Podcasts about affinch

  • 68PODCASTS
  • 108EPISODES
  • 18mAVG DURATION
  • 1MONTHLY NEW EPISODE
  • Mar 7, 2025LATEST

POPULARITY

20172018201920202021202220232024


Best podcasts about affinch

Latest podcast episodes about affinch

Il Nostro Pane Quotidiano
Arrivederci... per ora - 7 Marzo 2025

Il Nostro Pane Quotidiano

Play Episode Listen Later Mar 7, 2025 2:54


... Affinché non siate tristi come gli altri che non hanno speranza.1 Tessalonicesi 4:13

Ultim'ora
Shoah, Borchia "Ricordare affinché non accada più"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Jan 30, 2025 0:55


BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “Non è facile trovare le parole, è stato un momento di commemorazione emozionante, molto toccante: credo che l'aspetto più rilevante sia continuare con il ricordo per trasmettere alle generazioni quello che è stato perché non riaccada”. Lo dichiara il capodelegazione della Lega al Parlamento europeo, Paolo Borchia, a margine della cerimonia di commemorazione in occasione degli 80 anni dalla liberazione dei sopravvissuti del campo di sterminio nazista Auschwitz-Birkenau.xf4/sat/gtr

Ultim'ora
Shoah, Borchia "Ricordare affinché non accada più"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Jan 30, 2025 0:55


BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “Non è facile trovare le parole, è stato un momento di commemorazione emozionante, molto toccante: credo che l'aspetto più rilevante sia continuare con il ricordo per trasmettere alle generazioni quello che è stato perché non riaccada”. Lo dichiara il capodelegazione della Lega al Parlamento europeo, Paolo Borchia, a margine della cerimonia di commemorazione in occasione degli 80 anni dalla liberazione dei sopravvissuti del campo di sterminio nazista Auschwitz-Birkenau.xf4/sat/gtr

Il Nostro Pane Quotidiano
Un solo nome - 7 Gennaio 2025

Il Nostro Pane Quotidiano

Play Episode Listen Later Jan 7, 2025 2:55


Affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra.Filippesi 2:10

La cultura del benessere con il Dott.Mattia Pieri
DOPAMINA - piacere e dipendenza spiegati da un Nutrizionista

La cultura del benessere con il Dott.Mattia Pieri

Play Episode Listen Later Dec 6, 2024 13:07


Stimolare il sistema dopaminergico, il circuito cerebrale responsabile della sensazione di piacere e gratificazione, può rappresentare una chiave fondamentale per ottenere un MIGLIORAMENTO tangibile e duraturo nella QUALITA' della tua vita MA..... ....Affinché questo processo abbia un impatto positivo e sostenibile, è essenziale che la stimolazione provenga dalle FONTI GIUSTE, ossia da attività e ABITUDINI che favoriscano il BENESSERE FISICO, MENTALE ED EMOTIVO.

La cultura del benessere con il Dott.Mattia Pieri
DOPAMINA - piacere e dipendenza spiegati da un Nutrizionista

La cultura del benessere con il Dott.Mattia Pieri

Play Episode Listen Later Nov 27, 2024 13:07


Stimolare il sistema dopaminergico, il circuito cerebrale responsabile della sensazione di piacere e gratificazione, può rappresentare una chiave fondamentale per ottenere un MIGLIORAMENTO tangibile e duraturo nella QUALITA' della tua vita MA..... ....Affinché questo processo abbia un impatto positivo e sostenibile, è essenziale che la stimolazione provenga dalle FONTI GIUSTE, ossia da attività e ABITUDINI che favoriscano il BENESSERE FISICO, MENTALE ED EMOTIVO.

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
[Mar 5] Commento: Affinché la mia casa si riempia...

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Play Episode Listen Later Nov 4, 2024 2:09


Nel clima disteso della conversazione al termine del banchetto e dopo aver udito le raccomandazioni di Gesù sulla scelta dei posti e degli invitati, uno dei presenti pronuncia la beatitudine con cui si apre il vangelo di oggi: "Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!" Questa esclamazione offre a Gesù l'occasione di raccontare la parabola dell'invito al grande banchetto nuziale. La chiamata di Dio è misteriosa, giunge dal profondo del cuore attraverso molte circostanze diverse, e va accolta come prioritaria ed essenziale. Ma capire la chiamata significa mettere in questione le cose che si facevano già. Nella parabola più di uno non accetta, perché quello che fa è preferibile alla proposta avanzata. Dio, no! ci sono io! E così si sa cosa rispondere: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo. Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli. Ho preso moglie...”. Gesù non ci insegna che i poveri, gli storpi, gli zoppi e i ciechi siano particolarmente disposti al Regno, ma ci dice che ogni uomo è particolarmente disposto quando dinanzi a Dio è capace di considerarsi non come colui che ha già il campo, le sue paia di buoi, la sua moglie, ma come colui che è cieco e ha bisogno di vedere, o uno zoppo che ha bisogno di camminare. Nel corso della giornata ci sono tante cose da fare e, se proprio per quelle tante cose da fare, si trascurasse la presenza di Dio o l'incontro importante con i fratelli, si declinerebbe l'invito ad andare a Dio. La parabola è molto chiara e forte: si conclude con il padrone molto sdegnato, il quale dice: “Nessuno di quelli che erano stati invitati, assaggerà la mia cena”. Fa pensare perché questo severo giudizio viene dopo due comandi insistenti “esci in fretta e sollecitali ad entrare” rivolti al servo, perché sia piena la sala dei commensali. Dio tutti ci vuole salvi... Ma dobbiamo rispondere alla sua chiamata.

Rame
Episodio 80: Ho dovuto dare un valore economico alla morte di mia sorella, perché fosse fatta giustizia

Rame

Play Episode Listen Later Jul 17, 2024 13:48


Serena Dellamore cresce a Cesena, in una grande e allegra casa, popolata di donne. Suo padre ha una ditta di trasporti, la famiglia è benestante, ma vivono nel culto del risparmio, negandosi ogni godimento. Quando nasce la sorellina di Serena, i genitori vendono la ditta di trasporti e iniziano a gestire un albergo nella riviera romagnola. In quel periodo, allentano le redini sulle figlie, che iniziano a spendere più liberamente, ma loro continuano a non concedersi nulla. Nel 1998, il destino di questa allegra e rumorosa famiglia romagnola cambia per sempre. Serena ha 22 anni e la sua sorellina, quindicenne, Roberta, muore tragicamente investita da un'auto. Sembra blasfemo raccontare di soldi quando c'è di mezzo la morte, ma è il punto di vista di questo podcast e Serena ha accettato di farlo. «Quando lei è morta c'è stato un momento in cui mio padre si è reso conto che era assurdo aver accumulato per tanti anni senza mai averne goduto. La frase che disse fu: “Ecco, abbiamo sbagliato a non prendere mai un aereo quando era viva la Roberta perché dicevamo che non ce lo potevamo permettere”». Per sua madre, però, subentra presto un altro tipo di condizionamento. «Se lei andava al bar o al ristorante, se si comprava un vestito nuovo, aveva paura che qualcuno pensasse che stesse soffrendo meno». In quel momento di forte sofferenza, i suoi genitori hanno la lucidità anche di fare un'importante scelta di business. Un anno dopo la morte di Roberta, l'Hotel Zeus diventa il primo albergo gay d'Italia. «Paradossalmente, il dolore della mia famiglia incontrava molto il dolore e le difficoltà di vita che questi uomini ancora incontravano nel vivere apertamente la loro omosessualità». Con la stessa lucidità con cui trova il modo per tenere in vita la propria attività, la famiglia di Serena inizia una battaglia legata al risarcimento economico dato alle famiglie delle vittime. «L'unica cosa che alla famiglia del colpevole interessava era che non si superasse il massimale che lui aveva con le assicurazioni perché così non dovevano tirar fuori dei soldi di tasca loro». Il risarcimento viene definito in base a delle tabelle in cui vengono valutati diversi parametri. La famiglia Dellamore ottiene che sia inserito, per la prima volta, tra quei parametri, il danno esistenziale. «E quindi abbiamo superato il massimale dei 2 miliardi e la famiglia ha dovuto coprire a sue spese la restante parte. Paradossalmente io mi sono dovuta giocare la dignità e la vita di mia sorella dal punto di vista economico». Con i soldi ottenuti per quasi vent'anni i genitori di Serena hanno portato avanti un'associazione nazionale per fare pressione sulle istituzioni affinché si occupassero di sicurezza e prevenzione. E per prestare soccorso psicologico e legale ai familiari delle vittime della strada. Affinché la sopraffazione del dolore non li inibisse dall'esigere giustizia.

Rame
Rituali 05. Michele Bravi: «Voglio avere i soldi affinché i soldi smettano di essere una presenza»

Rame

Play Episode Listen Later Jul 9, 2024 24:39


Michele Bravi, classe 1994, vince X Factor all'età di 19 anni e da allora inizia una carriera luminosa nel mondo della musica. In questa puntata, per la prima volta parla di soldi. Racconta della sua infanzia con i nonni, per i quali «il lavoro è una necessità per sopravvivere e non una vocazione». Ma al tempo stesso «è più importante avere i soldi per il cinema che quelli per la merenda».  Nonostante il successo, Michele solo da pochi anni ha capito che col suo lavoro può vivere e se non avesse avuto il sostegno della sua famiglia non sarebbe arrivato fin qui. Perché se una volta con una canzone ti compravi tre palazzi, oggi se metti a segno la hit dell'estate al massimo stai comodo quell'anno lì. C'è una narrazione falsata del mondo della musica. Nasce dal fatto che lo spettacolo racconta un sogno e le persone faticano a capire che, se fai un red carpet ricoperto di diamanti, non vuol dire che quei diamanti tu possa permetterteli. Il fraintendimento della ricchezza collegata al successo ha conseguenze anche sulle relazioni. «Ci sono tante persone che si avvicinano a te perché si immaginano un certo status. Io ho mantenuto molti miei ex, pensa che scemo…». Fare l'artista, in realtà, è come diventare un imprenditore. «Il guadagno per me è sempre stato un metro di misura per valutare l'efficacia del tuo lavoro». Il gioco è guadagnare per poter reinvestire nella qualità del tuo prodotto. E per non dover più pensare ai soldi.

il posto delle parole
Stefania Durante "Manifesto per l'Educazione Alimentare"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jun 12, 2024 19:54


Stefania Durante"Manifesto per l'Educazione Alimentare"Slow Foodwww.slowfood.itwww.appelloeducazionealimentare.itAppello per inserire l'educazione alimentare come insegnamento obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado.Col cibo si educa, col cibo si cambiaLe scelte alimentari che compiamo più volte al giorno possono diventare un'importante leva di cambiamento. Affinché ciò avvenga, urge un importante investimento in educazione alimentare, che fornisca ai giovani gli strumenti per diventare protagonisti del proprio futuro. L'educazione alimentare permette di riscoprire il piacere del cibo, di comprenderne il valore, di conoscere il modo in cui viene prodotto, trasformato e distribuito, di capirne le dinamiche sociali, culturali, economiche e ambientali.Attraverso l'educazione alimentare e i comportamenti alimentari virtuosi di tutti noi, la tavola può diventare un luogo di consapevolezza e piacere, e l'ambito in cui la conversione ecologica prende corpo in maniera più rapida, efficace, concreta e quotidiana.Al contempo, il cibo è lo strumento ideale per sperimentare e promuovere un'educazione articolata, complessa e creativa, che dia valore all'interdipendenza, all'ambiente e ai beni comuni.Chiedo dunque al Governo italiano di inserire l'educazione alimentare come insegnamento obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado e, come individuo, mi impegno a coinvolgere molte altre persone e realtà, perché solo con l'unione si può davvero fare la differenza.Per supportare concretamente la causa e nella convinzione che non basti più avanzare istanze, ma sia necessario anche assumersi delle responsabilità, nel quotidiano mi impegno a scegliere consapevolmente ciò che mangio adottando una dieta sana per il corpo e sostenibile per il pianeta.TavolaTerraIl posto delle paroleascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Inglese a noi due
Imparare l'inglese in 10 step: il manuale per pianificare una strategia di studio vincente

