Podcasts about caraibi

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Easy Italian: Learn Italian with real conversations | Imparare l'italiano con conversazioni reali

Oggi con Matteo e Raffaele facciamo un po' il giro, non tanto dell'Italia, ma delle notizie. Una di queste potrebbe far arrabbiare molto gli studenti al rientro dalla pausa estiva. Trascrizione interattiva e Vocab Helper Support Easy Italian and get interactive transcripts, live vocabulary and bonus content: easyitalian.fm/membership Come scaricare la trascrizione Apri l'episodio in Transcript Player (https://play.easyitalian.fm/episodes/e7e34c2tz24rx7674cub0) Scarica come HTML (https://www.dropbox.com/scl/fi/e7e34c2tz24rx7674cub0/easyitalianpodcast174_transcript.html?rlkey=jnedhmeocmf9bbhxddar19bjd&st=0vyu2d0o&dl=1) Scarica come PDF (https://www.dropbox.com/scl/fi/ygd5waux20l48e42woccj/easyitalianpodcast174_transcript.pdf?rlkey=m54d4pn3d9ev81m4n74rj78da&st=ct3uqpdi&dl=1) Vocabolario Scarica come text file (https://www.dropbox.com/scl/fi/o2eys39fwx9et526k44dp/easyitalianpodcast174_vocab.txt?rlkey=2af4qp3h4n3o5sosqhbhh6j1m&st=is741sm7&dl=1) Scarica come text file with semicolons (https://www.dropbox.com/scl/fi/brz1xeg8ro058kitfbw3p/easyitalianpodcast174_vocab-semicolon.txt?rlkey=215zpcfpiz8u0areqtxphqu51&st=1jwdqp5g&dl=1) (per app che utilizzano flashcard) Iscriviti usando il tuo feed RSS privatoper vedere la trascrizione e il vocab helper subito sulla tua applicazione per ascoltare i podcast sul tuo cellulare. Note dell'episodio What Italians Really Think About Their Politics - https://www.youtube.com/watch?v=BT7IvwSEUHE&t=7s Oggi si inizia dai banchi di scuola. Ma attenzione! Vietati i cellulari! Cosa ne pensate? Matteo e Raffaele ne parlano, e cercano di capire come funzionera'. Ma abbiamo proprio bisogno di avere sempre con noi il cellulare, e soprattutto, serve agli studenti? Il turista anonimo continua a colpire. Questa volta si sono seduti su una sedia. Quindi? Poveri turisti non possono nemmeno riposarsi un attimo tra un monumento ed un altro? Beh certo, possono riposarsi, ma non su una sedia di... Finiamo tutti a mare! Quest'anno le coste italiane sono apparentemente molto pulite, e c'e' una regione che ha vinto per essere la regione con il mare piu' pulito! Curiosi? Vi possiamo dare un indizio: Confina con Campania e Calabria. Indovinato? Trascrizione Raffaele: [0:23] Buongiorno Matteo. Matteo: [0:25] Buongiorno, come va? Raffaele: [0:28] Settimana scorsa avevo il fiatone perché avevo fatto le scale a piedi, attività fisica. Questa settimana ho il fiatone stando fermo. Matteo: [0:39] No, è arrivato il caldo. Raffaele: [0:42] 31 gradi, sopra il 60 per cento di umidità: si suda da fermi, si soffre maledettamente. Matteo: [0:54] Mannaggia. Speriamo che questa cosa non continui. Raffaele: [0:57] Sei andato via giusto in tempo. Il problema che mi pongo io, Matteo, è che se a giugno, a metà giugno, fa così caldo e si soffre così tanto, cosa succede a luglio e agosto? Cioè dove andiamo a finire? Matteo: [1:16] E dove andiamo a finire? Raffaele: [1:18] E pensa che ci sta ancora chi è sui banchi di scuola a studiare con questo caldo. Matteo: [1:29] La vita in Italia in questo momento è calda. Raffaele: [1:32] È molto molto calda. Tu, Matteo, ricordi quando hai fatto l'esame di maturità? La data. Matteo: [1:41] Era giugno, le prime due settimane di giugno. Raffaele: [1:45] Grosso modo di questi tempi. (Sì sì.) Io invece ebbi la sfortuna... il mio cognome inizia con la T, quando si selezionò la lettera per decidere da dove iniziare per fare gli esami orali, giustamente uscì proprio la A. Estratta a sorte la A, e quindi io ero l'ultimo di tutta la classe a fare l'esame. L'ho fatto, se non ricordo male, il 4 luglio. E sono andato a fare l'esame di maturità, non so se te l'ho mai raccontato, col costumino. Cioè il costume e sopra il pantalone: finito l'esame, la prova orale dell'esame di maturità, siamo andati direttamente al mare a festeggiare. Ma si può studiare con questo caldo? Si può stare sui libri a scuola con questo caldo? Matteo: [2:35] No, sicuramente no. Fortunatamente tutte le scuole, a parte gli esami, sono chiuse e riapriranno a settembre. Raffaele: [2:47] Sì, generalmente chiudono intorno al 10 giugno, ma già molto prima ci sono tanti studenti che, finite le interrogazioni, finiti i test, i compiti in classe, come si chiamano, lasciano la scuola generalmente verso la fine di maggio. E ha senso proprio per questo discorso del caldo, considera che non siamo neanche ancora in estate ma già fa così caldo. Quando rientreranno a scuola gli studenti, probabilmente troveranno una novità. Bello o brutta? Non lo so, bisogna chiederlo a loro. Matteo: [3:26] Ah, e che novità troveranno? Poveri studenti, poveri studenti. Raffaele: [3:31] Poveri. A partire da settembre 2025 il cellulare in classe sarà vietato anche agli studenti delle scuole superiori. Matteo: [3:42] E questa è una cosa interessante, è un approccio molto... non dittatoriale, mi sembra un po'... dittatoriale mi sembra troppo, però non me lo aspettavo. Raffaele: [3:55] È un approccio forte, no? È stato fatto l'esperimento con le scuole inferiori, chiamiamole così, quindi le scuole elementari, le scuole medie, e poi adesso si è deciso di espandere questo divieto alle scuole superiori. Alle scuole elementari è stato facilissimo: forse nessun bambino alle scuole elementari ha il cellulare. Anzi mi correggo: io conosco tanti bambini che hanno il cellulare in quarta o quinta elementare ma non lo portano proprio a scuola. Alle medie già comincia ad essere complicato perché un po' tutti hanno il cellulare. Al liceo, alle scuole superiori sarà complicato far rispettare questo divieto. Matteo: [4:44] È una cosa interessante anche perché sto cercando di pensare, cercando di empatizzare il più possibile con i ragazzi e i genitori, per quanto posso ovviamente, e non trovo un motivo per andare contro questa decisione: è giusto che tu non puoi usare il cellulare in classe. Raffaele: [5:12] Eh, siamo sempre nel discorso del libero arbitrio, no? In teoria gli studenti dovrebbero capire che non è il caso di utilizzare il cellulare durante la lezione. Spieghiamo un attimo bene come funziona a partire da settembre: praticamente all'ingresso in classe ci sarà una cassettina oppure si utilizzerà semplicemente il cassetto della cattedra dell'insegnante. E ogni studente che entra in classe, oppure quando entra il professore, i ragazzi devono consegnare il cellulare, mettere il cellulare in questa cassettina o nel cassetto, in modalità non disturbare, di modo che vibrazioni e suonerie non diano fastidio. E recuperare il cellulare in teoria alla fine della giornata ma in pratica quando il professore uscirà di classe, i ragazzi andranno a controllarsi le notifiche, salvo poi rimettere il cellulare a posto quando entra il professore dell'ora successiva. Ha senso così? Cioè alla fine è solo un togliere il cellulare agli alunni durante la lezione? Matteo: [6:27] Allora la questione è che abbiamo a che fare con ragazzi giovani che per una questione anche fisica hanno dei seri problemi a comportarsi in maniera logica. Perché si stanno ancora sviluppando e quindi hanno bisogno di avere a che fare con delle regole e con dei divieti, secondo me. Cioè non puoi basarti sempre e solo sulla logicità, e il ragionamento che dovrebbero fare gli studenti, che sono giovani. Raffaele: [7:14] Eh lo so, ma dirgli proprio "lasciate il cellulare qua, spegnete il cellulare, consegnatelo"... Potresti anche dire "spegnetelo però tenetelo voi, ci fidiamo." Perché poi alla fine è quello un po' il discorso. Tu dici: " Non mi fido." Matteo: [7:28] No, il discorso è proprio quello, il discorso è: si può arrivare a quello dopo una... è un po' come nelle disintossicazioni forti, tu mi insegni... No anche tu, se tu vuoi prendere meno caffè, sei arrivato in una situazione in cui ne stai prendendo tanto, non è che inizi a prenderne di meno. Vai un po' drastico i primi periodi. Raffaele: [7:55] Eh non lo so, non lo so, ci sono diversi approcci, per questo non è così semplice la questione, perché tu dici: il cellulare in classe è un male, quindi la soluzione è togliamo il cellulare. Matteo: [8:11] Ma in realtà il cellulare in classe è un male. Raffaele: [8:14] Dipende da cosa ci fai. Matteo: [8:16] Ma in questo momento lasciando stare il "vorrei che fosse", però se eliminiamo il "come vorrei che fosse la classe ideale oggi", il cellulare e l'uso del cellulare in classe distrae solamente. Raffaele: [8:40] Allora voglio chiarire un po' la mia posizione: io fondamentalmente sono d'accordo con te, nel senso che sono d'accordo che dire ad un tredicenne "tieni il cellulare acceso sul banco durante la lezione" è un invito a nozze per lui. E invece di sentirsi il professore di storia e filosofia, aprirà TikTok e si guarderà i video silenziosamente facendo finta di seguire. Quindi diciamo che è un modo per togliere questa distrazione. Idealmente non sarebbe necessario. Idealmente la lezione dovrebbe essere coinvolgente, e ti dirò di più, dovrebbe trovare un modo per coinvolgere i ragazzi attivamente. E perché non coinvolgere anche con l'uso del cellulare? Cioè per me la scuola dovrebbe andare verso una digitalizzazione massiccia, forte, soprattutto in Italia dove invece su questo siamo un po' indietro. Non ci sono abbastanza computer per tutti gli allievi, non ci sono i tablet per tutti e consentire l'utilizzo del cellulare, in maniera coordinata con l'insegnante eh, attenzione... può essere invece un modo per sopperire a questa mancanza. Idealmente, eh... Matteo: [10:03] Sono d'accordo con te. Idealmente. Ma poi basta che... ricordo le mie lezioni di informatica, e non so se tu hai mai fatto lezioni in aula computer in cui c'erano questi grandi computer, dietro i quali... erano così grandi che ti potevi nascondere dietro il monitor. E lo studente, il suo primo obiettivo quando... non il suo primo obiettivo nel senso che si sveglia e pensa che vuole fare questo.... Ma il cervello ha costanti, dà costanti impulsi per distrarti, sempre. E al primo momento noi, anche senza cellulari, perché entrambi abbiamo fatto i nostri studi durante un periodo in cui non c'era proprio il cellulare... Raffaele: [10:58] Usciva, ti dico la verità, si mandavano gli sms. Matteo: [11:01] Sì, vabbè, però, insomma, era così, non... oltretutto era vietato, non potevi metterti col cellulare sul banco. Raffaele: [11:15] Però mi ricordo che già all'ultimo anno di liceo noi avevamo quasi tutti il cellulare e ci mandavamo i messaggini, quindi già si presentava il problema. Non potevi, chiaro che non potevi, però nessuno ti sequestrava nulla. Matteo: [11:28] Eh no, però la questione è che adesso non solo puoi mandare messaggini ma per esempio puoi compromettere un compito in classe, certo probabilmente ci saranno delle metodologie per i quali se c'è il compito in classe il cellulare viene tolto o comunque viene spento o non lo so. Però già la maggior parte degli studenti è ignorante... Ma buttiamoli proprio i cellulari... Cioè secondo me il cellulare genericamente dovrebbe essere iniziato ad usare a 20 anni, perché crea una serie di problemi. A meno che non si inizi a scuola a fare educazione digitale, che può essere anche fatta con carta e penna, però ti iniziano ad educare a come usare i social, come comportarsi, cosa fare, cosa non fare, cosa