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AMPEZZO (UDINE) (ITALPRESS) - AMPEZZO (UDINE) (ITALPRESS) - "Il 1944 fu un anno carico di orrore, in Italia e in Europa. Il progressivo ritiro delle truppe naziste lasciava dietro di sé una drammatica scia di stragi. Ne sono testimonianza i villaggi dei nostri Appennini e delle nostre Alpi violati e incendiati, da Sant'Anna di Stazzema a Marzabotto, da Civitella Val di Chiana a Fivizzano. A Boves, alla Carnia. L'offensiva alleata martellava le città con bombardamenti dagli esiti spesso tragici, come quello che portò, a Milano, alla morte di 184 bambini, nella Scuola elementare Francesco Crispi di Gorla. Da Fossoli partivano i trasporti degli ebrei verso i campi di sterminio di Bergen Belsen e Auschwitz. Contemporaneamente prendeva forza il movimento di Resistenza al fascismo che, con il regime della Repubblica Sociale Italiana, era complice della ferocia nazista". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento ad Ampezzo all'80° anniversario della zona libera della Carnia e dell'Alto Friuli. sat/gtr(Fonte video: Quirinale)
Allerta per l'attacco iraniano a Israele, Biden chiama gli alleati
a cura di Luca Parena - Comincia la settimana di Ferragosto e il caldo e i cambiamenti climatici mostrano i loro volti più preoccupanti. In vetta al Monte Bianco per 33 ore consecutive le temperature sono state superiori agli zero gradi. Ne abbiamo parlato con il professor Claudio Smiraglia del comitato glaciologico italiano. In Grecia, i sobborghi di Atene vanno a fuoco e migliaia di persone sono costrette a lasciare le loro case. Gli aggiornamenti con il giornalista Dimitri Deliolanes. L'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk va avanti da quasi una settimana (con Guido Olimpio del Corriere della Sera e con Mara Morini, docente di scienza politica all'Università di Genova). Ottant'anni dall'eccidio nazifascista di Sant'Anna di Stazzema, ma nessun esponente del governo si presenta alle commemorazioni. Con Maurizio Verona, sindaco di Stazzema. Cantieri aperti a Milano anche con il caldo di agosto. Lavori in corso soprattutto per la prossima apertura della metropolitana M4, dove il protocollo firmato dai sindacati e dagli operatori cerca di tutelare gli operai anche in questo periodo (con Stefano Ruberto, autore della nostra trasmissione Uscita di sicurezza). I Giochi olimpici di Parigi appena conclusi sono stati i più politici e politicizzati degli ultimi anni. Ne abbiamo parlato con Valerio Moggia (autore e scrittore, blogger di Pallonate in faccia) e con il rapper Tommy Kuti. Uno sguardo verso i Giochi paralimpici insieme a Giulia Riva, autrice della trasmissione Agitanti su Radiopop.
A cura di Daniele Biacchessi Il 26 gennaio 1955, Piero Calamandrei concludeva così il suo discorso sulla Costituzione, nel Salone degli affreschi della Società Umanitaria di Milano. "Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione". E' una frase che mi ha sempre colpito perché proviene dalla voce di un intellettuale liberale. Ieri il comune di Stazzema mi ha invitato alla manifestazione solenne e ufficiale per le commemorazioni del 2 giugno, Festa della Repubblica. A Sant'Anna di Stazzema, poche anime in piccolo borgo in provincia di Lucca, in Toscana, il 12 agosto 1944, le truppe della 16 Panzergrenadier Division, comandate da Walter Reder, diedero l'assalto contro la popolazione civile, sterminando 475 persone: nessun partigiano, solo vecchi, donne, bambini, la più piccola, Anna Pardini, aveva solo tre mesi. I nazisti erano stati accompagnati da fascisti italiani con le uniformi tedesche. L'armadio della vergogna E' stato un onore e anche una missione parlare a Sant'Anna di un armadio che conteneva 695 fascicoli, un ruolo dei criminali nazisti composto da 2273 voci. Si tratta di documenti archiviati in modo illegale il 14 luglio 1960 dalla procura generale militare in applicazione della ragion di Stato, e riaffiorati poi nel 1994. Il giornalista dell'Espresso Franco Giustolisi, davanti a quelle carte che contenevano i nomi degli assassini già nel 1945, aveva coniato il termine "armadio della vergogna". Tra pochi processi celebrati in ritardo c'è anche quello relativo alla strage di Sant'Anna di Stazzema. Il peso della memoria Il 2 giugno a Sant'Anna, la sua grande partecipazione, dimostra che la Costituzione è ancora viva e che in molti sono ancora pronti a difenderla dai maldestri tentativi di cambiarla in modo radicale: dal referendum perso da Matteo Renzi alla proposta di premierato che nei fatti esautora il potere del presidente della Repubblica. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Il 26 gennaio 1955, Piero Calamandrei concludeva così il suo discorso sulla Costituzione, nel Salone degli affreschi della Società Umanitaria di Milano. "Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione". E' una frase che mi ha sempre colpito perché proviene dalla voce di un intellettuale liberale. Ieri il comune di Stazzema mi ha invitato alla manifestazione solenne e ufficiale per le commemorazioni del 2 giugno, Festa della Repubblica. A Sant'Anna di Stazzema, poche anime in piccolo borgo in provincia di Lucca, in Toscana, il 12 agosto 1944, le truppe della 16 Panzergrenadier Division, comandate da Walter Reder, diedero l'assalto contro la popolazione civile, sterminando 475 persone: nessun partigiano, solo vecchi, donne, bambini, la più piccola, Anna Pardini, aveva solo tre mesi. I nazisti erano stati accompagnati da fascisti italiani con le uniformi tedesche. L'armadio della vergogna E' stato un onore e anche una missione parlare a Sant'Anna di un armadio che conteneva 695 fascicoli, un ruolo dei criminali nazisti composto da 2273 voci. Si tratta di documenti archiviati in modo illegale il 14 luglio 1960 dalla procura generale militare in applicazione della ragion di Stato, e riaffiorati poi nel 1994. Il giornalista dell'Espresso Franco Giustolisi, davanti a quelle carte che contenevano i nomi degli assassini già nel 1945, aveva coniato il termine "armadio della vergogna". Tra pochi processi celebrati in ritardo c'è anche quello relativo alla strage di Sant'Anna di Stazzema. Il peso della memoria Il 2 giugno a Sant'Anna, la sua grande partecipazione, dimostra che la Costituzione è ancora viva e che in molti sono ancora pronti a difenderla dai maldestri tentativi di cambiarla in modo radicale: dal referendum perso da Matteo Renzi alla proposta di premierato che nei fatti esautora il potere del presidente della Repubblica. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
This is a tale of Italian Resistance during WW II. Unlike nearly all History on Fire episodes, this is not a story I researched in books. It's a much more personal one—these are my grandparents' experiences. The starring role goes to my grandmother, Liana Germani, who as a teenager was a combat partisan active against the Fascist regime and the Nazi occupation. What I remember of her... there was a constant hint of sadness and pessimism hanging around her. It may have to do with the fact that during WW II, she found her boyfriend murdered--cut into pieces by fascists. She spent the rest of her teenage years smuggling guns & bombs, and doing what she could to kill them all. Honorable mention also to my paternal grandparents—in particular my grandfather Stelio Bolelli, who found his way into fighting alongside Allied troops all the way through the Gothic Line. In the course of this episode we'll talk about a brief history of Fascism, DMX & the Matteotti murder, the collusion between fascist leaders and Sinclair Oil, the Badoglio government, the Nazi occupation, the massacre of St. Anna di Stazzema, guerrilla in the streets of Milan, gender roles in fascist Italy, my grandma's friends being executed, PTSD, carrying bombs & smuggling weapons, my grandfather avoiding execution, the Gorla massacre, and much, much more.
rWotD Episode 2482: Sant'Anna di Stazzema massacre Welcome to random Wiki of the Day where we read the summary of a random Wikipedia page every day.The random article for Monday, 19 February 2024 is Sant'Anna di Stazzema massacre.The Sant'Anna di Stazzema massacre was a German war crime, which was committed in the hill village of Sant'Anna di Stazzema in Tuscany, Italy, in the course of an operation against the Italian resistance movement during the Italian Campaign of World War II. On 12 August 1944, the Waffen-SS, with the help of the Brigate Nere, murdered about 560 local villagers and refugees, including more than a hundred children, and burned their bodies. These crimes have been defined as voluntary and organized acts of terrorism by the Military Tribunal of La Spezia and the highest Italian court of appeal.This recording reflects the Wikipedia text as of 00:59 UTC on Monday, 19 February 2024.For the full current version of the article, see Sant'Anna di Stazzema massacre on Wikipedia.This podcast uses content from Wikipedia under the Creative Commons Attribution-ShareAlike License.Visit our archives at wikioftheday.com and subscribe to stay updated on new episodes.Follow us on Mastodon at @wikioftheday@masto.ai.Also check out Curmudgeon's Corner, a current events podcast.Until next time, I'm Kendra Standard.
