Nel mondo ci sono circa 50 mila ricercatori italiani “expatâ€. C’è chi ha lasciato l’Italia perché non trovava prospettive nel sistema universitario, c’è chi ha scelto un’università o un laboratorio di ricerca perché coerente con la propria specializzazione. Chi è partito per caso, chi per necessità . In questo podcast, realizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo On Air, raccontiamo ogni settimana l’esperienza quotidiana di un ricercatore italiano all’estero: chi sono, dove sono, cosa studiano, cosa insegnano. Perché hanno scelto di lasciare l’Italia, se intendono tornarci, le difficoltà che si incontrano al rientro. Cosa significa la passione per la ricerca, la sorpresa e la felicità della scoperta, il riconoscimento internazionale. Scopri tutti i podcast di Intesa Sanpaolo su Intesa Sanpaolo On Air.
Valeria Venditti è docente di Etica presso la Scuola di Infermieristica e Ostetricia della University College Cork. La sua ricerca esplora le intersezioni tra discipline umanistiche e discipline mediche e la possibilità di creare un sistema sanitario più equo per persone non binarie. Cosa significa, per un'infermiera o un'ostetrica, avere dinanzi una persona non binaria o che non si definisce donna, incinta, che non vuole essere chiamata mamma? Quale educazione viene fornita loro riguardo a temi di salute LGBTQ+?
Come si comporta il mercurio all'interno della neve? Come si accumula, come reagisce alla radiazione solare ultravioletta? Giuditta Celli ha 31 anni, si trova in Canada per un dottorato in scienze polari e la sua ricerca si basa sull'analisi di neve e ghiaccio provenienti dall'Antartide.
I fiori hanno spesso petali e corolle organizzati nello spazio in maniera simmetrica, si può vedere ad occhio nudo. Laila Moubayidin, ricercatrice al John Innes Centre di Norwich in genetica e biologia molecolare, studia una simmetria più nascosta, quella presente negli organi riproduttivi femminili delle piante. Che, ci spiega, incide sulla loro sterilità.
Si pensa spesso alla storia coloniale e alla storia nazionale come a due cose separate. Poi capita di imbattersi nella biografia di un uomo, un suddito coloniale eritreo che ricevette la cittadinanza italiana a inizio del '900. E si scopre come la storia di un paese africano sia profondamente intrecciata con la storia italiana. Ce ne parla Nicola Camilleri dalla Columbia University, dove studia storia del colonialismo europeo.
Graphic novels, vignette, digital comics. Il fumetto è un medium accessibile che consente ad “artiste attiviste” di divulgare il proprio messaggio ad un pubblico ampio. Ce ne parla Nicoletta Mandolini, ricercatrice nell'area dei Cultural and Media Studies che analizza come la violenza di genere sia rappresentata e denunciata nelle narrazioni grafiche.
Pensiamo all'intelligenza artificiale. Ma anche le modificazioni genetiche, così come agli interventi biomedici. Viviamo in un mondo dove la tecnologia e la scienza hanno un'enorme ricaduta sociale. Sabina Leonelli insegna Filosofia e Storia della Scienza all'Università di Exeter e ci racconta come ogni nuova conquista comporti nuove domande. Quali di queste tecnologie vanno spinte e su quali potremmo magari frenare?
I videogiochi sono una palestra esistenziale dove possiamo fare errori ed esperimenti, dove possiamo forgiare nuove versioni di noi stessi per provare ad essere altro. Stefano Gualeni, professore associato dell'Institute of Digital Games dell'Università di Malta, analizza i videogiochi da un punto di vista esperienziale e ci parla dell'importanza filosofica di quello che, quando giochiamo, succede sullo schermo e nei nostri controller.
C'è stata un'epoca in cui le donne non potevano votare; oppure alcune persone erano considerate addirittura degli oggetti. E a un certo punto, per via di cambiamenti avvenuti nella sensibilità sociale e storica, sono diventati "soggetti di diritto". La stessa cosa può accadere -e sta accadendo- alla Natura. Ce lo racconta Veronica Pecile, ricercatrice affiliata all'Università di Lucerna che si occupa delle tecniche giuridiche per rappresentare il non umano.