evitare. Raffaele: [12:31] E qui convergiamo, Matteo: hai detto una cosa bellissima, esattamente quello che proporrei di fare io, perché il problema secondo me non è la distrazione del cellulare sul banco. Certo le elimini, non hai più la distrazione. Ma non educhi a gestire il cellulare, e secondo me il problema di tanti ragazzi di oggi è proprio quello. Pensa che la proposta successiva di questo governo è: niente social media sotto i 15 anni. E di questo poi ne riparliamo magari in un'altra puntata. Però è per dire che secondo me anche questo divieto non è per non far distrarre gli studenti, è per evitare che magari anche gli episodi di bullismo in classe vengano ripresi con i cellulari, poi questi video girino nelle chat, sui social media e creino problemi poi giganteschi. Il problema è proprio quello. Il problema è cosa ci fanno i ragazzi col cellulare. E quindi dovrebbero essere educati all'utilizzo consapevole del cellulare. Secondo me a partire dalla scuola, quindi non sequestrando i cellulari, ma insegnando come usare i cellulari in maniera utile e non fare danni con i cellulari. E poi chiaramente c'è l'altra faccia della medaglia, ovvero una volta usciti da scuola non è che "cellulare libero per tutti, tutta la giornata". Perché attualmente è così, no? La scuola dice "vi vieto il cellulare a scuola, a casa decideranno i genitori, fate quello che volete." Il problema è poi che in questa altra metà della giornata, anche i genitori, anche la famiglia deve continuare con questa educazione all'utilizzo della tecnologia. Matteo: [14:19] Sì sì sì sì, purtroppo l'educazione è un grande problema. Raffaele: [14:33] Dove eravamo rimasti? Ma inteso settimana scorsa? A Roma con i turisti che si rubavano le statue e le basi delle colonne: è successo di nuovo? Non dirmi che è successo di nuovo... Matteo: [14:49] È successo, più o meno. Niente monopattini, niente basi di colonne, ma a quanto pare dei turisti hanno fatto un guaio. Raffaele: [14:59] Un guaio bello grosso e bello caro, molto caro. Parliamo ancora di comportamenti sbagliati nei musei. Questa volta siamo a Verona, un museo che si chiama Palazzo Maffei, che ospita delle opere d'arte. In particolare un'opera d'arte di un artista contemporaneo italiano che si chiama Nicola Bolla, che ha riprodotto una sedia ispirata a uno dei quadri più famosi di Van Gogh. E l'ha riprodotta totalmente fatta di cristallo e Swarovski, quindi uno degli oggetti più fragili per definizione. Raffaele: [15:48] Ebbene, durante una visita a questo museo, una coppia quasi anziana, adesso non sappiamo molti dati, vediamo soltanto le immagini dei video di sorveglianza. Questa coppia di signori anziani, aspetta l'uscita della guardia poi si avvicina furtivamente alla sedia, che si chiama proprio "la sedia di Van Gogh". Fin lì tutto bene, puoi avvicinarti, puoi fare le tue foto. Solo che a un certo punto lui si china e si siede, si appoggia sull'opera d'arte. Adesso, secondo te: è fatta di cristallo, come può andare a finire? (Malissimo. In frantumi.) Esatto. La sedia si è immediatamente spaccata. E, tu dirai: i due mortificati avranno informato la guardia che stava poco distante in qualche altra sala. "Guardate, è successo questo, non volevo, l'ho urtata e si è rotta." Invece i furbastri sono scappati via, hanno fatto finta di nulla, hanno lasciato il museo e si sono dileguati. Le guardie del museo si sono accorte del danno troppo tardi, perché sono uscite dal museo per provare a rintracciare i colpevoli ma non li hanno potuti trovare. E quindi il museo ha fatto una denuncia contro ignoti, si dice in questo caso: è una cosa che è possibile fare quando non sai chi ha fatto il danno, il furto, fai una denuncia contro ignoti. E i carabinieri in questo caso si sono attivati, hanno preso la situazione molto seriamente, dal video sono riconoscibili in volto i due, si vede per bene l'abbigliamento, gli oggetti che portano con sé. E quindi per adesso non l'hanno trovati, ma chissà che non li troveranno a breve. Matteo: [17:55] Beh, ci sono spera... speriamo, ma non tanto per una questione di, come dire: "Voglio punirli". Però non vorrei che iniziasse questo nuovo sport di "fa il danno e poi scappa". Raffaele: [18:15] Sì, no, non va bene. Il danno, tra l'altro, la sedia vale tra i 15.000 e i 50.000 euro, quindi non parliamo di milioni di euro, però comunque è un danno non da poco. E hanno contattato l'artista: fortunatamente l'artista, dopo aver constatato i danni ha detto "ok, sì, la possiamo sistemare." Tra l'altro l'artista è stato intervistato dai giornali e l'ha presa sul filosofico, diciamo così. Ha detto "No, non ci sono rimasto male anzi ci ho visto qualcosa di ironico e positivo, mi è sembrata quasi una performance di arte moderna". Matteo: [19:00] Vabbè certo, è stata registrata, l'ha vista forse. Raffaele: [19:04] Eh, si sarà fatto una risata e ha detto "Mi ha dato persino lo spunto per la prossima opera da realizzare". Matteo: [19:11] Ah, incredibile. Raffaele: [19:13] "Sedia spezzata con turista immortalato accovacciato", chissà. Secondo me questo è il calore. Troppo caldo sta dando alla testa. Hai un antidoto per tutto questo caldo? Matteo: [19:26] Eh certo: andate a mare! Raffaele: [19:35] Eh vabbè ma il mare in Italia... Cioè l'Italia è tutta mare, è una penisola, c'è talmente tanto di quel mare che non sai dove andare. Dove andare a mare? Matteo: [19:48] Possiamo chiederlo ai mitici della bandiera blu. Raffaele: [19:55] La bandiera blu è uno degli strumenti che si utilizza in Italia per identificare le condizioni del mare delle spiagge italiane. Dare una bandiera blu ad una spiaggia vuol dire che lì l'acqua è pulita e bella, è l'idea di massima. Quest'anno in Italia, nel 2025, abbiamo 246 bandiere blu, quindi abbiamo almeno 246 posti da scegliere per avere l'acqua eccellente e addirittura recentemente c'è stato uno studio dei laboratori delle agenzie ambientali che hanno fatto una statistica e hanno visto che la regione con l'acqua più pulita, inteso meno inquinata in tutta Italia, è la Puglia. Il 99,7% delle acque è eccellente, ha una qualità eccellente, quindi l'acqua meno inquinata, praticamente 99,7% vuol dire che è perfetta. (Non male.) Più nello specifico, Matteo, tra l'altro le bandiere blu confermano questo trend e anche il maggior numero di bandiere blu in tutta Italia ce l'hanno Liguria, Puglia e Calabria, quindi si conferma la Puglia tra le migliori destinazioni. Tu sei stato in Puglia, sei stato al mare, ricordi qualche spiaggia, ti va di consigliarmi quella che secondo te è la spiaggia più bella d'Italia o la spiaggia più bella in cui sei stato in Italia? Matteo: [21:40] Allora, io sono stato in Puglia sì. Sono stato nel Gargano. Quindi la parte vicino al tallone dello stivale. E poi sono stato al confine con la Puglia, nel Molise, più verso nord. Siamo andati ogni tanto, siamo sconfinati in Puglia, spiagge un po' più sabbiose. Non sono andato ma dicono che un posto meraviglioso sono le isole Tremiti. Raffaele: [22:18] Eh sì. Matteo: [22:20] Che sono di fronte la Puglia e il Molise. Raffaele: [22:23] Esatto, sono un po' bistrattate, vuol dire maltrattate, spesso dimenticate quando si parla di isole italiane perché pensano tutti quanti alle isole della Sicilia. Mentre invece le Tremiti in Puglia sono una destinazione turistica bella, bella, bella. Matteo: [22:45] Sì. Raffaele: [22:46] Io sono stato in Puglia, non sono stato a mare in Puglia, perché sono stato in inverno, anche nei luoghi insomma che poi d'estate sono belli affollati. Però non ho avuto la possibilità di godere della spiaggia quando sono stato in Puglia. Quindi la mia selezione varia un po' tra Lazio e Campania soprattutto. Ed in particolare ti voglio raccomandare in Campania Marina d'Ascea, anche qui Bandiera Blu, una bella spiaggia ampia, mare molto pulito. Ma non solo, ce ne sono tante. C'è Palinuro. C'è un posto adesso non mi ricordo neanche più come... insomma, in quale zona specificamente si trova. Quando eravamo più ragazzini con la famiglia andavamo in un posto che si chiama "lo scoglio della tartaruga". E si trova a Vico Equense, in provincia di Napoli, non troppo lontano da Sorrento. Ed era un posto fantastico perché tu arrivavi, poi dovevi prendere la barchetta e la barchetta ti portava in questa spiaggia. Si chiama scoglio della tartaruga perché ci sono dei sassi poco distante dalla spiaggia che hanno proprio la forma di una tartaruga. E c'era l'abitudine, adesso non penso sia più consentito, di arrampicarsi su questa tartaruga e tuffarsi dalla testa o dal guscio della tartaruga. Non ci sei mai stato? Non ne hai mai sentito parlare? Matteo: [24:27] No, ricordo vagamente. A Vico Equense ci sono stato spesso quando ero piccolo e tutta quella parte lì è fantastica, ci sono delle spiagge e dei panorami e dei profumi bellissimi. Pino, mi ricordo sempre questo profumo di pino, l'albero e il mare che assieme creano un... Guarda, mi sento a mare adesso solo a pensarci. Raffaele: [25:01] Eh, ma io... infatti questo è un esercizio psicologico. Se penso alla spiaggia e al mare, automaticamente mi rinfresco. Nel Lazio ti consiglio una spiaggia che si chiama Serapo. Tecnicamente la zona, la cittadina a cui appartiene si chiama Gaeta, quindi siamo tra Napoli e Roma, non troppo lontano da Terracina che menziono sempre. Ed è insomma una bella bella spiaggia. Occhio al traffico, non facilissima da raggiungere, bisogna parcheggiare, poi fare delle scalinate... però insomma merita. Secondo alcuni la spiaggia più bella in Italia invece è la spiaggia dei conigli a Lampedusa. Matteo: [25:46] Non ci sono mai stato, è molto famosa tant'è vero che ne ho sentito già parlare. Raffaele: [25:52] Eh sì, effettivamente guardare le foto... sembra di guardare i Caraibi o addirittura le Maldive o la Polinesia. Matteo: [26:02] Ce ne sono tantissime che ricordo in Sardegna. Raffaele: [26:06] Esatto, volevo dire questo. Cioè che ognuno può avere la sua preferita, io non sono mai stato in Sardegna, però secondo tanti le spiagge più belle in Italia sono proprio in Sardegna. Secondo posto forse per la Sicilia e poi Puglia ed altre. Però grosso modo l'idea collettiva è questa: le spiagge più belle in Italia sono in Sardegna. Sei mai stato a mare in Sardegna? Matteo: [26:36] Sì, sono stato a mare in Sardegna per un paio d'anni da giovane, liceale, sono andato con gli amici, ed è stato, penso, il mare più bello che abbia mai visto in vita mia: bellissimo. Limpidissimo. Raffaele: [26:59] Facciamo così: me ne parli un poco nel nostro after show, ci spostiamo di là e approfondiamo questo argomento, e anche qua parliamo di qualche altra cosa. Matteo: [27:12] È vero perché ho fatto qualcosa. Raffaele: [27:15] Cosa hai fatto? Matteo: [27:16] Mistero? Raffaele: [27:17] Mistero: se volete sapere cosa ha combinato Matteo dovete seguirci nel nostro after show. Ricordate che è uno dei nostri bonus per i sostenitori, i membri della nostra comunità. Quindi non perdete tempo, cliccate sul link nelle show notes, diventate sostenitori di Easy Italian, riceverete l'after show, la trascrizione integrale interattiva della puntata, la traduzione multilingue, ed il Vocab Helper che mostra a schermo fino a 10 tra le parole più importanti o più difficili minuto per minuto. E che vuoi di più dalla vita? Matteo: [27:55] Una spiaggia e del mare. Raffaele: [27:59] Io stavo per dire un Lucano... Matteo: [28:01] Ciao. Ciao.

