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Cipollino: Cap. 2 - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Come fu che il sor Zucchina fabbricò la sua casinaCipollino: In questa serie di podcast torneremo bambini. Vi leggerò il libro di Cipollino in italiano e nella versione originale. In ogni puntata ci sarà un capitolo delle Avventure di Cipollino. Prima della lettura vi spiegherò le parole difficili in italiano e alla fine del capitolo vi darò la traduzione di queste parole in tedesco.La lettura vi servirá per imparare tantissimi vocaboli nuovi, la forma del passato remoto, che è molto usata nei libri, e inoltre sarà un ottimo metodo per rilassarvi mentre svolgete altri lavori a casa, oppure mentre guidate nel traffico, o potrete usarlo come lettura della buona notte per addormentarvi la sera. Buon divertimento con Cipollino!Download des kompletten "Cipollino" Originaltextes bei https://premium.il-tedesco.it im Bereich ShownotesGet the integral italian language Text of Cipollino at https://premium.il-tedesco.it accessing the Shownotes area.Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premium
Cipollino: Cap. 1 - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italianoCapitolo ISchiaccia un piede Cipollone al gran principe Limone Cipollino era figlio di Cipollone e aveva sette fratelli: Cipolletto, Cipollotto, Cipolluccio e così di seguito, tutti nomi adatti ad una famiglia di cipolle.Gente per bene, bisogna dirlo subito, però piuttosto sfortunata. Cosa volete, quando si nasce cipolle, le lacrime sono di casa....Cipollino: In questa serie di podcast torneremo bambini. Vi leggerò il libro di Cipollino in italiano e nella versione originale. In ogni puntata ci sarà un capitolo delle Avventure di Cipollino. Prima della lettura vi spiegherò le parole difficili in italiano e alla fine del capitolo vi darò la traduzione di queste parole in tedesco.La lettura vi servirá per imparare tantissimi vocaboli nuovi, la forma del passato remoto, che è molto usata nei libri, e inoltre sarà un ottimo metodo per rilassarvi mentre svolgete altri lavori a casa, oppure mentre guidate nel traffico, o potrete usarlo come lettura della buona notte per addormentarvi la sera. Buon divertimento con Cipollino!Download des kompletten "Cipollino" Originaltextes unter https://premium.il-tedesco.it im Bereich ShownotesGet the integral italian language Text of Cipollino at https://premium.il-tedesco.it accessing the Shownotes area.Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premium
Cosa dovrebbe fare una persona che, nonostante le cure psichiatriche, non riesce ad uscire dalla sofferenza che le provocano i suoi problemi mentali? Avrebbe o meno il diritto di morire tramite eutanasia? Leggiamo questo articolo di Psyche: https://psyche.co/ideas/should-assisted-death-be-available-for-intractable-mental-illness Compra e leggi "La Parola a don Chisciotte" ➤➤➤ https://amzn.to/3jmCYpQ I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il canale Youtube ➤➤➤ https://www.youtube.com/c/RiccardoDalFerro Entra nella Community ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Daily Cogito su Spotify ➤➤➤ http://bit.ly/DailySpoty Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La sigla è stata prodotta da Freaknchic: https://www.freaknchic.it/ La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto. A cura di Stefano Maggiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Diamo un'occhiata al piano di Pace della Cina per il cessate il fuoco e facciamo qualche commento e approfondimento, cercando di capire cosa davvero significano i vari punti che sono stati presentati. Compra e leggi "La Parola a don Chisciotte" ➤➤➤ https://amzn.to/3jmCYpQ I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il canale Youtube ➤➤➤ https://www.youtube.com/c/RiccardoDalFerro Entra nella Community ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Daily Cogito su Spotify ➤➤➤ http://bit.ly/DailySpoty Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La sigla è stata prodotta da Freaknchic: https://www.freaknchic.it/ La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto. A cura di Stefano Maggiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il grande pericolo rappresentato dai deepfake, probabilmente, non sono i deepfake stessi. Leggiamo un interessantissimo articolo dove svisceriamo questo argomento. L'articolo di oggi: https://www.technologyreview.com/2019/10/10/132667/the-biggest-threat-of-deepfakes-isnt-the-deepfakes-themselves/ CAMBLY diventa ancora più EFFICACE! Da oggi con Cambly Groups e potrai migliorare il tuo inglese anche con piccoli gruppi che renderanno ancor più conveniente il servizio! Usa il codice sconto cogitocg e iscriviti con il 50% di sconto: http://bit.ly/3jgD8Pu Pre-ordina "La Parola a don Chisciotte" ➤➤➤ https://amzn.to/3jmCYpQ ⬇⬇⬇SOTTO TROVI INFORMAZIONI IMPORTANTI⬇⬇ Abbonati al canale da 0,99 al mese ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Entra nella Community ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Daily Cogito su Spotify ➤➤➤ http://bit.ly/DailySpoty Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ #deepfake #intelligenzaartificiale #rickdufer INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La sigla è stata prodotta da Freaknchic: https://www.freaknchic.it/ La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto. A cura di Stefano Maggiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Pinocchio, Cap. 36 - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Finalmente Pinocchio cessa d'essere un burattino e diventa un ragazzo.In questa serie di podcast torneremo bambini. Vi leggerò il libro di Pinocchio in italiano e nella versione originale. In ogni puntata ci sarà un capitolo delle Avventure di Pinocchio. Prima della lettura vi spiegherò le parole difficili in italiano e alla fine del capitolo vi darò la traduzione di queste parole in tedesco.La lettura vi servirá per imparare tantissimi vocaboli nuovi, la forma del passato remoto, che è molto usata nei libri, e inoltre sarà un ottimo metodo per rilassarvi mentre svolgete altri lavori a casa, oppure mentre guidate nel traffico, o potrete usarlo come lettura della buona notte per addormentarvi la sera. Buon divertimento con Pinocchio!Download des kompletten "Pinocchio" Originaltextes bei https://premium.il-tedesco.it im Bereich ShownotesGet the integral italian language Text of Pinocchio at https://premium.il-tedesco.it accessing the Shownotes area.Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premiumRoyalty free music from https://www.FesliyanStudios.comLicense acquired via Donation Purchase License Code: a5a4df71-1839-4960-b2d2-e27ba1681e77Title Picture: Giorgio Scapinelli, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operavano il bene, ma per tutti. E' un Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà", quello che è realmente disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 27 minutiQuesto è il giorno in cui accendiamo l'ultima delle candele della nostra Corona dell'Avvento, quella centrale, che ci rammenta che il Salvatore è venuto. Giovanni ha scritto:“La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. È venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.” (Giovanni 1:9-14)La misericordia di un Dio “compassionevole, lento all'ira e di gran bontà” era stata promessa dai profeti:«Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni. Perciò egli li darà in mano ai loro nemici, fino al tempo in cui colei che deve partorire partorirà; e il resto dei suoi fratelli tornerà a raggiungere i figli d'Israele». Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. E quelli abiteranno in pace, perché allora egli sarà grande fino all'estremità della terra. Sarà lui che porterà la pace. (Michea 5:1-4)“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele.” (Isaia 7:14)Queste parole venivano scritte da Michea e da Isaia attorno al 736 avanti Cristo, circa trenta anni dopo che Giona era stato a Ninive: Dio prometteva misericordia a tutto il popolo. Ed era una misericordia inaspettata; piuttosto che punire la nostra ribellione, Dio decideva di venire in soccorso... esattamente come aveva fatto a Ninive.Giona era stato chiamato a salvare un'intera città e, forse, l'intera nazione di cui Ninive era capitale, a dimostrare una misericordia che Dio avrebbe poi esteso a “tutto il popolo” Questo fece di Giona un "estensore della misericordia".Come ci si comporta, o come ci si dovrebbe comportare dinanzi a un Dio che elargisce gratuitamente il suo perdono? Che manda nelle nostre vite speranza, fede, gioia, pace? Leggiamo Giona 4:5-11 "Poi Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città; là si fece una capanna e si riparò alla sua ombra, per poter vedere quello che sarebbe successo alla città. Dio, il Signore, per calmarlo della sua irritazione, fece crescere un ricino che salì al di sopra di Giona per fare ombra sul suo capo. Giona provò una grandissima gioia a causa di quel ricino. L'indomani, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rosicchiare il ricino e questo seccò. Dopo che il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un soffocante vento orientale e il sole picchiò sul capo di Giona così forte da farlo venir meno. Allora egli chiese di morire, dicendo: «È meglio per me morire che vivere». Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti così a causa del ricino?» Egli rispose: «Sì, faccio bene a irritarmi così, fino a desiderare la morte». Il Signore disse: «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito; e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»” (Giona 4:5-11)Non c'è speranza, né fede, né gioia, né pace in Giona; invece di essere in città a festeggiare con i Niniviti, Giona se ne va in preda alla frustrazione.Il versetto 5 dice che “Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città... per poter vedere quello che sarebbe successo alla città”. Giona voleva vedere la punizione, e invece vede il perdono. Giona voleva vedere il fuoco dal cielo, e invece vede la benedizione che scende dal cielo. Giona era stato mandato per essere un “estensore di grazia”. Anche se riluttante, Giona aveva comunque adempiuto ai piani di salvezza di Dio.Esattamente come aveva anticipato attraverso Isaia e Michea, Dio diceva avrebbe mandato un Salvatore. Il piano di Dio, da sempre, non è stato quello di giudicare, ma di salvare: Giovanni dirà:“Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.” (Giovanni 3:17)Notate l'ultima parte del versetto: “perché il mondo sia salvato”: gli angeli avevano parlato di una “grande gioia per tutto il popolo”. Il mondo, il popolo; Natale è il compimento dell'opera di un Dio “lento all'ira e di gran bontà” verso tutti, offerta per coloro che avrebbero riconosciuto in quel bimbo, nato da una giovane donna, il Salvatore.E' facile per noi giudicare Giona: dire “Hai sbagliato!” Dovevi subito obbedire al tuo Signore! Non dovevi essere così riluttante!”