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Dal libro dell'ÈsodoIn quei giorni, nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne.Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio”».La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo».
"Il pane dal cielo" - Esodo 16Rev. Michael Brown,12 giugno 2022Chiesa Riformata FiladelfiaEsodo 16Le quaglie e la manna 1Tutta la comunità dei figli d'Israele partì da Elim e giunse al deserto di Sin, che è tra Elim e il Sinai, il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dal paese d'Egitto. 2Tutta la comunità dei figli d'Israele mormorò contro Mosè e contro Aaronne nel deserto. 3I figli d'Israele dissero loro: «Fossimo pur morti per mano del Signore nel paese d'Egitto, quando sedevamo intorno a pentole piene di carne e mangiavamo pane a sazietà! Voi ci avete condotti in questo deserto perché tutta questa assemblea morisse di fame!» 4Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io farò piovere pane dal cielo per voi; il popolo uscirà e ne raccoglierà ogni giorno il necessario per la giornata; così lo metterò alla prova e vedrò se cammina o no secondo la mia legge. 5Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che hanno portato a casa, dovrà essere il doppio di quello che raccolgono ogni altro giorno». 6Mosè e Aaronne dissero a tutti i figli d'Israele: «Questa sera voi conoscerete che il Signore è colui che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto. 7Domattina vedrete la gloria del Signore, poiché egli ha udito i vostri mormorii contro il Signore. Quanto a noi, che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?» 8E Mosè disse: «Vedrete la gloria del Signore quando stasera egli vi darà carne da mangiare e domattina pane a sazietà; perché il Signore ha udito le lagnanze che voi mormorate contro di lui. Noi infatti, che cosa siamo? I vostri mormorii non sono contro di noi, ma contro il Signore». 9Poi Mosè disse ad Aaronne: «Di' a tutta la comunità dei figli d'Israele: “Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha udito i vostri mormorii”». 10Mentre Aaronne parlava a tutta la comunità dei figli d'Israele, questi volsero gli occhi verso il deserto, ed ecco la gloria del Signore apparire nella nuvola. 11E il Signore disse a Mosè: 12«Io ho udito i mormorii dei figli d'Israele; parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono il Signore, il vostro Dio”». 6Mosè e Aaronne dissero a tutti i figli d'Israele: «Questa sera voi conoscerete che il Signore è colui che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto. 7Domattina vedrete la gloria del Signore, poiché egli ha udito i vostri mormorii contro il Signore. Quanto a noi, che cosa siamo perché tutte le mattine: ciascuno nella misura che bastava al suo nutrimento; e quando il sole diventava caldo, quello si scioglieva. 22Il sesto giorno raccolsero il doppio di quel pane: due omer per ciascuno. Tutti i capi della comunità vennero a dirlo a Mosè. 23Ed egli disse loro: «Questo è quello che ha detto il Signore: “Domani è un giorno solenne di riposo: un sabato sacro al Signore; fate cuocere oggi quello che avete da cuocere, e fate bollire quello che avete da bollire; tutto quel che vi avanza, riponetelo e conservatelo fino a domani”». 24Essi dunque lo misero da parte fino all'indomani, come Mosè aveva ordinato, e quello non imputridì e non fu infestato dai vermi. 25Mosè disse: «Mangiatelo oggi, perché oggi è il sabato sacro al Signore; oggi non ne troverete nei campi. 26Raccoglietene durante sei giorni; ma il settimo giorno è il sabato; in quel giorno non ve ne sarà». 27Il settimo giorno alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono. 28Allora il Signore disse a Mosè: «Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi? 29Guardate che il Signore vi ha dato il sabato. Per questo, il sesto giorno egli vi dà del pane per due giorni. Perciò ognuno stia dov'è,mormoriate contro di noi?» 8E Mosè disse: «Vedrete la gloria del Signore quando stasera egli vi darà carne da mangiare e domattina pane a sazietà; perché il Signore ha udito le lagnanze che voi mormorate contro di lui. Noi infatti, che cosa siamo? I vostri mormorii non sono contro di noi, ma contro il Signore». 9Poi Mosè disse ad Aaronne: «Di' a tutta la comunità dei figli d'Israele: “Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha udito i vostri mormorii”». 10Mentre Aaronne parlava a tutta la comunità dei figli d'Israele, questi volsero gli occhi verso il deserto, ed ecco la gloria del Signore apparire nella nuvola. 11E il Signore disse a Mosè: 12«Io ho udito i mormorii dei figli d'Israele; parla loro così: “Al tramonto mangerete carne e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono il Signore, il vostro Dio”».nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno».
