Podcasts about cinesi

2020 studio album by Francesco Gabbani

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cinesi

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Cierre de mercados
Cierre de Mercados 04/03/2025

Cierre de mercados

Play Episode Listen Later Mar 4, 2025 53:59


La presidenta de la Comisión Europea, Ursula von der Leyen, presenta un plan con el que pretende movilizar 800.000 millones de euros para gasto militar, que se apoyaría en tres patas: la suspensión de las reglas fiscales para defensa, 150.000 millones en préstamos y redirigir partidas del presupuesto comunitario. La francesa Thales ya nota el “boom” de la defensa europea en sus cuentas, tras anunciar unos resultados cargados de buenas noticias en los que los pedidos se acumulan y las previsiones crecen con fuerza. La alemana Continental intentará trasladar a sus clientes el coste de los aranceles impuestos por el presidente Donald Trump y el gestor de fondos escocés Aberdeen vuelve a los orígenes y deja de llamarse Abrdn después de cuatro años. Entrevistaremos a Ana Solá, CEO de Cinesi, consultora de Movilidad y Transporte, para seguir hablando del 8M en distintos sectores. En Expansión y Ciclo, la Seguridad Social suma más de 100.000 afiliados en febrero y el paro registrado en las oficinas del SEPE cae en 5.994 personas, la cifra más baja en este mes desde 2008. Este será uno de los temas que trataremos en la Tertulia de Cierre de Mercados con Juan Pablo Calzada, economista y analista financiero, y José Ramón Pin, profesor emérito del IESE.

Cambiare tutto con le azioni ETF investimenti risparmio finanza personale business soldi economia
Analisi a 360° del mercato auto elettriche cinesi: BYD domina, Xiaomi debutta, NIO si conferma !

Cambiare tutto con le azioni ETF investimenti risparmio finanza personale business soldi economia

Play Episode Listen Later Mar 3, 2025 17:26


"Analisi a 360° del mercato auto elettriche cinesi: BYD domina, Xiaomi debutta, NIO si conferma" è il podcast che ti porta nel cuore della rivoluzione elettrica in Cina. In ogni episodio analizziamo i dati di mercato, le strategie dei giganti come BYD, il sorprendente ingresso di Xiaomi nel settore e la crescita costante di NIO. Approfondimenti, tendenze e prospettive per capire come la Cina sta ridefinendo il futuro della mobilità elettrica. Se vuoi restare aggiornato sul mondo delle auto EV e sulle opportunità di investimento nel settore, questo è il podcast che fa per te!LINK DIRETTO DEL MIO LIBRO SU AMAZON: https://www.amazon.it/dp/B0D6LZK23MInvesti come me:https://www.patreon.com/cambiaretutto Il sito di giuseppe scioscia: https://tinyurl.com/arwc9xp7Il gruppo:https://www.facebook.com/groups/244662280228532/Il mio profilo:https://www.facebook.com/SciosciaGiuseppeNB: In nessun modo il mio contenuto audio e/o video vuole essere una sollecitazione all'acquisto o vendita di strumenti finanziari.

Altri Orienti
EP.11 - La star taiwanese amata dai cinesi

Altri Orienti

Play Episode Listen Later Feb 24, 2025 7:57


Il web cinese ha celebrato Xu Xiyuan, attrice taiwanese che ha recitato in alcune serie di successo nei primi anni Duemila, diventando in breve tempo una star asiatica, la cui carriera è stata seguita con molto interesse principalmente in Cina. Meteor Garden Episode 1, canale YouTube Francesca Cruz, 31 agosto 2011; 再看大S采访,唏嘘不已, canale Xu Xiyuan su Haokan Baidu, 3 febbraio 2025. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Focus economia
Auto, i cinesi di Byd a caccia della componentistica made in Europe

Focus economia

Play Episode Listen Later Feb 20, 2025


Byd a caccia di componentistica europea. E il colosso cinese sceglie l'Italia come prima tappa del road show che lo porterà a toccare tutti i Paesi europei dove c è una presenza importante di imprese del comparto automotive. Il produttore di Shenzhen ha puntato la bussola su Torino, una delle culle dell auto in Italia. La tre giorni parte oggi al Museo dell Auto di Torino, a pochi giorni dalla presentazione dell Atto 2, nuovo modello del marchio del Dragone che ha ormai ingaggiato una sfida diretta con Tesla. Sarà un confronto con le imprese che si sono iscritte all evento, realizzato in collaborazione con l Anfia. Una tre giorni da tutto esaurito: 380 le aziende della componentistica che parteciperanno. Alla plenaria ha partecipato Zhiqi He, vicepresidente e capo acquisti di Byd, che ha presentato i programmi della multinazionale cinese nel Vecchio Continente: due nuove fabbriche, una in Ungheria, che sarà operativa da questo autunno e l altra in Turchia, prevista per il 2026. Per evitare i dazi imposti dalla Ue sulle auto made in China, Byd fa il suo ingresso in Europa con due unità produttive e un ambizioso piano commerciale. A spiegare le rotte dell azienda ci sarà anche Alfredo Altavilla, special advisor di Byd e già braccio destro di Sergio Marchionne ai tempi di Fca. Altavilla, nel suo ruolo di consulente per le strategie europee, spinge perché l industria automobilistica cinese cominci, per la prima volta, a fornirsi di componentistica made in Italy. E quelle competenze, oggi frustrate dalla crisi dell auto e dal rallentamento di Stellantis, sono state individuate soprattutto nella filiera piemontese, più di 700 imprese e 20 miliardi di ricavi. Intervengono con il loro punto di vista Marco Stella, vice presidente di ANFIA e Presidente del Gruppo Componenti di ANFIA e Filomena Greco, Il Sole 24 ore.Prada, quattro settimane per l'acquisto di Versace Il gruppo Prada prova ad accelerare per l acquisizione di Versace. Secondo indiscrezioni la società del lusso che fa capo a Miuccia Prada e Patrizio Bertelli e guidata da Andrea Guerra avrebbe fissato quattro settimane di trattative in esclusiva con la multinazionale Capri Holdings, attuale proprietaria del brand di Donatella Versace. Le discussioni di Prada, anticipate dal Sole 24 Ore lo scorso 10 gennaio, entrano dunque in una fase cruciale. L unione potrebbe mettere sotto lo stesso tetto due brand leggendari e potrebbe segnare il ritorno del gruppo Prada all espansione tramite M&A: secondo indiscrezioni, all interno della famiglia sarebbe in corso una riflessione per valutare l impatto di una acquisizione di questo tipo.Il gruppo Prada è infatti cresciuto negli ultimi anni in maggior misura in modo organico. Nella prima metà degli anni 2000, invece, il gruppo aveva avviato una campagna di acquisizioni, sul modello delle grandi conglomerate del lusso francesi, per poi fermarsi successivamente. Tra le acquisizioni principali del passato ci sono state quelle di Helmut Lang per 40 milioni di dollari, di Jil Sander per 105 milioni di dollari, entrambe poi cedute, e del gruppo Church s per 170 milioni di dollari. Facciamo chiarezza con Carlo Festa, Il Sole 24 Ore.Campari corre in borsa sui 500 tagli al personale Taglio dei costi e razionalizzazione del portafoglio marchi di Campari. In attesa di presentarsi ufficialmente al mercato il 4 marzo per illustrare i conti annuali del gruppo milanese, conti che però non portano la sua firma, la sfida del top manager britannico Simon Hunt per risollevare la marginalità di Campari parte dalla sforbiciata ai costi. Secondo indiscrezioni di stampa, a un mese dal suo insediamento il nuovo ad del colosso italiano degli spirits ha preparato un primo intervento di risparmi con cui provare a invertire la china di un ebitda (590,7 milioni di euro) che a livello organico nei primi nove mesi dello scorso anno ha segnato una diminuzione del 2%, in calo drastico a due cifre (-14%) nel solo terzo trimestre. Le forbici si abbatteranno sui costi fissi e in particolare su quello del lavoro. Già a fine ottobre, in occasione della presentazione della trimestrale, Campari aveva fatto capire che la riorganizzazione avrebbe potuto coinvolgere anche il corpo dei dipendenti. Con 25 stabilimenti in giro per il mondo e una rete distributiva propria in oltre 26 Paesi, Campari impiega quasi 5 mila persone. Il piano di Hunt prevede che a livello globale venga ridotto del 10% il numero dei dipendenti, da mettere subito fuori perimetro, percentuale dunque che corrisponde a circa 500 addetti. Di questi, 100 lavoratori sono in Italia, inclusa una ventina di dirigenti. A questo potrebbe poi aggiungersi un ulteriore sforbiciata ad altri costi non ritenuti necessari. Ne parliamo con Giorgia Colucci, Radiocor.