Inglese a noi due

Play Episode Listen Later May 2, 2024 8:02


Quante volte hai cominciato a studiare l'inglese e alla terza pagina di grammatica hai mollato?Quanti esercizi a riempimento hai fatto che veramente ricordi?Non sei tu il problema, non è la memoria che ti manca, ma una STRATEGIA, un metodo di studio.Con questa guida pratica in 10 step ti conoscerai come studente, scriverai nero su bianco i tuoi macro e i tuoi micro obiettivi, affronterai le tue paure e pianificherai il tuo tempo, quello per studiare, quello per rivedere i tuoi progressi e quello per celebrarti.Sarà un lavoro molto introspettivo per costruire delle solide fondamenta sulle quali, solo poi, andrai a mettere in piedi la tua "casa".Affinché non sia il solito castello di carte.Il manuale lo trovi a questo link: LINK AL MANUALE

da Brand a Friend
#318 - Strategia per Imprenditori Indipendenti

da Brand a Friend

Play Episode Listen Later Apr 28, 2024 20:45


Intorno al 2008 ho buttato giù la mia prima “formula” per imprenditori indipendenti, per chi desiderava diventare “Boss di Se Stesso” usando Internet. Al tempo decisi di chiamarla la “Formula di Sharewood”. L'idea innovativa che presentava era quella di condividere generosamente le proprie conoscenze e scoperte online, andando controcorrente rispetto alla filosofia di business mainstream del tempo dove quello che uno conosceva andava gelosamente custodito.Oggi, 16 anni dopo, l'essenza della strategia che suggerisco di seguire a tutti i piccoli imprenditori indipendenti, non è sostanzialmente cambiata.Questa strategia premia in particolare chi fa o vuole fare quello che fa perché ha una passione profonda per fare quella certa cosa. Non la considera un lavoro, ma quasi una missione. Per chi non ha tutta questa profonda passione e vocazione ma è alla ragionevole ricerca di un modo onesto per aumentare clienti o profitti usando Internet, non credo che i suggerimenti che condivido possano essere realmente utili. Obiettivi diversi, richiedono strategie diverse.Questa, a differenza di molte altre filosofie di comunicazione e marketing online, è una strada con un cuore.  Questi che seguono i passi fondamentali per metterla in pratica:1) Nicchia - Fuoco PrecisoIntercetta un bisogno, un'esigenza, un problema specifico per uno specifico gruppo di persone.2) Presenza - Mini-Sito di una Pagina2b) Inserisci tutte le tue info su: Google Business Profile, Apple Connect, Bing Places3) Comunica - NewsletterCondividere informazioni e risorse utili allo scopo di far crescere un pubblico di interessati con cui poter entrare in contatto in qualsiasi momento. 4) Aiuta - Risorse di Valore (non un altro blog / serie di articoli come ce ne sono tanti altri). Cataloghi, librerie, directory, raccolte, template, checklist, mappe, calendari e altri strumenti utili per il pubblico al quale ti rivolgi. 5) Partecipa - Outreach Non essere “isolati” - commentare, interagire, collaborare e scambiare costantemente con altri autori ed esperti nel proprio settore. Partecipare ad eventi, conferenze. Fare networking. Organizzare incontri. Fare interviste. Consultare gli esperti. Spingere più in là “la conversazione” (e cioé i temi e gli interessi di punta nella tua nicchia).6) Monetizza - Prodotti su MisuraOffri servizi e prodotti creati su misura sulle esigenze dei tuoi clienti. Ascolta, interagisci e sii presente là dove sono i tuoi clienti per capire da vicino le loro esigenze e frustrazioni.Affinché questa strategia di base possa dare dei risultati, è obbligatorio tenere da conto di queste due fattori critici:Costanza esserci per la lunga distanza - non mollare il colpo - non prendere pause - non interrompere - non esserci a intermittenza.Innovazione / Mettersi in DiscussioneAvere il coraggio di rivedere e migliorare periodicamente la propria strategia laddove non funziona - non procedere dove i risultati sono negativi.Nella mia esperienza, la mancanza di A) e/o B) sono i fattori principali che limitano la crescita di qualsiasi progetto imprenditoriale e la causa della maggior parte degli insuccessi che incontro. _______________Info Utili• Sostieni questo podcast:Ottieni feedback, ricevi consigli sul tuo progetto online•  Entra nella comunità di imprenditori indipendenti di Robin Goodhttps://Patreon.com/Robin_Good•  Musica di questa puntata:"Future Is Now" by Joystock•  Nella foto di copertina:El Bailes. Holbox island. Mexico. Jan 2024• Dammi feedback:Critiche, commenti, suggerimenti, idee e domande unendoti al gruppo Telegram https://t.me/@RobinGoodPodcastFeedback• Ascolta e condividi questo podcast:https://www.spreaker.com/show/dabrandafriend• NUOVO! Archivio completo organizzato per temi:https://start.me/p/kxENzk/da-brand-a-friend-archivio-podcast• Seguimi su Telegram:https://t.me/RobinGoodItalia.

Leggendo Miracoli
Lezione 79. Che io riconosca il problema affinché possa essere risolto

Leggendo Miracoli

Play Episode Listen Later Mar 19, 2024 11:25


Pace. Immergiamoci in questa lezione numero 79 del libro “Un corso in miracoli”. Trovi il testo della lezione al profilo IG @Leggendomiracoli dove se desideri puoi anche contattarmi per farmi sapere come sta andando. Buon viaggio ✨ Letto da @gloria.dalio

Radio FSC
Il pubblico è fondamentale affinché il giornalismo migliori - Francesco Costa (Intraviste)

Radio FSC

Play Episode Listen Later Mar 18, 2024 6:08


Kabbalah Media | mp3 #kab_ita
Baal HaSulam. Shamati, 84. Cos'è “Così Egli scacciò l'uomo dal Giardino dell'Eden affinché non prendesse dall'Albero della Vita” [2024-02-08] #lesson

Kabbalah Media | mp3 #kab_ita

Play Episode Listen Later Feb 8, 2024 63:23


Audio, ita_t_rav_2024-02-08_lesson_bs-shamati-084-ve-igaresh_n2_p1. Lesson_part :: Daily_lesson 2

Kabbalah Media | mp4 #kab_ita
Baal HaSulam. Shamati, 84. Cos'è “Così Egli scacciò l'uomo dal Giardino dell'Eden affinché non prendesse dall'Albero della Vita” [2024-02-08] #lesson

Kabbalah Media | mp4 #kab_ita

Play Episode Listen Later Feb 8, 2024 63:23


Video, ita_t_rav_2024-02-08_lesson_bs-shamati-084-ve-igaresh_n2_p1. Lesson_part :: Daily_lesson 2

Unica Radio Podcast
Possibilità di assaporare i frutti della terra in vacanza

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Aug 26, 2023 4:37


Giovanni Iozza, Direttore del resort IGV- Club Santagiusta, ci fa riflettere sull'importanza di indirizzare le nuove generazioni ad apprezzare i prodotti del nostro territorio Giovanni Iozza, Direttore del resort IGV- Club Santagiusta, ci fa riflettere sull'importanza di indirizzare le nuove generazioni ad apprezzare i prodotti della nostra terra. La caratteristica del resort IGV- Club Santagiusta è quella di creare un'occoppiata vincente tra turismo e sostenibilità. "La nostra cifra è quella di scegliere la qualità dei prodotti - commenta Giovanni Iozza-, io, personalmente, non credo al Km zero, ma bensì sostengo e applico la filiera corta alla mia produzione. Per fare questo mi avvalgo della collaborazione di Fabio Barbato anche perchè la sua famiglia ha dei terreni importanti e molto fertili". "I Barbato producono esclusivamente per me tutte quelle che sono le "ortive" e alcune piante di frutta come può essere l'uva- continua Iozza-, tra questi ortaggi, da tre/quattro anni, coltiviamo melanzane, zucchine, peperoni, pomodori, cetrioli e basilico. Adesso abbiamo aggiunto patate, angurie e meloni". Nel mese di luglio, a Costa Rei, dei bambini del nord Italia hanno vissuto le loro vacanze in maniera costruttiva, nel resort IGV- Club Santagiusta, assaporando i frutti genuini della terra a pochi chilometri di distanza in particolare a Castiadas. "In quell'occasione ho riscontrato un maggiore apprezzamento da parte dei genitori più che figli -conclude-, cosa che avviene, perchè le nuove generazioni non sono state abituate a gradire un semplice panino con pomodoro e sale. Affinchè si possa verificare un'inversione di tendenza la base rimane sempre la famiglia, ovvero se un padre legge un libro lo farà anche il figlio, altrimenti guarderà il cellulare. Il buon esempio dei genitori conta molto nel loro percorso di crescita. Ricordo che noi eventi come quello del mese scorso li facciamo ogni due settimane. Insomma perseguiamo la via ancora in modo che i bambini si possano rendere conto di tutte le cose buone che la terra ci può offrire".

Inglorious Globastards - IL PODCAST
I fondamenti del sistema liberale: i geni invisibili della democrazia

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later Aug 24, 2023 58:46


Con il Prof. Enzo di Nuoscio, che insegna alla Luiss e in Francia parliamo dei temi analizzati nel suo ultimo libro "I Geni Invisibili della Democrazia: la cultura umanistica come presidio di libertà". Affinché le istituzioni democratiche funzionino correttamente è indispensabile che i cittadini condividano alcuni principi basilari, sulle libertà individuali, sui poteri del governo, sul rispetto delle opinioni, sulla tolleranza e così via. In sintesi sono i valori che in Occidente affondano le radici nella democrazia ateniese e si sono evoluti con l'Umanesimo e l'Illuminismo. Sono valori che vanno difesi costantemente dai nemici della Società aperta come avvertiva Popper. Una mirabile lezione per la cloaca sovranista, putiniana, totalitaria, fascio-socialista che sui social diffonde venefici miasmi ideologici supportata dalle fabbriche di troll cinesi e russe. E che andrebbero debellate con maggior vigore di quello fin qui mostrato dagli imbelli governi occidentali.

Maracanã - TMW Radio
Ospiti: Saronni:" In pochi giorni il Milan ha perso il milanismo. Discreti:" Si stanno spacciando Weah e Thuram come meglio dei padri. Rossi:" Tra Milinkovic e Frattesi meglio il primo. Tifo affinché salti la trattiva di Brozovic."

Maracanã - TMW Radio

Play Episode Listen Later Jun 28, 2023 31:59


Ospiti: Saronni:" In pochi giorni il Milan ha perso il milanismo. Discreti:" Si stanno spacciando Weah e Thuram come meglio dei padri. Rossi:" Tra Milinkovic e Frattesi meglio il primo. Tifo affinché salti la trattiva di Brozovic." Maracanò di Marco Piccari

Radio Next
Come accrescere la competitivtà con il gemello digitale

Radio Next

Play Episode Listen Later Apr 21, 2023


Il concetto di gemello digitale è affascinante: una replica, fedele in tutto e per tutto, di un sistema. Che sia di produzione, organizzativo o di logistica, la sua copia fedele permette di simulare le conseguenze delle scelte potenzialmente senza rischi. Immaginiamo di voler provare una nuova macchina sulla linea di produzione. Potremmo misurare come questa si integra con le altre in termini di velocità, necessità di assistenza del personale, qualità di produzione dell'output. In campo automobilistico ed aeronautico è già una realtà e promette risparmi da capogiro. Quanto descritto non vale solo in ambito manifatturiero, ma anche in quello organizzativo: la ricostruzione di modelli relazionali, ancorché più difficilmente misurabili e soprattutto valutabili permette, con le dovute precauzioni, di valutare l'impatto di una nuova funzione all'interno di un processo di lavoro, o di una nuova modalità di organizzare il medesimo. Affinché il modello sia il più aderente possibile alla realtà è necessario raccogliere in maniera strutturata tutti quei dati necessari a poterlo costruire e fare "girare" simulazioni coerenti con la realtà fattuale. Questo è il passaggio più delicato dell'interno processo: errori nella raccolta, sottovalutazioni nell'importanza delle fonti o incoerenza nelle correlazioni potrebbero produrre modelli non rappresentativi, inficiandone la validità all'origine. La progettazione risulta quindi la fase cruciale dell'intero progetto. E i benefici? Secondo la ricerca Digital Twins for the Twins transition realizzata da Ambrosetti in collaborazione con Atos, che verrà presentata al prossimo Technology Forum di fine maggio ci si aspetta un incremento strutturale di 12 miliardi di € (+0,7%), grazie a un aumento della produttività del 4,5% nel settore manifatturiero. Numeri da capogiro che, se confermati, quantomeno garantirebbero un incremento di competitività significativo in questo settore così cruciale per la nostra economia. L'ospite di questa settimana è Corrado Panzeri , Head of Innotech Hub e Partner di The European House - Ambrosetti, con cui abbiamo affrontato questi e altri temi attinenti il digital twin, per fare chiarezza e indagare sulle opportunità che questa tecnologia può riservare alle aziende italiane. Buon ascolto!

