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Welcome back to another episode of The DREAM B.I.G Podcast. It has been a while since an episode was last posted, but we have a few more coming your way! In this episode, we welcome Ms. Tamya Anderson & Dr. Katya Salmi as our guests, who will guide us in discussing the topic of Critical Race Theory. Tamya is a graduate of the University of MD College Park. She received her Bachelor of Arts in Criminology & Criminal Justice with a minor certificate in Black Women's Studies; starting this fall, Tamya will be starting at Howard University, pursuing a law degree, with the goal of working with domestic violence victims involved in the justice system. Dr. Katya Salmi is the Associate Professor of Sociology at Montgomery College Rockville Campus. Dr. Salmi received her Bachelor's degree in History and Anthropology from the University of Toronto, her Master's degree in Human Rights from the University of College London, and finally, her Ph.D. in Sociology from the University of Sussex. Her areas of research interest are human rights, race, gender & equity. We are so excited to have both of them join us in our conversation about critical race theory. Both of our guests are avid readers and writers, so please visit their areas of work below: Dr. Katya Salmi's Article Tamya's BookTube Channel Tamya's Library Instagram
In cammino verso Canaan: lezioni e conferenze di esegesi biblica
4. L'uomo, il credente e l'ateo nei salmi. «Di te ha sete l'anima mia in una terra arida». Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
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3. Lo splendore del cosmo nel Salterio. Il cocchio e il mantello di YHWH Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Linton Stephens tries out on comedian and podcaster Alison Spittle. Alison's Playlist: Gustav Holst - The Planets - suite (Op.32), Mars, the bringer of war Alma Deutscher - When Day Falls Into Darkness (from Cinderella) Chiara Margarita Cozzolani - Tu dulcis, o bone Jesu, for 4 voices & continuo (Salmi a otto, 1650), Op. 3 Marc Mellits - Black Nancy Dalberg - String Quartet No. 1 in D minor: 3rd mvt Adagio George Gershwin - Rhapsody in blue for piano and orchestra Classical Fix is a podcast aimed at opening up the world of classical music to anyone who fancies giving it a go. Each week, Linton mixes a bespoke playlist for his guest, who then joins him to share their impressions of their new classical discoveries. Linton Stephens is a bassoonist with the Chineke! Orchestra and has also performed with the BBC Philharmonic, Halle Orchestra and Opera North, amongst many others.
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2. Il grido delle lamentazioni. «Signore, fino a quando te ne starai a guardare? Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
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1. La culla della poesia salmica. Eremo solitario o rumori della strada? Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Elio Marrocco “La necessità della transizione” • Giosuè 3: 1-5 • Esodo 3: 7-8 • Esodo 14: 10 • Esodo 14: 13-14 • Giosuè 1: 10-11 • Giosuè 3: 5 • Salmi 139: 13 Gabriele Crociani “La Preghiera è la chiave per il compimento della perfetta volontà di Dio per te” • Giacomo 4: 2-3, 6 • Matteo 6: 10 • Ebrei 4: 16 • Matteo 8: 18 • Efesini 4: 14-15 • Efesini 2: 4-6 Emanuele Arienzo “La Fede” • Luca 18: 8 Pietro Evangelista “Cristianesimo radicale” • Atti 19: 1-22 • 1 Corinzi 1: 21-25 • Romani 1: 16 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Elio Marrocco “Siamo cari a Dio” • Osea 14: 8 • Cantico dei cantici 2: 4 • Zaccaria 2: 8 • Sofonia 3: 17 • Efesini 2: 4-5 • Isaia 40: 11 • Isaia 49: 16 • Geremia 31: 3 • Isaia 43: 3-4 • Efesini 2: 10 • Salmi 139: 13-14 • Marco 10: 45 • 1 Pietro 1: 18-19 • Matteo 23: 37 • Deuteronomio 33: 26-29 • Deuteronomio 1: 32-33 • Proverbi 3: 5-6 • Proverbi 18: 10 • Salmi 91: 1-2 • Atti 17: 28 Gaetano Fichera “Ateismo teorico e ateismo pratico” • Giacomo 2: 19 • Romani 1: 16 • Marco 16: 15-16 Emanuele Arienzo “L'importanza della visione” • Amos 3: 7 • Genesi 11: 31-32 • Genesi 12: 1-5 Saverio Corsini “Io e la mia casa serviremo il Signore” • Giosuè 24: 14-15 • Proverbi 14: 26-27 • 2 Cronache 16: 9 • Salmi 37: 3 • 1 Corinzi 10: 14 • 1 Giovanni 5: 21 • Matteo 6: 24 • Isaia 6: 3 --Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Dal Vangelo di Luca 24,35-48 In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni». --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
V oddaji Moja zgodba lahko poslušate pričevanje o časih po drugi svetovni vojni s strani naslednje generacije. O svojem dedu Žanu Pircu je spregovorila njegova vnukinja, dr. medicine, Kristina Lovšin Salmič. Svoje razmišljanje o travmatični družinski zgodovini in o tem kako ji jo je uspelo preseči je tudi opisala pod naslovom Mnogo več kot žrtve. Salmičeva je tudi avtorica litanij slovenskih mučencev. Vabljeni k poslušanju ob 20. uri.
Tanti credono in molte cose, ma purtroppo pochi hanno una fede basata sulla Parola di Dio. Questo catechismo ti aiuterà ad avere una fede solida. Questo è domanda e risposta n. 38 della serie di domande e risposte brevi dal catechismo battista del 1693 - versione di Charles Spurgeon.Domanda: Che cosa capiterà ai malvagi alla morte?Risposta: Le anime malvagi, alla loro morte, saranno gettate nei tormenti dell'inferno, ed i loro corpi giaceranno nei sepolcri fino all risurrezione e al giudizio del grande giorno. Versetti:Luca 16: 22-24 - Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. 23 E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno; 24 ed esclamò: "Padre Abraamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma".Salmi 49: 14 - Sono cacciati come pecore nel soggiorno dei morti; la morte è il loro pastore; e al mattino gli uomini retti li calpestano. La loro gloria deve consumarsi nel soggiorno dei morti, e non avrà altra dimora.Link:Ebook - Fede RiformataConfessione di Fede BattistaVerità & Vita PodcastLa Soluzione per la tua PauraLibretto gratis - Mi ConnettoLibretto gratis - Riforma 500Libretto gratis - LiberoSpeakpipe - Lasciaci una domanda o commento Catechismo Playlist
Are you having issues with the Daylight Savings time changeover? If so, check out this episode to discover some tips to help better manage.Research:Sleep disturbances: Kantermann, T., Juda, M., Merrow, M., & Roenneberg, T. (2007). The human circadian clock's seasonal adjustment is disrupted by daylight saving time. Current Biology, 17(22), 1996-2000. Roenneberg, T., Wirz-Justice, A., & Merrow, M. (2003). Life between clocks: daily temporal patterns of human chronotypes. Journal of Biological Rhythms, 18(1), 80-90. Mood changes: Kantermann, T., & Roenneberg, T. (2007). Is light-at-night a health risk factor or a health risk predictor?. Chronobiology International, 24(6), 1077-1088. Terman, M., & Terman, J. S. (2001). Light therapy for seasonal and nonseasonal depression: efficacy, protocol, safety, and side effects. CNS spectrums, 6(3), 223-236. Increased risk of heart attacks and strokes:Janszky, I., & Ljung, R. (2008). Shifts to and from daylight saving time and incidence of myocardial infarction. New England Journal of Medicine, 359(18), 1966-1968. Manfredini, R., Boari, B., Smolensky, M. H., Salmi, R., la Cecilia, O., Maria Malagoni, A., ... & Portaluppi, F. (2016). Daylight saving time and myocardial infarction: should we be worried? A review of the evidence. European Review for Medical and Pharmacological Sciences, 20(10), 2004-2012. https://www.michiganmedicine.org/health-lab/why-daylight-saving-time-could-increase-your-heart-attack-riskhttps://www.heart.org/en/news/2018/10/26/can-daylight-saving-time-hurt-the-heart-prepare-now-for-spring Decreased work performance: Barnes, C. M., Drake, C. L., & Prior, L. (2015). Daylight saving time, sleep, and work injuries. Journal of Occupational and Environmental Medicine, 57(7), e73-e77. Barger, L. K., Wright Jr, K. P., & O'Brien, C. S. (2021). Daylight saving time: an American Academy of Sleep Medicine position statement. Journal of Clinical Sleep Medicine, 17(4), 779-780. https://www.concentra.com/resource-center/articles/watch-out-for-work-injury-spikes-after-daylight-saving-time/#:~:text=Studies%20reveal%20a%20correlation%20between,days%20following%20daylight%20saving%20time.Increased traffic accidents: Coren, S. (1996). Daylight savings time and traffic accidents. New England Journal of Medicine, 334(14), 924-925. Lahti, T. A., & Leppämäki, S. J. (2017). Daylight saving time transitions and road traffic accidents. Journal of Environmental Psychology, 54, 139-145. To learn more visit www.ShiftHealthCoach.comSchedule a free 15 session with me or purchase a full session and walk away with an actionable plan. To learn more, visit www.ShiftHealthCoach.comMusic by Alex Grohl and Pixabay click here to listen to learn more T
Elio Marrocco “Come adorare Dio” • Colossesi 3: 15-16 • Esodo 15: 1-2 • Luca 1: 46-50 • 1 Cronache 15: 16 • 1 Cronache 15: 22-24 • Salmi 150 • 2 Cronache 5: 12-14 • Marco 14: 26 • Efesini 5: 19 • Salmi 66: 12 Giuseppe Tortora “E voi, chi dite che io sia?” • Marco 8: 27-33 • Atti 9: 5-3 • Giovanni 14: 6 • Giovanni 1: 7-9 • Giovanni 11: 25-26 Federico Tranfa “Portatori della gloria” • Esodo 33: 13-18 • Ebrei 11: 24 • Esodo 2: 1-2 • Esodo3: 5 • Esodo 4: 2-3 • Esodo 4: 6 • 2 Corinzi 3: 7-11 • Giovanni 17: 22 • Esodo 34: 9-10 • Esodo 34: 13-14 • Esodo:34: 28 • Esodo 34: 29 • Esodo35: 4-5 • Esodo 36: 6 • Esodo 35: 30-32 • Esodo 40: 34-35 • Esodo 33: 18--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Thank you to Markel for your ongoing support of the We Love Arabian Horses Podcast. Join us as this week, Paul interviews Laurie Ann Salmi, Region 12 Director & Donna Hentges, President of the Minnesota Arabian Horse Breeders as they discuss their unique approaches to building events that have drawn both larger groups of Exhibitors and audiences to their shows: The Minnesota Fall Fest, held in the Fall at the Minnesota State Fairgrounds, and the Region 12 show as well as the Keystone Experience. Both host popular futurities, the Minnesota Medallion and Spotlight programs. Each share how they built their respective clubs and how they adapted and changed thanks to the changes forced on them by the changing Post-Covid landscape. They also talk through some of their best practices as leaders within their organization that could be useful for both Show Committees and clubs looking to grow and take advantage of the magnetic power of the Arabian horse. Have a great idea for a guest or topic, or just want to send us your feedback? Send us an e-mail to austin@welovearabianhorses.com! Want to get some WLAH Merch? Totes and wearables are now available at We Love Arabian Horses! --- Send in a voice message: https://anchor.fm/we-love-arabian-horses/message