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
10.198 - Aldea, il nuovo bar villaggio di Barcellona con il cuore in Messico

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Jun 16, 2025 5:12


Se pensavi di aver già visto tutto in fatto di cocktail bar a Barcellona, potresti ricrederti. Perché da qualche mese, nel Born, la parte più viva e antica della città, c'è un locale che non assomiglia a nessun altro. Si chiama Aldea, che in spagnolo significa villaggio. Ma più che un nome, è un'intenzione. Qui tutto è fatto in casa: i distillati, i liquori, i panini, persino i tavoli. E l'accoglienza ha il passo lento e sincero di chi non ha bisogno di effetti speciali per colpire. L'idea è di Francesco Falco, 31 anni, torinese (“ma ho lasciato l'Italia a 18”) e Silvia Dorninger, austriaca. Insieme da una decina d'anni, hanno girato mezzo mondo dietro il bancone: Londra, Ibiza, Messico, Caraibi, fino a Barcellona, dove Francesco ha lavorato anche al Paradiso, uno dei migliori bar al mondo.

Radio Pirata
139 - La Battaglia Per il Salento

Radio Pirata

Play Episode Listen Later Jun 6, 2025 31:38


La battaglia per il destino del Salento (e forse dell'Italia) non termina dopo l'eccidio dei martiri di Otranto. Una lega di stati amici viene formata dal papa, pronta a cacciare l'invasore ottomano dalla Puglia. Il problema è capire quanto "amici" sono questi stati, e quali lotte di potere hanno effettivamente portato Otranto a subire una simile tragedia.

Radio Pirata
138 - I Martiri di Otranto

Radio Pirata

Play Episode Listen Later May 31, 2025 35:06


La storia dei martiri di Otranto è tragica e frutto dei suoi tempi. Un evento spesso piegato alla propaganda di tutte le epoche. L'inizio delle azioni di pirateria ottomana (più o meno) si mescolano alle contese geopolitiche europee e alle guerre di potere tra gli stati italiani. Nel mezzo una cittadina di pescatori e contadini, ignare vittime di trame ben più grandi di loro.

Radio Pirata
137 - Come Cambiò Roma Dopo i Pirati

Radio Pirata

Play Episode Listen Later May 24, 2025 36:18


Dopo l'avvento (e la fine) dei pirati nel Mediterraneo, Roma cambiò profondamente. L'impatto dei pirati non portò solamente guerra nei mari e in terra, ma modificò parecchio la percezione che i romani avevano del Mediterraneo, del mare in generale, e dei rapporti da intrattenere con chi aveva intenzioni ostili. Tanto da far nascere l'idea del pirata come "nemico del genere umano".

Inchiostro Nero
DOPO UN LUNGO SILENZIO. Parma 1989.

Inchiostro Nero

Play Episode Listen Later May 5, 2025 40:47


Il caso di Ferdinando Carretta è uno dei più enigmatici della cronaca italiana. Nell'agosto del 1989, la sua famiglia scompare nel nulla, senza lasciare tracce; per anni si pensa a una fuga volontaria, forse verso i Caraibi. Nel 1998, però, un'intervista televisiva ribalta ogni certezza: Ferdinando confessa un segreto rimasto sepolto per quasi un decennio.La verità è inquietante e getta un'ombra indelebile sulla vicenda; Carretta ammette di aver ucciso i suoi genitori e il fratello, rivelando dettagli che sconvolgono l'opinione pubblica. Secondo la sua versione, i corpi sarebbero stati occultati in una discarica, ma non sono mai stati ritrovati; un caso che, pur avendo una confessione, mantiene ancora zone d'ombra.Episodio senza pubblicitàhttps://bit.ly/3C1LnZ7Seguici su Instagram https://bit.ly/3C4megwIscriviti al canale WhatsApphttps://bit.ly/4h8B6JtQuesta è un'opera di fantasia ispirata da una storia vera. Ogni riferimento a luoghi reali, eventi o personaggi realmente esistiti è rielaborato dall'immaginazione. Gli eventi narrati sono il frutto della creatività dell'autore e qualsiasi somiglianza o discordanza con persone reali, luoghi e eventi accaduti è puramente casuale.

Inchiostro Nero
[TRAILER] DOPO UN LUNGO SILENZIO. Parma 1989.

Inchiostro Nero

Play Episode Listen Later Apr 30, 2025 3:48


Il caso di Ferdinando Carretta è uno dei più enigmatici della cronaca italiana. Nell'agosto del 1989, la sua famiglia scompare nel nulla, senza lasciare tracce; per anni si pensa a una fuga volontaria, forse verso i Caraibi. Nel 1998, però, un'intervista televisiva ribalta ogni certezza: Ferdinando confessa un segreto rimasto sepolto per quasi un decennio.La verità è inquietante e getta un'ombra indelebile sulla vicenda; Carretta ammette di aver ucciso i suoi genitori e il fratello, rivelando dettagli che sconvolgono l'opinione pubblica. Secondo la sua versione, i corpi sarebbero stati occultati in una discarica, ma non sono mai stati ritrovati; un caso che, pur avendo una confessione, mantiene ancora zone d'ombra.Episodio completohttps://bit.ly/3C1LnZ7Seguici su Instagram https://bit.ly/3C4megwIscriviti al canale WhatsApphttps://bit.ly/4h8B6JtQuesta è un'opera di fantasia ispirata da una storia vera. Ogni riferimento a luoghi reali, eventi o personaggi realmente esistiti è rielaborato dall'immaginazione. Gli eventi narrati sono il frutto della creatività dell'autore e qualsiasi somiglianza o discordanza con persone reali, luoghi e eventi accaduti è puramente casuale.