. Facile, perché abbiamo il Natale, perché abbiamo visto la misericordia, inaspettata ma promessa, di Dio scendere e farsi uomo. Giona conosceva per “sentito dire” le caratteristiche di Dio, noi le abbiamo viste. Dio ha mandato ben più di Giona a recare la “... buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà” (Luca 2:10)” E noi? Quale è il nostro compito a Natale? Noi che abbiamo visto la misericordia in azione? Essere il popolo che riceve, oppure essere un Giona migliore che annuncia? Paolo ha detto:“Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno. (Romani 8:28)Paolo dice che che tutte le cose cooperano al bene, ed è come dire che “Dio coopera al bene"; Dio non può e non vuole operare da solo per la salvezza del mondo e del popolo. Dio da sempre ha voluto coinvolgere “quelli che amano Dio” nella sua opera di salvezza per il popolo. Coloro che amano Dio non stanno fermi attendendo che il bene gli piova addosso, ma si muovono verso il bene, lo trasmettono agli altri, sono testimoni, non riluttanti come Giona; è solo allora che Dio aggiunge la sua benedizione.Non limitiamoci a festeggiare il Natale “tra di noi”, tra “quelli che amano Dio” , ma testimoniamolo e operiamo sapendo che la salvezza è davvero discesa sulla Terra. Perché quando non lo facciamo, possiamo diventare un po' come Giona; testimoni riluttanti della misericordia di Dio.E cosa ne sarà di quel missionario riluttante di Giona? Dio punirà il suo atteggiamento di riprovazione perché si dimostra nei fatti “lento all'ira e di gran bontà” con i Niniviti? Incredibilmente Dio, non punisce, ma insegna qualcosa a Giona attraverso una semplice pianta.Una piccola parentesi: nell'originale in ebraico non dice che pianta fosse, e non so perché in Italia i traduttori abbiano deciso per un ricino, che è un albero si, ma che ci mette un bel pò a diventare adulto da dare ombra e che non fa tanta ombra. Era dunque una pianta che aveva foglie larghe da dare molta ombra.Dio fa nascere una pianta per dare ristoro a Giona; lui ne prova piacere e pensa “Dio mi sta benedicendo”. Poi Dio gli toglie la pianta, e Giona è così avvilito che chiede di morire: “ Lo sapevo ; hai fatto quello che non volevo, salvare i Niniviti che odio, ora mi togli anche la pianta e l'ombra. Sei contro di me!” Capita anche a noi, di avere periodi in cui vediamo i frutti della nostra testimonianza, e vediamo che la nostra vita “va bene”: la famiglia, il lavoro, il mondo che ci ruota attorno... tutto vè in sintonia: Ed associamo la benedizione al nostro testimoniare; il che, può essere.Ma poi, quando la situazione si mette male, ed in famiglia, al lavoro, nella nostra vita sorgono problemi, pensiamo “Dio non si cura più di me! Dio è contro di me! Dio mi ha abbandonato!”.Il pericolo, per chi ha creduto in quel primo Natale, è che il nostro impegno a testimoniare agli altri della Luce discesa in terra sia definito dalle circostanze della nostra vita, non dalla nostra relazione con l'Onnipotente.Dio sta aiutando Giona ad acquisire una prospettiva differente, più alta; a smettere di pensare solo a se stesso, a smettere di pensare solo al momento. Ad avere una prospettiva più ampia, una visione per “tutto il popolo”, non solo per una parte del popolo.Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operano il bene, ma per tutti. Paolo afferma:“Come dicono le Scritture: «Non cʼè nessuno che sia giusto, nemmeno uno....Tutti, senza, distinzione, sono dei peccatori senza la gloria di Dio, ma possono essere resi giusti gratuitamente, per dono di Dio, mediante la redenzione, che troviamo soltanto in Gesù Cristo.” (Romani 3:10, 23-24 PV)Nessun giusto; tutti hanno bisogno del Dio che scende in terra e nasce a Natale.Il Libro di Giona si conclude in modo “anomalo” per un libro della Bibbia: con una domanda che Dio fa a Giona... e a ciascuno di noi:“Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti così a causa del ricino?»... «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito; e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»” (Giona 5:9-11)Nel turbine della nostra vita, possiamo tendere a dimenticare il Natale; a dimenticare che Dio è sceso in terra ed è venuto a saldare il conto per l'intera umanità, non solo per coloro che sono “del suo partito”. La salvezza doveva essere accessibile a tutti, non ad una sola casta, ad un solo popolo, ma a “tutto il popolo”. Questa è la natura di un Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”. Questa è la natura del Natale.Non dobbiamo mai dimenticare che siamo tenuti a testimoniare di questa misericordia in qualsiasi modo e in qualsiasi momento della nostra vita, lieto o doloroso. Quando ci sposiamo, promettiamo all'altro di amarlo e essergli a fianco e di supporto “nella buona e nella cattiva sorte, in ricchezza o povertà, in salute o malattia”. Se promettiamo questo ad un altro essere umano, come figli e figlie di Dio, siamo tenuti a una promessa ben più solenne; essere testimoni della nascita di Gesù, indipendentemente da chi siamo, cosa facciamo, come viviamo. Fare quello che fecero i primi testimoni di quella nascita miracolosa:“Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto e che il Signore ci ha fatto sapere». Andarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. (Luca 2:15-18)La domanda di Dio a Giona è ancora valida ai giorni nostri: e merita una risposta. Se la risposta è “Si, sappiamo che sei un Dio “lento all'ira e di gran bontà” che hai misericordia di tutto il popolo”, allora quale deve essere il nostro atteggiamento verso i mondo?Il Natale non è solo la gioia di vedere la misericordia inaspettata ma promessa di Dio all'opera, ma anche una sfida per ciascuno che vede, crede, accetta e segue quel bimbo che diverrà un uomo e salirà il Golgota al posto nostro.Nel mezzo di tutte le emozioni che stiamo vivendo, usciti da una pandemia, con una guerra tremenda alle porte di casa, una crisi energetica ed economica che affligge ciascuno di noi, potremmo sentire frustrazione e rabbia; la domanda per Giona vale anche per noi: «Fai bene a irritarti così?».Il Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”, che non vuole che nessuno perisca, ma che tutti giungano al pentimento, è realmente disceso: anche se non il 25 dicembre, ma è disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.Buon Natale.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Pinocchio: Cap. 35 - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italianoPinocchio, appena che ebbe detto addio al suo buon amico Tonno, si mosse brancolando in mezzo a quel buio, e camminando a tastoni dentro il corpo del Pesce-cane, si avviò un passo dietro l'altro verso quel piccolo chiarore che vedeva baluginare lontano lontano. Pinocchio: In questa serie di podcast torneremo bambini. Vi leggerò il libro di Pinocchio in italiano e nella versione originale. In ogni puntata ci sarà un capitolo delle Avventure di Pinocchio. Prima della lettura vi spiegherò le parole difficili in italiano e alla fine del capitolo vi darò la traduzione di queste parole in tedesco.La lettura vi servirá per imparare tantissimi vocaboli nuovi, la forma del passato remoto, che è molto usata nei libri, e inoltre sarà un ottimo metodo per rilassarvi mentre svolgete altri lavori a casa, oppure mentre guidate nel traffico, o potrete usarlo come lettura della buona notte per addormentarvi la sera. Buon divertimento con Pinocchio!Download des kompletten "Pinocchio" Originaltextes bei https://premium.il-tedesco.it im Bereich ShownotesGet the integral italian language Text of Pinocchio at https://premium.il-tedesco.it accessing the Shownotes area.Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premiumRoyalty free music from https://www.FesliyanStudios.comLicense acquired via Donation Purchase License Code: a5a4df71-1839-4960-b2d2-e27ba1681e77Title Picture: Giorgio Scapinelli, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
Pinocchio: Cap. 34 - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Pinocchio, gettato in mare, è mangiato dai pesci e ritorna ad essere un burattino come prima: ma mentre nuota per salvarsi, è ingoiato dal terribile Pesce-cane.Pinocchio: In questa serie di podcast torneremo bambini. Vi leggerò il libro di Pinocchio in italiano e nella versione originale. In ogni puntata ci sarà un capitolo delle Avventure di Pinocchio. Prima della lettura vi spiegherò le parole difficili in italiano e alla fine del capitolo vi darò la traduzione di queste parole in tedesco.La lettura vi servirá per imparare tantissimi vocaboli nuovi, la forma del passato remoto, che è molto usata nei libri, e inoltre sarà un ottimo metodo per rilassarvi mentre svolgete altri lavori a casa, oppure mentre guidate nel traffico, o potrete usarlo come lettura della buona notte per addormentarvi la sera. Buon divertimento con Pinocchio!Download des kompletten "Pinocchio" Originaltextes bei https://premium.il-tedesco.it im Bereich Shownotes!Get the integral italian language Text of Pinocchio at https://premium.il-tedesco.it accessing the Shownotes area.Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premiumRoyalty free music from https://www.FesliyanStudios.comLicense acquired via Donation Purchase License Code: a5a4df71-1839-4960-b2d2-e27ba1681e77Title Picture: Giorgio Scapinelli, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 24 minutiOggi è la prima domenica in cui per tradizione accendiamo la prima delle candele della Corona dell'Avvento, quella che ci ricorda la Speranza. Paolo ha detto:“Questa speranza poi non ci porta alla delusione, perché, accada quel che accada, sappiamo che Dio ci ama e sentiamo dentro di noi il calore del suo amore che, per mezzo dello Spirito Santo, ci ha riempito il cuore.” (Romani 5:5 PV)E forse avrete notato anche che il titolo della serie di messaggi è cambiato: non è più una misericordia inaspettata,ma una misericordia promessa. Dio aveva promesso che avrebbe mandato qualcuno a riscattarci... ma nessuno si sarebbe aspettato che avrebbe mandato il Figlio a farlo.Ma questa è la natura di Dio: Dio è amore. Se qualcuno ti ama, lui ti ascolta; è per quello che la speranza è indissolubilmente legata alla preghiera: ecco cosa dice Dio nei Salmi, a proposito della preghiera.“...poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai.” (Salmo 50:15)“Benedetto sia Dio, che non ha respinto la mia preghiera e non mi ha negato la sua grazia.” (Salmo 66:20) “Egli ascolterà la preghiera dei desolati e non disprezzerà la loro supplica.” (Salmo 102:17)“Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.” (Salmo 32:6)Possiamo rivolgerci a Dio in qualsiasi occasione, in qualsiasi circostanza. Non importa cosa abbiamo fatto. Non importa in quale stato emotivo ci troviamo. Nulla dovrebbe impedirci di rivolgerci a Dio.Eppure... spesso ci fermiamo. E quando lo facciamo, ci troviamo in una lunga fila di persone che hanno fatto lo stesso. Non a caso Giona fa parte di queste. Soprattutto alla luce dell'ultimo versetto.“Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.” (Salmo 32:6) Leggiamo la situazione in cui si trova Giona:“Il Signore fece venire un gran pesce per inghiottire Giona. Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, il suo Dio, e disse: «Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto; dalla profondità del soggiorno dei morti ho gridato e tu hai udito la mia voce. Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare; la corrente mi ha circondato, tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi hanno travolto. Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo! Come potrei vedere ancora il tuo tempio santo?” Le acque mi hanno sommerso, l'abisso mi ha inghiottito; le alghe si sono attorcigliate alla mia testa. Sono sprofondato fino alle radici dei monti, la terra ha chiuso le sue sbarre su di me per sempre; ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici con canti di lode, adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal Signore». E il Signore diede ordine al pesce, e il pesce vomitò Giona sulla terraferma.” (Giona 2:1-11)Ciò che ha pregato Giona nel ventre del pesce,sono le medesime parole (parola più parola meno) che il Signore aveva messo in cuore a Davide, Asaf e agli altri che hanno scritto i Salmi:"Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto." (Giona 2:3).“Nella mia angoscia ho invocato il Signore, ed egli mi ha risposto.” (Salmo 120:1). “...ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio!” (Giona 2:7 b).“Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità; salva la tua vita dalla fossa, ti corona di bontà e compassioni...”(Salmo 103:2-4).“Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia...” (Giona 2:9)“Detesto quelli che si affidano alle vanità ingannatrici; ma io confido nel Signore.”