Raffaele Gaito, il podcast.

Diverse persone mi stanno chiedendo se valga la pena di disattivare tutti gli abbonamenti alle "solite" AI per passare alle AI cinesi gratuite esplose negli ultimi giorni.Prodotti come Deepseek e Qwen sono molto potenti, completi e fanno gola perché completamente gratuiti.Quindi che facciamo? Stacchiamo gli abbonamenti a Claude, Gemini e ChatGPT?Prima di fare un passaggio così importanti, bisogna valutare tutti gli aspetti, soprattutto se usate l'AI per lavoro.In questo episodio voglio condividere con voi alcune considerazioni sul tema.Buon ascolto

Altri Orienti
EP.9 - “Breaking bad” con caratteristiche cinesi

Altri Orienti

Play Episode Listen Later Feb 10, 2025 7:29


Zhang Zhengbo è un professore di chimica all'Università di Huazhong a Wuhan. Ha la fama di essere un uomo brillante, ma per alcuni è anche un po' ambiguo. Da un lato è un docente stimato, apprezzato per la sua chiarezza e passione nell'insegnamento, dall'altro ha un'anima imprenditoriale. Che gli procurerà parecchi guai. Gli inserti audio della puntata sono tratti da: 武汉“绝命毒师”案再审结束 检方:依然指控张正波等人有罪, https://v.qq.com/x/page/e0804a303os.html Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Matteo Flora
20 Anni di Carcere per Chi Scarica AI Cinesi come DeepSeek?

Matteo Flora

Play Episode Listen Later Feb 5, 2025 6:35


Negli Stati Uniti, è stata avanzata una proposta di legge che potrebbe avere ripercussioni significative sull'innovazione: chiunque scarichi tecnologie IA provenienti dalla Cina rischierebbe fino a 20 anni di carcere.

Musica
Simbologia del serpente presso gli Hui, i cinesi musulmani

Musica

Play Episode Listen Later Feb 2, 2025 19:38


Con l'arrivo dell'anno del serpente, un paragone fra la simbologia cinese ed islamica su questo animale vista dal punto di vista degli Hui, i cinesi musulmani di etnia HanIscriviti al canale Telegram per guardare tutta la lista di tutti gli eventi (ad oggi) confermati ed avvisatemi se ne conoscete altri Mentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Maxi frode allo Stato da 2,7 milioni “made in China”. Sequestrati vini pregiati e Mercedes

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Jan 28, 2025 1:50


Digitalia
Digitalia #758 - Jevons contro Khazzoom

Digitalia

Play Episode Listen Later Jan 27, 2025 91:44 Transcription Available


Ross Ulbricht libero. Trump e le criptovalute. Gli USA annunciano Star Gate e i Cinesi lanciano Deep Seek. Terremoto FiberCop. Queste e molte altre le notizie tech commentate nella puntata di questa settimana.Dallo studio distribuito di digitalia:Franco Solerio, Francesco Facconi, Massimo De SantoProduttori esecutivi:Giuliano Arcinotti, Cristian De Solda, @Ppogo, Marco Berutto, Arzigogolo, Domenico De Laurentiis, @Akagrinta, Paolo Bernardini, Valerio Bendotti, Manuel Zavatta, Antonio Gargiulo, Paola Bellini, Douglas Whiting, Giulio Magnifico, Filippo Brancaleoni, Mattia Lanzoni, Davide Tinti, Paola Danieli, Christian Schwarz, Enrico De Anna, Fabrizio Mele, @Michele_Da_Milano, Idle Fellow, Fiorenzo Pilla, Alessandro Lago, Davide Bellia, Alessandro Balza, Andrea Bottaro, Luca Di Stefano, Roberto Basile, Antonio Manna, Massimo Pollastri, Marcello Marigliano, Alberto Cuffaro, Giuseppe Marino, Fabio FilisettiSponsor:Links:A Full and Unconditional Pardon for Silk Road Founder Ross UlbrichtTrump Boosts Tether Circle by Tying Stablecoins to Dollar RuleSo, why did $TRUMP choose to start a shitcoin and why on Solana?Trump announces $500B Stargate AI infrastructure projectElon Musk and Sam Altman take to social media to fight over StargateTrump staff furious after Musk trashes AI projectDeepSeek gets Silicon Valley talkingJevons paradoxMark Zuckerberg wants you to know he has a big AI data center tooPiracy Shield è stato accusato di violare le leggi europee e quelle sul copyright'Piracy Shield' Fails to Convert Pirates to Paying SubscribersPrima designazione di segnalatore attendibile in Italia ai sensi del DSAElon Musk millantava di essere un videogiocatore esperto, ma l'hanno scopertoElon Musk has reached Rank 3 on the PoE2 Hardcore LeaderboardElon Musk's and X's Role in 2024 Election InterferenceElon Musk email to X staff: ‘we're barely breaking even'su(0)ny - musiche sbagliateTim Cook Is Failing UsHow Apple Podcasts works in China: and why youre (probably) not thereOracle and Microsoft are reportedly in talks to take over TikTokLawyer explains why Apple can't bring TikTok back to the App Store yetInstagram is reportedly trying to attract TikTok creators with large bonusesThe 850 billion reasons Apple and others aren't taking a chance on TikTokMrBeast is reportedly now among those trying to buy TikTokTerremoto in casa FiberCopCyberpunk 2077 Just Got a New 20GB UpdateTecnologia NVIDIA DLSS 4Gingilli del giorno:Capitalismoi ImmaterialeMcLarens and CarPlayKensington Privacy ScreenSupporta Digitalia, diventa produttore esecutivo.

Essere e avere
​Italia prima shopping destination in Europa per i turisti cinesi - Minimalismo hi-tech

Essere e avere

Play Episode Listen Later Jan 26, 2025


Chi è il nuovo shopper cinese in Italia? Cosa compra, quali brand preferisce quando fa shopping nel nostro Paese? Sono alcune delle domande alle quali ha voluto trovare risposta il primo Forum China, evento interamente focalizzato sul turista cinese nato dalla collaborazione tra Global Blue, Italy China Council Foundation e Intarget. In evidenza una ricerca che rileva una spesa tax free dei turisti cinesi in Italia ancora lontana dai livelli del 2019 ma comunque in netto recupero e un primato: l'Italia è il primo paese in Europa per lo shopping dei turisti cinesi, come sottolinea Stefano Rizzi, managing director Italy di Global Blue.E poi dal "sasso" che guida le nostre passeggiate al koala di peluche che resta attaccato alle nostre borse fino al cucchiaio che ci regala l'illusione del sale nei cibi: è arrivata l'ora del minimalismo tecnologico, oggetti minimi, nelle funzioni e nell'aspetto, ma dall'anima hi-tech. Questo il tema del focus sui trend.

Altri Orienti
EP.6 - TikTok refugees e Musk per i cinesi

Altri Orienti

Play Episode Listen Later Jan 20, 2025 12:46


Proprio mentre sul social cinese Xiaohongshu americani e cinesi cominciavano a scambiarsi messaggi, a ironizzare sulle sanzioni e sulla guerra commerciale tra i loro Paesi, è uscita fuori la notizia, forse sarebbe meglio dire il rumor, di una potenziale acquisizione da parte di Musk di TikTok. E proprio Musk ci presenta un'altra faccia dell'opinione pubblica cinese, sempre in riferimento agli Stati Uniti: quella di chi Musk, l'adora. Gli inserti audio presenti nella puntata sono tratti da: Over half a million 'TikTok refugees' flock to China's RedNote, Reuters, 15 gennaio 2025; 马斯克:为何在中国得到大部分人的认同,在国外却非常具有争议呢, account 世界名人榜1 di Haokan Baidu, 2 gennaio 2023; Billionaire Elon Musk unexpectedly visited China and met Prime Minister Li Qiang, canale YouTube Global24, 29 aprile 2024; 为什么我们会喜欢马斯克, Bilibili, 5 giugno 2023. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Rassegna di geopolitica
Rassegna di Geopolitica - Gli Stati Uniti aumentano a dismisura la lista nera dei giganti tecnologici cinesi - Puntata del 13/01/2025

Rassegna di geopolitica

Play Episode Listen Later Jan 13, 2025 12:01


Uno, nessuno, 100Milan
Gli interessi cinesi in Groenlandia e Panama

Uno, nessuno, 100Milan

Play Episode Listen Later Jan 10, 2025


Cecilia Sala è stata liberata ed è rientrata in Italia dopo 21 giorni di detenzione in Iran. Ma chi sono i prigionieri stranieri che il regime degli Ayatollah detengono nelle loro prigioni in condizioni disumane? Ne parliamo Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia e Alessia Piperno, scrittrice e travel-blogger arrestata in Iran nel 2022 e rilasciata dopo 45 giorni passati nel carcere di Evin, lo stesso in cui è stata rinchiusa la giornalista Cecilia Sala. A seguire, insieme alla sinologa Giada Messetti, cerchiamo di capire quali sono gli interessi cinesi in Groenlandia e a Panama, due territori sul quale il prossimo presidente americano Donald Trump vorrebbe piantare la bandiera statunitense. In conclusione, un focus sui lavoratori dell'arte e della cultura che denunciano di essere sottopagati anche quando prestano servizio nei teatri e musei più rinomati.