marketing con @gluca
[È venerdì] Sulla filosofia di Julio

marketing con @gluca

Play Episode Listen Later Feb 7, 2025 6:11


Il ciclo delle notizie: a) giornali e tv: guarda che circo a Roccaraso! b) ma l'ambiente? dichiarazione di un consigliere dei Verdi c) illuminato editoriale indignato sul potere degli influencer d) pioggia di meme ridicolizzanti e) articolo del Post che da entomologo spiega benissimo la situazione del formicaio e) pioggia di meme stavolta dalla parte degli invasori f) articolo pensoso di Domani sul diritto del proletariato a fare a palle di neve dove je pare. Sei tra le circa 25.000 persone iscritte tra qui, LinkedIn, Telegram e WhatsApp: grazie, spero che le 3,1 ore per scriverla ti siano state utili. A proposito, che ne dici di presentare il tuo brand nella newsletter? Dai un'occhiata per sponsorizzare nel 2025. Il quiz della settimanaA quale percentuale del PIL ammonta per lo Stato di Anguilla, nei Caraibi, la vendita dei domini .ai nel 2023? a) 37% b) 54% c) 86%[Il tuo nome qui][mini]marketing è una newsletter creata e mantenuta in prima persona da me. Sono Gianluca Diegoli, divulgatore a tempo perso, ex manager e ora consulente direzionale, professore a contratto in IULM, editorialista per Link, Tendenze, Quants, Forbes e Nòva 24, autore di saggi come Svuota il carrello per UTET, e manuali come Retail Omnichannel e Social Commerce per Apogeo e Mobile Marketing per Hoepli, nonché early adopter del digital marketing in Italia e blogger della prima ora.La newsletter si differenzia dalle fonti di settore perché senza troppi filtri, capace di farsi domande scomode, a volte di sorridere dei nostri stessi tic di marketer. Con un tono leggero, personale e (spero) mai scontato, è frequentata da chi vuole riflettere davvero sul marketing nella trasformazione digitale e non solo. Chi sponsorizza qui sa che chi legge lo prenderà in considerazione realmente.Ci sono posti sparsi per marzo-aprile-maggio, se ci stavi pensando, è il momento di agire :)La filosofia di JulioChi mi conosce di persona sa quanto sono refrattario ai decaloghi strategici, per non parlare di quelli motivazionali, e ancora di più se comportano metafore sportive. Non per tutti è così: ci sono persone che adorano tutto questo. Un mio ex capo era innamorato di Velasco, che è un po' un mix di motivazione, metafora e strategia. Quando qualcosa non funzionava, fosse a livello di business o di team, andava prima ad abbeverarsi da Julio (che per quei pochi che non lo sanno, ha una forse più grande carriera parallela come oratore e coach di coach e imprenditori vari), poi ci obbligava ad abbeverarci pure noi nello stesso ruscello juliano, sia a distanza che di persona.Gli ho anche stretto la mano una volta, a Julio (più che altro per mostrare al boss la prova che c'ero andato davvero). Il boss tramite benedizione velaschiana pensava di cambiare quel Gianluca trentenne che alzava la mano in riunione ed evocava gli elefanti nella stanza, o pronunciava i “dipende” e i “sì, ma”. Poi mi chiedo perché ora non sono a capo di una multinazionale, che ingenuo.Insomma Julio è davvero un grandissimo, soprattutto nell'epoca dei coach della porta accanto autoproclamati su TiktTok. La sua oratoria è una raffica di scariche di adrenalina, come si dice – io purtroppo sono intollerante all'adrenalina, ma capisco la dipendenza che hanno molte persone per quelle scariche di elettricità sottopelle, dalla permanenza in circolo di qualche ora, ma che in quel momento ti sembrano il toccasana. Credo che molte droghe – non ho molta esperienza in merito – funzionino più o meno così.Le sue parabole sono meglio di quelle di Gesù. La sapete quella della schiacciata? Io l'ho sentita almeno venti volte. “Lo schiacciatore non commenta l'alzata, la risolve”. Ci vuole dire, Julio, che non serve attivare una catena di scaricabarile. Racconta Velasco in un celebre aneddoto che alla fine la colpa del punto mancato diventa del bidello che, in palestra, non ha chiuso bene la porta. “La cultura degli alibi va scardinata.” Sì, certo. Ma se il sistema è sbagliato, chi lo cambia? Se l'alzatore non sa davvero fare il suo mestiere? Se ci si abitua ad arrangiarsi sempre, si rischia di accettare situazioni strutturalmente sbagliate. A volte è meglio pretendere un cambiamento, piuttosto che continuare ad aggiustare le cose alla meno peggio. Secondo me il problema, caro Velasco, è che nelle aziende italiane si fanno spesso entrambe le cose: si incolpa sia l'alzatore che lo schiacciatore, in modo da non cambiare nulla. Diglielo al prossimo convegno! Digli che te l'ha detto gluca!È così la filosofia velaschiana: forse giusta ma bianca o nera, come tutte le religioni, i proverbi e le massime della nonna.“Nell'errore cerca il motivo, non il colpevole” è parente della precedente. Trovare cause sistemiche e non personali, ma in Italia non è mai colpa di nessuno. Si rischia di creare un ambiente dove nessuno si assume responsabilità. “La squadra si costruisce con ruoli chiari” dice Julio, che è fordista dentro. Ma definire troppo le responsabilità può creare silos, bloccando la creatività e l'adattabilità: è l'“eseguivo gli ordini” effect. “Giocare di squadra è una regola”: e chi lo dice? La collaborazione è importante, ma alcune persone rendono meglio da sole e la cultura del teamwork forzato (mioddio che ricordi angosciosi) può fare danni. Inoltre, troppa collaborazione può rallentare i processi decisionali. Lo diceva Bezos: se dobbiamo comunicare significa che siamo inefficienti.“La mentalità vincente si costruisce vincendo su sé stessi”: a me è sempre sembrata una frase motivazionale buona per un poster. In molti casi imparare a perdere e a gestire la sconfitta è più importante di pensare sempre e solo alla vittoria. Forse Julio intendeva che devi essere ottimista, e allora ok, certo.“Basta lamentarsi di quello che manca”: e se invece fosse utile senza dover sempre mettere polvere sotto il tappeto, con la scusa che il lamento non è utile? Sai Julio poi cosa succede? In riunione tutti propositivi, in bagno a lavarsi le mani tutti a lamentarsi, e poi via a mandare curriculum alla concorrenza – io feci così.Il coach non ammette il caso, la sfortuna, la giornata storta. Tutto è motivazionale. “Chi vince festeggia, chi perde spiega” sostiene spesso Julio nel tripudio generale. E se chi vince avesse solo avuto fortuna? In ogni caso, per 1.700 euro più IVA durante il Julio Velasco Day ve lo spiegherà sicuramente meglio di me: al prezzo vi viene via un posto numerato nelle prime file, l'Executive Report e materiale didattico, Attestato di partecipazione, nonché Video Review On Demand per 7 giorni, Networking lunch & coffee break in area riservata, Desk di registrazione riservato e soprattutto l'ambita Priority per foto con Julio Velasco.Io, invece, attendo di partecipare al Trinchieri Day (che non esiste ancora). In uno short che vi sbobino, Andrea Trinchieri, allenatore di basket, oggi allo Zalgiris di Kaunas, mi ha spiegato la strategia in un modo che non avevo mai sentito.Io parto sempre dividendo tre macro-aree nel mio lavoro. La prima è avere una filosofia, poi avere una strategia relativa a quella filosofia e poi andare a spezzare il capello con una tattica. La filosofia è sempre dettata da chi alleni, dove alleni e per cosa alleni. Credo che sia veramente una necessità essere il più flessibile e avere la necessità di adattarsi alle situazioni. Io penso che il nostro lavoro sia diventato 100% situazionale, dove non puoi dire "Ah, qui si fa così". No. Questa situazione può essere simile a un'altra, ma è diversa. Quindi ogni situazione va valutata nella sua interezza, senza compromettere certi valori. Ci sono cose che io definisco no-go.Ecco, da ora mi sento seguace di Trinchieri. Ho trovato finalmente un mio guru. Dolcemente complicato.Il marketing insegnato dai negoziantiAttenzione ai testimonial che usate nelle affissioni: a Trieste hanno fatto il debunking.Ti ricordo che ilmarketinginsegnatodainegozianti.info è un progetto gonzo-collettivo a cui puoi contribuire senza pietà. No screenshot o inoltri social, solo foto vostre. Segnalazioni * La scorsa settimana ho parlato dei dati che lasciamo andando nel mondo reale, in palestra o a fare la spesa o al padel.* È uscito un mio pezzo lungo scritto per Link, che mi è costato non poco sudore neurale, in cui parlo di dynamic pricing, degli Oasis, della rivoluzione francese, di economia comportamentale, di Annie Ernaux e del suo libro Guarda le luci, amore mio, del Bon Marché – il primo grande magazzino a introdurre il concetto di prezzi esposti e fissi –, di equità nel prezzo, di viaggi e hotel, di Douglas Coupland, di capitalismo digitale, di dati, dell'algoritmo e della personalizzazione per massimizzare i profitti. That's all folks!Se ti è piaciuta, inoltrala o stampala sulla stampante condivisa dell'ufficio, qualcuno la raccoglierà. Ah, se stai pensando di supportare questa newsletter, clicca qui. Se stai pensando a uno speech nella tua azienda o al tuo evento, rispondi alla mail. Ah, abbiamo superato le 20.000 iscrizioni qui: VVB.Ci leggiamo venerdì prossimo, gluca Grazie a Daniela Bollini per la paziente correzione e a Cristina Portolano per i separatori.Quiz: a) 37% (fonte). This is a public episode. If you would like to discuss this with other subscribers or get access to bonus episodes, visit lettera.minimarketing.it

108
108 Offseason E05 - Roki Around The Christmas Tree

108

Play Episode Listen Later Feb 3, 2025 73:35


Hall of Fame, Sasaki ai Dodgers, racconti dai Caraibi

Tunnel
#173 - Ammazza, che mappa

Tunnel

Play Episode Listen Later Jan 30, 2025 54:29


In questa puntata:abbiamo intervistato Riccardo D'Agnese, autore di mappe calcistiche, grande collezionista di maglie da gioco e appassionato del pallone che piace a noi

Ultim'ora
Il turismo mondiale torna ai livelli pre-Covid

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Jan 21, 2025 1:25


ROMA (ITALPRESS) - Con 1,4 miliardi di arrivi di turisti internazionali registrati a livello globale, il 2024 ha segnato la ripresa del settore dopo la pandemia. E' quanto emerge da una stima pubblicata da United Nations Tourism, che sottolinea in particolare una forte crescita in Asia. Il numero di viaggi è stato superiore dell'11% rispetto al 2023 ed è salito al livello del 2019, l'ultimo anno prima della pandemia e data del precedente record. Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite, il numero di viaggiatori internazionali è aumentato notevolmente anche in Nordafrica, Medio Oriente e America Centrale. La regione Asia-Pacifico ha registrato la crescita maggiore nell'ultimo anno, con il 33% di turisti in più rispetto al 2023, anche grazie alla completa eliminazione delle restrizioni sanitarie in Cina. L'Africa ha accolto il 7% in più rispetto al 2019 e il 12% sul 2023. L'Europa ha registrato 747 milioni di arrivi internazionali nel 2024, +1% a fronte dei livelli del 2019. Le Americhe hanno recuperato il 97% degli arrivi pre-pandemia, con i Caraibi e l'America Centrale che hanno già superato i livelli del 2019./gtr

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Il turismo mondiale torna ai livelli pre-Covid

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Play Episode Listen Later Jan 21, 2025 1:25