(Salmo 31:6).La Bibbia è un unico lungo piano, di libro in libro, di generazione in generazione, di evento in evento, che parla di Speranza, di una misericordia promessa, e che ci esorta a parlare con Dio.La scorsa volta avevamo detto che lo Spirito Santo ci aiuta quando non sappiamo cosa pregare. Ma la stessa cosa vale per la Bibbia. Quante volte vi è capitato che in una situazione vi venga in mente una Scrittura che parla proprio di quella situazione? Oppure state valutando cosa fare in una situazione di vita e vi viene in mente una parola della Scrittura e riconoscete che quella è la risposta che cercavate?La Bibbia, la Parola di Dio, è un “serbatoio” da cui potete attingere... ma solo se la leggete, la studiate, la memorizzate.Giona evidentemente lo aveva fatto. Ma che tipo di preghiera è? Potrebbe sembrare una preghiera di pentimento, in cui Giona torna in sé e confessa umilmente al Signore di aver peccato. Giona vede che Dio vuole avere misericordia di Ninive e che ha scelto Giona come suo strumento.Ho detto “potrebbe sembrare”... perché al capitolo 4 leggiamo:“Giona ne provò gran dispiacere e ne fu irritato. Allora pregò e disse: «O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato. 3 Perciò, Signore, ti prego, riprenditi la mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere».” (Giona 4:1-3)Al capitolo 4 Giona è di nuovo sulla terraferma, è vivo e salvo, e non accetta la misericordia di Dio per Ninive; così, prega con rabbia.Ma al capitolo 2, invece, lui sta pregando quella che si definisce la "preghiera della trincea"; era quella che pregavano i soldati nella 1° Guerra Mondiale, dove gli eserciti si affrontavano l'uno di fronte all'altro e scavavano trincee per conquistare il terreno.Ogni giorno i soldati entravano nella trincea, e non sapevano se ne sarebbero usciti vivi; e così pregavano: "Dio, se mi tiri fuori da questa situazione, farò tutto quello che vuoi".Giona sta recitando una preghiera da trincea. Osservate i tempi della preghiera "Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore..." (Giona 2:2)."Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia..." (Giona 2:3)"Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo!" (Giona 2: 4).“...ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. (Giona 2:7-8)Giona non spera... è semplicemente disperato. Pensava di voler solo essere gettato in mare e farla finita. Ma adesso realizza che è ancora vivo … o forse è morto (non lo sappiamo), ma comunque ancora pensa, riflette... e finalmente prega!. È una preghiera da trincea.Guardate l'atteggiamento di Giona nella preghiera: "Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare..." (Giona 2: 4)Mica è vero! E' stato lui a dire ai marinai di gettarlo come zavorra dalla nave per far placare i venti!E adesso invece dice che è Dio ad averlo buttato a mare! Dio è il colpevole!“Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore” (Giona 2:8).C'è voluto un bel po' per far decidere Giona di parlare con Dio! E adesso, nel ventre del pesce, pensa: “Bisogna che succeda qualcosa prima che parta della digestione del pesce”. E si ricorda solo allora di pregare! Ma non ricorda che forse dovrebbe confessare il suo peccato, e magari chiedere scusa... anzi!“IO ho gridato al Signore... IO mi sono ricordato...la mia preghiera è giunta...” “Io l'ho fatto! La mia pietà. La mia spiritualità. I miei sforzi.”"Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici con canti di lode, adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal Signore».”. (Giona 2:9-10)"Guardami Dio. Non sono come quei pagani che non ti adorano. Sono molto meglio. Ti seguirò. Sarò fedele!”A dirla tutta, proprio in questo momento in superficie, su un mare calmo, quei cosiddetti marinai senza valore, adoratori di idoli, invocano il nome del Signore. E il loro timore di Dio è diventato timore., stupore, meraviglia, riverenza... per il Signore!Capita, quando ci troviamo nella trincea, di ricordare a Dio perché dovrebbe salvarci... evitando accuratamente di ricordare perché dovrebbe non farlo. Per i nostri peccati, per le nostre mancanze, per i nostri rifiuti... Se fossimo onesti, Dio dovrebbe girarsi dall'altra parte... e non guardare Giona... e nemmeno noi!Ma non lo fa! Giona viene salvato dalla misericordia inaspettata di Dio. Le preghiere di Giona possono essere pronunciate nella più completa disperazione, ma Dio le ascolta comunque. E Dio risponde ancora ad esse. Risponde a Giona... e anche a noi!Non perché ci siamo umiliati. Non perché abbiamo detto le parole giuste. Non perché abbiamo l'atteggiamento giusto. E certamente non perché in qualche modo siamo migliori degli altri. Ma solo perché il suo carattere è la misericordia.Giona non aveva visto la misericordia promessa da Dio all'opera, noi si, in quel primo Natale... senza che avessimo chiesto scusa, senza che ci fossimo pentiti... solo perché Dio aveva promesso che avrebbe avuto misericordia di noi.Per Giona aveva scelto un pesce per portare la Salvezza; per tutti noi ha scelto una Vergine Ha mandato un bambino, attraverso una giovane donna:“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele.” (Isaia 7:14) "...che tradotto vuol dire 'Dio con noi'". (Matteo 1:23 b)È un momento che racchiude pienamente la misericordia inaspettata di Dio che ci da Speranza.Anni dopo, a quel figlio, nato da una Vergine, qualcuno avrebbe chiesto un altro segno:“Allora alcuni scribi e farisei presero a dirgli: «Maestro, noi vorremmo vedere da te un segno». Ma egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera chiede un segno; segno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti.” (Matteo 12:38-40)Qual è il segno? Un luogo che dovrebbe essere un luogo di morte definitiva, dopo tre giorni si rivela un luogo di vita. Il ventre di un pesce gigante. E il cuore della terra, che è una tomba.Non si va deliberatamente in questi luoghi e non ci si aspetta di tornare. Ma Giona lo fece. E Gesù dice ai farisei che lo farà anche lui. Sappiamo che è esattamente quello che è successo. È successo perché un Dio misericordioso ha voluto salvare un popolo peccatore che si trovava in una situazione disperata.Dio ha fatto questo in quel primo Natale, ancor prima che coloro che fuggono da Lui si rendessero conto che Egli sta attivamente creando una strada, una via, una salvezza.Gesù viene a Natale per aprirla: dalla morte certa alla vita eterna. Dal ventre della morte, che sia un grande pesce, una tomba, o una vita lontana dal Padre, alla speranza di un altro giorno, di un'altra vita, di una vita nuova in Cristo. Rinati!Il segno di Giona è la Speranza! La speranza per noi peccatori che pregano nella trincea, che affondano disperatamente, che mangiano le alghe, che vivono nella trincea. E' la misericordia inattesa di Dio, ma che Dio aveva promesso... e Dio è fedele! La misericordia che salverà. Il segno di Cristo è la Speranza... quella con la esse maiuscola, giunta sulla terra attraverso una Vergine che partorisce colui che sarà la misericordia inattesa ma promessa, di Dio che ci trae fuori dalla morte del peccato e ci proietta verso una vita vissuta assieme al nostro Padre. Nascerà Emmanuele, Dio con noi! Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Capitolo 33 - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italianoDiventato un ciuchino vero, è portato a vendere,e lo compra il Direttore di una compagnia di pagliacci, per insegnargli a ballare e a saltare i cerchi:ma una sera azzoppisce e allora lo ricompra un altro, per far con la sua pelle un tamburo.Pinocchio: In questa serie di podcast torneremo bambini. Vi leggerò il libro di Pinocchio in italiano e nella versione originale. In ogni puntata ci sarà un capitolo delle Avventure di Pinocchio. Prima della lettura vi spiegherò le parole difficili in italiano e alla fine del capitolo vi darò la traduzione di queste parole in tedesco.La lettura vi servirá per imparare tantissimi vocaboli nuovi, la forma del passato remoto, che è molto usata nei libri, e inoltre sarà un ottimo metodo per rilassarvi mentre svolgete altri lavori a casa, oppure mentre guidate nel traffico, o potrete usarlo come lettura della buona notte per addormentarvi la sera. Buon divertimento con Pinocchio!Download des kompletten "Pinocchio" Originaltextes bei https://premium.il-tedesco.it im Bereich ShownotesGet the integral italian language Text of Pinocchio at https://premium.il-tedesco.it accessing the Shownotes area.Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premiumRoyalty free music from https://www.FesliyanStudios.comLicense acquired via Donation Purchase License Code: a5a4df71-1839-4960-b2d2-e27ba1681e77Title Picture: Giorgio Scapinelli, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
Annullarsi per amore è giusto? Ma soprattutto quando le cose vanno male come si ricomncia a vivere? Leggiamo insieme la lettera di Sofia!
VIDEO: La corretta traduzione del Padre Nostro ➜ www.youtube.com/watch?v=iDlJOJYIbXo&list=PLolpIV2TSebUYAolUy8XGKkkSVK1dUyXFTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7107LA CORRETTA TRADUZIONE DEL PADRE NOSTRO E I VANGELI DA RETRODATARE di Rino CammilleriNel 1966 la chiesa post-conciliare francese adotta una nuova formula del Paternoster col versetto «ne nous soumets pas à la tentation» al posto del tridentino «ne nous laisse pas succomber à la tentation». Il non ancora famoso abbé Jean Carmignac riconosce la provenienza protestante della novità e chiede al suo vescovo il permesso di poter recitare, durante la Messa, il Paternoster in latino. Risultato: gli viene tolta la parrocchia, con proibizione di insegnare il catechismo, predicare e celebrare la funzione domenicale. E lui dedica proprio al Paternoster la sua tesi di dottorato all'Institut Catholique di Parigi, tesi che discute nel 1969 davanti a una commissione presieduta da Jean Daniélou, poi cardinale. Ottiene il massimo dei voti cum laude (anzi, Singulari prorsum cum laude, elogio del tutto eccezionale) e pubblicazione.Da qui l'importante volume scritto dalla specialista Roberta Collu, Il Padre Nostro e i Rotoli di Qumran nel lavoro scientifico di Jean Carmignac (LEF, pp. 330). Com'è noto, Carmignac «riteneva che l'insegnamento del Rabbi Yeshūa fosse stato consegnato alla scrittura, in ebraico o aramaico, quando egli era ancora in vita o poco dopo la sua morte e, soltanto in seguito, tradotto nel greco popolare dell'epoca». Ora, poiché ciò avrebbe comportato la retrodatazione dei Vangeli, contrariamente a quel che tutti i biblisti ritenevano da un secolo sulla scia delle geschichte liberal-protestanti, Carmignac venne subissato e si aprì il vaso di pandora. La Collu racconta tutte le vicissitudini personali e i "misteri" della vicenda. Cominciando dalla sua, che dovette fare i salti mortali per accedere a un Fondo Carmignac che nessuno voleva consentirle di esaminare. Alla fine, dopo anni, finalmente poté rovistare nella trentina di scatoloni contenenti tutte le carte del grande esegeta. Conoscendone la fitta corrispondenza, cercava in particolare una cosa. «Egli parla, infatti, di un manoscritto di più di 400 pagine, che non abbiamo ritrovato, la cui sparizione lascia supporre che sia stato sottratto dagli archivi dell'Istituto cattolico, per ragioni che restano inspiegabili».Carmignac morì nel 1986 ma solo nel 2016 fu reso consultabile il suo archivio. A chiedere perché, ci si sentiva rispondere con arrampicate sugli specchi o, addirittura, in modo sgarbato. Carmignac era il massimo specialista dei Manoscritti del Mar Morto, fondatore della rivista «Revue de Qumran» in sei lingue, dottore honoris causa nell'università di Bonn, ma anche un parroco, cosa che mai smise di fare: «Un sacerdote diventa arido - disse - se si dedica esclusivamente ai suoi studi». Ma aveva contro l'establishment modernista, che ormai occupava tutto l'occupabile. Per tale establishment ai tempi di Gesù non c'era il registratore. Perciò, i Vangeli erano stati costruiti molto dopo la sua dipartita, abbelliti con mitologie, quisquilie&pinzillacchere.Ma lui partiva da una semplice constatazione: la distruzione del Tempio era del 70 d.C. Come mai i Vangeli non ne parlano? Infatti, non è un evento da niente, e poi avrebbe portato acqua alla narrazione "mitica". Allora, sono stati scritti prima. Non solo. Padrone totale di greco, ebraico e aramaico, Carmignac si mise a retrotradurre i testi sacri. E scoprì che erano stati scritti in aramaico e solo dopo tradotti nel greco allora corrente. Il famoso frammento Q7 confermò la retrodatazione, ma lui dovette combattere per tutta la vita. E anche dopo. I suoi archivi furono, stranamente, portati all'Institut Catholique e non alla Bibliothèque Nationale, dove sarebbero stati subito messi a disposizione degli studiosi, «secondo le ultime volontà dell'esegeta».Ed ecco la testimonianza personale della Collu: «Documenti spariti, autorizzazioni concesse e subito ritirate, un'ispezione interrotta d'autorità...». Cose da preti, insomma. Leggiamo dunque questo interessante libro sul Paternoster, «un poema, una poesia ritmicamente costruita che segue le regole di versificazione già in uso ai tempi di Gesù». Con le prime tre domande l'uomo pensa a Dio, con le altre quattro Gli chiede di pensare a lui. Si notino i numeri.