Italiano Automatico Podcast
Episode 562: Affinché o Finché: Qual è La Differenza? | Imparare l’Italiano

Italiano Automatico Podcast

Play Episode Listen Later Apr 3, 2023 16:58


Hai capito la differenza tra Affinché e Finché? INIZIA IL QUIZ: https://bit.ly/3K06MljOggi vediamo insieme la differenza tra due congiunzioni che sembrano la stessa parola ma si usano in contesti ben diversi.Grazie a questo video e ai tanti esempi imparerai naturalmente la differenza tra queste due congiunzioni molto comuni e migliorerai in modo significativo la tua padronanza della lingua italiana.Link video "L'Uso Del Congiuntivo Nella Grammatica Italiana": https://www.youtube.com/watch?v=0N93Xewc1uUCapitoli del podcast:0:00 Introduzione2:18 Significato di Affinché3:15 Gli usi di Affinché7:25 Significato di Finché7:44 Gli usi di Finché15:13 Conclusione

Digifacile semplifica la vita di tutti igiorni e il tuo lavoro
Digital signage per uso interno aziendale

Digifacile semplifica la vita di tutti igiorni e il tuo lavoro

Play Episode Listen Later Mar 14, 2023 6:14


Uso interno aziendale Non tutte le aziende hanno recepito l'importanza della comunicazione interna aziendale, ritenuta solamente funzionale e che non necessita di alcuna strategia. Sbagliato. Limitare la comunicazione alla sola azione verbale o con mail interne con conseguente affollamento di messaggi nelle caselle di posta, impedisce la fluidità delle informazioni, degli aggiornamenti o delle novità rivolte ai tuoi collaboratori, i quali non potranno mettere a punto nessuna azione in risposta alle necessità richieste. Affinché la tua azienda sia ben strutturata e moderna è ora di pensare concretamente al sistema del digital signage, non soltanto per la comunicazione commerciale, ma anche per migliorare le performance dei tuoi collaboratori con una comunicazione mirata, rapida, visibile a tutti e quindi molto più efficace. Si centra l'obiettivo senza generare confusione. Per informazioni: 6go.eu Contatto WhatsApp Contatto Telegram --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/6go/message

Digifacile semplifica la vita di tutti igiorni e il tuo lavoro
Digital signage per uso interno aziendale

Digifacile semplifica la vita di tutti igiorni e il tuo lavoro

Play Episode Listen Later Mar 14, 2023 6:14


Uso interno aziendale Non tutte le aziende hanno recepito l'importanza della comunicazione interna aziendale, ritenuta solamente funzionale e che non necessita di alcuna strategia. Sbagliato. Limitare la comunicazione alla sola azione verbale o con mail interne con conseguente affollamento di messaggi nelle caselle di posta, impedisce la fluidità delle informazioni, degli aggiornamenti o delle novità rivolte ai tuoi collaboratori, i quali non potranno mettere a punto nessuna azione in risposta alle necessità richieste. Affinché la tua azienda sia ben strutturata e moderna è ora di pensare concretamente al sistema del digital signage, non soltanto per la comunicazione commerciale, ma anche per migliorare le performance dei tuoi collaboratori con una comunicazione mirata, rapida, visibile a tutti e quindi molto più efficace. Si centra l'obiettivo senza generare confusione. Per informazioni: 6go.eu Contatto WhatsApp Contatto Telegram --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/6go/message

Italiano in 7 minuti
Come Usare Finché, fino a che e Affinché in Lingua Italiana | Italiano In 7 Minuti Ep.99

Italiano in 7 minuti

Play Episode Listen Later Feb 22, 2023 8:01


Come Usare Finché, fino a che e Affinché in Lingua Italiana | Italiano In 7 Minuti Ep.99 *Il materiale aggiuntivo di questa lezione ➫ https://www.notion.so/Finch-fino-a-che-Affinch-bff53971a5454f0d8244997a0be57e99?pvs=4 *Leggi qui perché il mio lavoro è gratis e lo sarà per sempre ➫ https://bit.ly/PerchéGratis *Non perdere la Newsletter più amata dagli studenti della lingua italiana ✉️ ➫ https://bit.ly/2SRQhkG *Non perdere nessun aggiornamento, segui il canale Telegram ✈️ ➫ https://t.me/s/italianoin7minuti *Segui il podcast su Anchor

Podcast Centro MareNectaris
#22 ~ La pratica spirituale del Non-Giudizio

Podcast Centro MareNectaris

Play Episode Listen Later Jan 7, 2023 11:00


Il Non-Giudizio è una pratica spirituale importantissima nel quotidiano di un Samurai dello Spirito. Affinchè la pratica sia orientata nel modo migliore possibile, è necessario dare alcuni parametri di riferimento fondamentali. Parametri che ci consentano come primo passo di riconoscere un giudizio, di sentirne il sapore, di riconoscere le caratteristiche che invariabilmente possiede. In questo podcast ~ primo di una serie ~ vogliamo dare alcune coordinate di pratica efficace del Non-Giudizio ai Viaggiatori interessati, che potranno così integrarle nel loro tessuto interiore, farle proprie, meditarle, ed eventualmente renderle loro patrimonio cosciente di Addestramento; il podcast è integrato con un Esercizio Spirituale che permette di portare e valutare nella propria esperienza personale di Consapevolezza gli elementi ricevuti dall'ascolto. Il podcast è disponibile in formato testo a questo link: https://www.marenectaris.net/journal/20230107/la-pratica-spirituale-del-non-giudizio/ Sfondo musicale: In a moment, di Lee Rosevere ~ https://leerosevere.bandcamp.com/

Cristian Iovino | Podcast
Come RIPROGRAMMARE il Tuo Cervello Affinché gli Piaccia Fare le Cose Difficili

Cristian Iovino | Podcast

Play Episode Listen Later Dec 12, 2022 9:01


Come RIPROGRAMMARE il Tuo Cervello Affinché gli Piaccia Fare le Cose Difficili. Il motivo per cui sei distratto, procrastini e non riesci a concentrarti, ha a che fare con la dopamina, un neurotrasmettitore responsabile dell'apprendimento, dell'attenzione, della motivazione e dell'umore. Il problema, però, è che ne assumiamo troppa da fonti non naturali come i social media, i videogiochi e i nostri telefoni. E queste fonti di piacere artificiali, sequestrano il nostro cervello e ci rendono più lenti, più deboli, meno felici e meno disposti e motivati a fare le cose che sappiamo di dover fare. Vedi, viviamo in questa nuova era di distrazione digitale, con l'intrattenimento e l'opportunità di evadere attraverso un click, un tocco o uno scroll, in pratica quasi ogni cosa là fuori è progettata contro di te per catturare e mantenere la tua attenzione il più a lungo possibile, impedendoti di fare le cose che sono importanti per te. In questo video vediamo come ovviare a questo problema.

ALLATRA TV ITALIA
Il mondo è governato dai morti | Caleidoscopio di fatti

ALLATRA TV ITALIA

Play Episode Listen Later Nov 3, 2022 5:39


❗️Fin dai tempi dei Sumeri, le persone si sono occupate di prestare attenzione ai morti. Questa attenzione è stata poi adottata dai faraoni, che hanno immortalato i loro nomi e le loro immagini, in seguito emulati dai membri delle famiglie reali, ed è diventata una tradizione fino ai giorni nostri. I faraoni sapevano che quando una persona muore diventa una subpersonalità che ha bisogno dell'attenzione dei vivi per essere nutrita. Affinché l'energia dell'attenzione possa fluire, dobbiamo conoscere il nome e l'immagine. L'attenzione è l'energia vitale destinata a dare l'immortalità quando si è ancora in vita. Dando la nostra energia ai morti, neghiamo a noi stessi la possibilità della vita eterna. Pertanto, nel formato consumer, il mondo è governato dai morti. ⠀ ➡️ Video con la partecipazione di Igor Mikhailovich Danilov:

Scienza
Come nacque il vaccino

Scienza

Play Episode Listen Later Oct 11, 2022 8:17


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4871COME NACQUE IL VACCINO di Paolo GulisanoDa tempo i media e i social network dedicano molta attenzione al tema delle vaccinazioni. Un tema che è entrato anche nell'agenda politica con un partito (il PD) che è diventato l'alfiere delle vaccinazioni di massa, e un altro - il Movimento 5 Stelle - che al contrario esprime una posizione molto critica nei confronti di questa pratica medica. Nella morsa di queste due posizioni ideologiche stanno milioni di famiglie perplesse [...] dopo mesi di allarmismo mediatico: prima riguardo ad una presunta epidemia di casi di meningite, poi per la diffusione di dati relativi alla diminuzione delle cosiddette coperture vaccinali, ossia la percentuale di popolazione vaccinata contro una determinata malattia. Entrambi gli allarmi sono apparsi subito come decisamente enfatizzati. In termini scientifici, si definisce infatti epidemia una malattia che colpisca quasi simultaneamente una collettività di individui con una ben delimitata diffusione nello spazio e nel tempo. Affinché si sviluppi un'epidemia è necessario che il processo di contagio tra le persone sia abbastanza facile.ALLARMISMI INGIUSTIFICATIIn Italia non si è verificata alcuna epidemia di meningite, eppure da mesi è corsa al vaccino. Anche l'aumento dei casi di morbillo ha fatto gridare all'allarme il Ministro Lorenzin, che di conseguenza ha attuato in tempi rapidissimi il suo disegno di legge che fa dell'Italia l'unico Paese al mondo ad avere dodici vaccinazioni obbligatorie sostenute da un apparato coercitivo.Un primo commento è d'obbligo: nell'Occidente contemporaneo la mortalità dovuta a malattie infettive, ossia trasmissibili, è in percentuale meno dell'uno per cento. Di fatto si muore per malattie cronico-degenerative, come i disturbi cardiocircolatori, le malattie respiratorie, i tumori. Una importante causa di morte è rappresentata anche dagli incidenti, che costituiscono la prima causa di morte nei giovani al di sotto dei venticinque anni, seguita al secondo posto - è triste dirlo - dai suicidi. Questo è ciò per cui si muore oggi in Italia, in Europa e nel mondo occidentale. Eppure nessun dato sulla mortalità da tumori, da infarti, da ischemie cerebrali o da incidenti del traffico è in grado di determinare il panico collettivo suscitato dalla sola possibilità che ci si possa ammalare di meningite o di morbillo.Questo timore ancestrale delle malattie trasmesse da microrganismi invisibili rappresenta una leva formidabile per proporre i vaccini come soluzione preventiva ideale.COME NACQUE IL VACCINOPer capire meglio la questione vaccinazione, sarà utile conoscere questa pagina di storia della Medicina. La pratica vaccinale nasce alla fine del '700 grazie a Edward Jenner, un medico inglese di campagna, attento osservatore della natura, che venne a sapere da alcuni contadini che le persone che si ammalavano di vaiolo vaccino (malattia contratta dalle mucche, che sull'uomo ha sempre un esito benigno), non erano colpite dalla forma umana, molto più pericolosa. In pratica, chi era stato contagiato dalla forma vaccina risultava immunizzato dalla forma umana, proprio come chi aveva contratto il virus in forma leggera e ne era guarito. Nel 1796 Jenner decise di mettere in pratica le sue conoscenze sull'immunizzazione e di verificare, quindi, se le dicerie che aveva raccolto erano vere. Prelevò, così, da una mungitrice malata del virus vaccino il siero prodotto dalle pustole della donna e lo inoculò in un bambino di otto anni. Come previsto, il bambino contrasse subito la malattia e dopo circa due mesi guarì completamente. Iniettando un'ulteriore dose di materia presa da una pustola di vaiolo umano, il bambino risultò perfettamente immunizzato nei confronti della malattia. Jenner battezzò il metodo vaccinazione, poiché il siero originario proveniva da una vacca. Il termine più tardi è stato allargato a tutte le forme di immunizzazioni virali e batteriche. I risultati della sua esperienza furono pubblicati nel 1798, sotto il titolo di "Indagine sulle cause e gli effetti del Variolae Vaccinae, malattia meglio conosciuta come vaiolo bovino". In questo lavoro venne perla prima volta introdotto il termine virus. Jenner, che era arrivato alla sua straordinaria scoperta semplicemente verificando l'attendibilità e la veridicità di una leggenda popolare, utilizzando come metodo l'osservazione e il ragionamento, comprese le implicazioni a lungo termine della vaccinazione, e predisse che un giorno il vaiolo non sarebbe stato più una minaccia in alcun luogo della terra.VAIOLO: PRIMO E UNICO VACCINO CHE HA SCONFITTO LA MALATTIALa scoperta di Jenner venne inizialmente snobbata dall'establishment medico-scientifico, ma dalla metà dell'800 la vaccinazione si diffuse in Inghilterra e in altri Stati.In Italia l'obbligo fu sancito con la legge Crispi-Pagliani del 22 dicembre 1888. Insieme alla vaccinazione nacquero subito i movimenti anti-vaccinali, che annoveravano tra le loro fila-intellettuali illustri, come i filosofi Kant e Herbert Spencer, che ne negavano l'efficacia, così come Alfred Russel Wallace, ideatore della teoria evoluzionista della selezione naturale insieme all'amico e collega Darwin.Verso la fine dell'800 le continue proteste degli antivaccinali riuscirono a far cancellare in Inghilterra l'obbligo dell'immunizzazione, con il risultato di ridurre alla metà il numero dei vaccinati e di aumentare significativamente i casi di malattia e di morti. Nel corso del XX secolo la vaccinazione obbligatoria e di massa contro il vaiolo è ripresa, col risultato di far estinguere completamente il virus: l'ultimo caso di vaiolo è stato segnalato infatti in Somalia nel 1977 e nel 1980 l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato la definitiva eradicazione della malattia. Il successo ottenuto con la vaccinazione anti-vaiolo spinse i ricercatori a estendere il procedimento della vaccinazione ad altre malattie infettive. Si tentò, così, di stimolare immunizzazioni contro il morbillo, la sifilide e la tubercolosi. I primi risultati, però, furono deludenti.