Quando pensi alla tua vita, pensi ad un bicchiere mezzo pieno, o a uno mezzo vuoto? E come credente, cosa ti aspetti che faccia Dio? Che forse lo riempia? Lo farà... ma non attraverso le opere del mondo. Non ora, ma alla fine. Ma quando tornerà il Figlio.---Predicatore: Marco Delle Monache CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 9 minutiTempo di ascolto audio/visione video: 24 minutiNei miei trenta anni di servizio come pastore di questa e di altre chiese uno degli aspetti con cui mi sono sempre dovuto confrontare era la frustrazione.Di quale frustrazione sto parlando? No, non quella della crescita della chiesa in senso di numeri.Vivendo in un piccolo centro di una provincia poco popolata e mal collegata e in generale “refrattaria” alle novità sapevo da subito che la chiesa locale non sarebbe mai stata di centinaia, ma piuttosto di decine... e poche decine.Vi faccio vedere fisicamente la cosa per cui ero frustrato:Questa è l'immagine perfetta che la rappresenta: un bicchiere mezzo vuoto.La frustrazione era di vedere come molte persone avrebbero potuto essere felici se solo avessero accettato di muoversi da dove erano. Se avessero smesso di comportarsi come bambini, di avere il complesso di Calimero (quello che dice ce l'hanno tutti con me perché sono piccolo e nero) ma avessero guardato avanti, vedendo le benedizioni e non gli ostacoli, vedendo la metà piena del bicchiere e non la vuota, e avessero accettato il cambiamento, senza cercare di utilizzare i vecchi metodi del mondo.Devo dire che questa frustrazione continua ancora...perché, in fondo, anche io tendo ad essere così,a vedere ciò che manca e non ciò che c'è già.Meno male che, leggendo la Bibbia ho trovato solidi “compagni di sventura”;da Mosè fino a Paolo.Ed è proprio ad Mosè che voglio partire:“Mosè e Aaronne dissero a tutti i figli d'Israele: «Questa sera voi conoscerete che il Signore è colui che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto. Domattina vedrete la gloria del Signore, poiché egli ha udito i vostri mormorii contro il Signore. “ (Esodo 16:6-7 a)Con queste parole, Mosè anticipò il miracolo della manna che il Signore stava per fare a pro del popolo uscito dall'Egitto. Che strano, non trovate, che Mosè debba dire al popolo che "questa sera" vedranno la gloria del Signore? Come mai dice così, se già avevano visto il Signore in azione più volte, sia nelle dieci piaghe d'Egitto e sia nel passaggio del Mar Rosso? Non avevano già conosciuto la potenza del Signore?“Tutta la comunità dei figli d'Israele mormorò contro Mosè e contro Aaronne nel deserto. I figli d'Israele dissero loro: «Fossimo pur morti per mano del Signore nel paese d'Egitto, quando sedevamo intorno a pentole piene di carne e mangiavamo pane a sazietà! Voi ci avete condotti in questo deserto perché tutta questa assemblea morisse di fame!» “ (Esodo 16:2-4)Evidentemente non era bastato; evidentemente il popolo era concentrato su quello che mancava nel bicchiere, dimenticando quello che c'era, ovvero che ERANO SALVI!Fermati un attimo e rifletti:quali miracoli hai visto nella tua vita? E quali non hai visto, o non hai visto ancora?Ma (e adesso, sii onesto, sii onesta),quali sono più presenti nella tua mente?A quali pensi più spesso?A ciò che già hai visto e ricevuto, o all'altro?Quale parte del bicchiere stai guardando?Il sotto, mezzo pieno,o il sopra, mezzo vuoto?Facciamo un salto di qualche migliaio di anni, ed arriviamo a Paolo.Quando leggiamo 2 Corinzi 13:1-10 troviamo Paolo, probabilmente uno dei migliori ministri del Vangelo, che esprime una certa frustrazione nei confronti delle congregazioni di Corinto. Leggiamo 2 Corinzi 13:1-10 “Questa è la terza volta che vengo da voi. Ogni parola sarà confermata dalla bocca di due o tre testimoni. Ho avvertito quando ero presente tra di voi la seconda volta e avverto ora, che sono assente, tanto quelli che hanno peccato precedentemente