Leggiamo insieme la lettera di Eleonora e la sua richiesta di aiuto che riguarda un ex mai dimenticato!
Podcast Speciale - Cap. 32 Leggiamo Pinocchio di Collodi
Leggiamo uno scritto del colonnello Orio Giorgio Stirpe che parla di Putin e Zelensky. Impara l'inglese con CAMBLY! Col codice dailycogito10: lezione gratis di 15 minuti: https://bit.ly/3Sd84wo e 50% di sconto: https://bit.ly/3UDPeju Il post del colonnello: https://www.facebook.com/oriogiorgio.stirpe.5/posts/pfbid02CShc9kLLZtzjxCStBEW7txHvPDXzLbXSgYu5BWk9vFFgHita7tGnHZstSnNoeqyrl I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il canale Youtube ➤➤➤ https://www.youtube.com/c/RiccardoDalFerro Entra nella Community ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Daily Cogito su Spotify ➤➤➤ http://bit.ly/DailySpoty Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/x4ZhQZ4E Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La sigla è stata prodotta da Freaknchic: https://www.freaknchic.it/ La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto. A cura di Stefano Maggiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Gesù, nel suo annuncio del Regno, non ha mai taciuto l'ipocrisia dei suoi ascoltatori. I farisei e i dottori della legge sono tra i suoi riferimenti più frequenti. Dal brano del vangelo di oggi possiamo capire perché talvolta le parole di Gesù suonano dure. Leggiamo oggi che Gesù non vuole che la Legge, che Dio aveva affidato a Mosè, fosse trascurata, anzi il contrario! Oggi sembra che Gesù si rivolga a coloro che conoscono molto bene questa Legge. Gesù si rivolge direttamente ai farisei chiedendo ad essi di scoprire il vero fondamento della Legge di Mosè. I farisei sono pronti al rispetto delle norme esteriori e trascurano la giustizia e l'amore di Dio. In questo insegnamento capiamo l'invito di Gesù a comprendere in profondità la legge. La Legge di Dio è sempre per il bene dell'uomo che si trova nell'amore e nella giustizia. Trascurare questo significa comunque non osservare la Legge di Mosè. I farisei, o almeno quei farisei ai quali si rivolge Gesù, pensano di poter vivere una superficialità religiosa fatta di norme e precetti. I dottori della legge invece sembra che siano colpevoli di un altro atteggiamento. Gesù riconosce loro la conoscenza della Legge, con tutte le norme e i precetti da applicare, ma solo per altri. Gli stessi dottori si sentono dei privilegiati e quindi già giusti quasi per diritto e non bisognosi di aderire a nessuna norma. Si fanno norma a se stessi e pretendono per gli altri un rigore asfissiante. Due atteggiamenti, quello dei farisei e quello dei dottori della legge, che potremo vedere, forse in misura diversa, anche presso di noi. Dovremo chiederci ad esempio se la nostra partecipazione all'Eucaristia domenicale non sia un semplice tacitare la nostra coscienza, ritenendoci dei buoni cristiani o sia - piuttosto - una celebrazione da vivere come momento privilegiato di incontro con il Signore. O ancora: se il nostro battesimo, dono gratuito di Cristo, non ci sembri essere una garanzia sufficiente per la nostra vita che, quindi non richiede ulteriori adesioni o scelte nelle nostre giornate...
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Per ricordare il grande Santo di oggi, San Francesco d'Assisi, la liturgia ci offre una fervente preghiera di Gesù. Egli, con accenti filiali, si rivolge al Padre e lo loda e benedice perché ha tenuto nascosto i misteri del Regno ai sapienti e agli intelligenti del mondo per manifestarli ai "piccoli". I piccoli, nel linguaggio evangelico, sono coloro che vengono proclamati beati perché poveri in spirito, puri di cuore e semplici come bambini. Leggiamo questo brano evidentemente riferito alla povertà di Francesco. Il vangelo ci vuole far comprendere, -tessendone il miglior elogio-, che non si vuole tanto porre l'accento sulla povertà materiale del poverello d'Assisi, ma piuttosto sulla sua piccolezza, sulla sua umiltà, sull'essersi spogliato di tutti i suoi beni: materiali e spirituali, per conquistare Cristo ed assimilarsi a Lui, umile e povero. Lo scopriamo così adorno della primitiva innocenza, in piena armonia con tutto il creato e soprattutto, in piena comunione di vita con Cristo e con i fratelli. La comprensione delle "cose" di Dio lo hanno letteralmente innamorato del Crocifisso, fino a poter sperimentare nell'anima e nel corpo i segni della passione. Con quei segni ha potuto adempiere la missione di restauratore della Chiesa di Dio. Con quella sapienza ha poi creato la schiera dei seguaci, incaricati di espandere nel mondo la sua bella spiritualità. Egli ci viene proposto ed additàto come nostro patrono: ciò deve significare per noi, Italiani non solo di diventare suoi ammiratori, ma anche e soprattutto suoi imitatori. San Francesco ci può essere di grande aiuto per riscoprire le cose semplici e pulite della vita. Possiamo con lui diventare ecologi dello spirito e della natura che ci circonda, per ritrovare equilibrio spirituale e armonia nel creato. La sua semplicità evangelica ci sollecita a guardare, con umile attenzione quel mondo, non ancora del tutto nascosto, fatto di cose chiare e di cordiale onestà. Oggi, più che mai, egli è in preghiera per la nostra Italia: forse la prima intenzione di preghiera riguarderà i nostri governanti e viene da supporre che chieda per loro saggezza, onesta e lealtà. San Francesco, prega per noi!
Cosa fa " amore”? Cosa lo crea? Cosa lo dimostra? Quali sono le condizioni che rendono possibile l'amore? E, soprattutto, dove troviamo un modello a cui ispirarci? Tutto ruota attorno al nuovo comandamento di Gesù: "Amatevi gli uni gli altri".---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 7 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 24 minutiDue settimane fa abbiamo parlato di che cos'è l'amore leggendo 1 Corinzi 13:4-7, ed abbiamo terminato dicendo, se vi ricordate, che l'amore è FARE.Che cos' è allora che “fa amore”? Nel senso di cosa lo crea? Cosa lo dimostra? Quali sono le condizioni che rendono possibile l'amore? E, soprattutto, dove troviamo un modello a cui ispirarci?Cosa fa "amore"?Leggiamo assieme l'ultimo insegnamento di Gesù, quello fatto a poche ore dalla crocifissione, nella sala dell'ultima cena, quando già Giuda era uscito per andarlo a tradire:"Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. (Giovanni 15:12-17)Pensa di essere un membro della protezione civile chiamato per una missione pericolosissima di salvare qualcuno prigioniero in una grotta sottoterra e invasa dall'acqua: una missione da cui potresti non tornare vivo, o viva. Sei sulla porta di casa, e dai un ultimo abbraccio alle persone che ami: il tuo sposo, la tua sposa, i tuoi figli... Cosa gli dici?Non penso che gli dici di ricordarsi ad annaffiare il limone, o a dare il cibo al gatto... Probabilmente cerchi di dargli le ultime istruzioni affinché capiscano che li ami... e che li spingano ad amare a loro volta... anche se non ci sarai più.Gesù sta parlando per l'ultima volta ai suoi: è l'ultimo insegnamento prima della Croce. Ed userà nei capitoli da 12 a 17 la parola “amore” 31 volte.Gesù dice: “l'amore è la cosa più importante.” Perché è importante l'amore?Un nuovo comandamento e sette modi per obbedireIl ComandamentoQuesto è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. (Giovanni 15: 12)Gesù usa la parola ἐντολή entolē, comandamento per la prima volta non per illustrare uno di quelli del Padre, uno di quelli scritti sulle Tavole portate da Mosè giù dal Sinai e non sta citando un comandamento contenuto nella Legge.Gesù aveva sempre insegnato, mai “comandato”; per la prima volta lo fa... parlando di amore! Ne parla, e lo sottolinea in rosso: "Questo è il mio comandamento."I discepoli sapevano che, per fare la volontà di Dio ogni comandamento andava eseguito, senza discutere, senza trovare alternative; obbedire, pena essere impuro e lontano da Dio.I comandamenti erano scritti su tavole di pietra venivano conservati nell'arca del patto erano posti al centro del tempio.Che fine ha fatto il Tempio di Dio? Distrutto dall'imperatore Tito nel 70 D.C. Non serviva più, era solo un pezzo di archeologia; perché, dal giorno di Pentecoste, il Tempio era divenuto qualcosa di vivo, di mobile, di ovunque... Io e te!Eccolo il luogo dove conservare quel comandamento, eccolo il mezzo con cui obbedire a quel comandamento; porlo all'interno del tempio che ciascun credente rappresenta. Come?Sette modi per obbedireI. Metti l'altro per primoNessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici. (v. 13)Vi ricordate cosa aveva detto Gesù proprio all'ingresso della sala dell'ultima cena quando aveva lavato i piedi agli apostoli?“Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io.” (Giovanni 13:15)E l'esempio è: “Se vuoi amare devi dare la tua vita agli altri”. Tu vieni dopo; l'altro viene prima. E questo è l'esatto opposto della cultura di tutto il modo.Se Paolo aveva detto che “L'amore è benevolo … {l'amore} non si vanta, non si gonfia, non cerca il proprio interesse, sopporta ogni cosa", Gesù dice che è “dare la vita”.Se stai pensando “Allora dobbiamo allora morire anche noi?” ti rispondo con una domanda (come avrebbe fatto Gesù): perché moriva Gesù? Per venirci in aiuto, servirci. Dare la vita per noi significa venire in aiuto dell'altro, servirlo.II. Servi l'altroVoi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. (v. 14)Quando hai conosciuto Gesù, eri suo amico? Facevi quello che ti comandava di fare? Eri “amabile”? Domanda retorica: Gesù ci ha amati per primo, quando non eravamo amabili. E' un esempio. Io devo fare lo stesso: io devo amare gli altri per primo, senza attendere che si facciano amare.III. Scegli di amareIo non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore (v. 15 a)Gesù non ti chiede di obbedire, come farebbe un servo ma di scegliere di obbedire. Non devi amare per “obbligo”, ma per amore del tuo amico Gesù, che ti ha amato per primo, dandoti l'esempio da seguire.IV. Agisci con gioiama vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio (v. 15 b)Un amico non fa le cose “per obbligo”, ma con gioia, un amico ascolta e comprende prima di agire. E se stai ascoltando le “istruzioni”di Gesù esse sono le stesse di nostro Padre; e questo ti porta a d agire con gioia, perché stai obbedendo a colui che ti ama più di ogni altro.V. Comprendi che non è merito tuoNon siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi (v. 16 a)Se sei capace di amare, mettendo l'altro per primo, servendo con gioia ricorda che non è nulla di cui tu ti possa vantare. Sei stato, sei stata scelta. E non per quanto eri bravo, brava o buono, buona, o religioso, religiosa, ma per quanto lui ti ama.Ah, attento, attenta, perché non sei “predestinato/predestinata”: Gesù “sceglie” ma sta a te comportarti da “amico” da “amica” di Gesù”VI. Porta fruttoe vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga (v. 16 b)Abbiamo già detto che non sei stato scelto o scelta perché eri la migliore scelta e nemmeno perché eri indispensabile.Il fine del perché sei stato scelto, sei stata scelta, è perché tu “porti frutto”; non temporaneo, non stagionale, ma frutto “perenne”.In che modo? Testimoniando dell'amore che ti ha amato portando altri come te a conoscere Cristo, portando altri alla salvezza, ed amando gli altri come Gesù ti ha amato.VII. Non dubitare dell'amore di Dioaffinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia (v. 16 c)Se rispondi all'amore con l'amore il risultato di tutto ciò il servire, l'ascoltare il Padre, il portare altri alla salvezza, avrai un rapporto intimo con mio Padre; e quando hai un rapporto con un padre cha ti ama quel padre farà di tutto per vederti felice e realizzato.Non farti venire in testa però che basti fare del bene per avere un simile rapporto col Padre: non puoi passare nella “stanza del Padre” se prima non sei passato per la “porta Gesù”:“Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6)L'amore è il traguardo : Gesù è la via“Gesù è paziente, è benevolo; Gesù non invidia; Gesù non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” Gesù è il modello dell'amore, ha avuto pazienza e benevolenza con ciascuno di noi, senza vantarsi o gonfiarsi di essere il Figlio di Dio senza cercare il proprio interesse, ma è disceso per cercare il mio e il tuo. Gesù non diventa aspro quando sbagliamo, ed è sceso perché sa che, dentro di noi, c'è una parte capace di fare il bene. Gesù è al nostro fianco quando ci trattano ingiustamente, e salta assieme a noi quando la verità vince.Gesù ha sofferto ogni cosa, peccati passati, presenti e futuri, sulla croce. Gesù ha creduto che ci fosse una soluzione alla morte, morendo sulla croce. Gesù spera che ciascuno raggiunga il Padre attraverso la sua croce. Gesù ha sopportato la croce, perché lui è amore!E la cosa che gli preme maggiormente, più delle mie predicazioni e di quelle di tutti i pastori nel mondo, più di tutta la beneficenza raccolta per i bisognosi, più di tutte le campagne evangelistiche mai organizzate, è quel comandamento nuovo, che ribadisce alla fine della frase:Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri (v. 17)Preghiamo. GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD A BREVE