Italiano Automatico Podcast
Episode 534: 15 Connettivi Italiani Per Parlare E Scrivere Meglio | Imparare l’Italiano

Italiano Automatico Podcast

Play Episode Listen Later Sep 26, 2022 9:57


Metti subito alla prova il tuo italiano! INIZIA IL QUIZ SUI CONNETTIVI ITALIANI: https://bit.ly/3SgPx2f Nella lezione di oggi imparerai 15 connettivi testuali che ti aiuteranno a parlare e scrivere meglio in italiano. I connettivi sono delle parole o espressioni che ci aiutano a collegare due o più frasi tra loro o a mettere insieme le diverse parti di un testo. Queste parole ti serviranno per esprimerti meglio in italiano e ti consentiranno di unire in modo corretto più frasi e pensieri per sviluppare un discorso lineare e farti capire meglio quando parli o scrivi in italiano. Se vuoi parlare l'italiano in modo naturale, come fa un nativo, allora devi sapere queste parole che sono importantissime per raggiungere la fluidità in italiano.15 Connettivi Italiani Per Parlare E Scrivere Meglio:0:00 - Introduzione2:05 - #1 AFFINCHÉ2:40 - #2 ALLORA3:05 - #3 COME SE3:24 - #4 INSOMMA4:02 - #5 NONOSTANTE4:34 - #6 OPPURE4:57 - #7 PER CUI5:27 - #8 PERÒ5:50 - #9 PURCHÉ6:17 - #10 QUALORA6:45 - #11 SE7:07 - #12 SEBBENE7:30 - #13 SENZA7:50 - #14 SICCOME8:15 - #15 TRANNE8:39 - Conclusione

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia
Episodio 31: "Affinché Egli sia il primogenito tra molti fratelli" - Esodo 13:1-17

Una speranza viva, Chiesa Riformata Filadelfia

Play Episode Listen Later Sep 9, 2022 35:58


"Affinché Egli sia il primogenito tra molti fratelli" - Esodo 13:1-17Reverendo Michael Brown, 24 aprile 2022Chiesa Riformata FiladelfiaEsodo 13:1-17Consacrazione dei primogeniti al Signore1Il Signore disse a Mosè: 2«Consacrami ogni primogenito tra i figli d'Israele, ogni primo parto, sia tra gli uomini, sia tra gli animali: esso appartiene a me».3Mosè disse al popolo: «Ricordate questo giorno, nel quale siete usciti dall'Egitto, dalla casa di schiavitù; perché il Signore vi ha fatti uscire di là, con mano potente; non si mangi pane lievitato. 4Voi uscite oggi, nel mese di Abib. 5Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese dei Cananei, degli Ittiti, degli Amorei, degli Ivvei e dei Gebusei, che giurò ai tuoi padri di darti, paese dove scorrono il latte e il miele, compi questo rito in questo mese. 6Per sette giorni mangia pane azzimo; il settimo giorno sarà una festa al Signore. 7Si mangi pane azzimo per sette giorni e non si veda pane lievitato presso di te, né si veda lievito presso di te, in tutto il tuo territorio. 8In quel giorno tu spiegherai questo a tuo figlio, dicendo: “Si fa così a motivo di quello che il Signore fece per me quando uscii dall'Egitto”. 9Ciò sarà per te come un segno sulla tua mano, come un ricordo fra i tuoi occhi, affinché la legge del Signore sia nella tua bocca; poiché il Signore ti ha fatto uscire dall'Egitto con mano potente. 10Osserva dunque questo decreto, al tempo fissato, di anno in anno.11Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese dei Cananei, come giurò a te e ai tuoi padri, e te lo avrà dato, 12consacra al Signore ogni primogenito e ogni primo parto del tuo bestiame. I maschi saranno del Signore. 13Ma riscatta ogni primo parto dell'asino con un agnello; se non lo vuoi riscattare, spezzagli il collo. Riscatta anche ogni primogenito di uomo fra i tuoi figli. 14Quando, in avvenire, tuo figlio ti interrogherà, dicendo: “Che significa questo?”, tu gli risponderai: “Il Signore ci fece uscire dall'Egitto, dalla casa di schiavitù, con mano potente; 15e quando il faraone si ostinò a non lasciarci andare, il Signore uccise tutti i primogeniti nel paese d'Egitto, tanto i primogeniti degli uomini quanto i primogeniti degli animali. Perciò io sacrifico al Signore ogni primo parto maschio, ma riscatto ogni primogenito dei miei figli”. 16Ciò sarà come un segno sulla tua mano e come un ricordo fra i tuoi occhi, poiché il Signore ci ha fatti uscire dall'Egitto con mano potente».In marcia verso il mar Rosso17Quando il faraone ebbe lasciato andare il popolo, Dio non lo condusse per la via del paese dei Filistei, benché fosse vicina, poiché Dio disse: «Bisogna evitare che il popolo, di fronte a una guerra, si penta e torni in Egitto».

CdTalk - L'ospite
«Noi, scout ticinesi, e la magia del campo ‘mova'»

CdTalk - L'ospite

Play Episode Listen Later Aug 5, 2022 23:13


Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, si va a Ulrichen e dintorni. Qui, infatti, migliaia di ragazzi si sono accampati con le loro tende. In tutto, sono trentamila. Divise, foulard colorati al collo… non ci sono dubbi, sono tutti scout. Hanno invaso pacificamente questo piccolo paesello nel canton Vallese, che normalmente conta poco più di seicento abitanti, per il campo federale Mova. Uno dei più grandi nel suo genere mai organizzato nella storia della Confederazione. Un evento quasi unico, perché si svolge solo ogni 14 anni. L'ultimo risale al 2008, nella Valle della Linth, chiamato “Contura”. Ma i meno giovani ricorderanno “Cuntrast”, nel 1994, “Cana”, nel 1980… Come sempre, l'organizzazione è studiata fin nei minimi dettagli. Affinché tutto fili liscio, nulla deve essere lasciato al caso: dall'approvvigionamento d'acqua al suo smaltimento, dai rifornimenti alimentari alla sicurezza… in fin dei conti, questa è una città. La quattordicesima, per dimensione, in Svizzera. Un po' come se gli abitanti di Zugo fossero usciti di casa, da un giorno all'altro, per restarsene all'aperto.Con la differenza che ci troviamo in un maxiraduno con ragazze e ragazzi di ogni angolo di tutti i cantoni, in prevalenza esploratrici e esploratori, cioè con un'età che va dai dieci ai quindici anni. I ticinesi al campo sono oltre un migliaio, a cui vanno aggiunti altri cento che danno una mano all'organizzazione generale. Questo è un viaggio raccontato con le loro voci. Il reportage, completo di foto, videointerviste e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/esplo. Il campo federale Mova è iniziato il 23 luglio e si conclude il 6 agosto.

Podcast di Giacinto Butindaro
Tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti

Podcast di Giacinto Butindaro

Play Episode Listen Later May 21, 2022 8:48


Tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia IV Dom. di Pasqua - Anno C (Gv 10, 27-30)

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later May 3, 2022 6:17


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6945OMELIA IV DOM. DI PASQUA - ANNO C (Gv 10, 27-30)Il Vangelo di oggi ci offre della parole molto consolanti, tra le più belle di tutta la Sacra Scrittura. Gesù, parlando delle sue pecorelle, ci assicura: "Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano" (Gv 10,28).Promesse grandissime. Affinché si realizzino, la condizione è quella di ascoltare la sua voce. Gesù lo dice chiaramente: "Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono" (GV 10,27). Dunque, se vogliamo anche noi essere pecorelle del Signore, se anche noi vogliamo appartenere al suo gregge, dobbiamo ascoltare la sua voce.Come possiamo ascoltarla? In tre modi. Prima di tutto leggendo la Sacra Scrittura. Gesù ci parla nel Vangelo. Ignorare la Scrittura significa ignorare Cristo. Sant'Antonio da Padova, per averla assiduamente meditata, conosceva a memoria più o meno tutta la Bibbia. Da parte nostra cerchiamo ogni giorno di annotarci le frasi della Scrittura che maggiormente ci colpiscono. Sarà proprio con quelle frasi che Gesù vorrà parlare al nostro cuore: cerchiamo di memorizzarle e di ruminarle continuamente dentro di noi. Ne seguiranno delle belle riflessioni che nutriranno la nostra anima. Questo è il primo e più importante modo di ascoltare la voce del Signore. Ma domandiamoci: quanti di noi hanno letto attentamente tutto il Vangelo? Forse pochi. Da oggi in poi impegniamoci di più. Inoltre dobbiamo ascoltare la Chiesa, il Papa, i vescovi. "Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me". E' la chiesa a insegnarci cosa è bene e cosa è peccato, non la nostra testa. Chi disprezza il Magistero della Chiesa disprezza Gesù Cristo. Pensiamo alla morale familiare: quante critiche alla Chiesa! Ma non ascoltando la voce della Chiesa ci chiudiamo alla voce del Signore.Un altro modo è quello di ascoltare le ispirazioni interiori. Ogni cristiano si deve abituare ad un po' di tempo di meditazione quotidiana. Quando preghiamo siamo noi a parlare a Dio; quando meditiamo è Dio che parla al nostro cuore. Il momento più bello di una mamma di famiglia, una volta, era quello di alzarsi molto presto alla mattina, quando la città ancora dormiva, e di mettersi a pensare e a pregare. Erano momenti bellissimi ed era proprio grazie a quella ora di silenzio che riusciva ad affrontare il peso della giornata. Santa Gemma Galgani e Santa Teresina, quando erano bambine, amavano molto starsene in silenzio e mettersi a pensare...ed era proprio in quel silenzio che Dio parlava al loro cuore e donava loro delle celesti ispirazioni.Dobbiamo abituarci al silenzio e alla riflessione così da trovare il consiglio per ogni nostro problema. San Giuseppe Moscati, celebre medico, iniziava la sua giornata con due ore di preghiera, la Comunione e la meditazione, e dopo andava all'Università a insegnare e all'ospedale per le visite mediche. E, prima di ogni diagnosi difficile, metteva le mani in tasca e stringeva la corona del Rosario. Impariamo anche noi a organizzare la nostra giornata nel silenzio e nella preghiera. Nella prima lettura di oggi abbiamo ascoltato come i giudei non vollero ascoltare la Parola di Dio. Proprio per quella loro chiusura di cuore e per aver respinto la Parola del Signore, Paolo e Barnaba iniziarono a rivolgersi ai pagani. Il testo degli Atti degli Apostoli riporta che i pagani, nell'udire la Parola di Dio, si rallegrarono e credettero alla predicazione.A volte c'è il rischio di fare la fine di quei giudei: pur frequentando la Messa tutte le domeniche, abbiamo il cuore chiuso e non vogliamo ascoltare la voce del Signore che ci parla attraverso la voce dei legittimi Pastori. Quei giudei si opposero alla Parola di Paolo e di Barnaba; noi rischiamo di opporci alla parola del Papa, al Magistero della Chiesa. A volte capita che sono proprio i lontani ad ascoltare questa voce, proprio come avvenne per i pagani che accolsero la predicazione dei due Apostoli. Ricordiamolo sempre: in ultima analisi, il segno per vedere se stiamo veramente ascoltando la voce del Signore e non la nostra testa è quello di vedere se accogliamo con docilità l'insegnamento della Chiesa.

Calendario Parole di Vita 2022
PERCHÉ CERCHI GESÙ? • 27 Aprile 2022

Calendario Parole di Vita 2022

Play Episode Listen Later Apr 26, 2022 1:40


Meditazione dal Calendario Parole di Vita 2022.Affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi(Atti 17:27)