ROMA (ITALPRESS) - Con 1,4 miliardi di arrivi di turisti internazionali registrati a livello globale, il 2024 ha segnato la ripresa del settore dopo la pandemia. E' quanto emerge da una stima pubblicata da United Nations Tourism, che sottolinea in particolare una forte crescita in Asia. Il numero di viaggi è stato superiore dell'11% rispetto al 2023 ed è salito al livello del 2019, l'ultimo anno prima della pandemia e data del precedente record. Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite, il numero di viaggiatori internazionali è aumentato notevolmente anche in Nordafrica, Medio Oriente e America Centrale. La regione Asia-Pacifico ha registrato la crescita maggiore nell'ultimo anno, con il 33% di turisti in più rispetto al 2023, anche grazie alla completa eliminazione delle restrizioni sanitarie in Cina. L'Africa ha accolto il 7% in più rispetto al 2019 e il 12% sul 2023. L'Europa ha registrato 747 milioni di arrivi internazionali nel 2024, +1% a fronte dei livelli del 2019. Le Americhe hanno recuperato il 97% degli arrivi pre-pandemia, con i Caraibi e l'America Centrale che hanno già superato i livelli del 2019./gtr

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni
188 - Come si vive a Santa Cruz del Islote, l'isola più densamente popolata al mondo

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni

Play Episode Listen Later Nov 28, 2024 9:36


Santa Cruz del Islote è considerata l'isola più densamente popolata al mondo. È una piccola isola dell'arcipelago di San Bernardo, situata nel cuore del Mar dei Caraibi, e appartiene alla Colombia. Ha una superficie poco più grande di un campo da calcio e ospita quasi mille persone, con edifici che coprono quasi ogni angolo, rendendo praticamente impossibile trovare un momento di solitudine. Ma come si vive in un luogo così affollato? Ne parliamo in questa una nuova puntata de I Record della Terra. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Ultim'ora
⁠Natale, tutti pazzi per l'America Latina

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Nov 22, 2024 1:33


ROMA (ITALPRESS) - Si avvicinano le festività natalizie e, quest'anno più che mai, le tendenze di viaggio appaiono diversificate e, quindi, ricche di opportunità per gli operatori. L'Osservatorio di BIT 2025 prevede che almeno il 60% degli italiani si metterà in viaggio in occasione del Natale, con un aumento significativo della domanda per l'estero rispetto agli anni precedenti. Cresce l'interesse per i viaggi che coniugano avventura e relax, con tour in Paesi che offrono sia la natura selvaggia sia le spiagge di sabbia bianca e acque cristalline: tra le più gettonate, le destinazioni dei Caraibi come l'evergreen Repubblica Dominicana, dove alla vacanza 'sole e mare' si aggiungono grandi parchi naturali incontaminati e le suggestive località ispaniche con le loro tradizioni. Ancora più positivi i numeri delle destinazioni del Centro America, come l'emergente El Salvador tra parchi naturali, vulcani, rovine maya e inaspettati laghi interni. Le analisi dell'Osservatorio sulle destinazioni a corto e medio raggio rivelano che, durante le feste, capitali europee come Parigi, Vienna o Londra, famose per gli scenari natalizi particolarmente fastosi, restano il must per i soggiorni più brevi. Per quanto riguarda la capitale britannica, l'ente del turismo Visit Britain prevede un record di 25 milioni di visite per una spesa turistica di quasi 14 miliardi di sterline.mgg/mrv

Miti da sfatare
287. Il complotto sull'ibernazione di Walt Disney

Miti da sfatare

Play Episode Listen Later Oct 22, 2024 7:46


Di complotti sulle morti di personaggi iconici ce ne sono davvero tanti, ma uno dei più particolari è forse quello su Walt Disney. Nella puntata di oggi analizzeremo la teoria complottista secondo la quale Walt Disney si sia fatto ibernare in attesa che la medicina progredisca a tal punto da curare la sua malattia, e che il suo cilindro criogenico sia stato nascosto dalla sua famiglia sotto l’attrazione dei Pirati dei Caraibi a Disneyland in California.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Radio Pirata
134 - Gli Anni Perduti di Barbanera

Radio Pirata

Play Episode Listen Later Oct 5, 2024 45:49


Andiamo alla scoperta degli anni perduti di Barbanera nella Carolina. Sveliamo i segreti e le attività del più famoso dei pirati durante il suo periodo in Nord America. Immergiti nelle sue avventure, nelle sue relazioni con i locali e nelle sue attività ben oltre al saccheggio. Scopriamo assieme una nuova faccia di Barbanera, lontano dai Caraibi.

Radio Pirata
133 - La Verità sui Pirati Più Famosi dei Caraibi

Radio Pirata

Play Episode Listen Later Sep 28, 2024 43:17


Scopriamo la verità dietro le leggende dei pirati più famosi. In questo episodio storico sveliamo i fatti reali e accertati contro i miti che circondano figure come Stede Bonnet, Calico Jack Rackham e Anne Bonny. Rettifichiamo alcune cose dette in passato e separiamo la realtà dalla finzione, mentre ci immergiamo in un mare di avventure, battaglie e intrighi politici.

Doppio Click
Doppio Click di giovedì 26/09/2024

Doppio Click

Play Episode Listen Later Sep 26, 2024 22:01


Le novità del Piracy Shield e lo strano caso degli “hacker dei Caraibi” che avrebbero attaccato i siti di streaming illegali. A cura di Marco Schiaffino.

gioved doppio caraibi marco schiaffino
Tunnel
#160 - Il nuovo Gaviscon

Tunnel

Play Episode Listen Later Sep 19, 2024 112:21


Torniamo con una nuova stagione e con il commento di Anguilla-Turks e Caicos di Concacaf Nations League e superospite Giulio Di Cienzo!

Brutte Storie
Disneyland, Pirati e Resti Umani (Mini)

Brutte Storie

Play Episode Listen Later Aug 20, 2024 11:15


Parliamo dell'attrazione "Pirati dei Caraibi" di Disneyland, che ha ispirato gli omonimi film, delle sue origini e dei resti umani che la popolano ancora oggi. Seguimi su Instagram: https://www.instagram.com/claracampicomedy/ E su tiktok: https://www.tiktok.com/@claracampicomedy Per supportare il progetto Brutte Storie: https://ko-fi.com/claracampi Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 08.00 23.07.2024

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Jul 23, 2024 10:00


Dall'Africa e dai Caraibi, i conflitti e le crisi che rischiano di essere dimenticate: Sudan e Haiti. Stati Uniti: la vicepresidente Harris verso la nomination democratica per la Casa Bianca dopo la rinuncia di Joe Biden. Gli aggiornamenti sul Medio Oriente e la visita in Ucraina del segretario di Stato vaticano, card. Parolin. La vicinanza di Papa Francesco alla popolazione sofferente.

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
9672 - L'Estate di Tequila Komos tre pairing experience in tre location esclusive di Campania e Puglia

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Jul 18, 2024 2:44


EVENTI - Dal 24 al 26 luglio, prende vita L'Estate di Tequila Komos, evento esclusivo dedicato al tequila ultra-premium importato in Italia da Compagnia dei Caraibi. Tre pairing experience in tre location esclusive tra Campania e Puglia: Lanificio San Salvatore a Salerno, Atenze Restaurant - Patria Palace di Lecce e Gil Beach a Bisceglie.

da Brand a Friend
#329 - Uragano Curation

da Brand a Friend

Play Episode Listen Later Jul 14, 2024 22:18


Settimana scorsa è passato da queste parti l'uragano Beryl. Per qualche ora mi sono cagato sotto pensando a dover evacuare l'isola, ma alla fine tutto è andato per il meglio.L'uragano ha cambiato leggermente rotta e una volta impattata la penisola dello Yucatan (Messico) ha cominciato a perdere gran parte della sua forza inarrestabile. Zero danni, zero stress. Felice di essere vivo.- Chi mi conosce bene, sa che professionalmente il mio fuoco ed interesse più grande, da olre 20 anni, è la content curation: trovare, raccogliere, organizzare e contestualizzare informazioni e risorse per creare collezioni, raccolte, percorsi, antologie, librerie, directory e quanto altro possa consentire di creare valore mettendo insieme informazioni e risorse che prese singolarmente non avrebbero praticamente valore.  Sono positvamente ossessionato da questa pratica, mezza arte e mezza scienza, perché nel baillame di contenuti che vengono creati quotidianamente, la curation fatta non per risparmiare tempo ma per creare risorse realmente utili, consente realmente di crescere e di apprendere gli uni dagli altri. Il mio problema più grande, è che a nessuno interessa parlare o interessarsi alla curation.Lo so.La curation è un tema che appare distante, alieno, un'eredita del mondo della storia e dell'arte del quale non si è compreso ancora il potenziale, i benefici e le strategie pratiche per poterla rendere utile a chi comunica e a chi fa business. A sua volta quindi la curation ha bisogno di essere "curata" per poter essere contestualizzata, compresa e apprezzata. Se non mostro, curando io stesso, quanto questo raccogliere e organizzare, generi valore e sia utile per la propria reputazione, credibilità e autorevolezza, la curation viene vista come una scorciatoia per produrre contenuti di medio-bassa qualità, risparmiando tempo ed evitando di dover imparare a scrivere qualcosa di realmente autentico e utile.E' proprio con l'intenzione di assistere, stimolare e "attivare" autori, esperti, scrittori e studiosi, che da quasi due anni pubblico "Curation Monetized", una newsletter dedicata a condividere e mostrare - fra le altre cose - esempi reali di progetti online che non solo raccolgono e organizzano informazioni e risorse esistenti, ma che ne estraggono anche un profitto.Grazie a questo lavoro di ricerca e analisi al quale dedico una fetta considerevole del mio tempo, sono riuscito a individuare oltre 100 esempi "reali" di progetti / siti / applicazioni web che monetizzano la loro abilità di cercare, verificare, selezionare ciò che di rilevante emerge, utile o non facile da trovare c'è dietro un certo problema/interesse/esigenza. Il mio obiettivo è quello di rendere evidente quante possibilità, modalità e direzioni ci siano per raccogliere e organizzare informazioni utili ad un'audience specifica e come poter monetizzare tale tipo di contenuto.Informazioni indispensabili a chi definisce piani editoriali, a chi scrive e pubblica contenuti online e a chi desidera costruire risorse di valore e di lunga durata in grado di generare visibilità, autorevolezza e profitti. Nello specifico, ecco un elenco degli specifici vantaggi e benefici per chi crea risorse curate sul web:SEO Visibilità: aumenta le tue probabilità di essere visibile sui motori di ricerca e soprattutto nelle risposte riassuntive generate dagli stessi in quanto raccogli una multitudine di risorse utili a soddisfare ricerche specifiche (meglio di quanto possa fare un tipico articolo sul tema)AIO Visibilità: stesso beneficio e stessi motivi sui motori di intelligenza artificiale come ChatGPT, Bing Co-Pilot, Claude, Perplexity, etc. SEO Autorevolezza: accresce rapidamente il numero di siti autorevoli che linkano la tua risorsaCredibilità e Autorevolezza Personale: accresce la fiducia nel tuo personal brand dando prova evidente della tua competenza nel settore Passaparola: favorisce il passa-parola, in quanto questo tipo di risorse, quando ben fatte, sono rare da trovare e sono estremamente utiliLead Generation: facilita l'intercettare potenziali clienti e il poter raccogliere i loro contatti diretti fornendo accessi "Premium" a dati speciali altrimenti non disponibile al pubblicoCompetenza: forza l'autore a studiare e analizzare in profondità l'area prescelta offrendo la possibilità di accrescere rapidamente la propria visione e conoscenza Monetizzazione: crea nuove opportunità di guadagno attraverso una ricca serie di modelli di business già sperimentati da altri Morale: Oggi ci sono così tante informazioni e risorse accessibili là fuori che non vedere come il raccogliere e organizzare tali informazioni per usi e necessità specifiche sia un'opportunità, non solo di rendersi utile, ma anche di creare nuove opportunità di business, è come non vedere un TIR che ti sta venendo addosso contromano.-------------------------------------------Curation Monetized Examples*Database Catalog* 2024-------------------------------------------Disponibile a breve.Per:Giornalisti indipendentiAutori, scrittori, bloggerCreatorsEsperti di settore, consulenti, coachImprenditori onlineAgenzie di branding e content marketingStartup e aziende,stanchi o non interessati a guadagnare visibilità e reputazione attraverso i social media e la creazione continua di contenuti di medio valore. Cosa contiene:100 esempi reali di progetti che monetizzano raccogliendo e organizzando informazioni già disponibli onlineDescrizione, caratteristiche, URLPiattaforme di pubblicazioneModelli di business usati Autori e contattiAltre info utili (prezzo di vendita, audience, età del progetto, etc.)+ Elenco di trend e opportunità di business emergentiModelli di business più utilizzati-------------------------------------------Curation Monetized Examples*Database Catalog* 2024-------------------------------------------Prenota ora una copia a meno del 50% del prezzo finale (€100).Offerta valida fino al 20 Luglio 2024. _______________Info Utili• Content Curation Monetized newsletter:https://curationmonetized.substack.com • Curation Monetized Database Catalog 2024100 esempi + trend e modelli di busness emergenti Prenota la tua copia a prezzo scontato• Sostieni questo podcast:Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto onlinehttps://Patreon.com/Robin_Good•  Musica di questa puntata:"Misty" by Birocratic disponibile su Bandcamp•  Nella foto di copertina:xIl percorso dell'uragano Beryl nel Mar dei Caraibi. Zoom.earth• Dammi feedback:Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegram https://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback• Ascolta e condividi questo podcast:https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend• NUOVO! Archivio completo organizzato per temi:https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast• Seguimi su Telegram:https://t.me/RobinGoodItalia.