quanto tutti gli altri che, se tornerò da voi, non userò indulgenza...” (2 Corinzi 13:1-2) “Questa è la terza volta che vengo da voi.Questa è la seconda lettera. Ho già scritto in precedenza. Non sembra essere cambiato nulla...e quando arrivo lì da voi sono cavolo vostri”. Che ne dite, c'è un un po' di frustrazione nella parole di Paolo non è vero?Paolo esprime tutta la sua frustrazione, perché vede che i Corinzi, nonostante tutto quello che avevano ricevuto da lui, ma soprattutto nonostante quello che avevano ricevuto da Gesù ( LA SALVEZZA!), stavano “ritornando indietro”.Quello che avevano già ottenuto il bicchiere mezzo pieno, non sembrava abbastanza...e cercavano di riempirlo con “altro”, che non fosse Cristo.Paolo esorta i Corinzi a cambiare i loro modi dicendo: “Infatti temo, quando verrò, di non trovarvi quali vorrei e di essere io stesso da voi trovato quale non mi vorreste; temo che vi siano tra di voi contese, gelosie, ire, rivalità, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini...” (2 Corinzi 12:20)Cosa è che bramano i Corinzi? Di avere tutto il bicchiere pieno! Ma Gesù non aveva detto “Ma per voi non deve essere così; anzi, il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve.” ( Luca 22:26) ?E per avere il bicchiere pieno, in questo mondo, devi fare esattamente quello che facevano i Corinzi:contendere, far uscire l'ira per prevalere sugli altri...In una parola, essere come eri prima, non cambiare.Qui Paolo fa riferimento alla loro resistenza al cambiamento che ha causato disunità nella chiesa. Ma Paolo sapeva che la resistenza al cambiamento non solo ostacolava la crescita spirituale della chiesa, ma soprattutto quella individuale. Quanto sei “resistente” al cambiamento? Quanto stai cercando di conservare altre coseper avere tutto il bicchiere pieno?E quanto sei frustrato o frustrata di vedere che il bicchiere rimane mezzo vuoto?Se non lo sei affatto, alleluja! In qualsiasi momento della vita di credente tu ti trovi da curioso, a neo credente, a credente maturo, a credente stravecchio, la verità di Cristo che ti ha reso una nuova creatura ti appartiene!Se invece hai una qualche frustrazione, piccola o grande che sia, ascolta ciò che Paolo chiede ai Galati:“O Galati insensati, chi vi ha ammaliati, voi, davanti ai cui occhi Gesù Cristo è stato rappresentato crocifisso? Questo soltanto desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito per mezzo delle opere della legge o mediante la predicazione della fede? Siete così insensati? Dopo aver cominciato con lo Spirito, volete ora raggiungere la perfezione con la carne?” (Galati 3:1-3)Paolo afferma: “E' da deficienti – insensati, glie lo dice due volte – pensare di ottenere con le cose del mondo( e in questo caso erano le regole della tradizione ebraica, i sacrifici, i lavaggi ecc:)la parte che vi manca ancora per essere perfetti.”; ovvero, riempire il bicchiere, avere tutto e oltre quello che abbiamo già.Più avanti Paolo dice loro:“Come vorrei essere con voi adesso e non parlarvi con questo tono, perché a questa distanza francamente non so più che cosa fare per voi! (C'è ben un bel po' di frustrazione qui!) Ora ditemi, voi che pensate di dover obbedire alle leggi ebraiche per essere salvati, perché non volete capire il vero significato di quelle leggi? Infatti le Scritture ci dicono che Abramo ebbe due figli: uno dalla moglie schiava ed uno da quella libera.Non ci fu niente di straordinario nella nascita del bambino della schiava. Ma il bambino della moglie libera nacque soltanto in seguito ad una promessa di Dio.” (Galati 4:20-23 PV)In sostanza Paolo dice che Abraamo aveva provato a riempire il bicchiere dove mancava un erede che proseguisse la stirpe per adempiere alla promessa di avere una discendenza numerosa quanto le stelle del cielo con la “procreazione assistita” e i metodi del mondo mentre Dio aveva già in progetto la procreazione