BASTA BUGIE - Cristianesimo
Le regole del marketing applicate al Vangelo

BASTA BUGIE - Cristianesimo

Play Episode Listen Later Apr 26, 2022 8:36


VIDEO: La Maddalena incontra Gesù risorto ➜ https://www.youtube.com/watch?v=IAElkvCsan0&list=PLgMdR9w-900kJACstaBTxtpCHnHN-w3tPTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6981LE REGOLE DEL MARKETING APPLICATE AL VANGELO di Don Stefano BimbiOgni anno la Pasqua ci ricorda la notizia più strepitosa di tutte: Gesù Cristo è risorto dai morti! Eppure questa notizia così straordinaria per ogni vero cristiano, potrebbe non interessare agli altri. In che modo possiamo portare l'annuncio pasquale a chi ci sta a cuore? Analizziamo come agisce la pubblicità in modo da capire i suoi segreti per poi utilizzarli per annunciare Gesù efficacemente.In che modo la pubblicità ci convince all'acquisto di prodotti che magari neppure ci sono necessari? Proviamo a fare una piccola analisi. In genere in uno spot pubblicitario non ci viene indicato il valore del prodotto in sé stesso, né le sue caratteristiche tecniche come ad esempio le dimensioni, la durata, i materiali di fabbricazione, ecc. Il marketing in generale si avvale di un espediente, un trucchetto per così dire, che gli esperti chiamano "tecnica dello sviamento".Tale tecnica consiste nel far focalizzare l'attenzione dello spettatore su un aspetto che faccia da leva emotiva e lo spinga all'acquisto. Ad esempio, per reclamizzare dei biscotti, si mette in scena una famiglia dove tutti si alzano e sono felici, amorevoli, servizievoli l'un l'altro. Così una donna che vede questo spot è inconsciamente portata a pensare: "Affinché la mattina nella mia famiglia ci sia tranquillità e serenità devo comprare tali biscotti, ed otterrò come risultato la famiglia felice!".Facciamo un altro esempio: per pubblicizzare delle scarpe sportive si sceglie come testimonial un campione (un calciatore famoso o un vincitore olimpico o comunque un detentore di un qualche record mondiale) e si mostra che con quelle ai piedi vince le gare. Di conseguenza lo sportivo amatoriale che vede lo spot inconsciamente si dice: "Grazie a quelle scarpe il campione ha vinto, se le compro anch'io le mie prestazioni saranno migliori". La realtà però è che, ovviamente, anche indossando quelle scarpe, non diventerà mai un campione.Quindi vediamo che con la tecnica dello sviamento, la pubblicità promette ciò che non è possibile: promette di realizzare un desiderio irrealizzabile.LA FESTA DELLA PASQUAIn che modo questo discorso può farci capire meglio la festa della Pasqua? Perché il Vangelo ci presenta Gesù Cristo crocifisso, la massima antitesi della suddetta tecnica pubblicitaria! Quanti nuovi "clienti" si potrebbero acquisire, infatti, dicendo che l'obiettivo del cristiano è prendere su di sé la croce e abbandonare i propri desideri?Gesù dice chiaramente: "Rinnega te stesso" e non: "Realizza te stesso", come suggerisce invece il Mondo. Il Signore, a chi vuol seguirlo, propone una via che non prevede le comodità della vita, la realizzazione dei desideri e nemmeno di poter fare la propria volontà se contrastante con quella di Dio.Sul piano del marketing i pubblicitari direbbero che il cristianesimo è destinato al fallimento sicuro! E senza essere esperti di marketing lo dicevano anche i discepoli: "Questo linguaggio è duro, chi può intenderlo?".Ma Gesù è stato sincero fino in fondo: "Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi" e infatti chi segue davvero Cristo è perseguitato. Vuoi essere cristiano? Allora prendi la tua croce, accetta la sofferenza, rinnega i tuoi desideri.Una barzelletta dice che ad un uomo, prima di andare nell'aldilà, viene data la possibilità eccezionale di andare a vedere com'è, così può rendersi conto prima di morire come stanno le cose e scegliere di conseguenza. Può visitare sia il paradiso che l'inferno. Quindi va in cielo e un angelo gli fa da guida e gli spiega che lì tutti si vogliono bene, si amano, e sono felici. Poi va all'inferno dove un diavolo lo accompagna e gli dice che lì tutti si vogliono bene, si amano, e sono felici. L'uomo gli chiede se ha capito bene perché gli sembra strano che l'inferno sia come il paradiso, ma il diavolo gli risponde che anzi l'inferno è meglio perché puoi fare quello che ti pare nella vita, tanto poi starai comunque bene anche nell'aldilà. L'uomo torna sulla terra e di conseguenza comincia a vivere nel peccato appagando tutti i suoi desideri fin quando ne ha la possibilità. Passano gli anni, muore e si presenta al cospetto di Dio che lo spedisce all'inferno, ma lui non si preoccupa. Arrivato dal diavolo che lo aveva accompagnato nella visita che aveva fatto lo saluta affettuosamente, ma lui, anziché ricambiare cortesemente il saluto come aveva fatto allora, gli dà una pedata, lo butta tra le fiamme, ed inizia per lui un'eternità fatta di tormenti, sofferenze e solitudine. Allora l'uomo va a lamentarsi dal diavolo: "Scusi, ma mi era sembrato che l'inferno era diverso da come lo vedo adesso", ma il diavolo gli risponde: "Certo! Noi siamo campioni in pubblicità".UN OTTIMO PUBBLICITARIOÈ proprio così, il diavolo è un ottimo pubblicitario. Egli promette di soddisfare il desiderio più profondo dell'uomo che consiste nella beatitudine eterna: un'esistenza di realizzazione vera senza sofferenza, né morte. Ma quello è il paradiso! Eppure il diavolo ci vuol convincere del contrario. Così fu nel paradiso terrestre: il tentatore non disse che con la disobbedienza i progenitori avrebbero conosciuto il dolore, la malattia e la morte, bensì convinse Eva dicendole che non solo sarebbe rimasta nel paradiso terrestre, ma che sarebbe diventata come Dio potendo quindi realizzare ogni suo desiderio. Tutti proviamo la tentazione di vivere a nostro piacimento, stabilire le nostre leggi e dimenticarci di Dio.Il diavolo, da abile pubblicitario, continua a promettere un desiderio che non è realizzabile: vivere senza Dio e fare quello che ci pare e piace. Ma senza Dio la vita non trascorre meglio, anzi, diventa un incubo!Noi non seguiamo Gesù perché ci piace la croce, o perché ci piace soffrire; non perché desideriamo rinnegare noi stessi ed obbedire ai comandamenti, ma perché quello che ci dà Gesù nessun pubblicitario ce lo può dare!Solo Gesù Cristo realizza esattamente quello che promette: salva, dona vita nuova, purifica totalmente dai peccati, dà senso alla malattia e alla morte perché ci fa risorgere per la vita eterna. Il Vangelo quindi non è una pubblicità, non è una realtà piacevole da sentire o ascoltare e non è nemmeno uno stile di vita leggero e senza problemi. La vita cristiana è un fatto serio: siamo su questa terra per conoscere, amare e servire Dio e goderlo per tutta l'eternità, come ci ricorda sapientemente il catechismo di San Pio X. Avendo chiara questa verità si possono affrontare bene anche la malattia e la morte perché sappiamo che Gesù Cristo, morendo sulla croce e risorgendo, ci ha salvato dal male, dal Maligno, da una vita senza senso e dalle pene infernali, come possiamo fare a meno di Lui?

Lasagne Verdi
La formula della felicità, Miriam Jarret - Gaeta

Lasagne Verdi

Play Episode Listen Later Apr 26, 2022 15:04


Ciao, mi chiamo Miraja e sono una Motivatrice. Sognatrice dalla nascita, sono nata con il dono di sentire le cose le persone in maniera “diversa”. Nel 2020 ho fondato Desert Miraje® e sono Editore e Direttore responsabile di questo Magazine. Da un passato molto difficile, pieno di deserti, ho trovato la mia oasi felice, trasformando ogni miraggio in realtà. Tutto è possibile, ne sono la prova vivente. Per questo ne ho tratto un metodo, creando una Formula della felicità che comprende benessere, equilibrio e ricerca dell'ikigai – ragione d'essere. Affinché anche tu possa trasformare tutte le tue difficoltà in sogni realizzati. Profilo Instagram Radio Lasagne Verdi: www.instagram.com/anginradio_lasagneverdi/ Canale Youtube Radio Lasagne Verdi: www.youtube.com/channel/UCRODSCB4wMrpzP5yQ_LdcPg #radiolasagneverdi

il posto delle parole
Luca Bertolo "Lo strano posto della religione nell'arte contemporanea"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 15, 2022 31:55


Luca Bertolo"Lo strano posto della religione nell'arte contemporanea" di James ElkinsJohan & LeviA chi ama l'arte non sarà sfuggito un fatto tanto eclatante quanto poco dibattuto: l'assenza nelle gallerie e nei musei di arte contemporanea di opere genuinamente religiose, in cui il sentimento religioso non sia inquinato, cioè, da ironia o irriverenza. La frattura fra arte e religione non è effetto di una congiura del mondo dell'arte, ha radici profonde. Avviata per gradi durante il Rinascimento, si è accentuata nel XIX secolo fino ad arrivare a quel divario che oggi ci appare insanabile. Per ricucire lo strappo bisognerebbe smantellare il discorso su cui si è edificato l'intero progetto modernista.Questo libro, in cui rigore e sperimentazione vanno a braccetto, rompe l'assordante silenzio che avvolge una questione particolarmente difficile da affrontare, tanto nei circuiti ufficiali dell'arte quanto nel campo dell'educazione artistica. Un silenzio che lascia gli studenti a coltivare la loro religiosità di nascosto, pena l'esclusione dal sistema. Forte della sua esperienza alla School of the Art Institute of Chicago, James Elkins affronta con innovativo pragmatismo un ginepraio di pratiche, opinioni e fraintendimenti, e sceglie cinque tra i suoi studenti a rappresentare altrettante posizioni di artisti: cinque racconti esemplari che tracciano una cartografia del travagliato rapporto tra religione e arte contemporanea.Affinché l'abisso di incomprensione fra i due schieramenti possa colmarsi, come si augura l'autore, non basta la buona volontà di figure isolate, servono nuove forme di dialogo, conversazioni inclusive che lascino spazio al portato emozionale ed esperienziale dei partecipanti. Elkins va già in questa direzione, fornendo ad artisti, studenti, docenti e studiosi la strumentazione necessaria per iniziare un dibattito costruttivo e appassionante.James ElkinsStorico e critico d'arte americano, docente alla School of the Art Institute of Chicago, è da sempre impegnato nella decostruzione dei canoni della storia dell'arte accademica attraverso una prospettiva critica originale e interdisciplinare. Si occupa in particolare di scrittura e di teoria dell'immagine. Tra le sue numerose pubblicazioni, La pittura cos'è. Un linguaggio alchemico (1998), Dipinti e lacrime (2001), Why Art Cannot Be Taught (2001), What Heaven Looks Like (2017), What is Interesting Writing in Art History? (2017) e Visual Worlds (con Erna Fiorentini, 2019).Luca Bertolo è pittore. Ha vissuto a Milano, San Paolo, Londra, Berlino e Vienna. Dal 2015 insegna pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra le numerose mostre in istituzioni pubbliche e private si segnalano: Luca Bertolo, Mart, Rovereto (2018); Se non qui dove, MAN, Nuoro (2017); Oltreprima, Fondazione del Monte, Bologna (2017), Le Belle Parole, SpazioA, Pistoia (2017); Everybody Is Always Right, Arcade, Londra (2017); If Anything, Marc Foxx, Los Angeles (2016); Recto Verso, Fondazione Prada, Milano (2015); Il metodo. Ci interessa il metodo, GAM, Torino (2014); Figura 2: natura morta, GNAM, Roma (2013); La figurazione inevitabile, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (2013); A Painting Cycle, Nomas Foundation, Roma (2012). I suoi testi sono apparsi su cataloghi monografici e riviste, tra cui «Flash Art», «Il Giornale dell'Arte», «exibart», «Artribune», «Warburghiana», «doppiozero», «Le parole e le cose», «ATP Diary».IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Calendario Parole di Vita 2022
LA PROVA DELLA FEDE • 27 Febbraio 2022

Calendario Parole di Vita 2022

Play Episode Listen Later Feb 26, 2022 1:42


Meditazione dal Calendario Parole di Vita 2022.Affinché la vostra fede, che viene messa alla prova ... tuttavia è provato col fuoco(1° Pietro 1:7)

Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
In Cristo puoi...essere perspicace | 20 Febbraio 2022 |