Radio Pirata
127 - Senza pietà: Ancora Furia nei Caraibi

Radio Pirata

Play Episode Listen Later Jul 13, 2024 30:08


La vita da pirata non era solo tesori e avventure! Torniamo a scoprire il lato oscuro della pirateria: battaglie sanguinose, punizioni brutali e la spietata legge del mare. Seguiamo la storia di Matteo Luca, pirata italiano alleato della Spagna, e di Jacques de Sores, detto l'Angelo Sterminatore. Scontri epici, ammutinamenti e torture: tutta la violenza che ha terrorizzato i mari.

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane
9599 - A luglio tre ricorrenze speciali da celebrare con i rum Planteray

HORECA AUDIO NEWS - Le pillole quotidiane

Play Episode Listen Later Jul 10, 2024 2:43


Piña Colada Day, World Rum Day, Daiquiri Day sono le tre ricorrenze per cogliere l'occasione di scoprire la gamma di Rum Planteray, importati e distribuiti in esclusiva sul mercato italiano da Compagnia dei Caraibi.   

Sonar
2. Il suono è vita

Sonar

Play Episode Listen Later Jul 9, 2024 29:41


Non così diversamente dalle nostre, le società dei cetacei si fondano sulla condivisione del sapere acquisito e sulla capacità di trasmetterlo. Poter parlare con qualcun altro ci permette di riconoscerci come parte della stessa comunità. Questo fenomeno di trasmissione dei dati e di coesione sociale, gli scienziati l'hanno definito cultura.  Su quale linguaggio si basa allora, la cultura dei capodogli? Il suono di base, per questi animali, è il click; a cambiarne l'utilizzo e il significato è il modo in cui viene emesso. Il primo uso è legato alla caccia, l'altro invece alla dimensione sociale del capodoglio, alla cura delle relazioni: in questo caso si tratta di click distinti dai pattern, cioè dalle sequenze che servono a farsi riconoscere come membri dello stesso clan. I clan non si distinguono tra loro soltanto dai modi in cui cacciano, i modi in cui si spostano e fanno le loro cose: i clan di capodogli si identificano soprattutto attraverso i suoni che emettono. Come si riconoscono, allora, i capodogli del Mediterraneo? E quelli dei Caraibi? E soprattutto: di cosa è fatta, la vita dei capodogli? Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Radio Pirata
126 - La Violenta Storia dei Pirati di Tortuga

Radio Pirata

Play Episode Listen Later Jul 6, 2024 37:47


Tortuga, la più famosa isola dei pirati, terra dei bucanieri e della filibusta. Scopriamo assieme la vera storia di questo luogo, tra leggende e violentissima realtà! Seguiamo le vicende di bucanieri di primo livello come Montbart detto "Lo Sterminatore" e Roche Brasiliano, tra vita dissoluta, tesori nascosti e battaglie epiche! Alla ricerca dei segreti dell'isola più pericolosa dei Caraibi!

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni
131 - La furia dell'Uragano Beryl - perché è un fenomeno eccezionale

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni

Play Episode Listen Later Jul 5, 2024 10:24


Nella notte tra l'1 e il 2 luglio l'uragano Beryl ha raggiunto la categoria 5, con venti fino a 250 km/h e inondazioni capaci di distruggere interi edifici. È il più violento mai registrato nell'Atlantico nel mese di luglio. Ha già colpito i Caraibi e la Giamaica e ora si sta dirigendo verso il sud del Texas. In questo episodio spieghiamo i motivi dell'eccezionalità dell'uragano Beryl, come si è formato e qual è la sua traiettoria.  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

News dal pianeta Terra
Le conseguenze dell'uragano Beryl

News dal pianeta Terra

Play Episode Listen Later Jul 4, 2024 8:34


Nel giorno in cui il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, afferma che non basteranno i soldi per ripagare i danni climatici, l'uragano Beryl, ormai forza 5, ha devastato l'isola della Martinica e i Caraibi. Gianumberto Accinelli, entomologo, ci racconta l'epico ritorno – dopo 500 anni – del castoro in Italia, dalle alpi udinesi fino alla discendenza di Speedy. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare le notizie su www.lifegate.itRassegna stampa: La Martinica scava nel fango dopo il passaggio dell'uragano Beryl, dall'inviata Sara Segantin

Radio Bullets
3 luglio 2024 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Jul 3, 2024 22:23


Gaza: pericolose malattie della pelle si stanno diffondendo tra i bambini. I generali israeliani vogliono una tregua, Netanyahu no. Venezuela: domani comincia ufficialmente la campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali. Afghanistan: dopo l'incontro di Doha nessun riconoscimento del governo talebano. Kenya: gas lacrimogeni sulla gente in piazza contro il presidente. L'ungherese Orban suggerisce a Zelensky di considerare un cessate il fuoco.Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli

Radio Bullets
1 luglio 2024 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Jul 1, 2024 22:23


Dal 7 ottobre gli USA hanno inviato 14 mila bombe da 900 kg. Carro armato israeliano “investe una madre ferita” a Gaza. Egitto: tre anni per aver indossato una maglia con scritta “antitortura”. Francia: sempre più a destra. Iran: calo di sostegno alle elezioni. Pakistan: madre e figlia murate vive dai parenti. Nigeria: milioni senza o con poca elettricità. Mauritania: Ghazouani si assicura la rielezione Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli

Elisa True Crime
Ep. 59: La famiglia Carretta

Elisa True Crime

Play Episode Listen Later May 29, 2024 29:23


Mettete insieme un camper abbandonato, una famiglia volatilizzata, una fuga ai Caraibi, un giovane Antonio Di Pietro, ma, soprattutto, una confessione in diretta a “Chi l'ha visto” e avrete un delitto mediatico degno di un film. Questo è il classico caso che senza una confessione eclatante sarebbe rimasto un “delitto perfetto”: infatti né i corpi delle vittime né l'arma del delitto sono mai stati ritrovati. Questo è il caso della famiglia Carretta.See omnystudio.com/listener for privacy information.

ILLUSTRI SCONOSCIUTI
BARBECUE | La boa di George Stephen

ILLUSTRI SCONOSCIUTI

Play Episode Listen Later May 9, 2024 11:53


George e Margaret volevano solo fare un barbecue con gli amici per festeggiare il trasferimento nella loro nuova casa nei dintorni di Chicago. Invece, finiscono per inventare il barbecue e aprire un'azienda di successo. È così che nasce uno degli oggetti più iconici dei pranzi primaverili, anche se la sua storia ha origini molto più antiche. 

Radio Bullets
30 aprile 2024 - Notiziario in genere

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Apr 30, 2024 7:52


L'Onu: ‘emergenza femminicidi in Honduras'. Giappone, calo della natalità: a rischio l'esistenza di molti comuni. Caraibi, la Dominica abbatte le leggi dell'era coloniale che criminalizzavano il sesso gay.https://www.radiobullets.com/notiziari/30-aprile-2024-notizie-donne-lgbtq-mondo-podcast/

Tunnel
#154 - Hello Kitts

Tunnel

Play Episode Listen Later Apr 4, 2024 84:09


In questa puntata:- Focus: alla scoperta di Saint Christopher e Nevis, per gli amici Kitts- Update: Edoardo ci racconta la prima volta delle Fifa Series

Vitamine
28/03: Torri pendenti, Magistrati pazzerelli e reboot iconici

Vitamine

Play Episode Listen Later Mar 28, 2024 6:56


Si è introdotto il test psicoattitudinale per i Magistrati e il Csm non è contento, la Torre Garisenda di Bologna verrà sistemata e uno studio rivela che le sigarette elettroniche danno dei problemi genetici. Salvini ha detto una cosa, Crosetto ne ha detta un'altra e vogliono fare il reboot di Pirati dei Caraibi. Questo e altro nella puntata di oggi, buona giornata!