Now that the weather has decidedly turned for the worst, even the most obstinate summer lover has got to admit that autumn is upon us. This is a weird time in Tuscany, where almost everyone adores the sun and the beach. While we long to complain again for the excessive heat, nature offers us a lot of seasonal treats to get ready for the cold and dark evening of the year. Back in the day, when poverty reigned over vast tracts of this land, people were eager to exploit one of nature's best treats that were sitting on trees: the lovely chestnuts. As regular flour was expensive, people in the mountains learned how to turn them into flour and use them in many recipes. One of them was so successful that, at least for us Tuscans, has become inextricably linked with this time of the year. It's a simple cake, not too sweet and was so cheap that everyone could afford it. Now things are quite different but this amazing treat is still very popular around here and it comes in many different versions, enough to be one of Tuscany's most popular sweets. That's why this week, What's Up Tuscany will tell you everything there is to know about the amazing castagnaccio, the most genuine taste of a Tuscan fall.If you listen to the full episode, you will learn about its curious history, how the recipe evolved with time, becoming more and more refined as it gained traction in the North of Italy and how it was almost forgotten during the economic boom of the 1950s. Now chestnuts have come back with a vengeance and people everywhere are rediscovering traditional recipes that use them. Chestnut flour sweets are almost ubiquitous in Tuscany but, if you look at Garfagnana and Lunigiana, they have gone above and beyond. Their "necci" are so good that they rival the famous Sicilian cannoli, with their incredible ricotta filling. In the last two chapters of the episode I will give you two options. If you haven't planned to come visit us in this period, I'll give you a step-by-step recipe that will allow you to bake an excellent castagnaccio to enjoy by the fireplace during the long winter evenings. If you're around here or plan to come to Tuscany before March, I'll give you a list of six places around our region where you will be able to find an amazing castagnaccio. Whatever your choice, this simple cake is really incredible. For us Tuscans it's almost impossible to think about autumn without craving a slice of this great cake. If you taste it just once, I'm sure you will agree.Email: podcast@larno.itFacebook: https://www.facebook.com/larno.itTwitter: @arno_it / @WhatsupTuscanyLINKS TO SOURCES (ITALIAN ONLY)https://it.wikipedia.org/wiki/Castagnacciohttps://www.ciaotoscana.it/cucina-toscana/castagnaccio-la-ricetta-originale-toscana/https://www.visittuscany.com/it/ricette/La-Torta-di-Neccio-o-Castagnaccio-di-Stazzema/https://www.lacucinaitaliana.it/gallery/castagnaccio-toscana-dove-mangiarlo-buono/https://www.discovertuscany.com/it/mangiare-e-bere-in-toscana/le-castagne-in-toscana.htmlBACKGROUND MUSICPipe Choir - Bom Bom Breakthrough (Instrumental)Wayne John Bradley - Summercycle (Instrumental)Erio - MonolithCityfires - Blood Problems (Instrumental)Incompetech - Leopard Print ElevatorWayne John Bradley - Blues Rock Original InstrumentalAll released under Creative Commons Attribution 4.0 International Licensehttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-bom-bom-breakthrough-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/ayneohnradley/summercycle-original-indie-style-instrumental-creative-commonshttps://soundcloud.com/argofox/erio-monolithhttps://soundcloud.com/ljayofficial/blood-problems-instrumentalby-cityfireshttps://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1500077https://soundcloud.com/ayneohnradley/blues-rock-original-instrumentalcreative-commonshttp://www.pipechoir.com/
Ora che le piogge insistenti ed il freddo è finalmente arrivato, anche il più ostinato amante dell'estate dovrà ammettere che l'autunno è arrivato. Questo periodo dell'anno è piuttosto strano in Toscana, dove quasi tutti vanno pazzi per il mare e per la spiaggia. Anche se ci vorrà ancora parecchio prima di tornare a lamentarsi del troppo caldo e dei nugoli di zanzare, la natura ci offre una serie di regali molto gustosi che ci potranno aiutare ad affrontare al meglio le lunghe serate invernali. In passato, quando ampi tratti della nostra regione erano perseguitati dalla carestia e dalla povertà più nera, la gente era costretta ad ingegnarsi al meglio per poter sfruttare quello che trovavano vicino. Uno dei prodotti più straordinari, le castagne, erano considerate il "pane dei poveri", visto che permettevano a chi non aveva molti soldi in tasca di sopravvivere agli inverni più duri.Visto che la farina di grano costava troppo, la