assistita e il metodo “miracolo di Dio”.Quale dei due ebbe successo? Fu Ismaele o Isacco l'erede, il sostegno, la prosecuzione della stirpe, l'antenato di Cristo, la “risata di Dio” da cui viene il nome Isacco?Paolo era frustrato:i Galati avevano tutto... in una sola parola:Cristo. Erano SALVI! Qualsiasi cosa fosse accaduta! Paolo era disposto a mettere in discussione la sua stessa vita per far sì che i Galati raggiungessero la maturità spirituale. Ma doveva fare i conti con la natura umana dei Galati.Paolo sapeva che il cambiamento è essenziale per crescere in Cristo,ma i Galati cercavano la perfezione,il bicchiere pieno, nelle cose del mondo, nelle tradizioni, nei gesti che tutti gli altri facevano.Erano a quelle funi che si attaccavano, e non volevano mollare!A cosa ti aggrappi del tuo vecchio io? A quale fune? Quale fune del mondo pensi ti darà ciò che desideri? Quale pensi che Dio dovrebbe lanciarti...e non lo fa... ed è per quello che scegli l'altra?Se non ti aggrappi a nessuna fune se non quella di Cristo risorto, allora, di nuovo alleluja! Per te valgono le parole di Paolo ai Tessalonicesi:“Voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la parola in mezzo a molte sofferenze, con la gioia che dà lo Spirito Santo, tanto da diventare un esempio per tutti i credenti della Macedonia e dell'Acaia. … la fama della fede che avete in Dio si è sparsa in ogni luogo, di modo che non abbiamo bisogno di parlarne...” (1 Tessalonicesi 1:6-8)Se invece aspetti ancora una fune da Dio per raggiungere ciò che credi manchi alla tua vita, vorrei poterti dire che Dio te la lancerà, prima o poi...ma sarei un bugiardo se ti dicessi che te la lancerà al 100%. Potrebbe...come anche no.Perché?Perché viviamo in un mondo caduto, dove non è fatta la volontà di Dio, ma quella del mondo?Ti ricordi come ci ha insegnato Gesù a pregare il Padre? “...sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra.” (Matteo 6:10). E' un auspicio, qualcosa che ancora non c'è,una preghiera; e si prega ciò che non è ancora accaduto, affinché accada.E tu mi dirai: “Che bella prospettiva Marco!Allora il mio bicchiere resterà per sempre mezzo vuoto!”La risposta è: no! E non lo dico io, ma Paolo: ai Galati aveva detto:“Siete così insensati? Dopo aver cominciato con lo Spirito, volete ora raggiungere la perfezione con la carne?” (Galati 3:3)Paolo dice che c'è una perfezione da raggiungere, ma non con la “carne”, con il mondo.Ma quando?“Sono sicuro che Dio, che ha cominciato in voi la sua opera, vi aiuterà a crescere nella sua grazia fino a completare questa sua opera in voi il giorno in cui Gesù Cristo tornerà.” (Filippesi 1:6 PV)Ci sarà un giorno in cui Gesù tornerà a riempire tutto ciò che manca, a farlo traboccare:“...adesso possiamo vedere e capire soltanto molto poco di Dio, come se guardassimo in uno specchio appannato. Ma un giorno lo vedremo, faccia a faccia, e lo conosceremo completamente. Ora tutto quello che conosciamo è confuso e annebbiato, ma allora vedremo tutto chiaramente, proprio come il Signore vede nel mio cuore in questo momento.” (1 Corinzi 13:12 PV)Cosa vede in questo momento nel tuo cuore Cristo? Vede qualcuno o qualcuna che accetta la misura della sua vita mezza piena perché la reale pienezza arriverà soltanto quando Gesù tornerà?Nei miei trenta anni di servizio sono stato spesso frustrato nel vedere credenti “tiepidi”. Ma il Signore ha più spesso riempito il mio bicchiere con la vita di credenti caldi, ferventi, che avevano capito quando il loro bicchiere sarebbe stato riempito da Cristo e hanno vissuto la loro vita in attesa di quel giorno del giorno in cui Cristo sarebbe tornato.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