Sosiaalisessa mediassa on viime päivinä keskusteltu Heinolan lintuhoitolan toiminnasta kärkkäästi, ja huhuja on oikaistu tiedotteella ja lehtijutuilla. ESS kirjoitti aiheesta kuluneella viikolla: Heinolan lintuhoitola oikaisee somessa levitettyjä huhuja pitkäaikaisten asukkien lopettamisesta – "Lopetukset ovat ikävä osa hoitolan arkea". Heinolan lintuhoitolan toiminta-ajatuksena on edelleen ottaa hoitoon loukkaantuneita luonnonvaraisia lintuja, kuntouttaa ne ja palauttaa ne kuntoutuneina luontoon. – En tiedä, mistä keskustelu varsinaisesti on alkanut. Viime viikon perjantaina jouduimme lopettamaan viisi yksilöä. Valitettavasti tällainen kuuluu ihan normaaliin toimintaan täällä lintuhoitolassa, Heinolan lintuhoitolan päällikkö Tuuli Salmi kertoo Radio Voiman haastattelussa. Lintuja joudutaan lopettamaan hoitolassa viikoittain. Salmi sanoo, että viime vuosi oli ennätyksellinen. Keskimäärin Heinolan lintuhoitolaan saapuu 129 lintua vuodessa, mutta viime vuonna lintuja hoidettiin yli 300. Keskimäärin 30–40 prosenttia hoitoon saapuneista linnuista voidaan vapauttaa. – Viime vuona luontoon palautettiin 38 prosenttia hoitoon saapuneista linnuista eli 195 lintua ei selvinnyt takaisin siivilleen. Iso osa näistä linnuista menehtyy hoitoon tuomisen jälkeen hoidon alkupäivinä. Kuuntele haastattelu, jossa Salmi kertoo lintuhoitolan periaatteista ja toiminnasta tarkemmin! Toimittaja: Eeva Ristkari
Nils Reiter von Physio.bib ist vielen von euch vielleicht schon ein Begriff. Er gehört zu den "jungen Wilden", die sich aufgemacht haben, die deutsche Physiotherapie voranzubringen. Gemeinsam sprechen wir über seinen ganz eigenen Prozess, wie er sich von einer strukturgeprägten Denkweise hin zu einer modernen, evidenzbasierten Physiotherapie entwickelt hat. Nils interessiert sich vor allem für diese Veränderungsprozesse, für die Implementierung von modernen Methoden in der Praxis. Genau darüber haben wir in dieser Folge ausführlich gesprochen. Du möchtest moderner Arbeiten? Welche Stolpersteine es gibt, welche Tools dir weiterhelfen können und wie du sie einsetzt, erfährst du in dieser spannenden Folge. Viel Spaß beim anhören! Natürlich wieder mit Nocebo der Woche! Du möchtest mehr wissen? Dann schau doch direkt bei physiobib.de vorbei! Quellen: Implementierungs-Outcomes: https://implementationoutcomerepository.org/ Readiness to change: Weiner, B. J. (2020). A theory of organizational readiness for change. In Handbook on implementation science (pp. 215-232). Edward Elgar Publishing. Implementierungs-Strategien: Powell, B. J., Waltz, T. J., Chinman, M. J., Damschroder, L. J., Smith, J. L., Matthieu, M. M., ... & Kirchner, J. E. (2015). A refined compilation of implementation strategies: results from the Expert Recommendations for Implementing Change (ERIC) project. Implementation science, 10(1), 1-14. Theorien, Modelle, Framework - Überblick: - Tabak, R. G., Khoong, E. C., Chambers, D. A., & Brownson, R. C. (2012). Bridging research and practice: models for dissemination and implementation research. American journal of preventive medicine, 43(3), 337-350. - Nilsen, P. (2020). Making sense of implementation theories, models, and frameworks. Implementation Science 3.0, 53-79. 4. Barrieren & Faszilitatoren für Leitlinien-konformität in der muskuloskelettalen Praxis: Sorondo, D., Delpierre, C., Côté, P., Salmi, L. R., Cedraschi, C., Taylor-Vaisey, A., & Lemeunier, N. (2021). Determinants of clinical practice guidelines' utilization for the management of musculoskeletal disorders: a scoping review. BMC Musculoskeletal Disorders, 22, 1-11. 5. Theoretical Domains Framework: Atkins, L., Francis, J., Islam, R., O'Connor, D., Patey, A., Ivers, N., ... & Michie, S. (2017). A guide to using the Theoretical Domains Framework of behaviour change to investigate implementation problems. Implementation science, 12(1), 1-18. 6. Consolidated Framework for Implementation Research: Damschroder, L. J., Aron, D. C., Keith, R. E., Kirsh, S. R., Alexander, J. A., & Lowery, J. C. (2009). Fostering implementation of health services research findings into practice: a consolidated framework for advancing implementation science. Implementation science, 4(1), 1-15.
The World Wise podcast returns with its third season and also has a new look and feel. Season Three launches with an episode with Jamil Salmi, the perfect guest to inspire us and help us kick off 2023 by staying focused on some of the biggest issues in higher education globally, including how inequalities in education continue around the world despite greater access to technology, and how universities need to transform themselves for the future or else they risk becoming obsolete—or becoming "museums" as Jamil describes it. Jamil Salmi is an economist, development and policy expert, one of the foremost public intellectuals in higher education, and is also a former head of higher education at the World Bank. He is widely regarded as one of the most astute tertiary education experts in the world, and has provided policy advice to governments and university leaders in about 100 countries in all parts of the world. He is also a prolific author and his series of books on world-class universities (co-authored with Philip Altbach) are an essential reference. Episode highlights: - Jamil's global educational journey across Morocco, France, and the U.S., and how it shaped his interests and career, especially as someone from the Global South. - The uneven and inequitable impacts of COVID-19 on higher education around the world. - The important role of technology in higher education, and why Jamil has been predicting its rise for several years. - What is means for institutions to aspire to be world-class, particularly for institutions in developing countries? What are the costs and benefits of such aspirations? The current status of higher education in Jamil's region of origin, the Middle East and North Africa. - Jamil's vision for the universities of the future and how they need to change and adapt in order to be student- and learner-centered, or else they risk becoming “museums of the 20th century.” The rise of micro- and stacked credentials. - The critical role of scientific reasoning and evidence in higher education. - Jamil's key pieces of advice for the next generation of professionals in our field. Episode Resources: Follow Jamil: LinkedIn, Twitter Lumina report: COVID's Lessons for Higher Education The Road to Academic Excellence: the Making of World-Class Research Universities The Challenge of Establishing World-Class Universities Equity in access and success in HE is no longer a luxury The Museum of 20th Century Universities My book: America Calling: A Foreign Student in a Country of Possibility Sign up for America Calling: my take on the intersection of education, culture and migration Connect with me: LinkedIn, Twitter
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5247SAN TOMMASO E IL SENSO LETTERALE DELLA BIBBIA di Fabrizio CannoneL'estate direi che è la stagione più propizia per la lettura e la meditazione. Le vacanze, il tempo libero, il fattore climatico, un certo legittimo desiderio di evasione ed infine l'importanza - avvertita soprattutto dalle persone profonde - di formarsi e di riflettere.San Tommaso è di uno quegli autori che difficilmente si riescono ad esaurire in una sola esistenza. Leggere tutte le opere di Manzoni, di Petrarca, di Pirandello o di Shakespeare, è difficile, ma non è impossibile. E c'è chi c'è riuscito senza pena, in anni di intense letture.Le opere di Tommaso d'Aquino hanno una profondità, una vastità e una complessità difficilmente raggiungibile, e molti studiosi tomisti mi hanno rivelato di aver impiegato molti anni per leggere la sola Summa teologica, il testo sicuramente più autorevole dell'immenso teologo italiano (oggi disponibile, in 4 volumi, ed in una nuova eccellente traduzione, a cura delle ESD di Bologna).Ma san Tommaso oltre che teologo (Summa theologiae, Commento alle Sentenze e Summa contra Gentiles), fu anche filosofo (con i celebri studi su Aristotele, Boezio e gli undici volumi delle Quaestiones Disputatae) e ottimo esegeta della Sacra Scrittura.Quest'ultima sua caratteristica è la meno nota e forse un minimo anche la meno riconosciuta da certi teologi della Chiesa. Costoro, per varie diverse ragioni, sono ostili alla Scolastica medievale e vorrebbero - pazzescamente, il faut le dire - ridurre Tommaso ad una sorta di Aristotele cattolico, né biblico, né realmente "cristiano" poiché carente di impregnazione scritturistica nelle sue opere.LA REALTÀ È ESATTAMENTE ALL'OPPOSTONon solo tutte le opere di san Tommaso, ove più ove meno, sono delle riflessioni che tengono conto della Rivelazione divina e dei dogmi della fede, ma l'Angelico ha anche "commentato alcuni libri biblici, in particolare Isaia, Geremia, i primi cinquanta Salmi, Giobbe, i Vangeli di san Matteo e di san Giovanni e le Lettere di san Paolo" (Tommaso d'Aquino, Commento al Vangelo secondo Matteo, Edizioni Studio Domenicano, Bologna, 