gente delle montagne imparò ad essiccarle e trasformarle in farina, da poter usare in mille modi. Una delle ricette che si inventarono è talmente straordinaria da esser diventata, almeno per noi toscani, il vero simbolo di questo periodo dell'anno. Non è una torta difficile da fare, ha pochi ingredienti, non è troppo dolce e, almeno una volta, era così economica che tutti se la potevano permettere. Le cose, come avrà potuto notare chi si è azzardato a comprare una caldarrosta in piazza, sono cambiate parecchio ma la torta povera per eccellenza è ancora popolarissima in Toscana. Si trova in molte varianti, ha mille nomi ma è forse il dolce più popolare di questa terra. Ecco perché questa settimana, What's Up Tuscany vi racconterà tutto quel che c'è da sapere sull'incredibile castagnaccio, il sapore più genuino dell'autunno toscano.Se ascolterete l'intero episodio vi narrerò della sua storia curiosa, di come la ricetta si sia evoluta col tempo, diventando sempre più raffinata mentre diventava più popolare nel nord d'Italia e come sia quasi del tutto scomparsa durante gli anni del boom economico. Ora che le castagne sono tornate di moda, la gente sta riscoprendo le tante ricette tradizionali che ne fanno uso. I dolci di farina di castagne si trovano un po' ovunque in Toscana ma se guardate in Garfagnana e in Lunigiana si sono inventati qualcosa di davvero speciale. I loro necci sono così buoni che fanno concorrenza ai famosi cannoli siciliani, con il loro ripieno a base di ricotta.Negli ultimi due capitoli del podcast vi fornirò due opzioni. Se non poteve venirci a trovare in autunno o in inverno, vi spiegherò passo passo come cucinare un ottimo castagnaccio che vi farà compagnia davanti al camino nelle notti invernali. Se, invece, siete da queste parti o avete già prenotato un viaggio prima di Marzo, vi elencherò sei posti a giro per la Toscana dove potrete trovare un castagnaccio straordinario. Qualunque sia la vostra scelta, questa torta tanto semplice quanto gustosa è davvero unica. Per noi toscani è impossibile pensare all'autunno senza che ci venga voglia di mangiarne una fetta. Se la proverete anche una volta sola, sono sicuro che la penserete come noi.Email: podcast@larno.itFacebook: https://www.facebook.com/larno.itTwitter: @arno_it / @WhatsupTuscanyI LINK ALLE FONTIhttps://it.wikipedia.org/wiki/Castagnacciohttps://www.ciaotoscana.it/cucina-toscana/castagnaccio-la-ricetta-originale-toscana/https://www.visittuscany.com/it/ricette/La-Torta-di-Neccio-o-Castagnaccio-di-Stazzema/https://www.lacucinaitaliana.it/gallery/castagnaccio-toscana-dove-mangiarlo-buono/https://www.discovertuscany.com/it/mangiare-e-bere-in-toscana/le-castagne-in-toscana.htmlBACKGROUND MUSICPipe Choir - Bom Bom Breakthrough (Instrumental)Wayne John Bradley - Summercycle (Instrumental)Erio - MonolithCityfires - Blood Problems (Instrumental)Incompetech - Leopard Print ElevatorWayne John Bradley - Blues Rock Original InstrumentalAll released under Creative Commons Attribution 4.0 International Licensehttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-bom-bom-breakthrough-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/ayneohnradley/summercycle-original-indie-style-instrumental-creative-commonshttps://soundcloud.com/argofox/erio-monolithhttps://soundcloud.com/ljayofficial/blood-problems-instrumentalby-cityfireshttps://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1500077https://soundcloud.com/ayneohnradley/blues-rock-original-instrumentalcreative-commonshttp://www.pipechoir.com/
Dal 1943 al 1945 gli occupanti nazisti a volte con la complicità dei loro camerati fascisti italiani hanno compiuto una serie di stragi di civili, non solo quelle più conosciute di Marzabotto o Sant'Anna si Stazzema. La giustizia italiana di fatto ha insabbiato le indagini su questi crimini di guerra per decenni e anche quella tedesca non è stata molto solerte. Udo Gumpel ha compiuto per anni ha un lavoro straordinario per ricostruire i fatti e attribuire con precisione le responsabilità con servizi e documentari mandati in onda . Ha parlato con testimoni e con gli ufficiali che compirono i massacri. Il 4 maggio a Roma verrà presentato il risultato di questo impegno civile prima che giornalistico. In questa puntata Udo illustra i passaggi chiave delle sue indagini e spiega perché in Italia quel passato ignobile viene vergognosamente trascurato se non nelle forme retoriche e vacue tipiche degli "intellettuali" da operetta che affettano indignazione a comando. In Italia l'amnistia per i fascisti appena dopo la guerra fu firmata Da Palmiro Togliatti, in qualità di ministro della Giustizia. Una circostanza che la dice lunga sull'Italia di allora e di oggi, dove il Presidente del Senato si vanta di avere in casa i busti di Mussolini.