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Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. Gli Israeliti dissero loro: "Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine". Allora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che avranno raccolto ogni altro giorno". Il Signore disse a Mosè: "Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio"". La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: "Che cos'è?", perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: "È il pane che il Signore vi ha dato in cibo. www.santegidio.org
A Piccoli Sorsi - Commento alla Parola del giorno delle Apostole della Vita Interiore
- Premi il tasto PLAY per ascoltare la catechesi del giorno e condividi con altri se vuoi -+ Dal libro dell'Èsodo +Gli Israeliti levarono le tende da Elìm e tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin, che si trova tra Elìm e il Sinai, il quindici del secondo mese dopo la loro uscita dalla terra d'Egitto.Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che avranno raccolto ogni altro giorno».Mosè disse ad Aronne: «Da' questo comando a tutta la comunità degli Israeliti: "Avvicinatevi alla presenza del Signore, perché egli ha inteso le vostre mormorazioni!"». Ora, mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco, la gloria del Signore si manifestò attraverso la nube.Il Signore disse a Mosè: «Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio"».La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra.Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «È il pane che il Signore vi ha dato in cibo».Parola di Dio.Parola del Signore.
Podcast estratto da un video sul secondo canale. Oggi parliamo di un'ipotesi. Una cosa che tutti nella vita ci siamo chiesti: e se fossimo miliardari?
Il prana negato. E se non fossimo ciò che ci hanno raccontato? Approfondimento sulla base degli insegnamenti di Drunvalo Melchizedek. FOLLOW PHI | Q WE THE PEOPLE PODCAST: - Anchor: https://anchor.fm/phi-q-we-the-people - Overcast: https://overcast.fm/p2613683-weXVIN - Breaker Audio: https://www.breaker.audio/u/phi_q_we_the_people - Castbox.fm: https://castbox.fm/channel/id3675804?country=itù - Google: https://podcasts.google.com/feed/aHR0cHM6Ly9hbmNob3IuZm0vcy80NTBhZWU2Yy9wb2RjYXN0L3Jzcw?sa=X&ved=0CAMQ4aUDahcKEwjIuLP7g4vuAhUAAAAAHQAAAAAQAQ - Apple/ITunes: https://podcasts.apple.com/it/podcast/phi-q-we-the-people/id1548247706 ——— VIDEO: - Rumble: https://rumble.com/c/c-451244 - Bitchute: https://www.bitchute.com/channel/EmYtors91agW/ - Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC-t7s3SAIojPdoxI_K9PsOQ ——— Telegram Channel: - https://t.me/WAQItaly --- Send in a voice message: https://anchor.fm/phi-q-we-the-people/message
TryCast, il podcast che... fatica a comunicare, a quanto pare. Fossimo quattro astronauti con in mano le sorti della Terra, beh... Cominciate a contare. 00:01:38 Gamestop 00:34:59 Control gratis sul PS Plus 00:46:16 Biomutant ha una data! 00:55:19 The Crew con Tommaso (rubrica TableTom) Intro/Outro: https://youtu.be/WYDWIxsnpv8 Entra nel nostro gruppo Telegram! bit.ly/TryCastTelegram Siamo su... Spotify: bit.ly/TryCastPodcastSpotify iTunes: bit.ly/TryCastiTunes Facebook: bit.ly/TryCastFacebook Twitter: bit.ly/TryCastTwitter Instagram: bit.ly/TryCastInstagram Twitch: bit.ly/TryCastTwitch YouTube: bit.ly/TryCastYouTube
«Dopo appena sei giorni di sequestro e le pesanti minacce di Erdogan, le milizie del generale libico Haftar hanno liberato il cargo turco Mabrouka e tutto il suo equipaggio. Dopo oltre 100 giorni, invece, i nostri pescatori di Mazara del Vallo sono ancora prigionieri in Libia». Lo ha scritto in un post su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. «Se fossimo stati una Nazione con gli attributi, Haftar avrebbe già visto da tempo il profilo delle navi della nostra Marina militare al largo delle sue coste e usato qualsiasi mezzo possibile per riportarli a casa. Purtroppo, siamo governati da Conte e Di Maio e chiunque può permettersi di calpestare la dignità dell’Italia e il suo prestigio a livello internazionale», ha concluso Meloni.