2018, 2 volumi, di pagine 1194 ciascuno, euro 98, p. 5).E non è davvero poco, specie in mancanza di web, pc ed altre moderne facilitazioni.Il domenicano Roberto Coggi, traduttore del libro, nota con legittimo stupore che mentre "Tutti questi commenti sono stati tradotti in qualche lingua moderna [ovviamente nel Medioevo si scriveva in latino]", fa eccezione, "stranamente, il Vangelo di san Matteo", benché il Commento di san Tommaso non sia "per nulla inferiore agli altri" (p. 5).Secondo il sacerdote, il Commento al Vangelo secondo Matteo risale al secondo periodo parigino di san Tommaso, probabilmente proprio al biennio 1269-1270, pochi anni prima dunque della morte dell'Autore, avvenuta presso l'abbazia di Fossanova, nel 1274.La dotta introduzione di padre Coggi si diffonde sulle caratteristiche testuali e critiche dell'opera tomistica, notando per esempio che alcuni brevi passaggi del Commento non sarebbero dell'Aquinate, ma di un certo "Pietro di Scala, un domenicano della fine del XIII secolo" (p. 6).IL SENSO LETTERALE DELLA SACRA SCRITTURA È IL PRIMO E IL PIÙ IMPORTANTEQuello che ci pare ancora più rilevante, vista la crisi spaventosa dell'esegesi cattolica attuale, è il valore che il Dottore Comune della Chiesa dà al senso letterale della Sacra Pagina. "Fra i quattro sensi della Scrittura, letterale o storico [il I], allegorico, cioè dogmatico [il II], morale [il III] e anagogico, cioè rivolto alle realtà future [il IV], san Tommaso, come suo solito, dà la priorità al senso letterale, essendo convinto che esso è il solo adattabile alle necessità dell'argomentazione teologica, e inoltre che ogni interpretazione spirituale (...) deve essere confermata dall'interpretazione letterale, in modo da evitare qualsiasi rischio di errore" (p. 7, corsivo nostro).Non crediamo che l'esegesi del Novecento, pur tra tante conquiste e scoperte, abbia seguito il consiglio di san Tommaso in materia di interpretazione biblica. E neppure siamo in grado di dire se tale principio assiomatico dell'esegesi cattolica - assieme a quello duplice dell'ispirazione-inerranza - sia ben integrato negli stesso documenti ufficiali recenti, come L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa (Pontifica Commissione Biblica, Libreria Editrice Vaticana, 1993). Anzi, temiamo che la crisi epocale dell'esegesi sia dovuta proprio all'oblio, più o meno volontario, dei 3 principi summenzionati: primato del senso letterale, ispirazione (che fa di Dio l'autore principale di tutta la Scrittura canonica, dalla Genesi all'Apocalisse) e la totale inerranza del Testo sacro.Ci si permetta una breve riflessione, proprio a partire da san Tommaso esegeta sul senso profondo e dimenticato dell'autentica ispirazione biblica.IL PREVALERE DI ESEGETI CON POCA FEDEIl 23 aprile 1993, Giovanni Paolo II, durante un'udienza commemorativa del centenario della Providentissimus Deus di Leone XIII e del cinquantenario della Divino afflante Spiritu di Pio XII - le due encicliche che fondarono in qualche modo l'esegesi critica dei cattolici - disse che "l'interpretazione della Sacra Scrittura è di una importanza capitale per la fede cristiana e la vita della Chiesa" (n. 1).E sottolineava giustamente che "La Chiesa non teme la critica scientifica" (n. 4), ed "attribuisce una grande importanza allo studio storico-critico della Bibbia" (n, 7), fino a parlare, con linguaggio ardito, "dei condizionamenti umani della Parola di Dio" (n. 8). Ma nell'esegesi prevalente oggi questi 'condizionamenti umani' sono giunti a far dire all'esegeta cattolico, che non possiamo conoscere l'intenzione degli autori dei Sacri testi, e neppure saperne l'identità, l'origine e gli scopi. Fino al punto che tale condizionamento potrebbe aver causato degli errori fattuali (di tipo storico, cronologico, scientifico o culturale) nella Scrittura, negando così implicitamente sia il dogma dell'ispirazione biblica, sia il suo corollario immediato, ovvero la sua inerranza assoluta (in tutti gli ambiti e non solo in quello dogmatico-morale).Giovanni Paolo II però, in quel Discorso, parlava proprio di ciò che larga parte dell'esegesi scientifica attuale non vuol più sentire, cioè della doverosa "fedeltà alla Chiesa" (n. 10), che consiste nel "situarsi risolutamente nella corrente della grande Tradizione che, sotto la guida del Magistero, assicurato da un'assistenza speciale dello Spirito Santo" (n. 10), interpreta autorevolmente i testi. Il papa collega persino la virtù personale che l'esegeta cattolico deve perseguire e il suo lavoro di esegeta. Risulta infatti "necessario che lo stesso esegeta percepisca nei testi la parola divina, e questo non gli è possibile che nel caso in cui il suo lavoro intellettuale venga sostenuto da uno slancio di vita spirituale (...). Lo studio scientifico dei soli aspetti umani dei testi può far dimenticare che la parola di Dio invita ognuno ad uscire da se stesso per vivere nella fede e nella carità" (n. 9).Questa dimenticanza dal 1993 ad oggi è diventata legione. L'Angelico, con la sua interpretazione magistrale del Vangelo di Matteo, contribuirà, ne siamo certi, alla ripresa di quella grande corrente della Tradizione, che dalla Patristica ad oggi, non si è mai interrotta, nonostante il prevalere di esegeti con poca fede e nulla carità.
Nel 1990, Eros Ramazzotti pubblicò il suo quinto album, In ogni senso. Questo album conteneva 12 canzoni. Curiosamente, la decima canzone si intitolava Cantico. La canzone parla di “un mondo di lupi che calano giù”, e cita indirettamente il famoso Cantico delle creature di Giovanni di Pietro di Bernardone, chiamato più comunemente Francesco d'Assisi. Non è strano che la canzone di Ramazzotti termini con le parole “laudato sì”, un latinismo che indica una forma di lode. Fra l'altro, ogni canzone dell'album In ogni senso, quindi anche Cantico, contiene l'espressione “in ogni senso”, unendo tra loro le 12 canzoni come se fossero un tutt'uno. Ma cosa si intende con la parola “cantico”? Il cantico è una composizione che include musica e parole; è una composizione poetica. Il cantico potrebbe essere la prima composizione musicale cantata della storia. Infatti, Adamo, il primo essere umano mai vissuto sulla Terra, quando vide per la prima volta Eva, pronunciò una poesia. Non sarebbe strano ipotizzare che l'abbia cantata. Comunque, i versi erano soltanto due. Circa un decimo dell'intera Bibbia è formato da cantici; i principali esempi sono i Salmi, il Cantico dei Cantici e le Lamentazioni. Mentre le Scritture fanno riferimento a canti secolari, canti di disprezzo e di seduzione, la maggior parte dei circa 300 riferimenti biblici all'argomento si riferisce all'adorazione. In generale, il cantico è associato alla gioia; per esempio, il discepolo Giacomo scrisse: “C'è qualcuno d'animo allegro? Canti salmi [canti di lode a Dio]” (Gc 5:13). Le canzoni che esprimono dolore potrebbero essere più propriamente definite canti funebri. Il primo cantico completo registrato nella Bibbia fu quello cantato da Mosè e dagli uomini d'Israele, al quale Miriam e le donne risposero, dopo la loro liberazione al Mar Rosso. Altri cantici sono il cantico d'addio di Mosè, il cantico della vittoria di Debora e Barac, e il cantico in cui Davide piange la morte di Saul e del suo caro amico, Gionatan. Davide compose almeno 73 Salmi. I cantici sono citati anche nelle profezie. Infatti, spesso si parla di “un nuovo canto”. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
Börje Salming att sätta kaxiga stjärnskott på plats, om gymträningen med gladiatorn som håller honom hel, om cyklingen, om uppväxten i den lilla byn Salmi i nordvästra Lappland och om kärleken till området där vi båda har vistats mycket, om löpningen och om uppoffringarna han har tvingats göra för idrottens skull. Om att träna tillsammans med Ingemar Stenmark, om varför han konsekvent har tackat nej till medverkan i ”Let's Dance” och om den tunga skadeperioden i mitten av 1980-talet, då många dömde ut honom och ansåg att han var slut. Om att bli äldre, om rädslan för prostatacancer och vad han tycker om att tvingas bära hörapparat.Ett hyllningsavsnitt till en av våra allra största hockeystjärnor, som tyvärr gick bort nyligen. Tack för allt, Börje! Vi glömmer dig aldrig.Följ Maratonpodden i sociala medier:Instagram: https://www.instagram.com/maratonpoddenFacebook: https://www.facebook.com/maratonpoddenFölj Petra:Instagram: https://www.instagram.com/maratonpetraFacebook: https://www.facebook.com/petra.manstrom Vill du lyssna reklamfritt? Då är du välkommen till Maratonpodden+. Det kostar 23 kronor i månaden plus moms (29 SEK ink moms) och du kan självklart avsluta din prenumeration när du vill. Läs mer här: https://plus.acast.com/s/maratonpodden. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 24 minutiOggi è la prima domenica in cui per tradizione accendiamo la prima delle candele della Corona dell'Avvento, quella che ci ricorda la Speranza. Paolo ha detto:“Questa speranza poi non ci porta alla delusione, perché, accada quel che accada, sappiamo che Dio ci ama e sentiamo dentro di noi il calore del suo amore che, per mezzo dello Spirito Santo, ci ha riempito il cuore.” (Romani 5:5 PV)E forse avrete notato anche che il titolo della serie di messaggi è cambiato: non è più una misericordia inaspettata,ma una misericordia promessa. Dio aveva promesso che avrebbe mandato qualcuno a riscattarci... ma nessuno si sarebbe aspettato che avrebbe mandato il Figlio a farlo.Ma questa è la natura di Dio: Dio è amore. Se qualcuno ti ama, lui ti ascolta; è per quello che la speranza è indissolubilmente legata alla preghiera: ecco cosa dice Dio nei Salmi, a proposito della preghiera.