La mancanza di resti materiali chiari ed identificabili fa sì che le società pastorali risultino invisibili agli occhi degli archeologi. Eppure, come ci racconta Stefano Biagetti da Barcellona, le società pastorali sono sempre esistite ed esistono tutt'oggi. E hanno giocato un ruolo fondamentale nel corso degli ultimi 10.000 anni della nostra storia.
Quali sono i contesti e i meccanismi che favoriscono le scelte dell'impegno politico militante? E come dalle idee si passa all'azione e anche all'azione violenta? Ce ne parla Luca Falciola dalla Columbia University di New York, dove lavora e insegna in un centro di ricerca che si chiama European Institute.
Come è cambiata la percezione della Cina in Europa da quando c'è XI Jinping al potere? Ce ne parla Alice Politi, dottoranda al King's College di Londra, che porta avanti una ricerca sulle implicazioni geopolitiche ed economiche dell'iniziativa Belt and Road come lente d'ingrandimento su una Cina più potente, che va al di là dei suoi confini.
Pensiamo alla guerra in Ucraina, come al conflitto a Gaza: è un momento in cui si ascolta quotidianamente parlare di violenza. E alcuni ricercatori si approcciano a questo tema da un punto di vista filosofico. Uno di questi è Tommaso Giordani, che lavora al progetto “Between the Times” finanziato dall'European Research Council e si occupa di quella che in inglese viene chiamata “intellectual history”, la storia delle idee.
Quante persone sono affette da sclerosi multipla in Danimarca? Sono più o meno degli scorsi anni? E quali sono le cause di questa malattia e i trattamenti più efficaci? Luigi Pontieri, ricercatore statistico, lavora al registro nazionale danese della sclerosi multipla, dove vengono raccolte e studiate tutte le informazioni disponibili sulle persone che hanno sviluppato questa malattia per finalità epidemiologiche, di sanità pubblica e di agenda politica.
Haiti è una penisola dei Caraibi di cui oggi si sente parlare poco ma che nel 1700, quando era colonia francese, produceva ⅕ dello zucchero mondiale. E non solo, come ci racconta da Berlino Miriam Franchina, ricercatrice in Storia. È il posto dove per la prima volta gli schiavi si sono ribellati ai padroni. E con quella che viene chiamata la “rivoluzione impensabile" hanno sconfitto Napoleone e poi fondato la prima nazione post coloniale guidata da ex schiavi afro discendenti.
Eugenio Refini è direttore del dipartimento di italianistica della New York University e ci spiega chi sono gli studenti americani che scelgono di studiare italiano a New York. Perché sono attratti dalla nostra cultura e in particolare, quali sono le opere liriche che amano maggiormente.
Il siriaco è una lingua semitica appartenente al gruppo dell'aramaico che nasce in Turchia tra il I e II secolo dell'era comune. Ce lo racconta Mara Nicosia, una giovane ricercatrice che studia la retorica come materia di insegnamento proprio nelle scuole di lingua siriaca.
Determinate cellule del sistema immunitario producono dopamina, ovvero un ormone della felicità. E proprio tramite la dopamina comunicano tra loro più velocemente. Lo pubblicava su “Nature” nel 2017 Ilenia Papa, una biotecnologa che si occupa in particolare dello studio genetico delle malattie del sistema immunitario e oggi lavora al The Francis Crick di Londra. Ma perché è così importante aver capito che le cellule immunitarie comunicano tra loro più velocemente tramite questo ormone della felicità?
Con l'invasione dell'Ucraina, anche il clima politico interno in Russia è peggiorato. La repressione dello Stato si è fatta più feroce e molti degli attivisti e studiosi che tenevano vivo il dibattito politico e agitavano una dissidenza dal basso sono fuggiti. Ce ne parla da Berlino Maria Chiara Franceschelli, ricercatrice in Scienze Politiche esperta di movimenti sociali in Russia. Quali spazi riescono a trovare, oggi, i cittadini russi per discutere e contestare il regime di Putin?
Sviluppare una tecnologia che sia in grado di collegare due computer quantistici attraverso la fibra ottica e gettare così le basi del quantum internet. È questo l'obiettivo di ricerca di Silvia Zorzetti, 37 anni, origini napoletane, che oggi lavora al Fermilab di Chicago. Qui porta avanti il suo studio, che ha ottenuto un finanziamento da 2,5 milioni di dollari da parte del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti.