Pinocchio: Cap. 31 - Spendieren Sie einen Cafè (1€)? Donate a coffee (1€)? https://ko-fi.com/italiano Dopo cinque mesi di cuccagna Pinocchio, con sua gran maraviglia, sente spuntarsi un bel pajo d'orecchie asinine, e diventa un ciuchino, con la coda e tutto. Pinocchio: In questa serie di podcast torneremo bambini. Vi leggerò il libro di Pinocchio in italiano e nella versione originale. In ogni puntata ci sarà un capitolo delle Avventure di Pinocchio. Prima della lettura vi spiegherò le parole difficili in italiano e alla fine del capitolo vi darò la traduzione di queste parole in tedesco.La lettura vi servirá per imparare tantissimi vocaboli nuovi, la forma del passato remoto, che è molto usata nei libri, e inoltre sarà un ottimo metodo per rilassarvi mentre svolgete altri lavori a casa, oppure mentre guidate nel traffico, o potrete usarlo come lettura della buona notte per addormentarvi la sera. Buon divertimento con Pinocchio!Download des kompletten "Pinocchio" Originaltextes bei https://premium.il-tedesco.it im Bereich ShownotesGet the integral italian language Text of Pinocchio at https://premium.il-tedesco.it accessing the Shownotes area.Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premiumRoyalty free music from https://www.FesliyanStudios.comLicense acquired via Donation Purchase License Code: a5a4df71-1839-4960-b2d2-e27ba1681e77Title Picture: Giorgio Scapinelli, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Oggi leggiamo una parabola di Gesù che sembra scontrarsi violentemente con la nostra mentalità. Come giustificare dei comportamenti disonesti, in un mondo dove sembra che la corruzione dilaghi esponenzialmente? Possibile che il Vangelo, la Parola di Dio, possa lodare la corruzione? Qual è il messaggio che dobbiamo cogliere da questa parabola? Leggiamo allora tutto il brano evangelico e vedremo l'intento di Gesù è ristabilire una priorità di valori che a volte può sembrare compromesso, soprattutto se ci facciamo sopraffare dalla cupidigia e dell'avarizia. Il suo obiettivo è di considerare l'avidità per il denaro, al cui altare sembra che sacrifichiamo quanto di più prezioso abbiamo e la nostra stessa vita. Gesù Cristo in definitiva non rimprovera la ricchezza in quanto tale: egli ci chiede un giusto rapporto con i beni che devono essere visti sempre alla luce dell'amore del Signore che noi manifestiamo con l'amore verso i fratelli. Gesù ci esorta a vedere il comportamento dell'amministratore: quando si accorge che la sua condotta non gli permette di raggiungere i beni desiderati, egli cambia il suo atteggiamento rapidamente: ed è la rapidità della decisione dell'amministratore che è lodata da padrone - la parabola non ci dice esplicitamente se l'amministratore sia stato poi perdonato. Un altro dettaglio da non sottovalutare è che l'amministratore non danneggia nessuno se non se stesso, perché si priva del proprio guadagno. Come leggere allora la parabola per un tentativo di applicazione a noi? È un appello forte alla conversione dei nostri cuori ed un'esortazione a non farci deviare da false illusioni. I figli della luce sono prudenti nelle loro scelte e nelle loro decisioni. La vita del cristiano deve tendere al conseguimento dei beni eterni ed in questa tensione che possiamo inserire la dialettica che scaturisce dal rapporto tra l'amministratore e del suo padrone. Possiamo, ben dire che una serie di virtù cristiane sono, quindi interessate nell'applicazione di questa parabola: la vigilanza, la prudenza che devono produrre una giusta e reale conversione sotto la luce del discernimento e del consiglio che sono i doni dello Spirito Santo.
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Leggiamo oggi soltanto alcuni versetti del vangelo di Luca. Vengono nominate, oltre i Dodici, alcune donne che seguono Gesù e lo assistono con i loro beni. Alcune di esse erano state particolarmente beneficate dal Signore: «Erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni». Non è una semplice notizia: quelle donne sono le prime di una schiera che ha la sua continuità fino ai nostri giorni. Molte vocazioni sgorgano ancora da profonde conversioni e i primi, le prime a saper parlare dell'amore di Cristo sono proprio loro che l'hanno sperimentato di persona e con una intensità particolare. Talvolta, dopo aver percorso i sentieri del male, dopo la gioia ritrovata nel perdono, molti, molte sentono l'urgenza di ricambiare tanto dono con una offerta totale della propria vita, mettendosi a completo ed esclusivo servizio del Signore, soccorrendolo ancora negli ultimi e nei sofferenti di oggi, nei quali scorgono il volto stesso del Cristo. I consacrati e le consacrate di oggi, rispondendo ad una chiamata speciale, si offrono anima e corpo per tutta la vita al Signore e sulla scia dei loro fondatori, con un carisma proprio che caratterizza e differenzia i diversi istituti, ordini e congregazioni, si mettono a completo ed esclusivo servizio di Dio. Ne affermano il primato assoluto e ne testimoniano l'indefettibile fedeltà. Esprimono in modo eminente il compito caritativo e missionario della Chiesa. Esaltano, anche in un mondo distratto e distolto dalle cose del mondo, il primato della preghiera, vissuta come via privilegiata per attuare una crescente comunione con Cristo. Il loro silenzio, anche di quelle religiose, che il mondo più difficilmente conosce ed apprezza, è solo apparente e anche il loro distacco talvolta totale da ogni consorzio umano, è abbondantemente colmato dall'amore che diventa preghiera, offerta, sacrificio di lode al Signore. Sono queste ai nostri giorni, le «assistenti» di Gesù.
Quale è la tua definizione ideale di amore? Quella dove dai amore per riceverne, o quella dove ami con tutto ciò che ha, senza attendere nulla in cambio, perché soffri, speri, credi e sopporti ogni cosa per amore del tuo prossimo?---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 34 minutiCome definiresti l'amore? Cosa è l'amore per te? Vediamo se sei d'accordo o meno con questa definizione:”Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia. Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità, o la soddisfazione sul piano sessuale”La definizione che vi ho letto, è quella che compare sul dizionario Treccani... ed è soltanto una minima parte... perché la definizione completa è ben più ampia e copre due pagine di dizionario.Perché, quando parliamo di amore, bisogna a distinguere tra le svariate categorie di amore possibili. In italiano tendiamo a semplificare, e abbiamo una sola parola: amore.Forse proviene dal sanscrito “kama” = passione, attrazione. Altri dicono dal greco mao (poi in latino in amao, e poi amor) = desiderio, Una teoria affascinante dice che venga dal latino a-mors: mors=morte + alfa privativo = senza morte, che non muore mai.Per gli ebrei, invece, le parole per ogni singolo tipo di more erano diverse, almeno sei: quelle che sono più usate nel Nuovo Testamento sono “phileo” e “agape”.L'amore phileo indica una profonda stima, intima e autentica. E poi c'è l'amore “agape”... ne parleremo tra poco.Un gruppo di psicologi ha posto la domanda "Cosa vuol dire amore?" a bambini dai 4 agli 8 anni. Queste le risposte:1. L'amore è quando esci a mangiare e dai un sacco di patatine fritte a qualcuno senza volere che l'altro le dia a te. (Gianluca, 6 anni).2. Quando nonna aveva l'artrite e non poteva mettersi più lo smalto, nonno lo faceva per lei anche se aveva l'artrite pure lui. Questo è l'amore. (Rebecca, 8 anni).3. L'amore è quando la ragazza si mette il profumo, il ragazzo il dopobarba, poi escono insieme per annusarsi. (Martina, 5 anni).4. L'amore è la prima cosa che si sente, prima che arrivi la cattiveria. (Carlo, 5 anni).5. L'amore è quando qualcuno ti fa del male e tu sei molto arrabbiato, ma non strilli per non farlo piangere. (Susanna, 5 anni).6. L'amore è quella cosa che ci fa sorridere quando siamo stanchi. (Tommaso, 4 anni).7. L'amore è quando mamma fa il caffè per papà e lo assaggia prima per assicurarsi che sia buono. (Daniele, 7 anni).8. L'amore è quando mamma dà a papà il pezzo più buono del pollo. (Elena, 5 anni).9. L'amore è quando il mio cane mi lecca la faccia, anche se l'ho lasciato solo tutta la giornata. (Anna Maria, 4 anni).10. Non bisogna mai dire “Ti amo” se non è vero. Ma se è vero bisogna dirlo tante volte. Le persone dimenticano. (Jessica, 8 anni).Vedete come il dizionario puntava verso un amore dove l'importante è la reciproca soddisfazione; infatti dice: “Dedizione appassionata ed esclusiva, istintiva ed intuitiva fra persone, volta ad assicurare reciproca felicità”. Si ama per essere amati a nostra volta.I bambini dicono l'opposto :”L'amore è assaggiare un caffè per sentire se è abbastanza buono per la persona con cui vivi, è chinarsi nonostante il dolore dell'artrite per non far sentire quel dolore all'altra, è non urlare anche quando avresti la voglia, o il diritto, di urlare per non far piangere qualcun altro."Quale versione dell'amore preferisci? Quale versione dell'amore pratichi? E, soprattutto, quale è l'amore che vuole Dio da te e per te? Leggiamo 1 Corinzi:“L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; {l'amore} non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (1 Corinzi 13:4-7)Non vi citerò le parole originali greche, ma vi dirò cosa significano, cosa significava per Paolo scegliere quelle parole. E forse avremo una prospettiva un po' differente Per prima cosa, Paolo parla dell'amore “agape”, l'amore totale, quello che coinvolge tutto, anima, cuore, sentimento... tutto; che caratteristiche ha?E' pazienteL'amore paziente, anche quando ha in mano il potere, decide di non esercitare quel potere. Quando hai diritto ti applicare la legge di “urlare”” come diceva la bimba, urli... o eviti di farlo per non far piangere chi ti sta a fianco?E' benevoloL'amore è bene-volo, è “volere il bene” dell'altro (o degli altri); è dare il pezzo più buono del pollo all'altro, come diceva Elena. Qualche volta è più facile volere il bene di quelli che non conosci, come le famiglie in Ucraina ma siamo chiamati a volere il bene di tutti.Non invidiaL'amore non invidia, l'amore non è bollente, se lo tocchi non scotta, non ustiona l'altro. Non augura al vicino di casa che ha fatto la macchina nuova di incontrare un tir. L'amore, quando sei in basso, non tira sassi a chi è più in alto. L'amore è dare all'altro anche le tue patatine , come diceva Gianluca.L'invidia è un sentimento che fai da solo, da sola e che l'altro non solo non sfiora, ma non si immagina nemmeno. Sono sassi che tiri, ma ti cadono in testa. e non sfioreranno neppure il destinatario.Non si vantaL'amore non si vanta, non attribuisce alle cose o alle