La variante Parenzo
I cinesi di BYD aggrediscono il mercato europeo delle auto elettriche: si salvi chi può!

La variante Parenzo

Play Episode Listen Later Jan 8, 2025


I cinesi di BYD aggrediscono il mercato europeo delle auto elettriche: si salvi chi può!

Rassegna di geopolitica
Rassegna di Geopolitica. La amministrazione Biden vuole vietare i droni civili commerciali cinesi negli Usa - Puntata del 6/01/2025

Rassegna di geopolitica

Play Episode Listen Later Jan 6, 2025


Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il rischio dell'irrilevanza | 24/12/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 26, 2024 2:57


L'anno che l'Unione Europea si lascia alle spalle non verrà certo ricordato come uno dei più sereni della sua storia, oramai ultra trentennale. Logorata, infatti, non solo dagli enormi problemi sorti a seguito del conflitto in Ucraina, ma anche da quelli dovuti al ristagno dell'economia ed all'instabilità politica di Paesi guida come Francia e Germania, Bruxelles si trova adesso a dover fronteggiare anche un insidioso “sentiment” di disaffezione rispetto ai suoi valori fondativi. Un “sentiment” alimentato da forze politiche che remano in senso anti unitario, vaticinando di un'Europa sempre meno compatta e sempre più fondata sulla regola del “chi fa da sé fa per tre”. Esiste, quindi, il rischio concreto che, già nell'immediato futuro, vengano a mancare quella coesione istituzionale e quell'unità di intenti, senza le quali l'orizzonte dalla irrilevanza globale si farà sempre più vicino. L'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, tra dazi preannunciati e minacce di voler abbandonare gli Europei al loro destino sul piano militare – chiudendo cioè, quell'ombrello protettivo al di sotto del quale si erano comodamente adagiati da circa ottant'anni – ha indubbiamente rappresentato una sgraditissima doccia gelata sia per Bruxelles, che per tutti i singoli 27 Paesi membri dell'Unione. Tuttavia, noi siamo portati a pensare che il neo presidente - come del resto già fece durante il suo primo mandato - tenderà ad inquadrare ogni questione politica o economica, in termini strettamente commerciali, privilegiando di gran lunga i conteggi dei profitti e delle perdite , rispetto alle sottigliezze ideologiche ed agli ambiziosi obbiettivi programmatici sui quali, in Europa, si riflette (e magari ci si ammazza anche) da secoli… Pertanto, non ci meraviglieremmo affatto se il proposito di ridimensionare il peso e le funzioni della NATO, rientrasse beatamente dinanzi ad un chiaro impegno, da parte europea, ad incrementare gli acquisti di materiale bellico proprio dall'industria americana. Comunque sia, Trump o non Trump, l'Ucraina è destinata a rimanere il più grave problema che l'Unione Europea dovrà affrontare nel 2025. Diamo, ad esempio, per scontato che, in un modo o nell'altro, le due parti in causa – entrambe stremate da una guerra imprevedibilmente infinita – decidano di sottoscrivere un “cessate il fuoco”: siamo noi Europei seriamente convinti e, comunque, tutti coesi nell'inviare quei contingenti militari indispensabili per monitorare e garantire l'inviolabilità dei confini temporaneamente scaturiti dall'eventuale sospensione del conflitto? Siamo davvero in grado di rappresentare un baluardo militare, capace di indurre Putin a più miti consigli, frenandone i sogni di ritrovata potenza imperiale? A queste domande, almeno per ora, non ci sembra che l'Europa stia fornendo risposte lucide e coerenti. Pertanto, a prescindere da cosa faranno Trump o i Cinesi, l'anno che viene sarà un momento di svolta che ci chiamerà a scelte politiche radicali e probabilmente decisive per il nostro futuro. Altrimenti, la destinazione “irrilevanza” si farà sempre più inevitabile, riducendo il Continente che più di ogni altro ha fatto la storia, al rango di terra di conquista non solo economica, ma anche militare da parte di chiunque sappia fare la voce più grossa. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il rischio dell'irrilevanza | 24/12/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 25, 2024 2:57


L'anno che l'Unione Europea si lascia alle spalle non verrà certo ricordato come uno dei più sereni della sua storia, oramai ultra trentennale. Logorata, infatti, non solo dagli enormi problemi sorti a seguito del conflitto in Ucraina, ma anche da quelli dovuti al ristagno dell'economia ed all'instabilità politica di Paesi guida come Francia e Germania, Bruxelles si trova adesso a dover fronteggiare anche un insidioso “sentiment” di disaffezione rispetto ai suoi valori fondativi. Un “sentiment” alimentato da forze politiche che remano in senso anti unitario, vaticinando di un'Europa sempre meno compatta e sempre più fondata sulla regola del “chi fa da sé fa per tre”. Esiste, quindi, il rischio concreto che, già nell'immediato futuro, vengano a mancare quella coesione istituzionale e quell'unità di intenti, senza le quali l'orizzonte dalla irrilevanza globale si farà sempre più vicino. L'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, tra dazi preannunciati e minacce di voler abbandonare gli Europei al loro destino sul piano militare – chiudendo cioè, quell'ombrello protettivo al di sotto del quale si erano comodamente adagiati da circa ottant'anni – ha indubbiamente rappresentato una sgraditissima doccia gelata sia per Bruxelles, che per tutti i singoli 27 Paesi membri dell'Unione. Tuttavia, noi siamo portati a pensare che il neo presidente - come del resto già fece durante il suo primo mandato - tenderà ad inquadrare ogni questione politica o economica, in termini strettamente commerciali, privilegiando di gran lunga i conteggi dei profitti e delle perdite , rispetto alle sottigliezze ideologiche ed agli ambiziosi obbiettivi programmatici sui quali, in Europa, si riflette (e magari ci si ammazza anche) da secoli… Pertanto, non ci meraviglieremmo affatto se il proposito di ridimensionare il peso e le funzioni della NATO, rientrasse beatamente dinanzi ad un chiaro impegno, da parte europea, ad incrementare gli acquisti di materiale bellico proprio dall'industria americana. Comunque sia, Trump o non Trump, l'Ucraina è destinata a rimanere il più grave problema che l'Unione Europea dovrà affrontare nel 2025. Diamo, ad esempio, per scontato che, in un modo o nell'altro, le due parti in causa – entrambe stremate da una guerra imprevedibilmente infinita – decidano di sottoscrivere un “cessate il fuoco”: siamo noi Europei seriamente convinti e, comunque, tutti coesi nell'inviare quei contingenti militari indispensabili per monitorare e garantire l'inviolabilità dei confini temporaneamente scaturiti dall'eventuale sospensione del conflitto? Siamo davvero in grado di rappresentare un baluardo militare, capace di indurre Putin a più miti consigli, frenandone i sogni di ritrovata potenza imperiale? A queste domande, almeno per ora, non ci sembra che l'Europa stia fornendo risposte lucide e coerenti. Pertanto, a prescindere da cosa faranno Trump o i Cinesi, l'anno che viene sarà un momento di svolta che ci chiamerà a scelte politiche radicali e probabilmente decisive per il nostro futuro. Altrimenti, la destinazione “irrilevanza” si farà sempre più inevitabile, riducendo il Continente che più di ogni altro ha fatto la storia, al rango di terra di conquista non solo economica, ma anche militare da parte di chiunque sappia fare la voce più grossa. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il rischio dell'irrilevanza | 24/12/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 24, 2024 2:57