In 4 Minuti
Martedì, 21 novembre

In 4 Minuti

Play Episode Listen Later Nov 21, 2023 6:22


Il nuovo presidente argentino, i ribelli Houthi dirottano una nave nel Mar Rosso e le richieste di risarcimento di Africa e Caraibi per la schiavitù

il posto delle parole
Luigi Schiavo "Etica della diversità"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 31, 2023 37:18


Luigi Schiavo"Etica della diversità"Per un mondo altroGabrielli Editoriwww.gabriellieditori.it«La diversità ha il potere di sottrarre al comune, al consolidato, al tradizionale, per aprire al nuovo, favorendo la trasformazione e la creazione di nuovi spazi relazionali. In altre parole, la diversità genera la crisi della normalità. In questo senso, è profondamente rivoluzionaria e innovativa, è potenza di trasformazione.»Pensare il mondo non tanto dall'omogeneità riduttiva e ripetitiva, ma dalla diversità è il proposito di questo libro, per superare modelli e leggi standardizzati, che portano all'uniformità e alla colonizzazione. I concetti di “limite”, di “frontiera” indicano lo spazio dell'opposizione, della chiusura, ma anche dell'apertura e dell'incontro con il diverso, che proietta oltre l'orizzonte ristretto e chiuso, per confrontarsi con la realtà più ampia. Giustapposizione e antinomie, inclusione ed esclusione, contraddizione e creatività sono elementi caratteristici che definiscono il confine, nelle diverse prospettive: simbolica, filosofica, politica, culturale, sociale e religiosa, come uno spazio altamente creativo e interessante.“Etica della diversità” propone quindi un cambio di paradigma e di visione, perché ritiene la diversità una straordinaria potenzialità di cambiamento e di rinnovamento, nella linea della pluralità e della complessità delle relazioni e dei modi di essere e di vivere. La diversità diventa così condizione imprescindibile per la costruzione della giustizia sociale e politica, ma anche della pace tra popoli e nazioni e della convivenza pacifica tra culture e religioni.Luigi Schiavo, biblista, teologo, dottore in Scienze della Religione, specializzato in Letteratura Biblica (Nuovo Testamento), laureato in teologia e filosofia, Visiting Researcher all'Università di Oxford, ha vissuto più di 30 anni in America Latina (Brasile e Costa Rica), accompagnando le comunità cristiane. Come professore universitario, si è dedicato all'insegnamento e allo studio nell'area delle origini del Cristianesimo, letteratura apocalittica e apocrifa. Ha pubblicato numerosi articoli accademici e vari libri, tra i quali, in italiano: Il vangelo perduto e ritrovato. La Fonte Q e le origini cristiane (Bologna 2010); Gesù dalla storia alla fede. Attese messianiche ebraiche e cristologia (Bologna, 2012); L'invenzione del diavolo. Donne, stranieri, diversi: quando l'altro è demonizzato (Bologna, 2014) e Cristianesimi originari. Lettura interculturale delle origini cristiane (Milano, 2019).María Cristina Ventura Campusano, della Repubblica Dominicana, dottore in Scienze della Religione con specializzazione in Letteratura Biblica presso l'Università Metodista di San Paolo, dottore in Educazione con specializzazione in Mediazione Pedagogica presso l'Università di La Salle, Costa Rica. Professore-ricercatore nell'area dell'esegesi e dell'ermeneutica biblica latinoamericana, dell'ermeneutica nera, dell'ermeneutica femminista, dell'etica cristiana. Autrice di libri, tra cui Corpi pellegrini: uno studio sull'oppressione e la resistenza di genere, classe ed etnia e di numerosi articoli. Membro dell'Équipe di Antropologia Trinitaria (America Latina e Caraibi), della Rete Ecumenica di Studiosi della Bibbia (RIBLA) e della Rete Interculturale di Teologhe Femministe.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

ANSA Voice Daily
L'azienda va bene, regala una vacanza ai suoi dipendenti

ANSA Voice Daily

Play Episode Listen Later Oct 25, 2023 2:21


Un imprenditore 76enne di Como pagherà un soggiorno di 9 giorni a Santo Domingo ai lavoratori e a un loro familiare

il posto delle parole
Gabriele Del Grande "Il secolo mobile"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 15, 2023 18:25


Gabriele Del Grande"Il secolo mobile"Mondadori Editorewww.mondadori.itCent'anni fa non esistevano passaporti, si viaggiava senza permessi né lasciapassare. Oggi, al contrario, il regime dei visti di Schengen vieta di entrare in Europa alla maggior parte dell'umanità: ovvero ai ceti poveri e prevalentemente non bianchi dei paesi a medio e basso reddito di Africa, Asia e Caraibi. Ai loro emigranti, respinti dai consolati, non resta che imbarcarsi di contrabbando dai porti franchi del Nord Africa e della Turchia.È così che negli ultimi trent'anni hanno attraversato il Mediterraneo tre milioni e mezzo di viaggiatori senza visto, mentre i corpi di altri cinquantamila giacciono tuttora sul fondo del mare mangiati dai pesci. Come siamo arrivati fin qui? E soprattutto, come ne usciremo?Con il rigore dello storico e il piglio del narratore, Gabriele Del Grande scrive la prima storia dell'immigrazione illegale in Europa. Una storia che spazia dallo sbarco delle truppe africane a Marsiglia nel 1914 fino alla crisi delle ONG a Lampedusa, passando per la stagione della libera circolazione con le ex colonie, il divieto di espatrio dal blocco comunista, i riots razzisti nelle capitali europee, la messa al bando dell'immigrazione non bianca, il crollo del muro di Berlino, il doppio cortocircuito dell'asilo e dei ricongiungimenti familiari e la stretta sui visti che dal 1991 alimenta il mercato nero dei viaggi.Nella sua ricostruzione Del Grande non perde di vista il contesto globale della decolonizzazione, della segregazione razziale oltreoceano, della guerra fredda, dell'ascesa dei movimenti islamisti, del ritorno della Cina e dell'India sulla scena mondiale e del boom demografico – e in prospettiva economico – dell'Africa.Il risultato è una narrazione avvincente, che intreccia le vicende dell'immigrazione con quelle dell'emigrazione e, al contempo, contrappone ai fantasmi del passato suprematista euro-atlantico uno sguardo cautamente ottimista sul futuro. Porre fine agli sbarchi e ai naufragi, infatti, è possibile. Prima però è necessario rimuovere l'ultima invisibile linea del colore. Quella dell'apartheid alla frontiera.Gabriele Del Grande ha lavorato per oltre dieci anni come reporter sul tema delle migrazioni tra Africa e Europa. Nel 2006 ha creato il primo osservatorio sulle vittime della frontiera, Fortress Europe. Da allora ha condotto ricerche in una trentina di paesi tra le due sponde del Mediterraneo e il Sahel, realizzando numerosi reportage per la stampa italiana e internazionale. È co-regista del film Io sto con la sposa (2014) e autore di diversi libri, tradotti anche in spagnolo e in tedesco. Per Mondadori ha pubblicato Dawla. La storia dello Stato islamico raccontata dai suoi disertori (2018).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Racconti di Storia Podcast
L'Haiti Dei Duvalier: Il Regime Del Terrore

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Sep 26, 2023 11:43


OFFERTA INCREDIBILE DI NORDVPN! Non perderla: vai su https://nordvpn.com/dentrolastoria per avere il piano biennale con 28 mesi al prezzo di 24 ed un buono AMAZON fino a 30 Euro!Il Baron Samedi, il voodoo, le leggende dei morti viventi. Elementi di un film di James Bond, "Vivi e lascia morire", ma anche di una dittatura che fu un vero affare di famiglia. Per decenni Haiti è stata dominata dal clan dei Duvalier, prima da Papa Doc e poi da Baby Doc: una dinasty di sanguinari dittatori tra leggende, superstizione, resurrezioni dal come, travestimenti, massacri di oppositori e ruberie. Sino all'ingloriosa conclusione.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Non spegnere la luce
Le grandi battaglie navali nella storia - Da Lepanto ai Pirati dei Caraibi

Non spegnere la luce

Play Episode Listen Later Sep 20, 2023 75:22


Il 7 ottobre del 1571 ebbe luogo la più grande battaglia navale della storia moderna. Oltre 400 galere e 200.000 uomini si affrontarono in una battaglia senza quartiere, in cui l'artiglieria europea ebbe per la prima volta la meglio sulla marina ottomana. Da anni, infatti, le navi turche imperversavano nel Mediterraneo occidentale. Le coste italiane e spagnole erano costantemente minacciate e davanti al crescente pericolo, la Spagna, la repubblica di Venezia ed il Papa decisero di formare un'alleanza per porre fine all'avanzata turca. Ma quella di Lepanto è stata davvero la battaglia navale più importante della storia della Cristianità? Proviamo a scoprirlo insieme a Marco Fachin: speaker radiofonico ed esperto di storia delle Repubbliche Marinare. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast

Italian Podcast
News in Slow Italian #553- Intermediate Italian Weekly Program

Italian Podcast

Play Episode Listen Later Aug 18, 2023 10:41


Nella puntata di oggi, ripercorreremo alcuni degli avvenimenti più importanti di questa settimana. Inizieremo con la notizia dell'incriminazione in Georgia, dell'ex presidente Donald Trump e di 18 suoi alleati. Sono stati accusati nell'ambito dell' indagine sulle loro pressioni per ribaltare il risultato delle elezioni del 2020. Commenteremo poi la decisione dell'Algeria di vietare l'ultima produzione di Hollywood, Barbie, dopo ben tre settimane dalla sua uscita. Nella sezione del nostro programma dedicata alla scienza e alla tecnologia, discuteremo di un dato allarmante diffuso dagli scienziati, che riguarda lo sbiancamento delle barriere coralline dell'America centrale e dei Caraibi, a causa di uno stress termico senza precedenti. Infine, scopriremo nel dettaglio le varie posizioni della classifica mondiale delle università QS, pubblicata il mese scorso e arrivata alla sua ventesima edizione.    Inizieremo con una notizia che ha fatto molto scalpore, quella dell'approvazione alla Camera della proposta di legge che intende criminalizzare la gestazione per altri, anche se praticata in un Paese fuori dai confini nazionali. Si tratta di un argomento estremamente controverso e divisivo che ha rappresentato il cavallo di battaglia della politica di Fratelli d'Italia, il partito di destra di Giorgia Meloni, attualmente al governo. A seguire, ripercorreremo le tappe del concerto del noto rapper americano, Travis Scott, che si è svolto nell'antica area del Circo Massimo di Roma, un tempo teatro di emozionanti corse di cavalli e spettacoli pubblici. Si è trattato di un evento musicale di grande interesse soprattutto da parte dei giovani, ma che ha suscitato qualche polemica a causa di una serie di falle organizzative. - Ennesima incriminazione per Trump, accusato di aver tentato di sovvertire l'esito del voto presidenziale del 2020 - Il film Barbie è vietato in Algeria perché danneggia la morale - Siamo di fronte a un'enorme catastrofe di sbiancamento delle barriere coralline dei Caraibi? - L'Europa si aggiudica cinque delle dieci migliori università del mondo - Il Parlamento italiano vota per rendere la maternità surrogata un reato universale - Le polemiche per il concerto di Travis Scott al Circo Massimo

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni
4 - Il triangolo delle Bermuda esiste davvero?