storie maggiore significato di quello che hanno. Quello che hai, quello che sei, quello che la tua famiglia era non servono a renderti migliore o peggiore: sono quello che sono, e tu vali per chi sei, non per ciò che hai (danaro, posizione sociale, antenati).Chi si vanta è l'obiettivo prediletto di chi invidia... Paolo non li ha messi uno di seguito all'altro per caso! E un incitamento al reato di tirare sassi!Se per l'invidia basti te da solo, da sola, per il vantarsi serve almeno un'altro, o un'altra... da spingere verso il peccato e rendere invidiosi! Quante volte hai incitato gli altri a tirarti i sassi, per gustare la scena dei sassi che finivano sulle loro teste?Non si gonfiaL'amore non si gonfia. Una delle tecniche usate in natura per difendersi è sembrare più grandi: gonfiarsi. Lo fa il rospo, lo fa il pesce palla, lo suggeriscono le guide se incontri un orso sui monti (apri un cappotto... fai vedere all'orso che sei più grande).Ma ricordati; è solo aria che gonfia... basta un ago... e BUM!Non si comporta in modo sconvenienteL'amore non si comporta in modo sconveniente, l'amore ha una forma precisa, è come la tessera di un puzzle che deve entrare in uno spazio preciso.Quante volte tentiamo di riempire il puzzle della nostra vita, con una tessera di forma differente.Non ci và, ma noi ce la mettiamo a forza. E succedono due cose, la nostra tessera soffre, si piega, si rompe, e allo stesso modo le tessere a fianco soffrono, si piegano, si rompono.Non cerca il proprio interesseL'amore non cerca il proprio interesse, non cerca di adorare se stesso. L'amore è come dice Gianluca. sei anni, dare tante patatine a qualcuno senza volerle indietro. Quante patatine vuoi, per la patatina che dai? Quale è il tuo tasso di interesse?Non si inasprisceL'amore non si inasprisce, l'amore non tende a diventare acido. Le cose aspre, come il limone, sono sempre dei prodotto che in chimica si definiscono “acidi” E un acido sulla pelle crea dei danni talvolta irreparabili.Se tendi a diventare “acido”, o “acida”, a seconda del tasso di acidità che raggiungi, puoi creare danni permanenti sia a te sia a quelli che ti passano vicino.Non addebita il maleL'amore non addebita il male, l'amore non fa una lista delle cose che secondo te, l'altro sta facendo male. Il vero amore è come il cane di Anna Maria, quattro anni, che non pensa che la padrona abbia fatto a posta a lasciarlo da solo ma la lecca perché la rivede.Se da qualche parte hai un taccuino dove tieni conto del male subito, è ora di dare alle fiamme quel taccuino. Anche. anzi, soprattutto, se è all'interno del tuo cuore.Non gode dell'ingiustiziaL'amore non gode dell'ingiustizia, l'amore non espone bandiere per festeggiare gli sbagli contro gli altri. L'amore, piuttosto, è solidale con gli altri. Hai festeggiato l'accertamento fiscale che hanno fatto al tuo vicino antipatico, anche se sai che è a posto con le tasse? Riarrotola la tua bandiera, e bruciala.Paolo per spiegarci cosa sia l'amore fa un processo aritmetico: prima di spiegarci cosa è l'amore, sottrae dal nostro cuore cosa non lo è.Ce ne vorrà per “riempire” di roba, perché siamo a -8! Cosa è l'amore, per Paolo, dunque?Gioisce con la veritàL'amore gioisce con la verità, l'amore fa salti per salutare l'arrivo del vero. E' così che festeggi quando vedi che la verità trionfa vero? se no, dovresti!Ma forse non basta a riempire il -8! Paolo lo sa, ed è pronto a riempire fino a far traboccare il vaso del nostro cuore. E chiude con quatto affermazioni “totali” che in se racchiudono tutte le precedenti. Soffre ogni cosaL'amore soffre ogni cosa, letteralmente, l'amore mette un tetto a TUTTO. Quello che è stato tradotto con “ogni cosa” in greco è “pas” o “pan”. Avete presente la parola “panorama”? pan=tutto orama = vedere Tutto: niente rimane escluso, visione a 360 gradi.Il tuo amore, mette un tetto, copre ogni cosa? Ma se la misura non fosse colma...Crede ogni cosaL'amore crede ogni cosa (sempre “pas”) l'amore ha fiducia di tutto. Cosa c'è in questo “tutto” di cui parla Paolo? Ci sono anche i politici, o le riviste di “gossip”? Paolo ce lo spiega in Filippesi cosa c'è dentro questo “tutto”“Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.” (Filippesi 4:8)Se politici, o riviste di gossip dicono tali cose si... altrimenti..Spera ogni cosaL'amore spera ogni cosa, l'amore vive nell'aspettativa che giunga il meglio. Molti di noi si alzano, invece, dicendo “Chissà che cosa mi succederà di brutto oggi!” Se è questo il tuo pensiero la mattina, quando ti alzi dal letto, sappi che non viene da Dio, ma da quell'altro.Sopporta ogni cosaL'amore sopporta ogni cosa, l'amore sa reggere il peso di tutto questo, è la fondazione su cui poggia la vita di colui che ama davvero.Quello che la nostra chiesa ha fatto negli anni è stato rincorrere questo tipo di amore: vi ricordate le raccolte di cibo per le persone che non ne avevano? Le raccolte per i terremotati? Ultimamente, i saponi ed i rasoi mandati in Ucraina? E anche, i vari concerti per avere fondi per costruire case per i terremotati, o mandare bambini profughi per la guerra in vacanza?E' l'applicazione (non perfetta ma valida) di molti dei principi che Paolo ci ha trasmesso.Abbiamo agito in amore, perché vogliamo il bene per chi ha perso tutto, e nessuno ha avuto invidia per quello che stava facendo l'altro per aiutare; ognuno ha avuto un compito, chi di andare tra i terremotati, chi di allestire la sala per i concerti, chi di stampare le locandine, chi di scrivere articoli, chi di cucinare, chi di suonare, chi di recitare, chi di cantare.Nessuno è stato la primadonna, nessuno si è vantato e nessuno si è gonfiato per quello che ha fatto, e abbiamo cercato di riempire con la tessera della giusta forma la casella del puzzle che si chiama Montefiascone.Nel fare questo molti sono andati contro il proprio interesse, mettendoci soldi, benzina, tempo. Sia noi di chiesa, sia gli amici fuori della chiesa che ci hanno dato una mano i musicisti, le attrici... pur di portare un sorriso a chi lo ha perso.Alcuni potrebbero stupirsi, o rimanere amareggiati del perché non siamo “cresciuti numericamente” dopo aver applicato quello che Paolo dice.Paolo dice che l'amore E' così... ma non dice che verremo premiati dal mondo... Il mondo è abituato a distruggere chi ama: vi ricordate Gesù?“Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando.” (Giovanni 15:13-14)Il mondo non ha premiato Gesù... lo ha ucciso... ma egli è risuscitato! E ci chiede di continuare a FARE! Fare l'amore, costruirlo, indipendentemente se siamo cento, o dieci, o uno.Fare, continuare a costruire il regno di Dio, perché noi siamo il suo corpo, che siamo in mille, in cento, in dieci, o in due.Se FATE le cose che io vi comando: L'amore non è un sentimento, l'amore è una azione! E va fatto comunque, non importa in quanti siamo a farlo!Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM ---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Un film che vuole più porre domande che dare risposte: domande sul perché il Daesh abbia avuto così tanta forza di attrazione anche su uomini e donne che non hanno radici islamiche. Ne abbiamo parlato col regista Sergio Tréfaut.A Noiva è in concorso nella sezione Orizzonti. Leggiamo dal sito di Biennale: "Un'adolescente europea è fuggita da casa per sposare un combattente di Daesh ed è diventata una sposa della Jihad. Tre anni più tardi, la sua vita subisce un cambiamento drammatico: si ritrova a vivere in un campo di detenzione iracheno. Ora deve occuparsi di due figli ed è nuovamente incinta. Ha vent'anni, è vedova e sarà presto processata dai tribunali iracheni. Che effetti hanno avuto su di lei l'esperienza della guerra e del lavaggio del cervello?"
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Spesso Gesù si ritirava in preghiera in luoghi solitari. Riusciamo solo vagamente a immaginare l'intimità di comunione che Egli riusciva a stabilire con il Padre celeste. Si fa più intensa e prolungata la preghiera, prima che Gesù compia le sue scelte più importanti. Ha pregato nel deserto per quaranta giorni prima di iniziare la sua vita pubblica. Oggi trascorre la notte in orazione prima di scegliere i Dodici. Dovranno condividere «tutto» con il loro maestro e ad essi egli affiderà l'annuncio del vangelo al mondo. Leggiamo quindi con una certa emozione l'elenco dei Dodici. Essi sono i primi di una serie interminabile di apostoli che li seguiranno nei secoli. Ci sono anche i nostri nomi, scelti sempre da Cristo, dopo la sua preghiera per la nostra perseveranza. Gesù nel suo testamento pregherà ancora per loro e per tutti coloro che crederanno nel suo nome. Dopo la chiamata Gesù vuole mostrare subito e visivamente quale sarà la loro missione: «C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti». Insegnare la verità, guarire dalle infermità; ecco la missione da compiere. C'è una umanità, vittima dell'errore e malata. Occorre munirsi di una forza interiore che sia in grado di sanare tutti. Noi sappiamo donde Gesù attinge quella forza: non è solo insita nella sua natura divina, Egli l'ha attinta sul Monte, durante la notte trascorsa in preghiera. Che bell'insegnamento per noi!
LEGGIAMO IL PROGRAMMA DEL TERZO POLO sull'ENERGIA con l'AVVOCATO dell'ATOMO---00:00 - Intro00:36 - Forza Italia17:49 - Verdi e Sinistra Italiana41:50 - Terzo polo Azione/Italia Viva---Seguimi live tutti i giorni su Twitch alle 12.00 e alle 18.30 - https://twitch.tv/ivan_grieco---NordVPN: https://nordvpn.com/ivangrieco---Iscriviti al canale e attiva la campanella - https://bit.ly/3nIb6ZO---Patreon (contenuti esclusivi) : https://www.patreon.com/ivan_grieco---Link per codice sconto Cuffie ASTRO 5% : http://astro.family/rampageEMEA ---Instagram ►https://instagram.com/ivangriecoTwitter ► https://twitter.com/Ivan_Grieco
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Gesù non si rifiuta di accettare inviti a pranzo dai notabili del tempo; non ha paura di farsi vedere insieme a chi non è accolto tra le simpatie della gente comune. Non vuol dare scandalo e neanche vuol approfittare delle generosità altrui. Egli va sempre e solo dove c'è bisogno di Lui, della sua parola, Parola di vita. Nel rispetto delle singole persone ha sempre quell'insegnamento e quella parola capaci di conversione. Nell'episodio che oggi la liturgia ci propone, Gesù si rivolge prima ai commensali e poi direttamente al padrone di casa, evidenziando - per correggere - delle eventuali ipocrisie. L'insegnamento di Gesù è però per tutti noi. La contabilità di Dio non è paragonabile alla nostra contabilità. In genere noi, nelle nostre azioni, chiediamo sempre un contraccambio. I nostri gesti, anche quelli ispirati da sentimenti di più assoluta generosità, spesso nascondono il desiderio di avere una ricompensa umana. Il Signore ci chiede molto, anche quando operiamo nel bene, perché la nostra ricompensa sarà grande e commisurata all'amore che abbiamo donato nella nostra vita. E' questa la vera vicinanza che Egli ci chiede; in una vita generosamente goduta troviamo il vero primo posto, quello che ci porta nel Cuore di Dio, così grande da accogliere tutti noi. Leggiamo allora questo episodio come il voler mettere veramente a fuoco ciò che riteniamo di più importante nella nostra vita. Da un lato il plauso e la considerazione solo degli uomini, perché le nostre azioni e le nostre opere siano sempre favorevolmente accettate ed applaudite. Dall'altro la proposta di Gesù che in linea di principio non è in contrasto con questo nostro desiderio di essere sempre visti positivamente dagli altri. Gesù chiede la coerenza nella nostra vita. Non stacchiamo mai il nostro sguardo dalla contemplazione del suo Volto. Scopriremo allora che l'umiltà che Gesù ci chiede non è altro che riconoscere il nostro stato ed anche la possibilità di intrecciare relazioni umane basate sull'amore vero e il reciproco rispetto. E allora riceveremo la nostra ricompensa, nella risurrezione dei giusti.