«Se fossimo stati un governo con gli attributi, Haftar avrebbe visto le navi della Marina militare sulle coste libiche, invece noi qualunque cosa accada rispondiamo con la diplomazia». Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, intervistata da Nicola Porro a Quarta Repubblica. Meloni ha poi criticato l'esecutivo sul bonus mobilità e la gestione dell'epidemia di Covid: «Se invece dei monopattini avessimo mandato a casa alle famiglie un saturimetro! Dovevano fare una rete capillare per curare e proteggere gli anziani con i pieni poteri e i 100 milioni e questo si poteva fare in 3 mesi!». «A giugno il governo ha prorogato lo stato d'emergenza per fare le nomine, ma in estate si sono occupati d'altro, della legge elettorale. Il potenziamento dei mezzi pubblici era o no una priorità?» ha domandato la leader di FdI.
In questo episodio ti mostro come la realtà non è sempre come ci appare. Ti stupirai! Se vuoi scrivermi per darmi suggerimenti sulle tematiche delle quali vorresti sentir parlare fallo a info@chiaraschiroli.it ma se vuoi iscriverti alla newsletter per ricevere settimanalmente nella tua casella mail consigli di benessere e psicosomatica fallo cliccando su https://chiaraschiroli.voxmail.it/user/register
#14-2° Ci appestano con i pesticidi come se fossimo noi le pesti by Radio Big World
Affinché fossimo santi ed irreprensibili dinanzi a Lui nell’amore
Benvenuti alla puntata numero 71 de “Il bernoccolo”, il podcast che parla di comunicazione, tecnologia e cultura nel mondo post-digitale. Questa è la puntata del 9 ottobre 2019. Con Andrea Ciulu e Pasquale Borriello.Il sito del Bernoccolo: http://www.ilbernoccolopodcast.comNOTE DEL PODCASTClass Action contro Epic Gameshttps://www.wired.it/gadget/videogiochi/2019/10/07/dipendenza-fortnite-class-action-canadese/OMS riconosce la dipendenza da giocohttps://www.mangaforever.net/589041/videogiochi-loms-riconosce-la-dipendenza-come-malattiaCancellatevi da Facebook e sarete più felici https://www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2019/10/04/news/cancellarsi_da_facebook_rende_piu_felici_e_produttivi-237676496/Il consumo di energia di Internet è folle!https://www.insidescandinavianbusiness.com/article.php?id=356E quello di Despacito è ancora peggio :Dhttps://fortune.com/2019/09/18/internet-cloud-server-data-center-energy-consumption-renewable-coal/Humane Technologyhttps://humanetech.com/ Il rischio dello streaming: la brutta avventura di Ninja su Twitch https://www.wired.com/story/porn-ninja-zombie-twitch-channel/ Il primo museo fatto per Instagram https://www.ninjamarketing.it/2019/10/07/selfie-instagram-no_filter_museum/Grazie a tutti voi per essere stati con noi. Ricordate di iscrivervi al podcast su Apple Podcast o su Spotify e di seguirci su ilbernoccolopodcast.com e su Instagram.E se vi è piaciuta questa puntata, fatelo sapere a tutti: aggiungete una recensione su Apple Podcast. Potete limitarvi a dare un voto al podcast da una a cinque stelline (meglio cinque) o aggiungere anche un commento.Se poi volete condividere la puntata sui social, fatelo con hashtag #ilbernoccolo.Alla prossima.La musica di questa puntata è MAGIC! dei Motions.Licenza SIAE APOD 5277/I/4999
La prima puntata è sulla serie del momento: Game of Thrones. Ma Spoiler Alert! Ascoltate questa puntata solo se avete visto la penultima puntata.Fossimo state in Deanerys ci saremmo andate un po’ più leggere con Approdo del Re, tutto sommato ci si dovrà trasferire se il suo progetto è quello di tenersi il Trono di Spade. In questo episodio di «Non prendiamoci sul series» abbiamo commentato, con Giulia Valentina, la puntata 05x08 dell’ottava stagione di Game of Thrones. Tra mozioni in difesa dell’ultimo drago rimasto e riflessioni sulla monoespressione di Jon Snow, abbiamo fatto le nostre previsioni sul finale di stagione. Jon si troverà costretto a combattere la sua amante/regina? Il Re diventerà Tyrion, come ipotizzato da Steven Spielberg su Twitter? Arya non ucciderà più nessuno?Un programma di Ilaria Chiavacci
Cultisti! Tantissime le novità e i giochi trattati per voi questa settimana, tra rubriche ricche di spunti e idee per tutti i gusti. Fossimo gelatai avremmo prelibatezze come nerdismo fondente, empietà, crema di ombra e bacio del tentacolo. Speciali di giornata: la tripletta del Patreon della Settimana, il ricchissimo Detective, le espansioni di un classico come Onitama e infine la classica Top 50 dei giochi più giocati al mondo per la community di BBG: siete pronti per un assaggio?