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Feb 23, 2022


In Cristo possiamo essere perspicaci,  possiamo guardare con una vista moltiplicata,  avere un microscopio che ci faccia vedere anche quello che non vediamo, vedere perfettamente ed in profondità l'essenza delle cose che ci scorrono attorno. Non importa chi sei, che fai, da dove vieni. Serve solo di essere in Cristo. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 12 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 35 minuti Un motto popolare recita:  “Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere”. Sembra una battuta spiritosa... ma è spesso la nostra realtà di uomini e donne nel mondo. Abbiamo orecchi per sentire ed occhi per vedere, sentiamo e guardiamo... ma ciò che i nostri sensi ci restituiscono vengono poi filtrati dalla nostra mente, distorti dalla nostra percezione delle cose... E, alla fine, vediamo solo ciò che ci fa piacere di vedere, quello che fa comodo a noi. La stessa cosa può accadere nella nostra vita spirituale.  Vediamo la creazione di Dio; vediamo la croce e la salvezza in Cristo, vediamo come questa può cambiare e cambia  le nostre vite e le nostre reazioni. Ma stiamo davvero vedendo?  Capiamo davvero cosa sta succedendo?  Sappiamo come filtrare tutte queste informazioni  di "grazia" e "perdono" e "vita eterna"? Paolo in Filippesi ci sta dicendo che possiamo:  possiamo essere “perspicaci”. Perspicace: è una parola “difficile”, poco usata. Viene dal latino perspĭcax -acis  e dal verbo perspicio, che è un composto di spicio che significa guardare (è la radice del verbo italiano “spiare”) più il rafforzativo per: in matematica quando moltiplichi qualcosa metti il segno “per”. Essere perspicaci è guardare con una vista moltiplicata, è avere una lente di ingrandimento, un microscopio che ci faccia vedere anche quello che non vediamo, è vedere perfettamente ed in profondità l'essenza delle cose che ci scorrono attorno. Paolo afferma che in Cristo possiamo avere questo tipo di vista che va in profondità, un microscopio che analizzi il mondo mentre lo viviamo. “Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.” (Filippesi 4:8) Come faccio a far funzionare il mio microscopio per vedere davvero la vita che vivo, e non essere un cieco con la vista? Anche stavolta per capire cosa ci dice Paolo guarderemo ogni parola e cercheremo dove altro funziona nella Scrittura  e poi vedremo come possiamo essere persone che sono perspicaci. 1. Quindi -  λοιπόν loipon Normalmente Paolo usa questa parola  per chiudere un insegnamento  su un'importante aspetto della vita di credenti e poi puntare l'attenzione su un'azione. “Del resto (λοιπόν loipon), fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.” (Efesini 6:10) Nei precedenti versetti, dal capitolo 5 versetto 21 al 6 versetto 9  ha parlato di come imitare Cristo, del rapporto tra mogli e mariti, tra genitori e figli, tra lavoratori e datori di lavoro e di come indossare l'armatura del cristiano. A conclusione di questo lungo discorso dice: “Loipon” ovvero “visto tutto quello che vi ho detto, questo è ciò che dovete fare: fortificatevi nel Signore”. Altro esempio in 1 Tessalonicesi: “Del resto (λοιπόν loipon), fratelli, avete imparato da noi il modo in cui dovete comportarvi e piacere a Dio ed è già così che vi comportate. Vi preghiamo e vi esortiamo nel Signore Gesù a progredire sempre di più.” (1 Tessalonicesi 4:1) Loipon” ovvero “visto tutto quello che avete imparato, questo è ciò che dovete fare: Non fermatevi, anche quando vi pare di aver capito tutto. Continuate ad andare avanti, continuate a crescere, continuate a maturare.” Perciò in Filippesi 4 Paolo sta dicendo: “Quindi, visto che, poiché siete in Cristo,  avete gioia, siete gentili, siete calmi,  allora...” E inizia la sua lista di “tutte le cose ” che debbono riempire la nostra mente invece delle altre cose che normalmente la occupano in pianta stabile, invitandoci a dare lo sfratto immediato ad inquilini indesiderati per far posto agli inquilini che ci parlino di Dio. 2. Tutte le cose vere - ἀληθής alēthēs; Paolo aveva già usato la parola in Romani: “Anzi, sia Dio riconosciuto veritiero (ἀληθής alēthēs); e ogni uomo bugiardo, com'è scritto: «Affinché tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato».” (Romani 3:4) Chi è per Paolo, l'unico che sia vero, veritiero, in cui c'è verità? Quello non può essere che Dio; tutto il resto è “fuffa”, “aria fritta” è un “correre dietro al vento” per dirla con le parole di Salomone in Ecclesiaste. Anche perché Geremia dice: “Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo? (Geremia 17:9) Il tuo cuore non dice sempre il vero... anzi, quasi mai... e non guarisce, anzi... “Voi siete figli del diavolo.... Quando dice il falso parla di quel che è suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. quando mente, parla la sua lingua madre.” (Giovanni 8:44) Quindi non puoi sempre fidarti del tuo cuore per la verità, neppure quando pensi che  sia un'idea luminosa: “Non c'è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce.” (2 Corinzi 11:14) Il suo schema è quello di ingannare gli eletti: sembrare luce, quando invece è tenebra. Quindi cerca di distorcere le verità nella tua vita. Per cui Paolo dice: “Date lo sfratto nella vostra mente alle bugie di Satana, e riempitele con la verità di Dio”. 3. Ciò che è nobile -  σεμνός semnos Paolo aveva menzionato la nobiltà a Tito parlando di come dovremmo apparire per gli altri man mano che passano gli anni: “Ma tu esponi le cose che sono conformi alla sana dottrina: i vecchi siano sobri, dignitosi (σεμνός semnos), assennati, sani nella fede, nell'amore, nella pazienza” (Tito 2:1-2) Semnos deriva dal verbo σέβομαι sebomai, che significa “adorare, essere devoti a”. Paolo sta dicendo che nella nostra mente  ci debbono stare cose di fronte alle quali ognuno si inchinerebbe, a cui tutti darebbero credito, che sono degne di essere adorate. Dobbiamo dare lo sfratto a quelle cose che nessuno adorerebbe e darebbe credito, per far entrare quelle  davanti a cui tutti si possano inchinare e che tutti possano vedere come fonte di ispirazione. 4. Tutte le cose giuste - δίκαιος dikaios Paolo con “giuste” non sta pensando alle cose esatte, corrette, ma alle cose che caratterizzano chi applica la giustizia alla propria vita; come Giuseppe marito di Maria, ad esempio: “Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto (δίκαιος dikaios) e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente.” (Matteo 1:19) O il padrone della vigna nella parabola di Gesù: “...e disse loro: “Andate anche voi nella vigna e vi darò ciò che è giusto (δίκαιος dikaios).” (Matteo 20:4) O quelli a cui pensa Gesù parlando con gli scribi e i farisei: “Così anche voi, di fuori sembrate giusti  (δίκαιος dikaios) alla gente, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.” (Matteo 23:28) Ma cosa significa essere “giusti”, allora? Secondo questi versetti essere giusti significa: agire con grazia, essere inaspettatamente generosi, avere un cambiamento dentro e fuori piuttosto che solo fuori. Paolo afferma che dobbiamo dare lo sfratto nella nostra mente a tutto ciò che non ci fa agire con grazia verso gli altri, a tutto ciò che ci impedisce di essere generosi, a tutto ciò che mette una barriera tra noi e gli altri rendendoci ipocriti In una sola frase, Paolo ci chiama a vivere la grazia di Dio quotidianamente. 5. Tutte le cose pure  - ἁγνός hagnos Paolo aveva già detto ai Corinzi: “Infatti sono geloso di voi della gelosia di Dio, perché vi ho fidanzati a un unico sposo per presentarvi come una casta (ἁγνός hagnos) vergine a Cristo. Ma temo che come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità {e dalla purezza}(ἁγνότητος hagnotētos) nei riguardi di Cristo.” (2 Corinzi 11:2) Il desiderio di Paolo per coloro che aveva discepolato era quello di presentarli puri a Gesù. E il suo timore era che quella purezza  che c'è in Gesù potesse essere messa in pericolo da Satana. Ho detto puri, non perfetti. Ho detto puri, non senza errori. Ho detto puri, non senza peccato. Se sei in Cristo non sei perfetto, o perfetta, non smetti di fare errori, ma sei  senza colpa e pulito, e pulita perché Cristo si è accollato i tuoi peccati dinanzi al Padre. Quando facciamo un passo fuori da Cristo  perdiamo la purezza,  diventiamo contaminati,  non degni di stare dinanzi a Dio,  impuri, perché ci allontaniamo dalla fonte che ci trasforma  in esseri puri dinanzi a Dio. Nell'Antico Testamento nessuna cosa impura che fosse viva o meno,   poteva essere usato nel culto al tempio, neppure un oggetto, un utensile, in quanto non era presentabile a Dio: tutto doveva essere “purificato” prima, attraverso lavacri e abluzioni per poter entrare alla presenza di Dio; solo allora sarebbe stato adatto e presentabile. Paolo non sta qui chiedendoci di “lavare” ciò che pensiamo, ma di cambiare i nostri usuali pensieri, di avere pensieri che ci spingano  a concentrarci  sulla santità di Dio, sul suo essere differente da tutto ciò che quotidianamente viviamo. Questo significa cancellare gran parte delle immagini che questo mondo ci propone circa il sesso, il potere, il danaro. In quest'epoca visiva forse è la sfida maggiore,  lo sfratto più difficile da fare, ma necessario secondo Paolo perché  se quei pensieri risiedono nella nostra mente  saranno capaci di influenzare il nostro comportamento. 6. Tutte le cose amabili - προσφιλής prosphilēs In termini tecnici di chi studia la Bibbia  questo si chiama un “ hapax legomenon” ,  ovvero un termine che è usato una sola volta nelle Scritture  Nella Bibbia ci sono molte parole come questa. Dobbiamo allora andare a cercare il concetto che esprime vedendo parole simili che abbiano la stessa radice. La parola greca προσφιλής prosphilēs è composta da pros,  che significa “verso l'altro” e philes che significa “amore”; per cui προσφιλής prosphilēs significa "estendere l'amore verso un altro". Più di una volta vi ho parlato delle sette parole con cui si parla di “amore” nel Nuovi Testamento: c'è l'amore Eros, quello romantico, fisico  e passionale, quello Ludus, l' amore giocoso e  per il divertimento, quello Storge, amore incondizionato di un padre o di una madre per i figli, quello Philautia, ovvero l' amore egoistico e per se stessi, quello Pragma: l'amore  di compagnia verso chi conosciamo. Poi ci sono due tipi di amore particolari, quelli che più spesso incontriamo, e i più importanti: l'amore Agápe, quello totale, di Gesù, e l'amore Phileoo, quello che indica un'amicizia intima e autentica. ... Gesù stesso parla di questi due tipi di amore durante l'ultima cena: “Nessuno ha amore (ἀγάπη agapē) più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici (φίλος philos). Voi siete miei amici (φίλος philos), se fate le cose che io vi comando.” (Giovanni 15:13-14) Paolo ci chiede di  “prosphilēs”  di "estendere l'amore verso gli altri", di dare lo sfratto a tutti i pensieri cattivi verso gli altri, e di far abitare nella nostra mente  lo stesso amore, la stessa amicizia intima e autentica  che abbiamo per Gesù,  estendendolo agli altri. 7. Tutte le cose di buona fama - εὔφημος euphēmos Questo è un altro “hapax legomenon”, una parola usata una sola volta, e qui,  nel Nuovo Testamento. Euphēmos è una parola composta da εὖ eu – buona,  e . φήμη phēmē - fama. “Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne tornò in Galilea; e la sua fama (φήμη phēmē) si sparse per tutta la regione” (Luca 4:14) Paolo chiede di dare lo sfratto a tutto ciò che non abbia una fama pari a quella di Gesù, di concentrarci sulle cose che siano allo stesso livello di importanza del sapere che Cristo è venuto per renderci liberi, redimerci, salvarci. 8. Quelle in cui è qualche virtù - ἀρέτη aretē La parola ἀρέτη aretē deriva da ἄῤῥην arrhēn che significa, molto semplicemente, “un uomo capace di sollevare un peso”. Pietro ci spiega: “La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù (ἀρέτη aretē)....Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù (ἀρέτη aretē), alla virtù la conoscenza...” (2 Pietro 1:3,5) La virtù, la forza di sollevare  pesi, è presso Dio, che ce ne fa dono. Paolo chiede di fare posto nella nostra mente a questa forza alla capacità di sollevare pesi  che non è nostra,  ma ci è stata donata gratuitamente. Quali sono le i cose eccellenti  che Dio ha fatto?  Cosa dà a Dio fama e alta stima?  Pensa alle cose che fanno una tale impressione nella vita degli altri  e che non possono fare a meno di prenderne nota ed esserne colpiti.  Quelle sono le cose che devi avere dentro i tuoi pensieri. 9. E qualche lode - ἔπαινος epainos Letteralmente  epainos, non significa solo "lode", ma significa “una lode superiore” (epi = su, sopra + aineō = lode). Paolo dice in Romani: “...ma Giudeo è colui che lo è interiormente, e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; di un tale Giudeo la lode (ἔπαινος epainos) proviene non dagli uomini, ma da Dio.” (Romani 2:29) Paolo dice che se sei circonciso nel cuore se tu hai letteralmente tagliato via non un pezzo del tuo corpo, ma un pezzo del tuo vecchio io per far posto all'uomo nuovo in Cristo; solo allora la tua non è una semplice lode, ma è una lode superiore. Sono così? Sei così?  Siamo così... soprattutto quando nessuno ci guarda? Paolo sta parlando qui di avere una vita tale che Dio  (e  Dio  vede e conosce tutto)  inizi a lodare ciò che facciamo e pensiamo Quali sono i tipi di cose che farebbero dire a Dio: "Io  ti lodo per questo"?  Sono esattamente quelle che Paolo ha elencato: tutte le cose: vere, onorevoli, giuste,  pure, amabili, di buona fama,  virtuose, lodevoli. Se le nostre menti fossero piene di questo tipo di pensieri Dio ci loderebbe in ogni istante, e potrebbe fare a meno di doversi ogni volta ricordare  che Gesù ci ha coperti con la sua grazia anche quando abbiamo le menti piene di tutt'altro. Immagina per un solo attimo, è difficile lo so, ma immagina se, alzandoti ti imponessi, ogni mattina, di dare lo fratto a tutto il resto nella tua mente, e di riempirla con tutto questo! Come cambierebbe la tua vita? Come cambierebbe il modo in cui ti vedono gli altri? E così arriviamo all'ultima frase di Paolo. 10. siano oggetto (dei vostri pensieri) - λογίζομαι logizomai Il verbo λογίζομαι logizomai in realtà significa “fare un inventario”. Paolo sa come siamo fatti, perché conosce come lui stesso è fatto: sa che non ci verrà automatico di svuotare del vecchio  e riempire col nuovo. Allora ecco quello che suggerisce: “Fai un inventario di quello che hai nei tuoi pensieri”. Quando io faccio l'inventario del materiale da riordinare al negozio, ho spesso con me una “check list” (quella che vedere qui è una recente), un foglio dove ho già scritto le cose  che voglio siano presenti sugli scaffali: “Questo ce l'ho.. (segno di spunta verde), questi anche, (segno di spunta verde) ..ah, questo mi manca (cerchio rosso)”. Paolo ci chiede di fare lo stesso: “Pensieri veri... ce l'ho... onorevoli, pure... giusti... anche puri... mancano... amabili... mancano...”- E non lo dobbiamo fare una sola volta: il modo del verbo tradotto con l'imperativo “siano oggetto” in greco è al presente imperativo attivo (ne abbiamo già parlato) e sta a significare “siano oggetto e continuino ad essere oggetto dei vostri pensieri.”: è un elenco, una check list che devo fare ogni giorno. Conclusione All'inizio vi ho detto che in Cristo possiamo essere perspicaci; possiamo guardare con una vista moltiplicata,  avere una lente di ingrandimento, un microscopio che ci faccia vedere anche quello che non vediamo, vedere perfettamente ed in profondità l'essenza delle cose che ci scorrono attorno. Non importa chi sei.  Non importa quale sia la tua situazione,  o il tuo background o le circostanze, o le difficoltà. Non importa il dolore, o la sofferenza,  o il lutto, o la disperazione,  o qualsiasi cosa sia che sta cercando di abbatterti in questo momento. Se sfratti dalla tua mente tutto ciò che non è  vero, onorevole, giusto, puro, amabile, di buona fama, virtuoso, lodevole. Se lo farai ogni giorno vivrai così in Cristo  e avrai la sua prospettiva: . “Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?» Ora noi abbiamo la mente di Cristo.” (1 Corinzi 2:16) Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD  (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

ALLATRA TV ITALIA
Il nostro pianeta sta morendo L'umanità sopravviverà?