Nuove grane giudiziarie per Marco Cappato che ha accompagnato in Svizzera un 82enne malato di Parkinson a sottoporsi al suicidio assistito. Dopo essersi autodenunciato per il gesto ora è sotto indagine. Ne parliamo con lui ma prima torniamo sulla frana a Ischia e a quelle morti che potevano, forse, essere risparmiate se gli allarmi lanciati da settimane sul rischio di dissesto idrogeologico fossero stati accolti. Nella seconda parte di trasmissione invece torniamo a ricordare la strage nazifascista del 12 agosto 1944 a Sant'Anna di Stazzema, in Toscana, dove morirono 560 civili inermi. Lo facciamo perché è da poco scomparsa Licia Pardini, una delle ultime sopravvissute.
"Mi ricordo le facce di queste persone...": Udo Gumpel, giornalista tedesco corrispondente dall'Italia per il Canale N-TV e per la TV tedesca RTL (infoNetwork) racconta la sua storia. Grazie a lui sono stati portati alla luce i casi di Albert Meier e Klaus Konrad, responsabili delle stragi di Marzabotto e San Polo e quello di Gerhard Sommer, tenente della 16^ Divisione SS, tra i responsabili dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema del 12 agosto 1944, nel quale vennero trucidati 560 civili italiani. Il reporter si occupa delle stragi nazifasciste e in tanti casi si deve a lui la riapertura di azioni giudiziarie nei confronti di ex ufficiali delle SS rintracciati nelle loro città di residenza dopo lunghe e pazienti ricerche. A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
“Il governo italiano decise di non consegnare gli atti delle stragi di Sant'Anna e di Marzabotto…”. Perché? Ce lo spiega il giornalista tedesco Udo Gumpel che si occupa da anni delle stragi nazifasciste riuscendo a ottenere la riapertura di azioni giudiziarie nei confronti di ex ufficiali delle SS rintracciati nelle loro città di residenza dopo lunghe e pazienti ricerche. Grazie a lui sono stati portati alla luce i casi di Albert Meier e Klaus Konrad, responsabili delle stragi di Marzabotto e San Polo e quello di Gerhard Sommer, tenente della 16^ Divisione SS, tra i responsabili dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema del 12 agosto 1944, nel quale vennero trucidati 560 civili italiani.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
der 27. Januar Internationaler Tag des Gedenkens /giornata internazionale della memoria Diese Sondersendung von Benvenuti! widmet sich an den von der UNO 2005 festgelegten Tag des Gedenkens für die Befreiung Auschwitz . Wie? Mit ein paar Interviews: eines davon mit Enio Mancini, einem Überlebenden des Massakers von Sant’Anna di Stazzema am 12.08.1944. Es wird in dieser Sendung allerdings betont,… Read more Benvenuti! speciale vom 29. Januar 2022
77 anni fa la strage di Sant'Anna di Stazzema, dove le truppe naziste uccisero 560 persone. 130 di loro erano bambini, fucilati insieme alle madri ed ai nonni.
1944 Strage di Sant'Anna di Stazzema 1928 Nasce il regista e produttore cinematografico Cecil B. DeMille
Radio Francigena fornisce una voce e un servizio a tutte le realtà culturali, associative, storico-turistiche, di movimento – italiane ed estere – che puntano sul patrimonio culturale, allargato alla qualità della vita e del buon vivere. Slow food, cammino lento, cultura, creatività, prodotti a chilometro zero, riscoperta della parola, della fantasia e dei valori fondamentali della vita. In più: ottima musica e conduttori di talento.