“...poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai.” (Salmo 50:15)“Benedetto sia Dio, che non ha respinto la mia preghiera e non mi ha negato la sua grazia.” (Salmo 66:20) “Egli ascolterà la preghiera dei desolati e non disprezzerà la loro supplica.” (Salmo 102:17)“Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.” (Salmo 32:6)Possiamo rivolgerci a Dio in qualsiasi occasione, in qualsiasi circostanza. Non importa cosa abbiamo fatto. Non importa in quale stato emotivo ci troviamo. Nulla dovrebbe impedirci di rivolgerci a Dio.Eppure... spesso ci fermiamo. E quando lo facciamo, ci troviamo in una lunga fila di persone che hanno fatto lo stesso. Non a caso Giona fa parte di queste. Soprattutto alla luce dell'ultimo versetto.“Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato; e qualora straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.” (Salmo 32:6) Leggiamo la situazione in cui si trova Giona:“Il Signore fece venire un gran pesce per inghiottire Giona. Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, il suo Dio, e disse: «Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto; dalla profondità del soggiorno dei morti ho gridato e tu hai udito la mia voce. Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare; la corrente mi ha circondato, tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi hanno travolto. Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo! Come potrei vedere ancora il tuo tempio santo?” Le acque mi hanno sommerso, l'abisso mi ha inghiottito; le alghe si sono attorcigliate alla mia testa. Sono sprofondato fino alle radici dei monti, la terra ha chiuso le sue sbarre su di me per sempre; ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici con canti di lode, adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal Signore». E il Signore diede ordine al pesce, e il pesce vomitò Giona sulla terraferma.” (Giona 2:1-11)Ciò che ha pregato Giona nel ventre del pesce,sono le medesime parole (parola più parola meno) che il Signore aveva messo in cuore a Davide, Asaf e agli altri che hanno scritto i Salmi:"Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto." (Giona 2:3).“Nella mia angoscia ho invocato il Signore, ed egli mi ha risposto.” (Salmo 120:1). “...ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio!” (Giona 2:7 b).“Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici. Egli perdona tutte le tue colpe, risana tutte le tue infermità; salva la tua vita dalla fossa, ti corona di bontà e compassioni...”(Salmo 103:2-4).“Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia...” (Giona 2:9)“Detesto quelli che si affidano alle vanità ingannatrici; ma io confido nel Signore.”(Salmo 31:6).La Bibbia è un unico lungo piano, di libro in libro, di generazione in generazione, di evento in evento, che parla di Speranza, di una misericordia promessa, e che ci esorta a parlare con Dio.La scorsa volta avevamo detto che lo Spirito Santo ci aiuta quando non sappiamo cosa pregare. Ma la stessa cosa vale per la Bibbia. Quante volte vi è capitato che in una situazione vi venga in mente una Scrittura che parla proprio di quella situazione? Oppure state valutando cosa fare in una situazione di vita e vi viene in mente una parola della Scrittura e riconoscete che quella è la risposta che cercavate?La Bibbia, la Parola di Dio, è un “serbatoio” da cui potete attingere... ma solo se la leggete, la studiate, la memorizzate.Giona evidentemente lo aveva fatto. Ma che tipo di preghiera è? Potrebbe sembrare una preghiera di pentimento, in cui Giona torna in sé e confessa umilmente al Signore di aver peccato. Giona vede che Dio vuole avere misericordia di Ninive e che ha scelto Giona come suo strumento.Ho detto “potrebbe sembrare”... perché al capitolo 4 leggiamo:“Giona ne provò gran dispiacere e ne fu irritato. Allora pregò e disse: «O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato. 3 Perciò, Signore, ti prego, riprenditi la mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere».” (Giona 4:1-3)Al capitolo 4 Giona è di nuovo sulla terraferma, è vivo e salvo, e non accetta la misericordia di Dio per Ninive; così, prega con rabbia.Ma al capitolo 2, invece, lui sta pregando quella che si definisce la "preghiera della trincea"; era quella che pregavano i soldati nella 1° Guerra Mondiale, dove gli eserciti si affrontavano l'uno di fronte all'altro e scavavano trincee per conquistare il terreno.Ogni giorno i soldati entravano nella trincea, e non sapevano se ne sarebbero usciti vivi; e così pregavano: "Dio, se mi tiri fuori da questa situazione, farò tutto quello che vuoi".Giona sta recitando una preghiera da trincea. Osservate i tempi della preghiera "Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore..." (Giona 2:2)."Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia..." (Giona 2:3)"Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo!" (Giona 2: 4).“...ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa, o Signore, mio Dio! Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore e la mia preghiera è giunta fino a te, nel tuo tempio santo. (Giona 2:7-8)Giona non spera... è semplicemente disperato. Pensava di voler solo essere gettato in mare e farla finita. Ma adesso realizza che è ancora vivo … o forse è morto (non lo sappiamo), ma comunque ancora pensa, riflette... e finalmente prega!. È una preghiera da trincea.Guardate l'atteggiamento di Giona nella preghiera: "Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare..." (Giona 2: 4)Mica è vero! E' stato lui a dire ai marinai di gettarlo come zavorra dalla nave per far placare i venti!E adesso invece dice che è Dio ad averlo buttato a mare! Dio è il colpevole!“Quando la vita veniva meno in me, io mi sono ricordato del Signore” (Giona 2:8).C'è voluto un bel po' per far decidere Giona di parlare con Dio! E adesso, nel ventre del pesce, pensa: “Bisogna che succeda qualcosa prima che parta della digestione del pesce”. E si ricorda solo allora di pregare! Ma non ricorda che forse dovrebbe confessare il suo peccato, e magari chiedere scusa... anzi!“IO ho gridato al Signore... IO mi sono ricordato...la mia preghiera è giunta...” “Io l'ho fatto! La mia pietà. La mia spiritualità. I miei sforzi.”"Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici con canti di lode, adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal Signore».”. (Giona 2:9-10)"Guardami Dio. Non sono come quei pagani che non ti adorano. Sono molto meglio. Ti seguirò. Sarò fedele!”A dirla tutta, proprio in questo momento in superficie, su un mare calmo, quei cosiddetti marinai senza valore, adoratori di idoli, invocano il nome del Signore. E il loro timore di Dio è diventato timore., stupore, meraviglia, riverenza... per il Signore!Capita, quando ci troviamo nella trincea, di ricordare a Dio perché dovrebbe salvarci... evitando accuratamente di ricordare perché dovrebbe non farlo. Per i nostri peccati, per le nostre mancanze, per i nostri rifiuti... Se fossimo onesti, Dio dovrebbe girarsi dall'altra parte... e non guardare Giona... e nemmeno noi!Ma non lo fa! Giona viene salvato dalla misericordia inaspettata di Dio. Le preghiere di Giona possono essere pronunciate nella più completa disperazione, ma Dio le ascolta comunque. E Dio risponde ancora ad esse. Risponde a Giona... e anche a noi!Non perché ci siamo umiliati. Non perché abbiamo detto le parole giuste. Non perché abbiamo l'atteggiamento giusto. E certamente non perché in qualche modo siamo migliori degli altri. Ma solo perché il suo carattere è la misericordia.Giona non aveva visto la misericordia promessa da Dio all'opera, noi si, in quel primo Natale... senza che avessimo chiesto scusa, senza che ci fossimo pentiti... solo perché Dio aveva promesso che avrebbe avuto misericordia di noi.Per Giona aveva scelto un pesce per portare la Salvezza; per tutti noi ha scelto una Vergine Ha mandato un bambino, attraverso una giovane donna:“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele.” (Isaia 7:14) "...che tradotto vuol dire 'Dio con noi'". (Matteo 1:23 b)È un momento che racchiude pienamente la misericordia inaspettata di Dio che ci da Speranza.Anni dopo, a quel figlio, nato da una Vergine, qualcuno avrebbe chiesto un altro segno:“Allora alcuni scribi e farisei presero a dirgli: «Maestro, noi vorremmo vedere da te un segno». Ma egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera chiede un segno; segno non le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti.” (Matteo 12:38-40)Qual è il segno? Un luogo che dovrebbe essere un luogo di morte definitiva, dopo tre giorni si rivela un luogo di vita. Il ventre di un pesce gigante. E il cuore della terra, che è una tomba.Non si va deliberatamente in questi luoghi e non ci si aspetta di tornare. Ma Giona lo fece. E Gesù dice ai farisei che lo farà anche lui. Sappiamo che è esattamente quello che è successo. È successo perché un Dio misericordioso ha voluto salvare un popolo peccatore che si trovava in una situazione disperata.Dio ha fatto questo in quel primo Natale, ancor prima che coloro che fuggono da Lui si rendessero conto che Egli sta attivamente creando una strada, una via, una salvezza.Gesù viene a Natale per aprirla: dalla morte certa alla vita eterna. Dal ventre della morte, che sia un grande pesce, una tomba, o una vita lontana dal Padre, alla speranza di un altro giorno, di un'altra vita, di una vita nuova in Cristo. Rinati!Il segno di Giona è la Speranza! La speranza per noi peccatori che pregano nella trincea, che affondano disperatamente, che mangiano le alghe, che vivono nella trincea. E' la misericordia inattesa di Dio, ma che Dio aveva promesso... e Dio è fedele! La misericordia che salverà. Il segno di Cristo è la Speranza... quella con la esse maiuscola, giunta sulla terra attraverso una Vergine che partorisce colui che sarà la misericordia inattesa ma promessa, di Dio che ci trae fuori dalla morte del peccato e ci proietta verso una vita vissuta assieme al nostro Padre. Nascerà Emmanuele, Dio con noi! Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Die beiden Melophon Redakteure Lukas und Bela haben sich über das neue Album Ottoline von L. A. Salami unterhalten und erzählen euch, ob sich der Stil von L.A Salmi auf dem neuen Album verändert hat.