ALLATRA TV ITALIA

Play Episode Listen Later Feb 5, 2022 18:00


❗️ Oggi, gli scienziati lanciano l'allarme su ciò che sta accadendo al clima. Le loro previsioni non si sono concretizzate. E solo “ALLATRA” ha fornito informazioni oneste e veritiere alla gente per molto tempo. Tutto ciò di cui “ALLATRA” ha avvertito è diventato la nostra realtà. Ma dobbiamo ammettere onestamente che non siamo ascoltati e che stiamo formando una bolla di filtro delle informazioni intorno a noi per impedire a molte persone di conoscere la verità. La vera essenza di “ALLATRA” è mantenere in vita l'umanità e il progetto “Società Creativa” viene attuato per fare questo. La gente di Allatra capisce che è in gioco la vita delle persone, non è silenziosa ma attiva. ⠀

Podcast di Giacinto Butindaro
Sono stati fatti inciampare, affinché la salvezza giungesse ai Gentili

Podcast di Giacinto Butindaro

Play Episode Listen Later Oct 26, 2021 73:20


Sono stati fatti inciampare, affinché la salvezza giungesse ai Gentili

Podcast di Giacinto Butindaro
Siamo stati salvati per grazia credendo nell'Evangelo, affinché niuno si glori

Podcast di Giacinto Butindaro

Play Episode Listen Later Oct 5, 2021 63:17


Siamo stati salvati per grazia credendo nell'Evangelo, affinché niuno si glori

ALLATRA TV ITALIA
Collasso ambientale del pianeta. C'è una soluzione? | Tavola rotonda internazionale

ALLATRA TV ITALIA

Play Episode Listen Later Sep 19, 2021 60:36


Chiesa Cristiana Evangelica  della Vera Vite
Costruire la gioia su Cristo 1° parte - Il Libro di Filippesi | 18 Luglio 2021|

Chiesa Cristiana Evangelica della Vera Vite

Play Episode Listen Later Jul 21, 2021


C'è differenza tra felicità e gioia.  La felicità è legata al come sono, la gioia è legata al chi sono. La felicità è legata a quello che ho, la gioia è legata a quello che avrò. Se ho creduto in Gesù sono salvo, erede di Cristo, figlio di Dio. E posso avere gioia anche quando la felicità non c'è nella mia vita. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti  Tempo di ascolto audio/visione video: 35 minuti Mentre Jean e Celeste continuano ad illustraci  la teologia della gioia e dell'unità presente nel libro di Filippesi, vorrei parlare con voi stasera di un versetto che spesso ci sentiamo ripetere, e che anche noi talvolta ripetiamo agli altri: il versetto è questo: “Trova la tua gioia nel Signore, ed egli appagherà i desideri del tuo cuore.” (Salmo 37:4) Davide sembra quasi dire che l'unica gioia possibile la puoi trovare nel Signore... Per cui, inutile cercarla in altri posti e in questa vita. Spesso, se siamo davvero in vena di dare consigli biblici, aggiungiamo a questo versetto anche un altro: questo: “Nel mondo avete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo” (Giovanni 16:33 b) In pratica stiamo affermando anche noi “Lo so, la vita fa schifo... ma tanto c'è Gesù!” Come si accoppia allora il Libro di Filippesi e la teologia della gioia di Paolo con quello che spesso affermiamo (prove bibliche alla mano) che la terra è un posto per patire e il Paradiso quello dove gioire? Vi voglio rassicurare innanzi tutto; non sono qui stasera per insegnare la “teologia della depressione”; perché, vedete, molte volte noi credenti veniamo visti come brave persone, ma  fondamentalmente depressi e pessimisti rispetto alla vita. Persone un po' tristi che aspettano di morire per godere. Il cristianesimo non è assolutamente questo; è anzi tutt'altro, è un modo di vivere attivo e pro-attivo. Gesù non era depresso, viveva nel mondo, a contatto con le persone, lo invitavano a pranzo e a cena perché era un maestro ma era anche divertente, e sapeva stare bene assieme agli altri. Se il nostro modello era così,  allora perché gira questa “favola”  che i credenti sono depressi e noiosi e che gli è vietato vivere godendosi anche questa vita? Questo si deve ad un “corto circuito”  nell'esposizione del Vangelo che, nei secoli ha creato una teologia differente da quella che descrive Paolo, che va sotto il nome di “teologia della povertà”, che afferma che, se siamo credenti, allora è ovvio che soffriremo  che saremo MENO felici degli altri, saremo perseguitati, avremo limitazioni morali che altri non avranno, eccetera.  Sapete perché è successo? Perché molti bravi teologi non hanno compreso la differenza che c'è tra felicità e gioia; Paolo parla proprio di questo in Filippesi. La prima (la felicità) è legata all'adesso, a cosa mi accade, (cose belle, cose brutte); la seconda (la gioia) è legata al passato cosa è accaduto (sono stato salvato da Gesù). La felicità è legata al come sono (sano, malato, libero, in carcere), la gioia è legata al chi sono (sono un figlio/figlia di Dio, sono perdonato/perdonata). La felicità è legata a quello che ho (sono ricco, sono povero), la gioia è legata a quello che avrò (sono erede del cielo). E' per questo che, come credente posso soffrire e essere nella gioia allo stesso tempo. Come molti sanno ho giocato a rugby per una decina di anni; Fare una partita comporta sempre  provare una certa quantità di dolore soprattutto per uno come me che pesava all'epoca  68 chili contro i miei avversari che ne pesavano oltre 100. Ero felice di essere placcato e sbattuto a terra? Certamente no! Faceva male? Si! Ma  provavo gioia quando la mia squadra vinceva! Era felice Paolo, scrivendo Filippesi, incatenato come era ad un soldato Romano aspettando di morire? Penso di no. Eppure aveva gioia,  tanto da dire:   “Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno.” (Filippesi 1:21) La Bibbia non solo ci dà permesso di essere pieni di gioia,   ma più di questo, ci comanda di essere pieni di gioia. Paolo scrive in Filippesi: "Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.” (Filippesi 4:4) Lo ripete due volte: questo significa che Paolo era cosciente che, come credenti, i Filippesi (e noi) abbiamo spesso difficoltà a vivere nella gioia. I credenti della chiesa di Filippi  non avevano vita facile: la città dove vivevano era la stessa dove Paolo e Sila  erano stati messi in carcere per aver guarito una donna scacciando un demone. Paolo gli rammenta (a loro come a noi) che possiamo avere gioia nel bel mezzo delle prove, e quando non siamo felici. Come faccio ad avere gioia nella sofferenza, allora? Esiste un “foglietto di istruzioni”? Il tuo foglietto di istruzioni Come fai, quando hai comperato un tavolo all'Ikea per costruirlo? Io normalmente faccio “a tentativi”: di solito mi riesce, ma non sempre, e spreco un bel po' di tempo. Mia moglie, invece, non muove vite se prima non ha letto le istruzioni... tutte, da cima a fondo. Come credenti ci comportiamo più spesso come faccio io: andiamo “a tentativi”; e qualche rara volta riusciamo a provare gioia nella nostra vita piena di problemi. Ma è molto più semplice fare come fa mia moglie Janet: e il “foglietto di istruzioni” ce lo ha provveduto Paolo  nella lettera ai Filippesi, contenente dieci passi per costruire bene il mobile e avere gioia. Ma, attenzione! Devi seguire TUTTE le dieci istruzioni; per avere il “tavolo” della gioia  correttamente assemblato, altrimenti, se qualche passaggio lo eviti, tutto si monta e invece di aiutarti a costruirlo finisce che tutto cade a terra, anche i pezzi ben montati. Oggi vedremo i primi cinque, fra due settimane gli altri cinque. 1. La gioia è nel lavorare assieme - La solitudine uccide la gioia ”Quando prego per voi, il mio cuore si riempie sempre di gioia per tutto l'aiuto che mi avete dato nel diffondere il Vangelo dal giorno in cui l'avete conosciuto fino ad ora.” (Filippesi 1:4-5) L'abbiamo visto la scorsa settimana con Celeste: La gioia si costruisce lavorando assieme, attraverso l'unità su una  missione e uno scopo condivisi.  Paolo avrebbe avuto tutto il diritto di vantarsi di ciò che aveva fatto... e invece loda i Filippesi per l'impegno costante. Dice che una piccola chiesa, popolata da neo credenti  (non studiosi della Bibbia , non dottori della Legge, non predicatori) erano il SUO aiuto nel diffondere il Vangelo! Più avanti dirà loro così: “Non fate niente per motivi egoistici, non fate niente per esaltare voi stessi. Siate invece umili, considerando gli altri con riguardo, come se fossero migliori di voi.” (Filippesi 2:3 PV) La vera gioia è quando la squadra, tutta la squadra ha successo, non quando uno solo della squadra ha successo. E il successo della squadri ti Cristo che è la chiesa sta nella capacità di testimoniare il suo amore agli altri. Ma attenzione,  se lavori da solo, se fai il lupo solitario, se nessuna chiesa ti soddisfa e pensi di poterne fare a meno se affermi (come molti fanno)  che non ti serve una chiesa per adorare e servire Gesù, allora stai distruggendo la tua gioia. Prima istruzione del tuo foglietto: frequenta una sola chiesa locale, e impegnati a lavorare nei suoi ministeri assieme ad altri con cui stai assieme regolarmente. NON SOLO A “FREQUENTARE”! 2. La gioia è annunciare il Vangelo -  Il peccato uccide la gioia “Che importa? Comunque sia, con ipocrisia o con sincerità, Cristo è annunciato; di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora.” (Filippesi 1:18) Cosa significa annunciare il Vangelo? Significa proclamare la “buona novella” ovvero “una bella notizia”: quale? “ I tuoi peccati sono stati perdonati se hai creduto in Cristo.” E' questo che reca gioia a Paolo, il sapere che, in un modo o nell'altro, in molti hanno ricevuto il Vangelo del perdono di Cristo. La gioia nasce non dal come sei adesso, oggi ma dal come sei in eterno: salvato, perdonato; e non puoi tenerlo per te solo, per te sola! Ma è difficile annunciarlo se il peccato ancora ti domina: il peccato  è un guastafeste, e uccide la gioia. Davide, dopo aver peccato,  facendo sesso fuori dal matrimonio con Bat-Seeba, scrive nel Salmo 51 queste parole: “Rendimi la gioia della tua salvezza, e uno spirito volenteroso mi sostenga” (Salmo 51:12). Davide afferma che la gioia prima c'era... e adesso Dio se la è presa indietro... “Ridammela! La voglio di nuovo!” La riavrai, se confessi, come Davide... Ma se ti giustifichi dicendo che tutti lo fanno, se minimizzi :”non è un gran peccato”... e non chiedi scusa, tu stai uccidendo da solo la tua gioia. Seconda istruzione sul tuo foglietto: impegnati ad evitare il peccato per quanto possibile (siamo peccatori perdonati... ma peccatori!). 3. La gioia è nella speranza - La disperazione uccide la gioia “So infatti che come risultato io sarò liberato, perché voi pregate per me e lo Spirito di Gesù Cristo mi aiuta.” (Filippesi 1:19a) Paolo fu liberato (probabilmente era prigioniero a Efeso o a Cesarea o a Roma) ma la sua speranza era legata a un compito specifico  a cui Paolo si sentiva chiamato da Dio: giungere fino a Nerone per testimoniare dinanzi a lui di Cristo. (ricordate, Dio vuole che TUTTI ascoltino almeno una volta il Vangelo, anche Nerone, anche Hitler, anche Kim Jong Hun). Per Paolo la speranza si estrinseca in tre certezze:  “Io sarò liberato.  Io so che voi pregate.  Io so che lo Spirito Santo è al mio fianco”: Ma, attenti, perché per avere gioia  ti serve la certezza e perciò ti serve chi prega per te e ti serve lo Spirito Santo... Tu solo, e le tue certezze non bastano per avere la gioia. Terza istruzione sul tuo foglietto: chiedi lo Spirito Santo e chiedi ad altri credenti di pregare per te. E, anche qui, è ovvio che devi avere una chiesa per farlo. 4. La gioia è nella fede - L'immaturità uccide la gioia “Perciò sono certo che resterò sulla terra ancora per aiutarvi a progredire e perché abbiate gioia nella vostra fede.” (Filippesi 1:25 PV) Paolo lega la gioia alla crescita della conoscenza di Cristo; più progredisci nella conoscenza più gioia troverai nella fede. In sostanza afferma che se la tua fede rimane ai blocchi di partenza, se resta la stessa di quando hai accettato Gesù la tua gioia sarà limitata. più conosci di Gesù, più la tua fede diventa forte, più gioia avrai. Ma, attenzione, se per te un'oretta qua dentro la chiesa ti basta … e non fai nulla di altro, la tua fede rimarrà quella di un bambino, e anche questo ucciderà la tua gioia. Quarta istruzione sul tuo foglietto: studia la Parola di Dio  e ascolta  gli insegnamenti dei tuoi leader. 5. La gioia è nell'unità – La divisione uccide la gioia “Rendete perfetta la mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento. (Filippesi 2:2) Anche questo lo abbiamo ascoltato una settimana fa: la gioia per Paolo nasce e cresce  attraverso l'unità dei credenti. Questo non significa che dobbiamo pensare tutti allo stesso modo, che ci debbono piacere le medesime cose e che dobbiamo avere tutti gli stessi gusti. Paolo non dice questo: e infatti spiega più sotto: “Affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra,  e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.” (Filippesi 2:10-11) Paolo sta dicendo:  “Qualsiasi siano le vostre opinioni, ricordatevi che il progetto è quello di far conoscere Gesù a più persone possibili.” Se vogliamo essere efficaci, allora dobbiamo abituarci a lavorare assieme, a mettere da parte qualche volta le nostre idee  e accettare quelle degli altri... come? Essendo “altruisti”: “Cercando ciascuno non il proprio interesse, ma {anche} quello degli altri. “ (Filippesi 2:4) Ma, attenzione, se  invece di coltivare l'unità, coltiviamo l'egoismo che genera la divisione se la vogliamo sempre vinta noi, se non arretriamo di un millimetro, stiamo uccidendo la gioia. Quinta istruzione sul nostro foglietto: abituati a discutere ascoltando l'altro, piuttosto che ascoltare te stesso. Conclusione Cosa stai cercando nella tua vita? La felicità che è legata al come sono, o la gioia che è legata al chi sono in Cristo? La felicità legata al cosa posso ottenere, o la gioia legata a cosa ho già ottenuto in Cristo? La soluzione non è solo nell'avere gli strumenti e i materiali per costruire il mobile della nostra gioia,  ma soprattutto nel seguire le istruzioni. Nella tua vita avrai momenti felici e momenti infelici, ma la tua gioia non dipende da come sei ma da chi sei in Cristo e da quello che fai per far crescere la tua gioia in Cristo. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)