Simona Baldanzi"Corpo Appennino"In cammino da Monte Sole a Sant'Anna di StazzemaEdiciclohttps://www.ediciclo.it/«Ho capito che siamo corpi-persone e corpo-paese e che camminare su questo vasto pezzo di territorio da Monte Sole a Sant'Anna di Stazzema vuol dire mantenersi di sana e robusta costituzione, o meglio di sani e robusti ideali»Prendi alcune estati e mettile a confronto, ad esempio quella del ‘44 e le nostre estati, quelle fatte di decreti sicurezza e morti nel Mediterraneo, o la mia estate di un intervento chirurgico alla testa, che porta a rallentare, ad affidarsi agli altri, a mettere in discussione il bastarsi da soli. L'orecchio sinistro che sente meno, la parte a sinistra del Paese che non sa dare risposte. Corpo paese, corpo Appennino, corpi in cammino, corpo di una donna: ferite che si sovrappongono e si parlano. Riconsidera quelle estati attraverso una camminata in gruppo sull'Appennino fra Emilia Romagna e Toscana, da Monte Sole a Sant'Anna di Stazzema, nei luoghi delle stragi nazifasciste. Un percorso di monti intrisi di morti a lungo abbandonati. Muovere passi per trovare il posto alla memoria e oleare i meccanismi attuali per porre freni alle barbarie. Riscoprire l'importanza del fare insieme per aggiustarsi, per insistere a cambiare le cose, per non stare a guardare e ascoltare invano. In attesa che il senso dell'utopia venga riconosciuto fra i sensi umani.Simona Baldanzi (Firenze 1977) vive nel Mugello. Ha scritto il racconto Finestrella viola finalista al Campiello Giovani. Con Figlia di una vestaglia blu (Alegre 2019, Fazi 2006) ha vinto il premio Miglior Esordio di Fahrenheit Radio RAI 3 e il Premio Minerva. Tra i suoi ultimi libri Il Mugello è una trapunta di terra (Laterza, 2014) e Maldifiume (Ediciclo, 2016), Premio Sergio Maldini. http://simonabaldanzi.it/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
«La Resistenza è il cemento che tiene insieme l'Italia», dice il Capo dello Stato Sergio Mattarella. «Senza il coraggio dei partigiani, oggi non avremmo le libertà e diritti di cui godiamo», sostiene il Presidente del Consiglio Mario Draghi durante la visita al Museo di via Tasso a Roma, il luogo di tortura nazifascista da cui vennero prelevati i martiri delle Fosse Ardeatine. Nel 76esimo anniversario della Liberazione le massime Istituzioni dello Stato hanno spiegato a tutti che la libertà viene da lontano, dai giorni in cui una parte del popolo italiano si sollevò contro la dittatura fascista e l'occupazione nazista. E che in quei giorni persero la vita decine di migliaia di persone che combattevano per la democrazia. Ma, come ci ricorda il premier Draghi, non tutti gli italiani erano brava gente. Non lo furono certa gente quei fascisti, responsabili di un numero ancora imprecisato di stragi efferate contro civili inermi e non belligeranti a Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto, Benedicta, e in centinaia di borghi italiani. Proprio alla pari dei tedeschi. A parte pochissimi, nel dopoguerra non pagarono alcuna pena per i loro crimini. I loro nomi sono apparsi accanto ai carnefici tedeschi, tra i 697 fascicoli ritrovati nel 1994 in un armadio nascosto nella sede della magistratura militare a Palazzo cesi, in via degli Acquasparta, a Roma. Quella mancata giustizia dimostra come il fascismo nel nostro Paese non se ne sia mai andato, e i valori della Resistenza, scritti nella nostra Costituzione, restano il faro della nostra pur fragile democrazia.
«La Resistenza è il cemento che tiene insieme l'Italia», dice il Capo dello Stato Sergio Mattarella. «Senza il coraggio dei partigiani, oggi non avremmo le libertà e diritti di cui godiamo», sostiene il Presidente del Consiglio Mario Draghi durante la visita al Museo di via Tasso a Roma, il luogo di tortura nazifascista da cui vennero prelevati i martiri delle Fosse Ardeatine. Nel 76esimo anniversario della Liberazione le massime Istituzioni dello Stato hanno spiegato a tutti che la libertà viene da lontano, dai giorni in cui una parte del popolo italiano si sollevò contro la dittatura fascista e l'occupazione nazista. E che in quei giorni persero la vita decine di migliaia di persone che combattevano per la democrazia. Ma, come ci ricorda il premier Draghi, non tutti gli italiani erano brava gente. Non lo furono certa gente quei fascisti, responsabili di un numero ancora imprecisato di stragi efferate contro civili inermi e non belligeranti a Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto, Benedicta, e in centinaia di borghi italiani. Proprio alla pari dei tedeschi. A parte pochissimi, nel dopoguerra non pagarono alcuna pena per i loro crimini. I loro nomi sono apparsi accanto ai carnefici tedeschi, tra i 697 fascicoli ritrovati nel 1994 in un armadio nascosto nella sede della magistratura militare a Palazzo cesi, in via degli Acquasparta, a Roma. Quella mancata giustizia dimostra come il fascismo nel nostro Paese non se ne sia mai andato, e i valori della Resistenza, scritti nella nostra Costituzione, restano il faro della nostra pur fragile democrazia.