L'anno che l'Unione Europea si lascia alle spalle non verrà certo ricordato come uno dei più sereni della sua storia, oramai ultra trentennale. Logorata, infatti, non solo dagli enormi problemi sorti a seguito del conflitto in Ucraina, ma anche da quelli dovuti al ristagno dell'economia ed all'instabilità politica di Paesi guida come Francia e Germania, Bruxelles si trova adesso a dover fronteggiare anche un insidioso “sentiment” di disaffezione rispetto ai suoi valori fondativi. Un “sentiment” alimentato da forze politiche che remano in senso anti unitario, vaticinando di un'Europa sempre meno compatta e sempre più fondata sulla regola del “chi fa da sé fa per tre”. Esiste, quindi, il rischio concreto che, già nell'immediato futuro, vengano a mancare quella coesione istituzionale e quell'unità di intenti, senza le quali l'orizzonte dalla irrilevanza globale si farà sempre più vicino. L'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, tra dazi preannunciati e minacce di voler abbandonare gli Europei al loro destino sul piano militare – chiudendo cioè, quell'ombrello protettivo al di sotto del quale si erano comodamente adagiati da circa ottant'anni – ha indubbiamente rappresentato una sgraditissima doccia gelata sia per Bruxelles, che per tutti i singoli 27 Paesi membri dell'Unione. Tuttavia, noi siamo portati a pensare che il neo presidente - come del resto già fece durante il suo primo mandato - tenderà ad inquadrare ogni questione politica o economica, in termini strettamente commerciali, privilegiando di gran lunga i conteggi dei profitti e delle perdite , rispetto alle sottigliezze ideologiche ed agli ambiziosi obbiettivi programmatici sui quali, in Europa, si riflette (e magari ci si ammazza anche) da secoli… Pertanto, non ci meraviglieremmo affatto se il proposito di ridimensionare il peso e le funzioni della NATO, rientrasse beatamente dinanzi ad un chiaro impegno, da parte europea, ad incrementare gli acquisti di materiale bellico proprio dall'industria americana. Comunque sia, Trump o non Trump, l'Ucraina è destinata a rimanere il più grave problema che l'Unione Europea dovrà affrontare nel 2025. Diamo, ad esempio, per scontato che, in un modo o nell'altro, le due parti in causa – entrambe stremate da una guerra imprevedibilmente infinita – decidano di sottoscrivere un “cessate il fuoco”: siamo noi Europei seriamente convinti e, comunque, tutti coesi nell'inviare quei contingenti militari indispensabili per monitorare e garantire l'inviolabilità dei confini temporaneamente scaturiti dall'eventuale sospensione del conflitto? Siamo davvero in grado di rappresentare un baluardo militare, capace di indurre Putin a più miti consigli, frenandone i sogni di ritrovata potenza imperiale? A queste domande, almeno per ora, non ci sembra che l'Europa stia fornendo risposte lucide e coerenti. Pertanto, a prescindere da cosa faranno Trump o i Cinesi, l'anno che viene sarà un momento di svolta che ci chiamerà a scelte politiche radicali e probabilmente decisive per il nostro futuro. Altrimenti, la destinazione “irrilevanza” si farà sempre più inevitabile, riducendo il Continente che più di ogni altro ha fatto la storia, al rango di terra di conquista non solo economica, ma anche militare da parte di chiunque sappia fare la voce più grossa. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il rischio dell'irrilevanza | 24/12/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Dec 24, 2024 2:57


L'anno che l'Unione Europea si lascia alle spalle non verrà certo ricordato come uno dei più sereni della sua storia, oramai ultra trentennale. Logorata, infatti, non solo dagli enormi problemi sorti a seguito del conflitto in Ucraina, ma anche da quelli dovuti al ristagno dell'economia ed all'instabilità politica di Paesi guida come Francia e Germania, Bruxelles si trova adesso a dover fronteggiare anche un insidioso “sentiment” di disaffezione rispetto ai suoi valori fondativi. Un “sentiment” alimentato da forze politiche che remano in senso anti unitario, vaticinando di un'Europa sempre meno compatta e sempre più fondata sulla regola del “chi fa da sé fa per tre”. Esiste, quindi, il rischio concreto che, già nell'immediato futuro, vengano a mancare quella coesione istituzionale e quell'unità di intenti, senza le quali l'orizzonte dalla irrilevanza globale si farà sempre più vicino. L'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, tra dazi preannunciati e minacce di voler abbandonare gli Europei al loro destino sul piano militare – chiudendo cioè, quell'ombrello protettivo al di sotto del quale si erano comodamente adagiati da circa ottant'anni – ha indubbiamente rappresentato una sgraditissima doccia gelata sia per Bruxelles, che per tutti i singoli 27 Paesi membri dell'Unione. Tuttavia, noi siamo portati a pensare che il neo presidente - come del resto già fece durante il suo primo mandato - tenderà ad inquadrare ogni questione politica o economica, in termini strettamente commerciali, privilegiando di gran lunga i conteggi dei profitti e delle perdite , rispetto alle sottigliezze ideologiche ed agli ambiziosi obbiettivi programmatici sui quali, in Europa, si riflette (e magari ci si ammazza anche) da secoli… Pertanto, non ci meraviglieremmo affatto se il proposito di ridimensionare il peso e le funzioni della NATO, rientrasse beatamente dinanzi ad un chiaro impegno, da parte europea, ad incrementare gli acquisti di materiale bellico proprio dall'industria americana. Comunque sia, Trump o non Trump, l'Ucraina è destinata a rimanere il più grave problema che l'Unione Europea dovrà affrontare nel 2025. Diamo, ad esempio, per scontato che, in un modo o nell'altro, le due parti in causa – entrambe stremate da una guerra imprevedibilmente infinita – decidano di sottoscrivere un “cessate il fuoco”: siamo noi Europei seriamente convinti e, comunque, tutti coesi nell'inviare quei contingenti militari indispensabili per monitorare e garantire l'inviolabilità dei confini temporaneamente scaturiti dall'eventuale sospensione del conflitto? Siamo davvero in grado di rappresentare un baluardo militare, capace di indurre Putin a più miti consigli, frenandone i sogni di ritrovata potenza imperiale? A queste domande, almeno per ora, non ci sembra che l'Europa stia fornendo risposte lucide e coerenti. Pertanto, a prescindere da cosa faranno Trump o i Cinesi, l'anno che viene sarà un momento di svolta che ci chiamerà a scelte politiche radicali e probabilmente decisive per il nostro futuro. Altrimenti, la destinazione “irrilevanza” si farà sempre più inevitabile, riducendo il Continente che più di ogni altro ha fatto la storia, al rango di terra di conquista non solo economica, ma anche militare da parte di chiunque sappia fare la voce più grossa. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Insert Coin
#104 - Gratis, cinesi e molto popolari

Insert Coin

Play Episode Listen Later Dec 15, 2024 37:14


Sono tre nuovi videogiochi - Infinity Nikki, Delta Force e Marvel Rivals - che stanno già registrando numeri rilevanti. E ci servono per capire la Cina e quanto è cambiata. --------- SUPPORTA INSERT COIN con una donazione su ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠PayPal⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠. ABBONATI: Nella newsletter su ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Substack⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ trovi tutti i link. Puoi anche ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠abbonarti⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ alla newsletter. ENTRA NEL GRUPPO TELEGRAM CANALE TELEGRAM: su ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Telegram⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ trovi il canale ufficiale. CANALE WHATSAPP: anche su WhatsApp puoi seguire le principali comunicazioni. SOCIAL: Segui Massimiliano Di Marco su X e Instagram Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

5G e Oltre: Tutto Connesso
Come funziona l'ecosistema delle app cinesi? Con Antonio Capone

5G e Oltre: Tutto Connesso

Play Episode Listen Later Dec 13, 2024 27:23


In questa puntata parliamo dell'ecosistema delle applicazioni cinesi come WeChat, Baidu e AliPay, che consentono di effettuare pagamenti, riconoscere individui e venire incontro alle necessità dell'utente in base alla sua posizione o alle sue attività. Come funzionano queste applicazioni? E perché si sono sviluppate proprio in Cina? Ne parliamo con Antonio Capone, docente di telecomunicazioni al Politecnico di Milano.

Tutto Connesso
Come funziona l'ecosistema delle app cinesi? Con Antonio Capone

Tutto Connesso

Play Episode Listen Later Dec 13, 2024 27:24


In questa puntata parliamo dell'ecosistema delle applicazioni cinesi come WeChat, Baidu e AliPay, che consentono di effettuare pagamenti, riconoscere individui e venire incontro alle necessità dell'utente in base alla sua posizione o alle sue attività. Come funzionano queste applicazioni? E perché si sono sviluppate proprio in Cina? Ne parliamo con Antonio Capone, docente di telecomunicazioni al Politecnico di Milano.

Phastidio Podcast
La settimana phastidiosa - 7 dicembre 2024

Phastidio Podcast

Play Episode Listen Later Dec 7, 2024 82:13


(00:00) Sigla iniziale(01:21) Caduto Barnier, il cielo non ancora(12:40) Italia batte Germania, nel cronicario(33:52) Alla ricerca del Sacro Eurobond(53:23) Trump e la guerra del dollaro(01:06:52) Cinesi taglieggiati da governi locali indebitati(01:14:48) Progressisti indipendenti dalla realtàI fatti più interessanti della settimana, a giudizio del vostro Titolare.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/phastidio-podcast--4672101/support.