Arriva l'estate, arrivano le ferie e si svuotano le piazze e rimangono solo più gli umarell originali. Fossimo in america una trama del genere meriterebbe una serie tv a parte con un nome fighissimo... Il podcast per pezzi di nerd
Predicazione del pastore Francesco Sciotto al culto del 17 febbraio 2016 presso la Chiesa valdese di Torre Pellice.Esodo 16,1-211 Tutta la comunità dei figli d'Israele partì da Elim e giunse al deserto di Sin, che è tra Elim e il Sinai, il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dal paese d'Egitto. 2 Tutta la comunità dei figli d'Israele mormorò contro Mosè e contro Aaronne nel deserto. 3 I figli d'Israele dissero loro: «Fossimo pur morti per mano del SIGNORE nel paese d'Egitto, quando sedevamo intorno a pentole piene di carne e mangiavamo pane a sazietà! Voi ci avete condotti in questo deserto perché tutta questa assemblea morisse di fame!»4 Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Ecco, io farò piovere pane dal cielo per voi; il popolo uscirà e ne raccoglierà ogni giorno il necessario per la giornata; così lo metterò alla prova e vedrò se cammina o no secondo la mia legge. 5 Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che hanno portato a casa, dovrà essere il doppio di quello che raccolgono ogni altro giorno».6 Mosè e Aaronne dissero a tutti i figli d'Israele: «Questa sera voi conoscerete che il SIGNORE è colui che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto. 7 Domattina vedrete la gloria del SIGNORE, poiché egli ha udito i vostri mormorii contro il SIGNORE. Quanto a noi, che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?» 8 E Mosè disse: «Vedrete la gloria del SIGNORE quando stasera egli vi darà carne da mangiare e domattina pane a sazietà; perché il SIGNORE ha udito le lagnanze che voi mormorate contro di lui. Noi infatti, che cosa siamo? I vostri mormorii non sono contro di noi, ma contro il SIGNORE».9 Poi Mosè disse ad Aaronne: «Di' a tutta la comunità dei figli d'Israele: "Avvicinatevi alla presenza del SIGNORE, perché egli ha udito i vostri mormorii"». 10 Mentre Aaronne parlava a tutta la comunità dei figli d'Israele, questi volsero gli occhi verso il deserto, ed ecco la gloria del SIGNORE apparire nella nuvola. 11 E il SIGNORE disse a Mosè: 12 «Io ho udito i mormorii dei figli d'Israele; parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono il SIGNORE, il vostro Dio"».13 La sera stessa arrivarono delle quaglie che ricoprirono il campo. La mattina c'era uno strato di rugiada intorno al campo; 14 e quando lo strato di rugiada fu sparito, ecco sulla superficie del deserto una cosa minuta, tonda, minuta come brina sulla terra. 15 I figli d'Israele, quando l'ebbero vista, si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?» perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «Questo è il pane che il SIGNORE vi dà da mangiare. 16 Ecco quello che il SIGNORE ha comandato: "Ognuno ne raccolga quanto gli basta per il suo nutrimento: un omer a testa, secondo il numero delle persone che vivono con voi; ognuno ne prenda per quelli che sono nella sua tenda"».17 I figli d'Israele fecero così, ne raccolsero gli uni più e gli altri meno. 18 Lo misurarono con l'omer; chi ne aveva raccolto molto non ne ebbe in eccesso; e chi ne aveva raccolto poco non gliene mancava. Ognuno ne raccolse quanto gliene occorreva per il suo nutrimento. 19 Mosè disse loro: «Nessuno ne conservi fino a domattina». 20 Ma alcuni non ubbidirono a Mosè e ne conservarono fino all'indomani. Quello imputridì e fu infestato dai vermi; e Mosè si adirò contro costoro. 21 Così lo raccoglievano tutte le mattine: ciascuno nella misura che bastava al suo nutrimento; e quando il sole diventava caldo, quello si scioglieva.