«La Resistenza è il cemento che tiene insieme l'Italia», dice il Capo dello Stato Sergio Mattarella. «Senza il coraggio dei partigiani, oggi non avremmo le libertà e diritti di cui godiamo», sostiene il Presidente del Consiglio Mario Draghi durante la visita al Museo di via Tasso a Roma, il luogo di tortura nazifascista da cui vennero prelevati i martiri delle Fosse Ardeatine. Nel 76esimo anniversario della Liberazione le massime Istituzioni dello Stato hanno spiegato a tutti che la libertà viene da lontano, dai giorni in cui una parte del popolo italiano si sollevò contro la dittatura fascista e l'occupazione nazista. E che in quei giorni persero la vita decine di migliaia di persone che combattevano per la democrazia. Ma, come ci ricorda il premier Draghi, non tutti gli italiani erano brava gente. Non lo furono certa gente quei fascisti, responsabili di un numero ancora imprecisato di stragi efferate contro civili inermi e non belligeranti a Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto, Benedicta, e in centinaia di borghi italiani. Proprio alla pari dei tedeschi. A parte pochissimi, nel dopoguerra non pagarono alcuna pena per i loro crimini. I loro nomi sono apparsi accanto ai carnefici tedeschi, tra i 697 fascicoli ritrovati nel 1994 in un armadio nascosto nella sede della magistratura militare a Palazzo cesi, in via degli Acquasparta, a Roma. Quella mancata giustizia dimostra come il fascismo nel nostro Paese non se ne sia mai andato, e i valori della Resistenza, scritti nella nostra Costituzione, restano il faro della nostra pur fragile democrazia.
"La Resistenza è il cemento che tiene insieme l'Italia", dice il Capo dello Stato Sergio Mattarella. "Senza il coraggio dei partigiani, oggi non avremmo le libertà e diritti di cui godiamo", sostiene il Presidente del Consiglio Mario Draghi durante la visita al Museo di via Tasso a Roma, il luogo di tortura nazifascista dacui vennero prelevati i martiri delle Fosse Ardeatine.Nel 76esimo anniversario della Liberazione le massime Istituzioni dello Stato hanno spiegato a tutti che la libertà viene da lontano, dai giorni incui una parte del popolo italiano si sollevò contro la dittatura fascista e l'occupazione nazista. E che in quei giorni persero la vita decine di migliaia di persone che combattevano per la democrazia. Ma, come ci ricorda il premier Draghi, non tutti gli italiani erano brava gente. Non lo furono certa mente quei fascisti, responsabili di un numero ancora imprecisato di stragi efferate contro civili inermi e non belligeranti a Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto, Benedicta, e in centinaia di borghi italiani. Proprioalla pari dei tedeschi. A parte pochissimi, nel dopoguerra non pagarono alcuna pena per i loro crimini. I loro nomi sono apparsi accanto ai carnefici tedeschi, tra i 697 fascicoliritrovati nel 1994 in un armadio nascosto nella sede della magistratura militare a Palazzo cesi, in via degli Acquasparta, a Roma. Quella mancata giustizia dimostra come il fascismo nel nostro Paese non se ne sia mai andato, e i valori della Resistenza, scritti nella nostra Costituzione, restano il faro della nostra pur fragile democrazia.
Quanto è attuale l'antifascismo? Come trasmettere i valori alle future generazioni? Ne abbiamo parlato con Maurizio Verona, sindaco di Sant'Anna di Stazzema, promotore di una raccolta firme per una proposta di legge che punisca la propaganda neofascista anche sui social.
Il risveglio di Popolare Network, l'edicola. La rubrica accadde oggi a cura di Elena Mordiglia: 23 aprile 1985, in Argentina, a Buenos Aires, si apre il processo sulla fine dei Desaparecidos. Il brano del giorno: Penelope di Rachele Bastreghi. In vista del 25 aprile parliamo di legge sulla propaganda neofascista, di anagrafe antifascista con Maurizio Verona, sindaco di Sant'Anna di Stazzema
Il risveglio di Popolare Network, l'edicola. La rubrica accadde oggi a cura di Elena Mordiglia: 23 aprile 1985, in Argentina, a Buenos Aires, si apre il processo sulla fine dei Desaparecidos. Il brano del giorno: Penelope di Rachele Bastreghi. In vista del 25 aprile parliamo di legge sulla propaganda neofascista, di anagrafe antifascista con Maurizio Verona, sindaco di Sant'Anna di Stazzema
In questa puntata 'Il punto in Italia e in Europa'. Nostri ospiti Brando Benifei, capodelegazione del PD al Parlamento europeo e Chiara Luisetto, responsabile Dipartimento Cooperazione Pd. Nella seconda parte 'Ora basta: una legge di iniziativa popolare contro la propaganda nazista e fascista', con Andrea De Maria, deputato Pd, Alessandra Nardini, Assessora alla Memoria Regione Toscana e Maurizio Verona, Sindaco Sant'Anna di Stazzema. Buon ascolto!