Tasso, Ariosto, Pulci, Boiardi… Sono nomi che sembrano lontani anni luce dagli studenti di oggi. Eppure le opere di questi scrittori del passato somigliano, per certi versi, alle grandi saghe fantasy molto popolari oggi, e ai loro combattimenti. Matteo Residori studia e insegna letteratura italiana del Rinascimento alla Sorbonne Nouvelle di Parigi e ci racconta il possibile dialogo tra la tecnologia digitale dei giorni nostri e quella poesia antica.
La Nuova Caledonia non ha ancora ottenuto l'indipendenza ma da trent'anni lotta per la costruzione di una sovranità differente. Ce ne parla Matteo Gallo, antropologo che si occupa di Oceania e in particolare di questo arcipelago colonizzato dalla Francia a metà dell'800. Fino agli anni 50 la Nuova Caledonia ha subito ondate di migrazione forzata, e la popolazione autoctona è stata costretta a vivere in delle riserve. Il risveglio del popolo “Kanak” non ha avuto inizio però con una lotta armata. Bensì con un enorme festival culturale.
Nei programmi televisivi italiani degli ultimi mesi c'è stata una forte presenza di propagandisti russi. Ce ne parla Matteo Pugliese, 32 anni, di Genova, che sta concludendo il suo dottorato in Scienze Politiche a Barcellona. Ripetere lo stesso concetto, anche se falso - ci spiega Matteo- lo rende verosimile alle orecchie di chi ascolta. Ed è così che l'opinione pubblica italiana è una tra le più confuse sulle responsabilità e le dinamiche della guerra. E questo, ovviamente, fa il gioco di Mosca.
Ludovica Castelli, abruzzese, è oggi dottoranda presso il Dipartimento di Relazioni Internazionali di Leicester, dove si occupa di politiche nucleari in Medio Oriente. E studia in particolare una metafora, quella del “domino nucleare". L'idea cioè che l'acquisizione nucleare da parte di uno Stato comporti necessariamente la proliferazione del nucleare nelle aree limitrofe circostanti. Fin dagli anni 50, ci spiega, questa metafora è stata ampiamente usata in Occidente in circuito accademico, mediatico e di governo. In che modo questo “credo” ha influenzato la percezione di Egitto, Iran e Arabia Saudita da parte degli Usa?
Irene Germani si è trasferita a Londra subito dopo la maturità per studiare Scienze Politiche e si è specializzata in politica economica europea con una tesi sull'impatto della crisi economica del 2008 sull'Eurozona. Argomento che studia ancora oggi, comparando la crisi del 2008 con la recessione che è stata conseguenza della pandemia. Come è cambiata la risposta a livello europeo in queste due crisi? I cittadini hanno rivisto la propria opinione sull'economia e le policies?
Come vengono stanziati gli aiuti e i servizi umanitari, chi li finanzia, quali rapporti di potere sono in gioco quando vengono erogati? Estella Carpi è lecturer di Studi Umanitari presso l'University College London, dove si occupa di antropologia degli aiuti umanitari. Studia cioè le situazioni di emergenza causate da conflitti armati come da disastri naturali- principalmente nella regione medio orientale e nel Libano contemporaneo- e il tipo di aiuti che arrivano sul territorio. In che modo, la loro fornitura cambia le società che ne usufruiscono?
Alessandro Giammei si occupa oggi di italianistica all'Università di Yale, nel Connecticut. Per arrivare lì, si è formato in Lettere alla Sapienza di Roma e ha ottenuto un dottorato alla Normale di Pisa, che gli ha aperto le porte della New York University e poi quelle di Princeton, dove ha fatto un post doc. Alessandro ripercorre con humour il suo percorso di studi da università molto grandi ad altre molto piccole, che ha raccontato nel libro “Una serie ininterrotta di gesti riusciti”. Un testo ispirato a Francis Scott Fitzgerald, dove indaga perché l'America sia diventata il suo sogno.
Si può studiare una lingua morta con gli stessi strumenti con cui ci approcciamo alle lingue moderne? Non tramite grammatica e traduzione, bensì ascolto, scrittura, lettura e parlato? Federico Aurora, linguista, esperto di latino e greco e “specialista di materia” della biblioteca di Oslo, ci racconta le potenzialità dell'uso dei metodi comunicativi per l'insegnamento delle lingue classiche e come oggi qualche migliaio di persone tra Europa, Stati Uniti e America Latina parlano correntemente latino.