Ultim'ora
Tg News - 3/12/2024

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Dec 3, 2024 6:25


ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione: - Omicidio Cecchettin, ergastolo per Turetta - Verona, 27enne impiccata in doccia, indagato il compagno - Sul corpo di Liliana Resinovich lesioni provocate da un'altra persona - Cinesi morti in incendio a Milano, tre arresti per omicidio - La Corea del Sud proclama la legge marziale d'emergenza - Mef, rafforzata la lotta all'evasione. In 3 mesi + 33% controlli - Mattarella “I diritti dei disabili misura della civiltà dei popoli” - Grillo alla guida di un carro funebre "M5S morto ma compostabile" - Previsioni 3B Meteo 4 Dicembre/gtr

Ultim'ora
Così gli adolescenti cinesi combattono la solitudine con i social

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Nov 29, 2024 1:34


ROMA (ITALPRESS) - In Cina cresce sempre di più tra gli adolescenti l'economia della compagnia: sei euro per 30 minuti di conversazione sui social con degli sconosciuti. Gli speaker di Radioimmaginaria, la radio degli adolescenti, ne parla in questo nuovo servizio.fsc/gsl

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Al centro messaggi le “carezze” sono per tre quarti in nero: sanzioni per oltre 8 mila euro

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Nov 29, 2024 1:38


Tre delle quattro donne di nazionalità cinese impegnate nella cura del corpo dei clienti erano senza alcun contratto di lavoro. Lo hanno accertato i finanzieri di Vicenza all'esito del controllo dei giorni scorsi in un centro massaggi, trovando all'interno operatrici cinesi dai 44 ai 46 anni di età. Inevitabile la sospensione della licenza e la multa da 8.200 euro.

Ecovicentino.it - AudioNotizie
Coppia di cinesi rapinata di 50 mila euro nel piazzale di un bar a Lampertico

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later Nov 25, 2024 2:06


Un coppia di nazionalità cinese è stati rapinati mentre si accingeva ad entrare nel Bar Roberta, domenica pomeriggio attorno alle 16. La banda, composta da quattro persone, è fuggita su una berlina scura con la borsetta della donna, contenente il denaro, dopo averla strattonata.

Vitamine
TFS N.18 con Walter Riviera: AI, Donald Trump, Stanze Cinesi e battute artificiali

Vitamine

Play Episode Listen Later Nov 9, 2024 37:58


In questa puntata del The Factanza Show, a cui abbiamo lavorato con la collaborazione e la sponsorizzazione di Intel, l'IA ha preso il controllo. Si tratta di una puntata a tema IA, in cui parleremo del Chinese Room Argument, racconteremo indovinelli e barzellette scritte da un bot e intervisteremo Walter Riviera - AI Technical Lead di Intel. In particolare, con Walter Riviera parleremo di come l'IA sta cambiando il nostro mondo, le cose a cui stare attenti, i passi che sono ancora da fare prima di poter considerare l'Intelligenza Artificiale fluidamente integrata nella nostra cultura. Dai problemi legati al dispendio energetico fino alla domanda “Ma chi mi ripaga i danni se un robot mi rompe un vaso in casa?”, abbiamo snocciolato tutte le domande più ostiche sul software più chiacchierato del 2024.  Tutto questo, e molto altro nel The Factanza Show! Ricordate di scriverci su Whatsapp per dubbi, curiosità, o per rispondere all'indovinello dell'IA! Una produzione Factanza Media Autore e voce: Matteo Cellerino Musiche di Michele Caiati e Marco Carboni La puntata include contenuto sponsorizzato da Intel

Laser
Se i cinesi non fanno più figli

Laser

Play Episode Listen Later Oct 16, 2024 25:20


Nel 2022 la Cina ha registrato il primo significativo calo della natalità in 60 anni, segnando il più grande calo demografico della sua storia. Oltre ad una economia che rallenta, oggi il gigante asiatico è alle prese con la crisi dei consumi, disoccupazione ma anche un crescente desiderio di affermazione personale e di libertà. I giovani non puntano più sulla famiglia: la tendenza al ribasso è proseguito anche nel 2023 e ci sono tutti i presupposti perché si tratti di un fenomeno a lungo termine. Dall'introduzione della politica del figlio unico fino ai giorni nostri, la società cinese è completamente cambiata e ci si interroga su cosa resti del “sogno cinese”. 

Notizie a colazione
Mar 15 ott | I conti sulla rimodulazione dell'accisa sul diesel; la prima nave diretta verso i centri migranti in Albania; le manovre militari cinesi a Taiwan

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Oct 15, 2024 15:27


La rimodulazione dell'accisa sul diesel per parificarla alla benzina porterebbe nelle casse dello Stato 1,1 miliardi di euro. Con tanti saluti alle promesse elettorali di abbassare le tasse su energia e carburanti. Intanto c'è una prima nave della marina militare italiana con a bordo 16 migranti diretta verso l'Albania, mentre la Cina mostra la propria forza militare su Taiwan. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Fratelli di Crozza
Crozza Feltri "I cinesi ce lo stanno mettendo in quel posto...l'Italia è morta"

Fratelli di Crozza

Play Episode Listen Later Oct 13, 2024 5:04


Maurizio Crozza è Vittorio Feltri in occasione di una puntata di Fratelli di Crozza. Guarda Fratelli di Crozza senzapubblicità qui: https://bit.ly/3gS5JXwNon perderti i migliori contenuti di Fratelli di Crozza qui su YouTube https://www.youtube.com/playlist?list=PLBIuaYmaOyi2J2hwhbgkkk8L29xdAdY1A Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

Rassegna di geopolitica
Rassegna di Geopolitica - Il ruolo crescente degli ultra falchi cinesi nella politica estera americana - Puntata del 9/10/2024

Rassegna di geopolitica

Play Episode Listen Later Oct 9, 2024 12:07


Corriere Daily
Israele un anno dopo. Voto-farsa in Tunisia. Le auto cinesi

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Oct 7, 2024 20:22


(00:43) Da Gerusalemme, Davide Frattini racconta il primo anniversario della strage compiuta da Hamas il 7 ottobre 2023.(07:32) Francesco Battistini parla delle elezioni presidenziali (senza avversari né campagna elettorale) che hanno portato alla riconferma di Kais Saied.(13:25) Federico Fubini spiega la strategia di Pechino per gli investimenti nell'industria automobilistica in Europa.I link di corriere.it:Aviva Sigal, 51 giorni prigioniera di Hamas: «Noi picchiati e torturati, le ragazze stuprate»Tunisia, Saied trionfa in un Paese azzerato: ha votato meno di un tunisino su treDongfeng, ecco le (pesanti) richieste cinesi in cambio dell'investimento in Italia

Prima Pagina
4 ottobre : Fisco, sacrifici per tutti ; Auto cinesi, 35% di dazi ; Melania Trump in campagna elettorale. Di Italo Carmignani

Prima Pagina

Play Episode Listen Later Oct 4, 2024 19:23


#Rai #Repubblica #Mattino #Orfeo @MarioAjello ; #Bruxelles #Autoelettriche , #Cina #Dazi @GabrieleRosana ; #Libano #Italiani #isarele #soldati #evacuazione #Hezbollah @LorenzoVita @FrancescoBechis ; #America #Biden #Trump #MelaniaTrump #KamalaHarris @AnnaGuaita ;

il posto delle parole
Federico Rampini "Grazie, Occidente!"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 30, 2024 25:15


