casa bianca. (Martina Stefanoni) 3-Soldati europei in Ucraina. La proposta di Macron è stata bocciata all'unanimità. La mossa dell'Eliseo un messaggio a Putin che sta sfrattando la Francia dall'Africa sub sahariana. (Francesco Giorgini) 4-La Spagna che vota Vox e i Popolari non accetta il femminismo e denuncia la discriminazione degli uomini. (Giulio Maria Piantadosi)
Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.Monica Poggi"Robert Capa, Gerda Taro"La fotografia, l'amore, la guerraCamera Torino, fino al 2 giugno 2024Un'altra grande mostra - dopo le personali dedicate a Eve Arnold, Dorothea Lange e André Kertész - che racconta con oltre 120 fotografie uno dei momenti cruciali della storia della fotografia del XX secolo, il rapporto professionale e affettivo fra Robert Capa e Gerda Taro, tragicamente interrottosi con la morte della fotografa in Spagna nel 1937.Fuggita dalla Germania nazista lei, emigrato dall'Ungheria lui, Gerta Pohorylle ed Endre – poi francesizzato André – Friedmann (questi i loro veri nomi) si incontrano a Parigi nel 1934, e l'anno successivo si innamorano, stringendo un sodalizio artistico e sentimentale che li porta a frequentare i cafè del Quartiere Latino ma anche ad impegnarsi nella fotografia e nella lotta politica. In una Parigi in grande fermento, invasa da intellettuali e artisti da tutta Europa, trovare committenze è però sempre più difficile. Per cercare di allettare gli editori, è Gerta a inventarsi il personaggio di Robert Capa, un ricco e famoso fotografo americano arrivato da poco nel continente, alter ego con il quale André si identificherà per il resto della sua vita. Anche lei cambia nome e assume quello di Gerda Taro. L'anno decisivo per entrambi è il 1936: in agosto si muovono verso la Spagna, per documentare la guerra civile in corso tra i repubblicani e fascisti; il mese dopo Robert Capa realizzerà il leggendario scatto del Miliziano colpito a morte, mentre Gerda Taro scatta la sua immagine più iconica, una miliziana in addestramento, pistola puntata e scarpe con i tacchi, in un punto di vista inedito della guerra fatta e rappresentata da donne. Insieme a queste due icone, i fotografi realizzano tanti altri scatti, che testimoniano di una partecipazione intensa all'evento, sia dal punto di vista del reportage di guerra, sia da quello della vita quotidiana dei soldati, delle soldatesse e della popolazione drammaticamente vittima del conflitto. La Spagna è, infatti, in quegli anni una terra che attira molti intellettuali, scrittori e registi da tutto il mondo come Ernest Hemingway, immortalato in uno scatto di Capa, che racconterà l'esperienza della guerra civile spagnola nel suo capolavoro “Per chi suona la campana” oppure George Orwell che ne parlerà in “Omaggio alla Catalogna”. Le loro fotografie vengono pubblicate sui maggiori giornali del tempo, da “Vu” a “Regards” a “Life”, conferendo alla coppia – che spesso firma con un'unica sigla, senza distinguere l'autore o l'autrice dello scatto – una solida fama e molte richieste di lavoro. Nel corso del 1936 e del 1937 i due si spostano tra Parigi e la Spagna, documentando ad esempio gli scioperi nella capitale francese e le elezioni del 1937, conclusesi con la vittoria del raggruppamento antifascista del Fronte Popolare. Ma anche il Convegno Internazionale degli Scrittori Antifascisti a Valencia, dove Taro fotografa personaggi come André Malraux, Ilya Ehrenburg, Tristan Tzara, Anna Seghers. Proprio poco dopo la vittoria del Fronte Popolare, però, durante la battaglia di Brunete, in Spagna, il 24 luglio del 1937, Gerda Taro viene involontariamente investita da un carro armato e muore, chiudendo così tragicamente la vita della prima reporter di guerra. L'anno successivo, Robert Capa darà alla luce l'epocale volume Death in the Making, dedicato alla compagna, nel quale si trovano molte delle immagini visibili in mostra, di entrambi i fotografi. L'intensa stagione di fotografia, guerra e amore di questi due straordinari personaggi è narrata nella mostra di CAMERA - curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi - attraverso le fotografie di Gerda Taro e quelle di Robert Capa, nonché dalla riproduzione di alcuni provini della