Dans ce podcast, tu retrouveras chaque semaine, mes conseils pour trouver ta voie et enfin devenir celle que tu veux être !
Jaksossa 74 meillä on Vaarojen Extreme 65km 2022 juossut Tomi Salmi (IG @t0msteri) langan päässä Jyväskylässä. Tomi veti kesällä hienosti 13 kierrosta eli 87km Nuuksio Backyard Ultrassa. Tomi aloitti juoksun 2018 ja innostui maratonien ohella myös polkujuoksuista. 2021 ohjelmassa oli NUTS Ylläs Pallas 66km ja Himos Double-Extreme 52km. 2023 Tomin tähtäimessä on ensimmäinen satamailinen NUTS YP 160km. 2024 haaveissa siintää UTTF-liivi. Kuuntele TRAILPODDER Podcast Spotify, Apple ja muilla alustoilla.
Oman Air adds new destination - Phuket, Thailand find out more from our guest. Captain Nasser al Salmi, COO Oman Air.
Cataldo Petrone“CRISTO NOSTRO LIBERATORE”• Luca 24: 21• 1 Corinzi 15: 3• Salmo 22: 15• Isaia 53: 4-5• Isaia 53: 11• 1 Corinzi 15: 4-7• Atti 7: 35• Luca 4: 18-19• Luca 13: 12• Luca 8: 36• Galati 5: 1• Colossesi 1: 13Massimo Mazzarà“Amare - Adorare - Servire”• Salmi 95: 6-7• Giovanni 4: 23• Isaia 6: 1-4• Isaia 6: 8• Apocalisse 4: 11• Luca 10: 27• Giovanni 4: 24• Salmi 103: 1• Ebrei 1: 3• Ebrei 11: 6• Salmi 33: 20-21• Salmi 46: 10• Filippesi 4: 19Domenico Scutifero“L'uomo Spirituale”• 1 Corinzi 2• 1 Corinzi 3: 1-8• 1 Corinzi 3: 16-17• Romani 8: 9-18• Romani 6: 12-13• Galati 5: 16-25Eugenio D'Elia“RIFLESSIONI SULLA CROCE”• Luca 23: 33-43• Ezechiele 37: 15-28• Efesini 2: 11-22--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Il superiore livello di moralità degli israeliti e la loro letteratura di elevata qualità, come esemplificato dalla poesia e dalla prosa delle Scritture Ebraiche, suggeriscono che la musica dell'antico Israele trascendeva quella dei suoi contemporanei. Di certo, l'ispirazione per la musica di Israele era molto più alta di quella delle nazioni vicine. Interessante è un bassorilievo assiro su cui il re Sennacherib è rappresentato mentre chiede al re Ezechia di essere pagato con un tributo di musicisti, sia uomini che donne (Ancient Near Eastern Texts, edited by J. Pritchard, 1974, p. 288). Per lungo tempo alcuni studiosi hanno affermato che la musica ebraica era monofonica, melodica, ma priva di armonia. Tuttavia, la sola importanza data all'arpa e ad altri strumenti a corda in Israele contrasta molto con questa ipotesi. È praticamente impossibile affermare che un musicista possa suonare uno strumento a più corde e non si accorga che la combinazione di certi toni è molto piacevole o che una serie di note eseguite in un arpeggio produce un suono piacevole. Una fonte informata sulla storia della musica, Curt Sachs, afferma: “Il pregiudizio radicato secondo cui l'armonia e la polifonia [2 o più parti musicali o voci combinate] siano state una prerogativa dell'Occidente medievale e moderno non regge”. Inoltre, anche fra le culture primitive ci sono molti esempi di musica che suona per quinte, quarti, terze e ottave, e fra questi popoli, comprese alcune tribù pigmee, si sviluppò lo stile antifonico, con voci sovrapposte (in cui il canto si alterna fra due cori) dando origine a un vero e proprio canone. In base a una ricerca condotta a livello mondiale, Sachs ha presentato la seguente conclusione: “I cori e le orchestre che facevano parte del Tempio di Gerusalemme suggeriscono un elevato standard di educazione musicale, abilità e conoscenza”. Poi aggiunge: “È importante rendersi conto che l'antico Oriente occidentale aveva una musica del tutto diversa da quella che gli storici dell'Ottocento concedevano. … Anche se non sappiamo come suonasse quella musica antica, abbiamo prove sufficienti del suo potere, della sua dignità e della sua maestria” (The Rise of Music in the Ancient World: East and West, 1943, pp. 48, 101, 102). Anche le Scritture permettono di arrivare a questa conclusione. Per esempio, le soprascritte di molti Salmi usano espressioni di questo tipo: “A [per] il direttore”; “Maestro del coro”; “Capo dei musicisti”; “Maestro della banda”. Queste espressioni variano in base al traduttore, ma di certo indicano qualche aspetto tecnico del mondo musicale. I termini ebraici, infatti, sembra che si riferiscano a qualcuno che dava indicazioni ai cantanti e all'arrangiamento. Il “maestro” probabilmente si occupava sia delle prove che dell'addestramento dei cantori leviti. È anche possibile che questa parola indicasse il direttore del coro o dell'orchestra. Forse il “capo” era a capo di un gruppo di 24 musicisti del santuario, oppure era solo un musicista affermato, forse incaricato di sostituire i direttori. Altri Salmi specificano che esistevano direttori del coro, di parti del coro e di specifici strumenti musicali. Inoltre, c'erano “capi dei cantori”, o “direttori per i cantori”. Alcuni erano esperti; altri erano degli allievi. --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
Federico Tranfa“Caratteristiche del costruttore che Dio usa”• Neemia 6: 15• Neemia 1: 2• Neemia 1: 4 • Neemia 2: 2• Neemia 2: 5• Apocalisse 14: 13• Apocalisse 22: 12• Neemia 2: 17Massimo Mazzarà“Abbandonarsi alla Sua volontà”• Marco 1: 40-42• Matteo 26: 38-39• Luca 22: 44• Giacomo 1:5-8• Giovanni 2:5• 1 Cronache 4:10• Matteo 7:7-8• 2 Cronache 20:1-3• 2 Cronache 20:12• 2 Cronache 20:17• Salmi 34:1--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Se vi chiedessi il nome di qualche famoso artista vissuto prima della nascita di Cristo, quanti ne riuscireste a elencare? Visto che gli antichi ebrei tramandavano l'arte musicale di padre in figlio, la storia antica ci ricorda il nome un'antica famiglia di artisti, quella di Asaf. Come il re Davide, era anche lui un cantautore. Inoltre, fu il capostipite della sua famiglia. I discendenti di Asaf formarono infatti un gruppo d'élite che si occupava degli arrangiamenti sia orchestrali che corali, e assunse un ruolo di 1° piano quando fu inaugurato il tempio di Salomone e vi fu installata l'Arca dell'Alleanza. Il racconto biblico menziona i discendenti di Asaf anche a distanza di alcuni secoli. Per esempio, ebbero un ruolo importantissimo durante le celebrazioni di quell ache fu probabilmente l'ultima grande Pasqua prima della distruzione di Gerusalemme da parte dei babilonesi. In seguito, sopravvissero alla deportazione in Babilonia. Come autori, Asaf e i suoi discendenti scrissero almeno una dozzina di Salmi. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
Parikoodaus, yhteisöohjelmointi – ne herättävät jo pelkästään ajatuksena monenlaisia reaktioita. Toisaalta yhteisöohjelmointi myös kiehtoo, sillä se tarjoaa mahdollisuuden oppia, kehittyä ja aarteenmetsästää parempia työskentelytapoja. Jaksossa murretaan parikoodaukseen ja yhteisöohjelmointiin liittyviä myyttejä, kuten "yhteisöohjelmointi ei toimi konsultointityössä" tai "yhdessä tekeminen on hidasta". Jakson vieraina ovat BRYTERillä koodaava Aki Salmi ja Vaisalan ohjelmistokehittäjä Maaret Pyhäjärvi, joka kirjoittaa myös kirjaa Ensemble Programming Guidebook.