Federico Rampini"Grazie, Occidente!"Tutto il bene che abbiamo fattoMondadori Editorewww.mondadori.itÈ ora che qualcuno lo dica: «Grazie, Occidente!». Ma sono due parole che non incontrerete altrove. Tutto il bene che abbiamo fatto, a noi stessi e agli altri, è il supremo tabù di questa epoca. Nelle scuole non si insegna più la storia vera del progresso, che è nato a casa nostra e dove ha avuto un ruolo anche l'Italia. Invece nelle piazze e nella cultura contemporanea siamo sotto un processo permanente. È ora di ribellarsi, in nome della verità. Cinesi o indiani, brasiliani o africani, il mondo è popolato da miliardi di persone che devono la loro stessa esistenza… a noi. La scienza occidentale, pensiamo alla nostra medicina e alla nostra agronomia, è stata copiata e applicata dal resto dell'umanità con benefici immensi. Se la longevità è aumentata, la mortalità infantile è crollata, il livello d'istruzione è cresciuto nel mondo intero, è perché l'Occidente ha esportato progresso. Dove si combatte per migliorare i diritti umani – per esempio la condizione della donna – il paradigma da emulare siamo noi. Il nostro modello industriale ha sollevato dalla miseria grandi nazioni. La sfida per un'economia più sostenibile e per decarbonizzare l'ambiente sarà vinta grazie alla ricerca scientifica e all'innovazione tecnologica dell'Occidente. Viviamo in un'epoca in cui pronunciare queste verità è scandaloso, è proibito. Il conformismo dominante impone una versione bugiarda della storia, in cui la «razza bianca», europea o nordamericana, ha seminato solo distruzione, oppressione, sofferenze. L'idea stessa di progresso è disprezzata, siamo sottoposti a un lavaggio del cervello quotidiano per inculcare la certezza che l'Apocalisse è dietro l'angolo (per colpa nostra). In questo viaggio tra la storia degli ultimi secoli e la geopolitica del mondo contemporaneo, Federico Rampini approfondisce quel che l'Occidente è stato davvero per l'umanità. Quali tratti originali della nostra civiltà hanno fatto sì che da mezzo millennio il progresso nasca qui e non altrove? Perché la Cina e l'Iran oggi si definiscono «repubbliche», un concetto che non esiste in Confucio o nel Corano? Una lezione di onestà storica è urgente per le nuove generazioni, aiuta a ricostruire la nostra autostima e a vedere il futuro con più fiducia.Federico Rampini, editorialista del «Corriere della Sera», è stato vicedirettore del «Sole 24 Ore» e corrispondente de «la Repubblica» a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino e New York. Ha insegnato alle università di Berkeley, Shanghai e alla Sda Bocconi. È membro del Council on Foreign Relations, think tank americano di relazioni internazionali. Come esperto di geopolitica è public speaker per The European House – Ambrosetti. Ha pubblicato più di venti saggi di successo, molti tradotti in altre lingue, come i bestseller Il secolo cinese (Mondadori 2005) e L'impero di Cindia (Mondadori 2006). Tra più recenti, La seconda guerra fredda (Mondadori 2019), Oriente e Occidente (Einaudi 2020), Fermare Pechino (Mondadori 2021), Suicidio occidentale (Mondadori 2022) e La speranza africana (Mondadori 2023). È andato in scena a teatro con suo figlio Jacopo, attore, in Trump Blues e A cosa serve l'America. Ha realizzato il programma televisivo «Inchieste da fermo» per La7.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Prima Pagina
21 agosto I dazi morbidi sulle auto cinesi ; Cinquestelle, lite Grillo-Conte ; L'estate da ricordare di Lino Banfi. Di Italo Carmignani

Prima Pagina

Play Episode Listen Later Aug 21, 2024 19:14


#Europa #Cina #Tesla #autoelettriche @GabrieleRosana ; #America #Chicago #Obama #KamalaHarris @AnnaGuaita ; #Cinquestelle #Grillo #Conte #terzomandato ; #Estate #Linobanfi #DinoRisi @GloriaSatta ; #Gaza #Israele #ostaggi #Cairo @LorenzoVita

Grandi Linee
Ep. 344 - Arance elettriche cinesi

Grandi Linee

Play Episode Listen Later Jul 30, 2024 28:18


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24 Mattino - Le interviste
Al via i dazi sulle auto cinesi

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Jul 5, 2024


Come annunciato il 12 giugno la Commissione europea tira dritto sui dazi sulle auto elettriche cinesi. Peseranno dal 17% a quasi il 40% a seconda della collaborazione mostrata dalle aziende produttrici nei confronti della Commissione. Saranno in vigore, per ora, per quattro mesi.Ne parliamo con ospiti ed ascoltatori.

Corriere Daily
Biden pensa al ritiro. L'Ue fa le squadre. Armi cinesi per la Libia

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jul 4, 2024 18:40


(00:44) Massimo Gaggi racconta la situazione sempre più complicata per il presidente degli Stati Uniti, che starebbe ricevendo pressioni anche da parte dei democratici per lasciare la corsa alla Casa Bianca.(07:17) Francesca Basso illustra i nuovi gruppi del Parlamento europeo, con i Conservatori rimasti uniti e un possibile nuovo fronte di “Patrioti”.(12:25) E Federico Fubini spiega le trame internazionali dietro due sequestri di carichi di cargo a Gioia Tauro, in CalabriaI link di corriere.it:Biden si ritira davvero? Dal «crollo» sul palco al muro alzato dal cerchio magico: cosa sta succedendoEcr terzo gruppo al Parlamento Ue. I polacchi del Pis restano con FdIUn'altra nave cinese carica di armi per Haftar intercettata in Italia: «La segnalazione dagli Usa». Ecco cosa sta succedendo

Focus economia
Auto, scattano i dazi Ue contro import di elettriche cinesi. Ma è solo l'inizio della trattativa

Focus economia

Play Episode Listen Later Jul 4, 2024


Da venerdì 5 luglio scattano i dazi europei sull importazione di auto elettriche cinesi. Lo ha deciso la Commissione Ue dopo che le discussioni con le autorità di Pechino non hanno risolto il problema dei sussidi statali sleali che stanno minacciando i produttori di auto elettriche dell Unione europea. I dazi individuali si applicheranno a tre produttori campione : Byd nella misura del 17.4%; Geely nella misura del 19.9%; Saic nella misura del 37.6%. Altri produttori in Cina, che hanno cooperato con l inchiesta europea ma non fanno parte dei campioni scelti saranno soggetti a un dazio medio del 20,8% mentre quelli che non hanno collaborato con Bruxelles il dazio medio sarà del 37,6%. Si tratta di dazi provvisori decisi nove mesi dopo l inizio di un inchiesta antisussidio avviata per decisione autonoma della Commissione europea (senza ricorso). I dazi compensativi provvisori sono assicurati da una garanzia (nella forma decisa dalle dogane di ciascuno Stato membro) e possono essere riscossi in determinate circostanze solo quando è stata presa la decisione di imporre dazi definitivi. Rispetto alle aliquote dei dazi comunicate in anticipo meno di un mese fa, i dazi provvisori sono stati diminuiti leggermente sulla base delle osservazioni sull accuratezza dei calcoli presentate dalle parti interessate. Per Byd confermato al 17,4%, per Geely scende dal 20% al 19.9% e per Saic dal 38,1% al 37.6%. Per gli altri produttori il dazio medio passa dal 21% al 20,8% mentre quelli che non hanno collaborato con Bruxelles il dazio medio sarà del 37,6% del 38,1% iniziale. I dazi provvisori dovranno essere confermati entro fine ottobre con una decisione da parte degli Stati membri. Se confermati, i dazi definitivi saranno applicati per 5 anni. Motivo per il quale c'è tutto il margine per trattare. Non a caso oggi il portavoce della Commissione Europea ha dichiarato: "I dazi non sono un obiettivo in sé, sono un mezzo per correggere una situazione ingiusta, vogliamo arrivare ad una soluzione: vogliamo il dialogo con le nostre controparti cinesi e questo dialogo sta avendo luogo". Dello stesso avviso il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che proprio oggi è a Pechino: "Auspico che si trovi una soluzione negoziale perché i dazi sono solo uno strumento ma la soluzione è cosa diversa". Tra i maggiori sostenitori della via negoziale ci sono ovviamente le case automobilistiche tedesche. Ne parliamo con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 ORE, Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore.Elezioni nel Regno Unito, i nodi da affrontare dopo il voto Oggi i cittadini britannici sono chiamati al voto per rinnovare i 650 seggi della Camera dei Comuni, in un sistema basato su altrettanti collegi uninominali. Dopo 14 anni di governo dei Tory, tutti i sondaggi prevedono una vittoria schiacciante dei laburisti, in corsa per ottenere il successo più ampio di sempre, e un crollo dei conservatori, destinati a una sconfitta di dimensioni storiche. L'attuale premier conservatore Rishi Sunak rischia di non essere eletto nel suo collegio. Il leader laburista Keir Starmer ha già escluso che il Regno Unito possa rientrare nell'Ue o nel mercato unico. Oggi Nicol Degli Innocenti spiega sul Sole che chi sarà eletto premier e domani varcherà la soglia di Downing Street non avrà vita facile. Erediterà infatti un debito pubblico record, un'economia asfittica e servizi pubblici al collasso. Il debito pubblico, secondo i dati dell'Ufficio nazionale di Statistica (Ons), è salito ai massimi da oltre 60 anni, toccando quota 2.742 miliardi di sterline, pari al 99,8% del Pil, in aumento rispetto al 96,1% dell'anno scorso. Resta inferiore a quello di Italia o Francia, ma per Londra fino a poco fa sarebbe stato impensabile sfiorare il 100% del Pil. Il debito pubblico è lievitato durante la pandemia per gli interventi da 70 miliardi di sterline a sostegno dell'occupazione all'apice dell'emergenza Covid-19 quando il Tesoro britannico pagava gli stipendi di oltre 11 milioni di persone. Hanno pesato sulle finanze pubbliche anche una crescita debole prima e dopo la pandemia e una serie di interventi della Banca d'Inghilterra, che ha aumentato i tassi d'interesse dallo 0,1% del dicembre 2021 all'attuale 5,25%, il massimo da 16 anni. La Bank of England ha così tentato di arginare l'impennata dell'inflazione, che ha toccato un picco dell'11,2% nell'ottobre 2022 ed è rimasta ostinatamente elevata fino a quest'anno, causando aumenti dei prezzi soprattutto di energia e alimentari che hanno penalizzato i meno abbienti, spingendo milioni di persone sotto la soglia di povertà. Non sarà compito facile ridurre l'indebitamento, ma almeno il prossimo Governo potrà trarre beneficio dall'attesa riduzione dei tassi d'interesse. La previsione è che, ora che l'inflazione è tornata al livello programmato del 2%, la BoE in agosto o in settembre proceda con il primo di una serie di interventi al ribasso. L'aumento del debito pubblico, putroppo per i cittadini britannici, non ha portato a un miglioramento dei servizi pubblici. Un rapporto dell'Institute for Government spiega che i servizi pubblici fondamentali sanità, assistenza sociale, sistema scolastico, prigioni, sistema giudiziario, trasporti locali, mantenimento delle strade «scricchiolano ormai da anni e ora stanno crollando». Numerose amministrazioni locali sono entrate in bancarotta e hanno dovuto tagliare drasticamente i servizi "non essenziali". L'impatto di oltre un decennio di austerità avviata dai Tories nel 2010 è stato aggravato dalla mancanza di investimenti, soprattutto in tecnologie e infrastrutture che possono migliorare l'efficienza e la produttività dei servizi. Le preoccupazioni principali dei cittadini, emerse durante la campagna elettorale, sono in primo luogo l'economia e il costo della vita e a seguire la crisi del Servizio sanitario nazionale (Nhs). Dal 2010 a oggi il tasso di crescita delle spese per la sanità pubblica è stato il più basso dagli anni 50, a fronte di una popolazione che è aumentata a causa dell'immigrazione e che continua a invecchiare e a richiedere più cure. La pandemia ha solo peggiorato una situazione già critica: il numero di persone in lista d'attesa per un'operazione è quasi raddoppiato dai 4,5 milioni del 2019 a quasi 8 milioni oggi. Un quinto degli adulti ha una patologia che li rende "non attivi". Il Regno Unito è l'unico Paese del G7 dove il numero di persone che non lavorano e non cercano impiego è più alto di prima della pandemia. Il rispettato Institute for Fiscal Studies (Ifs) ha criticato entrambi i partiti principali, accusandoli di una «congiura del silenzio» perché non sono stati onesti sullo stato delle finanze pubbliche e sulle scelte, inevitabilmente dolorose, che dovranno fare se eletti. Sia i Tories che il Labour, secondo l'analisi dell'Ifs, contano troppo su una futura crescita economica e non hanno spiegato come intendono colmare il "buco nero" senza decimare ulteriormente i servizi pubblici, ricorrere ancora al debito o aumentare le tasse. I servizi pubblici sono già ai minimi termini, l'indebitamento ha superato la soglia considerata accettabile e il carico fiscale è già elevatissimo, ai massimi dal 1948. Approfondiamo con Nicol Degli Innocenti, Il Sole 24 Ore.