Da fine anni 50 a metà anni 70 in Italia c'è una grande attenzione da parte di organizzazioni, individui e partiti a quello che succede in Africa, Asia e America Latina. Luca Peretti è uno storico del cinema e delle culture italiane e si occupa del rapporto tra cinema italiano e anticolonialismo. Da Warwick, nel Regno Unito, ci racconta come anche il cinema di quegli anni abbia partecipato a questa attitudine: registi come Gillo Pontecorvo, Valentino Orsini, Carlo Lizzani e molti altri hanno cercato di raccontare quello che potremmo oggi definire “global south” con film divenuti pilastri della nostra cinematografia, e alcuni di loro lo hanno fatto andando proprio a lavorare in quei luoghi.
Jacopo Scita si laurea in Relazioni Internazionali e Diplomatiche a Bologna e oggi lavora a Londra come Policy Fellow presso la Bourse & Bazaar Foundation, dove si occupa delle relazioni economiche tra Cina e Paesi del Golfo Persico. Ci racconta della sua passione per l'Iran e la politica economica del Medio Oriente e del perché la Cina ha voluto costruire e solidificare una relazione con l'Iran, nonostante questo Paese sia un partner molto problematico.
L'intelligenza artificiale è oggi argomento di interesse non solo per ingegneri e informatici, ma anche per i giuristi. Ne parliamo con Marco Bassini, assistant professor presso il TILT di Tilburg, nei Paesi Bassi, considerato il centro di ricerca su diritto e tecnologia più importante di Europa. La tecnologia, ci spiega Marco, è fonte di grandi opportunità ma comporta anche dei rischi che è compito del giurista andare a individuare, per capire la regolamentazione necessaria.
I Romani, come vedevano i Cartaginesi? Qual è l'immagine delle popolazioni autoctone dell'Africa restituita da Virgilio nell'Eneide, oppure da Sallustio? Ne parliamo con Elena Giusti, esperta di letteratura della prima età imperiale che dal 2014 insegna lettere classiche nel Regno Unito, per capire se le informazioni che ci hanno lasciato i cronisti e gli studiosi del passato abbiano influenzato la nostra idea di “altro”. È lì che abbiamo cominciato a pensare in termini di “noi” e “diversi da noi”?
Perché la torre di Pisa, nonostante la famosa pendenza di 5 gradi, resiste bene alle vibrazioni derivanti da un terremoto? Proprio grazie al terreno altamente deformabile su cui è costruita, terreno a causa del quale si è inclinata tanto nel corso dei secoli. Ce lo racconta Gabriele Fiorentino, ingegnere civile specializzato sul rischio sismico che lavora all'università di Bristol, dove conduce una ricerca su un tipo particolare di ponti, detti “integrali”. Ponti che non hanno giunti né apparecchi di appoggio, quindi è come se fossero dei pezzi unici di cemento armato.
Come crescono le piante? Come si sviluppano, come funzionano? Quella di Valentina Buttò è una ricerca molto teorica, che però diventa “applicata” nel momento in cui riesce a individuare dei modelli matematici utili a capire come le piante rispondono a certi stimoli. Una ricerca che guarda al pianeta, alla natura e agli uomini che ci vivono ma che mira a costruire conoscenze utili per la vita di tutti i giorni. Ad esempio tramite lo studio di come le piante assorbono il carbonio, cosa che ovviamente interessa molto al governo del Québec, dove oggi lavora come professoressa presso l'istituto di ricerca forestale dell'università Uqat.
Molti autori italiani hanno donato parte dei loro archivi a università americane, tanto che a volte si riescono a reperire oltre oceano testi introvabili in tutta Italia. Perché? Ce lo racconta dal Canada Eloisa Morra, che si occupa di letteratura del Novecento in relazione alle arti visive e coordina la digitalizzazione dell'archivio dei ritagli stampa riguardanti l'attività di Leonardo Sciascia da fine anni ‘60 a fine anni ‘80. Un archivio donato proprio dallo stesso autore a una studiosa italo americana, oggi in possesso dell'università di Toronto.