Predicazione del pastore Francesco Sciotto al culto del 17 febbraio 2016 presso la Chiesa valdese di Torre Pellice.Esodo 16,1-211 Tutta la comunità dei figli d'Israele partì da Elim e giunse al deserto di Sin, che è tra Elim e il Sinai, il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dal paese d'Egitto. 2 Tutta la comunità dei figli d'Israele mormorò contro Mosè e contro Aaronne nel deserto. 3 I figli d'Israele dissero loro: «Fossimo pur morti per mano del SIGNORE nel paese d'Egitto, quando sedevamo intorno a pentole piene di carne e mangiavamo pane a sazietà! Voi ci avete condotti in questo deserto perché tutta questa assemblea morisse di fame!»4 Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Ecco, io farò piovere pane dal cielo per voi; il popolo uscirà e ne raccoglierà ogni giorno il necessario per la giornata; così lo metterò alla prova e vedrò se cammina o no secondo la mia legge. 5 Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che hanno portato a casa, dovrà essere il doppio di quello che raccolgono ogni altro giorno».6 Mosè e Aaronne dissero a tutti i figli d'Israele: «Questa sera voi conoscerete che il SIGNORE è colui che vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto. 7 Domattina vedrete la gloria del SIGNORE, poiché egli ha udito i vostri mormorii contro il SIGNORE. Quanto a noi, che cosa siamo perché mormoriate contro di noi?» 8 E Mosè disse: «Vedrete la gloria del SIGNORE quando stasera egli vi darà carne da mangiare e domattina pane a sazietà; perché il SIGNORE ha udito le lagnanze che voi mormorate contro di lui. Noi infatti, che cosa siamo? I vostri mormorii non sono contro di noi, ma contro il SIGNORE».9 Poi Mosè disse ad Aaronne: «Di' a tutta la comunità dei figli d'Israele: "Avvicinatevi alla presenza del SIGNORE, perché egli ha udito i vostri mormorii"». 10 Mentre Aaronne parlava a tutta la comunità dei figli d'Israele, questi volsero gli occhi verso il deserto, ed ecco la gloria del SIGNORE apparire nella nuvola. 11 E il SIGNORE disse a Mosè: 12 «Io ho udito i mormorii dei figli d'Israele; parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono il SIGNORE, il vostro Dio"».13 La sera stessa arrivarono delle quaglie che ricoprirono il campo. La mattina c'era uno strato di rugiada intorno al campo; 14 e quando lo strato di rugiada fu sparito, ecco sulla superficie del deserto una cosa minuta, tonda, minuta come brina sulla terra. 15 I figli d'Israele, quando l'ebbero vista, si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?» perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «Questo è il pane che il SIGNORE vi dà da mangiare. 16 Ecco quello che il SIGNORE ha comandato: "Ognuno ne raccolga quanto gli basta per il suo nutrimento: un omer a testa, secondo il numero delle persone che vivono con voi; ognuno ne prenda per quelli che sono nella sua tenda"».17 I figli d'Israele fecero così, ne raccolsero gli uni più e gli altri meno. 18 Lo misurarono con l'omer; chi ne aveva raccolto molto non ne ebbe in eccesso; e chi ne aveva raccolto poco non gliene mancava. Ognuno ne raccolse quanto gliene occorreva per il suo nutrimento. 19 Mosè disse loro: «Nessuno ne conservi fino a domattina». 20 Ma alcuni non ubbidirono a Mosè e ne conservarono fino all'indomani. Quello imputridì e fu infestato dai vermi; e Mosè si adirò contro costoro. 21 Così lo raccoglievano tutte le mattine: ciascuno nella misura che bastava al suo nutrimento; e quando il sole diventava caldo, quello si scioglieva.