celebre “valigia messicana”, contenente 4.500 negativi scattati in Spagna dai due protagonisti della mostra e dal loro amico e sodale David Seymour, detto “Chim”. La valigia, di cui si sono perse le tracce nel 1939 - quando Capa l'ha affidata a un amico per evitare che i materiali venissero requisiti e distrutti dalletruppe tedesche - è stata ritrovata solamente a fine anni Novanta a Mexico City, permettendo di attribuire correttamente una serie di immagini di cui fino ad allora non era chiaro l'autore o l'autrice. La mostra si apre con una sala che introduce le figure di questi straordinari autori anche grazie a due documentari, The Mexican Suitcase (2011) di Trisha Ziff e Searching for Gerda Taro (2021) di Camille Ménager, di cui sono mostrati degli estratti particolarmente utili a fornire delle lenti di lettura utilizzate anche nella scelta delle opere esposte poi nelle sale successive. Dopo le immagini realizzate da Capa a Parigi, il percorso esplora la documentazione della guerra attraverso gli spostamenti e i focus dati da Capa e Taro, concludendosi con la pagina più straziante, quella della distruzione e della morte causata dal conflitto.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it
L'emergenza idrica che sta rendendo impossibile la vita ai cittadini di Pozoblanco, in Andalusia; poi, l'aumento dell'inflazione che fa tremare i portafogli degli spagnoli; infine, un passaggio televisivo epocale.
L'emergenza idrica che sta rendendo impossibile la vita ai cittadini di Pozoblanco, in Andalusia; poi, l'aumento dell'inflazione che fa tremare i portafogli degli spagnoli; infine, un passaggio televisivo epocale.
In un'intervista concessa a Nicoletta Picchio a Il Sole 24 Ore, Giovanni Baroni, presidente della Piccola industria di Confindustria, ha ricordato che: "È fondamentale investire in innovazione e formazione, due aspetti che vanno di pari passo. È quell Industria 5.0 che mette al centro le persone e su cui stiamo insistendo. Altrimenti c è il rischio reale che le nostre imprese, in particolare le pmi, perdano competitività e finiscano fuori dalle catene di fornitura". Giovanni Baroni, presidente della Piccola industria di Confindustria.Fonti Mef, "meglio vecchio Patto che penalizzazione deficit"Si è tenuto il Consiglio Ecofin a Bruxelles. La Spagna presenterà una proposta sulla riforma del Patto di stabilità. Il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni ha avvertito che se non si raggiungerà un accordo sulle nuove regole fiscali torneranno in vigore quelle precedenti. A tal proposito, l'Ansa fa sapere dopo aver sentito fonti del Mef, l'Italia non teme il ritorno alle regole fiscali attualmente sospese con la clausola di salvaguardia, rispetto a ipotesi di revisione penalizzanti e che prevedano ulteriori parametri di calo del deficit sotto il 3% del Pil. Roma non teme invece l'idea che vengano inserite delle salvaguardie per il calo medio annuo del debito, purché siano su valori sostenibili e credibili.In queste ore si tornerà a parlare anche del Mes, ieri sera il direttore generale del Mes Pierre Gramegna nella conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo, ha dichiarato: "È davvero fondamentale che entro la fine dell'anno tutti i Paesi abbiano ratificato il trattato modificato del Mes in modo che il backstop comune possa entrare in vigore all'inizio del prossimo anno. La discussione sul backstop fu menzionata per la prima volta circa 10 anni fa nell'Eurogruppo". "Ora è davvero il momento in cui dobbiamo realizzare e garantire che in questi tempi incerti e di volatilità abbiamo questo ulteriore livello di protezione e sarebbe un peccato perdere questa opportunità". Ospite Adriana Cerretelli, editorialista Sole 24 Ore Bruxelles.
La Spagna boccia l'estrema destra Rinasce l'Orient Express Spettacolo napoletano Tina Modotti, sorella Insalata pantesca, gioiello mediterraneo
Mariano Bella (Centro studi Confcommercio) l'inflazione al 2% ad Ottobre. (dati sul sito) Oscar Giannino, Don Chisciotte, ne parla con Carlo Alberto Carnevale Maffé, Ronzinante, e Renato Cifarelli, Sancho Panza.Per supportarci potete farlo quiwww.donchisciottepodcast.itSee omnystudio.com/listener for privacy information.