Durante il giorno, da svegli, siamo bombardati da informazioni di vario tipo. Alcune però sono più importanti di altre. Come fa il nostro cervello a scegliere quali immagazzinare e di quali disfarsi? Grazie alle emozioni. Ce lo spiega Mattia Aime, ricercatore in neuroscienze all'università di Berna, in Svizzera, dove studia come i neuroni dei topi registrino le informazioni e le consolidino durante il sonno. Come? Associando un suono a una piccola scossa elettrica alle zampe, che provoca in loro paura. Appunto, un'emozione.
Si parla sempre più spesso della Cina, in particolare della sua presenza in Africa. Elisa Gambino lavora a Manchester e si occupa proprio di questo: di economia politica globale. In particolare delle relazioni economiche tra la Cina e diversi paesi africani nel settore delle infrastrutture. Come riescono le compagnie cinesi a integrarsi in determinati mercati africani? E come si sviluppano le relazioni tra i vari governi e tra i lavoratori all'interno dei cantieri?
Vivere senza auto sembra impossibile. Ma perché siamo così dipendenti da questo mezzo di trasporto? Ce ne parla Giulio Mattioli, che sin dal dottorato in studi urbani cerca di individuare chi sono nel mondo le persone che riescono a farne a meno e le barriere che rendono difficile un rinnovo del sistema dei trasporti. Un settore dove le emissioni di CO2 non stanno diminuendo.
È possibile avere un approccio umanistico a questioni tecno-scientifiche o sfruttare la tecnologia per studiare materie letterarie? Sì, è possibile. Ce lo racconta Andrea Capra, 31 anni, originario di Como, che oggi insegna letteratura italiana nel dipartimento di Humanities della Princeton University. Dove, per esempio, l'uso di chat gpt è integrato all'interno della didattica.
Quasi ogni anno, centinaia di migliaia di persone si raccolgono per settimane in una delle città sacre dell'induismo, per compiere riti devozionali e purificarsi. Questi raduni sono un ottimo punto di osservazione per capire che aria tira nella società indiana. Lo sa bene Daniela Bevilacqua, ricercatrice etnografica che studia le pratiche di austerità e yoga degli asceti indiani. Proprio in uno di questi raduni, il Kumbh Mela del 2016, Daniela è venuta a contatto con un nuovo gruppo religioso di persone trasngednder - “Kinnar Akhara”- che si sta facendo strada nella società indiana.
Come si fa a calcolare i rischi di portafoglio quando si compra un'assicurazione? Tramite applicazioni finanziarie, quantitative e numeriche e discipline specialistiche come lo studio delle probabilità e l'analisi stocastica. Ce lo spiega Francesca Biagini, professore ordinario e pro-rettrice agli affari internazionali e alla diversità dell'università di Monaco di Baviera dove, tra le altre cose, si occupa di matematica finanziaria e assicurativa.
Charlotte Volpe è nata a Roma da padre italiano e madre norvegese e oggi fa ricerca proprio in Norvegia, dove studia le microalghe marine. Microorganismi che possono avere importanti applicazioni nell'industria cosmetica, alimentare e farmaceutica per la loro ricchezza di pigmenti e lipidi, tra tutti gli omega-3, ma che oggi hanno costi di produzione molto alti.
Simona Francese è di Salerno e da ragazza aveva una passione per le scienze forensi, sperava di scoprire i colpevoli di un crimine grazie alle impronte digitali. Oggi è una ricercatrice e vive a Sheffield, in Inghilterra. E sempre grazie alle impronte digitali riesce a scoprire se una donna ha un tumore al seno, oppure no.
Medicina, biologia, fisica, economia, territorio, ma anche discipline umanistiche, letteratura, storia, sociologia, diritto… I ricercatori italiani nel mondo studiano e lavorano a 360 gradi. Le ragioni che li hanno portati a trasferirsi all'estero sono diverse le une dalle altre. Ogni settimana andiamo a scoprire le loro storie.