Geopop - Le Scienze nella vita di tutti i giorni

Play Episode Listen Later Jul 6, 2023 6:46


Esiste un luogo nell'Oceano Atlantico settentrionale in cui le navi e gli aerei "sparirebbero misteriosamente": il Triangolo delle Bermuda, conosciuto anche come triangolo del diavolo o maledetto. Una linea immaginaria unisce tre vertici formando un triangolo di oltre un milione di km2: a Nord l'isola di Bermuda, la principale dell'arcipelago, a Sud il punto più orientale dell'isola di Porto Rico, nei Caraibi, e il vertice Ovest caratterizzato dal punto più meridionale della penisola della Florida, negli Stati Uniti. Ma esiste davvero il Triangolo delle Bermuda o è soltanto una leggenda? In questo episodio facciamo chiarezza su uno dei "misteri" più discussi di sempre che in realtà può essere "risolto" con una spiegazione scientifica. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Giuliana Schiavi "L'incredibile storia di Olaudah Equiano, o Gustavus Vassa, detto l'Africano"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 30, 2023 21:39


Giuliana Schiavi"L'incredibile storia di Olaudah Equiano, o Gustavus Vassa, detto l'Africano"Olaudah EquianoOccam Editorehttps://occameditore.itOlaudah Equiano ha undici anni quando viene rapito nel villaggio di Essaka, da qualche parte in Africa occidentale. L'unica vita che conosceva non c'è più: prigioniero su una nave negriera diretta nel Mar dei Caraibi, verrà venduto come schiavo a un capitano della Royal Navy. Inizia così una traversata delle zone di confine fra la vita e la morte in cui la natura umana si manifesta – come forse a nessun'altra latitudine – con assoluta brutalità. Ma Equiano decide di non abbandonarsi alla disperazione. Decide di vivere. Insieme al suo padrone, lascia le Americhe e percorre le vie del mondo: naviga fino in Inghilterra, solca l'Egeo e il Mediterraneo, visita la Turchia, l'Italia, la Spagna, ritorna in Africa, partecipa a una missione diretta al Polo Nord, convinto (con Orazio) che «chi va per mare cambia cielo, non animo». Combatte contro i francesi nella guerra dei Sette anni, commercia rum nelle Indie Occidentali, impara a leggere e riscatta la propria libertà. Questa autobiografia è del 1789. Equiano la scrive per denunciare gli orrori dello schiavismo che oggi, in un mondo di migrazioni irreprimibili, ricordano altri orrori – a noi vicini.A cura di Giuliana SchiaviGiuliana Schiavi insegna Traduzione dall'inglese all'italiano e Teoria della traduzione presso la SSML di Vicenza (di cui è rappresentante legale) dove coordina anche i master di traduzione editoriale e tecnico–scientifica dall'inglese e di traduzione editoriale–letteraria dall'arabo; è stata più volte workshop leader ai seminari di traduzione letteraria del British Centre for Literary Translation della UEA, University of East Anglia, di Norwich, UK. Traduttrice e teorica della traduzione, si occupa da anni di strutture discorsive, argomento sul quale ha pubblicato alcuni articoli. Dal 2013 è membro del CdA della Fusp – Fondazione Universitaria San Pellegrino. Ha tradotto vari autori fra cui W M Thackeray (Il libro degli Snob), Henry James (Un bambino e gli altri; Giro di Vite); W D Howells (L'ombra di un sogno); Olaudah Equiano (L'incredibile storia di Olaudah Equiano, o Gustavus Vassa, detto l'Africano); K Moele (Stanza 207).https://traduzione-editoria.fusp.it/docenti/giuliana-schiavi_44.htmlIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Tunnel
#114 - Guadalupacchiotti

Tunnel

Play Episode Listen Later Feb 22, 2023 88:17


In questa puntata:- Focus: Fabrizio Gabrielli di Ultimo Uomo ci ha accompagnato alla scoperta della Guadalupa- Cacciatori di Contratti: vita da (Ton) Caanen

Indagini
Parma, 4 agosto 1989 - Seconda Parte

Indagini

Play Episode Listen Later Jan 1, 2023 44:55


Un camper, marca Ford, con sei posti letto, bianco con strisce beige. Partì da Parma il 4 agosto 1989, destinazione Spagna, o forse Nordafrica. Comunque, vacanze. Era di proprietà di una famiglia composta da quattro persone: la famiglia Carretta.A inizio settembre quel camper non era ancora tornato. Giuseppe Carretta avrebbe dovuto riprendere il lavoro nell'azienda di cui era il contabile ma non si era fatto vivo, nemmeno una telefonata. Eppure, dissero i suoi colleghi, avvertiva anche se tardava pochi minuti. Con lui era sparita la moglie, Marta Chezzi. Neppure dei due figli, Nicola e Ferdinando, si sapeva più nulla.Iniziò la caccia al camper: per settimane arrivarono segnalazioni da tutta Italia, ma anche dall'estero. Alla fine venne ritrovato, parcheggiato in una strada di Milano. Degli occupanti non c'era nessuna traccia.Iniziò a diffondersi la voce che Giuseppe Carretta fosse scappato portando con sé 10 miliardi di lire sottratti alla sua azienda: fondi neri, e quindi non denunciati. Si disse che l'intera famiglia si fosse trasferita ai Caraibi a godersi i soldi. Che fossero tutti lontani e felici.Per quasi dieci anni i Carretta vennero segnalati in varie parti del mondo. Investigatori e giornalisti partivano alla ricerca ma ogni pista alla fine si rivelava falsa, o inconsistente.Fino a che un poliziotto inglese fermò un ragazzo che in moto, a Londra, stava facendo zig zag tra le auto…

Indagini
Parma, 4 agosto 1989 - Prima Parte

Indagini

Play Episode Listen Later Jan 1, 2023 37:21


Un camper, marca Ford, con sei posti letto, bianco con strisce beige. Partì da Parma il 4 agosto 1989, destinazione Spagna, o forse Nordafrica. Comunque, vacanze. Era di proprietà di una famiglia composta da quattro persone: la famiglia Carretta.A inizio settembre quel camper non era ancora tornato. Giuseppe Carretta avrebbe dovuto riprendere il lavoro nell'azienda di cui era il contabile ma non si era fatto vivo, nemmeno una telefonata. Eppure, dissero i suoi colleghi, avvertiva anche se tardava pochi minuti. Con lui era sparita la moglie, Marta Chezzi. Neppure dei due figli, Nicola e Ferdinando, si sapeva più nulla.Iniziò la caccia al camper: per settimane arrivarono segnalazioni da tutta Italia, ma anche dall'estero. Alla fine venne ritrovato, parcheggiato in una strada di Milano. Degli occupanti non c'era nessuna traccia.Iniziò a diffondersi la voce che Giuseppe Carretta fosse scappato portando con sé 10 miliardi di lire sottratti alla sua azienda: fondi neri, e quindi non denunciati. Si disse che l'intera famiglia si fosse trasferita ai Caraibi a godersi i soldi. Che fossero tutti lontani e felici.Per quasi dieci anni i Carretta vennero segnalati in varie parti del mondo. Investigatori e giornalisti partivano alla ricerca ma ogni pista alla fine si rivelava falsa, o inconsistente.Fino a che un poliziotto inglese fermò un ragazzo che in moto, a Londra, stava facendo zig zag tra le auto…

Nessun luogo è lontano
Colombia: i risultati delle urne

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later May 30, 2022


Siamo stati a Bruxelles, dove è stato convocato un Consiglio europeo straordinario per avviare un nuovo giro di sanzioni contro la Russia: si riuscirà a trovare un accordo anche sul petrolio oppure il veto di paesi come l'Ungheria si farà sentire ancora una volta? Ne abbiamo parlato con Antonio Villafranca (ISPI - Istituto per gli studi di politica internazionale Director of Studies and Co-Head of the Europe and Global Governance Centre).Subito dopo siamo tornati in Colombia, dove le elezioni presidenziali di ieri consegnano un ballottaggio serrato tra l'outsider Rodolfo Hernández e il candidato di sinistra Gustavo Petro: ne abbiamo parlato con Diego Battistessa (Docente Universidad Carlos III di Madrid, analista specializzato in America Latina e Caraibi) e con Roberto Da Rin (inviato del Sole 24Ore, esperto di America Latina).

Nessun luogo è lontano
Draghi chiama Putin, Luhansk duri combattimenti, Colombia al voto

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later May 27, 2022


Il Presidente del Consiglio Mario Draghi sente Vladimir Putin dopo il controverso piano di pace per l'Ucraina annunciato dal ministero degli Esteri: cosa è successo? Ne abbiamo parlato con Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni Internazionali all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove dirige anche l'ASERI- Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali e con Andrey Kortunov, direttore generale del Russian Council, think-tank di Mosca. Subito dopo siamo tornati sul terreno, in Ucraina, dove le forze russe stanno avanzando nel Lugansk e puntano sulla città di Severodonetsk: ne abbiamo parlato con Alessandro Marrone, responsabile del Programma Difesa di Istituto Affari Internazionali - IAI. Infine siamo andati in Colombia, dove nel fine settimana si terranno le elezioni presidenziali e il candidato Gustavo Petro sta lanciando una sfida a tutto campo al presidente Ivan Duque: ne abbiamo parlato da Bogotà con Diego Battistessa, Docente Universidad Carlos III di Madrid, analista specializzato in America Latina e Caraibi.