La Spagna va al voto oggi e sembra proiettata verso una maggioranza di destra. Rientrato il caso Putin, il vertice Brics fa parlare di sé per l'allargamento del club di economie (ex) emergenti e lo scenario di una valuta comune. La “conferenza sulle migrazioni” convocata a Roma dal governo italiano. Se ne parla nella puntata del 22 luglio di Start, il podcast del Sole 24 Ore
La Spagna va al voto oggi e sembra proiettata verso una maggioranza di destra. Rientrato il caso Putin, il vertice Brics fa parlare di sé per l'allargamento del club di economie (ex) emergenti e lo scenario di una valuta comune. La “conferenza sulle migrazioni” convocata a Roma dal governo italiano. Se ne parla nella puntata del 22 luglio di Start, il podcast del Sole 24 Ore
La Spagna vince la Nations League ai calci di rigore contro la Croazia, mentre l'Italia salva l'onore battendo l'Olanda e conquistando il terzo posto: convocato Filippo Maria Ricci, corrispondente dalla Spagna per la Gazzetta dello Sport.La Ferrari dà segnali di vita nel GP del Canada vinto dal solito Verstappen, mentre la Ducati continua a dominare nel mondiale, sempre più monomarca, con la vittoria di Martin nel GP di Germania: convocato Giorgio Terruzzi.Dopo la pirotecnica gara 4 delle finali Scudetto, terminata con la vittoria della Virtus Bologna dopo due overtime, la serie ora torna questa sera a Milano sul 2-2: convocato coach Attilio Caja.Questa sera il Napoli presenta Rudi Garcia come nuovo tecnico, ci sarà Giuntoli al suo fianco? Chiediamolo a Boris Sollazzo, critico cinematografico e tifoso azzurro.
Quello che si è appena concluso è stato l'aprile più caldo mai registrato in Spagna. Nel suo ultimo libro la scrittrice francese Virginie Despentes parla di #MeToo e dipendenze.Mariangela Paone, inviata speciale di ElDiario.esGiuliano Milani, professore universitario Video Spagna: https://twitter.com/Variety/status/1213999361341804544Video Despentes: https://www.internazionale.it/video/2019/11/27/parigi-cupa-ribelle-virginie-despentesArticolo di scienza: https://www.internazionale.it/magazine/katherine-j-wu/2023/04/27/il-sonno-subacqueo-degli-elefanti-mariniLe rubriche di Giuliano Milani: https://www.internazionale.it/search/giuliano%20milaniScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
Come sempre, inizieremo la prima parte del nostro programma rivedendo alcune delle notizie più importanti di questa settimana. In primo luogo, commenteremo il conflitto armato tra le fazioni rivali del governo militare del Sudan che ha imposto l'evacuazione degli stranieri e la chiusura delle ambasciate. Successivamente, discuteremo della decisione di lunedì delle autorità spagnole di riesumare i resti del fondatore del partito Falange, José Antonio Primo de Rivera. In seguito, nella parte scientifica del nostro programma, commenteremo uno studio pubblicato il 20 aprile sulla rivista Current Biology che potrebbe aprire nuove possibilità nel trattamento di vari disturbi alimentari e abuso di sostanze. Infine, parleremo della celebrazione della giornata nazionale del tè in Gran Bretagna, avvenuta il 21 aprile. Continuiamo ora con la seconda parte del nostro programma, Trending in Italy. Parleremo innanzitutto della cattura di un'orsa, responsabile dell'uccisione di un corridore in provincia di Trento e del dibattito sull'eventuale abbattimento degli orsi ritenuti pericolosi per la pubblica incolumità. Commenteremo, infine, la controversia che sta agitando la città di Partinico, in Sicilia, riguardante il rifiuto, da parte della giunta comunale di destra, di cambiare il nome di un liceo in onore di un attivista antifascista e figura emblematica della lotta alla mafia. - Mentre il Sudan si avvia verso la guerra civile, la presenza russa incombe sullo sfondo del conflitto - La Spagna rimuove dalla Valle dei Caduti i resti del fondatore del partito Falange - Un nuovo studio scientifico sui vermi dimostra che l'esposizione alla cannabis aumenta la voglia di mangiare cibi ipercalorici - La Gran Bretagna celebra la Giornata nazionale del tè - Il dibattito sull'abbattimento degli orsi pericolosi del Trentino - Il comune di Partinico si oppone alla richiesta del liceo di cambiare nome
La Spagna facilita l'autodeterminazione delle persone trans e la Cina elimina gli ostacoli alla maternità per le donne single