Le sostanze psichedeliche sono state scoperte a livello scientifico negli anni 50 e poi proibite negli USA intorno agli anni 70. Oggi però stiamo assistendo a una loro riscoperta a livello culturale e scientifico. Ce ne parla Tommaso Barba, ventisette anni, originario di Reggio Emilia, che da due anni e mezzo è ricercatore in neuroscienze e psicofarmacologia psichedelica all'Imperial College di Londra. Tommaso studia l'effetto delle sostanze psichedeliche sull'attività cerebrale e cerca di capire come possano essere usate per trattare disturbi come la depressione e le dipendenze.
Cosimo Della Santina si occupa di robotica e di intelligenza motoria a Delft: osserva gli animali per individuare principi utili per progettare robot efficienti che si ispirano a vertebrati così come ad invertebrati, dai cani ai polpi. Se l'Olanda è il secondo esportatore mondiale di frutta e verdura, ci racconta, è proprio grazie all'uso intensivo di serre estremamente automatizzate con alta tecnologia. Serre dove insieme ad altri ricercatori sta investigando la possibilità di portare anche dei robot “polpi”, capaci di raccogliere frutta e verdura senza danneggiarla e senza danneggiare le piante.
Ilaria e Simone Marchesi sono marito e moglie e vivono negli USA. Lei insegna latino e greco ed è convinta che studiare una lingua classica aiuti a capire come funziona la propria. Lui, che pur condivide la prospettiva della moglie, difende la traducibilità di Dante e crede che vada bene studiarlo anche in inglese. Ma perché degli studenti americani scelgono nel 2023 di studiare Dante, greco e latino?
Claudio Emma è stato premiato come miglior ricercatore dell'anno 2022 per il Nord America grazie al suo lavoro nel campo degli acceleratori di particelle, macchine che misurano anche alcuni chilometri, capaci di studiare strutture molecolari molte piccole. Ma come funzionano gli acceleratori di particelle e perché cerchiamo di costruirne di più piccoli? Claudio vive in California a Palo Alto e la sua passione per la fisica nasce da piccolo, quando leggeva i libri di fisica quantistica del padre, pur senza capirne molto. Ma già cresceva in lui la curiosità di capire cosa succedeva nel più piccolo, così come nel più grande.
Quali sono gli elementi genetici che ci caratterizzano come specie umana rispetto ad altri primati, altri animali, altri mammiferi? Se pensiamo al nostro DNA come a un libro di tre milioni di pagine, metà di queste pagine sono dei parassiti. Piccole molecole spesso di origine virale che hanno alterato la funzione del nostro genoma a tal punto da produrre le conseguenze morfologiche che ci rendono la specie che siamo. Ce ne parla da Londra Marco Trizzino, che si occupa appunto di “Evo-Devo” (Evolutionary Developmental Biology), lo studio di come il processo di sviluppo da embrione a forma adulta sia evoluto negli animali.
Vincenzo Cerullo è nato a Napoli e ora vive in Finlandia, dove porta avanti una ricerca d'avanguardia sul cancro: utilizza dei virus per stimolare il sistema immunitario dei pazienti affetti da malattie oncologiche a generare una risposta contro il tumore. Qual è il punto di arrivo di questa ricerca? Un vaccino per ogni tumore. Un vaccino che addirittura non sia solo terapeutico, ma per alcune sottopopolazioni addirittura profilattico. Uno scenario che secondo Vincenzo non è così lontano come potrebbe sembrare.
Il gatto di Pallas è un piccolo felino diventato famoso nel mondo per le sue espressioni buffe, che vive prevalentemente in Mongolia e di cui si sa molto poco. Per seguire le sue tracce, Claudio Augugliaro si è trasferito lì. Dove questo animale è minacciato dalla costruzione di infrastrutture, così come dall'incremento della pastorizia legato allo sviluppo del mercato del cachemire. Proprio come accade ad altre specie, come lo stambecco siberiano e il leopardo delle nevi. Ecco come la ricerca può aiutare a salvare questi animali.
Lorenzo Sponza vive a Parigi, dove tramite simulazioni al computer studia le interazioni tra luce e materia. Sapere come un materiale risponde a uno stimolo luminoso permette di capire come potrebbe essere usato e come migliorarlo. In particolare Lorenzo studia materiali sottilissimi, bidimensionali, il cui spessore si misura in termini di atomi. Tramite questi materiali, ci spiega, si potrebbe arrivare a un'elettronica flessibile e leggerissima. Estremamente utile ad esempio come strato protettivo per altri materiali.