Market Mover
Cosa ha da guadagnare (e perdere) l'automotive italiano dai dazi sulle vetture cinesi

Market Mover

Play Episode Listen Later Jun 20, 2024 10:52


Primi attriti tra Cina ed Europa dopo la decisione di Bruxelles di imporre dazi aggiuntivi all'import di vetture cinesi (che in alcuni casi arrivano a superare il 48% complessivo). Ma in questa complessa partita geopolitica cos'ha da guadagnare - o da perdere - il settore automotive italiano?

Corriere Daily
I nodi del G7. Dazi Ue sulle auto cinesi. Biden jr condannato

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jun 12, 2024 21:29


(00:43) Giuseppe Sarcina analizza i temi principali di cui si occuperà il summit di due giorni tra i Grandi del mondo che si apre a Borgo Egnazia, in Puglia.(07:23) Daniele Manca spiega le ragioni della decisione europea per contrastare la possibile invasione di veicoli a basso costo.(13:36) Massimo Gaggi racconta  perché il figlio del presidente degli Stati Uniti rischia fino a 25 anni di carcere e quali conseguenze avrà questa sentenza sulla corsa alla Casa Bianca.I link di corriere.it:Borgo Egnazia, nel resort di lusso che attende il G7L'Europa impone dazi fino al 48% sulle auto elettriche cinesi: ecco le case più colpiteHunter Biden a processo per colpire Joe: una campagna brutale nell'America delle armi

Notizie a colazione
Mer 12 giu | La mossa di Macron di sciogliere il Parlamento francese; l'accordo tra Hamas e Israele per il cessate il fuoco; la sovrapproduzione di pannelli solari cinesi

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Jun 12, 2024 13:07


Oggi parliamo della mossa di Macron di sciogliere il Parlamento francese, dell'accordo tra Hamas e Israele per il cessate il fuoco e della sovrapproduzione di pannelli solari cinesi. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Altri Orienti
EP.81 - Spie ovunque

Altri Orienti

Play Episode Listen Later Jun 6, 2024 30:29


Cinesi reclutati dai britannici, britannici reclutati dai cinesi, politici europei con assistenti accusati di essere spie, subdole manovre per portare importanti dirigenti cinesi a spiare per i paesi occidentali: dal tempo della guerra fredda non si vedeva questo attivismo dei servizi segreti di tutto il mondo, tra certezze, propaganda e la crescita della “sicurezza nazionale” come simbolo di questa epoca.

 Gli inserti audio sono tratti da: China accuses MI6 of recruiting state spies, canale Youtube Wion, 3 giugno 2024; Who is suspected Chinese Spy Chris Cash arrested in UK?, canale Youtube Wion, 11 settembre 2023; My Hangzhou Stories:Please Follow Me to See and Explore the West Lake, canale Youtube Hangzhou China, 17 gennaio 2022; Germany arrests aide of far-right politician on suspicion of spying for China, canale Youtube CNA, 23 aprile 2024; account WeChat 国家安全部 (ministro della sicurezza dello stato). Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

24 Mattino - Le interviste
L'arrivo della auto cinesi

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later May 16, 2024


Mentre gli Usa aumentano di quattro volte i dazi sulle auto elettriche cinesi nell'Ue è al lavoro una commissione anti-dumpig per valutare se metterli o meno. Stellantis nel frattempo ha annunciato una joint-venture con un'azienda cinese per la commercializzazione in Europa da settembre 2024 di due modelli elettrici. Ne parliamo Nicola Procaccini (nella foto), candidato alle Elezioni Europee per Fratelli d'Italia nella circoscrizione Centro. Poi analizziamo l'attentato al premier slovacco Robert Fico ad un mese dal voto europeo con Beda Romano, corrispondente de Il Sole 24 Ore da Bruxelles.

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I dazi Usa sulle auto cinesi

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Play Episode Listen Later May 15, 2024 6:41


Oggi parliamo dei nuovi dazi americani su auto e tecnologie strategiche cinesi, di quello che vuole fare l'Europa e infine delle bandiere Blu assegnate alle costiere italiane

Focus economia
Biden vara dazi del 102,5% sulle auto elettriche made in Cina. E Stellantis apre ai cinesi