Come reagisci ai momenti bui della tua vita? E cosa puoi apprendere da essi. Spesso i fallimenti più amari sono la scuola per i suoi successi più grandi, i momenti di solitudine e di abbandono quelli forgiato di più, per arrivare a capire che senza Dio la prosperità è ben poca cosa.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 10 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 21 minutiMolti hanno descritto la vita come un luna park; pieno di giochi e di attrazioni, alcuni emozionanti, altri rilassanti, altri paurosi. L'emozione delle montagne russe, o il rilassamento della ruota panoramica, o la paura del tunnel degli orrori.Ma, alla fine, il luna park è solo un gioco, e le emozioni, belle o brutte, durano l'arco di un pomeriggio, dopo di che si torna a casa, e tutto riprende come prima.La vita vera, invece, è un luna park dove ogni emozione è vera e spesso eccitazione, rilassamento o paura non vanno via in un pomeriggio ma restano per molto.Non sempre facciamo vedere agli altri cosa sta succedendo dentro di noi; ci sono momenti di frustrazione, di rabbia per l'ingiustizia, di dubbio, di depressione spirituale, di dolore. Ci sono momenti di euforica gioia, di pace che non trova parole.Non sempre, anzi, quasi mai, li facciamo vedere fuori; talvolta lo facciamo con le persone più intime un familiare, un amico o un'amica, talvolta, ma non sempre, con Dio.Nella Bibbia invece, troviamo spessissimo scritti di persone che scrivono e condividono con Dio, e perciò con noi, le loro emozioni più profonde, specialmente nei Salmi.Molti sono scritti da Davide, il 2° re d'Israele, la cui vita è stata molto simile alle montagne russe di un luna park, con alti e bassi a non finire; da pastore a guerriero, da cantante a re, da uomo di lode ad assassino.Nei suoi salmi troviamo una gamma incredibile di esperienze: la gioia, la rabbia, la paura, la fiducia, la riconoscenza, la confusione, il pentimento. Il salmo 30 è un salmo di lode per una di queste esperienze.1 Io ti esalto, o SIGNORE, perché m'hai portato in alto e non hai permesso che i miei nemici si rallegrassero di me. 2 O SIGNORE, Dio mio, io ho gridato a te e tu m'hai guarito. 3 O SIGNORE, tu hai fatto risalir l'anima mia dal soggiorno dei morti, tu m'hai ridato la vita perché io non scendessi nella tomba. 4 Salmeggiate al SIGNORE, voi suoi fedeli, celebrate la sua santità. 5 Poiché l'ira sua è solo per un momento, ma la sua benevolenza è per tutta una vita. La sera ci accompagna il pianto; ma la mattina viene la gioia. 6 Quanto a me, nella mia prosperità, dicevo: «Non sarò mai smosso». 7 O SIGNORE, per la tua benevolenza avevi reso forte il mio monte; tu nascondesti il tuo volto, e io rimasi smarrito. 8 Ho gridato a te, o SIGNORE; ho supplicato il SIGNORE dicendo: 9 «Che profitto avrai dal mio sangue s'io scendo nella tomba? Potrebbe la polvere celebrarti, predicare la tua verità?» 10 Ascolta, o SIGNORE, e abbi pietà di me; o SIGNORE, sii tu il mio aiuto! 11 Tu hai mutato il mio dolore in danza; hai sciolto il mio cilicio e mi hai rivestito di gioia, 12 perché io possa salmeggiare a te, senza mai tacere. O SIGNORE, Dio mio, io ti celebrerò per sempre. (Salmo 30:1-12)Come in una montagna russa l'esperienza di Davide è stata quella di essere stato in basso ed portato in alto prima in preda ai nemici e poi salvato da essi in balìa dei nemici (vers. 1), poi malato (vers. 2), e persino quasi morto (vers.3)Se sei stato, se sei stata anche tu su una montagna russa simile a quella di Davide (e chi non lo è stato?) forse possono ritornarti utili le cose che Davide ha scoperto su Dio nel frattempo che si teneva saldo al seggiolino del suo cart sulla montagna russa della vita.1° lezione - La realtà dell'ira di Dio"Poiché l'ira sua è solo per un momento, ma la sua benevolenza è per tutta una vita. La sera ci accompagna il pianto; ma la mattina viene la gioia." (v. 5)Abbiamo spesso difficoltà a parlare dell'ira di Dio; è un attributo scomodo che spesso vogliamo escludere, portati come siamo a parlare solo della bontà di Dio verso noi, ma… E' possibile che Dio possa essere irato verso di te?Perché, vedi, l'ira di Dio non si applica solo ai suoi nemici o ai nemici dei suoi figli, ma anche a chi crede in lui, ai credenti. Sappiamo di essere nella grazia, sappiamo che Cristo a espiato i nostri peccati sappiamo di essere scritti nel libro della vita... però capita!Davide, di cui Dio diceva essere “un uomo secondo il suo cuore” (1 Sam. 13:14) la sperimentò, e ne parla spesso, ma dice anche che “è solo per un momento”: non è un “cartellino rosso”, e neppure un un giallo. E' l'arbitro che chiama il giocatore e ci parla: quando si comporta male e fuori dalle regole.Ed è limitata ad un brevissimo spazio di tempo; una notte appena, dice Davide, si piange la sera e si ride la mattina seguente.Sei nella sera del pianto? Credi in lui ma tutto sembra buio intorno? Forse non lo è, ma potrebbe essere quell'invito bonario dell'arbitro, che ti richiama a giocare bene.Non ti scandalizzare e non la prendere male, anche se Dio sa che lo ami capita di deviare, Davide lo fece più volte: fu adultero, fu omicida, si ritirò dal combattere per il Signore.Cosa puoi fare tu per diventare oggetto di questa ira disciplinatoria di Dio? Non andare in battaglia quando sai che dovresti stare là, a fianco dei tuoi soldati. Affacciarti alla finestra dove sai che ci sarà Batseeba che fa il bagno nuda per farsi vedere da te. Insomma fare quello che sei di non dover fare, o non fare quello che sai di dover fare.2° lezione - Il laccio della prosperità "Quanto a me, nella mia prosperità, dicevo: «Non sarò mai smosso». O SIGNORE, per la tua benevolenza avevi reso forte il mio monte; tu nascondesti il tuo volto, e io rimasi smarrito." (v. 6-7)Se leggi sulla tua Bibbia il Salmo 30 vedrai che, prima dei versetti è scritto “Per l'inaugurazione della casa", ovvero del Tempio. Davide ora ha conquistato Gerusalemme e ha costruito un luogo dove adorare Dio. Si ferma, e guarda indietro.Potrebbe vantarsi, fare il supereroe... ma non lo fa. Invece, riflette: “Come sono stato capace di fare tutto ciò?” E gli sovvengono non solo i momenti belli del cammino, ma anche quelli brutti.Lo fai ogni tanto? Consideri il cammino della tua vita fino ad adesso per scoprire i momenti dove sei stato aiutato dal Signore e i momenti dove sei fuggito lontano da Lui, e i momenti in cui il Signore ti ha ammonito per richiamarti a se? Davide aveva vissuto la prosperità: la sconfitta di Golia, la figlia del re come sposa, gli eserciti che cantavano "Saul 1000, Davide 10,000!", l'amicizia con Gionatan... Tutto andava a gonfie vele... E' allora che disse "Non sarò mai smosso" . Anche io, anche tu forse, di fronte a periodi dove tutto è perfetto lo pensiamo e lo diciamo agli altri. E diamo per scontata, come ha fatto Davide, la benevolenza di Dio. Smettiamo di lavorarci sopra per meritarla, smettiamo di crescere nella fede, ci sediamo, e attendiamo che la benevolenza di Dio ci piova addosso.Attenzione, non voglio dirti che devo “meritare” la grazia ( o benevolenza); è sempre grazia, è sempre un favore, è sempre immeritata. Ma cercare il volto di Dio, quello si; fare il suo volere, seguirlo, renderlo presente nelle mie azioni.E invece crediamo che sia merito nostro, che possiamo fare a meno di cercare il volto di Dio... e lui lo nasconde a noi, così che, quando le cose volgono dal bene al male e noi allora lo cerchiamo, non lo troviamo... e rimaniamo smarriti: “Dio, dove sei?”.Lo smarrimento di Davide durò 4-5 anni; fu cacciato dal palazzo e visse come fuggiasco, cacciato come un criminale e in pericolo costante di vita. Dio era ancora presente, gli parlava ma Davide non era più forte; la prosperità non c'era più.Sei mai stato smarrito o smarrita? Vuoi piacere a Dio ma ti trovi in un deserto? Sai che sei chiamato o chiamata a fare il re o la regina, ma ti ritrovi fuggiasco, fuggiasca e riesci appena a sopravvivere? Se non ti è già successo potrebbe succederti. Se succedesse, fai attenzione a non sostituire Dio con “altro” per sentirti forte: denaro, sesso, carriera, affetti famiglia; cose precarie e momentanee. Quasi sempre la natura del problema è dentro di noi: Dio lo vuole correggere e a volte impiega degli anni per farlo. La peggiore cosa che possiamo fare, è fuggire al suo insegnamento.Davide si volge indietro, e capisce che quei momenti di solitudine e di abbandono sono stati quelli che lo hanno forgiato di più, per arrivare là dove è ora, perché gli hanno fatto capire che senza Dio la prosperità è ben poca cosa.3° lezione - Il bisogno di gridare e supplicare"Ho gridato a te, o SIGNORE; ho supplicato il SIGNORE dicendo: «Che profitto avrai dal mio sangue s'io scendo nella tomba? Potrebbe la polvere celebrarti, predicare la tua verità?» Ascolta, o SIGNORE, e abbi pietà di me; o SIGNORE, sii tu il mio aiuto! Tu hai mutato il mio dolore in danza; hai sciolto il mio cilicio e mi hai rivestito di gioia, perché io possa salmeggiare a te, senza mai tacere. O SIGNORE, Dio mio, io ti celebrerò per sempre."