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Nell'episodio di oggi facciamo un esercizio di comprensione dell'italiano: ti leggerò un articolo autentico in italiano e ci proporrò alcune domande a cui rispondere. Questo ti aiuterà ad esercitarti nella comprensione della lingua italiana e ad arricchire il tuo lessico. Ci stai? Link all'articolo: https://cittafuture.quotidiano.net/toscana/gruppi-di-vicinato-gia-migliaia-di-adesioni/ Buon ascolto e buono studio! _______ Troverai le trascrizioni di tutti gli episodi del podcast sulla mia pagina Patreon: https://www.patreon.com/vaporettoitaliano Sul canale Patreon di Vaporetto Italiano troverai: le versioni audio dei video pubblicati su YouTube pdf con le spiegazioni e gli esercizi relativi ai video le trascrizioni degli episodi del podcast con il vocabolario più importante (usato in contesto) tante lezioni in diretta durante le quali parleremo, faremo attività di comprensione orale, quiz e molto di più! Con i materiali di Vaporetto Italiano potrai imparare l'italiano sempre di più e parlare in modo sempre più naturale. Sono felice di averti qui con me!
Pinocchio, invece di diventare un ragazzo, parte di nascosto col suo amico Lucignolo per il Paese dei Balocchi.Pinocchio: In questa serie di podcast torneremo bambini. Vi leggerò il libro di Pinocchio in italiano e nella versione originale. In ogni puntata ci sarà un capitolo delle Avventure di Pinocchio. Prima della lettura vi spiegherò le parole difficili in italiano e alla fine del capitolo vi darò la traduzione di queste parole in tedesco.La lettura vi servirá per imparare tantissimi vocaboli nuovi, la forma del passato remoto, che è molto usata nei libri, e inoltre sarà un ottimo metodo per rilassarvi mentre svolgete altri lavori a casa, oppure mentre guidate nel traffico, o potrete usarlo come lettura della buona notte per addormentarvi la sera. Buon divertimento con Pinocchio!Download des kompletten "Pinocchio" Originaltextes bei https://premium.il-tedesco.it im Bereich ShownotesGet the integral italian language Text of Pinocchio at https://premium.il-tedesco.it accessing the Shownotes area.Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premiumRoyalty free music from https://www.FesliyanStudios.comLicense acquired via Donation Purchase License Code: a5a4df71-1839-4960-b2d2-e27ba1681e77Title Picture: Giorgio Scapinelli, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
Leggiamo spesso analisi e previsioni su ciò che potrebbe accadere DOMANI. La verità è che nessuno ha la sfera di cristallo per prevedere il futuro. Non concentrarti su ciò che NON puoi controllare, ma solo su ciò che puoi: obiettivi, orizzonte temporale e Asset Allocation.LINK UTILI:➡ Canale Telegram: https://t.me/tradetector➡ Sito TraDetector: https://www.tradetector.com/➡ MiFP: https://masterinfinanzapersonale.com/➡ AIEP: https://educazionepatrimoniale.it/
"La strada dei libri passa da..." inizia il suo tour estivo con 64 appuntamenti in calendario distribuiti su tutto il territorio regionale. Un appuntamento che riempie, da cinque anni, l'estate di racconti a cielo aperto dove grandi e piccoli sono invitati a condividere il piacere di leggere insieme in mezzo alla natura. Quest'anno la rassegna porta il titolo più preciso di “La strada dei libri passa da … parchi e giardini”, perché a ospitare gli incontri sono principalmente i parchi e giardini della nostra regione: luoghi ricchi di significati che al meglio sanno raccontare le bellezze, alcune di esse ancora nascoste, della nostra bellissima regione. Qui un approfondimento con Tomas Sione di Damatrà Onlus, intervista di Maria Musil: COS'È “LA STRADA” È una rassegna che ogni anno propone, su tutto il territorio regionale, a bambini e famiglie incontri di lettura, spettacoli teatrali, letture sceniche, laboratori musicali, visite speciali dentro ai musei e altre esperienze articolate e fuori dal comune. Obiettivo dell'iniziativa è di far uscire i libri dalla biblioteca, per farli “camminare” liberi verso luoghi nuovi: ville, parchi, giardini, cortili, biblioteche e quest'anno ci saranno anche due mulini ad ospitare le letture! Caratteristica de “La strada dei libri passa da…” è quella di legare la promozione della lettura agli altri percorsi di promozione culturale presenti su ciascun territorio, con la volontà di attivare sinergie che accompagnino la crescita dell'intera comunità. Fa parte di Crescere Leggendo, che accoglie le attività di promozione della lettura dedicate ai bambini tra i 6 e i 12 anni, ideato e condotto da Damatrà onlus, insieme a una vastissima rete di operatori culturali e biblioteche. “La strada” è un'iniziativa, molto seguita e attesa, di LeggiAMO 0-18, progetto di promozione della lettura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ed è organizzata e prodotta da Damatrà Onlus, con il supporto di un inarrestabile e sinergico lavoro di squadra di biblioteche, amministrazioni, comunità, associazioni e molti “attori” pubblici e privati che aderiscono all'iniziativa. Tutte le attività sono gratuite, con prenotazione obbligatoria. Il programma completo, con le date, gli orari e i contatti utili per prenotare, è disponibile sul sito di LeggiAMO 0-18 www.leggiamofvg.it e scaricabile qui: Programma_pieghevole
Ritorna a casa della Fata, la quale gli promette che il giorno dopo non sarà più un burattino, ma diventerà un ragazzo. Gran colazione di caffè-e-latte per festeggiare questo grande avvenimento.Pinocchio: In questa serie di podcast torneremo bambini. Vi leggerò il libro di Pinocchio in italiano e nella versione originale. In ogni puntata ci sarà un capitolo delle Avventure di Pinocchio. Prima della lettura vi spiegherò le parole difficili in italiano e alla fine del capitolo vi darò la traduzione di queste parole in tedesco.La lettura vi servirá per imparare tantissimi vocaboli nuovi, la forma del passato remoto, che è molto usata nei libri, e inoltre sarà un ottimo metodo per rilassarvi mentre svolgete altri lavori a casa, oppure mentre guidate nel traffico, o potrete usarlo come lettura della buona notte per addormentarvi la sera. Buon divertimento con Pinocchio!Download des kompletten "Pinocchio" Originaltextes bei https://premium.il-tedesco.it im Bereich ShownotesGet the integral italian language Text of Pinocchio at https://premium.il-tedesco.it accessing the Shownotes area.Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premium
Cap. 28 Leggiamo Pinocchio di Collodi Pinocchio corre pericolo di esser fritto in padella, come un pesce.Pinocchio: In questa serie di podcast torneremo bambini. Vi leggerò il libro di Pinocchio in italiano e nella versione originale. In ogni puntata ci sarà un capitolo delle Avventure di Pinocchio. Prima della lettura vi spiegherò le parole difficili in italiano e alla fine del capitolo vi darò la traduzione di queste parole in tedesco.La lettura vi servirá per imparare tantissimi vocaboli nuovi, la forma del passato remoto, che è molto usata nei libri, e inoltre sarà un ottimo metodo per rilassarvi mentre svolgete altri lavori a casa, oppure mentre guidate nel traffico, o potrete usarlo come lettura della buona notte per addormentarvi la sera. Buon divertimento con Pinocchio!Download des kompletten "Pinocchio" Originaltextes bei https://premium.il-tedesco.it im Bereich ShownotesGet the integral italian language Text of Pinocchio at https://premium.il-tedesco.it accessing the Shownotes area.Per imparare l'italiano - to learn Italian - um Italienisch zu lernen: https://il-tedesco.it Mehr Info unter https://www.il-tedesco.it/premiumRoyalty free music from https://www.FesliyanStudios.comLicense acquired via Donation Purchase License Code: a5a4df71-1839-4960-b2d2-e27ba1681e77Title Picture: Giorgio Scapinelli, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons
Leggiamo insieme Il Metodo 2.0 con i peggiori errori da non fare mai in amore e scopriamo perch pretendere dall'altro è sempre una pessima idea
Quante volte, vedendo una necessità nel mondo, hai sentito la frustrazione di essere troppo piccolo o piccola di fronte alle necessità? Quante volte hai detto "non dipende da me..."? Gesù ti chiede di essere un suo strumento affinché la sua potenza arrivi dove tu non potresti... perché tutto dipende da lui. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 12 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 28 minuti Come siete messi con la “voglia di fare”? Personalmente, dopo il Covid, e adesso la guerra, non è che abbia molta voglia in generale; e questo, lo riconosco da me, è uno dei sintomi dell'inizio di una “depressione”. Intendetemi, non è una depressione “patologica”, una di quelle che vanno curate con i farmaci, ma quella molto più comune che capita quando vedi che un bel po' di cose a questo mondo non vanno nel senso giusto. Sono quei momenti dove pensi: “Ma tanto, che io faccia o non faccia, mi impegni o non mi impegni praticamente cambierà poco, se non nulla... Tanto non dipende da me.”. E ci si sente “sopraffatti ed oppressi”. Vi è ma capitato, se non adesso in passato, di aver avuto momenti in cui vi siete sentiti sopraffatti? Dove vi siete sentiti affogare emotivamente? Dove c'era un senso di sconfitta? Dove vi siete sentiti oppressi? La parola"oppresso" vi fa venire in mente a qualche passo della Bibbia? “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28) Ora, di che tipo di “oppressione” stava parlando Gesù? In che contesto stava parlando? Matteo non lo dice... ma lo possiamo sapere dal Vangelo di Luca: Qualche versetto prima, al 25 di Matteo, Gesù aveva detto questa frase: “Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli.” (Matteo 11:26) E la stessa medesima frase la troviamo nel vangelo di Luca: “In quella stessa ora, Gesù, mosso dallo Spirito Santo, esultò e disse: Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli!” (Luca 10:21-22) Per cui, siamo convinti che è lo stesso episodio... Ma prima? Cosa era accaduto prima “in quella stessa ora”? Leggiamo ancora in Luca: “Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome».” (Luca 10:17) Cosa era successo? Gesù aveva mandato settanta discepoli dandogli il potere di guarire, di resuscitare, di scacciare demoni, ed essi erano tornati urlando di gioia per quello che erano stati capaci di fare, e dicendo “Funziona davvero!”