Focus economia

Play Episode Listen Later May 14, 2024


Dazi al 102,5% sulle auto elettriche; del 25% sulle loro batterie al litio; del 50% su chip e su pannelli solari. E ancora dazi su prodotti medicali, minerali critici, acciaio. È una raffica di restrizioni quella varata da Washington il 14 maggio contro le importazioni dalla Cina: secondo le stime della Casa Bianca, saranno colpiti circa 18 miliardi di dollari di merci. Le misure entreranno in vigore tra quest anno e il 2026. Nel mirino, settori strategici, come i semiconduttori e l energia verde, sui quali l'Amministrazione Biden ha riversato centinaia di miliardi di dollari in sussidi alla produzione.Nel nome del made in Usa, da quest anno, i dazi sulle auto elettriche cinesi vengono moltiplicati quasi per quattro, al 102,5% dall attuale 27,5%, un livello che già lascia i produttori cinesi fuori dal mercato statunitense. Nel primo trimestre del 2024, Geely è stata l unica casa cinese a esportare con il proprio marchio negli Stati Uniti, dove ha venduto 2.217 veicoli, secondo i dati della China Passenger Car Association. Altre 60mila vetture cinesi sono arrivate nel Paese, ma sotto brand Usa, soprattutto Buick (General Motors). Intanto adesso è proprio vero, Stellantis porterà e venderà auto cinesi in Europa e non solo. «Appena 7 mesi dopo l annuncio abbiamo il closing dell accordo vincolante fra Stellantis +1,61% e Leapmotor, che era stato firmato a ottobre. Ma la pianificazione è solo il 10%, il 90% è rappresentato dall esecuzione. Ora entriamo nella fase operativa» della partnership. Parola di Carlos Tavares, amministratore delegato del supergruppo nato da Psa e Fca a inizio 2021. L annuncio è arrivato durante la conferenza stampa congiunta con Zhu Jiangming, fondatore e Ceo del produttore cinese. A ottobre 2023 Stellantis è diventata azionista strategico di Leapmotor con un investimento da 1,5 miliardi di euro, acquisendo una partecipazione di circa il 20%. L'accordo, però, prevedeva anche la costituzione di Leapmotor International, una joint venture 51-49 guidata da Stellantis, con diritti esclusivi per l esportazione, la vendita e la fabbricazione dei prodotti Leapmotor al di fuori della Cina. Ed è proprio la jv ad essere ormai nel pieno avvio delle operazioni.Ne parliamo con Fabio Scacciavillani, economista, editorialista Sole24 Ore e Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.Superbonus, blitz Fdi in commissione per frenare il no di Forza Italia. Rinvio Sugar taxAumenta da 19 a 20 il numero dei componenti della commissione Finanze del Senato che sta esaminando il decreto superbonus. Lo riferiscono le opposizioni spiegando di aver ricevuto una comunicazione dal presidente del Senato. La maggioranza aumenterà di un componente - spiega il senatore Stefano Patuanelli M5s - è una facoltà che si ha e si fa quando cambiano gli equilibri, ma va prima comunicata all'aula. Quindi è una forzatura politica ma è anche regolamentare. E un tema che solleveremo, aggiunge la senatrice Pd Beatrice Lorenzin. Il senatore aggiunto, riferiscono le opposizioni, dovrebbe essere Salvatore Sallemi di FdI. Nominare un nuovo membro della commissione Finanze del Senato per evitare che venga bocciato l emendamento del governo sullo spalma-crediti derivanti dal Superbonus. È quanto sta accadendo a Palazzo Madama, come viene riportato da fonti parlamentari che sottolineano come la decisione sia stata presa per superare il no già annunciato di Forza Italia - e su cui convergono anche le opposizioni - alla retroattività della norma proposta dall esecutivo, e consentire alla maggioranza di avere comunque i numeri. Il senatore in questione è Salvo Sallemi di FdI che, come riporta una comunicazione del capogruppo Lucio Malan, cessa di far parte della 2ª commissione Giustizia ed entra a far parte come membro della 6ª commissione Finanze. Fonti dell opposizione fanno notare che è una cosa che si può fare ma non la fai alla vigilia del voto e andrebbe comunicata all'aula nella prima seduta utile.La commissione Finanze del Senato è composta da 19 senatori, di cui 10 della maggioranza e 9 dell'opposizione. Per la maggioranza 6 sono di FdI, 2 della Lega, 1 di Fi e 1 di Noi moderati. Per le opposizioni PD e M5s hanno entrambi 3 senatori ciascuno, Iv ha un senatore, 1 è dell Autonomia e 1 del gruppo misto. Se il Dl Superbonus non sarà modificato, voteremo contro. Così il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani ha avvisato oggi la maggioranza. Pronti a confrontarci da stamattina, ha aggiunto riferendosi ai senatori di Forza Italia. Tajani contesta la retroattività della norma che spalma i crediti su dieci anni. Intanto sono arrivati alla commissione Finanze del Senato, secondo quanto si apprende, gli attesi pareri del Mef ai subemendamenti che modificano l'emendamento del governo al decreto Superbonus. Sono contrari, viene riferito, i pareri sulle modifiche proposte da Fi per togliere la retroattività dell'allungamento a 10 anni delle detrazioni del Superbonus. Sul tema della sugar tax, invece, si attende una riformulazione del Mef che individui la copertura per il rinvio a gennaio 2025, pari a circa 72 milioni. Sugar tax verso il rinvio al 2025. Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere di un accordo trovato sullo slittamento dell imposta sulle bevande zuccherate che, a differenza della plastic tax, non era stata prorogata dall emendamento del Governo al decreto Superbonus (all esame della commissione Finanze del Senato) e su cui, quindi, incombe l'entrata in vigore dal 1° luglio 2024. Il tentativo di differire l'entrata in vigore è stato sottolineato anche dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti: « Stiamo facendo in queste ore uno sforzo per cercare, molto faticosamente, una copertura finanziaria per rinviare l'entrata in vigore» della sugar tax «al 1° gennaio del 2025». E, ha aggiunto Giorgetti, «credo che alla fine ci arriveremo però credo che non sia questo il tema centrale di politica economica di questo Paese».Ne parliamo con Gianni Trovati, Il Sole 24 Ore.Radio24 allo "Scenario delle Professioni: oggi e domani" a CernobbioPer il terzo anno consecutivo, TeamSystem e The European House Ambrosetti organizzano oggi a Villa Erba a Cernobbio "Lo Scenario delle Professioni: oggi e domani", una giornata di riflessione sui possibili impatti dei trend in atto sul mondo delle professioni. Più di 1.500 i partecipanti, in presenza o collegati in streaming. Il Forum ha affrontato diversi temi. La mattina "Il futuro oggi: come l'Intelligenza Artificiale sta cambiando il nostro mondo" e "L'evoluzione delle Professioni e l'impatto dell'AI", mentre il pomeriggio "La Riforma Fiscale alla prova dei fatti: decreti attuati e futuri sviluppi" e "Come cambia il lavoro: Il ruolo delle professioni per imprese e professionisti".L'evento è stato arricchito dai contributi di accademici, business leader e rappresentanti istituzionali, come Maurizio Leo (Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze), Alessio Butti (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'Innovazione Tecnologica), Nunzia Ciardi (Vice Direttore Generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) ed Elbano de Nuccio (Presidente, Consiglio Nazionale Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili).La giornata è stata aperta dal benvenuto di Federico Leproux (CEO, Gruppo TeamSystem).Da uno studio sviluppato da The European House Ambrosetti in collaborazione con TeamSystem, emerge che il 70% degli studi professionali è attivo con iniziative legate all'implementazione dell'Intelligenza Artificiale. Positive le prospettive dei professionisti: il 76,7% è consapevole del ruolo trasformativo dell AI, mentre l 80% è fiducioso della qualità dei contenuti generati dall AI. L AI è un mercato destinato a crescere a tassi annui di circa il 40% fino al 2030.Ne parliamo con Federico Leproux, ad TeamSystem.

MELOG Il piacere del dubbio
Russi e cinesi in Africa

MELOG Il piacere del dubbio

Play Episode Listen Later May 6, 2024


Le guerre, si sa, non si combattono solo con le armi ma anche lontano dai campi di battaglia, dove la contesa è economica e coinvolge Paesi che dispongono di materie prime e risorse fondamentali per i paesi industrializzati. È il caso del Niger, che dopo l'ultimo colpo di Stato ha visto l'entrata in scena di russi e cinesi, spodestando il Paese dalla sfera d'influenza di francesi e americani. Interviene Enrico Verga, esperto di geopolitica.

Corriere Daily
Dentro il Beccaria. Come cambia Medicina. Spie cinesi in Germania

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Apr 24, 2024 20:02


(00:45) Elisabetta Andreis racconta la realtà del carcere minorile di Milano, che non è fatta solo delle violenze subite da alcuni suoi detenuti e che hanno portato all'arresto di 13 agenti penitenziari.(07:12) Orsola Riva spiega le novità per i futuri medici col primo sì alla riforma, che modifica le regole sull'accesso. (13:00) Mara Gergolet parla del caso dell'assistente di uno dei leader dell'Afd, il partito dell'ultradestra tedesca, arrestato con l'accusa di lavorare per Pechino.I link di corriere.it:Carcere Beccaria, la testimonianza di un ex detenuto: «Mi hanno fatto un occhio nero, il mio vicino di cella preso a calci dagli agenti »Medicina, primo sì alla riforma: test, numero chiuso, semestre propedeutico aperto a tutti, ecco cosa cambiaGermania, arrestato un portaborse di Afd: era una «spia di Pechino»