In questa puntata 'Il punto in Italia e in Europa'. Nostri ospiti Brando Benifei, capodelegazione del PD al Parlamento europeo e Chiara Luisetto, responsabile Dipartimento Cooperazione Pd. Nella seconda parte 'Ora basta: una legge di iniziativa popolare contro la propaganda nazista e fascista', con Andrea De Maria, deputato Pd, Alessandra Nardini, Assessora alla Memoria Regione Toscana e Maurizio Verona, Sindaco Sant'Anna di Stazzema. Buon ascolto!
Salute a tutti voi che passate su questa Pagina. Magari non tutti sapete che entro il 31 marzo (ma meglio prima, per avere certezza che le firme rientrino nei conteggi) è importante fare un salto nel proprio Comune di residenza, stranieri compresi, e lasciare la propria firma, meglio ancora in compagnia: vorrebbe dire che avete fatto circolare anche voi questa notizia. Finalmente qualcuno ha fatto il primo passo: il Sindaco di Stazzema, Maurizio Verona. Questo uomo presiede il Comitato Promotore di una Legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista, notizia che potete approfondire nel sito www.anagrafeantifascista.it o sul Gruppo FB “Legge Antifascista Stazzema” “ finalizzata a disciplinare pene e sanzioni verso coloro che attuano propaganda fascista e nazista con ogni mezzo, in particolare tramite social network e con la vendita di gadget.” Servono 50.000 firme per presentare la proposta di Legge. Sarebbe bello raccoglierne milioni! Alcuni ribattono che la Legge non è così forte e determinata, altri che limitare la libertà di qualcuno potrebbe ritorcersi indietro. A entrambi rispondo con gucciniana memoria “chi non fa non falla”: ai primi dicendo che per qualsiasi percorso si inizia da un primo passo. Ai secondi che, pur esistendo la probabilità di un precedente di limitazione sottoscrivendo per una Legge antifascista, se si lascia libera espansione alla mentalità fascista che sta riprendendo piede e spavalderia, avremo invece la certezza della Morte della Libertà individuale …e non solo di quella! --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiopirata/message
This is a tale of Italian Resistance during WW II. Unlike nearly all History on Fire episodes, this is not a story I researched in books. It's a much more personal one—these are my grandparents' experiences. The starring role goes to my grandmother, Liana Germani, who as a teenager was a combat partisan active against the Fascist regime and the Nazi occupation. What I remember of her... there was a constant hint of sadness and pessimism hanging around her. It may have to do with the fact that during WW II, she found her boyfriend murdered--cut into pieces by fascists. She spent the rest of her teenage years smuggling guns & bombs, and doing what she could to kill them all. Honorable mention also to my paternal grandparents—in particular my grandfather Stelio Bolelli, who found his way into fighting alongside Allied troops all the way through the Gothic Line. In the course of this episode we'll talk about a brief history of Fascism, DMX & the Matteotti murder, the collusion between fascist leaders and Sinclair Oil, the Badoglio government, the Nazi occupation, the massacre of St. Anna di Stazzema, guerrilla in the streets of Milan, gender roles in fascist Italy, my grandma's friends being executed, PTSD, carrying bombs & smuggling weapons, my grandfather avoiding execution, the Gorla massacre, and much, much more.
Lo racconta un superstite. Enio Mancini aveva 6 anni.——— Il mio buongiorno per Left, dal lunedì al venerdì. Il testo è qui www.left.it/2020/08/13/ma-cose-stata-santanna-di-stazzemaABBONATEVI A LEFT! QUI: https://left.it/abbonamenti/
4) Sant'Anna di Stazzema, 75 anni fa l'eccidio nazifascista, 560 persone inermi vengono trucidate, tra di loro ci sono 130 bambini. Con Lorenzo Guadagnucci, giornalista e autore di “Era un giorno qualsiasi” (Terre di Mezzo, 2016). 5) Crisi di governo. Appunti per un programma della sinistra. Con Elisabetta Gualmini, politologa, eurodeputata del Pd, e Paola Natalicchio, giornalista e saggista, candidata per “La Sinistra” alle ultime europee, sindaca di Molfetta tra il 2013 e il 2016.