... E perché mai dovrebbero essere affaticati ed oppressi? Gesù lo aveva spiegato loro proprio al ritorno dalla missione vittoriosa. “Ed egli disse loro: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni, e su tutta la potenza del nemico; nulla potrà farvi del male. Tuttavia, non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.” (Luca 10:20) Vedete, come Gesù stava sottolinenando due cose: la prima, che non era merito loro, ma della potenza che lui gli aveva dato. La seconda, che il “vedere” l'effetto della sua potenza fosse del tutto secondario, ma che la cosa primaria, la cosa davvero importante, era quella di avere il proprio nome scritto nel libro della Vita, in Cielo presso il Padre. Per essere più chiari, Gesù sta dicendo: “Non gioite per quello che avete fatto, non è merito vostro, ma gioite perché lo avete fatto, perché siete miei discepoli!” Anche il grande Paolo aveva ben capito che, in tutto il suo lavoro da apostolo, la vera “fatica” non la stava facendo lui, ma Dio: ”...perché io sono il minimo degli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non è stata vana; anzi, ho faticato più di tutti loro; non io però, ma la grazia di Dio {che è} con me.” (1 Corinzi 15:9-10) So cosa stai pensando adesso: “Marco, ma tutto questo, cosa centra con quello che hai detto all'inizio? Con la depressione, col sentirsi oppressi?” Stiamo vivendo da tre anni, prima col Covid, ora con la guerra in Ucraina e le sue conseguenze a livello mondiale, una situazione di incertezza estrema, dove non sappiamo cosa ci attende domani... e, di conseguenza, noi, spesso, attendiamo. Attendiamo per fare acquisti importanti, per decidere circa il nostro lavoro, reagiamo più che pianificare la nostra vita, perché “nel diman non v'è certezza”... (per dirla con Lorenzo il Magnifico). E questo accade anche nella nostra vita di credenti. Vediamo le necessità immani del mondo, e pensiamo che, quello che potremmo fare, è ben poca cosa... e allora, rimandiamo... rimandiamo a data da destinarsi, quando sarà il momento opportuno, perché adesso siamo troppo occupati, o stanchi, o preoccupati... E poi, ti capita di leggere delle storie che parlano di come le persone non hanno aspettato il momento opportuno, o di essere liberi, o riposati, o rilassati, ma hanno semplicemente “agito”. Le storie che vi leggo sono due, ed entrambe legate all'Ucraina, una di una persona di cui non so se sia credente, ed una di un credente. La prima è quella di un cuoco, che aveva vinto “Masterchef Ucraina”, di nome Pavlo: Pavlo Servetnyk«Mentre mi trovavo a Kherson, nella mia città natale, il 24 febbraio, intorno alle 5.45 del mattino, ho avuto la notizia dal mio manager, che mi diceva "Pasha, è iniziata la guerra'" Non riuscivo a pensare lucidamente, mi ricordo che il nostro manager si stava precipitando a tornare a casa dai parenti. Ho controllato i social e scoperto che quello che mi diceva era vero. La finestra della mia stanza guarda in direzione Crimea, e guardando fuori ho visto una colonna di fumo. Ho immediatamente chiamato un mio amico che stava lì nei dintorni, che mi ha detto che quel posto era completamente distrutto. È stato allora che mi sono reso conto che la guerra era iniziata. Il primo giorno di guerra era una "follia totale”: i miei genitori si rifiutavano di lasciare le loro case come gli dicevo io per raggiungere un luogo più sicuro, perché credevano che presto ci sarebbe stata una tregua o un qualche sviluppo positivo. Poi ho deciso di restare anche io in città, assieme a mia moglie, nel mio negozio, pieno di prodotti che quel giorno non erano stati consegnati. Quando ho raggiunto il negozio, ho notato una fila senza precedenti di persone in attesa di pane. Quel giorno la gente non era andata a lavoro: la città era in preda al panico, la fabbrica del pane non funzionava, nessuno dei negozi era aperto. Ho capito che il pane che la gente aspettava non sarebbe mai arrivato. Non sono un soldato, sono un panettiere ed è quello che ho deciso di fare. La prima notte, in squadre di cinque, abbiamo iniziato a cuocere fino alle due del mattino, dormendo sui tavoli di cucina. Tra i continui rumori di sparatorie e bombardamenti, abbiamo cucinato circa 1000 filoni di pane nelle notti seguenti. Moltissime persone sono venute ad aiutarci, donando sale e farina, mentre io raccontavo il mio lavoro sui social media. Dopo un po', ho notato che anche 1500 filoni di pane non erano abbastanza, andava tutto immediatamente esaurito. Siamo riusciti a raccogliere fondi sufficienti tramite Instagram per poter avviare una produzione su scala più ampia. Insieme ai fondi, abbiamo raccolto 100 tonnellate di cereali e 4 tonnellate di lievito da un uomo d'affari locale che voleva aiutare. Così abbiamo distribuito circa 65000 filoni di pane alla gente di Kherson. Ci sono due tipi di persone: quelle come me e le altre. Non cerco profitto nella guerra: altri tipi di persone cercano di beneficiare da questi eventi orribili. Alcuni ristoranti hanno congelato i prodotti rimanenti e alla riapertura rivendevano tutto questo cibo allo stesso prezzo. Hanno scelto i profitti rispetto agli aiuti umanitari… io non potevo farlo. Sono l'unico in città ad avere attiva una fornitura di pane; se non lo faccio io, non c'è nessuno che possa farlo.» La seconda storia è stata postata da una amica della nostra chiesa, Ruth MacCárthaigh, sulla sua pagina FaceBook... e questa volta parla di un credente:Walter Burrell «C'era un signore anziano che conoscevo che si chiamava Walter Burrell. Ha lavorato come credente per anni e anni sulle banchine del porto di Cork in Irlanda. Saliva sulle navi, in particolare su quelle dei paesi comunisti e parlava di Gesù ai lavoratori a bordo. A volte metteva un bel po' di uomini nella sua piccola macchina e se li portava a casa, dove lui e sua moglie davano loro un pasto caldo. A volte li portava a uno studio biblico o a un servizio in chiesa. Preparava anche scatole regalo(molto prima che diventasse di moda) e le riempiva di cappelli e guanti che anziane signore lavoravano a maglia per tenere caldi i poveri lavoratori nelle notti fredde. Ha fatto questo per anni. Un giorno di molti anni fa Walter salì a bordo di una nave che era arrivata nel porto di Cork dall'Ucraina comunista. Incontrò due uomini a bordo con i quali parlò e passò un po' di tempo. Walter condivise con loro come conoscere Dio, come avere una relazione intima con Lui e come essere salvati. Gli uomini tornarono poi a bordo della nave e salparono, senza mai più incontrare Walter. Tuttavia, poco dopo entrambi gli uomini diedero la loro vita a Gesù e furono salvati. Tornarono in Ucraina e si unirono ad una chiesa e crebbero sempre di più nella loro fede e conoscenza di Dio. Alla fine questi uomini giunsero ad essere credenti maturi, e Dio li usò per iniziare davvero molte altre chiese in Ucraina. Grazie a loro migliaia e migliaia di persone misero la loro fiducia in Gesù e divennero cristiani, e tutto attraverso il lavoro fedele, duro e faticoso di un piccolo uomo a Cork qui in Irlanda.» Perché questi due racconti c'entrano con noi e con il fatto che “tanto non dipende da me”? Pensate che Pavlo si sarebbe mai aspettato di essere chiamato a sfamare la sua intera città? Pensate che Walter si sarebbe mai aspettato che, entrando su una barca Ucraina (anzi sovietica, all'epoca) e parlando con due marinai (non so neppure io come e in che lingua) sarebbero state fondate più chiese, migliaia di persone avrebbero ascoltato il Vangelo, molte di esse avrebbero accettato Gesù, e sarebbero state salvate? Se Pavlo avesse deciso di fuggire, o di congelare la farina come facevano altri, se avesse detto “tanto non dipende da me” a Kerson non ci sarebbe pane oggi. Se Walter si fosse stancato di parlare e di fare il bene, se avesse pensato che lui era troppo piccolo e troppo debole per cambiare la storia del mondo, se avesse detto “tanto non dipende da me” adesso non ci sarebbero in Ucraina quelle chiese fondate dai due marinai, migliaia di persone non avrebbero conosciuto Gesù, e (in questo momento di guerra) non avrebbero il conforto di sapere che Dio esiste, che vede e che non ha abbandonato l'Ucraina. Vi ricordate uno dei motti della nostra chiesa? “L'amore non è un sentimento, l'amore è un'azione.” Cosa è che non stai facendo, e che il Signore ti chiama a fare? Cosa stai rimandando perché non è il momento adatto, Cosa non fai perché pensi di essere troppo piccolo, o troppi piccola perché “tanto non dipende da me”? Ricorda la lezione dei settanta: guarnivano gli ammalati, resuscitavano i morti, scacciavano i demoni, ma Gesù gli ricorda che dovevano gioire non per ciò che accadeva, ma perché avevano deciso di servire affinché accadesse. Perché avevano dato braccia, mani e piedi alla potenza di Dio. Perché non avevano detto “tanto non dipende da me” ma avevano detto invece “tutto dipende da colui in cui credo e che mi chiede di agire.” La nostra è una piccolissima chiesa; come molte chiese in Italia, dall'inizio della pandemia, ha visto numeri sempre più risicati, tanto da dire se valga ancora la pena tenere aperta una sala. Molti di noi vivono con un reddito ben al di sotto della media nazionale (per non dire sotto l'indice di povertà). Ma negli anni abbiamo fatto tante cose che parevano impossibili! I corsi di inglese gratuiti, i soccorsi per l'incendio dello stabile a Montefiascone il concerto per reperire fondi per il terremoto di Amatrice... Perché siamo stati bravi noi? Certamente no!” Perché dietro tutto ciò che abbiamo fatto, c'era la potenza di Gesù! Ma abbiamo realmente capito perché lo facciamo? E che tutto parte da “chi siamo” non da ciò che facciamo, da quel “tutto dipende da colui in cui credo e che mi chiede di agire.”? Io mi auguro sinceramente di si! La pandemia, la guerra, il senso di incertezza, tutto lotta contro, per far pensare, sentire, dire: a ognuno di noi “Non si può, io non posso incidere nelle vite altrui: troppo piccolo, troppo debole, troppo occupato... Tanto non dipende da me...” Salomone, al termine della sua lunga e saggia vita, ha scritto queste parole: “Chi bada al vento non seminerà; chi guarda alle nuvole non mieterà. Come tu non conosci la via del vento, né come si formino le ossa in seno alla donna incinta, così non conosci l'opera di Dio, che fa tutto. “ (Ecclesiaste 11: 4-5) Quale seme non hai ancora seminato? Quale testimonianza ancora non hai dato a chi conosci e vive intorno a te? Quale impegno ancora non ha preso? Quale aiuto ancora noi non hai provveduto? Il Signore ti dice di non guardare il meteo, ma di fissare lo sguardo su di lui: “Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta.” (Ebrei 12:1-2) Ecco perché Gesù in Matteo ci dice che ci darà riposo; perché il peso non è il nostro, perché è lui che lo porta, perché è lui che guida, perché tutto dipende da lui, e ci chiede di agire nella sua potenza. “Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le anime vostre poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.” (Matteo 11:29-30) Conclusione Tutto questo, la storia dei settanta discepoli, quella di Pavlo e quella di Walter, ti chiedono di riflettere su cosa stai facendo, sul fatto che è vero, non dipende da te... ma che Gesù ti da la potenza affinché le cose accadano, le persone vengano confortate e sfamate, perché il mondo cambi in qualche impercettibile modo... E che se, ognuno di noi non dice “tanto non dipende da me” ma “eccomi Signore, usami!” allora le cose accadono, le persone vengono sfamate, le chiese vengono fondate, e la Parola di Cristo raggiunge le folle. Io devo solamente seguire il passo del mio Maestro; al resto pensa tutto lui. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)