(vv. 8-12)Dopo questa amara lezione, Davide ha imparato Cambia la sua fiducia; finalmente ha capito: “E tutto per grazia, e non posso vantarmi di nulla!” Smette di credere in se stesso, di dire "mai smosso",e ritorna a gridare a Dio, a supplicare a Dio. A non voler essere indipendente, ma dipendente da Dio. Quando dice "Io non sarò mai smosso" tutto ruota attorno a lui, ma al v. 9 dice " profitto per Te, celebrarTi, la Tua verità,” al v 12 “ salmeggiare a Te” tutto ruota intorno a Dio.E Davide capisce che suoi fallimenti più amari sono stati la scuola per i suoi successi più grandi; per me e per te, la scuola è la stessa, come pure la lezione da apprendere.Una ricerca scientifica, pubblicata sul Journal of Cognitive Neuroscience dimostra che impariamo più dagli errori che dai successi; e il danese Niels Bohr, premio Nobel per la fisica, affermò che “...un esperto è qualcuno che ha commesso tutti gli errori che si possono compiere in un campo molto ristretto.”Le lezioni, soprattutto quelle dure, furono una delle chiavi per il successo futuro della vita di Davide. Mosè passò 40 anni nel deserto per capire che senza Dio non poteva fare alcunché, ma gli servirono per liberare un popolo e divenire il padre di una nazione.Charles Colson una delle menti del più grande scandalo di spionaggio politico in America ha detto : "Il punto di forza della mia vita è stato il mio più grande fallimento - sono un ex carcerato per lo scandalo Watergate. La mia più grande umiliazione, l'essere mandato in carcere, fu l'inizio del più grande servizio per Dio che avevo mai intrapreso. Egli ha scelto per la Sua gloria l'unica esperienza nella quale non c'era gloria per me.”ConclusionePer coloro che hanno conosciuto Cristo l'ira di Dio non è che per un momento, è un richiamo, un'incoraggiamento a cercarlo e a coinvolgerlo nella sua vita. E' Cristo che ti serve perché non sia un cartellino rosso. Aggrappati a lui: riconosci che per la Sua benevolenza ti vuole salvare... ma tu devi gridare!Per coloro che vivono nella prosperità oggi; ringrazia Dio ogni mattino perché è lui che manda la gioia e la grazia per rendere forte il tuo monte.Per coloro che hanno smarrito il senso della vita; è giunto il momento di gridare, di cambiare atteggiamento e di avere fiducia in colui che è onnipotente.E se a qualcuno il Signore ha mutato il dolore in danza, e il cilicio del deserto è stato tolto è questo il momento di servire Lui, di salmeggiare e di non tacere.Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM--- GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
Elio Marrocco“Superare le fortezze sessuali”• 2 Corinzi 10: 3-4• 2 Corinzi 10: 5• Genesi 6: 5-7• Genesi 6: 11-12• Romani 1: 21-25• 1 Corinzi 6: 15-17• 1 Corinzi 6: 18-20• 2 Timoteo 2: 22• 1 Tessalonicesi 4: 3-7• Isaia 1: 18• 1 Corinzi 6: 17-18• Romani 8: 5-6• Giacomo 5: 16• 2 Corinzi 7: 1Federico Tranfa“Risveglia il tuo Spirito”• Aggeo 1: 2-14• Geremia 25: 8-14• Atti 2: 8• Isaia 54: 2-3Tommaso Di Lorenzo“Gesù ha vinto la morte”• 2 Timoteo 1: 9-10• Isaia 6: 1• 1 Corinzi 15: 54-58Kevin Pantano“Dio Arrenditi”• 2 Cronache 33: 1-13• Salmi 107: 8-13--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Gaetano Fichera“Costanti fino alla venuta del Signore”• Giacomo 5: 7-8• Matteo 21: 28-31Giovanni Brancaccio“Conosciamo veramente nostro Padre?”• Giovanni 17: 3• Matteo 22: 36-37• Giovanni 16: 23• Giovanni 14: 20Diego Mendes“Una sola cosa ti manca”• Marco 10: 17-30Massimo Mazzarà“Occhio al Tesoro”• Matteo 13: 44-46• Matteo 19: 21-22• Matteo 13: 7• Salmi 34: 8• Giovanni 14: 27• Giovanni 15: 11• Matteo 5: 19-21--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Libro Dei Salmi. Lettura integrale. Settima parte: Salmi 111-130Vieni a trovarci e sostienici acquistando un nostro contenuto o prodotto Vieni a trovarci sul sito della nostra casa editrice Area51 Publishing, dove trovi i migliori strumenti per la tua crescita personale e spirituale: https://area51editore.com/Vieni a trovarci nel nostro shop online, A51 Benessere Shop, interamente dedicato al benessere del tuo corpo, della tua mente e della tua anima: https://a51benessereshop.com/ Così ci aiuti a restare indipendenti e a offrirti sempre nuovi e migliori video per la tua crescita personale e spirituale!
Cataldo PetroneMatteo 6: 33Romani 8: 32Filippesi 4: 191 Pietro 5: 7Kevin Pantano“Ostaggio della paura! ”• 2 cronache 32: 1-8• 2 Re 18: 14-16 • Isaia 57: 10-13 • 2 re 18: 25• Salmi 118: 8-12Ivan Manna“Cercava di vedere chi era Gesù”• Luca 19: 1-10Claudio Carlucci“Impara a gestire i tuoi conflitti”• 1 Samuele 19: 8-10• Salmi 59: 1• Salmi 27: 1-14Stefano Spagnolo“Il Mandato”• Luca 4: 40-44• Atti 15: 24• Matteo 26: 50-53• Luca 4: 42--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Il segreto della felicità non è estraniarsi dal camminare assieme agli altri, ma camminare in un modo tale che piaccia a Dio e che porti testimonianza di Lui agli altri.---CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 6 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 25 minutiOggi iniziami una serie di mini messaggi, per spronarci a mantenere accese le nostre capacità di continuare ad apprendere dalla Parola di Dio. Lo faremo studiando il Salmo 1 che dice così:SALMO 11 Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori, né si siede in compagnia degli schernitori,2 ma il cui diletto è nella legge del Signore e su quella legge medita giorno e notte.3 Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa prospererà.4 Non così gli empi, anzi sono come pula che il vento disperde.5 Perciò gli empi non reggeranno davanti al giudizio, né i peccatori nell'assemblea dei giusti.6 Poiché il Signore conosce la via dei giusti, ma la via degli empi conduce alla rovina.Abbiamo più volte detto che “beato” significa semplicemente “felice: per cui il salmo è una sorta di libretto di istruzioni per essere felici.Il salmo comincia con tre istruzioni per la felicita: la prima è:che non cammina secondo il consiglio degli empi,La parola usata nel salmo per empi è רְשָׁ֫עִ֥ים - rešā‘îm‘; che significa, molto semplicemente “qualcuno che sbaglia”.La seconda istruzione è:che non si ferma nella via dei peccatoriLa parola usata per peccatori è חַ֭טָּאִים - ḥaṭṭā'îm' che è un intensificativo di חָטָא - ḥâṭâ che significa “mancare, perdere” (sottinteso il bersaglio) per cui qualcuno che manca di molto.La terza istruzione è:né si siede in compagnia degli schernitoriLa parola usata per schernitori è לֵ֝צִ֗ים – lêṣîm, che significa “fare le boccacce a qualcuno”.Facciamo il solito gioco e trasformiamo il versetto con i significati che abbiamo trovato:E' felice l'uomo che non cammina secondo il consiglio di quelli che sbagliano, che non si ferma nella via di chi manca il bersaglio né si siede in compagnia di coloro che fanno le boccacce agli altri.Sapete perché ho fatto questo? Perché quando leggiamo la Bibbia, e soprattutto leggiamo parole da “addetti ai lavori” come in questo caso “empi, peccatori, schernitori” facciamo difficoltà a capire chi siano tra le persone che frequentiamo di solito nella vita. Il più delle volte li associamo a esempi estremi; Nerone, o Hitler erano “empi”, la personificazione del male.E invece la Bibbia non era scritta per “addetti ai lavori”, ma per pastori, commercianti, massaie che spesso non sapevano neppure leggere; le parole e le illustrazioni che venivano usate, anche se poetiche, dovevano utilizzare termini e riferimenti che ciascun ebreo sapesse riconoscere e comprendere.Vedete che la Parola vola molto più in basso, tra le persone che ci vivono a fianco, e le persone a cui si riferisce non sono la somma del male nel mondo, ma persone che sbagliano, che mancano il bersaglio, che pendono tutto per scherzo e per le quali non c'è niente di serio e di sacro.Vedete come il numero di persone di cui parla si amplia? E come ANCHE noi stessi possiamo finire in quel numero? Chi è che non conosce persone simili? Tutti noi abbiamo amici e conoscenti che sbagliano, mancano il bersaglio, prendono tutto alla leggera. Ma anche noi possiamo sbagliare, mancare il bersaglio, essere superficiali...Allora, il consiglio del salmista è dunque di stare alla larga da tutti questi, vero? Beh, se lo facessimo, saremmo destinati all'isolamento sociale staremmo davvero soli per gran parte della nostra vita.Guadate l'inizio del versetto :Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi...Il salmista avrebbe potuto semplicemente dire: “Beato l'uomo che non cammina con gli empi... “ecc. … ma non lo fa!Non lo fa perché sa che viviamo fianco a fianco con “empi” ovvero, con persone che sbagliano,con peccatori, ovvero con persone che sbagliano ii bersaglio, con schernitori, ovvero persone che non prendono nulla sul serio...Con queste persone noi siamo obbligati a camminare insieme, ma siamo anche chiamati a non “camminare secondo”, a fare passi differenti e strade differenti. Pietro sintetizza il concetto così:“Basta già il tempo trascorso a soddisfare la volontà dei pagani vivendo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle ubriachezze, nelle orge, nelle gozzoviglie e nelle illecite pratiche idolatriche. Per questo trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza e parlano male di voi.” (1 Pietro 4:3-4)Vedete allora che correre “in un modo differente” da come corre il resto del mondo ci metta sotto una lente di ingrandimento, e ci dia possibilità di testimoniare del perché corriamo in quel modo.Attenzione però alla tentazione di sentirsi “eletti”, differenti, sopra le parti: Gesù disse questo a coloro che avevano una simile tendenza:“Ed egli disse loro: «Voi vi proclamate giusti davanti agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; perché quello che è eccelso tra gli uomini, è abominevole davanti a Dio.” (Luca 16:15)E Paolo rincara la dose:“Non c'è nessun giusto, neppure uno. Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerchi Dio.” (Romani 3:10-11)Quale è l'antidoto alla nostra voglia di sentirci superiori? ma il cui diletto è nella legge del Signore Diletto in ebraico è חֶ֫פְצ֥וֹ - ḥep̄ṣōw, che significa avere una “inclinazione”, essere portato in qualcosa; per cui, se una cosa ci riesce bene, allora saremo portati a fare più spesso quella che le altre cose.Ad esempio, io sono naturalmente portato a cucinare; per cui non mi è di nessuna fatica quando chiamo a casa mia moglie e gli chiedo se abbia già preparato o debba pensare io al pranzo o alla cena. Cosa completamente differente succede per lo stirare; non ho una “naturale inclinazione” verso di esso...e in realtà non mi interessa neppure di sperimentarlo.Allo stesso modo tu potresti dirmi. “A posto, Marco, io non sono portato a studiare la Bibbia, non mi riesce bene e non sono come te, per cui mi tiro fuori. Farò qualche altra cosa, come pregare, fare la carità, ma non chiedermi di applicarmi a studiare la Bibbia!”Se pensi così, possiamo andare a cena assieme... perché è esattamente quello che dissi io ad un amico che voleva predicassi in chiesa circa una trentina di anni fa.Era più o meno la stessa cosa che il popolo di Israele stava pensando dopo essere giunto nella Terra promessa; Giosuè, vecchio e stanco, convocò allora i capi delle tribù e disse lori questo:“Applicatevi dunque risolutamente a osservare e a mettere in pratica tutto quel che è scritto nel libro della legge di Mosè, senza sviarvene né a destra né a sinistra... ma tenetevi stretti al Signore, che è il vostro Dio, come avete fatto fino a oggi.” (Giosuè 23:6,8)Quello che stava dicendo Giosuè ai capi del popolo, e che il mio amico stava dicendo a me, era che la conoscenza avviene attraverso la frequenza; la stessa cosa che Paolo avrebbe detto a Timoteo:“Ma rifiuta le favole profane e da vecchie; esèrcitati invece alla pietà, perché l'esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura.” (1 Timoteo 4:7-8)Come esercitarsi, allora?e su quella legge medita giorno e notte.Il salmista lo spiega dicendo che dobbiamo “meditare” la Parola giorno e notte: la parola meditare in ebraico è יֶהְגֶּ֗ה – yehgeh, che letteralmente significa “mormorare”. L'immagine è di qualcuno che gira per le strade e, a bassa voce ripete tra se e se delle parole.Ora, non prendetemi alla lettera, ma cercate di capire il concetto che vuole esprimere il salmista; non è che dobbiamo andare per strada e borbottare Salmi e versetti tra noi e noi...saremmo un bel po' strani!Ma il concetto è quello che, se continuiamo a far girare nella nostra testa come “rumore di fondo” la Parola di Dio, alla fine entrerà così a fondo nella nostra natura che non dovremo più faticare ad applicarla, perché sarà parte di noi.La prossima volta vedremo gli effetti di tutto ciò sulla nostra vita di tutti i giorni.In conclusione, cosa possiamo portare a casa da questi primi due versetti?Devo camminare assieme a chi sbaglia, ma non devo camminare come loro.Devo leggere la Parola ogni giorno.Devo pensare ogni giorno a ciò che leggo. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKGUARDA IL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU INSTAGRAM---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD
L'After foot, c'est LE show d'après-match et surtout la référence des fans de football depuis 15 ans ! Les rencontres se prolongent tous les soirs avec Gilbert Brisbois et Nicolas Jamain avec les réactions des joueurs et entraîneurs, les conférences de presse d'après-match et les débats animés entre supporters, experts de l'After et auditeurs. RMC est une radio généraliste, essentiellement axée sur l'actualité et sur l'interactivité avec les auditeurs, dans un format 100% parlé, inédit en France. La grille des programmes de RMC s'articule autour de rendez-vous phares comme Apolline Matin (6h-9h), les Grandes Gueules (9h-12h), Estelle Midi (12h-15h), Super Moscato Show (15h-18h), Rothen s'enflamme (18h-20h), l'After Foot (20h-minuit).
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This episode Yacine from Salmi Games returns to the podcast to talk about all the updates they have added/will be adding to one of my personal favorites, Sweet Surrender! Release date: September 30th 2021 Price: $24.99 Platforms: Oculus (Quest/PCVR) Steam PCVR Other great Salmi Games: GrowRilla Late for work Link to Video version of this episode #VRVerdict on twitter with questions or comments. For live versions video of the shows or gaming videos, check out our YouTube channel: VR Verdict or VR Verdict Podcast Facebook Page Shout out to our musical genius: One Eye Wanders Check out the wonder behind most of our artwork: Jonathan Grimm Art Feel free to toss a coin our way! https://streamlabs.com/vrverdict
La vita ci mette di fronte a tempeste nelle quali ci sembra di essere da soli, dove la nostra fede appare essere "poca". Gesù vuole che la nostra fede sia solida in lui ma, nonostante questo, anche una fede "poca", può dare frutti enormi; per noi e per chi ci vede aver fede. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIO Tempo di lettura: 11 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 32 minuti La scorsa avevamo concluso il messaggio con un Pietro che chiede di camminare sul mare in burrasca, lasciando agli altri il compito di tenere in rotta la barca della loro vita nella tempesta. Era una tempesta che avveniva nel bel mezzo della loro vita di tutti i giorni quella legata al lavoro, e non potevamo rintracciare ci fosse alcuna attività per Gesù che dovesse essere disturbata ed interrotta dal maligno. Satana di sicuro non ci ama, ma non tutto quello che di male ci accade nella vita è opera sua, almeno non direttamente. Questa è la vita nel “mondo caduto” dopo la cacciata da Eden; il male, le tempeste ci sono, a prescindere dal fatto che stiamo lavorando o meno per Gesù. In questo non abbiamo il copyright, tutti al mondo soffrono, sia che credano in Gesù o che non credano. Ma la frase di Pietro colpisce, perché nel mezzo di una tempesta ha il coraggio di chiedere a Gesù di camminare su quella tempesta. Sinceramente, non so quanto quella frase fosse legata alla fede o al carattere; Pietro era famoso per essere quello che parlava sempre per primo, quello dei “mai” e dei “sempre”... salvo poi doversi pentire e piangere su per la sua spavalderia (vi ricordate, vero il canto del gallo?) Ma tant'è: la frase eccola qua, e fa ancora notizia ai giorni d'oggi: “Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull'acqua». Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull'acqua e andò verso Gesù. Ma vedendo il vento {forte} ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!» Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?» E, quando furono saliti sulla barca, il vento si calmò. Allora quelli che erano nella barca lo adorarono, dicendo: «Veramente tu sei Figlio di Dio!» “ (Matteo 14:28-33) Questo racconto contiene quattro verità che ci riguardano da vicino: la fede, la paura, il dubbio, la salvezza. Vediamole assieme. La fede di poter camminare sulla tempesta “Pietro gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sull'acqua». Egli disse: «Vieni!»” (v.28-29a) Gesù è arrivato in prossimità della barca, galleggia sull'acqua, ma la barca è ancora scossa dalle onde e dal vento; lui è fermo, loro no... e non sono neppure in salvo per il solo fatto di avere Gesù nei pressi. E' vero che l'amore non è un sentimento, ma un'azione, ma anche la salvezza lo è; va afferrata, fatta entrare nelle nostre vite, non è un “flusso di energia” che si propaga nell'aria, ma un abbraccio, un rapporto un contatto fisico con chi ci può salvare. Amo Pietro perché mi ci ritrovo molto, il suo essere “focoso”, sia in positivo che in negativo. Il “prendere fuoco” in positivo spinto dallo Spirito ad affermare: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». (Matteo 16:16) ma anche quello in negativo che gli fa prendere la spada e tagliare un orecchio al servo di Caifa: “Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la prese e colpì il servo del sommo sacerdote, recidendogli l'orecchio destro.” (Giovanni 18:10) Un caratteraccio, un eccessivo, che quando scopre che Gesù vuole lavargli i piedi, prima gli dice “tu non mi laverai MAI!” e un minuto dopo gli dice “fammi la doccia, e lavami tutto”. E' un impulsivo...ma è a persona sincera, e quando dice una cosa la dice dal cuore... senza calcolare l'importanza e il costo il costo di ciò che dice. E' una vita che sto cercando di assomigliarli, avendo è vero un “caratteraccio”, ma sforzandomi di avere la stessa sincerità e purezza di cuore che lui aveva. Perché, vedete, la sua voglia di raggiungere Gesù è vera, crede con tutto se stesso che basterà che Gesù lo chiami per camminare sulla acque! Penso che Pietro abbia ricevuto il suo vero battesimo quella notte: di sicuro qualcuno lo aveva battezzato”fisicamente”, di sicuro aveva ricevuto il battesimo nello Spirito, forse quando aveva detto «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matteo 16:16) Ma è' un battesimo anomalo, un battesimo “per sottrazione”, piuttosto che per “addizione”. Mi spiego: quando riceviamo il battesimo, nella carne o nello Spirito, noi “aggiungiamo” alla nostra vita la potenza di Gesù attraverso lo Spirito Santo. Qui invece Pietro sta “sottraendo” alla sua vita la certezza che basti avere vicino Gesù, che basti avere cuore per Gesù, che basti voler raggiungere Gesù e tutto filerà liscio. Un battesimo che ammettere che la sola parola di Cristo non mi basta per non affondare nelle onde della vita. Sei scandalizzato? Dovresti! Perché ti ho appena detto che la Parola di Cristo non basta per affrontare la vita: è un'eresia, una bestemmia... Perché quando Gesù ordina, ciò che ordina avviene! “Ges