Podcast Centro MareNectaris
Il Ponte verso il Sè Infinito

Podcast Centro MareNectaris

Play Episode Listen Later Jun 19, 2021 11:28


Affinchè un essere umano possa trasformarsi in qualcosa di splendidamente superiore, è necessario che egli, uomo o donna che sia, costruisca un Ponte Interiore: bidirezionale, solido e possente, che metta in comunicazione il sè inferiore e il Sè Infinito. In questo documento approfondiamo che cosa è questo Ponte Interiore; perchè è necessario costruirlo; e gli strumenti che si usano per edificarlo. Affinchè la nostra aumentata comprensione ci dia ulteriori elementi per orizzontarci nel Cammino Spirituale che stiamo percorrendo. Il testo del documento: http://www.marenectaris.net/journal/20210619/il-ponte-verso-il-se-infinito/ Sfondo musicale: Panning The Sands, di Patrick O'Hearn ~ https://www.patrickohearn.com

Podcast di Giacinto Butindaro
Affinché si adempisse la Scrittura

Podcast di Giacinto Butindaro

Play Episode Listen Later Jun 5, 2021 13:14


Affinché si adempisse la Scrittura

Da Dentro a Fuori Podcast
Cos'è la sindrome metabolica e come si previene

Da Dentro a Fuori Podcast

Play Episode Listen Later Jun 1, 2021 8:32


Di sindrome metabolica si sente parlare spesso. Ma cos'è esattamente? La sindrome metabolica è un insieme di fattori in grado di incrementare il rischio di malattie cardiache e di altra natura, come il diabete e l'ictus. In questo episodio tratto l'argomento, ovviamente a scopo meramente divulgativo e informativo e quello che dico non intende sostituire in alcun modo la diagnosi o il parere di un esperto. Per qualsiasi dubbio sull'argomento o per una diagnosi o una terapia, occorre sempre rivolgersi al proprio medico. Con sindrome metabolica si intende un gruppo di fattori (glicemia e trigliceridi elevati, basso livello di colesterolo buono, pressione alta e ampia circonferenza addominale) che possono presentarsi insieme o singolarmente. Affinché si possa parlare di questa sindrome dovrebbero concorrere almeno tre di questi cinque sintomi. Il rischio di andare incontro ad alcuni problemi come malattie cardiache, ma anche diabete e ictus è direttamente collegato al sovrappeso e alla sedentarietà. Grazie all'alimentazione e ad alcuni accorgimenti nello stile di vita è dunque possibile prevenire la sindrome metabolica e tutta una serie di problemi ad essa correlata. In questo, la chetogenica potrebbe essere una valida alleata. Inoltre, lavorare attivamente sulla resistenza all'insulina può concretamente diminuire il rischio di sindrome metabolica. Con questo episodio, approfondisco il discorso per farti scoprire quali possono essere le cause della sindrome metabolica, ma anche come prevenirla con l'alimentazione e come trattarla insieme al tuo medico! ✨ Ecco di cosa parlo in questo episodio: 01:08 ⏩ Introduzione; 01:53 ⏩ I fattori di rischio metabolici; 01:28 ⏩ Le possibili cause della sindrome metabolica; 03:27 ⏩ Come prevenire la sindrome metabolica; 05:32 ⏩ Diagnosi e trattamento con il tuo medico; 06:07 ⏩ Il ruolo della dieta chetogenica. Io spero che l'episodio ti sia stato utile e, se vuoi, fammi sapere qui sotto cosa ne pensi!

I lavori di domani
Martina Capovilla, Business Digital Travel Manager

I lavori di domani

Play Episode Listen Later May 16, 2021


Questo ruolo è di intersezione tra amministrazione, ufficio personale e business travellers. Affinché le parti interagiscano con velocità è necessario che l'ufficio viaggi sia supportato da sistemi informatici chiari e semplici che informino in tempo reale i vari dipartimenti per questioni di autorizzazioni, sicurezza, ed economici. Attraverso l'informatizzazione si evitano spese occulte, si può accedere al bisogno ai dati sia per ragioni di sicurezza/presenza lavorativa, si per gestire in modo efficace le trattative economiche. I viaggiatori si sentono rassicurati se trovano comfort ma anche controllo, apprezzano che i pagamenti siano centralizzati dalla sede e non demandati alla casualità, come spesso avviene. L'età media dei viaggiatori si sta abbassando e le nuove generazioni apprezzano molto l'uso di applicazioni che ovvi alla vecchia nota spese cartacea/carta d'imbarco stampata ecc. è molto più comodo poter raggruppare la documentazione sul cellulare. Il futuro è digitale, gli strumenti evolvono e anche il ruolo del travel manager deve evolvere verso la digitalizzazione. Ascolta in Podcast originali l'intervista completa a Martina CapovillaBusiness Business Digital Travel Manager.

Calendario Parole di Vita 2021
CONSACRAZIONE TOTALE • 9 Maggio 2021

Calendario Parole di Vita 2021

Play Episode Listen Later May 8, 2021 2:13


Meditazione dal Calendario Parole di Vita 2021.Affinché egli ti metta al di sopra di tutte le nazioni che ha fatte, quanto a gloria, rinomanza e splendore...(Deuteronomio 26:19)

BASTA BUGIE - Omelie
Omelia della Quinta Domenica di Pasqua

BASTA BUGIE - Omelie

Play Episode Listen Later Apr 27, 2021 5:13


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6480OMELIA V DOMENICA DI PASQUA - ANNO B (Gv 15,1-8)Domenica scorsa, Gesù si è paragonato al Buon Pastore che dà la vita per le sue pecorelle, che le ama e che da esse è amato; oggi Egli usa un'altra immagine molto bella: quella della vite, alla quale sono uniti i tralci. Egli è la vite, noi siamo i tralci. L'immagine è molto semplice e piena di profondi significati. Vediamo ora di trarre da questa stupenda pagina del Vangelo degli insegnamenti per la nostra vita spirituale.Prima di tutto impariamo l'importanza di vivere sempre uniti a Gesù. Siamo uniti a Gesù quando viviamo in Grazia di Dio, quando in noi non regna il peccato mortale. Sappiamo dal Catechismo che con il peccato mortale noi perdiamo la Grazia che è il bene più prezioso, più prezioso della nostra stessa vita. Per questo motivo, i Santi avrebbero desiderato mille volte morire piuttosto che perdere l'amicizia con Dio.Anche se ci capitasse questa sventura, con animo pentito, ricorriamo al sacramento della Confessione, il quale, cancellando i nostri peccati, ci ridona il bene inestimabile della Grazia divina. Staccandoci da Gesù con il peccato, noi saremo come un tralcio strappato dalla vite e destinato a seccarsi.Siamo uniti a Gesù, in maniera particolare, quando viviamo in profonda amicizia con Lui, coltivando bene la nostra vita di preghiera. La preghiera non dovrebbe lasciarci mai, fino a diventare il respiro della nostra anima. Nel corso della nostra giornata, tra le varie preghiere, non dovrebbe mai mancare un intimo colloquio con il Signore, da prolungare il più possibile, magari anche durante le nostre occupazioni. Il momento d'oro di questo colloquio sarà quello della Comunione eucaristica, quando Gesù è nel nostro cuore. Gesù è la sorgente della vita, e quanto più saremo uniti a Lui, tanto più si riverserà su di noi la Vita divina di Colui che ci ha redenti.Dobbiamo essere dei "tralci viventi" di questa vite: in tal modo porteremo molto frutto. Gesù lo dice chiaramente: «Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla» (Gv 15,5). Questa precisa e secca dichiarazione: «senza di me non potete far nulla» non ha bisogno di molti commenti. È di una tale importanza e di una tale gravità da non lasciare alcun dubbio sull'assoluta necessità per l'uomo di rimanere in grazia di Dio. Come ad un tralcio staccato dalla vite è impossibile far frutto, così, e molto di più, ad un'anima separata da Gesù a causa del peccato, non è possibile riuscire a far qualcosa di meritorio per la Vita eterna, qualcosa per cui il Padre Celeste si compiaccia.Da questa considerazione deve nascere in cuor nostro una profonda umiltà: da soli siamo proprio una nullità. Bisogna rimanere stabilmente in Lui, in uno stato permanente di grazia. Gesù ci dice: «Rimanete di me e io in voi» (Gv 15,4). Questo rimanere in Lui viene indicato come premessa e condizione di una vita fruttuosa, colma di una profonda gioia. Come il ramo pieno di frutti maturi si abbassa a terra fino quasi a spezzarsi per il gran peso, così il cristiano unito a Gesù dovrebbe giungere alla sua maturità cristiana così colmo di frutti spirituali e di buone opere, da consumarsi lentamente per amore. Certo non mancheranno i sacrifici, ma non mancherà neppure la gioia di aver raggiunto lo scopo per cui siamo stati creati.Affinché possiamo portare più frutto, il vignaiolo, ovvero il Padre Celeste, opererà nella nostra vita delle potature: «Ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto» (Gv 15,2). Queste potature sono le inevitabili prove della vita, le sofferenze, gli insuccessi. Apparentemente queste prove ci privano di qualsiasi frutto; ma, a lungo andare, ci donano una messe abbondantissima. Chi ama il Signore non si meraviglia della sofferenza, ma la sa valorizzare in vista di un amore più puro e di un frutto più grande.Se l'anima si mantiene fedele anche in mezzo alla prova, verrà poi il tempo del raccolto, e sarà tempo di gioia e di consolazione. Se l'anima si mantiene generosa con Dio anche nel tempo della sofferenza, il Signore esaudirà poi ogni sua supplica, secondo la promessa fatta da Gesù nel Vangelo: «Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto» (Gv 15,7).Lo scopo per cui siamo stati creati è quello di portare frutti abbondanti e di amare, come ci dice san Giovanni nella seconda lettura di oggi, «con i fatti e nella verità» (1Gv 3,18). E questo lo realizzeremo solo se rimarremo uniti a Gesù, come il tralcio è unito alla vite.La Madonna, Madre nostra tenerissima, ci unisca sempre di più al Figlio suo diletto.